Tg2: Emma Bonino sulla moratoria delle esecuzioni capitali

Buongiorno e benvenuti a questa edizione speciale di TG due dieci minuti sia meno dei in questo orario inconsueto per volere della RAI che ha colto quella richiesta di radicali italiani quali lamentano un deficit di informazione su una difficile battaglia ossia la proposta di una moratoria internazionale sulla pena dimostra dallo scorso venerdì una delegazione del Partito Radicale insiti in
Permanente presso la Direzione generale di viale Mazzini ieri la Presidente della RAI Claudio Petruccioli
Si è impegnato a rafforzare la programmazione televisiva sull'argomento al nostro telegiornale lo fa anche in questo spazio cominciamo allora con dagli e la devo Berkel ci fornisce un quadro quanto mai esaustivo di un dramma quello delle esecuzioni capitali che solo lo scorso anno nel mondo
è costato la vita a circa mille seicento persone vediamo
Era l'alba del trenta dicembre quando la botola si è aperta sotto i piedi di Saddam Hussein
Le immagini della sua esecuzione riprese con un telefonino hanno fatto il giro del mondo
Ma l'ex Serenissima è solo una delle migliaia di persone che ogni anno ancora sono uccise per mano del boia la maggioranza muore nel silenzio senza salire agli onori della cronaca magari davanti a una folla esaltata troppo spesso senza un processo equo
Oltre a Saddam
Altre mille cinquecentonovanta persone uomini e donne ma anche minorenni sono state giustiziato e nel mondo nel due mila sei la maggioranza dell'esecuzione se concentrati in una manciata di Paesi Cineland pachistano Iraq Sudan e Stati Uniti sono i sei Paesi Domé nell'ultimo anno è avvenuto il novantuno per cento di tutte le istituzioni conosciute
Impiccati decapitati fucilati Lapi dati avvelenati con iniezione letale bruciati sulla sedia elettrica pugnala tipo in modi con cui gli Stati uccidono il nome della giustizia cambiano ma il risultato è lo stesso
Si muore così in Cina anche per reati come la frode fiscale appropriazione indebita il traffico di droga
Fucilati pubblicamente mille dieci nel due mila e sei le esecuzioni certe ma si teme che possano essere otto mila i morti per mano da poi perché spesso le esecuzioni sono coperte dal segreto come in Iran dove sono state messe a morte centosettantasette persone
Nella classifica nera della pena di morte se quel Pakistan con ottantadue esecuzioni poli racket suda negli Stati Uniti dopo il due dicembre del due mila cinque che netti di poi è stato giustiziato numero mille
E poi ci sono i tetti annuo chili gli uomini morti che camminano cioè i condannati inattese in qualche braccio della morte che lo Stato tolga loro la vita oltre venti mila persone anche minore
La pena di morte dunque continua a mietere vittime ma non in tutto il mondo il boy ancora al lavoro in cinquantaquattro Paesi ma le nazioni abolizioniste che hanno cancellato di diritto di fatto alla pena capitale sono oggi centoquarantatré
Nel mille novecentosettantasette erano solo sedici
Gli ultimi a unirsi l'Albania il Ruanda
Segnali importanti dietro ognuno dei quali ci sono vite salvate ma non basta l'Obiettivo affermare la pena di morte in tutto il mondo
Ed è a questo che stanno lavorando da tempo anche l'Italia e le istituzioni europee il Consiglio d'Europa prevede dall'ottantacinque la moratoria immediata sull'esecuzione degli Stati membri in Italia lo scorso ventisette luglio la Camera dei deputati ha approvato all'unanimità o una risoluzione per chiedere al Governo di presentare alla prossima assemblea generale delle Nazioni Unite dopo aver consultato i partners dell'Unione europea una proposta di risoluzione per una moratoria universale della pena di morte a gennaio il gol italiana Consiglio d'Europa si sono impegnati a collaborare per raccogliere il massimo sostegno a favore dell'iniziativa quindi la decisione a larghissima maggioranza aperta lamento europeo a favore della moratoria e a maggio la decisione dei Ministri degli esteri dell'Unione europea di conferire proprio l'Italia alla Presidenza europea
Un mandato unanime per preparare il testo sulla moratoria per la pena di morte rappresentare all'Assemblea generale dell'ONU
Con la firma del Mali sono novantatré su centonovantadue membri dell'ONU i Paesi che sostengono la moratoria a cui vanno aggiunti anche il Sudafrica e la Repubblica Democratica del Congo che hanno dichiarato di voler essere tra i promotori della risoluzione
Ma non basta
L'Assemblea generale dell'ONU ha in corso ma non è ancora arrivata l'approvazione della presidenza tedesca dell'Unione europea alla risoluzione né tanto meno sono stati presi contatti con la Presidenza dell'Assemblea generale dell'ONU per individuare la procedura di apertura del dibattito sulla moratoria
Il rischio di perdere questa occasione alto sostengo dei radicali in sciopero della fame della sete per protestare contro i ritardi alla faccia del parere unanime dei ventisette ministri europei e del Parlamento del Governo italiano
Risponde il ministro degli esteri Massimo D'Alema stiamo lavorando con l'obiettivo di avere una risoluzione nel corso dell'attuale assemblea delle Nazioni Unite ma soprattutto sottolinea con l'obiettivo di avere successo
E lo dicevamo in apertura da venerdì scorso una delegazione di radicali An protesta in sit-in sotto la sede della Direzione generale della RAI di viale Mazzini questa mattina
E manifestanti si sono aggiunti Marco Pannella da giorni sciopero della sete e della fame il ministro per le politiche europee Emma Bonino ha incontrato l'ha incontrata per noi Giovan Battista Brunori vediamo
Onorevole Bonino che la di cali hanno avviato una corsa contro il tempo per portare la discussione sulla moratoria la pena di morte alle Nazioni Unite ma siamo ancora in zona Cesarini
Siamo in una situazione in cui in un rush finale ce la si può fare non siamo
Profondamente convinti anche perché in questi anni è molto cambiata la situazione mondiale quindi in realtà in Paesi che non praticano la pena di morte persone in maggioranza
Quelli che non la praticano legalmente o che hanno già una moratoria di fatto il problema quindi e di cogliere il momento perché
Si può anche tornare indietro insomma come lira che insegna eccetera ma c'è ancora una piccola finestra di opportunità se riusciamo a fare una mobilitazione molto molto forte
E qui concreto quali sono le vostre richieste ma innanzitutto le richieste di oggi che il l'opinione pubblica sia informata di questa finestra
Lo siano informati i partiti e quindi sostengano l'iniziativa del Governo che da mesi si batte per queste e ha di fronte a delle
Rallentamenti burocratici anche a livello dell'Unione europea quindi è stata tutta una battaglia molto complicata e difficile
Però che tutti sappiano che c'è un'occasione da accogliere che ho adesso oppure rinviamo
Per l'ennesima volta ed è tredici anni che ha questa battaglia in corso che c'è tempo ancora fino ai primi di luglio
Ginoble primi di luglio ma la realtà è che proprio in queste ore la risoluzione è stata mandata in giro e quindi bisogna che il Governo e la presidenza tedesca raccolgono le firme dei cofirmatari
Che sono Sudafrica Brasile Filippine quindi un'iniziativa diciamo promossa a livello mondiale da Paesi evidente
E per cui bisogna assolutamente stringere i tempi perché è chiaro che è questa una battaglia che in Europa si dà per scontata l'Europa non alla pena di morte CIAL ma appena si esce dall'Europa è chiaro che questa battaglia tocca
C'è il semivita di paesi molto potenti democratici o no
E tocca appunto resistenze molto forte ancora di quasi della metà dei Paesi che fanno parte delle Nazioni Unite per queste così difficile
Il Governo italiano ha assunto un ruolo leader in questa campagna
Come valuta l'iniziativa proprio ieri il Ministro o D'Alema ha incontrato il suo collega appaia Meyer come valuta queste innovazioni italiani devo dire di negli ultimi anni dal novantaquattro sono sempre stati favorevoli il problema
E che però forse è mancata anche nel negli anni scorsi sufficientemente convinzione sufficiente convinzione per cui di fatto per un voto per otto voti
Per ritiro della risoluzione insomma in realtà non ce l'abbiamo mai fatta proprio per questo quest'anno finestra diventa fondamentale per non ripetere dei film già visti
In cui spesso abbiamo avuto paura di vincere è chiaro che andare
Alle Nazioni Unite si può anche correre il rischio di senza rischio non si fa nulla evidentemente
Proprio per questo chiediamo e vogliamo che questo Governo sia più determinante dei suoi predecessori in Italia il Governo italiano sono mai stati contrari neanche al Governo precedente
Ma crediamo che e è necessario una marcia in più di convinzione proprio per riuscire
Lei viaggia molto nel mondo nei Paesi dove ci sono democrazia a rischio ma anche grandi democrazie liberali come gli Stati Uniti è difficile parlare di diritti
Dell'uomo ed in particolare della pena di morte evincibile segnale di speranza a questo riguardo la situazione mondiale molto cambiata da quando abbiamo iniziato questa campagna in cui i Paesi che non
Praticavano la pena di morte erano certamente in minoranza oggi
La situazione è cambiata moltissimi Paesi il no praticano una moratoria di fatto anche se non hanno cambiato la legge ma è una situazione appunto fragile perché la legge è sempre lì quindi si possono avere dei passi indietro molto importante però
Anche la nostra campagna prodotto che molti Paesi che pure la mantengono legalmente non la praticano oggi c'è una maggioranza di paesi che
O dal punto di vista legale o per prassi non particolato era di morti ecco perché è importante cogliere l'occasione proprio perché non si torni indietro gruppo di militanti radicali Marco Pannella Norbiato una
Sciopero della fame della sete
Per la moratoria per la pena di morte e questa battaglia andrà avanti a oltranza fino a quando ci sono segnali di uno scopo di questa vertenza
Per il fatto che io ho ossia acqua per esempio parlare di pena di morte una novità perché nei mesi passati non c'è stato nessun dato di approfondimento sullo stato di questa iniziativa
Che io credo farebbe dell'Italia un Paese che si ricorderà nella storia come i Paesi che hanno avviato l'abolizione della schiavitù per esempio si recorder Alitalia di Beccaria
E l'Italia che è riuscita in qualche modo a far ragionare il mondo intero sul fatto che le istituzioni non sono assassine non devono essere assassini
Credo che oggi da oggi spero io ci sia un cambiamento di marcia un cambiamento di attenzione