Dall'Ulivo al Partito Democratico

Bene
Buon pomeriggio a tutti grazie di aver sfidato il caldo le difficoltà di trasporto
Hanno aggiunto il fresco infatti adesso avete un aspetto fresco che però dopo un po'passano preoccupa
Come sapete in occasione dell'uscita
Del numero otto avete la rivista Italianieuropei oggi in edicola che si apre con un intervento di Piero Fassino sul Partito democratico
Abbiamo pensato di organizzare questo dibattito estivo
Pari vacanziero sul tema
Prima Canziano per alcuni di noi non non per tutti
E abbiamo
Totalmente
Come vedete il tema e città subito gli spiriti
E quindi abbiamo chiesto a pieno di prendere spunto la sua presentazione per continuare a discutere col tema a Giuliano Amato freddo Reichlin di aggiungere i loro contributi vi ringraziamo di nuovo di essere qui do subito la parola Piero Fassino grazie
Bene in in ed è giusto che noi commentiamo erano Energies meno tasse
Come non è
Secondo me giusto giusto che è giusto che lo commentiamo
Tanto loro stanno qua tranquilli mi veniva in mente l'altro giorno quando eravamo più giovani l'aria condizionata era rara c'era dei grandi alberghi
Io avevo degli amici diventati poi i lustrini perché crescendo a volte si diventa illustri
Che d'estate irregolarmente si presentavano verso questo ora un grande albergo come questo ricevano c'è il signore tale con la certezza che non c'era dice no lo aspetto e passavano il problema lì aspettando che arrivasse in polentina in realtà
E si passava la giornata
Span Gandola un po'come facciamo noi oggi però lo scopo non è solo quello lo scopo è veramente serio
Punto alcuni di noi non ho dubbi quelli che stanno seduti di qua e penso molti di quelli almeno che stanno seduti di là vorrebbero che questo fosse un tema non solo di di di dibattito ma anche di azione e vorremmo avvicinare attraverso queste parole il momento dell'azione
E credo che le parole di Piero in questo editoriale contribuiscano non poco ad avvicinare il momento di un'azione
Che è resa ce ne rendiamo conto difficile da naturali o sta cori che derivano come dire da preesistenze che sono in genere legittime perché
Sono figlia della storia anche della storia di ciascuno di noi che siamo qua
E che non è facile sintonizzare con il futuro in modo tale da non dare a nessuno la sensazione che in futuro comune è la negazione di qualcuno perché è questo
Un poi il tema che sia davanti nel trapasso e tutto via quello che Piero spiega giustamente
Che non possiamo rimanere al di qua del fiume perché non ci è chiaro quanta è alta l'acqua
Nel momento in cui da dietro ci sta arrivando addosso qualcosa che alla fine può anche non dirò travolgere Cima impantanarci da questa parte del fiume dove poi riusciamo a far niente ecco il problema che abbiamo davanti è questo
Il cambiamento
Della politica e oggi necessario perché la politica riesca a fare il suo nobili visti
E qual è il suo nobile mestiere in un momento come quello di oggi Piero dice giustamente non è soltanto quello di amministrare bene
Amministrare bene serve amministrare male e peggio che amministrare bene non voglio essere equivocato
Però siamo in presenza come si suol dire di tali cambiamenti chi al limite lo stesso amministrare bene
Viene ostacolato dal fatto che i soggetti sociali coi quali abbiamo a che fare
Hanno difficoltà a riconoscersi infili comuni a vedere un senso comune del loro stare insieme a riconoscere un futuro che possa essere un utile futuro comune
E è il classico cambiamento della storia è inutile che ripeta io quello che poi lo stesso Piero in questo editoriale riprende da da da da cose analisi che già erano state fatte
Che i cambiamenti nel nostro tempo rimettono in discussione le fondamenta rappresentative su cui la politica di avere le mette in discussione perché la politica e per definizione rappresentanza di interessi sociali ai quali offre una piattaforma comune offre un senso del loro stare insieme
Che va al di là del proteggere ciascuno se stesso del far valere ciascuno se stesso
Ora è questo senso che sia avvenuto perdendo IP partiti della tradizione lo avevano non è che non lo è sbagliato dire che lo aveva
Lo avevano a volte in modo legato eccessivamente a ideologia e che ne rese rotta alunni più deduttivi rispetto ai ai ai profili dell'ideologia che non attenti allo svolgimento dei fatti
Lo avevano credendo a volte più di quanto fosse possibile in legami integrativi che poi in concreto non c'erano il fatto si è che oggi siamo di fronte a una politica nella quale gli interessi sociali così cambiati tendono più a giusta porsi che a fondersi
Più a stare insieme perché ci sono ragioni elettorali o d'altro genere che li fanno stare insieme che ha davvero riconoscersi in un in una prospettiva in una prospettiva comune
In una situazione resa difficile dal fatto che i i legamenti intermedi collettivi sui quali si poteva contare una volta hanno oggi molta minore efficacia per come beh come ben sappiamo le vite si sono individualizzate no non solo per i maggiori livelli di istruzione
E di diffusione dell'informazione della cultura per cui ciascuno usa di più la sua testa che non la testa di un intermediario per valutare il mondo
Ma perché proprio in ragione dei cambiamenti tecnologici ed organizzativi del lavoro le stesse vite lavorative si sono individualizzate molto di più di quanto non lo fossero
Nel sistema fordista che che rendeva seri Yali molti più lavori di quanto seriali lavori riescano ad essere oggi
E poco queste cose a tutti noti per dire che è diventato veramente più difficile mettere insieme mettere insieme poi tenendo conto del fatto che la politica deve guardare di più agli individui legarli e deve poi legarli in un tessuto che va oltre il singolo Paese perché per fare politica oggi devi avere anche una dimensione europea
E una dimensione europea rispetto a certe politiche può addirittura non non bastare
Piaccia o non piaccia all'Afghanistan è un problema che deve essere affrontato ciascuno al suo modo di vederlo e non voglio entrarci ma è è affrontato dalla comunità internazionale in quanto tale nella quale tu devi avere una voce politica quindi vedete che dimensione enorme insomma da da milioni di individui da mettere insieme in i in un progetto comune a un progetto che in quanto comune anche sovranazionale quindi missione storica proprio i si ritorna a quella che era la la necessaria funzione del partito oggi che è in discussione che va ritrovata
I qui Piero lo dice proprio con parole che sarebbero da in ciclo Pedica
La funzione primaria di un partito politico e guidare una nazione pensarla ricollocarla negli orizzonti più larghi del mondo
Concorrere alla costruzione di identità collettive
Era di Karl e in un sistema di valori condivisi in modo da vedere coesione senso di appartenenza sono tre righe nelle quali
Si sintetizza quella montagna di cose che ora cercavo semplicemente di evocare ora
Così come la politica non è in grado di farlo
Ecco questo è il punto così come non è in grado di farlo e e quindi
Due cose vanno dette e qui voglio finire se non la faccio troppo lunga vi tengo all'aria condizionata più di quanto voi abbiate diritto nella giornata di oggi uscire al caldo l'altra volta
Ma ci saranno subito dei taxi pronti ad ecco
Ecco due cose due cose vanno dette appunto la prima
E riprendo ancora questo editoriale se è così evidente che non basta un dibattito organizzativo cioè non basta dire facciamo un'Assemblea ci sono settanta delegati quarantacinque trentanove e poi viene un'altra cosa fece se facciamo solo questo non facciamo evidentemente abbastanza
Cioè qui veramente c'è da rimettere in funzione è una cosa che noi vecchi ci ricordiamo che al nostro tempo esisteva alcuni di noi sacramentare vanno contro i suoi prodotti
Ma presupponevano che esistesse la grande cultura politica
Il coraggio di una cultura che non si tiene alla larga dalla politica né si limita a criticare la ma chi li sa offrire le grandi direttrici e di interpretazione del mondo non è possibile che per avere questa funzione occorra a vere le ideologia del passato che non ci sono più
Non è possibile che la scomparsa delle ideologie del passato abbia cancellato anche la cultura che queste
Inc che intorno a queste in qualche modo si era venuta costruendo e alimentando qui c'è qualcosa che manca ecco qui c'è qualcosa che vari messo in moto
E tre la capacità appunto di trasformare analisi che sono oggi settoriali in cultura politica che mette tutto questo insieme e dà un senso
Questo è un richiamo a molti di noi ad una responsabilità perduta
La responsabilità di spendersi in questo e di essere criticati per aver avuto il coraggio di di prendere il rischio
Non dico di chi parla ma sudditi parlo e spero che Castelli non mi chiamo in Parlamento per fare i nomi
No perché se uno non può dire più niente senza fare immediatamente il nome
I la seconda cosa che però va detta e che c'è una dimensione del dibattito organizzativo che essenziale
Perché una delle ragioni per le quali è qui Piero si spende molto e devo dire essendo poi segretario di un partito e anche insomma giustamente coraggioso nel
Nel farlo appunto nel nel constatare che i partiti politici alimentandosi della cultura proporzionalisti che attendono a riproporre continuamente comportamenti che contrastano
è una verità
Cioè noi abbiamo bisogno anche del dibattito organizzativo che tenga conto di due circostanze fondamentali la prima la propensione perché hanno i partiti tutti punto ad una autoreferenzialità
Che quanto più le l'assetto istituzionale la seconda tanto più tende a
Ad essere più forte degli eventuali antidoti io
In una intervista che detti due mesi fa mi procurai più nemici forse di quanti sia giusto per loro tra i segretari di federazione
Perché dissi Piero che giustamente si è preso sulle sue spalle il compito di lavorare per il partito democratico a questi fini ascolti Alfredo Reichlin non meno dei segretari di federazione
Ho ricevuto diversi messaggi lettere di segretari di federazione Kevin mi dicevano ma tu mi conosci perché pensi che io sia meno adatto di Alfredo Reichlin a ad e e io e ho dovuto rispondere hai ragione ti conosco e hai ragione però
L'UE non constatava una cosa che tutti abbiamo constatato che quando sono state fatte le liste elettorali
Con una legge sbagliata che avrebbe indotto in tentazione anche Sant'Antonio il peso interno dei partiti compreso questo i suoi pur bravi segretari di federazione
Ha finito per essere Massa
Occlusiva Dino ingressi nelle liste elettorali
Di persone che avrebbero concorso nondimeno perché è così non è cattiveria ma sono venti e in troppi e che finiscono per manifestarsi se l'assetto ne favorisce la manifestazione insomma e quindi in diverse regioni noi abbiamo avuto figure che hanno trovato difficoltà e poi alla fine io infatti non ne ho mai fatto critica Piero Mei gliela faccio oggi perché alla fine è pur vero
Che il leader di un partito finisce se il partito non è centralistico
Finisce ante in qualche modo avere solo la possibilità di assestare ciò che vi insieme venuto esprimendo e questo è uno dei migliori insiemi partitici di cui l'Italia disponga ma sotto quella spinta
Ha finito per sopra di menzionare fenomeni di di autoreferenzialità
Esiste quindi il problema dello spazio della cosiddetta società civile
Tanto più esiste in quanto patate
Se si mandano respinte di società civile in altre direzioni che non vengono raccolte raccordate dei partiti
Questa è una mia convinzione le spinte anche più sane rischiano di convertirsi in sostegni all'antipolitica cioè può essere spiacevole constatare va ma il cittadino giustamente esigente il nome di una istanza partecipativa che viene frustrata
Può finire per diventare un apologeta dell'antipolitica e questo è un fenomeno che capita ed è già capitato nelle nostre società e quindi è necessario raccordare i partiti queste spese e qui viene la grande responsabilità di chi oggi gestisce per Titti cioè minori
Da una parte evitare che i partiti esprimano se stessi e brandelli polarizzati divide valori dall'altra evitare che la società civile esprima in realtà degli sbuffi che alla fine diventano sbuffi di antipolitica
Da questo punto di vista anche ai fini della costruzione del partito democratico io mi sono permesso di dirlo confidenzialmente agli autori di documenti sulla sua costruzione
No non è core non è giusto è è ideologico immergersi nella società civile
Affidare qualunque decisioni a forme referendarie
Non credo che sia questa la strada non funziona così politica non può funzionare
La politica ha sempre bisogno di una leadership di una classe dirigente non scrivere utilizzata attenta nei canali di informazione che tuttavia
Il Ronin di possibili percorsi la società civile e ne sia irrogata
Ma non è mai one way seduta
Perché io rimango convinto che il grande compito dei partiti e ancora quello Piera quando nostro Signore di impianto
Per far funzionare le democrazie di massa del ventesimo secolo ed è quella di rappresentare e di filtrare in base ad un disegno sono parole Sandro Pizzo
Guai a rappresentare soltanto rappresentare soltanto suona più democratico ma finisce per sfasciare
Guai a filtrare senza rappresentare ovviamente perché la qualità del filtro sarebbe adulterata
Ma si torna a quel punto in un contesto sia pure nuovo e diverso
Abbiamo bisogno di forze politiche che sappiano rappresentare e filtrare e quindi superare nei loro filtri le vecchie poi le vecchie polarizzazione
L'altro giorno e chiudo
In un incontro organizzato bello dall'Associazione per il Partito Democratico alcuni tu andavi Tushi via io entravo in base ai soliti turni
Io dissi che considero del passato in basso petto dal Partito Democratico che sappia liberarci dalla polarizzazione laici i laici secolari religioso
Perché questa riflette davvero una Porta Pia perché a centocinquant'anni ormai quasi da nove per che deve essere trovato quelle sentimento comune circa l'intendere la laicità che un valore essenziale
Che fa i conti con la compresenza in tante vicende della società contemporanea del sentimento religioso e di ciò che questo porta con sé
Quelli che mi dicono che un ostacolo al Partito Democratico e questo problema
Mi vedo no al Partito democratico come un partito del passato
Ecco qui e lo sforzo della cultura politica e torno all'altro punto quindi è la capacità di costruire la visione comune e il coraggio di non essere criticati in base a visioni che dobbiamo lasciarci alle spalle
Questo è un ottimo contributo in questa direzione che dovremmo promettere che l'ultima estate che lo discutiamo che la prossima estate già è successo qualcosa
Grazie Giuliano Amato adesso chiedere Alfredo Reichlin continua
Interventi
A me sembra questo che
Con le anche con questo articolo che mi sembra importante spero soprattutto con la relazione al consiglio nazionale di mare quindi lunedì prossimo
Piero Fassino ci aiuti a fare le cose che mi sembra necessaria cioè rimettere con i piedi per terra questa grande questione
Suscita incertezza e confusione di cui non non s'è capito molto
Rimettere con i piedi per terra e cioè vuol dire questo indicare sia pure sommariamente
La Regione oggettiva storica non ci ha detto Giuliano prima ancora e al di là di disegni politici immediati che pure sono rispettabili è importante
Ma la ragione oggettiva per cui
Fondare un nuovo una nuova forza politica eh storicamente necessario
Io vengo da una tradizione da una cultura politica la quale mi ha insegnato che partiti veri non si inventano
Si inventano le avventure personali si inventano i partiti personali che del resto proliferano
Ma i partitini seri non si inventa
Si sviluppano si afferma no se assolvono in qualche modo una funzione nazionale cioè a qualcosa che non riguarda solo se stessi
Ma la nazione
Diceva Gramsci con una frase lapidaria se fanno storiche
Che è cosa diversa dal fare opinione pur
Fare storia
Io ci metto anche un po'di polemica questo la comunicazione no pare storica
Siamo a questo passaggio questo è il grande interrogativo
Che io personalmente ho sciolto
Non è che non mi è costato fatica
Perché
Io vengo da un segno corrotti visto
I storia gloriosa tragica tutto quello che volete storie che ha fatto la storia d'Italia in parte che ha
Che ha fatto la libertà degli italiani
Amiche per cui sì commesso
Il popolo delle delle partite un sonno
Del delle primarie allora io faccio un partito perché c'è il popolo delle primarie
Io non vengo da lirica ammenda Bertarelli
Dalla storia sinistra
E finalmente vedo questo voglio dire rispetto ed è anche un un un appello che faccio
Io sono molto Hamming svizzero
Finalmente vedo che questa questione comincia a toccare l'animo perché non non è possibile fare un discussione sono partito senza non dico una sofferenza ma una consapevolezza di quello che sta rimettendo in gioco
Altrimenti il disco
D'altra parte venduto nutrizione che ha fatto un momento
Per cui ciascuno scrive
Partito socialista nasce da una discussione se doveva essere semplicemente una formazione laburista oppure un partito politico che faceva la rivoluzione
Questa è stata la discussione della dell'altra fin e secolo
Io vengo dall'operazione di Togliatti che fece un partito più che una strategia del era comune a tutta l'astro
Antistanti
Unità nazionale la novità di Togliatti era la creazione di un nuovo partito
De Gasperi fece un partito che non era più il Partito Popolare
E fascismo affatto autobus
Era finita la Società dei notabili
La borghesia italiana non ce la faceva più il fascismo indetto il partito di massa
Per una società di massa e fece un partito non sono in tutto il Paese
Ricordo un tuo discorso quando lascia pasti la Presidenza del Consiglio
Che parla stile partito benissimo che cos'è stato mancante
Noi facciamo l'impresa di questa natura
Ci sono quindi le condizioni
Bene si comincia a vedere quali sono queste condizioni
Regione impiego in questo articolo bisogna partire dal fatto che si è aperta all'Italia
Una fase politica più completamente nuovo
Mo'il titolo parte da qui
Ma io purtroppo c'è un amico che mi sembra procura
La sconfitta della destra italiana alla destra berlusconiana perché nove abbassa dire la testa ci son tante teste questa destra
Non è stato soltanto un normale ricambio di maggioranza
Si è arrestata una deriva profonda
La quale come si esprimeva nella famosa costituzione di Lorenzago
Cioè idea di rimettere in discussione totalmente le basi della Repubblica
Basi non soltanto istituzionali ma anche culturali ora
Il Patto per l'Italia
Noi questo abbiamo arrestato non è una piccola cosa
E si apre adesso una fase nuova
Perché questa sconfitta creato dal condizione necessaria ma non sufficiente
Qui vengo subito alla questione situazione italiane perché il nuovo partito
La condizione necessaria ma non sufficiente per porre e cercare di risolvere quello che a me sembra il problema dei problemi che abbiamo di fronte
E cioè il fatto che questo Paese non ha chiaro futuro da battersi
No ma non fu
Perché non è chiara la sua collocazione
Dopo quella che ha avuto
Con la prima Repubblica e che gli ha consentito il miracolo noi fummo i cinesi d'Europa
La Democrazia Cristiana risolse un problema fondamentale la collocazione internazionale
Quale oggi il nostro posto nel mondo
Quindi il problema del nostro futuro delle nuove generazioni e quando in un'attenuante noi non possiamo assistere
All'impoverimento non dico materiale soltanto ma cultura
Di nuove generazioni escluse
Dei processi
L'operazione
Questo mi sembra il problema del difficoltà dell'Italia sarò brevissimo
Per ritrovare il suo posto un suo posto a fronte di quella che senza dubbio
è la più grande trasformazione del mondo nome mia questa questo giudizio
E di un grande economista più grande trasformazione del mondo dal tempo delle scoperte geografiche
Non parlo soltanto della mondializzazione economica
Nuovista Cina India culture religioni popoli che trasmigrano
Scoperte scientifiche epocale
Su cui discutiamo tutti i giorni che riguardano la vita e la morte
Il problema dell'Europa qual è il posto dell'Europa in questo mondo il problema della crisi non è una piccola cosa
Della superpotenza
In quanto incapace
Guardiamo i fatti di questi giorni di governare da sola
Questa è la situazione a fronte dei questo che non è un problema economico purtroppo il nostro dibattito dominato dagli economisti
Non è un problema economico così cono come non fu problema economico il Seicento
Firenze Venezia erano il Paese erano le città più ricche del mondo
Ma non si resero conto che nascevano gli Stati nazionali in Francia Inghilterra
E Machiavelli si svolga a dire che c'è ora il nuovo principe Ermanno Principe non arrivo
Iniziò la nostra decadenza che non ha origine ecco che non è theory e ancora oggi noi siamo nei guai economicamente ma dopotutto siamo una grande economia non mi sembra quello il nostro problema principale nostro problema principale è l'Organismo italiano nel suo complesso
Il livello del della cultura diffusa la formazione delle nuove generazioni l'unità del Paese nord-sud bene dove Sicilia
E così via la legge insomma lo Stato la corruzione sì
Il problema etico politico
Questo noi dobbiamo risolvere questo rapporto tra l'organismo italiano e le trasformazioni del mondo dove morì inserirci attivamente in questo processo altrimenti il Paese ha detto
Da sinistra gioca tutte le sue fortune su questo la sinistra non è un un una corporazione
Soprattutto in un Paese come l'Italia dove dell'associazione dei il soprattutto in un Paese come l'Italia dove
Sì lasciatemi consentitemi questa espressione vi è Viesti il dove la borghesia non ha mai avuto una vocazione nazionale
Gli unificatore del Paese i soli unificatore preso stati partiti di massa
Oggi non siamo più ingrato noi stessi rischiamo di diventare un partito regionale sullo stemma
Il Veneto e la Sicilia Chirico
Abbiamo questo tipo di problemi questo è la natura della nostra discussione
E quindi per concludere
Io trovo ridicolo alleanze fusioni e se si tratta di un'operazione moderata o no
Ma io non un un un insopportabile vetero comunista come sono io ma mi pare che il Paese chiede una grande riforma non un'operazione moderata
Questa è la questione se se altri non lo capiscono sbagliano
D'altra parte però io sono altrettanto consapevole che noi così come stiamo messi
Da soli non siamo
è tutto qui
Tutto qui
Naturalmente è un problema che io fossi frasi non sentire tremare le vene
Perché è evidente che per assolvere questo problema non basta il buon governo occorre il partito non movimento i monumenti sono una cosa importantissima segnalano bisogni spinte
Novità ma non sono ma abbiamo bisogno di un cervello collettivo cioè di qualcosa di una intelligenza la quale sia capace di elaborare finalmente una proposta complessiva per questo Paese e questo lo può fare solo un partito abbiamo bisogno di ridefinire la combinazione delle forze sociali tali in un Paese di corporazioni verde della storia delle Veritas questo è un Paese di corporazione ma chi lo fa questo Bersani e lo fa successiva ci sta provando ma voglio dire non basta il ministro si arrende all'evidenza e quindi queste sono le mie considerazioni che naturalmente sono i consenso era un uomo che è molto
Agitato anche perché non mi sembra che tutto funzioni bene ma che
Sono convinto di questo e trovo ridicolo non rendersi conto che
Partito al governo a questo punto vanno insieme
Come si può giocare con una ipotesi di scissione
Come se esistesse la possibilità che il facciamo due sinistre una di Folena e di Diliberto e l'altra di Fassino dei moderati dei cosiddetti moderati ma se se se una scissione
Si sfregia tutto
Questa è assaggio quindi ripeto tanto per concludo mi pare non lo spero di aver avervi troppo scoraggiante ma senza sono interventi
Rispetto basta e grazie al premio
Che aveva va bene grazie
Alla Fondazione Italianieuropei Italianieuropei che ha ritenuto di pubblicare questo mio articolo grazie Giuliano Amato Alfredo Reichlin che
Hanno corroborato di considerazioni che io condivido le ragioni forti che portano
Mary come tanti altri a scommettere sul progetto della costruzione del partito democratico
L'articolo è stato scritto in una fase in cui appunto io ho sentito l'esigenza e sento tuttora l'esigenza di dare a questo progetto una fondazione culturale e politica forte credibile e convincente
Qualche modo questo articolo mia scrivere statico non mi è servito anche come lavoro preparatorio la stesura diciamo di una più ampia relazione che proporrò lunedì al Consiglio nazionale del del mio partito
Ma io sono partito da una considerazione
Che queste
Come gli andamenti elettorali della stagione del due mila sei le elezioni politiche prima le elezioni amministrative le elezioni
Passaggio referendario
Si è chiusa non solo una lunga stagione elettorale ma si è chiuso un ciclo politico vita ciclo politico caratterizzato da Berlusconi e da quello che Berlusconi e Forza Italia hanno rappresentato in termini politici
E di project
Adesso il compito di chi ha la responsabilità di guidare questo Paese è aprire un ciclo nuovo
E dare il segno che l'Italia apre una fase nuova della vita sua della Società italiana
Della sua democrazia e delle sue istituzioni
E lo si può fare se sia finisse sia fino in fondo consapevoli che mai come oggi l'Italia ha bisogno di una grande risposta riformista
Proprio partendo dalle ragioni del fallimento del progetto di Berlusconi
Perché Berlusconi non ha perso solo per l'insipienza della sua classe dirigente del suo personale politico che pure è stata grande
Berlusconi ha perso perché
è fallito il suo progetto politico Berlusconi era portatore di un progetto guai a non vederlo
Era portatore di un progetto che
Fondandosi su un impasto
Di populismo plebiscitario e neoliberismo protezionistico
Bossi e Tremonti
Scommetteva sulla capacità di modernizzare il Paese di cambiarlo di renderlo più dinamico di offrirà ciascuno più opportunità
Perché così vinse nel due mila uno Berlusconi
Vinse perché si presentò come l'uomo del più
La parola chiave della campagna tra il due mila uno fu la parola più
Pensioni più dignitose città più sicure
Meno tasse per tutti che voleva dire nel nell'accezione de di Berlusconi più soldi in tasca più
Ciascuno con me avrà di più avrà di più l'Italia avrà di più ciascuno non era un progetto banale tanto è vero che vinse le elezioni perché quando ti ti presenti una mozione alla nazione gli dice io sono in grado di dare di più e per di più può anche dire
E ve lo dico io che con il mio successo personale sono in grado di accreditare questo fatto che come ho dato più a me sarò in grado di dare più avo quindi non era un messaggio banale
è un messaggio che aveva una sua forza
Se tutte
Tant'è vero che ha vinto le elezioni
Il punto è che quella scommessa è stata persa
Ed è stata a me dispersa paradossalmente
Esattamente come il laddove si pensava che la destra forse più capace di vincere la sinistra e cioè sul terreno della modernità la destra ha perso la scommessa con la modernità
Perché la modernità è complessità e la destra anziché misurarsi con la complessità ha pensato che si potesse governare la modernità riducendolo
A poche idee non semplici
Troppo semplici per essere vera per esempio che bastasse ridurre generali in modo generalizzato il fisco per rimettere in moto l'accumulazione
Quando sappiamo tutti che i problemi di competitività del Paese non si risolvono soltanto intervenendo sul sul fronte fiscale ma che c'è un gigantesco problema di specializzazione tecnologica del sistema produttivo di sua collocazione nella divisione internazionale del lavoro dei mercati
Per esempio scommettendo sul fatto che una società flessibile ha bisogno di trovare un nuovo paradigma nel rapporto tra flessibilità e diritti e invece di fronte questa complessità Lassie banalizzata pensando che bastasse togliere qualche diritto per governarla emblematica la vicenda dell'articolo diciotto
Per esempio pensando che
La crisi fiscale che conosce l'Italia al pari di tutti gli Stati che hanno un robusto Welfare oggi per ragioni di natura strutturale fosse diciamo
Risolvibile semplicemente mettendo in discussione l'universalità di questo o quel diritto
E non invece ricostruendo un sistema di welfare fondato su un principio di condivisione di responsabilità nel reperimento delle risorse della sua spesa più complesso e via di questo
Per esempio di fronte alla crisi dello Stato-nazione pensando che si potesse risolvere Abbas come dire principi chiudendosi nella logica provinciale corporativa della devolution
Il riducendo l'ancoraggio europeo quando invece se mai la risposta sta esattamente nello stare di più in Europa
E si potrebbero si potrebbe continuare la destra ha perso la sua scommessa perché non è stata capace di misurarsi con la complessità della modernità
E questo ha perso e non ce l'ha fatta
Se è così questa è la sera su cui il riformismo deve essere capace invece di dare una risposta e oggi serve
All'Italia una grande sfida riformista capace di dare quelle risposte che la destra non è stata in grado di dare al Paese
Misurandosi fino in fondo con la società moderna la sua complessità le sue domande i suoi dieci
Questa sfida riformista si vince se si agisce su due fronti tra loro interdipendenti
L'uno e l'azione di governo
Non è l'oggetto oggi dalla discussione qui quindi non lo affronto evoco solo il titolo ma non si governa un Paese in qualsiasi modo
Il punto è come noi abbiamo
Chiaro che serve un governo con una forte e netta impronta riformista
Quindi intanto il riformismo si misura nell'azione del Governo come governi Sbai quali sono le politiche che fare
Non è un caso che il decreto sulle liberalizzazioni è stato interpretato come metafora di un modo di governare perché quel decreto è l'espressione di un impianto di una cultura riformista
Ma ed è qui il punto della riflessione che sta di fronte a noi
Il governo da solo non basta
E ce lo dice no a una speculazione intellettuale una riflessione culturale ce lo dice l'esperienza che abbiamo condotto l'esperienza che abbiamo condotto tra il novantasei e il due mila uno dice che governare bene può non essere sufficiente
Perché io continuo a pensare che tra il novantasei e due mila uno sulle grandi scelte di fondo compiuto in quegli anni il Governo il paese è stato governato bene e se non ci fossero state le scelte coraggiose fatte tra novantasei e due mila uno oggi in Italia sarebbe una condizione assai più critica di quella che a partire da quell'ingresso nell'euro che nel novantasei
Suscitava molte ironie molti dubbi
E tuttavia governare bene non basta perché come dicemmo all'indomani della sconfitta del due mila uno un riformismo senza popolo o riformismo dall'alto non è sufficiente
E allora
La sfida riformista si gioca sul modo con cui governa il Paese ma il modo in cui governa il Paese ha bisogno poi di essere rappresentato in termini politici da un grande soggetto riformista che il riformismo Interpreti ogni giorno nella vita del Paese nella vita delle società
Come ha detto Alfredo
La sfida del governo nella sfida del partito democratico si tengono non si possono pensare Luna scissa dall'altra
Perché sono le due dimensioni della stessa sfida la sfida riformista
E qual è il tema
Che sta di fronte a noi il tema è semplice evocare sei e complesso a realizzarsi ma ai vocals è semplice
Ci sono o no questo l'interrogativo a cui rispondere oggi
Le condizioni perché il riformismo italiano che è storicamente plurale
E che storicamente ha vissuto il suo pluralismo impartiti non sono distinti ma per lungo tempo schierati in campi opposti sia oggi riunificare le in un unico soggetto politico perché questo è il tema della discussione
Esattamente queste ditte
Noi sappiamo che storicamente riformismo e pluralità
C'è un riformismo socialista che ha segnato segna la storia di questo Paese da più di cento e cinquanta anni ormai sente quarant'anni
Carlo Marx davanti e che si è tradotto si è espresso in tanti partiti della sinistra
C'è un riformismo
Di matrice cast cattolica cristiana popolare
Che segna la storia del Paese io vengo da Torino che è la città di Gramsci ma anche la città di don Orione dica Fassolis di Don Bosco Domenico Savio
C'è un riformismo di matrice
Liberaldemocratica che da Mazzini a Gobetti tanto per stare a Torino Ernesto Rossi a a Giorgio la Malfa assegnate disse la storia della sinistra
Ugola Mastrocola ma chiedo scusa
Ma a Ugo la Malfa segnato la strada da sinistra Spinelli intanto
Quindi sappiamo che storicamente il pluralismo riformismo è plurale in Italia e ha dato luogo a una pluralità di partiti
Che per le vicende storiche del mondo dell'Europa e dell'Italia si sono rappresentati attraverso formazioni politiche che hanno appartenuto a campi distinti e
Nell'asta nella vicenda più vicino a noi cinquant'anni della repubblica su fronti spesso opposte per più lungo tempo post
Bene
Oggi se noi guardiamo lo scenario internazionale e interno
Noi vediamo che sono mutate le variabili fondamentali intorno cui il riformismo si era organizzato così
In particolare sono tra i grandi cambiamenti
Primo non c'è più un vincolo internazionale che determinando condizionando la dialettica interna di ogni Paese
Vincolava i riforme diversi riformismi ad appartenere a campi opposti
L'Ulivo l'abbiamo fatto perché è caduto il Muro di Berlino senza la caduta del muro di Berlino nevosi facce
E non solo vincolo internazionale venuto meno ma vinti la il mutamento enorme che è intervenuto con la caduta del muro di Berlino ha prodotto processi politici in Italia
Ha prodotto l'esaurimento delle esperienze del pc la nascita del PDS prima e dei DS poi che ha rappresentato la il riposizionamento della principale forza di sinistra
Nel in una identità riformista chiara esplicite dichiara
E ha prodotto quella crisi della democrazia cristiana che ha fatto sì che le correnti riformiste di matrice cristiana e popolare che prima stavano dentro un partito interclassista più anime
Si collocasse remoto diverse si colloca a secco
Dentro un centrosinistra insieme a quelle altre forze riformiste
Per intanto il mutamento della vincolo internazionale ha determinato un mutamento di assetti politici e culturali del nostro Paese
Che fa sì che le diverse culture riformiste possano stare insieme perché stanno già insieme nell'Ulivo
è cambiato nel profondo la società italiana con cambiamenti che tutti ormai siamo abituati a
Analizzare ogni giorno e che richiamava con efficacia Alfredo
Sono cambiate tutte le variabili fondamentali intorno a cui come dire si è caratterizzata per lungo per il periodo non solo la costituzione formale ma la costituzione materiale dell'Italia
I suoi assetti economici suoi assetti sociali suoi assetti politici grato
Le diciamo i caratteri dell'identità
E dentro questo cambiamento
è venuto qualche cosa che anche questo incide sul processo politico di cui stiamo discutendo
E cioè la società italiana è venuta sempre più riconoscendosi in valori
Impianti diciamo valori riformisti e progressisti
Che sostegni che che rappresenta un un un'intelaiatura largamente comune
Per riformismo italiano e delle diverse culture riformiste
Se qui oggi ci fosse Enrico Letta per fare un esempio Pierluigi Castagnetti che in questa sala discutere qui come diceva a me e discute Simo
Di quello che dobbiamo fare per questo Paese scopriremo che ci separa assai di più la storia da cui veniamo che l'analisi dell'oggi di quello che dobbiamo fare
Abbiamo una comune idea
Di come il valore della pace deve essere perseguito attraverso la costruzione di una governance globale e delle responsabilità che ogni Paese deve assumersi nella costruzione di questa governance globale
Per cui quella posizione sull'Afghanistan piuttosto che un atto
Abbiamo una comunità e del fatto che c'è un nesso inscindibile tra Italia Europa e che l'Europa è sempre di più lo spazio la dimensione luogo del nostro futura che non si può pensare l'Italia se non pensando Lalli
Abbiamo in Comune riconosciuti ci riconosciamo in comune nel l'abbiamo
Diciamo siamo arrivati pur arrivando da storie diverse all'accumula un comune riconoscimento del valore dell'impresa e del mercato come lo strumento per l'accumulazione di quelle risorse senza le quali nessuna politica redistributiva e di equità e perseguibili
Abbiamo un'idea del rapporto tra competizione e coesione sociale e quindi sul fu la funzione strategica fondamentale in una società dell'universalità dei diritti e di un welfare che lo garantisca
Che ci consenta di affrontare i problemi che abbiamo di fronte
Abbiamo una comune idea della crisi della democrazia rappresentativa del Novecento di come affrontarla vedendo tutti i rischi delle derive plebiscitarie populistiche antipolitica che maturano e quindi la necessità di rifondare la democrazia rappresentativa le cose che diceva Giulia
Su tutto questo
Noi
Noi siamo già siamo già diciamo in grado di il riformismo italiano le diverse culture di se sono in grado di proporre una tavola di valori
E di come dire assi programmatici progettuali comuni
E quindi
Questa è la seconda ragione la terza ragione attiene alla transizione incompiuta del sistema politico istituzionale italiano noi dal novantadue siamo in una lunga transizione che sta cambiando il profilo della Società Italia
La bussola di questo riassetto di organizzare la ridefinizione dell'assetto politico istituzionale è l'obiettivo della democrazia bipolare della democrazia dell'alternanza
E lungo questo percorso abbiamo costruito passaggi importanti dal novantadue ad oggi abbia cambiato tutte le leggi elettorali abbiamo cambiato il rapporto tra Stato centrale e Regioni il Titolo quinto abbiamo cambiato con la legge cinquantasei una serie di altre leggi la pubblica amministrazione
E tuttavia
Dopo quattordici anni dal novantadue che siamo dentro la lunga transizione istituzionale dopo quattordici anni noi possiamo fare una considerazione
Che è decisiva ai fini la nostra discussione
E difficile riformare un sistema politico se nel momento stesso in cui le riformi le regole gli assetti non eri formi anche i soggetti politici
Questo è il tempo
Io sono uno di quelli che ha sempre difeso continua a difendere l'esperienza della Commissione bicamerale per la riforma di istituzioni ma il limite della commissione Bicamerale su questo non non l'impatto che la crostata che è una sciocchezza
Ma il fatto che si potesse pensare tutti noi di riformare il sistema soltanto riformando gli assetti istituzionali e non ponendo il problema anche riformare i soggetti pure
Questo è il tema
Il terzo grande
E riformare se getto politici e qui è semplice basta guardare proprio a quell'Europa in cui noi siamo
Ogni Paese ha la sua storia
E non bisogna come dire negarlo compresa l'Italia ma colpisce che se noi guardiamo all'Europa che il luogo lo spazio della nostra vita della nostra identità
In ogni Paese quale che sia la geografia politica quale che sia la storia perfino quale che sia la legge elettorale ogni paese c'è la diversa ad un altro però ormai la democrazia bipolare dell'alternanza quella che vogliamo noi in Italia funziona se ci sono tre regole
Primo quando gli elettori vanno a votare
Si trovano di scegliere tra un campo progressista un campo conservatore due grandi opzioni di governo ed è così in Italia centro destra centro sinistra
Secondo nel novantasette per cento dei paesi europei quelle due opzioni non sono due partiti sono due alleanze ed è così anche l'Italia centrodestra centrosinistra cioè le due alleanze
Terzo ed è questo il punto che in Italia non è risolto e per questo serve il partito democratico nel campo del centrosinistra
Le alleanze funzioneranno l'alternanza è consolidata
Il sistema è stabile perché quelle due alleanze hanno il loro punto di forza di solidità e di identità nel fatto che sono guidate da una grande principale forza grande per radicamento sociale per consenso elettorale per cultura di governo per leadership che esprime che è esattamente il problema non risolto in Italia
E dare vita a un grande partito riformista serve esattamente non a rappresentare tutto il centro sinistra che è più largo
Ma a dare a quell'alleanza larga quella forza grande radicata forte che dà solidità al campo
Queste sole tre era già possiede posso essere mille altre ma queste sottrazioni fondamentali che spiegano perché non è un'avventura dire facciamo il partito democratico
Tanto più finisco
Che tutte queste cose che io dico
Non le cominciamo adesso e undici anni che noi stiamo lavorando su questo progetto perché anche questo è forse vari ricordo richiama
Quando noi abbiamo fondato l'Ulivo l'abbiamo fondato avendo in testa questa quei
Ed essi era già novantacinque novantasei
Avevamo già alle spalle la caduta del muro di Berlino e facemmo l'Ulivo esattamente perché era caduto il Muro di Berlino era già cambiato lo scenario internazionale eravamo nel pieno diciamo eravamo all'avvio del tentativo di superare la grave crisi istituzionale che nel novanta novantadue aveva travolto la Repubblica
Ed eravamo dentro mutamento della società italiana che può in questi anni si è celebrato ancora di più quindi
E in questi undici anni l'Ulivo Bianco abbiamo pensato così poi non sempre siamo stati coerenti e nel farlo vivere così questa è un'altra cosa
Ma l'abbiamo pensato così
Quando nel due mila uno abbiamo perso le elezioni una delle ragioni
Nella nostra analisi di quella sconfitta è che l'Ulivo fosse stato in come dire che ci fosse stata una insufficiente capacità di radicare l'Ulivo come soggetto politico questo dice tanto è vero che non tremo la conclusione della sconfitta che quindi l'esperienza dell'Ulivo era chiusa ma la rilanciamo e la rilanciamo di più e l'abbiamo rilanciata presentandoci per tre volte agli elettori due mila quattro due mila cinque due mila sei col simbolo dell'Ulivo
E poi facendo i gruppi parlamentari dell'Ulivo
Cioè noi un pezzo di strada nella costruzione del perdono Dario l'abbiamo già fatta
Il bambino non è non non nasce tra nove mesi il bambino già undici anni vorrei che fosse chiaro stiamo già quasi nell'adolescenza
Chiaro
E anche per questo dobbiamo a questo punto affrontare la questione e portato a compimento
Perché non si sta in mezzo al guado a lungo
Perché l'adolescenza non può durare tutta la vita
Ripeto e c'è la necessità di
Di portare a compimento un processo politico
Dopodiché
Naturalmente portare a compimento questo processo politico comporta ulteriori riflessione e discussione
Perché se è vero che il se tutto ciò che io ho richiamato alle spalle è vero che questo
Non non rappresenta ancora il compimento di tutto un cammino perché dobbiamo fare un altro pezzo di strada e allora per esempio come troviamo un punto di condivisioni su questioni che oggi vedono approcci culturali
E politici diversità su tutte le questioni eticamente sensibili
Su cui però non è impossibile guarda ma non è impossibile lo vedremo già fino ai prossimi giorni probabilmente
Quando quando si andrà a votare al Senato l'ordine del giorno sulla questione cellule staminali è molto probabile che si veda che il centro sinistra una posizione unitaria che non è impossibile costruì
Così come andrà affrontato il problema di dove si colloca internazionalmente questo partito
E in particolare in Europa non è una piccola cosa un partito non può stare in una terra di nessuno e anche questo va costruito
Guardando al campo del riformismo europeo che per un verso a una grande famiglia fondamentale che la famiglia socialista che
In tutti i venticinque Paesi dell'Unione vede suoi partiti essere la principale forza riformista di ciascuno di quei Paesi e poi al tempo stesso il campo riformismo e più anni
E come lavoriamo costruire anche in Europa le condizioni di un processo
Di incontro tra la famiglia socialista e altri riformismi è può all'esperienza politica italiana concorrere a questi
E anche questa cosa ogni tanto ci viene evocata quasi come se ci venisse buttata lì no quasi c'è qualcuno che ce la butta sempre lì come dire adesso se la prova del nove sì ma ci vuole il partito democratico americano bene a quest'ora Nicola Zingaretti
Capogruppo del PIL del dei deputati gli eurodeputati italiani
Devi DS Astra a Strasburgo è insieme a Martin Schulz a colloquio con i principali dirigenti del partito democratico americano a Washington e stanno discutendo di come costruire rapporti tra il Partito socialista europeo nel partito democratico americano
Come vedete le cose nuovo
Ecco il nuovo e quindi se muovono il problema è di mettersi dentro le cose
Vittorio
O Acea
Si ricorda sempre a lezione fondamentale di Marx
Il movimento che fa la storia
Poi Vittorio Foa aggiunge giustamente sempre da dirigente politico che non basta che le cose muovano dipende da chi le vuole
Costo
Se non siamo capaci di muovere le mani avanzata direzione piuttosto che in un'altra
Allora
Quindi io penso che ci siano ancora c'è da discutere come dovrà essere questo partito che vogliamo fare perché io lo dico nell'articolo richiamato benissimo Giuliano
Noi siamo tutti nati cresciuti vissuti dentro l'esperienza dei grandi partiti di massa del Novecento ma quei partiti erano nati cresciuti e vissuti nella società del Novecento
La società fordista la società industriali
Società di oggi è la Società della della modernità liquida di cui parla Bauman nella società molto più fluida più flessibile che cos'è un partito More
Erano in una società in cui le appartenenze le identità non hanno quella rigidità nulla fluidità e questo è un tema straordinario sul piano culturale politico cui misurarsi
Quindi ci sono tante cose su cui la discussione deve essere fatta e va fatta per questo io penso che bisogna mettersi
A lavorare
E tutto questo dell'ultima riflessione finito davvero
Spiega anche perché come io scrivo in questo mio articolo
è sbagliato pensare che il problema della costruzione del partito democratico
Si risolva semplicemente in nella fusione fredda tra gli stati maggiori dei DS della ma
Perché è chiaro che il rapporto tra DS e Margherita un rapporto assolutamente essenziale decisivo sono i principali azionisti dell'Ulivo sono i due grandi partiti riformisti italiani senza un accordo tra queste due forze non ha nessun senso porsi l'obiettivo di unificare il riformismo italiano in un unico soggetto politico e tuttavia sappiamo noi come sanno i nostri amici a Margherita che riformismo tagliando un campo più largo di no
Quindi noi siamo una condizione necessaria per unire riformismo ma da soli non siamo sufficienti se non la crediamo anche ciò che sta fuori
E quindi mettiamo in campo un processo democratico partecipativo largo che aggreghi forze energie che parli alla Società Castle appunto faccia assolvere
Ha un nuovo partito con la funzione che io definisco che è stata richiamata qui è una funzione nazionale una funzione la funzione di guida di una società che ha un partito quando
E questo dice anche finisco che per tutto sciocca la lettura secondo cui
Fare il partito democratico significa
Far imboccare alla sinistra una deriva moderata
O di lettura centrista
Noi facciamo il partito democratico non per fare un partito moderato ma per unire in un unico partito il riformismo e per fare un grande partito riformista che in quanto riformiste di largo consenso sia capace anche di conquistare settori moderati
Il contratto
Quello che ci viene rimproverato
Ecco totalmente tutto questo si fa con una discussione che deve essere fatta bene approfonditamente larga ampia
Per quello che riguarda nostro partito da lunedì avvieremo questa discussione con il Consiglio nazionale chiederemo tutto il partito di aprire questa discussione costruiremo un percorso dentro il percorso naturalmente
Ci saranno una serie di appuntamenti importanti di discussione e discussione di elaborazione ci saranno passaggi un passaggio congressuale è ovvio insomma una grande
Un percorso democratico e partecipativo forte che
So dia sostanza questo progetto e faccia sì che sia un progetto come dire in cui la gente si identifica e poi questo è il punto insomma progetto vivesse la gente lo vive come su se non lo vive come
Proprio vi
Ecco
Io penso questo e siccome ho visto molti giornalisti in sala li ringrazio di essere venuti ad ascoltarci un invito
Se la discussione di questo genere
Le cronache con cui racconterete d'ora in avanti il Parini democratico
Cercherò di dare il senso di questa operazione
Mentre leggendo le cronache quotidiane sui giornali ho l'impressione che il senso ora arriva ai cittadini
Perché ci si concentra molto su aspetti organizzativi che sono sì i figli della politica ma sono figli non padri o madri della politica
Grazie
Grazie
Ai nostri ospiti consentitemi solo una parola la Fondazione Italianieuropei la rivista che oggi è uscita in edicola sicuramente faranno di tutto per poter contribuire a questo processo e ha aprirsi a chi voleva dare una mano grazie ancora di essere qui buona sera