Per non essere utili idioti. Tra "gabbie assistenziali" e porte chiuse

Eccetera Bragni danno a me
Naturalmente
Pensiamo
Altissimo
Avevo chiesto legno verbalizzato valutare
Se io
Questo è poi sta
Le aree
Grazie
Flessibili
Non è attivo
Ecco iniziamo
Chiedo venia per il ritardo ma è un ritardo
Alcune in altri stanno ancora per strada
Perché c'è il raccordo bloccato alcuni stanno a Ciampino
Realizziamo perché già tardi
Io vi darò il benvenuto iniziamo con
Quel nostro programma e la lunga giornata
Qui accanto a me l'avete visti già
Sono pronti i due relatori la mattinata che Marco Damilano leggevo Marcon
Parco da Milano è un giornalista dell'Espresso conosciamo bene
Fatto l'obiettore a Capo d'Arco è un uomo di successo
Come suol dirsi
Giulio Marcon
è un nome a livello internazionale voi lo ascolteremo
Ha scritto un bel da un bel libro che
Vi prego di acquistare
Saluto Sergio Marelli che ho visto fino adesso non vedo qua insomma stava in sala
Don Giacomo che è venuto dalla Calabria
Teresa TETRA angolini di Cittadinanzattiva
Che è qui già pronta
Maria Guidotti del Forum del terzo settore
Che omaggia abbiamo sol Virzì
E ho ricevuto l'assicurazione che tra poco arriveranno prima l'onorevole Gianni Alemanno insieme a Rosi Bindi insieme insomma si fa per dire
Ci sta
Sulla le parole hanno salita
Il significato Versicor dar loro invece in tarda mattinata verrà il ministro Ferrero e Francesco Rutelli
Problemi Nasuti che si scusa e quindi io l'ho scusata
L'onorevole Livia Turco perché gli è statalista hanno chiamato urgentemente perché non stava bene la mamma e quindi è rientrata in Piemonte
Nel pomeriggio invece dedicheremo tutto alla dimensione più locale laziale
Meglio il documento che vi ho presentato
Io credo con onestà di aver fatto un po'la riflessione su quello che sta avvenendo nel nostro mondo
In questi ultimi anni
Poi sintetizzando quello e quell'intervento lo sintetizzatori nel sette punti
Sette anni il primo punto sono trascorsi sette anni di allora dalla tre due e otto
Non sappiamo se quell'impianto è stato sviluppato
è da aggiornare e da sopprimere
Fu l'ultimo atto all'allora del primo Governo
Prodi
E poi ci furono le elezioni
Quello che abbiamo notato e questa grande
Moltiplicazione di enti
Io faccio l'esempio delle Marche hanno creato ventiquattro dipartimenti
Di quattro Dipartimenti per una popolazione di un milione quattrocento mila abitanti tra Presidenti segretarie
Il motore consumo all'ottanta per cento per stare acceso non per
Spingere
Negli ultimi anni il il voler fare è stato così interessato dai grandi temi emergenziali
Immigrazione prostituzione il carcere e droga famiglia il resto
Instabilità
I nuovi problemi emergenti
Siamo così appesi dal cielo
Ed è stata una
è una fatica a volte si ha la sensazione
Di stare nel Darfur
Dove il primo elemento la sopravvivenza
La discussione tra sanitario e sociale non è stata chiusa
Cioè questo continuo travaso non si sa bene se
Dipendiamo dal sanitario dal sociale comunale da una serie di elementi che in qualche modo
Ci destabilizzanti
Non sappiamo se i servizi sono affidate le famiglie
Poi invece sono a carico dei servizi viene troppi se le risposte sono a carico delle famiglie o
C'è un'oscillazione
Molto grave perché una volta la famiglia una volta il servizio il servizio poi interviene domanda su che percentuale interviene
Io penso che un più del dieci per cento delle situazioni
Il resto è abbandonato dalla famiglia la quale
E le mamme sono in qualche modo
Vittime ma anche sono martiri
In una situazione che iniziano ad affrontare in tenera età piena al bambino la bambina è nata e dura tutta la vita
Ci sono raffinati modelli
C'è una super specializzazione incombente
Un bambino con qualche problema di disabilità mentale regge di media fra le tre e le cinque lauree
Sta porrà creatura non gliela fargliele tutte ste d'autore anche perché il rischio e poi e che nessuno gli voglio bene
Ci vuole psicologo psichiatra pedagogista
Che sta avvenendo
Io c'ho qui con la tesi che la pressione della disoccupazione intellettuale che sta prendendo alle porte
Allora diciamolo
Hanno fatto standard eterne
Per gruppi famiglia
Io non me ne sto
Accreditando uno nelle Marche
è uguale all'ottenimento
Perfettamente uguale procedure qualità anzi
La mia cucina migliore di quella dell'albergo a cinque stelle
Perché
Non si è capito la sicurezza la qualità della vita
Ho la pressione delle aziende che operano intorno a queste strutture
Sono domande gravi Grevi
Noi del no profit
Atti serviamo che serviamo
Vengo dalla notizia che nella mia regione
è stato acquistato l'istituto Porto Potenza duecento milioni di euro
Una botta secca
E tratta disabilità
Tratta di terapia intensiva
Regione balbetta
Migliorerà la qualità
Però viaggiano con profitti che oscillano tra il venticinque il quaranta per cento
Perché quelli non scherza
Non siamo come noi che facciamo le aziende cooperative Chabat richiamo sugli specchi facciamo gli imprenditori facciamo pena
Veniamo perdiamo no quelli fanno gli imprenditori sul serio
Allora il non profit che collocazione c'era
Ce lo dica
è una delle domande che faremo i nostri interlocutori infine
Quale rapporto tra
Tra politica e mondo del sociale
L'ultimo assessore
Dell'ultimo villaggio
L'Italia a una serie di esperti
Se leggete bene tra le righe sono realtà coloro i quali hanno partecipato le campagne elettorali
E quindi in qualche modo tornano
A riscuotere
Fermo trenta fermo la città di Fermo trentasette mila abitanti cinquecento candidati
Gesù Maria adeguarci grossa
Seguire sarà stasera
Dico così che ne so stato mai né a volte
Per sentito dire
I costi della politica non è in corso dalla politica è un meccanismo da una politica che è diverso
In tutto questo noi siamo stati zitti
E questa è la verità
Zitti
Siamo stati in qualche modo ignorati
Quindi non è tanto un'attenzione a un un fatto o alla vicenda un personaggio non siamo in un meccanismo per cui ci domandiamo dove andiamo qual è il nostro futuro
E noi abbiamo commesso degli enormi errori
E lo dicevo qui nel mio documento
Non abbiamo più la coscienza critica
Perché se deve gestire l'azienda lo duecentotredici operatori come quella di Roma
Non è che ti puoi permettere di parlare più di tanto
Devi fare il vescovo cioè dire non dire
Dire quello che non pensi pensare quello che non dici una specie di meccanismo
Che è istituzionale sta coscienza critica l'abbiamo in qualche modo abbandonata
La parte pubblica si è organizzata nel frattempo ricordate i fondi sociali europei
Vi gestivamo erano un surplus sono scomparsi sono intercettati totalmente ed esclusivamente dalle Regioni
Il vestiario interessa più qualcuno
Sono domande angoscianti io così se se se riusciremo ad avere un qualche barlume di
Prima dei di entrare in Alzheimer perché siamo alla vigilia
Prima che che era chiaramente insomma nubili bello sto convergo Auburn nubili
Prima che non accade siamo nulla forse bisognava inventare qualcosa
Forse ho è arrivato il momento di come abbiamo costruito dei percorsi degli ultimi
Dal dal settanta permettere una decina quindicina d'anni abbandonare la gestione ritornare alle nostre radici
Io l'ho già detto alcune famiglie io non l'accredito più le strutture
Apriamo una casa
Vediamo se riusciamo a vivere sopravvivere e basta perché ne debbo accreditare
Faccio sempre l'esempio noi abbiamo una comunità nelle Marche
Di
Quindi di diciotto venti ragazzi stranieri accompagnati
Giovanna ottoni dalle spalle quadrate che sono scappati da casa undici anni
Le leggi regionali dicono anche bisogna accompagnarli notte e giorno per una spesa di due mila e cinquecento euro cadauno mensile
Sono soldi sprecati
Perché al diciottesimo anno più un giorno si stacca la spina e ciò che dato il dato
E questo che serve a chi serve
Risata ragazzi e ragazze che hanno viaggiato
Per l'Iran l'Iraq la Grecia l'Albania infine l'Italia da undici anni diciassette anni
Di che hanno bisogno
Forse avranno bisogno dello sguardo no terreni prender cura
E che Chicchi gli faccio
Non importa se succede qualcosa
E allora
Se succede qualcosa che mettiamo in una campana
Quindi facciamo Infanti cioè G ci sono dei ghetti meccanismi delle procedure del del del del dei percorsi che sono nefasti
E nonostante siamo in campo da una quarantina d'anni io non riesco a capire perché
La qualità
La responsabilità
Questi sono i temi che stanno sul tappeto quindi non è una celebrazione di un pezzo diversa non è una celebrazione di storie singole è una riflessione ad alto profilo almeno questo speriamo
Per questo motivo abbiamo chiamato due ragazzi
Nessuno si chiama ragazzo fino a quarantacinque mila danni quindi va bene
Ascoltiamo prima Marco da Milano
Gli abbiamo chiesto dove vive la politica l'unica sede per la rivista per L'Espresso
E poi a Giulio Marcolin ai doveri del terzo settore dopodiché inizieremo le varie reazioni di coloro che sono venuti avanza a partecipare ad ascoltarci
Allora grazie intanto sono molto contento questa mattina di essere qui dove sono a casa avendo vissuto un anno e
E non avendo mai terzo il il sito del dell'amicizia quindi mi mi sento a casa ne sono molto contento di di potervi
In qualche modo dare una mano
Pensando al tema della che mi ha proposto con Vinicio dove vive la politica
Ho pensato di cominciare con l'intervista che ho letto qualche giorno fa su sul Corriere della Sera di uno di un capopartito non uno dei peggiori
Anzi pure di sinistra
Che al cronista che gli chiedeva un'opinione sulle intercettazioni telefoniche ha risposto candidamente
Molti si sono scandalizzati perché i politici parlano con i banchieri e gli imprenditori ma noi con chi dovremmo parlare con gli straccioni
Bene per puro caso quel giorno era lo stesso giorno in cui si celebrava il centenario della morte di Pellizza da Volpedo davo il peggio
E un nome che forse non non dice niente ma
Se vi dico e di chi è l'autore di cosa è autore forse vi viene in mente l'autore del dipinto il Quarto Stato
Quarto Stato è il dipinto simbolo del socialismo di fine Ottocento
Il lavoratore con la giacca sulle spalle la donna col bambino e dietro questa massa di gente che avanza avanza tranquillamente
Inesorabilmente con la certezza del numero direi la forza la forza di una
Di una società che non ha neanche bisogno di fare la rivoluzione del prendersi sui diritti perché c'è e sa che
Più crescerà più crolleranno le teste coronate gli imperatori Ippati i parlamentari eletti per censo all'epoca votava il due per cento della popolazione
Insomma
Gli straccioni avrebbero preso il potere era era scritto nelle cose
Gli umili avrebbero conquistato il mondo come come ha scritto Luigi Pintor in serba in serva Abo e non per una questione ideologica perché in quel momento anche i cattolici che pure
Erano
Politicamente dalla parte opposta era nulli dove si conquistavano i diritti
Lottavano per il pane Preti si facevano arrestare
E in coda per il pane mentre lo Stato italiano sparava le cannonate erano per il lavoro erano per il diritto di voto per il suffragio universale che faceva paura
Lottavano per uomini e donne per città e campagna
Gli straccioni
Dove vive la politica mi chiarirmi chiedi tu don Vinicio a leggere le intercettazioni di questi giorni a leggere le cronache si direbbe che intanto vive al telefono
Dove tutti parlano con tutti la destra con la sinistra gli anticapitalisti con i capitalisti i cattolici con i laici
Al cellulare spariscono tutte le differenze
Che tengono banco nel dibattito ed è amaro constatare come questo bipolarismo spesso esasperato
In cui ogni settimana andiamo in piazza per valori per un'agenda di valori non decisa dai dai cittadini una volta l'articolo diciotto la volta dopo con la famiglia
E intanto mentre le truppe l'esercito la carne da cannone la massa di manovra va in piazza anche con una certa ingenuità pensando di rappresentare una parte contro l'altra i generali trattano sugli affari
E questo il vero grande centro non è un centro politico è un centro degli interessi delle convenienze delle frequentazioni
è un cento che era è un centro che rappresenta la classe sociale che ha vinto un secolo dopo gli straccioni non fanno più numero non fanno più paura non fanno più notizia
Già vent'anni fa un un socialdemocratico tedesco Peter grosse aveva coniato questa riformula la Società dei due terzi aveva detto attenzione in democrazia
La cosa più importante e il numero e chi ha la maggioranza per questa è stata inventata la democrazia per questo è stato inventato il suffragio universale
Ma adesso la maggioranza ce l'ha chi sta bene
I due terzi delle società occidentali stanno bene il terzo escluso non lo rappresenta più nessuno poi si potrebbe dire che invece a livello internazionale le proporzioni sono esattamente invertite l'ottanta per cento sta male il venti per cento sta bene
Ma a livello internazionale per l'appunto non c'è la democrazia non c'è il suffragio universale il numero non conta niente
Conta chi pesa e non chi chi ha i numeri
Abbiamo quindi una maggioranza ferocemente attaccata i suoi diritti acquisiti che si comporta come una fortezza assediata nei confronti di chiunque provi a bussare alla porta fossero immigrati e ho extra comunitari oppure giovani precari
La maggioranza scriveva Fabrizio De André sta recitando un rosario di ambizioni meschine di millenari paura ed inesauribili astuzie
Coltivando tranquille l'orribile varietà delle proprie superbia la maggioranza sta
La maggioranza blandisce chi non paga le tasse e chiude il cancello però si dice più gentilmente che i temi di cui parlare sono il fisco e la sicurezza perché non siamo né evasori né razzisti
La maggioranza coltiva al cittadino consumatore una nuova formula magica che per incanto dovrebbe costituire il nuovo ceto sociale di riferimento al posto degli straccioni
E chi non consuma chi non ha il potere di consumare non è più un cittadino
La maggioranza non ama la politica ha delegato la politica e sui vizi privati per trasformarli in vizi pubblici e purifica arsi secondo un ben noto meccanismo quello del capro espiatorio
Ora c'è da dire che la classe politica non fa assolutamente nulla per emendarsi da questo scomodo ruolo da questo compito nel mio lavoro faccio il cronista politico da qualche anno
Vivo dove vive la politica lo vedo tutti i giorni dove vive la politica dire in corridoio vantati dove spesso ma anche alla luce spesso manca l'aria a fine giornata non respiri più
Vivere nelle boutique del centro dove dove tutti i parlamentari si forniscono riguarda roba e alla fine grottesca mentre sembrano un po'assomigliarsi tutti come se si fossero messi una divisa
Sembrano alla buvette sembrano ovvero una illusione ottica in fila per la mensa
Vivono nei ristoranti del centro dove un tempo site se vanno intrighi e oggi si richiamano chiacchiere
Un tempo c'era il palazzo la metafora di Pier Paolo Pasolini era lontano dal popolo avvolto in un linguaggio oscuro per iniziati un po'come i vescovi
Però aveva una sua grandiosità perché il palazzo come il castello di che domina Praga Teresa tempio aveva quella sua grandiosità tu avevi l'idea che da lì passava il potere che gli si decidevano la vita il destino delle persone
Oggi la vita il destino alle persone ma neanche il potere passano più dal palazzo il luogo simbolo se dovessi pensarci un attimo direi che è l'anticamera degli studi televisivi neanche gli studi televisivi l'anticamera
Dove ci si trucca seduti uno accanto all'altro perché sennò in televisione si suda e intanto si sfoglia noiosamente il giornale alla ricerca di qualcosa da dire davanti alla telecamera sì arrivata avviato il Primo Ministro
Salutiamo Primo ministro della cartella
Ammazzare
è una faccia a norma
Approfitto per salutare Pier Paolo Baretta nemmeno celebre della destra trucco però
Bindi però
Ecco
Abbiamo iniziato non dà molto meno
Dicevo mi sembra che il luogo uno dei luoghi simboli di dove vive la politica sia l'anticamera degli studi televisivi
Negli studi televisivi dove ci si trucca prima di andare in onda dove si scambiano due chiacchiere dove sei seduto uno accanto all'altro che come in una barberia o dal parrucchiere ma più in una barberia perché la politica continua a restare purtroppo una gola soprattutto maschile
E questo siamo un po'diventati una barberia cinica e pettegola
La politica vive sui giornali vive in una nuvola di parole e ha smarrito la parola magica la parola magica che secondo me e rappresentanza
Rappresentanza sembra una parola troppo pesante la legge elettorale nuova ha esaltato questo aspetto liste bloccate deputati nominati parlamentari nominati che spesso non rappresentano nulla
A scorrere certi curriculum si direbbe che a fare politica sono rimasti peggiori di quelli che non sono laureati quelli che non hanno studiato quelli che non sono mai andati all'estero quelli che non hanno mai messo piede qui dentro questo posto
Una sensazione di mediocrità generale
Accentuata purtroppo va detto anche questo con una certa amarezza delle generazioni più giovani dove
Smarrita quella
Quella forma di politica che c'era nei decenni scorsi che in qualche modo era comunque legata ha delle idee se vogliamo anche delle ideologie
Resta una politica che che spesso è solo far carriera
Smarrire l'arte rappresentanza però significare a smarrire la Poli la democrazia
I politici oggi sono percepiti come una casta perché loro stessi non sanno più chi rappresentare
In seguono confusamente model creati dei media da noi rispondono a domande come se fossero in un quiz televisivo si preparano a fare dichiarazioni venti secondi per fini nel pastone del telegiornale
Hanno del tutto rinunciato a farsele le domande con le persone in carne e ossa quelle che vivono lontane dai riflettori
è naturale che in questo contesto gli straccioni siano gli ultimi da rappresentare
Che cos'è la rappresentanza ce l'aveva insegnato a don Lorenzo Milani di cui io in questi giorni
Celebriamo il quarantesimo della morte Ripetta fratello per ogni tua miseria io partirò due miserie per ogni tua sconfitta io partirò due sconfitte
Ma oggi distrazioni non contano
Gli individui casuali non contano vivono lontano su autobus puzzolenti nella coda per le Poste su certe spiagge romane dove senti le cassiere del supermercato che discutono di turni
Di scatole da spostare da uno scaffale all'altro e mai mai penserebbero che la politica li possa rappresentare possa rappresentare anche queste queste domande rappresentare la loro vita
Non finiscono mai nell'agenda della politica l'agenda la fanno gli altri già garantiti i tanti quartieri borghesi di questo Paese ieri amatori dei diritti che non hanno nessun dovere
Perché non è solo la politica ad aver smarrito la rappresentanza ad aver smarrito la rappresentanza è un po'il Paese nel suo complesso
La SMA rito l'economia
I furbetti sono in ottima compagnia
Quanti imprenditori magari quelli che tuonano tutti i giorni contro la casta dei politici non hanno mai visto un operaio in vita loro non producono niente producono Balocchi profumi sfornano marchi forma sfornano finanza
Fanno soldi con i soldi spesso degli altri spesso con i soldi pubblici
La SMA rito la cultura
Gli intellettuali gli scrittori registi che secondo me sono tra le vere emergenze di questo Paese non sanno più raccontare l'Italia le nostre città
Si girano intorno all'ombelico leggo che
Il protagonista del prossimo film
Culto della stagione che partirà a settembre Caos calmo che
Preso da un romanzo di Sandro Veronesi e sarà interpretato da Nanni Moretti quindi diciamo siamo in casa della sinistra
Il protagonista vero eh non so se una BMW una o un'Audi sei tremila avanti a nera perché non sono esperto di macchine ed è la macchina dove vive il protagonista ma mi sembra simbolico
Una macchina nera di grossa cilindrata che rappresenta quello che il romanzo occulte l'anno scorso e il film che sarà il film culto e di quest'anno hanno da dire al Paese
Intellettuali che vivono in terrazza in casa editrice al centro al centro vivono anche loro al centro che è un luogo dello spirito ma è anche spesso un luogo fisico sani quartieri centrali delle città
Si scrivono messaggini lamentando che nessuno sa più raccontare le periferie e così pensano di aver esaurito il loro ruolo di intellettuale scomodo
E naturalmente non rappresenta nessuno la stampa non voglio tirarmi fuori io quando scrivo spesso mi chiedo ma chi mi legge chi sono i miei elettori cioè chi rappresento io
Mi viene a dire noi rappresentiamo forse i nostri inserzionisti pubblicitari forse i consulenti super pagati ogni tanto invadono le nostre redazioni con studi
Che ci spiega nove la gente vuole più sanità più ambiente meno politica e insomma rappresentano elettori come utili idioti anche loro
Rischia di non rappresentare più nessuno perfino la chiesa
Mi viene in mente quello che ha scritto il professor Ernesto Galli Della Loggia sul Corriere dopo il discorso del Papa al Convegno ecclesiale di Verona a un certo punto mi scrive
Il Papa poteva che esso insistere sul tema della pace parlare degli immigrati della condizione degli anziani del ruolo delle donne e Dellai calato nella chiesa non lo ha fatto
Ora Galli della Loggia era tutto compiaciuto di queste diciamo come dice agli obblighi indicazioni non sono mica la parola
Ma c'è da chiedersi senza queste parole e senza queste persone cosa resta della Chiesa cosa resta il cristianesimo resta una chiesa senza santità pensabile attitudini
Senza speranza per i poveri negli affaticati di cuore una chiesa senza resurrezione una chiesa senza Cristo
E rischia di smarrire il filo della rappresentanza e di vivere lontano dalle estrazioni come come dicevi tu prima
Perfino il volontariato persino chi scrive nel sociale
Con la sua profeta professionalizzazione con le sue holding da gestire con i suoi interessi in campo con la sua collo solo con lo sbarramento della parola critica
Ecco io non so se questo quadro naturalmente sembrerà troppo pessimista credo che in una giornata come oggi ci possiamo dire un po'quello che pensiamo possiamo anche in qualche modo buttare giù qualche maschera
Recuperare la rappresentanza quindi è l'emergenza di tutti di di tutti di di di qualsiasi lavoro facciamo che facciamo i politici che facciamo i professori universitari che facciamo i giornalisti che facciamo i preti
Superare il narcisismo che la malattia infantile del della libertà interiore dell'io
Confrontarci con
Con gli altri sapere chi rappresentiamo cercare pervicacemente testarda e me testardamente anche se questo comporta fatica
Le persone da rappresentare quelli a cui voi dare voce sia che scrivi sia che fa il politico anche se ti rompono le scatole anche se sono scomode
Recuperare insomma il senso di rappresentanza e di appartenenza che dà gusto alle cose vorrei finire un questa parola appartenenza citando un'altra canzone
Di Giorgio Gaber che si chiama appunto l'appartenenza
L'appartenenza non è lo sforzo di un civile stare insieme non è il conforto di un normale voler bene l'appartenenza e avere gli altri dentro di sé
E assai più della salvezza personale la speranza di ogni uomo che sta male e non gli basta Ester civile
Sarei certo ricambiare la mia vita se potessi cominciare a dire noi noi è una parola smarrita nella politica smarrita nel giornalismo smarrita nella cultura smarrita nella chiesa
Credo che anche il nostro Paese potrebbe veramente cominciare a cambiare se avessimo
Il coraggio il gusto di riprendere a dire la parola noi e per questo credo che questa canzone che parla anche di un'appartenenza più profonda un'appartenenza tra uomo e donna un'appartenenza tra uomo e Dio
Però affianchi la canzone più politica che io conosca grazie
Grazie Marco
Lazzaro coraggioso perché ha immesso tutto
No no non ho lasciato nessuno fuori
Dai previa giornalisti
Ascoltiamo Giulio Marco alle e quale probabilmente con un altro taglio ci dirà dove vive il terzo settore
Buongiorno a tutti
è una domanda difficile anche perché
Non so se si può ancora parlare di terzo settore al singolare forse dovevamo
Probabilmente riferirci a un mondo del terzo settore dove convivono diverse anime soprattutto diverse pratiche
E questo è un punto di riflessione dal quale dobbiamo partire dal
Per fare un'analisi che sia la più
Attenta alle dinamiche ai processi che interessano questo mondo del terzo settore che può essere definito anche in tanti modi
Però vorrei accettare questa sfida diciamo di parlare del terzo settore
Ricordando che negli ultimi venti trent'anni il terzo settore inteso come un arcipelago molto eterogenea molto anche
Diversificato di associazioni cooperative sociali fondazioni comitati questo terzo settore ha avuto un ruolo importante
Ho avuto un ruolo importante innovativo soprattutto a partire dagli anni Settanta
E lo ha avuto per il nostro Paese per le persone diciamo che soffrono in questura in questo nostro Paese grazie al terzo settore una parte della società italiana anche in assenza dell'intervento pubblico ma anche
Creando innovando servizi sociali che prima non c'erano i buoni sede diciamo una concreto testimonianza questo terzo settore ha prodotto servizi ha generato aiuto apportato solidarietà si sono moltiplicate le associazioni
I lavoratori sono diventati sempre più numerosi più numerosi di quelli che lavorano nelle banche gli istituti di credito ad esempio
E il fatturato medio di queste organizzazioni soprattutto di quelle più professionalizzati e più imprenditoriali ed ex
Diventato degno delle medie imprese
Ma anche per la politica trent'anni fa un giovane che avesse voluto far politica cosa faceva entrava in una sezione di partito più o meno andava in ordinazione giovanile aderivo movimento politico oggi un giovane che vuole impegnarsi socialmente e politicamente spesso lo fa
Facendo volontariato
Entrando in un'associazione aderendo a un movimento cosiddetto no-global facendo il commercio equo e solidale
Tante di quelle cose che noi abbiamo conosciuto in questi anni e non ci penserebbe forse nemmeno solo in poche diciamo mi sento di fare in una sezione di partito
Allora il terzo settore ed è interessante notare come molti dei leader degli anni Ottanta e poi degli inizi anni Novanta usassero questa espressione
Voleva essere un'alternativa che usavano l'espressione soggetto politico lo diceva Tavazzano lo diceva Beppe Lumia lo diceva Patrizio Presutti lo dicevano riceva nervo anche lo dicevano tanti che
Volevano dare al terzo settore la dignità e ruolo di un soggetto autonomo capace di interloquire con il mondo delle istituzioni capaci di fare servizi ma anche di fare politica
Capace di erogare una determinata appunto per degli intenti una determinata attività ma anche capace di
Denunciare le ingiustizie che attraversavano attraversa il nostro paese
In terzo settore che ha contaminato culture
Ha dato vita decine di migliaia di nuove organizzazioni più di centocinquanta mila negli ultimi vent'anni giovani generosi volontari
Che magari persone che a poche centinaia di euro al mese offrivano a poche centinaia di mila lire al mese allora offrivano loro entusiasmo la loro motivazione
Il loro servizio per la solidarietà giovani volontari che lavoravano insieme che molte aree molte organizzazioni ancora lo fanno insieme a giovani lavoratori
Dove l'elemento della motivazione l'elemento della partecipazione della spinta ideale religiosa etica era ed è molto forte
Detto questo dopo è passata tanta acqua sotto i ponti sono passati tanti anni e il terzo settore si è trasformato
Una dinamica interessante perché maglia nera che interessa diciamo molti movimenti sociali molti fenomeni sociali che dalla diciamo fase della spontaneità dell'autogestione dell'autorganizzazione
Poi diventano impresa diventa un'organizzazione con le leggi ferree dell'organizzazione
Della sopravvivenza delle strutture
Delle necessità economiche e finanziarie della necessità di fare vivere la struttura aldilà anche delle attività che vengono promosse
E dopo aver rappresentato una novità al terzo settore o perlomeno i suoi ceti dirigenti o quella parte di terzo settore più istituzionalizzato a mio giudizio in questi anni il terzo settore
Nel suo complesso come Movimento Sociale ha esaurito la sua spinta propulsiva e ha tradito tante speranze e tante aspettative
Vinicio ricordava un mio libro olio questo l'ho scritto nel due mila e due son passati ormai cinque anni
E in questi cinque anni non c'è stata un'inversione di tendenza rispetto
Alle analisi che sono sempre più condivise diciamo da molti da chi
Pratica conosce questo mondo e anzi purtroppo quelle dinamiche ci sono accentuate e addirittura appesantite
Terzo settore si è accasato ha messo su famiglia o meglio tiene famiglia e a questo fine una parte del terzo settore
Ha rischiato di vendersi l'anima al diavolo o hai due diavoli diciamo leggiamolo del business
Il diavolo della impresa fine a se stessa il diavolo del parastato
Una volta si parlava di fare società il ministro Ferrero usava sempre questa espressione quando non era ministro appunto il terzo settore come fare società
Ma nel corso di questi anni il terzo settore è stato una parte del terzo settore è stato un esempio di come si può fare parastato e di come si può fare parodia del del mercato
è interessante ricordare che un anno prima di quel libro che citavo nel due mila uno
Fu pubblicata una ricerca che era una sorta di Bibbia per tutti i ricercatori del mondo del terzo settore cioè l'analisi comparativa alla Johns Hopkins University di Baltimora che
Faceva periodicamente degli studi comparativi sul terzo settore il mondo è nella introduzione a quella ricerca i due coordinatori della ricerca cioè Salomon Cannalire concludevano con l'introduzione mettendo in guardia il terzo settore da due rischi
Che loro definivano nel loro linguaggio in questo modo
Il rischio della burocratizzazione e il rischio della commercializzazione il primo rischio associato
Ha una commistione sempre più stretta con lo Stato e con il settore pubblico il secondo associato a una commistione sempre più stretta col mondo dell'impresa del mercato
Era il due mila uno quel testo a un testo che
Faceva consentire scuola
Tra il mondo il terzo settore ma di questi rischi i ceti dirigenti del terzo settore hanno dimostrato di avere scarsa preoccupazione
E questo deriva portato a mio giudizio una parte del terzo settore ad essere subalterno politicamente
Culturalmente ed economicamente al mondo delle istituzioni e delle imprese e naturalmente la politica ha utilizzato e in alcuni casi strumentalizzato il terzo settore
Per ridurre le funzioni del settore pubblico per magari farsi belli con la retorica della società civile
E per introdurre a dosi omeopatiche un Welfare compassionevole presentato spacciato come welfare di comunità
E mi si consenta diciamo una battuta
Polemica non so magari su questo se non siamo diciamo tutti d'accordo io non ho con non condividevo allora e non condivido ancora oggi
Tutta questa enfasi trionfalistica su una legge pure importante come la legge tre due otto e devo dire che questa
Enfasi non la condivideva anche allora mi spiace che ancora una rivalsa ormai glielo ho detto già Ministro Paolo Ferrero quando
E beh un confronto con Livia Turco su questi temi
Sulla legge tre due e otto che nasceva come sai è sicuramente un'architettura importante che rimetteva mano alla gestione al coordinamento delle politiche sociali ma che nasceva sostanzialmente con tre gravi deficit
Era una legge senza soldi e non una legge che declama ava ma non diciamo fissava già livelli essenziali di assistenza
E che nonostante se ne dica modo diverso dava al terzo settore non un ruolo di codecisione ma nuvoloso consultivo e
Puramente a mio giudizio
Posso dire aggiuntivo rispetto a una programmazione anche a livello locale delle politiche sociali che del terzo settore facevano uso retorico o semplicemente diciamo
Come dicevo prima aggiuntivo
E la legge prevede questo non è tutta colpa di Berlusconi quella legge diciamo che
Poi non è stata applicata non è stata Berlusconi ha tagliato i fondi non ci consta di mi sono stati fatti diverse eccetera
Ma sappiamo che dire purtroppo
Quando si fa le leggi quando si fa una legge bisogna prevedere bisogna costruire nello stesso tempo l'impalcatura istituzionale e
L'applicazione diciamo che di quella legge deve essere fatta in modo tale che non sia soggetta alle
Stagioni politiche e da questo punto di vista credo che le diciamo la legge del due otto sia stato un passo ulteriore verso quel processo positivo o negativo come lo si voglia definire di istituzionalizzazione del terzo settore
Senza che a questo corrispondessero maggiori poteri e capacità del terzo settore di definire e
Di contribuire
Effettivamente alla definizione delle priorità e degli interventi sociali
Ed è significativo su un terreno invece più culturale e questo a me amareggia molto che una parte anche
Di chi riflette sul terzo settore ma anche il terzo settore stesso abbia avuto una sorta di deregulation del borgo il suo vocabolario voglio dette non vi cito i nomi perché Ferrero un amico lo posso citare ma diverse altri che non ci sono ma
Sensazionale come in molti testi che parlano delle cooperative sociali del terzo settore dell'impegno sociale
Non si parli più spesso e faccio riferimento a ad alcuni accademici non si parli più come diceva anche dagli mano quando da Milano quando parlava di consumatori non si parli più di cittadini ma di clienti di consumatori
Non si parli più di bisogno non ci parli più di diritti ma di bisogni
E si parla di sempre più spesso di mercati sociali che è una specie di ossimoro come la guerra umanitaria e non di servizi sociali
A volte parlando con accerti nuovi
Capitani coraggiosi proviamo anche un'espressione cara diciamo al dibattito politico delle imprese sociali sembra di parlare con dei manager rubati al profit
E per loro ormai l'impresa sociale importante come non è più importante diciamo come aggettivo che è il vero valore aggiunto ma solo come sostantivo
E devo dire che anche per una parte delle imprese sociali
La commistione in alcuni casi la collusione con la politica sta crescendo in modo sempre più accentuato
E non c'era anche Amato che in alcune regioni come la Puglia la Sicilia ma anche in altri posti nascano cooperative sociali qualche mese prima dell'appalto e puntualmente poi quell'appalto viene vinto da quella cooperativa sociale
E non è caso che i volontari le cooperative sociali sono in costante discesa
E quando l'Istat
Ci dice l'indagine del due mila e tre che quasi due terzi delle cooperative sociali italiane vivono su una sola convenzione una sola convenzione con l'ente locale è chiaro che i rischi di condizionamento e di ricatto da parte della politica
Sono altissimi il connubio con la politica è altissimo
Il terzo settore cercando di stringere
Almeno una parte di questo invece di scegliere la strada del cambiamento e della trasformazione sociale
Ha deciso di stare nel cambiamento e nella trasformazione sociale invece di essere soggetto che agisce per il cambiamento e con la trasformazione
Ha scelto la strada di trovare nelle pieghe di una trasformazione che non va nella direzione che a me piace ritagliarsi un suo spazio un suo luogo dove esercitare continuare le sue attività
E questo ha prodotto una mancanza una non so dire perdita di autonomia politica e culturale
Ieri abbiamo avuto il terzo anniversario abbiamo dato un premio in occasione del terzo anniversario della morte di Tom Benetollo ex già presidente dell'ACI per tanti anni tomo riprendeva una
Frase di Peppino cotto ride diceva l'importanza dell'autonomia politica del sociale
E purtroppo quello che abbiamo notato che stiamo notando in questi anni che
Questa diciamo ispirazione è venuta meno una parte importante appunto del terzo settore
E questo lo si vede diciamo a partire anche dai le relazioni del rapporto del terzo settore
Mi fa piacere che ci sia stata una relazione su due
La politica intrecciato col mondo della della politica e ha ragione Vinicio Albanesi a usare l'espressione
Dell'utile idiota che è un'espressione molto forte molto pesante
Perché il rischio è quello di uno scambio politico
Io ritorno agevolazione fiscale
Magari intanto riduco un po'le spese sociali Tito al cinque per mille e magari insomma non
Tito risposte sui temi importanti
Diciamo che il le richieste del terzo settore avanza o magari di aumento le spese militari e boh nessuno se ne occupa almeno non se ne occupa diciamo una parte del terzo settore e questo come si suol dire
L'indice di uno studio di una disattenzione che da questo punto di vista è storica diciamo in una parte del mondo del terzo settore
è il rischio che poi diciamo tutta la parte della gestione e la parte dello scambio politico che la gestione in qualche modo
Induce prevalga sulla dimensione di soggetto di ruolo politico del terzo settore dovrebbe avere per cui va bene tutto va bene accettare fondi per le missioni umanitarie mentre si fa la guerra
Va bene gestire come è successo che una cooperativa sociale un CPT dove gli immigrati venivano reclusi picchiati non si capisce cosa ci sia di sociale in tutto questo
O va bene per un settimanale com'è finita ringraziare le multinazionali farmaceutiche che in India e in altri Paesi negano i farmaci antivirali a hai alle popolazioni nei Governi
Dati
La battuta sulla vita ma insomma
è ormai un classico va bene
Il terzo settore in questi anni ha prodotto anche oligarchie ha prodotto anche in parte di ceti politici i suoi organismi di rappresentanza non sempre hanno funzionato negli anni scorsi nel modo come suo dire più democratico
Che ci si potesse aspettare il vizio era all'origine quando il meccanismo non è quello di una testa un voto ma più se grande più a iscritti più verso i soldi e più evoluti il meccanismo non è quello della democrazia fondata su
Il principio una testa un voto ma il meccanismo di carattere societario classico delle società commerciali
E devo dire che da questo punto di vista c'è un deficit a mi avvio a chiudere importante
Anche nella capacità del terzo settore di esprimere innovazione sul terreno della rappresentanza
Ovvero terzo settore si è adeguato a un'idea della rappresentanza mutuata o dei meccanismi commerciali anche qui la subalternità diciamo dei due dalle altre due sfere
Quindi dal mondo delle imprese o da quello della politica delle tessere dal primo eh le quote secondo sono le tessere
Non innovando sul treno della rappresentanza del terzo settore la rappresentanza lo fanno non per le tessere che esprime non per le quote finanziare che mette in una società ma per ruolo che hanno nella società
Cosa conta di più o qual è il va come si può paragonare mettere sullo stesso piano sono il milione e mezzo di scritti dell'ARCI
E di cui magari una parte consistente sono i soci del bar o di circoli e dall'altra parte che ne so i mille volontari di Capodarco che fanno azione sul territorio
O i volontari di cittadinanza attiva o quelli che si sono dati come metodo non quello appunto di darsi una rappresentanza mutuata sul meccanismo dei partiti e delle imprese ma fondata sulla peculiarità
Di fare azione sociale come terzo settore quello migliore ha costruito in questi anni
E devo dire che da questo punto di vista e
Fa piacere che ci sia la ministra Bindi oggi
Ha avuto un ruolo non adeguato rispetto alle scelte che la politica e il Governo ha fatto in questi mesi è stato debole troppo debole rispetto alle scelte fatte nella legge finanziaria e ancora debole nella capacità dieci
Esercitare un ruolo politico di fronte all'emergenza sociale che c'è in questo Paese non basta un comunicato stampa non basta una presa di posizione
Ricordo che il terzo settore nacque con una grande manifestazione contro la legge finanziaria di Berlusconi nel mille novecentonovantaquattro ed allora purtroppo è successo ben poco nella capacità di mobilitazione politica e partecipata di questo
Di questo mondo
Noi abbiamo un Paese dove si parla costantemente la politica ci astici ammorba ogni ora
Su una questione molto importante il rapporto deficit PIL è una questione molto importante
Ma perché non si dà la stessa importanza al deficit sociale ambientale drammatico di questo Paese di cui poco pochi parlano perché il rapporto deficit PIL
Deve essere quasi come posso dire una
Bindi alla quale dobbiamo attenerci nella predisposizione delle politiche del tesoretto del DPS della Finanziaria e quando si vedono i parametri di questo deficit sociale invece tutto è a geometria variabile o per dirla
Come lo dice il maligno Sartori un fondo di capitolo di bilancio
I diritti sociali sono diventati a geometria variabile mentre gli obblighi verso Maastricht e verso Bruxelles sono diventati invece obbligatori
E da questo punto di vista c'è una rivoluzione culturale della cultura politica di questo paese che fa
Avanzata che va prodotta e il terzo settore dovrebbe avere un ruolo fondamentale per affermare questa nuova cultura e questa nuova politica
Oggi sono migliaia le persone i gruppi che difendono l'idea di un intervento sociale che unisce le buone pratiche alla denuncia politica sociale
Il fare con la sensibilizzazione politica e sono persone gruppi che difendono l'idea originaria di un terzo settore e cioè il suo carattere ripeto alternativo a un'economia che mette al centro le merci non le persone
Ad una politica che privilegia gli interessi di bottega e non il bene comune
Ad una società che vive sull'individualismo e non sulla solidarietà
Questo terzo settore minoritario ma buono che non si è piegato alle logiche dominanti ha il compito di esprimere un pensiero politico e sociale
Capace autonomo capace di innovazione almeno su tre fronti il primo è quello del welfare il secondo è quello dell'economia il terzo è quello della politica contre battute
Sul fronte del welfare il terzo settore ha un senso se è capace di contribuire al welfare della cittadinanza e della partecipazione senza o farsi usare come consegue come consenziente stampella
Costruendosi invece un ruolo fondato sulla cittadinanza attiva sulla partecipazione
Un terzo settore che è capace gli esseri lo stesso tempo promotore di diritti
E anche gestore di servizi in secondo luogo il terzo settore non deve ridursi sulle con occhi sull'economia a essere semplicemente l'umanizzato ore di un'economia neoliberista
Ma deve essere capace di costruire come si dice un'altra economia alternativa nel modello di sviluppo nei comportamenti economici nei consumi individuali e collettivi infine la politica
Il terzo settore deve tornare ad essere soggetto politico nel senso più ampio della parola
Senza essere un partito cioè il soggetto che al pari dei partiti ma con un diverso in un diverso modo ha come obiettivo quello di contribuire alla costruzione del bene comune e dell'interesse aggiornare interesse generale
Quindi o il terzo settore è capace di innovazione sociale e culturale di critica di alternativa e oggi così non è oppure la Sopaf la sua funzione non esiste più
Non è più terzo ma solo appendice sociale umanizzata e buona dello Stato e del mercato
In questo caso è meglio ricominciare il proprio cammino ma da un'altra parte sono queste le sfide su cui misurarsi e su cui
Unirsi oppure dividersi
Ripeto quello che ho detto all'inizio non c'è un solo terzo settore ci sono diversi certi settori non ci sono solo gli archivi e ceti politici ma molte minoranze attive non ci sono solo furbizie OCCAR verissimi ma tanta generosità e dedizione
Basta che non ci si metta tutti nello stesso calderone magari tutti al centro il luogo del consociativismo della retorica buonista ed è proprio chiudo su questo sulle pratiche e non sulla retorica delle buone intenzione
Su
I punto su cui bisogna misurarsi e confrontarsi nei prossimi mesi grazie
Ringraziamo Giulio Martone
è un ragazzo che alle parole sofferma
Sentieri fu pesanti
Noi lo conoscevamo
Un ragazzo che pensa
E che dice pure le cose in italiano
Grazie Giulio
La ministra ha voluto il tuo cellulare che gli ho dato preparati che presto sarà inquinato la la
Politica
In termini indiretta come servizi va beh dai alleggeriamo un po'
Passiamo a Pier Paolo Baretta che il vicario generale vi vicario no Segretario generale aggiunto Caio
Venga venga dal mondo ecclesiastico che il Segretario generale aggiunto nostro amico molto lucido
Ascoltando non solo perché bresciano e quindi
Approfitto per salutare l'onorevole Alemanno che
Accogliamo con affetto
Lo mettiamo
Qui alla verterà ma non per
Praticati mi fa
Ecco
Salutare un errore Benigni
Anch'io
E ascoltiamo Pier Paolo Baretta e quindi onorevole Alemanno così si renda un attimo conto entrai in clima
Dopodiché do la parola ambedue
Privarla si Bindi attuali al Gianni Alemanno prego
Grazie
Ma nonostante la disperazione quotidiana
Il grido di dolore di quasi tutte le categorie sociali soprattutto quelle che non pagano le tasse
Nonostante la
Corretta percezione
Che
Si fa fatica ad arrivare a fine mese
Perché il potere d'acquisto del degli stipendi delle pensioni è drasticamente ridimensionato
Nonostante che ci lamentiamo
Talvolta giustamente talvolta no
Dei disservizi
Nonostante tutto ciò noi viviamo in una società ricca
Facciamo parte di quel venti per cento dalla popolazione mondiale che detiene l'ottanta per cento delle ricchezze
Questo aumenta la responsabilità non la riduce rispetto alle iniqua distribuzione che c'è all'interno del nostro mondo
Una società ricca in sè per il modello di consumi e di servizi che che che abbiamo e che vogliamo anche mantenere ma che insomma e costosissimo
E
Anche rispetto agli equilibri e nuovi equilibri etici che la globalizzazione rende necessari e chi avendo aumentato le iniquità negli ultimi anni
Ora quando in una società ricca tutti si lamentano è evidente che c'è qualcosa che non va e non è solo la Poli
Dica che pure le sue colpe vuol dire che c'è una responsabilità collettiva di un di un disordine orientativo e la seconda vuol dire anche che si sta perdendo il senso delle priorità
Questo a me sembra che quando si parla di questioni sociali di di fragilità
Si rischia di perdere il il senso delle priorità tutto appare ugualmente
Legittimato tutto appare ugualmente con diritto di di protesta e tutti sembra avere gli stessi diritti e le stesse e le stesse
Ora
Questa società però e anche in una rapida trasformazione
E questa trasformazione può nel in un giro di tempo molto più breve di quanto noi pensiamo
Produrre ulteriori squilibri sociali e realizzare una regressione anche culturale
E realizzarla con non non affrontando i nuovi equilibri che questa modifica comporta
In tutte le settari che ci sono aree di povertà
Però normalmente si tende a superarle
O a ridurre
Avrei disagio superarle o a ridurle oggi ho l'impressione che siamo in uno stallo dove non è chiaro il punto di orientamento alcuni dati di riferimento per capire questa trasformazione
Dati eterogenei sul piano demografico economico dal mercato del lavoro
L'attesa di vita passato agli ottantadue anni del due mila e uno agli ottanta nove anni per le donne del due mila e cinquanta e quaranta cinque anni in più degli uomini ma sono è un salto no rilevantissimo
Nei prossimi vent'anni il numero degli ultraottantenni raddoppia passando due milioni e mezzo cinque milioni di persone
Il che ovviamente comporta un aumento Obiettivo dalla domanda sociale anche se per fortuna non proporzionale perché comunque la scienza medica fa dei passi in avanti
L'uscita media dalla famiglia e ventisette anni
L'ingresso nel mercato del lavoro medio e venticinque anni
La mia generazione la stragrande maggioranza dei dei dei giovani tra i quattordici diciott'anni andava a lavorare Cera coloro che hanno la fortuna e laurearsi ma ventidue arancia sul pezzo
Oggi l'uscita l'ingresso medio al mercato del lavoro e venticinque anni
L'ottantanove per cento delle famiglie italiane considerato non povero dato confortante l'undici per cento è considerato povero
Di questo ottantanove il nove per cento è quasi povero risultato undici più nove il venti per cento le famiglie italiane o è povero e alle soglie di povertà
La
Dichiarazioni dei redditi
Lo il novantaquattro per cento dei contribuenti italiani dichiarano redditi sotto i quaranta mila euro il che dimostra quanta evasione c'è lì dentro
Ma anche quanto c'è uno schiacciamento dei redditi ancora verso
Verso il basso
Il
Abbiamo un tasso
Di fertilità dell'uno virgola tre figli per donna ed era di due virgola cinque nel settantacinque
Quindi è un atto un'antenna una trasformazione profondissima gestiamo andando verso un'altra società
Rispetto a quella dalla quale veniamo alla quale siamo cresciuti e rispetto a quella abbiamo costruito anche le nostre tutele e le nostre difese e devo dire anche le nostre
Le nostre nostre leggi e i nostri contratti
Qual è l'effetto di questo quadro molto brevemente ovviamente il primo che a me sembra quello più rilevante sul quale riflettere tutti insieme è che la distribuzione del ciclo di vita è cambiato
Prima nell'altro anche recentemente ripeto basta andare alla mia generazione
Il it il primo è l'ultimo miglio
Per usare questo termine erano corti
No cioè si andava a lavorare presto si moriva presto ed era molto dilatato quello centrale del lavoro
Oggi siamo già un terzo un terzo un terzo grossomodo ma questo è un altra Sorma fusione profondissima poterlo schema mentale l'approccio di come dobbiamo organizzare la società
Il secondo la domanda sociale destinata ad aumentare non a diminuire
Questo è un equivoco che talvolta anche nel dibattito sindacale culturale politico c'è
Io oggi sto faccio una trattativa e poiché mi viene chiesto di fare dei sacrifici posso anche farli in nome dell'emergenza ma non possiamo dare l'impressione che in questo modo riduciamo la possibilità della domanda sociale di futuro nel futuro aumenterà per i dati demografici che abbiamo da fare i conti col fatto che aumenterà va re redistribuito in un altro modo
Questo vuol dire che il rapporto accumulazione redistribuzione
Va ripensato non possiamo andare avanti con un modo soltanto tradizionale voglio dire che c'è bisogno allora di uno sforzo di cercare insieme un disegno strategico di respiro di medio periodo dei problemi che ha la nostra società
Allora su questo alcune individuazioni DD PP di priorità e di percorsi
Intanto
Non dobbiamo rinunciare ha una visione del Welfare universale e pubblica sarebbe un errore
Ma non dobbiamo accontentarci di questa affermazione
Rinunciando a immaginare
Un'ipotesi di rinnovamento riforma riorganizzazione usiamo il terminologia che vogliamo
Che in netta in una visione universale pubblica elementi forti di autorganizzazione di sussidiarietà e anche di decentramento e anche di una concezione di
Privato sociale faccio un esempio sindacale ovviamente io penso che noi dobbiamo accelerare l'introduzione della mutualità integrativa
Anche nei dei contratti attraverso una redistribuzione del
Dedei del del del denaro in una forma diversa che è quella del semplice aumento salariale
Abbiamo cominciato a farlo con i fondi pensione con la mutualità integrativa che ancora un po'poca si può immaginare
Di di di di di di aumentare il grado di tutele
Secondo è sempre più evidente che bisogna agire sul territorio e sempre meno a livello centrale il federalismo fiscale è fondamentale da questo punto di vista quindi non rinunciare a una visione universale pubblica ma immaginare come
Acceleriamo un percorso che trovi un nuovo equilibrio altrimenti lo Stato non ce la fa il pubblico diverso stato allo Stato potrebbe non farcela e aumentare qui delle zone di disagio egli e gli squilibri sociali
Il secondo individuare le priorità e qui la discussione facciamola ognuno metterà in campo la propria parte di litigio ma alla fine una sintesi bisogna trovarla non c'è dubbio che ci sono delle priorità chiamiamole
No verticali di genere
I giovani gli anziani e le donne sono la priorità questo lo dico da sindacalista io sostengo che
Un lavoratore
A tempo indeterminato
Quarantacinquenne con la sua professione il suo lavoro tutela se stesso se risolve il problema di propri padre dei propri figli
E non soltanto se tu sei sette se immagino a tutela perse perché se immagino tutela per sé e noto rivolta i propri pareri più figli viene velocemente risucchiato in un tunnel dal quale non esce più
Questo è un cambio d'ottica non facile anche per il sindacato e non ci giro attorno a un cambio di mentalità di cultura però lo considero necessario da da da provare
Vi sono delle priorità orizzontali io ne indico due da non autosufficienza di capienza
L'incapienza quella fascia di popolazione che dà nessuna riforma fiscale trae vantaggio perché e non paga le tasse perché non ci arriva no a quel livello che per quante detrazioni di facciamo non ha non hanno nessun vantaggio
Si stima che possono arrivare anche a tre milioni gli incapienti è un numero robusto si può anche forse ridimensionarlo un po'però lo vorrei importante
La non autosufficienza è evidente ho dato prima quel dato di tendenza sugli ultra ottantenni è una dimostrazione ma non riguarda solo gli anziani riguarda le famiglie con problemi interni sui quali che che spesso sono messe fuori dal circuito queste sono le due priorità
Direi sulle quali agire
Ognuno tira il tesoretto come vuole francamente questa discussione almeno nella Finanziaria andrebbe fatta
Terzo la famiglia il territorio
Tra Milano ha bisogno di insistere qui ce Rosi ma c'è in ogni caso si sa che
è un tema sul quale ci stiamo finalmente no provando a metà e metà e il territorio e l'altra cosa scontata ma non
Ma non ancora immaginata
Cosa si può fare invece più specificatamente per i giovani
Almeno concretamente io cerco di di dire delle cose immediate e non di fare che possiamo fare oggi penso che stiamo facendo un gravissimo errore la politica e anche noi di lasciare nei cassetti famoso Statuto i lavori
Immaginando lo statuto dei lavori come una riorganizzazione di tutele di base che non dipendono dei contratti
Cioè se una una donna va in maternità non può dipendere dal fatto seme talmente Anita o sei chimica il fatto se ha o non ha la tutela quello è un diritto universale che prescinde dall'avere un contratto
Se un giovane col in condizioni di flessibilità
Ci ha una malattia e non ha il ricovero ospedaliero perché oggi non è previsto se non fino a venti giorni ricopro ospedaliero
Su quello non è un problema se c'ha o non c'è un contratto di lavoro questo poteva andar bene nella società
Da dalla quale a quale venivo io dove il massimo che ti succedeva è che ti inseriti da una piccola azienda in una più grossa
E poi andai a a quarant'anni di lavoro secco oggi con la flessibilità la mobilità del mondo giovanile bisogna immaginare una struttura di tutele indipendenti dal contratto
Cosa dobbiamo fare per per gli anziani per gli anziani dobbiamo oltre che in
Rivalutare modestamente le attuali pensioni dobbiamo immaginare un'organizzazione diversa del tempo dello spazio del territorio perché lì dove si scaricherà questo numero straordinario di aumento
Per le donne io penso dal punto di vista sempre sindacale quindi offro un terreno di dove possa dove tra un anno mi dite cosa hai fatto ecco non
In astratto
Dobbiamo immaginare una diversa distribuzione degli orari di lavoro guardate in Italia si fa poco part-time e bisogni usando invece in una logica di grande libertà reciproca
Dobbiamo al a
Alzare e le tutele sulla maternità i congedi più flessibilità
Ecco ho indicato alcune cose concrete non astratte sulle quali si può immaginare una piattaforma riformatrice riformista chiamatela come volete
Sulla quale far fare i conti insieme e devo dire anche a profitto dalla doppia presenza proprio davvero trasversale alle a a a alle logiche bipolari secche no perché mettere in moto priorità assolutamente evidenti penso che
Bisogna immaginare una soluzione di di indicazione forte anche di
Recupero di risorse
I soldi ci sono e perché
Parliamoci chiaro se al lavoratore dipendente è stato chiesto di mettere
Lo zero trenta per cento con la scorsa finanziaria che fa un miliardo all'anno e poi i parasubordinati eccetera vediamo che abbiamo fatto un ingresso di quattro miliardi all'anno
Strutturali per i primi due anni posso anche dire c'è il debito ci sono altre priorità ma dal due mila dieci in avanti possiamo cominciare Poupard hanno una parte per dedicarle al sociale
Ecco mi sembra che quindi incardinare il rapporto tra priorità e risorse disponibili sia possibile
è tutto questo praticabile
Si è davvero praticabile cioè abbiamo bisogno di
Immaginare don Vinicio una alleanza più serrata tra coloro che hanno una comune visione
E quindi immaginare Houf virgolette partito non politico che si batta tutti i livelli
E noti a dire x sindacato la politica i preti quei Peretti quei sindacalisti quei politici che hanno una comune piattaforma
Facciamola mettiamoci attorno un tavolo e facciamo in modo che io nel sindacato loro alla politica tunnel nere
Facciamo in modo che emerga questa io penso che saremo una forza d'urto capace di modificare alcune cose uscendo da una specie di Pantano che francamente
Rischia di diventare desolante
Grazie
Crater Favaro
Io ti prendo alla lettera perché avendo pochi anni va avanti da che mi sbrigo quindi e quindi ti prendo alla lettera
E questa attenzione al sociale la poniamo in termini strutturali perché altrimenti tra l'emergenza all'una e l'altra voi ok grazie grazie
Per l'attenzione che ai e della
Lucidità
Rosy Bindi onorevole per ministro per
Per la famiglia come deleghe
Il nome esatto delle politiche per la famiglia
Ed è molto diverso da dire per le politiche della famiglia
Va bene
In realtà poi siccome si scrive una volta era un modo una volta in un altro
Detto questo
Io sono molto contenta di essere qui
Credo di essere stata con voi anche quando è iniziata questa vostra campagna per non essere utili idioti
Avranno se non sbaglio a a via Cavour
Mi ricordo bene
Non siamo qui a a misurare insieme se nel frattempo aumentata l'inutilità o è aumentata l'idiozia non vostra ma di tutti noi evidentemente
Perché quello che ho ascoltato prima di di prendere la parola e
Poi siccome me ne vado chissà che cosa da avrei dovuto ascoltare dopo
Non solo perché c'è Alemanno perché insomma avete una lunga lista di persone per parlare
Verrebbe la voglia di misurarlo ma io invece credo che
Sarà una cosa buona che
Riusciamo insieme anche a scrollarci di dosso
Un po'di posso dirlo un po'di pessimismo che mi sembra di
Di cogliere
Non perché qualcuno voglia men che meno lo farò io anche nelle cose che dirò
Annacquare
Una situazione obiettivamente difficile ma perché credo che
Noi tutti abbiamo
Il dovere di reagire
E di scommettere nessuno una possibilità di recupero delle condizioni
Insieme per fare delle scelte quelle che che più ci stanno a cuore direi che
Quella piattaforma la quale Beretta faceva appena riferimento dovrebbe avere come primo e fondamentale ingrediente quello della fiducia
E quella della scommessa di di potercela davvero fare
Badate io
Prima di rispondere a queste sette domande e poi non a tutto immagino me e me ne posso prende qualcuno le posso scegliere sì
Che che ci avete consegnato io vorrei
Vorrei fare una una piccolissima riflessione di carattere generale
Io credo davvero che questo nostro Paese abbia
Bisogno di una
Stagione
Di ritrovate di rinnovata responsabilità comune
Questa mattina per venire da voi mi sono
Mi sono fatta Grazia della partecipazione alla ennesima Assemblea delle categorie produttive del nostro Paese
Stamattina toccava la Confcommercio
Mi ero fatta e mi sono fatta la Confesercenti
Indiretta da Firenze ho seguito quella degli industriali
Sostata quella degli artigiani
E ho ascoltato con interesse quello che in quella circostanza è stato detto io sono tra coloro che
No non non mise non mi hanno mai spaventato le critiche i fischi mi sono fatta tante assemblee di medici quando ero ministro alla sanità che cosa volete che sia un artigiano rispetto a un medico
E tra l'altro in questa fase io sono anche abbastanza in quarta alta nel senso questo
E non mi preoccupano nel senso che non sono in prima fila su alcuni temi insomma agli artigiani ha parlato venissimo Bersani come aveva fatto agli industriali che ha fatto
Ministro del lavoro un po'
Quel commerciante stamattina credo di parlasse Bersani quindi non ha non non non non voglio dire non sono io nell'arena di retta in questa fase
Anche se anch'io le miniere
Ma questa non può essere giusto infatti
Siamo qui anche per queste a Firenze non lo è stata io sono pronto a fare questa cosa
Non mi hanno neanche
Mi era meravigliato più di tanto non solo i fischi e le contestazioni ma anche
Le critiche contenute nelle relazioni dei tre Presidenti
Quello che mi ha un po'spaventato
E che invece devo dire che già questa mattina qui c'è un'aria diversa
è che non ho sentito dal Presidente degli industriali dove devo andare l'industria italiana
Non ho sentito dal capo degli artigiani quale ruolo degli artigiani dell'economia in questo Paese non ho sentito dai commercianti quale ruolo del commercio per il futuro dell'Italia mosse sentito in una sede impropria
Una buona dose di qualunquismo sulla politica
Questo è il punto dal quale bisogna che cominciamo a ripartire altri arrogarci perché qua
Non se ne esce mica
Perché la politica si prende tutte le sue responsabilità e se le porta a casa
E magari cerca di capire
Tuttavia in mano e perché se c'eravate voi a queste assemblee riprendeva degli stessi dose di fischi come ve ne siete presi negli anni precedenti tranquilli e sereni quindici dovreste ringraziare perché adesso in questo momento ci siamo noi a
Solo per
Ma no no ma non voglio non voglio far polemica che sempre si fa polemica comincerei a dire la tre e due otto non è stata applicata per cinque anni noi non governavamo è stata sottofinanziata non il discorso è più lontano e più lungo il discorso
Secondo me è ben più impegnativo Barbra
E siccome io credo
Che chi è classe dirigente nella politica nel volontariato nel terzo settore nell'artigianato nell'industria nel sindacato nella chiesa
In questo momento non può scaricare
Le responsabilità
Su chi ha qualche problema ai capi e e ha paura di non riuscire a risolverlo perché problema e anche questo polemici sono sempre stati
La difficoltà di questo momento e che tutti abbiamo la percezione che è un po'complicato pensare ad uscirne da questa situazione
E allora bisogna cerca di capire che cosa sta succedendo
Perché una cosa è certa qui
Ognuno
A come dire una sua battaglia personale da condurre e meno male che la conduce perché a giusto e legittimo a delle richieste vere profonde da rivolgere alla comunità
Ma se non riusciamo a ritrovare insieme il senso comunitario non parla neanche di senso dello Stato guardate parlo del senso comunitario noi fuori non ne veniamo
Perché non siamo in una situazione
Per la quale
Questi anni
Una cosa è aumentata
Le disuguaglianze
Perché una cosa è sicuro questa città questa società oggi italiana e meno uguale di qualche anno fa
E questa questo fossato che esista allargando tra nord e sud
Tra il ceto medio alto e il ceto medio basso tra i giovani vecchi
Poi alla fine il risultato è che chi sta male sta sempre peggio e chi sta bene sta sempre meglio
Perché
Basta vedere
Il livello dei consumi di questo Paese non sono mica diminuiti i consumi di lusso
Non sono mica di minori
Non trovate mica un ristorante di quelli dove si paga cento euro vuoto la sera a Roma e
Trovate l'indebolimento della Rete di tutta la rete che in qualche modo inc anch'si è costruita intorno ad una società nella quale
Il ceto medio
è stato fino a qualche anno fa l'ossatura forte gravità di questo Paese
Ora
Chi oggi si trova
Ad avere delle responsabilità da questo dato non può prescindere
E infatti il problema non è mica tanto che non ci sono i soldi soldi non ci sono
Perché quel debito pubblico che pesa sulle nostre spalle e che Cagliari sul quale noi paghiamo gli interessi e che quegli altri Paesi sono in grado di ridistribuire in infrastrutture di sviluppo in politiche sociali o altro noi quello ce l'abbiamo
Responsabilità di
Trent'anni almeno
C'è qualcuno anche dalla mia parte politica che dice che gli anni ottanta sono stati grandi anch'io continuo a considerare che sono stati una grande sciagura gravità di questo Paese
Perché sia dissipato
Le future generazioni in maniera
E
Irresponsabile e immorale
Ma il problema più grave e che
In presenza di poche risorse
Anche nel momento in cui il Paese si è rimesso a crescere perché il due per cento di crescita qualcuno potrà chiamare prodotto interno lento
E se è pur sempre meglio che Piffer prodotto interno fermo che è stato per alcuni anni no mi pare quindi almeno questo cominciamo a vedere che
Qualche possibilità all'orizzonte esce
Non voglio dire di chi ha il merito ma c'è
Ma non solo c'è da fare i conti con una società nella quale est sono aumentate le disuguaglianze in maniera così profonda
E forse la più grave è quella tra chi è sangue chi è malato
Chi può contare totalmente sulle proprie forze e chi non ci può contare ma c'è un altro dato che questo Paese firmo da tanti anni
Per rimettere in moto CIAL Koons alcun settore dell'Italia in questo momento ci vorrebbe il doppio dico quello che abbiamo a disposizione per distribuire tra tutti i settori
Che le infrastrutture soffermai
Da tanto tempo
Il progetto infrastrutturale vero di questo Paese che rappresenti la modernizzazione forte
Non c'è da molto tempo non dico solo che i cantieri sono stati fermi particolarmente negli ultimi cinque anni ma è pur vero che questo è un problema di lunga data
Sul sociale in senso proprio non si investe da molto tempo in senso serio io ho ascoltato le parole di verità io ho ascoltato prima Marco
Io li condivido entrambi e mette insieme
Ho ascoltato molto volentieri Beretta
Siamo
Di fronte ad una responsabilità enorme sistema del welfare italiano
O cambia la pelle
Profonda un bando ma più da nessuna parte da questo punto di vista io non sono neanche entusiasta di quello che si va concludendo al tavolo lo dico da parte che è interessata che la firma ci sia ma non mi pare che ci sia quello scatto che dovrebbe
Perché noi abbiamo ancora un sistema di welfare che tutto incentrato sul diritto al lavoro tutti i diritti dipendono dal diritto al lavoro e siccome il diritto al lavoro oggi non può che essere un diritto flessibile ed è forse quello che più attentato a cascata io non so più
Se una donna può partorire se un malato si può ammalare
Semmai ricalcata occorre una
Cioè
Ecco è quel c'è c'è il bisogno del coraggio di lire il lavoro è il lavoro le persone insomma persone
E ci sono i i ricchi che sono delle persone non solo dei lavoratori e non possono essere condizionate rapporto di lavoro delle persone
E nessun genere nessun settore ma questo è un cambiamento radicale
Non potete dire che una cosa di questo genere tocca questo a quel Ministro
Perché una cosa così si fa tutto insieme
Ma fanno gli industriali la fanno i sindacati la fanno i commercianti la fa il terzo settore lo fa l'opposizione con la maggioranza
Da opposizione
Ma sapendo che si mette in gioco una grande opera che non può interrompere come un ponte no nel momento in cui cambia la maggioranza politica dentro un Paese
E questa è la la la ristrutturazione forse più forte sulla quale siamo più in ritardo ma perché la scuola
Ma perché la ricerca
Ma devo continuare edile risorse rinnovabili le risorse ambientali pulite
Cioè quando un Paese si trova con poche risorse
Per le responsabilità se non sono in linea degli Alemanno guardate paradossalmente ma ma ma purtroppo è così con questa situazione ecco non paese dove la forbice aumenta
E le cose da fare sono il frutto di un lunghissimo ritardo non è che non cioè non abbiamo cambiato il sistema istituzionale
Che forse sarebbe a costo zero
Ci sono troppe le le le i settori fondamentali fermi sui quali serve dare questa accelerata e questo cambiamento
Allora guardate lo dico seriamente
Da questa situazione sia esce
Se tutti insieme ciascuno per la propria parte io ho apprezzato particolarmente quando diceva Marcon al terzo settore spetta ritrovare il ruolo di soggetto politico
Diverso
Dal i partiti e dagli altri soggetti politici ma soggetto politico perché
Fa la politica intesa come il recupero da parte di tutti del senso della responsabilità nei confronti del Paese nei confronti della comunità
Ma questa cosa bisogna dirla anche a monte Zani amo la guerriglia Sangalli a ai tre ai tre sindacati bisogna dirla tutta
Perché se no non ce n'è più per nessuno
Non ce n'è più per nessuno
Allora io sono d'
Sono disponibile ascoltati arrivando sentito Marco c'è un un una crisi profonda dell'autoreferenzialità della politica in questo momento nella vita del nostro Paese
Che sta io coi queste la nota come unica nota polemica che faccio
Cont con Kohl con l'altra parte politica ma credo che non sia una discorso
Io non
Pensavo che fosse più facile battere Berlusconi ad ultime elezioni abbiamo ben visto per molti errori nostri secondo me che non è così semplice così facile lo si può solo vincere di misura e con molta incertezza ma di una cosa sono sempre state esce
Che il berlusconismo sarebbe stato difficile a sconfiggere questo Paese
E io dietro questa parola non c'ho una persona in quanto tale ciò una lunga inizi di delegittimazione della funzione della politica che è iniziata molti anni fa molti anni fa
Ed è il quale probabilmente qualcuno Berlusconi è stato le rette non è stato neanche in parte il creatore è stato capace alle a ad intercettare questa situazione ed a questa trovare consenso politico
Bene io credo che l'inversione di tendenza vera che bisogna dare è questa ma ancora una volta ve lo dico guardate che noi da soli non ce la facciamo neanche a fare questo perché io non ho mai visto nessuno tirarsi fuori da una buca tagliando site capelli
Anche se in una mia molti come minori
E siccome politici molti su Calvi anche dalla mia parte politica anche tra loro non se ne viene fuori da questa cosa qua anche la politica va salvata paradossalmente in questo momento dai cittadini dalla società
Va salvata da quella parte sana del Paese che c'è dappertutto
E che sa perfettamente che quando queste facce vedete queste qua questi queste brutte facce
Che però sapete dove sono cosa dicono cosa pensano dove abitano quanto guadagnava e possibilmente dovrebbero anche dirvi quanto spendono e dietro queste facce tu non lo sai più quello che c'è
Paese non va più da nessuna parte
Allora questo è il momento verrà del riscatto
E questo è il momento nel quale
Bisogna che tutti creiamo le condizioni per poter riprendere insieme questo percorso
Perché se c'è questo ci sono anche le condizioni per fare quelle scelte coraggiose
In tutti i settori quello che mi interessa di più è quello del welfare chiaramente a me perché comunque per quanto la famiglia
Sì si affronti anche da a istituendo il tribunale per la famiglia o facendo regolamentazione di varia natura poi è un capitolo importante delle politiche di welfare di questo Paese mi interessa ma so che le scelte che vanno fatte in un Paese nel quale il welfare è stato pensato
Quando un punto un nonno aveva cinque nipoti e ci ritroviamo con un nipote con un nipote che ha cinque nonni e noi abbiamo ancora quel sistema pensato allora c'è da fare delle scelte possibilmente senza affamare nessuno
Perché questo c'è già in giro che non si fanno se non c'è questo senso di responsabilità comunità
E se non c'è insieme questo coraggio
Allora dentro questo quadro io sono disposta a dirvi che chiaramente raffreddore otto è rimasta ferma per troppi anni sottofinanziata per troppi anni
Un po'rifinanziata quest'anno ma anche io dico un anno di ritardo nella individuazione dei livelli essenziali di assistenza da questo Governo non è una buona cosa poi dopo avrete il ministro Ferrero eterodiretto
Me lo direte chiaramente se mi dite se c'è da cambiarla e vi dico e larga parte nono
Perché la considero assolutamente un ottimo impianto considererei un errore riaprire un processo legislativo intorno alla legge perché oggi ormai con a Stato federale
Reale in questo paese c'è da fare le politiche di programmazione e le politiche di piano e da condividere insieme
La la qualità dei servizi e l'attuazione degli stessi
è e e quindi direi non ci mettiamo a cambiarla leggi
Io chiedo un cambiamento di sostanza quando
Non perché faccio questo mestiere ma perché guardando le cose dentro
Non si può dire che oggi tutte scaricato sulle famiglie
E pensare di fare i livelli essenziali di assistenza dimenticando che ci sono dei diritti delle famiglie e quindi
Ci sono dei livelli essenziali per la famiglia che non sono semplicemente la sommatoria dei livelli essenziali delle singole persone
E questo non per portare acqua al mulino
Ma perché voi sapete perfettamente
Di che cosa significa a accompagnare una una persona non autosufficiente
Con o senza la famiglia
E io penso che comunque la comunità e la famiglia
Nella quale una persona è inserita e il contesto comunitario il contesto familiare non possono essere ignorate dalle politiche dei servizi spesso non si tratta neanche di individuare i livelli aggiuntivi
Ma di individuare un sistema di erogazione dei servizi che non possa prescindere dal dato familiare
Se noi siamo i grandi sostenitori dell'assistenza domiciliare la famiglia ci deve essere
E la famiglia va sostenuta e i nuclei familiari con o senza badante dentro non sono la stessa cosa ve lo posso assicurare che non sono la stessa cosa
Lo stesso lo stesso vale
Per per
Per gli asili nido per i servizi all'infanzia sono servizi per i bambini ma sono servizi che che sono comunque
Servizi che servono alla conciliazione
Tra la vita della famiglia e la vita del lavoro in maniera particolare della donna ma non solo della donna noi auspichiamo che ci siano tanti più padri in famiglia e tante più mamme al lavoro nel futuro di questo nostro Paese
E ciò comporta che ci sia una vera conciliazione tra la vita di lavoro la vita della città e la vita della famiglia
Io credo che il nucleo familiare abbia bisogno di essere preso in carico come tale quando dentro le sue mura si consuma un atto di violenza
Le femministe si arrabbia non può quando dico queste cose ma io sono ancora convinto
Che l'aggressione che avviene all'interno di un rapporto familiare
In parte è da condannare più di altre aggressioni ma in parte da curare più di altre aggressioni perché quando il tutto avviene dentro un rapporto affettivo evidentemente c'è qualche cosa di assolutamente originale che non può essere ignorato
E allora io credo che
Non solo c'è da ridistribuire risorse a favore delle famiglie
E a Firenze abbiam detto tre cose tranquille tranquille verso i giovani
Perché Beretta dice ventisette a me risulta trent'anni l'uscita dalla famiglia d'origine Oddati più pessimistici dei suoli
La donna fa il primo figlio a trentuno anni di età media è una cosa una volta era considerata maternità a rischio
E quindi non si può non non non non intervenire non intervenire in questo settore non è possibile
Perché perché una società nella quale si rischia di bruciare una una una intera generazione due generazioni è un paese che lo sviluppo non ce l'avrà mai quello vero quello che conta quello duraturo
C'è da investire né verso le famiglie con figli perché oggi la povertà infantile in questo Paese sta crescendo
E cresce perché se tu hai due figli o ne hai tre o ne hai uno e a parità di reddito con un colgono per reddito che ci diceva prima Beretta perché insomma italiani la media degli italiani guadagnano ventidue mila cinquecento euro
In ordine alla come
Ventidue mila cinquecento e non ci sono solo gli evasori lì ci sono gli insegnanti c'è il cento quello che una volta era il ceto medio italiano
Ora siccome non credo che potremo fare chissà quanti Banzi di stipendio anche perché giustamente alle sedi dei rinnovi contrattuali bisogna anche guardare lontano è chiaro che i fini che sono una gioia delle persone delle famiglie
Non possono essere solo un costo privata
Devono essere in qualche modo anche considerati un costo pubblico perché se no è una gioia che si possono permettere solo alcuni ed è la più grande discriminazione e disuguaglianza che si possa creare dentro un Paese che quella della vita
E abbiamo detto risorse per i non autosufficienti
Perché anche qua discorsone
è chiaro cioè a sessanta anni oggi sia una risorsa per il proprio Paese da mettersi in testa 'sta roba qua
Che oggi a sessanta anni io mi rifiuto dell'idea che l'unico modo è quello di tenere la gente di più a lavorare che stanno pensando alcuni però un modo per utilizzatrici
Come risorsa da sessanta settantacinque anni quando uno ancora sta bene ed è arzillo e che anche questo abbia un riconoscimento da parte della comunità bisogna trovarlo perché poi invece che non si alza dal letto abbisogna e versa assistito davvero
E non può mettere in crisi una famiglia
Così come
Abbiamo noi cui ereditato un web facchino che che forse
Era squilibrato verso un ceto medio che non c'è più
Abbiamo sempre detto dimenticando i poveri veri oggi la povertà è aumentata
Da una parte c'è da fare da fare politiche vere di lotta alla povertà considerando il nucleo familiare e non il singolo in quanto tale ma al tempo stesso cioè da rimodulare il modello di welfare sapendo che è a che fare
Con con una
Ma massa di popolazione che ha delle caratteristiche individuali e private molto diverso e di quelle del passato basta vedere i livelli di consumo allora
Io
Poi me ne vado Alemanno potrà però io glielo dico qua davanti come l'ho detto a Firenze
Secondo me ste robe qua io non sono per i governi istituzionali non sono per le larghe intese sono a bipolarista nata anche prima che ci fosse il bipolarismo non sapessi manco quello che era
So sempre fatta così perché so come la penso come non la penso con chi può d'accordo con chi non vota contro non ho dubbi non mi piacciono le confusioni men che meno quando ci sono problemi seri come questa
Però
Mi piacerebbe un Paese giusto tranquillo nel quale
Noi ci prendiamo i fischi perché tanto al Governo ci siamo noi
Però
Con voi è possibile in Parlamento di sta roba di questa tesi approva ammette insieme un cantiere comune coinvolgendo anche quelle parti della società che ci stanno
Per vedere se riusciamo a guardare
Non le
Grazie
La chiamavano la passionaria ma locale che ha dimostrato
Onorevole Alemanno
Sì
Salutiamo amministrava perché se ne va
Fermi i LEA nove novembre
Allora scrivevano parlare lei
Sbai
Dunque
Io credo che
Parte viene appunto Rosi Bindi ha detto che molte cose condivisibili colmo quando non si parla di di dico si può anche trovare ristorarsi d'accordo su molte cose
Io credo innanzitutto che la dobbiamo partire
Da
No dalla constatazione che un fatto come quello di oggi è un fatto di trovarsi qui a a confrontarsi input nella prima linea non in qualche
Buona comoda o la del centro storico ma qui nella dentro la vostra comunità già di per sé un fatto che ci
In qualche modo impedisce di continuare a vivere in realtà separate perché il grande problema
Della vita che noi viviamo e che viviamo tutti in realtà separate conflittuali tra di loro comunque Annan ma neanche conflittuali proprio non comunicanti quello ci si rende conto
Quindi fatta questa premessa ringraziando dell'invito
Io credo che innanzitutto ci sono dei segnali
E delle piante c'era e possa essere coltivate nel segno di quello
Che diceva prima il ministro Bindi Errani le conclusioni cioè
Dialogo comune sulle questioni sociali ci sono delle
Delle cose
Per esempio c'è l'intergruppo la sussidiarietà
Queste leggo poi che
Raccoglie parlamentari tutti i gruppi politici di cui io faccio parte per Alleanza Nazionale
Che sta per esempio lavorando e spero che presenti una bozza abbastanza rapidamente per attivare un confronto ampio con il mondo del non profit su un testo unico del settore non profit
E questo è un tema su cui per per presentare una legge iniziativa parlamentare né né né governativa né di opposizione ma una legge su cui tutti quanti
Diciamo così mettono la loro firma zero non è un dato molto importante perché poi lo vedremo dopo in una sede del mio intervento
Su quella che è la dignità e ruolo la percezione del non profit non si può procedere in maniera segmentata dove oggi abbiamo un accatastamento di leggi più o meno confuse più meno contraddittorie
Che non aiutano certo il non profit da acquisire una centralità una dignità dentro la società italiana però quello che è importante il metodo questa legge non nasce da un partito politico ma nasce da un intergruppo trasversale
Un'altra via Apicella e quella che cercheremo di
Far crescere qua a Roma il ventinove il ventinove prossimo ventinove giugno San Pietro e Paolo
Dove su un emendamento di Alleanza Nazionale Consiglio comunale e un voto unanime del Consiglio comunale abbiamo lanciato un'iniziativa con il Sindaco Veltroni
Della notte bianca la solidarietà che sarà la bocca la verità la sera del ventinove siete tutti invitati molte società trecento associazioni hanno aderito
Ed è un tentativo che noi abbiamo visto un po'per dare visibilità all'altra parte di Roma che in qualche modo invisibile le notti bianche classi al divertimento eccetera fanno vedere la Roma che sta bene a Roma del turismo a Roma e la cultura
Abbiamo detto facciamo notte bianca solidarietà per ricominciare a dare visibilità a diffondere una cultura della solidarietà anche a Roma si sta in qualche modo
Perdendo almeno in fasce della realtà romana
E questa iniziativa e iniziativa che facciamo insieme che lo faremo fra Veltroni ha sottoscritto la faremo insieme ci presenteremo insieme anche rischiando di deludere le reciproche tifoserie
Ecco
Questa questa
Questa quest'altro esempio è un esempio di una strada su cui ci si rende conto che ci sono alcuni problemi talmente gravi talmente pesanti
Che veramente non non conviene prova nessuno andarsi a prendere il cerino a dire qua ci penso io e la e tu ti stai buono e zitto e non fai nulla perché qua si è di fronte alla dimensione del sociale le problematiche sociali in questa fase storica di profonda transizione
Ripeto chi fa il primo della classe si brucia sempre le mani per cui sostanzialmente se
Non in termini di inciuci non in termini di
Come posso dire ipocrisie perché poi è facile fare una retoriche proprio i pochi da questo punto di vista in temi di fatti reali
Sostanzialmente si cerca di creare un un ragionamento comune proprio per farsi carico insieme di problemi che sfiorano la io Rosin recepibili dalla difficoltà vera insomma profonda perché non sono difficoltà di schemi non è un proprio
Sì poi governa diverso la BBC è molto diffusa su vari aspetti dichiarate come in realtà il problema è molto pesante perché a due lati problematici
Il primo e di carattere culturale di carattere antropologico che è sempre fatto fondamentale
Noi possiamo dobbiamo parlare di leggi di soldi stanziamenti eccetera troppo e sappiamo che tutto Pata non dato antropologico in parte non fatto legato la persona umana
Agli uomini alle donne alle persone che sono state nove se c'è carenza di cultura se c'è carenza e la percezione di valori di fondo e soprattutto se c'è carenza di reciprocità nel rapporto
è chiaro che noi possiamo fare leggi più brevi questo mondo trovare tutti soldi vogliamo eccetera i problemi non li risolviamo soprattutto la dimensione sociale
E questo dato culturale
Dato culturale poiché si scontra su alcune
Scissioni alcune rotture di valori che devono essere ricomposte
Faccio un esempio il valore del merito
E il valore del merito è un valore fondamentale per la socialità
Per troppo tempo in Italia si è confuso il dato sociale con un generico egualitarismo che insediava il termine del merito
Ma se io no no il non riesco a rimettere in moto anche la dimensione sociale il dato del merito
E dato che la reciprocità io non credo delle strutture e delle realtà e anche delle comunità che sono in grado veramente dare delle risposte adeguate ai problemi
Il merito va visto nomina diverso cioè invece di continuare a punire chi merita bisogna fare un ragionamento diverso tu meriti tu hai più qualità tu sei più bravo
Beh allora se sei più bravo di impegni di più
Questo è il dato reciprocità cioè un con una correzione di riconoscimento al merito in cambio un farsi carico essendo tu
Più bravo devi dare di più un po'la parabola dei talenti no questo questo termine è un dato che bisogna affrontare bene perché uno dei fatti
Che ha un'incidenza incredibile
Nascosta ma
Fortissima sulla italiana
E la proliferazione dei cretini c'è adesso può può Bampo sembrare banale
Ma
La prevalenza del cretino che c'è stato in tutti questi anni a prescindere dai governi e dalle varie realtà è una cosa che incida che ha minato le strutture burocrati e quelle ministeriali
Quelle del della rappresentanza cela che se non si riesce proprio da interrompere a rimettere in moto e responsabilizzare anche migliori difficile dal responso delle risposte
Così dicasi
Ed è il tema la reciprocità
Porto un altro fatto importante prima Rosi Bindi ha scandito l'accusa alle cosiddette categorie di artigiani commercianti questo prato eccetera eccetera e agirà molto di moda fare l'accusa dell'interesse particolare
Ma anche su questo
Io credo che bisogna stare molto attenti perché l'interesse particolare
Se la la con se negare interesse particolare significa andare una astratto interesse generale
In cui nessuno si identifica in cui non ci sono più persone non ci sono più realtà non ci sono più relazioni qualificate si rischia poi di fare un discorso così astrattamente moralistico che poi non interessa più nessuna promuove più niente
Anche qua quello voglio dire che dentro l'azione italiana ci sono delle realtà che vengono chiamati comunemente i corpi intermedi gruppi intermedi cioè le appartenenze impossessa patenti lavoro d'interesse di comitati le cose queste vanno valorizzate anche queste vanno responsabilizzate
A me non mi spaventa che l'artigiano difenda il proprio interesse la propria identità
Vi chiedo e vi devo chiedere lettura può identità poi però la dei spendere
Nell'interesse generale del bene comune cioè non può essere un fatto lobbistico e penso solo a te stesso io ti riconosco la tua identità matto di responsabilizzi e dai delle cose dai e fare degli interventi positivi anche perché
Questo significa che levare realtà possono dare delle risposte sono qualificate che impegnano noi vediamo sempre più che la le persone più che
Banale pagare e genericamente tasse altre cose sono anche disponibile a a vedere dove va a finire i soldi che mette la il successo del cinque per mille
Che che che è stato introdotto al nostro Governo che è stato cosa buone questo alla fine riconfermato dice qualcosa di serio cioè mi pare quindici milioni di persone hanno scelto di utilizzare il cinque per mille del loro della
Diciannove milioni ancora meglio alla scelta di utilizzare i loro cinque per mille alla dichiarazione di indirizzandola perché è perché io adesso uno conosce don Vinicio era già su sette sette
Mi fido di Luigi e prendo
Tot Euro anche le donne non so che vanno a finire se invece vi devo dare
A a una astratto ufficiale delle tasse buchi sono meno motivato questo non è ovviamente la retorica una difesa l'evasione però sono dati motivazionali chiedevano in qualche modo incidere cioè la capacità vera di muovere quelle che sono le motivazioni che ci sono nel corpo sociale e motivazione sono sempre date dal contatto col prossimo cioè col fatto che io la persona
Che voglio aiutare presa voglio tale devo cercare di rendere Fisi estendere delle evidenti altrimenti è tutto un fatto astratto norma morale astratta che non definisce
Quella che non non non non spinge non so non fa dare di più uno fa dare il massimo
Poi il discorso delle alta dimensione sociale così bene ha detto una cosa piuttosto importante ce l'ha detto la dimensione sociale non si può identificare non semplificare troppo con la dimensione del lavoro
E questo è un tema che in Italia pesa molto qui c'è Beretta devono migliori
Baretta che uno dei migliori
Diretta un altro Confindustria il Beretta che è uno dei migliori sindacalisti è uno dei migliori dirigenti sindacali qua in Italia però c'è un problema di fondo il movimento sindacale io credo il marito sindacale oggi debba sostanzialmente fare
Salutiamo il Ministro Ferrero
Dominici ha mobilitato tutti quanti stimolo potere qua
Lazzaro
Alla dicevo il movimento sindacale
Ovviamente con la sua forza la sua incidenza
Con la sua incidenza della realtà sociale qualche distorsione la provocata
E l'asse rischia anche di provocarlo in questo momento io quando per esempio di fronte a un po'di soldi ci potrebbero essere un questo Veneto tesoretto
Tutta l'attenzione buona parte attenzione viene legata all'età di pensionamento i cinquantasette anni lo scalone eccetera
Quando ci sono incapienti i non autosufficienti le politiche familiari gli anziani tutto queste enorme realtà che preme che non ha risposte non ha risorse
Beh io credo che si faccia una inversione clamorosa lo delle priorità
Per carità Baretta lo sa a meno che lo SPRAR non piace anche quando ero ministro mi sociale di battere una riforma delle pensioni tipo diverso
Però oggi concentrare il tema sul fatto che uno cinquantasette anni va in pensione a prescindere pure dal fatto che ha fatto un lavoro usurante secondo me è una follia è una follia rispetto alle altri bisogna altre priorità di esistono oggi la società italiana
Ma se ci sono dei soldi rimaniamo utilizzare
Per altre realtà
Quando quando quando si è provato a fare una legge una una una ricognizione sui non autosufficienti
Una risposta completa per quanto riguarda lo tornato sufficienti in Italia è una risposta che che incide per numerosi miliardi di euro
E allora cosa vogliamo fare vogliamo dire che ripeto la priorità è quella di andare in pensione a cinquantasette anni o la priorità è quella di dare altre forze sociali
Scollegate direttamente con le dinamiche del lavoro ecco da questo punto di vista credo che anche qua bisogna fare un salto culturale
Perché altrimenti si dà priorità si dà visibilità alcuni temi o alcune emergenze è che poi non non non sono quelle vere
Faccio ovviamente anche le mie dovute autocritica per quanto riguarda lo schieramento di centro destra evidente che anche da questo punto di vista ci sono delle
Delle priorità qua nel vostro documento l'avete sottolineato le emergenze
Che sono per le emergenze e di sensibilità immediata per cui la prostituzione in strada
I il problema dei nomadi o altre cose che in qualche modo incidono sulla sfera privata di chi sta bene che non delle vere e proprie emergenze questo sta esso del centrodestra tende in qualche modo a a vederlo come dato essenziale quindi ci sono anche elementi di questo genere
Però il dato di fondo e che noi dobbiamo ripristinare dentro il concetto la sfera sociale e delle politiche sociali del nostro prese una chiarezza è un annichilita perché ci di fronte opera così difficile non ci possiamo permettere
Di continuare a giocare sugli errori culturali o sulle contrapposizioni dal punto di vista dischi Emilio logici perché altrimenti non veniamo neanche qual è il problema e lo vediamo e non abbiamo la nordica le priorità
Poi c'è un altro problema e qua il problema è relativo a quello che il ruolo del non proprio con le associazioni
Credo che il
Titolo di questo incontro per onestà gli utili idioti rimanda un po'ondata o riflessivo rispetto a quello che il ruolo delle associazioni non profit
Che è un ruolo molto delicato
Perché effettivamente dopo annidi sottolineatura di retorica del non profit e della e della ruolo ove non provi De può avere una riforma del Welfare oggi siamo vicini a delle gravi distorsioni
Colleghi sociali quali sono solo prevalente messo dei vostri punti il fatto di scaricare sul moderno provvede una parte del Welfare
Puntando soprattutto ai costi ridotti che il il il non profit offre nelle risposte sociali
Cioè quando
Un magari si scarica con delle convenzioni con quattro soldi a delle cooperative sociali dei problemi delle delle convenzioni si sa o si dovrebbe sapere che dietro questo meccanismo ci sono
Contratti di lavoro persone che lavorano
Ai margini del precariato assoluto e in qualche modo la cooperazione sociale diventa un modo di coprire questa realtà e di e di e di comprime queste situazioni
Allora
Il dato di fondo quale
Che noi dobbiamo evitare due
Cose distinte da un lato
L'errore di tornare alla burocrazia
Le difficoltà che oggi vive non proprio non lo so e non deve riportare a un non ritorno indietro nel portare la convinzione
Che le burocrazie comunali e statali eccetera eccetera possono dare
Integralmente risposte del sociale questo non funziona perché rapporto dell'agli intravedo sul sociale porta sempre delle relazioni umane e relazioni umane
Vivono in maniera difficile nella burocrazia e quindi quando c'è una realtà
Quando c'è una realtà
Quando c'è una realtà umana quella funziona meglio non c'è niente da fare non ci sono valori non c'è cultura quando ci sono sentimenti anche religiosi eccetera ovviamente c'è un'energia in più non c'è dubbio
Però dall'altro lato
Bisogna stare attenti che questo coinvolgimento del mondo non profili non diventi una volgare strumentalizzazione
Cioè che si dica viene qua con la tua associazione titola la convenzione titolare ti do i soldi per fare le tue opere però tu rispetti le mie direttive rispetti mia ordini rispetteremo imposizioni eccetera eccetera e praticamente si finisce
Per strumenti e le burocrazie la politica dice per strumentalizzare il mondo associativo
Ecco questo tipo
Di realtà questo tipo di meccanismo è molto pericoloso perché soprattutto rischia di uccidere l'anima del mondo associativo cioè quando una associazione diventa strumentalizzati e troppa codici sotto metta la burocrazia
Poi finisce alla fine magari lo fa però ottimi motivi però ottimi sentimenti poi finisce per essere uccisa svuotata la burocrazia e perde quell'energia in più quindi certe volte ho visto molte associazioni che scendono
Moda se l'azione che scelgo volutamente stare lontane di non avere nulla a che fare programmi quasi per preservare se anche questo è sbagliato evidentemente ma la dice lunga rispetto a questo tipo di contatto allora io credo che
Il lavoro che va fatto e il termine della della legge che bisogna con la nuova legge bisogna costi o sul non propri di quella che su questa grande gruppo all'interno per la sussidiarietà eccetera quale
Che
La le decisioni sul mondo associativo la valorizzazione del socio di o non la deve prendere la burocrazia
Ma devono prendere agli utenti sempre di più e meglio è sempre più marcata e il diritto di scelta
Della persona che abbisogna di assistenza da degenerata sa che utente la sua scelta
Che deve fare cresce non cresce la realtà associativa non io
Che faccio le convenzioni non io che decido dall'alto quella quella chi vince un bando chi dice un altro bando
Questo su questo qualche passo è stato fatto ma bisogna però fare un salto di livello chiaro e netto
Perché altrimenti rischiamo di rovesciare veramente la l'ordine le priorità di chiudere in modo associativo in un meccanismo è sostenibile
Allora io credo che
Il quel discorso relativo a registi accreditamento al discorso del mercato sociale ha disposto la libertà di scelta della del del del dell'utente eccetera va portata fino in fondo perché il mondo associativo il mondo al non profit il mondo delle comunità deve essere centrale è il vero motore del welfare non può non essere
Può valere per le famiglie hanno può valere può e deve valere per il mondo associativo ma deve essere messo in una condizione in cui il rapporto sia fra queste comunità e le persone che in queste comunità trovano assistenza tra un aiuto trovano un rapporto ICI Procida quello il rapporto nel rapporto fra queste associazioni e le burocrazie agli altri enti c'è la morte totale
Oltre
Punto che voglio sottolineare che questo
è evidente che però
E quattro andiamo sempre sul tema culturale
Bisogna fare in modo
Che ci sia una grande spinta
Rispetto al fatto di
Portare le tematiche sociali fuori dalle isole che che se ne occupano più o meno a tempo pieno
E da questo punto di vista io credo che l'aspetto della scuola la sede sociale sia fondamentale grazie al giorno stavo sa lo scorso stavo
Alla stazione Ostiense dove c'è una comunità parrocchiale che vi sua iniziativa senza avere un soldo da da Pati nessun eccetera
Cucina dei pasti andava ci sei sette andavo li ha visti da questi base immigrati a persone che è stato il disagio
Appunto in quella zona totalmente fuori da questi si regola quasi di convenzione da da tutto quanto
Però ora è assistito a questa a questa questa opera quello che mi ha colpito
E lo stato di
Sincera felicità con cui queste persone di tutti i ceti sociali tutte appartenenze politiche cedere ce la facciano questa opera
Questo cosa vuol dire vuol dire che secondo me la il coinvolgimento rispetto
A opere sociali oggi è ristretto perché molte persone di pagare in molti giovani non conoscono questa esperienza
E quindi non sanno quanto questa esperienza poi può fare un ritorno vero un ritorno di
Di di di risposta umana virili il sentimento di sedi di di di apertura qua quant'è bello fare queste cose quanto può essere bella fare queste cose
E questa non conoscenza a questa mancanza proprio di contatto di esperienza
è un fatto che sottrae tante energie a quello che può essere la dimensione sociale dimensione della reciprocità della sussidiarietà quindi io credo che dentro le scuole oggi non c'è più la leva militare che non ci sono piace
Si deve fare un grande sforzo per almeno magari per pochi giorni rompere
La l'altro si l'ARRA tenta di cristallo delle del consumismo della della De Longhi delle edonismo spiccio in cui diamo tutti quanti e fare e far fare i giovani neanche i meno giovani esperienze di questo genere perché magari
Il cinquanta per cento e sessanta a cena non lo so scapperà via ma se non ha citato Tomaselli altre persone che avranno una visione diversa usciranno da questa questo paradiso incantato che appunto è il paradiso delle cose astratte effimere in cui sostanzialmente viviamo e adesso è un dato culturale necessario
Perché il livello
Di risposta sociale
Lo lo ripeto ancora volta e concludo così dipenda e leggi dipenda e risorse dipende dalle priorità indica le priorità vere non le priorità ideologiche
Ma poi dipende dal livello di cultura di consapevolezza che c'è una società e se noi non allarghiamo questa platea se non diffondiamo questa consapevolezza
In maniera più vasta Emea trasversale facendo anche opere simboliche in cui destra e sinistra danno segnali chiari a questo punto di vista come appunto faremo note alte bianca solidarietà eccetera
Se non facciamo se non abbiamo questa platea inevitabilmente l'attenzione la disponibilità il consenso le spinte le energie le risorse siano sempre
Più insufficiente rispetto alla sfida e cioè di fronte quindi bisogna rovesciare discorso bisogna passare da una logica difensiva in cui chi opera nel sociale sono tante isole si difendono e che in qualche modo cercano di resisterà la pressione del consumismo bisogna rovesciare questo meccanismo e andare verso una diffusione di questi valori questi principi ma
Lo sottolineo tutto questo passa per l'identità
La solidarietà la il sociale la reciprocità
Si deve poggiare su identità perché se non ci sono identità non c'è il motore non c'è l'Energia per queste cose
E già le persone e famiglie le appartenenze queste identità sono il motore da cui bisogna andare avanti quindi
Smettiamola di identificare questi temi Coggi invece astratti egualitarismo è che incidono sull'identità ci vuole l'identità ci vuole la differenza bisogna GPA e il sentimento di sé
Perché altrimenti non c'è l'Energia per donare per creare quella rapporti reciproci ad Aldo la qui su cui si fonda quasi si processo sociale grazie grazie
Ha espresso chiaramente il suo pensiero
E noi lo ringraziamo questo significa aprire gli orizzonti delle disegna diceva qualcuno non so chi che bisogna sempre ascoltare
Perché altrimenti no no non può e non riusciamo
Andare avanti ringrazio l'onorevole Alemanno ora facciamo il cambio perché vengono su una parco Giacomo Panizza Teresa
Maria Guidotti e Sergio Marelli
Ammette dove vanno a scende immessi salgono diverse
A
Queste vero questo è vero veritiere richiesto do la parola a Teresa che deve
Che deve andare
Sì
Grazie l'onorevole Farina parte o
Ringrazio
Vinicio soprattutto perché
Mi ha chiamato Teresa cioè io ho anche un cognome mettiamo Teresa vedrà angolini dirigo cittadinanza attiva ma questo modo familiare di
Rivolgersi da un po'all'idea
Di che cosa significa poi lavorare insieme io volevo in questo breve intervento
Partire da alcuni dati mi ha molto colpito quello che diceva Marco da Milano sul fatto che
Ormai
Nel mondo della politica ufficiale si parla prevedete ci sono prevalentemente PET-TAC pettegolezzi
Se c'è una cosa che invece contraddistingue il nostro mondo di cittadini attivi di doversi incontrare Sempre con i dati non solo perché è importante fare i conti con la realtà ma perché pesano sulla nostra vita
Qualche due un due mesi fa noi abbiamo presentato l'ultimo rapporto Pit Salute quello che ogni anno fa il Tribunale per i diritti del malato
Mi ha molto colpito che in questo rapporto tutti i dati che si riferiscono al rapporto
Tra la burocrazia e la disabilità sono molto peggiorati
Noi siamo in una situazione nella quale si parla di semplificazione si parla di fiducia nei confronti
Delle persone che hanno problemi ma in realtà questo non è assolutamente vero
I problemi riguardano si dice problemi riguardano soprattutto gli anziani assolutamente no
Le persone che hanno i segnalano questi problemi sono persone di tutte le fasce d'età dai ragazzi a agli anziani
C'è stato un aumento delle segnalazioni che riguardano la prima possibilità di avere informazioni
Sui benefici sui diritti si che cosa significa essere un cittadino che deve avere un riconoscimento di un'invalidità o delle indennità di accompagnamento
Il quaranta per cento dei cittadini ci denunciano il fatto che una legge importantissima che anche voi credo che abbiate lottato per avere che è la legge ottanta e quella che dovrebbe semplificare tutte le procedure non viene applicata
Voi pensate che quella legge consentirebbe ai ai cittadini disabili di potere a vere rinnovare l'invalidità
Ogni anno per chi è il bambino e disabile o malato cronico stabilizzato senza dover rifare le procedure ebbene questa legge non viene applicata e non viene applicata
E qui c'entra il discorso che riguarda il nostro rapporto con la politica perché manca un decreto
Un decreto che deve essere fatto in cui ci si all'elenco di quali sono le patologie a cui si riferisce questa legge e cittadini che subiscono continuamente l'interruzione dei benefici per tutti quei mesi
Che riguardano
La possibilità di andare a controllare se sono ancora disabili se sono avvenuti dei miracoli o se un parkinsoniano a un certo punto è guarito tutto d'un botto
Cinquantacinque per cento dei cittadini ci denunciano il fatto che viene molto spesso sospeso il pagamento allora quando si parla di famiglia quando si parla della possibilità di mettere in agenda le questioni che interessano i cittadini
Queste sono problemi concreti che riguardano milioni di famiglie perché non stiamo parlando solo dei disabili ma stiamo parlando anche dei malati cronici e il calcolo che noi facevamo sull'incidenza di tutti questi intoppi
Nella vita delle famiglie italiane stiamo parlando di dieci milioni di persone
E allora volevo fare un ragionamento sul ruolo
Delle nostre organizzazioni dei cittadini e parto da una frase che diceva Rosi Bindi
UDC anche voi voi siete classe dirigente è vero la classe dirigente del Paese non è fatta solo da chi governa
Da chi dirige un sindacato ma è fatta da tutti coloro che in qualche modo lavorano perché l'interesse generale della collettività trovi una risposta e noi dobbiamo smetterla dico a otto consiglieri considerate c'è una specie di elemento marginale della società italiana anche le organizzazioni dei cittadini e le organizzazioni dei disabili il mondo del non profit soprattutto per quello che fa
Deve essere orgogliosa e avere a a proposito di identità
C'è la neve chiara l'identità di essere parte della classe dirigente di questo Paese perché se no noi non avremo la consapevolezza di quanto è importante fare politica
In maniera autonoma io non credo che la strada sia quella di confluire in nelle nuove formazioni io lo dico perché non è un fatto privato a me era stato chiesto di entrare tra i quarantacinque che stanno lavorando per costituire il Partito Democratico io ho detto di no
Ho detto di no perché ritengo creduto non mi piace come le cose stanno andando perché non ci vedo assolutamente niente di nuovo e poi perché credo che ci siano altre da battaglia da fare per riformare la politica di questo Paese
Latte una di queste ad esempio e cambiare le regole
Noi abbiamo aderito come movimento di cittadini dice voi che centrate c'entriamo al referendum sulla legge elettorale
Perché se non si cambiano le regole con cui noi andiamo a scegliere la classe dirigente di questo Paese se non c'è maggiore trasparenza se io devo votare
Non sempre lo stesso nome perché c'è la possibilità delle candidati rep plurime e poi invece ho votato qualche d'un altro io non sono un cittadino a tutti gli affetti e quindi noi stiamo devo dire e quello che ma colpito che su questo referendum
C'è una paura folle da parte della classe politica
Ci sono spezzoni dei vari partiti l'unico partito che ha aderito ufficialmente Alleanza Nazionale ma soprattutto sono i cittadini che raccolgono le firme raccolgono le firme quante ne raccolgono e non è qualunquismo
Quello che ci porta a dire dobbiamo cambiare le regole vogliamo che ci sia più rispetto per i cittadini vogliamo un cambio della classe dirigente è un mondo
Perizie esercitare i nostri diritti di cittadini e devo dire che quando vengono le persone a firmare peraltro c'è un banchetto anche qua fuori quindi
Chiunque di voi voglia dare un contributo mettendo la sua firma ben gradito
Ne è successa una volta un cittadino dice pensa che tanta gente cioè un
Un rappresentante del mio Comune ma detto ricette tutsi se tu firmi sei per l'antipolitica
Perché sei qualunquista ma come il referendum istituto democratico che e l'unico che abbiamo con il quale noi possiamo esercitare dei diritti nel mondo della politica
Adesso delle volte a me sembra che la parola
Dell'antipolitica se la siano inventate politici perché noi non pensiamo così noi abbiamo un ruolo critico nei confronti della classe dirigente di questo Paese ma io non ho mai pensato di essere qualunquista
E la credo che la gran parte dei cittadini pensino la stessa cosa quello che noi vorremmo come cittadini è che la politica arretrasse
Cioè che la smettesse di fare l'occupazione del potere a tutti livelli
è una cosa è questa voi pensate che in Italia lo diceva
Da Milano però molto d'accordo con il suo intervento non c'è spazio di democrazia di rappresentanza che non sia occupato attraverso una logica di scambio lo è il Difensore civico di Roma
Come lo è l'ultima Commissione di invalidità del comune sperduto tra le montagne
Queste un enorme danno per i cittadini perché tutto ciò che dovrebbe funzionare secondo una logica di merito di rispetto dei diritti funziona con un'altra logica
A noi per esempio non siamo molto contenti su come si sta gestendo anche la questione del servizio civile ne vediamo dei segnali anche in quello dell'introduzione di logica di scambio che a noi assolutamente non piacciono
Nel senso che
Presente anno io è successo che ci è stato detto ognuno ha diritto a certi numeri
è ci piacerebbe beh non sono andata io di persona ma al sono perfettamente in grado di testimoniarlo
Cioè nel senso che noi dobbiamo garantire che su certe questioni come il servizio civile civile dei giovani ci sia la massima trasparenza e non ci siano nemmeno dubbi
Perché credo che sia una delle grandi ricchezze del nostro Paese e noi ogni tanto qualche dubbio ce l'abbiamo avuto
L'ultima cosa che volevo dire riguarda cioè qui e fa c'è stato il l'intervento di Baretta
Io credo che noi dobbiamo lavorare come organizzazioni di cittadini per liberare l'Italia dalle corporazioni cioè il
Io penso che il sindacato
Abbiamo la necessità di fare una seria autocritica nelle nella ne abbiamo sempre detto una lite in famiglia perché poi non ci sentiamo così lontani
C'è un conte di fine delle lavoratori e un conto è partecipare a questa occupazione del potere
Un conto è non volere la riforma della pubblica amministrazione in ogni
Spendiamo per la spesa pubblica il cinquanta per cento del
Del del prodotto dico
Di questo Paese a me piacerebbe capire di questo cinquanta per cento
Quanto va ai servizi per i disabili per i soggetti debiti e quanto vada mantenere un sistema assolutamente inefficiente
A me piacerebbe come cittadino che le risorse venissero riversate non vorrei che in un futuro se non si affrontano questi problemi
Ci troveremo a litigare perché io non posso pensare che i soldi che dovrebbero servire per quell'assegno di invalidità vanno in realtà a finire in un sistema dove non c'è il controllo della la valutazione del merito
Dove non funziona il nucleo di valutazione dei dirigenti cioè dove ancora ci sono delle pesantezze che questo Paese non si può permettere
Grazie a Dio
Devo dire l'ultima Lutrario Giuseppe allora dire loro quello che vuole chiudo io credo che il modo di fare politica per organizzazioni come la nostra sia esattamente quello che è stato descritto qua rimanere quello che si è
Non andare da un'altra parte
Ma essere presenti in tutte quelle questioni su quale i diritti dei cittadini devono essere al centro della cosa
Pubblica questo riguardo una riflessione interno del mondo del terzo settore riguarda un modo di essere che c'entriamo anche noi basta complessi di inferiorità morale ed
Ho di me e di di inferiorità politica magari di superiorità morale noi dobbiamo far sì che questo Paese funzione e a me piacerebbe chiudo veramente vivere in un Paese
I in cui si possa possibile sentirsi non ospiti interessi indesiderati ma i veri padroni di casa e credo che noi abbiamo diritto a rivendicare tutto questo vi ringrazio
Ringraziamo Teresa
Critica anzi veleno i veri padroni di casa scorda Genova che Filianoti dicono avanti ancora il Governo non esagerare
La ringraziamo perché perché il suo approccio
In movimento che dirige e caratteristica di questa presenza di cittadinanza
Ascoltiamo ora un'altra voce significativa e importante che De Maria Guidotti che era Presidente del Forum del terzo settore
Uno dei tentativi lei non c'era ma quando fu fondato avevamo giovani speranze studiavo vecchi ma sui vai
Grazie grazie ad un Vinicio grazie a tutti voi contro
Di questa possibilità di confrontarci anche su temi importanti che sono stati evocati io sto qui il porto anche il saluto della mia collega l'altro portavoce
Vilma Mazzocco che non è potuta intervenire
Io mi concentrerò userò pochi minuti mi concentrerò sul tanto su una delle questioni che sono state poste credo che mi competa cioè che quello del ruolo del terzo settore
E delle critiche pesanti che sono state
Rivolte anche a questo nostro mondo
Io
Le condivido in parte devo dire le condivido penso che molti rischi ci sono i rischi di burocratizzazione come si è detto anche di
Commercializzazione recitando insomma delle
Ricerche che erano state fatte da notti insigni universi tipo però c'è una cosa che mi crea un senso di disagio in tutto questo lo devo dire con molta onestà cioè mi piacerebbe che accanto ad un'analisi
Che ripeto in larga parte condivido non completamente ma in larga parte condivido e intorno all'evidenziazione di rischi che anche questi penso ci siano tutti di
Essere integrati in un sistema e di perdere quindi un animale politica cioè la nostra soggettività politica
Mi piacerebbe però che ci fosse quello scatto di dire
Bene però mettiamoci insieme per fare questo cioè mettiamoci insieme un poco un attimo un po'più di ottimismo perché altrimenti non capisco come se ne esce bellezze su questa analisi concordiamo
Faccio anche facciamo anche una proposta per capire su quella proposta chi ci sta e come ci si mobilita perché sì gli acquisti quell'anima
Nel senso che Bordoni dire che è stata completamente persa
Non è così almeno per la mia esperienza cioè l'agire che si fa sul territorio un agire che per larghissima parte per larghissima parte recupera quella dimensione importante che è competenza delle persone cioè io probabilmente dico per per brevità dirò
Una cosa forse anche forte eccetera però
Se queste identità fosse completamente perduta cioè se questa dimensione per lavorare comune che tanto volontariato associazionismo cooperazione fa
Se tanta parte dei servizi che sono gestiti anche ma per me anche la gestione da una competenza il problema è se ci si ferma al fatto di essere semplicemente gestori
Ma la gestione altrimenti lo stare direttamente sul pezzo fornisce un sapere che deve essere poi
Si deve riflettere etere contare sulle scelte che la politica fa e in questo senso dobbiamo ricostituire questo profilo e quest'anima però io penso che se ci sto c'è ancora una capacità di indignazione di fronte a delle cose ci sono ancora tanti cittadini che firmano per il referendum come diceva della sapete angolini evidentemente c'è anche questa Pogliano faccio degli esempi se ne potrebbero fare
Tanti altri si tratta di riconvenzionale la di ricapitalizzare la
E allora io credo che dobbiamo rafforzare le sedi
In cui il confronto è possibile
Anche in sedi diverse ma rafforzare in quelle sedi non negarle ecco io il
Nel condividere l'analisi cioè che noi rischiamo come terzo settore di
Perdere quell'anima che deve essere costitutiva e che non deve essere fatto secondo me anzi dobbiamo impegnarci tutti per ricostituire un profilo un'identità del terzo settore italiano io dico spesso che noi oggi siamo individuati con dei numeri no quelli da queste sei della tre otto treni ragion cinquantuno cioè per come la legge ci inquadra non per un progetto politico che ci individua
Ecco io credo che dobbiamo porci questo obiettivo per quel progetto e per quei valori son d'accordo
Però penso che dovremmo anche avere il coraggio la capacità di metterci insieme e confrontarci per fare questo per l'ingrato un grande movimento intorno a questi temi
Allora il Forum del terzo settore è una delle sedi non è l'unica ma è sicuramente una delle sedi che faticosamente ci sta provando ma ci sta provando cioè non si è arreso a questo ad una dimensione diversa lo stiamo facendo a partire per esempio da una cosa molto concreta
Da un'opposizione assolutamente unitaria del Forum nazionale del terzo settore alle modificata alcune delle modifiche sicché si stanno tentando di apportare attraverso la modifica del libro primo del Codice civile che secondo noi
A dovrebbe come dire accoglierebbe quella tendenza avviso moltissimo dal punto di vista della dei soggetti del terzo settore faccio un esempio mente qui si sta parlando giustamente molto di valori che faccio un esempio che tutto legislativo ma che non le ma tipo secondo me cioè se
Siamo critici verso quell'impostazione che raccoglierebbe
Dal punto di vista proprio legislativo quella che rischia di essere la deriva di questo mondo io credo che ci sono le condizioni per capire bene da questo sì riparte per darci forza
Ma come era il ministro Bindi diceva che la politica non si può salvare da sola facendo anche quella
Interessante metafora utilizzando io penso che anche questo tema non può essere delegato solo i soggetti di Terzo Settore
Cioè di qual è il ruolo del terzo settore in questo Paese
Cioè di un quel fare che si ridisegna nelle modalità con cui anche sono state dette che in larga parte condivido allora significa che serve un pubblico ma serve un pubblico molto forte non ne serve di meno
Serve più qualificato però non serve burocrazia serve
Una capacità di direzione del pubblico di programmazione e di intervento di sostegno di promozione delle politiche e dell'organizzazione dei cittadini e di valorizzazione di queste competenze anche quindi non meno pubblico Momo pubblico diverso da quello che attualmente sperimentiamo in Cohen contiamo molto molto spesso
Serve una politica che ci riconosca
Non sollecitando nuovi collateralismi come spesso avviene ma che riconosca l'autonoma soggettività politica dei corpi sociali intermedi a partire da quelli del terzo settore
Questo noi dobbiamo rivendicare insieme indipendentemente dalle appartenenze
Culturali che possono essere diverse anche darle come dire vicinanza anche politiche che ciascun appartenenze che ciascuno di noi già ma come soggetti dobbiamo pretendere che la politica ci riconosca in quanto tale quest'oggi non c'è ed è un problema allora non ci salviamo a vicenda
Il sindacato Baretta lo diceva
Nelle sue politiche
Deve avere anche un'idea di un progetto di terzo settore in questo Paese che significa sviluppo sociali sviluppo economico cioè come si contribuisce a terzo settore non è soltanto il buon intervento come nella buona azione che si fa ma è un elemento politico rilevante che contribuisce rispetto a tutto questo allora chiudo
Su questo il punto è e la invito che io faccio don Vinicio diceva
All'inizio io è vero non c'ero eravamo giovani di belle speranze anche nel costituire formalmente a celebre molto
Che provassimo a rifare questo cioè a ripartire anche da questo viaggio ricostituire oggi a dieci anni dalla Costituzione ufficiale del Forum come le associazioni che ti fanno parte
Stiamo facendo a riflettere sul nostro patto fondativo sulle ragioni dello stare insieme e allora io penso che questa può essere proprio l'occasione cioè
Un'analisi è stata fatta la stiamo facendo noi è stata mandata qui in larga parte condivisa le parti non condivise ci si può
Ulteriormente confrontare ma credo che condivisibile assolutamente sta emergendo l'obiettivo
Per fare questo ripeto io invito saremmo ben felici di
Lavorare di lavorare insieme l'ultimissima proprio me l'ero segnata come battuta perché è una cosa che non condivido non è la prima volta che la sento quindi voglio dire anche questo mi dispiace che Giulio Marcon con cento ma io non penso della io credo molto nella rappresentanza in una rappresentanza vera e allora non sono d'accordo a dire che la rappresentanza non può essere legata degli iscritti a dei parametri
Cioè dei parametri trasparenti concreti se io se è d'accordo con me ci sono dieci persone non è uguale al fatto che se è d'accordo come ce ne sono mille
Non possiamo contare nello stesso modo secondo me ecco quindi la rappresentanza per essere vere democratica secondo me deve essere ancorata a dei parametri a delle regole che ci si dà anche queste molto trasparenti e non soltanto a quello che si è capaci di dire
Ma quello che sia capace di dire di fare al consenso che si è in grado di ottenere su quello grazie
Grazie arriviamo
Cambiamo scenario siamo nel caso Cossato albanesi
Ci siamo incrociati lui ci aveva il satellitare io no glielo Sander stagione dello Stato
Quando le
Lui era un funzionavano
Però strada opera prestata quindi in realtà
Onorevole arrivederci
Grazie
E Sergio Marelli che Presidente delle associazioni ONG
Circa il suo contributo
Per quanto riguarda questi temi che stiamo affrontando
Per poi andare ad ascoltare
E Ministro Paolo Ferrero
Devo dire che
Io ho sempre un po'di imbarazzo ma oggi è molto minore
Perché appunto anche quando parliamo
Di queste nostre questioni
Inserire
La dimensione diciamo così lo scenario internazionale fa problema
Fa proprie ma anche al nostro interno e
E questa mattina ancora una volta si è dimostrato
Cioè io capisco e figuriamoci se noi stessi e non siamo preoccupati
Delle tematiche delle dei drammi delle urgenze del nostro Paese
Ma quello che mi preoccupa e che continua a vedere un anche sincero il tentativo di ricerca di soluzioni di piste eccetera
Che peccato a mio modo di vedere un po'di autoreferenzialità o di autarchia
L'imbarazzo viene dal fatto che quando anche dove c'è l'ambiente dove si può fare oggi sono sicuro che
Questo è
Quando ci porta questa dimensione dentro questo dibattito
La reazione normalmente è quella di dire sì ho capito ma qui ci sono delle povertà
Mettiamo i nostri poveri contro gli altri proverei noi siamo vive scattano questi meccanismi
No
Cioè mi sembra insomma in qualche maniera che
Il ragionare soprattutto da parte della politica non solo sia autoreferenziale ancorché in una dimensione di paese nazionale
Ma si è appunto un po'una dimensione autarchica
Cioè come se noi ancora ci illude essi molti possiamo illudere che questi problemi che sono del nostro Paese possano trovare una risposta unicamente cercando la soluzione al nostro interno non è possibile
E non lo diciamo noi delle ONG non ne siamo convinti e
Il tanto parlare che si fa oggi dei cambiamenti climatici e della crisi energetica cioè non è qualche cosa che avendo una dimensione evidentemente mondiale e internazionale non riguarda noi
Cioè il petrolio per la benzina delle nostre macchine finisce a noi in Italia
Perché è all'ottanta per cento degli africani che non hanno la macchina alla fine gli interessa anche meno questo
Ma tutte le volte che si tenda questo esercizio la ricerca della soluzione autarchica come se Cillo dessimo che queste problematiche non sono nostre
Come se potessimo pensare in
Che la ricerca di giustizia dentro i nostri confini sulle nostre questioni possa prescindere da uno scenario di giustizia più mondiale più universale più come qualcuno dice globalizzato
E queste cose dicevo non sono le ONG che lo dicono delle quali noi siamo convinti siamo testimoni la rinviamo insieme a voi quotidianamente oltre confine oltremare come si diceva una volta
Ma lo dicono mai tutti a me ha colpito due mesi fa un rapporto dell'UE né di P quindi di un'agenzia delle Nazioni Unite
Che dice esattamente questo testuali parole l'attuale modello di crescita ha dimostrato non solo i suoi limiti ma il suo fallimento
Allora il problema a mio modo di vedere rispetto alla discussione di oggi
è che
C'è una distonia
A mio modo di vedere non sanabile se non ad alcune condizioni che poi provo ad affrontare rapidamente tra
Il linguaggio della politica e il linguaggio nostro dell'associazionismo della società civile
Perché in mezzo c'è un termine discriminatorio che è quello della ridistribuzione
Cioè noi restiamo convinti che
Uno dei canali ma un canale principe prioritario fondamentale
Del conseguire maggior giustizia maggiore equità maggiore parità di opportunità e di diritti non possa non passare attraverso quella parola discriminatoria che la redistribuzione
E fino ad oggi io continuo a pensare contino a constatare che questa parola
Estranea linguaggio della politica
Perché non c'è nessun programma nessuno di quelli che io abbia visto fino ad oggi di programmi elettorali politici
Che sappiamo che abbia il coraggio o che abbia l'il realismo di presentarsi davanti a una direttorato dicendo per ridistribuire chi ha di più deve fare un passo indietro per consentire che ha di meno di fare un passo avanti
Se volete banalizzarlo e banalizzato ma questo è a mio modo di vedere il succo del discorso
Quando ho visto questo titolo di oggi a me è venuto in mente un'esperienza perché a me assegnato molto ma che penso oggi possa essere di una certa attualità almeno di riflessione anche in Italia anche quello di che cosa è successo in Cile
Dopo la dittatura
Diverse delle nostre ONG sono state dei protagonisti straordinari di quella fase di quel cambiamenti poi di quella rivoluzione possiamo chiamarla così ce la ricordiamo tutti non ve la cito
Che cosa è successo è successo
Che la politica o meglio le istituzioni
Che si sono insediate immediatamente dopo quel passaggio difficilissimo del Plebiscito
No ancora con la preoccupazione di difendersi da un ritorno di fiamma della dittatura che cosa ha fatto a assorbito ha interiorizzato le migliori risorse della società civile cilena
Ha chiesto i dirigenti delle Nord dei nostri partner delle ONG cilene del dell'associazione cilene con le quali noi lavoravamo di diventare ministri di diventare deputati di diventare sottosegretari di entrare nella politica attiva
Perché mi è venuto in mente questo esempio perché la cosa che a me ancora oggi stupisce
Soprattutto lo dico molto trasparentemente sente risentendo e rivedendo una persona come Rosi Bindi
è che qui io penso che il problema è che tutti noi pensiamo anzi esigiamo esigiamo di poter essere utili
E quindi diamo la disponibilità anche a farci caro dei a carico del ruolo della responsabilità di governo ma tutti coloro i quali di noi hanno fatto questa scelta anno passato questa linea di discrimine si sono ritrovati ad essere degli idioti
Questo è il problema con rispetto per le persone non sto dando dell'idiota nessuno cioè si sono trovati dentro un meccanismo che fino a quando continua ad avere come unica possibilità come unica possibilità
Quella di varcare quella linea per poter tentare di essere utili
Ampiamente dimostrato che superata quella linea fagocitato a nulla anche coloro i quali ne sono certo sinceramente continuano a condividere le nostre istanze
Allora penso e più su questo penso che
C'è una novità
C'è addirittura una novità che è stata recepita dentro la forma più
Moderna nel senso ultima cronologicamente parlando di tentativo di impostare un nuovo assetto istituzionale che la bozza di trattato della Costituzione europea
Al di là delle tante critico delle tante condivisioni
Ma questo Trattato per la prima volta in un trattato internazionale dice e ammette
Che una democrazia compiute adeguata ai nostri tempi non possa prescindere dalla democrazia partecipativa che non è un concetto astratto che non è un consultiamo la società civile no
è un articolo che dice che a fianco della democrazia elettiva
Non si può più governare una situazione così complessa senza
Coinvolgere dentro il Governo dentro la governance delle istituzioni le rappresentanze della società civile ma non per fagocitare né non per propormi come unica scelta quella di varcare il Rubicone
Ma di assumerle riconoscendole valorizzando le per quelle che sono rappresentanze della società civile
Grazie
Ringrazio Sergio Marelli per questa prospettiva da dalle nostre parti non è
è strana quella internazionale
Perché poi i problemi che viviamo
Estero in genere si moltiplicano almeno per i Paesi che frequentiamo approfitto per chi è per salutare Cristina De Luca che il sottosegretario
Al Ministero della solidarietà che è stata pure a Capo d'Arco
Dove ha mandato un'ottima pastasciutta
Sempre perché ero tra attratto gli altri vanno trattati sempre bene
Saluto Pietro Barbieri e che è arrivato accaldato sembra che siano stati due incendi una metropolitana uno all'Umberto primo
Anche senza nero nero mai bruciarne
Dall'altra
Occasioni
Pietro voi parlare prima del mese ma dopo
Scendi prima e più breve Davos più tranquillo
Allora preferisce prima merito al paziente io dico che mangiamo qui quindi non vi agitate qui mangiava qui a fianco abbiamo preparato facciamo le cose vere anche perché sono stati
I nostri auspichi molto molto attenti direi
Di questo siamo grati atti e Pietro
Si sente ok proprio così
Ma insomma
Io vi chiedo scusa chiedo scusa a tutti gli amici
Ma che lo
Chi erano
Chiedo scusa a tutti gli amici
Per essere arrivato tardi ma c'era la presentazione
Della rapporto sui malati cronici de
Del di cittadinanza attiva e quindi
A villa Borghese abbiamo avuto attraversare
La città appunto con vari blocchi allora
Idee la riflessione che che che che ci pone qua la Comunità di Capodarco che io credo che
Abbiamo avuto un ruolo dal
Dal punto di vista delle persone con disabilità e delle
E le loro famiglie un ruolo fondamentale
Non non non credo che
Fondamentalmente ci siano
Tante organizzazioni questo perché vorrei anche riuscire a tracciare un discrimine
Qualche volta se non lo facciamo qua io non credo che facciamo da nessuna parte
Di promozione di diritti
Che hanno preso le persone gli istituti vanno tirate fuori
Questo credo che che non non non non equivalga lo sia automaticamente essere
Una delle tante organizzazioni
Non equivalga automaticamente ad avere un semplice ruolo di partecipazione o di rappresentanza
O di promozioni di ma
Come dire quella elemento quella quella pietra angolare negli anni settanta che è stata fondamentale
Per sviluppare opportunità
Diritti pratiche nuove
Lavoro che prima non esistevano per le persone con disabilità
E per i familiari sia inserita o anzi è stato il leader all'interno e di questo meccanismo
Aggiungo con vedo qui
Alcuni amici il lavoro nel sud
Il nostro mondo dell'associazionismo in Calabria emendato che ruota attorno all'esperienza della Comunità Progetto Sud
Questo per dire che i termini
Che pone
Capodarco nata a base di questa iniziativa
Di oggi fondamentalmente non sono neutri e non mi sembra che intende
In alcun modo essere neutri
Norme una parte ci fu una semplice rivendicazione di una partecipazione dei cittadini
Si era raggiunta
Anche attraverso le le le i meccanismi della riforma del Titolo quinto la Costituzione qualcosa di più
è una partecipazione tutta politica e la rivendicazione del sì e dell'esistenza
Esiste un'emarginazione
Esiste una forte discriminazione lo stigma sociale che attinga abbia persone
E che nonostante battaglie
Negli ultimi vede vede degli anni Settanta ai i primi anni Ottanta che sembrava aver raggiunto leggi come nel campo delle disabilità centoquattro a capo l'assoluta mentale la centottanta e via discorrendo
Ci si trova a tre ter invece arretrare
Un dato su tutti c'ero dall'Istat
Negli ultimi cinque anni c'è una riduzione una riduzione del
Del numero di persone
Con disabilità intesa nel senso che esse estensivo quindi anche anziani non autosufficienti e via discorrendo
Che vivono in famiglia i duecento mila unità su due milioni ottocento mila
Cioè assistiamo a un percorso all'inverso rispetto a quello che era stato fatto e generato da
Per chi come Capo d'Arco è stato protagonista nelle battaglie di alcuni per quegli anni allora voglio dire
Credo che l'esigenza
Più Ghedini alchimie lo dico con sofferenza alchimie istituzionali
Come quella
Del
Del
Dell'articolo centodiciotto ultimo comma che difenderemo a spada tratta che la su cui
Vogliamo lavorare eccetera eccetera abbiamo bisogno di una politica
Ne ho bisogno politica non possiamo proseguire
Come dire con quell'ora
Con ciò che è stato raggiunto in determinati anni
Il modello sociale dei diritti non c'è
Non c'è noi oggi abbiamo bisogno praticare una strada chiara perché altrimenti si perde un'esperienza che
Oggi forza fino a oggi forzatamente
è esistito sulle forze di organizzazione come capo d'arte sui
Sul servizio civile prima l'obiezione di coscienza
Oggi abbiamo bisogno di una svolta da questo punto di vista e io credo che se non ce la facciamo oggi sarà durissima pensarla in futuro
Senza interventi senza politica sociale senza lo spazio sociale di pratica dei diritti fondamentali di tutte le persone senza riconoscimento della discriminazione che le persone subiscono loro quotidianità
Tutto il resto rischia di essere semplicemente un architrave
Io come Presidente della Federazione riesca di essere semplicemente un
Come dire un corpo estraneo rispetto a come va il mondo ecco questa impresa
E la riflessione che mi sento di fare rispetto a queste cose abbiamo bisogno di recupero di uno spazio politico di politica di quella che ha generato la deistituzionalizzazione negli anni settanta
Di quella che ha portato le persone con disabilità persone con propenso dal tale dentro i luoghi di lavoro
Dentro i luoghi dove dove si sviluppano le le le politiche perché altre altrimenti
Rischiamo di tornare indietro così come ahimè i dati Istat dimostra
Vi ringrazio veramente dell'invito e per l'esattezza
Pietra
Questa sera io Alleans quando detta del Taro dare
La retta su questa dimensione può litigare lo stesso appello ha fatto mai arrivati insomma
Il lavoro intorno al bisogna cambiare aria in marcia probabilmente
E mi dissero maestro ha chiesto quando tempo militare
Io ho risposto quanto vuoi
Occhio alla platea perché se sta immobile trascorsa stesse nuove chiusi questo da vecchio predicatore devo dirlo attivano sbagli io dieci antenne e buon appetito
Spero
Spero che mi avete gli utili una certa esperienza
Diciamo nel fare comizi
E nell'aver fatto un po'di prediche non come prete ma come
Duale dico
Ma io
Partire di qua
Io ho letto il documento e mentre leggevo il documento mi sono
Rallegrato
Nel senso che
A me pare che moltissime delle cose che ci sono lì dentro siano vere
E penso che sia sbagliato diciamo
Contrapporre questo il problema dell'essere classe dirigente perché secondo me nelle classi dirigenti c'è anche un ruolo che si chiama quello della profezia
Che non a cui non è richiesto secondo me una precisione scientifica e richiesto di sollevare un problema nella sua dimensione qualitativa in modo da obbligare tutti a discuterne e io rinvio ringrazio
Per il documento che avete fatto perché secondo me permette getta un sasso nello stagno e secondo me permette obbliga alla discussione
Io penso che in questo senso sia stato molto utile e vi ringrazio di avermi invitato qui
E credo che il modo migliore per rischi diciamo per reagire a questa a questo documento che non chiamerei provocazione perché la provocazione
Sminuisce la la la l'elemento ma al richiamo a una serie di nodi reali che ci sono anche se molto scomodi
Al fatto che su sono successe cose diverse da quelle che ci si aspettava magari che succedesse o che si sono creati problemi nuovi io credo che il modo giusto per agire sia quello del provare ad essere altrettanto franco
Sia degli elementi di condivisione o nelle parziali valutazione di diverso sia
Negli elementi che magari ci sono di dissenso
Allora nella franchezza io vorrei provare a dire questo prima questione tre due otto
Io penso che ci sia nel mondo qui presente una valutazione non esatta di quello che è stato battere due otto e delle sue potenzialità intrinseche
Nel senso che a mio parere dove giudizi molto netti ma per
Spero per per aiuterà a discutere
L'intreccio tra l'aver creato un fondo indistinto che passava alle Regioni indistinto senza più vincoli di destinazione d'uso
Come il Titolo quinto cioè il fatto che
Le competenze siano passate in forma esclusiva sul versante alle Regioni e Comuni secondo me ha determinato una situazione assai problematica
La tesi e molto netta secondo me il problema non è solo una cattiva applicazione della tre due otto e che il concreto funzionamento per come è scritta determina un problema
E il problema si chiama così che a Bolzano si spendono quattrocento euro a cranio di spesa sociale a Cosenza venti
Che non vuol dire che c'è una qualche articolazione nei servizi del Paese vuol dire che si sta in continenti diversi per richiamarci alle problematiche internazionali
Vuol dire che il Ministero della solidarietà sociale
Che divide questo fondo ha qualche difficoltà nomina sapere come funzionano esattamente i servizi ma quanto viene speso Regione per regione di spesa sociale ed è difficile capire se tutte le risorse che finiscono alle Regioni vengono ripartite sui Comuni
Allora io penso che va ed è difficile quando c'è una legge che impone la chiusura degli istituti per i minori
Avere la capacità di monitorare esattamente quello che sta succedendo perché se il controllore e controllato sono gli stessi è un problema
Io credo che va detto questo io capisco di
Come dire avere
In qualche modo anch'io ho gettato un sasso ma credo che ce lo dobbiamo dire e il fare dei lunghi elenchi di diritti
Ma diritti sottoposti a i vincoli di bilancio di ogni singolo Comune non produce dei diritti esigibili produce un un lungo elenco di diritti possibili
Ma esattamente che cosa è avvenuto ci sono Regioni o comuni dove questi diritti sono in larga parte effettivi e ci sono Regioni Comuni dove questi diritti semplicemente non esiste
Credo che bisogna direi aggiungerei un elemento
L'aver fissato l'elemento dei livelli essenziali di assistenza come esclusiva competenza statale e in qualche modo clausola di garanzia
Per certi versi rappresenta una furbata perché essendo chiaro a tutti quanto costa fare i livelli di essenziali di assistenza veri
Vuole anche dire metterti della condizione che tu
Nel lungo periodo nelle robe governerà il processo ma nel concreto del della pratica quotidiana non governi nulla
E io penso che questo sia un problema aggiungerei tanto permetterne una che secondo me lente che a maggiore potere
Dalla
Per due otto cioè l'Ente Regione
E quello che è meno sottoposto al controllo dell'opinione pubblica perché se lo Stato centrale fa una picconata se il Governo fa una pia colata ve ne accorgete subito
Se un sindaco non fa le cose ben fatte
Tutti se ne accorgono subito e la domanda sociale il primo referente che ha il Sindaco la Regione vive in una terra di mezzo
In cui in qualche modo c'è meno visibilità delle scelte concrete che si fanno io penso che questo sia un problema
Cioè penso che l'architettura che è stata fatta ha dei problemi
Secondo nodo nel documento si dice il Governo precedente e cioè
Per adesso perché ecco committente che abbiamo si rischia sempre che il Governo precedente sia al mio diciamo così finisca
Che ora non se ne accorgeva penso che si riferisse a quello Berlusconi Governo precedente non ci sono state politiche sociali secondo me non è vero il Governo Berlusconi ha avuto delle politiche sociali molto chiare
E la politica sociale secondo me si riassume in un passaggio ed è quando il fondo delle politiche sociali è stato dimezzato da un miliardo di euro a cinquecento milioni e nel contempo si è introdotto il cinque per mille
Che è un rimessaggio semplicissimo lo Stato non è più il garante della produzione né di servizi nei dei diritti dei cittadini
Le associazioni attingono direttamente ad un pezzo della ripartizione dell'IRPEF e le associazioni facciano il favore di
Coprire un po'i buchi
Questa è una politica sociale
Io la considero tecnica sbagliatissime ma non è che è un'assenza di poli e una politica sociale precisa si chiama vuoti ferma
E vuol dire mettere al lavoro nei servizi gente senza contratti senza stipendi regolari senza tutto il resto scaricare sul terzo settore i costi della produzione dei servizi mettendoli fuori dalle amministrazioni
E per questa via tamponare il disagio sociale producendo né alto perché di questo si tratta quando coloro che lavorano nelle cooperative son messi in condizioni contrattuali simile a quelle che assistono perché questo sta accadendo
In Italia oggi quindi secondo me è una politica c'è stata ed è stata il far quadrare il cerchio
C'è più disagio sociale quindi c'è più richiesta di servizi mettiamo meno soldi per servizi come si risolve si paga di meno la gente che fa le cose si aumenta la precarietà e il sotto
Letto e questo ha anche
Come dire sfregiato una parte del volontariato
Perché inizia ad esserci in Italia al fatto che a volte il volontariato non è più volontariato ma è lavoro mal pagato in cui vai a lavorare a cinque euro all'ora quattro euro allora e si chiama volontariato non è volontariato un'altra cosa
La terza considerazione
E e questo credo che sia un problema su cui ragionare e perché non penso sia colpa di nessuno penso che sia un problema da affrontare
Ebbene che il terzo settore nello sviluppo del terzo settore atteso ad assumere due ruoli che sono due ruoli distinti nel processo di individuazione dei bisogni e di produzione dei servizi
Cioè tu hai il ruolo del terzo settore come rappresentante della cittadinanza dell'utenza mi verrebbe da dire che un
Una capacità di dire di leggere il territorio di dire quali sono i bisogni sociali
E poi c'è il ruolo del terzo settore che produce servizi
Queste due cose qua non stanno così facilmente assieme
Un po'
Rigidità e ottusità degli amministratori pubblici che pure ci sono ma un po'perché un conto è andare a discutere di un piano di zona
Rappresentando la cittadinanza appunto e un conto è andare a discutere di un piano di zona sapendo che poi si deve pigliare l'appalto la convenzione
Sono guardate non è colpa di nessuno
Però segnalo che c'è un problema di un doppio ruolo che si determina in cui
Il rischio che il terzo settore diventi cliente nei fatti cliente nei fatti senza giudizi morali
Della spesa pubblica e di chi gestisce la spesa pubblica di chi c'è una mano solubile è un rischio grosso è questo e oggettivamente una limitati ne dell'autonomia del terzo settore della sua capacità di avere un ruolo profetico dentro la società io penso che ci dobbiamo riflettere su questo
Per quanto mi riguarda nella Conferenza di Napoli sul volontariato sul volontariato ho proposto una linea di demarcazione molto netta
Noi dobbiamo dire che il volontariato serve a costruire relazioni sociali tessitura sociali e non a produrre servizi per quanto possibile
Poi ci rimarranno sempre in qualche zona grigia ma per quanto possibile devi dire che il volontariato e lavoro non pagato non è lavoro mal pagato deve essere una scena
Sulla cooperazione sociale evidente che tu devi dire la cooperazione sociale non deve essere sottoposta alle gare d'appalto al massimo ribasso fatto unicamente sul costo del lavoro tutto quindi vanno
E non devi avere il pagamento a dodici mesi o cose simili come capita di soci e non deve essere il termine c'è un punto più difficile che si crea dorme queste cose tocca
Io credo che lì ci va un supplemento di riflessione io non c'è una risposta
Credo che vedo che però c'è il rischio che molte associazioni che hanno cominciato con la rappresentanza appunto delle istanze forti di partecipazione di domanda sociale
Si trasformano in associazioni che producono servizi e a quel punto è chiaro che non disturbi più tanto credo che su questo io semplicemente questo lo pongo come elemento di riflessione
L'ultimo nodo che volevo sottolineare non non son d'accordo qui con Marelli se ho capito bene io penso che c'è un problema che il sociale dovrebbe dire la sua sulle politiche economiche
Perché io penso che le politiche economiche c'entrano molto con la povertà comitati di disgregazione sociale con tutto il resto
Io penso che il fatto che l'Italia abbia avuto dall'ottanta ad oggi un trasferimento di risorse dai salari e delle pensioni verso la rendita i profitti
Di dieci punti di prodotto interno lordo
Cioè di centocinquanta miliardi di euro cosa che non è accaduta in nessun altro paese d'Europa perché la caccia con la sua cura in otto anni è riuscita a spostare tre punti di prodotto interno lordo inglese
Dai Sala dal lavoro alla rendita al profitto in Italia dieci
Questa roba qua c'entra molto io penso con i disagi sociali con le forme che assume l'insicurezza sociale cioè una domanda di ordine pubblico anche quando la vera origine di questo e in realtà un'insicurezza sociale a cui non si riesce a dare una risposta lo dico perché altrimenti io penso che l'orizzonte diventa quello che diceva Alemanno mi dispiace che non c'è
Ma insomma
Spero che non venga preso male che che che faccio un elemento di di discussione con con come mano che non c'è più
Ma
Io
Perché altrimenti se non si mettono delle risorse sul sociale guardate che la logica è la guerra tra i poveri non c'è Santo che tenga
Sono le famiglie italiane che si arrabbiano se una famiglia di immigrati già l'alloggio
Sono i giovani contro gli anziani sono la spesa sociale contro le pensioni secondo me è una prospettiva barbarica incivile questa qui
Per cui io penso che c'è un punto centrale della spesa sociale e di trasferimento di risorse dall'alto verso il basso
In modo da evitare che la dinamica della guerra sulla redistribuzione poco dunque elementi di guerra tra i poveri
Vengo dopo aver detto queste quattro cose di
Diciamo così di di di di di lettura de della situazione attuale per dialogare con la lettura che veniva data nel documento che ripeto condivido in larga parte a dire le cose che io penso si possano fare e a e a farvi una proposta
Le cose che io penso si possano fare sono
La costruzione dei livelli essenziali di assistenza almeno su un punto
Dico su un punto perché se se io provasse a presentare un disegno di legge sui livelli essenziali di assistenza generali
Quella roba lì costa poniamo venti miliardi di euro vuol dire che rimane nel cassetto da qui al tre mila non è che succede un'altra cosa tutti mi dicono bravissimo agli
Ha individuato le cose benissimo ma non succede assolutamente nulla
Per cui io che sono molto moderato sono per presentare un disegno di legge sui livelli essenziali
Di assistenza per la non-autosufficienza e di fissare la gradualità della raggiungimento di questi livelli essenziali in un periodo che può andare tra i tre e i sei anni
Ma di fissarlo per legge
Cioè di iniziare a fare una cosa molto semplice che almeno su un punto limitato si fissi per legge che i cittadini italiani hanno dei diritti certi ed esigibili cioè che si può andare in magistratura se non Talita
Per dirla come perché se uno va in un ospedale con una gamba rotta te la devono aggiustare sul versante sociale assistenziale nulla di tutto questo a seconda di dove diritti
Può succedere una cosa oppure un'altra a seconda di quanto litighi con l'assessore ti capita una cosa oppure l'altra
Bisogna inizierà fissare un punto che io ritengo debba essere limitato per riuscire a ad approvarlo per avere il nulla osta del Tesoro perché ci siano le risorse per poterlo fare ma iniziare da un punto che fissi un palo da cui poi proprietà allargati ma un punto parti Sato
Se noi rimaniamo sempre in una discussione tra chi vuole tutto e non contiene nulla e la gestione
Diciamo da bassa cucina che c'abbiamo quotidianamente a cui livelli essenziali di assistenza
Secondo credo che vada proposto che il Fondo delle politiche sociali bisogna fissare una clausola di rigidità verso il basso che non sia possibile diminuirlo
E che si fissi una progressione lasciate perdere entrando
Che si fissi una progressione
Magari limitata ma che dia certezza alle Regioni e Comuni e a tutto il mondo del terzo settore che e i servizi li fa in modo che sì la si smetta come gli appalti o le convenzioni ad un anno
Perché queste la distruzione dei servizi sociali
Anche per il
Cioè qua ossi è inutile parlare di programmazione se chi lavora lavorato un anno e ogni anno mi si dice due mesi cui mi mi tenevo largo
Quindi secondo me l'altra cosa è minima mai di fissare il fatto che la programmazione possa essere fatta
In modo da tentare di soli edificare la rete dei servizi
Perché se no qua siamo nella nella burla del fatto che hai dei servizi che sono sperimentali per trent'anni
E i servizi orsono sperimentali per tre anni e poi se vanno li applichi e diventa strutturale orse noi semplicemente la precarietà delle condizioni in cui opera la gente
Terzo c'è stiamo tentando di fare anche aprendo un tavolo di discussione con le regioni un tavolo informale uno Sistema di monitoraggio della spesa pubblica degno di questo nome
Della spesa pubblica sociale parlo solo del pezzo mio non è che mi allargo
Dico aprendo anche un tavolo informale con le Regioni perché noi siamo nella condizione che qualsiasi legge fai qualsiasi fondo fai c'è qualche ricorso delle Regioni
Anche il blocco degli sfratti per i soggetti più deboli già un ricorso della Regione Lombardia conto
Questa situazione che è una situazione in cui
Ognuno si sente legittimo di far quello che vuole a casa sua per cui per non citarne una oramai è difficile avere i dati della Sicilia su quasi tutto
E difficile avere i dati su quasi qualsiasi cosa
Bisogna costruire un un accordo che permetta di avere perlomeno la verifica delle spese
In modo che puoi costruire un modello di controllo perché altrimenti siamo nella nebbia più assoluto
Quindi monitoraggio della spesa legato all'apertura di un tavolo con le regioni se possibile anche con le Province i Comuni di monitoraggio della spesa pubblica e di darci una regola comune
Che se riusciamo a trovare portiamo in Conferenza Stato Regioni e fissiamo ma così non si può andare avanti in questa sorta di guerriglia legale che avviene su ogni provvedimento
Abbiamo fatto un gruppo di lavoro nel nell'auto nel settembre spero saremo in grado di avanzare una proposta sulle professioni sociali altro tema drammatico
Ogni Regione giustamente si è fatto la sua norma o sta facendo la sua norma
Stiamo cercando di proporre una norma di quadro che riduca di molto il numero delle professioni sociali non devono essere cinquecento devono essere più linee
Date che provi a fissare un quadro nazionale banalmente permettendo una persona che ci ha un diploma in un posto di poter lavorare in un alto se gli capita di spostare cioè di avere
Delle quindi professioni sociali
Stiamo finendo la questione del recepimento della Convenzione ONU sulla disabilità e in quel contesto vorremmo provare ad intervenire
Sul problema dell'avviamento al lavoro dei soggetti portatori di handicap perché una delle cose che non funzionano
E che oramai l'assunzione di portatore di handicap è diventato un consiglio per le aziende ma non un elemento che
Si verifica per cui sostanzialmente la cosa non funziona
Allora lì e lo vedremo nelle prossime settimane di vedere come in occasione del recepimento della Convenzione possiamo anche provare a fare qualche passo in avanti su questo
La verifica sulle leggi a partire dalla due sei sei su cui abbiamo fatto un gruppo di lavoro
Dopo la Conferenza di Napoli per quanto mi riguarda deve allargarsi alle altre contempla anche il fatto di discutere con il Ministero dell'economia le ipotesi di modifica del Titolo primo
Per quanto mi riguarda la la mia impostazione abbastanza semplice
E cioè bisogna rivedere le cose che vanno riviste non si può fare un pastrocchio tutto uguale perché una cooperativa sociale diverso a dal volontariato insomma ci sono delle specificità il lavoro è una cosa il volontariato un'altra per dire
La banalità più assoluta va fatta un'omogeneizzazione però sul piano dei trattamenti fiscali evitando dumping che poi uno si sposta da una parte all'altra perché gli conviene queste robe qui
Ma soprattutto una volta fatto il percorso va costruita una discussione pubblica perché sia chiaro le modifiche che si fanno dove vogliono andare a parare
Per cui per quanto mi riguarda anche la discussione sulla modifica del
Del primo libro del Codice civile
Deve vedere una discussione pubblica non è pensabile che c'è una Commissione da qualche parte che rifà al Codice civile
E poi avviene una discussione parlamentare senza nemmeno benché si Padova medici che cosa vuol dire perché intanto le leggi di Torre rimangono uguale perché non è così alla fine il codice civile nei fatti è una fonte giuridica superiore alle leggi di settore
Quindi per il mio impegno e che la discussione anche quella che stiamo facendo con il Ministero dell'economia
Sul libro primo abbia poi un ritorno di una discussione
Chiara che avvenga sulle riviste sui porti e che abbia un punto perché si deve decidere assieme che cosa ne facciamo del terzo settore non può essere
Che per spostamenti successivi ci si ritrova in un sistema in cui il ruolo delle fondazioni bancarie non si capisce più quale
Il rapporto tra
Stato impresa sociale sia difficoltà a capire qual è il rapporto tra volontariato impresa sociale tra impresa sociale impresa profitti sia cioè queste cose qua devono essere chiare in modo che quando si va a una modifica legislativa si capisca dove dove si vuole andare
Queste sono
Un po'gli elementi su cui stiamo lavorando in questi in queste settimane
Io finirei ce ne sono anche altre ovviamente c'è il
Ma diciamo mi pare quelli principali io finirei facendovi una proposta e facendo due considerazioni la proposta è questa
Possiamo provare a fare nell'autunno all'inizio dell'autunno un convegno sul Welfare
Dove proviamo a tematizzare queste cose qui in modo non confuso
Provando a rifare il punto
Diciamo io partirei in larga parte dalle domande dai dagli elementi problematici che voi segnalate nel documento
Alla gara e su qualche altro elemento che lì non c'è ma di fare giorno due giorni insomma vediamo l'assieme qual è la cosa migliore di discussione che coinvolga i diversi soggetti istituzionali e poche a fare il punto
Con un'attitudine di verità
Cioè che le Regioni vengono vengono le province vengono i comuni vengono i soggetti del terzo settore e discutiamo di come deve funzionare tutta la baracca perché altrimenti facciamo finta di poter continuare così ma così effettivamente non funziona
E lo dico avendo detto prima che il problema dei soldi ed importante neanche si aumentassimo la spesa sociale lasciando così meccanismi non funziona lo stesso quindi ma proprio fatto una discussione in una sede libera diciamo così che non non sia formale
Su questo io se siete d'accordo che proporrei che ci mettiamo li organizziamo
Una cosa di questo tipo in cui proviamo a fare una discussione seria
Perché mi sembra che ce n'è bisogno
E e in particolare secondo me bisogna ragionare
Va non niente non niente particolare senso se mi dite di sì circhi lavoriamo
Le tre considerazioni finali sono queste
La prima e sulla
Rappresentanza tema difficilissimo dico la mia opinione
Secondo me è uno dei rischi che ha avuto che ha corso il terzo settore
E di richiedere una rappresentanza
Che però si mette saldamente sullo stesso livello della politica
E il rischio è che diventi lobby o un pezzo del ceto politico
Io ho l'impressione ma qual è la mia opinione che la forza vera del terzo settore in realtà sta nel non stare sul livello della rappresentanza politica ma sta nello stare più in basso e più in alto
Più in basso perché la credibilità del terzo settore viene dal suo lavoro sociale
Non viene dal fatto che il Governo ti riconosce viene dal fatto che tu stai in quel quartiere quella poca che sovente sei l'unico che dice
Per cui secondo me è quello e la credibilità e la fondazione etico-morale e della credibilità politica del terzo settore
L'altro ruolo e quello che sulla base di quella credibilità al terzo settore è in grado di richiamare tutti alle proprie responsabilità e per questa via di fare un discorso politico ma è per certi versi più come dire
Di di di dispone di
E da quella base contratti
Non so come dire cioè e perché ci hai una una una forza che ti deriva dalla tua pratica che tutti puoi permettere di dire al Ministro caro ministro c'è raccontato delle belle storie ma adesso vogliamo uno due tre quatto
Non perché vai a discutere col ministro perché anche tutti ritagliato pezzettino di rappresentanza
Secondo me in questo senso il problema non quindi non sto dicendo che il fondo ci deve
Per carità ma l'essersi messo sul fatto che sembrava che l'unico vero problema
Forse l'unico mezzo che il problema della rappresentanza fosse risolto dall'essere riconosciuti come parte sociale secondo me toglie molto di quella carica profetica che invece secondo me è esattamente il sale
Del terzo settore e di riduce esattamente a essere uguale agli altri
Io ho l'impressione che bisogna essere capaci ad essere
Come dire più in basso e più in alto più in basso e più in alto e e da questo ne deriva il tuo ruolo politico secondo me ma questa è un'opinione che vale è quella di un singolo cittadino non è
Non è nulla
Ed è il motivo per cui ad esempio mi son così arrabbiato che nella finanziaria ci sia questo fatto demente
Che il Ministero della solidarietà sociale Ministro della solidarietà sociale decide quanta quota del cinque per cento del cinque per mille finisce al Forum del terzo settore o
All'Agenzia delle Onlus
Il cinque per mille in Finanziaria è previsto che ce n'è una quota che finisce a chi
All'Agenzia delle Onlus e al Forum del terzo settore chi decide quanta parte all'uno e quanta parte dall'alto il sottoscritto
è una follia perché vuol dire che lei non alla libertà di litigare con me perché nella condizione che io decido se lei si becca cinquecento euro o cinque mila euro o
Cento mila euro
Non è possibile che la politica abbia in mano i soldi che arrivano all'organismo di rappresentanza del terzo settore perché questa è la distruzione dell'autonomia del terzo settore
Va fatto dei meccanismi automatici in cui il ministro non ci deve entrare per nulla così come io penso che questo lo ho finito
Così come penso che la politica non ci debba entrare nulla
Nelle graduatorie avanti per quello che prima mi sono tirato combattere sapete angolini
Perché io ricevo tutti i giorni delle lettere in cui mi chiedono dall'Associazione che è rimasta fuori dal bando dalla cosa tutto il resto e io prendono elette elemento in archivio non vi dico dove l'archivio
Se ci sono dei rilievi su la graduatoria del servizio civile
Un conto è dire centoventi mila domande trenta quaranta mila che partono è chiaro che rimangono fuori ottanta mila persone
E del motivo per cui sto discutendo tirando stiracchiato conto
La Presidenza del Consiglio per dire noi abbiamo bisogno di altri centotrenta milioni di euro come era stata la promessa nella finanziaria scorsa perché noi la discussione era questa
Trenta milioni aggiuntivi del decreto di aggiustamento dei conti di luglio che voleva dire far partire più gente per due mesi nel nel due mila sei
Trenta milioni per
Sei volte
Fa centottanta milioni ne abbiamo avuti cinquanta in più in finanziaria che ci sono cinquanta milioni in più finanzia ne abbiamo bisogno di altre centotrenta che permette di far partire un'altra della quota di gente di risolvere molti porta conto è dire
Non parto tutto un conto è dire ci sono le quote c'è la mafia ci dice no
Io a Teresa per trampolino detto Procura della Repubblica per favore Procura della Repubblica
Perché io sono valdese banalmente e
Quello che si occupa di servizio civile della chiesa valdese mi ha scritto una simpatica lettera dicendo Sari c'è una
Cosa carina che se il pool mi distrae per la prima volta nella storia che non abbiamo nemmeno un progetto che è stato approvato cioè la prima volta che non ce ne sarà nessun servizio civile
E ho messo la lettera assieme le altre in attivo
Io all'idea che tutto sia grigio e che dappertutto ci sono no non ci sto
C'è Cristina De Luca che si sta uccidendo per cercare di mettere dentro fare andare chiedere alle associazioni più grandi se se ne tolgo un qualcuno per farmi entrare ante io dico se c'è un un rilievo sul fatto che sia state fatte delle porcherie Procura della Repubblica
Perché io sono stufo appartenendo al mondo politico che sia tutto grigio non è tutto grigio
E essendo che sono un po'più tranquillo
Non si o si dice e si va da poco non si dice perché non è pensabile che sempre tutto un magna magna non è sempre tutto magna magna si può sbagliare ma è un'altra e una un'altra cosa
Finisco su una battuta sull'identità
Che diciamo le mando diceva
Io penso che il tema dell'identità sia un tema forte ma è una possibilità o un dramma non è solo una cosa buona
E faccio due esempi
Uno l'ho già citato tante volte c'è una ragazza di Roma nata a Roma da genitori immigrati che parla romanesco sta San Lorenzo tifa per la Roma se uno l'assente per telefono
Pensa che italiana e invece c'ha la pelle scura e lei mi dice un giorno mi ha detto io mi ricordo di avere la pelle nera quando me lo dicono gli altri
Allora per me vuol dire che con l'identità bisogna fare attenzione a non schiacciare la gente su un aspetto solo della sua identità
Non si può condannare quella ragazza ad essere una cosa sola un immigrato ho un figlio di immigrato
Perché si accettiamo l'idea che il mondo è diviso in due e da un lato ci sono gli immigrati e dall'altra ci sono i nomi indicati io penso che facciamo un disastro
Perché ci sono gli immigrati onesti e gli immigrati disonesti come ci sono gli italiani onesti e gli italiani disonesti ci sono le brave persone i Lazzaroni ci sono i ricchi poveri ci sono tantissime altre cose
L'identità va rispettata nella sua pluralità nessuno di noi che
Se schiacciati nessun aspetto solo della sua identità bisogna fare attenzione
Io rivendico di essere
Un maschio adulto occidentale comunista ministro pro tempore valdese che gli piace andare in montagna che gli piace su una sono tante cose diverse e non vorrei mai essere ridotto a una faccia sola di queste identità e in nome di questo accettato di esclusione perché penso che facciamo una porcheria se faccia pure facciamo una società da guerra civile se facciamo una società che assolutizza uno degli elementi dell'identità delle persone
E in secondo luogo sono le proposte di legge per impedire il velo alle donne
Io penso che le identità vanno rispettate
Che bisogna
Vietare le cose vietate dalla legge per cui la poligamia e vietata in Italia anche se molto praticata dagli italiani e dalle italiane mai di età ed è giusto che rimanga vietata
Ma vanno vietate le cose che sono contro la legge
Nomi fatti di costume perché alle identità bisogna permettere di modificarsi
E mia nonna aveva il foulard anche questa cosa che dico sempre e mia figlia va in giro con la minigonna
Sono italiane tutte e due a nessuno è stato chiesto di scegliere se essere italiano o avere il velo se essere italiano avere la minigonna io penso che noi dobbiamo fare così
Permettere che le identità si esprimano nella loro pluralità e non impiccare la gente è un aspetto solo della loro identità e per me mettere che quelle identità si possano modificare così come è successo per tutti noi e così come deve essere deve poter succederà anche per gli altri
In questo senso sull'identità io penso che c'è un problema fondamentale
Di riuscire ad avere identità forti
Ma le identità forti deve essere chiaro non possono essere né fisseremo la politiche se non sia un fattore di discriminazione devono essere plurali e con la possibilità di modificarsi perché altrimenti arriviamo alla guerra civile e io penso che questo cattivo
Venissero ministro è stata brava
A nome di tutti a nome di tutte le comunità di Capodarco dico ed esprimo pubblicamente che accettiamo di confrontarci sul futuro delle politiche sociali
Quando un cinghiale
Siamo pronti naturalmente portiamo la nostra esperienza in Italia fortunatamente lo diceva Pietro Barbieri ci sono altre esperienze molto valide se il lavoro viene fatto bene
Co.co.co. l'apertura di cuore di mente io credo che
Sia anche arrivato il momento serio per farlo trascorsi diversi anni
Dall'altra i due otto Giacomo ci dà la benedizione visto che un tre bresciano in Calabria e circhi rari sintesi
Se era stato dirottato a Roma per
Dalla Calabria a Roma per
Con l'intervento veloce sul tema per non essere utili idioti invece somma passato il bigliettino con
Con la proposta di raccogliere suggestioni e proposte
Perciò
Brevemente naturalmente sono state dette tantissime cose importante importanti anche quelle contrapposte
Perché siamo in una società in movimento siamo con una politica in movimento siamo con le organizzazioni sociali che sentiti siamo vuol dire che decretiamo noi la nostra fine piuttosto che altro
Certamente una sottolineatura grossa che ci è venuta oggi anche dall'ultimo intervento del ministro è stata quella di curare il radicamento sociale oltre ai servizi sociali
Mediani socializzare i territori i problemi e le risorse ve lo dico anche dalla Calabria perché al Sud le mafie
Insegnano con la violenza a socializzare
E a socializzare con la grandezza del mondo che ringraziamo perché dobbiamo sempre a vicenda ricordarci quello che stiamo facendo perché sette volte cd ci cristallizziamo sulle urgenze
E poi andiamo nella trappola dell'utilità
No non alla nostra
Ideazione
Ma
A qualcos'altro io che mi sono appuntato cinque cose velocissime che ho raccolto naturalmente non sono le più importanti sono quelle che
Ascoltando allora le reti le varie relazioni io messe cinque dette da più
Intervenuti
La prima era questa
Ci è stato detto di tenere alta da soggetti qualità sociale di chi si impegna nel sociale e c'è stato detto paradossale non so se paradossalmente ma sia dal versante dei gruppi delle organizzazioni sociali si anche
A chi fa politica attiva nei
Nei partiti
Impegnarci a tenere alta la nostra soggetti qualità sociale perché siamo pezzi di società
Siamo pezzi siamo aree di problemi di risorse siamo pezzi disattesi che nel lavoro sociale e nell'intervento sociale non possiamo
Farceli scippare e qui certamente il tema della rappresentanza
Dobbiamo sperimentare modelli di rappresentanza differenti laddove in certe situazioni certe città
O in certi luoghi del Mezzogiorno eccetera
Il sociale viene obbligatoriamente sottomesso come viene sottomesso il posto di lavoro del singolo come vengono sottomessa e io lo biglietti dell'acqua da avere questa estate ecco io credo che
Dobbiamo probabilmente sprigionare siamo chiamati a sprigionare la soggetto dualità il fatto di dire noi comunque vogliamo dire la nostra certamente degli e sperimentazioni si stanno facendo
E certamente negli ultimi trent'anni delle sperimentazioni sono state fatte oggi probabilmente siamo chiamati a tematizzare che lavorare tre dare dignità culturale ad alcune insistente
Per
Guardare avanti come è stato fatto trent'anni fa si può
Adesso guardare avanti di altri dieci anni e dire
Nel tema della rappresentanza della soggetto qualità sociale che non è fondare partiti ma esserci
Sul tema della dignità sociale possiamo tematizzare
Le strade i percorsi concreti e pratici perché questa idea possa dotarsi anche di gambe può anche di carrozzine ma per potersi comunque muovere andando avanti
Una seconda cosa che mi sento di aver colto era questa chi lavora nel sociale importante che sia che abbia la consapevolezza
Di non essere mestieranti ma che si prenda accanto al ruolo professionale anche un ruolo
Culturale Alemanno lo sottolineava credo che sia giusto saper dare ragione del lavoro sociale
Che stiamo svolgendo
Che si sta svolgendo e che è stato anche svolto con tutte anche le incognite
Del futuro perché non potremmo ripetere
I modelli passati né della Comunità di Capodarco e nemmeno dei servizi privati e pubblici diffusi in tutta Italia sono i consultori le le le case famiglia ci sono tutto ecco reinventare
Tutti questi aspetti tenendo presente non soltanto
Le modalità di intervento ma il perché facciamo i servizi dopo Franco perché si è fatto Capodarco perito
Perché le persone venivano rinchiuse ottenute chiusa nelle case ottenute chiuse nei mega istituti
Trenta quarant'anni fa perciò con la preoccupazione della vita delle persone e perciò dell'esito dell'intervento
Degli istituti vediamo dei servizi piccoli vediamo perché certe volte non c'è differenza tra un manicomio grande è una critica piccolina perché l'esito di chi è ricoverato
E lo stesso
Un terzo punto anch'
Ancora sottolineato mi è sembrato questo che oggi ci sia non l'hanno detto in tanti di mettere in gioco tanti soggetti non solo il sociale che faccia
Attività sociali o politiche o non solo a politiche che faccia politica e attività sociali must Anaraci tutti quanti che ho sentito parlare di stanare
I servizi stanare le pubbliche amministrazioni al sud non vi dico
Di tutti i colori e
Non basta
Centro sinistra di centro destra c'è da stanare
Stanare
I cittadini che ho sentito dire stamattina più che clienti emerge che siamo cittadini utenti
Nel senso che
Ci rapportiamo direttamente al servizio abbiamo qualcosa da dire e qualcosa da dare non soltanto servizi da ricevere o da subire
Stanare il territorio
Le responsabilità sociali gli aspetti etici del territorio
Dei soggetti del territorio del del mercato dei commercianti dai questo ha fatto un elenco dalla Bindi no a mio avviso giustamente quel lungo elenco
Deve darsi ansia della vita sociale e quel lungo elenco è chiamato alla partecipazione
Agli ai diritti
E ai bisogni e ai
E al in movimenti sociali e poi è stato anche detto anche se di meno messo né per me è parso di stanare i professionisti e le professioniste del lavoro sociale
Perché portino avanti il loro diritto ad un lavoro dignitoso nell'operatività nella carriera nell'in tutti questi aspetti che sono stati detti
Naturalmente è coperto fare in modo l'ultima cosa che dico per tracciare allora con i nostri mondi nuove via i diritti
Certamente noi per non essere utili idioti sto parlando adesso di noi del mondo del sociale organizzato che possiamo dirci
Riprendo le cose ancora uscite e ho finito
Non chiediamo alla politica se noi dobbiamo esserci
Dopo perché dopo troviamo il politico con un'apertura mentale o che si è letto la Costituzione e troviamo anche il politico la politica che va per conto suo comunque io credo che dobbiamo chiederlo a noi se dobbiamo esserci o no
In questo percorso di politicizzazione della vita che i servizi degli interventi che non vuol dire come diceva Marcon fare e o partiti nuovi
Ma
Mettere nella cornice politica
Gli interventi perché altrimenti aggiungo sono interventi assistenziali assistenzialisti sono attive enti di beneficenza e colorato non chiediamo la politica ma chiediamolo a noi e all'inizio
Non lo vedo più qua in zona c'è stato Marco Damilano che diceva dove Riccardo veri della politica le facce e Cerato quell'immagine del Quarto Stato
E diceva quel distrazioni la stati persi nel
Nel nel nel quadro e il
Tira avanti quei tre tra cui anche
Quello con l'ASP con la giacca spalle il
Il lite rituale ecco tutti questi questi insieme c'è tutti questi insieme della società civile no dove dove ci mettiamo
Ecco certamente di sicuro credo che noi sappiamo che questa politica
Quella non so quelle che che citi riusare ma
Quella okay quella buona quella Rock quale no certamente questa politica c'è
Che si vede ma giustamente ci deve essere e deve farsi vedere naturalmente con le distinzioni del fare politica sociale col berlusconismo perché s'è vero ha ragione il ministro
Hanno fatto politica sociale ampliato il tuo hanno lasciato il tronchetto della Treu l'ottanta iato tutti i rami quasi anche mi pare che radici
Capito certamente no dissi queste sui di sicuro questa politica c'è però noi sul reddito minimo di inserimento
Sui livelli essenziali delle prestazioni sociali sullo Statuto dei lavori che ci diceva
A me
Su le quote pro-capite nelle diverse regioni d'Italia da utilizzare per i servizi sociali
Sulla democrazia sociale che vi è che vogliamo ecco su tutte queste cose
Noi speriamo che la politica faccia la sua parte però noi per non essere utili idioti su queste cose e su altre che anche il ministro non ci ha detto ma che sicuramente lecchese nella direzione giusta anche le dobbiamo fare
La nostra parte senza sconti
Grazie grazie Giacomo allora
Nella nella qui parte opposta del cortile si può prendere un boccone
Saluto tutti alle quattro esatte siamo di nuovo qui e non buttate venga ignare
In cagnara
Allora no no stanno fatemeli attraverso
A
Paolo chiama gli altri ricominciamo
Sì sono quelli
Sì dopo
Penso davo Marazziti al tavolo
O hai comincia adesso voi sareste da
Allora per riscattata riscaldare gli animi
Don Angelo Maria Fanucci
Dico ovvio
Ho visto che il tema avevo citato il monte sbagliato
Da dove nasce
Boh
Venite
Come ente mette la vendetta rientrando omette di commenta questo documento
Chiedo alla novità dell'avvocato dell'ombra di dubbio
Abbiamo così lungo periodo conferito buone s'
Ora
Abbiamo avuto anche anglo lungo periodo di conflitto che finalmente grazie a Dio si è risolto stanno rientrando in
In pieno no vedremo la forma giuridica
è una realtà abbastanza interessante anche la nostra non come questa di Roma con la di Capodarco ma insomma abbiamo anche l'articolo L'identità stiamo inaugurando il primo agriturismo per disabili
Proprio al pensato specificamente per le carrozzine e via discorrendo
Ho presentato questo documento che è un po'alla liberazione va fatto in altro contesto ce l'avete quello che c'erano le nelle
Delle sei viene quindi era non mi dilungo eccessivamente a commentarlo quando l'istante soltanto
Dico guardate che noi viviamo lo dico richiamo Ancona VAC la situazione culturale e attivamente negativa anche stamattina che il ministro parla mondi
Promozione della persona ma di non autosufficienza
E questa lecco di un andazzo culturale che ormai da un pezzo ha rinunciato no i sociologi al comitato per gli americani a parlare non più di uguaglianza ma di giusta disuguaglianza
Noi rientriamo in questa in questa categoria
Per cui ecco no omesso anche
Invita alcune istanze fondamentali del tempo nostro che ci tagliano fuori il culto idealismo ormai contro gli al ritmo che è la convinzione implicita per cui
Tutte le persone vanno promosse alcune vasta cultura dirle
Diceva il padre della clava fondamentali la Polimeri doveva storpiato ma un piatto di minestra celai si può sapere cosa vuoi di più dalla vita e la seconda la la monetizzazione dell'handicap alla
La medicalizzazione delle entità parla di intermediazione delle USL ormai le usano erano unito al dipendente altre dappertutto comprendono i nobili arriviamo un momento particolarmente difficile perché tutte le difficoltà che trovati qui
Sono contestuali all'approvazione del principio di sussidiarietà che la Regione dell'Umbria hai inserito del suo Statuto dedicandogli addirittura tre articoli quindi è un contributo
Dato ovviamente chiede di essere soprattutto in una seconda parte letto con un minimo
Di attenzione perché può essere utile no per per la delineazione anche ad una di una politica comune
Ecco noi ormai di vecchie lire della comunità
Piuttosto avanti con gli anni dobbiamo però credo don Franco del primo
Spenderci fino alla fine il mio grande amico concludo Arturo Paoli
Che fu
Assistente dell'Azione Cattolica negli anni Cinquanta quanto resistettero alle pressioni di Pio dodicesimo che voleva che su
Voleva scomunica nel Partito Comunista dovrà fare il Comune di Roma con i vicini
E lui era presente quando De Gasperi
Si alzò dalla riunione disse
Io sono degli enti si una pubblicamente mai a dilatare delle purché il nome del di Gesù Cristo perché quando ci salutiamo dice sempre
Do ora
Che la morte ci trovi vivi
Bellissimo saluto
Richiamo sulla soglia dei settanta anni
Grazie
Grazie donando erano
Mario Marazziti a partire per Bruxelles aveva assicurato
Che sarebbe venuto quindi io prego non Franco
Di iniziare questo suo
Perché poi ho il timore
Che a Roma intorno alle cinque cinque e mezzo voi
Cioè cioè
Cioè la pura
Ecco
Allora trarrò anche se ti costa che chi era questo piccolo sacrificio
Quanto tempo venti minuti di tempo
Poi vi faccio schiocco poi c'è si
La signora che avviene
Va
Sì
Questo nastro
Ritrovarci
Tantissimo valore
Perché è un momento particolare che stiamo vivendo
Soprattutto qui a Roma
Momento di crisi
Le crisi secondo come l'abbiamo vissuto nel passato
Erano i momenti della crescita il superamento una situazione limite
Per rilanciare
Quindi
Il mio intervento
Avere questo valore
Cercherò di
Di farlo capire
Per la dimensione con cui è a Roma siamo stati protagonisti come dice il titolo della mia relazione
Perché non vogliamo essere ancora
Quindi
Cercate di cogliere dal mio parlare
Quella carica con cui io ho seguito ad essere molto propulsore
Del futuro dalla comunità perché ne ho vissuto tutta la storia sacra direi nel passaggio con cui siamo stati protagoniste a Roma di un grande una grande storia il fatto stesso che oggi
Qualcosa abbiamo strappato al di là adesso della riflessione acuta su cui non Angiolucci faceva riflettere che non usciamo dall'ottica dell'assistenzialismo
Però qualcosa abbiamo strappato sei sicuri daremo a riflettere con questi uomini politici
Stamattina abbiamo sentito gli accenti molto forti della Rosi Bindi
In cui
Lei crede nel soggetto politico che noi possiamo rappresentare
Anche la crisi che ci Iovceva Giulio Marcon che il terzo settore a
è quello del terzo settore diceva in fondo e vere quelle analisi però serio pure sperare in qualcosa ecco il fatto che Capodarco sia ancora viva
Nonostante tutto
E che
A sogni in grassetto bene il fatto che questa immagine di quella struttura che vedete è la
è il sogno nel cassetto
Perché non è
Il vecchio Capodarco di Roma Capodarco di Roma e questa realtà qua
Alle spalle quella lì è il nuovo edificio
Che abbiamo preso nonostante
La situazione negativa che c'abbiamo una scommessa fatta sul futuro
Su cui Progetto ancora non è ben definito
Io dico stasera
Che quello che
Cerco di intravedere come protagonismo possibile del futuro
Declini anche bene il Progetto con cui dovremo
Realizzare nella nuova palazzina in questo spazio
La nostra progettualità futura
è il segno dalla nostra di vitalità
è questo impegno che dobbiamo costruire su queste immagini di futuro che io adesso cerco di delineare
Quindi
Sforziamoci di cogliere il valore di Capodarco
Il suo perché
Io stamattina ho fatto anche un po'd'autista perché fondato cercare con Angelo
Alla metropolitana i numeri
Non avevo sentito la relazione di Marco da Milano dove vive dove si
Da dire la politica però la sua frase finale io la voglio ricordare a voi
Perché poi mi sono fatto consegnare per voi il il suo testo
E
Ed è veramente
Dicevo ecco quello che io avrei dovuto dire lo ha detto fra
Sul valore sul perché nella nostra realtà l'ha detto benissimo il nostro
Marco Damilano chiostro tutto fatto
L'obiettore in mezzo a noi
Ha vissuto la sua
Esperienza fortissima di
Di servizio
E quando diceva che la politica avete sentito conguagli accenti ha parlato della politica oggi della sua crisi di rappresentanza che non rappresenta più nessuno se non se stessi
L'autoreferenza della politica in fondo
Il rischio dell'autoreferenza dalla politica l'hanno sottolineato tutti
Tutti hanno parlato della crisi della politica
Certo dobbiamo avere una speranza perché anche Marco Damilano dice che ci sono dei politici appresso appassionati
Forse saranno pochi però quindi riceva recuperare la rappresentanza
Recuperare la politica non è solo un'emergenza che riguarda sì la politica la fa di professione o di intelligenza e con passione tutti i giorni quindi riconosce che ci sono anche dei politici che fanno
Con intelligenza con passione la politica
Riguarda tutti professori universitari giornalisti scrittori preti
Superare il narcisismo che è la malattia infantile della libertà interiore e critica dell'individuo
Confrontare quel piccolo ingombro che si chiama Ivo con quelle grandi ingombro che si chiama all'altro
L'altro
Con la maiuscola o minuscola
Questa è la sostanza dalla nostra
Forza
Vi presente nonostante tutto i nostri limiti con cui da sempre se siamo stati protagonisti nella storia abbiamo vissuto con intensità il rapporto con l'altro
Questo è Capodarco e questo deve essere Capodarco un rapporto assoluto con l'altro con la maiuscola e con la minuscola tutte e due cose insieme confrontandoci con i veri bisogni
Dell'emarginazione è cominciato dall'handicap ma poi si è rivolta a tante altre cose
Per con lungo la storia
Prima di tutto abbiamo promosso la vita dell'handicappato fisico quando lo diceva
Oggi Giacomo quando mi si renderà interpellava quando abbiamo tolto i disabili dagli istituti
E non vogliamo che oggi ci ritornino
Questo è la grande preoccupazione del futuro
Le RSA che stanno andando per la maggiore su cui
Si cominciano a fare anche speculazioni
Perché si tu si dice che la cosa regge
Vada dal punto di vista economico noi non vogliamo che si o no piccoli istituti
Noi dobbiamo promuovere la ridare del disabile sino in fondo come l'abbiamo vissuto del concetto dell'autogestione che abbiamo dato agli ai disabili la dignità di essere
Uomini lavoratori capaci di affetto di famiglia di fa famiglia allargata di fare gruppo famiglia
Deceglie rientrare nella società quando scegliemmo di venire a Roma da Capodarco
Di lavorare nel territorio fare comunità del territorio fu le nostre prime ambizioni quando coinvolgendo con noi giovani
Vuole andare professionale già avevamo il volontario
Lo professionale già l'anno
Mentre volontari trovammo il professionista
Non sempre ci siamo riusciti in questo dialogo stiamo superando una crisi all'interno della comunità in cui non sempre i dipendenti hanno capito
La missione che noi volevamo affidare a loro
Io ci sto soffrendo moltissimo
Su questo volontà rizzare il professionista
Una crisi quindi che ci avvolge pure
Siamo stati capaci di leggi di servizi nuovi innovativi abbiamo sempre usato andare avanti nel rapporto col pubblico abbiamo saputo gestire con loro tante cose di frontiera
Però
Il perché è perché è questa la sostanza del nostro vivere fare comunità con l'altro
è stata la forza nostra
La forza dei nostri tra scendi menti personali delle vicende difficili che ciascuno di noi ha passato nel dare alla comunità la cosiddetta appartenenza
è bellissimo la frase che poi
Qui Marco sottolineava quando
Diceva in questo in questo suo documento
Voi siete quelli dell'appartenenza
C'è l'aggiunto appena voi siete quelli dell'appartenenza
Questa il nostro valore il nostro valore però che purtroppo è entrato in crisi
Anche noi la stiamo subendo questa crisi questo narcisismo degli io
Che è la società di oggi nella sua crisi di fondo dotandoli dice la persona
La persona la Rosi Bindi va detto non può essere solo
Il la società italiana basata sul diritto degli otto del lavoro dei lavoratori è il diritto che la persona
Su cui noi siamo caratterizzati da sempre e vogliamo essere caratterizzati nel futuro
E non è il narcisismo degli io che si è stabilito anche mezzo Alloni
Purtroppo con l'estrema sofferenza dico queste cose
E abbiamo dovuto chiamare Vinicio a regolare la comunità di Roma perché io nella di attenzione della mia difficile successione
Non dico ho pensato ad altro
Perché
Mi si potrebbe anche dire dare come della responsabilità
Ma cercavo di salvare il senso profondo della comunità andando avanti e volevo che i miei successori fossero all'altezza di questa dimensione del futuro e quindi cominciamo a lavorare con le famiglie
Per il cosiddetto dopo di noi e quindi lanciato queste i percorsi nuovi su cui dovevamo rilanciare il profondo del nostro fare comunità con l'altro
Oggi è emblematico tre famiglie sono venute da me a chiedermi per il dopo d'appoggio dalla comunità
Perché morti i mariti di due donne rimaste con i figli che stanno con noi il dopo il gol onde l'altro giorno visitavo un istituto
Un centro di riabilitazione chiamammo lo così
Perché passa per la maggiore però novanta
Otto ragazzi il semi internato essi non c'hanno futuro dal punto di vista del del dopo su cui le famiglie sono angosciante
Ora
Per stare dentro il senso della crisi che noi stiamo attraversando
E su cui dobbiamo uscire
E la crisi dell'individualismo dalla società di oggi
Per questo il valore trascendente della comunità
E per questo
Questo valore che dobbiamo darci nell'appartenenza di tutta la comunità nazionale che se io avrei quindi in mezzo a noi i nostri della Sicilia quindi per il Veneto quindi veda Calabria quindi del napoletano insomma
Del di di Terracina
è una cosa bella su cui la comunità per quello che ha creato dalla sua storia deve ritrovare questa unità del movimento di Capo d'Arco il fatto poi che nella crisi profonda
Notate dello oggi c'era anche Sergio Marelli della
Delle ONG dalle della Monti la vita noi quando scegliemmo di andare nel sud del mondo con negli anni Novanta facevamo una scelta precisa anche qui
Sapevamo che l'altro che ci appartiene in termini assoluti e il sud del mondo su cui la nostra civiltà di oggi sarà giudicata
Perché lo diceva Sergio il la storia degli intrighi Marchese ci sta attanagliando che ci attanaglia era ancora di più è una storia
Che appartiene a tutti
Di dover subire anche noi ins uomini sicuri del nord
Omini del successo oggi della
Della
Società se volevi dire dei
Dei dell'un quinto che sta bene rispetto i quattro quinti del mondo che stanno male è una società malata
In quel discorso vecchio su cui
E quando è cominciata all'epoca moderna incominciata con l'occultamento dell'altro che era l'invio dell'America latina e poi è stato l'africano dell'Africa
E così via e quindi abbiamo conosciuto efferatezze enormi
Nel seno dell'umanità deve della nostra storia per questo noi siamo andati nel sud del mondo perché abbiamo capito che lì si fa la nostra storia nuova
Stamattina appena sono arrivato c'era Goffredo Fofi che poi sarà l'interlocutore forte che parlerà con i nostri nuovi i giovani delle di Capodarco sabato quando ci ritroveremo nel meeting che nostro a Capo d'Arco interpellare ai giovani sul futuro ma stamattina Goffredo mi diceva cose drammatiche secondo la sua analisi
Criticato essi visti da però della realtà in cui diceva che non c'è futuro per l'umanità
E ci sono le benessere soltanto
Un ribaltamento del direi direi di rivolta da parte dei poveri verso i diritti quindi una società che va verso una spietatezza di guerra eccetera nodi guerre per l'acqua di guerre
Per le risorse e questo era la sua
La sua ipotesi io dicevo no quindi parlava di finire il mondo in qualche maniera al fine dell'umanità
E l'ora io dicevo no ci deve essere pure la speranza di un mondo nuovo è questo mondo qui perverso che deve cambiare e per questo l'analisi che io cercavo di fare
Quando cominciavamo Lalla mondializzata a percorrerla e la mangiavamo persino dall'ottantacinque quando iniziavano e poi nel novanta e poi
Più tardi quando nasceva la comunità internazionali di Capo d'Arco e poi più tardi ancora quando nasceva l'Associazione noi ragazzi del mondo io vi invito apprendere cioè sul tavolo
Il
Il nostro Nouser lentamente dei ragazzi del mondo dall'avvenimento che abbiamo vissuto gli ultimi giorni di aprile con i ragazzi dell'Ecuador che sovvenuto sì e con la nostra apertura hai problemi dell'Africa perché è questa la vitalità che noi dobbiamo darci Dom mondo di una speranza di un mondo nuovo che nasce da un rapporto profondo con nel sud del mondo
Perché se è vero che oggi la speranza
Sta come sempre dice
Si sta oscurando soprattutto
E soprattutto Alemanno diceva che noi dovevamo fare di questo discorso forte del volontariato un allargamento una piattaforma alla mancata
Ai giovani
Un bel discorso quello che essendo WTO che è verissimo noi dobbiamo di tutto questo patrimonio profondo che abbiamo vissuto che è il movimento nazionale che il movimento internazionali e che questo nostro rapporto
Che ha pure qui a a tentoni stiamo cercando di costruire con il sud del mondo dobbiamo far diventare un gran una grande piattaforma di azione di informazione dei giovani verso un mondo possibile diverso
Dicevo a Fofi stamattina è questo mondo che deve cambiare non la fine del mondo
E questo mondo alterato nell'ingiustizia verso i popoli della terra su cui dobbiamo prendere coscienza e su cui lettere in virtù soprannaturali
Fede Speranza e Carità che fanno la dimensione del cristiano vanno vissute sino in fondo in una sede che non può essere l'astrazione
L'astrazione del cristianesimo lo spiritualismo di sindacato la sicurezza falsa dei principi una chiesa ripiegati indigeste essa ma la Chiesa che last l'opzione dei poveri la fa sostanza del suo agire quindi nella sede in giornata
Che noi dobbiamo trovare il Cristo nell'alimentazione dei poveri della terra se lo vogliamo veramente trovare
Quindi la nella umiltà della dei crocifissi della storia come dicono quelli dalla teologia della liberazione che noi seguiamo nella nostra ispirazione
Quindi una sede
Che veramente sia matura che sia capacità di sacrificio di impegno su cui allora rimandiamo la speranza dei giovani
C'è la speranza soprannaturale unica che abbiamo se il giovane quello che aiuta la famiglia accrescere verso il futuro quindi tutto il ruolo educativo che loro non abbiamo saputo dare in comunità scusatemi se lo dico
Perché
Nella comunità
Ci siamo basati molto solo individualismo sul perbenismo anche delle nostre famiglie a volte
Preoccupate di dare un futuro ai giovani abbiamo voluto dare un futuro un pò qualunquisti dico un po'ho superficiaria un po'conformista anche se i nostri figli hanno respirato per fortuna all'area della comunità e sono diversi dagli altri ma non abbiamo saputo dare l'istituto dosaggio possibile è vero è ricca che mi hai applaudito
Sì è vero quello che dico ecco quindi dobbiamo sempre se per dare
Ai nostri figli questa dimensione della speranza utopica ad un mondo diverso del Regno di Dio può servire sulla terra che ne sono tra i cristiani ci crede più
Quando invece è possibile è doveroso è urgente anche perché saremo feriti profondamente sui mali che abbiamo procurato ma soprattutto I nostri fratelli
Del sud del mondo e quindi loro si rivoltano ma non si è rivolta all'anno
Nella disperazione non sedeva al terranno nella rivolta e materiale contro di noi perché sono molto più incarichi di speranza soprannaturali quando noi pensiamo
La tipologia
Il cristianesimo in qualche maniera attecchito su quelle terre soprattutto in America latina ma penso anche in Africa che sta alzando la testa e noi dobbiamo unire i nostri giovani a quei giovani vite
In una grande il ruolo educativo che dobbiamo dare
Però alla terza forza che quindi finisco Vinicio
è la famiglia
Poveri giovani famiglia
Ma la famiglia riversa non ripiegata su se stessa
No non è su come si dovrebbe dire solo come degli avvenimenti come l'abbiamo abituata ad essere
Anche se non non è
Perché la cultura dalla familiare e la passività fonti rispetto allo Stato subisce tutto
E invece no
Deve cambiare questa società noi abbiamo creato questa fondazione io sono contento che adesso don Vinicio sia protagonista con noi di
è una scelta che stiamo maturando mano mano di questo sforzo che io facevo con le famiglie del dopo di noi lanciando il prima del dopo
Perché le famiglie devono
Affrontare il problema del dopo l'insieme di prima
Uscendo anche da dall'atteggiamento come si vorrebbe dire aspettarsi tutto dallo Stato non ci possiamo aspettare dello Stato
Come quando cominciamo noi coglierne handicap fisico non ci aspettavamo dallo Stato abbiamo cominciato noi
Nella concretezza del nostro impegno e soprattutto nello sforzo di stare insieme e di superare insieme le difficoltà secondo le famose tre frasi accoglienza condivisione progettualità che abbiamo vissuto sulla nostra pelle contando slancio oggi la stesso stile
Le famiglie lo devono avere accogliersi reciprocamente fare molta comunione tra loro e insieme con il dividendo l'uno i progetti dell'altro
Cominciare a costruire concretamente questo futuro ligio e penso che sia d'accordo su questo cominciare a fare prima che lo Stato riconosca
In modo che prossimamente le famiglie diventino protagoniste lei del cambiamento attraverso ecco il protagonismo a Roma della nostra comunità dobbiamo trasmettere quel messaggio che abbiamo vissuto nel passato con tanta forza alle famiglie perché loro diventi uno con noi protagonista del futuro dei loro figli nel presente che costruiamo insieme di verifica dei progetti uno di questi genitori che SIAE fatte affacciato oggi a chiedermi aiuto
è stato il genitore di rappresentante dei genitori su quei lavoratori sociali su cui abbiamo inventato anche quei un modo di lavorare rendersi utile dei nostri ragazzi
Nonostante il loro limite grandissimo se non vengono inseriti individualmente nel laboratorio sociale possono trovare una dignità di essere lavoratori così come i nostri ragazzi ci dicono quando vanno al laboratorio sociale che vanno a lavorare
Dobbiamo
Su queste cose costruire costruire le comunità alloggio
Sino in fondo
Se è vero che adesso sposteranno soldi perché ho sentito la
La la determinazione della Regione Lazio di spostare i soldi dalla riabilitazione al socio sanitario che non sia il sociosanitario speculativo
Ma che sia il socio sanitario su cui costruiamo dal basso le comunità di vita i gruppi appartamento dove la dignità dei nostri
Ragazzi si possa conservare anche approfondire quindi che sia un'esperienza non solo di mantenimento ma anche ieri di di accrescimento dalla lotta lo autonomia
In modo che i genitori o domani possono stare veramente tranquilli perché realizzano con voi queste realtà realizzazioni dei loro figli quindi e su queste tre cose
Io dico rilanciamo la comunità anche nel presente
Dei bisogni che abbiamo in piedi delle realtà varie che siamo perché tutte possono essere come si di come si diceva stamattina
Esperienza di professionalità di saperi chili processi
Però li portiamo tutti altro quell'altro a quella dimensione utopica dei l'appartenenza della condivisione stretta su cui allora
Tutti ci uniformiamo e non facciamo il darci cinismo del mio su cui abbiamo moltiplicato i poteri le divisioni io individualismi e l'abbassamento degli ideali
Grazie
Grazie don Franco
Non no interrotto anche
Avranno già ebrei finali e a cascata serio Bernal commenta allora grazie da un branco alla grande cuore e va avanti dalla grande lucidità Ciaraldi dare indicazioni precise
E quindi rimanere nove sei il fondatore e lui si chiama fondatore di Canneto perché fondatore poi sembrare unico ora
Da invece c'è dinamiche aereo rassicurarvi
Grazie con Franco Mario Marazziti lo conoscete
è e di Sant'Egidio e credo che abbia iniziato dall'inizio come voi
Settanta noi al sabato prossimo a Capodarco già abbiamo incontro i successori cioè poi noi siamo arrivati
Gli abbiamo chiesto
Interventi sociali nella ratio tra creatività e gestione dei servizi trent'anni di domande di risposte strategica è nata nel cuore di Roma
Vissuta qui nella poi si è sparsa oggi è infinita sapore terzo mondo però
Aver vissuto trent'anni
Tra domande e risposte credo che sia un buone è un ottimo contributo
è andato funzione
Allora
I tecnici denigra precisi dei microfoni son più bravi che a Sant'Egidio perché dopo un mezzo minuto funziona da noi insomma ci vogliono due di uno o due microfoni allora
Intanto grazie dell'invito l'invito amico a uno che ha fatto una strada accanto a voi similare a vostra diverso da
Gli stessi anni sicuramente
La stessa passione che ci viene dall'incontro con Gesù
La tenerezza per chi ce la fa di meno da solo
E
E però noi siamo nati a Roma qui voi in tanti siede anche domani però noi siamo proprio nati a Roma e Capo d'Arco come dice anche il nome proprio a Roma nata
Do don Franco daccapo da
Apposta Capodarco o io ed dov'è
Allora
La Comunità di Sant'Egidio nasce a Roma nel mille novecentosessantotto ma non vi parlo della comunità di Sant'Egidio
La domanda è trent'anni a Roma com'è cambiata a Roma che problemi
E che proposte sono state possibili anche in maniera innovativa magari con l'esperienza e la comunità
Poi c'è Amedeo Piva che deve raccogliere provocazioni inventare risposta insomma è quasi impossibile solo don Vinicio poteva pensare di fare trent'anni l'assistenza a Roma problemi e risposte in un quarto di pomeriggio diciamo ecco quindi
Lo ringraziamo e lo ringrazio della fiducia
Allora
Trent'anni fa
Trent'anni fa a Roma
Ancora aveva
Cominciava a uscire dalla Roma delle borgate e dei borghetti cioè se voi
Tornando indietro con la memoria
E sono quelli gli anni in cui per la prima volta inizia un grande piano
Diego vasca grazie il grande piano di edilizia popolare e uno a uno
Saltano e il Borghetto Prenestino Borgata Gordiani
Quarticciolo e piano piano i vari Borghetti il Borghetto latino che cinge vanno Roma come una cintura spariscono e spariscono i luoghi
Di quelle che venivano chiamate
Case spontanee case rapide grotte
Abitazioni improprie cioè la Roma dove
Nasce da Comunità di Sant'Egidio la Roma che noi abbiamo conosciuto da ragazzini
E dove abbiamo imparato a guardare la città
Non con gli occhi nostri ma con gli occhi
E
Di quelli che vivevano dall'altra parte di Roma nell'altro a Roma
Era per qualche aspetto un altro mondo
Io vi do qualche oggi pomeriggio mi mi sono preparato per provare a fare ordine mi ricordi
Prima vi do qualche data su che cosa è cambiato dal punto di vista anche della amministrazione pubblica in questi anni
Poi
Un pacco mera nascita
E poi qualche problema come si è provato a a risolverlo
E i problemi di oggi io mi sembra che ancora non sono risolti allora
Mille novecentosettantadue
Vengono istituite le venti circoscrizioni di Roma prima a Roma era una sola
Adesso beh non male è una
Più venti
Ancora non sono venti
Nel mille novecentosettantasei
Le competenze assistenziali e e serie passano dalle Regioni ai Comuni
Cioè dice va bene che m'importa però se non succedeva
Altro mondo
E nel mille novecentosettantasei nascono i servizi sociali circoscrizionali
Queste son cose che abbiamo dovuto imparare perché poi non si potevano più fare le cose se non
Provando a parlare con queste persone nuove
Nel mille novecentosettantasette c'è il tentativo di rispondere al problema della anche della rivolta giovanile
Quello è l'anno del settantasette come il sessantotto cioè e l'anno delle manifestazioni e l'anno di autonomia operaia è l'anno dove
C'è l'incrocio tra la protesta di massa giovanile e un pezzo che diventa vicino alle Brigate Rosse
Nasce la legge duecentottantacinque sull'occupazione giovanile cioè c'è un tentativo di affrontare il problema di lavoro dei giovani
Mille novecentosettantanove
Chi se lo ricordava nasce la prima assistenza domiciliare agli anziani
E
E quella nasce in realtà all'inizio come alcune cooperative
E
Che il Comune promuove proprio per iniziare ad andare nelle case degli anziani
Poi
Mille novecentottanta
Nascono simbolicamente Laurentino trentotto e Tor Bella Monaca
Come cambia il panorama
Mille novecentosettantanove
Muore un somalo Ali Jama bruciato di notte
All'Arco della Pace vicino alla piazzetta vicino a piazza Navona
è un immigrato è un gesto di intolleranza è un gesto di presa in giro talmente violento che lo fanno morire mentre ubriaco probabilmente dormiva e quindi non riesce a reagire
Quando danno fuoco i cartoni e quindi forse pure lui
Lui muore
è un fatto simbolico che segnala come cambia e che cosa sarà il problema degli immigrati a Roma
Mille novecentottanta ottantuno nascono i primi centri anziani
Mille novecentottantatré
Nasce la legge regionale che istituisce le mense i primi fondi per le mense
Mille novecentottantaquattro nasce la mensa di Colle Oppio della Caritas
In realtà mille novecentottantotto c'è la casa di villa Glori per i malati di AIDS che don Luigi Di Liegro vuole proprio a un passo dai Parioli
è un fatto molto
Molto significativo mettere proprio lì nel momento in cui tutti hanno paura dell'AIDS
Poi non c'era il problema per i cittadini perché quando c'è un malato di AIDS il problema c'era il malato non ce l'hanno gli altri perché il malato che si prende le infezioni gli altri se possono prendere solo con il sangue
Poi
Mille novecentottantasette a breve l'ostello della Caritas della stazione Termini
E nell'ottantotto la mensa di via Dandolo della Comunità di Sant'Egidio
Nel novantatré l USL diventano ASL insomma eh poi diventano cinque sole gigante
Sorvolo che cosa succede negli ultimi anni alle ASL
Diciamo con questa signora che si chiama lady ASL chi è talmente potente che non abbiamo neanche mai visto una fotografia
E impressionante cioè deve essere molto potente per averli
Ottenuto che non c'è nessuna fotografia in giro
Mille novecentonovantasette tante cose succedono ma vorrei che ricordassimo che muore don Luigi Di Liegro
E che con questo Roma perde una difensore dei poveri
Mille novecentonovantanove si conclude il percorso che chiude definitivamente il Santa Maria della Pietà
E nel due mila e due
Viene istituita la sala operativa sociale quindi questo punto unitario del Comune che cerca
Di raccogliere le domande di smistarla nel modo migliore
Probabilmente vi avrei dovuto dire tante cose ma
Queste sono alcune prime date che che per ho pensato di di sottolineati
Però
Date queste date
Adesso adesso vorrei provare a dire qual era quella città lì
Quali erano i problemi di quella città e lì quelli che abbiamo provato a risolvere e quelli di oggi
Allora
Pensate Roma
Roma
Nel
Nel mille
La Roma del mille novecentosettantaquattro
La Roma dove c'è il convegno diocesano sulle attese di carità ingiustizia della Diocesi di Roma ha voluto dal cardinal Politi e pensato da don Luigi Di Liegro
E che è stato un avvenimento che qualcuno di noi qui ha vissuto è stato il Concilio Vaticano II che diventava Roma
Era un'assemblea cittadina di tutti i cristiani che volevano cioè non erano quelli scelti ma chi voleva si scriveva
E chi voleva si scriveva anche se non era cristiano e chi voleva poi si scriveva anche a parlare
E quello che ne è venuto fuori è stata una presa di coscienza fortissima che la Chiesa di Roma
Dei problemi di Roma
Ma quella Roma li pensate
In quell'anno la mortalità infantile
Era
Uguale a quella del Marocco
Ventisei per mille adesso è il cinque virgola quattro
Cioè noi quella Romanelli
I bambini morivano come
Muoiono in Marocco
Perché perché quella era una Roma dove ancora in tanti vivevano i luoghi invivibili
Allora
Pochi anni prima
Mille novecentocinquantasette cinquant'anni fa
Cinquantacinque mila persone vedevano in baracca o in grotte a Roma
Al Borghetto Prenestino settecentoventitré famiglie tre mila ed è il sette tremila persone
A Borgata Gordiani
La Borgata Gordiani quella dei film di Pasolini del film Accattone
Entra
Dentro la inchiesta sulla miseria in Italia fatta dalla
Parlamento italiano dalla Commissione parlamentare di inchiesta del
Che ha voluto che volle Degasperi dopo la guerra
E di Borgata Gordiani raccontava
Che
C'erano cinque mila persone e venticinque gabinetti
La fila non solo per l'acqua ma anche per andare al gabinetto
E la vita era una vita che qualcuno di noi ha conosciuto durissima dove per i ragazzi
La dissi Degas belli
Che poi era il riformatorio che poi diventa Casal del Marmo ma la visti degli appelli era dentro
Il San Michele quel grande lungo edificio che sta a Porta Portese
Alla riscrive Gabelli finivano i ragazzi delle borgate e dei borghetti
Laddove oggi finiscono principalmente i ragazzi zingari
Quando la Comunità di Sant'Egidio comincia alla fine degli anni Sessanta la Scuola popolare ai bambini figli degli immigrati oppure nei Borghetti
Sotto Ponte Marconi
In baracca
Queste
In realtà erano
Erano tutti i bambini che a fatica parlano l'italiano
Oggi
Sugli stessi luoghi per molti anni ci sono stati non più i figli degli italiani e immigrati che hanno trovato casa che hanno trovato scuola
E che oggi per fortuna in tanti sono usciti da quel circuito e oggi sono i nostri amici fanno la nostra vita
Ma in realtà sugli stessi luoghi si sono creati le baraccopoli degli zingari cioè gli zingari sono gli abitanti dei borghetti di trent'anni prima
E come gli abitanti dei borghetti vent'anni prima sono i principali ospiti dei carceri minorili
Qualche volta zingari e immigrati sono i principali ospiti invece dei carceri per gli adulti
Ma se andiamo semplicemente trenta quaranta anni prima le stesse persone sono gli italiani figli del sud immigrati del sud abitanti dei borghetti
Allora
In questa situazione
Noi abbiamo circoscritto
In questa situazione
Il problema della casa accompagnati Sempre tutti i problemi di Roma
E c'è una svolta negli anni
Settantacinque settantasette settantotto quando
Giulio Carlo Argan prima
Petroselli poi
Lanciano per la prima volta un piano di risanamento globale per far sparire Borghetti
Prima Argan diceva a Roma ci sono tante case senza gente e tanta gente senza casa
Ma ogni volta che si liberava una un borgo una baracca veniva ricostruita da un altro precario
Petroselli sceglie un'altra via la distruzione completa di un intero Borghetto perché non si ricostruisse e l'assegnazione completa delle case a un intero gruppo di popolazione così cambia la faccia di Roma
Oggi
Non c'abbiamo il problema di nuovo che stanno nascendo piccole insediamenti spontanei
Perché abbiamo
Venticinque mila richieste di buoni casa abbiamo cinque mila risposte per queste venticinque mila richieste
Perché abbiamo
Noi valutiamo circa
Dieci mila persone in situazione di grande precarietà tra romeni
E i immigrati di prima arrivo abbiamo sessantacinque mila nuove coppie ottantacinque mila fuori sede
Però dobbiamo sapere che Roma
Per la struttura del mercato della casa
Crea una fascia di
Irregolari immobiliari cioè gli immigrati
Ci sono centocinquanta mila immigrati che sono apparentemente illegali perché non possono presentare un contratto d'affitto regolare
Perché ci sono delle norme che chieda una certa superficie per persona per rinnovare il permesso di soggiorno
I datori di casa non danno contratto regolare
O a volte questo Standard o non si può incontrare
Sugli immigrati sui fuori sede e su
Un turismo non organizzato sia costruito una mercato della casa che rende il venti per cento in più degli affitti normali
E quindi
Sono i datori di casa che creano irregolari immigrati
Quando noi parliamo di immigrati dobbiamo ricordarci che molti di questi immigrati a Roma centoquaranta mila
Sono irregolari non a causa nemmeno dei propri documenti delle proprie questioni ma perché c'è chi specula di più sulla casa
Allora
Che è successo in tutti questi trent'anni
è successo di tutto noi abbiamo pensato direi a grandi linee abbiamo provato ad affrontare alcuni dei problemi della città trent'anni fa noi cogliamo l'inizio del problema degli anziani a Roma
Roma non era una scelta di anziani
Ma noi avevamo incontrato un'anziana che si chiama Filomena
A Trastevere è una donna straordinaria ci aveva ottantadue anni non era tanto anziane camminava sempre libera per il quartiere
Ma non si ricordava le cose
Allora o tre volte al giorno quattro volte al giorno
La incontravi che scoppiava a piangere perché non trova Libretti libretti la detenzione lei si sedime avete aveva il terrore di di aver perduto i libretti attenzione
Allora abbiamo cominciato noi attenere i libretti la pensione lei veniva piangente in portineria glieli facevamo vedere lei ripartiva felice nel suo pellegrinaggio per il per il quartiere
Era autonoma autosufficiente una Roma Nacciah formidabile
Bellissima con dei capelli lunghissimi argento accrocchi a dentro un fazzoletto di azzurro
In ipotesi
Per avere la casa sostanzialmente la portano in ospedale
In ospedale per motivi igienici le tagliano i capelli per prima cosa
Lei non aveva niente smette di mangiare muore in quindici giorni
Noi abbiamo pensato come il caso di Alli Jama per gli immigrati c'è sentano un fatto simbolico
Di come gli anziani rischiano di essere espulsi dalla loro vita
E allora abbiamo cominciato a cercare gli anziani nel centro storico a casa prima che nascessero le cooperative dell'assistenza domiciliare diceva don Franco cominciare prima che il pubblico di riconosca
E poi siamo andati negli istituti abbiamo scoperto questi cronica ari dove la vita valeva niente
Dove valeva di più
Per gli infermieri che si sentivano sottopagati stare nel gabbiotto a giocare a carte che risponderà il campanello
Che alzarsi ad andare a pulire l'anziano apportando al bagno
Luoghi dove persone che non arrivano grandi problemi in quindici giorni diventavano incontinenti e diventare incontinenti significa piaghe est le piaghe significa morire oppure se uno non ti porta l'acqua
Vuol dire morire di sete cioè non sente o gli anziani il problema della sete
Ma muoiono disidratati
Allora non abbiamo scoperto questi mondi che erano in fermi
Io sono stato anche denunciato da per iscritto un articolo sul giornale ho vinto in appello
In appello però due giudici su tre
Come mi disse il Presidente del Collegio giudicante erano stati raggiunti dalla proprietà
Dell'istituto di cui parlavo
Me lo disse con sorridendo
Consigliere la lite
Che
Questi luoghi
Erano luoghi dove nessuno doveva dover morire così
Allora abbiamo cominciato a pensare che si poteva aiutare gli anziani a vivere a casa propria
Questo pian piano è cresciuto fino a questi giorni in cui c'è un programma che noi chiamiamo a volte se volessi soli no cioè il caldo così ma da soli no
Oppure viva gli anziani
Siamo riusciti a Trastevere Testaccio prima poi Fiumicino poi altri pezzi di città d'Italia a dimostrare che era possibile trovare tutti gli anziani ultrasettantacinquenni
Anche quelli che non ci sono nelle liste comunali
Anche quelli nascosti
Trovarli tutti valutare di tutti il bisogno creare una rende un monitoraggio che segua questo bisogno durante l'anno
Quando il bisogno si acutizza di poter intervenire di mettere in rete quello che c'è il giornalaio la frutta rosa il supermercato che porta la protesta convincendo la porta alla spesa a casa
Il medico di base oppure invece quando c'è un problema più serio intervenire
Bene in quattro anni in questi luoghi abbiamo dimostrato e come mezzo euro al giorno per per ciascuno
Muore meno gente che nel decennio in cui ne sono molti di meno
La qualità della vita aumenta e
A questo punto in realtà si può essere curati a casa e andare in ospedale solo quando serve calcolate che a Roma in ospedale
Il diciassette per cento degli anziani dimesso dall'ospedale un giorno costa cento era e c'è costa mille euro in ospedale
Dimessi dall'ospedale a una settimana dalla dimissione rientra in ospedale perché non è guarito
Perché gli ospedali devono mantenere degli standards di occupazione
Chi fa mandano via se non sforano il Budget ti dicono vai all'altro pronto soccorso che ti rivendono e questo diventa un fatto automatico
Il costo del diciassette per cento di ricoveri ripetuti
è immenso
Il
Peso sui pronto soccorso schiacciati dal numero che non funzionano è immenso beni
Questo modo modello viva gli anziani tutti monitorati accompagnati ne bisogna casa e quando è necessario davvero curati
E solo per il tempo necessario e poi subito di accompagnare a casa e di nuovo con una rete di sostegno
Questo porterebbe a un risparmio immenso tutto il sistema sanitario cambiando il nostro modello di vita allora vorrei concludere conduco osé
Una è
Ci siamo posti in questi trent'anni tanti e tanti problemi però di certo quello degli anziani e quello che arriva fino a noi oggi
E possiamo cambiare modello e vale anche per chi ha un problema per chi non autosufficiente è lo stesso identico problema poter vivere dove si è sempre vissuto perché l'isolamento uccide
Perché l'isolamento farvi del male
E questo lo possiamo insieme andare a costruire un modello alternativo che alla fine aiuta anche il pubblico a diventare intelligente relazionale persino nella spesa
L'altro il problema degli immigrati dobbiamo immigrati e di tutti i gruppi deboli e inclusi gli zingari non dobbiamo fare fronte comune perché a Roma
In questi trent'anni è caduto il senso personale di debito verso i poveri
Perché vent'anni fa ci si vergognava di dire quello che si dice oggi degli immigrati o degli zingari
Ci sono gli zingari che rubano ma rubavano i borgatari quarant'anni fa
Quando danno la casa a quelli del Borghetto e li mandano alla Magliana gli abitanti della Magliana non li vogliono quelli che abitavano al Borghetto perché diciamo su tutti ladri
Quello si diceva dei romani degli stessi abitanti di Roma adesso questi che si sono sistemati lo dicono degli altri
Sarebbe una casa se chiama la sindrome dello scompartimento del treno
Che quando in treno quei colloqui vagoni da sei no rilevante se sei in tre estendendo comodo perché nessuno ci ha le gambe di fronte sempre uno così uno così è uno così
Arriva il quarto
Ci si guarda
Dove si siederà
Dunque se siete dagli spazi a qualcuno e c'è un certo fastidio però quasi siete dopo cinque minuti dieci minuti si comincia parla pure col quarto e fa parte del gruppo
Dall'altra riva del quinto
E i quattro guardare al quinto infastiditi
Però dopo dieci minuti va bene
Però poi a cura del sesto
E
E i cinque ma due sembravano nemici prima mosso diventati amici
E lo stesso problema i cinque son contro quell'uno questo è un fatto che si ripete ogni volta in ogni città in ogni quartiere di fronte a ogni fatto nuovo di fronte a ogni povero
Allora noi dobbiamo fare fronte comune anzitutto umano e culturale
Perché si cominci a riguardare con simpatia chi ha un problema e non con paura fastidio odio
Noi stiamo andando alti altrimenti il clima di questa città rischierà di imbarbarito è in maniera
Molto accelerata
Abbiamo visto il problema dei cinesi a Milano trattando i cinesi a Milano ticinesi non so se ci avete mai fatto caso Malta passano per essere
Il più pazienti del mondo diciamo
Son quelli che si dice dimetto sulla soffrono soglia del fiume aspetto che il nemico il cadavere nemico basi
Forse solo da chi è Santa Romana Chiesa a più pazienza sui tempi lunghi
Della Cina almeno quell'altro per viale
Poi non so se i singoli
Però
Sono riusciti a far perde la pazienza i cinesi a Milano cioè hanno fatto la manifestazione che non hanno fatto manco in Cina
Perché
Per alcuni mesi
Su indicazione del Comune su spinta degli altri cittadini che ne sentivamo la concorrenza hanno cominciato tendenzialmente a fare i controlli solo sui cinesi
Cioè
Non è la legalità e la legalità selettiva
Che fa diventare pazzi
Noi rischiamo la legalità selettiva su alcuni gruppi sociali oggi
Allora
Se noi stiamo insieme Senna vogliamo provare a creare una città in cui tutti possano vivere e vivere sempre di più insieme e a misura umana dobbiamo provare a
Disinnescare la paura gli immigrati perché senza immigrati l'Italia è già finita Roma è già finita
Gli immigrati sono quelli che mantengono in attivo il saldo della popolazione cioè ci sta ancora qualche nascita in più delle morti per limiti
Il cinque per cento uno su venti dei nuovi iscritti a scuola sono immigrati ne dobbiamo fare in modo che il prima possibile questi ragazzini siano italiani e sia un ponte tra le generazioni
Seconda luogo e quello che cerchiamo di fare di promuovere anche come Comunità di Sant'Egidio
In secondo luogo noi dobbiamo provare
A disinnescare il fastidio verso tutte le minoranze perché si comincerei Zingari ma si finisce sui disabili si continua sugli anziani non autosufficienti
Si crea un sistema che pensa che l'eutanasia sociale e normale bene noi dobbiamo lavorare molto ma possiamo riuscirci sicuramente ognuno di noi almeno due IVA convince grazie
Grazie a Mario
Adesso questi sono abbiamo ascoltato le due relazioni adesso la gente ci sono invece gli interventi
Abbiamo diversi io qui vedo Roberto
Un cognome difficile per me va insomma grazie cacca
Caccia
Paola Severini che io conosco
La quasi mia compaesana poi avete visto Amedeo Piva il quale è consigliere comunale attuale grande nostro amico
Che avevamo fatto delle cose colui
Cui anche il dirigente delle Ferrovie dello Stato
Quindi
Andiamo avanti stiamo aspettando
Ma l'ha fatto sapere che l'onorevole Battaglia c'era problema dei grossi
Come al solito
Parliamo per lui fare per il tempo che per per la la funzione che svolge
Gravare la parola a Paola Severini
Questo
Buonasera a tutti io sono molto felice di essere qui stasera e anche di parlare dopo l'amico Mario Marazziti
Perché io ho già qui mi sento a casa Vinicio ha detto quasi compaesana da ci siamo conosciuti esattamente trentatré anni fa quindi
Abbiamo messo i capelli bianchi viene
Ecco medicinali ai signori
Ma no ma lo devo dire io oppure c'ha i capelli bianchi solo che io mi ritengo perché tu non terribili incidenza che un maschietto
E quindi però insomma questi trentatré anni sono ci sono sono peraltro bellissime io sono molto felice di questi trentatré anni che sono passati perché
Ho visto passare davanti a me uno sviluppo meraviglioso di tutto il mondo del terzo settore e la cosa curiosa che dopo trentatré anni mi trovo
Ha
Occuparmi di una funzione regolatrice diciamo così del mondo del terzo settore quindi finalmente lo dico con grande gioia
Anche raccogliendo il grido di dolore di don Franco che invece non mi ha riconosciuto quindi vedi che i trentatré anni so proprio passati ne detto non mi riguarda volo guardavo ma non mi ha riconosciuto e sono quindi molto invecchiata
E
Capisco pure io Merkel però vi riconosce lui ad lucido come una spada
De quello che io voglio dire che finalmente
è possibile fare delle cose allora perché io sono qui oggi non solo perché sono un'amica
Di Capodarco perché ho visto la prima comunità piccola piccola
Di chi faceva e i ragazzi handicappati che hanno cominciato a vivere da soli facendo le suole delle scarpe me li ricordo mi ricordo le facce uno per uno mi ricordo l'entusiasmo mi ricordo il cambiamento del mondo in quel momento
Ma anche io sono qui perché rappresento questo questa agenzia nazionale per le Onlus che è un po'l'autorità di controllo del terzo settore del non profit e dovrebbe essere il famoso anello che lega
Il mondo del volontariato alla politica
Allora questo siamo noi questa agenzia delle Onlus che in questo momento è ripartita con una seconda consiliatura e con dei membri
Molto motivati io sono il consigliere anziano sono l'anello di congiunzione tra
La nascita di questa agenzia e di futuro
Prima era governata dal presidente Zan ma Ornaghi che peraltro il Rettore dell'Università Cattolica e oggi dal professor Stefano Zamagni è un esperto proprio di terzo settore in questo caso sono qui
Tra voi oggi per rappresentare tutta l'agenzia e per raccontarvi un po'chi siamo eccome di possiamo essere utili
E la prima cosa che vorrei dirvi perché non sono stata qui stamattina perché io
Dove può essere qui già da questa mattina era inseguito anche più volentieri tutti quanti i lavori non sono stata questa mattina perché Sempre per questioni istituzionali dell'agenzia
Sono andata alla festa della Guardia di Finanza all'Aquila dove si moriva di caldo essere stata sicuramente meglio qui e avrei anche mangiato meglio qui perché c'erano i prodotti della comunità mi hanno
Raccontato cose mirabolanti di questo pranzo
E perché sono stata la festa della Guardia di Finanza perché l'Agenzia nazionale per le Onlus artisti firmato una serie di protocolli di intesa
Con tutta una serie di strutture di controllo a partire proprio dalla Guardia di Finanza noi lavoriamo di concerto con la Guardia di Finanza
Cercando di espellere dal grande corpo del volontariato le mele marce e questo è una cosa importantissima perché serve per valorizzare le strutture che realmente funzionano
E stamattina invece
Ed allora per immaginate che può essere la festa della Guardia di finanza hanno
Caldo da morire il Presidente della Repubblica le fanfare tutti questi che facevano avanti e indietro ho pensato che fosse una escamotage per cambiare Presidente della Repubblica perché Napolitano insomma dei chiesto anzi che non gli hanno fatto fare la rassegna sotto
Mi Solera lo Zenit a mezzogiorno di tutti questi che erano vestiti alla Guardia di Finanza che sta al mare quella che invece sono i finanzieri sciatori un'iradiddio proprio una cosa questo che sudava sudava sudava
C'era uno speaker che diceva che la Guardia di finanza il suo primo
Un grande obiettivo è quello di combattere le truffe
Dei combattere l'associazione a delinquere a livello finanziario degli di fare appunto gli accordi con le autorità come la nostra eccetera eccetera ebbene in prima fila nella
Nella tribuna d'onore dove c'ero anch'io quindi non potremo non vederlo c'era un
Uno dei tanti tanti parlamentari della Repubblica italiana inquisito e condannato in secondo grado
Per reati finanziari truffa ai danni dello Stato associazione a delinquere lo so perché sono consulente della Guardia di Finanza per questo caso perché quest'altro fatto le Onlus e io ho pensato
Ma
Come noi possiamo colombe noi possiamo pretendere regolarità io mi sono letta bene la vostra relazione
Quando
Quanto questa Stato permette corista o questo alla faccia alla festa della Guardia di Finanza e tempi scritto dalla Guardia di Finanza
Peraltro non parlamentare quindi starà nella tribuna d'onore a pochi metri dal Presidente della Repubblica dal Presidente del Senato dal generale della Guardia di Finanza
E chi più ne ha più ne metta
Allora
Quando mi leggo questa questa relazione dico che avete ragione avete ragione sull'analisi della situazione politica sul fatto di non essere utili idioti e quando mi rendo conto che ne quest'anno come agenzia nazionale per le Onlus abbiamo
Praticamente cassato fatto chiudere milletrecento Onlus mille trecento rosse
E la maggior parte pire errori nell'atto costitutivo o nello Statuto per errori formali
Io ne conosco tremila personalmente che su duecentoventi mila circa e non sono tante ma non sono neanche poco le conosco proprio bene nel senso che in questi trentatré anni io le ho viste crescere nascere e li conosco proprio in tutta Italia
E ogni volta che succede qualcosa di questo genere quelle che io conosco sono lì che faccio le difese nel nostro collegio a spada tratta
Le altre
Dove posso io vado a fare delle verifiche fisiche personale citato
Ci vado dove mi posso muovere e a tutti quelli che mi dicono stiamo facendo una o lo si facciamo una o l'ostico fate attenzione perché magari potete fare le cose migliori del mondo ma se fate non stupido errore nello Statuto nell'atto costitutivo qui salta tutto
Vi ho raccontato questa cosa proprio per parlare delle differenze e per dire che insomma siamo costretti magari a chiudere
Buone in realtà per errori negli atti costitutivi e abbiamo persone con la faccia di Tolla che si presentano alla festa della Guardia di Finanza quando dovrebbero stare nelle patrie galere poi noi andiamo a trovare seguiamo tante cooperative di carcerati
Io questo signore glielo detto una volta gli ho detto guardi che se quando lei andrà in galera io verrò nonostante però intanto lei ci deve andare in galera deve comunque pagare il suo debito verrà di nei confronti della società
Io non posso pensare che per esempio soldi che comunque paga una comunità allo Stato vadano a finire a dare lo stipendio a questa gente qui quindi
Io non posso che essere in qualche modo d'accordo con voi con
I temi della giornata sentirli come miei però dall'altra parte io non sono così negativa e non vedo il futuro
Così negativamente come come ci è stato dipinto ho raccolto da vecchi amici che sono qui
I racconti di questa mattinata e mi piacerebbe Vinicio avere anche le relazioni se è possibile così le porterò al Presidente ai miei colleghi chiaramente
E però sono anche convinta che il futuro è migliore di quello che noi immaginiamo perché questi trentatré anni che sono stati i miei trentatré anni ma che sono stati i vostri trentasette voglio dire
Sono stati anni magnifici di crescita forse crescita troppo veloce crescita senza riflessioni non accompagnata da un'adeguata elaborazione culturale
Il fatto che in tante comunità le persone pensiamo alle comunità per i tossicodipendenti siano diventati immediatamente dirigenti forse è stata una crescita troppo veloce
Perché mancava poi un'elaborazione di tutto quello che succedeva Malpensa è cambiato il Paese è migliorato
Ma lo ha fatto un bellissimo excursus che riguarda Roma ma non lo possiamo fare attraverso le leggi nazionali di questi trentatré anni che sono state delle grandi reti di civiltà
Ma ci rendiamo conto che siamo stati il primo Paese in Europa chiudere le scuole speciali il primo Paese in Europa ad abolire i manicomi non ce lo dimentichiamo mai
Come e dove si ricorda che cosa erano certi istituti io mi ricordo che cosa erano certi manicomio anche nelle Marche e anche tutte dei ricordi Vinicio
E me li ricordo mi ricordo le donne con le mestruazioni legate a letto
Oggi tutto questo non è più
E
Se dobbiamo essere orgogliosi prima di tutto di essere italiani seconda cosa di avere una rete di famiglie straordinaria certo che la politica deve aiutare le famiglie
Eccetto che bisogna impegnarsi ma guardate due mesi fa ho avuto un
Dibattito con l'ambasciatore francese quater credo che mio di Hera per sempre che aveva cominciato ad attaccare l'Italia a un certo momento i servizi sociali italiani o non c'ho visto più
Egli ha detto che loro hanno ancora qualche centinaio di cadaveri nelle casse pubbliche da morto del grande caldo di quattro anni fa a Parigi che nessun andato a reclamare
Signori questa in Italia non è né successone può succedere perché noi abbiamo una rete di protezione familiare che c'è che tiene e allora
Io avrei voluto dirvi veramente tante cose ma
Voglio dire non voglio togliere spazio agli altri sappiate che l'Agenzia nazionale per le ONLUS autostrade esposizione
Che io personalmente i miei colleghi che vengono da questo mondo siamo disponibili per le battaglie per cercare di fare dei controlli questi protocolli di intesa sono importanti
Ne abbiamo fatti un po'con tutte le strutture che hanno rapporto con noi e quindi cercheremo di facilitare la vita al terzo settore
Sappiate però
Che
Il compito primo del terzo settore è quello appunto di non essere utile idiota serbatoio di voti ma è quello di esprimere una classe dirigente io ho avuto la fortuna o forse la sfortuna
Di vivere nella mia prima vita adesso una seconda vita che Marazziti ben conosce perché ieri era il mio secondo matrimonio quindi ha fatto un bellissimo discorso
Emozionante di Julio
Vi sono grato e lo voglio dire davanti a tutti nella prima in mi ha prima vita io ho avuto l'opportunità e consigliamo questo termine di vivere vicino ad un uomo che veniva dal vostro mondo dal nostro mondo e che poi
è stato utilizzato dalla politica e la sensazione dire pure la certezza che è stato che è servito da fiore all'occhiello che in qualche modo è stato un utile idiota non me la leva nessuno
Insieme a lui io ho conosciuto altre persone non voglio fare nomi ma insomma anche voi vedete che ci sono dei parlamentari che sono stati così come dicono nelle Marche Capatti no Vinicio
Da quelli vengono da quell'associazione quelli vengono da quel settore quelli stanno un pochettino più vicino all'handicap quelli ai drogati quelle un po'più a destra quell'imposta in in strada
E che hanno la funzione dei fiori all'occhiello come il mio primo marito
Allora fino a quando fino a quando questa situazione non cambierà e veramente il terzo settore non si farà classe dirigente di se stessa e non sarà l'inattesa ma sarà
Un contratto una trattativa come si dice
Non diventerà una sindaca action come dicono gli americani per non dire un sindacato perché ho visto anche la vostra analisi del ruolo del sindacato condivido totalmente guardate vi ringrazio perché è proprio quello che avrei voluto scrivere
Però bisogna avere anche la coscienza della propria situazione
E
Dire che c'è un potere reale e che va utilizzato e che non possiamo più chiedere per favore e che non possiamo più essere come dice la vostra relazione filo governativi quando serve o no
E che non possiamo solamente criticare oppure permettere per esempio che crescano
Delle parti politiche piuttosto che altre don Franco oggi ha detto mi sono trovato d'accordo con Alemanno forse qualche anno fa sarebbe stato difficile
Perché può Darko trovarsi d'accordo con qualcuno che viene dal Movimento Sociale bisogna con la nostra competenza con la nostra cultura che viene dall'esperienza ma soprattutto con la nostra forza di trattativa
Con la nostra possibilità di peso specifico fare crescere
Tutti non soltanto
Delle
Situazioni politiche piuttosto che altre e poi soprattutto diventare classe dirigente è una cosa che io cerco di dire spesso perché è inutile che ci lamentiamo non dobbiamo aspettare di venire investiti
Dalla politica qualunque
Essa sia perché poi non ci possiamo lamentare se veniamo trattati come utili idioti bisogna farsi classe dirigente avere la forza di sapere quanto valiamo quanto pensiamo quanto contiamo
E trattare fare una trattativa
Questo mondo ha un potere reale e santo Dio che lo usi che se ne faccia uno scudo che se ne faccia una forza che non ha spetti di ricevere in regalo otiti tentare fiore all'occhiello
Io a questo punto avrei voluto dire un sacco di cose ma
Forse medio dire cose importanti ed evitare di fare era Contini ulteriori per cui vi ripeto l'Agenzia
è a vostra disposizione mi raccomando prima di fare una Onlus controllate l'atto costitutivo e lo Statuto sembra una fregnacce ha mai sulle fregnacce che poi ci si rovina
E ancora complimenti aspetto un altro pranzo visto che oggi sono stata fregata dalla Guardia di Finanza per cui magari una bottiglietta d'olio anch'
Di Capodarco teoria parcheggiano grazie
Grazie a Paola Severini voi avete capito qual è il primo è varia o no
Non lo dico
Anilina
Onde quelle
No perché hai dato una serie di segnali
Del vostro mondo delle Marche
Ripiani diventato Ministero Arcai va bene
Roberto viene avverte rappresentanza dell'onorevole Malaspina
Assessore regionale
Sì porto qui il saluto dell'assessore al lavoro della Provincia di Roma Gloria Malaspina che non è presente per un'Assemblea generale dell'Unione delle Province
Ci siamo trovati nella Mascetti ENEA ancora prima che potevamo fare disponibilità Manzo Motta e questo fa parte del gioco sul
Credo che questo le cose che ho sentito stamattina sia da Vinicio che le relazioni verso quale mondo che fa la politica in dove va al terzo settore ho seguito quella parte del dibattito
C'ha stimolato molto tutti nella discussione
Penso che è
Tutta la democrazia italiana doveva
Che capacità di tenuta hanno le istituzioni repubblicane
In un mondo dove c'è
Come dire c'è stata una vittoria fondamentale negli ultimi anni di chi ti dice quello che conta è la ricchezza e non la ridistribuzione
E questa conseguenze sulla vita individuale e collettiva sulla qualità del lavoro dell'accesso ai diritti
Proprio in un momento in cui nel mondo c'è tanta di quella ricchezza mai prodotta
Che poi il riferimento alla vigilia della prima della seconda guerra mondiale ma c'è solo accumulazione in poche mani
Per cui quando si pensa a una Fondazione bancaria che entra nel terzo settore
Si pensa a una fase suprema di questa accumulazione della ricchezza
Quando si pensa al Sicilia Calabria di far mettere in campo le banche a intervenire sulla tre tue otto
Penso a qualcosa che nel giro di CDC anni
Prosciugare al terzo settore
Perché nella cura e nell'assistenza c'è la domanda continua nella scuola c'è la demanda continua nella privatizzazione dell'acqua c'è la domanda continua nella sanità c'è la domanda continua
E se c'è una sovrapproduzione di merci così spaventosa e ti ricchezza di accumulazione e perché si dovrebbe salvare il terzo settore
Per spirito volontaristico di qualcuno
Oppure c'è una vera e propria guerra tra capitali che cerca di privatizzare tutto per determinare poiché i fondi per le politiche attive per il lavoro sono il tre per cento che ti dalla Comunità europea il tre per cento che ti dallo Stato il tre per cento che ti dalla Regione e devi mandare avanti i centri come l'impiego
Con un rapporto
Di una tetto ogni quaranta mila disoccupati
E che politiche attive del lavoro fai e le quattordici persone che lavorano al collocamento mirato per
Ventotto mila e settecento disabili iscritti
Consideriamo quelli che hanno firmato il modello centottantuno cioè che si rendono disponibili
E poi dentro quella lista ci dobbiamo mettere mille settecento
Cittadini ultrasessantacinquenni perché senza quelle iscrizione al centro del collocamento non hanno il sgravi non hanno la tessera del Cotral
L'ultrasessantacinquenni non chiede lavoro chiede e non pagare la tessera del Cotral però deve sta dentro quella lista dei vecchi creare delle paludi deve creare l'inefficienza dell'intervento pubblico
E quindi perditempo
E quando abbiamo visto che i sei mila cinquecento posti di lavoro creati nel periodo Moffa ce li siamo andati a vedere
Erano tutti i tirocini c'era un contratto a tempo determinato
E se oggi faccio del viaggiamo a mille contratti a tempo indeterminato l'anno e un sistema di precariato feroce
Mica siamo soddisfatti però abbiamo creato il modello
Perché il nostro obiettivo non è fare convegni o procedure orse sistemi di ricerca che servono pure quello ma all'inizio con signor il nostro obiettivo è creare condizioni di assunzione riconoscimento dei diritti
E quando ci scontriamo nel tavolo di concertazione con alcune parti della Confindustria che ci dicono dovete togliere l'obbligo perché è una tassa sull'impresa io vedo l'arroganza che camminano su due piedi ma su quattro biglietti e sbatte pure i pugni sul tavolo
Perché è un disabile al cento per cento cioè lo sgravio fiscale per l'impresa al cento per cento e se li mettiamo a fianco il tutore il disabile produce più dal normodotato
Però per l'impresa è una
Come dire
E non è forse molta Zamora un peso pari collettività che qua Tania undici milioni di euro e partecipato dici consigli d'amministrazione mandò trova il tempo perseguire dodici consigli d'amministrazione
Allora la fase suprema del liberismo ci pone questo ci pone che poi io torna Vinicio dobbiamo litigare per trovare le risorse
Allora la lista degli utili idioti e tanta lunga diffusa
Ma se chiediamo che la democrazia la rappresentanza sono elementi determinante per protagonismo popolare per riconoscimento dei diritti
Dobbiamo pretendere non il partito dei disabili ma il partito dei gay ma un patto chiaro e forte tanto che governa questo Paese da adesso
Che tanta portata al tre per cento e risorse dei politiche attive e mi va bene Praga abbia almeno il coraggio di dire all'opinione pubblica non esista il tesoretto quello L'Aquila capita Morgano su un veliero
Noi abbiamo tirato fuori cento mila ettari è che lì
Da altri come ha fatto Damiano dal precariato dal sommerso esordì sono entrati perché c'è stata una politica sana
è chiaro c'è giusto esempi vadano a risarcimento speciale di questo Paese perché chiesta ed lavoratore dipendente e c'è stato disabili la pagata sulla sua pelle Risanamento non l'hanno pagata certo gli evasori
Allora ci vuole del coraggio ci vuole di cominciare a dire ma quale tesoretto servono risorse per garantire la civiltà di un Paese e senza Stato sociale non c'è civiltà non ci possono sostituire le banche
Alla gestione dei servizi alla persona
Dico questo e mi accoro perché è chiaro che il clima che vediamo tutti la delusione che abbiamo tutti un po'è tranciante
Io sono disposto con la Comunità di Capodarco e con quelle più tre quattro pratiche sperimentale che ci siamo a metà diciamo messo tre quattro anni per capirle i diritti non aspettano tre-quattro anni però non certo voglio dire siamo arrivati al risultato
Che con dieci lire costruiamo possibilità di lavoro
Che possiamo vincere la battaglia con imprese pubbliche perché ci serve dal ministro una circolare che dica non può essere con Ministero sta trent'anni senza pianta organica
Che in imprese in assenza della pianta organica il tre per cento tatto venga assunta sopra la veggente che so sette otto anni che senza una lira continua fa fotocopie spera che qualcuno assuma
è incivile e abolendo le questa questione
Il tre per cento tanto stabilizziamo
Due
Comincia a esserci nel settore del privato una sensibilità che fino a qualche anno fa non c'era
C'è una politica fiscale di vantaggio ci possono essere anche altre risorse ci servono apporto Cortelazzo settore per dire che in alcuni settori innovativi
Ci possiamo incamminare insieme in un'avventura che crea lavoro vero e dà una risposta la prima risposta darla quella che queste politiche cambiano il senso della spesa pubblica
Dopo abbiamo stabilizzato giovani non meno giovani disabili alcuni di questi hanno dato un risultato alla società non solo a se stessi
Perché le ridicole due ore tre ore di polizia a casa
Quando hanno trovato lavoro si sono sposati con la compagna hanno fatto una famiglia e hanno un reddito sicuro hanno rinunciato a quelle due tre ore non volevano quello dallo Stato non volevano questo dalle istituzioni
Quindi finisco con ottimismo che mi viene ricordando con Rocco
Due persone pelle
Cesare Sandro
Sono persone che chi ci ha quarantacinque anni Quaranta se come mensile di corta preti operai
E insieme a don Franco ideatori del centro sociale CCISS di Tor Bella Monaca
Che scomparsi prematuramente ma ci hanno lasciato qualcosa se ognuno di noi ha una storia alla fine pure sempre suo percorso
Come dire spianato di sconfitte se si rifà la storia al suo vissuto ritrova la forza del riscatto e cessa Alessandro ci diciamo sempre due cose contano
Un servizio effettivamente territoriale carato calato nella realtà di quel quartiere di quella città e la capacità di portare le persone da una situazione di disagio una situazione di riscatto
Che al contrario dell'assistenzialismo nessuno dei noi trent'anni fa quando abbiamo pensato al sociale sapeva come sarebbe andata a finire
Nessuno di noi ha pensato all'assistenzialismo
Però per non essere utili idioti detto vino c'è la storia per ricominciare il capire dagli errori e rilanciare una battaglia per il riscatto degli utenti dei cittadini che non sono clienti ma sono persone che sono i sovrani di questo Paese cominciando dagli ultimi grazie
Grazie
Grazie Roberto avverrà passione regole Malaspina una scheggia una lunga lettera alcun risponderò con
La regata stamattina quindi non era in grado rispondere ora ascoltiamo ma devo Piva consigliere comunale al Comune di Roma
Ringrazio dunque Vinicio e tutti voi di avermi invitato
Mi alzo io
Va bene allora mi fa un piacere veramente immenso di essere qui a questa festeggiamento insieme contro un franco dunque feste riflessione
Perché anche Bermejo il capo parco è stato nella mia vita un momento importante perché ha ricordo negli anni in cui ero studente di Sociologia a Roma
Moro a metà degli anni Settanta e ho partecipato per caso perché invitato ad un amico a un convegno uno dei primi convegni di Capo d'Arco
E lì ho scoperto anch'io
L'emergere di un fenomeno
Del fenomeno tende a riscatto del emergenza della disabilità
Perché adesso diamo per scontato tante cose però io con Capo parco in quei giorni sono stato i contesti Monnet proprio di un qualche cosa di nuovo per l'Italia
E quindi mi sono sempre consentito grande affetto verso in grande sintonia con Capodarco
E proprio per questo loro vorrei iniziare questo mio brevi considerazioni
Partendo da una frase che ho letto nel
Nell'intervento di don Vinicio questa ma chi ha fatto questa mattina
Io avrei voluto ecco nero programmati di vedere questa mattina voi siamo presi eco da tante occupazioni che stamattina vi racconto dico che ogni tanto perdiamo propria testa
Sono attraversato Roma col motorino sono arrivato nel mio ufficio nelle Ferrovie verso metà mattinata
Ho aperto l'agenda
E ho visto che c'era questo convegno al quale mi ero impegnato per essere presente avrei voluto sentire tutto il dibattito di questa mattina allora senza neanche leggere di più ho ripreso il motorino sono tornato a casa che dall'altra parte di Roma per prendere l'auto
Ed andare dove pensavo che forse convegno
E per me Capodarco la novità di Capo d'Arco e Grottaferrata
E allora mi sono trovato a Grottaferrata è arrivata a Grottaferrata non c'era proprio nessuno
E allora io sono arrivato qua però è chiaro come il traffico di Roma Roma abbiamo fatto grandi cose troviamo ancora qualche difficoltà di traffico e quindi sono arrivate del dibattito era finito però don Vinicio io comincio per contestare una tua frase
Comincio col contestare una tua frase perché questa mattina dove inizio nelle il suo intervento
Avendo iniziato a dire che nei confronti facendo espressione nei confronti della politica
Che ci utilizza sfacciatamente
è vero come
Però io vorrei come don Vinicio riscriverla quella frase
E dire nei confronti dei nostri atteggiamenti
Che ci fanno strumentalizzare dalla politica
Io penso che questo e l'obiettivo che noi dobbiamo raggiungere perché noi ci dobbiamo riappropriare della politica e non essere subordinati alla politica
E allora di solito quando mi ritrovavo tra di boicottare assessore alle politiche sociali quando ero assessore io predico sociali con Rutelli fino analizzavamo da quel punto di vista proprio i problemi del sociale fatemi adesso fare invece oggi una
Alcune considerazioni invece su il nostro fare politica insieme adesso
Per non essere utili idioti della politica per non farsi strumentalizzare dalla politica
Io penso che era più facile fare politica no quando c'erano dei confini chiari
C'era perfino ad un certo punto ed un certo punto per tanti anni e purtroppo i confini hanno talmente chiari che c'era perfino un muro un reticolato
C'era la cortina di ferro
Che divideva due mondi e due concezioni della della politica
Da un lato
La libertà del capitalismo
Dall'altro la solidarietà del socialismo
Con tutti i limiti di questi due mondi
Però c'erano
Due confronti chiari e puntuali adesso invece noi ci troviamo a fare politica e in una maniera abbastanza abbastanza indefinita
E allora ecco che e più difficile ora fare politica
Però dobbiamo convincerci che importante inserirsi nella politica per non farsi strumentalizzare dalla politica stessa e allora ecco che
Dobbiamo essere attenti a quelli che sono i tentativi di innovazione
Che stanno avvenendo della politica
Tentativi di innovazione che secondo me rischiano di restare parole se noi non siamo protagonisti
Per me innovazione che significa ricambio generazionale nella politica
E se non siamo noi che offriamo questo ricambio e quando si parla di ricambio generazionale si intende sempre giustamente anche un ricambio dieta
E questo è importante
Perché l'innovazione avviene anche comuni i giovani che si inseriscono
Però sono sempre meno i giovani che si inseriscono e anche spesso del corpo tra questi giovani chi troviamo torniamo che vengono cooptati nella politica
Dei giovani che hanno invecchiamento precoce
Imparano tutte le modalità degli anziani e qui sono ammessi nella politica ecco io penso che noi invece dobbiamo cercare di fornire questi giovani innovazione nella politica e anche
Inserire donne in politica
Che significa però che queste donne
Non devono essere mascolino Ytzhak
Ma devono essere donne che conto conducono la politica a fare delle scelte nuove stabilire nuovi tempi e nuovi orari di fare politica altrimenti saranno sempre escluse non saranno delle quote che permetteranno Redondo di essere presenti
Significa permettere agli immigrati di entrare nel mondo della politica
Ne diciamo che devono integrarsi nella città senz'altro dove ci si integra nella città non soltanto con integrazione culturale ma anche come integrazione politica ed ora quali sono gli sforzi che fanno i partiti per inserire al loro interno gli immigrati
Questo è innovazione e poi innovazione guardate e anche rendersi conto
Di quale la piramide generazionale che esiste in Italia prima parlavo di giovani ma non dobbiamo trascurare che la nostra popolazione una popolazione fondamentalmente di anziani
E allora ne abbiamo in Italia una grande ricchezza
Che proprio
Data dalla terza età
Tanti
Formati capaci con grande esperienza con cultura
Si sta muovendo
Allora ecco che stiamo perdendo una grande ricchezza del nostro Paese
Dobbiamo trovare avere la fantasia la politica deve avere fantasia di dare ruolo a queste persone altrimenti che cosa farà un anziano che vuole essere ancora vivace occupa gli spazi e i giovani
E l'anziano a tempo da dedicarsi a questo ecco fare indomani politica significa fare fare tutto
Allora per
Raggiungere questi obiettivi
Se gli obiettivi semplici lineari però
Dobbiamo per raggiungere da trattare un grande sconvolgimento perché la natura non cambia per conto suo dobbiamo trovarla forza di fare questo cambiamento
Io
Sto lavorando in questo momento per la strutturazione ecco di questo Partito Democratico
Guardate io penso nemiche sarebbe tanto che oltre al
PD ci fosse anche una R che si inserisce Partito Democratico rivoluzionaria
Dobbiamo avere il coraggio di riprendere la foglia di cambiamenti radicali
Siamo riformisti nel metodo
Ma rivoluzionari nello spirito altrimenti non riusciremo a cambiare niente
E questo lo possiamo fare non soltanto i corsetti subiamo l'arrivo del partito ma se noi come
Società civile come mondo impegnato del sociale non abbiamo i co la forza di andare dentro
E faccio un'altra considerazione e poi concludo
Che anche un appello guardate anche con le associazioni dobbiamo riprendere il coraggio di essere proprio presenti
Dentro i partiti dobbiamo prendere questo coraggio
Perché guardate dobbiamo
Tenere una considerazione fare una considerazione
Noi come associazioni siamo molto capaci di elaborare idee di elaborare concetti e pensiamo che
La trasformazione il cambio avvenga perché abbiamo belle idee
Per fortuna guardate viviamo c'hai Diana
Per fortuna viviamo in un Paese democratico e in un Paese democratico guardate la forza e data dei numeri
Se le idee restano tali e non diventano numeri sono poesia
E allora ecco se noi vogliamo influire nella politica dobbiamo avere la forza di organizzarsi per farli diventare veramente numeri io penso che o per non farsi strumentalizzare
Dobbiamo avere questo coraggio il coraggio di riappropriarsi
Del nostro impegno nella politica
Capo d'Arco è sempre stato un simbolo
Anche nell'impegno politico
Io penso che Capodarco debba riprendere questa carica proprio questa voglia di essere
Ho una associazione chi apre più all'interno questa voglia proprio di farvela rivoluzione senza pistole ma fare la rivoluzione
Anche
Per sposare con quella quella frase che ho che è un amico prima ci diceva presa da Arturo Paoli
Diceva ecco che
In questo momento specialmente molto valida in questo momento che ci sentiamo così preoccupati per il nostro Paese per la politica riprendiamo quella bella frase che diceva che la morte
Ci trovi figli è e bellissima con questo che ci guidi anche nelle ultime battaglie
Ringraziamo Amedeo Piva
Sarei venuto a creare agenti in
Delegata
Dalle politiche sull'handicap nei comuni di Roma
Mi comunicano che l'assessore Battaglia e l'assessore Luigi Nieri assessore regionali
Sono bloccati perché hanno una votazione
Al Consiglio regionale
Quindi dalla immediatamente la parola e Leana la quale e se essendo molto intelligente e riesce
A insieme ai
Ai ricoveri a infilarsi rapidamente
Nel suo intervento perché dei che abbiamo avuto una serie di slittamenti
Dovuti alla citava dovuti evidentemente agli impegni
Che hai vari
Le varie persone istituzionalmente impegnate hanno avuto
Buonasera a tutti
Si sente
Ok
Buonasera a tutti grazie a tutti gli esseri qui so che questa mattina eravate veramente tanti sono contenta comunque di essere arrivata che occorra c'è qualcuno purtroppo impegna amministrativa hanno tenuto lontano finale questo momento
Al di là dell'intelligenza proverò ad inserirmi in un contesto quale quello di Capodarco che in qualche modo conosco e per il quale vale la pena di
Di spendere comunque alcune parole e di costruire insieme dei percorsi
Io ho sentito sono arrivata a metà dell'intervento di Amedeo Piva
Col quale dopo aver diviso con lui qui io come consigliare lungo ma assessore una prima fase oggi come Consiglieri lavoriamo insieme all'interno del consiglio comunale
E quindi credo che la parte essenzialmente politica sia stata già in qualche modo estrapolata completamente
Credo che sia necessario parlare però degli idioti inutili questo titolo che secondo me ci sta tutto dentro la politica e dentro alla società in cui viviamo
E gli atti inutili perché quasi sempre dei disabili ci si ricorda in campagna elettorale e gli altri trecentosessanta
Cinque giorni dell'anno non esistono
O meglio esistono per rivendicate risposte che molte volte
Vengono date qua e là a pioggia ma non con una potere dare un percorso
So che mi sono dettagliando e in largo mento dove sono come dire vittima e carnefice paga le cose meglio di essere da solo che pazze rendite dagli altri
Io come amministratore comunale con Capodarco cominciato a lavorare nell'ultimo anno sono sincera anche se da dieci anni
Sono consigliere delegata per legge o meglio sempre condiviso con loro battaglie ideologia modi di essere culture da cambiare insomma però poi sui servizi emergono tenuta molto all'Ateneo
Anche perché non ero stata c'è o meglio non avevo interlocutori questo lo dico pubblicamente le giusto fare
Don Vinicio è venuto a parlarmi mi ha raccontato di questi idioti inutili
Mettendosi in due h con forza e di tutto questo meccanismo e li abbiamo cominciato a parlare dell'acqua l'Amministrazione comunale per dei laboratori sociale
Dopodiché con la Provincia ci siamo accordati perché ci fosse continuazione ma i tempi della politica sono lunghi
I bandi hanno dei tempi lunghi quindi si troviamo di fronte a due mesi di scopertura che erano proprio i mesi estivi vado primo sullo specifico ma sarà Benanti discorsi però se non vedevamo questo peso non potevo parlare qui a questo tavolo
E siccome non mi piace che si dica che me ne lavo le mani chi mi conosce lo sa a
Io vorrei dire che
Per luglio e agosto non so come non so quanto ma faremo uno sforzo come Amministrazione finché non parta il bando per coprire
Questi corsi questi laboratori chiedo scusa non so in termini saputo sociali perché al di là che
Gli idioti possono essere considerati i disabili diciamo vennero c'è tutto un mondo di operatori che vive
Ma la giornata che mangia che paga l'affitto e quindi è necessario che se non vogliamo riconoscere
All'handicap una qualità di vita dignitosa dobbiamo riconoscerlo anche agli operatori sociali che situato al vento
Queste sono belle parole però bisogna fare infatti ma io credo di averli fatti nel senso che per due mesi ho coperto una spesa scoperte
E sono venute a cui soltanto nel momento in fatti fino adesso sono stata a parlare con il Gabinetto del Sindaco altrimenti non sarei venuta perché io credo che poi essere interlocutorie di una struttura quando sei
Capace di dare risposte altrimenti
Qui continuiamo a fare battaglia insieme ma non
Più che come amministratore sarei venuta come le hanno Argentina
Che poi possa essa cosa però cercate di capirmi consentendo e cosa penso di voler penso spero che voi capite che sto dicendo
Comunque detto questo copriremo una parte ancora per non chiudere due mesi perché sono veramente troppi
Intanto diamo il tempo alla Provincia di fare il bando
Ho parlato con il Gabinetto del Sindaco devo dire che Walter in questi giorni è veramente Walter Veltroni
Dire che è molto occupato molto teso sarebbe una sciocchezza
Direi ancora di più se fosse possibile trovare un aggettivo per
Raccontare il suo stato d'animo in questo momento nastri sarà felice ma preoccupato come un po'tutti noi
Che crediamo nel Partito Democratico ma che abbiamo da voglia di creare nel Partito Democratico né a sinistra
Perché noi non possiamo immaginare di cancellare con una spugna tutto quello in cui ed ha fatto battaglie trovarci in un sistema che si affianca democrazia cristiana
Io lo dico molto apertamente per mezzo scialle si affianca alla sinistra e non laicista rivoluzionaria
Ma ad una sinistra moderata e che comunque cerca di dire la sua non dando soldi e chiavi in mano alle persone ma conducendo le nelle case e accompagnando e nei servizi
Per cui il Partito Democratico ha una grande importanza in questi giorni Walter
Veltroni sta facendo lo sforzo di divenire anche segretario di questo partito proprio perché
La posta in palio è assolutamente troppo alta non ce lo possiamo permettere di sbagliare in questo momento e chiaramente per fare questo
Lui non vuole abbandonare Roma quindi continuare a fare il sindaco in più prendersi l'impegno fino
Da ottobre almeno per i primi mesi di fare anche il segretario vi assicuro che non è una delle cose più facili
Però il sociale in tutto questo non è che essa può andare ci siamo tutti attivati
C'è stata a meno di un paio di settimane fa per settimane fa
Una grande riunione coordinare sei rappresentanti della Provincia e che essi appoggiavano purché appoggiavano che sostenevano il partito dando alle il Partito Democratico intendo dandole un appoggio
Sostanziale di formazione di un'associazione e così stiamo facendo noi dell'Amministrazione comunale sempre per affiancare questo percorso storico
Io non ve la voglio tirare per le lunghe però né gli onori
All'onere di fare l'amministratore fino in fondo e dirvi quindi che abbiamo soldi per raggiungere laboratori ma anche
Reato ma anche e l'onore
L'onore anche l'onere di dire che Capo d'Arco
Non ha degli strumenti di atti all'interno inutili gli ordini seguito inutili gli atti che mi piace tanto sta cosa Zabetta dieci volte si vede che mi è piaciuto
O dividiamo inutili dico benissimo aveva questi utili idioti bisogna comunque pensare che hanno un percorso di vita che non può essere soltanto quello del laboratorio per l'inserimento al lavoro ma abbiamo la casa-famiglia le residenze la riabilitazione e più cose vogliamo dire che ne potremmo dire c'abbiamo la vita intesa come vita a trecentosessanta gradi
Noi in questo momento siamo in assestamento di Bilancio e con l'amministrazione comunale vi dico che il Governo pure che il nostro Governo però vivaci
Le cose vanno dette per quello che sono effettivamente con questo nuovo tesoretto ha tolto un po'tutti è un po'a e sta dando un po'a qualcuno però è difficile ancora capire come la metteremo fino in fondo
Il Sindaco ha già deciso che sull'handicap anche negli nella parte l'assestamento investirà
Più del settanta per cento delle entrate per cui siamo pronti ancora una volta non più però aumentare di assistenza domiciliare ve lo dico molto francamente
Perché abbiamo aumentato per tre volte l'assistenza domiciliare ma non essendoci un capitolo di bilancio specifico sono andati in un calderone generale che non ha dato tutti nello stesso modo
Quindi la necessità è quella di creare delle strutture realtà
Non solo comunità trenta socializzare anti situazioni in cui
Ci sia veramente un sostegno per le famiglie oltre che per gli utenti e dove gli operatori passino da operatori nero perché oggi l'operatore sociale
Che se ne dica per quanta una busta paga Sampò una busta paga di ridotta rispetto agli altri lavoratori
Potranno finalmente essere equiparati ad un sistema di mercato un pochino più vicino e più simile al nostro
Comunque per farla breve
L'Amministrazione comunale vuole essere ancora vicina Capodarco non vuole diversi indietro
Abbiamo parlato con il Sindaco ma anche con appunto come vi dicevo come schiena quel capo gabinetto faremmo con don Vinicio un incontro prima della fine di luglio quindi metà luglio si pensa e rimetteremo tutte le carte in gioco
Tutto lascia in un clima altro parte caldo assolutamente cauto ma in un clima caldo per tanti altri motivi tra cui quella del Partito Democratico
Non ci facciamo opera insultare questo è l'ultima raccomandazione ma anche verità in cui credo fondamentalmente di disabili vengono definiti Sempre
Qualunquisti diciamo così o meglio l'hai non l'abbiamo colore l'importante è l'obiettivo tutti dicono così non è vero
Le votiamo a destra o a sinistra scegliamo non ci facciamo mettere in discussione almeno in questo
Rimaniamo persone con diritto di voto e quando continuava politica aggiornarci sulla testa dicendo
Destra e sinistra non è importante ed importante l'obiettivo vi assicuro che è una sciocchezza perché una cosa come dicevo prima raggiunge l'obiettivo insieme un'altra essere abbandonati ad un obiettivo che noi
è
Visibile ma che comunque non è ca natura nato nel segreto dalle persone
Io credo che posso concluderlo acqua vi chiedo scusa del dentro ottenuto anche troppo ma ho la convinzione è che
Parlare abbia un senso e che i convegni ancora abbiano motivo di essere anche se ne facciamo però qui e forse troppo lunghi a volte
Però se bisognerà confrontarsi ogni tanto e soprattutto lo sapevo non poteva andare bene qui un po'da almeno una volta suona il cellulare
Andata fin troppo bene quindi mi sono persa altezza facendosi che convegni l'UNIRE noiosi però vale la pena di farli perché c'è il confronto
Ma soprattutto vale la pena di farli perché ogni volta ci si incontra spesso non capita neanche la possibilità di incontrarsi anche le facciamo tutti lo stesso lavoro e petali diamo ogni giorno come matti
Quindi vi saluto vi ringrazio
Scende da oltre a voi perché oggi ossa dei palchi quello di Cosenza è veramente
Per quanto è il mio ricordo è mio dovere finalmente questo è un parco con la pedana cosa strana che non si vede mai voglio ringraziare i tombini se Capodarco per questo anche se dovrebbe essere la normalità
Che quindi vi saluto e via con una buona sera
La ringrazio e anarchia infine
O quando sono arrivato a Roma circa un anno fa sono andato a trovarla
Ci siamo intesi farà fatica
Quotidiana e lunga e reciproca
La la prospettiva che ci ha indicato a stasera ci rasserena
Sono le famiglie quindi pubblicamente dico
Che noi chiuderemo a luglio
Ma
Ecco
Questo perché perché io mi rendo conto
Che c'è una grande fatica da parte nostra ma anche
Da parte dell'Amministrazione qualche settimana fa stavamo lì
Con
Veltroni a parlare di di di così
Di Roma indistinti
Zingale insomma hanno parole se non lo so diverse
E i problemi erano pure mo'molto alti molto molto seri e molto gravi quindi ringrazio reale consiglierei la nostra comunità
E la prendiamo per io non c'abbiamo stiamo lavorando un modello diverso di accoglienza anche di convivialità
Stamattina mentre parlavamo detto che irrompe o le regole e salto tutta la storia dell'accreditamento tutta quella roba lì perché non
Non sarebbe ovvio quindi apriremo delle comunità alloggio insieme alle famiglie
Inizieremo nel rispetto della dignità delle persone
Eccetera eccetera no ma non passiamo attraverso quell'inferno che è diventato l'inferno del personale dell'accreditamento di tutta quella
Vicenda che nonno poi vedremo in termini anche legali
Che anche giuridici come potere affrontare
Però lo sto stiamo elaborando l'idea che attraverso l'intervento personalizzato si possa scavalcare
Tutto questa in parte burocrazia in parte spesa
E in parte inutilizzate
Di questa dimensione grossa e seria
Che pure le famiglie
Urgentemente ci ci dicono io sono felice oggi di concludere questo nostro incontro ringrazio tutti voi riprendo l'impegno che ci ha dato con Franco
Di continuare
A guardare lontano guardare a guardare alto tutti sanno quale momento difficile sta attraversando la comunità di Roma però queste sono le sfide della vita
E io penso che abbiamo ha già attraversato metà del guado no non stiamo in mezzo al guado qui tra qualche tempo troveremo anche
Tutto questo nel rispetto detto sempre
Chiunque incontro senza distinzioni di alcun genere ringrazio la politica la mia non era uno provocazione era una riflessione ad alta voce
E tante che il Ministro Ferrero ci ha invitato alla riflessione più ampia ringrazio tutti voi e coraggio dice don Franco la vita continua