Excelsior 2007

Buonasera a tutti
In
Come dire chiediamo scusa per
Questi pochissimi minuti di ritardo ma cominciamo subito i nostri lavori e li recupereremo
Stasera siamo qui per presentare
Progetto Excelsior mai arrivato alla decima presentazione appunto un rapporto importante sullo stato di salute del nostro mercato del lavoro e sui fabbisogni delle imprese italiane
Prima però di entrare nel merito della della
Della relazione che presenterà il progetto degli interventi io chiederei al Presidente del Senato allora senatore Franco Marini
Di portare suo straordinario saluto di esperienza e di grande capacità anche nella materia perché
Lo ricordiamo ma viene da un'esperienza sindacale
Che ha pochi eguali in Italia
è qui a dare la parola al senatore Franco Marini presidente del Senato
Se
Io
Secondo signore e signori
Colpa mia
Dicevo che salutando le signore e signori rilevavo una presenza dei giovani
Che indicativo di un interesse assolutamente positivo a questi problemi
Io desidero subito dirvi
Che ho ritenuto importante accogliere la proposta del presidente dell'Unione italiana le Camere di commercio di presentare qui
In Senato questo rapporto eccezion sui fabbisogni occupazionale del nostro Paese per l'anno in corso
Ancora un po'chiuso se non ci pianti addosso così
Nel rivolgere il mio saluto a tutti voi presenti desidero perciò anzitutto sottolineare il rilievo oggettivo di un rapporto che è giunto ormai alla sua
Decima edizione annuale
Non siamo di fronte infatti ad un documento di impostazione teorica
Che sarebbe pure importante
Ma disponiamo attraverso questo rapporto di nuovi dati precisi e concreti
Sull'effettivo andamento dalla domanda di lavoro nel mondo produttivo del Paese
Questa indagine realizzata come è noto con la collaborazione del Ministero del lavoro
Fornisce un monitoraggio preciso delle esigenze di nuova occupazione dichiarate da
Oltre cento mila imprese di varia dimensione e nei diversi settori produttivi
Si tratta di uno strumento la cui efficacia è anche dimostrata anno per anno attraverso le statistiche dell'Istat
Che sostanzialmente confermano gli incrementi occupazionali che questo rapporto segnala
Ritengo che sarebbe necessario
Valorizzare di più questo lavoro
E la presenza del Senato caro Presidente può essere anche un elemento di disponibilità l'aveva corsi
Per vedere come fare ovvero collegarlo meglio alle decisioni istituzionali
Che ha i vari livelli riguardano le politiche per il lavoro
Quando sono stato Ministro in questo campo
Una quindicina d'anni fa finti può dietro nel tempo
Ricordo che non disponevamo in Italia di strumenti così precisi e sofisticati
Per fare programmi e politiche più precisamente mirate
Questa è infatti una indagine
Che ci offre lo ascolteremo
Dati di quantità
Si parla di ottantatré mila nuovi posti di lavoro per il due mila sette
Ma anche elementi di qualità preziosi
Perché possiamo già sapere ad esempio che che sta nuova occupazione sarà per il trentanove per cento circa nelle industrie per il sessanta per cento dei servizi
Abbiamo poi i dati sui titoli di studio richiesti sulla dimensione delle imprese che cercano lavoro
E sulle diverse aree territoriali
Non voglio anticipare giudizi che saranno esplicito o implicito le parole
Dei relatori
Ma ad una prima osservazione sia pure veloce
Che io faccio sempre quando mi trovo a presentare qualche cosa e ieri sera lo sfogliato
Un peggioramento della situazione meridionale rispetto al nord è l'elemento di maggiore preoccupazione politica se ho interpretato bene scorrendolo velocemente dei dati che ci verranno illustrati
Non spetta quindi a me anticipare
I risultati di questo lavoro ma mi sembra importante oltre che per le quantità per gli approfondimenti di qualità che ci propone
Il rilievo oggettive e la necessità di un lavoro più intenso l'ho già detto mi sembra una necessità anche da parte dal Parlamento
Per trarre da questi dati ogni utile elemento per delineare i migliori politiche di crescita sociale ed economica per il Paese
In particolare con l'occhio I nostri giovani
Nei tanti anni della mia vita sindacale e politica mi sono trovato spesso a constatare
Il divario che si crea tra le aspettative delle famiglie
Il divario molto accentuato in Italia se guardo agli altri Paesi europei che si crea tra le aspettative delle famiglie dei giovani e le opportunità concrete che il mercato del lavoro propone
Opportunità che non sono spesso di quantità o di qualità inferiore alle attese
Ma sono semplicemente diverso
Quindi un più forte impegno per l'orientamento per conciliare la domanda di lavoro che c'è con l'offerta di giovani
Mi sembrerebbe un obiettivo riformatore possibile
Proprio alla luce di dati come quelli che voi raccogliete offrite al modo sistematico
La ripresa
Economica del Paese è in corso
E il tasso di disoccupazione complessivo scende costantemente danni
E poi che
E trainata è stata trainata nei due anni in cui questa nostra situazione economica
Ha lasciato una situazione di dura stagnazione trainata in particolare dalla domanda estera
Dall'esportazione le previsioni sono comunque positive in questa direzione
Se fossimo capaci a livello politico ed economico più generale di accompagnare
A questa tenuta
E probabilmente crescita ancora il commercio internazionale si muove con una crescita del sette per cento
I Paesi europei crescono dal tre al cinque per cento noi al due in questi ultimi due anni due qualcosa se fossimo in grado
Di guardare anche con provvedimenti opportuni anche alla domanda interna probabilmente si alzerebbe anche
La quantità e la qualità di crescita del nostro Paese
Si tratta di intervenire con pragmatismo per fare incontrare meglio la domanda con l'offerta
Per proporre alle famiglie alla scuola i giovani alle università percorsi concreti per l'ingresso positivo nel mondo del lavoro
Più volte nell'anno che ho trascorso qui in Senato
Mi sono trovato a parlare di problemi del lavoro l'ho dovuto fare sempre richiamando l'attenzione su alcune criticità serie che ci sono nel nostro mondo del lavoro
Mi riferisco in particolare
Ad un eccesso di precarizzazione dell'occupazione dei giovani ed ai gravi problemi della sicurezza del lavoro
Senza poterlo affrontare avrà fatto qualche volta con più tempo ed attenzione
Il problema non è la flessibilità una certa flessibilità del lavoro
Questa parola
Quando io ero segretario della CISL è una parola demonizzata
Dentro il mondo sindacale oggi accettata contrattata presente
Però
Il mio giudizio che mi fa dire che
Questa precarizzazione un indice critico e il fatto che la quantità
E l'uso quantitativo di questi strumenti di lavoro temporaneo in qualche modo di diverse forme
Va oltre a mio giudizio dalle esigenze oggettive del sistema produttivo italiano
E quindi nel momento in cui non si rifiuta
La necessità nei rapporti globali
Europei e più larghi di temere l'occhio all'esigenza dell'impresa e dare un certo
Indice di flessibilità lavoro questo è un male se deborda dalle possibilità fissi o dalle necessità fisiologico che va combattuto
Perché questa eccesso di precariato Calavita la prospettiva in sentimenti
Il modo di guardare al Paese dei nostri giovani questo è un punto su quale spesso ci siamo fermati un'altra è quella della sicurezza sui posti di lavoro
Riportata o con forza all'attenzione dell'opinione pubblica negli ultimi mesi dal Presidente della Repubblica
Non voglio certo mettere oggi in secondo piano questi due aspetti come vedrete anzi rivolga ancora un invito pressante a chi ha responsabilità dirette perché ci si adoperi con serietà e celerità
Per dare vita misure in grado di stabilizzare il lavoro dei giovani e di alzare notevolmente la soglia della sicurezza con la netta diminuzione degli infortuni sul lavoro
I dati drammatici annuali sono sotto gli occhi di tutti sono spesso indicati vere di nostri dibattiti dalla stampa
Quindi Senato stiamo completando in Assemblea
L'esame del disegno di legge sulla sicurezza del lavoro
Abbiamo già cominciato a votarlo io spero che di riprenderlo domani
E portarla avanti con speditezza e spero proprio comunque di riprenderlo con lo spirito di collaborazione tra maggioranza ed opposizione che si è registrato in Commissione
E che questo consenta di concludere in breve tempo con l'approvazione di questo testo ricordo anche che il dodici giugno
Sempre al Senato abbiamo approvato un disegno di legge che ora è passata alla Camera
Che contrastare con forme nuove e più rigide
Più efficaci io spero
Lo sfruttamento del lavoro dei lavoratori clandestini specifico
Perché spesso gli infortuni e cose analoghe accadano anche in forme di lavoro nero nascosto
Che segnano per esempio in agricoltura nell'edilizia colleghi ritorno della figura del caporalato
Che è un paese del nostro livello deve combattere cancellare forme di sfruttamento
Che proprio distanti mille miglia da i valori e dalle
Aspirazione che un Paese come il nostro a questo il Senato la già approvati
In una maniera stringente si pone dinanzi a questo reato che è chiamato di grave sfruttamento dei lavoratori clandestini
Nel ricordare queste cose però voglio anche dirvi che sono lieto concludo subito oggi di poter parlare con voi di un mercato del lavoro che cresce
Di una economia produttiva che esprime fabbisogni concreti
Il Paese ha bisogno di riconoscere tutte le proprie energie positive
Quelle che giorno per giorno ci consentano di competere di tener testa scenari nuovi impegnativi
Quando talvolta nella Presidenza del Senato sono costretto a rivolgermi alle forze politiche
Di maggioranza e a quelle di opposizione per sollecitare un maggiore spirito di collaborazione istituzionale
Sui temi di maggior rilievo che interessano veramente il profondo
Del delle questioni vitali per il Paese
Naturalmente senza pensare con ingenuità che
Fare degli inviti
A vedere assieme trucchi il livello magari del confronto politico anche aspro la situazione anche numerica del Senato perché decisa dal voto del popolo italiano
Realizza una condizione
Di di complessità insomma quasi metà e metà l'Aula quindi non è facile però anche in questa situazione a me è capitato di sottolineare che rispetto a certi problemi e su quel provvedimento approvato il dodici giugno
Di contenimento di di di di combattere questa piaga dello sfruttamento dei lavoratori che già sono clandestini nel nostro Paese lì si è trovato poi alla fine uno spirito di collaborazione che ci ha aiutato
A realizzare questo provvedimento io
Ho in mente soltanto la risoluzione di problemi concreti la realizzazione di obiettivi quando faccio questi inviti che riguardino tutti e che non dovrebbero dividerci
Il lavoro che oggi
Caro Presidente presentati così concreti ed utile mi sembra proprio che si muova con questo spirito
Voglio fare dunque i miei più vivi complimenti a quando hanno promosso e realizzato questa iniziativa
Alle Camere di commercio dalla loro unione nazionale che assicura un costante rapporto con le imprese con l'economia reale
E che costituiscono la Rete per la raccordo raccolta ordinata dei dati naturalmente e al Ministero del lavoro
Per concludere
Mi auguro davvero
Che nel nostro Paese cresca la capacità di sviluppare politiche efficaci
E riformiste con tutto quello che questa parola
Impositivo significa e anche nel delimitare certi ambienti in cui la politica dovrebbe positivamente muoversi e che si misurino sui dati concreti
E su questi elementi siano capaci
Di svolgere azioni di crescita sociale e civile per questo vi ringrazio nuovamente
Ringraziamo Presidente del Senato senatore Franco Marini per le parole
Di rende
Competenza di grande sensibilità
Quando parla di lavoro Presidente Marini commenti
Tira fuori la sua anima e le cose
Importanti che ha detto ci impongono adesso di a entrare nel merito con concretezza io direi chiederei al dottor Giuseppe De vivo il Segretario generale di Unioncamere di illustrarci diciamo
Contenuti e significato della del rapporto del progetto Excelsior
Una sera ma io non illustrerò
Il contenuti lo farà
Molto meglio di me il direttore del Centro Studi subito dopo di me
Il Presidente invece né
Esaminerà e ne valuterà tutti gli aspetti e le prospettive politico desidero fare un ringraziamento a tutti voi che siete qui oggi così numerosi e un ringraziamento particolare al Presidente del Senato Marini che
Non solo ci ha dato l'ospitalità in questa splendida sede ma che ci ha onorato e ci onora con la sua partecipazione e con le parole importanti e significative che ci ha rivolto che sono una testimonianza dell'attenzione come
Del resto egli stesso ricordava con cui ha seguito e continua a seguire i temi di cui oggi discutiamo quelli legati al mondo del lavoro e un ringraziamento molto caldo faccio anche
Alla Ministero del lavoro e alla dottoressa Vera Marin Cioni perché
Senza la collaborazione del ministero ormai decennale questi risultati che oggi andiamo ad approfondire non sarebbero stati possibili quindi grazie
Davvero due battute solo uno suo eccezione
E c'è il signor
Lo diceva adesso il decimo estive rapporto quello che oggi presentiamo
Ed è un rapporto che è straordinaria a livello europeo non c'è un'esperienza simile
Comparando le diverse esperienze dei diversi Paesi europei e l'analisi più approfondita del sistema del mercato del lavoro
Ogni anno lo ricordavamo poc'anzi
Poco prima di entrare in questa sala con il Presidente e con il Presidente del Senato cento mila aziende con almeno un dipendente vengono interrogate
E da cento mila aziende non si può dire che si traggano dati come di un campione qualunque è un campione più che significativo e il riscontro alla fine dell'anno conferma che le previsioni che le aziende mettono nei loro Budget sono poi confermate
Quasi alla centesimo
Eccesso c'è serviti in questi anni per tre cose è servito alle imprese per conoscere meglio l'economia i settori doveva lo sviluppo italiano perché
Conoscere doveva allo sviluppo del capitale umano oggi serve moltissima spiegare dove va l'economia
Secondo è servito esse battuti policy maker rappresentanti delle istituzioni alle forze sociali al mondo imprenditoriale
E conoscere per governare e importante conoscere per anticipare il problemi le criticità essenziale
Questa è la seconda grande funzione che ha svolto cessioni in questi anni una terza grande funzione di grandissima prospettiva per il futuro anch'essa
E quella per cui attraverso cessioni il mondo della scuola dell'università della formazione e in grado di monitorare costantemente un fattore fondamentale cioè la domanda di lavoro da parte delle imprese
Per aiutare a ridurre il gap che c'è tra formazione e richiesta da parte delle imprese per avvicinare un po'di più quello che oggi è un problema straordinariamente gravi in certe parti del Paese della nostra economia
Queste sono le tre grandi funzioni che c'è il signor
Con
La presentazione di oggi mi auguro lo confermerà ha svolto e continua a svolgere per l'economia e per i protagonisti delle istituzioni in Italia
Seconda brevissima battuto il ruolo delle Camere di commercio con eccezione noi Carmiano interpretiamo il nostro ruolo tipico che quello di analizzare
I problemi dell'economia di conoscerli
In realtà
Con il contatto diretto con gli operatori dell'economia non attraverso analisi a tavolino modelli econometrici analisi macroeconomiche nel rapporto quotidiano riusciamo a distinguere i problemi veri da quelli che sembrano solo problemi veri
Ecco io credo che
Questo dato questo fatto che nei prossimi mesi giorni nelle prossime settimane troverà una conferma a livello locale perché molte camere di commercio dedicheranno alle analisi provinciali sui dati provinciali dei momenti di riflessione
è un dato fondamentale perché mette insieme attorno alle Camere di Commercio quelli che sono i protagonisti delle Camere di commercio le rappresentanze imprenditoriali i trarre le rappresentanze le consulte rappresentanza del mondo del lavoro che siedono nei consigli delle Camere di commercio
Ecco io credo e questo è l'auspicio
Nostro nel aver promosso anche questa giornata di riflessione che anche oggi vengano fuori come è venuto anche nel passato
Momenti significativi di analisi di interpretazione del dove va l'economia italiana del doveva anche l'Italia nel suo complesso grazie
Grazie al dottor Tripoli adesso chiederei al presidente Andrea Mondello di
Venire un attimo perché
Prima di entrare nel merito della ricerca vera e propria con le analisi che ci farà poi il dottor Claudio Gagliardi il direttore del Centro Studi neanche a me dovrei chiedere
Al dottor Mondello due cose che
Anche io ho guardato ha avuto il piacere di poter vedere la
La ricerca a ieri oggi
Ecco due cose mi colpiscono veramente in modo drammatico qui
Come dire son dati significativi che la politica come dire non può non perché il la Polignano potranno tenerne conto
Dopo tanto parlare come dire
Il sud arretra ancora cioè cresce
Cresce anche in modo significativo ma come di rado lenta la crescita e quindi il divario è legata a nord e sud dopo tanti discorsi dopo tanti interventi rischia di allargarsi ancora che cosa non va
Io ringrazio
L'amico Mauro Lozzi
Ma voglio anche deludere subito problema della comunità questione meridionale un problema molto complesso
E come dire sarebbe
Come dire grave se noi volessimo proporre una soluzione molto semplificata
Certo è
Che
Se posso fare una brevissima premessa alla mia tentativo di risposta
Quando prima notavamo la attenzione l'importanza dei dati dell'indagine che noi facciamo il Ministero del lavoro il noi
Su questa in indagine Excelsior
Noi abbiamo visto due cose
Io cerco di dire tutti i dati molto Luzzi però delle volte il dato rozzo aiuta il primo che sostanzialmente confrontate con le indagini Istat di questi anni dimostra che le previsioni del
Del dell'Excelsior sono sostanzialmente corrette
Quando prima il presidente Marini che io ringrazio straordinariamente non solo tanto della
Sua presenza ma del suo intervento perché
Dell'intervento ha infatti Zanato nella sua breve dell'esperienza da sindacalista evidentemente l'aiuta dorme in dieci minuti io l'ora che ha impiegato a leggere la nostra indagine focalizzato i temi reali e cioè
Che sostanzialmente non c'è più una forte crescita occupazionale come noi speravamo che ci fosse
E poiché il gap nord-sud
è il cuore del problema eh allora forse il problema dell'indagine Excelsior e di non essere
Tra virgolette abbastanza ascoltati o non essere noi in grado di facce ascoltare adeguatamente cito un dato tra tutti
E pensiamo al dato della scolarizzazione no
è noi abbiamo un problema in Italia che se noi vogliamo creare un giovane occupato basta che lo convinciamo a iscriversi di una facoltà scientifica Ingegneria in particolare no
E invece i nostri giovani continuano a scegliere altre Facoltà da cui escono dei potenzialmente delle persone molto ostruiti istruite ma non occupati e questo secondo me è un segnale importante noi dovremmo in qualche maniera riuscire a comunicare
Io lo dico per quello che riguarda le Camere di commercio ma è un problema che si deve porre anche alla politica di spiegare alla gente che esiste questo grande problema
Un'altra data che emerge che secondo me straordinario e qui vengo a tentare di risponderti allora il tuo quesito nord-sud
è un dato che emerge chiarissimo
Su cento laureati nel Centro-Nord dieci sono laureati cinque nel suo
E questo è un dato che
Deve essere un dato di straordinaria preoccupazione
Ci preoccupa perché non solo questo vuol dire che la qualità del prodotto del servizio che viene
Tra virgolette
Che e il fatturato del meridione di qualità meno competitiva di quello del Centro-Nord
E dall'altra parte che nelle aree del Meridione dove c'è un alto livello di scolarizzazione noi creiamo dei piede potenziali disoccupati ad alto livello di tutti di scolarizzazione
Io non ho una risposta però perché i dati tra il sud del nord creano questa differenziazione però certamente ci viene da pensare che i centosessantaquattro
Miliardi di euro che la spesa che negli ultimi venticinque anni
Ha fatto lo Stato per cercare di recuperare questo gap
Evidentemente qualche cosa in questa spesa non ha funzionato
E ci dice che
Un altro io preferisco parlare di occupazione rispetto al tasso della disordine disoccupazione che contiene degli elementi come dire psicologici più complesse noi abbiamo oggi come oggi
Un centro nord che ha il sessantacinque per cento gli occupati e il sud né ai quarantasei
Se noi andiamo a proiettare la nostra indagine a col fra qualche anno cioè al due mila dieci agli obiettivi di Lisbona vediamo che rispetto all'obiettivo di Lisbona del settanta per cento abbiamo il centro
Intorno al sessantacinque per cento il nord intorno al settanta con punte anche superiori
E il sud del cinquanta per cento questo non si può
Non stimolare evidentemente alcune reazioni poiché i problemi del Meridione siano quelli noti carenza di infrastrutture ordine pubblico eccetera
Ma c'è da aggiungere un dato che non è un dato è una riflessione politica
Una delle voci che ha crea maggior dinamismo nella nella impresa è il tema del turismo vediamo che
La cresce del turismo è una delle crescite
Più consistenti allora non ci domanderemo e ci diciamo ma allora il Meridione che ha
Come dire la situazione oggettivamente
Climatico paesaggistica più bella del Paese dovrebbe trarre profitto paradossalmente è proprio quello che è più debole
Nel settore del turismo perché
Come dire in qualche maniera mi preoccupa non solamente da persona che deve guardare i problemi dell'economia dal punto di vista delle Camere di commercio ma anche da uomo del meridione
Mi posso permettere un'altra domanda il sud e abbiamo detto questo divario che aumenta e dato come dire pericolose
A cui bisogna dar risposte e un altro dato interessante e in qualche modo preoccupante è che la crescita ci sarà cioè il saldo attivo fra entrate e uscite anche quest'anno ma questo saldo si riduce e vedo una tabella poi dopo il dottor Gagliardi ce la illustrerà meglio
Nel due mila e uno c'era un saldo positivo di trecentottantatré mila unità quest'anno il saldo attivo previste ottantatré mila unità
Cioè cresciamo ma cresciamo meno e crescono meno
Soprattutto le piccole e medie imprese che sono il novanta novantacinque per cento della economia italiana il vero traino della nostra economia che sta succedendo alla piccola e media impresa
Allora
Primo dato
Sostanziale noi dobbiamo cercare di leggere i macrodati no perché quando leggiamo dei dati ci sono dei dati che hanno come dire una lettura in qualche maniera congiunturale
Ci sono alcuni dati che invece si come dire sono talmente netti che non solo allora che ci sia un calo della crescita dell'occupazione è un dato oggettivo
Ha molte cause ma due principali una è il problema che dicevamo prima il problema del meridione
Se non vogliamo creare crescita la crescita la dobbiamo creare nell'occuparne per l'occupazione nel Meridione perché non possiamo pensare di avere delle grandi crescite laddove l'occupazione supera il settanta per cento
Questo è un fatto non contrarre non controvertibile
L'altro dato al problema dalla piccola impresa la piccola impresa si dimostra ancora una volta fragile
Ed in particolare la micro impresa e quella che ha maggiori problemi rispetto alle altre un dato che secondo me è importante che accentrato perfettamente il Presidente
Marini è quello del
L'andamento tendenziale della micro impresa abbiamo un tasso di occupazione nel due mila uno che crescerà dell'otto per cento in questo segmento oggi lo abbiamo del due
Ma perché
è il motivo secondo me è molto semplice la piccola impresa e quella più fragile e quella più sensibile
No è quella che intercetta
I problemi del Paese e allora intercetta oggettivamente tutti i problemi
Del Paese a
Accetti come dire intercetta
La debolezza in qualche maniera del quadro politico intercetta la debolezza
Del sistema infrastrutturale intercetta
Un quadro di formazione che in qualche maniera non è omogenea a quella dei bisogni delle imprese io credo che questi siano i problemi reali oggi
Io per esempio sono molto interessato a questa esperienza che hanno fatto negli Stati Uniti della Small business sei censiti
E cioè di una agenzia governativa
Che si pone il problema dei quelle imprese che sono più come dire vessate
Dalla fiscalità
Dalla inefficienza della pubblica amministrazione e da tutti i problemi del Paese sono come le persone sono delle persone più fragili e quindi con le persone più fragili
Sentono come dire di più i bisogni ecco in questo caso
In America si è ritenuto che un Paese che sembrerebbe esattamente il contrario sembrerebbe l'impresa il Paese delle multinazionali e si è sentito il bisogno di costruire un'agenzia governativa che fosse da sensore dei problemi delle imprese nello stesso tempo
Desse delle delle risposte io sono preoccupato
Il presidente Marini prima diceva
Io che ha una certa esperienza in qualche maniera lo diceva come vive per dire che
Non siamo più tutti giovanissimi
Ma io sono molto perplesso perché ho fatto molti anni di Confindustria anch'io sono come dire un'estrazione sindacale
E purtroppo i tempi mi e i problemi che levava il mio Presidente di allora Guido Carli perché era un uomo oltre che un grande economista era anche un uomo illuminato il problema dei lacci e laccioli il problema della fragilità della piccola impresa
Purtroppo li ripetiamo oggi aventi più anni di differenza è obiettivamente questi problemi esistono ancora
Quando io sento cito due dati soli poi lascio tutti i dati a
Ma io quando vedo che noi l'occupazione femminile e del trentuno per cento
Rispetto al sessanta per cento che viene indicata dagli obiettivi di Lisbona e io sono francamente straordinariamente perplesso perché mi rendo conto che il nostro è un Paese ancora arretrato che ha bisogno di un salto di qualità
Ha bisogno profondamente di un salto di qualità così come il presidente Marini ha più volte parlato del problema della precarietà del lavoro e non c'è dubbio che il lavoro
Precario crea nell'instabile nella società degli elementi di instabilità e di fragilità
Che sono oggettivamente pericolosi quindi voglio dire
Non è che siamo qui a richiamare un welfare State che risolve i problemi di tutti ma certamente quando noi ci occupiamo e ci preoccupiamo soprattutto del problema dei giovani perché le Camere di Commercio debbono gioco forza
Guardare soprattutto una logica prospettica
Ebbene non ci possiamo non porre questo problema in qualche maniera non essere preoccupate di questi segnali che noi avvertiamo è che le ASL e avvertiamo tra le altro in maniera piuttosto forte
Grazie Presidente
Io adesso dopo queste analisi queste osservazioni darei la parola a dottor Claudio Gagliardi il direttore del Centro studi di Unioncamere salutiamo il Presidente
Presidente del Senato Franco Marini
Lo ringraziamo ancora nel suo intervento
E al dottor Gagliardi chiederei appunto di illustrarci
I dati più significativi è è come dire gli input le rilevazioni che vengono da questa
Grande ricerca il punto il progetto eccezioni grazie
Grazie
Siamo arrivati al
Decimo anno di presentazione di questa indagine e credo che
La maggior parte del delle persone che oggi
Son qui presenti conoscono bene diciamo le potenzialità di questo
Di questa rilevazione e quindi tradizionalmente questi sono appuntamenti in cui
Proponiamo delle chiavi di lettura per poi
Analizzare in profondità in sede locale la ricchezza dei dati
E ampia e allora
Ovviamente
Andremo per sintesi e la sintesi riguarderà cinque punti in particolare
Una prima analisi che risente Rizzato alcuni dei dati che abbiamo già sentito disporre sottolineare dagli interventi precedenti
Circa le caratteristiche della crescita occupazionale prevista dalle imprese per
Il due mila sette
Cercando di sottolineare di individuare in particolare le differenze che le diverse tipologie aziendali presente anno in questa crescita il secondo punto che tratteremo il tema della regolazione del mercato quindi
Le tipologie dei contratti di ingresso che vengono offerti è un tema
Particolarmente dibattuto c'è dentro il dibattito su applicazioni delle riforme sul mercato del lavoro e il tema della precarietà come prima diceva il Presidente del Senato il tema poi dei canali di selezione e quindi l'efficienza del mercato del lavoro per favorire l'incontro tra domanda e offerta la qualificazione della domanda da parte delle imprese e le proiezioni in termini di
Anche sviluppo del sistema produttivo in particolare della produttività che ci derivano da questa da questi dati allora
Riassumiamo riassumiamo brevemente in in questa slide che di vi prego di di seguire nella sua semplicità i dati fondamentali dei flussi
Quest'anno sono attesi più di settecento cinquanta mila entrate
A fronte
Scusate scusate uscite a fronte di ottocentoquaranta mila circa entrate
Mi soffermo un attimo su questo dato per dire che rispetto agli anni precedenti siamo di fronte ad una crescita di entrambi i livelli sia delle entrate che delle uscite
Questo può essere marginalmente dovuto a fattori congiunturali
I tempi diciamo così di programmazione dell'impresa
Certe accelerazioni del ciclo economico i momenti in cui si vengono a determinate richieste
Però se guardiamo in
In serie storica questi dati ci dicono che c'è un una crescita strutturale di questi flussi cioè
Il
Turnover il flusso di ricambio lordo
Si va incrementando questo è il primo dato abbiamo centoquaranta mila entrati in più
E centosessanta mila uscite in più il saldo perciò rimane positivo come era lo scorso anno lo scorso anno dice parlavamo di novantanove novemila
Nuovi posti di lavoro quest'anno invece il saldo e più basso di ottantatré mila posti di lavoro ma
Il turnover è
è più accelerato
Pensate che
Sommando il tasso d'uscita il tasso d'entrata lo scorso anno avevamo un dodici per cento lordo di grosso nove quest'anno sfioriamo il quindici per cento
Ma come vedete e soprattutto nelle piccole imprese che questa accelerazione è evidente perché nelle grandi imprese oltre i duecentocinquanta dipendenti avevamo questi questi tassi di cambio
Intorno al dodici tredici per cento già negli anni precedenti
Era più elevato quello delle piccole imprese ma quest'anno è di quattro punti più elevato
Superiamo il venti per cento significa che ogni cento dipendenti che sono al lavoro nelle piccole imprese ne cambieranno per entrato per l'uscita circa il venti per cento a fosse dovuto al tema
Della precarizzazione come si diceva prima non sembrerebbe questa questa tesi suffragata da i dati perché per quanto che riguarda il livello dei contratti a termine
Ci verremmo tra poco o di contratti di collaborazione non abbiamo degli incrementi particolarmente rilevanti stiamo su livelli molto simili a quelli dello scorso anno
Sembra che il tema del ricambio generazionale o se volete dei pensionamenti
Venga venga diciamo in evidenza
In maniera particolare quindi un grosso nove
Concentrato nelle piccole imprese e fa abbiamo un dato che riguarda l'artigianato un pezzo importante del saldo è tradizionalmente fatto dalle piccole imprese si diceva dell'artigianato quest'anno sarà il trentuno per cento di questo saldo
Attribuibile alle imprese artigiane ma già l'anno scorso era il quarantatré per cento questo già ci dice
Che il tema della ristrutturazione del sistema produttivo oggi tocca in maniera evidente le piccole imprese lo vediamo dalla tabella successiva dal grafico successivo
Qua abbiamo in serie storica che cosa è successo dal due mila uno non tanti anni fa quindi
Dall'inizio di questo decennio ad oggi
Vedete che nella linea tratteggiata rossa abbiamo il tasso di crescita
Medio nazionale che dal tre nove per cento passa quest'anno allo zero otto per cento
Che cosa faceva il saldo così elevato soprattutto quella linea in alto che è la linea delle micro impresa
Le imprese tra uno e nove dipendenti che crescevano quasi al nove per cento l'otto e nove per cento mano mano vedete che questa linea
Decresce ed oggi arriva al due per cento questa è la frenata e il la motivazione più forte della frenata di questo salto
Dall'altra parte nella parte bassa di questo grafico vediamo
Quello che è accaduto nelle medie soprattutto nelle grandi imprese
Che hanno avuto tassi prossimi all'uno per cento all'inizio del decennio sono scesi sotto lo zero quindi hanno fatto le ristrutturazioni anche
Del personale tra il due mila tre e il due mila sei quest'anno sembrerebbero tornare alla crescita quindi un dato positivo certamente da scrivere alle previsioni di quest'anno e che
Tornerebbe il segno più nelle grandi imprese e questo è un dato importante di rafforzamento del sistema
Quindi la ristrutturazione avvenuta prima nelle medio nelle grandi imprese oggi sta toccando in maniera
Profonda il sistema delle piccole imprese ma bisogna guardare il sistema tutto insieme
Come diciamo come abbiamo detto anche nelle altre presentazioni degli anni scorsi se non si guarda all'integrazione forte del sistema delle piccole con il sistema delle medio-grandi non si capiscono bene questi flussi
E anche a livello settoriale come fa vedere qua fanno vedere i dati
Subito
Qua
Adesso presentati
Osserviamo che la frenata non tocca tutti i settori nella stessa maniera abbiamo in testa nel saldo occupazionale ancora una volta le costruzioni
Che spiegano il saldo di ottantatré mila dipendenti in più per
Quasi il dodici tredici per cento quindici mila dipendenti di questo saldo positivo sarà dato alle costruzioni
Ma pensate che l'anno scorso avevamo ventidue mila posti di lavoro in più previsto dalla costruzioni quindi
Continua ad alimentare un ciclo favorevole Maina significativo rallentamento
Troviamo poi il la filiera del turismo gli alberghi ristoranti servizi turistici di una posizione sempre preminente e abbastanza simile a quello dell'anno scorso
E poi troviamo i servizi avanzati all'impresa quale edizioni con cui si
Definiscono i settori spesso ingannano
Basti dire che in questo settore dei servizi avanza dell'impresa ciò che pesa in maniera rilevante in questo incremento del saldo e la storia della regolarizzazione nei call center
Che quindi un affetto positivo sull'occupazione cela e l'approviamo anche in questa dimensione settoriale il commercio
Sia al dettaglio che all'ingrosso continua a crescere più della media
Abbiamo pezzi di industria manifatturiera che non solo consolido a Roma sviluppano ulteriormente i saldi occupazionali positivi già presentati l'anno scorso in primo luogo l'industria dei metalli e poi l'industria meccanica
Il Presidente del Senato parlava di una crescita trainata dall'export in questi due settori industriali troviamo diciamo le semplificazioni di questo dato confermato anche da altre indagini
Abbiamo
Alcune migliaia di posti di lavoro in più
Rispetto già un saldo positivo lo scorso anno siano imitarli che nella meccanica
Sembra diciamo affrontare una nuova fase anche il settore dei servizi finanziari che ha
Conosciuto una profonda ristrutturazione negli anni scorsi e adesso
Torna alla crescita
Abbiamo non compare nella tabella ma lo trovate nel volume una un ritorno alla crescita significativo anche per la esiti quindi per i servizi di informatica e telecomunicazioni abbiamo un saldo
Diciamo nella media che è una crescita però rispetto
Agli anni scorso in cui invece c'è stata una sesta una certa staticità in questi settori
Permangono dei settori con dei saldi negativi però anche questi tutti Ida interpretare il settore che
Si dovrebbe
Avere ancora un un'emorragia diciamo così di posti di lavoro e il settore la filiera del tessile abbigliamento e calzature
Che perderebbe circa cinque mila e cinquecento posti di lavoro nelle previsioni dell'impresa e quindi la ristrutturazione in questo settore continua l'anno scorso però considerate che era il saldo negativo era superiore alle sette mila unità quindi sembrerebbe
In rallentamento questo dato
Ma quali sono
Le
I profili delle imprese che assumono cioè quelle
Che in questa
Diciamo perdurante ristrutturazione
Evidenziano i modelli vincenti
Qua abbiamo l'individuazione della della percentuale di in di imprese che assumono dell'anno scorso era il ventitré virgola quattro per cento che quest'anno supererà il ventisei per cento
E negli istogrammi che trovate al di sopra di questo totale trovate
Diciamo le forme
Le tipologie di impresa che da un anno all'altro sono in maggiore crescita e allora abbiamo un dato positivo nelle aree distrettuali
Nelle aree distrettuali del made in Italy che appunto ritrae innate da questo riposizionamento sulle produzioni qualitative
Son tornate
Ad assumere
In questi anni hanno avuto anche una funzione anticiclica cioè anche quando i mercati non andavano bene hanno mantenuto occupazione
I distretti si confermano in questo ruolo sociale
Diciamo di forte tenuta anche di integrazione quella comunità in cui sono inseriti
Ma adesso in molti distretti si è ritornati a crescere e supera il trenta per cento la quota di impresa assume enti ma è soprattutto la parte delle imprese esportatrici che spiega meglio
Il pezzo di manifatturiero che cresce di più
Ed è la forma organizzativa della società di capitali e quindi la forma organizzativa
Diciamo di organizzazioni per liberale più complessa quella che
In questo momento riesce a dare
Più spazio all'occupazione dal punto di vista territoriale se ha già detto del Mezzogiorno
Se ha già detto che
La frenata l'aspetto che rileva che preoccupa anche se il saldo attivo rimane con il segno più ed anzi i valori assoluti
E ancora il saldo più significativo ventotto ventinove mila circa dei nuovi posti di lavoro saranno grati del Mezzogiorno
Nel due mila uno però il tasso di crescita del cinque tre per cento adesso nell'uno e tre per cento
Si sono persi quattro punti nel tasso di crescita anche nelle altre aree c'è stato questo rallentamento come vedevamo all'inizio ma in dimensioni più contenute
Dopodiché
Nelle province di anche
Diciamo contrassegnate appunto da Bianco trovate i tassi di crescita più bassi allora qua possiamo riconoscere ancora profondi fenomeni di ristrutturazione che
Attraversano il nord-ovest in Piemonte in particolare
Aree della Toscana are del centro Italia della Sardegna
Trovate invece diciamo interessanti tassi di crescita nel nord-ovest in province come a scrivere esce a Genova nel centro Italia
Per significare la ripresa di quelle aree distrettuali basti vedere quello che sta accadendo a Pesaro quindi nel distretto di mobile qua Macerata nel distretto delle calzature in generale l'Abruzzo la Basilicata il Molise
Su rappresentano un'area
A a forte diciamo così dinamicità in questo momento occupazionale
E veniamo al secondo pezzo della della relazione che riguarda le tipologie contrattuali in entrata previsti dall'impresa
Qua abbiamo una scaletta molto evidente dall'inizio degli anni due mila ad oggi che vede decrescere
La richiesta di contratti in entrata a tempo indeterminato rappresentavano il sessanta per cento nel due mila uno rappresentano poco più del quarantacinque per cento
Nelle
Previsione delle imprese di questa
Questo dato però banalizzato con diciamo va analizzato in profondità
Anzitutto perché ha delle differenze territoriali significative nel Mezzogiorno ad esempio più del cinquanta per cento il cinquantuno per cento delle assunzioni saranno fatte dalle imprese con contratti a tempo indeterminato
Dall'altra parte abbiamo una crescita dei contratti a termine che però sembrano stabilizzarsi in quella quota tra il quaranta e quarantacinque per cento
Abbiamo
Una diciamo un non decollo invece dei contratti di apprendistato e abbiamo dati residuali per tutte le altre forme contrattuali dai contratti di inserimento alle altre forme introdotte dalla nuova legislazione
A nostro avviso si può trarre da questa indicazione anzitutto una scelta di semplicità da parte delle imprese le imprese vanno semplificando i loro strumenti
E i due strumenti preferiti rimangono il contratto a tempo indeterminato o il contratto a tempo determinato
Dalle
Dalle nostre stime
Risulterebbe che entro un anno tra il trenta il trentacinque per cento di questi contratti a tempo determinato
Vengono trasformati in contratto a tempo indeterminato questa è una delle ragioni per cui
Se si esaminano poi i dati
Dell'Istat sulle forze di lavoro non troviamo il quaranta per cento
Di lavoratori a tempo determinato ma troviamo quote su Standard europei intorno al tredici per cento quindi
Questo aspetto della precarietà non sembra esplodere e sembra invece assorbire
La necessità di una forma di ingresso nel mercato del lavoro nell'azienda l'azienda
Deve provare il nuovo lavoratori nuovo ingresso e il contratto più utilizzato per questa prova e il contratto a termine nella riforma del mercato del lavoro
Questo questa finalità era conferita soprattutto al contratto di apprendistato per una serie di ragioni che forse
Voi conoscete anche meglio di me
Ci sono state delle difficoltà al decollo di questo contratto che è ferma al nove nove sei per cento
Ha una potenzialità
Almeno del venti per cento al sud assumendo appunto la veste di contratto d'ingresso
Ma non riesce ad assolvere questa funzione la funzione invece assolta dal contratto
Il part-time continua diciamo la sua crescita ma
Soprattutto nei servizi e d'altra parte son ben individuabili i settori dove bene si riesce ad inserire
Il part-time è comunque una tipologia contrattuale di fondamentale importanza anche per la crescita del tasso di occupazione femminile non aumentarle invece lo troviamo nei dati successivi contratti di collaborazione
Se un effettuo lo hanno avuto
Le le riforme degli ultimi anni sicuramente e da ricercare in questo in questa dimensione
I contratti di collaborazione sono calati nel due mila cinque prevedevamo le imprese prevedevano un calo anche nel due mila sei di fatto invece ex-post abbiamo rilevato che si sono tenute
Sugli stessi livelli del due mila cinque probabilmente perché ripartito anche il ciclo economico hanno avuto bisogno
Anche di utilizzare
Questo tipo di forme ma nelle previsioni abbiamo un ulteriore ridimensionamento dovrebbero scendere intorno ai cento settanta mila che se Pocescu dessero anche
Diciamo i contratti che non sono contratti a progetto ma sono i contratti che riguardano gli amministratori e le altre forme che
Vengono contrattualizzate in questa maniera
Andremmo intorno ai centocinquanta mila soprattutto diminuisce lo zoccolo dell'impresa
Che utilizza puntando utilizzare questi contratti scende intorno alla sei sette per cento
Difficoltà diciamo già note permangono invece nei canali di assunzione
Del si conta di reperimento
Riferiscono un pochino rispetto all'anno scorso perché ricresciuta l'economia e stanno ancora intorno ad un problematico trenta per cento
Problematico trenta per cento perché abbiamo settori soprattutto i settori industriali che salgono facilmente
Al trentacinque per cento o al quarantacinque per cento come nel caso dell'industria del mobile
Al quarantadue per cento nel caso in busta di metalli e benché perdo occupazione persino la filiera della moda il tessile abbigliamento calzature ha difficoltà ribellione su risorse il trentotto per cento le difficoltà
Dichiarato da queste industrie è più basso la difficoltà nei servizi al venticinque per cento ma il turismo da cui ci si attende molto in termini occupazionali ha una difficoltà ancora del trenta per cento
Ci vogliono quattro mesi per trovare la figura giusta
Da parte dell'impresa nel momento in cui gli aprono la posizione
Di ricerca
E questo probabilmente è dovuto anche
Alla farraginosità ancora dei canali di assunzione la conoscenza diretta del personale è ancora il canale preferenziale poi
Cresce il fai da te delle aziende con le banche dati aziendali la raccolta dei curricola zingari
I centri per l'impiego quindi la struttura pubblica ancora ha un ruolo nell'interpretazione nell'intermediazione che riguarda tra il sei il sette per cento dei neo assunti
E però in crescita di circa un punto rispetto all'anno scorso e poi ci sono aree del Paese nel nord est nel centro dove e più significativa
Ma veniamo forse all'aspetto
Più incoraggiante dei dati di quest'anno cioè la crescita di qualificazione richiesta dall'impresa
Cresce la richiesta di diplomati
Dal trenta tre nove al trentaquattro e nove
Ed è interessante osservare che per più della metà di questo incremento
Lo si può giustificare con la richiesta di
Diploma arricchito da
Da post-diploma quindi dall'istruzione e formazione tecnica superiore quindi
L'esigenza del canale della formazione tecnica superiore da questi dati appare in crescita cresce soprattutto alla richiesta di laureati di mezzo punto in un anno
Sono settantacinque mila
E continua ad essere preferita la laurea specialistica ma segnalo il fatto che
Cresce sempre di più
L'indifferenza dell'impresa rispetto all'offerta di laureati
Questo a nostro avviso perché diciamo regna una confusione crescente circa l'offerta formativa del canale universitario per cui l'impresa non ha
Sempre una preferenza predefinita accresce la dose di formazioni interno in entrata
E più si è formati in entrata quindi in questo caso maggiore il titolo di studio entrata e più sarà la dose di formazione che l'impresa riserverà I nuovi assunti
Ma il dato più interessante ho cercato di sintetizzarlo nella slide successiva
Dove faccio presente che su questo i settantacinque mila laureati che le imprese cercano più di cinquantasei mila afferiscono alle lauree economico scientifiche abbiamo
I gruppi economico statistico ingegneristico medico sanitarie chimico farmaceutico che insieme
Fanno cinquantasei mila e quattrocento richieste
Ora
Se andiamo a rilevare
Qual è l'offerta di laureati in queste discipline depurando i dati dell'offerta dai laureati che
Finiscono nella pubblica amministrazione oppure prediligono il canale del lavoro autonomo troviamo che
Avremmo una
Una distanza di circa
Cinque mila unità e cioè le imprese
Dovrebbero trovare difficoltà a ad assumere laureati per almeno cinque mila unità perché l'offerta
Così depurata sarebbe di cinquantuno mila
Persone di cinquantuno mila laureati quindi un gatto e di cinque mila
Se però assumiamo tutte le lauree
Allora
Allora abbiamo un surplus di quasi venti mila laureati rispetta la domanda sempre depurati in quella maniera
Peccato che la specializzazione di questi venti mila laureati non corrisponde alle esigenze quali vive dell'impresa ancora più danno drammatico
Sembra presentarsi il quadro per i diplomati
Noi abbiamo
Complessivamente
Diciamo nella
Nella hit parade dei diplomi richiesti i diplomi tecnici IRAP indirizza amministrativo commerciale quasi cento mila turistico-alberghiero ventisei mila meccanico elettrotecnico edile di informatico tutti insieme
Fanno una richiesta di cento settantaquattro mila diplomatico ora
I diplomati che la Corte che esce in un anno e che non contino agli studi universitari quindi non si affaccia subito al mercato del lavoro dipendente assommerebbe accento trentacinque mila unità
Tutti i diplomati
Richiesti con un diploma tecnico sono duecento mila centosettantaquattro quelli principali duecento mila tutti i tecnici ma abbiamo un'offerta di cento trentacinque mila unità negli ultimi dieci anni
Abbiamo avuto cento mila iscrizioni in meno negli istituti tecnici
E non per un calo demografico perché contemporaneamente abbiamo avuto duecento mila iscrizioni in più nei licei quindi la licealizzazione del percorso formativo secondario
Sta creando un problema di mismatching rilevantissimo per il mercato del lavoro oggi siamo in grado di misurarlo che
Per questo crediamo che
Diciamo anche l'appello ad utilizzare questi dati per l'orientamento possa essere utilmente raccolto in questa chiave ma sugli aspetti qualitativi il sistema informativo Excelsior cita le formazioni più preziose a proposito delle professioni richieste
Qua in sintesi
Abbiamo messo per i tre gruppi professionali principali quali sono le professioni più richieste
Abbiamo
Le professioni Eschilo quindi quelle a più elevata specializzazione che crescono di
Nel peso complessivo dell'assunzione di uno virgola cinque punti
Contemporaneamente perdono
Un punto un punto e mezzo ciascuno sia agli impiegati esecutivi e gli addetti ad attività come c'è
I servizi sia gli operai specializzati e i conduttori di impianti il resto lo guadagnano quindici compunto le professioni non qualificate ma concentriamoci su questo aspetto degli estimi
Che cosa a me sembra rilevante a me sembra rilevante il fatto che le imprese dimostrino con le assunzioni che intendono fare che in questo momento sono concentrate soprattutto sulla ricerca dell'efficienza produttiva
Mentre negli anni della ristrutturazione nella prima parte di questo decennio ci sono concentrate a riposizionarsi con
Produzione a maggior valore aggiunto sulla qualità eccetera quindi hanno fatto innovazione di prodotto
Hanno mantenuto occupazione abbiamo visto la crescita occupazionale anche quando avevamo la crescita zero adesso cercano due cose cercano di recuperare i margini che in parte hanno sacrificato l'anno scorso due anni fa tre anni fa
E cercano di recuperare questi margini attraverso l'efficienza produttiva quali sono le figure dell'efficienza produttiva i tecnici dell'Amministrazione dell'organizzazione
Quindi significa che le imprese stanno lavorando sull'innovazione organizzativa anzitutto
Perché sempre di più conta l'interrelazione con il sito resto del sistema delle imprese con quella che chiamiamo la filiera e queste figure servono a svolge queste funzioni
Poi i tecnici dei rapporti con i mercati quelli che servono a trovare nuovi mercati a fare marketing a fare esportazioni quindi
Attenzione all'efficienza produttiva attenzione alla ricerca diciamo così di nuovi mercati
Torna come dicevo prima
La richiesta di informatici e telematici disegnatori industriali Kafka ma e poi infermieri e filiera sanitaria
Continua ad essere
Importante e
Di difficile reperimento sessantacinque per cento difficoltà di reperimento per quella filiera
Il fatto che si cercano si cerchi di lavorare sull'efficienza produttiva sull'organizzazione e sull'informatica le telematiche sulla esiti
Secondo noi
Se vista insieme al fatto che cresce
Circa del due per cento l'attesa di quest'anno
Il il PIL che cresce un po'meno l'occupazione dovrebbe portare
Ad un incremento di produttività ma su questo ci sono verso la fine
Le piramidi che già l'anno scorso l'avevamo proposto ve li riproponiamo quest'anno per dirvi che
Sempre di più la piccola impresa e
L'area dove si concentra
Diciamo il
Il sapere produttivo il sapere degli operai specializzati il ventisei per cento della struttura di richiesta occupazionale della piccola impresa riguarda gli operai specializzati
Il giallo che sono appunto questi operai specializzati lo troviamo
Prossima al cinque per cento delle grandi imprese i al dodici per cento nelle medie imprese
Dall'altra parte l'intelligenza diciamo dell'EISC il
Si concentra invece sulla media che sulla grande impresa ventidue tra il ventidue il ventitré per cento delle richieste delle medie delle grandi imprese sarà concentrato su queste figure
E dall'altra parte quest'anno le piramidi verrà delle proponiamo anche per una visione territoriale
E cioè per far capire diciamo come sia diversa qualitativamente la domanda del Mezzogiorno rispetto al resto del Paese
Prima il Presidente diceva che su cento assunzioni nel Centro-Nord dieci sono per la pratica su cento assunzioni nel Mezzogiorno cinque sono per laureati
Il riflesso ce l'abbiamo nelle figure professionali su cento assunzioni nel centro nord venti sono per profili estirpi
Nel sud dodici sono per profili estivi e dall'altra parte invece si concentrano funzioni che riguardano più funzioni amministrative o funzioni di
Diciamo
Operai specializzati
Nel Mezzogiorno
Ed allora quale saranno
Secondo le nostre previsioni gli effetti anche sulla produttività
Questa questa slide vi presenta gli incrementi di produttività
Fino
Alla due mila cinque rilevati anche dalla
Contabilità nazionale e per il due mila sei due mila sette basati
Sulle nostre previsioni
Alimentate appunto da questi da questi dati eccezioni in sostanza
Un dato positivo che questi dati evidenziano e che
Quest'anno avremo una crescita non sostenuta soltanto all'occupazione ma anche dalla produttività per metà quindi la crescita sarà da occupazione e per l'altra metà circa l'uno per cento la produttività
Ma con una grossa differenziazione territoriale
Il nord cioè dovrebbe
Registrare incrementi di produttività dell'uno virgola quattro per cento il Mezzogiorno dello zero virgola quattro per cento l'ultima slide dedicata agli obiettivi
Di Lisbona come si diceva
Rimaniamo distanti dagli obiettivi di Lisbona il nostro target il settanta per cento nel due mila dieci nel due mila sei
Abbiamo raggiunto il cinquantotto per cento
Con queste previsioni di crescita dovremmo di poco superare il cinquantanove per cento nel due mila sette
Ma con questi ritmi cioè una crescita mediamente dello zero sette per anno
Dovremmo arrivare
Poco sopra il sessantuno per cento a livello nazionale
Con una spaccatura ancora più forte tra
Centro-Nord e Sud perché al nord dovremmo raggiungere e superare il settanta per cento al sud dovremmo stare sotto il cinquanta per cento
E
Ciò che
Diciamo
Crea ancora ritardi nel raggiungimento del target
Sono soprattutto il tasso di occupazione femminile che la fascia degli over cinquantacinque
Sul tasso d'occupazione fra femminile
Le previsioni delle imprese non mostravano grandi avanzamenti rimaniamo intorno al trentotto per cento di diciamo di figure femminili richieste dalle imprese
E per quello che riguarda
Gli over cinquantacinque quest'anno abbiamo introdotto un nuovo indicatore abbiamo cominciato a rilevare
Quante sono le imprese che si trovano ad affrontare questo tema del ricambio generazionale e quante lo stanno gestendo e quanti invece lo stanno subendo
Il dato è che sulle imprese che abbiamo intervistato riportata l'universo circa duecentonovanta mila hanno allora nel loro organico
Persone lavoratori con oltre cinquantacinque anni e stiamo parlando di cinquecentosessanta mila occupati che si apprestano quindi si avvicinano
All'età della pensione solo tre aziende su dieci stanno gestendo questo problema e chi lo gestisce lo gestisce prevalentemente per cercare una sostituzione
Sono ancora molto limitati i casi in cui l'affiancamento la formazione la gestione diciamo così per mantenere anche la competenza
Acquisita da queste persone in azienda viene
Viene curata ed invece se si vorrà raggiungere il target di Lisbona questo è un obiettivo strategico grazie
Grazie al dottor Gagliardi
Ci ha fornito una serie di analisi dei dati estremamente interessanti in parte anche come dire che testimoniano il regista Nova contraddizione del nostro sistema che cresce
Continua a crescere
Però cresce in una maniera che come di non garantisce una crescita sia della produttività che una crescita complessivo omogeneo nel Paese ecco
Io per qualche considerazione finale chiedere ancora a dottor Andrea Mondello al presidente Unioncamere di
Dare un contributo
Come legge questi dati il Presidente
Ah io
Credo che i dati siano molto esaurienti tra l'altro
Danno delle indicazioni secondo me molto nette
Per cui credo che
I commenti che abbiamo fatto e che in parte affatto l'amico Gagliardi
Che voglio ringraziare veramente perché ha fatto un'esposizione
Come dire omogenea con il lavoro che ha fatto cioè straordinariamente chiave a
Ma io devo dire
è inutile come diverse cercava di capire i micro date accontentiamoci di le delle macro tendenze che sono secondo me evidente
Continuano a dirci che la piccola impresa è l'elemento trainante del Paese
Ma la sua parte più fragile che sono le micro imprese sono quelle che tendono a come dire Ali a essere più in affanno questo è il primo dato che secondo me emerge da questo studio in maniera nettissima
Il secondo emerge un dato
Chiaro nella sua evidenza
E noi sostanzialmente abbiamo io parlo sempre di occupazione come dicevo prima di occupazione e non di più su occupazione perché il dato è più di semplice interpretazione non abbiamo
Sostanzialmente
Una i tre quarti del Paese che è lavorativamente parlando cioè il Centro-Nord e i due terzi in termini di popolazione che sostanzialmente ha un andamento che tende andare verso la piena occupazione
E abbiamo il resto del paese cioè il centro sud che oggi sta al quarantasei al nel due mila dieci cioè quando si parametro non gli obiettivi di Lisbona
Sarà intorno al quarantanove per cento di occupazione che sono dei dati incredibilmente bassi
E allora secondo me le
E non solo ma anche nei settori tipici
Che dovrebbero portare ad una crescita del Meridione ho citato prima e non casualmente quello del turismo e noi evidentemente vediamo che il made in meridione fa paradossalmente fa addirittura più fatica che in altri settori
Allora
Io credo che sostanzialmente
Noi dobbiamo trarre alcuni spunti brevissime veramente chiudo
Di dirci dobbiamo atti stare attenti a fare gli investimenti in questo periodo in quei settori che hanno una reattività più rapida rispetto a quello che il l'intervento e dobbiamo quindi intervenire
Sul sui problemi dell'area meridionale e dobbiamo fare subito qualche cosa subito qualche cosa per quello che riguarda la piccola impresa la micro impresa in particolare perché se viene a mancare vedete
La lampo la crescita di occupazione della piccola impresa
Può essere anche un segnale positivo
Per esempio qualcuno potrebbe dire e quello che dimostrano anche i dati vuol dire che gli imprenditori piccoli hanno fatto più investimenti che considero la ripresa meno studi meno congiunturale più strutturale eccetera eccetera
Però
Vuol dire anche che gli imprenditori e in particolare i piccoli imprenditori sentono la loro tipologia di impresa più fragile e per esempio sentono le fibrillazioni della politica come un elemento destabilizzante
E quindi io credo che in questo momento noi abbiamo bisogno di fare investimenti e di dare soprattutto dei segnali di grande stabilità grande stabilità e grande serietà io credo che
Alcuni segnali che tutti hanno dato in questo periodo e cioè di una certa come dire
Usiamo un termine così vivacità ecco in questo momento in questa situazione del Paese
Noi dobbiamo guardare a essere un po'meno rilasci un po'più seri e cioè dare dei grandi segnali di stabilità e questo solamente creerà con le condizioni di maggior crescita di maggiore occupazione e quando ne parliamo di sviluppo e lo sviluppo parte
Della piccola ed alla media impresa il la crescita dello sviluppo vuol dire anche il miglioramento della qualità della vita credo che in questo senso siano i dati di oggi i dati di efficienza un richiamo per tutti siamo seri
Meno fibrillazione e dare delle indicazioni che il Paese
Ha bisogno in questo momento di grande calma di grande stabilità e di dare dei segnali importanti alla piccola impresa che è la più fragile
Perché altrimenti anche questa strada di crescita del Paese sarà interdetta prendo che quindi questi dati
Di oggi
I dati che noi presentiamo per il due mila sette siamo arrivati di grandissimo interesse come dire un campanello di allarme un campanello di allarme che ci pone tutti di fronte al problema delle cose da fare in maniera assolutamente indifferibili
Con questo richiamo alla sobrietà rigore alla concretezza io
Quelli chiuderei questi nostri lavori ringraziando tutti voi