Intervista a Natale D'Amico sui risultati delle elezioni amministrative

Radio Radicale abbiamo ora qui con noi Natale D'Amico già sottosegretario di Stato all'economia senatore D'Amico attonite senatore della Margherita lei come giudica come interpreta questi risultati elettorali tra Provincia di Genova a Taranto Lucca e così via
Ma devo dire confermano l'ostacolo all'alto sei difficoltà di consenso per la coalizione di centrosinistra ma non mi pare che sia stato il tra condotto parte annunciato diciamo
CEE si registra come spesso nel caso dei ballottaggi una riduzione complessiva del numero dei votanti piuttosto consistente non mi pare che ci sia il tracollo alla fine
Come deve sostanzialmente vengono confermate le amministrazioni che già c'erano questo vuol dire che io mi nasconda la difficoltà di consenso del centrosinistra ma registro il fatto che in questo ballottaggio non c'entra con l'annunciato
Quali saranno le conseguenze politiche qual è la lezione politica perché il centrosinistra dovrebbe a Trento
Ma io credo che il centrosinistra questa è una mia valutazione paga soprattutto la difficoltà a decidere c'è il problema non solo le decisioni sbagliate assunta in questo anno di governo anziché su una serie di terreni le decisioni non sono giunte
E credo che questa è la cosa che ci viene contestata in primo luogo ove gli elettori le decisioni mancata decisione ancora mancata io spero arrivi presto sulla tavola decisione ancora mancata io spero arrivi presto sul sulle pensioni
Quindi mi pare che questa è la cosa vera la decisione mancata ancora mancato avvio spero arrivi presto sui dicono decisione ancora mancata sul testamento biologico e spero arrivi presto
Cioè c'è un problema che il centrosinistra presenza come dire
Un elenco delle cose realizzate probabilmente insufficiente rispetto alle aspettative che erano state generate non rispetto al confronto con le decisioni assunte negli anni del centrodestra ma le aspettative erano molto alte le realizzazioni sono inferiori però difficoltà del meccanismo decisionale
Quel meccanismo decisionale ho messo in condizione di funzionare procede d'accordo col vice Presidente del Consiglio D'Alema quando giudica zavorra allora con le componenti i radical estrema della sinistra
Ma ne io penso che mai abbiamo abbiamo in Italia un sistema che arte come dire inclusivo cioè l'utilizzazione sostanzialmente delle lesioni a turno unico e un meccanismo per e termina l'inclusione delle fasce estreme
Come fa osservare però
Michele Salvati un articolo recente
C'è il problema che altrove queste componenti radicali sono quota di minoranza in grandi partiti a dominazione Torre si sta in Italia data la frammentazione del sistema partiti io quelle non sono le minoranze
Di alcuni grandi partiti ma sono veri e propri partiti radicali questo determina un accrescimento delle difficoltà a decidere quindi io credo che bisogna passare attraverso la ristrutturazione del sistema della politica
Poi confesso che la mia opinione rimane sempre favorevole giuste mio turno unico inclusivi come quelli in Italia perché
Le componenti radicali averle in Parlamento piuttosto che averne fuori dal Parlamento può costituire un vantaggio però devono essere come dire ricomprese incluse all'interno di un meccanismo che produce decisioni
L'Italia ha il vantaggio rispetto ad altri Paesi che include le componenti radicali anche nella competizione per il Governo e non è un vantaggio non da poco su terreni per esempio dell'ordine pubblico della sicurezza nazionale e così via
Però lì struttura un sistema partitico in cui le componenti radicali non sono minoranze grandi partiti BA sono partiti piccoli partiti
Ah predominanza radicale che riduce la folla la la la come dire la capacità di CD decidere del meccanismo per questo io per esempio sono nuovi sostenitore uno dei promotori del referendum elettorale proprio perché bisogna ristrutturare il sistema dei partiti in modo tale che ripeto
Ci siano meccanismi inclusivi delle minoranze radicali ma possibilmente alle includono come minoranza all'interno dei partiti più grandi oggi un editoriale Francesco Giavazzi sorelle sul Corriere della Sera sembra insomma rimproverare a Padoa Schioppa di ieri sera è vittima di una sindrome come quella di Alain Juppé e fare le riforme però non tenere conto che politici alcuni ceti medi possano in qualche modo essere scontenti quindi non fare delle politiche fiscali nei confronti di questi ceti medi e mi
Ricorda che sta così il mio Presidente francese invece ha imparato la lezione di truppe conclude Giavazzi se non ho letto male pro questo comporterà un monumento al deficit francese
Ma che importa se si fanno le riforme economiche liberale le d'accordo
Sono onere sono in parte d'accordo con gli avanzi e non del tutto
Sono d'accordo con Giavazzi quando lui solo solleva il problema relativo al fatto che la coalizione di Governo non può parlare solo alle cose della distribuzione io la dico così fanno e continuiamo a fare
A parlare sempre del problema di migliorare le condizioni di vita dei meno abbienti dei più poveri dei più disagiati diciamo una cosa giusta che giusta da fare però rischiamo sostanzialmente di
Parlare alla parte centrale dell'elettorato la parte maggioritaria dell'elettorato la nell'abc della politica cioè il fatto che una coalizione io spero prima o poi un partito a vocazione maggioritaria parli
Alla parte centrale della distribuzione del reddito quelle in cui ci sono
Ci sono come dire il numero maggiore di elettori la scelta del centrosinistra di parlare sempre e quasi esclusivamente a una parte della distribuzione alla coda quella più svantaggiate una scelta che trovo sul piano politico sto in mezzo al mese suicida
Invece non sono d'accordo sull'altro aspetto di
Del ragionamento di Giavazzi che quello che dice va bene ma insomma seppur di ridurre le tasse e accettiamo l'aumento del disavanzo
In Italia questa scelta sarebbe con franchezza pericolosissima perché l'Italia non si trova nella situazione francese a un livello del debito che quasi doppio della Francia quindi quella politica che è stato possibile
Come dire un politologo ossa che e possibile probabilmente oggi in Francia non è possibile con franchezza in Italia come è possibile dire oggi riduciamo le tasse prima o poi porremo rimedio all'aumento del disavanzo
L'altra questione che le buone invece ben posta secondo me è quella che bisogna parlare la parte centrale della distribuzione
Da questo punto di vista io vedo il vero errore del centrosinistra qui in questo anno e stando nella prima Finanziaria fare un'operazione utilizzare
Lo strumento dell'imposizione sul reddito delle persone per fare una redistribuzione
Quello strumento uno strumento usurato ma a parte le considerazioni generali quello vuol dire che ha determinato a reso antagonista una parte molto grande dell'elettorato perché quello sostanzialmente vocaboli comportato aumento delle tasse per una parte consistente
Dell'elettorato con vantaggi molto piccoli per una parte anche stare attivamente piccola dell'elettorato
Probabilmente l'operazione di lui di di di di di riforma del sistema dell'imposizione sui redditi delle persone diciamo di
Ridisegno delle aliquote fiscali andrà avrebbe dovuto essere fatta quest'anno quando le risorse sarebbero state maggiori ed era possibile impossibile abbassare le tasse un po'a tutti magari di più a chi è più disagiato ma un po'a tutti l'anno scorso è passato un messaggio invece
Che antagonizzare una parte dell'elettorato abbassiamo le tasse ad alcuno per alzarlo ad altre
Ho alziamo le tasse ad alcuno per abbassarle ad altri quest'anno invece sarebbe potuto fare se non si fosse fatto allora quella manovra una manovra che abbassava un pochino a tutti certo abbassando un po'di più ai meno abbienti e secondo me politicamente sarebbe stata più intelligente
Grazie a una tabella mi conosciuto come sempre da Radio Radicale