Presentazione del Rapporto sullo Stato Sociale Anno 2007: "Tra pubblico e privato, tra universalismo e selettività"

Mi sembra tre anni che
Celebriamo la presentazione di questo importante rapporto sulla situazione sociale del Paese
E mai come quest'anno la pre la presentazione ha coinciso stacco incidendo
Con un momento particolarmente caldo delle trattative per l'appunto su uno dei tanti aspetti dello stato sociale
Un può è per questo
Per questo per questa ragione
Che
Andiamo avanti nella presentazione
Navigando un pochino avvista perché abbiamo avuto
L'assicurazione da parte di alcuni ministri che saranno presente ma non sappiamo a che ora verranno e non sappiamo a che ora andranno via
Voi sapete che questa notte alle tre io penso che qualcuno sarà ancora riposando si sono interrotte le trattative
E sta
Fino a pochi minuti fa alla telegiornale non davano traccia di riconvocazione dalle parti
Noi comunque andiamo avanti e tra
I personaggi
Che avevano dato in un primo tempo la decisione non l'hanno ritirata però
Hanno
Mandato una lettera nel caso in cui non sarebbero potuti venire c'è il presidente dalla Camera Fausto Bertinotti
Fausto Bertinotti
Ha mandato
Ha mandato questo messaggio che rileggo
E indirizzato al
Professor Sutti
Autore
Di questo di questo rapporto e dice
Confidavo molto di essere oggi con lei e con gli studiosi degli esperti che hanno contribuito alla stesura del rapporto sullo stato sociale due mila sette
Soprattutto per confermare con la presenza alla Facoltà di Economia l'apprezzamento mio e dell'istituzione parlamentare che rappresento
Per un'attività così importante impegnativa come quella sostenuta dal Dipartimento dell'Università di Roma la Sapienza
E dal Centro di ricerche interuniversitario sullo Stato sociale
Dal dopoguerra dopo l'arresto resistenza e con la costituzione di vitali uscita dalla povertà
Ma questo non ha certamente il significato che il problema sia stato debellato
Il disagio sociale in realtà sia ridefinita
Non è più il portato dell'arretratezza ma dell'innovazione
In altre parole si potrebbe dire che la crescita del PIL non è direttamente in grado di garantire alla riduzione della povertà anzi
Siccome la competizione si è fatta via via più minacciosa si è aumentata l'esposizione al rischio
E con la precarizzazione del mondo del lavoro si è concluso il ciclo e si è arresa permanente questa condizione
Non solo in Italia ma in tutta l'Europa
Stiamo vivendo un passaggio critico che non è una turbolenza passeggera un inciampo c'è molto di più
C'è la difficoltà nella raccogliere alle istanze popolari
E nel tradurle in istanze politiche incisive di inclusione di redistribuzione del reddito non c'è una partecipazione sentita questi problemi e sulla grande questione dalla povertà troviamo ancora reticenze e sordità
Oggi lo Stato non può farcela da solo
Poteva forse far cenno nel Novecento ma oggi non più l'istituzione entrambe dovere una sua spina dorsale ma deve anche saper individuare nelle pieghe della società chi è in grado di intervenire
Dai governi locali all'associazionismo che entra per
Prepotentemente nel come necessità del nuovo Stato sociale attraverso una ridefinizione della sussidiarietà un'esigenza concreta affinché
Ogni cittadina e ogni cittadino possa avere in dotazione un vero e proprio zainetto dei propri diritti ed essere inserito in uno stato sociale allargato auguro aveva cui tutti un buon lavoro
Questo il testo del messaggio fatto pervenire da dall'onorevole dal Presidente Bertinotti
E
Prima di
Dall'inizio alla presentazione delle considerazioni finali da parte del professor cioè
Da parte del professor Pizzuti darei la parola al nostro magnifico rettore
Per i saluti da parte del nostro Ateneo grazie di essere qui con noi il Magnifico
Grazie pressi ed Elio portano a tutti il saluto mio personale della comunità accademica della Sapienza
In quest'Aula che è diventata una un lati incontri importanti
Prima penso riflettevo pensa quest'anno ne abbiamo fatti quattro credo di incontri molto importanti e in
Quest'Aula e quello di oggi è un e anche un incontro molto importante
La pubblicazione del rapporto sono stato sociale con me
Ricordava prima il Presidente venuta è diventato un appuntamento per gli studiosi gli addetti ai lavori e di questo noi dobbiamo ringraziare
Il dipartimento Ilia economia pubblica della nostra università il suo direttore è il centro interuniversitario
Di ricerca sullo Stato sociale
E rapporto curato in particolare dalla collega felice europea topi su tutti
Come sappiamo
Lo stato sociale è un cantiere ormai gli ha perduto aperto dagli inizi degli anni Novanta e in Italia la discussione e in particolare
Diciamo l'attenzione sulla
Previdenza è sempre all'ordine del giorno anche gli avvenimenti di queste ultime ore cioè lo confermo e la scommessa non è da poco cioè si tratta di conservare
Il valore che riguarda parla riveste in termini di equità sociali e quindi vorrei dire di civiltà
E la sua importanza come istituto economico adeguandolo tuttavia alle trasformazioni del mondo del lavoro e della produzione
Naturalmente tutto ciò considerando anche la compatibilità
Le compatibilità soprattutto relative ai conti pubblici che sarebbe io ritengo irresponsabile ritenere il rivela ivi dei figli irrilevanti
Il rapporto due mila e sei sfogliando ha indicato e questo rapporto
Del degli opportuni o meno insegna indicato con chiarezza attraverso alcune simulazioni che è uguale far non fa male all'economia
Ma
E anzi può rappresentare un fattore di progresso economico il rapporto del due mila e sette indagine
Invece cioè
In particolare il rapporto tra pubblico e privato PRA universalismo e selettività
Si tratta che i temi di grande interesse che suscitano interrogativi fondamentali
Il nuovo mondo del contendere e quanto debba essere esteso e in che forme
L'ombrello pubblico che tutte le cittadine i cittadini in alcune fasi della loro esistenza come per esempio la terza età
Naturalmente
Non può essere trascurato il fatto che il welfare fa parte dell'identità sociale ed entità economiche e culturale dell'Europa
Come ne fa parte più in generale l'idea di una economia di mercato Piperata
Dalla presenza del soggetto pubblico nei settori più delicati e importanti
AI fine
Degli equilibri economici e dell'equità sociale
Un approccio riformatore costruttivo a questo tema e tanto più urgente oggi
A fronte dell'ampliamento dei confini dell'Europa di un'Europa unita perso oriente
Il rapporto sullo stato sociale Cornelle sette propone alcune via d'uscita che certamente potranno essere discussi nel merito colonna la dovuta attenzione
E
Le interlocutori già presenti e coloro che verranno con mano in questa giornata un po'più caotica perché come ricordava il preside
Avvenimenti politici hanno fatto io
Non fa nulla possono assicurare la presenza di tutti
Dicevo il legislatore il Governo in carica gli attori sociali sono interlocutori
E sussistevano in qualche modo
Diciamo devono in qualche modo dibattere
Su questo su questo proprio su questo sui temi di questo rapporto è l'occasione
Vorrei sottolineare un conto e propiziato propizia per un confronto aperto e
Costruttivo ed è un onore per noi della Sapienza
Può terra promuovere cioè sto questo confronto avere questo questo
Importante il ruolo
Nella nella discussione economica nella discussione sociale
Il rapporto
Sullo Stato sociale che anche quest'anno e
Pubblicato dalla casa editrice avute perché voglio ringraziare per l'attenzione eccidi che ci riserva rappresenta vorrei dire e al
E sottolineare
Un contributo analitico un contributo che il vasto laboratorio di ricerca economica della Sapienza perché noi capiamo competenze tutti i campi
Dal demografica al sociale ed economico dicevo il basso laboratorio è un contributo anche il pasto laboratorio di ricerca della Sapienza
Mettere a disposizione del dibattito pubblico sulle politiche e sociali
E sulle possibili riforme
Da avanzare io purtroppo non potrò ascoltare la relazione di di Roberto Pizzuti le altre relazioni perché ho un altro impegno istituzionale alle
Alle dieci quindi sono già il ritardo però auguro buon lavoro ringrazio veramente tutti perché in questo modo la nostra università è sempre presente
Nella vita culturale di questo Paese ma soprattutto nella vita politica e sociale di questo
Se grazie
Grazie magnifico rettore
Ancora due parole prima di cedere
La scena alla
Collega amico
Roberto Pizzuti
E volevo soltanto di rubriche quest'anno questa manifestazione come tutte le altre manifestazioni
Avviene sotto l'etichetta dei cento anni della Facoltà la facoltà
La nostra facoltà a compiuto il sei di novembre del due mila sei ha compiuto cento anni
E tutte le manifestazione che abbiamo curato da allora fino al trentuno di ottobre nel prossimo avvengono sotto punto leggi dati questa manifestazione
Che del potere è stata recepita a scala a scala nazionale
Il problema
Una dello stato sociale
Paradossalmente continua a ad essere
Ancora
Ad avere ancora un'importanza determinante
Si parla oggi di qualità dei servizi di competitività del sistema si parla di sussidiarietà orizzontale e verticale
Sono tutti temi che hanno alla base il problema
Dello stato sociale il problema della qualità della vita che
Abitanti
In questo caso dell'Italia ma di una di una Regione
Lo straordinario sviluppo degli ultimi anni della sussidiarietà sia quella verticale perché
Io non so se
Il problema sia stato politicamente corretta correttamente impostato nel senso che
L'Europa si interessa di di problemi sociali quello che non si interessa all'Europa viene
Scaricato sulle relazioni le Nazione lo scaricano
Sulle Regioni le Regioni lo scaricano sulle Province sui Comuni
E poi dall'altro canto vediamo un fiorire drammatico di associazione di volontariato sintomo che è evidente che evidente che questo schema
Probabilmente non funziona non funziona al meglio
I problemi e i problemi sono sono
Sono sul tappeto intende intendo che il problema del cuneo fiscale della della competitività dei sistemi
è un
Tema dell'economia di oggi dell'Italia di oggi ma lo è
Sempre più anche il problema del disagio sociale che come diceva il messaggio del Presidente Bertinotti
Tende arrivi definirsi disagio sociale non è stato sconfitto si sta allargando il problema della redistribuzione della ricchezza all'interno di un aggregato territoriale rimane uno dei problemi
Del nostro Paese e la diffusa la crescita di questa forma di squilibri interni a mio modo di vedere
Continua ad essere un tema un tema sul quale riflettere e economisti aziendalisti decisori pubblici e privati debbono in qualche modo debbono in qualche modo dare delle risposte
Io desidero ringraziare tutti per essere qui presenti con noi in questa giornata ringrazio il Dipartimento di economia pubblica per
Le molteplici iniziative che durante l'anno curano l'ultima che ci ha visti riuniti in questa stanza in quest'Aula e la commemorazione la commemorazione per il ventennale della scomparsa del nostro
Federico Caffé
Ed era anche quella è un'iniziativa curata dal Dipartimento di economia pubblica quindi grazie al suo direttore Marcello Gorgoni e naturalmente un
Affettuoso ringraziamento va a Roberto
PIP subiti per
La grande collaborazione che continua a dare per la crescita culturale e scientifica di questa facoltà io credo che
Questa sia una facoltà che
Dette debba imporsi sul panorama culturale e scientifico non solo romano ma italiano in parte lo ha fatto qualche strada qualche
Pezzo di strada lo dobbiamo ancora fare queste iniziative si collocano proprio sul
Versante giusto grazie Roberto e darei la parola alla Direttore del Dipartimento per
I saluti mi scuserete se mi allontano che accompagna il Rettore Grazie
Ecco
Ecco
Tacere fosse bisogno esplicito ancora
I saluti del pervenuto da parte del Dipartimento di economia pubblica
Sottogruppi parole introduttive e ne abbiamo avute radioattive abbondante io andrei subito alla merito dell'incontro
Dando la parola Roberto Pizzuti
Che svolgerà le considerazioni dei film per sé rapporto
Via meritoriamente
Curato sotto l'egida Dipartimento di economia pubblica del Centro di ricerca universitario sullo Stato sociale
Mi permetto solo di richiamare la vostra attenzione solo fatto che il nuovo numero tre di
Autori di contributi che appaiono nel rapporto sono oggi membri dal Dipartimento di economia pubblica o di studiosi in un modo o nell'altro associati con lo stesso
Siamo credo il leggero ritardo forse proprio a volare essere troppo preoccupati e per recuperare uno ma tanta
La parola e a Roberto Pinza utile come sapete dal programma seguiranno poi come Anteli Luciano Caldirola
Gianni Geroldi Roberta te la parola
Buongiorno
No no non c'è
Racconti il benvenuto
A tutto il benvenuto il ringraziamento per la partecipazione alla presentazione del Rapporto sullo Stato sociale due mila sette
Rapporto come è stato già crescono viene realizzato nella sapienza e con il patrocinio al sostegno del Dipartimento economie pubblicare del Centro di ricerca interuniversitario sullo Stato sociale
Per la loro collaborazione ringrazio dunque i rispettivi direttori professor Marcello poltrone qui a fianco professor Maurizio Franzini che sta seduto da quella parte che successivamente terrà coordinare del tentati di
Un ringraziamento al Preside della Facoltà che in questo momento si è assentato professor Attilio Celant per il sostegno che ha citato ma è questa presentazione
Il rapporto come si diceva è opera di un gruppo di untori che hanno contribuito individualmente in modo collettivo
E si sono rivolti a ricordare tutti io la Compagnoni Francesca correzioni
Giuseppe produce Maurizio Franzini
Michele Gian Matteo era una Granaglione emiliano Mandro ore Angelo Marani Lucio Moretti Oreste Mazzaro Elisabetta neri Elena Pisano Michele rarità numeri andar rigidi Sergio uscì Kitano
Massimiliano pensioni Raffaele Tangorra e Simone
A tutti vanno a mia riconoscenza più sentita per l'impegno che hanno proposto e questo rapporto
Aggiungo che nell'ambito di due convenzioni avviare dal Dipartimento di economia pubblica rispettivamente con l'Istat con rispondo il rapporto potuto avvalersi di elementi e strumenti conoscitivi per i quali esprimo il mio apprezzamento
Un riconoscimento ma poi l'editore Lutech università qui rappresentato dal dottor Luigi Nicolais che ha seguito costantemente i lavori che hanno portato ai questori
Infine ma non per importanza desidero ringraziare la dottoressa Anna Rosa rivista per il suo impegno nell'organizzazione editoriale del rapporto e il dottor Emiliano Napolitano che ha curato l'impaginazione per volume
Insieme a loro ringrazio tutto il personale del Dipartimento della Facoltà che ha collaborato a questa presentazione
E veniamo dunque ai contenuti del rapporto
Il Rapporto di quest'anno approfondisce inizialmente
Due problematiche generali che richiamo non il dibattito lo Stato mercato
La prima riguarda l'antinomia tra universalismo e selettività come criterio per la distribuzione delle prestazioni
La seconda chiama in causa la opportunità che il ruolo pubblico sia sostituito perlomeno affiancato dalla introduzione di forme di mercato QT quasi al mercato
Circa la prima questione va precisato che l'universalismo non deve intendersi come una forma più evoluta rispetto alla selettività
Devoluzione e lo sviluppo quantitativo dei sistemi di welfare non necessariamente hanno coinciso con una progressiva affermazione dei criteri universalistici
è vero invece che esiste una maggiore affinità tra ciascuno dei due criteri distributivi e specifiche tipologie di prestazioni
La categoria del cittadino mio più confacente l'approccio universalistico non è sempre la più appropriata per individuare i beneficiari dello stato sociale il quale nasce con motivazioni istituti e destinatari anche molto diversi
Il lavoratore dipendente ad esempio è una figura più particolare il cui sviluppo storico a determinati bisogni economici e sociali ad essa specificamente correlati
Si pensi all'assicurazione contro la disoccupazione in maternità grave Chiaia
Diverso è il caso dei bisogni sanitari che pur essendo correlati agli stili di vita e dunque anche al tipo di attività lavorativa riguardano tuttavia l'intera cittadinanza
D'altra parte la differenza spesso diventa solo dichiarato dato che anche nelle prestazioni di tipo universalistico possono comunque intervenire forme di selettività
All'universalismo e alla selettività normalmente sono attribuiti i pregi e difetti che tuttavia non sempre trovano riscontro nelle verifiche empiriche
Al primo criterio universalismo viene riconosciuta una maggiore capacità di generare coesione sociale poiché non differenza i beneficiari delle prestazioni
Ma
Gli viene attribuita anche una più elevata costosità e una minore capacità redistributiva
Agli scandisce Fini sia accordo invece una superiore capacità equitativa il minore bisogno di risorse finanziarie
Essi tuttavia richiedono un maggiore impegno amministrativo per la verifica delle condizioni di accesso alle prestazioni
E il controllo può risultare anche difettoso dunque controproducente
Questa tradizionale attribuzione di caratteristiche e tuttavia messa in forse dal cosiddetto paradosso della redistribuzione
Nel fare io gli schemi seguiti
Poi che escludono dai benefici parte della collettività ne riducono il consenso alla spesa sociale
Ma con essa
Si riduce anche la sua azione di contrasto alle disuguaglianze e alla povertà
Paradossalmente quindi la selettività che pure mira apre dileggiare i meno abbienti finirebbe per limitare le risorse destinabili a loro favore
Negli ultimi anni il rafforzamento della logica di mercato ha spinto a sostituire anche in campo sociale situazioni di monopolio pubblico consolazioni
Dicevo che negli ultimi anni rafforzamento dalla logica di mercato ha spinto a sostituire anche in campo sociale situazione di monopolio pubblico consultazioni con soluzioni di quasi mercati
Il cambiamento è stato sperimentato particolarmente nel settore ospedaliero dov'è aumentata l'offerta dei privati lasciando al settore pubblico comunque la responsabilità del controllo
E per finanziamento
Le motivazioni addotte per il passaggio di quasi mercati sono diverse aumentare la responsabilizzazione l'efficienza dei produttori in quanto sottoposti a maggiore concorrenza favorire l'incontro tra domanda e offerta
I miglioramenti complessivi deriverebbero dalla maggiore libertà riconosciuta agli utenti
A fronte di queste argomentazioni a favore i quasi mercati hanno tuttavia manifestato diversi tributi
Il primo è che si possono incentivare l'offerta di servizi inappropriati
Infatti quasi mercati favoriscono la diffusione delle prestazioni più rumeno remunerativa per i produttori privati e le più richieste dall'utente ma non necessariamente sono anche le più utile
C'è
Anche il rischio di sovrapproduzione
D'altra parte si genera la possibilità di sotto produzione per le prestazioni meno conosciuta dai pazienti per quelle che dovrebbero garantire la continuità della cura e per i beni e servizi che hanno una più spiccata caratteristica di beni pubblici
Cioè quei beni che mal si prestano ad essere distribuiti a fronte di un prezzo di mercato
La seconda tipologia di effetti indesiderati ed è quasi mercati riguarda quelli di natura distributiva
La carenza informativa dei pazienti che amplifica il rischio di inappropriatezza è molto più diffusa tra i fruitori di redditi più bassi i quali hanno anche minore possibilità di spostamento verso le strutture migliori
D'altro canto l'offerta prezzi fissi da parte dei produttori privati tende a discriminare i pazienti più bisognose e non è particolarmente compatibile con gli interventi di carattere preventivo
Un terzo ordine di problemi e che i quasi mercati rischiano di far aumentare le prestazioni e dunque la spesa
Un esempio concreto è costituito dal caso della Regione Lombardia
Certo esistono mobili controllare l'aumento di spesa ma con altri rischi di effetti negativi sulla qualità dell'assistenza
Un'ulteriore considerazione e che in un settore come quello della sanità caratterizzato da carenze informative da parte degli utenti la libertà di scelta può avere un valore inferiore specialmente se contrapposta alla maggiore affidabilità non solo teorica anche concreta del servizio pubblico
è sulla base di queste considerazioni critiche sui quasi mercati che nasce la proposta alternativa del quasi monopolio pubblico
La quale proposta peraltro contento anch'essa una pluralità di produttori inclusi i privati profit non profit e una conseguente libertà di scelta da parte degli utenti
La differenza principale rispetto ai quasi mercati e un maggior ruolo dell'operatore pubblico nella definizione e nella promozione dell'appropriatezza qui dovrebbe uniformarsi anche l'azione dei privati
L'offerta complessiva troverebbe nelle strutture pubbliche un ruolo centrale sarebbe collegata in rete tra tutti i produttori e diventerebbe meno dagli incentivi finanziari
La soluzione del quasi monopolio pubblico di particolare interesse istituzionale tesa naturalmente richiede un buon funzionamento effettivo dell'operatore pubblico
Quest'ultimo aspetto richiamo alla responsabilità della politica ad eventuali scelte correttive del proprio modo di operare
Nell'insieme l'esperienza degli ultimi anni mostrano che le spinte ad un maggior peso della logica di mercato che le scelte individuali la corresponsione dei beni e servizi sociali
Non hanno avuto gli esiti che i loro fautori auspicavano e non sembrano capaci di migliorare i sistemi di welfare
Quelle proposte se da un lato sono state favorite anche da diversi elementi di crisi finanziaria ed organizzativa dell'intervento pubblico
D'altro lato nella loro applicazione concreta hanno confermato molte valutazioni consolidate che attribuiscono all'intervento pubblico un ruolo centrale nei settori ad alto interesse sociale
I dubbi si accrescono se si tiene conto dei limiti del PIL come indicatore di benessere dei trasferimenti monetari come strumento principale di lotta alla povertà e alle diseguaglianze
Se nella valutazione del benessere della giustizia sociale si assegna un ruolo significativo al concetto di capacità proposto caserme e alla sua diffusione tra gli individui di una collettività che andrebbe rivolta l'attenzione delle istituzioni dell'UE
Nel due mila cinque l'evoluzione della politica comunitaria in campo sociale aveva subito una battuta d'arresto se non proprio un'inversione
Rispetto alla strategia di Lisbona si era tornati alla vecchia gerarchia che collocava gli obiettivi sociali ad un rango inferiore
Il CONI Rastrelli non ha fatto registrare nuovi mutamenti di rotta ma è stato l'anno in cui il coordinamento comunitario ha compiuto un significativo passo avanti
Infatti è venuto a compimento il processo di integrazione di razionalizzazione delle politiche nazionali finalizzati all'inclusione sociale
Per la prima volta tutti i Paesi hanno presentato i rapporti di strategia nazionale per l'inclusione e la protezione sociale che integrano le politiche nei diversi settori e le coordinano con quelle per la crescita dell'occupazione
A sua volta il rapporto il congiunto della Commissione del Consiglio dell'Unione europea che tiene conto dei rapporti e nazionali in occasione del Consiglio di primavera del due mila sette ha richiamato l'attenzione sugli obiettivi comuni
Dunque pur con oscillazioni di indirizzo la politica sociale comunitaria sembra andare avanti
E il cosiddetto modello sociale europeo continua ad essere uno strumento qualificante per supportare il processo di integrazione europeo
E per evitare il rischio che l'allargamento NATO possa spingere ad una corsa al ribasso dei sistemi di welfare e delle condizioni socio-economiche
Il quadro offerto dagli indicatori comuni per l'inclusione sociale conferma che nell'Unione allargata a ventisette
Paesi la variabilità delle situazioni di povertà rimane rilevante
Complessivamente le persone a rischio di povertà relativa cioè quelli al di sotto del sessanta per cento del reddito mediano sono il sedici per cento della popolazione
Ma uscivano da meno del dieci per cento Spezia a più del venti per cento in Polonia e Lituania
I Paesi del Mediterraneo Italia conclusa si collocano nella fascia alta dei valori cioè intorno al venti per cento
Le differenze sono maggiori per la povertà assoluta gli indicatori nazionali delle soglie di povertà espressi in termini di capacità d'acquisto variano fino a dieci volte l'uno il valore dell'altro
I paesi a più alta povertà sono anche quelli che registrano le maggiori disuguaglianze interne
Nella media europea difetti tutto il quinto di popolazione più ricca cinque volte superiore rispetto a quello del quinto di popolazione più povera
In Italia il valore di poco superiore alla media in Portogallo si raggiunge il valore massimo più ghiotto mentre nei Paesi nordici è inferiore a tre virgola cinque
In Italia si segnala un fenomeno di carente coesione regionale la cui misura non ha riscontro in nessuno degli altri Paesi europei
La povertà che correlata all'accentuata sperequazione territoriale per l'occupazione vede le regioni del Meridione in grande ritardo rispetto al resto del Paese
Nel Mezzogiorno l'incidenza dei poveri è pari a cinque volte quella del nord
Un aspetto rilevante della diffusione della povertà riguarda gli anziani
Nell'Unione a venticinque la povertà tra cittadini ultrasessantacinquenni è superiore a quella che si riscontra nell'intera popolazione
In Italia tra gli anziani i poveri sono il ventitré per cento un valore superiore di quattro punti rispetto a quello che si registra l'intera popolazione
Il rapporto tra i redditi da pensione degli ultrasessantacinquenni e i redditi da lavoro delle persone tra cinquanta e cinquanta garantita
Passano dal quaranta per cento esulante Danimarca fino al settanta per cento in Francia e Austria in Italia siamo sotto il sessanta per cento
Per il futuro le proiezioni dell'intera spesa sociale legata all'invecchiamento della popolazione registrano nette differenze tra i Paesi a seconda che recentemente Appiano o almeno effettuato riforme pensionistiche restrittive
Rispetto alla media dell'Unione a venticinque l'Italia mostra una dinamica della spesa inferiore alla media
Lo dice incoraggiante per il nostro Paese vengono dai dati della speranza di vita in buona salute
Che ci vedono chiaramente al primo posto con più di settant'anni per gli uomini e quasi settantacinque per le donne cioè rispettivamente a circa sei sette otto anni in più nella media europea
Contrariamente alla tesi del trade-off che attribuisce alla spesa sociale un disincentivo all'occupazione
Nel nostro Paese i bassi tassi di attività specialmente quelli femminili convivono con una spesa sociale inferiore alla media e in particolare
Con una scarsa disponibilità sia di ammortizzatori sociali sia di servizi alla famiglia e ha ragione
Pur essendo complesso precisare questa relazione esperienze come quella italiana inducono a pensare che la spiegazione dei bassi tassi di occupazione vada ricercata e più in carenza dal lato della domanda di lavoro che non dal lato dell'offerta
Proprio in relazione ai problemi strutturali del mercato del lavoro nel novantasette l'Unione ha definito la strategia europea per l'occupazione
Tra le sue linee guida si segnala una maggiore attenzione al modello della flexsecurity che tende a conciliare la flessibilità occupazionale richiesta dalle imprese con la sicurezza data ai lavoratori
Ad essi ai lavoratori sono offerti efficace ammortizzatori sociali formazione continua e sostegno nella ricerca di nuovi posti di lavoro
L'esperienza non ESA che è stata portata ad esempio dalla Commissione europea ha smentito la necessarietà di una contrapposizione tra competitività e sicurezza sociale
Peraltro va sottolineata l'alta dinamicità di quel sistema produttivo che richiede flessibilità più per muoversi con efficacia alla frontiera dell'innovazione tecnologica che non per economizzare sul costo del lavoro
In effetti il modello di taxi Chiuri danese nasce e si inserisce in una storia di sviluppo che non è solo di carattere economico ma anche sociale
è fondato su un alto senso della cooperazione e dello spirito pubblico
Le politiche sociali dei Paesi dell'Unione pure influenzate da problematiche economiche demografiche spesso simile e dal coordinamento comunitario rimangono nelle sfere decisionali dei singoli Stati
Dando luogo a sistemi di voler fare ancora molto distanti per composizione flussi quantitativi
L'Unione a venticinque la spesa sociale è mediamente pari al ventisette virgola tre per cento del PIL e sale al ventisette virgola sei nell'Unione a quindici
Le differenze nazionali sono sensibili si passa da circa il tredici per cento nei Paesi baltici cioè almeno per la metà della media a valori attorno al venti per cento nei Paesi dell'est e in Spagna
Vicino al ventisei per cento in Italia Regno unito Grecia in Finlandia fino ai massimi dei Paesi del centro e nord Europa che si avvicinano e superano anche consistentemente il trenta per cento arrivando quasi al trentatré per cento di la Spezia
Il divario Brescia ulteriormente se si considerano i valori della spesa pro capite
Fatto pari a cento il valore medio corruzione a quindici
Si oscilla da centottantanove Lussemburgo ad oltre centocinquanta in Svezia e Danimarca a circa centoventi in Francia e Germania a cinquanta in Spagna avvalori dicemmo inferiori a dieci nei Paesi baltici e dell'est
Il valore italiano e ottantuno e il suo divario negativo è andato crescendo nell'ultimo decennio
La situazione di inferiorità italiana in realtà più sensibile se si tiene conto che la nostra spesa sociale e gonfiata dal flusso di TFR pari all'uno virgola quattro per cento del PIL
E se si considera che la trattenuta fiscale sui nostri trasferimenti pensionistici pari al due virgola quattro per cento del PIL è mediamente superiore rispetto agli altri Paesi
Dunque confrontandolo prestazioni effettivamente erogate percepite siamo ancora più lontani dalla media europea di quanto indicano i dati ufficiali
Passando all'analisi della composizione per la spesa sociale nella media dell'Unione a venticinque la prima voce quella previdenziale con il quarantuno per cento del totale che tuttavia oscilla tra il diciotto per cento in Irlanda a cinquantacinque per cento in Polonia
In base ai dati ufficiali la spesa previdenziale italiana in rapporto al PIL supera di due virgola sette punti quella media dell'Unione a quindici
Tuttavia il divario origina essenzialmente dalle incongruenze statistiche prima evidenziate e dalla perdurante confusione tra previdenza e assistenza
Effettiva particolarità della spesa italiana e nella inferiorità del suo ammontare complessivo pro-capite e nei livelli particolarmente inadeguati degli ammortizzatori sociali
Per le politiche del lavoro spendiamo poco più della metà della media europea ed i trattamenti previsti sono anche molto disomogeneo
La copertura dal rischio di disoccupazione è particolarmente inadeguata per chi più ne avrebbe bisogno cioè i lavoratori che svolgono attività discontinue coloro che hanno iniziato a lavorare da poco tempo e i parasubordinati
L'assicurazione del tutto assente per il giovane e comunque perché i e alla ricerca della prima occupazione una persa da molto tempo
La seconda voce di spesa nei sistemi di welfare europei e quella sanitaria
Il suo ammontare complessivo pubblico e privato nel corso degli anni Novanta avuto una dinamica mediamente superiore rispetto alla crescita economica sapendo di oltre un punto e mezzo percentuale rispetto al PIL
Il finanziamento pubblico continua adesso del canale principale con una quota media che si è stabilizzata da diversi anni contro il settantasei per cento e con punte intorno all'ottantacinque per cento nel Regno Unito e Spezia
Il valore italiano è sostanzialmente nella media
Da alcuni Paesi come la Grecia come la sanità privata un ruolo maggiore anche la spesa complessiva tende ad essere superiore
Dalla metà degli anni ottanta la vita media si è considerevolmente allungata ma con differenze sensibili legate al grado di istruzione e all'appartenenza alle varie classi sociali
Differenze che condizionano le capacità di accesso ai servizi e la difesa delle diverse forme di morbilità
Dopodiché io negli anni Novanta principalmente rivolte al contenimento della spesa le politiche sanitarie dei Paesi europei sul più rivolte a stabilire norme di qualità
L'equità e di razionalizzazione dell'assistenza sanitaria attraverso una maggiore pianificazione pubblica
A livello comunitario riconoscendo l'esistenza di notevoli elementi distinti disparità nazionali
La Commissione ha varato un consistente programma che in materia di salute pubblica e tutela dei consumatori per il periodo due mila sette due mila tredici
Che prevede tra l'altro metodi di valutazione comuni delle politiche sanitarie strategia di comunicazione dei rischi sanitari e l'offerta di cure transfrontaliere
In Italia dove la spesa sanitaria pubblica nel due mila sei è cresciuta di quasi l'otto per cento rispetto all'anno precedente per il prossimo triennio il finanziamento del sistema sanitario nazionale è stato agganciato alla dinamica prevista per il PIL
Il DPEF due mila sette due mila undici pur riconoscendo al nostro sistema sanitario una buona posizione nelle classifiche internazionali non manca di constatare il persistere di diversi elementi critici
Come la inappropriatezza di alcuna prestazione d'uso spesso inadatto delle strutture ospedaliere dovuto alla carenza di servizi di assistenza di base domiciliari le liste d'attesa l'eccesso della spesa farmaceutica
Il processo di regionalizzazione del sistema sanitario nazionale e il variegato fenomeno della esternalizzazione dei servizi da parte delle sue aziende locali
Ha reso disomogenea e le forme di assistenza e le relazioni con il pubblico ponendo peraltro problemi di coordinamento fra le ASL
Le aziende ospedaliere le Regioni e il Ministero
Vi sono già vita in campo sociale esistenti nei Paesi dell'Unione sono confermate dal persistente divario strutturale rilevato dagli indicatori dell'istruzione e della formazione degli adulti
Cioè di un settore del welfare perché si pone in relazione stretta con la struttura e la capacità innovativa dei sistemi produttivi
L'Unione a venticinque il tasso di partecipazione degli adulti e la formazione oscilla dal trentadue per cento in Svezia a meno del due per cento in Grecia
Per l'Italia nell'ultimo anno il dato calato dal sei virgola tre per cento al cinque virgola otto per cento
Nell'Unione a quindici solo Grecia e Portogallo fanno peggio
In tutti i Paesi i tassi di partecipazione alla formazione calano vistosamente tra la popolazione con minore istruzione di base confermando l'esistenza di un circolo perverso
Che tende ad approfondire la segmentazione del mercato del lavoro già esistente
E poiché l'istruzione dei genitori influenza quella dei figli non riuscire a ridurre le carenze dei primi nemmeno in età adulta tende a renderle congenite creando un circuito vizioso che riproduce le istanze sociali
In effetti la formazione dovrebbe essere vista non solo nell'ottica di breve periodo che dirà adeguare la forza lavoro ai mutamenti dei sistemi produttivi
Andrebbe anche tenuto presente oggi è più lungo periodo il contributo della formazione e alla creazione di capitale umano e di un ambiente sociale meno ingessato dalla disuguaglianza delle conoscenze
Nell'analisi comparativa dei sistemi di welfare europei elementi di eterogeneità si riscontrano non solo nella struttura della spesa ma anche nella composizione delle cosce di finanziamento
Mediamente prevalgono i contributi sociali che incidono per circa il sessanta per cento ma in alcuni Paesi come Danimarca Irlanda scendono al trenta e al trentasette per cento
In Italia la quota si attesta al cinquantasei per cento mentre in Francia in Germania si colloca rispettivamente al sessantasei e al sessantaquattro per cento
Se oltre agli oneri sociali si tiene conto anche delle trattenute fiscali sui tempi di lavoro si può misurare il cosiddetto cuneo fiscale
Nei Paesi dell'Unione Europea veramente all'OCSE mediamente il reddito disponibile dal lavoratore rappresenta il cinquantotto per cento del costo totale sostenuto dall'impresa
Il dato italiano è di poco inferiore cinquantacinque per cento ma supera nettamente quello di paesi hanno di simili per dimensione come la Francia cinquanta per cento e Germania quarantotto per cento
è interessante notare che la modalità seguita nella recente legge Finanziaria per ridurre il cuneo fiscale
Cioè passando diretta riformando l'IRPEF non ha influenzato i suoi consulenti indicatori i quali tengono conto degli oneri sociali che sono aumentati e delle imposte sui redditi da lavoro che sono cresciuti sui redditi superiori alla
Nell'analisi delle voci di finanziamento dei sistemi di welfare nazionali non vanno trascurati i fondi della politica regionale comunitaria che attualmente e nella fase di passaggio tra cui cicli di programmazione
Relativi ai periodi quelli del due mila sei e più mila sette due mila tredici
Per il ciclo di programmazione due mila sette due mila tredici il quadro strategico prevede circa centoventidue miliardi di euro
Di cui cento per il Mezzogiorno e quasi ventinove miliardi provenienti dal cofinanziamento dei fondi strutturali per la politica di coesione
Tra i cardini del welfare cioè la copertura pensionistica
Il nostro sistema previdenziale è da tempo al centro di preoccupazione che continuano ad essere rivolto in più alla loro sostenibilità finanziaria che alla efficacia della copertura
Eppure le riforme degli anni Novanta hanno già sostanzialmente stabilizzato sia l'evoluzione nel corso della spesa sia al suo andamento previsto dal prossimo mezzo secolo
In presenza di un invecchiamento della popolazione che nei prossimi quattro decenni farà più che raddoppiare il rapporto tra la popolazione turca sessantacinquenne e la popolazione in età attiva
Le previsioni ufficiali segnalano nel due mila cinquanta un valore del rapporto tra spesa pensionistica e PIL sostanzialmente uguale a quello attuale
Prima della fine del periodo il rapporto potrebbe anche registrare una leggera Cota
La quale tuttavia è subordinata all'ipotesi che nel futuro gli immigrati aumentino disordine centocinquanta mila unità l'anno quando invece già negli ultimi anni il dato medio è stato il più del doppio
Se prudenzialmente si ipotizza che nell'immediato gli ingressi siano centonovanta mila l'anno e poi è anche carino a centosessantacinque mila
La cosiddetta gobba sparisce e la pendenza del rapporto tra spesa pensionistica e PIL diventa discendente
La valutazione finanziaria del settore previdenziale e può essere compiuta anche mediante un'attenta analisi dei bilanci delle gestioni
E si mostrano che anche da questo lato la situazione non è preoccupante come spesso viene descritto
Il salto tra le entrate contributive e le uscite prestazioni Institute di natura previdenziale se calcolato al netto delle trattenute fiscali su capito e positivo per oltre sette miliardi di euro
Il bilancio pubblico RAI dunque un sostegno dal settore previdenziale per un ammontare pari a circa lo zero virgola cinque per cento del PIL
Per il due mila sette si segnala ulteriori miglioramenti del bilancio dell'INPS dovuto agli effetti della ripresa economica e dell'aumento delle aliquote contributive
Nel nostro sistema obbligatorio il valore medio nazionale di tutte le pensioni erogate e di settecentottantatré euro lorde mensili scende sotto i settecento nel meridione
Il cinquanta per cento delle pensioni a un importo di inferiore ai cinquecento euro e circa il settantasei per cento ha un valore inferiore ai mille euro
Sono meno del cinque per cento superano il due mila euro
Nel complesso non si tratta di redditi elevati d'altra parte come si è visto la povertà tra gli anziani e più diffusa che nella media della popolazione
Ma ciò che più preoccupa sono le prospettive future
Un lavoratore dipendente con sessanta anni di età e trentacinque annualità contributiva che nel sistema retributivo andava in pensione con un tasso di sostituzione del sessantasette per cento che saliva di altri dieci punti nel caso di dipendente pubblico
Nel due mila trentacinque adeguando i coefficienti di trasformazione maturerà un tasso di sostituzione il quarantotto virgola cinque per cento
Il tasso salirà al valore massimo del sessantaquattro per cento andando in pensione a sessantacinque anni un quarant'anni di contributi
La situazione
Sarà sensibilmente peggiorate per i lavoratori parasubordinati che anche dopo il recente aumento al ventitré per cento della ricorrente con trentacinque anni di contributi acquisiranno a sessanta anni una copertura del trentasette per cento
Ma per i lavoratori parasubordinati sarà estremamente difficile maturare quelle anzianità contributive e le loro retribuzioni sono mediamente più basse meno dinamiche continue dei lavoratori dipendenti
Così che la loro pensione sarà mediamente ettari almeno della metà
Di quella dei lavoratori dipendenti
Dal primo gennaio due mila sette è iniziato il semestre per l'applicazione del silenzio assenso che regola la scelta della modalità di impiego dei flussi destinati al TFR
Attualmente i lavoratori dipendenti hanno solo due possibilità di scelta
Mantenere l'accantonamento del TFR o trasferirle oltre i fondi pensione
Dunque l'unico modo di aumentare la copertura pensionistica e fare ricorso alla previdenza privata
Questa limitazione è controproducente
Infatti dallo sviluppo della previdenza complementare non ci si può ragionevolmente attendere nei rendimenti stabilmente significativamente maggiori quelli della previdenza pubblica
Ne spinte positive all'evoluzione del nostro sistema finanziario più produttivo
Se si fa riferimento all'intero periodo di attività dei nuovi fondi pensione nel nostro Paese si nota che nei vari sotto periodi i rendimenti netti registrati nei differenti comparti
Risolto nulla volte superiori e a volte inferiori a quelli realizzati del TFR
Ma i rendimenti temporaneamente il più elevati si registrano nel tempo nei comparti che sono anche il più rischiose nel quale
Altri sottoperiodi i risultati sono anche molto negative
Non c'è dunque da stupirsi se nonostante il trattamento fiscale tanto favorevole quanto incombente distribuito e comunque costoso per il bilancio pubblico le adesioni in corso e i fondi siano inferiori a molte aspettative
Dal punto di vista degli equilibri finanziari del Paese va evidenziato che l'investimento del risparmio previdenziale acquisito tali fondi è convocato per il settantasette per cento all'estero
Sono una quota continuamente decrescente ridotta sia il valore dell'uno virgola sette per cento nel due mila sei viene impiegata per acquistare azioni l'impresa italiana
Si tratta di una circostanza niente affatto casuale e la conseguenza delle caratteristiche strutturali del nostro sistema produttivo costituito da imprese piccole o che comunque preferiscono non quotarsi in Borsa
Dunque risparmio previdenziale tramite i fondi pensione viene in gran parte dirottato all'estero a vantaggio dei sistemi produttivi nostri concorrenti
L'insieme di queste circostanze far ritenere che nel nostro Paese la funzione più ragionevole per i fondi pensione sia di tipo aggiuntivo non sostitutivo rispetto al sistema pubblico
Il quale invece vede pericolosamente ridurre il proprio ruolo nella sua adeguatezza funzionale
La carente copertura pensionistica che si prospetta non può essere efficacemente affrontata facendo contro il suo ruolo o prevalentemente sulla previdenza privata occorre consolidare non indebolire il ruolo della previdenza pubblica
Come previsto dal comma settecentosessantatré la legge finanziaria va allargata la possibilità di scelta nell'impiego del TFR
Introducendo la facoltativo individuale di aumentare non ridurre la contribuzione al sistema pubblico rammentarle alle prestazioni
Nel dibattito in corso sulla riforma del sistema pubblico si evidenziano due questioni che sono l'età di pensionamento e l'adeguamento dei coefficienti di trasformazione e quello di cui si sta discutendo in queste ore
L'elevamento dell'età di pensionamento potrebbe compensare in qualche misura l'aumento della spesa previdenziale derivante dall'invecchiamento della popolazione
L'efficacia di questa linea d'azione da tuttavia commisurata con la specifica circostanza costituita dai bassi tassi di occupazione del nostro sistema produttivo
Fin quando nel nostro mercato del lavoro permarrà l'attuale carenza di domanda stimolare o addirittura imporre una prolungata attività dei lavoratori implicherà ridurre naturale ottantanove
Di fatto il permanere di lavoratori anziani desiderosi di smettere e dunque meno motivati produttivi bloccherebbe l'ingresso di giovani disoccupati più idonei a fornire un contributo innovativo
Consentire ai singoli una reale elasticità di scelta dell'età di pensionamento non solo favorisce le esigenze individuali in una delicata fase di rete ma stimolare un miglioramento qualitativo dell'occupazione
Infatti è verosimile che è una libera decisione di prolungare l'attività sia più facilmente impresa da chi svolge lavori gratificanti dei quali l'esperienza accumulata probabilmente che svolge una funzione positiva in termini di produttività
D'altra parte in presenza di attività più ripetitive o comunque usuranti
Il punto il più comprensibile desiderio di andare in pensione favorisce l'introduzione di nuovi occupati che facilitano anche ristrutturazioni innovative del processo produttivo
Tenendo conto di questi aspetti andrebbero evitati i disincentivi al pensionamento che ostacolo d'uscita non solo temi meno interessati a rimanere ma anche dei meno utili al sistema produttivo figure che spesso coincidono
Tuttavia andrebbero forse ritirati anche gli incentivi a prolungare l'attività lavorativa che come insegna l'esperienza dell'inutile iniquo superbonus introdotto dalla riforma Maroni favoriscono la permanenza in antichità di chi ha già deciso di fare
Però se sorgono di motivi oltre che per evitare segmentazioni lingue tra i pensionandi è giusta la posizione l'abolizione del cosiddetto scalone
Concepito per aumentare di tre anni l'età di pensionamento di anzianità concentrando nell'attuazione al primo gennaio del due mila otto
La sua abolizione peraltro non implica i costi inizialmente valutati poiché il proprio il tanto parlare per anni misure comunque conoscitive ha di fatto già modificato i comportamenti spontanei
Comportamenti spontanei sia verso una fuga dal lavoro sia di quelli che hanno accettato di prolungare l'attività per la difficoltà di sostituire minor reddito da pensione a quello della retribuzione
La simulazione di un abolizione tout cour dello scalone che tiene conto della modifica dei comportamenti spontanei conferma che i posti sono significativamente inferiori a quelli inizialmente previsti invece ancora si fa riferimento nel dibattito
I costi si riducono Valnontey conto se si simula una sostituzione dello scalone con tre scalini che spostano l'età di pensionamento il modo più progressivo
L'adeguamento periodico dei coefficienti di trasformazione alla variazione dell'età di disattesa è parte integrante dell'equilibrio attuariale perseguite dal sistema contributivo
Tuttavia non è affatto un entrare
Tale adeguamento all'equilibrio economico e distributivo
Se aumenta la vita tesa e i coefficienti di trasformazione vengono corrispondentemente adeguate
L'aggiustamento finanziario viene scaricato sulla riduzione delle prestazioni lasciando immutato il rapporto tra la complessiva spesa pensionistica il PIL
Il mantenimento dell'equilibrio attuariale e ottenuto aumentando la forbice tra i redditi dei pensionati e quelli dei lavoratori
Una scelta opposta sarebbe quella di lasciare costante il rapporto tra attenzioni retribuzione
In questo caso in un ambito di
Io conseguente all'allungamento della vita tesa
Implicherebbe l'aumento della spesa pensionistica in rapporto al PIL
Si tratta evidentemente di due soluzioni economiche distributivo diverso
Con la prima gli effetti dell'invecchiamento vengono accorpati per intero i pensionati nel secondo caso si accetta che aumentando il numero degli anziani cresca anche dal proprio diretto da destinata loro insieme
Tra le due soluzioni sono naturalmente possibile anche scelte intermedio
Ma quelle fatte a partire dagli anni Novanta sono andate nella direzione di stabilizzare l'impatto del trasferimento pensionistico sul reddito corrente e di aumentare corrispondentemente identitario più attenzione retribuzioni medie
A ben vedere il dibattito non dovrebbe tanto concentrarsi sull'adeguamento almeno dei coefficienti quanto su come distribuirle l'onere finanziario mantenendo comunque la rilevanza contabile dei flussi redistributivi
Se non si vorrà accentuare ulteriormente la forbice già innescata tra pensioni retribuzioni sarà opportuno fiscalizzare almeno parzialmente gli effetti dell'adeguamento degli efficiente di trasformazione
Occorre spalmare sull'intera collettività tutto in parte l'onere dell'invecchiamento demografico
Una fiscalizzazione anche completa implicherebbe un costo ma non molto oneroso per il bilancio pubblico che comunque comincerebbero a pertinenze solo fra un decennio cioè con la progressiva applicazione del sistema contributivo
Nel due mila trenta muovere salirebbe ad un ammontare pari allo zero ventinove per cento del PIL e nel due mila trentacinque arriverebbero zero quarantaquattro per cento
Naturalmente sono anche possibili soluzioni intermedie che pure sono state valutate nel rapporto
Prendo le conclusioni
Dal confronto europeo del sistema del nostro sistema il welfare si può ricavare una considerazione di ordine complessivo
Rispetto al modello della taxi chiudete che anche da noi viene sempre più spesso evocato i percorsi concretamente seguito in Italia ne costituiscono un'applicazione così parziale e asimmetriche
Da risultare contraddittori rispetto alla sua stessa filosofia
Nell'ultimo decennio la normativa che regola il nostro mercato del lavoro accentuato molto gli elementi di flessibilità specialmente quella di tipo esterno cioè la facilità di assumere per licenziare
L'indicatore dell'OCSE sul grado di produzione legislativa dell'occupazione mostra che nella classifica dei Paesi europei il nostro Paese e nella metà di quelli con una preparazione più bassi
Contemporaneamente però le statistiche europee mostrano che il nostro Paese e agli ultimi posti nella classifica della spesa per le politiche del lavoro sia attive che passive e la formazione continua degli adulti è scarsamente diffusa
Nel loro insieme si tratta di elementi coerenti ad un sistema produttivo dove sono ancora forti settori maturi
I quali richiedono una manodopera non qualificata ma molto flessibile a basso costo finalizzata a competere più sui prezzi e sull'innovazione dei prodotti
Per differenza è significativo che in Danimarca interno
Occupazionale sia nettamente superiore alla media europea e ancor di più rispetto al nostro mercato del lavoro
Ma i disoccupati danesi
Oltre ad essere assistiti da sussidio molto elevati
Sono nettamente meno numerosi proprio perché la permanenza nello stato di disoccupazione viene fortemente limitata da efficaci politiche del lavoro e da un sistema produttivo molto dinamico per qualità e quantità della domanda di lavoro
Nel nostro Paese la tendenza alla segmentazione del mercato del lavoro e la creazione di un assetto duale caratterizzato da diversi livelli di sicurezza redditi è sempre più accentuata
Il numero di lavoratori temporanei è in rapida crescita
Dal mille novecentonovantasei al due mila quattro i parasubordinati sono raddoppiati e i dipendenti a tempo determinato e sono aumentati del venti per cento
Invece dal due mila uno al due mila sei le assunzioni a tempo indeterminato si sono ridotte dal sessanta per cento al quarantasei per cento
L'analisi della distribuzione dei redditi da lavoro mostra che rispetto ai dipendenti a tempo indeterminato quelli a termine hanno un reddito che per dimensioni analoghe mediamente circa tre quarti
Il reddito dei collaboratori a contratto scende sotto i due terzi e con maggiore frequenza si colloca al di sotto della soglia di povertà
La pensione di un subordinato sarà circa la metà di cui laburista inadeguata il lavoratore regolare avente funzioni simili
All'opposto di quanto avviene dove si applica positivamente la flexsecurity in Italia tendono ad attivarsi i lati negativi dei due ingredienti di quel modello
Da un lato c'è un sistema produttivo maturo e prevalentemente attratto da una flessibilità rivolte essenzialmente a ridurre il costo del lavoro
D'altro lato c'è un sistema di welfare con ammortizzatori sociali politiche del lavoro previdenziali che non forniscono la sicurezza necessaria e complementare per una flessibilità più dinamiche
Una politica industriale sociale lungimirante
Anziché mirare a ridurre gli oneri salariali e le istituzioni del welfare dovrebbe finalizzare la sua azione a sospingere il sistema produttivo sulla frontiera innovativa nella divisione internazionale del lavoro grazie
Ringrazio
Roberto Pizzuti per una relazione
Molto accurata molto puntuale
Do il benvenuto
Alla Ministro
Paolo Ferrero ministro nell'altro ritarato solidarietà sociale
Spremendo era un particolare apprezzamento per
Essere averli con noi e non va bene però così delicato che Monno chiami ad altri a stretto giro ho consultato il ministro mi ha dato indicazioni ora
Vi potersi attendere che si completi questa prima sessione della giornata ma di aver bisogno però il rischio di non poter poi di fare un intervento di farlo immediatamente dopo
Quindi io io invito immediatamente Luciano Gallino
Gianni Geroldi perché sia vicino per favore
I loro commenti sulla relazione di Roberto Bizzo tutti distribuito darei la parola al Ministro Ferrero
Relatore
Grazie buongiorno a tutti grazie per l'invito
Per
Ogni tanto può essere necessario parlare degli Stato sociale in un quadro più generale
Dopodiché si può passare a
Dati specifici analisi
Approfondimenti come quelle contenute in questo
In questo apporto
Dico quindi qualcosa tavola
In generale sullo stato sociale
Tengo a sottolineare poi un aspetto uno due aspetti del rapporto che a me paiono ma in qualche documento importanti
Lo stato sociale un'invenzione è stata un'invenzione
Lo stato sociale quasi ha definito come lo Stato che si assume la responsabilità di coprire
Nella maggiore misura possibile per il maggior numero di persone possibile
Il costo in più di produzione piene di produzione dell'essere umano
Oggi non è
Ritiene utili produzione e consumo dovessero ma un'idea che vada molto in
Che sia molto in voga in economia una cinquantina d'anni fa
Economisti importante come il francese François parrucche qualcuno certamente
Qui conosce che si occupano in modo molto malefico molto tecniche oltre
Questioni del genere
Produrrei produrre l'essere umano come entità biologica sociale culturale e comporta molti tipi di costi
I costi
Derivanti dalla malattia dall'incidente sulla vuota la vecchiaia vissuto in solitudine
I costi per far fronte alla disoccupazione involontaria attraverso il familiare a crisi improvvise Comité coccio cioè
Si può
Pensare si può tentare di far fronte
Individualmente a questi costi l'esperienza storica ha mostrato a un certo punto
Nel corso della prova nel corso del Novecento
Che una soluzione complicano soluzione collettiva che prendevo formati stato sociale poteva essere
Più efficace di quanto non fosse
La
Soluzione la soluzione privato
Togliete pubblica un significa gratuito significa anche chiedere a ciascuno a tutti i Comuni un contributo di qualche di qualche rilievo
Significa anche poter attenzione il costo inferiore
In realtà nove nemmeno pensabile
Credo di poter coprire mediante comportamenti individuali virtuosi orientati allo al risparmio alla
La previdenza in termini individuali
Familiare
Perché alla fine si superano qualsiasi limite così si possibilità del risparmio di spesa
Io ho anche di acquisizione di informazione disponibile Terranova o per le persone
Un giovane non ha materialmente in grado di scegliere la professione che garantirebbe
Che comporta molti hanno agli studi superiori se comparse di una famiglia a basso reddito che a cambi sono demandarlo avvocate per integrare il proprio competitor
Non lavoratrici o lavoratori che per molti anni guadagna in media Sergio ottocento euro al mese e perché non riesce a trovare un'occupazione stabile non è nella convenzione investire il trenta per cento del personale o per fax una pensione integrati
Così inteso d'intesa come impegno pubblico impegno collettivo a far fronte ai costi di produzione e introduzione dell'essere umano
Non solo sociale è stata
Una grande conquista pacifico dalla seconda metà del
Del secolo scorso anche Assessore vice incominciato svilupparsi del secolo precedente l'Ottocento
è una conquista che in gran parte è stata ottenuta con la lotta sindacati l'azione del Governo e socialdemocratici laburisti di centrosinistra del dire varie epoche del Novecento
Non si può ignorare il contributo importante del PIL
Forse politica conservatrice
Il padre tecnico con l'intento è tecnico dello stato sociale moderno
Per la Regione
è un moderato che ha pubblicato il suo primo rapporto
In piena guerra del mille centoquarantadue su richiesta di un governo conservatore che era quello di De Giorgi assillato dalla guerra che poi subito dopo né
Adottò su larga scala suggerimenti
Il rapporto del comma quattro illiberale ben regime proponendo un piano per favorire l'occupazione e una distribuzione più equa interrotto veramente troppo
Di certo né per la Regione a Churchill erano mosse solamente da intenti umanità
Intendevano contrastare l'influenza politica e ideologica Lussu dell'Unione Sovietica l'influenza politica ed economica
Influenza politica e ideologica dei partiti comunisti dei partiti socialisti demografici
Il che significa che non lo so
Dalle fondamento dallo Stato sociale come abbiamo conosciuto non c'è stata un'esplicazione
Sinistra o di destra o sinistra o comunista
Come qualcuno oggettiva Tizio direbbe ma c'è stata anche una discreta dose di timore che è evidente la sinistra verso compresa
Sulle massacro lavoratrici
Oggi lo stato sociale è in difficoltà
è in difficoltà per ragione al tempo stesso ideologica e materiale
Tra le prime va collocata aveva offensiva vittoriosa in Europa in Italia del mondo
Della
Dell'iter dell'ideologia neo liberale
Il cui nucleo costitutivo che è un un occhio anche etico un nucleo etico politico e l'idea che ciascuno deve far fronte validamente come tutte le sue forze alle vicende della vita se non ci riesce
Non
Succedere altro che il futuro
Finire nella vasta schiera dei perdenti
Ai quali i vincitori certi di aver meritato la propria vittoria quanto i prelievi hanno meritato lo sconfitto destineranno ad ogni modo compassionevole come si dice qualche sussidio
In questa
Prospettiva abbastanza spietata lo stato sociale naturalmente presentato come
Un costoso aiuto prestato individui che in fondo non avrebbero
Un gran
Dritto
Il fattore materiale della credo giusto approccio alle conosciamo sottosegretari contraddire anche noi
Per l'introduzione percorso Pizzutoli
Produrrei produrre l'essere umano costa sempre di più costa di più la sua introduzione biologica sull'evoluzione sociale la sua e produzione caro culturale
Se vogliamo mantenere questa forma di produzione produzione a livello di civiltà che abbiamo raggiunto
Far studiare i figli per vent'anni o più
Dalla materna all'università must hai tolto e altri del costo ovviamente di più per un metro dal lavoro per la ferita la scuola l'obbligo
Il progresso della medicina la clientela chirurgica mentre sono revocate euro poco
Continua a migliorare la durata e la qualità della nostra vita ma richiedono infrastrutture e tecnologie sempre più costoso
Le persone non vogliono opportunamente poco dopo e se andate in pensione come accadeva quando Bismark che è un altro antenato di destra dello stato sociale introdusse uno dei primi sistemi previdenziali obbligatori
Ti portata nazionale
Bismarck chiese allora uno statistico di conti a quanto
A quale età Morrissey medie tedeschi
Sessantacinque a me
Risposero statistico di cose bene poniamo il limite del dalla pressione a sessantacinque a
è una media una mediana per cui molte non ci arrivano ma non c'è un solo modo lo sciopero ma parlava con quel limite le casse erano nel mercato erano in equilibrio
Per un altro fattore che ha preso assumono struttura tra persona lo stato sociale anche questo ecco dato dal rapporto
E la diffusione del lavoro discontinuo flessibile precario
Che si osserva il nostro come in altri Paesi
Egli da questo nasce da una forbice preoccupanti Pisogne protrazione
E di tutele di vario ordine che lo Stato sociale Ater vocazione assicurare un mentono mentre diminuiscono i contributi dei lavoratori attivi verso un'opera elementare il suo Capo il suo bilancio
E questi diversi fattori portano a dire che la copertura del costo e l'uomo assicurato lo stato sociale oggi cercata anche
Per a oltre per altre vie bisogna trovare siti dice nuovi modi per integrare il finanziamento dei costi lo solita della maternità dalla previdenza
Del sostegno economico da erogare alle persone per gli utenti non d'accordo il mondo però lavoro
E qui possiamo passare opposto possa
Al
Al allora rapporto
A questo rapporto sullo stato sociale due mila
Due mila sette
Per
A mio avviso questo rapporto circa
Pone dinanzi
Non soltanto
Approva i politici recante momento ma anche a problemi scientifici culturale morale per per certi aspetti più grande di grande rilevanza
Perché
Perché l'accaduto credo
In Italia come in altri Paesi lo stato sociale sia
Stato sottoposto a
Numerose numerosissime perizia
Uso perizia in senso tecnico per cui ci sono le perizie sugli edifici storici sulle strade perizie sulla la salute mentale perizie sulle medicine ecco altre cose
I comunisti politici funzionari ministeriali esperti dell'Organizzazione internazionale
Hanno esaminato le condizioni dello stato sociale in Italia come in altri Paesi e lo hanno trovato carente
Costa troppo
Allora l'Italia in cima alla classifica negativa
Per il Paese che spendono troppo lo stato sociale
Se una parte delle spese dei fondi disponibili fossero indirizzati
Al privato o si spenderebbe meno e l'efficienza sarebbe
Sarebbe maggiore
La protezione offerta indiscriminatamente dello stato sociale trema la flessibilità necessaria per l'appunto il lavoro degli anziani e ho detto
Questa
Tendenza deplorevole attività sempre più con lungo e il futuro
Se ne parla da alcune settimane o mesi
Un grande preoccupazione il futuro delle nuove generazioni e minacciato in particolare dalla
Insostenibilità a venire del sistema pensionistico
Ora
In tutti i campi
Le perizie vengono prese Cioce
Vanno presso sullo su centotre il contenuto quello contenuti
Evitati lo sostengono ma le perizie vanno anche valutate alla lunedì
Qualche controperizia
Più che criticare aprendo una perizia fare quel percorso di revoca bucce rivedendo i singoli dati dell'argomento
Il tale capitolo un'auto il modo migliore per
Valutare perizia di qualsiasi
Ordine
è quello di
Costruire
Del conto delle conto pezzi
Questo rapporto
Una bella importante controperizia di fronte
All'oceano
Perizie
Che sono state svolte dallo Stato il merito lo stato sociale da molte parti negli ultimi negli ultimi anni
Sottolineo l'importanza culturale anche morale certamente scientifica lo faccio parte del Presidente Soru
Studiose e naturalmente politica
Una discussione
Come quella che va avanti ormai domanda che semplici intensifica negli ultimi mesi e settimane
Sullo stato sociale che procede
Con di perizie che nell'insieme hanno una voce sola un unico messaggio che la crisi dello stato sociale
Sollevo un grande problema problematico carenza di
Carenza di critica
Carenza di qualche forma di
Moderata ed equilibrata
Opposizione
Teorica concettuale
Questo rapporto costituisce una robusta controperizie
Non è che
Il problema ma a suon di votati gli argomenti rigorose di voci porcate come quello che
Abbiamo sentito
Il pizzo utili prima che in realtà diceva cose pesantissime ma lo dice tengono talmente
Talmente civile attualmente moderato talmente sotto
Che forse il loro peso può Nones dovessero
Debitamente afferrato
Dal
Rapporto
Emerge la posizione dell'Italia non ha fatto l'ultima il mercato in Europa
Non è l'ultima
Né per quanto riguarda gli aspetti
Negativi ma per quanto riguarda
Gli aspetti positivi si colloca per molti
Per molti aspetti verso
La metà della classifica in certi settori costi nostro stato sociale spende un punto due più due più ma ne spende due o tre meno in altri settori è presente per tutelare i lavoratori dai
Dalle vicende della perdita di rete trova perdite di occupazione
La sanità pubblica accosta certo costa
Intorno a settembre-ottobre cento più uno e mezzo per cento di spese private che fanno da trecentocinque ma gli Stati Uniti spendono il quindici virgola sei per cento e lasciano fuori dalla sua ho detto quindici e sei per cento
E lasciano fuori quarantasei milioni da così si forma intuitu personae ad altro così si forma scritta assistenza
Dopo la controperizia a mio avviso appare particolarmente significativa e cade nel momento giusto nel giorno giusto anche se forse un po'in ritardo
Per influenzare il dibattito B è il tema del e il tema delle pensioni
Da un anno uno apre il giornale il Mattino ascolta il premio giovani ragione ferito è il primo TV ed al controllo
Poi gauche
Perché il sistema pensionistico sta camminando appassionati opera sul disastro il bilancio dell'INPS
Insostenibile
La Coppa famoso minaccia il
Bilancio pubblico non c'è l'organizzazione internazionale dalle agenzie diverse
Che fosse votato a che fare un altro mestiere
All'epoca banche come va be'alla OCSE e alla Commissione europea che ogni giorno non sollecito nuovi tagli a metà ordine
Nel suo Tiso stando col sistema
Pessimistico
Certo se uno si ferma
Alla prima o alla seconda riga del bilancio dell'INPS
Fossato sorseggia perché legge subito che lo Stato deve trasferire condensa settantacinque miliardi l'anno per scoprirne nel
Bilanci
Ma sta di fatto che una grande grandissima parte di quei trasferimenti
Non sono imputabili alle casse previdenziali
E il rapporto lo dimostra molto bene
Aveva anche a un al paradosso che è stato citato da Pizzuti
Mi permetto di proporlo perché
Andrebbe incastonato più bene la pagina duecentotrentuno e questo non potrà pubblicata su tutti quotidiane quotidiani di tale trasmessa su
Trasmette la pena paga già un po'difficile opera televisioni non me lo consente si potrebbe fare
Questa
Tabella dice che sicuro guarda alle contenti che presto entrate previdenziale
E basta ad autentiche uscite previdenziale e quindi lascia da parte le cose perché è già successo nove gestione
Delle indennità
Invalidità di assistenza agli anziani non hanno avuto possibilità affinché versare
Contributi inadeguati insomma se
Si toglie la parte del
O dall'assistenza
Solo
Che poi non è tutto ciò che grava sul bilancio impropriamente sul bilancio dell'INPS ma che comunque si sfoga soltanto le gestione assistenziale il bilancio dell'ESA dell'ex sito uno alleggerito ti
Trenta
Il trenta o
Miliardi
Se poi
Si tiene conto
Che
Sulle pensioni però si pagano quasi per intero ove il post sul
Do sul verdetto con una prima un
Che trasferimento immediato allo Stato
Altrimenti stanziano lo Stato versa
Con un clic ma con l'altro qui teatrale
Con trattenuta complessiva per quasi ventotto miliardi dei o su o entrate
Di centoquaranta miliardi una spesa metodi centosessanta miliardi
Il al paradosso e che place contribuisce positivamente il bilancio dello Stato per
Sette miliardi virgola ventotto
Di
Si possono fare calcoli diversi si può fare la controperizia alla controperizia ma quello che non si sarebbe dovuto fare nei mesi scorsi dell'anno scorso nelle settimane scorse
E
Trattare enti pensione discutere di pensioni e lanciare allarmi sul bilancio pensionistico senza
A venire qualche forma i critica senza esercitare qualche forma di critica come questa papello situazioni cioè citate come molte pace l'apporto
Del rapporto esercito nel confronto del tattiche ci vengono
Di continuo
Di continuo proposti che mostrano come della situazione dell'INPS né quello del sistema pensionistico e comunque quella che ci viene descritto
Ed è meno peggio assai meno peggio di quello che ci presenta perché
Ho insistito su questo aspetto e concludo perché questo rapporto è un documento raro è importante nella letteratura quasi sterminata sullo Stato sociale dall'Italia
E debbo richiamare ancora il fatto che la discussione sullo stato sociale sia svolta che si svolge
Sulla base utili dati che alla luce che altri dati appaiono
Fortemente criticabili come citati dal ponte non vocati economisti utili di professione moderati attenti a quello che
Che dico
Preoccupati in onda
Esagerare nel
Nella critica farlo
Alle cifre persistenti
Va anche detto che
Non sarebbe corretto saltare tra le conclusioni delle perizie dominanti alle conclusioni di una singola controperizia necessario assumere criticamente
Un atteggiamento
Distacco anche nei confronti nei confronti diversa
Ma se il fatto che una società che prende decisioni di importanza fondamentale sullo Stato sociale sulla riproduzione dei costi sulla produzione di produzione dell'essere umano sui costi necessari per coprirle
Ha il dovere avrebbe il dovere di a venire ed esigere da tutti un atteggiamento un po'più critico di quello a cui abbiamo assistito nell'ultimo
Nell'ultimo anno
Grandi
Le discussioni sullo stato sociale si svolgono in un certo senso nel chiuso di una stanza in cui non viene mai cambiato la
Questo rapporto apre una bella ventoso luminosa finestra
In quella stanza dovremmo essere grati a tutti i suoi autori e dovremmo anche darci può fare a fare il possibile perché quella finestra rimanga aperti grazie
Ringrazio vivamente Luciano Gallino puntuali e stimolante i commenti non avendo notizia di
Gianni Geroldi alcun segno di una sua
Prossima presenza
Qui in sala passerò la mano
Alla direttore del Cres professor Maurizio Franzini è l'intendimento
Maurizio Franzini coordina la sessione le politiche sociali protagonisti io ho già annunciato un accordo Corno il ministro
Ferrero qui presente perché possa fare il suo intervento immediatamente a conclusione per l'intervento professor Gambino
Il fisco perché Maurizio Franzini
Prenda il mio posto il
Ovviamente contribuisca egli stesso in prima persona alla discussione del alle politiche sociali i protagonisti e valorizzata favorevoli Graziano
Praticamente la tavola rotonda è composta da un solo una sola gamba benevolenza e quindi molto sbilenca
Io direi se il ministro è d'accordo fare il suo intervento adesso ascoltiamo volentieri
Però nel frattempo se ci sono degli arrivi tra coloro che erano stati annunciati sapete della mattinata molto sentenza quindi le persone che doveva essere cui hanno impegni
L'importante è che probabilmente qualcuno arriverà pertanto sentire il ministro successivamente magari facciamo un po'di commenti apriamo anche se qualcuno ente
Intenzione di farlo lo spazio per qualche intervento è troppo del dibattito tra di noi
Gli utili
Vi ringrazio per l'invito
Puntiamo al di là delle giornate delle nottate un po'
Convulse che attualmente
Hanno coinvolto alcuni dei
Siamo delle persone che dovevano essere qui
Io sono venuto sostanzialmente
Vi chiedo scusa se se dovrò scappare subito però son venuto sostanzialmente per un motivo e cioè penso che
Quella finestra aperta di cui parlava il professor Gallino sia un punto fondamentale
E chiederei se possibile a ai giornalisti presenti di
Segnalare i dati diciamo così che credo facce note
Nel mentre al pubblico di di segnalare i dati che che anche quelli che adesso il professor Galli non citava
Perché il problema che la
Che la discussione su questi temi mi si risolva nel commento
Di dati sostanzialmente
Diciamo così
Parziali o di parte
Che dire finti forse può essere fuorviante ma
Di dati di parte che non che non
Che non colgono il fenomeno allora secondo me il
Il fatto che vengano fatti i conti in altri modi
Io assolutamente opportuno
Lo dico su due versanti uno sul versante che veniva del succitato sul professor Gambino e cioè noi siamo in realtà ha detto un welfare italiano
Che sostanzialmente pagato dai lavoratori dipendenti e che redistribuisce reddito nonché dall'alto verso il basso ma dall'alto dal basso verso l'alto perché questo è il primo problema
I cinque miliardi di cuneo fiscale che abbiamo regalato a Confindustria
Con l'ultimo decreto fa fatto
Parlando di questo
Il welfare italiano vede un peso della
Della tassazione sui
Sulle sugli sugli stipendi sul
Sui lavoratori dipendenti molto molto significativo salutiamo lupus in fabula
Automatico allora sentiamo arriva ad arrivare
I lavoratori sarebbero molto felici di avermi per le pensioni diciamo anche nella forma del decreto
Ed approvato anche se non sono ancora arrivati e
Non parlo male di Confindustria fotografa una situazione
E cioè che c'è un elemento
Di questa natura da cui non sfuggono le pensioni
La la seconda l'accento solo per
Diciamo per l'attualità
E che la
Anche i conti che vengono fatti sui costi dell'abolizione dello scalone sono un po'di parte perché ad esempio in una situazione in cui
Sì si discute molto della sostenibilità a lungo periodo del sistema
Il fatto che il sistema introdotto dallo scalone di Maroni nel lungo periodo costi molto di più di quello precedente praticamente non viene citato da nessuno ed è una cosa interessante da notare una discussione
Perché nel due mila e trentacinque già le le proporzioni si invertono e che i costi siano molto superiori
Non lo dice nessuno
è interessante notare uno perché in altri casi questo sarebbe stato un dato utilizzato per capire il sistema non è sostenibile sul tempo lungo e quindi
Bisogna cambiare
Lo scalone Maroni invece questo dato semplicemente scompare e ci si concentra
Sugli anni in cui c'è una spesa maggiore data dalla eventuale abolizione dello scalone
Sottolineo anche questo perché i dati vengono per l'appunto stira fiati a seconda della convenienza in modi
In modi clamorosi giusto perché sia chiaro
La tabella che è stata data in allegato alla
Alla alla riforma Maroni dal Governo italiano
Ipotizza questa tabella del Governo di centrodestra per l'appunto che nel due mila trentacinque si rovescia un rapporto tra risparmi esperienza
Nel due mila quaranta siamo a tredici miliardi di spesa in più nel due mila quarantacinque a quindici miliardi di spesa in più e avanti di questo parco questi dati semplicemente non esistono perché non sono utili per l'Italia dal mantenere oggi lo scalone che il punto vero
Cosa che a me fa dire un altro elemento qualsiasi riforma delle pensioni è stata proposta in questi anni come il alla riforma definitiva delle pensioni
Credo che si tratti di una
Uccidiamo
Credo che la riforma delle pensioni vanno misurate per cosa succede nei cinque sei anni successivi che sono gli anni effettivi su cui si esercita la riforma delle pensioni e se voi guardate gli ultimi anni noi abbiamo avuto riforma delle pensioni
Nel novantadue nel novantacinque nel novantotto creato nel due mila e cos'era l'ultimo
Tre quatto diciamo COM due mila otto e avanti di questo passo
E gli stessi dati su cosa costa di più lo scalone in prospettiva ci parlano che che evidentemente questi dati verranno utilizzati per prossime riforme dicendo a
Ci siamo accorti che c'è la Coppa
La gobba della Maroni elettiva
Lo dico perché altrimenti la discussione secondo me un po'finita la discussione vera quindi che stiamo facendo in questi giorni su che cosa succede lavoratori nati nelle classi di età attorno agli anni Cinquanta
In questo si tratta
Perché che cosa succederà al lavoratore in atti nelle classi di età degli anni Sessanta cioè quelli già finiti sotto i diciotto anni di contributi con Maldini come sottoscritto a occhio se ne discuterà un'altra volta
Per stare al merito però della discussione di questi giorni colpisce il fatto
Che ad esempio il fatto che il Governo abbia aumentato dello zero tre per cento i contributi sui lavoratori dipendenti nella finanziaria scorsa e cioè che i lavoratori dipendenti paghino dal due mila sette un miliardo più di euro sostanzialmente di contributi
Non viene conteggiato il fatto che l'INPS ci abbiamo un avanzo strutturale
Da cosa si capisce che negli anni scorsi è destinato a consolidarsi con una cifra significativa percorso si capisce dei conti
Di un qualche rilievo non viene conteggiato
Il fatto che una possibile unificazione o perlomeno una razionalizzazione dei back-office insomma diciamo delle procedure e quant'altro tra gli enti possa dare un risparmio non viene così tenuto in considerazione
Così come i calcoli che fanno presumere che tutti i lavoratori dipendenti andrebbero in pensione il giorno successivo a quando ne hanno diritto sono calcoli fasulli perché
Le
Le c'è un
L'interlocutore particolarmente
Perché tutti sanno che grossomodo il trenta trentacinque per cento delle persone non va in pensione appena ne ha maturato i diritti ma va dopo ed è del tutto evidente che
I continui annunci di peggioramento del sistema pensionistico sono un un potente fattore
Che riduce nei fatti l'età di pensionamento perché spinge la gente ad andare in pensione appena può andarci in quanto
Quando la partita può vedere le regole cambiate nel corso del gioco dall'ambito è chiaro che la gente ha qualche problema giocare questa partita tranquillamente quindi il PIL essendo che
Stiam parlando appunto al fatto che solo sessanta sessantacinque per cento delle persone va
In pensione quando matura i requisiti perché una parte trenta trentacinque per cento va dopo
Anche questo andrebbe conteggiato
E forse verrebbe fuori che i sette miliardi di maggiore esborso sullo scalone nell'anno peggiore dell'anno terribile del due mila quindici forse se uno mette se questi elementi non sistema verrebbe fuori che la spesa effettiva
E di un miliardo un miliardo e qualcosa nell'anno peggiore
Bisognerebbe poi conteggiare quanto gli immigrati
Pesano su questo meccanismo cosa che tendenzialmente estende a non fare e e cose di questo tipo lo dico per dire che
Diciamo
In aggiunta alla cosa che che diceva Carlino i numeri vengono stiracchiato e un po'eccessivamente e si tirano fuori delle cifre pazzesche
Quando invece le sforzo necessario per fare una riforma delle pensioni che tenga la sostanza
Calvi diedi un ragionamento presente nel programma della con cui ci siamo presentati alle elezioni dona quella rilevanza norma quella rilevanza ed è quindi sostenibile dal sistema Paese
Io però non voglio proseguire tutta la mattina insomma tutto il mio intervento su questo perché per l'appunto le cose dette dal professor Pizzuti dal professor Galli non è così è scritto nei dati che molti nel rapporto che molti di voi conoscono
è inutile che le ripeta io un po'peggio di che cosa hanno fatto io i vostri interlocutori precedente
E quindi io vorrei provare a a semplicemente a fare una riflessione su due nodi
E sono
Che
La domanda vera sul piano della politica come mai dei ragionamenti scientificamente fondati e che hanno una grande dose di buonsenso
Non compaiono non riescono a vincere nella discussione politica perché questa è la vera domanda da fare
Perché
I dati scientifici CUP materiali non non vincono e buonsenso non vince su forme
Diciamo così in cui
Per tenere assieme i vari elementi su cui ci troviamo a discutere
La
Siamo elementi fortemente ideologici riescono a passare in una società che dovrebbe essere post-ideologica dicendo che vi chiedo scusa ma io mi occupo ma anche di immigrazione
Perché
La paura
Canalizzata in certi elementi e perché
Il monetari Lisi modellata accedervi codifichiamo dei Chicago Boys o se volete codificato in oggettività economica della Banca centrale europea e degli altri grandi istituti che fanno opinione sul versante cono diventa oggettivo
Perché questo secondo me il vero punto da discutere il resto come dire e
Il materiale suppongono allora
Io ho l'impressione che la parte materiale di queste elementi di testa perché di questo si tratta
La politica della Banca centrale europea è una politica che ha oggettiva atto quella che vent'anni fa era un'ipotesi politica chi estrema destra estremista di destra è stata oggettiva Teresa Armato neutrale naturale
Che si continui ad aumentare i tassi di interesse nella zona dell'euro andando contro gli interessi dell'industria europea andando in una distribuzione del reddito dai salari dai profitti verso le rendite
Che si
Per penalizzino le famiglie indebitate con trasferimento di risorse verso le rendite e che si obblighino gli Stati a tagliare la spesa sociale aumentando i costi dell'indebitamento e che si abbia una politica economica di estrema destra codificata come oggettiva
è un buon punto
Portante dà ragione perché in questo modo io penso che questo
Trova una sua fase materiale
Su una difficoltà della società a Padova le Giare gli elementi di trasformazione che sono intervenuti nella società e adesso come consapevole fino in fondo
Faccio due esempi
Noi abbiamo un problema a padroneggiare come società come corpo sociale
La trasformazione intervenuta con l'immigrazione
Si discute sostanzialmente di qual è il costo dell'immigrazione
Non si discute no non si vede il guadagno che il sistema paese italiano fa con l'immigrazione
Io ho fatto un
Conto
Quelle che si chiamano i conti fatti sulla carta del formaggio cioè fatti così a tavola ma grossomodo
Il risparmio che noi abbiamo quando un immigrato entra in Italia e comincia a lavorare a vent'anni senza averne i costi per il sistema di Welfare sul piano sanitario sul piano del sistema
Diciamo della della formazione e quant'altro e piuttosto rilevante
Si può stare molto molto bassi
Ma
Stiamo almeno su un individuo di vent'anni a centocinquanta mila euro sto veramente basso perché credo che mi potete spiegare che sono di più
Poi potremmo discutere di quanti laureati arrivano in Italia che noi non riconosciamo in cui il costo di formazione sarebbe molto più alto ma
Se stiamo a centocinquanta mila euro a testa
Vuol dire avendo l'Italia a due milioni di lavoratori immigrati perché gli immigrati lavorano con un tasso di occupazione di dieci punti superiore alla media della popolazione italiana siamo al sessantotto per cento contro il cinquantotto
Degli italiani un il dire che l'Italia in questi quindici anni ha guadagnato circa trecento miliardi di euro
Dal fatto che non ha dovuto pagare la riproduzione di forza lavoro
Questa roba qui non sta in nessun capitolo di bilancio la percezione sociale non esiste di questo
è un punto di non padroneggia mento
In cui la società vive come positivo il singolo immigrato di cui ha bisogno magari per mantenerla
La genitore che non saprebbe come alto gestire ma vive socialmente come un pericolo io credo che segnali un problema
Sugli anziani secondo me è capitato grossomodo la stessa cosa
E cioè si vive come una benedizione il fatto che i propri genitori dicano di più è una benedizione individuale e
Ed è una maledizione collettiva perché questi anziani vivono terribilmente a lungo e costante
Bisogna pagargli la pensione c'è una schizofrenia tra percezione individuale di che cosa è bene per l'individuo che cos'è bene per la società io credo che questo rimandi ad un problema più generale
Voti TV una non capacità di padroneggiare come corpo sociale un'idea di fondo
Io ho fatto ho detto queste cose perché secondo me il problema che abbiamo sulle pensioni
E che noi non abbiamo essendo che la terza età
Cioè il fatto che la gente di va più a lungo di quando va in pensione
Che è un fenomeno relativamente nuovo
Perché è un fenomeno che si è di cui che viviamo significativamente
Non dal secondo dopoguerra Marzaglia dagli anni Sessanta Settanta insomma la riforma delle pensioni della fine degli anni Sessanta che questo fenomeno della terza età è diventato un fenomeno significativo
Io credo che noi non siamo oggi in grado di padroneggiare il fenomeno della terza età perché non mi è ben chiaro al corpo sociale a che cosa serve la terza età
Io penso questo cioè abbiamo ben chiaro
Che cosa sono i bambini l'età della dell'adolescenza della crescita in cui ci si forma si viene al mondo età che si allunga nel tempo
E quindi nessuno ha niente da dire se si spende una quota del prodotto interno lordo per i bambini sono il nostro futuro
Abbiamo ben chiaro che cos'è l'età del lavoro in cui si producono merci sì sì sì sì si produce la ricchezza del Paese non ci è ben chiaro che cosa serve la terza età
Per cui che ci sia un terzo di anziani sulla popolazione e che si spetti il quindici per cento del prodotto interno lordo cioè la metà in termini di distribuzione complessiva del reddito per gli anziani viene vissuto come uno spreco
Io penso che questo è un problema politico che abbiamo
E io credo che bisogna iniziare a dire con chiarezza che la terza età non è una un'età buttata via
Perché non produce ricchezza e non si capisce bene a che cosa se come io credo che dobbiamo iniziare a dire
Che la terza età deve essere letta in cui la costruzione di relazioni sociali di tessitura sociale la valorizzato io ho nel di quel tempo nella produzione di comunità e di relazioni sociali significativi deve essere la vocazione della terza età
Un tempo il vecchio figura individuale era la figura del saggio
Oggi abbiamo una figura diffuse Massi ficcata la terza età io credo che noi dobbiamo fare una battaglia sul riconoscimento del ruolo sociale della terza età come ruolo positivo tenta una società che altrimenti vede dischi recarsi per i rapporti sociali
Noi stiamo consumando la socialità costruita in epoche precedenti senza riprodurlo
E io penso che i fenomeni di paura di percezione di sentirsi soli e di sentirsi indifesi
Che tocca non solo gli strati sociali più deboli quelli che giustamente si sentono in difetto ma anche strati sociali che non sono in questa condizione così devastante dicono di un tessuto sociale disgregata
Io credo che noi dobbiamo provare sul piano della politica a fare una battaglia politica e culturale
Che sia
Esattamente la costruzione consapevole del ruolo sociale della terza età
Come attenta positiva
Che non vede il suo centro nella produzione di merci perché per produrre merci come giustamente dice Pizzuti ci si sono tante forze in età di lavoro che non vengono utilizzate e si faccia il favore di utilizzare quelle forse c'è un problema in questo Paese di riporre il tema
In un qualche spostamento dell'apparato produttivo da alcune aree congestione attivissime
Del nord in cui si continua a voler fare tangenziali aree industriali evidente ieri in provincia di Treviso le aree industriali sono quattro volte il numero dei comuni egli il grado di inquinamento e di
Devastazione del tessuto ambientale pesanti forse bisogna incominciare a dirci che c'è un problema di
Io allargare la fascia del paese interessato allo sviluppo e c'è un problema di dirsi che il problema vero di questo Paese come si spendono soldi in ricerca e come si potenzia l'apparato produttivo dal punto di vista
Della qualificazione dell'apparato produttivo e in questo ci può essere un aumento
Diciamo così delle fasce di popolazione messe al lavoro che invece oggi sono lasciate fuori questo mi pare il punto ma questo si deve accompagnare con un discorso chiaro secondo me sulla utilità della terza età come
Diciamo nel suo ruolo sociale di diritti di di costruzione lo dico perché altrimenti vedo il rischio che non ne siamo in una da una discussione in cui ognuno fa la sua parte ma
Sembra sempre
Che chi difende
La tenuta dell'età pensionistica il livello delle pensioni pubbliche il grado di sicurezza quindi degli anziani fa un discorso di una specie di lotti
Dei nulla facenti dei nulla serventi proprio cioè difendo un particolare in fondo
No come se fosse una norma con accordi io invece io penso che bisogna
Ristrette riuscirà a riproporre il valore universale del ragionamento che facciamo
In cui si dica con chiare lettere
Che la conquista della terza età è una conquista sociale non è un costo che la società paga qualche
E il gollista che vive troppo è una conquista sociale e che la società dovrebbe utilizzare corsi intimamente questa conquista sociale
Non pensando di allungare all'inverosimile il tempo della produzione delle merci mai invece valorizzandolo nel ruolo sociale che può avere di ricostruzione dei legami sociali cosa di cui abbiamo tanto bisogno
In questa in questa situazione
Questo a me pare che sia al pezzo diciamo che accompagna
La la la la relazione al rapporto che che Pizzuti ci presentava i dati che che citava
Che citava il professor Gallino
Per tentare di fare un ragionamento politico che riproponga all'universalità l'universalismo dell'UE nel farlo nella sua dimensione complessiva e finisco dicendo
Che il welfare appunto questo cammino lungo che parte da Bismarck in qualche modo e si dipana nel corso del mille novecento
Il Welfare secondo me e parallelo nella sua costruzione ad un'altra costruzione che la delimitazione del tempo della vita che si mette al lavoro
Rispetto al fatto che quando il capitalismo è nato attentato ti sotto mettere un po'tutta la vita del lavoratore alla volta
Ed è una prevede un percorso che
Giusto per rimanere nel classico
Uno si legge nel primo libro del capitale ci sono le cose che Marx descrive delle leggi che regolamentano lavoro dei bambini per evitarne la gente finisca in miniera a dodici anni o nelle
Ponnelle Filandia Jodie Gianni quindi che vede nella prima battaglia la delimitazione verso il basso cioè di
Far sì che l'infanzia fosse sottratta dal lavoro
Che ha avuto un secondo passaggio nella delimitazione della giornata lavorativa
Il movimento dei lavoratori ci ha fatto le canzoni sul se otto ove vi sembra un po'che è stata all'inizio del Novecento e poi proseguite e si operata
Diciamo nella fine degli anni Sessanta riuscire a
Io ho lavorato in FIAT con me c'era un'opera che mi raccontavano che da giovane andavo a lavorare la domenica mattina a far le pulizie i via si è inverata negli anni Sessanta la
Riduzione nella giornata di lavoro di otto ore del tempo dico e come la pensione sia riuscito a delimitava verso in alto
Che un certo punto potevi smettere di lavorare e potevi fare alto potevi fare altro
Questa cosa qui in questa
Delimitazione del tempo di lavoro nella vita sul versante dell'infanzia sul versante della giornata lavorativa e sul versante della terza età e messa in discussione su tutti i lati
Dalla globalizzazione nel terzo mondo i bambini lavorano e lavorano al posto dei genitori perché costa di meno
Dalla aggiramento delle forme delle tutele del lavoro salari atto viene messa in discussione la giornata lavorativa di otto ore la gente lavora tutto il giorno per cercarsi il lavoro
E messa al lavoro completamente la giornata dei giovani oggi e il lavoro intermittente o informativi e quant'altro e una mentalità il messa al lavoro della giornata intera i rapporti individuali rapporti di amicizia vengono messi al lavoro da questo punto di vista
E sulle pensioni c'è l'attacco sul sull'altro versante
C'è l'attacco sull'altro versante io credo che bisogna dire che queste conquiste del movimento dei lavoratori di e limitazione della quantità della tua vita che è messa al lavoro sono un fatto positivo pieno negativo
Perché il punto è un punto di società di di idea di civiltà del delle nostre relazioni io penso che sia un fatto politico e penso che sia un fattore universalistico difendiamo non sia un fattore che riguarda qualche categoria
Riguarda un'idea di civiltà
In cui sia chiaro che la produzione della ricchezza e una parte della ricchezza materiale una parte del tuo tempo di vita perché esiste un'altra parte del tuo tempo di vita che la produzione di te e la riproduzione di te come individuale
Lo dice un liberale di estrema sinistra quale io sono
Liberare di estrema sinistra perché qui sulla democrazia siamo tutti d'accordo ma alla fine vanno garantiti i diritti ti tutti
Nella loro libera individualità
Ed è per questo che nulla quaestio sull'aumento dell'età pensionabile volontà ognuno si posizioni come ritenga
Ma è l'obbligo che trasforma le relazioni sociali in peggio che non può essere
Pensati per questo io ho finito vi chiedo scusa
Di questa digressione ma insomma visto che si passano le giornate a discutere
Di cifre uno può anche dare la ragione del perché litiga tanto su quelle cifre io penso che dentro questa battaglia sulle pensioni non ci sia una battaglia di un particolare contro un interesse generale ma siano venticinque
Che la difesa della delimitazione del tempo
Di lavoro nell'arco della vita sia un fattore di civiltà sia un fatto di civiltà
Che la difesa del fatto la difesa e la costruzione di un ruolo sociale della terza età come ruolo sociale rivolto alla costruzione di relazioni sociali sia un fan dove progressivo e di un avanzamento civile rispetto al fatto che tutta la tua vita debba essere finalizzata alla produzione di merci perché non vediamo solo di merci
Vediamo di merci ed i rapporti tra le persone e in queste vanno curate il welfare è anche un sistema che permetta anche a chi deve passare la sua vita lavorare
Di avere delle relazioni sociali decenti per questo io penso sia un passo in avanti e per questo riguardo ringrazio
Pizzuti del della produzione del rapporto vi chiedo scusa se
Allora li lasciamo lasciano un altro il ministro Ferrero anche per questo sforzo di appunto astrarre dalla
Questo idealità dalla pressione dell'immediato queste riflessioni che mi sembra possano anche aprire un piccolo dibattito tra di voi dopoché avrà parlato il dottor Beretta sono questioni sulle quali vale la pena magari di sentire
Una pluralità di punti di vista
Io stesso avrei qualche riflessione da fare
Ma
Diciamo che adesso appena finiscono il dialogo alle mie spalle passo la parola
Alla dottor Beretta ringraziamo di essere di essere qui con l'onorevole Graziano davvero tanto come sapete attualmente direttore generale Confindustria quindi ci aspettiamo punto di vista leggermente diverso da quello Ministro Ferrero
Si
Intanto ringrazio per l'invito e ringrazio anche il ministro Ferrero e mi ha alzato un po'di palle
Verso il futuro
Vedere di utilizzare al meglio mi chiedo scusa in anticipo
Popoli lasciare velocemente quest'incontro perché come sapete sono
Sono giornate in cui veniamo convocati ad ora sentiamo usciamo da Palazzo Chigi come sa
Un
Grande
Centrale di diciamo di
Di confronto di appunto ci sia una porta girevole
Lo dico con grande con grande rispetto
Ma io spostato dire con molta attenzione poi non è la prima volta abbiamo occasione di confronto il Ministro Ferrero devo dire
Sono
Tutte considerazioni di grande interesse le prendo veramente con attenzione rispetto
Devo dire manca un tassello fondamentale non
Diciamo negli ultimi due mila e anni abbiamo conosciuto uno che è riuscito a fare la moltiplicazione dei pani e dei pesci dopodiché come dire di meccanismi
Così miracolistiche ci sulla moltiplicazione delle risorse a prescindere dagli utilizzi e le destinazioni donne abbiamo purtroppo
Pur tutto conoscere
Nessun altro perché Sennori diciamo non
Teniamo conto
Di queste condizioni come dire raccontiamo una realtà che
Magari può anche piacere o potrebbe piacerci ma che non ha nessuna possibilità
Di essere realizzata sono un po'come se dicessimo che poiché non ci piace tanto e siamo appesantiti alle faticosa cioè la legge di gravità
Come dire con qualche decreto una trattativa a Palazzo Chigi riusciamo a toglierla dalle leggi della fisica e credo che purtroppo copie non sia non sia così semplice
Noi oggi come dire viviamo con una fantastico debito pubblico di
Mille cinquecentocinquanta miliardi tradotto vuol dire che ognuno di noi compresi lattanti
Si porta ventisei mila all'incirca ventisei mila euro il debito col quale come che in qualche modo dobbiamo fare fonte
E soprattutto
Abbiamo
Una serie di rapporti e di meccanismi che ci dicono come già siamo in una condizione di grande tensione
Se voi se noi calcoliamo che già oggi già oggi un lavoratore attivo
Come dire deve sostenere all'incirca un pensionato e mezzo
E che a prescindere dalla gobba loda la gobba davamo a urne ronda la Maroni sostanzialmente fa una trentina d'anni noi andiamo ad un rapporto tra
Urna retribuzione quindi un lavoratore
E un pensionato che vuol dire che noi stiamo dicendo che
A
Come posso dire legislazione vigente tendenziale
Stiamo raccontando a chi frequenta
In altri giorni queste aule delle università che lui dovrà farsi carico ognuno di questi fondi e dovrà pagare una pensione a ciascuno di noi
E poi forse dal nostro punto di vista non è neanche così terribile malati dovrà come dire togliersi una parte sempre crescente della sua retribuzione per mantenere un pensionato come via bisognerebbe spiegarglielo bene quando gli diciamo
Che
Come dire in un mondo ideale uno può lavorare meno di quanto sta in pensione e tutto è sostenibile perché ci vogliamo tanto bene che francamente difficile da
Difficile da capire
Allora io penso che queste prime considerazioni ci devono portare ad una ad un'unica vera grande riflessione che qualunque cosa
Come dire dodici diamo come obiettivo deve essere
Sostenuta da un tasso di crescita in grado di renderla non dico possibile ma comunque l'ipotizzata dia
Se io prendo
L'esame complessivo diciamo delle cose che con grande
Affabulazione ripeto con grande garbo con grande il Ministro Ferrero CIA descritto io penso ripeto che stiamo
I segnando una piramide rovesciata che sta in piedi sulla punta e il resto non sappiamo come tenerlo in piedi perché noi oggi e ripeto lo dico in quest'Aula abbiamo
Comunque un ingresso diciamo del mondo del lavoro per effetto delle norme per effetto dei tempi di formazione eccetera che arriva sempre più tardi se teniamo
Uno delle date di uscita dal mondo del lavoro
Sempre come dire invariate o sostanzialmente invariate e allunghiamo curve come dire è bello che sia ed è così chimico constatare
In maniera molto significativa letta dignità ecco io ripeto
Ho qualche difficoltà pensare che
Con un'aspettativa di vita ottantadue anni noi lavoriamo grosso modo per aventi due ventitré e cinquantasette e riusciamo a mantenerci con i livelli che vogliamo
Tutta l'attività di formazione che comunque è sempre finanziata dalla ricchezza prodotta e tutta l'età di e tutta l'età di pensione e quindi penso che
Se non ci poniamo questo problema certo come dire a chi non piacerebbe avere un fantastico contratto di lavoro che dice Turano i sei mesi magari nei giorni di pioggia così
Una serie autoregolamentare e per altri sei mesi va in vacanza cioè e difficile dire che questo non sia carino
Il problema è che dobbiamo capire che cosa costa e che cosa è che cosa produce
Allora noi oggi abbiamo una
Stesa
Perché il sistema di welfare che nel rapporto percentuale con il prodotto interno lordo sostanzialmente allineata come percentuale intendo dire agli altri Paesi europei
E però squilibrata al suo interno voi spendiamo di più per le pensioni e quindi non come dire abbiamo le risorse adeguate per far fronte
Ad una spesa sanitaria che è crescente proprio perché come ti accompagniamo i cittadini con maggiori servizi per un periodo molto più lungo stante l'allungamento dell'età della vita
Che purtroppo non è quello dove si va a fare le olimpiadi magari si fanno più cercato e quindi come dire anche questo
Costa di più
Veranda
Abbiamo con risorse sufficienti per investire come fanno gli altri Paesi sulla formazione sull'istruzione non voglio entrare nel merito della ricerca che già come dire è un altro è un altro tipo di aspetto ma certamente
Noi
Per raccontare la favoletta che si può andare in pensione a cinquantasette anni campare di rendita fino a ottantadue e che il mondo è tutto bello felice il pieno di fiorellini come dire
Stiamo perdendo una grande distanza rispetto agli altri Paesi che investono tanto nella formazione dei giovani
Che li rendono competitivi sui mercati internazionali
Che danno una grande risposta di sistema non solo sulle infrastrutture materiali di cui
Bisogna poi discutere
Ma anche su quelle immateriali che come sapete nei Paesi più evoluti sono ormai diciamo
Almeno altrettanto importanti di quanto non siano quelle materiali come dimostra i flussi di investimenti immateriali
In assetti materiali che hanno mai superato ad esempio negli Stati Uniti quelli in assetto diciamo più tradizionalmente materiali
Allora il punto vero perché io credo al di là di tutto che
Si possa poi poter scegliere e su questo è giusto che ci si confronti ognuno ha come dire punti di vista meccanismi di riferimento che sono diversi
Ma quello che bisogna fare dirsi con grande franchezza guardandosi negli occhi come stanno le cose dopodiché uno può decidere
Che non va in vacanza e si compra la cabriolet e nessuno come dire anzi non glielo consigliamo diciamo in qualche modo ma deve essere chiaro che non gli si può raccontare che
Con lo stesso Budget compiamo l'auto spider e così ci facciamo le vacanze perché la moltiplicazione ripeto dei soldi purtroppo non è ancora non l'abbiamo ma l'abbiamo trovato la formula
Allora quello che io temo è che si stia raccontando una storia che non sempre come dire e una storia reale quando stiamo facendo il dibattito anche che viviamo che viviamo in questi giorni
Perché
Disegniamo un modello ripeto di società che non è quello come dire sostenibile
E a maggior ragione quando poi
Lo condividiamo con una serie di altri meccanismi che
Come dire determinano complessivamente
Il rischio forte di un impoverimento del Paese
Perché non fare le infrastrutture
Vuol dire essere meno competitivi nei confronti di altri Paesi vuol dire che sente io investo molto all'interno dell'azienda non riesco ad aprire i risultati
Finali di questo recupero di efficienza perché non riesco a fare le consegne perché ci metto sei ore per fare in autostrada
Da Bergamo a Milano perché come dire il perché il crimine tempo di percorrenza e a piacere nel senso che si entra nel casello poiché non si sono adeguate le infrastrutture siamo fermi per ore
E questo
Come dire comporta un depauperamento per tutti allora invece raccontiamo delle cose non vere
Io penso ci siano dei dati oggettivi il primo e la capacità di attrazione di investimenti esteri cioè questo è il Paese troppe chi sceglie di allocare le risorse non importa
E sceglie otto o nove volte di più la Gran Bretagna perché non sto parlando del fare istanza sceglie tre o quattro volte di più la Francia con l'ASP con la Germania
Ecco questo ci deve far riflettere sul fatto che noi stiamo proponendo un modello
Che non funziona
Un modello che ha
Una dispersione di risorse in direzioni che non sono utili allo sviluppo e che abbiamo anche
Delle componenti fantastica in questo paese che hanno cominciato a più bizzarre che e pene ragionare in termini di decrescita
Allora se noi
Come dire entriamo in questa logica noi dobbiamo sapere che stiamo dicendo alle generazioni future ma non ha i nostri nipoti quelli con cui ci confrontiamo
Che noi stiamo spendendo quel poco di patrimonio accumulato quello che pensiamo che loro riusciranno accade nel futuro che ci facciamo come dire più o meno gli aggiustamenti per i fatti nostri e poi vedremo che cosa succederà
Quando
Come dire dovrà toccare al varco io penso che
Con questo approccio può essere che forse si trovi del consenso di breve periodo ma non facciamo il bene di nessuno
Noi dobbiamo sapere che questo Paese a un drammatico problema di crescita
E che se non mettiamo la crescita al centro dell'attenzione delle strategie
Noi non avremo le risorse disponibili per sostenere il welfare non avremo le risorse necessarie per sostenere i livelli di assistenza sanitaria che è doveroso assicurare non avremo le risorse per sostenere
Un equilibrio del sistema previdenziale che già oggi con queste regole e messo come dire fortemente in discussione
Allora io penso che
Quelli che si può passare alla storia come Maria Antonietta dicendo non hanno il pane dategli le brioche però si passa alla storia e non sempre diciamo nella parte migliore
Ecco credo che dobbiamo in questo pensare che
Bisogna fare una forte assunzione di responsabilità possibilmente come dire conta
Un coinvolgimento più ampio possibile perché molti devono essere affrontati devono essere affrontati davvero e l'hanno dei meccanismi
Con cui andiamo diciamo più nel merito di questo rapporto che voglio ringraziare perché molto comunque interessante e stimolante
Nelle sue
Analisi e che
Il sistema italiano se lo paragoniamo a qualunque altro sistema sia europeo extra europeo ha un tasso di occupazione
Che sostanzialmente allineato nella fascia centrale cioè quelli tra trentacinque e cinquanta
Ed è largamente come dire lontano dalle medie per quanto riguarda i giovani ma soprattutto per i lavoratori di oltre cinquantacinque allora questo ci dice che ancora una volta
Noi
Stiamo ragionando e inseguendo delle idee che
Ci mettono in una direzione radicalmente diversa un'alternativa a quella che i nostri concorrenti che sistemi che stanno funzionando meglio di noi stanno percorrendo corda direi dei risultati che di nuovo
Sono
Purtroppo
Meglio dei nostri
Perché quando la Germania di Angela Merkel cresce oltre il tre per cento a un extra gettito che
All'incirca venti volte o trenta volte quello su cui ci si stacca pigliando in queste ore
Quando come dire a ridotto il tasso di disoccupazione ai minimi storici
Senza confronto
Ecco io penso che su tanti livelli come dire e non parlo soltanto del modello strettamente
Di politica economica ma penso a un modello istituzionale penso alla legge elettorale forse tante volte invece di accapigliarsi tante cercare quelli a quest'Italia uno dei che ogni volta si costruisce un'eccezione rispetto a tutto il resto del mondo
Forse è più semplice guardare chi ha delle pratiche buone come si fa normalmente nelle aziende
Uno fa un'operazione di benchmarking guarda chi è più bravo dite si vede che pratiche USA che tendenzialmente si cerca di adottarle
Ecco io credo che noi abbiamo di fonte una stagione con Banca che ci sta ponendo a questi problemi anche perché
Ripeto gli altri si stanno muovendo con molta determinazione
Verso strade più virtuose senza vere il drammatico far bello ripeto di un debito pubblico il cui servizio il cui costo ciclopici pesa ogni anno per settanta miliardi di euro
Gli altri Paesi diciamo sono allineati grossomodo al punto di riferimento del parametro di Maastricht e ballano tutti attorno a questo sessanta per cento chi poco sopporti poco sotto
E quindi partono già ogni anno con un vantaggio competitivo non irrilevante
Perché devono remunerare un debito accumulato che ripeto molto più contenuto del nostro allora urbani risolviamo questo problema
O voi ci troveremo ad avere sempre dei problemi peggiori e soprattutto ci troveremo sempre ad avere dei problemi peggiore rispetto a quelli degli altri
Naturalmente la cosa si aggrava in una fase
Come quella che stiamo vivendo
Crescita dei tassi purtroppo c'eravamo compito abituati ma comunque
Sicuramente abbiamo avuto qualche anno fortuna
Di tassi fortemente decrescenti e di costo del danaro credo davvero ai minimi storici
E oggi questo meccanismo diciamo si è invertito il che ci dice col dire che non è mai assicurato per sempre
E il nostro timore è che se
Domani dovesse invertire essi un ciclo economico favorevole
Che aiuta tutti quanti a galleggiare le distanze rispetto agli altri Paesi con cui ci troveremmo a svegliarci alla fine di un periodo
Detti ciclo economico favorevole si tradurrebbe in un allargamento ulteriore delle distanze
Con
La traduzione concreta questo significa aderire sempre meno risorse
Da spendere per la formazione per la previdenza per la sanità
Per l'infanzia per la famiglia cioè tutte quelle Pucci che servono come dire che serve fare nella logica diciamo redistributiva
A condizione di aver prima prodotto qualcosa che sì puoi distribuire perché redistribuire i debiti uno come dire aspettative credo che non sia
Una buona prassi per nessuno devo dire che
Andando poi
A fare un po'così diciamo di cherry picking della nel rapporto io trovo che anche alcune diciamo provocazioni interessanti ci fanno riflettere in questa direzione io ad esempio in alcuni
Per un giorno alcuni versi esempio condivido
La preoccupazione
Su dieci
Fondi diciamo di pensione integrativa
Per la destinazione che questi fondi dovranno necessariamente fare ottimizzando
I loro investimenti perché questo è la loro come ti emissione deontologica e quindi dice rapporto Ceccon rischia di gente che andranno a collocarli
Spesso su aziende su aziende estere
Per ora
è pur vero come dire ragioniamo prego mondo globalizzato in cui su queste cose dobbiamo ragionare con più attenzione
In una logica più integrata però come idea una riflessione vera da fare
Ed io però dico cioè
Perché noi dobbiamo accettare
Di a vere aziende potenzialmente meno redditizie rispetto ai nostri concorrenti perché sono gravate da un carico fiscale più alto da un cuneo fiscale e contributivo più elevato
Da qui si eccessivi e dobbiamo pensare che sia una maledizione divina la quale non possiamo come dire fare nulla il fatto che
Per una serie
Il ripeto norme asimmetriche le appesantiscono rispetto ai concorrenti europei debbano necessariamente essere
Così meno interessanti appetibili che anche i fondi contrattuali per i lavoratori dovrebbero scegliere di andare a investire nelle aziende loro concorrenti
Ecco io penso che accettare una logica perdente di questo tipo distare comunque in una cittadinanza di serie B io credo che sia come dire una prospettiva perdente che non possiamo accettare
Noi dobbiamo io credo parte del CIPE per riformare profondamente le regole che presiedono
Ai grandi meccanismi di questo Paese orientarle davvero ad una logica crescita e di sviluppo sapendo che sono tassi sostenuti di crescita
Consentono di fare del buono Guelfa della buona assistenza e della giusta solidarietà
E che se non abbiamo prima la capacità di mettere a posto questi fondamentali noi rischiamo fortemente in un mondo così trasparente dove
Non sono le performance dei privati ma le regole di funzionamento di un Paese la sua il suo
Meccanismo istituzionale la sua capacità di dare risposte ai cittadini la sua efficienza dei servizi il dato come dire che essa
Valorizzare i talenti che a disposizione sono diciamo un elemento fondamentale per
Attirare capitali investimenti occasioni di lavoro occasioni di crescita oppure per per respingere gli accordi in questo io penso che noi dobbiamo
Ripeto teiere due punti di riferimento in questi non sono punti di riferimento diciamo banalmente economici uno e che abbiamo il dovere di dire la verità
Di dire la verità sui conti e di dire la verità su come come dire possiamo pensare di rendere sostenibile un modello
Istituto al quale io credo non ci sia un cittadino italiano un cittadino che sia disposto l'obbligo a rinunciare ma di ipotizzare dei passi dei passi all'indietro
E il secondo
Elemento io credo che noi dobbiamo introdurre in maniera
Trasparente e chiara
Due grandi criteri che sono una forte attenzione al cittadino
E
Al cittadino consumatore in particolare e una grande iniezione di meritocrazia all'interno tutte le aree di questo Paese sapendo che oggi
Mi dispiace fare una piccola provocazione in assenza del Ministro Ferrero
Oggi
Solo uno i ceti più sfavoriti che hanno bisogno
Grande meritocrazia perché come dire quello è un criterio di selezione trasparente
Che diventa premiante se con gusto sei chiaro come dire e se non è messo in alternativa invece a meccanismi più semplici
Più diciamo
Forse tradizionali persistere che conosciamo ma che possono allignare soltanto laddove non ci sia una riconoscibilità forte
Dei talenti di chi si impegna di più di chi e in grado di dare anche al proprio Paese un contributo un contributo importante
E lo stesso vale quando io dico l'attenzione al cittadino consumatore il nuovo noi dobbiamo sapere che un livello alto di qualità del servizio che hai dato da più
Qualità nella spesa da più rigore negli investimenti pubblici da più impegno dei lavoratori pubblicità diritto nella selezione all'interno del pubblico fatti Marco soprattutto a vantaggio delle classi più sfavoriti
Potrei fare tanti esempi cito solo un grande riformista europeo come Tony Blair che qualche anno fa chiuse delle scuole inefficienti e disse
Lo faccio
Perché così tutelo i ceti più deboli di questo Paese
Perché chi ha dei soldi sia una scuola pubblica inefficiente prende i propri figli e li manda in istituti privati e chi non può permetterselo si subisce come la garanzia un sistema inefficiente
E questo genera una discriminazione iniziale che la gente si porterà avanti per tutta la vita allora questo io credo ci comporta la necessità di una riflessione
Molto serena ma anche senza pregiudizi sulle cose che dobbiamo fare nella scelta tra
La modernità e la retorica grazie