Politica estera: quale ruolo per l'Italia?

Allora
Grazie alla
Grazie al centro il centro e il popolo in questo caso
Quindi grazie a tutti quanti voi per essere qua
Diamo inizio come annunciato Nuccio Fava poco fa
Sembra di la riedizione dei tempi televisivi del Del Fava Nuccio
Iniziamo con questo nostro primo dibattito ringraziando i nostri ospiti che saranno tra di loro interlocutori a partire da Oscar Giannino che ringrazio
Che giornalista autorevole è la prima volta che viene a Telese spero che come non l'abbiamo apprezzato apprezzerà anche questa nostra realtà di provincia ma non troppo
Sarà Luini colui il quale animerà e quindi si renderà conto anche dei tempi e evidentemente andremo avanti fino a quando spero da parte vostra non ci sarà una caduta di tensione
Alla mia destra Luís non se ne vorrà cioè il l'amico senatore Gavino Angius presidente del gruppo dei DS al Senato che ringrazio molto
Per essere qua non è la prima volta e gli siamo grati
Vicino a ad Angius c'è De Mita io lo ricordo con affetto non solo lui ma io certamente sì e quindi non l'ho mai dimenticato questo mio rapporto diciamo di grande partecipazione affettiva umana e anche politica
Ringrazio anche in modo particolare il ministro Gianfranco Fini per essere qua
è il benvenuto
Ne abbiamo apprezzato le cadenze politiche sia quando abbiamo avuto comunanza di gesti politici
Sia quando le vicende ci hanno portati ad essere dirimpettaia sempre con la stessa stima con eguale franchezza la stima e la franchezza che gli ribadiamo
In un momento certamente non agevole per quanto riguarda la disciplina delle vicende internazionali nelle quali si muove con attenzione credo con una prestazione politica che non a differenza di altri ce ne dispiace
Suoi compagni di strada noi apprezziamo altri invece no
Saluto anche l'amico Pino Pisicchio che rappresenti nostro partito è il dell'ufficio politico è responsabile del e i problemi in questo caso di natura estera
Sono deluso Marcelletti che molti di voi hanno avuto modo di inquadrare di vedere asse spesso come esperto sul piano televisivo
E anche a Luís do il benvenuto Dante lesse
Giuliano Amato Giuliano Amato qualche volta saltato negli ultimi tempi
Credo
Giuliano con nuovi forse ce l'ha avuto un poco qualche volte lo capisco però è stato qua noi a Telese qualche scelte differenziate
La stima per lui rimane esagerata profonda speriamo di ricompensare perché le vie provvidenziale della politica sono diverse infinite speriamo di recuperare di risaltare con l'apporto mai caducato sul piano umano profondo sul piano politico evidentemente l'intelligenza si misura
Quando esistono circostanze speriamo che qualche circostanza arrivi da per poter ricambiare quello che c'è sembrato toglierli anche forcing giustamente la qualche circostanza e poi c'è lei
Lei è la mica fesso che io ringrazio per essere venuta qua
Ci dispiace
Ci dispiace ci dispiace
Che a causa nostra
Sia stata effigiata
Dalla prima pagina della Padania
Con giudizi non lusinghieri nei suoi confronti nei nostri confronti noi siamo orgogliosi di aver Tiqwa
Siamo orgogliosi per quello che esprime per quello che manifesti
Siamo orgogliosi perché intravediamo anche attraverso la tua persona un modo di integrazione di una vicenda umana e politica componibile
Secondo i criteri che sono i criteri quali noi speriamo di rifarci quando l'azione programmatica diventerà un'azione di governo per quanto ci riguarda come unione per intanto diamo il benvenuto
E debbo dirti due cose
La prima hai visto qua i ragazzi hanno detto siamo tutti meticci
Perché non hanno gradito alcune espressioni
Che in un'analoga circostanza un po'non lontano di qua in maniera un po'esagerata qualcuno ha detto
Fraintendendo le parole del presidente vera però certamente quelle espressioni non ci son piaciute noi
In maniera sincro vogliamo dire che siamo tutti meticci per esprimere con grande orgoglio di essere amici e deve di questi rapporti consolidati con quelli che come ti rappresentano al meglio la possibilità dell'integrazione nostro Paese
E due cose sul piano finale per i giornalisti la prima noi chiediamo ufficialmente ad Afef
Se laddove lo ritenesse avendo bisogno la politica di donne e di grandi intelligenza di grande capacità l'Udeur propone all'unione di candidare Afeltra alle prossime vicende politiche nazionali
La seconda
La seconda che mentre lealmente noi ci auguriamo che il presidente Fini evidentemente ce lo curiamo in maniera diversa
Resti sul piano parlamentare perché c'è bisogno anche la della tutela delle intelligenze anche se in maniera come dire alternando un po'il riferimento e debbo dire che e analoghe entusiasmo non lo troviamo rispetto a qualche altro non so se affetto farà piacere
Ma dagli studi fatti quelli della del Senato e dalla nostro ufficio studi e organizzazione viene fuori che il collegio di Lucca di Pera eh perdente per Pera questo non ci dispiace grazie e buon lavoro a tutti
Allora dopo
Dopo questa introduzione o spumeggiante che già conteneva una prima notizia per i miei colleghi giornalisti è un po'come se Adriano
Tentasse il quarto dopo Bolt dopo quelli tre che ha fatto ieri io innanzitutto mi rivolgerei a coloro che hanno sono qui ospiti insieme mette la vostra manifestazione per fissare una specie di regola
Dieci minuti a testa diciamo così perché siamo siamo sette a dover prendere la parola e oltretutto o siamo anche aspettando un collegamento telefonico con Magdi Allam il vicedirettore del Corriere della Sera che è uno degli interlocutori obbligati per uno dei temi che tenteremo di affrontare sia pure in passato
Nei diversi interventi che quello toccato sfiorato dal presidente Pera che quello sul quale è intervenuto affetti e che è un tema però che tocca l'Italia per la sua collocazione nel Mediterraneo io mi limito
A quattro fece in un minuto e poi a chiedere a iniziare fare delle domande ai gli ospiti che sono scritti a questo tavolo i miei quattro feci sono questi
Parliamo ovviamente delle funzione della politica estera nel prossimo futuro italiano un futuro di fronte al quale c'era possibilità di elezioni politiche che possono possono io mi limito dirà possono forse cambiare il segno politico del governo
E le quattro coordinate che io vedo sono queste di Stati Uniti e fino al due mila otto restano nella posizione che ci è nota niente potrà far mutare l'opposizione alla guerra internazionale al terrorismo
Nell'impegno militare che si protrarrà Perulli lasso di tempo non troppo breve e non solo in Afghanistan ma anche in Iraq questa la posizione americana la conosciamo
C'è poi una seconda coordinata quella europea dopo la frenata imposta dell'elettorato olandese e francese sul processo di adozione del trattato costituzionale europeo l'Europa in questi mesi
Si sta interrogando mostra di aver perso una prospettiva e siamo tutti in attesa di sapere che cosa avverrà il diciotto di settembre perché il risultato delle prossime elezioni tedesche può avere una grande influenza sia sul processo di allargamento europeo l'adesione tra Turchia le nuove regole della governance europea sia anche a mia opinione sulle prossime elezioni politiche italiane perché se la coalizione
Guidata da Angela Merkel insieme liberali avrà i voti e sufficienti consensi anche nell'Under dell'Est per dare un governo alla Germania bene in questo caso c'è una generazione di statisti europei Angela Merkel sarà così nel due mila e sette in Francia
Che non è forse una generazione di statisti europei troppo vicina al centrosinistra che pensa di tale di avere già in tasca le elezioni e questo pone un problema Polo problema sulle coordinate europee di come proseguire nello sforzo di cui a questo tavolo due autorevoli esponenti l'onorevole Fini e l'onorevole Amato
Sono stati due dei più impegnati all'interno della Convenzione europea per la definizione del trattato che oggi è fermo
La terza coordinata è quella che riguarda l'Italia nel Mediterraneo de una coordinata interessantissima ed è molto importante ed è anche un pochino tale da proiettare qualche ombra di preoccupazione perché non solo per quello che è avvenuto a luglio in Gran Bretagna
Ma perché dopo il ritiro da Gaza che tanto ci fa ben sperare sappiamo che di cui a gennaio l'elezioni palestinesi con ogni probabilità lo abbiamo già visto ieri con la ripresa degli attentati
Kamikaze Haber faceva noi avremo dei mesi di nuova crescente tensione in Israele perché ci sono organizzazioni come fa ma siccome la Jihad che riprenderanno
Le loro attentati che non mostra un anno di volere deporre le armi lo hanno già dichiarato e tutto questo si situa in un processo nel quale di qui al quindici di ottobre in Iraq è molto difficile immaginare che le cose prendano una piega
Non conflittuale per quello che sapete perché la Costituzione la parte sunnita ha ancora grossi problemi e quindi di qui al referendum ci saranno tensioni e quelle tensioni continueranno fino al gennaio l'elezioni palestinesi che vedranno quanto al fatta conta quanto conta fra mass
Questa terza coordinata conta molto perché non significa solo la guerra al terrorismo non significa solo come continuare o come dismettere le forme di presenza internazionale che l'Italia ha avuto in questi anni per le decisioni di questo governo ma significa che cosa l'Italia deve pensare di sì
Che politiche all'interno deve darsi come affrontare gravi problemi come l'immigrazione e l'integrazioni che politiche di sicurezza e questa è la terza coordinata la quarta coordinata e mi fermo
Molto semplice nel caso in cui cambiasse colore politico del nostro Paese che cosa davvero cambierebbe in profondità
Quanto siamo ancora lontani da una politica estera veramente by partisan sulle grandi scelte la mia opinione è che siamo qua purtroppo molto lontani di cui alcuni scivoloni che costano al Paese e che costano ai governi tanto di un colore quanto di un altro quando vanno al governo ma questa è solo la mia
Personalissima d'opinione io comincerei le mie domande e vado portando me me ne scuso perché non abbiamo preso alcun accordo
Dietro il il tavolo prima di cominciare di cominciare dopo con il presidente del il gruppo diessino al Senato il senatore Angius gli chiederei soprattutto di partire da questa ultima domanda per la il peso che hanno i DS e l'opposizione
E un peso discusso anche da parte della stessa Alleanza l'Unione in questi ultimi mesi ma la sua domanda alla sua risposta qual è quanto cambierà in profondità e quanto ingiusto per il Paese che cambino così drasticamente le posizioni in politica estera se alle prossime elezioni il colore del Governo muterà
Io penso che qualcosa debba cambiare
Anche perché quando la Casa delle Libertà è andata al governo è cambiato tantissimo nella tradizionale politica estera del nostro Paese
Si è abbandonato il
Tradizionale lungo europeismo che ha visto impegnato il nostro l'Italia nella costruzione della Unione europea dal suo primo momento di edificazione
Vorrei ricordare che un ministro degli esteri è stato sacrificato il ministro Ruggiero sull'altare del dell'europeismo
è stato cacciato dal governo perché ritenuto troppo europeista ci ricordiamo in quel Periodo i furori tremontiani
Che consideravano l'Europa un ostacolo un vincolo
E poi si è accettato un imperatore antismog che ha appiattito diverso tempo la politica estera italiana alle esclusive scelte dell'Amministrazione americana
Il che non mette in discussione i nostri tradizionali rapporti di amicizia con quel grande Paese tuttavia una delle più grandi democrazie al mondo come quella nostra non può essere privata di una sua autonomia iniziativa nella scena internazionale
Io devo dire che lo dico non perché qui questo pomeriggio a partecipare al nostro dibattito apprezzato i tentativi di correzione rispetto a scelte del nella precedente fase del governo delle case libertà chi ha tentato di imprimere in alcuni casi anche riuscendo veri il ministro degli esteri Fini che è qui con noi stasera
Penso che un grande paese debba avere una politica estera sostanzialmente condivisa da maggioranza e opposizione
Non è obbligatorio condividere tutto né da parte degli uni né da parte degli altri
Ma la credibilità nell'azione nella scena internazionale di un grande Paese come l'Italia si misura anche nello sforzo comune che maggioranza e opposizione devono fare
La verità è che sia per troppo lungo tempo in questi anni improntata la politica estera italiana
In parte ancora in questi giorni anzi starei per dire in queste ore
A un certo familismo incerto ammicca lirismo per cui una battuta sulle spalle una pacca sulle spalle ha tentato di supplire a scelte di maggiore coerenza politica io quindi mi auguro che questo in futuro quale che sia l'esito delle elezioni politiche possa senz'altro cambiare anche perché noi avvertiamo la necessità che il nostro Paese riconquistando
Una credibilità nella scena internazionale sia più impegnato sui fronti che qui sono stati citati
Da Giannino il rapporto con gli Stati Uniti d'America l'Europa l'Italia nel Mediterraneo mi ha colpito che tra le varianti
Tuttavia che purtroppo possono condizionare fortemente non solo la politica estera del nostro Paese
Ma anche la nostra stessa vita Giannino non abbia citato il terrorismo eppure il terrorismo internazionale quello di ispirazione fondamentalista non islamista ma fondamentalista
Il più grande pericolo di fronte al quale si trovano oggi l'Occidente le democrazie occidentali e anche l'Oriente
Quell'Oriente che nell'Islam in Paesi islamici sta cercando di costruire nuove frontiere di libertà e di democrazia e che costituisce il primo oggetto il primo obiettivo di attacco del terrorismo internazionale
Per venire rapidamente alle questioni che sono state poste Stati Uniti d'America c'è un bellissimo libro di un grande studioso americano che si chiama Josephine naja dal titolo il paradosso americano che sintetizzo così
L'America del più grande Paese al mondo il più potente il più forte ancora lo è e lo sarà ancora per molti anni anche se nella scena internazionale avanzano nuovi soggetti in particolare dall'Asia la Cina l'India nel Sudamerica il Brasile
Questo studioso dice
In critica molto americano questo studioso e fa questo ragionamento da un punto di vista americano mi ha colpito questo libro proprio per il suo filo americanismo ma al contrario per il suo anti anti Bushi Isma'se così si può dire
Dice questo studioso in sostanza noi abbiamo un grande dovere se vogliamo essere un modello un esempio una guida per il mondo dobbiamo non insistere sull'unilateralismo delle nostre scelte nell'imporre il nostro modello politico economico sociale e culturale siamo i più forti ma proprio perché siamo più forti non dobbiamo usare la forza nell'imporre il nostro modello
A tutto il resto del mondo che molte volte così distante da noi
Non solo da un punto di vista geografico ma culturale
E dice lo studioso anziché l'hard power il potere forte il potere militare l'esportazione della democrazia il modello noi dobbiamo e possiamo convincere il mondo
Cioè avere un ruolo e una funzione più politica se vogliamo ambire ad assolvere ad una funzione egemonica
Ecco io penso che lì questo studioso americano che è molto americano che difende molto il suo Paese il modello di vita americana
Penso che sia uno studioso molto intelligente da cui molti americani sfide l'ultima ora più americani stile gli americani dovrebbero imparare qualcosa il multilateralismo o comunque una azione che pretende dagli Stati Uniti d'America richiede sollecita dagli Stati Uniti d'America
Il sapere in un qualche modo illa vere in un qualche modo in quel grande Paese un interlocutore con cui operare le grandi e impegnative scelte che ci aspettano nella scena mondiale
Questo in un qualche modo deve essere fatto e può essere fatto dal nostro Paese proprio in virtù dell'antica amicizia che ci lega agli Stati Uniti d'America Blair ha cercato in qualche modo di fare qualcosa
Del genere tuttavia però bisogna dire che in questi anni e gli Stati Uniti sono andati un po'avanti per la loro strada non so se ne dovremo parlare ma io penso che gli Stati Uniti rischiano di andare incontro in Medio Oriente in particolare in Iraq ad una sconfitta politica
Lo dico questo
Non con l'allegria lo dico anzi con un grande timore perché il rischio che in Iraq si possano aprire degli scenari tremendi e terribili davanti a noi ci sono grandi speranze naturalmente noi come Italia dobbiamo sostenere questo sforzo di democratizzazione dell'Iraq e tuttavia non mi sembra che la soluzione verso la quale si sta andando in Iraq sia la la la la migliore
Dopodiché noi dobbiamo lavorare molto ma qui ci hanno lavorato molto Giuliano Amato e lo stesso ministro degli esteri per come dire per rafforzare il ruolo dell'Europa
Il mondo si troverà di fronte a grandi cambiamenti a grandi scenari nei rapporti di forza e avere un'Europa unita serve non come viene detto a preservare la nostra civiltà
In questo guerra di civiltà scontro di religioni che da qualcuno è stato evocato ma non è voglio parlare
Ma al contrario per favorire l'incontro tra le civiltà il dialogo tra le religioni che è l'unico modo è l'unico terreno perché l'Europa assolva oggi nella modernizzazione della globalizzazione è un d'un suo ruolo
Positivo io penso che qui ci aspetta davvero un grande compito ma per far questo naturalmente io ritengo che ci debba essere un ulteriore cambiamento che chiederei anche da parte del nostro governo anche da parte del nostro ministro degli Esteri infine il Rapporto Italia Mediterraneo questo guardate un po'la cartina di tornasole
Di tutto ciò che noi dobbiamo essere una società aperta e chi accoglie
Che ha un suo punto di vista ma che al tempo stesso è aperta al dialogo al confronto con altre culture con altri paesi con altre religioni con altre etnie con altri popoli che si affacciano nel Mediterraneo
Questa in tempi lontani era stata una politica fatemelo dire da me che sono sempre ho sempre qui stato all'opposizione quando la democrazia cristiana governava questo Paese
Questa era stata una grande intuizione di quel partito che per iniziativa dei suoi esponenti in Senato sentiamo importanti discorsi tutto oggi del presidente Andreotti
Abbiamo avuto un Paese che ha sempre saputo dialogare confrontarsi con quei Paesi con quei popoli arabi e islamici
Noi dobbiamo essere un Paese che fa da ponte tra l'Europa agli Stati Uniti altri Paesi del mondo con quei Paesi arabi islamici moderati
Che costituiscono i nostri e sono i nostri naturali interlocutori per fare del Mediterraneo un mare di pace quello che sta avvenendo in Medioriente estremamente rilevante molto importante
E noi possiamo essere un Paese che per le sue tradizioni
Per il suo modo di concepire i rapporti non solo tra gli Stati ma tra i popoli tra le culture possiamo avere un ruolo e una funzione molto importante
Quello che ha fatto Sharon
è di un valore straordinario quello che sta facendo Abu Mazen in Palestina è molto rilevante importante
Quello che sta avvenendo in Iraq può essere fondamentale decisivo e tuttavia come veniva ricordato restano i rischi e i pericoli in Palestina ma anche restano in una parte diversa della regione mediorientale
Come per esempio lira
Ecco costruire una politica estera che sia fondata sul rispetto altro che meticciato come dicevano poc'anzi i ragazzi contestando quella triste infelice frase del Presidente del Senato
Noi dobbiamo essere un popolo e di un Paese che orgoglioso della sua identità si misura e si confronta con altri fedi religiose con altre culture
Con altre tradizioni politiche e culturali diverse dalle nostre
L'ispirazione di fondo questa è ciò che conta i valori fondanti e io penso e temo lo dico cui criticamente apertamente
Anche al ministro Fini ho la sensazione non per la verità
Lo dico ancora una volta non perché qui presente per sua iniziativa ma che noi rischiamo di veder messi in discussione quelli che sono stati per il nostro Paese un bene comune un patrimonio comune
Un senso di valori che abbiamo comunemente condiviso e costruito in questo nostro Paese
Riprendere quel cammino
Guardando alle nuove frontiere difficili e complesse che nella scena internazionale ci sono guardando anche a quelle profonde ingiustizie perché di questo non possiamo non parlare caro Giannino le tragedie del mondo derivano dalle profonde differenze dalle diseguaglianze insopportabili che nel mondo ci sono
Dalle differenze di ricchezza di distribuzione di ricchezza del nostro Paese
Non è pensabile che il mondo moderno quello che dovrebbe crescere viva conoscendo le più profonde diseguaglianze che mai la Storia del genere umano abbia conosciuto
Quando il venti per cento dell'umanità
Utilizza l'ottanta per cento delle risorse del mondo cosa volete che dica no facciano come pensate che ci debbano guardare quei popoli che soffrono e patiscono la fame li diligenza la povertà
Più impressionante lo sfruttamento più spaventoso noi le grande democrazie quelle che dovrebbero insegnare o professare la libertà e la democrazia per tutti
Non la possiamo soltanto difendere per noi stessi in danno di altri una grande democrazia come la nostra un grande Paese come il nostro a questo compito e a questo dovere
E se non lo facciamo noi questa democrazie mature queste democrazie liberali
Chi è che lo dovrebbe fare noi lo dobbiamo fare
Questa è secondo me o dovrebbe essere guardate l'ispirazione di fondo della politica estera di un grande Paese nel rispetto delle sue tradizionali alleanze dei suoi tradizionali obiettivi
Ma non rinunciando a grandi obiettivi di giustizia che dobbiamo affermare per il nostro Paese ma anche per l'umanità intera grazie
Ringrazio
Il presidente Angius naturalmente c'è un un sottinteso polemico io noto sono troppo filo mercatista e qui a me tocca ricordare che negli ultimi vent'anni però grazie opportuna dei commerci
Il numero in centinaia di milioni di i cinesi e indiani usciti dall'indigenza non diminuisce la forbice delle diseguaglianze
Però fa diminuire il numero di coloro che muoiono di fame e questa è già una grande gioia lo si deve alle Rogati da non dimenticare mai dalla devozione contesta l'articolo trenta secondi trenta secondi guarda io la contestazione va avanti addirittura di fronte alla Banca mondiale si gli statistici sono divisi in due diciamo che lei può continuare a dire il suo punto di vista e io numericamente posso andare a proporre l'azione consente di contrastare la povertà questo è assolutamente doverosa
C'è una piccolo dettaglio che aumenta la differenza aumenti differenza ma diminuisce il numero di buona lena la differente nel mille ottocentoventi la differenza tra i Paesi ricchi era di uno a tre nel nel mille novecentotredici era di uno a undici nel due mila la differenza tra i Paesi ricchi e Paesi poveri e di uno e settanta s'
Sì veri e questo per me insopportabile Hannover il suo presidente il problema è che ha tra l'eguaglianza il morire di fame io capisco che siano meno formano di fame abbiamo in collegamento Magdi Allam lo ringraziamo io non lo presento subito lo ringrazio a nome di voi tutti che siete qui presenti perché poi comunichiamo alla fine della mia domanda e quindi parlerà lui e sentirete la sua voce
A Magdi Allam chiedo il presidente Angius ci ha appena detto di temere che gli americani in Iraq vadano incontro a una grave sconfitta ciò che problema rimarrà irrisolto di chiedo se condivide questa opinione e se a suo giudizio l'Italia
Stia facendo quello che e giusto per affrontare il terrorismo di marca islamista in questa sede nessuno di noi
E disposto a confondere per un solo secondo l'Islam la religione musulmana la cultura del vasto mondo lì dell'Islam con il terrorismo
Ma chiedo a Magdi Allam se l'Italia ha qualche cosa da imparare delle misure che il governo Blair un Governo di sinistra riformista
Sta assumendo in Gran Bretagna in queste settimane rispetto le stesse misure del governo italiano per la prima volta si è trovato a dover assumere in questi giorni come per esempio
Il no alla possibilità di fare entrare in Italia alcuni predicatori di odio che è una fattispecie che è diventata reato in Gran Bretagna Magdi Allam
Buonasera a tutti grazie del a vostra ospitalità e per quello che riguarda l'Iraq io credo che sia corretto valutare la realtà mettendo fine ai panni degli iracheni
Della maggioranza di Rachele di quella maggioranza che lo scorso trenta gennaio andando a votare in massa ha voluto affermare la propria volontà di libertà dimettiti democrazia e di vita sfidando un terrorismo cieco che anche in quella circostanza
Ha tentato con le stragi con i terroristi suicidi di bloccare e questo questo processo oggi è indubbio che un popolo che trentacinque anni ha è stato costretto a vivere sotto una delle più però ci e sanguinarie dittature del dopoguerra un popolo che ha subito un vero e proprio genocidio si stima che un milione di iracheni che erano stati massacrati o uccisi da Saddam Hossein questo popolo per la prima volta nella sua storia
Stia avviando un processo interno che non è solo di democrazia ma e anche ittita di liberta
Ebbene la costituzione irachena
Che è stata redatta con l'approvazione della maggioranza degli sciiti e dei curdi e che vede i sunniti divisi al loro interno perché non è vero che tutti sunniti la rifiutano c'è una parte che la rifiuta e c'è una parte beh e interlocutoria nei confronti della costituzione che il sposta ad approvarla a talune condizioni e in ogni caso l'atteggiamento dei sunniti oggi riveste una maggiore responsabilità rispetto a quello che era il trenta gennaio nel senso che oggi i sunniti hanno detto andremo a votare il quindici ottobre prossimo
Per esprimere la nostra opposizione alla Costituzione il trenta gennaio scorso avevano detto invece noi non voteremo e in ambiti rispetti all'interno di di di di questa realtà si è invece adottato in modo esplicito io lo strumento della violenza del terrorismo quindi vedendo in modo relativo e calandosi all'interno del vissuto degli iracheni ci stanno facendo dei formidabili passi in avanti
Sul piano dell'acquisizione
Di una e Democrazia di una libertà che ci sta pagando a caro prezzo ma qui noi dobbiamo contestualizzare il discorso dobbiamo renderci conto che Lina è stato trasformato nel fronte di prima linea della guerra del terrorismo che e Chiappa principalmente nei confronti dei mussulmani
Questo terrorismo Pietro mentalità la religione islamica
è un terrorismo te infierisce principalmente nei confronti dei musulmani oggi in Iraq il novantacinque per cento delle vittime del terrorismo sono iracheni di questi iracheni il novanta per cento cade per mano di terroristi suicidi e il novanta per cento dei terroristi suicidi sono stranieri il novanta per cento sono stranieri
Di cui il cinquantacinque per cento sono sauditi
Soldi ticket sono alimentati da una ideologia wahabita fondamentalista che leggi che considerando eretici di siti
Ne legittima il massacro questo è Contento reale della violenza che oggi domina il fronte interno e iracheno quindi io credo che noi dobbiamo porci
Anche una un imperativo sul piano e il piccolo che appunto quello di valutare questa realtà
Come le corrispondente acciocché
è auspicabile
Quel queste popolazioni a assunte e a est del Mediterraneo cioè che essi consegua finalmente anche in quel mondo una una realtà di democrazia di libertà di rispetto dei diritti fondamentali della persona e tutti questi principi sono e presenti in modo porte nella nuova Costituzione irachena
Comincia così come l'Iraq cocci nonostante terrorismo e nonostante l'immagine catastrofista che viene data dai nostri mass media
Perché si limitano a rappresentare una successione di attentati terroristici ma non guardano tutti intorno ciò che avviene e cioè lo splendido lo sviluppo di una società civile e istituzioni democratiche in Iraq già così come l'Iraq rappresenta lo Stato arabo più primo io temo pratico è più liberale che ci sia nel mondo nel mondo arabo
Per quello che riguarda il la questione del del del terrorismo nel nostro paese io credo che si debba certamente imparare dall'esperienza
Britannica che si debba cominciare a comprendere come l'apologia del terrorismo non può essere in alcun modo considerata libertà di espressione
Ma è pesci la prima fase di una catena di montaggio che porta coi all'indottrinamento all'acquisizione della fede nel così detto
Martirio islamico all'arruolamento in gruppi terroristici all'addestramento in taluni campi in Afghanistan in Pakistan o in Iraq fino ad arrivare all'attuazione dell'attentato terroristico
Vero e proprio Blair a come dire
Scoperta tra virgolette è questa triste realtà dopo il sette luglio dopo che si era dato per troppo tempo la possibilità ai predicatori dell'odio e di diffondere questi i loro veleni il freno alle nuove generazioni di musulmani in Gran Bretagna il mio auspicio e che in Italia non si debba attendere che accada Dio non voglia
Una una una una un attentato ma che si proceda da subito con quella maturità culturale con quell'assunzione di responsabilità politica
Che assicuri che tutti i luoghi di culto islamici nel nostro Paese operino nel rispetto delle leggi e nella condivisione dei valori fondanti della società italiana
Affinché sì sì scarpini questa struttura sotterranea che alimenta e produce
Dei robot della morte questo questo processo che tramite un lavaggio di cervello trasforma delle persone umane i robot della morte andando quindi oltre a quel pacchetto di misure di sicurezza che sono state prese
E che io considero positive ma che si limitano a interagire con l'attività di terrorismo in superficie
Bisogna andare oltre bisogna scardinare quella fabbrica di kamikaze che consente a questo fenomeno di perpetuarsi
Io ringrazio a nome di tutti i presenti che mandi ti assicuro sono numerosi
Ma viale ma come al solito per la chiarezza molto incisiva con cui espone il suo punto di vista lo si può non condividere ma ricordo a tutti che martedì e costretto da anni ha una vita blindata per le minacce a cui è sottoposto in ragione di ciò per cui si batte e questo credo che al di là di condividere o meno quello che pensa meriti un applauso particolare da parte fino
Presidente De Mita chiedo di allargare la nostra riflessione su uno degli aspetti che negli interventi successivi iniziano a chiedere un po'a tutti perché
Mandi alla marcia introdotto un tema obbligato e quello del tema che alla ripresa del dibattito politico è stato incardinato su le grandi polemiche che ha suscitato l'intervento del presidente del Senato al Meeting di Rimini io non gli chiedo in generale che cosa pensa del Presidente
Era e di quel suo interventi mi chiedo in particolare
Alla luce della tradizione politica che presenta limita rappresenta da molto tempo nella vita italiana
Come avverta il fatto che così tanti nel dibattito europeo di questi ultimi anni
Avvisino cumulo di più profondi limiti fatto che non ci si riesca più a definirsi come elemento costitutivo cristiani in Europa
E che che tipo di opinioni dentro di lui alla luce da Trezzano copertine suscita al fatto che altri laici magari come vera come Ferrara
Dicano che quel tratto identificativo varia affermato proprio per porre un argine identitario che forse l'Europa sta perdendo quali sono le sue riflessioni per la pressione politica alla quale appartiene
Io ho seguito la discussione che accompagnata preceduto
La definizione
Proposte non dalla commissione
Debbo dire
Che il nonno il modo come è stata posta dal Santo Padre
Il modo come lo pongono i politici la ritengo limitativa più rischioso
L'idea
Che un valore religioso
Ho un valore in sé
Possa essere trasferito meccanicamente dentro le istituzioni politiche
Un rischio da cui la tradizionale cultura cattolica democratica si era liberata da tempo
La grande esperienza storica dello popolarismo
è stata e a mio avviso di Mani in questo tende al conto di un valore ma trovare le mediazioni politiche opportune per cui dentro le istituzioni il valore garantito ma il valore non entro
E io partecipando
A d'una riflessione fatta
Da ambienti della Cattolica dell'Università Cattolica e del mondo religioso feci questa riflessione
La domanda è giusta
Una convivenza che non assume valori di riferimento
La stessa libertà indipendentemente da un valore di libertà rischiamo di essere astratta o di essere inutilmente radicale
La libertà ma del resto culturalmente questo è stata abbastanza pacifico anche nella lettura crociana la difesa di un valore la libertà non è la ribellione a qualcosa la libertà e la garanzia che l'acqua cosa e cioè il valore comune che si condivide possa essere garantito
Io approvo proverei
Molto più utile questa discussione
Se anziché riproporla come avviene adesso in maniera io lo dico con molta serenità questo dibattito sulle grandi questioni e quasi che fossimo tutti in possesso della verità
Quasi che il divenire della storia noi siamo in presenza io un divenire dei processi che non ancora conosciamo
Che anziché muoverci con l'umiltà dell'intelligenza nella costruzione di qualcosa ci scontriamo su affermazioni astratte
La prima considerazione che mi verrebbe di fare che mi viene di fare e che noi stiamo vivendo una condizione che sfugge all'analisi se non l'intelligenza tradizionalmente lo scontro cioè tecniche avveniva tra sconti e tra paesi un paese si scontrava con un altro le identità erano definite i mezzi di lotta ma direi anche i mezzi di convivenza erano stati elaborati e conosciuti
Oggi come se fossimo in presenza dove queste novità
Legate alla mutamento di condizioni storiche perché mi che tutto negativo anzi siamo in presenza di una grande evoluzione nei rapporti tra le persone nel mondo lo si misura attraverso il conflitto tra le persone
Tra le convinzioni delle persone
E quindi trovare un punto giusto di equilibrio che garantisca ieri il pluralismo non più delle comunità ma addirittura delle persone e la grande sfida che l'umanità di fronte ora discutere se meticcio va bene o va male io non condivido
Lo dico con molta chiarezza questa conversione dei non credenti
Sapendo fra l'altro che la fede dono di Dio almeno così a me sta disegnato e chi non ce l'hanno non fa peccato e nella si può acquistare per con convenienza la sede la si vive la fede la si testimonia la fede è un valore che arricchisce la dimensione umana della coscienza non è merce di scambio
E noi purtroppo sul piano politico questo è il punto più delicato ma sul piano politico generale discutiamo molto più strumentalizzando le questioni anziché analizzando i fatti
Su questa difficoltà che quando ci dividiamo scopriamo che da qualunque parte stiamo il problema non si risolve perché se la la la scelta comportasse la soluzione come tutte le soluzioni uno la può condividere o no ma la soluzione risolve il problema quando la soluzione non risolve il problema vuol dire che è stata posta
Allora volendo rispondere a all'interrogativo di Giannino
Visto che oggi si discute o di tradizioni di centro con grande confusione sulle culture gli equilibri modi io i riferimenti alle diverse realtà nazionali
Io riterrei molto più praticabile
Un ruolo di una forza politica che con riferimento a questi valori elaborasse una proposta di convivenza cioè la proposta politica la regola della convivenza
Il riferimento alto etico civile e il riferimento quando la politica non si riduca dice
Tutta la convenienza è oggi la politica vive di scontro di convenienze immediate beh allora la politica costruisce quando si radica e si incentra tutto sullo scontro di convenienza o c'è la guerra o c'è il dominio del più forte
Questa è un punto di partenza sul quale io vorrei fermare la riflessione la seconda se il tempo non esaurita anche sull'Europa
Lo dico in maniera particolare non nel senso che rivolta perché ve ne siete occupati a affini Giuliano Amato io ritengo che la costatazione
Che il peggio equilibrio politica internazionale per carità nessuno pensa di ricostruire il vecchio equilibrio libretti equilibrio internazionale che si è rotto non è stato sostituito da un nuovo equilibrio
E oggi noi Discetti amo rimproverandogli si avvicenda tra chi è filoamericano che non è filoamericano ho letto tante cose ripeto che la grande tradizione di politica estera italiana
Che era una grande politica estera perché fondata sugli equilibri
No non sulla subordinazione ma storia dalla politica esteri sta italiana è stata fondata su due direttrici fondamentali la crescita del processo di integrazione europea e l'alleanza con gli Stati Uniti
Non in termini di subordinazione ma in termini di alleanze
Io vorrei ricordare un episodio che anche se mi riguarda personalmente però sottolinea la condizione diversa che c'era allora
Quando in Cile si lottava per la democrazia io insomma dentro i movimenti della democrazia cristiana aiutavo i democratici cristiani cileni che sono stati il perno poi della lotta Pino OSCE quando per la prima volta ne ho parlato alla Presidente degli Stati Uniti allora Bush padre era vicepresidente mi interrompe chiedendomi perché io mi occupavo della libertà in Cile non della libertà nel mondo
E lui rispose che ci si occupa dei problemi dove accadono nonno chi fa politica non sul piano generale la conclusione fu a noi interessa più un dittatore di destra perché un dittatore di sinistra questa fu la conclusione
Però dopo qualche anno la stessa Amministrazione americana rispetto ad una posizione di pressione Bello movimento democratico cristiano internazionale cambio opposizione egli americana aiutarlo nullo la crescita del fronte anti Pinochet che metteva insieme democristiani socialisti e comunisti
A all'epoca oggi queste equilibrio non c'è più
E noi ci blocchiamo Ornella contrapposizione di tesi senza discutere su come l'equilibrio possa essere recuperato io ho la convinzione lo dico a D'Amato lo dico a Fini che il processo di integrazione europea si sia fermata Nizza
Chi ricorda
Il commenti dei gli uomini di governo dopo Nizza per la prima volta nella storia del processo d'integrazione europea
Parlavano non uno preoccupati delle cose che non erano fatte
Parlavano contenti degli interessi nazionali che avevano difesa per cui la convenzione purtroppo si è avverata più più rinvii io che una soluzione
Introducendo fra l'altro sul piano dell'integrazione europea una novità l'integrazione europea è andata avanti per trattative nonno per costituzione perché Gianfranco la cosa singolare che partiti per costituzione il primo atto quello dell'accento che prevedeva la costituzione dell'esercito comune fu battuta singolarmente dei francesi su una posizione di principio non c'è una questione di merito dopo di allora
Faticosamente pazientemente si è andata avanti per trattati fino a la accettazione della moneta unica Lagi siam fermati se non sciogliamo questo nodo di come procedere
Di come l'Europa possa essere uno degli elementi sul piano dell'equilibrio mondiale noi discutiamo inutilmente dividerci tra chi infila americane che contro l'America
In realtà è una discussione inconcludente non è una discussione reale
Perché l'hanno hanno solidarietà con l'America non propone una politica sa più dando di qualche posizione nostalgico ormai superata o di un desiderio utopico che può accompagnare movimenti movimenti anche religiosi movimenti di massa
Ma non appartiene alla politica
Siccome credo che il tempo medio si sia esaurito io mi fermerei qua
Perché riflettessimo su questo la stessa allargamento che è avvenuto paradossalmente potrebbe essere un grande rischio
Perché l'allargamento senza coesione coincide più volo lo lo spazio di libero scambio anziché con il processo di integrazione e noi oggi siamo di fronte a questo rischio anziché discutere di queste cose
Ci Balocchi amor tra chi è filoamericano chi non è filoamericano la stessa questione posta da Angius solo nella parte finale dello suo discorso no noi veniamo come dire dal da da esperienze e storie storie diverse
Io ritengo che se le grandi potenze economiche l'Europa l'America il Giappone
Nonno utilizzino le loro potenzialità per allargare il mercato consentendo la presenza ai paesi in via di sviluppo la discussione se ci sono i poveri i ricchi
In realtà è una discussione che lascia il tempo che trova la politica e vera se costruisce tappe possibili ma reali sullo piano della risoluzione dei problemi che rompe la umanità di fronte grazie
Io ringrazio il presidente De Mita in questi temi che ha posto sull'Europa saranno quelle che poi
Ai successivi interlocutori concludendo poi lo dico adesso con Amato penultimo infine il ministro degli Esteri ultimo sono sicuri e interpretare i doveri di ospitalità ministro egli Esteri lo facciamo concludere però adesso vorrei ancora un secondo fermarmi sulle questioni che riguardano invece l'Islam e l'Italia l'integrazione in Mediterraneo oltre domanda per a fare finita in che qui al mio fianco e voi avete già salutato con molto calore e le tre domande sono molto semplici
La mia impressione è che in un paese europeo come il nostro in questi anni difficili chi vive come lei rappresenta come lei e ha avuto anche il coraggio di farlo con uscite pubbliche con interviste pubbliche una cultura un mondo oltre la propria esperienza personale a alle spalle cognizioni che la media dei politici anche del nostro Paese nonna
Mi chiedo se non sia davvero giusto che ci si ponga la domanda che risponda alla domanda se è disposta a impegnarti nella vita pubblica non lo faccio a nome di questo o quel partito questa domanda è già stata fatta io faccio un'altra questione
In questi Paesi c'è bisogno di chi rappresenta quella cultura viene da quel mondo sappia testimoniare un concreto una concreta gli esoni tra i politici a caccia di risposte e delle domande terribili che hanno un impatto sull'opinione pubblica emotiva devastante che tende a semplificare faccio un esempio
Il primo punto nel patto sulla sussidiarietà firmata da duecentocinquanta parlamentari di entrambi gli schieramenti che sta molto a cuore alla Cei a monsignor Ruini
Sul punto dell'immigrazione pone come obiettivo quello del diritto di voto amministrativo e dell'integrazione
I leader aprire al voto amministrativo fu una delle proposte che fu anche lanciata con molte polemiche ma secondo me con molto coraggio per esempio dall'onorevole Fini ecco c'è bisogno perché tappe come quelle vengano poi a tradursi in concreto al di fuori delle polemiche forse che chi rappresenta con la cultura si impegni davvero qui la prima domanda è
E davvero intenzionata a farlo in che forma la seconda domanda
Pentiti capire quando un Presidente del Senato dice meticcio lui parla per difendere un'identità in finisce per usare un termine razziale
Le chiediamo giusta la risposta che le è venuta per la parte razziale tenti anche di capire che cosa quel presidente forse non ha saputo dire ma forse voleva dire terza domanda
Ma in definitiva in questo Paese nella sua impressione in questi anni sta crescendo l'intolleranza o invece proprio l'immigrazione clandestina con cui i governi di ambo i colori sono alle prese ed è un problema molto difficile diamone atto a chi sta al governo chi aveva prima la patata e chi ce l'ha avuta oggi
è una patata molto dedicata ecco ma lei ha l'impressione che su questo l'intolleranza sia davvero cresciuta io ho l'impressione di no io ho l'impressione che altri Paesi come la Francia
Hanno saputo imporre nelle moschee che del prete che avvengano in francese
Per noi sta diventando dedicato confondere avere una pompo litiga di sicurezza
Che è innanzitutto una garanzia per i mussulmani non estremisti che sono la maggioranza confonderla con intolleranza culturale ecco queste sono le mie tre domande perché è ovvio che da chi come lei viene da questa cultura ci si attende a questo punto una testimonianza anche coraggioso diciamolo pure perché può essere fuori dai denti lei si può permettere di dire leghisti quello che mi aspetto che dica all'inizio del suo intervento come la prende con questi leghisti che le danno questo
Prego e io il coraggio non mi manca
La prima è che se io
Facesse parte della politica italiana per per seri se se allora il mio compito cioè il mio oggi
Vorrei fare una cosa e proprio di farà amare il mondo arabo di farli amare l'Italia agli italiani la terra italiana il cibo italiano tutto dell'Italia perché io sono una che si integrata sono da tredici anni con il passaporto italiano e amo questa Italia esattamente o forse di più del presidente Pera l'altro e giri di di fare amari gli italiani di fargli amare il mondo arabo perché è un mondo vasto mondo molto
Molto non è ben spiegato sui sui giornali sui inizia e e sicuramente quello che leggo perché poi ormai io non faccio altro che leggere vedere le televisione per sentire un po'come è spiegato anche quel mondo
C'è molta ingiustizia per come lo spiegano i media non spiegano in modo buffa quasi in nove ritardo potabili
Indietro non ha nessuna vita quasi civili le le donne sono assolutamente in uno stato di
Stesso dice sotto Zilli e non Rita non hanno ruolo nell'ambito del mondo politico io volevo stare solamente dire che ci sono moltissime donne nel mondo arabo che fanno parte della vita politica guardatevi per esempio
La Costituzione ieri firmata da lì in Iraq ci sono donne anche se poi hanno chador questo è un non non entro dentro il loro modo di vestire ma sicuramente ci sono due donne in Iran ci sono delle donne anche se l'Iran ribadisco perché spesso lo si mischia anche di dicano che è un mondo che è un Paese arabo ma non il Paese arabo e un Paese islamico ma non arabo
No in Tunisia in Tunisia ne abbiamo il venti per cento nel parlamentari fatto da donne abbiamo degli ambasciatrice donne l'Assiria a un'ambasciatrice
Qui in Italia donna ci sono e dei ministri ci sta nell'Oman che ha due donne ministri
Posso andare avanti a darvi tantissimi esempi di tanti Paesi arabi che hanno una fitta cieca e che la dove la donna ha una ditta
Politica una vita anche nella società certo ci sono delle difficoltà come credo che in tutte le che in molti moltissimi Società ribadisco un'altra cosa che spesso sento che mi dicano l'Afghanistan è un un Paese arabo non è un Paese arabo non parlano l'arabo sono asiatici
E hanno la religione islamica ma non c'entra niente col mondo arabo non abbiamo niente in comune se non la la la la religione come dire un italiano con un nigeriano di religione cristiana cioè non è la stessa cosa
Tutto un sì sì sì sì sì scuole che vedo e un'ingiustizia verso quel mondo lì dunque il mio ruolo vorrei che non lo voglio cioè non è che chi voli entrano in politica
Se è possibile se mi si può usare
Da parte del mondo arabo perché li faccio capire cos'è l'Italia perché poi chiaramente io amo l'Italia sono in Italia poi di come fanno i francesi gli inglesi col mondo arabo a fare il loro io per me oggi tengo a cuore la situazione dal rapporto che c'è tra gli italiani e il mondo arabo
Il mondo arabo è fatto anche di gente che non è sempre mussulmana volevo anche qua ricordare al presidente Pera che si si parla dei cristiani ma volevo solo ricordarle che per esempio in tantissimi Paesi arabi ci sono dei cristiani ce sono cristiani palestinesi cristiani siriani cristiani
Iracheni Christiania insomma tre il Libano Libano al presidente dalla Repubblica del Libano e cristiano e in altri Paesi io il la Giordania la Siria latta listino ci sono dei cristiani arabi che sono nella Società dunque anche lì di fare un cristiani di serie b perché sono arabi che sono anche meticci tra l'altro anche lì io non riesco a capire questa cosa del presidente Pera di che cristiani e Parma
Della seconda e
Prassi suora assillo crescente sessi abbiamo una seconda carica dello Stato che Tisci e quelle che dice sicuramente molti crede non per malgrado che quello che dice e molto più più uguale tollerante e molto più intelligente ed italiani sicuramente sì tu gli dai la sera
Siti azioni di di di di la la vera veramente il vero rapporto di esseri umani con essere umani di tali sono italiane sono molto generosi e credo che
Il
Cresce leaders cresce per razzismo si c'è un partito loro infatti Seat sulle leggi
Visto che io l'ho l'ho letto ieri perché si era in ero pagina sulla lo loro giornale tra l'altro io e credo che la Padania i leghisti mi amano molto
E che secondo me vorrebbero c'è però non non hanno il coraggio stanza stesso pare sul loro giornale
Motivo mi va bene insomma sa stanno vogliono attirare la mia attenzione
E sono riusciti
Io ringrazio benedire quelle del presidente Pera dal tuo punto di vista sono è stata vera e propria istigazione chiamiamola così è o è troppo stermini istigazione secondo te istigazione secondo me ma tant'è che in questi casi perché in questo momento così delicato
Così falsato e di tantissime notizie false di cose commessi EZIT sono ha spiegato in un modo falso e per fortuna anche qui per fortuna non perché non è per perché Piquet qui presente
L'onorevole Fini ha dato delle spiegazione che forse non è non ha più bisogno e ti metterà per avere la risposta giusta ma è la volta del del l'onorevole Fini
Io ringrazio
A fare fare ingresso tutti presenti perché in questo amore per l'Italia è chiaro che ne il piccolo sentiamo anche un po'di amore per gli uomini italiani in particolare anche se c'è uno di noi che a nome di tutti naturalmente ci rappresenta in questo la domanda va al professor Marcelletti presi il Presidente del centosei internazionali torniamo a questa problema della sicurezza
Questo precedenti lo vedete spesso è uno dei maggiori esperti in Italia di questioni di sicurezza di interi gesti contro Intelligence di come si affronta il terrorismo e di quanto siano pericolose le semplificazioni in materia di terrorismo internazionale
Nella sua impressione in questi anni il contributo operativo che attraverso le forze armate ma anche la collaborazione dei corpi di Intelligence di cui spesso noi colleghi giornalisti parliamo solo quando ci sono scandali sui giornali un po'più difficile dare invece conto di quello che si fa dietro le quinte
Ecco da questo punto di vista il bilancio di questi ultimi anni per lei che è un esperto un Bilancio che fa sperare che siamo finalmente usciti da una politica di piccolo cabotaggio nella collaborazione dei grandi organi di sicurezza internazionale oppure no perché io temo che quando il governo dovesse cambiare
Su questo alcune cose mi riferisco per esempio presente Angius a chi guida oggi il SISMI c'è il rischio di buttare a mare molto di ciò che a mio giudizio è stato fatto in maniera molto positiva in questi anni io ne sono un po'preoccupato Marcelletti lei che ne pensa grazie
Buonasera a tutti permettetemi innanzitutto di rimarcare l'apprezzamento o essendo per l'invito a parlare in in questa occasione quindi ringrazio il l'onorevole Mastella per l'invito
è una domanda interessante e mi piace e allora permettetemi di iniziare con un un aneddoto personale negli ultimi tre anni ho fatto avanti indietro col Medioriente con l'Iraq numerosissime volte tanto da far suscitare
A mia moglie il dubbio che abbia di una seconda famiglia cosa da escludere perché una doppia famiglia significherebbe contestualmente anche una doppia suocere da un fatto io non mi posso proprio permettere
Ebbene
Vi voglio dire una cosa
Vi cito Nassiriya
Dello cito da viaggiatore non ve lo cito da politico
Prima che noi arrivassimo a Nassiriya c'erano gli squadroni della morte di Saddam Hussein è che portavano via la gente di notte gli oppositori al regime
E questi non si vedevano più nella provincia quindi non solo una serie ma in tutta la provincia di Di Carlo dove noi operiamo ma vale anche per il resto dell'Iraq ci sono file immense lunghissime di donne con le foto
Che cercano i mariti i figli i fidanzati un fenomeno di migliaia e migliaia di desaparecidos
Che fa sembrare Milosevici al confronto un simpatico guascone
Ci sono poliziotti e carabinieri che operano del RIS e della polizia scientifica che operano per cercare di dare una risposta a questa disperazione
A Nassiriya
La gente alla luce a Nassiriya la gente all'acqua a Nassiriya quando la gente viene fermata dalla polizia locale non ha più paura perché non succede più come prima che la tiravano fuori dalla macchina l'ammazzarono di botte gli rubavano i soldi
E così era così che operava la polizia nursery adesso le forze di polizia Nassiriya addestrate dagli italiani
Ferma lo chiede documenti e sostanzialmente sedi devono fermare li fermano sono li mandano via i nostri soldati del nostro soldatesse che peraltro sono moltissimi figli di questo sud
Fanno al di alla fine del loro servizio dell'orrore
Vanno ad aiutare spontaneamente Imp si impegnano a costruire delle cose finito loro servizio allora
Questo non è un prodotto di un'Italietta questo è un prodotto di una grande seria e matura nazioni questo ci tengo a sottolinearlo
Allora l'amico Giannino stimolando mi su un argomento dove non bisognerebbe mai parlare che parla che sono i servizi segreti ti costringe a dire alcune cose allora togliamoci alcune leggende metropolitane
Che è quella che noi se abbiamo uno di rapiti perché partecipiamo a una guerra di opposizione perché allora sarebbe da chiedersi come mai hanno ucciso i tedeschi come mai hanno rapito per lunghi mesi dei francesi
Che è bene ricordare che verso i francesi verso i tedeschi c'è un in Iraq un odio fortissimo perché sono percepiti come coloro i quali permettevano al regime di Saddam Hussein di rimanere in sella
Ebbene il nostro Paese sta facendo un opera straordinari
Un'opera che non è soltanto quella di recuperare gli ostaggi ove vengano rapidi ma è un'opera di coordinamento fondamentale con il governo ira Canon per la stabilizzazione di quel Paese che quanto prima speriamo Longo tornerà interamente nelle mani degli iracheni però anche in questo senso vale la pena di ricordare quello che i politici iracheni dicono
Qualche giorno fa è venuto in Italia un un mio vecchio amico e le capo Paul e il capo politico del più importante partito iracheno credo che abbia una certa valenza il nome di questo partito è tutt'altro che rassicurante si chiama consiglio supremo per la Rivoluzione islamica in Iraq un partito sciita
Il partito di Al Sistani tanto per darvi un'idea quello che viene chiamato l'Ayatollah di tutti gli Sciti in maniera molto il il papà di tutti citi mai a molto esemplificativa e non corrette
Ebbene lui ha detto pubblicamente non l'ha detto nel tinello di casa
Che è grato all'azione della quali edizioni internazionali senza regola quale avrebbero un dittatore ancora adesso non se ne sarebbero mai liberato
E grato in particolare all'azione dell'Italia e che vorrebbe ancor di più un impegno qualitativamente rilevante
Dell'Italia non solo non necessariamente al punto di vista militare ma di qualità di impegno
Perché il nostro Paese in questo momento è il paese più importanti in tutta la coalizione internazionale perlomeno e percepito da buona parte direi che ni come una pietra angolare della coalizione
Perché l'inglese per questione tradizionali dirà che non sono ben visti
Gli americani non hanno onestamente dato grandi prove disse in Iraq certamente in buona fede non non assolutamente non in cattiva fede
E gli italiani sono percepiti come la forse la nazione che dà uno spessore europee uno spessore internazionale
Ed è per questo che c'è un a mio avviso dovere morale
Per aiutare una popolazione che ha difficoltà
E che non può imparare a diventare una grande nazione democratica all'Europa e all'europea nell'arco di pochi mesi perché ne abbiamo delle necessità noi parlo in senso generale il mondo occidentale delle necessità elettorali ci vuole del tempo
Noi stessi siamo una diplomato un anno giovane democrazia lo diciamo e lo dicono i politici sovente diamo il tempo a chi sta imparando che come si scrive democrazia ad applicarla ma soltanto come si scrive affatto
In questo contesto la nostra Intelligence a
Dimostrato una grande maturità
Ha dimostrato una grandissima seria vera dignità
Dimostrando che insiste
Una sovranità nazionale
Che ci sono operazioni che vengono svolte in concerto con i nostri alleati ma che per alcune parti devono necessariamente essere parte di quella che è la sovranità nazionale lavorando insieme a tutti
Ed è questo credo che sia stato il grande successo dell'Intelligence italiana quella di essere stata contestualmente pienamente integrata ed autonoma nelle sue valutazioni
Ed è credetemi ingiusto e disonesto intellettualmente pensare che organismi dello Stato italiani giochino partite in silenzio in un momento in modo così come qualcuno ha sottolineato siamo attori fondamentali importanti in una coalizione internazionale siamo pienamente integrati e voglio ricordare una cosa
Siamo anche particolarmente ben voluti in Iraq e con questo concludo
Perché tanti anni fa
L'Italia vendette
Numerosi Nardi alla Marina militare irachena quando c'era ancora Saddam Hussein sostanzialmente di prendemmo una Marina Militare intera
Dopodiché scoppiò la guerra con nell'Iran e nel mille novecentottanta e quindi noi non non forniremo queste navi in maniera tale da non aiutare gli iracheni iraniani ad ammazzarsi con migliori qualità e manteniamo le navi degli equipaggi alla Spezia
Questi equipaggi non vennero internati non vennero costruiti campi di concentramento ma vissero in assoluta autonomia ovviamente
Guardati e con il rispetto delle forze dell'ordine italiane a la Spezia
Questi erano battisti perché non non era possibile immaginare quindi sunniti il gruppo di Saddam potendo di Saddam Hussein non era possibile immaginare che mandassero all'estro ad addestrare dei dissidenti di gruppi dissidenti
E non si può neanche immaginare che la buona accoglienza è l'ospitalità che abbiano avuto che hanno avuto nel nostro Paese non abbia avuto e non abbia una ricaduta
In Iraq ed è per questo che il nostro Paese dispone di assets in in Iraq che pochi altri hanno ed è per questo che secondo me quando si producono dei buoni risultati al di là dei giochi di casacca o politici sarebbe Criminal mente stupito cambiare un allenatore di una squadra che vince grazie
Io ringrazio il professor margine che perfino fisica una domanda semplice veda di mettere in imbarazzo a questo signore che sorride troppo in prima fila
Al Centro Padre schieramento che il padrone di casa veda rimettono imbarazzo per la sua la mia domanda è ma le primarie il candidato di questo movimento ma il problema della e l'unione che ci sono tra poco che si e che no chiari dice a cominciare dalla politica estera per invogliare i popoli centrosinistra a votare per lui prego
Ma guardi io credo che non le mancherà occasione per a noi in itinere no no a spingere in via diretta tra la via non è tuttavia mi ci provo anch'io a sviluppare un'interpretazione autentica visto che questo questi temi sono temi che rappresentano un elemento caratterizzante della candidatura di Clemente Mastella d'altro canto parliamoci chiaro credo andare a fare le primarie significa non andare a fare un concorso di bellezza dove sicuramente la signora festa
Vincerebbe cioè chi va alle primarie non va solo a presenta la propria faccia presento programma altrimenti poi non si capiscono bene se primario io già non le ho capite all'inizio in ogni caso chiudiamo chiudiamo le parentesi e veniamo al tema
Allora quale l'elemento caratterizzante della proposta di politica estera sviluppata da Clemente Mastella
Beh intanto la presa d'atto della necessità di azionare i metri molto una politica estera che sia condivisa
Forse questo Paese lo sto nostro splendido straordinario Paese vive come dire una qualche difficoltà genetica un altare che può derivare probabilmente dal fatto che ad essere Serenata per annessione
E grazie ad un'eccezionale fortuna storica quindi risulto assente nel nostro Paese fin dall'inizio una coscienza comune da parte dalla classe politica di una scala di valori condivisi
Questa scala di valori condivisi in modo particolare è diventato mancante gli ho dato un handicap
Quando ci siamo trovati di fronte alla necessità di trovare un denominatore comune di fronte alle sfide esterne e quindi la politica estera gli anni della cosiddetta Prima Repubblica in qualche modo ci hanno fatti salvi rispetto a questa difficoltà perché con il mondo e l'Europa divisa in blocchi
Adesso gliela citerà il professore
Macilletti il in questo caso probabilmente credo Napoleone la la politica e la mia la mia politica l'agiografia e e e in qualche modo la geografia condizionava il nostro percorso caduto questo grande elemento di orientamento per cui la politica estera tra anticomunisti e comunisti punto e quindi la la scelta filo occidentale compiuta dalla Democrazia cristiana dei suoi alleati e le scelte coerenti con questa impostazione oggi
Quale la politica estera
Politica estera noi abbiamo immaginato che potesse essere sviluppata con una adesione tipo mossa del cavallo noi siamo europeisti
Non è difficile dichiararsi europeisti abbiamo fatto anche delle dei referendum dove l'anno mostra dimensione europeiste è stata sempre manifestata con grande consenso un plebiscitario consenso è però se l'identità di politica estera europea e e difficile da da da da far venir fuori la politica della difesa insomma
La politica estera europea vado per sintesi e per battute in fondo la politica Patto atlantico le ancora una politica che e tributaria alla al Patto atlantico di un di un percorso una scelta di campo che oggi vede una grande convergenza Pato Atlantico che è stato una grande scelta di di civiltà una una straordinaria
Opposizione che ha ha fatto dell'Italia quel Paese democratico avanzato occidentali sta che e che però oggi a un come dire un quadro di di riferimenti rispetto ai quali probabilmente c'è da fare un di più qual è il di più l'Europa segue questa linea quindi si allarga a destra
Si allarga a destra facendo le scelte che noi abbiamo visto europea e arrivata venticinque tuttavia mettendo nel conto un un minuscolo identità adesso lasciamo stare
Tante cose strane dette nelle ultime settimane ho ascoltato e ho condiviso anche la la misura con cui la signora a fare fa a ripreso questa cosa bizzarra del senatore Pera
Senatore Pera perché io ho conosciuto come straordinario
Interprete del relativismo Popper gli hanno poi oggi è diventato il più straordinario interprete dell'anti relativismo e quindi mi aspetto che da qualche giorno ci venga a raccontare cose bellissime sui mitici quindi può accadere insomma non non è non è questo il punto il punto fondamentale che l'identità di una politica di una politica estera europea non si spende nella dimensione del mediterranea ecco una delle indicazioni che il candidato peraltro da sempre vicino alla sensibilità meridionalista che Clemente Mastella può sviluppare in occasione di questa di questa grande importante kermesse delle primarie che costruiscono anche un percorso di implementazione di un programma ed un progetto politico per l'Unione che vuol dire Mediterraneo oggi vuol dire
Tener conto di un fatto mi avvio rapidissimamente a conclusione se ad ascoltare i demografi se il tasso di Cretti nascite di lasciti fecondità dei paesi per esempio del del delle Mediterraneo meridionale quindi la il Nordafrica resterà quello che oggi noi avremo nel giro di trenta trentacinque anni centosessanta centosettanta milioni di abitanti in più
Si tratta di persone che spingeranno peraltro come già accade adesso verso verso l'Europa trovando l'avamposto europeo l'Italia ecco
Certamente noi abbiamo da offrire risposte che abbiano un senso che abbiano senso politico e che abbiano senso nella direzione della della costruzione di questa di questo Mediterraneo
Allargato che diventa anche un'occasione di dialogo l'occasione di comunicazione con quelle culture
Forse un giorno si dovrà anche aprire un dibattito sull'Islam moderato e non moderata voi qualcuno vede ora spiegare quale l'Islam moderato perché io non tanto l'ho capito caro caro conduttore tuttavia la nostra difficoltà di interpretazione di di una serie di fenomeni che hanno una valenza culturale straordinaria deriva dal fatto della difficoltà di un rapporto con questi popoli una sola
Un solo modello Attilio credo
Il possano essere proposto
Diceva Habermas non è possibile esporta la democrazia bisogna fare in modo che le procedure della democrazia in qualche modo vengano introiettate da da dai paesi terzi che entrano in contatto
Con l'Europa lasciando che queste poi guadagnino guadagnino loro spazio sulle culture beh
Io posso esibire un'esperienza che si è verificata negli anni Sessanta nella mia città e Bari
Aldo Moro lo volle costituire un piccolo centro d'eccellenza universitario l'Istituto Agronomico Mediterraneo che peraltro gemellato con una serie di esperienze analoghe in Europa per la formazione delle classi dirigenti
Nel segmento dell'agricoltura e nei paesi nei paesi del Mediterraneo Paesi arabi e non quindi Mediterraneo allargato bene
Molti dei giovani formati in quella struttura sono diventati oggi i responsabili politici ministri dell'Agricoltura e non solo di quei Paesi
E sapere con chi entrano in relazione beh entra in relazione con con quella fitta
E più facile è più facile costruire rapporti
Investendo nella cultura ed investendo nel dialogo certo ritagliando anche nell'ambito dell'Europa questo spazio politico di dialogo bilaterale
Con con il Mila i Paesi del Mediterraneo che peraltro mi sembra sia l'unico spazio politico che possa essere interpretato utilmente da noi per conto dell'Europa intera
Io ringrazio
Pisicchio e però faccio un gol da un consiglio a Mastella e della campagna per le primarie
Poi più chiarezza perché temo che la se lodevole Bertinotti sia molto invece più netto nel dire ai suoi elettori a che cosa Luigi c'è no
E siccome e qui inizio la domanda per presente Amato
Siamo in presenza prete direzioni tedeschi in cui la speranza che non vinca la Merkel
Si incardina tutto sul risultato elettorale dell'estrema sinistra della Link part-time di quello fatto da Oskar Lafontaine e dagli ex comunisti questo per dire come la sinistra antagonista ha un peso ed è giusto che si esprima con la si tratta di scandalizzarsi ma si tratta di misurare quanto queste cose contino nella politica io credo che Bertinotti abbia delle carte parla contare molto e quindi auguri ma bisogna essere altrettanto chiari però Presidente Amato De Mita prima ha detto il processo europeo si è fermato a Nizza secondo me
L'allargamento fosse stato ciò che i britannici volevano per mettere davvero in crisi la governance europea
Blair si è presentato al semestre europeo e ha detto chiaro guarda guardate che ho qui voi adottate il nostro modello economico anglosassone
Rinunciate a molte delle vostre convinzioni di poter coniugare insieme alta crescita che non avete con le tutele
Dischi osé dal mercato o altrimenti non è uscita perché intanto io non è un centro più mentre non lo farò più
E l'Unione europea resterà una cosa in cui scelte come quella dell'INPS parta in Germania o una sinistra che esprime il non molto netto da chi si sente escluso da una bassa crescita come avvenuto anche in questi anni in Italia
Sarà uno degli aspetti fondamentali che finisce per spaccare anche in campo socialista in due perché ricetta Blair con quella dell'Ing part-time ma di una parte preponderante anche dell'Spd e non ha più molto in comune ecco
Di fronte a questo la trazione politica la quale appartiene lei si sente di fare invece di battersi il petto ha ragione un pochino De Mita nel dire abbiamo ceduto di ottimismo e a sinistra così diverso al suo interno e con un peso così crescente di chi si sente escluso dal meccanismo economico quanto poi può andare nella direzione della crescita dei Paesi anglosassoni
Sì beh intanto vorrei cominciare ringraziando Clemente per le parole che mi ha dedicato in apertura di questo incontro
E in qualche modo ricambiare il testimoniarne la stima che sa che ho sempre avuto Dinoi e l'ammirazione che ho sempre provato per un uomo che a volte gli altri trovano un po'esagitato
E che tuttavia a giustamente nella condizione di chi ha scelto o si trova nella necessità politica di rappresentare un elettorato di frontiera
E stare sulla frontiera ne sono convinto giustifica molte delle situazioni in cui Clemente si esagitata perché è coerentemente legato al centrosinistra e deve rappresentare un elettorato che difficile anche in ragione delle cose che ora Giannino ricordava
Quindi
Io devo ringraziare Clemente per la parte che fra in qualche modo capirlo quando è agitato e l'ho sempre capito ora
La questione qui in qualche modo più complicata
Perché le io do fondamentalmente ragione a Ciriaco De Mita quando dice che l'Europa si è fermata a Nizza
Che il tentativo di darle un senso nuovo attraverso la costituzione è giunto quando già le ragioni di risentimento di ostilità di sfiducia si erano talmente radicate
Da far sì che poi il giudizio popolare in alcuni Paesi su quella Costituzione sia stato non tanto sulla Costituzione stessa quanto sulle ragioni per le quali si era insoddisfatti dell'Europa
Ora su queste ragioni abbiamo motivo di riflettere non c'è dubbio che la mancanza di crescita è stata determinante
E quindi perché alcuni a non tutta l'Europa ma alcuni Paesi europei in particolare sono riusciti accrescere così poco l'Italia l'Italia su tutte l'Italia anzi meno di tutte su tutte
Nel non tasso di crescita ma insomma con Germania Francia
Non ha molta distanza con Irlanda molto meglio paesi nordici molto meglio il Regno Unito con un tasso di sviluppo superiore al nostro pensate
Avevo tra le mani delle serie statistiche di confronto lotterà Italia e Regno Unito che mi servono per altre cose
No voi alcuni anni fa facemmo il sorpasso in termini di reddito pro-capite del Regno Unito
Ah tendenze demmo grafiche di produttività immutate per il futuro e quindi che Dio ci assista ma speriamo di avere più figli e più e più produttività poi le due cose si lega nord negli anni a venire ma per avere un'idea a tassi immutati di chi democratici e di crescita
Nel due mila trenta l'economia inglese sarà a seconda dei criteri con cui da misurate il PIL o puro o o potere d'acquisto
Dal trentacinque per cento al doppio della economia italiana quindi una distanza assolutamente assolutamente gigantesca ora la mancanza di crescita è stata determinante io sono convinto che con un tasso di crescita del due per cento in Francia la Costituzione europea sarebbe stata approvata avrebbe avuto il sì ma c'è stato dell'altro c'è stata la xenofobia
C'è stato il rifiuto dell'allargamento c'è stato il rifiuto del famoso idraulico polacco del famoso idraulico polacco
Lì legata se volete in parte alla crescita soprattutto gli strati più deboli meno qualificati tema o no
L'arrivo dell'altro che porta via i pochi posti di lavoro disponibile su un mercato del lavoro che non tira ma non c'è stato solo questo
Se andate ad esaminare il caso lande ISEE
Voi trovati che vi ricordate quel leader considerato di destra che era uno stranissimo tipo che più di quel nome Fort AN che venne ammazzato poco prima delle elezioni e che aveva già raggiunto il venticinque per cento dell'elettorato
Lui voleva affermare la presenza mussulmana in Olanda perché l'Olanda era un paese di liberi i diritti per tutti compresi gli omosessuali l'arrivo di una massiccia presenza musulmana portatrice di un'etica più conservatrice rispetto ai rapporti umani metteva a repentaglio quindi la xenofobia ha avuto motivazioni le più diverse nel corso dell'Europa ma ha pesato
E io non potrò mai perdonare mai perdonare a un leader che si chiama socialista come Fabius
Dia vere acquisito consensi facendo leva anche sulla xenofobia questo per un socialista è inammissibile secondo me e di questo peccato mortale Fabius si è macchiato
E vedo che ve lo stesso peccato mortale rischia di macchiarsi la Fontaine
Perché proprio in questi giorni stiamo apprendendo che per allargare il suo bacino ora questo è ciò che fa del male all'Europa e questo devo dire la verità Clemente nei sei testimoni anche tu sei
Il più lontano nella geografia del centrosinistra da Bertinotti in questo momento Bertinotti ha una posizione contro l'Europa che io non condivido un ma Annona
Nessuna non manifesta nessun istinto
Di avvalersi della xenofobia per avvalorare questa sua posizione antieuropea
Per nostra fortuna del centrosinistra la Lega che gestisce il monopolio del xenofobia in Italia e a volte i monopoli servono
Che impediscono ad altri di entrare
Su quel mercato
Il nostro problema perciò e la faccio breve perché ora è giusto dare la parola a Gianfranco così fuma la prossima sigaretta in privato e non in pubblico né ai politici in pubblico non dobbiamo fu
Mare Gianfranco tu lo sai alla Perton aerosol avverta operano è politicamente rette no no no è politicamente corretta quando siamo sotto gli alberi alla ore Como
Comunque vada somma Nane Annan ma volevo sollevare il problema siamo entrambi fumatori sia chiaro io mi permetto di dire questa Gianfranco perché sono un fumatore anch'io
Ma voglio dire ecco
C'è un problema di crescita
C'è un problema di crescita per il quale dottor Giannino è indiscutibile che nel centrosinistra si deve chiarire qual è lo spazio e deve essere cospicuo che viene riconosciuto a liberalizzazioni non fatte
Io ne ho già parlato all'estrema sinistra dicendo ma insomma
Cercate di cogliere delle prime delle liberalizzazioni ciò che più corrisponde alle aspettative del vostro elettorato le liberalizzazioni sono privazione di potere privato
Che si esercita abusivamente su altri le liberalizzazioni sono impedire che si formino rendite laddove è giusto che ci sia solo remunerazione di profitto e non rendita in questa chiave la liberalizzazione può essere venduta
Naturalmente poi possiamo parlare solo della liberalizzazione delle professioni a sinistra perché in fondo notai avvocati e dottori appartengono a un altro spettro elettorale qui spero che Clemente non abbia troppi problemi ma non è soltanto quella delle professioni la Liberia la la liberalizzazione su tuttavia ecco sia concesso dire
Che noi non usciamo dalla nostra crisi di crescita soltanto con le liberalizzazioni noi abbiamo bisogno di una politica industriale
Che identifichi ciò che la divisione internazionale del lavoro futuro permetterà all'Italia di fare proficuamente di vendere e di concentrare le nostre risorse su questo
Io non operazione non fatta dirigistica mente dal pubblico ma fatta da quella concertazione che in Italia esiste tra mondo dell'industria che deve essere il primo a cogliere le opportunità del futuro è un'azione di promozione di assecondamento
Da parte del pubblico
A voglio dire un'ultima cosa ecco perché c'è questo mostro della xenofobia che si aggira tra di noi e questo mostro
è uno di quelli che hanno fermato l'Europa negli anni nei quali alcuni di noi hanno cercato di mandarla avanti ecco è qui che dobbiamo guardarci in faccia
è qui che dobbiamo sapere che cosa vuol dire radici cristiane
Ma io non ho nulla io sono favorevolissimo alle radici cristiane SD Radice si tratta e non dei rami dell'intolleranza che sono cresciuti nei secoli su quelle radici perché le radici cristiane sono il messaggio cristiano sono il messaggio della relazione del religione fondata sull'amore dell'altro fondata sul rispetto dell'altro fondata sul principio secondo cui in ogni uomo c'è disegno di Dio
I valori cristiani allora e le radici cristiane dovrebbero valere come l'impulso primo ad aprire un dialogo con gli altri e non a fare del cristianesimo una bandiera contro gli altri
Per questo mi sono permesso di dire che usare i valori cristiani come identità contro gli altri gli è blasfemo perché nega il messaggio cristiano che non è contro Roma e perde
E questo è un punto assolutamente chiave
Questo
Se sedi quaestor si tratta e si è questo quello che intendiamo allora accerto io sono tra quelli e l'ho scritto
Che è la vera in circolazione non sotto il tappeto dello Stato laico mai nulla i cinismo che laicismo di tutti chi è laicità anche del modo di porgersi della religione
I valori cristiani entrano nel discorso pubblico e cerca nuovi punti di incontro e di contatto con gli altri
Perché concludo è vero che la democrazia e contro gli assoluti in componibili ma la stessa democrazia è fondata su alcuni assoluti la dignità della persona
I diritti di ciascuno l'eguaglianza la pace e quindi intendere leve le ragioni degli altri ebbene questi sono gli assoluti su cui il cristianesimo e oggi costruito e su cui con le altre religioni può essere trovata una fondamentale intesa e allora sarà alla fine della xenofobia
Perché questo noi ci dobbiamo mettere nella testa andiamo comunque verso società multi religiose
O queste religioni trovano un modo di essere compatibili all'insegna del rispetto di ciascuno o sarà una babele armata sarà il ritorno di Babele
Guai Wi atti predica il ritorno di Babele noi abbiamo bisogno di convivere perché è l'unica strada che abbiamo davanti
Ringrazio
Il presidente Amato e nel nel dalla proprietà l'atto conclusivo al ministro gli esteri Fini
La mia considerazione è una summa cioè quando il presidente Amato adesso chiarisce qual è la sua cessione di valori cristiani che non possono essere assunti come pietra angolare di un'identità contrapposta ma sono qualche cosa
Che serve a definirsi di fronte a se stessi per integrarsi per capirsi io credo che dica una delle chiavi più profonde i Paesi che sono chiamati a manodopera in maniera crescente straniera come siamo noi se non vogliamo perdere la gara della produttività di cui ricordava Amato però mi limito a dire
Vi assicuro non è una difesa del governo di centrodestra perché io mi ci trovo non mi ci ritrovo non so più neanche se vado potare lo dico con grande sincerità però
Se c'è qualche cosa che ho sentito aleggiare negli interventi di ciascuno di voi dal presidente alla giusta dignità ad Amato quando vi riferivate al ministro Fini che era un certo apprezzamento per come lui ha saputo interpretare delle posizioni
Io non so se sia un apprezzamento personale ha perso la sua capacità di usare un tono soffitto senza gli eccessi di alcuni altri
Personaggi che fanno parte a pieno titolo cioè presso so però una cosa che l'Italia in questi anni di politica estera un questo Governo insomma la guerra all'inizio con gli americani la guerra vera
Non c'è andata
L'Italia è andato quando c'era un quadro una cornice internazionale delle Nazioni Unite ed è rimane per questo questo una differenza perché non si era di chi quella intolleranza e quella xenofobia pericolosa che l'Italia anche secondo me come dice fa festa a una mia è una minaccia molto meno pericolosa che in Francia dove fino a prova contraria
Bruciano le sinagoghe no a questo non siamo ancora arrivati e speriamo di non arrivarci però la mia domanda è se in questa politica essere centrodestra in questi anni tutto sommato c'è stata anche la capacità con l'opposizione non d'accordo per carità ma di sapere modulare un pochino posizioni italiane sugli ostaggi sugli ostaggi
Io credo che noi abbiamo una posizione di dignità nazionale conta premente molto diversa dalle città americana però serve anche quella a dare una presenza coerente con questa visione del ponte no che non è un ponte per delle due Simone ma di un ponte riconosciamo io non intendo riconoscerglielo al centrodestra questo non lo so se lo faccio a nome vostro però chiedo al ministro Fini
Lei sente un apprezzamento verso di sé
Come una condanna verso la politica del centrodestra politica destro oppure forse come me sbagliando non lo so crede che la posizione di politica e se il centrodestra abbia saputo anche interpretare una linea almeno a spara proprio per evitare che in Italia questi fenomeni da cui guardarsi
Diventino la prima minaccia incapaci di fare ciascuno di noi capire chi ha di fronte per farci integrata meglio
Io ti tenterò di rispondere alla domanda impegnativa che mi ha posto già almeno ma prima ancora di tentare di farlo
Devo adempiere ad un dov'era che non è un dovere che deriva dal mio essere convintamente all'interno di una coalizione
è un dovere che mi deriva dalla rispetto che ho e devo nei confronti della onestà intellettuale
Il dovere quello di rifiutarmi
Di unire la mia voce alla posso usare una parola politicamente scorretta linciaggio nei confronti del Presidente del Senato
Perché il presidente terra
Non è
Un becero razzista
Non ha minimamente detto nel discorso di Rimini alcune delle cose che gli sono state non da fare fare ma da qualche interessato commentatore attribuite
Ha il torto certamente che per un politico e torto grave di aver usato una parola impronunciabile quella sì politicamente scorretta che è meticcio meticciato
Ma chi lo conosce
E Angius lo conosce
Chi ha letto le tante cose che ha scritto chi ne conosce la storia personale sa perfettamente che non siamo in presenza né di un predicatore di odio né di un ignorante né men che meno di un razzista
Non ha bisogno di avvocati difensori per cui chiudo la parentesi relativa per esprimo il mio pensiero e non quello di pere anche se sono convinto avendo viene parlato anche quarantotto ore fa che poi non siano pensieri così diversi
Se mai inizia a rispondere a Giannino è che e parlo ovviamente per quel che mi riguarda
In alcune circostanze proprio perché le parole sono pietre occorre saperle calibrare ma su corre soprattutto saper condurre una politica intransigente su alcuni principi ma con un approccio sostanzialmente moderato
In altri termini lo dico a beneficio
Non solo di una platea politicamente attenta ma anche a beneficio spero degli operatori dell'informazione io contesto che si possa dar vita politiche moderate soltanto se si è geograficamente collocati al centro
In Italia credo che ci sia da qualche tempo a questa parte una destra che è intransigente su alcuni valori e che moderata perché rispettosa delle opinioni altrui nello stesso momento in cui si confronta
E questo Giannino forse spiega anche perché e li ringrazio
Anche alcuni degli esponenti politici dell'opposizione che sono qui quest'oggi a dibattere con me mi hanno dato atto come ministro degli esteri di un approccio o se volete di un modo con cui quale titolare della Farnesina cerco di far fare bella figura al nostro Paese perché questo è il compito del ministro degli Esteri in un contesto che certamente è molto difficile perché est modus in rebus
Non è la prima volta che mi trovo d'accordo con Giuliano Amato e non ho alcuna difficoltà a dire che anche molte delle cose che ha detto adesso
Sono da me pienamente condivise
Nel senso che il tema
Del confronto il tema della dialogo il tema in qualche modo obbligatorio della approccio con l'altro date
è un tema ineludibile
Perché necessariamente viviamo in una fase storica non solo dopo il venir meno dell'ideologia e e il cadere dei blocchi ma anche in ragione del fatto che vi sono spinte migratorie mosse da quella potentissima molla che il bisogno viviamo in una fase storica in cui i popoli
Che nel passato si sono conosciuti che in molti casi sono si sono scontrati oggi necessariamente sono chiamati a confrontarsi
Nessuno può mettere in discussione che dovere primario della politica quando una politica che ha almeno l'ambizione di avere la P maiuscola sia quella di favorire il confronto di favorire il dialogo di favorire la reciproca conoscenza
Penso che uno dei punti qualificanti però del dibattito consista nel fatto che se pioli siamo il confronto settori siamo e il ministero degli Esteri lo fa il governo italiano fa la necessità di capire le ragioni altrui
Non si può soprattutto nei confronti di una cultura di un mondo di una appartenenza religiosa qual è quell'arabo musulmana andare al confronto senza avere piena consapevolezza dell'altrui identità e della propria identità
Questo secondo me è il punto di partenza del ragionamento
Non si può pensare ad un confronto con l'altro
Soprattutto quando si tratta di un altro che ha un'identità ben definita se non si è perfettamente consapevoli del fatto di avere una propria identità definite
Da questo punto di vista condivido pienamente quello che ha detto Amato e del resto lo dicemmo
Anche all'epoca come rappresentante del governo italiano Giuliano come vicepresidente alla convenzione
Perché il riferimento Ciriaco alle radici cristiane non perché condivido quello che tu dicevi come tentativo tipicamente italiana raccolti applicare dei valori universali a questioni in qualche modo di bottega no
Ma tentammo quel difficile e ahimè fallito tentativo culturale proprio perché eravamo da più parti convinti
Che in un'Europa che oggi ha il grande problema
Della xenofobia che ha il grande problema del confronto con spinte migratorie senza precedenti
Che ha il grande problema della rapporto con un Islam che non solo non è il nemico ma in molti casi può essere in questo proficuo dialogo con quel mondo moderato che c'è anche nell'Islam causa di reciproco arricchimento in questa Europa
Che i secoli avevano diviso con guerre con massacri
Partorendo in qualche modo i due totalitarismi
Che nel corso del secolo scorso avevano insanguinato il mondo beh in questa Europa la coscienza di una identità che fosse in qualche modo non solo di tipo spirituale ma di tipo religioso era indispensabile
Ovviamente a condizione di concepirla non come Corazza
In qualche modo come barriera ma al contrario come ponte verso il confronto
Chi è che ha timore del confronto chi ha un'identità debole o chi non ce l'ha fatto
Chi è che in qualche modo è
Più suscettibile di altri al contatto del virus razzista chi è insicuro
Kim nel confronto con l'altro teme l'altro perché non lo conosce ma perché sostanzialmente non conosce se stesso allora un'Europa che da questo punto di vista sia cosciente delle sue radici culturali e dell'ascendenza che in questa
Comune matrice culturale ha avuto e ha la religione cristiana non solo non teme il confronto ma lo auspica
Ed io penso che l'equivoco in cui è incorso in qualche modo l'interpretazione scorretta del pensiero di Pera non credo del pensiero del presidente del Senato l'equivoco sia tutto qui
Non una identità vista come superiore ad altre non un'identità che diventa in qualche modo come il pretesto per una chiusura a riccio non un'idea di società e di Europa forte se assediata ma al contrario una idea che forte di una identità forte di una gerarchia di valori forte della consapevolezza in particolar modo di su questo davvero tutti ci ritroviamo
Che alcuni valori sono universali
E che rispetto della dignità della persona umana è un valore universale è un valore che l'Islam non soltanto teorizza ma che come accaduto nella costituzione irachena di ieri riesce poi a codificare nelle norme ecco questa
Concessione se volete di una identità non superiore ad altre non preclusiva nei confronti di altri ma in qualche modo proprio perché
Forte delle sue ragioni pronta al confronto credo che sia l'antidoto più forte nei confronti del razzismo
E nei confronti della xenofobia
Non sono due termini equivalenti è una banalità ma attenzione perché sono due termini che in molte circostanze rischiano di sovrapporsi
Perché questa società è la Società europea una società che è stata abituata storicamente e culturalmente a confrontarsi con l'altro
Ma che oggi rischia per ragioni demografiche per ragioni economiche per una serie di circostanze storiche di veder messi in discussione quella che è la sua presunta superiorità e dico presunta superiorità
Allora l'annuncio una proposta
Agli amici che sono qui che sono tutti autorevoli
Confidando nella capacità della stampa italiana e nella capacità del mondo culturale italiano di tenere un po'più alto il dibattito
Perché se per davvero cadiamo nella tentazione di mettere in croce
L'uno o l'altro per un aggettivo sbagliato attenzione perché rischiamo di fare della male a tutti quanti noi perché oggi è capitato a per domani può capitare ad altri
E su temi come questi occorre non soltanto capacità di ascoltare rispetto ma capacità poi di alzare un po'il livello del confronto lancia una proposta
è vero o non è vero che siamo in una fase storica in cui proprio l'esperienza che ci giunge dalla Gran Bretagna e che per certi aspetti ci giunge dalla Francia
Ma anche in misura minore dalla Germania cioè i tre grandi Paesi europei che pensavano di aver risolto il problema del confronto con il mondo islamico
Attraverso un assetto di tipo culturale istituzionale e sociale
Che
Uso una categoria generale in qualche modo è sempre stato definito multiculturale
Beh è vero non è vero che siamo una fase storica in cui quella presunzione se volete di tipo culturale e giuridico e sociale
Comincia a far sorgere molti dubbi sulla capacità di determinare un'effettiva integrazione ha sempre ragione quando dice l'integrazione in ballo
Ma quando abbiamo letto che i kamikaze di Londra
Erano nati allo parlavano perfettamente l'inglese
Erano pienamente non integrati ma in qualche modo inseriti all'interno di una società che culturalmente diceva la vostra culture come la nostra pasta identità come la nostra il massimo reciproco rispetto senza però arrivare alla integrazione
Perché integrare non vuol dire continuare a parlare la propria lingua o continuare in qualche modo
Giustamente ad avere la propria identità integrale vuol dire determinare le condizioni per cui non c'è il conflitto
Per quale motivo
In Francia il problema della mancata integrazione
Riguarda i figli e in alcuni casi i nipoti di coloro che francesi per ragioni coloniali ma musulmani magrebini si trasferirono oltre frontiera oltre ma
Il problema Alitalia non c'era per ora noi non conosciamo il dramma di quelle società
Penso in particolar modo alla Germania nei confronti del problema Turchia alla Gran Bretagna nei confronti di tutto quello che è stato chiamato spregiativamente il London istante alla Francia
La tragedia di quella palazzo bruciato l'altro ieri in cui trovavano ospitalità esclusivamente comunità non di immigrati clandestini Amici miei di francesi
Questo un problema che non abbiamo ancora perché noi siamo ed ecco la particolarità italiana
Ecco la necessità dell'attenzione al Mediterraneo
Ecco la necessità di fare un certo tipo non solo di politica estera ma anche se volete di politica culturale di dialogo con il mondo arabo noi siamo l'unico Paese europeo tra i cosiddetti grandi europei che alle spalle non una storia di Colognola lirismo
Non una storia in cui si ricevevano le braccia dalle colonie noi siamo l'unico Paese tra i grandi europei che ha alle spalle una storia opposta che la storia della emigrazione come si fa a non capire
Che il popolo italiano da questo punto di vista a degli antidoti se volete di carattere per l'appunto storico culturale
Che mancano ad altri
Perché sono più ottimista rispetto ad altri sulla possibilità di sconfiggere la xenofobia di sconfiggere il razzismo di non farlo attecchire
Perché ci possiamo permettere in Italia è una piccola se volete presunzione che ho di dar vita ad una destra che da questo punto di vista e certamente molto diversa dallo standard di certe desta europee
Perché e non lo dico perché sono a Telese lo potrei dire nel Veneto questo vorrei che capissero gli amici della lega lo potrei dire nelle valli bergamasche nella storia del popolo italiano
Il dramma della spinta demografica il dramma del cercare altrove dove parlano un'altra lingua
Le ragioni per le quali dai da mangiare alla tua famiglia il dramma in casa nostra nelle famiglie italiane di almeno un emigrante
è un dramma che non è stato cancellato dal passare dei secoli ancora avvertito e questo è il più formidabile antidoto di tipo identitario che passa per un popolo
Ma ciò detto se il problema è quello dell'integrazione chiediamoci come garantirla l'integrazione
Il modello multiculturale un modello che mostra delle crepe che possono far prefigurare un fallimento
Altri modelli ma da questo punto di vista non europei perché bisogna guardare agli Stati Uniti allora si affacciano come modelli che in qualche modo garantiscono
Pur con mille problemi una integrazione maggio perché la realtà statunitense una realtà in cui c'è una forti denti ITA
Ma al tempo stesso è la realtà più multietnica più multirazziale più multireligiosa più multi geografica che esiste
Ecco io credo che discutere di questo sia al di là dell'alternanza
Piccola osservazione anche qui
Che apparentemente non c'entra nulla ma centra
Non mi preoccupa
Anzi è più che legittimo se qualcuno si colloca geograficamente al centro il legittimo tentativo di rafforzare il centro
Mi preoccupa molto di più
Il tentativo che magari qualcuno ha in mente anche se non lo dichiara di dar vita
è vero che l'Italia un Paese anomalo ma sarebbe un'anomalia in qualche modo incomprensibile con la legge della geometria ad una democrazia dell'alternanza fatta non tra due coalizioni due poli ma tra tre o più quali Sironi e Paul
Al di là di Chievo di questa democratiche fisiologica alternanza tra le coalizioni
Io penso che su temi come questi nel futuro si si è chiamati sempre di più ad un confronto che dovrà poi trovare delle proiezioni di politica estera cerco molto rapidamente di dire quali sono le coordinate della politica estera
Del governo italiano
In primo luogo
è una coordinata relativa
A quella necessità che chiamiamo per comodità di linguaggio di europeismo
E che a mio modo di vedere nell'interesse nazionale
Comporta un impegno perché questa Europa
Allargata un riunificata che va dalla Portogallo fino ai Paesi baltici non sia strabica
Piccola se volete presunzione del centrodestra in sintonia in sintonia
Perché io non non condivido quello che ha detto Angius non è vero che c'è stata discontinuità
Per molti aspetti se è stata una sintonia molto maggiore di quello che appare in sintonia con le parti migliori della politica estera della così detta prima repubblica cioè il dialogo col Mediterraneo la piccola presunzione del centrodestra nella politica europea
Dei venticinque è stata quella di evitare che l'Europa guardasse soltanto a destra
Che l'Europa avesse soltanto un'attenzione doverosa soprattutto oggi che venuta meno glielo sovietica ma che non necessariamente coincide con il nostro precipuo interesse nazionale perché noi siamo un popolo tutto geograficamente calato nel Mediterraneo
Perché il problema del rapporto con il mondo arabo-musulmano noi europei italiani lo avvertiamo ancor prima di altri proprio perché siamo geograficamente i più esposti
Da questo punto di vista siamo come Mastella nella geografia politica siamo sempre alla frontiera no
Beh non siamo la frontiera dell'Europa nei confronti di tutta la fascia magrebine
L'europeismo non può essere soltanto l'ossequio
Alle regole di Bruxelles
Deve necessariamente presupporre anche in qualche modo dei valori di riferimento che come italiani dobbiamo saper calare in una realtà che quella mediterranea
E da questo punto di vista io credo che oltre Atlantico
Se vogliamo evitare che vi sia dell'Europa una visione in qualche modo centrata sulla politica londinese beh oltre Atlantico serve un'assunzione di responsabilità italiana
Non voglio dire perché sarebbe eccessivo che certe aperture del Dipartimento di Stato alla politica del Grande Medio Oriente
Sono anche la diretta conseguenza del fatto che c'è un governo italiano che finalmente capace di assumersi delle responsabilità nella contesto internazionale anche in scenari molto difficili penso all'Iraq e l'Afghanistan ma certamente un certo nesso cioè perché è facile realizzare sulla qualità dei rapporti personali tra il Presidente del Consiglio e i grandi della terra ma è altrettanto vero che non solo di questo si tratta perché poi alle spalle c'è una politica alle spalle c'è un'assunzione di responsabilità alle spalle c'è una scelta che ha fatto sì che questo governo nello stesso momento in cui
Con un voto del Parlamento
Ha garantito la presenza nell'ambito della forza multinazionale di pace prima in Afghanistan e poi in Iraq delle nostre forze armate be'quando a differenza di altri paesi
Anche il nostro popolo ha pagato un tributo altissimo
Di sacrifici di vite
Sull'altare in questo caso della pace contro il terrorismo beh amici miei
Assumersi la responsabilità di dire non cambia nulla credo che sia stato da questo punto di vista la dimostrazione che oggi non c'è più
Un'Italietta che predica bene e poi in alcune circostanze razzola male o comunque manda sempre avanti altri dicendo non siamo all'altezza del compito oggi c'è un'Italia che non è certamente
Un Paese con velleità da Potenza ma che quando prendo un impegno lo mantiene e io credo che questo sia un lascito importante per chiunque governi l'Italia in futuro
Perché essere considerati non sono persone ma anche Paesi credibili e seri credo che convenga a tutti
E qui
Lasciatemi concludere con una punta volutamente polemica
Angius è stato molto bravo
è un uomo politico esperto
Ha risposto alla domanda di Giannino alla prima
Nell'unico modo con la quale poteva rispondere vale a dire contestando al centrodestra alcune o presunte inadempienze alcune vero presunti atteggiamenti che si sono discostati da una tradizione
Ma Stalin aveva domandato ad Angius
Ben altro aveva chiesto se vince il centrosinistra cosa cambia in politica estera
E io concludo invitando l'elettorato di frontiera che qui a porsi un'altra domanda il centrosinistra ha una politica estera ogni almeno due che convivono tra di loro
Perché perché io sono qui questa sera
Nello stesso momento in cui un altro leader del centrosinistra che non è qui Pecoraro
è vero che le primarie in qualche modo sono l'occasione attraverso la quale ognuno cerca di vendere al proprio elettorato la merce che quell'elettorato acquista
A Pecoraro questa se questa mattina ha detto proprio in Campania se vinciamo le elezioni noi facciamo quello che ha fatto a Zapatero in Spagna vale a dire si vota al nove aprile
Sì si poteva per il dieci aprile ha detto Pecoraro ritiriamo le truppe
Non credo che questa sia la posizione che Prodi metterà nel programma se così è pronto pronto a fare ammenda e a prendere atto che c'è una sola politica estera del centrosinistra ma non credo di essere così sprovveduto non sarà quella la posizione
E lo ricordava Giuliano Amato anche sul tema dell'integrazione europea e anche sul tema della carta costituzionale europea
Non è vero Giuliano che ci sono dei monopoli
Potremmo discutere sul fatto che la lega abbia il monopolio della xenofobia certamente non al monopolio dell'antieuropeismo perché tutti sapete
Che anche Rifondazione comunista una posizione che per quel che riguarda l'ulteriore processo di integrazione dell'unione europea attraverso il varo della Costituzione be'certamente non coincide con quello di Romano Prodi e men che meno con quello di Clemente Mastella e allora
Ognuno cerchi con onestà perché figuriamoci se non mi piace la campagna elettorale se non mi piace anche la propaganda se non mi piace affidare anche dialetticamente le armi di un confronto civile
Però
Ognuno cerchi di guardare se non in casa sua all'interno della sua coalizione prima di lanciare la croce addosso all'altra perché può essere lecito in campagna elettorale lo è pronto a farlo anch'io
Ma non aiuta il sistema Paese come si dice oggi non aiuta la politica italiana ai sarà l'altezza sulle questioni internazionali di compiti e di responsabilità certamente molto rilevanti
Ringrazio il Presidente Fini e mi limito a ricordarle che oggi comunque successo una cosa importante
Agli esponenti del governo qui presenti alcuni dei partiti della maggioranza e dell'opposizione e il compito di tradurre in qualcosa di operativamente concreto l'impegno di personalità come affairs
Come ma di viale lampo come Rula Gebre anch'di rendersi uno strumento operativo per l'Italia di comunicazione con i Paesi dell'Islam e mussulmani spetta la politica le istituzioni non sprechiamo questa disponibilità grazie a tutti
Scusate io volevo ringraziare tutti dal moderatore agli altri mi è sembrata stasera una versione di un bipolarismo non malato ma di un bipolarismo sette
A nome di tutti ringrazio e e al nome invece della i nemici dell'Udeur noi diamo l'ulteriore benvenute ringraziamento la festa e con un mazzo di fiori debbo dire a De Mita non sono margherite
Ma io mi arrangio
Voglio informare intanto che seguiranno adesso due dibattiti uno qui nell'anfiteatro e l'altro nel teatro
Del parco
Nel centro congressi
Quella gente può scegliere qui nell'anfiteatro si svolgerà il dibattito
Sull'Italia fra sicurezza e insicurezza con la partecipazione del sottosegretario agli Interni onorevole Mantovano
Con lo l'onorevole Gian Nicola Sinisi Maggio onorevole Giovanni Russo Spena
Il senatore Maurizio Carletti che coordinerà il dibattito mentre moderna il dottor Sandro Provvisionato caporedattore del TG cinque