Presentazione del III° Libro bianco sulla cooperazione allo sviluppo, della campagna Sbilanciamoci!

Allora buongiorno a tutti fece fuori può entrare
Siamo in ritardo siamo in attesa anche degli altri ospiti Patrizia Sentinelli un'audizione in Commissione esteri qui alla Camera sta arrivando
Senatore Giorgio Tonini
Sta votando come i senatori sta tutti i senatori stamattina quindi appena diciamo sta
Potrà liberarsi verrà qui con noi
Per intervenire
Sottosegretario Paolo Cento è già arrivato sono arrivati anche gli altri ospiti delle organizzazioni della società civile che interverranno nel corso
Della mattinata
Intanto se volete accomodarvi
Io mi chiamo Giulio Marcon sono portavoce la campagna sbilanciano c'è accanto a me c'è Tommaso Rondinella che
Ricercatore della Campania che ha coordinato la stesura del libro bianco che esporrà sinteticamente i principali punti che
Che
Emergono da libro bianco di decori quest'anno e poi sono appunto presenti molti esponenti delle ONG delle associazioni dei movimenti che come dicevo prima interverranno nel corso della della mattinata
Ringrazio di essere qui presenti per la terza edizione
Per la terza edizione del nostro libro bianco
Terza edizione che
Ricordo ha avuto un'origine diciamo questo libro bianco nel due mila e quattro quando a allora
Allora diciamo la Direzione generale la correzione del gruppo promosse le giornate la cooperazione noi pensammo
Che fosse il caso di dare corso dire un contributo di informazione anche diverso e critica sullo stato delle politiche pubbliche della cooperazione sviluppo l'Italia
L'origine di quella di quell'iniziativa era anche legate consigli alla contestazione alla critica di quelle giornate la cooperazione pensavamo che fosse un'operazione eccessivamente trionfalistica eccessivamente propagandistica
Di fronte a uno Stato della cooperazione
Drammatico poche risorse
Spese male una situazione della direzione generale critica
E quindi di fronte a questo
Diciamo a questa situazione che vedeva l'Italia
Al diciamo agli ultimi posti tra i Paesi OCSE per i la quota di PIL destinato lindo pubblico sviluppo per l'efficacia dei suoi interventi per le difficoltà economiche gestionali eccetera eccetera ritenevamo che fosse opportuno punto dare un contributo
Di di un punto di vista critico quello dalla campagna sbilanciata Mocci
Attraverso un libro bianco che potesse essere diciamo un contributo appunto anche di informazione diversa critica alternativa siamo sullo Stato della della della cooperazione
Da allora abbiamo continuato abbiamo continuato ogni anno quest'anno il terzo anno a fare punto questo a dare questo fare questo libro bianco a dare questo contributo
Quest'anno diciamo abbiamo dedicato i temi abbia del Libro bianco i temi
In prevalentemente i temi della cooperazione cosiddetta multilaterale
Quindi al contributo che l'Italia da anche in ambito internazionale sostenendo gli organismi internazionali intergovernativi
Per appunto le azioni gli interventi degli interventi di cooperazione e
Abbiamo pensato diciamo che questo possa essere diciamo una uno strumento anche per i parlamentari per le forze politiche per per le forze sociali
Per affrontare anche la discussione della riforma della legge quarantanove con diciamo
Delle informazioni chiamo più aggiornate né speriamo anche più puntuali su quello che succede nel mondo della della cooperazione con il CUP l'Obiettivo dare un contributo il punto di vista di sbilanciano ci un punto di vista
Che parte dall'analisi della spesa pubblica alla campagna nasce proprio diciamo sui temi della spesa pubblica in particolare sui temi della legge finanziaria quindi piangiamo ci non non ha un obiettivo né di rappresentanza politica diciamo né di
Sa dire non vuole essere un soggetto che si sovrappone ad altri che sul i temi della cooperazione lavorano da anni che hanno l'obiettivo di
Sviluppare
Un'azione anche verso la politica le istituzioni per rinnovare diciamo il per
Cambiare le politiche pubbliche di cooperazione nostro Paese noi partiamo dall'analisi delle cifre della spesa pubblica di quanto si spende per la cooperazione a partire di questo e da questo cerchiamo di
Svolge delle critiche fare delle proposte avanzare diciamo delle riflessioni anche di carattere alternativo
Noi siamo come vengono spesi i soldi quanti soldi vengono spesi come vengono gestiti lo facciamo a partire dalla legge finanziaria e poi anche nel DPEF con comunque contiene delle
Indicazioni di carattere punto programmatico di impegno politico e poi vanno tradotti ovviamente nelle leggi nelle azioni di governo
E ovviamente da quando aveva fatto Libro bianco e nel due mila e quattro è cambiato qualcosa è cambiato che
Con la nuova legislatura abbiamo posso dire un'attenzione ai temi della cooperazione
Diversa rispetto a tre anni fa
A partire dal fatto che il Governo ha nominato una viceministra che ha una delega cosa che non c'era nella scorsa legislatura
A partire dal fatto che nella scorsa in una prima Finanziaria sono state recuperati in parte i fondi che erano stati tagliati negli anni precedenti alla cooperazione che continuano a essere
Molto pochi diciamo ENI e inadeguati ma comunque un segnale politico a partire dal fatto che è stata varata da parte del Governo disegno di legge-delega
Sulla cooperazione e anche questo è un fatto che esso torniamo come positivo perché la necessità di una riforma Galanta nove
è una necessità che abbiamo
Posto tutti quanti da tanto tempo e poi ultimo lamento di questi giorni il DPEF DPEF due mila otto due mila undici
Che dà finalmente segnali positivi DPF decreto diciamo contemporaneo sia diciamo sull'appagamento finalmente delle quote arretrate rispetto del fondo globale sia rispetto agli impegni diciamo di crescita degli stanziamenti
Pubblici
Del nostro Paese rispetto al PIL
Seguendo gli impegni internazionali che a suo tempo diciamo l'Italia aveva preso l'agenzia europea e in sede internazionale
Quindi sono segnali positivi che vanno evidenziati vanno sottolineati alcuni questi sono segnali politici che devono però appunto trovare
Traduzione concreta poi nei prossimi mesi a partire dalla riforma della legge quarantanove fino a
Alla prossima Finanziaria perché sappiamo che il DPEF sicuramente posso dire è un documento importante questo DPEF molto migliore diciamo del DPEF dell'anno scorso sappiamo pure che non tutto quello che per contro il DPEF indica che tradotto in realtà perché
Per fare un solo esempio che ci riguarda da vicino come campagna di piazza l'anno scorso c'era
Tre tra le tante cose c'era la
E l'indicazione di uniformare l'aliquota del venti per cento sulle rendite finanziarie
Impegna diciamo che è stato che nel DPEF che è stato ribadito in seria discussione finanziaria e poi è stato stralciato dalla legge delega e quindi un impegno che
Era sicuramente o se è importante per noi perché riguardava
Una dimensione nuova di giustizia di equità fiscale diciamo per il nostro Paese che stava EDPS voi non è stato diciamo non ha trovato seguito quindi speriamo che quello che è scritto nel DPEF di quest'anno sulla cooperazione potrà dire
Effettivamente realizzazione ricordo anche che c'è un precedente già Berlusconi nel due mila e tre nel DPEF due mila tre due mila sei aveva programmato una road map diciamo di incremento dei fondi per
L'aiuto allo sviluppo e con la road map è rimasta lettera morta
Questo non significa diciamo sottovalutare gli impegni nel DPEF di quest'anno ci sono significa però che
Non è tutto risolto e che rispetto come suo dire agli impegni presi ci attendiamo
La produzione già nella prossima finanziaria e nelle prossime
Negli prossimi diciamo atti che dovevano fra arriva dalla viceministra Patrizia Sentinelli che salutiamo che viviamo
Prego quindi
Anzi c'è la proiezione adesso
Quindi AAMS sottolineavo positivamente la nomina a vice ministra il cambio ma anche della direzione della DGCS fra riformare la legge delega al DPEF eccetera eccetera però non sottovalutiamo questo dire
Tutto questo ma dura dieci attendiamo nei prossimi mesi dei segnali concreti di traduzioni questi impegni in azione politica e
Questo significa stanziamento di Forlì fondi legge eccetera eccetera
Tutto questo non va stralciato a tutto il resto perché sganciare la cooperazione del resto la politica estera io aggiungo dalla politica della difesa sarebbe sbagliato allo scorso saluto
Un incremento la spesa militare di oltre dodici tredici per cento a seconda diciamo di come vengono fatti poiché i calcoli
è anche questo all'odierna ci aspettiamo che la prossima finanziaria contenga un suo dire un segnale diverso da quello della
Precedente finanziaria e che cioè ci sia il segnale forte di
Questo dire destinazione di fondi per la cooperazione e riduzione delle spese per
Le spese militari e in generale diciamo di
Razionalizzazione di riduzioni appunto delle spese
Le spese militari Libro bianco di quest'anno sarà illustrato adesso dato Maso Rondinella io vorrei dare tre quattro giudizi
Per flash per titoli con una premessa che Libro bianco e nelle stampa e
Ovviamente il DPEF è arrivato dopo quindi non troverete i dati del DPEF
Appunto che è stato licenziato dal Governo il ventotto giugno scorso né alcuni recentissimi dati di queste ore che l'OCSE ci ha fornito che comunque adesso
Tommaso
Espliciterà però contiene diciamo una serie di date secondo me molto interessante che ci danno una serie di informazioni che adesso in modo molto più specifico Tommaso che
Ci spiegherà e cioè ci dice che
Il bilancio complessivo la cooperazione un bilancio molto confuso perché diciamo diviso tra tanti Ministeri tra tante istituzioni
Abbiamo scoperto per esempio che ministri da scoperto abbiano messo già lo sapevamo ma abbiamo quantificato che
Ministero degli esteri che come sapete ha un ruolo centrale diciamo per la cooperazione anche in base alle due quarantanove non spende più del venticinque per cento dell'intera somma dell'aiuto pubblico lo sviluppo di questo Paese
E questo è un segnale diciamo è un indicatore sicuramente diciamo importante
C'è una scarsa trasparenza dei dei dei bilanci a nudo difficoltà enormi diciamo nel capire quanto si spende dei vari ministeri nelle varie istituzioni abbiamo fatto anche delle scoperte un po'strane tra tutte quella che
Per gli ultimi dati disponibili al due mila e cinque
Sono stati contabilizzati come aiuto pubblico lo sviluppo una parte dei soldi spesi per i CPT
Sapere che c'è una tendenza anche nei Paesi OCSE di calcolare diciamo l'assistenza ai rifugiati no come aiuto pubblico allo sviluppo
I soldi per i CPT non son proprio diciamo assistenza ai rifugiati questo son pochi soldi perché sono penso trenta quaranta milioni di euro poi insomma per modo di dire ma ovviamente è un dato che
E noi vogliamo sottolineare vogliamo anche ricordare alla stampa perché
Non vogliamo che questo succeda in futuro come non vogliamo
Che possa succedere come l'OCSE come questo dibattito c'è anche nell'ottica vengano destinati vengano contabilizzati
Come aiuto pubblico allo sviluppo clienti i soldi spesi per le missioni militari di pace
No cosiddette missioni la rilevante vogliamo che non ci siano non siano contabilizzati perché questo
è un diciamo un segnale distorsivo
Che che non condividiamo l'altro dato diciamo l'altro elemento giudizio che va va ricordato e che l'Italia continua vere una predominanza di soldi destinati alla cosiddetta cooperazione multilaterale
Quest'anno c'è
Una discesa diciamo relativa diciamo nell'ultimo anno
Come il sociale significa finanziamenti alle perché alle organizzazioni e istituzioni non governa intergovernative internazionali eccetera eccetera
E questo avviene non a nostro giudizio per una vocazione internazionalista il nostro Paese i soldi da delle azioni de son soldi anche che giustamente bisogna dare perché anzi mille fanno molte volte un'ottima e prezioso lavoro
Ma nel caso italiana quello che succede che i soldi sono davvero evidenzia internazionali perché spesso Ministero degli esteri cioè la Cooperazione Diana non è in grado di spenderli perché spenderli prettamente significa fare interventi progetti attività significa
Questo dire avviare una capacità di di gestione che spesso appunto norme Ministro degli esteri non è in grado
Non è in grado di avere quindi e più usa dire un indicatore di
Incapacità di gestione che un indicatore di cooperazione internazionale no inerte
E poi con soldi dati a organismi internazionali spesso
Di dubbia diciamo efficacia
E spesso so diciamo non sempre destinati non sempre destinato diciamo nel modo migliore l'ultimo dato che comunque le in quest'anno l'ultimo dato disponibile c'è un calo dei fondi non siamo a zero virgola venti
C'è una previsione di aumento fino allo zero trentatré per diciamo quest'anno due mila sette il DPEF no fa una progressione fino allo zero cinquantuno nel due mila e
Dieci se non ricordo male
Vedremo che cosa succederà si tratta di un sacco di soldi perché parliamo di credo oltre quattro miliardi e settecento milioni dietro ogni salterebbe di un incremento molto forte
C'è un problema di come si garantisce questo incremento ma anche di come si spendono i soldi lo dico francamente perché
Tutti questi soldi se arrivassero lo dico in modo molto brutale probabilmente Ministro degli esteri non saprebbe
Come spenderli nel senso che forse non avrebbe la struttura tecnica adeguata diciamo per impiegare tutti questi fondi in una gestione attiva di progetti
Quindi più soldi certamente ma anche i soldi spesi bene per diciamo interventi attività di cooperazione che abbiano diciamo questa
Caratteristica di efficacia e di interventi
Chiudo diciamo sulla legge delega aspettiamo al senatore Tonini che ci racconterà il lavoro che hanno intenzione appunto che stanno incominciando a fare al Senato senatore Tonini è relatore diciamo per la
Per per la riforma della della cooperazione
Noi ovviamente ci aspettiamo non solo nuove norme sono benedette non solo più soldi rileviamo appunto sono Benedetti pure loro ma ci aspettiamo anche nuove pratiche cioè noi ci aspettiamo anche
Che le nuove norme e noi i soldi più soldi c'erano diciamo funzionali a fare cooperazione in modo diverso
A stabilire bene le priorità ha da fare le buone pratiche di cooperazione a coinvolgere effettivamente la sulla Cina dal nord al sud del mondo a coinvolgere i nuovi soggetti di società civile coinvolge gli enti locali cioè ci aspettiamo
Una svolta anche nel modo di fare l'operazione
Che una svolta che ovviamente saggio soldi e le norme giuste lotte meglio ma che però bisogna cominciare a fare da subito in attesa che si faccia la legge in attesa che si possono spendere i soldi e così via
Quindi auspichiamo anche che
Nell'ambito del funzionamento della Direzione generale della cooperazione allo sviluppo e degli altri istituti istituzioni che sono preposti a spendere i fondi pubblici la cooperazione ci sia una svolta anche con pochi soldi
In buone pratiche in modo diverso di fare cooperazione questo è un po'
Lo spirito che noi abbiamo
Dopo la presentazione di Tommaso Rondinella sarà prenderci nel breve periodo di dieci minuti al massimo in cui ci dirà i principali dati che sono contenuti in questo libro che è stato distribuito perché verrete insomma contiene molte da belle molti molti numeri
Avremo gli interventi prego
Sì nessuna se facciamo portare
Ci saranno i nostri ospiti penalizza Sentinelli Polo cento Giorgio Tonini il direttore con onestà chiamato che non può venire questa mattina per un imprevisto ci sono poi i rappresentanti che poi presenterò della tavola della pace della situazione elementi degli stati generali
Del vicini
Dei sindacati insomma non non li ricordo tutti insomma ma
Ritrovate diciamo nell'elenco
Che interverranno per porre domande anche nostri interlocutori istituzionali e sottolineare degli aspetti che ci sembra particolarmente importante non la faccio lunga do la parola a
Tommaso nominarlo
Allora buongiorno a tutti come ho già detto Giulio quest'anno il Libro bianco è diviso in
In due parti non ci appartenga
Sulla falsariga di quella degli anni scorsi avverrà un'analisi della cooperazione italiana in generale
Flussi le politiche le strategie
è una parte invece di approfondimento sul canale multilaterale come vedremo nella parte predominante della della cooperazione italiana
Intanto un po'di dati di contesto ora
I dati di contesto
Nei valori assoluti l'aiuto pubblico allo sviluppo italiano si collocava intorno
Ottava posizione
Ora vediamo come come sempre accade al di sotto di Paesi con un PIL molto inferiore al nostro come Spagna Camera la Spezia e Paesi Bassi
Che però fanno uno sforzo superiore questo sforzo e misurato attraverso il rapporto tra
Aiuto pubblico allo sviluppo il prodotto interno lordo o per cui come
A negli ultimi anni sempre accade Alitalia non si sposta dalle ultime posizioni in particolare nel due mila sei
Terzultima e notiamo con un a decremento tanto nei valori assoluti che
Né valori percentuali quindi nonostante le promesse nonostante gli impegni l'aiuto pubblico allo sviluppo è andato diminuendo evidentemente hanno diminuendo semplicemente perché nel due mila cinque era stato gonfiato da una una cancellazione del debito eccessiva di confronti di dirà che Nigeria
La prospettiva per il futuro comunque di
Ulteriori impegni sia concreti e nel decreto dello dello scorso fine settimana sono stati dati i duecentosessanta milioni che mancavano per il finanziamento del fondo globale
Per la ex la tubercolosi e la malaria e con il DPEF viene da un lato fatta quella Roadmap che da tempo si chiede che speriamo venga rispettata grigio e Giulio anche
Il DPEF due mila tre due mila sei prevedeva una Roadmap che avrebbe portato allo zero trentatré nel due mila sei nel due mila sei vediamo siamo
Allo zero due
E poi il DPEF dà anche una priorità aveva una serie di impegni sottoscritti tra cui compaiono di nuovo il fondo globale Lai da cioè il canale di sviluppo della Banca mondiale e alcuni organismi internazionali che
In quanto verso di essi sono già stati presi degli impegni si suppone che debbano avere una priorità nella nella
Concessione i finanziamenti inserì finanziaria speriamo che di fatto questo questo DPEF si traduca in
Infatti concreti com'è composto l'ha chiesta italiano che abbiamo i dati per il due mila cinque sono completi quelli del due mila sei escono
Dall'OCSE un po'ancora a spizzichi e bocconi quindi alcuni sono già nel Libro bianco altri sono qui come vedete non c'è per esempio ancora disponibile
La quota di debito comunque quello che emerge è una quota di multilaterale a estremamente alta nel due mila cinque del cinquantacinque per cento che ex scenda al quarantaquattro per cento nel due mila sei
Nonostante questa discesa l'Italia continua a essere uno dei Paesi con l'acqua del multilaterale a
Di multilaterale più alta
Nel caso gallurese non sappiamo quante il debito nel caso del due mila cinque c'è un debito che come arriva a circa un terzo della PS da notare anche che un quarto invece il ventiquattro per cento è destinato
All'Unione europea che diventa quindi uno degli attori principali della cooperazione italiana nonostante di fatto sia come l'azione che non viene fatta direttamente
Dall'Italia bene solo negoziata in sede UE lato la quota di di contributi che vengono dagli all'Italia
Su questo quadro viene diviso tra
Ministero degli Esteri e Ministero delle finanze in generale il Ministero degli esteri
Controllava buona parte del del bilaterale la parte relativa alle Nazioni Unite e ciò che emerge per il due mila cinque del due mila sei non avendo il debito non possiamo fare
Questa distinzione che al mare spetta circa il ventuno virgola sette per cento di tutto l'APS
Mentre la parte del leone la fa chiaramente il Ministero dell'economia e delle finanze nel settantasei per cento gli altri ministeri
Anche poi vedremo nel dettaglio o forniscono solo quote poche briciole da parte di
Di bilaterale
Questa pièce fra l'altro una chiese che viene definito gonfiato perché gonfiato perché la parliamo di zero venti per cento ma in verità se andiamo a levare una serie di voci su cui non si fanno delle proprie politiche di sviluppo
La quota diventa molto più bassa da questo grafico anche in questo caso per la mancanza del debito il dato è solo del due mila cinque
Vediamo che la linea blu quella famiglia palloni è la linea della PS
A questa con la linea rossa abbiamo sottratto il debito e da questa poi abbiamo sottratto la quota di bilaterale di multilaterale
Quello che rimane la linea arancione in basso è la quota di fatto di bilaterale effettivamente speso cioè il bilaterale depurato del debito e vediamo che siamo al di sotto dello zero virgola zero cinque per cento
Quando forse lo zero virgola sette
Potrebbe essere proprio di attività di cooperazione vere e proprie quindi siamo
Lontanissimi lontanissime e soprattutto vediamo che non c'è un grosso cambiamento di tendenza nel senso che nonostante la pièce oscilli più o meno appunto per la lei contributi al multilaterale per la cancellazione del debito
Il bilaterale resta più o meno costante ad un livello molto molto basso
Vediamo quello che succede con gli altri Ministeri siamo riusciti ad avere dall'ufficio primo e per questo la ringraziamo il consigliere Nicoletti la Segreteria dell'Amministrazione snelli cioè ci hanno in qualche maniera aiutato ad avere questi dati siamo riusciti ad avere i dati che vengono raccolti dall'ufficio primo del del mare della DGCS
Pena fornirli poi al TAC quindi questi sono è un'aggregazione che fine abbiano fatto rispetto a tutti i dati di ogni progetto
Ora dei dati che passano dai vari ministeri e che vengono poi forniti al DAC come vediamo sono molti gli enti extra diciamo all'esterno di quello che è il
Il Ministero delle Finanze della DGCS
Che afferiscono in qualche maniera la composizione della PS
Allora ci sono molte molte direzioni generali del Ministero degli Esteri e poi diversi diversi Ministeri agricoltura ambiente giustizia interno
Come vediamo particolarmente critico ma vedremo particolarmente critico
O no Consiglio dei Ministri anche Presidenza del Consiglio dei Ministri ciò che emerge da questa da questa tabelle come emergerà in tanti altri casi nell'analisi del della cooperazione e lo sviluppo in Italia
è una una carenza di dati sono tante lacune
Intanto un indicatore di queste lacune si vede subito dalla penultima riga quella che è il numero di progetti descritti per due anni sono trecento duecentoquarantanove progetti negli altri anni sono cinquantotto sessanta o sessantotto non
Non è pensabile che ci sia una differenza così grande nelle politiche dei Ministeri che da un anno all'altro riducono così tanto per le attività di cooperazione con la residenza e che
Non vengano invece comunicati i dati per esempio prendo mi ha fatto non c'è nessun dato relativo alle
Direzioni generali del mai in alcuni casi
Abbiamo sempre il Ministro dell'agricoltura per un anno abbiamo una spesa di quarantaquattro milioni di euro che ha molto ingente per gli altri anni nulla quindi sembra un po'strano che ci sia una un'attività così saltuaria quello che invece emerge che i dati raccolti sono assolutamente
Lacunosi ci si chiede in questo senso come possa essere fatta una
Vera programmazione delle attività di programmi di di cooperazione si non si sa di fatto chi sta facendo cooperazione in che misura sia di tra l'altro non
Non vengono mai pubblicabile siamo scivolati sono dati pubblici nel senso che sono quelli che vengono trasferiti
Dal Ministero degli esteri al al Dakar però non vengono pubblicati quindi su questo momento non c'è nessun tipo di
Controllo da parte dell'opinione pubblica si parlava della relazione tratti esse CPT
In questi database che ci sono arrivati per gli anni due mila e tre due mila quattro appaiono alcuni voci di spesa
Relative alla Direzione centrale dei servizi civili per l'immigrazione e l'asilo perché sono per relativi alla gestione dei costi per il centri reception Centers vengono chiamati sempre con questa nei CPT sia per la gestione che per la costruzione i capitoli di spesa sono quelli che nel Ministero degli Interni vanno
Alla alla costruzione e gestione dei CPT e le leggi di riferimento sono la Bossi-Fini alla legge di protezione delle coste del
A in particolare per la durante la recita il benessere del novantacinque
Non è specificato il luogo in cui questi soldi vengono spesi
Da notare che questo no altri capitoli in cui viene esplicitato che ci sono soldi spesi per ai silenzi Kasper per le attività di richiesta d'asilo quindi questi qua sono soldi altri abbiamo chiesto
O
Più volte alla al Ministro degli Interni hanno mandato lettere formali abbiamo chiamato non c'è mai stata di data una risposta
Quindi possiamo sono ipotizzare i motivi per cui siamo stati spesi questi soldi ma non sappiamo esattamente i motivi sono fondamentalmente due le cifre che vengono spese cioè circa diciassette milioni nel due mila tre nove milioni
Nel due mila quattro ammontano a circa il dieci per cento del totale dei soldi su quei capitoli di spesa da sui capitoli di spesa in finanziaria per i CPT
Ci sono due ipotesi una che ci siano stati finanziati la costruzione di di CPT in Libia che dalle relazioni del Ministero degli Interni compare che
Sono stati finanziati ma non sappiamo in che parte qui sotto che capitolo di spesa quindi una delle ipotesi è che siano sotto questo capitolo di spesa
Tuttavia una delle voci dice che questi soldi dovrebbero essere stati spesi in Italia quindi è semplicemente una quota
Che viene che viene a
Determinata come
A come aiuto pubblico allo sviluppo a questo punto la domanda è qual è il criterio per definire questa quota
La seconda parte della del Libro bianco non parlerò qui
Della situazione della DGCS che credo ormai sia
Da noto a tutti gli addetti ai lavori da ormai da anni alla quale sia la condizione
A di crisi della
Della direzione generale che poi di fatto ha portato alla necessità
Della nuova legge delega ma che nel Libro bianco o troverete
Invece a la parte sul multilaterale si apre proprio sull'analisi del perché c'è questa quota di di multilaterale particolarmente alto
Allora prima di tutto per l'assenza di una strategia generale la cooperazione è una
Una struttura che si muove faticosamente allora e che non sa bene come spendere i soldi e che forse più facilmente li spende attraverso un canale
Prestigioso come quello del del multilaterale
C'è un passato di scandali legati in particolare a Tangentopoli e che quindi ha portato a una riduzione in generale del canale a multilaterali in alcuni casi
Bilaterale
In alcuni casi
C'è forse una volontà di usufruire di un ordinamento giudiziario proprio delle delle organizzazioni internazionali che
Diciamo più più l'asse più più semplice e poi comunque resta sempre la possibilità di usare il canale molti bilaterale ovvero la possibilità di a fare con partecipazione con una organizzazione multilaterale
Dei programmi dei progetti invece
Invece promossi a dalla dall'Italia stessa
In questo modo si fa diciamo rientrare dalla finestra ciò che era o uscito dalla porta in generale possiamo parlare di uno portino amministrativa di usare il multilaterale in più in forma così
La massiccia e potremmo definirlo come l'abbiamo definito un multilaterale senza multilateralismo ovvero che
A che s'un'Italia che spende molto sul canale multilaterale che prego poi sempre assente dalle grandi discussioni sulla governance sulle linee politiche degli organismi internazionali con
Poche eccezioni forse quello sulla
Pippia fra della Banca mondiale da cui siamo usciti recentemente che forse sono le prime delle presse prese di posizioni
A vere e proprie da questo punto di vista
Il canale multilaterale canale multilaterale è piuttosto
Compenso e sono tanti i metodi per per finanziarlo e di
Potremmo dire di Roma natura piuttosto
Comma molteplice e per questo anche
Nel per un errore di stampa dell'ultima ora troverete scritto nel Libro Bianco il cadavere multi innaturale ma questa è la natura
Molti molteplice del
Del finanziamento
Comunque tendenzialmente si riconoscono i contributi obbligatori che sono quelli che vengono dati alle organizzazioni a dell'ONU fondamentalmente più più anni anziane potremmo dire che vengono però fissati da tempo
Di qui a qui Italia partecipa circa con il tre per cento dei a dei bilanci della riorganizzazione pesano i contributi volontari che invece vengono
Vengono decisi di anno in anno e qua abbiamo identificato i contributi volontari che chiamiamo impropri impropri perché sono finanziamenti che appaiono sul canale multilaterale ma è che sono a organizzazioni anche internazionali
La ma che non sono ordinanze Ciani multilaterali ovvero organizzazioni di cui fanno parte i Governi inducono Governi parte Governi nel nord del sud
E ora vedremo meglio quali
Quali sono poi si riconosce escono interventi sul multilateralismo molti bilaterale come spiegavo prima poiché i contributi alle istituzioni finanziarie internazionali ovvero Banca mondiale banche regionale di sviluppo
Fondo Monetario Bears eccetera il falso multilaterale così abbiamo voluto chiamarlo multilaterale improprio
Vede fra i personaggi alcune
La organizza e per esempio la Federici S.p.A. auto Lila o soprattutto la ING che sono organizzazioni che non sono palesemente organizzazioni multilaterali
E che in alcuni casi hanno hanno preso
Un sacco di soldi in particolare
A quello che è più o se diciamo negli atti e gli altri casi forse c'era non c'era una critica sulle attività delle
Organizzazioni ma solo sul metodo di finanziamento allora in alcuni casi in particolare l'Amg c'è anche o una critica perché appare come una struttura
Fortemente clientelare legata alla passata
Legislatura in particolare nel due mila sei vedete quegli otto milioni quegli otto milioni emergono da un decreto legge di finanziamento di diverse
Organizzazioni internazionali che portò per dare gli otto milioni a che poi devono essere venti alla ING al quasi azzeramento del finanziamento di diverse grandi organizzazioni come lo ha inviti o la FAO
Da un decreto che fra l'altro porto anche a un ad un richiamo formale dello stesso o corsia mamma
In generale questi dati li abbiamo messi dobbiamo pubblicati sul nostro sito quindi sono un paio di database con tutti i dati che abbiamo usato per il libro bianco allora che sono speriamo abbastanza facilmente consultabili suo www sbilanciano ci punto
Infine l'Unione europea non europea come abbiamo visto
Occupa un
Un peso importante e la cooperazione italiana o con un peso importante all'operazione mondiale infatti l'Unione europea non solo o come
Come istituzionale come Stati membri come fondo europeo di sviluppo Commissione europea i co fornisce oltre la metà di tutto la PS mondiale quindi ha un peso o negoziale estremamente forte né politiche a nelle politiche di sviluppo internazionali affiancato dalla belli la Banca europea per gli investimenti che ha di fatto attualmente la maggiore istituzione finanziaria internazionale
Il problema fondamentale che risiede nella nell'utilizzo del canale dell'Unione europea non è tanto nell'utilizzo dei fondi stessi ma quanto nella coerenza delle politiche cioè allo stesso tempo in cui l'Unione europea è uno dei grandi a
Finanziatori dell'Appia se mondiale vengono finanziate due politiche o meglio viene finanziata la PAC la politica agricola
A comunitaria che attraverso i sussidi e quindi politiche di fatto di dumping ammette in grave difficoltà diverse economie agricoli sussistenza dei Paesi del sud del mondo
Ovvero di quegli stessi Paesi che poi attraversi festa il transito gli accordi con i Paesi ACP si voglia andare
La ad aiutare e poi
Quelli che verranno approvati si suppone alla fine dell'anno e cioè gli accordi
Di partenariato con i Paesi ACP cioè a raffica
Caraibi e Pacifico accordi di libero commercio di cui due in D.P. già stima le perdite a cui andranno incontro diversi Paesi africani che si aggirano spesso intorno al tre per cento del PIL
A e quindi come spesso accade con con una mano Sita e con l'altra si toglie probabilmente ma molto più di quello che si dà
Libro bianco si chiude con
Un capitolo che è legato dedicato a quelli che sono i partenariati pubblico privato i molti stico alter partnership come vengono chiamati in sede
In sede ONU ovvero alla crescente partecipazione del settore privato in programmi e progetti delle delle Nazioni Unite
Questo viene visto in qualche maniera con un segno di crisi da più di Croazia multilaterale a per diversi motivi Verna allenterà sa dei processi negoziali per alla difficoltà di trovare delle strategie
Condivise a livello multilaterale per la difficoltà spesso dei Governi
Di mantenere le promesse il che porta a modelli di collaborazione pubblico privato che in qualche maniera
Escono fuori dagli scanni e permettono di avere un po'più di operatività operatività che però va incontra diversi rischi ora per il ruolo che possono avere ruoli importanti che possono avere
A le grandi multinazionali
Al a fronte di fatto e di contributi veramente minimi se non con poche eccezioni di fatto la Ghezzi foundation che sia uno dei degli attori privati che
Che contribuisce finanziariamente in maniera ingente la gran parte di questi partenariati sono fatti poi per ricevere i contributi
Decisamente limitati e che presentano invece forti rischi intanto l'influenza delle corporation sua definizione delle priorità
A il problema di una reputazione nella scelta del partner quando vengono fatti accordi con l'ascella con la Nestlé con la Coca Cola cioè multinazionali che vengono a più parti accusate di violazione dei diritti umani
Di distorsioni della concorrenza e di una rappresentatività di queste corporazioni Corporation nei confronti delle Nazioni Unite
E poi una frammentazione generale delle attività che in quanto decisa a tavolino tra pochi singoli a perdono di una di una coerenza complessiva
La la sfida da questo punto di vista
Per
Per il Governo ma per per il multilateralismo dalle per il multilaterale in genere sta nel superamento allora di questo multilateralismo che diventa sempre più elitario o che si sta profilando
All'orizzonte invece bisognerebbe prendere a a un'attività costante di progressiva riforme democratizzazione delle
Delle istituzioni a multilaterali tanto o quelle delle Nazioni Unite come le istituzioni finanziarie internazionali
In modo da un lato da integrare essere capaci di integrare alle istanze della società civile le competenze la società civile
E dall'altro però regolamentando strettamente la partecipazione
Del settore privato che invece sta prendendo sempre più piede
Grazie
Grazie
Cominciamo subito allora con gli interventi alternando interventi di società civile e di rappresentanti delle istituzioni sono presenti al parlamentare che vedo Alì Raschid Sabina Siniscalchi Iacopo Venier
Alti
Non ne vedo ma arriveranno diamo la parola Antonio Tricarico campagna riforma la Banca mondiale
Pensavo di
è stato buongiorno a tutti grazie a Tommaso per questa
Per il lavoro di ricerca molto difficile anche dall'ottima esposizione io vorrei solo fare sottolineare quattro punti di quello che emerge da questo libro bianco sul canale multilaterale su cui da dieci anni lavoriamo molto
A livello italiano europeo e internazionale
Una piccola premessa c'è quel dato del quarantaquattro per cento che negli ultimi anni è un dato di bassa potremmo chiamare del canale multilaterale se verranno rispettati gli impegni e DPF probabilmente salirà
Per due motivi uno perché come diceva Tommaso oramai il canale principale dell'Italia della cooperazione e l'aiuto europeo tutti sapete che si è avuto un consenso europeo si va verso una qualche armonizzazione delle politiche di sviluppo europea quindi gran parte dei soldi andranno in quel canale che multilaterale
Il secondo motivo è che comunque sia l'Italia a
Continua a prendere impegni ingenti sul canale multilaterale nelle istituzioni finanziarie internazionali in particolare impegni che ovviamente poi vanno onorati quindi
Non mi stupirei se in proiezione al due mila dieci ne potremmo ritrovare una percentuale multilaterale di addirittura superi la quota del settanta per cento
Ciò detto sottolineerei questi quattro punti il primo punto e che dobbiamo avere uno sguardo internazionale c'è la crisi della cooperazione che di sicuro esiste in Italia non è soltanto italiana
Le istituzioni internazionali di cui tanto parliamo e non solo il sistema ONU su cui si è sparato abbastanza come la Croce Rossa negli ultimi anni mensile rei tutte le istituzioni finanziarie internazionali vivono una crisi senza precedenti
La banca mondiale fondo unitario sono in crisi non per questioni di donne o affari dei loro presidenti come la stampa internazionale riporta da tempo ma vivono una crisi sistemica al pari di quella della DGCS
Quindi
Oggi se ne vogliamo affrontare con serietà la questione e anche fondi multilaterali dobbiamo partire da questo assunto non diamo per scontato che trasferire fondi su istituzioni internazionali necessariamente meglio o peggio di gestirli direttamente
Aggiungere a questo tassello l'elemento fondamentale che nell'aiuto europeo la Commissione secondo la nuova impostazione Del Balzo dell'aiuto avrà molto più potere dire do di allocazione del Bilancio esistono già dei temi molto controversi come l'utilizzo dei fondi di aiuto per compensare le perdite dovute a liberalizzazioni commerciali
Che va sotto l'acronimo di fortemente
Quindi complessivamente il messaggio che si come emerge quello di dire bilaterale o multilaterale è una crisi sistemica bisogna esercitare molto più controllo
Su questo entro il mio secondo punto
Cioè la domanda di fondo di chiedersi quali sono le priorità nel momento in cui un Paese giustamente a forte vocazione europeista e multilaterali sta come l'Italia destina queste risorse una parte le sue risorse su questi strumenti
E le priorità sono molto contraddittori
Ce ne diviene vediamo un'Italia che cerca di dare i fondi all'Agenzia per la lotta al fondo globale sull'ambiente creato prima della Conferenza di Rio che la lotta ai cambiamenti climatici allo stesso tempo continua a finanziare
Ovviamente in maniera minore di altre in termini assoluti ma continua a finanziare la Banca Mondiale chiede rimani tre più grandi inquinatori pubblici a livello mondiale
L'ottanta per cento del petrolio estratto da progetti mentre debba cambiare finisce sui mercati occidentali
I progetti carenza della Banca mondiale d'arrivo ad oggi hanno un impatto sul clima pari a uno virgola cinque le emissioni globali di anidride carbonica nel due mila cinque
Ora questa schizofrenia cassanata la sanata o sostanzialmente facendo un'azione forte per cambiare l'istituzione omettendo questi soldi in altri posti c'è una maturità nella società civile europea cioè per la prima volta esisterà sempre a livello per una piattaforma
Che ha un amplissimo consenso che chiede poche cose ma molto chiare cioè quando i soldi vanno su banche regionale di sviluppo sostituzioni come la Banca mondiale che almeno vadano nel sostenere l'ottantina cioè nel non finanziarie con soldi pubblici la l'espansione della frontiera e l'estrazione dei nuovi combustibili fossili e che non si impongano ampio condizionalità con opere siamo amiche estremamente dannose come Stato
Evidenza mostra sul campo negli ultimi vent'anni quindi la questione fondamentale e quali priorità
Una volta stabilite le priorità diventerà penso automatico anche fatta un'azione politica molto di forte in queste Sezioni decidere a quali istituzioni nell'ampio spettro che è stato descritto da Tommaso il canale multilaterale
Premiare un minimo è chiaro che l'Italia si deve muovere in ambito europeo negli ultimi anni gli italiani internazionale si Tremaglia cercato di rafforzare il coordinamento proprio questa la strada da percorrere ma ricordiamoci anche che le il percorso europeo è molto faticoso e molto difficile quindi bisogna anche cercare sulle note di prendere delle decisioni
Per conto proprio la controparte che questo è che serve più controllo
Negli ultimi dieci anni anche grazie alle la civile il Parlamento italiano ha cercato di esercitare più controllo tutte le volte quando si discutono i finanziamenti esenzioni finanza internazionale in particolare esiste un dibattito
Il problema di fondo che questo controllo deve essere istituzionalizzato cioè non pensiamo che una qualsiasi legge di riforma da sole sufficienti
Il Parlamento inglese è riuscito a imporsi sul Governo una tesi o altre materie sviluppo da quando ha creato una sua Commissione sviluppo
Perché la materia è complessa perché richiede delle espertissimi le tecnicalità specifiche quindi bisogna anche pensare che il Parlamento deve fare la sua parte
Il mio terzo punto molto veloce che io noto un ritorno enorme e questo riguarda sia il canale bilaterale attenzione che nei prossimi mesi vedremo di sicuro grosse aziende italiane non approcciare anche bilaterale per mega progetti di infrastrutture
Così come il canale multilaterale vede un ritorno di questa idea della grande infrastruttura
Ora parlare di infrastrutture bisogna distinguere i sono infrastrutture che sono di sicuro utili e necessarie altre che sono inutile non vanno fatte
Però il ritorno alla grande infrastruttura è un trend a livello internazionale dovuto a vari motivi dalle insistenze dei Paesi emergenti che ovviamente vanno premiate altrimenti non darebbero quel casco per la sorveglianza delle istituzioni internazionali
Fino agli interessi di grandi aziende bisogna stare molto attenti c'è il rischio che dopo aver fatto tante battaglie dello zero sette per cento ma andiamo di nuovo a costruire grandi elefanti dove servono
In più deserto perché con la desertificazione che avanza di sicuro deserte di più
Questo riguarda sia il canale bilaterale che multilaterale quindi grossa attenzione secondo me su questo aspetto quarto e ultimo punto
Che fa riferimento all'ultima slide di Tommaso
è importante a questo punto della storia una crisi sistemi a chiedersi che canale multilaterale in Puglia
Perché non possiamo più mettere la testa nella sabbia il mondo cambia in America latina si discute e si negozia una banca del sud
Esisteva già un prestito su sud la Cina più grande donatore all'Africa questione molto controversa ovviamente ma è di fatto il più grande donatore in Africa
E così via in Asia si discute di un fondo monetario asiatico
Ora il problema di fondo è che in a mio giudizio non dobbiamo avere
Paura dirle regionalismo della possibilità di avere istituzioni regionali gli dove questi sistemi regionali funzionino secondo delle logiche che devono essere magari condivise e definite multi lateralmente
Il problema invece di fondo e di chiedersi qual è la selettività quella che sia un tema così recita qual è il valore aggiunto
Perché noi oggi abbiamo tante banche regionali e una banca mondiale perché abbiamo i santi agenzie chi fa cosa se non si arriva a discutere di questo difficilmente il canale multilaterale ritrovo una sua legittimità credibilità e conseguentemente
Un'efficacia
E do una strada io condivido molto quello diceva Tommaso alla fine cioè il modello pubblico-privato delle partnership chi ha avuto un picco addirittura nel in quello che è stato
Il boicottaggio in parte del vertice di Johannesburg nel due mila due a dieci anni da rilievo quel modello non funzioni i dati economici ci dicono che sul campo il privato i soldi non li mette
E il pubblico non c'era
Quindi non funziona e Titti ci faremo anche in una grande croce sopra
Questa è una questione di fondo per non essere ideologici è chiaro che in settore privato avrà anche un suo ruolo da svolgere probabilmente lo svolgerà molto ma io su base regionale con voto unanime non solo di controllo ma il multilaterale o quei popoli definiremo federale utenti può deve ruotare intorno al concetto di promuovere i beni pubblici globali
Questo ciò che sostanzialmente la comunità internazionale con le istituzioni esistenti non sa fare
Ed è questo sarebbe il ruolo che dovrebbe avere da una banca mondiale riformata agenzie dell'ONU riformata in movimento un sistema di sinergie ben diverso ovviamente chiudo dicendo
Ponendo questa questione
Questo sistema può funzionare se accettiamo anche cambia la governance cioè oggi ancora una volta saranno gli europei a nominare il nuovo direttore del Fondo monetario internazionale per tradizione non scritta che tra un po'diventerà possono decennale ma quasi un secolo
E così via fintanto che pongo questa domanda voi
Non si cambia la governasse distinzioni comuni convinceremo la Cina a non andare da sola in Africa finanziarie magari obbrobri pari a quello che ne abbiamo finanziato gli anni Sessanta e Settanta
Si è poi alla Cina non vogliamo dare un potere di voto superiore al Belgio nella Banca mondiale
Io penso che le vocazioni vanno risolte essendo un ingegnere utilizzando la matematica ci sono vari modelli matematici
Però diciamo le astrazioni di sicuro non sono tollerate alla politica internazionale grazie
Grazie anche ad essere stato
Né il sette otto minuti previsti adesso della parola Raffaella CHIODO degli stati generali
Della cooperazione della sua dell'Ente nazionale e poi interviene Paolo Cento Sottosegretario al Ministro Ministero dell'economia
Sì io partirei diciamo Porcu però alcuni piccoli punti coglierò sfrutterò alcuni termini prova alcuni vocaboli o che che sono stati usati da
Da da Giulio e anche da da Tommaso possano alla fine approvava Antonio a un certo punto gli ho detto
Sono benvenuti o Benedetti addirittura hanno
Nuovi fondi aumenti di fondi per la cooperazione oppure e Benedetta e benvenuta una nuova legge le nuove norme sulla cooperazione
Beh noi ovviamente come come Stati generali abbiamo cercato di ovviamente sottolineare questo nel senso che ci pare fondamentale senza risorse non si va da nessuna parte e tanto meno se non si
Sì se non si riforma la legge si creano degli strumenti che siano adeguati alla alle necessità per fare una comparazione buona decente qualitativamente
Utile il punto però torno voi diciamo in questo processo che abbiamo avviato con gli Stati Generali è stato proprio questo cioè non discutere più
Come abbiamo fatto e forse come anche il mondo classico della cooperazione anche non governativa fatto fino ad oggi
Di quanto
Quante risorse in più sono necessarie o di quanto sia necessario appunto dare delle nuove norme ma per fare che cosa ma è per fare che tipo di cooperazione di finirla con chi
E anche e forse diciamo così giocando sempre sulla sulle parole quindi sulla qualità ma anche sulla coerenza di quello che un
Da un lato la normativa dall'altra parte i fondi che vengono destinati perché il quadro che ha ci ha mostrato all'inizio proprio Tommaso mostra una cosa che noi per anni abbiamo sostenuto anche come campagna sta evitarsi
Quando si
Si sgretola Nobel SISM anzi si si falsi da un quadro reale delle cancellazioni del debito e dei calcoli che vengono fatte sulla destinazione delle risorse
Per lo sviluppo e si scinde multilaterale e quant'altro alla fine lo dicevamo facciamo una battuta ma era la verità lo zero virgola niente questo era quello che alla fine veniva fuori ora chiaramente a noi sembra fu da mentale in parte quello che ha detto anche Antonio prima cioè sviluppare con le forme di coerenza che vanno a comporre il comportamento di un Paese quando dice di essere impegnato a favore di politiche di sviluppo
E poi sulle sullo sviluppo insomma potremmo discutere per ore ma non è questo il momento per farlo
Però
E questo si misura sia sulla presenza sulle politiche che il Paese
In questione sviluppare materialmente realizza nelle istituzioni finanziarie internazionali ma anche tutte le sedi farei in quelle anche più politica diciamo così multi per Alitalia farla breve l'esempio che lui ha fatto sulla Banca mondiale sicuramente un passo Haouam suo significato lo stesso discorso si potrebbe forse fare per altri
Alcune
Iniziative che la stessa viceministro Sentinelli più volte richiamato sulla insultarvi Parigi e che insomma richiederebbe a sua volta uno un lungo discorso il problema è che però tutte queste insieme di di politiche anche illustrate poco fa da D'Antonio
Che mostrano come ha detto lui Lele crisi sistemiche dipende delle istituzioni finanziarie ma
Io allargherei discorso anche al di là delle istituzioni finanziarie ma tutte le altre sedi diciamo così
Multilaterali più o meno democratiche perché poi c'è anche questo elemento da considerare
Rispondono a una crisi che non è appunto soltanto strutturale lo diciamo così logistica o o di incapacità come c'era adesso anche Antonio non certamente legata agli scandali no ma punta a tutto l'insieme appunto sistemico il problema è che però tutto questo non possiamo nasconderci che si
Sì diciamo così è lo specchio di una realtà internazionale di un quadro internazionale che vede di fatto
è chiaro che lo dico sempre slogan purtroppo però è drammaticamente così è uscita o a Nairobi con forza al Forum Sociale Mondiale
Che siamo di fronte a un Piano Marshall rovesciato in cui i Paesi più impoveriti tra cui ovviamente prevalentemente gli africani continuano a pagare grazie all'addebito che
Crediti che
Restituiscono e che pagano ai Paesi più più ricchi di fatto ci danno più risorse di quante non sono tutte le risorse che lo invia ma loro per realizzare la cooperazione cosiddetti aiuti allo sviluppo allora se questo è il quadro internazionale noi chiediamo che ci sia
Non soltanto una giusto e doveroso aumento di risorse giusto e doveroso giusta e doverosa LIFO Roma della legge e e e attraverso questa ovviamente riconoscimento dei diversi attori che fanno alla cooperazione alla solidarietà in questo Paese
Ma chiediamo che ci sia una un rilancio vero politico cioè un appresa di di posizione una un coraggio diciamo così sullo scenario internazionale che dimostra che il nostro Paese come ad esempio nel caso del Libano è stato fatto no perché l'Italia ha fatto certamente diciamo da avanguardia per spingere per l'Unione europea ad assumere certe posizioni a riportare l le Nazioni Unite
Al ruolo che che hanno oggi in Libano poi ci sono tutte le critiche le difficoltà che sappiamo oggettive però quella è stata un'iniziativa di carattere politico con la P maiuscola
Noi quando parliamo di coerenza vorremmo appunto che ci fosse questo tipo di rilancio che ci fosse questa capacità di di di di di dire le cose come stanno
La Norvegia è sicuramente un Paese che questo discorso sta facendo non solo sul debito lo sta facendo in realtà poi sappiamo bene che la storia della e come anche Tommaso un certo punto ricordava ci con il primo quadro che mostrava di quindi dei singoli Paesi la famosa favola dello zero sette per cento come sappiamo è stata seguita soltanto da alcuni Paesi dal suini dall'inizio di questa vicenda non quindi non è che ci troviamo casualmente questa situazione
Da questo punto di vista la vicenda di Monterey che anche ricordata
Non a caso più volte in questo libro bianco penso che noi dobbiamo tenerla poi molto presente sia a livello diciamo e società civile che parlamentare
Perché la vicenda del diciamo del processo del Doha Round del tutto il lungo il percorso che che si che si sta già diciamo snocciolando dovrà di fatto essere un momento in cui o si torna ancora più indietro rispetto al Monterey oppure si ha il coraggio di dire certe cose allora almeno a livello diciamo
Individuale diciamo così del paese del nostro Paese sarebbe opportuno che si dicessero delle cose molto chiare in tutte le sedi multilaterali cioè sul sulla vicenda di Monterey non è un caso che noi
Registriamo e non è il primo libro bianco ovviamente che
E che lo dice noi nel senso che anche da altre edizioni che ha curato sbilancia così dovevano riportare purtroppo che il fallimento politico del percorso di Monterey era il frutto non di un accidente al Forum toh di una situazione politica internazionale che vedeva da sei mesi in atto i bombardamenti sull'Afghanistan la famosa vicenda dalla guerra preventiva e quindi
Da destinazione delle risorse altrove perché qualcuno qui a un certo punto ha detto la Coop ora la cooperazione i fondi per la cooperazione non ci sono perché non ci sono per l'aiuto pubblico lo sviluppo non è vero lo dice lo stesso libro bianco il punto è che le risposte ci sono ma vanno altrove allora un altro un altro parola e poi dopo
Termino chiarito riprendo poi performer sposare riciclo questa tesi che diceva un cenno a un certo punto Tommaso dice la cancellazione eccessiva all'Iraq a me fa orrore sentire parlare di cancellazione eccessiva magari ci può sono a caccia e l'azione totale che il debito colpito tutti i paesi che sono impoveriti certamente l'Iraq è stato impoverito conformano non attraverso i processi diciamo dei decenni di maledetti giustamente strutturali imposti
Che hanno creato quello che sappiamo il debito non è eccessivo e la la cancellazione una eccessiva il problema che appunto perché nel caso dell'Iraq ovviamente da domandarsi mistica si cancella novantacinque per cento del debito così da un giorno all'altro durante una riunione
Da qualche parte mentre non lo si fa per i Paesi c'è più impoveriti e ai quali magari facciamo anche il gesto di di mandare PAN i bellissimi progetti di cooperazione di finanziarli il punto politico diciamo così e quindi per questo motivo anche l'ACAM un la la diciamo il comitato promotore degli Stati Generali ha deciso che è fondamentale richiamare in questo momento e con Giulio l'abbiamo detto anche recentemente in altre occasioni
Richiamare il mondo politico in questo momento in cui settanta o si ditta si parla dei costi della politica e di una moralizzazione della politica
Questo capitolo dell'impegno diciamo così non è neanche solidali solidale ma di responsabilità verso i danni procurati ai paesi impoveriti fa parte di questa riscrittura forse anche dell'agenda dalla politica italiana almeno per quei
Movimenti politici che vogliono essere sensibile vogliono fare di questo un punto
Ficcante per questo motivo abbiamo lanciato per novembre anzi prima ancora c'è l'ONU dei Popoli ottobre in quella settimana certamente come
Stati generali e come le tutte le realtà dalla Tavola della Pace saremmo mobilitati che faremo la nostra parte per richiamare questi questo impegno italiano nell'agenda politica
Ma poi a novembre quindi durante la discussione della finanziaria in Parlamento abbiamo lanciato la mobilitazione di tre giorni con un presidio che sarà qui proprio speriamo di frutta a
Dove siamo adesso quindi so piazza Montecitorio
E nell'ultima giornata del trentuno di ottobre faremo una catena umana che cinge Parlamento proprio perché chiediamo che ovviamente il mondo politico nel suo insieme i rappresentanti del popolo italiano che sia del Parlamento diano retta a quello che abbiamo da dire
E e poi lo facciamo anche in vista del fatto che e il tre novembre ci sarà questa
Questo forum promosso dal dover italiano e noi come Stati Generali faremo un forum parallelo diciamo nei giorni precedenti prime due novembre in cui
Porteremo ovviamente anche allora un'analisi è una valutazione di come le cose stanno andando dal DPEF alla Finanziaria
Grazie Raffaello adesso la parola a Paolo Cento
Sottosegretario ha messo l'economia può interviene Flavio Lotti coordinatore d'acqua per la parola per la pace
Abbiamo scoperto che c'era un sacco di soldi
Ora no grazie
Proprio della Sul provare a ringraziato il lavoro
Fatto da sbilanciano ci perché circo
Assente
Pur nella difficoltà c'è stata
Denunciata nel reperire dati completi
Però di avere una mappa seria
Di quello che
Il contributo dell'Italia alla cooperazione internazionale anche della ripartizione
Ovviamente non mi sorprende ne abbiamo avuto modo di parlare in più di un'occasione
Sia come il viceministro Sentinelli che con uno sbilancio ammoscia eleva diverse associazioni
Il rapporto di proporzione che c'è tra
I contributi alla cooperazione che
Gestisce il Ministero dell'economia e delle finanze attraverso
La cooperazione multilaterale
E lo sbilanciamento che vi è in relazione ai contributi che sono gestiti invece dalla cooperazione bilaterale
Io credo che ovviamente questo è un tema di grande riflessione
Che in qualche modo abbiamo iniziato al Ministero dell'economia anche in occasione della
Discussione preliminare sulla legge delega di riforma della cooperazione
Si ricorderà Patrizia come abbiamo dovuto
Fare i conti anche con una
A sorta di resistenza
Da parte
Della degli apparati del Ministero dell'economia rispetta la creazione
Di un'agenzia unica almeno come obiettivo finale della riforma della cooperazione
Ci siamo arrivati
Attraverso un percorso io credo è stato utile che vede quindi anche il Ministero dell'economia impegnato affinché quella riforma
Sia una riforma sostenuta
Nel lavoro parlamentare nel rispetto poi di quelli che sono i tempi e le prerogative del Parlamento ma che non sia ha solo la riforma diciamo che a cui tiene il Ministero degli esteri e in particolare il viceministro sentirmi
Credo che però ovviamente quella riflessione sul multilaterale che noi in cui il rapporto con il bilaterale che noi abbiamo aperto una riflessione che dobbiamo avere il coraggio di trovare luoghi e sedi per comprarla fino in fondo
Perché
Io condivido chi lo diceva prima
E il multilaterale
Rappresenta la dimensione su cui complessivamente la comunità internazionale sta indirizzando i propri sforzi e le proprie prospettive
E lo fa con un utilizzo di risorse molto ampio ma con una contraddittorietà e una impolitico cita degli obiettivi che noi non possiamo accetta
La questione del contributo che viene dato alle banche
Di sviluppo alle diverse agenzie che fanno capo a loro non è una questione tecnica
Lo sforzo che stock cercando vivamente nei limiti delle mie possibilità ma grazie anche all'aiuto alle relazioni
Con il mondo del volontariato delle associazioni che fanno sorridere cooperazione è quello di far comprendere al Ministero dell'economia e a chi materialmente
Gestisce poi tecnicamente le relazioni che non è un dogma
Che gli impegni internazionali presi si debbano rispettare senza intervenire sulla qualità del lavoro che la banca o l'agenzia internazionale a cui l'Italia partecipa
E venga sottoposta a verifica e su cui possiamo svolgere un ruolo di indirizzo
Ed è anche la ragione per cui a me qua convince la prospettiva io credo che vada approfondita del multilaterale e bilaterale ossia del fatto che se la strategia internazionale va in una direzione di rafforzamento
Di organismi multilaterali
Questo può avvenire e deve avvenire solo a condizione che i diversi Stati membri che ovviamente hanno
Un rapporto di finanziamento siano anche in grado poi di indirizzare di qualificare la qualità della spesa
Del multilaterale rispetta delle scelte strategiche che non sono mentre
Perché il problema è che i soldi che noi diamo un anno un impatto neutro rispetta i destinatari non lo hanno
Rispetto al mondo dell'impresa non lo hanno rispetto
Al mondo Veglie della cooperazione non lo hanno rispetta il Progetto agli obiettivi che vengono indirizzati nel territorio
Io rompendo la consuetudine che aveva visto in passato i governatori Delli fatta
Italiani nominati burocraticamente e disinteressandosi a quello che ad esempio lì Fadda faceva
Un bel giorno preso e sono andato in Sudan a vedere che cosa fa l'istante
Ho scoperto cosa molto interessante ma ho scoperto ovviamente anche cose su cui io credo l'Italia
Debba Italia che uno dei principali contribuente
Delli Fadda su cui siamo a essendo ospitata la loro sede a Roma su cui addirittura stiamo facendo
Anche un lavoro per rafforzare la nostra rappresentanza e la loro rappresentanza all'interno di questa città
Il Governatore italiano dentro l'IPAB non può essere un me una mera carica un unificare a mettere nel proprio curriculum ma deve mettere bocca sui progetti e ad esempio
Tutta la questione dell'impatto sulle risorse idriche e sulla a a tutela dell'acqua
Come bene comune rispetta i processi di privatizzazione di cui a volte di falda si fa carico sconti suoi aiuti è una questione ad esempio di non neutralità su cui dobbiamo saper esprimere progettualità e intervento
Stessa cosa
E la condivido accade quando parliamo dei cambiamenti climatici oggi non possiamo
Non porre
Un elemento di carattere generale sui progetti finanziati dalla cooperazione multilaterale che devono essere progetti che danno un contributo alla riduzione
Dicevo due norme un contributo all'aumento dicevo due EBA tenuta una coerenza tra il fatto che l'Italia sta dentro gente e contemporaneamente finanzia con la Banca Mondiale progetti che sono in netto contrasto con quelle che sono le indicazioni capiterà altra come Ministero dell'economia abbiamo rafforzato all'interno del gesto perché riteniamo che ad esempio quell'organismo posso ha svolto è una funzione strategica nel momento in cui si parla di lotta ai cambiamenti climatici molto più di altri organismi
Di carattere internazionale
Quindi io credo che sul multilaterale ed è anche la ragione per cui al Ministero dell'economia stiamo lavorando a un forum
Da fare entro l'autunno proprio sul multilaterale cioè il problema è che me sul multilaterale dobbiamo superare
L'idea
Di un Paese come il nostro che investe molto ma non decide e non pone dal punto di vista politico la questione dell'utilizzo delle risorse della propria presenza all'interno di questi organismi
Di carattere multilaterale
E io giudico positivo
L'approdo verso un'agenzia
Come previsto dalla riforma perché credo sempre più che al di là della competenza Ministero degli Esteri il Ministro dell'economia ci debba essere l'unitarietà
Della politica di cooperazione allo sviluppo del nostro Paese attraverso diversi strumenti che sono quelli previsti
Dal bilaterale dal multilaterale ma che non possono più essere separati nella loro
Strategia gipponi integrarsi dobbiamo avere la capacità
Sapendo che sono modelli diversi e che hanno ovviamente
Anche strumenti di intervento diversi ma non possono più stare in contraddizione uno o fuori da un disegno generale organico del nostro Paese sulla cooperazione
Dal punto di vista più concreto
Veniva ricordato prima poi lo dirà
Credo meglio di me anche Patrizia però siamo riusciti ovviamente nella negatività nella contraddittori ma questi dati fatemi dire che non era scontato
Purtroppo aggiungo ma non era scontato che noi
Nell'utilizzo delle risorse concrete non nel DPEF su cui poi arriverò ma che ovviamente è un impegno programmatico
Ma che all'interno del decreto di utilizzo del cosiddetto tesoretto o l'extra gettito fiscale come meglio chiamarlo Italia finalmente
Assumesse concretamente mettesse nero su bianco la cifra dei duecentosessanta milioni di euro
Per la lotta all'AIDS non è stata una cosa facile
Stata una battaglia dura qui va dato atto alle associazioni al movimento
Che ha sostenuto questa battaglia l'ha ricordato in ogni momento con una vergogna che ci trasciniamo dietro
Dal Governo precedente che si era fatto bello durante
I vertici del G otto ma che poi
Aveva trovato anche il Governo italiano in una difficoltà perché non basta dire non ci sono le risorse improba nella priorità delle risorse
Non basta dire stiamo in una condizione di ristrettezze economiche il problema di capire se un impegno come quello che era stata su un po'di partecipazione al Fondo Globale di lotta all'AIDS è una priorità di questo Paese e che quindi come tale va trattata
Anche se non ai titoli
Al nove colonne sul Corriere della Sera su Repubblica che quindi deve diventare un elemento qualificante io credo che sia stato
Un fatto positivo seppur tardivo che nel decreto questa cosa sia stata inserita sia messa nero su bianco perché almeno cancella
Una delle pagine diciamo o meno positive di questo anno di governo di centrosinistra sugli obiettivi futuri
è evidente che il DPEF
Circa faticosamente di recuperare il terreno perduto negli ultimi cinque anni
Qualche cosa già vi era nella Finanziaria vengono ripresi gli obiettivi e ricalibrati da qui al due mila e dieci rispetto I ritardi che erano stati accumulati
Io credo che noi dobbiamo
E su questo concludo avviare
Sia da parte nostra ovviamente con la concretezza e di chi ha ruoli e responsabilità di governo
Il movimento le associazioni la cooperazione
Con gli strumenti che gli sono più propri però una
Grande questione politica che ancora
Tarda ad affermarsi nel dibattito generale dobbiamo riconvertire
L'impegno militarista del nostro Paese e l'impegno di cooperazione
Guardate che anche la discussione sulle missioni militari che spesso ci appassiona passionale che diventa argomento del politico diciamo della
Polemica politica quotidiana
A mio avviso non fa e il nuovo e rischia di non fare un passo in avanti se non atteniamo chiuso
Nel recinto missione si missione no e non la colleghiamo con una questione che è una questione molto più generale della riconversione dell'impegno militarista
Perché l'Italia a
Punte di politica militarista anche con questo Governo di riconversione della politica e liberista in politica di cooperazione questo deve essere un asse portante della politica
Complessiva del nostro Governo ed è solo attraverso questo asse che essi è in grado di rispettare gli impegni economici assunti a livello internazionale e rafforzare la cooperazione bilaterale
Io credo che queste
L'orizzonte in cui noi anche in vista della prossima finanziaria dobbiamo sapere muovere le nostre
Collocazioni diciamo che ognuno ha in questa fase per raggiungere un obiettivo e ben vengano forme
Di mobilitazione e dobbiamo far sì che questa prospettiva che questo elemento concreto
Trovi
Poi un aggancio con
Il superamento anche di una serie di passaggi burocratici che continuano a persistere
E concludo proprio su quest'ultimo accenno io dentro al Ministero dell'economia dove so che poi una serie di letture burocratiche anche nella gestione della cooperazione si riversano anche alla al Ministero degli esteri stiamo cercando
Uno sforzo fatto con alcune riunioni a cui hanno partecipato anche i soggetti della cooperazione interessate a farsi
Che anche la
L'aspetto burocratico che sembra una questione tecnica ma diventa politica non niente un'ulteriore peso nell'attività della cooperazione
Non diventa un ulteriore palla al piede
In quella capacità di saper promuovere anche di
Aprire un adeguato rapporti diciamo riferimento dei flussi di quelle poche risorse che vengono destinate ma che poi diventa assolutamente impossibile prenderlo in tempo utile per investirle in altre forme di cooperazione per una gestione assolutamente burocratica
Del bilancio e della ragioneria io credo che anche questo è uno sforzo importante perché poi la vita quotidiana di chi fa cooperazione fa i conti allarmante magari con lo scontrino come ci veniva detto
Che
La Ragioneria non considerate guado perché magari ti chiede la la fattura in un Paese dove a malapena ci hanno il foglio o di carta dove ti segnano quasi sempre in maniera e indecifrabile il costo di una cifra sono ovviamente problemi che non fanno parte
Della grande politica ma sono con la concretezza del vivere quotidiano della cooperazione su cui credo Ministero dell'economia a fatica sta cominciando
A
A almeno avere una relazione
Non più burocratiche vertici sta con la cooperazione ma su cui credo bisogna fare molto di più nei prossimi nei prossimi mesi grazie
Grazie noi crediamo e fra gli occhi dopo fra l'occhio interverrà la viceministra Patrizia Sentinelli che comunque rimarrà con noi anche dopo il suo intervento per poter eventualmente interagire con altri
Contributi grazie
Grazie Giulio grazie Tommaso e a tutti con lavoratori che hanno lavorato a questo libro bianco che credo
Dobbiamo evitare
In tutti i modi di archiviare già nella giornata di domani
Penso che se c'è una un'assunzione di impegno che possiamo fare noi tutti qui oggi è quello di riuscire a farlo circolare
Abbiamo utilizzarlo appieno nelle nei prossimi giorni nelle prossime settimane
E in maniera particolare nel momento della nel primo momento della verità che avremo in A in autunno cioè nel momento in cui
Dovremmo vedere se le rose del di più del DPF
Fioriranno davvero
E questo io vorrei
Oltre che ringraziare sinceramente per questo lavoro e per averci regalato offerto sono a questo strumento
Prezioso
Vorrei sottolineare un nodo che a me sembra mi sta particolarmente a cuore che mi sembra decisivo visto ancora una volta
Io penso se se se fossi in Africa in questo momento a Nairobi dove abbiamo fatto il Forum Sociale Mondiale
Ho fossi a Gerusalemme
E guardassi alla cooperazione italiana vedrai ancora una volta un quadro davvero pessimo un quadro davvero grave gravissimo le cose che vengono fuori da questi dati sono gravissime
Inaccettabili intollerabile
Certo poi noi visti siamo qui invece non siamo a Gerusalemme non siamo a Nairobi e visti da vicino riusciamo a percepire anche i cambiamenti che ci sono e sono importanti
Che stanno avvenendo se pur con mille difficoltà in questo in questo ultimo anno
Non li voglio ricordare io sono già stati sono stati ricordati voglio soltanto sottolineare che si tratta di sforzi e di risultati importanti incluso anche quello
Del Fondo Globale incluso quello del DPEF non c'erano prima ci sono oggi sappiamo che questo è frutto di una fatica
Politica e anche di persone che hanno un nome e un cognome
Che hanno svolto un ruolo importante ma proprio perché questi risultati ci sono stati grazie a delle persone
Che che hanno svolto fino in fondo il loro ruolo e sono riuscite anche a dare voce a a una domanda di cambiamento oramai molto forte io penso che noi dobbiamo ri
Tornare a includere
Nel nostro discorso appunto le persone
E penso che noi abbiamo bisogno di tante persone
Se vogliamo davvero che il cambiamento che euro che che stiamo ospitando si realizzi in maniera sensibile anche per coloro che stanno a Gerusalemme umana e rotti
Perché sono loro il nostro punto di riferimento
Io penso che noi non possiamo
Limitarci ad agire come una lobby che ha delle proposte delle idee
Una capacità concreta di avanzarle di indicarle abbiamo bisogno di tornare a mobilitare la gente
Abbiamo bisogno di ritornare a
Lavorare tra la gente in tutta Italia e non soltanto nella capitale
Affinché
Tutto quel mondo che coinvolto che è impegnato in prima persona in una
Migliaia e migliaia di azioni di programmi di progetti di solidarietà e di cooperazione
Riconoscono anche loro
Ruolo politico la loro responsabilità politica
Io non credo che noi ci dovremmo andare molti club dove siamo arrivati se continuiamo
O no con questo passo lo dico con grande preoccupazione
L'anno scorso la Tavola della Pace organizzato forse l'unica manifestazione a favore di questo Governo quando ha deciso ad agosto di
Sostenere l'invio dei caschi blu in in Libano
Fra poco più di novanta giorni organizzeremo una nuova marcia per la pace Perugia-Assisi la prima Marcia Perugia-Assisi
Con un Governo che appunto
Qualcuno appunto chiama amico altri invece non vogliano vogliono mantenere maggiore autonomia nella mia definizione io dico che c'è il rischio che questa prossima Marcia Perugia-Assisi
Sì è una marcia contro questo Governo
Perché è ancora troppo e troppo poco si è fatto e si sta facendo
Troppo grandi sono le resistenze all'interno di questo Governo perché ci si muova con il passo che è possibile non solo necessarie
Io penso che noi abbiamo la necessità e la responsabilità di domandarci in che modo diamo gambe al
Tutto ciò che stiamo cercando di portare avanti
E
Quindi penso che
Dobbiamo programmare azioni attività concrete
Non possiamo più affidarci esclusivamente ad una conferenza stampa ad un dibattito ad un incontro a tanti incontri che facciamo anche però dove ci ritroviamo spesso noi coloro che hanno i circa vedono abbiamo bisogno di programmare mobilitazione
E allora io dico la mobilitazione novembre benissimo o fine ottobre eccetera ma prima di allora dobbiamo varie essere presenti in tutta Italia
Io vorrei sapere quanti dibattiti politici stanno programmando
Per queste state su questi temi
Vorrei sapere se
Come dire lo mettiamo anche noi comunque fiore all'occhiello e poi dopo e si parla d'altro o se invece questo dramma della miseria non acquista una centralità diversa
Badate la gente non non è sintonizzata sulle nostre lunghezza d'onda
La gente in questo momento sta pensando ad altre questioni
Anche quelli che sostengono ciò che stiamo facendo e dicendo noi stessi
Abbiamo quindi bisogno
Che in Parlamento ma non spetta a me dire che cosa il Parlamento
Deve fare ci sono molte persone all'interno della Camera del Senato che sanno perfettamente che cosa che cosa va fatto di a loro dico soltanto che ci deve essere più alleanza bisogna che si lavori di più dentro e fuori insieme
Si è lavorato forse troppo poco in questo senso assumo anche la mia parte di responsabilità hanno i nei giorni scorsi abbiamo consegnato un documento a tutti i parlamentari al Governo
Cancer frutto di due mesi di lavoro interno alla al mondo della della tavola della pace che si intitola voglio di più
Spero che anche quello possa essere uno strumento di lavoro per cercare di far crescere questa nostra collaborazione ci sono tante cose che si possono fare
In più senza troppo sono senza troppi sforzi senza nemmeno quel coraggio che invece oggi sarebbe necessario per davvero rivoltare
Questa storia
Lasciatemi dire
Un punto perché
Perché da coordinatore della tavola della pace
Sento anche un altro limite che forse anche nel prossimo rapporto potremmo esplorare ancora di più a che cosa serve
Questa cooperazione se non serve a costruire la pace
A che cosa serve questa Coppa cooperazione se poi non serve a costruire la pace
Allora dobbiamo vedere che cavolo di cooperazione stiamo facendo in Afghanistan immigrate
In Palestina in Somalia nei vari conflitti in giro per l'Africa in Libano perché non andiamo a vedere vediamo perché
Andiamo a vedere ma allo stesso tempo domandiamoci anche se non sia possibile cominciare a fare qualche cosa di nuovo subito ora in questi
In questi luoghi
Patrizia Sentinelli ha convocato tavoli occasioni adesso anche la settimana prossima ce ne sarà uno
Abbiamo bisogno di farà accadere dei fatti abbiamo più bisogno cioè raccontarci delle cose abbiamo bisogno fare infatti socialmente
Le STU
Sì
Abbiamo bisogno di includere da subito e questo forse potrebbe essere fatto anche dai parlamentari la possa prossima finanziaria
Nella prossima finanziaria la diplomazia dal basso la diplomazia delle città
Le organizzazioni della società civile che operano in questi conflitti sono ancora SD estranei alla cooperazione non riconosciuti
è possibile fare un salto di qualità vero su questo punto io penso di sì è possibile abbiamo la responsabilità di farlo ora
Ora abbiamo una situazione positiva dove molti passi possono essere fatti in Libano abbiamo altre situazioni gravissime in Medio Oriente a cominciare dalla Palestina
Ma non voglio dimenticare l'Iraq abbiamo l'Afghanistan in in agenda tanto tempo e non voglio dimenticare la Somalia
O otto o tante altre zone dove
Dove SIS c'è la possibilità di fare molto di più soltanto aggiungendo un po'direi anticipazioni di quella riforma della cooperazione alla quale stiamo lavorando
Va benissimo il lavoro che che ebbe misto e differenziato a fare cerchiamo di accelerarlo ma cerchiamo anche di introdurre da subito degli elementi di cambiamento che possano consentire
A tutti coloro che sono pronti a partecipare e a dare forza politica
A questa domanda di cambiamento di essere riconosciuti di essere riconoscibili di agire e di parlare con una voce più forte e più efficace
Azionario adesso la parola al viceministra Patrizia Sentinelli poi interverrà aggiornate vicini
Grazie a sbilanciano sì grazie a tutti a tutti voi ASPI lanciamo ci non solo per l'iniziativa ma per il lavoro grande preziosissimo è stato fatto anche quest'anno
Non l'ho ancora visto il libretto mi è stato consegnato in questo momento ascoltato solo Rondinella e comunque l'ho sfogliato mi sembra altrettanto prezioso come quello degli anni precedenti
Parlo di quello dell'anno scorso in modo particolare perché aveva bene da era stato presentato dopo pochissimi giorni della mia delega e sono particolarmente riconoscente acque il libretto perché molte delle cose
C'era un impegno che si chiedeva al Governo in particolare nei primi cento giorni ho tentato di tenerne in grande considerazione
Ma io vorrei iniziare questo intervento dopo i ringraziamenti dovuti e sentiti peraltro non ho assolutamente formali diciamo su una segnalazione di un punto
Vorrei che non ci fossero fraintendimenti e proverò nella spiega di questo mio breve intervento a fugare ogni io credo e lo dico senza mezzi termini che siamo di fronte ad un successo
Con tanti limiti ma si tratta di un successo su due questioni che le venivano richiamate da Giulio nell'introduzione non scontati e non è un successo del Governo solamente
In questo campo è un successo delle organizzazioni della società civile che hanno mosso passi importanti in questa dissesti direzione
Con la denuncia con le controproposte con l'attento e vigile attenzione
Ma anche
Un successo diciamo così dell'impegno
Degli operatori sociali che hanno fatto cooperazioni in questi anni
Quindi tradizionali quelli più nuovi
Vale a dire il successo è avere i non in un impegno importante ma non
Formale del Governo a mettere fondi sulla APS
Ma è scritto nero su bianco questo su un DPEF è un documento di programmazione economica atto di Governo che deve andare poi al voto in Parlamento che dalle guide della legge finanziaria potrà succedere di tutto intendiamoci
Ma stiamo parlando di cose scritte e anche quantificate Paolo lo sa e molti di voi lo sanno anzi sono attenti lettori dei documenti di programmazione economica e finanziaria aver messo nero su bianco indegni
Non solo a parole ma anche corredate da dati quantitativi io penso che non una cosa che può essere messa sotto come dire la campana dicendo poi vedremo se esse sì vedremo sempre se alle parole seguiranno ma quelle non sono parole
Tant'è che quando e alcuni di voi lo ricorderanno sicuramente al meglio di altri perché erano presenti durante il vertice del G otto
Prodi disse
Avremo l'impegno sulla prossima finanziaria io dichiarai basta chiacchiere servono fatti allo perché non ero come dire in sintonia con Prodi magari pure sì ma non è questo il tema il tema è che avevamo bisogno di un impegno formale
Che dovesse accompagnare le parole e questa volta
Un documento di programmazione economica che non a caso non su questo punto su altri viene attaccata dall'Europa ma ci arriverò tra un attimo dal Fondo monetario
Internazionale
Questo a me pare che sia un successo di tutti non solo appunto del Governo secondo
Il fatto che un Governo
L'amico non amico non c'entra un Governo si è assunto la responsabilità di presentare un disegno di legge delega che ha incardinato ora al Senato
Che recita
Punti di grande sostanza per la riforma della cooperazione
Non so se quel disegno di legge delega battuto presso in blocco se ci saranno delle correzioni ore all'esame del Parlamento Castrolibero abbiamo fatto una un come dire un passo importante
Assai significativo in alcune direzioni che vi richiamo
Ora appunto il fatto che ci si è assunti la responsabilità di farlo e che come dire siccome se Paolo qui e lo voglio esplicitare come era per nulla scontato che il Ministero degli affari esteri e il Ministero dell'economia si accordassero
Su un punto importante quale l'unitarietà
Nella cooperazione poi certa ho letto brevemente le cose che dice anche brevemente il senso superficialmente stamattina
Quanto dice il Libro bianco e lo farò pago horror più attenzione
Le parti critiche il fondo unico non si capisce ancora bene infatti acqua solo una legge delega se passerà così pensato nera poi chiarirlo ancora meglio
Però intanto c'è un definizione comuni vista dall'intero Consiglio dei Ministri l'unitarietà della cooperazione in capo al Ministero dell'atto in capo al Ministero degli affari esteri in capo con una indirizzo preciso anche questo ha fatto non scontato
Nella convegno presente a cui alcuni di voi hanno partecipato
Predisposto e promosso dal Ministero dell'economia in un primo momento poi insieme
Perché ci abbiamo lavorato perché questo si realizzasse al Ministero degli affari esteri sulla riforma della cooperazione si è detto in modo chiaro che ci si stava su quella roba lì cioè si stava sul punto dell'unitarietà
E quando parliamo di unitarietà non è la stessa cosa della coerenza ma ci tengo però è una premessa indispensabile avere una responsabilità perlomeno secco che dalla per riprendere mettiamola così
Perché anche noi abbiamo problemi all'interno del Ministero degli esteri ma credo anche dell'economia ad avere chiarezza sui dati non ci si capisce nulla
E non so nemmeno se quando si fa il conteggio degli applicasse esattamente quello che l'Italia spende su l'aiuto pubblico allo sviluppo tant'è che c'è ancora una grande confusione bisogna mettere mano su questo è quello che stiamo facendo
In questa seconda parte diciamo del mio incarico dopo aver avviato
Quelle riforme necessarie e l'impulso ad avere maggiori fondi
Io credo
Che si tratti di una passo importante unitarietà ma ci sono anche altri punti in quella per legge di riforma
Abbiamo sentito io lo condivisa fino in fondo la critica all'aiuto slegato per la prima all'aiuto legato e quindi
Alla ad arrivare all'aiuto slegato per la prima volta si dice nero su bianco
Ma bisognerà controllare che quella dispositivo una volta passato arrivi in porto anche nella parte in conto dell'attuazione ma intanto c'è così come se
L'indifferenza diciamo così l'indipendenza Dellai dell'intervento militare con l'aiuto alla cooperazione e c'è un punto importante che si dà l'avvio
Alla Costituzione si dà il via libera alla costituzione di un'Agenzia
Che non è di per sé risolutrice di tanti problemi ma certamente cercherà di mettere un po'più in rigore in chiaro gli interventi che si attuano
A me sembra una cosa fondamentale che sta in discussione è arrivato ora Martone al comitato ristretto del Senato scuole si stanno facendo da parte
Dei parlamentari della maggioranza e dell'opposizione
Diciamo così non solo discussioni ma anche
Possibilità d'concreta attraverso una definizione anche di di testi mi pare insomma dei passi in avanti significativo quindi
Io credo che stiamo al passo in avanti
è tutto buono quello che stiamo facendo cioè positivamente concluso quanto ci siamo detti anche l'anno scorso no
Passo io però penso che bisogna partire da qui nonché alcune cose si sono insomma spesso tra di noi molti di noi non non voglio dire tutti parliamo di ombre luce no io voglio dirlo sa che non stiamo parlando di Ombretta e di luce questo io credo che sia un punto importante questi due aspetti
Poi c'è invece il tema che è stato posto
In modo molto significativo della coerenza che riguarda certamente anche la riforma che riguarda il comportamento politico
Di un Governo che si cimenta
Su il livello diciamo della cooperazione internazionale però io mentre parlavate mentre parlava Tricarico sono stata molto attenta naturalmente tutte le questioni e di rapporti internazionali però voglio dire questo che quando parliamo di coerenza
Il discorso si fa veramente molto aspro molto duro
Perché io non credo che ci sia per quanto riguarda un Governo questo Governo che io rappresento problema solo di coerenza a livello internazionale
Sto parlando relativamente ad un aspetto che è quello della cooperazione
Perché dico questo
Quando si parla e ha ragione Tricarico di impegni per le infrastrutture in realtà non è che facciamo a livello bilaterale c'è un impegno a livello europeo multilaterale
Ma noi siamo con la tutte le carte in ordine per quanto riguarda gli interventi nel nostro Paese
Io penso che non sia così c'è una discussione peraltro Astra anche all'interno delle forze della maggioranza e all'interno dello stesso Governo per quanto riguarda le infrastrutture
Quella che è arrivata diciamo all'attenzione dei più eh l'infrastruttura legata alla TAV in Val di Susa ma ci sono anche altre infrastrutture che lasciano il MOSE le grandi opere
è chiaro che se non si chiarisce
Le l'impatto l'intervento
La il carattere che si vuole dare anche al tipo necessario di infrastrutture nel nostro Paese un problema enorme anche garantire diciamo così la coerenza l'equilibrio che qui è stato richiamato nelle politiche internazionali
Di cooperazione
Quindi io penso che noi dobbiamo certamente fare la nostra parte se parliamo di cooperazione circoscriverla dei metterla in relazione con il campo più ampio però sapere ne stiamo parlando di questi
Così come quando si parla di mutamento climatico molto si sta facendo
A questo proposito ma certo appunto se le infrastrutture che si mettono in campo sono le infrastrutture che regnano ICQ lungo della produzione
E ancora fanno dipendere dai fossili il tipo di trasporto diventato un problema di incoerenza e magari
Come sa bene la rete rotta limpida e anche altri sì sembra che ci si inventa il biodiesel eccome il futuro del mondo per i Paesi del nord dell'Italia per i Paesi del sud del mondo con gravi danni se non viene messo
In discussione nella coerenza con gravi danni appunto all'agricoltura legata
All'alimentazione
Soprattutto in Africa ma anche in Brasile in corso dunque abbiamo dei problemi e perché che cosa dire ad esempio di tutte le questioni legate
Ai rifiuti
Noi abbiamo un problema di coerenza nella cooperazione internazionale ma certo qualche problema e non sto parlando solo di Napoli cioè abbiamo pure nel nostro Paese
Raccolta differenziata inceneritori che sono non compatibili tra loro e
Cioè non è vero non crediamo alle favole che sono compatibili
I processi di incenerimento coi processi di raccolta differenziata perché sono due sì lo so filosofia come a monte il problema della riduzione dei rifiuti
Ma se l'Italia sta producendo ancor di più del famoso decreto Ronchi rifiuti mi pare chiaro
Che dobbiamo cambiare registro e questo vale per la mobilità interna così come per la politica internazionale altrimenti non se credibilmente poi dire nella politica internazionale finanze determinati progetti quando a caso poneste facendo altri quindi c'è un problema di coerenza generale
Non a caso e come vedete non parlo delle pensioni c'è un tema aperto un grande grandissimo davanti e noi che è la tenuta complessiva di questo Governo sui problemi di fondo
Ne discuteremo sono stata invitata da sbilanciano uscì alla contro Cernobbio a settembre discuteremo io credo anche di questo
Quindi io penso che il problema della coerenza vale complessivamente per la politica del nostro Paese interno ed internazionale
E io credo che da questo punto di vista dobbiamo fare molto anche nelle discussioni diciamo di Confort quando appare affrontiamo il confronto tra iniziative di governo della società civile capire anche come ci collochiamo da questo punto di vista
Altro tema che cosa è stato fatto vado velocemente
Io penso che noi i dati che abbiamo qui è avuto a disposizione l'avevamo avuti anche nello nella riunione annuale dell'OCSE DAC
Ed era una tragedia l'ultimo
Uno degli ultimi Paesi
Dati del due mila e sei
Nel due mila sette andremmo forse leggermente meglio ma forse
Che è l'anno in cui abbiamo messo la nostra faccia diciamo ma
Abbiamo parlato di inversione di tendenza se vi ricordate nella precedente finanziaria
Ma non di atto compiuto quindi nel
Dovremo misurare questo successivamente c'è con i dati del due mila otto questo cambiamento che è stato in termini quantitativi ma anche in termini di
Qualità e quindi dell'innalzamento dell'efficacia
Allora io intanto ho comunicato e vi comunico che abbiamo ripreso i rapporti multilaterali però con una capacità che deve essere messa in campo anche nel confronto a cui faceva riferimento l'ottimo il suo ultimo intervento
Con le organizzazioni degli enti locali le tavole in tutte le discussioni della società civile perché non sia solamente lo stacco dell'assegno
Il problema che non c'era stato manco questo però nell'ultimo anno ciance lo Stato manco lo stacco dell'assegno cinquantacinque milioni di Euro deliberati dal comitato direzionale mai erogati alle organizzazioni non governative e le organizzazioni multilaterali delle Nazioni Unite
Due mila sei ghiotto due mila e sei vuoto quindi abbiamo ricominciato a riprendere i rapporti anche con qualche elemento di
Intervento politico
Utilizzando le sedi internazionali e Valente facendo valere la nostra parte
è stato citato per quanto riguarda la Banca mondiale
L'uscita che abbiamo dichiarato e annunciato fatta delle seguito dalla fondo che privatizzata sostanzialmente l'acqua tanto per parlare di coerenza e di piazza dobbiamo farlo su altre ma se voi vedete
Nella torta mi ha molto colpito nella divisione della torta dei fondi dati alla Banca mondiale
Il messe è diventato piccolo piccolo quindi il problema anche lì della coerenza
Il mai diventato piccolo piccolo il mare non dà più contributi alla Banca mondiale allora il problema è magari tornare anche a darli però finalizzati a qualche cosa di positivo per esempio per il sostegno dell'agricoltura sostenibile
Familiare all'interno dell'Africa non solo occidentale ma a partire dall'Africa occidentale me non sembra quindi una cosa di poco conto ritornare dir questo
Il mettersi allargato per i contributi obbligatori ma anche lì bisogna esercitare un'indicazione politica
L'ambiente il Ministero dell'ambiente sia allargato sempre più
Ma il problema è capire con l'unitarietà cui facevo prima riferimento il coordinamento che cosa ci andiamo a fare perché la Banca mondiale
E Antonio Tricarico lo sa bene funzionante su progetti non è che fa delle cose indipendentemente da resi membri quindi il frequentare la comunità internazionale uso questo termine schematico significa dire siamo dentro
Il multilateralismo però con un protagonismo unilaterale sa diciamo pure quello che vogliamo non solo quello che dicono gli altri luce accodiamo
Io sto partendo domani terrà Alicante per firmare un accordo che mi pare che vada in questa direzione
Io
Prova a fare delle cose le metto pari a vostra disposizione per un confronto per ultima verifica nei fatti perché quel successo a cui facevo riferimento prima il
Dovuto secondo me a questo
Continuo confronto tra gli operatori sociali chiamiamoli comma parola così in movimento le azioni di governo parto per Alicante perché
Il Governo e il ministro
Della portoghese e della Spagna hanno invitato l'Italia non altri attraverso la completa un pane del millennio a siglare un accordo quadro per il Mediterraneo
A me pare importantissimo
Il mio partito ha organizzato una riunione che non vada a questa riunione topica che non so che succederà perché penso che sia più utile che io vada a firmare un accordo quadro finché restiamo per
Il Mediterraneo ma magari resteremo
Non so quanti a
Alicante mi piace però lo conosco per il turismo però penso che sia più di restare in Italia in questo momento che inviti tornerò torno perché dobbiamo verificare che quelle cose che ci siamo impegnati a fare le facciamo
Appunto la riforma della legge però intanto frequentando i luoghi internazionali e dicendo la nostra come è successo sul dieta io non so quello che succede non lo so davvero
E questo è il cane in causa anche le organizzazioni della società civile però così come i Governi degli altri Paesi perché l'Italia può esercitare
E ieri il Ministro olandese c'è finalmente l'Italia sta dicendo cose che prima non c'non non venivano mai dette non è che non veniva letta al contrario proprio non venivano dette
Negli ultimi anni non venivano dette ci si accodava lì a a alle discussioni preventivamente istruite
Da i funzionari e da l'aspetto diplomatico diciamo degli e Sperti diplomati
Beni
Noi abbiamo detto una cosa però bisogna esercitare
Una pressione ulteriore anche con i Governi africani o comunque complessivamente degli IACP
Perché altrimenti quella valutazione sull'impatto degli EPA che noi abbiamo fatto mettere a verbale perché non è stata accettata nella risoluzione finale del Consiglio europeo nemmeno barra
Sì e se appunto non contino a quella pressione quell'attenzione quella valutazione quindi noi abbiamo provato ad esercitare un ruolo anche sugli EPA
Esattamente ascoltando le pressioni e raccogliendo le che venivano
Avanti data da alcune parti organizzata del sud del mondo allora mi viene da dire che un'altra parte importante di sì presente da questo punto di vista che noi possiamo mettere in campo
è il sostegno anche finanziario al rafforzamento della società civile
Nei paesi penso all'Africa ma non solo ma anche nel nostro Paese non sto parlando dei progetti di organizzazioni non governative proprio il rafforzamento di quel protagonismo
Che può servire a destra e a rendere più trasparenti e più rigorosi gli interventi che fanno gli stessi Governi con le organizzazioni
Presidente io africane economiche africani il ruolo della società civile abbiamo provato a farlo perché questa
Impostazione che abbiamo dato nell'ultimo anno alla cooperazione e dove la tematica di genere possa essere declinata
Diciamo così in modo evidente a me pare che sta in questa
Direzione cioè una forza nuova che dobbiamo dare le donne sono all'incontro che abbiamo avuto la volta precedente a Bamako e così via e così via non vi faccio l'elenco delle cose non è qui il punto in discussione
è questo rafforzamento anche di questi protagonismi
Ecco io penso che dobbiamo e chiudo far questo il resoconto di quello che abbiamo fatto
La critica l'abbiamo presentato anche alla stampa giorni fa ci torneremo torneremo nella discussione anche in Parlamento dirne remore la discussione anche con voi con un punto rafforzamento del canale multilaterali in quella
Del direzione di svolge anche in modo autonomo un ruolo dunque rafforzamento del canale bilaterale perché significa anche
Avere di rapporti come abbiamo messo in in anche in critica perché il tavolo Medio Oriente lo faremo diventare tavolo Medioriente Libano e Palestina per l'undici ho convocato ho convocato promosso una riunione spero che verrete
In modo tale che potremmo anche il reading rimettere in filigrana quello che è stato fatto per verificare se dobbiamo modificare alcuni comportamenti un'ultimissima battuta e la macchina questa macchina all'interno del ministero
Nella programma dell'Unione era descritta come una macchina incapace addirittura di muoversi
Non lo sa
Ci sono moltissimi problemi ancora molto presenti io penso che anche la riforma della cooperazione possa dare un oscuro loro nel molto forte che non c'entra
Se ci sta gente brava o no c'è gente brava e il problema sono i meccanismi e quindi bisogna rimettere il movimento quei meccanismi che sono inciampati ormai da tempo altrimenti
Saremo davvero una fatica renderei credibile le consente che abbiamo messo in campo grazie
Bene verso l'approccio al tema del civico remore gli interventi di un
Un senatore è una
H
Le Commissioni esteri quindici ci diranno cosa succede per la legge
Prego
Ringrazio tutti anche della pazienza perché mi rendo conto che ormai risorse mentali sono un po'scarsa però voglio dire grazie intanto voi perché avete fatto un lavoro che in questi tre anni è cresciuto moltissimo
Voglio ricordare che almeno due associati terra interno della della
Rilanciamo circa la campagna fanno parte anche del CIMIC cioè due effettuate somme Italia
Io credo che però fra le tante parole che leggiamo qui in questo rapporto ci deve essere anche la parola grazie a chi compete all'Amministrazione Tinelli ma anche Paolo Cento e molti altri si stanno impegnando per alzare il livello del dialogo
Quindi
Questi sono dei bellissimi volumi da proporre io ripropongo senza che i miei studenti
Però credo che al di là della denunciano i due amo trasformare questi libri così come il rapporto che ha pubblicato
Zaratti recente ciò nei sulla lotta alla povertà Italia per esempio
Quello del
Europeo per quindi concordo altri volumi sono strumenti però al di là della denuncia che io credo che noi dobbiamo anche fare soprattutto
Sistema e quindi essere riconoscenti a chi
Questo sistema cerca di realizzarlo non solo a parole ma anche a fatti
Dedicando del tempo
Voglio solo lasciare trema spunti cercando di non invadere il campo degli altri interventi perché mi sembrerebbe anche inutile poi il ripetersi su tanti temi che ci stanno a cuore beh il primo punto è questo parlare di
Politiche pubbliche della cooperazione non vuol dire parlare soltanto di spesa pubblica per la cooperazione questo magari gli addetti lavori lo sanno ma è bene che ce lo ricordiamo
Quindi vuol dire che in qualche modo noi dobbiamo cercare di andare oltre l'aiuto e passa e parlare anche di strategie
Leggere qualcosina dentro al di là delle città interessantissime Tommaso grazie anche del tuo lavoro di certosina spunti satura dei dati a proposito una battuta lasciatemela dire la vera sfida non è
Capire i dati e averli basta vedere quello che sta succedendo con la Banca mondiale per le morti in Cina da inquinamento atmosferico no i dati sono stati nascosti
Allora
Grazie ma cerchiamo soprattutto di elaborare idee che vadano oltre alle cifre secondo spendere bene
E non solo di più
Questo ce lo siamo detti tutte le lingue ma io credo che
La prima cosa da fare per spendere meglio per spendere meglio questi aiuti questi risorse che non sono soltanto di assistenza pubblica allo sviluppo no
Come si dice in Inghilterra ma sono strategie risorse per portare avanti strategie beh ci vuole una regia unica
Ci vuole una testa pensante
Che questa festa non può più essere soltanto un'accozzaglia mi permetto di dire di competenze di uno o nell'altro ministero
Bisogna che finalmente le due pagine
Che sono tante e per la verità del DPEF sulla cooperazione allo sviluppo diventino materia per una strategia che deve stare dentro in Consiglio dei Ministri
E quando ci deve essere una testa unica bisogna avere il coraggio che di far fare a qualcun altro un passo indietro
Quindi in qualche modo cercare di lavorare insieme
Perché il nuovo sistema di cooperazione
Questo sistema Italia di cooperazione abbia prima di tutto un grande regista politico e questo regista non deve essere il tal ministro oltre palle al sottosegretario mi permetto di dire ma deve essere il Consiglio dei Ministri
Terzo
Questa è una bellissima iniziativa della società civile italiana
Allora io dico da Presidente di una delle onde
Più importanti ma non per meriti ma perché si sta impegnando della società civile italiana in visto e i vicini in particolare come rete di reti internazionali dobbiamo prenderci anche noi delle responsabilità di dobbiamo anche noi qualche piccola grande responsabilità
Vi faccio solo degli esempi che diventa anche un piccolo mea culpa altrimenti facciamo come dire la denuncia ma poi non siamo in grado di
Dare delle proposte
Per esempio dobbiamo alzare le scale territoriali delle nostre analisi dei nostri interventi
Non dobbiamo più ragionare sui singoli Paesi se singole comunità o su singoli progetti dobbiamo avere il coraggio anche noi società civile italiana frammentata di andare oltre
Secondo bisogna alzare il livello dell'interlocuzione dobbiamo più parlare solo di più soldi alla cooperazione
Ma dobbiamo in qualche modo dire
Attenzione quali sono le priorità nella lotta alla povertà se le condividiamo dobbiamo avere il coraggio di rinunciare a tutto il resto
Perché ogni scelta una rinuncia anche per la società civile italiana
Terzo punto dobbiamo avere il coraggio di
Aumentare la delocalizzazione delle risorse ma non solo delle risorse perché i soldi devono essere spesi in loco
E anche i processi decisionali devono andare in loco
Cioè non dobbiamo più continuare a a pensare di gestire risorse la PS che viene in qualche modo barattato a tavolino uso termini un po'forti ma e perché ci credo
In un Ministero dobbiamo avere il coraggio anche se comodo andare a bussare alla Farnesina per avere dei fondi dobbiamo avere il coraggio di delocalizzare uniti corrispondentemente anche i processi decisionali devono essere consegnati in mano ai popoli per cui stiamo lavorando
Non opporsi a questo processo ma aumentarlo l'Unione europea da questo punto di vista sta andando molto avanti in questo processo di
Allocazione direttamente in loco dei fondi
L'ultimo punto mi sembra importante come messaggio politico due mila nove
Le G otto in Italia
Il posto è molto bello vacanziero però tutto sommato possiamo anche pensare che
In quel momento noi avremo una grossissima occasione per fare sistema sistema Italia
E nel frattempo dobbiamo farlo su due cose la prima e sulle regole
Mi spiace che Patrizia sia andata via ma capisco il suo la scarsità di tempo
Ma credo che la legge delega il comunque l'iter
In cui verranno affrontati come si diceva Tonini
L'abbiamo sentito come cd anche a
Tenendo conto degli altri disegni di legge credo che sia molto importante non sprecare questa occasione per fare insieme le regole
Per dialogare anche con tutti i parlamentari che vedo
E che ringrazio per altre occasioni che ci hanno dato in altri momenti
Non devo lisciare nessuno devo soltanto dire che in questo momento fare una legge buona è un impegno di tutti non è soltanto una denuncia di qualcuno contro qualcun altro
E poi fare delle politiche insieme andare al G nove con delle proposte che la società civile italiana non fanno incontro vertici e nei nei rapporti paralleli eccetera ed è sempre molto bello stare all'opposizione questo lo dico perché qualche volta è comodo anche per le ONG farlo
Ma dalla protesta bisogna passare alla proposta che io dico che il prossimo rapporto che sarà l'ultimo prima di
Credo
Beh credo che sia importante trasformando anche in una agenda politica pregi G otto del due mila nove grazie
Adesso la grossa diversità
Del
Tutti e due scelte utili quindi prima
Sabrina o prima Francesco Lanza Sabina poi Francesco Martone sa bene tutti e due insieme l'uscita di fatto è una parziale
Camera e Senato commissionare sterile Francesco fa parte anche il Comitato ristretto dovrei dire Tonini ma ancora non è arrivato forse l'anno trattenuto qualche impegno sebbene
Mi sembra importante capire a che punto siamo nel dibattito sulla riforma a cui tutti teniamo quindi io avrei fatto più che altro delle considerazioni di carattere generale che magari faccio perché
Questa riforma dovrebbe consentirci in futuro di evitare
Quelli enormi difficoltà di natura politica tecnico-organizzativa che abbiamo sentito confermare anche dai dati del Libro bianco
Difficoltà che attengono ad esempio al fatto che la maggior parte dei fondi
Vengono veicolati dal Ministero dell'economia in un dal Ministero degli Esteri e quindi la cooperazione chi la sta facendo nel nostro Paese in questo momento quale ministero
Ora e vero confermo anch'io sono ho una visione ottimistica perché penso che si è anche nel concreto
Non ci sono degli evidenti miglioramenti anzi i dati sul volume dell'APS ci dicono ci
Denotano addirittura un peggioramento però sono convinta anch'io
Che quanto affermava prima la viceministra sia fondato cioè oggi qual è il miglioramento che esiste una delega politica chiara che la cooperazioni il tema della cooperazione è nelle mani
Di un rappresentante del Governo il quale può
Chiede acconto agli altri ministeri di ciò che stanno facendo nello stesso campo innanzitutto
Al Ministero dell'economia ma anche altri ministeri cioè nell'ultima nella finanziaria due mila e sette è stato istituito presso l'ambiente un fondo per progetti di cooperazione internazionale in materia ambientale e se non fosse stato introdotto l'ultimo momento alla Camera
Un emendamento questi progetti di cooperazione nati erano vitale sarebbero avvenuti senza la Consulta neanche la consultazione
Con con il il Ministero degli affari esteri quindi secondo me l'elemento positivo chiaro è che esista una delega e finalmente si potrà ricondurre tutte le attività di cooperazione all'interno di un quadro unitario si è parlato di unitarietà
Che è un primo passo verso la coerenza di questo son convinta anch'io una coerenza che attiene
Tutte le politiche internazionali dell'Italia né voglio richiamare una la politica di con me commerciali e la politica degli Investimenti anche qua
Cosa stanno facendo le imprese italiane che operano all'estero metto sul tavolo un altro elemento di riflessioni
Non ci è dato di sapere lo Lhassan accesso cita pubblica che assicura gli investimenti italiani all'estero ha una propria strategia internazionali
Che diciamo rimane nelle segrete stanze di questo istituto sulle quali non può intervenire e mi
Proprio a causa della mancanza di trasparenza non può intervenire il Parlamento e neppure il Governo allora
E su queste cose e che bisogna agire a mio parere oltre che giustamente come è stato
Chiesto su un incremento della pièce Zeni su una migliore qualità dell'aiuto però anche in questo cosa strana
Come si sta comportando l'Italia nelle sedi internazionali che sono le sedi multilaterali ma anche
La presenza italiana negli altri Paesi in particolare nei Paesi in via di sviluppo
Ultima brevissima considerazione sulle sedi multilaterali non è che l'Italia oggi non ci sia cento
E italiano il Vice Governatore della Banca mondiale noi abbiamo i direttori esecutivi si al fondo che alla banca ma quali politica questi nostri rappresentanti stanno portando portando avanti anche di non ci è dato di sapere non esiste un uovo
Dove si possa chiedere conto
Dovrebbe essere il Parlamento ma non lo si fa si possa chiedere conto delle strategie che questi signori portano avanti in questi siti allora
Il problema è finalmente chiaro e finalmente chiare c'è qualcuno in questo caso la viceministra che se ne sta facendo carico
Ce ne stiamo facendo carico anche noi dentro il Parlamento
Anche grazie forse alla presenza di persone che vengono dalla dal mondo della cooperazione definiamo uno così
Sulla multilaterali io credo che sia multe molto vero quello che sosteneva Antonio Tricarico cioè
L'aiuto multilaterale ha valore e quindi va
Conservato nella misura in cui è finalizzato alla tutela dei beni pubblici globali abbiamo un esempio positivo nella famoso fondo di lotta all'AIDS la tubercolosi dalla malaria
Di cui il DPEF prevede finalmente il finanziamento però vorrei ricordare con finanziamento che
Riguarda e mi spiace che Sottosegretario Cento sia andato via che riguarda il il due mila sei due mila sette sul due mila otto la partita ancora aperta
E in questo devo dire il Parlamento può svolgere un ruolo nella misura in cui c'è una consenso trasversale che riguarda maggioranza e opposizione verso questo fondo proprio nella misura in cui ha valore perché è una partnership pubblico-privato che però riguarda le
Organizzazioni non governative
è una partnership pubblico-privato che va a ricostituire quei sistemi sanitari nazionali del PDS che sono stati distrutti dalle politiche di aggiustamento strutturale quindi si sta muovendo bene tutti gli elementi di valutazione
Che ci pervengono sono
Limiti positivi anche dalla società civile quindi
Eh eh su quel fondo va finanziato come buona pratica la battaglia sul finanziamento dal due mila otto in poi e appena Scaffidi ludico in non sarà facile
E ecco commi
Concludo le mie libere considerazioni sull'importanza di lavori come quello che stiamo che è stato presentato oggi cioè questo
Ruolo di lo acido e della società civile e fondamentali ci danno insegnato ma neanche c'è perché nati in Italia si bilanciano ci
In contemporanea conia arricchire i coordinamenti di altri Paesi o a livello internazionale che si sono prefissi questo scopo
Monitorare il comportamento dei Governi e valutare i rischi eletto rischi dei da parte dei Governi dei intesi indegni indegni perizia di cani che nazionali
Questo è un ruolo particolare tecnico-politico che la società civile a mio parere cruciali meno mi auguro
Che
Oggi ci è stato presentato questo libro bianco che questa pubblicazione Contini nel futuro ed è un grazie sincero perché i dati e l'analisi dei dati che ci sono stati proposti oggi da Tommaso
Londinese Annoni avremmo punto interni cadere dentro le istituzioni grazie
Grazie a sicuramente continueremo adesso la parola a Francesco Martone senatore commissionare storie ma fa parte del comitato ristretto tre domande da legge della riforma della legge veniva recita anche qualche informazione su quello che sta succedendo
Devo intervenire su una serie di punti certamente c'è una parte più informativa
Per aggiornarvi anche sul livello della discussione che stiamo tenendo nel Comitato ristretto ma anche una parte più
Contributo che riguarda anche uno dei focus principali di questo rapporto di bilancia magica punto quello relativo ai fondi multilaterali
E quindi oltre alla discussione condivisione su quello che sta succedendo in termini di forma e la cooperazione vorrei anche condividere
Quello che sta succedendo e con successo in Commissione esteri in Senato sulla riforma delle istituzioni finanziarie internazionali in quanto relatore di un disegno di legge sul rifinanziamento della Banca Mondiale della Banca asiatica di sviluppo
E del Fondo europeo di sviluppo
Allora quanto riguarda la discussione nel comitato ristretto
Ci sono una serie di Confidi dissidi elementi che vorrei condividere il primo riguarda proprio lì in quello che diceva Sabina in conclusione il suo intervento cioè l'importanza di un processo che sia circolare
Ovverossia di un processo nel quale noi non stiamo soltanto discutendo all'interno del comitato ristretto ma che esiste invece una sorta di continuo feedback
Cioè la possibilità di riportare all'esterno quali sono i nodi cruciali sui quali stiamo discutendo quali sono le strategie da condividere soprattutto perché abbiamo bisogno a mio parere
Del contributo delle organizzazioni non governative che lavorano che sul campo che possano fungere anche da raccordo rispetto alle esigenze e bisogni delle comunità locali che dovrebbero essere le beneficiarie prima e poi gli interventi di cooperazione e solidarietà internazionale
Quindi su questo punto penso che sia molto importante usare anche l'opportunità del dibattito sulla riforma la cooperazione per
Stimolare questo processo circolare anche perché a mio parere per quanto posso ricordare della vecchia Hamid vicenda vera riformare la cooperazione nella legislatura antecedente la quattordicesima
Il rischio di chiudere la discussione nell'ambito ristretto nel Parlamento e quindi in un luogo dove le varie lobby hanno maggiore agio
Tuttora sussiste o comunque sia andrebbe prevenuto al massimo proprio perché
Tutti quanti abbiamo ben chiaro che l'obiettivo finale deve essere quello di fare una riforma farla bene non soltanto in termini di contenuti ma anche di processi politici
E veniamo punto acqua come stiamo cercando di costruire la discussione dentro il Comitato ristretto evidente che ci sono una serie di cornici da riuscire a risolvere il primo dei quali riguarda lo strumento cioè quello della legge delega
Che volenti o nolenti crea delle perplessità in alcuni membri del Comitato ristretto principalmente quelli dell'opposizione che vedono nella legge delega un'esposizione del Parlamento
Per evitare che questo tema potesse protrarsi eccessivamente
Abbiamo deciso di procedere in un'altra maniera ovverossia quella di svolgere un'analisi comparata dei vari disegni di legge iniziativa parlamentare della legge delega evidenziare i quali sono i punti critici
Cioè il punto in cui ci sono maggiori divergenze scioglierli via via
Quindi via via costruire già un percorso in cui i temi negli mi merito delle questioni venga affrontato e risolto per poi arrivare possibilmente a una bozza di disegno di legge
Da discutere poi con un ciclo di audizioni chiaramente per agevolare anche un contributo diciamo sistematico e sistemico di coloro che sono i soggetti primari della cooperazione
Oggi dovremmo fare un passo in avanti per quanto riguarda il primo blocco tematico quello relativo
Ai soggetti che fanno cooperazione al rapporto tra cooperazione politica estera
Al tema del del rapporto tra bilaterale multilaterale multi bilaterale e anche una questione che è rimasta ancora in parte risolta che
A mio parere andrà risolta però in maniera un po'più puntuale con delle audizioni sul rapporto tra la assistenza umanitaria emergenza e cooperazione
Quindi il tema celle Lalla Procida processo grossomodo che abbiamo in testa è questo
Sperando entro le entro inizi dell'estate di arrivare comunque averlo scrostato la maggior parte del lavoro in termini di merito per poi appunto procedere a settembre con una partecipazione estesa anche
Non troppo Steva diciamo che dobbiamo evitare di usare audizioni con dare le audizioni come pretesto per allungare in maniera indiscriminata i tempi di discussione
Il puri la data che tutti condividiamo e non perché c'è il G otto io
Franche sinceramente spero che il G otto in Italia non si faccia non perché sono eletto in Sardegna ieri sai ritardi stanno già infrangendo
Ma perché piuttosto che un G otto andrebbe fatto un CN a un girello quello che sia quindi
Anche su questo noi lavoreremo in futuro
Però perché il due mila nove rappresenta comunque una scadenza importante e prima del due mila nove dovrebbe svolgersi la Conferenza do a Proust la si fa il voto su finanza per lo sviluppo
E l'Italia non è che può accontentarsi di andare magari con le carte in regola punto di vista di contributi finanziari ma deve anche avere a nostro parere gli strumenti adeguati adatti in per far sì che hai contributi finanziari seguano anche delle strategie di sviluppo coerenti e concrete
Questo per quanto riguarda quindi quello che sta succedendo nel comitato ristretto vorrei invece svolge una serie di considerazioni più generali sull'altro tema
Cioè quello dei fondi multilaterali perché mi sembra che anche se è stato oggetto di discussione in questa sede io ero bloccato a votare quindi non sono riuscito a seguire tutta la discussione
Comunque un punto sul quale
La settimana scorsa ci siamo già confrontati in comitato ristretto riguarda i criteri che devono informare le sinergie tra i vari fondi multilaterali bilaterali e multilaterali
Io francamente la penso così e tra l'altro mi sembra di interpretare anche quello che è stato detto
Bisogna capire cosa e multilaterale può fare deve fare e cosa deve fare e non non deve fare non può fare
Ad esempio
Inganni programmi infrastrutturali che possono essere fatti dal settore privato però stante una normativa è un quadro di normativo di riferimento rigido e ben chiaro sulle ricadute Rivi sviluppo degli investimenti privati
A mio parere le banche multilaterali di sviluppo non devono farlo ma neanche la cooperazione italiana deve farlo
Per i per evitare appunto di fare rientrare l'aiuto di incollato in altra maniera
Allora i criteri sui quali ci edilizie Remo saranno quelli della coerenza certamente la sinergia della sussidiarietà della complementarietà
Capire quindi quali sono gli strumenti politici e se è lì e anche Ist normativi necessari per garantire questi criteri questi principi
Anche perché a mio parere il tema del fondo unico non mi soddisfa non soddisfatto in tutti in toto
Il bisogno che c'è di maggiore organicità e diciamo il Visionnaire rispetto a quello che l'Italia fa negli Emilia essi ambiti bilaterale multilaterale cooperazione Investimenti commercio cancellazione del debito agenzia il credito all'esportazione e compagnia cantando
Quindi concordo con quello che è stato detto prima dal rappresentante del Cini
C'è bisogno che anche in Parlamento si possano porre le basi per una strategia diciamo di lottare alla povertà e di partenariato che sia multidimensionale
Ovvero sia che l'Italia abbia una visione ben chiara di dove vuole collocarsi cosa vuole fare a livello internazionale
Tra l'altro è anche più parlando di cooperazione allo sviluppo ma di partenariato pubblico comunque sia perché di mille le me di G otto di quello parla
E punto e poi definire quali sono gli strumenti gli ambiti e in quali perseguire questi obiettivi
Sabina ha parlato del tema degli investimenti
Anche io son d'accordo che il tema degli investimenti può essere aggredito e affrontato anche in termini di ricadute di sviluppo tra l'altro so che in Commissione esteri della Camera loro stanno avanzando una discussione molto articolata sull'accordo gli investimenti Italia Guatemala
Non l'abbiamo fatto in occasione dell'accordo sugli investimenti con la Repubblica Democratica del Congo presentando un ordine del giorno che delinea sebbene i quali sono i paletti e i criteri
Affinché anche un accordo bilaterale sugli investimenti sia dotato di reciprocità cosa che oggi non esiste
E anche che possa essere una leva tra le altre per la ricostruzione e per la il buon governo in e nella dissi ma anche altrove
Quindi io penso che gli investimenti privati non non debbano essere
A priori esclusi come leva di sviluppo però devono essere comunque inquadrati in una in un ambito diciamo di riferimento normativo che faccia sì che ad esempio le imprese italiane siano tenute
A fare una valutazione delle ricadute di sviluppo delle attività si è tenuta a farlo perché magari sono le leve finanziarie assicurative Sace Simest che li obbligano a farle o altri strumenti che certamente non possono restringe soltanto i codici di condotta volontari
E poi per quanto riguarda appunto la Banca mondiale e le altre banche come detto abbiamo avuto già occasione sia nel corso la scorsa legislatura in Commissione esteri sia in questa sia di audire
Alcuni chieda dei direttori esecutivi
Delle banche multilaterali di sviluppo in Commissione sia di audire le organizzazioni non governative e anche i direttori generali del Ministero l'economia e delle finanze
Proprio perché siamo convinti che ci sia necessità di una maggiore sinergia ma anche di un maggiore indirizzo politico da parte del Parlamento che si espleta
Soltanto
Nell'occasione nella quale viviamo chiamati ogni tre anni a ricostituire capitali diciamo i contributi volontari capitali della Aida e delle altri fondi delle banche multilaterali che si occupa di lotta alla povertà
Allora che abbiamo fatto
Finora io in quanto relatore opposto una serie di punti molto stringenti per quanto riguarda sia i problemi di governance interno a queste istituzioni finanziarie in particolare Banca mondiale ma anche Banca asiatica di sviluppo
Sia per quanto riguarda
Alcune alcuni blocchi tematici
Quello dell'Energia e quindi del sostegno di qua a Combusta fonti combustibili fossili da parte di queste di questi enti sia per quanto riguarda la privatizzazione dei beni comuni in particolare l'acqua
Allora a tal riguardo appunto abbiamo evidenziato una serie di incongruenze e anche una serie di necessità ovverossia come far sì che attraverso una discussione su questo disegno di legge si possa raga recuperare anche un ruolo pubblico
Del della sfera pubblica per la tutela la promozione dei beni comuni beni pubblici globali
Allora l'ordine del giorno che presenterò in Aula al riguardo prevedo un elemento di coerenza all'Italia e il Governo Prodi si è impegnato a una moratoria
Sul nove prima intenzioni dell'acqua e anche a strumenti di cui dite di recupero di una controllo partecipato né giusto né partecipata dell'accollo chiederemo che l'Italia faccia altrettanto anche nelle sedi multilaterali competenti
Banca mondiale fondo europeo di sviluppo e altri e altre questioni tra l'altro
è un'urgenza queste ancor maggiore se teniamo conto io leggevo sul Guardian di ieri questo rapporto di Walter Reder che uno ng I dell'inglese che si occupa di accesso all'acqua il water sanità inciampi
Che dice appunto che gli obiettivi di sviluppo del millennio sull'accesso all'acqua in Africa non verranno in cui non verranno soddisfatti
Allora sepolti può leggere questo in due maniere o che i fondi pubblici non servono e non bastano e quindi verrà rilanciato il tema del parteneriato pubblico-privato pure che proprio il partenariato pubblico-privato che non funzionano in Consiglio non non perenti cioè perseguimento degli MDG
Allora io penso che questo elemento sia assolutamente importante anche in linea rispetto la decisione che il tutto condivisibile del Governo italiano riuscire Pippia F
Ultima questione a una questione che mi sembra interessante
Scorso nel corso la scorsa legislatura nel disegno di legge di rifinanziamento delle banche multilaterali
Su mia iniziativa anche di altri parlamentari venne introdotto un emendamento che può essere utile
Che riguarda l'obbligo del MEF di produrre un piano triennale di di di strategia al Parlamento per quanto riguarda appunto le banche multilaterali di sviluppo purtroppo che il ha letto di recente quello che come si è tradotto in pratica questo impegno
Resta un po'somma
Insoddisfatto
Però è anche vero che questo è uno strumento che noi che il Parlamento può usare per richiamare il Governo a riferire ex-ante rispetto alle linee strategiche che l'Italia vuole rappresentare in quelle sedi
Ora l'emendamento l'emendamento che verrà proposto
Di guarderà un passo in avanti cioè si chiederà al Ministero l'economia e delle finanze con casi al Governo di fornire al Parlamento
In tempi stretti una valutazione dell'operato delle ma banche multilaterali di sviluppo in termini di perseguimento degli obiettivi di sviluppo del millennio
E questo praticamente creerà per forza una sinergia e non un corto circuito tra Mestre Ministero del De e cooperazione perché la cooperazione dovrà per forza dire
Secondo loro come questi contributi con sono strumentali rispetto al perseguimento degli obiettivi di sviluppo del millennio
è altra questione l'agenzia nel nostro disegno di legge noi proponiamo Rifondazione Sinistra l'opera riponiamo l'Agenzia possa anche contribuire a produrre delle guideline ovvero sia delle linee guida che debbano informare
Le attività e lì e le posizioni politiche dei nostri rappresentanti nel board
Devi delle banche multilaterali di sviluppo tenendo conto però che c'è un problema perché l'Italia non è sola in quelli board rappresenta dei collegi plurali di altri Paesi anche quindi bisognerà trovare un modo per sciogliere questo punto
Chiudo con una questione che
è stata toccata immagino la presentazione sulla al Maga in maniera allegra ricontabilizzare la PS
Comma già il rapporto concorre delle ONG europee denunciava alcune cattive pratiche da parte di alcune agenzie europee che includevano nell'APS anche le spese per i rifugiati delle borse di studio per i tagli all'estero
O le missioni anche militari come fa l'Inghilterra
Ho anche i CPT come sembra faccia anche l'Italia ma che ha fatto anche l'Inghilterra finanziando e contribuire considerando cooperazione allo sviluppo il sostegno a campi di rifugiati esternalizzati in Africa
E questo è un punto che secondo me estremamente critico anche perché oggi vi faccio un caso emblematico io non riesco ancora a capire come verrà contabilizzato il contratto
Fatto dal mi dà la Farnesina alla ecco la compagnia mercenarie inglese Egisto che come ci è stato confermato di recente avrà come compito quello di tutelare la sicurezza dei cooperanti italiani nel di nelle PRT di di qua Rana Siria
Allora
Questa verrà contabilizzata come cooperazione un PRT ovverossia la commistione pur militare e civile della Codella contabilizzata come cooperazione o altro e su questi punti a mio parere dobbiamo avere le idee ben chiare evitare che questo succeda
Razze sarà aggiunto nel frattempo anch'io a Como veniva
Sabina Siniscalchi e Francesco Martone sono appunto del gruppo parlamentare di Rifondazione Comunista essere operaia come nervi comunisti
Extraeuropei extraeuropea
La rogna dei Comunisti italiani anche lui responsabile del del del suo partito e insomma grande
Diciamo conoscenza di questi tempi la manovra
Grande conoscenza
Può
Non credo
Perché nessun temi complessi
E che hanno bisogno di un di questi strumenti che ci ci fornite regolarmente sodo per studiare tra l'altro io non vengo dal mondo da cooperazione
E questo e anche una cosa che volevo affrontare misto ho trovato molto interessante la considerazione che faceva Flavio Lotti sulla questione
Di come rapportarsi con la politica cesserà portarsi questo mondo che oggi qui riunito che si riunisce
Regolarmente si rapporta con la politica con l'atteggiamento della lobby
O se ha una un'ambizione più alta
Più più grande cioè quella di fare della cooperazione ed il tema della cooperazione è una grande questione politica
Che non riguarda solo gli operatori o chi ha più attenzione nei confronti del mondo e la questione la cooperazione ma diventa elemento centrale del dibattito sul modello di sviluppo sul modo in cui ci si
Rapporta con con il resto del del mondo e col modo di questi nello stesso modo nello stesso tempo ci si sente cittadini di questo Paese questo io il tema che volevo affrontare
Con voi perché penso che anche l'insofferenza che sempre emergeva
Nell'intervento di Flavio e che e diffusa e che comprensibile e che spesso è anche nostra
A cui ha risposto in modo puntuale e politicamente convincente Patrizia Sentinelli raccordi raccontando dello sforzo politico
Che porta risultati sono i risultati appunto
Percepibili concreti sul piano della del dell'inversione di tendenza ecco però questa insofferenza politica deriva anche dal fatto che noi non riusciamo complessivamente apporre queste questioni al centro del dibattito politico e quindi la necessità di uno sforzo congiunto
Perché appunto sul tema della cooperazione sviluppo più generale sul tema politica estera il nostro Paese e di quella necessaria svolta
E di discontinuità in gran parte ottenuta ma in parte ancora da con cui stare sia al centro l'attenzione di base i prossimi dei progressi prossimi mesi io dico questo per dire che
Non ci può essere un alibi delle forze politiche perché noi oggi abbiamo
Dei parlamentari che si occupano di cooperazione allo sviluppo alcune forze politiche
Che tenta un'elaborazione mai la gran parte delle forze politiche assente
Sul piano della propria responsabilità che che prima di tutto Querini chiare il il tema l'allora la lettura dei processi di una cooperazione alla questura influenza anche sulla legge
Cioè io non penso che la legge possa essere solo frutto della della giusta posizione del Governo che ha finalmente definito il il disegno di legge delega e manchi
Del del di un dibattito che riguardi anche la posizione della sinistra dentro la coalizione
E la coesione nel suo complesso
Per questo penso che dobbiamo abbiamo già fatto delle dei dei passi spero che ne possiamo fare Hancu gli altri anche alla Camera costruire cioè costruire un un punto di dialogo tra anche tra le forze politico parlamentari
Che definisca tanto più nel momento in cui abbiamo fatto nelle assemblee centocinquanta parlamentari la il il processo da costruzione anche di una
Di un di una di una massa critica abbiamo chiamato così
Dentro dell'Unione che definisca i punti irrinunciabili perché poi quando si parte per una
Discussione come quella è necessaria anche definire politicamente e quali sono gli elementi fondamentali
Sapendo che il due mila nove ci ha detto Martone
E la dead line però anche possibile
Se non riusciremo a far sì che ci sia un combinato disposto tra pressione dell'opinione pubblica costruzione o questa la politica generale e azione di forze politiche parlamentari che non è mica detto che in questa legislatura potevano casa riforma
E che quindi c'è tutto il la la questione del far funzionare
I meccanismi cambiare i meccanismi anche all'interno del quadro dato
Ora Patrizia Sentinelli sa anche su questo avrà l'appoggio ma a breve non solo l'appoggio ma anche
La spinta perché accanto alla discussione generale sul tema della riforma ci siano interventi i più efficaci perché cambi la strutturazione a ai alloggi del del del meccanismo di funzione di funzionamento
Ancora una cosa volevo riprendere sui su quello che diceva Tricarico sua crisi sistematica
Io penso che ci abbiamo avuto anche gli altri discussione a finanziare alcuni elementi di di
Di emersione anche dentro la maggioranza di che cosa significa percezione la cooperazione sviluppo in alcuni casi
Una distorsione totale del ruolo della cooperazione quando si parla
Ideologicamente dell'Arco della funzione dei privati nella cooperazione allo sviluppo
Si pone un tema che poi addirittura delle ricadute ridicole sul fatto che in finanziaria abbiamo deciso che le Fini le nostre ambasciate non la cooperazione e sviluppo dei nostri ambasciate possono fare
Possono ACEA c'è tali fondi privati tale funzionamento ordinario della delle nostre ambasciate e quindi
Siamo a un punto di privatizzazione possiamo dire addirittura delle funzioni diplomatiche
Del nostro Paese qua e poi questo quanto ha ha riflesso struttura cooperazione cioè su quelli soggetti che hanno interesse a influire sulla fu sulle funzionamento quotidiano delle ambasciate
Con sponsorizzazioni di ristrutturazioni o di quant'altro Stato provviste finanziarie potete
Immaginare quindi
Questa è un punto il secondo punto è la questione della spesa militare abbiamo avuto una discussione sul sulla sulla centottantacinque sulla relazione sua centottantacinque
Che ha fatto emergere una spinta apre la cancellazione definitiva di quella legge cioè perché
Dichiarata fuori dalla dalla dalla completamente dalla coerenza di applicazione e qui ci sono dei problemi perché se
Non riusciamo a costruire un problema nel nella costruzione di accordi
Degli accordi militari con Paesi come Israele come
Come il Sudan come come l'India insomma allora posti oggi rischiamo davvero di avere di più dei degli arretramenti anche su quei punti di mediazione al ribasso che sono stati ottenuti rispetto questi passaggi concludo quindi dicendo
Che io non vorrei avere un rapporto genio come forza politica come credo che se non sia
O efficace ripeto nessun tipo di rapporto lobbistico rispetto questo Papa questi passaggi
Ma che debba essere come quella job la giornata di oggi uno portata pienamente sul piano politico e che nessun parlamentare amico
Otto più o meno esperto può risolvere il problema della responsabilità delle forze politiche parlamentari rispetto questi passaggi perché se non ci sarà questa
Non ci sarà la legge
E non ci sarà neanche la svolta né in termini di di afferire diedi disse di fondi di posizionamento dove abbiamo bisogno di una pressione su tutto il PIL il piano politico
E non solo la trovare i canali più efficaci per poi essere presenti nei momenti della discussione
Grazie adesso l'ultimo intervento Alberto Torazzi e di fare poi ovviamente se ci sono domande interventi siamo disponibili
Continuare la discussione Alberto
Se io cerca di rubarvi meno tempo possibile vista anche l'ora tarda
Ed alcune cose sono già state dette io vorrei come dire fra un attimo riferimento rispetto
Alla questione possono delle questioni fondamentali che credo a volte vada un po'sotto traccia no un'inversione di tendenza in realtà c'è stata c'è stata un'inversione di tendenza non soltanto per quanto riguarda i fondi piccoli passi e timidi obiettivamente Moni persone di tendenza politica
A cui noi non possiamo non fare riferimento
è un'inversione di tendenza politica che è importante perché ci consente nuovamente di non ragionare più in termini come si diceva ancillari
Ma di Regioni di ragionare nei movimenti nell'organizzazione non governativa e come interlocutori accreditati accreditabili
Per una nuova cooperazione ecco la questione che ha fruttato la viceministra Sentinelli però rimane comunque centrale no la la questione della coerenza delle politiche
Una questione della coerenza delle politiche che come si vede per piccoli passi può essere raggiunta no abbiamo parlato degli accordi di partenariato economico tra Unione europea e Paesi ACP
Che può essere raggiunta ma che non ci basta siamo ancora metà del guado non si è ancora citato non sa ancora parlato di quello che è successo il ventuno giugno Potsdam
Separato di multilateralismo si parla di multilateralismo e si parla di protagonismo
Possibile diciamo dell'Italia a livello politico del multilateralismo ma di quale multilateralismo stiamo parlando quando il ventuno giugno a Potsdam per riuscire a dare ossigeno a un negoziato che ormai moribondo
Come negoziato di Doha organizzazione mondiale del commercio sia si incontrano quattro Paesi Stati Uniti Unione europea Brasile e India
Mi domando e molti nazionale multilateralismo pone un campionato mondiale di calcio dove però purtroppo la maggior parte dei Paesi sono sostanzialmente non qualificati perché le qualificazioni non c'erano
Ed è un multilateralismo nascosto sostanzialmente che salta perché alcuni Paesi Brasile l'India in particolar modo oltretutto facendo proprie le dinamiche economiche politiche che sono classiche delle grandi potenze hanno deciso di rompere quel tavolino
Quindi il Doha Round oggi quindi negoziati multilaterali
All'interno dei quali come del nostro Paese dovrebbe giocare un ruolo di rottura sostanzialmente rispetto a quelle logiche che hanno accompagnato l'Organizzazione mondiale del commercio dal novantacinque a oggi nei fatti è bloccato ed è bloccato proprio perché il multilateralismo di non funzioni
Non c'è una grande riflessione anche attraverso in mezzo tra di noi tra l'organizzazione non governativa i movimenti
Sul fatto che c'è una contrapposizione tra multilateralismo e bilateralismo cioè si dice nel momento in cui salta al Doha Round nel momento in cui salta il multilateralismo
Sui negoziati commerciali il rischio è centinaia o migliaia di accordi bilaterali che chiaramente dovrebbero essere potrebbero essere a vantaggio delle grandi potenze dei grandi Paesi
Il problema è che di fronte un multilateralismo che non funziona proprio perché
Non è un vero multilateralismo qua un problema di coerenza delle politiche si pone a maggior ragione se poi
Come dire il
Principale responsabile del dicastero sul
Commercio per del Ministero per i nel commercio con l'estero che
L'onorevole Bonino voglio dire una linea che assolutamente in controtendenza rispetto al viceministro Sentinelli su questo secondo me una seria riflessione bisognerebbe fare
Una seria riflessione che però come dire ci accompagna dal multilateralismo alle nuove logiche che si stanno sviluppando non separato del pubblico privato mi verrebbe da dire per assonanza dal multilateralismo sesto sparsa multi stakeholders
E qua come dire vengono in campo tutta una serie di questioni che riguardano qual è il ruolo dell'economia e qual è il ruolo degli attori privati all'interno di un
Di una crescita di uno sviluppo di un tempo in un certo tipo di cooperazione che noi vorremmo
Noi sappiamo all'interno del
Del delle partnership con il pubblico privato quali sono i rischi precedentemente Tommaso né elencati alcuni che sono
Come dire rischi sostanziali sono gli stessi rischi che noi vediamo all'interno dello sviluppo dell'economia e solidali rispetto alla partecipazione delle grandi multinazionali rispetto
Alla crescita di economia alternativa
E che sostanzialmente sono delle prese di posizione che troppo spesso sono accompagnata politica di marketing di che nuoce Inge poco accompagnata politica invece di sera riconversione delle pratiche produttive o dei con Omnitel
Grave mi preme da fare un esempio rispetto al cambiamento dei
Al alle politica sul cambiamento climatico no e deve come dire sulla bocca di tutti il fatto che Scaroni e l'ENI abbia deciso di togliersi la cravatta e la giacca per diminuire
Il l'utilizzo dell'aria condizionata proprio lentano degli uffici dell'ENI cioè se questa
è una delle politiche che lei ne che lei mi porta avanti per quanto riguarda il combattere con ben più il cambiamento prima climatico beh voglio dire il ruolo del il ruolo reale diciamo del privato all'interno dei cambiamenti sostanziali nelle politiche internazionali da tenere
Sostanzialmente presente
Come ultimo invece vorrei parlare di un grande assente che è stato invece
Clienti che non è stato considerato all'interno della riforma della di questa legge o di questa normativa no perché se è vero che c'è stata un'inversione di tendenza è altrettanto vero che purtroppo
Come dire il il microscopio è stato puntato sui classici attori della cooperazione sia detto per più tempo e per più mezzi
Che il mondo della cooperazione molto articolato e si è molto diversificato negli ultimi anni in realtà questa diversificazione decantata non è stata poi nei fatti ne analizzata e se vogliamo neanche concretizzata
Normalmente o comunque ancora oggi si ragiona su una cooperazione basata sostanzialmente sul privato sul pubblico sull'operazione non governative esistono tutta una serie di nuovi attori sociali
Che non sono necessariamente organizzati perché non sono decisamente organizzazioni
Che fanno parte di quell'ampio mondo dell'economia solidale
E che parlano di cittadini che si stanno organizzando in gruppi ancora informali ma che comunque sono gruppi nord supremo dei gruppi d'acquisto alle alle alle realtà dei distretti di economia solidale all'interno del quale la finanza etica al commercio equo sono
Tra i motori trainanti non solo ma sono tra i motori trainanti ora la domanda e perché dobbiamo circoscrivere all'interno di un ambito che è solo e soltanto economico delle esperienze che sono esperienza di partenariato tra nord e sud del mondo
Perché non possiamo invece ragionare in un ampliamento dello scenario all'interno del quale questi attori possono trovare in un'ottica di cooperazione decentrata un loro spazio di collaborazione di costruzione di partenariato e di costruzione di filiere pulite
In cui la cooperazione non è soltanto cooperazione economica ma diventa anche una cooperazione tra comunità mi verrebbe da dire costruiamo una sorta di multilateralismo dei territori
All'interno del quale
Artigiani del nord artigiane del sud trovano una convergenza per riuscire a creare e a proporre un sistema diverso
Quello che viene fatto e che è stato fatto ultimamente in particolar modo per farvi un esempio tra i sindacati cotto Nieri spagnoli e
Il ROPPA il movimento per esempio
Dei piccoli contadini dell'Africa occidentale no come dire una dichiarazione d'intenti ma anche il tentativo di far convergere interessi che sono interessi basate su un modello alternativo di produzione
Ecco io questo credo che questo sia un grande assente nella nostra discussione
Credo che questo
Non necessariamente debba essere inquadrato secondo gli schemi classici del del rapporto nord sud del mondo ma dovesse dovrebbe essere molto probabilmente citato sulla logica centro periferie del mondo c'è dovremmo riuscire a trovare
All'interno dell'ambito cooperazione internazionale una nuova lettura che sappia creare ponti tra le periferie del mondo indipendentemente dalla propria localizzazione geografica
E molto probabilmente all'interno di questo ragionamento sui distretti sui territori e su come dire l'esclusione sociale nel nostro Paese come nei Paesi come nei Paesi terzi potrebbe essere interessante grazie
Allora
Non era l'ultimo intervento perché nel frattempo ci ha raggiunto diciamo duplici solidi gravosi impegni parlamentari il senatore Giorgio Tonini che relatore della riforma della legge quarantanove
Purtroppo prima c'era molta più gente se nel frattempo diciamo con me alla fine della mattinata molti sono andati via però insomma ci sono molti addetti ai lavori e molte persone diciamo qualificare per
Così ricevere diciamo le informazioni
So assessore già pronto se voglia intervenire circolo sbottato subito diciamo nella
Nell'arena
Sapere che cosa succederà appunto nei prossimi mesi nelle prossime settimane quali sono diciamo
Le prossime scadenze che ci aspettano per la discussione della riforma legge quarantanove
E anche sapere diciamo quale interlocuzione al Parlamento sarà in grado al Senato in questo caso di
Avviare
Con le organizzazioni della società civile per ricevere contributi proposte iniziativa diciamo che vanno in questa direzione grazie ancora sotto il fatto mille forze per poter venire ma
Quando si dice
Si
Beh innanzitutto mi scuso perché
In questi casi bisognerebbe prima ascoltare per che parlare però il libro bianco ma lo leggerò adesso con con calma e attenzione
Del resto
Alla cosa che interessa più a voi so che già il collega Martone ne ha parlato capire a che punto siamo con l'iter del
Del lavoro parlamentare
Stamattina
Il mercoledì è una giornata drammatica perché la giornata proprio centrale dei lavori parlamentari voi sapete tutti quali sono i numeri al Senato ieri pomeriggio siamo andati sotto perché mancavano
Cinque dei nostri e quindi senza eccezione alcuna bisogna star lì
Veniamo al all'iter parlamentare
Io credo che ci sia un fatto penso ne abbiate già parlato assolutamente positivo e nuovo nel nella faticosa ricerca di una riforma
Della legge
Che l'atteggiamento del Governo
Nelle due legislature passate sia la scorsa dove praticamente non si è fatto nulla
Sì anche in quella precedente nella tredicesima legislatura nella quale ci furono tentativi seri
Di riforma della della legge sulla cooperazione il tassello che mancava e che alla fine si rivelò decisivo era il tassello dell'impegno del Governo il Governo faceva
Per dirla in modo elegante il pesce in barile poi quando si è arrivati alla stretta finale ci si è accorti che che i conti non tornavano e che quindi la legge non non poteva passare
Questa volta invece il Governo ci ha messo la faccia
E ha affrontato e risolto alcuni dei nodi anche molto duri molto complessi che riguardano
Diciamo così gli interna corporis dell'Amministrazione
Sia i nodi che riguardano la Farnesina che naturalmente sono noti molto importanti sia quelli che riguardano il rapporto tra
Il Ministero degli esteri e gli altri ministeri
Sia perfino sia pure con una formula
Ancora un pochino più incerta il nodo del rapidi rapporti tra il Governo centrale
E
Le Regioni e le autonomie locali
Il testo del del Governo è passato alla Conferenza Stato-Regioni quindi c'è un via libera da parte del sistema delle autonomie rispetto ad una possibile riforma ecco questo è tanto lavoro fatto
E quindi questo consente al lavoro parlamentare di partire un bel pezzo più avanti rispetto a come si era partiti non dico la volta scorsa ma certamente
Due legislature fa
Qual è il problema che noi abbiamo davanti il problema che i numeri parlamentari sono quelli che sono e rendono molto difficile e forse anche inopportuno
Come dire un atto di forza parlamentare su questa legge
Credo che questa legge può diventare tale c'è questo disegno di legge può diventare legge dello Stato soltanto se si crea un clima di collaborazione
Diciamo tra le forze politiche quindi a scavalco dei dei poli del del bipolarismo politico e quindi che l'opposizione in qualche modo condivida le linee fondamentali di questa riforma
è per questo credo che il Governo ha deciso di assegnare al Senato in in prima lettura il disegno di legge
E che quindi il lavoro è l'iter cominciato dal Senato perché è del tutto evidente che
Se si passa al Senato poi alla Camera ci sono comunque i numeri e non vale invece viceversa cioè
Si potrebbe passare alla Camera maggioranza ma un po'ritrovarsi in una situazione ingestibile al Senato
E il nostro lavoro
In questo momento è quello di costruire le condizioni politiche perché ci sia il consenso su un testo che possa passare al Senato
A me pare che ci siano allora quattro nodi da risolvere
Dopo aver ciò affrontato è sciolto un nodo preliminare del nodo preliminare che
L'opposizione si è posta in un atteggiamento assolutamente costruttivo del resto in Commissione esteri c'è una tradizione di lavoro in comune a parti rovesciate ormai ogni legislatura cambia
Chi sta al Governo a chi sta all'opposizione quindi
Nelle Commissioni dove
Diciamo così le prove di forza gladiatori e non non hanno molto senso c'è ormai una tradizione positiva di di di dialogo di confronto poi ci sono le cose su cui non si è d'accordo e non c'è d'accordo ma non è che ci si fa la guerra
A priori tutti i giorni
C'è una consolidata ormai abitudine di di lavoro comune di riflessione di rispetto reciproco in più noi abbiamo la la ventura di avere nella Commissione esteri del Senato
La presenza di alcune personalità del centrodestra che hanno avuto responsabilità di governo nella scorsa legislatura in modo particolare due ex sottosegretari come Mantica e come Antonione
I quali in particolare Mantica hanno avuto anche la delega su questo settore quindi hanno competenza e hanno anche interesse tutto sommato a che alla fine alcuni nodi vengano sciolti vengono affrontate vengano risolti
Il problema è che il centrodestra fa molta fatica
E devo dire
Non mi sento come dire di di criticarlo a priori per questo fa molta fatica ad accettare l'ipotesi di una delega al Governo su questa materia cioè
Penso per onestà intellettuale che a partire ove sciato e forse anche noi avremmo fatto la stessa cosa ecco l'idea di dire diamo delega al Governo Berlusconi per rifare la riforma legge insomma
Penso che saremmo stati criticati diciamo così ecco se avessimo detto di sì ecco
E e allora me difficile come dire attaccare loro per questo atteggiamento tanto più se come al momento sembra non è un atteggiamento strumentale c'è da parte loro c'è la richiesta di affrontare in un vero disegno di legge
I nodi affrontarle insieme a risolverli e quindi e quindi far passare la legge in tempi anche certi più rapidi che sia possibile
Il Governo resistere su questa invece diciamo sulla linea della delega
Anche diciamo accampando ragioni assolutamente non infondate perché alcuni dei nodi complessi di cui vi ho parlato prima e cioè il rapporto diciamo i rapporti interni al Ministero degli esteri
Tra le varie insomma istanze che ci sono dentro al al Ministero degli esteri le varie preoccupazioni dei vari corpi dello Stato
Da dai diplomatici gli ambasciatori il problema della direzione generale sono tutte cose che conoscete quanto me
Sia i rapporti tra Ministero degli Esteri e gli altri Ministeri in particolare il Ministero delle Finanze dell'economia
Sia il problema dei rapporti Stato regioni insomma è chiaro che con la delega lì si risolve in maniera più fluida se invece bisogna andare ad una normativa di dettaglio è chiaro che i problemi che ritrovi tutti subito mentre invece con la meccanismo della delega poi
Trovare l'accordo sui princìpi e poi
Delegare a un negoziato successivo la definizione puntuale dei punti
Queste sono le due posizioni diciamo così di partenza
Il tentativo che che ho fatto come relatore sostenuto dai dai colleghi della maggioranza è stato quello di dire cerchiamo una terza via
Una terza via che potrebbe essere quella di dire riversiamo in un disegno di legge della Commissione
Quindi del relatore ma del relatore e quindi della Commissione i contenuti fondamentali del disegno di legge del Governo
E
Ci escono circoscriviamo la dea lega agli aspetti organizzativi che riguardano appunto questi punti cioè il rapporto
Tra i Ministeri
La questione dell'agenzia che ha anche un risvolti anche molto tecnici e quindi è è utile e su quello immaginare un percorso di delega e poco altro
Su questa ipotesi il Governo è d'accordo
Quindi il Governo ci ha dato via libera di di andare avanti su questa strada provare a cercare la la la la via d'uscita su questa strada e l'opposizione non è pregiudizialmente contraria diciamo ha detto va beh andiamo a vedere come come viene se davvero
Si tratta di deleghe circoscritte ad aspetti puntualmente organizzativi non abbiamo diciamo una un no di principio questo ci ha consentito di partire
E adesso stiamo lavorando proprio in queste in queste settimane in questi giorni sul un testo unificato in un comitato ristretto che è stato costituito su proposta del presidente Dini
Quindi c'è questo comitato ristretto che sta lavorando ad un testo
In questo testo noi in sostanza vogliamo affrontare i seguenti nodi quattro di cui parlavo prima primo
Una cosa che a me sta molto a cuore che però ho visto avere incontrato grandi consensi trasversali
Quello che
Prendendo lo dal dibattito vostro vorrei dire in modo particolare potremmo chiamare il cambiamento di paradigma della cooperazione allo sviluppo
Tema sul quale in astratto c'è una grande consenso può e non è facilissimo da tradurre in norma per esempio ne vorremmo provare a forzare un pochino la nomenclatura anche cioè l'uso dei nomi l'uso dei termini nella legge
Già la parola cooperazione allo sviluppo
Ci sembra un po'stretta è un po'è un po'datata ancora di più quella di aiuto pubblico allo sviluppo che dà proprio il dei Dea di qualcosa che
Cala dall'alto verso il basso
Lo sforzo che stiamo facendo e quello invece di rendere consapevole il testo delle punte più alte del confronto in questi anni cioè l'idea che
Non viviamo più nel mondo diviso in blocchi né nel senso non est-ovest e neanche in quello nord-sud perché e il fenomeno della povertà dell'impoverimento del sottosviluppo è molto più trasversale di quanto non fosse un tempo
Ci sono ancora troppi poveri nel mondo ma è sempre più difficile dividere il mondo in Paesi ricchi e Paesi poveri
Perché ci sono milioni e milioni centinaia di milioni di poveri in Paesi che non sono più poveri perché la la Cina non è più un Paese povero il nemmeno l'India è più un Paese povero pure credo che la maggioranza dei poveri del mondo si concentri in India e però
I Governi del mondo fanno la fila non per andare ad aiutare i poveri in India ma a fare affari con l'India e quindi
è chiaro che il vecchio cliché non funziona più e viceversa esistono centinaia di milioni di poveri anche i miei nei paesi per esempio dell'Unione europea perché essa abbiamo con l'allargamento a Est
Ho per esempio il caso della Russia
Che è un Paese che è l'OCSE-DAC e non non annovera più tra i Paesi meritevoli di di di
Di aiuto allo sviluppo è che però hanno ancora situazioni tutte cose che conoscete molto meglio di me allora l'idea è quella di provare a insistere sugli aspetti
Di cooperazione paritaria di partenariato
Sulla base del
Dello slogan per cui ogni popolo ogni Paese il ricco di suo e il problema non è che qualcuno gli vada da fuori a dare qualcosa ma che semmai gli si affianchi per aiutarlo a ritrovare il filo della
Del proprio auto sviluppo
Ecco questa riassunta qui in maniera molto rapida il primo tema sul quale c'è un consenso di fondo bisogna vedere come riusciamo a tradurlo
In norma il secondo tema invece tutto politico è il tema del ruolo del MUD del Ministero degli esteri
Del rapporto tra politica estera e cooperazione chiamiamo ancora così cooperazione allo sviluppo
Qui c'è un consenso ampio una orientamento prevalente a rafforzare molto
La regia del Ministero degli esteri
Per superare una situazione di disarticolazione che viene vista come un problema è una debolezza una fragilità italiana Millefiori
Di tipo anche istituzionale non solo non governativo ma che ogni Ministero va per conto suo ogni Ministero si costruisce la sua politica dalla cooperazione per non parlare
Il fatto che ogni Regione si sente abilitata avere una sua politica estera ogni Provincia ogni Comune ogni circoscrizione ecco
A volte anche comprendo di ridicolo l'Italia in alcune situazioni famoso episodio del ministro cinese riceve il nostro ministro dice lei al ventisettesimo italiano che
Ho avuto modo di incontrare strumenti negli ultimi mesi ecco quindi c'è questo problema forte di una regia
Dai infatti Zare del Ministero degli esteri che guardate anche
Come dire la moneta di scambio
Che all'interno della Farnesina è stata utilizzata per convincere il corpo dei diplomatici
Invece a accedere diciamo così pezzi di di potere sul terreno immediatamente gestionale e cioè è più facile
Far digerire l'ipotesi dell'Agenzia che è ormai assolutamente matura assolutamente essenziale tanto più in quanto si rafforza invece
Il ruolo del del Ministero degli esteri in quello che deve essere il suo mestiere cioè un mestiere di coordinamento politico
Naturalmente poi lì c'è il problema di capire che cosa vuol dire che la cooperazione allora è parte integrante della politica estera perché bisogna accentuarne su questo Martone è stato molto
Molto chiaro ci ha aiutato molto a a mettere a fuoco questa cosa bisogna vedere quale politica estera quindi definire ovviamente in modo molto molto chiaro i parametri costituzionali per così dire
Della nostra politica estera rispetto alla quale allora la cooperazione non può non essere parte integrante
E poi ci sono i due nodi
Legati a questo della del no all'uso di risorse della cooperazione per missioni di carattere militare
Ancorché di tipo umanitario di peacekeeping eccetera ma devono avere chiaramente un altro capitolo di finanziamento deve essere quindi
Assolutamente distinto
Il
Il canale insomma e dall'altro il tema il nodo dello slegamento tra
Cooperazione allo sviluppo e promozione delle produzioni italiane del commercio italiano e quant'altro
Questo è il il secondo tema il terzo è quello appunto che riguarda la strumentazione politico istituzionale e organizzativa
Mi pare che c'è un consenso o praticamente unanime sul fatto sulla scelta per i del Vice Ministro e non del ministro
Quindi fermo restando che le competenze di coordinamento sono del Ministero degli affari esteri e quindi del Ministro degli esteri
Che delega poi però un
In modo forte perché previsto dalla legge undici suo vice ministro che diventa il punto di riferimento operativo per tutta la la la vicenda cade invece l'idea di un Ministro della cooperazione
Analogamente nella scelta sullo strumento parlamentare è quella di
Dare la competenza di di di vigilanza e di indirizzo parlamentare su questa materia alle due Commissioni esteri di Camera e Senato e non inventare una Commissione bicamerale ad hoc come pure c'era in qualche proposta
Anche perché non è tempo diciamo così di di di facili moltiplicazione degli enti insomma il rasoio di Okan Renzi a non sunt moltiplicando Asia necessitate credo che sia una norma da scolpire
Anche in questo caso
E infine la la scelta dell'Agenzia sulla quale sugli aspetti di tipo organizzativo ci sarebbe ci sarebbe la delega
Quindi questi mi sembrano i i nodi fondamentali
E io penso che diciamo il programma di lavoro che ci siamo dati e con questo finisco
è di riuscire a elaborare questo testo prima di andare in ferie in modo che a settembre possiamo
Diciamo mettere in campo un giro di audizioni il più rapido e sintetico possibile il più finalizzato possibile perché adesso avremmo potuto fare
La la la setti mari edizione del Cantagiro insomma di tutte quante le l le audizioni sarebbero state probabilmente
Inutili perché
Insomma tra l'altro c'è un colloquio sistematico non è che sarebbero venute fuori cose cose assolutamente nuove invece una una serie di audizioni
Naturalmente molto concentrato per non allungare il brodo
Una serie di audizioni su un testo diventano audizioni concrete in cui si sente il parere delle ONG piuttosto che quello dell'OCSE-DAC o piuttosto che quello del della Commissione europea o
Delle regioni e la Conferenza Stato-Regioni o del Mare del MEF cioè del il Ministero Economia e delle finanze su un testo in modo che ci si dice no qua da questo punto noi lo cambieremo quest'altro ruolo vuol dire in maniera diversa ecco
Quindi alla ripresa autunnale se riusciamo appunto a chiudere con la bozza di testo
Affine a fine mese insomma prima di andare in ferie
Alla ripresa di di settembre potremmo fare questo questo giro di audizioni e poi andare in Commissione
Votare il testo quel punto noi speriamo che dopo la Finanziaria si possa andare in Aula al Senato e quindi avere approvato almeno dal primo ramo del Parlamento
Tra gennaio febbraio insomma il la legge che così può andare alla Camera questo sempre se nel frattempo
Tutto sta in piedi su questo vi raccomando preghiere quotidiane grazie
Grazie soprattutto perché c'hai dato degli elementi utile
Io insomma non conosceva o almeno in parte che almeno ci rassicurano anche sui tempi mi sembra non ci sono i tempi che Nesci o aspettiamo cioè di una così giovani dibattito veloce e anche concentrato diciamo anche perché come ricordati
Di audizioni su questi temi abbiamo fatte tante bisognerebbe cercare di non perdere troppo tempo di concentrarci invece sui punti riscossione sui quali magari si può
Esercitare un'azione di critica di proposta di di di
Arricchimento del testo che che ci sarà
Grazie ancora per essere intervenuto diciamo con visti i tempi che che che avevi così
Stretti dire se non ci sono interventi domando commenti avendo anche problemi di salariale ci sta ospitando e che deve chiudere chiuderei qui dell'ignoranza tutte grazie