"L'Italia nell'economia internazionale" - "Commercio estero e attività internazionali delle imprese - 2005"

Grazie possiamo cominciare
Prego per favore prendere il posto
Per cortesia
Vorrei aprire questa
SISS interventi
Pronto
Buongiorno a tutti
Siamo molto lieti di poter presentare oggi due volumi
Importanti che sono quelli dell'annuario
E un rapporto che ormai raggiunge la sua ventinove ventunesima edizioni vorrei rivolgere un saluto
Al l'onorevole Ministro Emma Bonino
Che sarà poi il personalità
Che concluderà i lavori di questa mattina ma vorrei rivolgere anche un saluto molto cordiale tutte le autorità qui presenti Presidente vittime
Professor Marzano
Agli ambasciatori così numerosi in questa sala a tutti i rappresentanti delle istituzioni qui presenti
Per noi
Dell'ICI Emanuele anche per l'Istat
Una
Un evento molto importante
Questi sono i volumi
Statistici
Sulla base di questi volumi
In base
Anche a un database che è stato definito da Luigi Biggeri ma anche da tanti altri commi
Di uno dei migliori in Europa
Vengono poi sviluppate delle analisi
Che ci verranno presentati questa mattina
Prima di tutto Gianluigi Biggeri e poi De Giorgi Giovanni seguiranno
Alcuni interventi
Da parte di Fabrizio militare
Professori pubblicità Bocconi gli ex presidenti dell'ICI
Corrado Passera
E Andrea Moltrasio quindi avremmo in qualche modo anche il punto di vista non soltanto di uno i più importanti istituti di credito italiani ma anche della Confindustria siamo molto lieti di questo sarà il ministro
Bonino al ministro del commercio internazionale ha poi chiudere questa seduta
Quindi grazie ancora per essere qui così numerosi stamattina grafici onorato con la vostra presenza voli darei subito la parola al professor Luigi Biggeri Presidente dell'Istat
Parlo io
Attendiamo
Allora vorrei fare questo
Buongiorno a tutti
Buongiorno
Ministro Bonino
è un modello
Platania tutti voi che siete presenti vi ringrazio ovviamente insieme a ritrovata né per la vostra presenza
E debbo dire che
Molto soddisfatto
Di questa collaborazione con il Ministero
Per il commercio estero e in particolare
E con l'ICE che entrava anche oramai da molti anni ricchezza producendo sempre più informazioni statistiche di rilevanza per il Paese
Informazioni statistiche di rilevanza per il Paese ma non solo per il Paese ma anche per tutti gli operatori economici
Ebbene attori economici che ovviamente sono molto interessati a poter far parte del gruppo delle imprese esportatrici italiane e che aspettano reca si sono soddisfatti quando in qualche modo si indirizza la loro attività
Si fanno delle cooperazioni che consentono di svilupparla morto
Dal punto di vista della presentazione di queste annuario
Questa è la nona collaborazione come diceva prima Vattani che stiamo facendo con l'Istat ogni anno
Rinnoviamo rinnoviamo
Le informazioni perché il sistema statistico deve essere sempre più preciso sempre più puntuale
Voi sapete che la globalizzazione trasformo e tutti gli scambi con l'estero soprattutto le relazioni internazionali è ovvio quindi che noi cerchiamo di rendere queste informazioni statistiche sempre più precise
Questo consente anche di fare un notevole monitoraggio sulla internazionalizzazione delle imprese che non è solo scambi con l'estero e soprattutto permette analisi dettagliate a tutti o voi o a tutti coloro relatori o meno che sono interessati a fare
Questa nuova edizione al consolidato quindi le informazioni precedenti ma soprattutto ha migliorato quelle che già c'erano e ha dato indicazioni nuova anche su questa prima parte le RAI due mila sette
Con riferimento alle statistiche sui flussi commerciali abbiamo ora una data barra B tre
Come diceva Umberto Vattani che è la migliore
Perché esiste in Europa tutti gli istituti nazionali di statistica ero pesce la invidiano perché consente di fare approfondimenti
Specifici sul commercio estero dell'Italia
Del resto approfondimenti che abbiamo fatto anche in occasione delle visite di sistema che il ministro Bonino insieme anche al Presidente Prodi hanno fatto che ci sono rivelate molto a cuore
E in particolare molto utili sono le nove statistiche e l'analisi sulla internazionalizzazione che come vedremo tra poco forniscono utili interessanti o vi fornirò solo dei flash per quanto riguarda l'impresa controllo esterno e per quanto riguarda lo sciopero
Patti nuovi indicatori soprattutto riguardano queste due categorie di attività
E dove le imprese a controllo estero significa quanto attività
Praticamente viene svolta in Italia con imprese che hanno loro centri decisionali fuori dall'Italia e noccioline significa la utilizzazione e di materie prime prodotti intermedi prodotti all'estero
Forti due endo i prodotti che prima venivano fatte dalle imprese italiane
Alcuni flash sulle dinamiche del commercio con l'estero e poi passerò appunto ad illustrarvi proprio sempre a flash
Le attività delle imprese a controllo estero e quelle dell'assessore nel due mila sei come sappiamo c'è stata una forte crescita degli scambi ciò per tutto delle tempo esportazione ma in particolare delle importazioni per questo motivo il saldo negativo è notevolmente aumentato
Ma come tutti sappiamo dipende soprattutto dall'aumento dei prezzi del petrolio e quindi alla bolletta petrolifera e che ancora una volta aggravato notevolmente
L'esportazione invece sono aumentate in particolare
E per effetto ovviamente dei settori che metà le delle macchine ed apparecchi meccanici
Nei primi mesi del due mila sette
C'è stata un'accelerazione della crescita delle esportazioni più tredici e tre per cento euro nettamente o di quella delle importazioni
E questa crescita delle spese dell'esporta ovviamente non solo in termini annuali ma anche in termini congiunturali come gli ultimi dati
Sono usciti hanno messo in evidenza vi sono
Ove ciò che i Paesi europei verso i quali si esporta in particolare la Germania che ha visto maggiore sviluppo delle nostre esportazioni verso quel Paese la Francia la Spagna e così via
Ma ecco certamente ci sono anche dinamiche positive per i Paesi esso europee in particolare la Russia Paesi dell'OPEC e
Altri Paesi mentre per gli Stati Uniti ci sono stati in questo primo periodo dell'anno degli andamenti purtroppo non positivi perché le esportazioni si sono ridotte del due tre per cento
E anche migliorato interesse commerciale che avevamo visto prima relativo alle due mila sei che era oltre ventuno miliardi nel qui in questa parte dell'anno il deficit è sceso a sette milioni di euro sette milioni di euro
E la riduzione del rischio in particolare vada compattati elementare chiede che per la redazione dei testi del petrolio ma anche
è gli altri settori
Quindi dinamiche positive in vari settori in particolare dei metalli e prodotti in metallo le reti di trasporto dei prodotti petroliferi raffinati che noi esportiamo molto delle macchine e a parecchie meccanici del legno dei prodotti made
Qualche informazione anche questa breve sugli operatori in realtà ancora tuttora presenti sull'esportazione ce sono duecento mila operatori italiani quindi una cifra molto rilevante l'orientamento
Che hanno venduto sui mercati esteri purtroppo dico purtroppo ma può essere una risorsa per il futuro molti di questi operatori sono piccoli operatori sono piccole operatori che fanno esportazioni per va vendite con meno di settantacinque mila euro quindi se pensate settanta ci tre mila era un valore quasi insignificante però tutti questi
Operatori centoventidue mila micro esportatori dimostrano che c'è l'interesse a fare una qualche attività verso l'estero che sebbene organizzata probabilmente farebbe sviluppare questa impresa
Mentre ci sono tre mila quasi quattrocento operatori con un fatturato all'esportazione allora quindici milioni di euro quindi notevole che fra l'altro realizzano poco più del sessantasei per cento delle vendite su mercati sta
La presenza diffusa degli operatori delle principale a rischio di scambio riguarda soprattutto all'Unione europea circa centotrentuno mila operatori
Novantasei mila nei confronti degli altri Paesi europei a scendere quarantacinque mila quarantasei mila dell'America settentrionale quasi quaranta mila nella zona orientale lamentata nuovo ulteriormente la quota di a scuotere alita dagli esportatori di grandi dimensioni che significa che coloro le imprese che hanno grandi dimensioni con più facilità riesco a
A penetrare
Invio della leone della loro competitività lamentate stranieri
E con i due flash che vi dicevo nell'impresa italiana controllo estero e poi della fiction rende nel due mila quattro abbiamo rilevato quattordici mila imprese italiane controllate dall'estero
E per un milione centomila detti quindi io la cifra non banale voglia di presenza nel nostro Paese dipende dei d'impresa controllo
Da lì sono il quindici per cento del fatturato nazionale l'undici per cento del valore aggiunto
Delle imprese attive in Italia nelle industrie nei servizi di mercato
Forte concentrazione di queste Empoli Paese in particolare se risulta che queste
La loro diciamo gestione viene soprattutto da Paesi degli Stati Uniti come gli Stati Uniti il Giappone la Germania e così via
Maggiore redditività cosa vuol dire vuol dire che Pétain prese rispetto alle altre imprese italiane che non hanno controllo dall'estro hanno la maggiore redditività e propensione all'investimento in benefici capitali ma soprattutto la ricerca e sviluppo quindi questo significa che coloro che hanno le imprese che hanno controllo dall'estero in realtà investono di più ricerca sviluppo e non solo questo poi
Diffonde ovviamente come l'olio che avvenga anche nelle altre imprese italiane contermine o che lavorano con questa impresa
Queste imprese che abbiamo detto prima erano solo la pediatra solo il quindici per cento del fatturato invece realizzano a ventidue per cento dell'export tecnica quaranta per cento dell'impatta conta simile all'Italia
E ovviamente c'è una grossa influenza delle relazioni all'interno delle imprese del gruppo
Professore naturalmente questi sono solo flash e poi
Potete approfondire tutte queste informazioni sulla base
Di quello che è scritto nei rapporti e nell'annuale
La differenziazione delle strategie di internalizzazione perseguite dalle imprese pone problemi complessi di definizione di misurazione e metto le mani avanti come statistico perché non è facile misurare
Certamente quando avvenga lo la faccio rendo oppure no comunque con le ultime rilevazioni che abbiamo fatto siamo riusciti a fare sperimentazione di fonte metodiche
Sono coordinate a livello internazionale quindi a livello nazionale e tutti gli istituti nazionali statistica stanno facendo la stessa operazione sperimentano errori e impiegano fonti provenienti e da più diciamo così indagini e anche fonti amministrative che sono disponibili
Quindi lo faccio rinvio internazionale sostanzialmente vuol dire sostituzione di produzione interna in house con l'acquisto di beni e servizi realizzati da imprese localizzate all'estero le imprese localizzate all'estero che avete possono essere sia
Imprese estere sia imprese italiane
Qui si considerano solo i flussi di beni valore delle importazioni di prodotti intermedi al netto dell'energia e finale afferente la medesima industria con l'impresa appartiene
Ora abbiamo costruito questa base di dati e risulta praticamente che queste sono quarantacinque mila società di capitale manifatturiere con almeno un dipendente attiva in ciascuno degli anni dal due mila due mila quattro
Occupano poco meno di un milione ottocento mila addetti rappresentano mediamente cinquantaquattro per cento del totale di società di capitale manifatturiere e il sessantaquattro per cento dei loro diritti
Quali sono i principali risultati dell'analisi un quarto delle imprese manifatturiere considerate non ha mai importato bene intermedi complessi cioè sempre singoli bene ne ha mai svolto attività di esportazione imprese non internazionalizzare
L'insieme delle imprese è un po'diminuito ma comunque il novantacinque per cento delle imprese OCSE ore e quarantotto per cento e totale sono anche esportatrice
Il che significa che coloro che importo va bene e servizi dall'estero per sostituire prodotti che prima venivano effettuati nei loro processi produttivi in realtà poi dopo gran parte di queste fanno attività di esportazione
Il dieci per cento di le prese off-shore a filiali nei Paesi da cui importano quindi vuol dire che
Su tutte quelle imprese che abbiamo menzionato prima il dieci per cento anche delocalizzata un'attività produttiva reca filiali per la medaglia avere dovrebbe rendere delocalizzata l'attività marocchina
Con la dimensione media di gran lunga più elevata delle imprese italiane con circa addirittura duecento settanta ottanta tre quarti dei beni importati proviene da Paesi industrializzati
Questo significa prevalere di strategie di presidio dei mercati e di acquisizione di know how ovviamente importando veniva Paesi industrializzati vuol dire che si acquista anche know-how
Eddie beni di elevato tecnologia restante venticinque per cento acquistato da Paesi invece che hanno un basso reddito come suol dirsi in via di sviluppo
Gli elementi caratterizzanti sono molto interessanti perché livelli medi degli indicatori di performance sono prelevati nell'impresa a quest'ora quindi la performance ecco elevata in questa impresa
Fatturato per addetto è quasi il doppio delle altre imprese la produttività del lavoro e circa e cinquantacinque quali sì cinquantasei mila euro rispetto a trentasei mila euro io agli operativi lordi sono crescenti con l'intensità dell'importazione associata l'opzione
Aumento no le forme complesse di internazionalizzazione si è verificato un aumento INEA quattro anni del cinque per cento del numero di impresa off-shore con attività di esportazione
All'interno di questo gruppo cresce molto quasi ventisette più del ventisette per cento il numero di imprese con filiali nel Paese di importazione
Infine l'internazionalizzazione delle imprese manifatturiere e associata ad una migliore performances e occupazionale quindi non solo per forma se in termini di redditività e di produttività ma anche in termini di occupazione
Abbiamo anche fatto un'analisi economica dell'impatto della internazionalizzazione sulla produttività eseguito che per queste imprese è l'impatto estremamente positivo in relazione all'interno cita di off-shore rende da Paesi industrializzati
E anche in relazione l'attività di esportazione
Per concludere
Noi crediamo di aver già portato ma intendo dire come estratte
Abbiamo già portato un notevole contributo all'informazione statistica non solo sugli scambi commerciali di servizi ma anche appunto sulla conoscenza della internazionalizzazione delle imprese e della presenza sui mercati esteri
Però bisogna migliorarle bisogna migliorare le informazioni in termini congiunturali occorre migliorare costruire indice le prese le produzioni di imprese industriali praticati sui mercati esteri occorre in realtà anche sostituire valori medi unitario quello meno affiancare valori medi unitari dell'esportazione delle importazioni che risentono dall'altro della struttura dei beni importati ed esportati anche indici depressi specifici e questo è un attività che ci impegna che ci impegna anche a livello
Internazionale che porteremo avanti
In secondo luogo
Nuove informazioni statistiche strutturali per l'analisi della posizione internazionale dell'economia italiana
Non possiamo fare statistiche che fanno riferimento solo ai dati italiani ma occorre avere statistiche comparabili con gli altri Paesi proprio per poter rendersi conto se la competitività delle nostre imprese o gli impegni credo del nostro Governo prende hanno poi impatto positivo sull'aumento della competitività e sull'aumento della diffusione delle nostre imprese a questo fine ci sono dei regolamenti europei
E noi cercheremo di rispondere a queste richieste dei regolamenti europei alle nove richieste di informazioni statistiche o con la collaborazione che oltre che con l'ICE in questo caso
L'ha fatta con l'Ufficio italiano cambi proprio per la morte produzione di statistica armonizzate a livello europeo e soprattutto per conoscere le imprese
A controllo italiano residente all'estero cioè per conoscere quali sono
Le attività delle imprese italiane che vengono controllate all'estero quelle che viene chiamata appunto il controllo italiano all'estero o acqua
Credo che alla fine del due mila sette avremo intanto la prima
L'indagine pilota su questa per poi dopo estenda la in maniera definitiva anche altre rilevazione ci sono ma vorrei richiamare l'attenzione anche la RAI
La casa del ministero che oltre che essere ministro per il commercio con l'estero riguarda anche la politica comunitaria e qualche problema ce lo poniamo
Perché nel come
L'evoluzione statistiche commercio con l'estero i regolamenti del Parlamento europeo e del Consiglio europeo prevede di modificare le rilevazioni sui flussi intracomunitarie su quelli extracomunitari
Queste modifiche fanno innalzare le soglie di esclusione degli operatori
E poiché noi abbiamo tantissimi operatori piccoli come diceva allegria ministro
Ecco il novantatré per cento dei nostri operatori sono piccoli questo si escluderebbe e quindi farebbe sì che non lo voglio può non avremo più queste informazioni che sono invece
Estremamente importante o perlomeno andrebbero stimate in maniera non sempre precisa per lo meno saremo secondi quindi l'introduzione di questi cambiamenti benvenuta dal punto di vista della comparabilità internazionale però va fatta essere
La collaborazione con i settori della pubblica amministrazione con il Governo con l'Agenzia delle dogane eccetera in modo da farsi del cambiamento a livello internazionale
Pur andando verso le esigenze di semplificazione non compri cono poi queste analisi che invece fino ad oggi sono
Facili e che ci consentono di monitorare e di fare politica adeguata grazie
Grazie mille presidente Biggeri e ora la parola alla professoressa Giorgio Giovannetti dell'Ufficio studi
Io intanto sono molto contenta di presentare il rapporto anche quest'anno e rispetto a quello che gli ha detto il professor Biggeri farò un po'un salto indietro nel senso che
Parlerò anche
Brevemente dell'economia mondiale di come è nata l'economia mondiale per poi situare l'Italia e vedere come si è mossa l'Italia all'interno dell'economia mondiale internazionale
Quindi diciamo presenterò sostanzialmente i capitoli del rapporto ICE farò una breve excursus sui vari capitoli dal rapporto dice
Mi soffermerò su un paio di approfondimenti che abbiamo fatto e non è un compito semplice perché il rapporto è molto ampio
Tutti vogliamo sapere come andate forse lo sappiamo l'economia mondiale negli ultimi tre anni è cresciuta è andata bene è cresciuto il prodotto interno lordo e sono cresciuti gli scambi con l'estero
Nel due mila e sei il prodotto interno lordo valutata a prezzi correnti è cresciuto del quattro per cento cioè al di sopra della media degli ultimi dieci anni
Gli scambi sono cresciuti ha un tasso superiore nove per cento anche gli investimenti diretti sono aumentati
Addirittura hanno raggiunto quasi livelli storici del Duemila
C'è una particolarità però nell'ultimo anno rispetto a tre anni precedenti ed è che quest'anno la crescita è stata diffusa a tutte le aree
Quindi non è soltanto l'Asia ma la cresta cita si è diffusa anche l'Europa ha ricominciato a crescere anche l'Italia come ha già detto a della professor Biggeri è cresciuta
E quindi c'è stata questa crescita diffusa in tutte le aree
Di scambi di beni sono cresciuti di più degli scambi di servizi e questo è probabilmente dovuto almeno in parte all'andamento delle ragioni di scambio
Se voi guardate come sono andati i prezzi delle materie prime rispetta i prezzi manufatti vedete che oltre al petrolio anche i prezzi dei metalli sono cresciuti molto di più di quelle manufatti quindi questo diciamo
Fa un po'da freno a i servizi sui servizi però c'è da dire un'altra cosa che probabilmente sarà affrontata anche dopo che che continuano a a esserci delle barriere al commercio all'estero servizi
Barriere e che quindi frena no gli scambi di servizi e che devono essere abolite
Questo andamento le ragioni di scambio cioè queste apprezzi diciamo delle materie prime dei metalli dell'Energia che crescono favoriscono naturalmente i Paesi esportatori di materie prime
Se voi guardate la crescita delle esportazioni mondiali di merci nella due mila e sei vedete che le arie che crescono più della media mondiale
In particolare in valore sono i Paesi le aree che esportano materie prime scusate qui aiuto
A i Paesi la Russia e paesi limitrofi cioè la Comunità di Stati indipendenti se voi venite a un valore molto elevato il Medioriente ha un valore molto elevato molto più alti della media mondiale
Mentre vedete invece
Che nel grafico l'Asia dove presto sì che non è esportatori di materie prime dove i prezzi sono cresciuti poco sono cresciuti in media del tre per cento
Esporta in volume quindi a un volume molto più alto della media mondiale e valori leggermente più alti della media mondiale
Questo naturalmente ha degli affetti per quanto riguarda la quota delle varie aree sulle esportazioni mondiale di merci
Chiaramente quello che si vede e che il contributo dell'ASI orientale nonostante in realtà il Giappone peggiori la propria posizione relativa negli ultimi dieci anni è aumentato e alla come contro parte di questo momento della l'Asia orientale c'è una diminuzione del peso della quota se volete delle dei Paesi industrializzati quindi dell'Unione europea pena e dell'America settentrionale marcatamente più forte
Nell'America settentrionale
Naturalmente
Tutto questo è collegato
A a sostanzialmente
Delle forme diverse di internazionalizzazione perché come abbiamo già sentito anche dall'intervento del professor Biggeri le esportazioni sono solo una parte
Il commercio su una parte
Della
L'internazionalizzazione ma c'è un altro aspetto molto importante che sono gli investimenti diretti quindi sono tutta una serie di rapporti che vanno studiata
E diciamo gli investimenti di reti due fasi di Dolo cavitazione lo show rinvio come ha detto il professor Biggeri
Spiegano in gran parte la perdita di quote di alcuni dei Paesi
Industrializzati
Ad esempio si ritiene che ben il sessanta per cento delle esportazioni cinesi sia realizzato da
Affiliate di multinazionali straniere quindi vi rendete conto quanto sia importante un dato di questo tipo
Sono cambiati quindi gli attori sulla scena internazionale
Ma questi attori
Sono
Se guardiamo i primi dieci esportatori mondiali di merci
Vediamo che in realtà i primi dieci esportatori continuano a essere i Paesi industrializzati salvo la Cina
La Cina era
Dieci anni fa il nono fra gli esportatori mondiali è diventato il terzo ed è molto vicino quest'anno come già l'anno scorso ma ancora sia vicinato di più agli Stati Uniti quindi presumibilmente
Presto raggiungerà gli Stati Uniti
Non ci sono altri Paesi in via di sviluppo nei primi dieci esportatori di merci e quindi sono sostanzialmente tutti Paesi sviluppati
Però
Se uno guarda le importazioni
Si vede che questi perché i Paesi che crescono di più leali che crescono di più sono anche le aree che importano di più e quindi sono i mercati che sono potenzialmente più importanti
Per le imprese esportatrici se voi guardate la crescita delle spese importazioni mondiali vedete che la Russia
Ad esempio i paesi limitrofi quindi la cioè sei il Medioriente l'Africa hanno dei tassi di crescita molto più alti della media mondiale la cosa interessante in questo caso se volete e che questa distribuzione del reddito ha toccato questa hanno delle aree che prima erano marginalizzate come l'Africa che non quindi la diciamo la del ragioni di scambio questo aumento del potere di acquisto di questi Paesi ha toccato anche i Paesi dell'Africa che quindi diventano di mercati molto interessanti
Molto brevemente i servizi anche
A aumentano aumentano in realtà
Meno delle esportazioni di merci
Così che la quota dei servizi sull'esportazioni totali di merci e servizi nel due mila e sei diminuisce leggermente quindi rimane intorno a un diciassette mezzo diciotto per cento
Una cosa che vorrei dirmi è che
Se gli esportatori mondiali di merci sono tutti i Paesi industrializzati ancor più questo fenomeno si vede nei servizi
Dove il primo dei Paesi emergenti e la Cina che è l'ottavo fra esportatori mondiali di servizi ma questa interessante il decimo è l'India quindi ci sono due Paesi emergenti fra gli esportatori di servizi all'ottavo e al decimo posto
Parlavo prima brevemente ho detto anche gli investimenti sono importanti due sole cose sugli investimenti al contrario del commercio dove c'è un ruolo molto importante per i Paesi emergenti per quel che riguarda gli investimenti
Lire quest'anno sono andati nei paesi industriali per lo più nei Paesi industriali
Investimenti diretti che sono andati nei Paesi emergenti ci sono diretti verso Paesi produttori di materie prime ed quindi nelle Energia nella trasformazione di materiale energetici oppure
Dei Paesi diciamo trasformazione dell'industria
Un aspetto interessante per quel che riguarda gli investimenti e naturalmente devo chiudere perché non potrà enti entrare in dettaglio ma leggete il rapporto
è che
E è un aspetto nuovo sono gli investimenti diretti delle multinazionali dei Paesi del sud sia nei Paesi del sud moltissimi la maggior parte sono degli investimenti diretti intraregionali
Ma anche
E questo è un dato nuovo in alcuni Paesi industrializzati su questi temi abbiamo diversi approfondimenti nel capitolo uno del rapporto annuale
Naturalmente a questo punto salto un paio di capitoli e a
Arrivo all'Italia di cui però ha già parlato in parte professor Biggeri quindi mi ha facilitato il compito
Abbiamo visto che il reddito è cresciuto
è stato citato prima anche in conferenza stampa dal ministro che le esportazioni hanno trainato la crescita il dato che viene fuori e che per la prima volta quest'anno dopo diversi anni in cui le esportazioni nette
Davano un contributo negativo alla domanda nazionale quest'anno il contributo è positivo quindi è vero le esportazioni sono andate bene di quanto sono aumentate le esportazioni
A le esportazioni sono aumentarla del nove per cento in valore e questo dato l'ha già dato il professor Biggeri
Sono aumentate del due virgola due per cento in quantità se voi guardate le esportazioni di merci la quota esportazioni italiane
A di merci sul totale delle scorte azioni mondiale continua a scendere anche se meno nel due mila e sei
Mentre aumenta la quota dei servizi sulle esportazioni totali di servizi quindi l'Italia fa bene
Per quanto riguarda i servizi
A le quote possa essere viste il valore e di queste abbiamo parlato finora oppure in volume
Quindi noi cosa abbiamo detto che ho detto che la quota è ulteriormente diminuita anche se meno quindi
Ma perché in realtà perché la perdita di quota in qualche misura rappresenta
Il riflesso del successo dei Paesi emergenti nel settore manifatturiero ed è l'aumento delle materie prime
Che ha
Aumentato dilatato se volete il valore delle esportazioni dei Paesi produttori
Però
La quota italiana quindi
Dal certo prevista possiamo dire siamo tranquilli non è un nostro problema un fatto diciamo che si spiega che alle
In endemico nella nostra produzione
In realtà una parte però deriva dalle caratteristiche del modello di specializzazione dell'Italia
La modello di specializzazione dell'Italia è ancora
Concentrato in settori e in Paesi che hanno una crescita relativamente più lenta della crescita mondiale della media mondiale
Quindi si parla si è spesso ha parlato di inefficienza dinamica del mai mai modello di specializzazione dell'Italia
Tutti gli anni noi facciamo un'analisi
Cosa marca scenario
Della quota dell'Italia sulle importazioni del mondo
Questa analisi è abbastanza complicata non ho tempo per entrare nei dettagli ma fondamentalmente se voi guardate il dato sul decennio
Cosa abbiamo abbiamo che circa
A inefficienza dinamica spiega circa la metà delle affetto della perdita di quota dell'Italia sulle esportazioni mondiali
E una parte viene spiegata anche dall'effetto competitività
Quindi abbiamo questi due effetti che interagiscono per spiegare la perdita di quota dell'Italia nel decennio PAI volendo si può vedere anno per anno
Cosa vuol dire questo come siamo andati nelle diverse aree nei diversi Paesi
Nelle diverse aree nel due mila e sei gli andamenti sono stati disomogenei
Ad esempio nell'Africa settentrionale che è uno dei mercati interessanti
Perché è uno dei delle aree diciamo focus delle iniziative prof promozionali la quota di mercato dell'Italia è aumentata nel due mila e sei anche se leggermente e anche nel Medioriente
Quindi abbiamo questo miglioramento lieve della quota in queste aree un lieve peggioramento a livello mondiale e nelle altre aree geografiche
Guardando l'esportazione dell'Italia vediamo che continuiamo però a esportare nei paesi dell'Europa oltre il settanta per cento le nostre esportazioni sono nei Paesi dell'Europa
Quindi abbiamo prevalentemente esportazioni in Europa e nei paesi europei non appartenenti all'Unione
Se escludiamo questi Paesi meno di un terzo delle nostre esportazioni è diretto nei mercati extra UE di questo terzo il dieci per cento è diretto dei paesi dell'Asia e in Medio Oriente e quindi questo mi dà un po'un'idea
Guardando i i primi dieci mercati di esportazione
Di destinazione all'esportazione italiani vediamo che effettivamente
L'Europa
A il ruolo del leone quindi è una cosa interessante che ha già citato professor Biggeri nel suo intervento e chi è che la Russia è entrata quest'anno per la prima volta nei primi dieci mercati di esportazione
A il Giappone è già uscito nei primi dieci da diversi anni qui dice questo per il resto sono tutti i mercati sviluppati meno la Russia sulla Russia fra un attimo faremo umbre vi farò un breve approfondimento che abbiamo appreso dal rapporto
Una sola nota
Diciamo congiunturale
Perché era portò parla dei dati del due mila e sei ma siamo già a metà del due mila sette quindi qualcosa si parla di ripresa la Germania si dice che la Germania ha ricominciato a quest'anno ad essere un traino dell'economia europea
Per
Lei esportazioni italiane in Germania effettivamente se uno guarda i dati del primo trimestre del due mila sette sono andate molto bene
In questa tematica avete semplicemente una media delle sport delle importazioni della Germania dal mondo e dai singoli Paesi e se vedete l'Italia dopo la ripubblicato ceca il secondo fra i paesi nel primo trimestre certo è un dato congiunturale però è un dato che ci può far pensare a un minimo di ottimismo
Cosa esporta l'Italia
In questo grafico è complicato da da spiegare ma sostanzialmente noi cosa vorremmo vedere vorremmo vedere
Dei cerchi verdi nella parte in alto a destra cosa vuol dire certi verdi e grandi la parte in alto a destra vuol dire sostanzialmente che le quote di mercato dell'Italia crescono
Più della media mondiale
E e quindi che noi esportiamo in settori dinamici
Il rosso indica che perdiamo delle quote di mercato e se siamo a sinistra le cose vanno peggio quindi diciamo questo non è un grafico che ci fa da molto positivo e in effetti se noi andiamo a vedere
Quelli che sono i saldi settoriali dell'Italia
Anche di questo ha già brevemente parlato il professor Biggeri vediamo che in realtà l'avanzo maggiore lo abbiamo delle macchine negli apparecchi meccanici quindi abbiamo una specializzazione molto forte nelle ma a chi ne apparecchi meccanici con un saldo che è quasi pari al disavanzo energetico da solo quindi è molto importante questo dato questo enorme avanzo per me le macchine e apparecchi meccanici
Anche nei testi viene rapidamente nei prodotti in cuoio in realtà nonostante le quote siano diminuite continuiamo ad avere un avanzo molto importante
Questo avanzo dei prodotti tessile dell'abbigliamento lo vedremo fra un attimo probabilmente dovuto a un cambiamento di strategia delle imprese che operano in questi settori imprese che hanno deciso di spostarsi su settori qualitativi più elevati anche su questo abbiamo degli approfondimenti nel rapporto che però non ho tempo di
Descrivervi
Questo la già fatto vedere Biggeri
Ho detto che avrei detto qualcosa sulla Russia perché innanzitutto perché la quota della Russia ancora abbastanza bassa abbia visto intorno poco oltre il due per cento per quanta riguarda le nostre esportazioni diciamo come contributo alla crescita le nostre esportazioni
Però
A a un contributo le fa crescere molto perché
Perché
La Russia negli ultimi anni avuto un tasso di crescita molto sostenuto
è stata trainata dal prezzo del petrolio
è trainata dalla adesione in prospettiva all'Organizzazione mondiale del commercio e quindi la Russia è un mercato particolarmente interessante per quanto riguarda
Le opportunità delle imprese italiane sui mercati esteri
Cosa vi faccio vedere sulla Russia
Anche questo è uno degli approfondimenti presenti nel rapporto che sono i principali esportatori sul mercato russo bene il maggiore esportatore sul mercato russo è la Cina
Pensate che le importazioni dalla Russia sono andate intorno al quindici per cento in termini a prezzi costanti quindi sono cresciute tantissimo negli ultimi cinque anni
Il ruolo
Principale è Germania e Cina la Germania aliquote più alte hanno oltre un quinto delle importazioni russe sono costituite da prodotti tedeschi la Cina a il tasso di aumento più elevato fra tutti
L'Italia è il terzo esportatore sul mercato russo dopo la Cina Germania ma negli ultimi anni negli ultimi cinque anni ha leggermente diminuito le proprie quote vi dicevo che venga interessante guardare
Le aree ma anche guardare ai settori perché poi in effetti le aziende producono un prodotto e quindi non gli interessa molto quali sono soltanto i mercati in crescita ma qual è l'interazione fra aree e settori
Abbiamo selezionato due settori il settore moda che per l'Italia molto importante
Qui
La Cina ha un ruolo di quasi monopolio i numeri che avete sotto la Cina sono le quote latina circa il cinquanta per cento
E un aumento negli ultimi cinque anni pari a quindici punti percentuali delle
Esportazioni sul mercato russo
L'Italia il secondo esportatore a circa un quindici per cento di quota
è leggermente scesa nella media del settore moda negli ultimi anni ma in realtà se noi andiamo nel dettaglio e individuiamo i singoli prodotti vediamo che in molti sepolti prodotti la quota dell'Italia aumenta
In particolare aumenta nei prodotti di qualità elevata quindi la qualità e una delle risposte alla concorrenza della Cina che hanno dato le imprese italiane
L'altro settore che vi faccio vedere un settore dove le cose vanno bene al settore dell'elettromeccanica qui nostro concorrente principale la Germania
Che ha una quota di circa il trenta per cento ma qui sia la Germania sia l'Italia si confermano i leader mondiali entrambi aumentarla negli ultimi anni le quote
E se vedete la cosa interessante è che cosa succede fra il terzo il quarto il quinto posto nel senso che lucra ANIA l'Ucraina l'Ucraina era al terzo produttore esportatore ma perde molto e la Cina si sta avvicinando rapidamente con grossi tassi di aumento a quelle che sono
O delle quote di esportazioni sul mercato russo di elettromeccanica molto più elevate
La
Il professor Biggeri ha già parlato dell'aumento del numero di esportatori ha detto che sono circa duecento mila c'è trecento la variazione di quest'anno è di circa
Il due virgola tre per cento qui c'è un aumento
Cosa ha detto il professor Biggeri ha detto che le esportazioni aumento maggiormente per
Le impresa di dimensioni maggiori quindi le grandi imprese aumento all'esportazione in realtà
A
Lei l'export non è tutto e anche il professor Biggeri ha già parlato di off-shore India di delocalizzazione solo farvi vedere un grafico che a me piace molto
Che ha un grafico che mediare l'azione le
Per settori le esportazioni con il fatturato delle affiliate estere
Cosa ci dice questo ci dice che il fatturato realizzato all'estero dalle imprese partecipate italiane
Ha fatto registrare una progressiva accelerazione negli ultimi anni questo grafico vi dà il tasso di crescita medio annuo fra al due mila uno e il due mila e cinque
La crescita di questo fatturato è più forte in quelli che sono i settori di specializzazione dell'industria italiana
E in questi settori ha sopravanzato nettamente la crescita delle esportazioni in realtà però anche in alcune in alcuni settori a forte economia di scala
Vi sono più influenzati da rincaro delle materie prime e in diversi comparti dei servizi abbiamo un aumento del fatturato estero dall'imprese partecipate
Non sembra trattarsi di una sostituzione di retta sui mercati fra esportazioni e investimenti
Ma in alcuni casi questi investimenti sono stati fatti sono usati come già diceva anche il presidente il professor Biggeri come piattaforma di esportazione
Per i mercati dei Paesi sviluppati
Che prima vi non serviti direttamente dall'Italia
Questo fenomeno
Secondo me può essere letto in modo positivo l'Italia mantiene la leadership in alcuni settori pur diminuendo la produzione domestica
La domanda che tutti ci poniamo e cosa succede all'occupazione
Parzialmente ne ha già parlato il professor Biggeri andrò molto velocemente anche qui abbiamo una serie di approfondimenti nel rapporto una cosa che mi interessava particolarmente era vedere quali erano gli effetti sull'indotto
E quali sono gli effetti sull'occupazione su i fornitori di sub forniture
Non ci sono dei dati ufficiali ci basiamo sostanzialmente su dei dati di un'inchiesta dell'ISAE
Cosa ci dicono che si dati questi dati ci dicono che le imprese che delocalizzano nell'Unione europea
Che delocalizzano in Romania nell'Europa orientale nell'America tendono a non cambiare fornitore
Chi va in Cina in Turchia attenta invece a cambiare fornitore questo secondo me è un dato interessante che non esiste in generale perché una rispetto possa un questionario c'è un dato che non è rilevato direttamente
Anche se guardiamo alle filiere
Della delocalizzazione
Sostanzialmente
Vediamo che la delocalizzazione influenza alle fasi più a monte e più a valle della filiera dove del resto si trovano le imprese più grandi come diceva il professor Biggeri
Presso tali impresa
E più frequente la scelta di
Interrompere i rapporti originali di subfornitura perché hanno più potere di mercato l'ultima tabella prima di concludere
Dare parlare
Brevemente di distretti che sono una parte importante non posso approfondire
Il capitolo sulle
Regioni che pure abbiamo nel rapporto
Cosa viene fuori se uno guarda le imprese distrettuali e quelle non distrettuali viene fuori che le imprese
Che delocalizzano di più sono quelle più grandi e questo
è già stato detto che rapporto fra idee fra imprese che internazionalizzato e che non internazionalizzato in media è di circa quattro uno
Ma che all'interno dei distretti questo rapporto cambia diminuisce
Potrebbe essere letto come
Cugnana indica diciamo il fatto come un segno che nei distretti la soglia dimensionale
Per accedere all'internazionalizzazione più bassa perché ci sono una serie di servizi condivisi all'interno dei distretti che le singole imprese non hanno
Oppure potrebbe essere letta in altro modo dicendo che il bisogno di internazionalizzazione delle imprese dei distretti è più forte devono andare all'estero devono delocalizzare per sopravvivere ristrutturarsi fanno delle delocalizzazioni
Concludo abbiamo detto che nel due mila e sei e nei primi mesi del due mila sette
C'è una ripresa anche per l'economia italiana in un certo senso sembra essersi concluso un processo di ristrutturazione
Nel quale le
Gli esportatori marginali gli esportatori più deboli le imprese più deboli sono uscita dai mercati
Mentre invece le impresa e più di successo si sono consolidate ed hanno affiancato alle attività di esportazioni attività di distribuzione o anche di produzione all'estero
Chi è rimasto ha rafforzato il proprio potere di mercato e in grado di
Imporre dei prezzi più alti anche perché vende probabilmente beni di qualità superiore su questo di nuovo abbiamo un approfondimento all'interno del
Rapporto
I distretti si sono trasformati
I vantaggi comparati dell'Italia nel bene di me i beni di consumo tradizionali si sono attenuati
In realtà a favore
Di beni di investimento necessari per produrre quei beni tradizionali i distretti del tessile producono macchine per il tessile e così via qui ci sono questi cambiamenti
La ristrutturazione può essere dolorosa ma è necessaria per cogliere al meglio le opportunità dell'ora della globalizzazione
Ha detto il professor Biggeri che l'occupazione non è diminuita e le nostre analisi concordano anche le imprese che delocalizzano non diminuiscono l'occupazione in Italia è un dato impone tante perché
Perché sono imprese di successo che riescono a vendere sui mercati internazionali è chiaro che non abbiamo un controfattuale non possiamo sapere
Cosa sarebbe successo se non avessero delocalizzato
Esistono delle analisi teoriche che lo fanno vedere
Voglio concludere semplicemente dicendo che sarebbe molto utile però proprio per le piccole imprese italiane che hanno più bisogno di altre
Di concludere
O almeno di fare un passo avanti nei negoziati del Doha Round per rilanciare
Il processo di liberalizzazione degli scambi
Ha detto il ministro Bonino in conferenza stampa che la liberalizzazione del negoziato di Doha è in una situazione di stallo bene io spero che la mi che ha tirato fuori la ma che tematica a un Congo alla Conferenza interministeriale abbia davvero la bacchetta magica e che riesca a
Resuscitare non i negoziati di Doha
Vi ringrazio e ringrazio tutta l'aria studi del dell'ICE che ha contribuito in modo assolutamente essenziale alla stesura del rapporto Grazia
Molte grazie professore lei e i suoi collaboratori ed ora la parola al professor Fabrizio Onida dell'unicità buco
Chiedo scusa c'è sempre un problema di
Manipolazione ecco
Grazie
Intanto ringrazio l'ambasciatore Vattani Presidente e tutto l'ICE per questo invito
A commentare
Desidero esprimere un apprezzamento particolare al Ministro Emma Bonino per le lender le energie che dedica
In questo campo
Nella sua funzione attuale
Il mio compito credo in quindici minuti presidente quanto mi dai circa
E quello di strade alcuni elementi di
Di riflessione critica sul posizione italiana lasciatemi intanto solo come apertura produrre questa citazione da un recente rapporto dell'Istat del dell'OCSE per ricordare
Due cose innanzitutto che la globalizzazione fenomeno di cui parliamo
Frequentemente troppo spesso vista come un fenomeno
Ad una sola faccia è un fenomeno ha due facce comporta costi e benefici comporta come si sa una distribuzione dei benefici in gruppi diversi da quelli che sopportano i costi
Questo significa una sola cosa che occorre una
Politica
Di governo della globalizzazione è una cosa abbastanza forse è abbastanza nota ma non ancora sufficientemente penetrata nel
Nelle politiche economiche dei Paesi avanzati e la seconda considerazione che potete leggere che per un Paese avanzato c'è una sola strada per fronteggiare le la globalizzazione cioè quella di innovare nel prodotto e quant'altro
Mi soffermerò in particolare su su due punti il terzo non sono sicuro di avere il tempo il modello di specializzazione dell'Italia se fermo no la delocalizzazione eventualmente appunto qualche accenno alle
Alle linee d'azione del
Cosiddette tre Promotion Organization
Il modello di specializzazione e già è stato accennato tende a consolidarsi se no io osserviamo ma questo da tempo i consueti indici di vantaggio comparato negli ultimi due decenni modello italiano più che cambiare si è
Consolidato con vantaggi crescenti o stabili nei settori
Tradizionali tessile abbigliamento calzature mobilio ma anche i prodotti di metallo ceramica gomma e plastica che la gamba importante della meccanica strumentale
Mentre i settori dove l'Italia eredità i cosiddetti se vantaggi comparati cioè dove la sua quota di mercato inferiore
Alla sua quota media continuano
Adesso il Cile settore come alimentare elettromeccanica chimica farmaceutica informatica questo documentato dal grafico successivo ma non abbiamo tempo di fermarci
In cui le colonne in amaranto vedono all'aumento della quota quindi si evidenzia come settori tradizionali che stanno a sinistra sono hanno consolidato i loro vantaggi negli ultimi anni tuttavia ecco questa è la considerazione
Già in parte accennata anche da Giorgio Giovannetti il sistema non è immobile non è un motore immobile
Se osserviamo all'interno dei gruppi di prodotti c'è un notevole dinamismo nel Po nel posizionamento competitivo questo emerge da ormai da numerosi
Studi
Che qui sono citati sommariamente naturalmente non sono neanche tutti
E all'interno di questi studi e si sottolinea appunto una crescente importanza
Della competitività su aspetti che non sono tanto di prezzo dove io divento più competitivo se avendo un prezzo inferiore ma quasi paradossalmente
Divento più competitivo se vendo apprezzi che poi sono valori medi unitari quindi valore per peso dei prodotti maggiore questo è un aspetto ASPI
Assoluta importanza che sottolinea che ormai ripeto già stato colto da diversi studi non ultimi anche quelli favoriti e e diffusi dalla Fondazione Masi dell'ICE con particolare impegno
Del mio successore
Determinò Quintieri del per questi
Su questi aspetti di qualità della specializzazione e ci sono crescenti dati micro a livello di impresa che evidenziano questa eterogeneità
Eterogeneità che deriva anche da flussi di entrata e uscita di imprese che escono ed entrano come in uno studio che qui viene citato
Il fenomeno che rievoca la cosiddetta distruzione creatrice ben nota nella
Nel contributo di Schumpeter naturalmente impatto in questo dinamismo a questo dinamismo continua sotto intendersi una vinicolo un un limite fondamentale su cui ci siamo soffermati diverse volte cioè
Il nanismo la difficoltà di diverse impresa e ad accettare che la crescita dimensionale sia una strategia vincente ci sono imprese che preferiscono non crescere al di sopra delle dimensioni in cui
La il fondatore i suoi eredi mantengono uno stretto controllo stretto controllo può essere una cosa buona ma in certi casi occorre allargare il respiro della STU del
Dell'impresa onde prenderà le opportunità che il mercato offre
Qui vado veloce cito particolare sull'Istat oggi invece si è già soffermato non
Non sto a diffondermi su queste cose
La produttività del lavoro sudati su duecento mila in prese
Evidenzia come questa produttività del lavoro
è una conferma di cose già diciamo osservato in passato cresce al crescere di nuova dimensione investimenti in capitale fisso agli investimenti invisibili in
In marchi brevetti di ricerca
L'outsourcing i servizi che aumenta la produttività e quant'altro
Anche la relazione della Banca d'Italia quest'anno ha dedicato un pezzettino della propria analisi ripreso nel volume nel volume dall'erogazione in cui viveva questi mutamenti qualitativi
Usando un osservatorio di oltre quattro mila imprese molto in importante per i dati che contiene
Per si evidenzia appunto questi si evidenziano questi mutamenti qualitativi all'interno di un tessuto dove ripeto il modello settoriale non cambia molto ma il contenuto qualitativo cambia rinnovamento nella gamma investimenti nel marchio
Investimenti all'estero accordi con imprese estere che spesso preludono anche la decisione di investimento concerto ricambio generazionale
Un aumento una accresciuta quota di laureati vi sia tra gli addetti che in particolare tra gli imprenditori e interessante anche diffusione dei sistemi gestionali
Da economista politico non sottovaluto mai questi aspetti che noi non studiamo da vicino a differenza dei miei colleghi aziendalisti Manno grandissima rilevanza nell'ammodernamento del sistema nella sua competitività
Crescono appunto i fattori cosiddetti diversità al prezzo
Nel medio lungo periodo come è noto contano la qualità il marchio la reputazione il contenuto tecnologico la
Il controllo della Rete distributiva che include l'assistenza
Post-vendita alla clientela e in generale diciamo l'importanza dell'essere presenti sui mercati presenti magari anche solo
Come strutture distributive ma radicati sul mercato in grado cioè di cogliere le tendenze della domanda le mosse dei concorrenti
Gli umori le usanze quant'altro occorre una
Strategia che è molto diverso da quella che all'origine ci ha permesso di diventare un Paese di
L'esportatore di con la valigetta
Conta in modo
Cruciale il contenuto dei servizi sia dei servizi esterni diciamo logistica per intenderci ma sia dei servizi e contenuti nei prodotti
Va beh tralascio altre considerazioni per ragioni di tempo i beni intermedi
Che sono più dalla metà di ciò che l'Italia
Esporta ovviamente importa per l'Italia sono un'area interessante di generazione dei vantaggi competitivi la qualità dei beni intermedi sia prodotta in Italia sia crescente mente dati in outsourcing all'estero
Dalle pelli alle fibre come plastica ausiliari chimici
Prodotto il principio attivi farmaceutici perché sono ripeto settori nei quali l'Italia non solo in porta anziché quasi
Più importante come esportatore di questi prodotti intermedi di nuovo che hanno dei contenuti di qualità di tecnologia di design
Di affidabilità di varietà e quant'altro che rendono le nostre imprese in grado di competere nonostante un tasso di cambio come è noto non più permissivo nonostante
L'ingresso dei concorrenti più forti
Sul tema dei valori medi unitari dei prezzi c'è ormai un acquascooter smisurata letteratura salto ma sostanzialmente il messaggio e che l'aumento di questi valori medi unitari all'esportazione che per l'Italia
E risulta superiore a quello dei concorrenti nettamente superiore a quello dei prezzi interni basti vedere questo grafico sotto in una linea tratteggiata l'andai indice dei prezzi alla produzione cioè dei prezzi industriali della linea continua e appunto l'indice dei cosiddetti valori medi unitari cioè Euro per chilogrammo euro per tonnellata euro per
Paia di calzature per
Ecco questa forbice
Indicativa appunto è una conferma che essendo così prolungata nel tempo non è solo un fenomeno di temporaneo sfruttamento dei margini di profitto io asporto sfrutto diciamo i mercati esporta attivi per vendere a prezzi più alti di quelli a cui io vendo sul mercato interno c'è anche qualche volta una componente di questo genere
In particolare nelle fasi congiunturali favorevoli ma sostanzialmente una forbice così prolungata e la conferma di quella
Evoluzione
Strutturale il più dicevo
Qualitativo
Altri studi sulle politiche di prezzo confermano dei comportamenti degli esportatori che fissano i prezzi con strategie come dire di
Prai sintomatico quindi con potere di mercato che
Di nuovo un elemento importante perché il sistema possa affermare le tue le sue componenti competitività più
Vengo al secondo punto che su cui Biggeri già si è soffermato io senza sapere che lui avrebbe
Rappresentato questo aspetto ne ho dedicato un paio di slide che vediamo subito è importante che l'Istat abbia dedicato e dedicando crescenti energia questo fenomeno degli investimenti esteri che è complementare al fenomeno dell'esportazione
Scusa
Voglio ricordare che questa perdita di quote
Dell'Italia sul valore delle esportazioni mondiali che abbiamo osservato e confermiamo
Non deriva non deriva tanto dalla delocalizzazione verso Paesi a basso costo del lavoro
Da investimenti cosiddetti verticali in cui si va
Fra produrre all'estero le fasi di produzione maggiormente intensiva in
Lavoro meno qualificato sottolineo anziché la delocalizzazione può a può
Favorire può incrementare la competitività del prodotto finale
Avvantaggiarsi delle risparmio dei costi oltre che creare come accennava anche prima una occasione di presenza di penetrazione di qualità della rapporto con i mercati esteri più
Matura più avanzata rispetto ad una situazione nella quale si vedono i mercati sono come mercati dire esportazioni
Diciamo che c'è un'ampia letteratura ormai disponibile oltre che lavori sul campo che mostrano
Come investire all'estero ed esportare non sono due facce contrapposte ma sono due fenomeni largamente complementari lo stesso dicasi per l'outsourcing
L'importazione di h materiali e componenti
Aggiungo che qui anche una studio recente di banche tale sui temi di discussione lavorando su un'analisi molto disaggregato contate di impresa sugli ultimi sul novantasei due mila e uno dodici settori centotre province
Valutando quindi l'affetto che hanno gli investimenti all'estero di imprese italiane non solo sugli occupati in Italia delle medesime imprese
Ma sono gli occupati e delle province in cui questi investitori sono localizzati conclude che tutto sommato sembra emergere
Da questa analisi che
Investire di più all'estero per una provincia non significa perdere posti di lavoro ma semmai in qualche modo favorirne l'aumento le indagini risaie dare risultati in parte convergenti
Perché mostrano che gli addetti all'impresa gli addetti dell'impresa
Con capacità produttiva all'estero quindi ci hanno fatto investimenti all'estero nei tre anni due mila cinque due mila sette sono diminuiti sì ma sono diminuiti
In linea con una media nazionale meno del
Degli addetti delle imprese che non hanno delocalizzato
Lei è stato lo salto perché era già illustrato ampiamente vigere questo importante aggiungo solo come un altro esempio di tanti studi fatti in un settore nostro importante il calzaturiero nelle Marche
Tessuto produttivo ben noto in cui
Viene amici e colleghi del degli stavo di Ancona studiano spesso da vicino il fenomeno
Morto a me mostrano
Non non solo in questo articolo recente comparso sull'industria ma anche gli studi precedenti come la delocalizzazione significa razionalizzare la filiera
Ecco osseo ce le ho ancora tre minuti Presidente
Due tre
Sebbene stranoto resa tra mercato uno tutti e tre grazie
Questo dato è già stato ricordato dallo stesso Biggeri più dei tre quarti
Intanto un terzo delle duecento mila un mila imprese esportatrici sono Utrecht si sono spesso importatori ed esportatori o solo esportatore non sono produttori più di tre quarti comunque del totale
Che fatturano non più di duecentocinquanta mila euro all'anno
Quindi il confine anche più alto di quello che ricordava vigere di settantacinque mila euro all'anno messi insieme sono tre quarti dell'impresa e fanno il due e mezzo delle esportazioni totali all'altro estremo
Novanta per cento delle esportazioni originata meno di undici mila imprese che fatturano più di due mila due milioni e mezzo di euro che non è una cifra fantastiche cinque miliardi diciamo delle vecchie lire
Ricordo anche che l'Italia ha una struttura ma questo
Non vale solo per il commercio estero una peso assai elevato di forza lavoro di addetti indipendenti sedici virgola sei per cento contro il cinque e mezzo dalla Spagna tre e quattro del Regno Unito eccetera
L'OCSE spesso ricorda che
Una in una survey di quasi mille piccola e media impresa
Di paesi OCSE anche di Paesi dell'Africa che
Le barriere più importanti percepite dalle piccole e media impresa e quanto a loro capacità
Ho difficoltà a punto le penetrare i mercati esteri sono riconducibile a questi fattori sommariamente ricordati
Qualità delle informazioni a far affidabili identificazione delle opportunità di business informazioni per approfondire il mercato specifico difficoltà contattare
Potenziali clienti
Controllo sui distributori ecco perché ho citato queste cose perché evidentemente hanno
Uno un loro rilevanza empirica nel momento in cui si disegnano le strategie di supporto da parte del tra i Promotion Organization oggi ormai in Italia rappresentate da una rete sempre più
E collaborativa tra rete diplomatica dice si Simest e SACE
Anche una certa letteratura devo dire non abbondante sulle tre Promotion Organization insiste su aspetti come questi
Questo è l'ultima slide fornire servizi personalizzati alle imprese più che servizi troppo generici offrire un sostegno un altro Cassi
Istituzionale con la rete diplomatico-consolare che opera in stretto contatto con la rete commerciale quindi le competenze complementari che spesso
Noi riscontriamo
Per aprire questo sostegno istituzionale nel momento in cui le imprese si fanno avanti e cercano di
Entrare in maggiore contatto con il mercato e forse anche di entrare in
Fenomeni come gare e quant'altro rapporti coltivare rapporti non solo con le imprese che già esportano ma con imprese con un elevato potenziale
La tariffazione che ovviamente sinergie di azione tra le firme questa non esaurisce naturalmente l'elenco
Di ciò che alle tre di promosso un organo invece non devono
Considerare con crescente attenzione proprio per assolvere bene alla loro funzione di sostegno
Ma le dico le medie imprese ma mi pareva importante ricordarlo alla luce dell'esperienza proprio di diverse di queste organismi grazie
Ed ora la parola Corrado Passera di Intesa San Paolo grazie
Ecco ci buongiorno tutti anch'io ringrazio per
Già essere stato invitato questa occasione che è importante perché è un'occasione in cui
Come diceva Fabrizio Onida si può parlare di come la globalizzazione può essere governata da chi non è un fenomeno che ci casca in testa e come arriva arriva
Ci sono paesi che la sanno affrontare con capacità di sistema altro che lascia altre che la sanno affrontare meno certamente nella buonissimo lavoro distante gli dice si trovano molti elementi e spunti per
Per cose che ancora vanno fatte
Come banca noi siamo molto interessati sia in termini di attività sia come
Area di nostra responsabilità o corresponsabilità lo sviluppo lo vedremo
Cioè andremo per l'ennesima volta delle delle imprese passata rinnovasse innovazione internazionalizzazione e quindi lì ci deve essere il nostro
Massimo sforzo per favorire crescita sostenibile
Alcuni spunti tutte le cose importanti l'ha già detto professor digerito
Professoressa Giovannetti e il professor Onida però
Vediamone alcuni altri e ricariche ritorniamo su alcuni che dal nostro punto di vista sono particolarmente importanti allora in termini di
Elementi di soddisfazione che troviamo in questo rapporto soprattutto se messi in serie storica con gli anni scorsi certamente alcuni trend molto positivi in termini di esportazioni la crescita di sport azionisti noi andiamo vedere cos'era successo nel due mila due mila e uno poi due mila due mila e tre poi due mila tre due mila e quattro e poi delle cinque mila sei vediamo un trend è chiaro dell'industria manifatturiera che grazie a un lavoro forte interno
Strutturale di ripresa di competitività è è un trend a crescere in maniera significativa in altri settori tocchiamo con mano quello che altri relatori prima di me hanno detto il l'incremento del contenuto qualitativo
Il valore aggiunto delle nostre esportazioni che poi è l'unica strada che un Paese come il nostro come nostro a
Poche settimane fa ha partecipato all'assemblea dell'UCIMU della dell'associazione di categoria delle aziende produttori di macchine tessili e come abbiamo delle vere e proprie leadership in alcuni settori noi come Italia siamo il terzo esportatore mondiale di macchine nelle
Varie accezioni che macchine vuol dire per cui non sta scritto da nessuna parte che anche nell'uovo mondo disegnato in corso di disegno da parte della globalizzazione non ci possa essere un ruolo importante per un Paese come il nostro a vediamo dirittura certi settori dove
Chiaramente
Cala il numero di aziende perché è chiaro che presento nel tessile deve diminuire ma anche di migliaia di
Di di di di di di numeri il numero di aziende tirerò pur
Calando la produzione in Italia cresce
Il fatturato complessivo di quel settore e comunque di quelle aziende
Ecco questa è la dimostrazione che c'è
La possibilità in tutti i settori anche più maturi
Di reagire al
Alla alle minacce le opportunità
Del mondo globalizzato internazionalizzazione l'han detto già prima di me che ha parlato non è soltanto esportazione è una cosa ovvia un
Una serie di movimenti verso do il la vera e propria creazione di multinazionali aziende capaci di essere multinazionali si passa per le subfornitori fino ad avere forniture strategiche potranno vari nomi inglesi
Per dire che si fa si ci si integra
Con operatori esteri per
Completare il PUA propria creazione e di valore aziendale crescente l'han detto in tutti il numero delle aziende che fa italiane che fanno Investimenti Ester i famosi idee investimenti diretti
All'estero cresce di più il numero di quanto cresca al fatturato e questo significa che anche aziende medio-piccole riescono ad affacciarsi al al mondo degli investimenti
All'estero in alcuni Paesi abbiamo delle presenze importanti stiamo parlando di Paesi con
Cento mila circa o nell'intorno di cento mila dipendenti di aziende italiane certo la Francia più tre ma
Il Brasile si sta avvicinando ovviamente sono presenze qualificate da alcuni grandi operatori però se andiamo a vedere i numeri sia in atti in nei paesi sviluppati sia in alcuni Paesi tipo la Romania comincia a esserci qualcosa in Cina
Troviamo una pluralità
I nostri di nostri operatori
Una cosa interessantissima cava contro il senso comune eh anche in quei distretti in quei settori in quelle aree dove ci sono aziende capaci di internazionalizzarsi non si crea
Un problema occupazionale importante anzi si sviluppano
Competenze capacità che senza l'internazionalizzazione non si sarebbero create proprio in quelle località quindi guai a pensa a rimanere abbinati banale all'internazionalizzazione è una leva che può servire anche per creare ricchezza all'interno del nostro paese
Le banche nel
Processo di internazionalizzazione anche sotto forma di investimenti dirette all'estero stanno giocando in questo questo periodo un ruolo importante
Le due principali banche vale a dire Unicredito rinnovi abbiamo continuiamo fare investimenti importanti reso ancora più di noi in Paesi vicino all'Europa della nuova Europa commi cominciamo anche nel mondo del Mediterraneo è o questa capacità delle banche italiane di fare investimenti diretti esteri che poi vedremo sono uno degli strumenti per supportare l'internazionalizzazione delle imprese italiane
Ci trovano come Paese finalmente attrezzati
Non era neanche pensabile che qualche anno fa ci fossero nella
Classifica delle banche più presenti nel nell'est Europa due banche italiane una dirittura a livello di leadership assoluta
Naturalmente non è che tutto vada bene motivi di preoccupazione sono notevoli soprattutto perché
Anche se alcuni trend di flusso
Gli ora hanno l'ammontare di Gatta di differenza di accumulata con alcuni Paesi è veramente molto
Importante
In termini di quote di mercato l'abbiamo detto perdiamo quota di mercato e la perdiamo
A differenza di altri Paesi Germania prima di tutto che hanno saputo difendere molto meglio il ruolo il loro ruolo nel nel commercio internazionale e non lo perdiamo non la perdiamo questa quota di mercato solo per che
Le materie prime soprattutto energetiche fanno aumentare la quota di alcuni Paesi e non di altri o perché ci sono i nuovi Paesi emergenti tipo la Cina certo la principale ragione sono queste due
Ma come giustamente veniva chiarito prima e anche il nostro modello di specializzazione sia settoriale che geografico che ci porta a
Perdere in maniera
Più significativa
Di altri Paesi in termini di quote di mercato
Se noi
Andiamo a vedere
Lo dicevo prima la la la quota della Germania che tra il intorno al nove per cento è rimasta la nostra da poco sotto il cinque si avvicina pericolosamente altre
Ma parlavo di stock parlando di investimenti diretti esteri certamente l'Italia a
Dell'attivismo dell'attività
Don dobbiamo dimenticarci quello che è l'accumulato
Inc che ci trova
Ci trova indietro rispetto allo stock di investimenti diretti esteri spagnoli
So soltanto un poco meno di cento miliardi di euro ma son tanti ma rispetto a Francia e Germania Inghilterra sono cinque sei mille miliardi di euro di investimenti inferiori fatti all'estero
Per cui certo dobbiamo sempre guardare
I flussi perché poi il rapporto tra certi fenomeni come questo e il più del PIL sono importanti però mai dimenticarci che noi dobbiamo recuperare rispetto ai nostri concorrenti veri perché i nostri con ti veri non sa non sono né la Cina nell'India sono la Francia Inghilterra la la la Germania la Spagna l'Inghilterra ecco stiamo dobbiamo recuperare ritardi importanti proprio sul tema dell'internazionalizzazione e sul tema della innovazione queste due parole e sono sempre collegate perché se andiamo a vedere quali sono gli elementi che qualificano le aziende di successo quelle che crescono in maniera profittevole nel medio periodo ma anche i paesi perché va a coincidere l'interpretazione del successo
Del
Del mondo aziendale del mare e delle dei singoli dei dei singoli Paesi troviamo che
Quelle aziende quei Paesi che crescono in maniera sostenibile di più sono proprio quelli che hanno i migliori
Dai migliori elementi migliori le migliori performances sia in termini di internazionalizzazione che di innovazione e i fenomeni chiaramente non sono scollegati
Semmai se vogliamo creare
Individuare sinteticamente il circolo virtuoso del successo aziendale ma anche dei Paesi ci mettiamo innovazione che scatena internazionalizzazione che scatena dimensione dimensione
A sua volta è un elemento fondamentale che determina
La possibilità per le aziende di fare innovazione internazionalizzazione quello è il processo virtuoso della crescita sostenibile noi ci troviamo
A
Di fronte a chiarissime
Statistiche in cui i campioni dell'internazionalizzazione sono col sono proprio quelle aziende dove e maggiore gli investimenti in ricerca e maggiori investimenti e innovazione e maggiore l'investimento in capitale umano e maggiore investimento i sistemi formativi sviluppati
E questo e l'altro grande campo dove
Oltre
Hai dati peraltro non entusiasmanti della nostra capacità di innovare fare ricerca ci pigliamo in generale questo parametro noi rispetto ad altri Paesi
Non stiamo né né recuperando in termini di flusso nel recuperando ovviamente in termini di stock
Anche
Se guardiamo all'innovazione teniamo la la spesa di ricerca e sviluppo
Noi siamo più bassi in termini di percentuale rispetto al PIL
Ma abbiamo accumulato anche qui rispetto a Francia Germania Inghilterra nonna mostri come Stati Uniti o o altri o altri pezzi del do ecco Gatta e quindi ritardi misurabili nei due-tre quattrocento miliardi di euro negli ultimi dieci anni
Quindi è molto importante che
Chi si sente in qualche modo coinvolto con il dirigere questo Paese
Di queste cose ne tenga ben presente certamente
Dicevo prima il collegamento tra innovazione internazionalizzazione internazionalizzazione e dimensione aziendale è fondamentale
Perché i primi due fenomeni sono strettamente collegati
A quello della
Dimensione
Dimensione aziendale qui ci sono dei segnali
Positivi nel senso che se andiamo a prendere i distretti vediamo negli ultimi dieci anni vediamo che le aziende superiori ai duecentocinquanta dipendenti aumentano però ecco anche qui non dobbiamo dimenticarci che parliamo da uno svantaggio strutturale gran va bene che dobbiamo accelerare nella sua risoluzione cioè quando noi ci rendiamo conto che in Germania il cinquantacinque per cento delle aziende hanno più di duecentocinquanta dipendenti e noi soltanto il ventidue o nelle aziende
Superiori a mille dipendenti ne hanno quasi ottocento e ne ne abbiamo duecento ecco qui dobbiamo
Renderci conto che di più si può fare si può fare di più di tutti un pochettino dobbiamo
Contribuire è ovvio che prima di tutto il compito delle imprese però certamente un fisco che incoraggia forza di più
A crescere fondersi consolidarsi e quanto mai desiderabile una forse una riduzione intero mite casi di premi alle aziende che non crescono ci sono delle cose che favoriscono il rimanere piccole quasi quasi forzano parte dell'economia
A rimanere piccola e poi c'è il tema del mettere in moto e qui ci sentiamo ancora più responsabile anche noi come banca mettere in modo capitale di rischio e non soltanto capitale di credito qui in tutte le varie forme dai fondi mezzanini dal Private equity che sta svolgendo un grande ruolo
L'avete equity sta svolgendo un ruolo importante nel favorire nello spingere il consolidamento e la creazione di aziende di successo non ci siamo messi anche come banca e non ci siamo mai tirati indietro quando c'è la necessità di mettere anche capitale per un periodo provvisorio su progetti che lo meritano
Insieme a molte altre banche stiamo favorendo il mercato delle piccole aziende che per
Accedere al mercato di borsa in modo semplificato il famoso marchio sul quale certamente contiamo
Le piccole e medie imprese ovvio hanno ancora più difficoltà delle grandi in questa spinta verso l'internazionalizzazione se si fanno sondaggi vengono fuori chiaramente la mancanza di come senza di mercato vincoli legislativi e burocratici l'inaffidabilità dei partner dei sistemi locali con cui interagiscono le difficoltà addirittura linguistica in talune casi e quindi
Noi dobbiamo tutti impegnarci di più
Dalle dai sondaggi anche recenti si vede che sono molti e molti rappresentanti intorno a questo tavolo le istituzioni te si danno come obiettivo e sempre di più sono in grado di favorire
La l'entrata sui mercati esteri nelle varie forme delle nostre imprese e anche l'apprezzamento sta salendo ci sono stati anni difficili e anni di forte insoddisfazione dal parte del mondo imprenditoriale però dato nei confronti di tutti gli operatori legati alla Confindustria legati alle Camere di Commercio l'ICE la Simest la SACE e costi e e tutto un sistema che in questi anni si è oggettivamente molto rafforzato e da servizi più forti e poi le banche
Le banche che hanno il compito fondamentale di accompagnare accompagnare di più le imprese in nei nei territori difficili attraverso presenze dirette sottoforma di banche uffici rappresenta ansa filiali attraverso maggiore formazione del del nostro personale maggiore capacità di capire la dinamica delle dei settori delle filiere di valore del dei dei distretti produttivi
E trovando forme di credito noi pensiamo di averlo trovato in
Capaci di finanziare piccole e medie imprese in
Operazioni di lungo periodo legati all'internazionalizzazione oltre che all'innovazione senza la necessità di ricorrere a garanzie reali
Ecco in entrambi questi grandi filoni abbiamo messo a punto degli strumenti che stanno incontrando grande grande interessa l'ultimo punto riguarda
Il punto che è stato fatto anche dei relatori precedenti dell'importanza della degli investimenti diretti esteri verso l'Italia e quindi della nostra attrattività capacità di attrarre
Investimenti esteri certamente sono molto importanti i numeri che riguardano le aziende non italiane poi come è stato detto bisogna andare a capire quante di queste sono semplicemente localizzate come ordine all'estero quanto su effettivamente aziende internazionali che hanno investito nel nostro Paese ma sicuramente stiamo parlando di un forte contributo sia all'occupazione sia la produttività sia la dimensione aziendale certamente noi abbiamo un una capacità di attrarre investimenti diretti esteri molto inferiore
A quello di altri Paesi quei famosi paesi che ho citato prima nostri concorrenti in maniera traiamo poco più del due per cento
L'Inghilterra mi attrae più dell'otto la Spagna quasi il quattro Germania e Francia tra il cinque il sei ecco questi ci Frette che sembrano piccole significano centinaia di migliaia di posti di lavoro significano quote rilevanti
Dell'aumento del PIL è un tema fondamentale creare il clima
Di paese che attragga investimenti esteri che poi fatto da quelle stesse cose che chiedono gli imprenditori italiani e che non hanno solo a che fare anche se natura ente hanno a che fare col costo dei fattori la rigidità del costo del lavoro e cose di questo genere ben note a tutti ma riguardano anche come funziona il nostro sistema
La pubblica amministrazione locale il sistema della giustizia la difesa del territorio le infrastrutture queste cose che rendono
Più facile o impossibile la scelta di investitori esteri in Paesi come il nostro ho finito sintesi della sintesi vediamo
I conti dei diamo sempre di più negli ultimi mesi segni forti di un lavoro che l'economia in Italia che l'impresa in Italia ha fatto negli ultimi anni per ristrutturarsi per adeguarsi a una sfida che sembrava
Sintomo di declino o sinonimo inevitabile di declino che invece in molti settori non lo è stato dobbiamo come sistema fare di più la frase che meglio riassume questo concetto è quella che
Ha giustamente citato prima unità la globalizzazione va governata si deve rispondere si deve rispondere
Cumulativamente come sistema molta parte della nostra Italia lo sta dimostrando altra deve ancora farlo grazie mille
Grazie mille Corrado ed ora al Andrea Moltrasio della Confindustria vicepresidente a Confindustria
Grazie buongiorno a tutti grazie per questo invito per portare la voce dell'impresa industriale in questo contesto
Approfitto anche per salutare con molta cordialità il Ministro e tutta l'ICE perché in questi anni
Hanno dato dimostrazione di poter fare un lavoro di squadra che è molto utile per il Paese per poter competere su tutti i mercati quindi questa riflessione di oggi che hai su dati molto importanti
è un po'anche la vetrina di un lavoro che viene fatto tutti i giorni anche con noi e di cui siamo molto riconoscenti io
Vado subito come vedete la prima slide è già sulla in media stress perché
Vorrei fare due riflessioni che sono anche due tesi come dire su quello che abbiamo visto abbiamo sentito fino adesso la prima
Che di per competere bisogna produrre anzi in tutte le aree questa prima tesi produrre per competere
La seconda e che per competere bisogna supportare le tecnologie a servizio del made in Italy e che sono molte volte quei beni intermedi di cui ci ha parlato il professor Onida e che sono legate al tema innovazione e internazionalizzazione che giustamente Corrado Passera diceva vanno sempre insieme
Allora in questa prima slide che vedete
Cioè un confronto tra
Il una torta del commercio mondiale a valori costanti settantacinque settantanove
E due mila due mila e quattro la parte più scura e sono i beni del manifatturiero i beni manufatti che hanno preso
Una una fetta di torta più importante se prendiamo questi due periodi
E le materie prime che pure hanno avuto o la crescita che abbiamo sentito hanno una quota inferiore in questi ultimi anni
Qual è la considerazione che noi vogliamo dare che di fatto
Essere nel manifatturiero ha permesso di essere in quel tutto questo periodo attivi
Nel commercio internazionale e questo dopo anni due mila uno due mila e cinque che come ricordava Corrado Passera
Sono stati caratterizzati da un'affabulazione quotidiana ben rappresentata da Google in cui uno si metteva declino trovato industria smettere industria trovava declino
E quando trova l'industria in genere era perde industrializzazione delocalizzazione decentralizzazione terziarizzazione e chi più ne ha più ne metta
In realtà quello che si dica abbiamo ascoltato oggi e che è stato una reazione da parte di grandi
Pezzi d'industria nazionale e non solo
Per ritornare a essere competitivi in quello che è stato il driver dell'economia mondiale degli ultimi anni lo vediamo dalla prossima diapositiva
Dove si vede che
A valori
Dollari americani del due mila tra loro e costanti
Se prendiamo di quinquennio in quinquennio e la crescita del PIL mondiale abbiamo un certo tipo di tasso di crescita che il quattordici quindici per cento
La popolazione con buona pace di tutti gli ultimi mal turritani a una diminuzione parliamo di percentuali variazioni percentuali
Mentre il commercio internazionale avuto invece una crescita che dimostra l'importanza
Come driver dell'economia mondiale degli scambi
Scambi che sono perfettamente d'accordo vanno governati
Ma scambi che come abbiamo visto dalla dalla slide precedente sono stati caratterizzati da manifatturiero e quindi l'affabulazione quotidiana del dei Lino è stato un danno un po'psicologico al quale però gli imprenditori hanno saputo in qualche modo anzi molto bene non certi casi reagire
Questo è un altro grafico estremamente simpatico perché ci dice
Che la differenza tra il valore aggiunto per occupato nel manifatturiero
E il valore aggiunto per occupato nei servizi chi appunto quando partiva quel discorso sulla terziarizzazione parliamo degli anni ottanta
Ci diceva che
Il valore aggiunto nel manifatturiero era troppo basso rispetto a quello dei dei servizi
C'è stata un'inversione di tendenza nel mondo te qui da vedere cioè noi abbiamo
Negli Stati Uniti
In Giappone in Germania persino in Italia nonostante chiede industrie sono nei settori maturi eccetera eccetera un recupero notevole della differenza del valore aggiunto tra manifatturiero e servizi
Quindi
A supporto della prima tesi ci sono questi tre
Grafici che penso parlino un po'da soli
Vediamo
Una considerazione che è già stata fatta mai a parte che ci interessa come in prese come industria
Veniamo da un otto un due mila e sei assolutamente positivo dal punto di vista l'esportazione
Siamo come abbiamo visto prima l'ottavo Paese siamo il primo né l'OCSE per le famose quattro a anch'io ricordo come i miei predecessori l'importanza della meccanica perché stiamo parlando di
Beni anche duraturi che sono molto importanti anche perché poco sensibili le dinamiche di prezzo come sanno bene gli operatori di questi settori quindi giusto l'UCIMU giusto le macchine tessili e così via
C'è stata questa azione di sistema in cui a vista anche Confindustria vere cinque mila imprese coinvolte ventisette mila ottocento contatti business to business quindi proprio un mondo che si è mossa con tre strategie che noi riposizionarli in modo un po'diverso rispetto a
A a quello che sono magari strategie generali ma che sostanzialmente poi sono si allineano in fase di di fare sistema
Che sono da un lato i grandi mercati mercati emergenti i famosi Britti dove abbiamo una posizione debole e lo vediamo fra poco
Alcune aree strategiche i Balcani parte del Mediterraneo dove ruolo dell'Italia ce lo giochiamo in maniera dei leadership
E poi i mercati cosiddetti ponte che ci avvicinano ai mercati strategici dei mercati in via di sviluppo che sono gli Emirati messi con la Turchia il Vietnam dove associazioni anche di provincia o di categoria organizzano
Delle missioni molto mirate
Che sono state stranamente interessante mi follow up che hanno seguito
Dicevo prima che l'Italia e di questi mercati emergenti non ci siamo ancora abbiamo fatto dei miglioramenti notevoli
Però come abbiamo visto anche prima la quota in Cina segue Germania e Francia
La quota in Brasile segue Germania e Francia
L'India segue io che il Belgio Francia Germania
L'unico posto dove in effetti stiamo emergente o come partner importante nel Bric se la Russia e penso che la professoressa Giovannetti nella sua bella sintesi di prima ce l'ha anche evidenziato a un certo momento
Quindi voi pensate solo che nel due mila e quattro l'Italia esporta ma più in Grecia che in India in Cina messi insieme e questo era il dato che mi sembrava sempre impossibile ma in realtà era così
Naturalmente come ha detto molto bene in chiusura Corrado Passera questa sistema degli scambi che abbiamo vista
Cioè Hack fatto crescere l'economia mondiale a quei tassi e con quel Dry perché proprio nello scambio trova la sua ragione
Richiede una gestione una governance molto forte
E allora su questo noi diciamo che siamo stati sempre e siamo favorevoli al multilateralismo e abbiamo supportato nazione
In Europa in questo senso però riteniamo che a questo punto bisogna anche stare molto attenti perché
Noi facendo così abbiamo visto che gli Stati Uniti hanno concluso otto accordi bilaterali e ne hanno cinque in corso se i dati mi hanno fornito sono corretti
E qualche volta fosse qualche ritardo anche negli interessi proprio delle nostre produzioni nazionali può essere derivato dalla tesa di questa bacchetta magica di cui diceva la professoressa prima
Nello stesso tempo noi in questo momento siamo molto preoccupati e l'abbiamo fatto anche ieri l'altro ieri insieme ai colleghi spagnoli tedeschi
E inglesi sulla politica del difesa commerciale dell'Europa perché
Possiamo dirlo noi siamo molto liberisti molto liberali crediamo nel libero scambio però
Attenzione che la difesa con lo strumento dell'anti dumping per certi settori assolutamente necessaria perché in un ambito di negoziazione
E come andare a parlare con un esercito pieno di armi di Cannone presentarsi un po'al alla grandi magari
Ministro su questa piacerebbe di più però
Noi riteniamo che sia
Un po'un po'pericoloso perché sette sono strumenti bene tutto abbastanza pacifici piuttosto indolori sono molto soft
Non è azzeccato allora va bene cancella cancella si cancella però sono politiche di negoziazione che dobbiamo mettere in campo perché
Abbiamo dei fenomeni di dumping molto pericoloso in settori tecnologici
E così non a vera argomenti incerte sedute di negoziazione può essere veramente pericoloso specialmente se viene fatto non con dati tecnici de politicizzato
Ma se viene fatto per ragioni politiche o ideologiche quella è veramente e in la noi abbiamo in questo momento forte pressione in tutta Europa
Da parte del manifatturiero perché crediamo
Che venti debba essere difeso il consumatore il consumatore al centro
Ma non necessariamente distributore che usa il dumping di Paesi esteri per fare soldi in Europa questo è
In grande sintesi consentitemi visto che sono al quinto che parlo
Scherzare un po'su questa cosa ma è molto serio è una cosa un po'su cui bisogna stare molto attenti
Parallelamente a quelle tutta la nostra politica
Di difesa è anche difesa della protezione intellettuale perché l'Italia è la patria del Desailly è la patria del della creatività
E
Riteniamo che sia assolutamente accettabile in questo contesto e non per altre ragioni
Che manufatti fatti fuori d'Europa si portino un'etichetta made in Malesia made in China come succede negli Stati Uniti e in Giappone
Cioè il tema dell'anticontraffazione c'è il tema dei brevetti su cui noi siamo molto impegnati come sistema industriale quindi strategie di contesto
è chiaro che come ci ricordava amaramente anche Corrado Passera prima il dinamismo del nostro export non è uguale a quello di altri Paesi in particolare la Germania che sta facendo molto bene pre in tutto per i beni che dicevo prima
Non sono beni di consumo ma in genere sono beni macchine beni durevoli
Però guardate questo incredibile grafico sulla sinistra del costo del lavoro per unità di prodotto sono sicuro che si può
Migliorare non solo abbattendo il costo come qualcuno potrebbe credere ma aumentando il valore dell'approdo di quello che si produce
E in questo senso siamo abbastanza messi bene nel senso che stiamo migliorando cioè questo studio della Fondazione Masi un saggio che è uscito anche in questi giorni sui giornali
Dove si vede che
Il valore unitario non ha ricordato anche prima delle esportazioni manifatturiere per esempio è cresciuto quindi si sta creando prodotti a più alto valore individuale però
Guardate questo grafico cioè nel momento in cui la Germania scende a novanta due se fatto cento il due mila
Noi continuiamo a crescere nel costo lavoro per unità di prodotto e così non si riesce sicuramente essere competitivi
E lo stesso vale infatti per libri dove diciamo la derivata della curva della Germania è sicuramente più forte di quella dell'Italia con specializzazioni come la Germania più forte
Recentemente è uscito con sulla McKinsey secondo trimestre questo dato sulla produttività come sistema Europa quindi non stiamo parlando d'Italia il differenziale con gli Stati Uniti della produttività
Intesa in questo caso PIL
Però per per teste
E del trentadue per cento di cui una parte sono minori input del lavoro quindi si lavora meno ricordo che in Italia ogni cinque anni si lavoro un anno in meno che negli Stati Uniti quindi
Penso che politiche che favoriscono lavorare di più in questo momento sono necessari in un momento in cui anche la Francia decide addirittura di premiare gli straordinari come ha fatto Sarkozy in questa settimana
Cioè
Esattamente un ribaltamento della politica delle trentacinque ore questo penso che sia un dato che nelle zone poi del nord del Paese
è molto molto atteso come tipo di politica a favore del lavorare di più
E il tipo di welfare che sappiamo può essere un punto a favore ma può essere anche un punto a a sfavore se costa troppo rispetto a quello che ci possiamo permettere in questo senso
Non apro neanche la parentesi tensioni per dirne uno
E il sedici per cento invece legato alla produttività che sono quei fattori di cui dicevamo prima quindi
In un contesto che di leggero ottimismo e anche di voglia di fare e chiaro che questi temi della produttività e della competitività tesa no sul sistema delle nostre imprese
L'ultimo argomento e vado verso la conclusione
Che ho detto prima cioè
Penso che oggi più che mai
Si è necessario lavorare e penso che il Ministero a
Del commercio estero stia lavorando molto bene con Ministero di Bersani perché
Perché
Qua fatti cito apposta industria due mila e quindici che è un po'il i progetti di innovazione di Bersani in questo momento che nei apprezziamo molto
E che sostanzialmente dice che per sostenere il nostro made in che è quello delle quattro anni tu cioè
Delle degli altri settori che stanno andando bene
Bisogna mettere in Rete in maniera forte la capacità di creare tecnologie e innovazione di prodotto
Quindi
A vere la possibilità di non fare prodotti rimane la tutte rimanere agganciati al commercio internazionale
è necessario che parallelamente i processi di internazionalizzazione ci siano dei processi di politica industriale che favoriscano questi settori
E tante volte sono settori dimenticati ma non è in questo rapporto dei dice dove io ho visto a un focus interessante
Proprio sui beni intermedi a supporto denti del dei nidi che è un tema che questo diverso da quelli che abbiamo sentito per tanti anni che fino adesso
E qui concludo con questa slide con un bel tricolore in cui di fatto
A sinistra portiamo degli esempi di distretti industriali e qui mi aggancio alla conclusione della professoressa Giovannetti prima
Dove però di fatto si dice quali sono le ragioni per cui questi distretti hanno mantenuto un livello di competitività
E perché a supporto di questi distretti ci sono delle tecnologie che credetemi sono tutte italiane
Perché se voi chiedete le personalizzazioni
Le innovazioni la flessibilità e la specializzazione di alcuni di questi produttori di beni intermedi da un'azienda tedesca per dire un'economia che sta andando forte
Non ci pensano neanche perché non ne nel DNA
Dei produttori di beni intermedi di queste nazioni io vedo il mio amico Snaidero di in prima fila se lui volesse farsi verniciare una cucina dal mio concorrente tedesco io produco vernici per per anche pesanti mia cucina
Non riuscirebbe mai perché il livello di personalizzazione che chiede ad un livello di finitura che chiede luce
Il livello di differenziazione dall'otto all'otto gli altri di beni intermedi non sono in grado di dati e la e lì che bisogna giocare quindi nell'investire all'idea di politica industriale nella capacità
Di andare avanti in questa creatività che si aggancia a quelle dei distretti come quello del mobile piuttosto che nel tessile con le macchine testi d'e lì che si aggancia un valore aggiunto che fino a questo rapporto forse non è stato mai messo così in luce
E che tra l'altro è fondamentale nel momento in cui andiamo internazionalizzare l'impresa e quindi a fare un affare che in Cina un in India e come abbia sentita a investiti a internazionalizzare che la vera forma dell'export di oggi no
E nostre produzioni che ci sia l'aggancio con chi crea queste tecnologie che sono tutti italiani
Perché perché di fatto la definizione di distretto che noi ci siamo sempre giocata in tutti questi anni e che dice concentrazione regionale di aziende specializzate istituzioni legate attraverso legami multipli respiro Mars e questa è la versione
Della definizione
Di questi distretti tessile sette arredamento forbici e così via oggi non è più una definizione secondo me intellettualmente accettabile perché i distretti oggi sono sempre di più
Dei grandi melting pozzo industriali che sono fatte da produzioni molto specializzate magari di un pezzo di filiera con molta ricerca e sviluppo con aziende che vanno poi a produrre pezzi della filiera dove più conviene
Mantenendo però il focus sulle tecnologie
Che fa quindi
Questa focus va preservato e guardato con molta intenzione e favorito
E ci sono a fianco a queste aziende delle aziende specializzate in logistica e distribuzione e che sono praticamente tutto quest'insieme la nuova fabbrica nuovo modo di produrre
E che hanno delle reti corte per produrre correlativamente Corte delle reti molto lunghe per andare su tutti i mercati
Quindi credo che
Nella presentazione la professoressa Giovannetti che nel rapporto dell'ICEF ho avuto modo di guardare nelle sintesi
Questi aspetti sono per la prima volta
In evidenza messe in evidenza e credo che su quelli dovremo lavorare nei prossimi mesi grazie
Grazie mille Andrea volere adesso prima di lasciare il microfono al
Ministro per il commercio internazionale l'onorevole Emma Bonino vorrei ringraziare di nuovo tutti i relatori per aver preso parte a questa presentazione
In particolare rivolgeremo un ringraziamento molto particolare a Luigi Biggeri all'Istat
Perché insieme a loro siamo riusciti a mettere insieme dei dati statistici di cui è stata sottolineata l'importanza non soltanto conoscitiva ma soprattutto per l'impresa i protagonisti delle internazionalizzazione per noi dell'ICE
Questo rapporto i dati che riassunti sono stati riassunti illustrati rappresentano un vero e proprio tentativo di monitoraggio di questi processi e vorrei perciò ringraziare molto anche
La SACE la Simest Buonitalia all'ENI degli altri
Enti pubblici attivi nel campo dell'intera eccezioni esso presenti qui al più alto livello per quanto riguarda l'attività pratica le considerazioni di Fabrizio Onida
Sul tipo di assistenza personalizzata alle imprese che l'ICE dovrebbe dare rappresentano un po'la nostra bussola nostra stella polare
Non c'è dubbio che nella ricerca di partners nell'assistenza personalizzata sul focus supply anzi e su questa attività
Perché forse meno vistosa di quella della promozione collettiva
Che noi possiamo rendere un vero e proprio servizio
Dal valore aggiunto maggiore all'impresa quindi
Vorrei
Su questo direi che noi saremo molto lieti
Tra qualche mese magari di soffermarci proprio su queste che sono nei nuovi indirizzi dell'Istituto per il commercio con l'estero ringrazio molto il ministro
E sono molto grato per le considerazioni che vorrà sorge grazie
Tu
è stata una mattina lunga ma se non crolla tutto qua
Ecco
Credo intensa comunque per me è molto interessante spero anche per voi è
Immagino se non vi siete mossi dalla sala non sia tanto inattesa del mio intervento di chissà quali rivelazioni
Ma e penso che sia perché avete
Voi dal settore in particolare
Ritenuto interessante e utile questa presentazione
Per quanto mi riguarda solo tre o quattro elementi di policy
Che a me sembra di dover trarre battuti e questi
Cifra aggregate studiate
In modo analitico ma poi aggregate e dai vari commenti che ho che ho sentito
Certamente la prima indicazione che ne traggo è che la promozione commerciale nel sostegno all'internazionalizzazione delle imprese
Sono e lo devono diventare sempre di più un fattore strategico della politica economica del nostro Paese non sono né un optional ne devono rimanere cose marginali ma il sostegno all'internazionalizzazione
Deve essere visto come un fattore un pilastro strategico per la crescita economica del nostro Paese
Credo che i dati che abbiamo visto sul due mila e sei anche sulla prima parte del due mila e sette sulla ripresa certamente io penso che il merito è soprattutto e va dato soprattutto alle imprese
Che negli anni scorsi e negli anni più recenti hanno saputo
Dopotutto in qualche modo affrontare dei processi di ristrutturazione anche dolorose immagino per molti o perlomeno per alcuni ma che hanno poi dato i frutti di cui abbiamo ho parlato questa mattina
E mi pare che tutto il sistema si debba impegnare in in questa nuova nuova in questa
Polizia in questa politica e mi sembra
Che in qualche modo anche il sistema pubblico oltre che il settore privato a cui già ho reso merito anche il sistema pubblico dia segnali che stia dando segnale di maggiore attenzione di maggiore consapevolezza dell'importanza del settore
Questo lo dico perché capita che proprio oggi per esempio per cercare di diffonderlo al grande pubblico esce allegato a il Sole ventiquattro Ore le linee direttrici
Che abbiamo voluto dare come Ministero all'ICE che
In realtà riprendono e fanno proprie molte dei suggerimenti e delle tesi che sono state esposte questa mattina
Soprattutto danno conto delle promuove problematicità che ancora abbiamo da superare quindi le linee direttrici tendono ad andare nel senso di essere
E gli stessi enti strumentali del Ministero del commercio in qualche modo più vicini più adeguati più vicina alle imprese che si imbarcano in questa direzione così come
Tornerò dopo ma anche la Simest ad esempio
Ha finito l'anno con dei ricavi da record e io credo sia importante per rese io arrivare a studiare degli strumenti finanziari che siano più adeguati e più propizi per le piccole imprese
E qui perché sono appunto senza che ripeto le cifre quelle che tu
Di cui avete parlato in ogni caso prima indicazione che ne traggo di policy è che
è ragionevole è utile
E necessario
Raddoppiare le energie a sostegno del processo di internazionalizzazione quando dico Energia dico senza ombra dico risorsa finanziaria risorse umane non solo abbiamo bisogno di più
Qualità diversa di internazionalizzazione abbiamo bisogno comunque di più risorsa
Se nostri competitor sono la Germania come giustamente è stato detto io a condivido
La Germania investe è in sostegno all'internazionalizzazione peraltro di grandi imprese perché questo è il tessuto produttivo tedesco quattrocento milioni di euro
Più i lender eccetera eccetera se noi vogliamo continuare a investire sessanta milioni di euro certe una scelta come un'altra però forse
Come dire non invertiamo neanche il trend e pure essendo già in questo momento nel Paese un grande dibattito sugli sprechi alla spesa pubblica
Io con grande determinazione chiederò un raddoppio dei fondi perché lo ritengo un investimento per le imprese non lo ritengo una spesa corrente ritengo semplicemente che se
Piccole e medie come siamo vogliamo affacciarci e competere sul
Mondo internazionale abbiamo bisogno di molte cose ma perlomeno abbiamo anche bisogno di strumenti di sostegno un pochino più all'altezza
Così come abbiamo bisogno di un'operazione di
Risorse umane altre aggiuntive più specializzate per esempio vista la complessità dei mercati e la complessità delle operazioni
Ma abbiamo bisogno anche di attrarre studenti tecnici abbiamo bisogno cioè di un'operazione anche di fidelizzazione
Che molti altri Paesi fanno e che noi come dire come politica complessivo e sostenuta facciamo relativamente poco vuoi che sia il problema dei visti vuoi che sia il problema dell'università vuoi che sia
Come gli pare lo facciamo fa formazione l'ICE altre enti
Ma io credo che non siamo al livello adeguato di attrazione di studenti tecnici che sono poi
Molto spesso nella mente di fidelizzazione molto importante quando per esempio al ritorno nel nostro Paese
Dico sempre che mi impressiona il fatto che l'Irlanda che era l'Irlanda abbia sei mila studenti cinesi
Mi pare una politica molto lungimirante su cui credo sarebbe utile che ci
Attrezzarsi
Seconda indicazione di policy
Mi sembra che serva anche a sostegno delle imprese una politica industriale un po'diversa può quella che è stata delineata in industria due mila e quindici
E mi sembra che debba essere una politica che sostenga la crescita dimensionale delle imprese di cui molti di voi avete parlato
Che sia in grado di influenzare le variabili cosiddette di contesto burocrazia fiscalità logistica infrastruttura
E che faciliti la costituzione di consorzi di servizi anche per diminuire i costi delle piccole e medie imprese e quindi per esempio e c'è un necessità di riforme strutturali in Italia che sono essenziali per il sostegno della crescita dello sviluppo industriale nel nostro Paese
Elemento voi necessario per una maggiore capacità di competere sui mercati internazionali
Come ha detto mi auguro di per esempio di portare non solo il mio contributo a queste riforme di sistema così necessarie in questo momento
Come dire così fragili zattere
Ma
Per quanto riguarda noi mi auguro di portare nella legge finanziaria per esempio qualche strumento
Che possa aiutare le piccole e medie imprese a crescere in funzione dell'internazionalizzazione magari a questo e in accordo con la Simest dedicando parte dei fondi Simest o perlomeno parte dei ricavi io credo
Questo sia importante
E in aggiunta al fatto che nel breve la Simest ha già abbassato i costi delle operazioni per le piccole e medie imprese che vanno all'estero io credo che questo è un contributo che dobbiamo dare
Terza lezione o di politiche né che deduco da questo da questa presentazione
Ripeto le
Riforme strutturali sono indispensabile se vogliamo fare ripartire su un alto tasso di crescita del prodotto interno lordo il Paese
Certo per l'Italia una buona notizia che la Germania
Nostro mercato principale stia tirando ma è proprio per questo guardando alla Germania nel
Traduco se ancora avesse avuto bisogno di ulteriore
Convincimenti né deduco il fatto che le riforme strutturali sono indispensabili se non si modernizza il Paese
Credo che poi sia difficile pretendere di rimanere competitivi ora
Francamente mi fa un po'impressione lo dico en passant ma lo dico perché credo importante Noè veramente siamo persi o chiusi in una dibattito abbastanza
Kafkiano in qualche modo già noi stiamo discutendo
Se fare andare e indietro o meno l'età pensionabile per esempio o abbiamo difficoltà ma non solo questa Amministrazione in generale nel nostro Paese abbiamo sempre fatto molta difficoltà a tagliare la spesa primaria
Abbiamo una macchina amministrativa ancora insufficiente
E mentre tutti gli altri corrono noi arranchiamo con qualche difficoltà e lo dico perché non è un arranca mento né degli ultimi mesi né dell'ultimo anno è un ritardo di questo Paese
Che viene da più lontano anche anzi in qualche modo classi perché Ray perlomeno dell'ultimo dell'ultimo decennio
Un Paese che discute sui su veramente sui mestieri usuranti ma come se ci si misurasse solo in Italia io non ho capito perché
I pompieri si usurano a cinquantasette anni solo in Italia e in Germania si usurano sessantatré cioè c'è qualcosa che ho a sessantacinque
Capisco che Giulia cioè lavorare stanca la vita usura questa l'abbiamo capito però devo dire anche l'unica opportunità che abbiamo una vita è questa
Quindi penso che un contributo lo dobbiamo cioè quando uno arriva a dire che si misurano le maestre d'asilo
Io penso che abbiamo perso la Trebbi sonda sostanzialmente perché stessi liberamente ai sensi usura la maestra d'asilo io non posso immaginare quanto siano al sugo usurati ragazzini che vanno da quella maestra della minaccia qui finiamo tutti usurati prima ancora di cominciare a vivere quindi insomma penso che vada messo una qualche punto fermo da qualche parte per cominciare ad andare avanti
Vada avanti terza indicazione di policy che abbiamo cominciato affare ringrazio Alice per quello e anche lo stimolo dato dal contesto dall'intero consiglio d'amministrazione dal direttore generale dal Presidente vedete non è facile
Funzionari impulsi ma
Pensa anche nel privato non sia facilissimo spostare qualcuno da a Barcellona Baku
Ho il sospetto
Serve qualche diciamo incentivo oppure a che ne so da Parigi a Lou Anda temo non sia facilissimo neanche per slide euro poi mi spiega come fa per ora
Non credo sia facilissimo eppure
Stiamo spostando la rete ICE e da dove erano in mercati diciamo più semplici e ai mercati di frontiera
E non è solo rafforzare Cina India Brasile in particolare il nord e Russia ma è e non è solo aprire il poeta
Ma è aprirà Baku a breve in Kazakistan aprire in Ruanda perché per esempio esistono Paesi che secondo me vanno in qualche modo non dico presidiati Alitalia non presidi a nessuno
Però monitorati si guardati con una certa prese degenza prima semmai che esplodano sotto gli occhi sotto gli occhi di tutti quanti
Ora questo vale per i paesi del Golfo per esempio insomma una ristrutturazione della rete
Della
Siliberto già detto quarta indicazione di policy
Guardare meglio alla Cina
Badate
Come ha detto Zaia le tanto tempo fa un po'inizio analizzare espanse Volponi
E quindi noi dobbiamo non ritrarsi ma impegnarci come Unione europea e per quello che possiamo anche nel nostro Paese per uno sviluppo umano in Cina
Perché uno in dispensa può stakeholder e ne abbiamo bisogno che sia il più responsabile possibile non solo in termini economici ma per il peso politico
Che India Cina e da altri Paesi emergenti stanno assumendo Cina in particolare sui grandi dossier mondiali e ripeto non solo quelli economica
Quinta indicazioni di policy
Certa diceva passerà condividono diceva
Contrario noi siamo
Saremo continuiamo ad essere impegnati sui rapporti multilaterali in particolare al Sud ora raro crediamo che sia la soluzione migliore
Dobbiamo però anche a fare fronte al fatto che oggi il Doha Round attraversa
Una situazione di stallo che temo temo durerà qualche anno
Allora si pone il problema del che fare nel frattempo
E io penso che nel frattempo
La politica commerciale europea anche stimolata da Stati membri e ci metto anche l'Italia debba
E essere più incisiva affrettare il passo rispetto ai negoziati di libero scambio di cui ha avuto mandato antico paesi del Golfo
Ripeto abbiamo negoziamo dal mille novecentottantasei credo con i paesi del Golfo
Ma anche mandati che ha avuto più recentemente in particolare quelli Corea del Sud e India
Essendo presente che anche il mandato è sempre
Stato visto e lo è come onda brutti o Plast e cioè certo rischiamo la confusione dei negoziati bilaterali vero
Ma il problema è che non ci possiamo permettere certamente non se lo può permettere l'Europa e tantomeno noi di rimanere fermi inattesa
Della soluzione come dire migliore dobbiamo anzi in qualche modo aiutare quell'altra soluzione andando avanti accelerando anche noi il passo
Infine
Rispetto a quello che abbiamo o siamo riusciti a mettere in campo credo anche che l'ultima un'altra lezione che io di policy che ne deduco
E che mi rafforza sempre di più è
La necessità di fare sistema
Per andare al di là della dello slogan insomma ho deciso di visitare regione per regione
E il governatore per governatore imprenditori per l'imprenditore a cercare di incontrarli tutti per convincerli che a fare sistema conviene anche a loro e conviene a tutti
Perché appunto vinse competitor sono globali il problema non è il cannibalismo fra di noi il problema è quello di capire che i nostri competitor si chiamano mi pare nell'elenco che è stato detto
Germania Spagna Inghilterra e che il sistema Italia deve stare un po'dalla stessa parte del tavolo fermo restando le
Competenze di ciascuno la specificità di ciascuno tutto quanto alcuno di cui vogliamo
Ma il problema non è
Come dire ondata di campo calmi cannibalismo interno al sistema Italia il problema è invece fare sistema rispetto ad altri competitors
Poiché ci starà ci starà c'è chi preferisce giocare solo ci spostiamo solo fare tanti auguri ma io ritengo che in termini di economia di scala questo non è
Produttivo né a breve né a medio termine
Infine in questa parte del in questo periodo io credo siano ancora molto utili le missioni di sistema specie se
Significa presentarsi sui mercati e su Paesi nuovi faccio l'esempio della missione che con ICE ABI e Confindustria e non solo stiamo preparando in Kazakistan a per ottobre
Un ritorno importante nei paesi del Golfo una visualizzazione una messa così come dire di di attenzione sul Vietnam e Messico per l'inizio dell'anno prossimo
E nelle varie focalizzazione geografiche che abbiamo voluto dare in questa linea direttrice che troverete
Beh certamente abbiamo individuato oltre i Paesi di vicinato ovviamente i paesi maturi paesi di vicinato
E i BRIC Paesi emergenti dei Paesi focus su cui aprire certe lampadine perché
Possono essere per noi molto interessante ad esempio siamo appena tornati credo da una missione
Molto credo entusiasmante o perlomeno spero lo sia stata anche per voi è ma certa
è molto illuminante dal Sudafrica
E io penso per esempio che non solo per la Coppa del mondo su cui torneremo per competere durissimo avente signor ambasciatore e lei lo sa
Ma credo che sia un Paese che può offrire alle nostre piccole medie imprese e delle prospettive davvero straordinario si tratterà adesso di capire quale programma fare insieme per per gli anni prossimi
Ci sono molte altre cose
Più di
Non più di dettaglio ma insomma ecco
Per una policy adeguata
Di sostegno all'internazionalizzazione mi pare però che questi elementi per grandi capitoli che ne ho voluto trarre possono dare l'indicazione su cui intendiamo muoverci come ministero
Come enti strumentali in buon rapporto credo anche con la SACE e anche con Buonitalia perché ripeto
Fare sistema significa sapere tutti dove vogliamo andare a parare e dove vogliamo andare a parare mi sembra che sia vogliamo che questo Paese continui a crescere
E mordere mercati e esteri ove Harkati altri dal nostro e certamente un modo un modo per crescere
Io mi auguro che è questa se anche una politica
Come dire che ci aiuti a guardare il presente il sito e il futuro
Senza troppe paure
è è vero sono mercati complesse sono Marche è una situazione a elementi di problematicità il petrolio continua crea eccetera eccetera però
Penso anche sono fiduciosa perché lo vedo nella capacità di reazione del sistema e non solo del mondo produttivo
E mi auguro che anche gli studi come questi gli elementi
Positivi che riescono a mettere in luce non solo per la parte pubblica ma per tutti voi ci diano anche la voglia la la voglia del rischio
Che anche un piacere penso ovvero la la voglia la
Poiché è necessario mordere il mondo io ho l'impressione che se ce lo facciamo piacere meglio grazie
Con l'intervento del ministro come cette nazionali si conclude questa sessione ringrazio ancora tutti i presenti per aver voluto essere con noi grazie mille