Intervista a Luigi Compagna sulla candidatura di Massimo D'Alema a Presidente della Repubblica

Radio radicale abbiamo qui con Luigi Compagna già senatore dell'UDC iscritto al Partito radicale transnazionale senatore Compagna anzi professore compagna si parla appunto della candidatura di Massimo D'Alema al Quirinale secondo lei lei cosa ne pensa
Non mi piace il profilo un po'arrembante con il quale si sta sostenendo questa candidatura
Dai sostenitori più espliciti e più forti
Per esempio Giuliano Ferrara non sospetto di simpatie al centrosinistra ma in una visione dire al politiche a mio giudizio esagerata
Proprio aggirano Ferrara mi è capitato di contrapporre molte perplessità di D'Alema al Quirinale quali soprattutto il suo atteggiamento nei confronti dello Stato di Israele
Un problema oggi molto attuale sia pure rivestito li panni iraniani un problema al quale Ferrara ha mostrato molta sensibilità ma al di là di questo problema la figura del capo dello Stato deve essere
In grado di voler garantire uno spirito di potere neutro da questo punto di vista opera di radicale mi permetto di fare un ricordo della nostra presidenza della Repubblica
Giovanni Leone fu un presidente
A versati Simo
Dai radicali e da Marco Pannella personalmente
Poco prima di morire
Leone ebbe la soddisfazione di veder riconosciuto da parte di Marco Pannella adesso un amico che non c'è più Enzo Caianiello una equilibrata documentazione di quanto Giovanni leone
Fu eletto con maggioranza molto risicata avesse in dell'allora MSI
Così si disse che c'era stato un soccorso ovvero nel segreto dell'urna alla scarsa autosufficienza del qua di partito senza i socialisti lire volevo dire che questo studio di mosto come nelle nomine al consiglio su la magistratura la Corte costituzionale dei messaggi nei profili istituzionali Leone era stato una garanzia lo stesso Pannella
Favoriti
Con molto entusiasmo l'elezione di un altro capo dello Stato Scalfaro
Il suo giudizio invece cambio proprio per la mancata interpretazione di potere neutro di questo ruolo allora così come sta venendo fuori
La figura di Massimo D'Alema nona a mio giudizio le caratteristiche ideali del presidente di una Repubblica parlamentare
Non è la questione delle appartenenze è evidente che intatto il risultato elettorale
Ci sono figure del centrosinistra
Che hanno gli stessi titoli di D'Alema
Penso che ci siano Amato ma penso e posso anche dirlo agli ascoltatori di radio radicale
A Emma Bonino o a Marco Pannella per le quali ovviamente quelle preoccupazioni di atteggiamento antisionista diciamo così di cultura dell'homo che attribuiva a D'Alema
Non avrebbero senso ma ce ne sono nel mondo cattolico penso a Gerardo Bianco penso a Nicola Mancino penso a cavallo fra mondo cattolico e mondo laico
Al senatore Maccanico e via dicendo
Non faccio nomi a capocchia si tratta di fare dei nomi legati a un profilo di potere neutro no a questa logica
Fortemente spartitoria delle cariche istituzionali
Da questo punto di vista non è neanche bello
Che la candidatura di D'Alema si leghi tutto ad una vicenda interna avvenuta nello schieramento di maggioranza dieci giorni fa al momento di scegliere il presidente
Della Camera senatore Compagna lei come spiega chi appunto esponenti comunque ritenuti vicini al l'attuale presidente del Consiglio
All'ex presidente del Consiglio come appunto il direttore del Foglio siano così schierati per questa grande e da un punto di vista solo Realpolitik da un punto di vista giornalistico politico direi
Che si è Ferrara che il salotto buono dell'intellighenzia di fattiva con Ferraro sollevato il problema e cioè ma c'è anche Feltri che ha un pubblico molto più largo direi che c'è l'atteggiamento e quello di attraversare il berlusconismo nel senso di un bipolarismo che sia esplicitamente
D'Alema a Berlusconi sete per scusi però come si può rafforzare il berlusconismo mandando per questo una cosa che non non è molto chiara al Quirinale un esponente tra l'altro molto giovane
Cinquantasette anni del partito ex comunista del partito della sinistra
Perché si ritiene che la figura di D'Alema al Quirinale
Oscuri completamente la Jumbo molto nitida figura del volonteroso Prodi a Palazzo Chigi ma io non contesto il fondamento di questi aggiornamenti li trovo
Troppo tortuosi rispetto alla carica istituzionale rispetto a cui il profilo di garanzia che deve emergere
Nel Presidente della Repubblica ma ci vuol trasformare quasi la presidenza per pubblico questa logica che perseguono e questi esponenti consiglieri fino a cento i terzi tempi si rischia di trasformarla quasi in una in un potere politico nel centro il potere
Ma guardi era logico con cui in passato in molte candidature al Quirinale in molti discorsi sul Quirinale come snodo del sistema politico
Tante correnti democristiane
Ci volevano questo ruolo rispetto a Palazzo Chigi ho l'impressione che invece che adesso proprio l'esperienza del settennato Ciampi abbia rafforzato il profilo costituzionale
Del capo dello Stato di una democrazia parlamentare
Nel senso ho citato Ciampi posso digitale più vicino a Giovanni leone e più lontano ad Oscar Luigi Scalfaro proprio con quell'interpretazione liberale di potere neutro
Che è un uomo certamente di parte ma certamente liberale come Marco Pannella ha riconosciuto in questi diversi settennato ringraziamo Luigi Compagna già senatore dell'UDC con lo scudo come sempre non si mittente ovvero da radio radicale