Intervista a Stefano Passigli sul Referendum Costituzionale del 25 e 26 giugno 2006, sul "no" espresso da Oscar Luigi Scalfaro e sulle previsioni di affluenza alle urne

Radio radicale continua a parlare del ormai prossimo referendum costituzionale abbiamo i nostri microfoni le professor Stefano Passigli già senatore DS studioso politologo e costituzionalista professor Passigli
Ma non ci dovrebbe essere un po'più di mobilitazione sul fronte del referendum
Indubbiamente
Forse la votazione più importante dopo quella delle politiche di questo anno sicuramente più importante delle amministrative si può perdere un comune ma non si può perdere il referendum costituzionale
La diciamo attenzione comincia solo ora
A fronte di qualcuno molto attivo penso ad esempio al presidente Scalfaro presidente nazionale del Comitato per il Nord al referendum il quale malgrado la sua evita e attivissimo nel senso che si muove da Brindisi Lecce fino a Milano Torino Bologna Firenze parlo di date prossime in cui terra grandi manifestazioni pubbliche organizzate dai sindacati da cooperative da universi
Ma da diciamo Società Civile diffondendo il suo libro la mia Costituzione che è un'appassionata
Storia cronaca della Costituente il come è nata la nostra costituzione di quale ne sono i contenuti fondamentali e un'appassionata
Difesa di questa Costituzione quindi una altrettanto appassionato no
Alla riforma ma a parte lui grandi leader ci sono sì pronunciati contro ma non fanno per il momento propaga avvertiva si muovono molto ancora per le amministrative
Lavoratori promuovere il vecchio ma non c'è appunto il rischio che poi la fluente sia bassissima alle urne
Ma senta facendo un referendum il venticinque giugno l'affluenza sarà bassissima
Questo conseguenza della decisione resa dal ministro Pisano decisione che non solo io non condivido come membro del Comitato nazionale per il no
Ma che non capisco anche come studioso perché dal punto di vista anche del centrodestra che vuole invece usi alla riforma è una data molto tarda porterà solo i più politicizzati più interessati al tema a portare e presto normalmente non è l'elettorato di centrodestra se mai sarà al ritratto di centrosinistra che si è pronunciato per il no lei io penso penso che no non ne sono sicuro nel senso che mobilitare per un referendum
Sempre cosa difficile però ricordiamoci che questo è un referendum dove il numero dei votanti non ha importanza perché il referendum è valido
Anche se non si recò a votare il cinquanta più uno più un voto più un partecipante
Degli elettori quindi quale che sia il numero delle persone che andranno a votare importante che ci siano più no che si allora in questo senso mi sembra sbagliata anche sul piano tattico la strategia del centrodestra di spostare
Doping che era stato ma il venticinque giugno piena estate
Si poteva benissimo portare nel col secondo turno delle amministrative se non addirittura con il primo comunque adesso in Italia amministrativa cioè nel giugno avremo venti venticinque giorni di grande campagna
Sul tema del referendum sarà naturalmente io temo un referendum su Berlusconi sì Berlusconi no sarà il tentativo di rivincita di Berlusconi Bruno e e allora se questo è il referendum diventa anch'esso pericoloso se si guarda invece alla sostanza il progetto di riforma costituzionale e così profondamente lesivo di alcuni cardini fondamentali non della nostra costituzione di tutte le costituzioni da farmi pensare che inorridisce erano sicuramente
In questo anche tutti i ceceni
Si è espressa con alcuni suoi esponenti prestigiosi Follini Tabacci per il no gli altri tacciono e quindi o ragione di ritenere che al dunque anche Casini e compagni non si impegneranno per il sì
Bene la ringraziamo ringraziamo il professor Stefano Passigli e con l'ascolto come sempre uno se mittente ovvero da radio radicale