I partiti politici nell'Italia Repubblicana

Facciamo così
E per affissione abusiva no no
Pensavo che prezzi
Ah presiedo io avverte capisco
Questo
Benissimo buona sera a tutti grazie di essere qui in questo questo pomeriggio denso di vigilie calcistiche però insomma credo che
La storia è stata più importante per tutti complice anche il fatto che appunto il vigilia calcistica e non in un momento di
Di calcio in atto e è con grandissimo piacere
Che approva
I lavori di questa presentazione di un libro che è un libro che
Nasce qua dentro buona parte nasce da un progetto che
è un progetto che alla Luiss è stato molto caro
E che l'Amministrazione USA seguendo negli anni che poi si è allargato anche all'università di Siena e di Lecce
Nella prefazione del libro Fabio Grassi Orsini ha ricostruito tutto quanto il percorso di questa riflessione sui partiti politici appunta nata appunto nata tanti anni fa col partito politico nella Belle Époque occasione nella quale io studente il secondo anno diversi dai di occasioni di conoscere maggior parte voi e che poi appunto è passata attraverso il convegno sul partito politico alla Grande Guerra fascismo e trova nei tre convegni svoltisi qualche tempo fa
Appunto quello
E si svolse quella Louis quello di Siena è quello di Lecce il completamento a meno che non vogliamo forse sarebbe il caso organizzare un'ulteriore momento di incontro sul partito politico nella seconda Repubblica almeno a quel che resta del partito politico in quella che potremmo forse chiamare Seconda Repubblica forse no
Quindi una cosa che insomma in questa istituzione è un libro questo che questa istituzione è assolutamente sentito come un libro figlio non soltanto di questa istituzione ma certamente
Anche di questa istituzione
Non credo appunto in nella nella figura di Presidente di avere molto altro da aggiungere oltre
Appunto a questa soddisfazione istituzionale oltre che come ha detto mio personale e
Credo che sia il caso di
Dare la parola prima di tutto a Francesco Perfetti
Poi proseguire con la presentazione
Va bene io ringrazio l'amico Orsina oltre ovviamente a ringraziare voi tutti che siete
Qui presenti mi scuso se poi dovrò allontanarmi perché o un altro impegno tra breve
Ecco
Io
Non vorrei parlare tanto del libro nel suo diciamo contenuto nella sua articolazione se non per dire che il libro in tutti i saggi per non diciamo
Dare l'impressione di privilegiare l'uno o l'altro io preferisco ovviamente non citarli se non per dire dicevo che nella loro articolazione nel loro insieme questi saggi offrono diciamo un Panorama
Completo del quattro diciamo dei partiti politici nella prima Prima Repubblica e rappresentano come rappresenta tutto sommato questo tentativo di ricerca al quale ha fatto cenno
Giovanni Orsina
Rappresentano per così dire un modo diverso di affrontare il problema della storia contemporanea
Perché è un modo diverso perché fino adesso diciamo la storiografia in particolare
La storiografia diciamo sulla storia della Prima Repubblica
Essi è mosso a lungo diciamo lavori di ricostruzione generale del delle Periodo presi in considerazione oppure attraverso lavori molto settoriali su alcuni partiti ecco questo è il primo tentativo di mettere le basi di un discorso complessivo che ha per diciamo soggetto il partito politico
Non è e squisitamente un diciamo un lavoro diciamo di storia dei partiti in senso classico del termini perché come vedrete nei diversi di questi saggi sono presenti partitiche non sono partiti organizzati nel senso proprio nel senso specifico delle Terme in secondo luogo scisso sono presi in considerazione
Diciamo dei discorsi penso per esempio ai discorsi sull'opposizione rivoluzionaria
Che ovviamente fanno perline interne ai partiti o partiti tradizionali o interessano diciamo altri margini della vita politica ci sono insomma le Palazzi per poter fare un discorso complessivo di taglio
Il nuovo io vorrei fare qualche considerazione che mi è venuta in mente leggendo la quelle Breve saluto che ha fatto il professor Vivarelli quel breve discorso
Introduttivo
Nel quale a un certo punto Vivarelli accenna al fatto che in fondo il sistema politico italiano che rinasce dopo la fine della seconda guerra mondiale corrisponda a suo parere ad una restaurazione
Ecco io non sono di questo parere
Non sono di questo parere perché se è vero che nel secondo diciamo dopoguerra vi sono ed hanno un loro ruolo importante partiti politici che esistevano già nel Primo dopoguerra
O vi sono comunque partiti che comunque si rifacevano ad esperienze partitica e del primo dopoguerra la situazione è una situazione completamente diversa
è una situazione completamente diversa proprio perché c'è stato non tanto il fascismo ma c'è stata la guerra mondiale c'è stato il fenomeno dell'ingresso delle masse
Nella vita politica quindi la situazione diciamo del periodo dell'Italia liberale è a mio parere nelle sue nei suoi elementi essenziali profondamente diversa da quella del periodo post Seconda guerra mondiale
Che cosa si viene a costruire nelle secondo dopoguerra si viene a costruire un sistema politico che ha delle caratteristiche precise un sistema politico di tipo pluri partitico di tipo pluri partitico fortemente frammentato cioè un pluri partiti Isma'multi corrente Policoro trenta se vogliamo nel senso che le correnti sono funzionali alla vita non tanto dei partiti quanto del sistema politico spesso un sistema politico pluri partitico che ha la sua diciamo ma se il suo DNA nella scelta delle meccanismo elettorale proporzionale puro proprio perché questo meccanismo elettorale finisce per facilitare la fare ma la frammentazione Inter partitica ma anche la frammentazione in tra partiti tutta all'interno
Diciamo dei partiti politici questo è un punto diciamo essenziale ad accogliere perché in questo tipo di sistemi politici che cosa osserviamo noi
Bastonate la Prima Repubblica e sotto i nostri occhi osserviamo che di fatto si crea una sorta potremmo dire di oligopolio politico che rappresentato dalla coalizione che governa cioè l'area centrista in una prima fase il centrosinistra in una seconda fase passiamo ancora diciamo in un'area ben delimitata rappresenta sostanzialmente una forma di oligopolio
Nel senso che non è possibile l'alternanza l'alternanza politica
Del tutto come dire
In in assenza di Inigo utilizzabile in questo tipo di sistema politico c'è un saggio in questo lavoro dove analizzando diciamo la storia del
Partito Comunista adesso non lo trovo ma si affronta il problema del perché il Partito comunista non riesce a diventare forza e cioè Monet zittisce qui nella nel sistema politico italiano io direi perché il Partito Comunista non riesce a diventare diciamo partito di governo il problema è un problema strutturale connesso al sistema politico cioè in questo tipo di sistemi politici noi ci troviamo di fronte a due tipi di opposizione c'è una opposizione che è formata dai partiti di opposizione e c'è una opposizione che è interna alla coalizione di maggioranza
E l'opposizione chiamiamola così della maggioranza se vogliamo usare questo termine è un tipo di opposizione che è molto più forte è molto più incisiva ha molto più come dire potere possibilità di intervenire di quanto non posso alla opposizione dei partiti che sono all'opposizione cioè dei dell'auto l'opposizione delle opposizioni se vogliamo
Usare diciamo un
Termine
Sintetico per esprimere diciamo questo concetto questo è un punto che mi sembra importante per capire la situazione di stallo del sistema politico
L'opposizione dei partiti di opposizione può diventare grossa può diventare
Enorme eccetera però non è una opposizione alternativa
Il che per inciso vi fa invece capire come all'interno della coalizione di maggioranza l'opposizione portata avanti da una corrente per esempio o da un partito marginale nella misura in cui si avvicini o superi a quello che si chiama il mattino e di sicurezza della coalizione
Finisce per diventare un'opposizione che usiamo pure il termine per ricatti o per pressioni eccetera ha un suo peso una sua importanza un suo ruolo diciamo nella utilità politica del paese
Questo fatto spiega molto anche un altro aspetto che è presente in alcuni questi saggi spiega il ruolo e il peso delle correnti gli anche le caratteristiche delle correnti
Dei paesi interni ai partiti
Io sono del parere che la corrente è un fenomeno fisiologico del partito politico cioè in altre parole non può esistere un partito politico senza correnti può esistere un partito politico che a un certo punto
Dichiara nel suo statuto di non avere correnti o mette le correnti fuorilegge ma non può esistere di fatto un partito politico
Senza una corrente cioè le correnti sono espressione diciamo naturale fisiologica
Beh allora noi vediamo che nella storia della Prima Repubblica
I partiti politici e queste correnti finiscono per vederle
Formalizzate il né strutture indemnity erano partiti e finiscono anche per vederle queste correnti divise fra correnti
Chiamiamole così biologiche occorrenti di convenienza
Le correnti ideologiche sono ovviamente quelle che fanno riferimento a un come dire a un livello
Di purezza ideologica sono possono anche non essere formalizzate
E anche nei partiti che non ammettono le correnti ci sono queste correnti pensate presente al Partito comunista al Manifesto però nel momento nel quale il manifesto da corrente
Diciamo ideologica comincia ad avere un minimo di struttura viene espulso viene e fatto uscire dal dal partito ha detto a sinistra come a destra insomma questo è un fenomeno ricorrente poi ci sono le correnti di convenienza che so un altro fenomeno interessante della storia
Dei partiti della Prima Repubblica e in particolare della storia della democrazia cristiana e queste correnti di convenienza io le chiamo così di convenienza sono correnti nelle quali voi vedete le persone di parlamentari
Che tranquillamente passano diciamo dall'estrema sinistra all'estrema destra
Delle partite dei rappresentano il momento è il tramite di collegamento con altri partiti che sono per così dire marginali o affianco
Della coalizione
Ecco tutto questo è un come dire è la trama sulla quale appunto nasce attive sì per così dire si sviluppa la storia della Prima Repubblica i cui soggetti sono poi i partiti che sono analizzati in questo un volume ripeto partiti organizzati il modello ormai del partito politico organizzato ET Massa un dato che si è
Per così dire cristallizzato dopo l'esperienza del fascismo
Anche un partito che tradizionalmente non è un partito politico organizzato come il partito liberale e per inciso proprio il riferimento alle vicende degli al Partito liberale a mio parere è l'elemento che consente di contestare il discorso sulla restaurazione
Delle modello del sistema politico
Dell'Italia liberale rispetto al sistema politico
Dell'Italia diciamo post fascista se non peraltro quanto meno per il fatto che il partito liberale chiamiamolo così
Nella sua diciamo nella storia dell'Italia liberale era stato poi il zero protagonista nelle sue varie articolazioni nelle sue varie manifestazioni
Di quella vicenda mentre adesso è ridotto alcun partito sostanzialmente minoritario
Ed era un partito che non aveva diciamo la caratteristica della struttura del partito di massa era sempre è soltanto un partito di lite
Bene anche il partito liberale per potersi come dire inserire nel giuoco nella vita nella dialettica di questa nuova realtà
E cerca di darsi le sue strutture cerca di diventare un partito diciamo organizzato in senso proprio
Quindi
Sistema politico pluri partitico
Estremamente più frammentato sistema elettorale proporzionale puro
C'è da chiedersi anche perché si opera questa scelta
Beh in fondo è una scelta per certi versi abbastanza pubblicata è abbastanza naturale dopo diciamo una esperienza che ha visto sparire dalla scena politica i partiti politici in quanto tali
è quasi cura reazione un sussulto diciamo liberatorio la scelta di un nel meccanismo
Che consenta come dire la rappresentazione politica di tutte le sfumature di opinione perché la logica delle proporzionale puro è questo la rappresentazione politica di tutte le sfumature
Anche le minime di opinione una rappresentazione
Una rappresentanza che ovviamente si taglia un certo apprezzo che può essere appunto l'instabilità governativa può essere la mancanza di alternanza e via dicendo quindi in questa è direi
La caratteristica la trama lungo la quale si muove la storia della Prima Repubblica e la trama nella quale appunto vivono operano i soggetti politici che sono analizzati debbo dire con il grande equilibrio con grande diciamo finezza interpretativa dai vari autori che ripeto preferisco non nominare proprio per me non favorire nessuno per dire ribadire il concetto che sono tutti quanti e lavori anche quando si sono punti di differenza o diverse valutazioni su alcuni fatti nel saggio nell'altro sono tutti quanti dicevo lavori di grande livello e di grande precisione
Grazie
Grazie
Francesco adesso mi tocca l'ingrato compito di darmi la parola
Dunque
Il tipo di ragionamento che vorrei fare
Parte da questo assunto
La storia dell'Italia repubblicana è ancora da scrivere
Ci sono tante cose naturalmente ma c'è ancora tantissimo lavoro da fare ora naturalmente c'è tantissimo lavoro da fare perché ci stanno carte archivi eccetera eccetera però il tipo di ragionamento che vorrei fare è di tipo interpretativo ossia a mio avviso la storia dell'Italia repubblicana ancora è stata molto scritta a partire da un punto di vista che è un punto di vista intellettualmente formato se negli anni Sessanta cioè per molti aspetti e ancora scritta all'interno della cultura che si sformate con la svolta culturale che avviene Italia-Francia negli anni Cinquanta e l'inizio degli anni sessanta
E quindi a mio avviso
Quello che bisognerebbe fare e cercare di non dico necessariamente di eliminare quel punto di vista o contestarlo buttarlo via perché è un punto di vista che ha prodotto e produce tantissimo ma provare a capire come la storia d'Italia repubblicana può essere letta a partire da un diverso punto di vista che è un punto di vista
Opposto contrario o anche semplicemente di fare
Da quello che in quegli anni si consolida
Questo libro
è un secondo me è un libro che per molti aspetti appartiene almeno in parte a una stagione di ripensamento
Proprio oggi qui è il punto di vista e certamente nel fare questo tipo di ragionamento credo che ci sia anche una componente generazionale da portare su questo terreno
In questo voglio portare una componente generazionale io approfittando del fatto che il curatore Gerardo Nicolosi è una persona che appartiene alla stessa generazione come anche alcuni degli autori di questo libro
Come Andrea Ungari qui presente e Andrea Guiso qui assente
Peraltro di questo abbiamo a lungo parlato con molte altre delle persone che stanno qui e in particolare appunto poi con la persona che e dietro questo libro dietro tutto quanto questo progetto diciamo come
Come tre fattori anche come ispiratore che Fabio Grassi con quale spesso abbiamo discusso di questo particolare parlando
Del centrosinistra rispetto al quale lui mi ha sempre detto no io qui non ti posso seguire perché io sono stato un protagonista Zabatta per il centrosinistra
E e quindi su questo
Sospendo il giudizio proprio perché mi sento chiamato in causa nella mia nella mia biografia peraltro da mentre andava discusso con tanti altri anche alcune risse memorabili alla Sapienza su questo e quindi
Diciamo un discorso che con molte delle persone che vivono portata
Allora quello che vorrei provare a fare il intrecciando con un ragionamento sul libro e con alcuni alcuni dei saggi di questo libro che mi vengono comma di questo ragionamento
Provare a presentare un decalogo del revisionista che è una cosa che ho buttato giù polemicamente qualche tempo fa ma che ha posto tre beh anche essere
Lo schema dell'introduzione del secondo libro che appartiene a questo gruppo di convegni
E che è un libro appunto che spero riesco a uscire per l'autunno di quest'anno e se io sarò sicuramente fra i curatori non so se sarò l'unico curatore come abbiamo deciso ma in tutti i casi
Potrebbe essere lo schema dell'introduzione forse di questo
Che cos'è
Che cosa quali sono gli elementi sui quali secondo me e ragionando in una chiave revisionisti Ca'
Bisogna
Quali sono gli elementi sui quali uno un esercizio revisionisti con sulla stabilità repubblicana deve esercitarsi i punti son venuti dieci soltanto per amor di simmetrie realtà sono di i primi tre punti data appunto sono strettamente integrati l'uno con l'altro e sono sostanzialmente questo molto spesso la storiografia in questo Paese
Sul sull'Italia repubblicana Sidea continuato a concentrarsi sulle occasioni mancate il Paese mancato le cose che non sono andate le cose che non hanno funzionato il centrosinistra con l'occasione fallita fallimento fallimento fallì questo è una prospettiva che in termini storici non può essere accettata non passerà accettata prima di tutto perché nulla in storia fallisce le cose avvengono e quindi è una prospettiva che già in partenza porta diciamo lo stigma di un punto di vista ideologico
In secondo luogo perché guarda caso questo Paese sono sessant'anni che è un Paese democratico sono sessant'anni che un Paese che cresce nel economicamente
Sono sessant'anni che un Paese garantisce libertà ai suoi cittadini e quindi anche diciamo non soltanto dal punto di vista ideologico ma anche un punto di vista ideologie ideologico fortemente criticabile fortemente parziale naturalmente tutto va ben madama la marchesa non è una frase che si può applicare la storia d'Italia però da questo appuntarvi deve soltanto la bottiglia mezza vuota ce n'è poca
Il secondo elemento che appunto è strettamente collegato al primo è
Bisogna affrontare il paese così come cioè bisogna piantarla di
Affrontare il Paese per come si vorrebbe che fosse e in particolare affrontare il Paese appunto sostanzialmente la prospettiva azionista cioè una prospettiva azionista di sinistra diciamo per la quale il Paese è un paese completamente sbagliato è un Paese appunto la cui autobiografia del fascismo
Il paese è quello che ha tanti difetti tanti elementi tre moderni non può essere cambiato di colpo perché nulla può essere cambiato di colpo questa rese bisogna fare i conti appunto
è l'opposto dalla prospettiva azionista di sinistra e all'opposto è il diciamo
Risuonava una riflessione di Leo Valiani citato nel saggio
Di Minas mesi per il quale linea azionisti sono idee maturate all'estero
Cioè tutto quanto l'azionismo ecco tutto quanto appunto una sorta di imposizione di un super ego maturato all'estero sul Paese
Non possiamo continuare a giudicare studio graficamente il Paese da questo punto di vista e appunto un elemento che riso molto strettamente collegato al primo elemento che
Terzo elemento da sottolineare ma anche qui realtà è un unico
L'unica riflessione
Noi non possiamo
Dimenticare che molto spesso le idee teoriche astratte sulla base delle quali si giudica arretrato nel Paese sono idee sbagliate e che se si fossero realizzate
Sarebbero state fortemente controproducenti quando non francamente inquietanti per usare un aggettivo troppo troppo di moda nel gergo politico italiano
Cioè non possiamo continuare a giudicare il Paese con un Paese mancato
Rispetto abili promesse che non soltanto erano promesse utopiche ma erano promesse
Sbaglia avrebbero portato il Paese su sentieri sbagliati oggi credo dopo l'ottantanove nel due mila e sette dopo questa cosa siamo assolutamente di
Su questo si aggancia appunto ragionamento poi sul radicalismo degli intellettuali ometto per per motivi di tempo
Ma insomma c'è poco da fare
Che c'abbiamo salvato le vecchie zie è un fatto fra e per certi aspetti
Le vecchie zie vanno rivalutate da questo punto di vista non recente ponderoso libro peraltro tante cose interessanti e di grande valore sul sul passato della Repubblica e sugli intellettuali la Repubblica
Sostanzialmente continua a sottolineare il fatto che l'unica parte sana di questo Paese sono gli intellettuali
Ecco questo mi scorso che messo così al discorso inaccettabile ovviamente senza per questo dire che senza santificare le vecchie zie che per molti aspetti erano assolutamente criticabili però non possiamo nemmeno arrivare questo tipo di ragionare
Quarto elemento ma appunto per certi aspetti il secondo e questo discorso che in questo libro emerge in tanti saggi
Non possiamo a mio avviso prescindere da un ragionamento diverso da quello che troppo spesso è stato fatto sull'impatto che il Partito Comunista Italiano avuto sulla storia d'Italia cioè sul fatto che è innegabile che il Partito comunista italiano sia stato la maggiore anomalia del sistema politico italiano e per molti aspetti non tutti certamente ma per molti aspetti
La causa più evidente della debolezze dei difetti del sistema politico italiano
Cito dalla introduzione di Gerardo Nicolosi che parla di un pregiudizio positivo nei confronti del PC a partire fino agli anni Sessanta un pregiudizio che comportava il capovolgimento
Riconoscimento dell'assunto che il Pci fosse una causa disfunzionale del sistema e anzi lo riqualificato come risorse indice della tenuta del quadro democratico
Ecco io credo che questo capovolge il capovolgimento di questo assunto Vadori capovolto naturalmente non per dire che tutto sia stato sbagliato che tutto sia stato danno io credo che per molti aspetti etici sia stato
Un fattori di tenuta del quadro democratico questo riprendo anche alcune considerazioni sulle il saggio di traverso degli anni settanta
Però non soltanto quello e comunque ho fatto ritenuta in un quadro che comunque sia nei fatti il principale elemento
Disfunzionale
Questa cosa bene punta accennata
Molto chiaramente nel saggio di Elena Aga Rossi questo libro
E in particolare accennata anche sviluppata nel saggio di Andrea Guiso che tira fuori secondo me è un discorso molto interessante e importante questo andrà abbiamo ragionato molto a lungo insieme ho discusso molto a lungo insieme
Che diciamo l'importanza in politica delle cose fatte delle cose dette
Allora a cose fatte non c'è dubbio che il Partito comunista abbia partecipato alla vita democratica italiana in questo senso l'abbia sostenuta rafforzata
Questa è una notazione quella sulle cose fatte e che sulla quale si sofferma molto Paolo Pombeni approfitto visto che per anni a destra e che sicuramente importantissimo
Cioè il fatto che la partecipazione oggettiva avventisti del Partito comunista alla vita istituzionale sia un elemento di rafforzamento del sistema politico e di oggettivo appunto sostegno al sistema politico
Però poi ci sono anche le cose dette
E non possiamo seguire un pregiudizio in realtà un pregiudizio positivisti Ko
Per il quale contano soltanto le cose fatte non contano anche le cose dette
Riprende questo per esempio il saggio di Flores regaleranno sul pc nel quale dice insomma loro dicevano ma come dicevo non contava come l'ho contato
La legittimità la legittimazione alla costruzione di un sistema una cosa estremamente delicata e quel che si dice conta eccome e il fatto che il Partito Comunista Italiano continuasse a dire di voler fare altro adesso poi a prescindere da tutto un altro discorso su quello che poi anche fasci però
Diciamo limitandoci a questo insomma sicuramente pesa ecco e questo appunto un discorso versatile andrebbero secondo me illustra con
Maniera molto approfondita a mio avviso convincente anche illustrando perché sono certi elementi di giudizio sul partito comunista che appartengono alla letteratura politologi che italiana e che la storiografia sul pc ha mutuato senza ragionarci troppo forse anche da mutuati perché aveva
Diciamo facevano comodo intellettualmente
Quinto elemento
Questo è a contrario però richiamato nel saggio di Formigoni in questo libro
Bisogna ragionare seriamente su quello che è stato il pericolo di destra in questo Paese
La strategia della tensione ma non soltanto a partire da Tambroni Cindy
Sessantaquattro eccetera eccetera
A mio avviso ecco diciamo vedendo le cose tra virgolette da revisionista
Io credo che il peso di questo tipo di elementi debba essere un peso
Da ridere Barberini ridimensionato non perché queste cose non ci siano state non perché abbiano prodotto anche delle cose drammatiche naturalmente
Perché io mi chiedo veramente se ci sia mai stato un pericolo che il sistema politico italiano cadesse a destra al di fuori della democrazia
Di persone che ce lo volevano tirare addestratore del Monza erano state tante ma storicamente c'è stata un'ipotesi concreta di tutto quanto questi su molti di queste fasi storiche io veramente non sono in grado di pronunciare
Quello che ho visto lavorando sul sessanta sul Tambroni è molto poco Tambroni scorrettezze né a commesse tante ma
Però anche diciamo le carte di archivio che sono uscite non fanno certamente pensare una strategia golpista o a un'ipotesi golpista
Fanno pensare un personaggio utilizzare strutture o Stalin disinvolto questo certamente ma da qui a parlare di strategia golpista Cecconi
Questo lo dico perché è molto importante il pericolo di destra è stato spesso spesse volte anche a mio avviso ingigantito per poi poter giustificare certi elementi di reazione che a mio avviso possono essere anche opportuni ma non giustificabili su questa base
Sesto elemento lo accenno soltanto ma anche di questo parco Nicolosi abbiamo ragionato a lungo anche se non specificamente su questo libro
Una diciamo una revisione critica dell'elemento dell'antifascismo
E di che cosa sia stato l'antifascismo come radice della Repubblica italiana e soprattutto appunto la consapevolezza che ci sono più antifascisti
E che alcuni Enti fascismi potrebbero anche unire ma altri antifascisti servono a dividere e servono in particolare a delegittimare una componente della storia politica di questo Paese che è una componente che ex sicuramente conservatrice ma non è necessariamente antidemocratica
Settimo elemento collegato precedente
Il ragionamento Suffer fa sono state etilismo cioè se e quanto la Costituzione italiana sia stata veramente una Costituzione capace di tenere insieme tutte le forze politiche italiane
Cioè se e quanto vi sia stato un patriottismo dalla Costituzione
E si quanto
Veramente la Costituzione abbia rappresentato un elemento nel quale tutte quante le forze politiche hanno potuto riconoscersi
Sicuramente la Costituzione attenuto sicuramente in questo Paese la democrazia ha funzionato
Però è anche vero che della Costituzione le forze politiche davano delle interpretazioni molto differenti spesso troppo differenti perché veramente si possa pensare che stessero parlando della stessa carta costituzionale
Ottavo elemento
Anche questo è richiamato nel libro ma non è completamente sviluppato piuttosto invece sviluppato è stato sviluppato nell'altra parte del convegno appunto quella che speriamo riesca ad apparire finalmente in autunno
Di nuovo non c'è dubbio che il sistema dei partiti abbia tenuto e abbia garantito questo Paese la democrazia non c'è però dubbio che sistema dei partiti abbia avuto dei limiti anche molto marcati
Allora se ne siamo consapevoli dei limiti della partitocrazia in qualche modo dobbiamo ragionare nuovamente diversamente su tutti quanti i fenomeni che sono i suoi invitati dalla partitocrazia o si sono opposti alla partitocrazia
Dall'uomo qualunque alla maggioranza silenziosa per arrivare fino a stagione referendaria al partito radicale che qui invece
Trattato versati Nicolosi però non è trattato tutto quanto il resto che invece sa è stato trattato nell'altra parte del convegni che quindi in qualche modo però competere interrotto la relazione Michelini
Sulla maggioranza silenziosa completerebbe questo discorso non possiamo continuare a dire che questi erano residuali
Erano parte della democrazia italiana funzionale democrazia italiana pensa bell'intervento di Rho San Vallon al ventennale vicequestore politica di venerdì appunto sulla istituzionalizzazione della sfiducia come elemento cardine per la costruzione di un sistema politico
Democratica
Non elemento io credo che noi dobbiamo smontare la lettura teleologica
Dello sviluppo politico repubblicano per la quale lo scivolamento progressivo del Paese verso sinistra sia stato un elemento inevitabile e anche negativo centrismo cento cinismo solidarietà nazionale
Noi dobbiamo ragionare quanto meno sul fatto che forse la modernizzazione del Paese potesse anche essere gestita diversamente
Qui me la prendo con due saggi di questo di questo libro
Purtroppo gli autori sono assenti ma sono due amici posso dire anche personalmente senza nessun problema senza di Formigoni rimbalza
Insomma Formigoni fa un discorso un certo punto che a me veramente convince poco
Perché diciamo c'è un'implicazione positiva dice Formigoni la centralità non fu sinonimo di immobilismo ma fu gestito in maniera dinamica
Con una una progressiva aggregazione al centro di altre forze politiche la centesima al centrosinistra alla solidarietà nazionale questo il centrismo dinamico e positivo secondo Formigoni invece poi dopo dopo il settantotto diventa invece un centrismo immobile
Era questo il centrismo dinamico era questo un modo dinamico di gestire il centro del sistema non lo so non lo so a mi pare che in questo discorso ci sia diciamo in qualche misura un certo un un pregiudizio positivo dato l'idea di dinamismo nel quale dobbiamo entrare sul quale dobbiamo ragionare era veramente questo il modo dinamico di gestire il centrismo così come appunto il saggio di Barzani su sulla malta stesso tipo di discorso era veramente questo in modo dinamico
Di gestire il centro del sistema o non c'era un altro che veniva il dinamismo nell'azione di governo piuttosto che nell'allargamento progressivo del sistema politico che poi vuol dire anche consociativismo e che quindi anche un
Diciamo un versante negativo oltre che l'indubbio versante positivo del rafforzamento del sistema attraverso la cooptazione di altre forze politiche nella sua
Decimo e ultimo elemento per i tre anni questo invece il discorso e fa Vivarelli in apertura siciliano in apertura come mi stanco in apertura del libro
Insomma la constatazione del fatto che la crisi degli anni novanta è iscritta in per certi aspetti nel codice genetico del sistema e non è una deviazione da esso di nuovo certamente non era inevitabile nulla né la stima e la storica evitabile
Però c'è sicuramente un elemento cruciale che è nella punto nella genesi del sistema e di nuovo questo questo discorso che fa Formigoni questa centrismo dinamico che si allarga prescinde dal fatto che invece di dice io rally in apertura del libro e cioè che questo dinamismo e questa apertura dinamica tempo è quella che conduce a una funzionamento consociativo del sistema che è poi quello che conduce alla crisi dei primi anni novanta
Era soltanto insomma un pochino per testare questo discorso appunto se ne farò introduzione di questo libro e poi per
Cercare di ragionare su questo libri in questa ottica cioè
Nell'ottica di un libro che appartiene a una stagione di ripensamento
Della storia repubblicana che non è soltanto ripensamento appunto per motivi di fonti ma anche ripensamento dell'impostazione
Delle interpretazioni della Repubblica italiana a partire appunto da un punto di vista dal punto di vista diverso da quelli contrari che vuole essere un punto di vista diverso da quelli consueti
Ho provato appunto in questo ragionamento a cercare di
Esplode quali possano essere questi punti di vista diversi trovandone alcuni in questo libro invece trovando per questo libro invece anche degli elementi che sono degli elementi che appartengono modo differente di vedere la storia dell'Italia repubblicana
Credo soltanto che ci sia ancora tantissimo lavoro da fare credo che questo libro sia un
Un eccellente punto di passaggio
Adesso vediamo appunto come questo progetto va avanti ma insomma fa per il resto credo che ci sia soltanto da lavorare tanto grazie
A questo punto riprende i panni del presidente
E do la parola a Paolo Pombeni
Grazie riprendono dal dalla conclusione Giovanni arcigna c'è questo questo è un libro di passaggio Capello non c'è dubbio segna un passaggio anche generazionale e
E però un passaggio secondo me non è ancora il traguardo al quale
Forse almeno a mio modesto giudizio ci dovrebbe arrivare
Già nella Cina partito ricordando questo convegno sul partito politico ma per le poche qualche misura cominciato questo lavoro sulla storia
Sulla sua storia dei partiti nel momento in cui l'attuale dei partiti cominciava a non essere più quello che minimamente Roberto Ruffilli chiamava la storiografia di corte cioè
Centonove volte ogni partito produceva una riflessione su se stesso produce una memoria
Sostituisce produceva le gesta dei per Franco Russo no il rapporto di Franco c'erano invece i socialisti democristiani di copisteria e quant'e quant'altro ma erano già state per no per cercare di arrivare verso quello che secondo me dovrebbe essere l'approdo finale cioè non la storia tutti questi sottogruppi che è interessante e importante proponete voi ma che non è comprensibile se non diventa storia del sistema politico
Ora ovviamente qui c'è un piccolo salto di qualità da fare rispetto al favore la famosa definizione gramsciana la storia di un partito come una storia monografica di uno Stato perché questa era una via di mezzo rispetto alle gesta dei per Franco
Qui invece è un problema di consapevolezza che
Ciascuno di questi soggetti e l'attore di un qualche cosa che trascende in cui in cui lei si sono in qualche misura volontariamente o involontariamente inseriti
E e a servirsi del quale si pongono e ed essi non sono comprensibili se non all'interno della della capacità di capire questo sistema questo secondo me e lo sforzo che questa generazione così brillantemente è riuscita a uscire autografe di cortei deve fare per non ricadere semplicemente tendendo un gioco troppo piccolo che la revisione della storiografia di corte
Io perfetto non amo molto il termine revisionismo eterno e video ma semplicemente un discorso dicendo va be'quelli prima hanno detto che tra Biassono diciamo che questo è quanto meno bigino forse anche un po'nero non è abbastanza noi diciamo una cosa diversa
Cioè che cosa diciamo allora io qui riprendere nata gestione che ha avanzato Giovanni in Cina che il discorso di Don Balon a Bologna l'altro giorno sulla democrazia dalla sfiducia istituzionalizzazione della sfiducia
Notava la somma nonché ovviamente nella costruzione del sistema democratico c'è la costruzione stiamo controllo questo fa parte del DNA stiamo democratico questa dimensione di controllo non è più una dimensione eccezionale il tirannicidio per fare un esempio classico meno dimensione istituzionale ma c'è un problema
Questa dimensione istituzionale rischia di essere anche la morte della democrazia perché ci rischia di essere ciò che produce
La sfiducia continua idea che c'è sempre dietro qualcosa di brutto la democrazia dei giudici la democrazia ecco e questo è un problema che appunto sua volontà Couto studioso
Trattoria di vecchi che coniuga il socio sul passato con il problema attuale pone in campo ecco io penso che all'interno di questo la forma partito così come si è degli designata grosso modo fra la fine Ottocento
E la fine del Novecento è stata il disciplinamento di questo discorso sulla sfiducia
Cioè il partito è stato al tempo stesso il luogo in cui si esercitava la critica ma la critica non doveva uccidere il sistema ma doveva aiutare a produrre questo stemma anche criticando si faceva parte in qualche misura di questo della produzione questa democrazia era una critica il divo positivo no
In questo senso naturalmente sono stati
Critiche di tipo diverso ci sono stati meccanismo diverso ma in tutta Europa
Questo ha prodotto questo questo meccanismo no
Ovviamente in Italia questo questo meccanismo aveva un problema particolare perché l'Italia era un sistema fortemente strutturato in su culture in gruppi difficilmente integrabili e il fascismo era stato un moltiplicatore non semplificato le di questa
Di questa pluralità guardate che
Ovviamente quando c'è un regime di sicurezza attoriale ciascuno resiste ha fra i suoi amici perché non ci si può fidare
Questo è il problema varie naturalmente il fascismo da questo punto di vista agganciato la Resistenza cattolica la resistenza liberale sistema socialista resistenza comunista tutte senza possibilità di interazione perché ovviamente il rischio che il trattamento grande tutti a parlare soltanto fra persone di cui ci si fidava e poi si parlava in codice parlando il Codice questo ovviamente situato a due aspetti Giuttari si faceva finta di pregare la Madonna pettine male di Mussolini scusate esso dico una battuta per molto greve soldi scuserete altrove
Perché spiegare poi come funzionano come funzionano questi meccanismi per cui ovviamente questo ha creato un sistema dei partiti
Ah tipico rispetto ad altri Paesi europei perché altri Paesi europei non hanno avuto questo tipo questo tipo di esperienza no nuovo ovviamente la Francia e la Gran Bretagna neppure per certi per certi aspetti la Germania dove pure questo problema per il terzo e multiple è esistito
Ma adatto esiti tipo di tipo diverso perché si era
Innestato sono città che precedentemente era già stata livellata è una forma di cultura nazionale fortissima imposta dalla cultura di Stato dalla grande cultura intellettuali dell'università che in Italia carta
No questa questo problema molto grosso sul quale secondo me non ci dobbiamo misurare e soprattutto l'Italia ha un problema con ciò vale che è la grande frattura fra lo Stato e la Chiesa che il grande problema che sta all'origine della mancanza di una cultura nazionale in questo senso che Formigoni abbia ragione nel dire che la DC è stata il primo partito che si è fatta carico di questa idea di costruire una cultura nazionale che non è che una cultura cattolica nel senso che giunte
Era la cultura generalizzata è quello che allenava e fa in maniera diciamo più plateale perché Adenauer fonde i cattolici e protestanti che in Italia dire fughe in Germania come dire fondere il diavolo e l'acqua santa e perché noi no questo pensiamo che siano ma una cosa irrisoria ma tradizione protestante Ciampi cattolici fossero dato efficienti e i i cattolici USA adottati fossero Ubu un branco di senza Dio ma cioè perplesso Negri faccio battute un po'grevi ma prima in Italia questo non è stato possibile la DC attentato a questa operazione e guardate alla radice di questa operazione c'è la grande spaccatura fra De Gasperi Dossetti perché Degasperi è quello che verso non ho il tempo per per farlo notare anche farlo vedere fin dalla sua esperienza trentina sotto gli Asburgo capisce che questo cattolicesimo molto generico che non ha nulla a che fare col problema teologico
è una una forma per nazionalizzare il consenso mente Dossetti che un'altra battuto cattolico vero ma non mi sembra che da qui non lo fosse ma che è un cattolico teologicamente interessato ha un'idea della DC con quote di minoranza
Ma nella nella sua battaglia politica cinquantasei Couto dosa si vede brutalmente questa cosa
No Goodwin copre esprimendosi via Savona prodiana non siamo una minoranza è un discorso esplicito scritti in consiglio comunale dice non avevo bisogno di questo voto per sapere che faccio parte
E naturalmente qui c'è la grande questione punto della
Cultura nazionale della frattura del Risorgimento di tutte queste cose
Per cui certamente la DC è stato mostrano meccanismo perché è stato un meccanismo in parte erogatore del sistema in parte pronti disaggregato nel sistema perché non avendo appunto produrre una cultura nazionale che alla fine si era eccitata
E alla fine a
Come dire è stata vittima nel giudizio Cassa stessa nemesi storica no nel nel momento in cui e il cattolicesimo ha cessato di essere
La religione default scusate se uso questa questa espressione degli italiani è stata rintracciata comunque che mi era stato sulla frontiera del clericalismo oppure del
La gestione così ordinaria dei del giorno per giorno
Mi pare che al
Bisognerebbe cooperare alcune trasmissioni che noi abbiamo lasciato un po'da parte per esempio questa intuizione del bipartitismo imperfetto Giorgio Galanti
Che espresse in termini reali e molto confusa spero che ma non è un'intrusione stupida entra intelligente
Il sistema e certamente è un sistema fondato su due partiti su un bipartitismo imperfetto
Cioè su quel mondo intellettuale
La decidiamo nato il PCI dall'altro che l'altra chiesa con con le stesse caratteristiche e con naturalmente il problema molto importante
Degli altri di quelli che non hanno voluto entrare nessuna di queste due chiese
E gli altri a volte per motivi snobismo dici a volte per profonde convinzioni intellettuale a volte per impossibilità residuali però di fatto certamente il sistema complessivo ha prodotto quest'
E all'interno di questo che spiega il pregiudizio positivo sul PC
Che naturalmente per certi versi secondo me ha ragione ha radici molto lontane alla dice ancora nell'opposizione degli intellettuali e giuristi cioè il problema del noi essere intellettuali vuol dire essere contro il Governo emotiva sia moralmente superiori perché il Governo è corruzione torniamo a questo discorso della sfiducia
Però siccome siamo in tra gente moderna non possiamo
Semplicemente ritirarci lottatore davo abbiamo bisogno abbiamo già aggiunto Pigna no e impicci ecco curiosamente ama le cose più curiose il PC che è stato uno dei partiti consentitemi di dirlo più come possiamo dire fra cromatici che siano esistiti per tanti versi che sia l'istigatore italiana loro concretezza di vita ha fornito questa meraviglioso discorso utopico agli intellettuali
Certo il problema che pone a Giovanni sposina sua differenza fra le cose fatte le cose dette è importantissimo però anche qui è un problema che rinvia a questo tema grado pista che non è un tema sovietici
è un tema sedici è un tema di tutti perché è un problema di difesa delle subculture la cerchia dei rinnovi si cioè che non lo sapete il modo in cui nato appoggi politici
Definiscono il modo di stare insieme le comunità politiche si definisce continuando a dire delle cose
Sessantotto in qualche misura no avanti cinque
Dice che farà la rivoluzione strizza l'occhio nulla fa assolutamente la DC dice che lì a difendere i diritti eterni della Chiesa il strizza l'occhio egli lascia passare la società secolarizzata che ci sia eccetera eccetera no
Sarebbe curioso ci ritornò sotto un attimo Telegraph come questa cosa si è riflessa nella gestione del più grande strumento di acculturazione popolare che progressivamente si è affermato cioè la televisione pubblica
L'attenzione pubblica è interessantissima
Il l'ATC deve monopolizzata perché fende Gavioli cattolici ma tra voi mi spiegate i valori cattolici vi sono le gemelle Kessler curate faccio
Se faccio battute
Naturalmente e IPCA facoltà deve conquistarlo perché ce li mette dentro i grandi prova i proprietari ma però di fatto il problema di sistemare alcuni intellettuali se non sono non sanno dove andare dove andare e via dicendo
E chiaramente i
E certamente un grande problema storiografico aprire come in questo sistema
Così squilibrato così fortemente polarizzato attorno a questi due grandi centri
Si sia posto un problema di di creazione di altri centri non è solo il problema delle destre
Quelle extra sistema e quelle in triste perché non solamente vedete sono i tipici modeste cantare fuori le masserizie eccetera ma ciò che quelli servano dentro Ciliento il partito liberale ecco il pericolo furbetti insomma
Che e queste possono portatrici di una cultura sono portatrici di cose eccetera eccetera
Sono da trasferendo accordo con un con con Giovanni Orsina sul discorso che il pericolo di destra non è esistito qua pericolo golpista dell'immediato Tambroni era un pasticcione non
Non aveva degli strumenti delle colpe fa il colpo di Stato io quello che mi chiedo sempre è che dopo un pasticcione se sia se passa il partito nipote privare qualcuno che posa come si fa
E questo è il problema vero privatamente realmente irridere al pasticcione e problema immaginare che dopo il pasticcione arriva qualcuno che insieme ce l'ha fatta il pasticcione vedrà che ce la fa anche qualcun altro
Qui
Ciao mi fermo qui corso è molto complessa
Faccio due due brevi accenni a due altre tre altre piccole questioni mi paiono importanti
Un tema che qui non c'è ma che mi sembra più importante studiare e il problema del rapporto fra i partiti e le nuove scienze sociali che credo sia un tema tutto aperto
Soprattutto in questo caso per la Democrazia Cristiana e il Partito Socialista molto meno per il partito comunista che era convinto di saper l'ho già la associato e e in parte dice qualcosa per il partito repubblicano perché la la la Sociologia la scelta politica sono scienza e che hanno cambiato il modo di fare parti e che sono entrati in maniera preponderante e che sono anche il luogo in cui ci sono di soldi per certi versi di steccati
La grande stagione della rivista il Mulino comunità eccetera sono è una stagione basata sul fatto che poi di quello si discuteva quello passato nessun diversità il alcuni steccati bei momenti no ripeto questo è una cosa che invece ha lasciato fuori Partito Comunista
Perché il Partito Comunista molto resistito punto di vista questo è stato uno dei suoi le sue più grandi dice programmi momenti di come dire di arretratezza storica e naturalmente questo in questo Panorama l'apertura a sinistra è un momento cruciale manto cruciale perché è il momento che segna sia un'ipotesi sconvolgimento degli equilibri che ci fu realmente perché il solo fatto che questi universi culturali avessero cominciato a parlarci mise in crisi il sistema il sistema non amo questo non so se sia fallito non fallito ma di fatto però c'è stato qualche colpo questo c'è stato un ripiegamento dei partiti su loro stessi il divorzio fra società politica e società civile
Comincia secondo me dalla crisi del centro città la crisi di questo dialogo interno al centrosinistra e non è un caso che questo come dire emblematicamente ci si usa nel sessantotto che è un passaggio chiave ma è un passaggio chiave perché perché guardate proprio dentro quelle due città dove lavorano alcuni intellettuali che erano ancora intellettuali fortemente legate ai partiti
Si producono le si produce la frattura dentro le organizzazioni studentesche che comincia a non essere più essere partiti
Fino a quel momento Leo che sotto il ponte che sono organizzazioni diciamo come dire il reclutamento di crisi premeditare rispetto ai partiti da quel momento il non lo sono più e la gente rifiuta questo tipo di identificazione
E e questi sono i i gli studenti figli degli intellettuali delle nuove scienze sociali che sommate all'interno di questi partiti ancora una volta con un problema molto grosso della collocazione del PC in questa fatto da crisi
Che naturalmente è un passaggio che forse presenze sulla Butturini studiato supplici è stato un trauma anche molto molto del PPE cinquantasei perché e da e dopo di allora che il Pci comincia a ripensare che forse diciamo questo vecchio schema questo vecchio stiamo molto attenti e accanto a questo ma il fisco davvero
In questa fase c'è anche la prima
Importante stabilizzazione del sistema mediatico i stiamo mediatico ha cambiato la struttura della politica italiana dei partiti
Il peso della televisione e il peso del nuovo tipo di giornali
Cioè fra Corriere asset su cui scriveva duecento euro e il Corriere della Sera di Piero Ottone cioè l'abisso è un è non sono lo stesso insomma ma non per ragioni ideologiche semplicemente per per modo di come giornale costruito
Per Peppe per proporre entro entro ci mettiamo a Repubblica diamo tutto quello che usa per tre
Io credo che questa sia una frontiera interessante che a livello di sistema posso dare e gli stimoli per del giovane così bravi come sono quelli che anche religione la ricordano quel che ha scritto questo libro appunto per fa fare un salto definitivo a questo tipo di step a questo tipo di storie di storia politica che talvolta tanto
è all'avanguardia in Europa perché onestamente non è che non su questo dobbiamo poi dei cognati verrà citato proprio di questo tipo in questo momento sta facendo nessuno nessuna parte d'Europa
Giovanni Sabbatucci
Sì il fatto di parlare per ultimo mi consente di limitarmi a qualche considerazione così spazzatrice
Cominciando da una cosa che non è stata forse detta che invece va detto a proposito di questo libro questo libro è un libro è una raccolta naturalmente gli interventi di saggi
Ciascuno dei quali oltre a a raccontare delle cose ma soprattutto fa un po'lo Stato della questione è un libro che
Dal punto del recente dibattito storiografico recente e meno recente
E credo che questo è già forse
Motivo motivo che lo giustifica
Che né ai aiuta a capirne l'utilità
Perché si tratta in qualche di saggi condire con un taglio misto fra alla relazione e la rassegna credo che sia utile e che possa essere da questo punto di vista è un punto di riferimento
Appunto la storia dei partiti la storia dei partiti nell'età repubblicana ma anche la storia dei partiti in generale che inutile credo chiedersi perché in Italia
La storia dei partiti sia importante sia centrale non solo perché è stata molto praticata
Anche se in forme non sempre soddisfacenti ma perché rinviare a una centralità dell'oggetto delle indagini che sono appunto i partiti che come si sa nella nostra storia repubblicana sono stati molto ma molto importante utile su questo credo soffermarsi
Tanto era sentita come centrale nella storia dei partiti che a un certo punto è diventato una disciplina accademica a sé stante
Negli anni settanta
Molti di noi parlo dei colleghi sono stati i docenti o forse lo sono ancora di partiti e movimenti politici star dei partiti e movimenti politici non è necessario questa cosa non è detto che dovesse succedere successi
Evidentemente questo significa che la
La centralità era sentita come tale oltre al fatto che poi serviva a creare più cattedre naturalmente ma questo è un altro discorso
La cosa curiosa è che la storia dei partiti è nata come disciplina accademica assestante quando il suo come dire statuto scientifico era ancora abbastanza debole perché quando sono nati gli insegnamenti di storia dei partiti e movimenti politici
La storiografia sui partiti era prevalentemente non esclusivamente
Fatta soprattutto di storie appunto di storie separate di storie batterie relativamente alle patrioti gesta dei per Franco Scoglio diceva prima Paola
Erano queste le storie di partiti più diffuse corso quelle dei piedi
Che erano disponibili allora
Però c'era ugualmente ugualmente c'era una disciplina ecco io credo che dall'esigenza di dare uno statuto scientifico un po'più forte
A questa disciplina che ormai esisteva sia nata anche l'apertura nei confronti
Delle scienze sociali della scienza politica della sociologia politica eccetera penso che sia nata questa che è quella seconda fase nel saggio di Andrea Guiso che riguarda la storia del PC ma in realtà fa
Alcune considerazioni che si possono applicare anche alla salute partiti in generale
E che giustamente nota che dopo la fase delle storie
Molto politicizzate e in cui ognuno si faceva la propria si è passati a una forte immissione di scienze sociali di soprattutto di politologi
Ricordo che sono stato in qualche modo testimone di questa di queste immissione negli anni settanta perché quando lavoravo con Renzo De Felice
Perché era titolare di un insegnamento di storia dei partiti e movimenti politici e
Pur non avendo lui a dir la verità nella sua opera maggiore fatto grande uso delle categorie delle scienze sociali se no episodicamente lo ha fatto e parecchio nell'interpretazione del del fascismo ma non scopi
Però lui si rese conto evidentemente di questo ricordo bene che
Inserì nei programmi oltre un po'di storia dei partiti visto il generale molta politologi antologia della scienza politica di Sartori e poi Fisichella Farneti e tanti altri si Dini
E in quell'occasione mi sono dovuto leggere perché ero lì lavoravo a quella cattedra e quindi devo poi fare gli esami e mi son dovuto leggere un bel po'di questa letteratura così
Servite nel prosieguo della mia attività
Però ed è Cordova questo questo questo fatto che era una scelta individuale di De Felice ma che corrisponde evidentemente un esigenza cioè dare una qualche solidità
A una scienza che altrimenti rischiava di ridursi appunto a singole storie
Ricostruzione anche di parte
Secondo guizzo sempre per riprendere questa questa periodizzazione che lui fa nel suo saggio poi si è stato quello che io chiamo un ritorno alla storia infatti è un po'così no
Anche perché tra l'altro la cosa
La cosa curiosa è che la stagione della politologi non è stata per niente meno politicizzata di quella delle storie di partito anzi è successa questa cosa qui si alludeva prima
Che IP i politologi americani si sono semplicemente infatuato del PC e hanno speso tutte le loro competenze per dire quant'erano bravi comunisti e quant'era bello il PC
Questa è stata una cosa abbastanza strana che però si si può capire per
A prescindere dal fatto che avessero torto o ragione però anche quella è stata una una fase segnata ricordate tarlo
Tutti gli altri starle Hoffmann eccetera eccetera
E e quindi così anche quella è stata una fase fortemente politici politicizzata si è ritornati poi una terza fase ha una storia invece
In cui si cerca soprattutto si di usare le categorie anche della scienza politica e quant'altro ma
Si cerca soprattutto di partire dalle carte dagli archivi che nel frattempo stanno venendo fuori parte sin parte no non non quanto si vorrebbe ex
Attenzione però che anche qui
Le scorie se così vogliamo chiamarlo ma forse no perché non è che si tratta sempre di impurità insomma le tracce di una forte politicizzazione del dibattito ci sono sempre sono scomparse perché se prima c'era
La esigenze di celebrare il partito la propria tradizione le proprie culture adesso c'è
Quelli di più di
Polemiche viene dai passaggi epocali no il sistema è andato in pezzi quel sistema però bisogna capire perché e allora ci sono anche forme come dire per carità in qualche caso legittima ma anche revanscista recriminato ma come allora è stato tutto un inganno oppure è stato tutto in vari sensi non senza sosta
Quindi anche in questa fase che dovrebbe essere quella del ritorno alla storia cioè ed è fatale che ci sia peraltro una forte componente diciamo controversi visti
Il risultato però e che la storiografia sui partiti è oggi viva e lotta con noi
Cioè attenzione io non sarei così pessimista come è stato Giovanni Orsina prima dice la storia delle pubbliche ancora da scrivere non esageriamo è un pezzo che abbiamo tutti quello di dire
Quando cominciammo un un saggio un libro questa storia è ancora da scrivere tutto dare da fare per ma non è vero
Sono state scritte un sacco di cose anche i contributi di questo ecco di questo contenuti in questo libro
Che sono
Un segno di vitalità di una disciplina o quanto meno di una di un settore di Criscito
Altra osservazione
Suggerita dal
Distribuzione della materia in questo libro di cui stiamo parlando
E qui non si può non notare una cosa un po'anomala
Ci sono tre saggi PC
Mentre tutti gli altri partiti compresa la DC ne hanno uno quello sulla DC molto denso vale per tre forse pure di Formigoni perché ci mette dentro
Un po'di tutto però è uno mentre sul PGT ce ne sono tre
Questo che cosa significa significa che questo è un problema ancora oggi molto sentito che significa però anche che come dicevo prima questo libro rispecchia in parte lo stato dell'arte ore sul PC
Ci sono state molte cose importanti e ad opera anche per gli studiosi che hanno coscritto su questo riduce
Aga Rossi Craveri che qui
E quindi è anche normale è anche normale che sia così
Forse appunto sulla DC però anche se scritto parecchio
Sia stata del tutto trascurata contrari
E gli altri partiti hanno tutti il loro saggio più piccolo o più grande non tutti tutti non tutti e della verità manca qualcosa e potrebbe essere interessante rifletterci mancano
Alcuni partiti
Della primissima fase della storia repubblicana qualunquisti e abbiamo laburisti
Per non dire di tante altre formazioni minori poi poi morte
Sui gruppi extraparlamentari c'è un breve saggio di tono che è interessante ma li prende da una da un certo punto di vista cioè dalla
La loro maggiore o minore attitudine rivoluzionaria e sovversiva eccetera
Sui radicali c'è questo saggio più apprezzate di Nicolosi
Che tra l'altro ci ricorda quel passaggio dal primo al secondo partito radicale oppure è importante ante si appunto
è una vicenda che riguarda dei numeri straordinariamente piccolo ma questo sappiamo che non sempre importante
Mancano infine i socialdemocratici poveri socialdemocratici non se ne occupa nessuno
Sì il libro riflette lo stato dell'arte me lo stato dell'arte sul partito socialdemocratico e molto vicino allo zero
Quando ha dovuto fare delle cose su Saragat tempo fa me ne sono accorta insomma trovato veramente molto poco ora il partito socialdemocratico non solo nella sua prima fase nel bene e nel male qualcosa contatto dalla storia dalla Repubblica
Facciamo fare qualche tesi insomma facciamo qualcosa
Terza considerazione di carattere generale che mi è stata suggerita dalla lettura di alcuni di questi saggi
Ed è
Una ipotesi
Una possibile ipotesi di spiegazione sulla crisi del sistema dei partiti e dei partiti stessi
No la spiegazione come dire che pretenda di essere definitivo risolutiva insomma una un'altra possibile spiegazione
Allora
Per dirla con una formula un po'sbrigativa si potrebbe dire siamo sappiamo tutti che la cosiddetta Prima Repubblica è stata la repubblica dei partiti
è vero il reciproco cioè che
I partiti sono stati i partiti della Repubblica
Per dirlo meglio
Sì è vero che le istituzioni si sono sono state fortemente pervase occupate dai partiti i partiti si sono identificati con le istituzioni riprendo un po'il discorso che facevo acchiappato
Hanno avuto per capirci una cultura istituzionale bene leggendo questi saggi sì arriva alla conclusione che così non è stato ovviamente senza neanche bisogno di insistere sul tema non è stato così per il PC non è stato così nemmeno per il Psi almeno per il prezzi degli anni quaranta cinquanta e anche ben oltre
I loro modelli era a prescindere dalla loro adesione alla compromesso costituzionale quella ci fu test c'è stata ed è sincera
Ma dietro quelle lesioni c'erano delle culture politiche che avevano riferimenti altri
E questo riguarda praticamente un po'tutti la DC e detto anche tu sappiamo benissimo che la cultura
Della classe dirigente democristiana della prima ma soprattutto della seconda generazione non era omogenea a una
Costruzione istituzionale di tipo liberaldemocratico lo sappiamo è inutile che ce lo ripetiamo ma anche per gli altri
Anche per le altre
E qui o va trovato interessanti alcune cose che ovviamente per il MSI innato di non va neanche ricordato per i monarchici eccetera
E i liberali liberali avrebbero avuto forse minore difficoltà riconoscersi no ma non è questo il punto come dire qualificante della loro delle loro battaglie della loro cultura almeno negli anni presi qua in considerazione
Ma mi ha colpito soprattutto ripeto il sì è quello che dice Roberto Balzani
Sui repubblicani
In Repubblica per i repubblicani la
Almeno per il nucleo storico dei repubblicani per le consociazione romagnolo eccetera
L'approdo alla Repubblica parlamentare
Per quanto importante di ossa se non era importante per loro tant'è che addirittura non non stavano neanche venti eccellente tanto era importante l'approdo repubblicano ma l'approdo a quella Repubblica una Repubblica di tipo punto parlamentare l'approdo a una
Concezione diciamo così
Formale Proci procedurale della democrazia è una solo una tappa intermedia dopodiché tutto da costruire
Bisogna fare la Repubblica sociale Repubblica dei lavoratori o quant'altro insomma tutte quelle cose placche sappia
Persino per i repubblicani così anche dopo ecco e qui c'è un'altra cosa che vorrei
Per inciso osservare
La
L'esperienza di Ugo la Malfa che per molti aspetti di rottura rispetto al repubblicanesimo alla cultura tradizionale repubblicana
Per altri aspetti ne recupera un un aspetto almeno cioè la vocazione pedagogica quando la Malfa dice che vuole controllare consumi mai detto niente controllare i consumi mica una cosa
Da poco e si batte contro il consumismo e contro quella memorabile e assurda battaglia sulla televisione a colori che
Qualcuno avrebbe ripensarci Anita cioè che questo signore non voleva che in Italia rivedesse la televisione a colori pensate un po'va be adesso che ci dovremmo imperi mondiali in bianco di mettere
Ma insomma in questo c'era il recupero di una vocazione pedagogica che era forse della tradizione mazziniana
Quindi anche lì c'era una banda omogeneità c'era una forma di accomodamento alle istituzioni piuttosto che una identificazione con le istituzioni
E questo riguarda un po'tutti allora mi domando
Se non c'è identificazione con le istituzioni
C'è loro uno uso delle istituzioni
Cioè
Ovviamente nessuna la mette in discussione però ci si serve delle istituzioni più di quanto non si serva restituzione forse una formula un po'
Retorica
E questo questo uso forse strumentale può avere contribuito cioè la mancanza di un vero patriottismo non solo della Costituzione in quanto documento alta di quella fase cioè delle celle che c'è ancora in alcuni
Altri no
Ma un patriota della mancanza di un patriottismo delle istituzioni a forse contribuito al discredito dell'istituzione ma al discredito dei partiti cioè è stato uno dei fattori che ha indebolito tu
Tutta la col tutto e tutto il sistema e tutta la Barack
Ultima anzi penultima considerazione ma questa è stata già fatta abbiamo studiato stiamo ancora studiando dobbiamo ancora studiare per chissà quanto di partiti che sono stati
Che in parte soltanto ancora sono
Ma prima poi ormai siamo passati parecchi anni dal novantaquattro son passati dodici
Dovremmo anche cominciare a studiare i partiti nuovi dicevi tu sempre a fare un altro convegno se si considera che sia per quanto ma i partiti nuovi attenzione non solo per Forza Italia che il caso ovviamente più clamoroso ma formazione con l'Ulivo la Margherita il Partito Democratico e tutte queste cose qua e che sono cose tutte nuove e che per esempio una serie di problemi interpretativi secondo me
Faranno poi appunto la gioia dei degli studiosi
Il futuro
L'ultimissima osservazione che voglio fare è un rimprovero acqua il curatore quindi ce l'ho a portata di mano
Non riguarda quello che c'è scritto nel libro che tutto molto interessante ma riguarda in modo in cui è scritto come è scritto e
Come Stato soprattutto riletto o non riletto e non corretto
Tra di refusi interrotte sciatteria formali anacoluto Iman concordanze che non ci sono eccetera eccetera questo è un rimprovero è una cosa da vecchio professore un po'pignolo scusate mi ma è una purtroppo un carattere comune di molti libri che si stampano oggi non si rileggono non si correggono non non c'è la vetratura casette dice non fanno la redazione prendono un pacco lo restituiscono rilegate
Bisogna farci più attenzione a queste cose se a un certo punto fra l'intellettuale che si sono occupati una certa cosa invece che Giuseppe Bedeschi si scrive Giuseppe Tedeschi
è ovvio che il correttore automatico che ha fatto questo scherzo ma se uno lo rilegge sa che quello si chiama Bedeschi e non mette i tedeschi anche sulle l'indice dei nomi oltretutto a
Insomma e poi ce ne sono tanti altri
Con chi era
Ecco chi era già Giuseppe Tedeschi obbligherebbe destina
Sì Mario Tedeschi quello quello
Lei sbaglia
Qualcosa
Cento fa passare
Va be allora imponiamo si sugli editori cerchiamo di
Dare dei prodotti più puliti tutto qui grazie
Uno alla cosa generazionale subito sono stato bacchettato io è stato bacchettato gerarchia ci troviamo ma qui ci troviamo più no non vorrebbe dovete dovete
è giusto perché siete bacchettato tu ho detto che era stata Italia pubblicato ancora la schedina senza era era il verbale di votare Bondi va bene io certamente dare la parola a Gerardo Nicolosi non abbiamo né poi idea e neanche quella eventualmente di sentire un po'dalla platea ma secondo me non abbiamo non abbiamo tempo e quindi noi io altro sempre due parole
Mi sembra doveroso ringraziare i gli autori per la collaborazione
Poi devo ricordare assolutamente Antonelli ammazzo che è autore che non è più tra noi e che è autore di un un bel saggio sul Partito Liberale Italiano quale peraltro gli ha dedicato
Gran parte della sua dei suoi studi
Mi scuso ovviamente
Problema in realtà non è tanto il problema è sempre il tempo però anzi ringrazio per segnalazione
Niente io semplicemente concludere questo mi sembra che
Se questa ecco io pensavo che questo potesse essere un'occasione di riflessione
Sull'apertura di un confronto punto sul passaggio dalla prima alla seconda Repubblica come accennato professor Sabbatucci
Saluto con piacere questa riflessione però penso che ecco da quanto sentito ci sia ancora veramente molto cioè non è vero e proprio è tutto riscrivere ma insomma penso che ci sia molto molto lavoro da fare sui sulla storia del sulla sua della Prima Repubblica il fatto che poi questi lavori il convegno gli studi si siano concentrati sulla transizione soprattutto anche nella prima parte anche nelle nelle sezioni
Nella sessione romana la maggior parte cioè gli interventi si sono concentrati soprattutto sulla sulla transizione sui primi anni ecco non si va oltre tranne qualche caso va oltre gli anni sessanta cinquanta sessanta ecco penso che qua molto lavoro stia sia ancora da fare quindi io ringrazio per interventi così autorevoli grazie
Va bene allora mi pare che il il ragionamento è stato ampio che
Non dire vivaci non completo naturalmente non potrebbe esserlo mi pare che siamo tutti quanti da Carraro proviamo a fissare questo come come terreno di incontro intorno al quale raccoglie un patriottismo costituzionale
Che è stato fatto tanto ma c'è ancora moltissimo da fare e che questo libro è senz'altro un contributo importante all'interno di questo percorso che andrà sviluppato non soltanto appunto allargandolo cronologicamente ma approfondendo
Questi ragionamenti anche perché la verità è che esce un archivio nuovo praticamente a settimana quindi ovviamente
C'è una disponibilità molto maggiore grazie di nuovo a tutti gli odori intervenuti grazie
A Gerardo Ercolessi all'economia signorina grazie a Giovanni Sabbatucci e in contumacia Francesco Perfetti Paolo Pombeni grazie va meglio
Permettetemi di chiudere sommessamente dicendo Forza Italia