"Le ragioni di Antigone e quelle di Creonte"

Questa introduzione questa relazione le ragioni di Antigone quelle di Creonte
Perché questi due personaggi
Tanto nella classica tragedia di Sofocle quanto nella moderna versione dello scrittore francese annui
Possono essere presi come simbolo
Come portatori di due concessioni
Tuttora strenuamente attuale interessanti e allo stesso tempo opposte
Dei rapporti tra morale né politica
Lo scontro il conflitto proprio lo scontro quindi tra queste due grandi personalità
Vero è lo scontro tra due appunto persone due simboli se volete che di due concezioni di RAM diametralmente opposte del rapporto morale e politica ora mi interessa
Prendendo lo spunto effettivamente dalla tragedia soprattutto nella versione di annulli ma allargando come vedrete ben presto il discorso
Discutere è proprio su questo rapporto tra morale e politica
Quindi Antigone e Creonte e dopo lo scontro
Assumono semplicemente valore simbolico
E all'inizio vorrei proprio tenermi in parte a quella che è la trama della tragedia addirittura e quindi ricordare per sommi capi a coloro che non lo ricordasse Romano ricorderanno tutti immagino erano il così filo conduttore di questa tragedia la quale come voi sapete si svolge a Tebe
Il giorno dopo un tentativo fallito di colpo di Stato
Da parte di polimeri dice
Nei confronti del fratello Eteocle fondi quali doveva condividere il potere sul tema
I due fratelli giacciono morti uccisi in uno dalla Lancia dell'altro
Per legge il potere politico a Tebe è passato allora lo zio materno Creonte
Il quale per rinforzare il suo potere e raggiungere l'obiettivo di riportare la pace l'ordine a Tebe ritiene necessario ricorrere a misure drastiche nei confronti della fazione di poli invece e di statuire subito e una volta per tutte un esempio trustee e mette così un decreto
In cui proibisce pena la morte
Che al colpo di polline INCE considerato traditore della patria venga data sepoltura cosa questa che per i Tebani equivale ad una terribile punizione
In quanto ritengono che lo spirito del morto non trovi pace
Sì intanto che il corpo non abbia trovato un regolare sepoltura
Ora nonostante molti in città
Pensino che Creonte abbia varcato il limite nessuno osa protestare
Apertamente tutti si piegò alla sua volontà
Tutti tranne Antigone
La giovane nipote di Creonte sorella di Eteocle e polimeri cioè e promessa sposa di Emone figlio di del re Creonte
Nonostante i tentativi della più partita e prudente sorella Ismene di distogliere la Antigone mandate affetto la sua decisione di violare apertamente
Il decreto di Creonte
E pienamente cosciente delle conseguenze del suo atto sparge simbolicamente della terra sul cadavere del fratello polimerici
Venuto a conoscenza di ciò Creonte ignorando le suppliche del figlio del mondo i favori di Antigone da ordine che da leggi abbia soccorso e Antigone sia giustiziata
Giacché argomenta Creonte rivolgendosi al figlio Emone una volta che Antigone è stata sorpresa in manifesta disobbedienza lei stessa dice tra tutti i cittadini e lì non può smentirsi dinanzi alla città
Che dice in una delle repliche nel programma dramma di Sofocle se nella cerchia della famiglia Dungeon ribelli che ne sarà degli estranei
Quindi la tragedia poi si arriva si avvia velocemente a compimento Emone dopo di aver tentato di uccidere il padre rivolge la spada contro se stesso e si uccide
Alla notizia della morte del figlio anche lui dice sposa di Creonte si toglie la vita
E la tragedia finisse così ora secondo Sofocle questa la punizione che Creonte subisce per aver cercato di varcare i limiti della legge morale
I sacri limiti delle leggi non scritte e non immutabili come dice so ora non mi interessa discutere la tragedia la nel fare dell'esegesi Devero dal tragedia Sofocle a per cui si dà una legge morale eterna immutabile tale che colui che la viola intenzionalmente viene sempre punito prima poi ineluttabilmente se non dà l'idea dei faziosa di uomini almeno da lì dentro da un dio
Come ho già come rilevato quello che mi interessa in conflitto e conflitto tra Antigone e Creonte visto appunto come il conflitto tra due personaggi che muovono da concezioni diverse ed opposte del rapporto tra morale e politica ora di questo conflitto si possono dalle diverse interpretazioni
Ne discuterlo due che sono poi particolarmente interessanti e estremamente attuali
Nella prima interpretazione ci troviamo di fronte un pareo Monte che muove da una concessione nominalistica della politica dall'altra un'Antigone che si rifiuta nettamente
Di accettare una concezione di questo tipo e muove da un'altrettanto salda convinzione che sia possibile moldavi sale la politica
E mi pare che sia tra l'altro in questo senso che il conflitto tra i due viene interpretato per esempio nella nella versione moderna fornitaci dallo scrittore francese Jean-Marie
In essa unte non figura affatto
Con l'ambizioso tiranno assetato di potere di sangue al contrario
Ed è l'ultima a voler sacrificale gratuitamente delle vite umane dice dice spesso
Vuole soltanto ripristinare il più in fretta possibile la Palma l'ordine e la pace
In questa sua ma da Tebe sconvolta fino a ieri dalla guerra civile e tuttora messo in premessa in pericolo dalla passione terrorista di polline dice che operano nella clandestinità
Meno di tutto Creonte vuole fare del male la propria nipote Antigone
Ed è disposto a fare molto per cercare di salvare la l'intero affare può essere tenuto segreto e poliziotti che l'hanno presa in fallo possono essere fatti tacere se necessario per sempre
Se però Antigone rifiuta l'ancora di salvezza che pronte le offre allora Piemonte non ha scelta
La legge deve essere inesorabilmente
Seguita deve avere il suo inesorabile corso la legge riguarda prima di tutto un tema Antigone dice Conte la legge valida in primo luogo per le figlie dei rapper le figlie del legislatore
Ma cioè fretta e Creonte non ha molto tempo per discutere anche se il destino di Antigone poi investe quello del proprio figlio e Monte
Perché dice io e
Politici hanno ben altre cose da fare che occuparsi delle proprie tragedie personali
Quello di cui esse si occupano dice di nuovo in una replica è il la difficile arte di regnare su gli uomini e in quest'arte si può riuscire soltanto se si è disposti a usare la violenza a nome bassi le mani con il sangue altrui
Anche se si tratta del sangue di coloro che ci sono più vicini per legami di sangue o di affetto
La professione sporca dice Creonte
E si può discutere se la si debba o meno esercitare ma è sempre sempre una una Nepi Cravero c'è una citazione
Ma se la si esercita bisogna esercitarla in questo modo
In questa sua convinzione della natura
Della professione del politico Creonte rimane fermo anche dopo il compiersi della tragedia e la morte di tutti coloro che gli erano vicini vieni qui vieni qui grida al suo paggio ti voglio dire qualcosa
Gli altri non lo sanno
Qui abbiamo del lavoro da fare e non abbiamo proprio il tempo di stare con le mani in mano dicono che sia un lavoro sporco ma se io non lo faccio chi mai antri lo farà
Queste repliche
E compensata una concezione della politica che vada Machiavelli a Max Weber
A cavalli Gasperis passare
Il principe l'uomo di Stato il politico che partecipa la politica se vuole partecipare ci effettua il mente deve tenerne diceva Machiavelli della volpe e degli gnomi
Essere pronta ricollegata struzzi alla violenza perché queste sono da ultimo questi sono da ultimo i due mezzi
Su cui si fonda il potere politico
La politica dice Jaspers dello spirito di Machiavelli e per sua essenza commercio con la violenza
Una rete che come dice Sartori in uno dei suoi più noti lavori teatrali si pratica soltanto se si è disposti ad a vere verbali sporche o come dice Max Weber nel suo noto saggio sulla politica come professione la politica operò con un mezzo del tutto specifico ossia con il potere fondato sulla violenza e citazione chi almeno alla salute della propria anima o a tenersi le mani pulite e a salvare l'anima di quell'altrui non cerchi queste cose attraverso la politica
E Antigone allora se Creonte il rappresentante di questa concezione Antigone Antigone può essere vista come un simbolo
Di tutti coloro Como interessa soltanto salvare la propria anima tenersi le mani pulite tutti coloro che dicono di no la politica per il timore di doversi sporcare le mani
Infatti sempre nel lavoro di annuisce prendiamo un po'un momentino lo spunto e poi variamo discorso
Antigone alla proposta di Creonte di tener nascosta la sua azione e chiudere per sempre la bocca dei poliziotti che l'avevano scoperta
Di modo che essa possa vivere felice con il suo amato Emone a questa proposta cosa risponde Antigone risponde così
Ma come mai sarà la mia felicità quale mai donna felice diventerà la piccola Antigone quali cose dovrà mai fare il giorno dopo giorno per strapparsi cui intenti quello straccetto che la sua felicità a chi dovrà mentire parchi vendersi a chi dovrà e chi dovrà mandare a morte girando lo sguardo dall'altra parte
Essa si chiede anche perché mai Creonte abbia accettato di fare questo lavoro che immancabilmente lo porta dovessi dove dalle mani del sangue altrui
Dice Antigone perché non hai detto di no
Anche anche Creonte risponde avrei potuto farlo
Ma mi sentivo improvvisamente come un operaio che abbandoni il proprio lavoro
Non mi sembra onesto dissi di sì
Antigone replica peggio per te ma io non ho detto di sì cosa credi che mi importi la tua politica
Io posso dire di no e tu con la tua colonna la tua guardia e tutte le altre cose di cui ti circondi tu mi devi fare uccidere perché ha detto di sì
In realtà ponte che non è stupido ovviamente non si è più volte chiesto
Se questo non sia un lavoro che dovrebbe essere lasciato ad altri
E più semplici personaggi ma che cosa accadrebbe allora
Non diventerebbe l'attività politica ancor più brutale e brutalizzata
E del resto qualcuno deve pur dire di sì
Qualcuno deve pure essere disposto se necessario a sporcarsi le mani affinché Antigone e le anime belle come lei possono mantenere le proprie pulite
Possibile che Antigone non riesco a capire questa semplice verità
Chiede
Primo
O forse in fondo la capisce infondo Antigone non mette in questione la concezione Real politica di Creonte al contrario l'accetta
E agisce quindi in conformità
Con il Consiglio di Max Weber per cui se si vuole mantenere le proprie mani pulite è meglio tenersi lontani dalla politica
Ma rispetto le ragioni di questa Antigone
Quelle del real politico Creonte mi sembrano molto migliore
Questo nella prima interpretazione del conflitto tra queste due
Personalità che come avete capito sono dei singoli
Un secondo e più interessante in modo di interpretare la posizione di Antigone nei confronti di quella di Creonte
è il seguente
Antigone
Non è tanto alla politica in quanto tale che dice di no
Quanto alla concezione della politica e al modo di farla propria di o degli Creonte
Ciò che essa rifiuta di accettare è la politica come la Realpolitik
Ossia la concezione della politica proprio come da ultimo fondata sulla violenza e su di una concezione abbastanza pessimistica dell'uomo
Quello che Antigone fa valere in questa seconda interpretazione contro Creonte è che egli avrebbe potuto e dovuto dire di no non alla politica
Ma ai metodi con cui scelse di praticarla nel momento preciso in cui decise di fondare il suo potere sulla violenza se non che ora è troppo tardi
Ora Creonte spesso è prigioniero nelle maglie delle sue precedenti decisioni
E non può più salvare Antigone se non uccidendo i poliziotti
Che hanno scoperto la sua azione contraria alla legge
E così continua di peggiorerà la storia sanguinosa di Tebe
L'atto di Antigone di vincolare apertamente in modo non violento il decreto di Creonte può di conseguenza esser visto tombe un primo tentativo se volete di obiezione
Di disobbedienza civile è un tentativo di bloccare quella spirale della violenza
Che lei tende ormai Minazzi resistenza a te stesa di tende perché è quella stessa violenza che Creonte giustifica come necessaria al fine di ristabilire la pace l'ordine la libertà a Tebe
La giustizia nel mondo
Sarà portatrice di nuova e più vasta violenza e così sì essa cedesse alle richieste di Creonte accettasse la sua proposta di chiudere la bocca alle guardie tenere il suo agire segreto
Essa verrebbe a da ballare proprio quella concezione della politica contro cui si ribella per questo deve dire di no
Anche se le costa la vita
Quindi con il suo agire Antigone vuole così anch'essa dare un esempio un esempio di esistenti sa non violenta di partecipazione attiva ma non violenta alla lotta politica
Nella speranza che questo sul buon esempio serva a spronare altri tanti altri a contestare la concezione della politica di Creonte e quel suo modo di fare politica
Che per l'antico del e destinato a sfociare prima o poi nella rovina di Tebe
Rovine e ceneri radioattive ovviamente
E infatti anche quando l'incerta sorella Ismene alla fine decide di continuare ciò che Antigone ha iniziato antilope rivolgendosi al Creonte grida lo senti adesso Creonte anche lei è stata contagiata e chi sa che molte altre non vengono contagiate
Quando mio diranno
Purtroppo
Il contagi o non ci fu non fu molto grande
La storia sanguinosa di Tebe non trovo un nuovo corso
Continuo a prevalere la Realpolitik dei Creonte dell'una e dell'altra fazione
E la spirale della violenza problemi di in modo sempre più veloci e più vasto
Due delle grosse tappe in questa escalation storica della violenza sono la coscrizione obbligatoria
Decretata la prima volta da Napoleone
Vero e attraverso l'invenzione dell'aereo i grossi bombardamenti cominciati nella alle alchimie verso la fine della prima guerra mondiale poi messi in atto durante la seconda guerra mondiale e accettati dopo delle delle delle dopo delle
Delle prove delle delle proteste iniziali accettati
Da un numero sempre maggiore di persone distanti
Con il risultato che oggi è realistico chiedersi invertendo la famosa metafora marxiana
Se la violenza invece di essere l'ostetrica della storia non sia destinata a diventarne il becchino
La risposta a questa tragica domanda dipende almeno in parte
Da quella che si dà alla domanda concernente la capacità degli uomini di risolvere i grandi conflitti che dilaniano oggi o di lamiera hanno domande il mondo in modo pacifico
Ossia Med mediante tecniche di lotta genuinamente non violento
E qui il discorso cade naturalmente
Su quella che si suole ormai chiamare la non vi è un lenza attiva oppositiva
La quale deve essere tenuta distinta in modo molto preciso
Tanto dal tradizionale pacifismo assolutistico quanto dal più recente pacifismo cosiddetto pragmatica
Il pacifismo su assolutistico è quello che rifiuta la guerra e la lotta armata in generale
In base all'assunto di una norma muraglie che proibisce nel modo più assoluto di uccidere
O di infliggere intenzionalmente delle sofferenze ad altre persone
In questo indirizzo si colloca dicevo appunto il tradizionale pacifismo di matrice generalmente religiosa non solo il pacifismo di Tolstoj gli anni di certi gruppi cristiani eccetera
Storicamente questo indirizzo ha trovato la sua più cospicua espressione politica del movimento per l'obiezione di coscienza
Intesa appunto come rifiuto in nome di questa assoluta norma vero che proibisce di uccidere in qualsiasi situazione
L'intesa appunto come rifiuto a partecipare alla lotta armata quale che sia la causa per cui ha condotta
Ora vi sono dei seri limiti a mio vedere in questo tradizionale pacifismo assolutistico da una parte un limite indubbiamente l'assenza di un discorso preciso sulle cause della guerra del militarismo
E dall'altra
Almeno storicamente l'incapacità di proporre al di là del rifiuto individuale di imbracciare le armi al di là dell'obiezione di coscienza
Delle concreti ed efficaci alternative all'uso della violenza militare
In situazioni conflittuali o tutte fra gruppi
Forse oggi più che buoni pacifismo assolutistico più in voga il così detto quello che io chiamerei pacifismo pragmatico
Che è la posizione di coloro i quali facendo propria la tesi che ormai la violenza si dimostra sempre di più una pia bloccata
Propugnato il disarmo anche unilaterale e propongono che la difesa della società da aggressioni esterne per esempio venga condotta con tecniche di lotta non militari ma non necessariamente non violente
Una delle caratteristiche di questa posizione
E che è tra quelle che ne di ne giustificano l'appellativo di pragmatica
è appunto che tra coloro che la sostengono manca di regola anch'esse non sempre un chiaro e preciso discorso sui fini
Ossia sugli obiettivi che è legittimo perseguire con questo o quel metodo di lotta
L'attenzione cioè è quasi del tutto ogni volta i problemi connessi
Conti
L'individuazione di alternative non militari di lotta
Per la difesa di quegli stessi obiettivi
Che sino ad oggi bene o male si è ritenuto di poter difendere mediante l'uso della violenza militare ma senza portare il discorso o comunque andare a fondo sul problema
Concernente la giustificabilità
Di questi obiettivi
Quindi il pacifismo pragmatico risulta in via di principio compatibile con qual sia si ideologia proprio come le tecniche di lotta non militari su cui insiste sono in via di principio adottabili da chiunque
In vista di qualsiasi obiettivo
Nulla vieta per esempio che un gruppo di lettura un gruppo nazista possa adottare certe tecniche di lotta non militare
In situazioni in cui ritenga che i metodi di lotta militare non diano sufficienti garanzie di portare al la realizzazione degli obiettivi cui mi
Quindi la non violenza positiva
Bisogna distingueva molto chiaramente sia dai in questi da tutti e due questi queste forme di pacifismo previo appena illustrate sia dal pacifismo assolutistico che da quello pragmatico e l'aggettivo positiva
Viene appunto usato per mettere in risalto questa differenza
Con questa aggettivo s'intende in primo luogo sottolineare che
Non si tratta di una posizione definita soltanto in termini negativi
Cioè l'astensione dalla violenza in primo luogo la violenza militare è una condizione necessaria ma non sufficiente di una strategia di lotta non violenta positivo
In secondo luogo l'aggettivo positiva sta anche a sottolineare il fatto che non si tratta di una forma di lotta identificabile con la resistenza passiva
Bensì che si tratta di una modalità di lotta attiva anche aggressiva in particolar modo costruttiva
In terzo luogo l'aggettivo positiva vuole richiamare l'attenzione sul fatto che non si tratta come nel caso del pacifismo pragmatico di un insieme di tecniche di lotta non militari impiegabile da chiunque per il raggiungimento di qualsiasi fine
Cioè compatibile come dicevo con qualsiasi ideologia sì bensì si tratta di una modalità di lotta alla quale sottostà a una particolare dottrina politica
E che pertanto è applicabile soltanto da coloro che accettano la dottrina nella sua interezza
Ora intesa come dottrina e non soltanto come insieme di tecniche di lotta intesa come dottrina la non violenza si pone effettivamente oggi come un tentativo di dare una risposta adeguata e comprensiva ad alcuni dei nuovi e più gravi problemi posti dalle norme sviluppo degli armamenti degli armamenti
Dall'escalation della violenza politica dalle tendenze milita Ristich insite nello Stato moderno dallo sviluppo incontrollato dell'industria lirismo non solo capitalistico dallo gnomo il crescente divario tra popolazioni povere e popolazioni che detto brevemente perché naturalmente il tempo quello che
Le componenti fondamentali in cui si articola la dottrina della non violenza
Sono le seguenti una concezione dell'uomo come essere razionale e capace previo sistematico addestramento di comportamento altamente morale anche situazioni conflittuali estremamente acute
Una filosofia dell'educazione che teorizza i metodi educativi più adatti a creare questo tipo di persona la sviluppare al massimo le persone questa capacità di cui accennavo
Una filosofia della storia
Secondo cui le grandi conquiste o banale sono state realizzate non non stante l'uso della violenza piuttosto che non grazie all'impiego di essa una concezione della società giusta e di come in essa si configurino i rapporti cittadini Stanton
Una dottrina etica che si allarga sino ad abbracciare tutti gli esseri senzienti ivi compresi gli animali quindi e che in forma un rifiuto della violenza
Non a priori come il caso del pacifismo assolutistico
Ma fondato sopra un'attenta riflessione delle conseguenze cui l'uso della violenza oggi conduce soprattutto oggi conduce e su di un'attenta molto attenta
Riflessione sull'apporto mezzi si
E da ultimo la proposta di una modalità di lotta del tutto particolare cui ormai è invalso
L'uso di riferirsi con il termine Satyagraha
Ogni atto da grandi
Il quale rimane direi a tutt'oggi il maggiore teorico di essa
Gandhi stesso
Fondi o questo termine neologismo
Non le piaceva il termine non resistenza passiva
Poi mio questo termine che letteralmente significa forza che proviene dall'attenersi alla verità
Ora il tempo dicevo quello che non posso ovviamente fare un discorso articolato su tutte queste componenti e piuttosto che dire poco su ciascuna preferisco dire un po'di più su una sola cioè sul Satyagraha come strategia non violenta dei conflitti
Che forse è la diciamo la cosa più danno vita maggiore che troviamo nell'ambito della dottrina notevole
Accennavo un momento fa come a differenza del pacifismo soluti distico
E più in questo caso più in accordo con quello pragmatico
La dottrina della non violenza sarà positiva non sfonda il rifiuto dei metodi di lotta violenti su di una norma morale che proibisce l'uso della violenza da parte di chiunque in qualsiasi situazione
Cioè non vi è un rifiuto aprioristico della violenza come di appunto in genere del pacifismo tradizionale no
Dato tenda dello non violenza positiva pregiudizi e cioè più quella che Max Weber chiamava un'etica della responsabilità
Fondata cioè su quello che il calcolo realistico delle conseguenze cui i mezzi di lotta impieghiamo conducono ottengono appunto o o tendono condurre
E quindi
Sviluppa tutta una serie di argomenti volti a sostenere la tesi per cui oggi come oggi visti
Le le armi e i gli ordini di distruzione che abbiamo disposizione vero
Ci sono sempre i maggiori rischi non soltanto che la violenza porti vero alla fine di tutto e di tutti ma se non da quella porta quell'orribile fine porti anche a breve scadenza risultati che sono sempre più controproducenti militarizzazione della società
Tendenze di gruppi sempre più autoritaria prendere i poteri della società più vero ci si affida all'uso della violenza di fatti vedete che le nostre società sia quella occidentale che quella diciamo orientale vengono sempre più condizionate dalle spese degli armamenti dalla logica militare dal militarismo che vero non ha mai fatto passi avanti così forti come nel nostro secolo ma dicevo devo fare un discorso un po'veloce procedere con l'accetta eventualmente si potrà ritornare in quest'su questi problemi su questi brevi argomenti propriamente accennato in sede di discussione
Quello che mi interessa invece è di fare un po'di più il punto su quello che il Satyagraha a cioè questa dottrina della non violenza positiva attiva vero intesa
Come una strategia dei conflitti
è importante allora capire che il Satyagraha non è ne è né può essere considerato vero un insieme di tecniche di lotta non violenta
Perché un catalogo delle tecniche di lotta non violenta per completo che Silvia
No so quelle impiegate da grandi in India quelle impiegate a suo tempo da Mandela e gli hutu lì in Africa del Sud quelle impiegate dai dai resistenti non violenti norvegesi durante la seconda guerra mondiale contro il razzismo eccetera
Un catalogo di queste tecniche per intero interessante che sia non può servire a dare una compiuta caratterizzazione della strategia saziante
Perché ovviamente le forme che questo tipo di lotta questa modalità di lotta assumere varieranno ovviamente da contestò contesto ed è chiaro che le precise tecniche di lotta particolari impiegate davanti nel con testo indiano non sono
Ovviamente esportabili in altre situazioni di conflitto diverse da quelle in cui si trova ad operare il politico indiano
Come le tecniche di guerriglia usate non so dei Tupamaros non sono necessariamente esportabili in no o non erano uno Storace sementi sport abili in altri contesti quello che conta naturalmente anzitutto è di capire i principi da se volete della guerriglia in questo caso i principi della strategia non violenta Satyagraha
Cioè le condizioni principi le condizioni generali cui è necessario adeguarle un certo tipo di lotta perché questo tipo di lotta possesso del caratterizzata come un tipo di lotta non violenta saziante
E quindi li metterò a caratterizzare e poi finisco nuotare velocemente l'idea di cinque sei principi di cinque sei condizioni fondamentali
Che appunto distinguono per esempio la lotta di questo tipo da ogni altro tipo di lotta violenta
Il primo la prima condizione è che in una situazione conflittuale non si debbono porre obiettivi incompatibili
Con la concezione etica morale e politica che soggiace l'intera dottrina non violenta o come diceva Gandhi è impossibile praticare nella lotta di tipo Satyagraha al servizio di una causa ingiusta
Il secondo principio la seconda condizione stabilisce che in una situazione conflittuale si direbbe impostare sin dall'inizio
Del conflitto
La lotta in modo tale da non minacciare l'avversario nei suoi interessi vitali
Dà vita all'integrità fisica e psichica scegliendo invece tecniche di lotta deliberatamente volte a minimizzare le sofferenze che il conflitto può comportare per la parte avversa
Ora dal momento che la dottrina della non violenza positiva comporta una contestazione attiva e permanente di ogni forma di ingiustizia sfruttamento preme prevaricazione indebito privilegio
Questa contestazione anche se condotta in base ai principi che visto brevemente luci dando potrà ovviamente causare certe sofferenze per esempio le sofferenze di chi vede i propri indebiti privilegi messi in questione o addirittura puliti
Si potrà così anche a dire che la modalità di lotta Satyagraha comporta pur sempre pur sempre una certa violenza almeno una certa violenza psicologica
Il che ovviamente non si può negare ma anche concedendo questo
Bisogna subito aggiungere che ovviamente vi è una differenza enorme
Costringere un gruppo avversario a rinunciare a determinati obiettivi o determinati privilegi di cui indebitamente gode mediante l'impiego di mezzi
Vero violenti che comportano oggi lo sappiamo benissimo la distruzione l'uccisione di migliaia centinaia di migliaia di persone da una parte e il costringerlo a ciò in seguito all'impiego di mezzi di lotta proprio deliberatamente scelti allo scopo di minimizzare non di massimizzare il danno e le sofferenze che vi possono venire
Il terzo con la terza condizione terzo principio
Il principio che richiede una disponibilità al sacrificio
Cioè che il gruppo coinvolto in una lotta di questo tipo sia disposto a sottoporsi a tutti quei sacrifici che sono necessari
A fare avanzare io ovviamente la propria causa e a minimizzare come richiede precedente principio le sofferenze per l'avversario e indubbiamente questa è una delle condizioni che in genere hanno hanno su cui in genere si appuntano le maggiori le maggiori critiche e quindi bisogna dire due parole per chiarire certi equivoci
In primo luogo la disposizione a sottoporsi anche sacrifici più gravi è connessa con ogni tipo di lotta contro l'oppressione
In modo particolare particolare direi con la lotta violenta
Dato che specialmente oggi
Chi si affida alla lotta violenta
Vennero idealistica mente accettare il fatto che oltre che poteva comportare sofferenza e morte per lui stesso essa comporta effettivamente enormi sofferenze e morte per un numero sempre lui crescente di membri del gruppo cui esso appartiene
Io assieme quali o per i quali lotta non so si pensi per esempio all'enorme numero di vittime e all'enormità di sofferenze che la lotta violenta vero
è costata al popolo vietnamita di per sé è una lotta sacrosanta mio vedere però due milioni di morti
Due milioni di morti
In secondo luogo le sofferenze connesse con il tipo di di lotta Satyagraha
Saranno questa è un'ipotesi avallata in determinate situazioni
Saranno di regola minori di quelle che specie oggi una lotta violenta comporta
In quanto il metodo di lotta Satyagraha tende a bloccare attraverso una serie di meccanismi che magari potremo chiarire in sede di discussione tende a bloccare la violenza dell'avversario
è un fatto che finché i grandi riuscì a trascinare le masse inviando e della lotta non violenta le sofferenze che esse dovettero sopportare furono molto enormemente minori rispetto a quelle che poi si causarono a vicenda
Quando indù e musulmani si scagliarono l'uno contro l'altro in modo violento e Gandhi perché era morto aveva perduto il controllo sulla situazione
In terzo luogo la disposizione a sacrifici a soffrire nelle al tipica della lotta Satyagraha è di particolare importanza ovviamente come testimonianza della serietà con cui una braccia la propria causa non potendo dimostrare la propria fermezza mediante l'uso delle armi
Il gruppo Satyagraha non violento lo dimostra mostrando che è disposto a soffrire Teresa almeno quanto disposto a chi si batte per una causa giusta in modo violento
In quarto luogo la disposizione in certe situazioni a sopportare anche notevoli sofferenze al fine di minimizzare il più possibile le sofferenze per l'oppositore
Si fonda sull'assunto di nuovo di natura empirica che un comportamento informato a questa condizione ha buone possibilità oltre che di bloccare o comunque diminuire nell'avversario ricorso alla violenza anche di portarlo al tavolo della ragione e delle trattative
Sì mi concede tempo per cinque minuti
Il quarto principio
è quello che richiede un prescrivere di attenersi in ogni fase del conflitto
Alla massima obiettività e imparzialità
Cercando anche di capire dal di dentro per così dire i motivi di argomenti della parte avversaria ed in particolar modo di non operare nella clandestinità
Anche su questo potremmo ritorna il quinto principio è importante ed è un principio fondamentale del sì a teatro ed è il principio che richiede che la lotta sia impostata in modo tale da coinvolgere tutti coloro che vi partecipano in un programma costruttivo volto a realizzare fin dall'inizio della lotta fin dall'inizio del conflitto e nella massima misura possibile
Già qui ed ora gli obiettivi per cui ci si batte
E altre iniziative positive difatti se uno si ha studiato per poco che abbia studiato lo so per esempio le campagne non violente promosse davanti
La prima cosa che grandi faceva sempre quello di cercare di io degli obiettivi costruttivi non so allo stesso tempo si porti si portava avanti una campagna non violenta si costruivano scuole
Sì così organizzavano corsi serali si organizzava la filatura del cotone che lì era importante perché si trattava di boicottare i manufatti inglesi devo eccetera
Oltre a soddisfare questi importanti bisogni della comunità quindi attraverso questa individuazione DVD momenti costruttivi questo principio richiede anche un continuo sforzo volto ad individuare dei cosiddetti Fini sovra ordinati
Ossia obiettivi tali che la loro realizzazione è nell'interesse di tutte le parti in conflitto ed è possibile soltanto attraverso una certa collaborazione tra di esse
Ora la individuazione di Fini sovraordinati è di estrema importanza nella pianificazione di una lotta non violenta di tipo Satya in quanto la presenza di questi fini
Assicura quel minimo di comunicazione tra i gruppi indotta senza la quale da lotta Satyagraha diventa estremamente più difficile ovviamente
Ma ora a ben guardare persino in molte situazioni belliche dove abbiamo l'uso su vasta scala di violenza di militari vi sono spesso dei felini sovraordinati
Cioè tali che tutte le parti hanno interesse a realizzare che richiedono una certa collaborazione
Per esempio quello di assicurare un trattamento umano i prigionieri di guerra o quello di mettere al bando certe armi
Come è stato come è successo in varie guerre oggi poi potrebbe esservi un fine sovraordinato supremo comune a tutti i gruppi in conflitto quello della sopravvivenza del genere umano ovviamente
Legato mi pare indissolubilmente ad una politica di disarmo e dalla individuazione di metodi non violenti di condurre risolvere i grandi conflitti di più
Ma quali poi siano più concretamente i fini sovraordinati comuni alle parti coinvolte in un certo conflitto
Dipende ovviamente dalla situazione in cui le parti si trova non si può dire a priori sempre o quali siano i fini sovraordinati
Anche qui vale lo stesso discorso fatto a proposito delle tecniche della non violenza
Il finito sovraordinati variano da situazione a situazione ed aveva ammesso di un leader o di un movimento non violento sta tra l'altro nella capacità di individuare o addirittura inventare Fini sovraordinati
E anche in queste cose bisogna dire che Gandhi fu esemplare
Rimane tuttavia il fatto che in certe situazioni conflittuali particolarmente acute
Sopra siamo al CIPE di Pinault Ceo modi se volete può essere impossibile individuare dei fini sovraordinati alle parti in conflitto
E in situazioni di questo tipo la lotta non violenta ma preparata ovviamente in periodo più lungo
D'altra parte non bisogna nemmeno nascondersi che queste situazioni sono allo stesso tempo quelle in cui la via della lotta violenta sembra altrettanto difficile
Da ultimo abbiamo il quindi sesto e ultimo principio che circa il principio della gradualità dei mezzi
Chi ci dice
Che non si deve ricorrere alle forme più radicali di lotta non violenta
Senza aver prima
Individuato un programma costruttivo su cui far convergere gli sforzi e senza avere tentato tutte le varie tecniche di persuasione non escluso il compromesso come questo sia possibile inteso appunto
Come tentativo di addivenire ad una soluzione del conflitto accettabile per tutte le parti
Questi sono diciamo così sei ci magari ce ne sono altri match ai principi fondamentali che caratterizzano la strategia Satyagraha del confine
E prima di chiudere vorrei accennare brevemente ad alcune poche sono molti a me pance dove c'è qualcuno le ragioni che militano in favore dell'adozione
Di una strategia di questo tipo nel mondo in cui viviamo cioè di nuovo ritornando alle ragioni di antico
La logica militare
è sempre stata e lo è sempre di più ai nostri giorni una logica fondata sulla mancanza di fiducia nell'avversario
E così i moderni Creonte gli strateghi militari oggi gli strateghi della minaccia nucleare i due blocchi in base a calcoli fondati puramente sull'interesse nazionale
E se l'assunto che l'avversario fa lo stesso
Finiscono per realizzare un risultato ossia la continua corsa agli armamenti
Presupposti diversi
La logica militare indubbiamente ci porta al continuo sviluppo della corsa agli armamenti e a lungo andare ci perde ogni stato indubbiamente c'è un'alternativa migliore ma non si realizza perché appunto si parte da premesse che son poi premesse
Di che abbiamo continuamente ripetuto e che ha perché si sono dimostrate fallire ogni volta dei tempi di Machiavelli ai giorni nostri perché il famosi famoso principio dell'equilibrio del potere
Già vero sviluppato da Machiavelli ha dimostrato ogni volta di non temere
Ogni volta sia iniziata una corsa agli armamenti in base al principio giustificando da quel principio dell'equilibrio del potere ogni volta prima o poi sfociata immancabilmente in una grossa due
La strategia di conflitti Satyagraha invece fondata su di una diversa concezione di conflitti come avrete capito vede i conflitti umani ivi compreso quello che porta alla corsa agli armamenti in un'altra ottica
Fondata su diverse però su premesse diverse da quelle su cui si fonda l'ottica militare si fonda in modo particolare sulla premessa che impostando e questa è una delle ragioni a favore vero sì portano a favore di questa modalità di lotta
La premessa che impostando fin dall'inizio di un conflitto
La lotta sui principi che caratterizzano il Satyagraha che vi ho brevemente illustrato vi sono buone possibilità di influire sull'oppositore
Sul gruppo avversario in modo tale che conflitto non degeneri
Ero convocare e alla fine non diventi un conflitto in cui non si danno che perdenti
Sono soprattutto le caratteristiche di un comportamento non violento definite dal secondo quinto e sesto principio del Satyagraha che qui rivedano la loro importanza fondamentale
Impostando l'azione in modo da
Colpire il meno possibile di individui del gruppo oppositori dei loro interessi vitali come vuole il secondo principio
E identificando Fini sovraordinati come vuole il quarto quinto principio
Rispettando l'esigenza di non passare a forme più radicali di lotta non violenta prima di non aver verificato fino in fondo la possibilità di quelle meno radicali come vuole il sesto principio
L'idea nipote simile che si inibiscono quei fattori che portano l'oppositore ad usare la violenza e si
Fanno invece venire a galla per così dire le sue qualità migliori
Cioè si porta l'oppositore ad avere la fiducia nel gruppo non violento cioè la fiducia che non ricorrono alla violenza che quindi non viene meno bisogna compositore di ricorrere alla violenza
Ora ciò che è alto in generale pessimismo circa le possibilità dell'adozione di questa strategia dei conflitti nei prossimi Krenicki Creonte
Gli uomini forse è vero fondamentalmente non cambiano da ultimo capiscono solo il linguaggio della violenza hanno sempre ricorso prima poi alla violenza e così faranno anche in futuro
Creonte trova qui un riscontro in Machiavelli
I quali in un suo famoso passo dei discorsi scrive
Col suo Tibisco stile
Sogliano dire gli uomini prudenti e non a caso né immeritatamente che chi vuole vedere quello che a a essere consideri quello che è stato
Perché tutte le cose del mondo in ogni tempo hanno il proprio un riscontro con gli antichi tempi
Il che nasce perché essendo quelli operati dagli uomini
Che hanno ed è vero sempre le medesime passioni
Conviene di necessità che le sorti Schino il medesimo effetto
Sì è vero questo la violenza rischia proprio di diventare il becchino della storia
Il fautore della non violenza positiva ha però un'altra concezione ho fede se preferite
Circa i poteri dell'uomo di rinnovare se stessi sulla storia
Ma ci vuole tempo
E il secondo e più inquietante fattore di pessimismo a mio avviso è che oggi il tempo non sembra purtroppo giocare a nostro favore
Ma io credo che il dibattito facendo magari subito
Anche lasciando la Borsa di sopra fuori onda
Nemmeno tu
Se qualcuno avesse una penna Magda grazie
E dicevo pensiamo di fare subito una domanda tra le le varie cose poi però approfitto del fatto che la la parola per fare alcune comunicazioni prima e tutti se ne vadano
La domanda era questa
A un certo punto tu hai fatto hai parlato della non violenza positiva dicendo tutto una serie di cose con cui ovviamente concordo
Solo che le cose che mi dissi Jesi che dicevi mi hanno posto un dubbio
Il dubbio è questo nel momento in cui tu caratterizzi la non violenza e atti come un modo di impostare i conflitti che si basa su una serie di presupposti filosofici ideologici sistematici
Mi sto chiedendo fino a che punto esistano dei non violenti oggi voglio dire tolto il movimento storico cambia
Usando la tua caratterizzazione della non violenza mi sto chiedendo se tu pensi che oggi nel mondo occidentale mi riferisco soprattutto quindi al all'Europa all'America
Esisteranno dei movimenti nonviolenti che siano degni del nome voglio dire esistono dei movimenti in grado di essere riconosciuti come tali vie di avere un peso purché sia nell'andamento storico e quindi vadano al di là di e gruppi minoritari e spesso marginali
Pur utilissimi ma che restano gruppi di pura di pura testimoni
Ecco la domanda che mi veniva era questa
Dopodiché prima che rispondo che vengano altre domande anzi forse così nel frattempo la gente pensa
Ad altre ad altre domande
Ma volevo dire alcune cose mi sono dimenticato di dire prima
E cioè alcune cose sul che cosa poi abbiamo intenzione di fare visto che se no qui rischia di comparire questa sera con una specie di meteora
Senza seguito valore dicevo che questo mese saremo aperti soltanto il venerdì sabato e domenica sono in Progetto
Alcuni concerti in particolare confermarmi sabato prossimo
Scusami
A sabato prossimo un concerto per liuto e Keita
Venerdì dovrebbe esserci invece del musica foto
Il sei e il venerdì successivo scusa che cosa il venti
Un concerto per flauto e chitarra e se
In trattativa dico in trattativa perché abbiamo dei problemi con l'impianto di amplificazione un concerto di blues con devi beccare per il sabato quattro se non mi sbaglio il pazzo ma sei quattro mesi quindi sì fatto il conto col calendario
Questo per questo mese tanto per dare un'intesa
A febbraio riprenderemo anche oltre a continuare i concerti che in programma sono alternati cioè uno di musica
Cosiddetta classica è uno di blues o Rocca riprenderemo il discorso dei dibattiti sul tema che noi pensiamo anche di collegare alla nascita di alcuni gruppi di studio per continuare il discorso tra le persone interessate
Qui stiamo parlando di non violenza domani continueremo sempre con Giuliano approntare con un seminario tra quelli interessati che vogliono approfondire il discorso discutendo
A gennaio si dovrebbe partire con altri gruppi e con altre iniziative in particolare un un gruppo di uomini e un dibattito su le forme dell'amore
Che con la il quale vogliamo riprendere un po'il filo di tutta una serie di tematiche di liberazione di liberazione sessuale di rivelazione della donna e
Superamento non superamento della coppia ma insomma il problema della coppia per vedere che fine hanno fatto cosa ne l'altra e stop prendendo quindi dei contatti Peretz recano il dibattito l'altro filone da iniziare è un po'il ripetere le cose cioè il rivedere la storia di questi anni soprattutto del periodo tra il sessantasei
Il settantasette ma per arrivare anche anche alloggi a tutti i confronti poi fattibili tra l'oggi
Gli studenti dell'ottantacinque e altre
Ed è lo scopo nostro e anche di vedere questa storia con un'ottica particolare cioè non certo con l'ottica così ideologico Pupetta eran ma con l'ottica di un movimento che ha attraversato tutti quegli anni
E che avuto vari nomi che per intenderci chiamerei movimento controcultura a questo proposito e stiamo mettendoci incolta
Daniele conventi sperando di appunto riuscire ad iniziare un gruppo solo intensamente in queste cose punti tante in
Terzo filone Shenzhen ideologia
Cultura scientifica ideologia cosa c'è di
Quindi la scienza come possibile modello
Di una cultura laica oppure no
Quindi confronto con altre poi
Visto raccontando quindi che cosa abbiamo intenzione di fare per chiudere con una cosa questo è è un
Club privato che sta nascendo per iniziativa di alcune poche persone ovviamente si autofinanzia però ora sta quindi nascendo quei contributi dei soci fondatori di alcuni soci sostenitore che hanno dato contributi varianti tra le duecento mila lire e il mezzo milione
Ma ovviamente se e noi non abbiamo altri soci nonché facciamo il sostenitore perché non pretendo a questo ma se noi non abbiamo altri soci ordinari che si aggregano
Nei prossimi giorni nelle prossime settimane queste cose che stiamo attente di mettere in piedi questo spazio che stiamo tentando di aprire non sopravviverà a lungo
Quindi ovviamente invito tutti a associarsi la tessera costa cinquanta mila lire all'anno prossimo ne vuole mettere va benissimo il costo è quello suddivisibile anche se qualcuno ha particolari difficoltà in può te e mezzi
Quindi io invito tutti o per lo meno almeno a qualcuno a prendere la tessera questa sera se noi non avremo almeno una tessera per questa sera non sarà un buon ospizio
Riuscire ad andare avanti di voterà la tessera può rivolgersi a me o agli altri pochi soci fondatori presente che sono Leonardo di vicino al muro folla maglione blu Boscaro con la sciarpa
Al collo direi che poiché in essa
Scusate la divagazione se ci sono altre domande se no
Appunto
Ma
Io ho cercato di chiarire quali sono vero i principi di questa strategia
Di lotta non violenta sempre esempio avesse dovuto fare invece un una relazione una discussione sui principi della guerriglia premesso a Foppa fuoco quelli della guerriglia che naturalmente sono principi
Che è importantissimo seguire se uno vuole in modo efficace
Vero portare avanti un'azione di guerriglia
Sappiamo benissimo che i principi sono quelli ci sono messi ci sono sono stati sviluppati i manuali di ma ho di già a piedi Cetera
Poi naturalmente variano in modo vario nelle varie tecniche a seconda dell'ambiente del tipo della di conflitto del dell'ambiente umano sociale politico in cui si lavora la stessa cosa vale
Per questi principi di questa strategia di conflitti non sono principi filosofici
Sono te e non sono nemmeno vero dei principi moralistici se avete capito il mio discorso
L'idea di questa strategia è che più una lotta impostata su questi principi per le ragioni che ho accennato tanto maggiori possibilità ammesso che sia possibile a livello di gruppo abbiamo esempi di persone tanto maggiori le possibilità di bloccare la spirale da violenza questi principi cioè sono importanti non perché dicevo si è un po'si sia importante
Dal punto di vista morale cinque in modo no sono importanti almeno le ipotesi che stanno a a monte di questi principi per cui vengono fatti Bayer quelli e non altri sono proprio queste
Per cui una lotta impostata al massimo sulla base di questi principi alle migliori probabilità di riuscire a bloccare la logica della violenza la spirale della violenza di farsi cioè che un conflitto non non diventi cioè che nel conflitto non si inneschi questa spirale di violenza in genere una volta che cominciata poi ma Ciulla tutto e abbiamo visto come dei conflitti anche spesso nati da poco stanno mettendo a ferro e fuoco del mondo intero Mediterraneo presenti
Ecco quindi questa la prima cosa da chiarire dunque non principi filosofici tirati giù dal cielo ma dei principi motivati nel modo in cui accennato
Secondo l'uovo vi sono oggi i gruppi che sì cercando di impostare la lotta della situazione si trovano sulla base di questi principi è direi che i gruppi son piuttosto minoritari su questo sono d'accordo di fatti purtroppo nel mondo in cui viviamo stiamo assiste assistendo a a decine di conflitti condotti in modo violento e abbiamo tuttora molto pochi esempi di conflitti condottieri con metodi non non non violenti proprio perché naturalmente
Vero
Per naturalmente una delle mie ipotesi è che l'uomo ha difficoltà a imparare cose nuove
In tutti i casi abbiamo storicamente un tutta una serie di interessantissimi esempi non sono sto soltanto pensando all'India di Gandhi anche si maggiori esempi Sorlini vero di migliaia in certi situazioni centinaia di milioni di esseri umani normali come noi vero portati a forme di lotta non via interfacciarmi ci davano molto
Ma questo tipo di nota Satya Favero
E che bisogna anche sfatare il mito che si trattasse di un popolo portato la non violenza perché se c'è un popolo portato la copia alla violenza sono gli indiani c'erano delle tradizioni violente incredibili
Guerra e dopoguerra nella loro storia una volta molto grandi e e il movimento ha perso ha ha perso il controllo avete visto che sono più guerrafondai di tanti altri popoli costruiscono la loro per la bomba atomica e quindi cioè vi dico questo perché mi è stato spesso detto Emma quello poteva andar bene soltanto in India perché in India c'erano no non è vero alzerei contrario se ci sono
Nelle tra nella tradizione nella tradizione occidentale soprattutto tra sul cristianesimo eccetera ci sono molto più appigli
Per la non violenza che non vi siano della tradizione indiana
Quindi abbiamo degli esempi lo stesso Martin Luther King e non riuscì in un certo momento della sua attività portare centinaia di migliaia di persone vero
Ad un tipo di lotta che per molti apre si ricorda o si avvicinava di nuovo a questo strati GT potenti lottano non violenta direi che in certi momenti soprattutto l'inizio della sua lotta ciò questo era vero anche per la lotta di Solidarność
E non a caso difatti il leader di Solidarność fecero più volte il nome di grandi quindi vi sono dei del De degli esempi di lotta se non al cento per cento vero Satyagraha tutti i casi che si avvicina che si ispira a questo tipo di a questa modalità di lotta
E poi venti IP la tesi fondamentale semper quella tanto per la violenza quanto per questo tipo di lotta non violenta
Se si vuole vincere con la violenza bisogna praticarla secondo le sue regole fino in fondo se si vuole riuscire in modo efficace con la non violenza bisogna praticare l'affresco su regole fino in fondo le cose fatte a metà in genere non fanno non sono fatte per
Vorrei anche sottolineare da ultimo che la non violenza questa di tipo Satyagraha vero non esclude ovviamente non esclude la composizione pacifica dei conflitti attraverso le trattative in modo democratico per fa parte della non violenza il metodo democratico
Ovviamente quello che abbiamo di cui abbiamo bisogno tutti risentiamo strumenti bisogno è di metodi di lotta non violenta che vadano oltre cioè che dove il metodo democratico non è più sufficiente vero
Non ci lascino soltanto l'asilo soltanto lo spazio vuoto alla lotta violenta come unica alternativa
E non esclude naturalmente forme più blande di nonviolenza diceva giustamente Galli che poi non è necessario per esempio quando si partecipa ad una lotta violenta che il diciamo il soldato semplice per così dire sappia tutta la strategia come lascia generale
Stessa cosa mi diceva balle benissimo altrettanto bene per la lotta non violenta
Ci sono gli organizzatori di base ci sono i generali non violenti Gandhi era un grande generale non violento se permettete questa contraddizione adiecto
Ed era soprattutto Machiavelli con gran politico un gran Machiavelli della non violenza giustamente è stato detto ecco per tentativo di risposta potrà verso in questo senso
Bisogna Dozzo ad uno ad uno ad uno qui c'è un rumore che noi abbiamo l'euro ma reiteratamente poi viene registrata per radio radicale mi ha pregato Roberta guarda
Secondo lei come mai il
Vicinanze
Secondo lei come mai
Questo movimento pacifista che si era sviluppato Rizzo di anni ottanta contro soprattutto i missili atomici ha fallito
Ma pur avendo usato molti metodi non violenti
Ha fallito senso prima siti atomici sono stati installati
Dalle neanche difficile la spiegazione più semplice anche semplicistica che non era abbastanza forte
Ma mi pare che sia la verità
Se poi lei mi chiede naturalmente perché la spiegazione perché non era abbastanza forte certo perché abbiamo tutti dietro di noi la storia millenaria di violenze e quando si tratta di veramente di dotare in modo non violento tutto sommato ancora non siamo in molti a crederci
è un è un è un
Un passaggio qualitativo dobbiamo fare non quantitativi
Quindi è una cosa a cui non siamo abituati è una cosa estremamente difficili da fare lo sanno meglio di me le persone che qui presenti che ne so sacri sono alcune che a queste lotte non violente poi partecipato giornalmente
è una minoranza sparuta tuttora la ignoranza di persone che veramente sarebbe che questa sia un'alternativa
La maggior parte non ci credono e quindi automaticamente non si pongono nemmeno la possibile problema di organizzarlo
C'è c'è un c'è una fiducia nella nella violenza vero
Che è quasi incrollabile
Altrimenti non si spiegherebbe perché stiamo andando avanti continuamente Armando sì fino ai denti in tutti i Paesi del mondo
In uno stile
Per questo per questo dicevo la fine della di questa mia breve chiacchierata qui che il tempo non gioca a nostro favore
Prende il microfono che se non lo preoccupa non siamo stati abituati ha detto che la non violenza io vorrei dire che non siamo stati educati tra la violenza
Cioè ma cosa risale fino alla all'educazione perché già l'aggressività la la violenza già si scatena nel nel non voleva essere pessimista come Machiavelli ma quasi ci sia tenuta del bambino
C'è già questo atteggiamento che Paul molte volte
Da certa gente anzi valutato come forza a sei come forza prevedibilità
Quindi prima che questo passa diventare un attimo c'è un atteggiamento mentale diffuso perché altrimenti come dice l'esaltazione sono forti proteggono niente questo atteggiamento non può essere che portato nella formazione dell'educazione il che come sempre è una cosa difficilissima perché qui si auspica un uomo nuovo
Uno nuovo nel sesta ce ne sono troppo pochi oppone o forse un poco abituati ma c'è tutta un'educazione che non verte su questa
Un bisogno di conciliazione di questo minimizzare il sacrificio anche del di colui che nostro oppositore
E questo è nella vita di ogni giorno purtroppo non sono né il mio conflitti relazioni nell'individuo le famiglie delle persone
E quindi è un profilo cattivo soprattutto e i frutti cattivi sostiene molto difficili perché per attuare o un atteggiamento oserei dire
Prescindendo dalla lecita o dalla visita un atteggiamento di non violenza occorre essere un po'come Antigone non so se questo sia qualche così specifico in certe persone che nascono in questa grazia così o se sia possibile crearlo non vorrei che fosse una categoria quel diversi che simboli una che rigori insita con il Creonte icone di Antigone son troppo poche le antico nessun molti creo unti
Ma sono senz'altro d'accordo che in parte è un problema di educazione indubbiamente ma di fatti accennavo come nell'ambito della dottrina dalla non violenza ci sia tra l'altro una specifica Timoria dell'educazione di come di quali siano i metodi educativi più atti a sviluppare ammesso che uno foglio sviluppato ovviamente già nel fanciullo vero questa attività di diciamo queste caratteristiche tipiche di qui lo possiamo chiamare l'uomo non non violento vero Italia c'è stato Capitini che era un grande educatore
Pedagogo e cultore proprio di pedagogia che queste cose le ha dette e ridette scritte e riscritte
Ma direi che non è solo per un problema ad un problema di educazione e anche direi un problema di leadership indubbiamente la rivoluzione russa per conto mio impensabile senza lenti
E la stessa cosa per Conte è la stessa cosa se non ci fosse stato Gandhi in India L'India avrebbe se avesse seguito la normale TA violenta perché c'erano di grossi gruppi che già si stavano formando
è vero cercare di battere gli inglesi sul loro piano violento
Indubbiamente la leadership credo sia estremamente importante soprattutto quando vero si tratta di affrontarli determinati conflitti
Purtroppo direi che nell'ambito del movimento anche pacifista non violento internazionale la leadership manca mancano in Machiavelli della non violenza di tipo di che tipo bandi tipo Martin Luther King
Tipo Mandela al tempo in cui era fautore della non violenza si può capire in la situazione in cui si trova vero sia sia critico o per lo meno non abbia grandi speranze vero
Per sempre più facile parlare completamente da un tavolo per così dire
Ma vi è un un terzo fattore che credo sia estremamente importante tener presente
Cioè che
Una una condizione necessaria
Per per così dire cambiar strada
è che si capisca che la strada che abbiamo battuto finora è una via bloccata
Se non riusciamo ciascuno di noi internalizzare questa problematica se non riusciamo a capire a convincersi che se continua questa spirale della violenza se non noi i nostri figli finiscono diventare il cenni radioattive
Se non riusciamo ma non a capirlo intellettualmente sono diverse non lo soffriamo non ci poniamo ovviamente il problema di un'alternativa
Oppure non ce lo poniamo seriamente oppure semplicemente ignoriamo il problema
E per purtroppo
Purtroppo devo dire che al giorno d'oggi nel mondo in cui viviamo le forze in grado di farci capire che si che si tratta di una via bloccata non sono in maggioranza
Non sono in maggioranza indubbiamente ne in Italia nei a livello internazionale
E questo perché ma di nuovo perché in parte ci sono persone che tuttora per anche onestamente credono che la violenza non sia una via blocca credono ancora che lo precede operino credono sinceramente
Magari dico posso anche aver dato ragione non sto mica qui a dire che a fare dogmatico vetrate di argomentare la mia convinzione è quella che avete sentito ma non ho mica detto che sia al cento per cento si cumulano io
Cioè c'è gente che veramente onestamente ci crede avevo che se non l'uso da violenza la minaccia almeno dell'uso per la violenza la minaccia nucleare per esempio serva veramente ad allontanare ogni guerra
Ma naturalmente sappiamo che almeno mi sono letto delle probabilità anche una guerra nucleare scoppi per disgrazia per per per guasti tecnici vero non perché Duomo la voglia iniziare tra coloro questi strateghi degli studiosi vero di più della teoria della possiede armamenti dando una probabilità minima
Al fatto che una guerra termonucleare possa scoppiare volutamente in genere vinte maggiori probabilità sono o per guasti e sistemi tecnici o per incapacità prontamente una persona che impazzisce un leader tipo Khomeini che andato punto preferisce tutti morti piuttosto che tutti di un colore eccetera
Queste son però sono sono così che benché bisogna naturalmente il fattore che bisogna tenere presente Pretty direi problema educativo
Venne necessita di una leadership preparata e convinta che per il momento banca
Ieri
Un numero sempre maggiore di persone che capisca quello che apre a mio vedere
Vero il un fatto cioè che la violenza oggi come oggi è sempre di più una via bloccata e quindi senta effettivamente la necessità di un'alternativa
Lei ha parlato prima
Ho sentito prima un discorso di paura paura che la terra viventi un deserto riduttivo
Paura di uno di un conflitto ma io penso che la più la paura abbiamo un qualcosa legato anche la violenza io penso che diciamo sia più esatto sporto amico amico mio parere parlare di speranza speranza Dino spenderemo moltissimi soldi per gli armamenti speranza va be'c'è il discorso della fame speranza di fare anche altre cose
Speranza di di
Togliere gli emarginati della Società dalla posizione in cui si trovano con questi denari cime mi sembra più discorso diciamo pacifista è più un discorso di non violenza e questo dà la speranza più che quello della paura
Sì io son d'accordo ho detto difatti verso la fine vero che la non violenza si fonda su di una fede nell'uomo
Diversa da quella su cui si fonda la logica militari comporta naturalmente anche una speranza che gli uomini cioè noi tutti una maggioranza almeno possano imboccare questa via di una di una
Una via diversa da quella della violenza che è lo strumento con l'acqua sul quale son sempre ricaduti quando si trattava di affrontare conflitti tra gruppi
Ad un certo livello
Ma direi che
Chi non ha paura oggi irrazionale
Dire che la paura oggi è una virtù
Perché non aver paura significa non vedere le cose come sono se uno vede l'ex se uno ha il cancro
è il razionale non reagire con la paura anzi se ha paura forse comincerà a farci qualcosa
Direi ma non ma la fuga forse uso un termine sbagliato forse l'ente interpretata paura nel senso di qualcosa che ci immobilizza che non crea più l'azione non in questo senso
La paura nel senso di una coscienza di un pericolo che ci sovrasta e che sarebbe da Cecchi non ammettere e che genera quindi un desiderio se voglio discutere la sua terminologia una speranza di poter fare qualcos'altro
Ma bisogna sentirla questa necessità di fare qualcos'altro per la maggior parte di noi uomini normali vero certe cose diventano valori soltanto quando sappiamo che sono in pericolo
E quindi abbiamo paura dipende
Io devo devo dire io ho paura ti succede di svegliarmi di notte non di giorno in giorno si razionalizza spesso si decide di svegliarmi di notte
Con senso che non ce la facciamo cioè no schermi umanità non ce la fa
Perché è un fatto Chelini di ordigni esplosivi di distruzione che abbiamo a nostra disposizione sono dieci volte cento volte più che sufficienti per distruggerci tutti con la maggior parte e non vorrei essere troppo lungo che sopravvivono
Che deve essere un inferno
Da non augurare nemmeno al proprio per giorno indici
Non so per esempio
Io abito in Svezia da parecchio tempo
Mi Svezia pur essendo un Paese che sia armato fino ai denti indubbiamente
E dice naturalmente l'azione dei militari che dicono che la loro neutralità è possibile soltanto se hanno una forte difesa però gli ultimi dieci anni ci sono stati proprio anche quello governativo vero
Dei in un come si può dire un
Un'idea di cercare allo stesso tempo di sviluppare un sistema di cosiddetta difesa popolare non violenta
Può essere un inizio ovviamente le due cose non sono compatibili
Una lotta di tipo non violento non avrà mai dico mai la possibilità di farsi valere in quanto tale se l'oppositore sa che io dietro la schiena c'ho nascosto il coltello e che sono che sono disposto a usarlo nel momento in cui la lotta non violenta non serva più
Cioè o o non mi sono mai vada più bene o si dimostri inefficaci in quel momento perché naturalmente
Questo vale sia a livello di piccoli gruppi sia a livello di nazioni se mai un giorno o l'altro la non violenza di tipo Santi aveva dovesse arrivare a quel livello lì è incompatibile con la politica
Di notte la politica non violenta genuino attiva le tipo Satya sì allo stesso tempo si mantiene una difesa militare questo deve essere chiaro
Perché perché naturalmente non è credibile come lotta non di con la politica non non violenta e quindi non innesca tutta quella serie di meccanismi che all'unico scopo di innescata
E quindi non è non è credibile e non sortisce gli effetti che dovrebbe sortire
Per questo Landi è sempre esistito e giustamente vero che le due cose non possono assolutamente andare assieme
Sia
Avrei qualcosa da chiederle ma come spunto di riflessione
Al di là di un discorso di difesa non armata o difesa non violenta organizzazione di difesa quello che mi importa basta ed è chiaro che la situazione contingente in una situazione di conflitto quello che mi interessa cercare di capire eh come mai e abbiamo fatto prima un'analisi storica
Lei ha affermato io credo che non esista un gene della violenza nonostante la storia sia satura ma si possa fare per un discorso educativo diverso
Come mai poi non si erano mai riusciti ad avere in nessuna situazione una struttura sociale che fosse non violenta
Non dico solo in termini di difesa la probabilmente in termini di organizzazione
Faccio un esempio
Che non è solo grandi due e prima parlavamo di leadership due mila anni fa a Gesù Cristo ha fatto ha ha portato dei sani principi non violenti
Non dico soltanto il porge l'altra guancia che con Ale Lera anzi sostiene sia molto efficace perché pare che anche i cani lo facciano in uno stato di debolezza e pare che quello più grosso però non lo mangi più
Ora il porge l'altra guancia è chiaro che è un discorso di chi sta al di sotto perché chi sta al di sopra non pone l'altra guancia allora abbiamo i primi cristiani le prime comunità questa gente che comunque difende una loro fede un loro modo di vivere
Che la rinuncia in modo di vivere della non proprietà del non possedere oltre tutto non solo della non violenza e credo che questo sia abbia un connubio abbastanza in interessante importante
Con delle tecniche non violente che porta no a far diventare poi questa religione questo credo questa fede
Una cosa comunque di Stato una cosa comunque molto grossa
Supera tutte le barriere però crolla nello stesso istante crolla la tecnica non violenta la valutazione di questi valori Rep dei questi principi fondamentali del concetto Kristel cristiano
Che è della non violenza e tant'è che poi dopo la Chiesa che porterà anche i principi cristiani demolire la tutte queste cose andando fra le guerre sante
Però allora questa cosa mi fa riflettere un pochino sul concetto di tecnica non violenta quando si tratta di lottare contro qualcosa che è più forte di me cioè io gli porgo l'altra guancia quando però sul gradino superiore ci sono io
Come mai non posso più portare avanti queste cose pescata probabilmente un meccanismo di proprietà possiedo qualcosa possiede il potere possiede il dominio della gente sono una leadership
E una leadership forse non può più essere non violenta
Perché quanto meno non no non ha punti di riferimento in questo senso
E mi interessa abbastanza nanizzati a questo punto non credo che se si possano dare delle grosse risposte o comunque qualcuno abbia il filtro della verità
Però credo che sia abbastanza importante
Grazie
Ecco
Ma
Se lei tra l'altro intende affermare che il potere corrompe e quindi anche il potere non violento può corrompere
Aldo
No io sto cercando di capire io ho detto se lei vuol dire questo dico
No
Questi è vero e in India morto durante il movimento si è sfaldato però si è sfaldato voi oggi esiste ben poco
Di dico esiste il nome e la persona cioè la per nomi scusate esiste il nome della mi hanno fatto un po'un santo di grandi simbolo ma di non violento oggi in India ci sarà qualche gruppetto e basta naturalmente questo farà fa pensare indubbiamente fa pensare
Non è facile da dare come lei giustamente dice risposte
Le risposte
Che io son propenso a dare son quelli che dopo prima
E cioè che siamo tutti condizionati da secoli di educazione violenta siamo educare siamo condizionati da secoli di di credo nella violenza
Dico il concetto di guerra giusta fino all'altro ieri l'hanno accettato la maggior vasta maggioranza delle persone oggi è entrato un po'in crisi perché abbiamo stiamo scoprendo che era termonucleare non ci saranno che vinti e quindi nessuna guerra giusta però fino all'altro ieri il concetto di guerra giusta era accettato la stragrande maggioranza delle persone qui cioè cioè di una violenza giustificata
E quindi tali che moralmente permesso
Come si dice esercitarla e questo naturalmente son cose che ci tiriamo dietro per secoli
Penso quindi non voglio fare domattina sono anzi sono perfettamente d'accordo con lei che sa estremamente difficile spiegare
Ci sono varie teorie psicologiche antropologiche eccetera ma una delle risposte chiudere uno dei fattori direi proprio questo
Questo affidarsi continua la violenza che magari in situazioni precedenti a breve scadenza
Ma l'aria che ha portato a delle delle conquiste determinate nel nell'ambito della non violente da teoria non non violenza si tende a negare queste ma la vera ragione qua dicevo prima che la filosofia dalla storia
Insita nella dottrina dell'ONU violenza ci dice o dice che anche lei dei grandi conquiste dell'umanità sono avvenute in non non stante l'uso della violenza non grazie all'uso della violenza forse andare un po'non so
Ma
E difatti
Incerto no ceduti verità c'è
Giustamente mi sembra un'ambizione più volte che si potrebbe fare la storia dell'umanità anche dal punto de la non violenza
Con tutti gli sviluppi che abbiamo avuto anche pacifici perché per esempio i nostri libri di storia
Portano spesso poi la storia delle grandi guerre di di grandi conflitti risolti con la quei metodi violenti impariamo da quelli poi fin da ragazzini
Ma dov'è il libro di storia
Che ci fa la storia dell'umanità di tutti i conflitti che sono stati risolti in modi variamente non violento
Puramente su una maggioranza di conflitti sono stati risolti in quel modo non necessariamente nel modo non violento del Satyagraha ma in ma senza l'uso della violenza senza l'uso riformata
Trattative risoluzioni democratiche di conflitti sono all'ordine del giorno
Quindi c'è anche lì in certo senso vero siamo siamo un po'come le porte del uno dei soldi del tempio di Giano abbiamo due facce
E l'idea di nuovo di garantire a questa che siamo tutti un po'un po'Dei è un po'diavoli
E che la funzione della lotta non violenta è quella di portare alla ribalta la parte migliore della persona fare appello alle alla parte farle fare appello all'angelo per così dire
E qui in questo senso Gandhi almeno nelle sue campagne riuscito è stato detto ironicamente ma poi finì continua diritta che forse ha fatto più bene agli inglesi che non agli indiani
Nel senso che è riuscito perlomeno enigmi in India a bloccare il continuamente la violenza degli inglesi a un bar nizzardi se volete e difatti pensate
Che sono gli stessi inglesi non esattamente le stesse persone ma lo Lost
Persone appartenenti allo stesso popolo lo stesso tipo di soldato che si trovano di fronte Gandhi è in movimento non violento in India e il movimento di liberazione Mau Mau
Dedito alla alla lotta violenta da guerriglia perché
Ora gli stessi inglesi di fronte a non oppositore come grandi agiscono naturalmente con la violenza c'è una Chiossi senti di violenze ma rispetto alla violenza che usano perché mia contro il no a Baudo ci troviamo
Dando a distanza enorme
E si potrebbe portare questo vero questo esempio come argomenta in favore proprio di questa fondamentale tesi
Che l'uso della lotta non violenta di questo tipo tende a umanizzare a bloccare la violenza dell'oppositore
Difatti non è forse tanto peregrino pensare che gli inglesi non usarono violenze in India così efferate come usarono in Kenya proprio perché di di si trovavano di fronte un movimento ben diverso da quello in cui si trovavano di fronte che Straw di fronte né che
Poi d'accordo poi abbiamo la ricaduta certo
Quello fa pensare naturalmente è una delle cose che in genere un maggior pessimismo per questo dicevo verso la fine di questa mia breve relazione che può darsi che alla fine abbiano regioni Creonte che non cambia
E allora vuol dire temo purtroppo senza dover fare l'apocalittico ma se non cambiamo
Come persone come esseri umani come genere umano vero se non cambiamo vuol dire che a quei siamo arrivati a un bivio prendiamo quella strada lì e quella strada lì purtroppo credo sia una strada che e dove perché se non non si possono fare le profezie cento per cento ma il rischio che ci porta alla catastrofe totale aumenta indubbiamente
Quindi de non ho risposte
Completamente soddisfacenti mi depongo completamente pongo comunque continuamente anch'io per le domande ovviamente
Sorgono sempre nuovo vince strano a dirsi ma sorgono continuamente nuovi tipi di questa lotta però perché dicevo non so quante Pini cristiani altro modo e dei comandi di Martin critiche anche tre fra facevano una lotta non violenta i grosse fette del a popolazione norvegese durante la seconda guerra mondiale fece una lotta non violenta al regime di questi c'è un libro che vi consiglierei di leggere per il momento credo sia scritto sia in almeno in parte è stato tradotto in italiano di uno studioso americano si chiama Jinshan si chiama la politica della non violenza
In cui nella prima Fante cerca di fare il quella storia che non è ancora stata scritta la storia di tutti i movimenti non violenti
Da Socrate i suoi discepoli fino a fino a nord di Martin Luther King rimastogli estremamente impressionante che in genere una certa fiducia nell'uomo se la si legge
Perché è una storia continua di conflitti anche estremamente acuti irrisolti impormi in modo non violento anche se non necessariamente del tipo di violenza di non violenza fatti abbiano anche poi nata con bandi vero che giustamente sta l'ho detto essere rispetto alla non violenza quello che Marx è stato per il socialismo cioè la non violenza appunto abbia fatto un salto effettivamente qualitativo si può parlare di non violenza scientifica invece di non violenza utopistico come si parla dopo maschi socialismo scientifico invece di socialismo utopistico
Giorno di tutto il discorso
Venti e che poi
Così sì petroliere
Ma ok e che non è necessario che fino all'ultimo soldato non violento in tutti i soldati diciamo sappiano con precisione qual è il disegno che si vuole portare avanti ma questo discorso non so mi sembra voglia magari non certo usato male io comunque può evidenziare se non altro
Un fattore di di emarginazione o comunque esaltare una una differenza culturale tra tra chi guida un molo intorno e chi invece lavora all'interno di questo movimento ecco appunto dei dubbi su su questo modo di di interpretare l'accordo
Ma forse non mi sono spiegato bene su ho detto che
Il singolo partecipanti occupata condotta non violenta nomi debbano conoscere disegno gli obiettivi vero anzi
Devono essere partecipi fino in fondo quello che ho detto almeno volevo dire
è che non è necessario che conoscano in modo capillare tutti i principi della strategia non non violenta
Questo volevo dire più la conoscono meglio è ma non è necessario di per sé
Da conoscenza capillare dei principi eccetera difatti dico Gandini sulla non violenza ne sapeva molto di più ed era anche devo molto di più anche perché c'avevo un genio particolare per una capacità particolare scoprire nel momento giusto le tele di inventare il momento giusto le tecniche più efficaci in quella situazione non è di tutti avere un è un torneo per così dire strategico non tutti possono avere ed in più aveva quella capacità enorme di trascinare forse centinaia di migliaia di persone che lo seguivano perché capirono in via di principio sul discorso ma non necessariamente in tutti i particolari soltanto questo anzi si c'era uno che poi era antichi élite erano grandi che dice fatti una delle ragioni che li portava a favore di questo tipo di lotta che possono parteciparci tutti
Di storpi i bambini le donne i malati tutti quanti possono dare il loro contributo non necessariamente soltanto gli uomini e gli uomini giovani e forti in grado di Assad il fucile sparare
Quindi forse c'è stato un malinteso questo
Con
Volevo sapere cosa ne pensa il concetto di leadership diffusa che mi pare sia uno
Dei diciamo dei punti fondamentali delle tecniche della non violenza per la perlomeno come si stanno diffondendo attualmente in Italia devo ripetere Rizzetti no che devo che devo che cosa pensa delle
Del Concert io di leadership diffusa perché mi sembrava che le tecniche della non violenza in Italia si andassero diffondendo proprio su questo concetto basilare no
E quindi appunto in generale se lei appunto ha seguito questa diffusione della tecnica della non violenza in Italia e se ritiene che questo metodo o del training per esempio possa portare degli esiti positivi
Sì
Sì perché diffuso
Sì sì sono due case se vuole secondo caso sì però appunto il concetto di leadership diffusa è fondamentale nella metodologia del training perché appunto non c'è un capo non ci sono dei leader ma appunto semmai visto che questa leadership diventa in alcuni casi inevitabile allora si preferisce appunto dividerla tra i vari membri del Group ecco e poi il punto volevo anche conosce il suo giudizio sul movimento dei Verdi tedeschi e se gli ultimi fatti di Francoforte che appunto sembrano punta del creato una una reazione violenta ad un movimento che voleva porsi come alternativo siccome non violento
Ma
Sui vere dive cominciando dalla fine
Tanto poi facile dare un giudizio vero io questo momento sto parlando di
Non violenza
Sì ho ben capito no tutti iter di Germania necessariamente fanno professione o o sbaglio di di non violenza
Cioè sono a favore di un certo tipo di programma a un certo programma ecologico e quello l'hanno anche sviluppato in modo abbastanza preciso non mi risulta del tutto chiaro il loro disco Rossi sui mezzi adatti a realizzare in che misura pensano di puntare esclusivamente su mezzi non violenti o in che misura ci potrebbero anche accettare accettare altrimenti su questo non mi è chiaro quale sia il loro discorso
Per quanto riguarda la leadership diffusa penso che vada molto bene quando si tratta di picco o di gruppi in conflitto con altri piccoli gruppi ma se dovessimo parlare di non violenza non solo a livello di grandi gruppi o addirittura di Stati credo che che sia assolutamente necessario avverte una coordinazione molto precisa in una leadership molto precisa questa è la mia convinzione le precedenti ed e difatti ripeto fino a che il movimento non violento ebbe trovò in Gandhi un leader che natura che bisogna intendersi era un leader nel senso che
Aveva una capacità di di di trascinare la gente non soltanto di una capacità di inventare come dicevo prima delle loro DTP delle tecniche di lotta di inventare in quella situazione conflittuale come si sa avrebbe dovuto agire e nessun altro aveva quel vero questo fu estremamente importante difatti come dicevo molto grandi movimento stesso si sfalda o
E ritengo che in qualsiasi tipo di grosso conflitto di gruppo in
Quale che sia il mezzo di lotta che si usa una leadership molto precisa si la necessaria i che non comporta che non sia democratico questo sia ben chiaro dall'Hibernian diteci diffusa può portare a delle grosse
Può portare a a a a Haddad Del Grosso e come si può dire la DDR disorganizzazione non so per esempio gli anarchici durante la guerra di Spagna sindacalisti e la Ricci durante la guerra di Spagna erano a favore di una milizia popolare agli Bers alla leadership diffusa estremamente diffusa
E pur combattendo con una grande capacità di di sacrificio di combattività è vero
Non poi non riuscirono sempre organizzare bene il dell'occupazione tant'è vero che poi furono purtroppo suo trovati abbastanza impreparati quando poi altri all'interno dello stesso dello della all'interno dello stesso movimento di lotta si riversarono contro di loro
Non so sono un po'scettico sulla leadership diffusa in soprattutto situazioni conflittuali alcun Tetra gruppi molto grossi
Credo porti un dispendio di energie ad un assenza di efficacia
O
A proposito di leadership
Grave è che occorre vorrei dire che avrei carisma
E che però vuol dire che senza questa carismi individualmente le persone non raggiungono questa che la maturità quella quella visione etica della non violenza e che occorre qualcuno che trascini morte del quale tutto torna come prima e c'è gravissimo e chiarisce invece che anche nel tutelerà e allora come lo so limite elevato a parte cioè da queste molto grave cioè che ognuno per suo conto perché la cosa giusta non perché glielo dice però la partita chiusa no ma su uomo si tratta di leadership nel senso vero che le persone non sarebbero maturati sente lasciano
No però le persone possano difatti le persone erano molto ma è un mercato no momento le persone erano mature naturalmente posso anche maturare nell'ambito movimento dall'intercity se necessario a un dato punto per trascinare organizzare ci deve essere per così dire se permettete la bandiera in testa per così dire non è che le persone cadute quelle siano diventate automaticamente violente no sopra ci sono diventate uno dato per conto suo cioè manca a ben nucleo che teneva assieme queste persone non la Chiesa mancavano firme montava il movimento
Per certe
Valori dura
Crea una situazione
Va bene
Bello
Sì è grave è grave in certo senso ma d'altra parte non vedo che male ci sia nel far più che una leader si sia necessario anzi
Nel
Certamente ancora
Beh altrettanto si potrà perché grave lo
Parrucchiera Nanni concorrenti si oppone oppure diciamo che organizzano questo è vero per qualsiasi movimento se non c'è un nucleo danni già attivo se non c'è un nucleo trainante vero le persone lo sappiamo benissimo beh d'accordo può essere grave ma questo vale in qualsiasi Campobello siamo siamo gli uomini sembra che l'uomo sia così
Rendendosi conto
Certo
Sarebbe bello tutti fossimo Angeli per
Anche
Ci avviciniamo alle dodici
Conclude diciotto potrà grave e io mi pare
E non ci sia rapido meramente chiuderei qui ricordando che comunque donne anni e Giuliano portare ancora a disposizione quindi e ci si trova
Dieci per un seminario per approfondire e e discutere