L'Europa di Benedetto nella crisi delle culture

Quale sia
Grazie della vostra presenza
Iniziamo questa serata di presentazione delle libero di bene sì sì Josef Ratzinger L'Europa di Benedetto
E prima di tutto passo la parola
A don Claudio Rossini che è il direttore editoriale della casa della dell'arrivo Lettonia libri attrice ricava per un saluto
A lei la parola
Buona sera a tutti
Sapete che la Libreria Editrice Vaticana
L'editrice del Vaticano che si trova a gestire tutti gli atti di tale produzione che avviene all'interno della Santa Sede del e gli atti del Papa e degli altri organismi vaticani
E avete visto in questi primi mesi dell'anno come la malattia e poi la morte del Santopadre
Che c'è se c'è stato questo scoppio di interesse si può dire a livello mondiale sulle opere del cardinale Witty UE sugli iscritti
Papa Giovanni Paolo secondo in particolare sugli ultimi scritti di questi ultimi anni il Trittico romano alzatevi andiamo a memoria e identità
E come se non bastasse tutto quell'insieme di attività legate a queste cose qua ecco ci siamo trovati a il se queste abbinate a conclave concluso come l'elezione
Di un Papa che si portava indotte quelle numero indefinito tra settecento e e oltre articoli un poco meno di un centinaio di libri ecco quindi mi trovo a gestire una editrice che così come dire si mette come vetrina
Per per conto il nome e per conto della Santa Sede verso il mondo intero ecco come un Papa così pesante dal punto di vista editoriale ecco e oggi vedete che viene e presentata questa ultima fatica del Cardinal Ratzinger perché poi il la la pubblicistica ha fatto passare quasi come prima fatica di papà Benedetto i termini cronologici son così stretti che quasi quasi si si si si accavallano l'uno all'altro questo per dire ecco che la Santa Sede e con le sue attività le sue iniziative ecco diventano tutte occasione ecco per aiutare per accompagnare per far vedere quelle quanto il Papa quanto sulla quanto e le sue iniziative quanto le i suoi cesti e contengono evidenziate vengono messi a disposizione di tutti quanti e la libreria così pone a servizio di tutte queste iniziative proprio per poter diffondere al meglio in tutto il mondo ecco tutto quello che si va facendo quello che è l'insegnamento l'esempio
Le parole del del Papa e degli altri dicasteri che che lavoro che collaborano insieme con loro e con questo arco auguro una buona diffusione anche in questa antica Repubblica di San Marino arco di questi scritti questi testi e di del cardinale Ratzinger e poi di quello che paparazzi papa Benedetto sedicesimo ci riserverà come sorprese future
Grazie ad Ambrosini e allora la parola al Davide Cantagalli che ha il direttore editoriale della casa editrice Cantagalli anche Luís qui per celebrare questo momento
Desidero ringraziare in questo mio brevissimo intervento innanzitutto sua Santità Benedetto sedicesimo per aver regalato ancora una volta al popolo di Dio e al mondo intero
Un saggio di potenti tenerezza riferito
Il Santo Padre non umile coraggio esemplare servizio a Cristo e alla sua sa con tutta la forza del suo cuore del suo magistrale sapere teologico
Non perde occasione per affermare senza timori a questo nostro mondo che solo il dio che si è reso finito si è calato nella storia per lacerare la nostra finitezza ed a trarla nell'ampiezza della sua infinita è in grado di venire incontro alle domande del nostro essere
E che questa verità verità è valida per tutti i credenti ma è utile anche ai laici
Ai quali consiglia di vivere come se Dio ci fosse
E si così facendo non troveranno limitazioni della propria libertà e guadagneranno un sostegno e un criterio di cui hanno urgentemente bisogno
Desidero ringraziare le autorità di sammarinesi ed in particolare il capitano e la Giunta di Castello di Borgo Maggiore che hanno voluto benevolmente a cogliere in questa prestigiosa sede
La presentazione del volume L'Europa di Benedetto scritto dal cardinale Josef Ratzinger ora sua Santità Benedetto sedicesimo poco prima della sua elezione al Soglio di Pietro gli onorevoli segretari di Stato della Repubblica di San Marino
Desidero ringraziare in modo particolare l'onorevole Pier Ferdinando Casini che ha voluto raccogliere l'invito a presenziare come relatore sesta presentazione concedendo un grande onore alla casa editrice a noi tutti
Rivolgo un ringraziamento speciale a sua eccellenza monsignor Luigi Negri vescovo di San Marino e Montefeltro al quale sono legato da un rapporto di amicizia di affetto filiale di lunga data
Mi permette da curare l'eccellenza in questa occasione un profilo almeno nel vasto campo del ministero pastorale e della Nuccio della fede della verità
Alla diocesi di San Marino
Offro il mio ringraziamento perché ha voluto raccogliere testé letto con con entusiasmo fattivo adoperandosi efficacemente per la sua buona riuscita
A sua eccellenza monsignor Rino Fisichella rettore magnifico della Pontificia Università lateranense che onora quest'Assemblea con la sua presenza
Ringrazio don Claudio Rossini direttore della Libreria Editrice Vaticana
In quest'occasione presente al tavolo dei relatori con il quale abbiamo condiviso il lavoro di preparazione del volume e della sua diffusione
Saluto l'ambasciatore del Pakistan sua eccellenza Mirza Kamal by grazie ringraziando se presente sua Eccellenza il dottor Volpini ambasciatore italiano presso la Repubblica di San Marino
Grazie
Bene io mi unisco ai saluti e ai ringraziamenti David Cantagalli siamo qui riuniti
Per presentare e commentare un libro che in pochi giorni è arrivato alla seconda ristampa siamo molto lieti che venga presentato anche qui in questa prestigiosa sede
Alla presenza di illustri personalità del mondo ecclesiale del mondo dell'istituto
Non c'è bisogno di presentarli gli ospiti che abbiamo qui al tavolo solamente un grazie un benvenuto
Prima di tutto un grazie a sua eccellenza monsignor Luigi Negri che ha pensato e ha voluto fortemente questo incontro vescovo di San Marino e Montefeltro
Un grazie un benvenuto anch'io Milos mi associo al Presidente della Camera che malgrado queste giornate convulse della politica grandi impegni istituzionali a cui deve far fronte non ha mancato all'appuntamento qui tra noi oggi
E un grazie un benvenuto a sua eccellenza monsignor Rino Fisichella
Che è rettore magnifico della Pontificia militari Università lateranense
E che anche lui con tanti impegni in tante cure pastorali a cui deve far fronte segue comunque con sollecitudine e con simpatia all'attività della Fondazione sul precedenze
Che io ho l'onore di presiedere ed è la ragione per cui io sono a questo tavolo
Un grazie alla casa editrice vaticana alla casa editrice Cantagalli che hanno reso possibile questo questo libro che mi auguro abbia davvero il successo che merita
Questo libro come noto raccogliere le riflessioni di l'allora cardinale Ratzinger
Ora papà Benedetto sedicesimo che fece in varie occasioni sono riflessioni inedite e che ha fatto in varie occasioni durante degli incontri
Che de con le associazioni e movimenti che lo invitavano a appunto a a disporre il suo pensiero nelle varie iniziative che partivano in varie parti in varie parti d'Italia
Permettetemi di a ricordare in un minuto solo ma con particolare commozione il discorso che è in questo libro che l'allora cardinale Ratzinger fece a Subiaco in occasione della consegna del Premio San Benedetto che la Fondazione super Censi e tutti gli anni
Offre tema no una personalità che si è distinta nella riflessione nell'impegno nel nei confronti dell'Europa
Avevamo scelto
Molto in anticipo il cardinale il primo aprile di quest'anno era decisa la consegna del premio Giovanni Paolo secondo il nostro grande Tata
Era sempre più vicino alla casa del padre sapevamo che stava molto male
E quindi eravamo in grande trepidazione e malgrado ciò il cardinale Ratzinger arrivo quella sera al monastero di Santa Scolastica puntualissimo un po'stanco
Commosso sicuramente ma sereno e fece la lezione magistrale che è contenuta in questo libro
E vi assicuro che il ricordo di quella serata non passerà facilmente perché fu una serata sobria
Mesta ma certamente non drammatica e si sentiva una presenza soprannaturale su questi grandi avvenimenti di quelle ore ed eravamo consapevoli di vivere un pezzo di storia della nostra Chiesa
Il giorno dopo papà Giovanni Paolo secondo moriva venne eletto al Soglio pontificio proprio il cardinale Ratzinger che prese il nome di Benedetto col nome del premio che aveva ricevuto pochi giorni prima
Ecco storno venti e coincidenze misteriose che veramente mi picchiarmi piace richiamare in questa serata
E la Fondazione su Placentia dite famiglia ha avuto questo momento particolare lei che è nata per attualizzare i valori dell'umanesimo benedettino nel contesto culturale dell'Europa
Nell'Europa di oggi con una particolare attenzione comunque i temi della famiglia e della vita che sono percepiti come problemi di frontiera
Invano in un in una Europa che il papa Ratzinger spesso ha detto che odia se stesse
E vorremmo che il l'Europa qui cominciasse ad amare se stessa a partire proprio dalla famiglia e dalla vita
Un grazie a tutti voi che siete qui onorarci con la vostra presenza un grazie alle autorità presenti e rappresentanti del corpo diplomatico accreditato presso la Repubblica di San Marino
E l'ambasciatore del Pakistan presso la Repubblica italiana
Ed ora dopo questa breve introduzione la parola a sua eccellenza monsignor risolvere Rino Fisichella grazie
Carissima eccellenza e confratello signor presidente autorità tutte signore e signori
Il cristianesimo fin da principio ha compreso se stesso come religione del logos come la religione secondo ragione
Ha negato allo Stato il diritto di considerare la religione come una parte dell'ordinamento statale
Postulando così la libertà della fede
Ha sempre definito gli uomini tutti gli uomini senza distinzione creature di Dio e immagine di Dio
Proclamando né in termini di principio seppure nei limiti imprescindibili degli ordinamenti sociali la stessa dignità
Il libro che veniamo a presentare di Josef Ratzinger si potrebbe facilmente condensare intorno a questa espressione essa riassume tre elementi fondamentali che sono i temi tracciati nel corso del volume
L'identità del cristianesimo dinnanzi alle sfide che si pongono nell'attuale contesto culturale politico e sociale
Il rapporto del cristianesimo con il Progetto di una nuova Europa unita e infine il valore della dignità della persona dal suo inizio fino alla sua fine dell'esistenza
Questi tre temi di fatto sono riportati in un'unità attraverso l'analisi di ciò che sta a fondamento della nostra fede
L'azione sempre creatrice di Dio che in ogni epoca non si stanca mai di dare segni della sua presenza nella nostra storia come formare innovatrice dell'uomo e dell'intero creato un'espressione che immediata e che potrebbe anche essere non colta per la profondità che possiede
A pagina cinquantanove scrive così il cardinale Ratzinger il cristianesimo è fede nel creato Spiritus nello spirito creatore dal quale proviene tutto il reale
L'Europa di Benedetto è l'ultimo libro di un grande teologo
Non il primo libro di Benedetto sedicesimo
L'espressione vuole indicare lo spazio entro cui collocare queste pagine e queste riflessioni
Che come sempre nello stile di Josef Ratzinger sanno unire profondità dei concetti con un linguaggio lineare e spesso un'intensa prosa poetica
Quanto viene condensato in queste pagine è il frutto di un lungo impegno intellettuale che caratterizza la vita di José Frazzi Ing come docente prima e Pastore successivamente
Ma sempre con la vocazione per l'intelligenza della fede che trova nella e Clesio lì e crisi a vita della teologia la sua espressione scientifica
E nel mondo nella cultura il suo confronto più serrato
Non si sbaglia
Se si afferma che qui trova una fortunata sintesi la sua ricerca teologica iniziata con la tesi su Sant'Agostino continuata poi nel trovare costantemente le ragioni della fede
E sfociata nella riscoperta della liturgia come lo spazio vitale entro cui tutto deve riproporsi per essere coerente nella comprensione ed efficace nell'azione
Proprio lo spessore teologico che Ratzinger possiede permette di affermare che gli scrive queste pagine del suo libro come conclusione di un cammino di studio di ricerca e di scrittore
Il Papa
Pur essendo teologo quando scrive a un magistero che universale
E gli avrà sempre davanti a sé la chiesa e il mondo
L'attenzione dovuta anche a una piccola regione del globo non potrà mai distoglierlo dal pensare e dal parlare come pastore della chiesa universale
Questo nello stesso tempo e la grandezza e il limite del Vescovo di Roma
Egli non può più prescindere dal suo ministero Pietrino
Non sarà mai più in grado di distinguere tra ciò che dice come teologo e ciò che afferma come pastore universale della Chiesa di Cristo che le ha affidato il successore di Pietro ha in sé la forza rappresentativa dell'unità che non permette deroghe né deleghe
Nella sua persona i cristiani vedono l'uomo che pur con la sua debolezza deve confermare i fratelli nella fede in Gesù Cristo
E proprio all'interno di questo scenario che bisogna riportare le tematiche del libro e probabilmente solo all'interno di questo lungo percorso trovano la loro comprensione più coerente
Per entrare direttamente nel merito che tocca in primo piano l'identità del cristiano
Dovremmo ritornare ai primi studi di Ratzinger dedicati proprio alla verifica del concetto di Chiesa come corpo di Cristo e il popolo di Dio in Sant'Agostino
Dobbiamo ritornare al giugno del mille novecentocinquanta quando un teologo allora famoso il professore Gottried sulle linee
Indicava un comunque diceva un concorso per sottoporre a verifica l'ipotesi di alcuni autori tedeschi del momento
Secondo cui la categoria popolo di Dio era più conforme ai dati del Nuovo Testamento e della patristica rispetto invece al concetto di corpo di Cristo
Allora maggiormente utilizzata ed evidenziata non dimentichiamo che era il tempo della mistici corporis e quindi all'enciclica di Pio dodicesimo
La ricerca di Ratzinger apportò una conclusione determinante
In Sant'Agostino solo la nozione di corpo di Cristo esprime la realtà più autentica ed oggettiva del pensare Crazy Ale
Soprattutto perché si fonda e relaziona direttamente al sacramento dell'Eucarestia
Che all'origine e realizza L'Unità inscindibile della chiesa
La visione della fede del credere dell'impegno del cristiano del mondo
Come Ratzinger lappone sarà sempre segnata da questa ricerca sulla Chiesa
E andrà sempre più consolidando sì soprattutto in relazione al mistero Eucaristico come fonte e culmine dell'intera vita ecclesiale di ogni credente è sufficiente verificare i discorsi che il Santo Padre ha fatto in questi mesi nonostante siamo nel periodo dell'anno conclusivo riguardo l'anno dello carestia ma quanto questi discorsi siano intrisi del tema dello carestia ma è lui stesso che lo attesta lo riconosce quando scrive
Sono partito dal tema della chiesa
Ed esso è sempre rimasto presente tuttavia per me è sempre stato importante e anzi lo è divenuto sempre più che la chiesa non è fine a se stessa
Ma che essa esiste perché Dio possa essere visto
Direi quindi che io ho tratto il tema della chiesa nel senso che in tale modo nasce lo sguardo verso Dio
Questo obiettivo Fucci facce altamente comprendere il desiderio impresso fin dai primi passi del suo pontificato per l'unità della Chiesa
Per l'unità fondamentale dei credenti in Cristo nell'Oriente nell'Occidente che deve essere espressa visibilmente
Come pure il rifuggire da ogni forma di divisione
La prospettiva proviene proprio dalla consapevolezza che la chiesa è una in quanto così la voluttà Cristo
E da Luís perennemente confermate realizzata in quella unità mediante l'Eucarestia segno visibile permanente della presenza di Dio nel mondo
Questa identità credente non può essere manomessa
Perché è Grazia è dono dono che viene fatto dinnanzi al quale permane solo il servizio dell'accoglienza e della fedeltà
Non capiremmo altrimenti la bellissima espressione che ha colpito tutti quando nel primo discorso rivolto dal dalla loggia di San Pietro il Papa ha detto sono un umile servitore del nella vigna del Signore
Nella via del Signore si va si lavora gratuitamente perché tutto ciò che viene dato è solo frutto della grazia di Dio che opera
Ma anche ciò che in altre circostanze ha fatto dire sempre al cardinale Ratzinger
Se non ritroviamo un po'della nostra identità cristiana non supereremo la sfida di questo proprio così ritornerà ad essere in senso biblico sale della terra
In questa fase di cambiamento radicale continuare a testimoniare che l'uomo nella sua vera essenza non sarà distrutto è ancora più importante
La Chiesa perciò necessità da una parte di flessibilità per poter accettare i cambiamenti di ordine sociale e culturale oggi in atto e per potersi liberare dai condizionamenti in cui si trova
Dall'altro lato lei ancora necessaria la fedeltà per salvaguardare ciò che fa essere l'uomo uomo ciò che lo fa sopravvivere e che garantisce la sua dignità
Essa deve essere saldamente fedele a tutto questo e conservare l'uomo aperto verso l'alto verso Dio
Perché solo da lì la forza della pace può venire in questo mondo
Essendo stato per tanti anni
Prima consultore e ancora adesso membro della Congregazione per la dottrina della fede e avendo seduto
Accanto al cardinale Ratzinger fino a qualche settimana prima che venisse eletto Papa posso direttamente testimoniare come l'impegno di una fedeltà
A ciò che è stato io consegnato e ciò che deve essere conservato trasmettono alle nuove generazioni
E sempre ciò che permane come l'obiettivo permanente come la finalità fondamentale della sua azione come teologo come prefetto della Congregazione per la dottrina della fede
Queste considerazioni portano al secondo tema centrale del nostro libro l'Europa
Ratzinger ripropone qui un'idea centrale del suo pensiero già altre volte espressa
Siamo nel mezzo di un reale e profondo cambiamento culturale che viene a trovarsi la fine di una radicalizzazione del pensiero illuminista e razionalista
Che ponendo sempre di più l'uomo al centro ha fatto perdere di vista Dio
La conseguenza a cui oggi si assiste è il primato indiscusso della tecnica che viola l'integrità della persona e non le permette più l'esercizio della piena libertà questa visione trova riscontro in una riflessione che Ratzinger ha compiuto fin dai tempi in cui scriveva il libro che lo rese famoso nel mondo introduzione al cristianesimo
Posto al centro il tutto cioè il fatto come unico oggetto del sapere come criterio della vera scienza e si consolida nella tecnica
Tutto il resto della conoscenza personale viene confinato nell'individuale nel soggettivo e quindi diventa opinabile
Se ne ricava un processo che parte dall'assioma dello storicismo
Vero perché è un fatto per sfociare in quello del tecnicismo vero perché si deve fare
Insomma la verità che si vuole non è più quella che ha per contenuto l'essere le proprie azioni mai semplice fare bisogna fare
Ne deriva il grande equivoco etico secondo cui diventa lecito tutto ciò che si può fare solo perché si può fare
La conseguenza è una sola purtroppo
Ed è ciò che sulla quale ripetutamente Ratzinger ritorna il fatto religioso come pure a maggior ragione il giudizio morale vengono considerati ormai nella sfera della soggettività in una parola si è in pieno relativismo
In un mondo sottomesso alla logica del sapere come un fare la questione di Dio risulta di fatto estranea
Dio non è negato ma rimane come uno sconosciuto di cui non si sente più il bisogno per la trasformazione del mondo e per il giudizio sulle proprie azioni anche se c'è egli non modifica sostanzialmente la mia vita e quella del mondo
Il grave problema che si pone trova sintesi nell'espressione proprio del nostro testo che cito testualmente
Su quest'uomo non brilla più lo splendore del suo essere immagine di Dio
Che è ciò che gli conferisce la sua dignità e inviolabilità
Ma soltanto il potere delle capacità umane
Egli non è più altro che immagine dell'uomo ma di quale uomo
La forza morale non è cresciuta insieme allo sviluppo della scienza anzi è piuttosto diminuita
Perché la mentalità tecnica confina la morale nell'ambito soggettivo mentre noi abbiamo bisogno di una morale pubblica una morale che sappia rispondere alle minacce che gravano sull'esistenza di tutti noi
Il vero il più grave pericolo di questo momento sta proprio in questo squilibrio tra possibilità tecniche ed Energia morale
La sicurezza di cui abbiamo bisogno come presupposti della nostra libertà ed è la nostra dignità non può venire in ultima analisi da sistemi tecnici di controllo
Ma può scaturire soltanto dalla forza morale dell'uomo
Laddove essa manca o non è sufficiente il potere che l'uomo ha si trasformerà sempre di più di non potere di distruzione
Fine della citazione
Insomma come dire
In un periodo come il nostro che sembra avere abbattuto l'altare alla dea della ragione subentra il culto al dio desiderio che impone diritti individuali senza più considerazione alcuna della relazionalità sociale
A scapito di un vivere civile che dovrebbe fare della responsabilità comune un criterio inalienabile di giudizio
Parole come queste potrebbero far sorgere in qualcuno
Il dubbio circa un'entrata a gamba tesa nell'ambito della competenza politica
Tutto questo è lontano dal pensiero di Ratzinger
Qualsiasi forma di intromissione nella sfera politica o di interferenza in uno spazio non proprio non gli è congeniale
La vera laicità ribadisce il nostro autore a comunque le sue radici nel cristianesimo
E in quella originale concezione secondo la quale fin dagli inizi della nostra storia abbiamo imposto una linea di demarcazione chiara da non oltrepassare mai
Senza sapere i gravi rischi a cui andremo incontro
Non insisto su questo tema perché penso che il presidente lo farà suo ma due parole mi sembrano importanti
L'idea della separazione tra Stato e Chiesa è nata con il cristianesimo
Fino a quel momento
Era in vigore unicamente l'identità di una costituzione politica con la religione
In tutte le culture lo Stato possedeva un carattere di sacralità
Ed era l'autentico e supremo difensore del sacro della religione
Ciò valeva anche per la preistoria del cristianesimo per l'Antico Testamento da cui poco alla volta anche il popolo ebraico si era liberato
Ma in ogni caso questa concezione è il vero punto di confronto tra il cristianesimo e l'Impero romano
Meno pregiati mi dica che i primi secoli che convocava il Concilio non era il Papa nei primi secoli chi convocare il Concilio era stato l'imperatore
Anche per noi è stato un cammino continua ma subito dei primordi lo Stato era ampiamente tollerante verso le religioni private a condizione che queste riconoscesse lo il culto di Stato
L'Unione degli esseri divini sotto l'egida di Roma e che la religione di Stato si collocasse al di sopra di tutte le religioni private come loro punto di convergenza il cristianesimo non l'ho accettato
Il cristianesimo ha tolto Allo stato la sua sacralità mettendo in discussione la struttura portante dell'impero romano anzi del mondo antico
Di conseguenza questa separazione e alla fine l'eredità cristiana e un fattore decisivo di libertà
Lo Stato non coincide più con un potere sacrale
Ma è solo un ordinamento che trova il suo limite in una fede che non adora lo Stato ma un Dio che gli si pone dinnanzi e che anzi lo giudica è proprio questo il nuovo e questa novità può trovare espressioni diverse a seconda dei diversi ordinamenti sociali
Da questa prospettiva allora dobbiamo riconoscere che il cristianesimo era disposto a pregare per gli imperatori
Ma non ad offrire loro dei sacrifici
D'altra parte il cristianesimo ha sempre rivendicato pubblicamente di essere non solo un sentimento soggettivo
Ma una verità che popola perché è proclamata in ambito pubblico che pone per la società delle norme che in una certa misura è vincolante anche per lo Stato e per i potenti di questo mondo
Se mi è concesso una piccola parentesi ma anche le polemiche di questi ultimi giorni attestano la non conoscenza di ciò che noi riteniamo come concezione di identità nostra e come autentica forma di laicità noi rivendichiamo una presenza pubblica perché noi siamo un soggetto pubblico
Noi non possiamo tacere quando viene meno quello che è il concetto sulla verità e la dignità di una persona umana di ogni persona umana e di tutta la persona umana
Entra entra direttamente in causa a questo punto un tema decisivo del nostro volume lo chiamo Apologia della vita
E utilizzo intenzionalmente questo termine per il valore semantico che possiede
E per la profonda tradizione ecclesiale che permette di ritrovare qui il suo senso più originario e anche direi conforme alla mente di Ratzinger
Apologia indica la capacità di saper dare delle ragioni a che interroga è la presentazione del nostro modo di pensare ma nello stesso tempo è una difesa che si rivolge la dove i nostri contenuti vengono fraintesi o equivocate
Le ragioni che vengono qui riproposte risente risentono del lungo dibattito che a livello culturale e politico hanno portato spesso a una contrapposizione tra il pensiero cattolico
E una parte del pensiero laico sia nel passato che nel presente
Sembra che la preoccupazione più forte da parte di alcuni sia spesso la conservazione a critica di ciò che è divenuto legge
Piuttosto che un serio dibattito sui contenuti che dovrebbero maggiormente focalizzare la nostra attenzione
Una legge d'altronde non possiamo dimenticarlo crea cultura
Ispira comportamenti e determina il vivere di generazioni
Come è possibile pensare di soprassedere su questi temi quando è in gioco vi è la stessa vita personale e per di più la vita innocente
Il problema come si nota e certamente politico
Ma prima ancora è culturale
E da questa prospettiva va affrontato per evitare letture riduzioni Stich che o troppo facilmente strumentali
Il fondamento della riflessione di Ratzinger è riscontrabile in un duplice assioma
La sacralità della vita è un elemento oggettivo che prescinde dalla concezione credente esso trova riscontro nella formazione stessa della società e nell'autorità che di volta in volta viene definita come soggetto costituito per garantire la possibilità di vivere
Lo Stato quindi ha come suo compito primario quello di garantire l'esistenza personale e R&D alla sempre più fattiva e fattiva come relazione sociale
Il secondo assioma è quasi una naturale conseguenza
Laddove si perde il rispetto per la sacralità della vita si cade nel baratro più nessuno infatti sarà in grado di comprendere la propria identità e di dare risposta alla fondamentale questione circa il nostro senso
è in questo contesto che si leva forte la contestazione di Ratzinger cito testualmente non esistono piccoli omicidi
In altre parole
Laddove viene meno il senso stesso della vita Lassie disobbedito al comando biblico di non uccidere
Come considerare allora il primato della propria libertà di fonte al diritto soggettivo
Una simile domanda posta dinanzi al tema della vita non è priva del suo carattere drammatico
D'altra parte tuttavia impone di verificare il fondamento stesso del diritto
Se il diritto individuale impone la scelta di sopprimere la vita dell'innocente e di chi non ha garanzia di vedere il suo di fare di di vedere difeso il suo diritto
Allora è ovvio concludere che questo diritto si fonda sull'arroganza del più forte sul più debole
Una simile prospettiva però contraddice l'idea stessa della democrazia
Mina non solo le basi di una convivenza segnata dal progresso democratico ma un miglia la dignità stessa della legge
Accettando che vengono violati i diritti di chi non ha voce ed è indifeso si accetta il principio che il diritto del più forte prevale sulla forza stessa del diritto
E concludo con quello che il pensiero di Ratzinger sulla fede
Una visione sulla fede che è profonda sorgente di speranza ed il rinnovamento del mondo
Ma dobbiamo partire dalla sua concezione di fede come teologicamente espressa
Là dove lui la pensa come uno stare e un comprendere l'espressione italiana dice poco mentre incide non poco nella semantica della lingua tedesca
Perché lui parla come una fede che è un Stain stare esteri tedesco di restare e fare sistema che vuol dire comprendere c'è un gioco di parole molto interessanti che dice però un concetto importante
Dicono che la concretezza della fede è sempre presente è sempre e dovunque per il suo carattere di un'opzione di vita
Ma questo stare della fede è sempre soggetto a un comprendere che mentre valorizza la ragione e le do una libertà impegna a trovare strade per immettersi sempre di più per le vie del mondo in continua ricerca di un annuncio credibile che permetta l'accoglienza della fede presso tutti
Non sempre signori siamo di e signore siamo disposti ad ascoltare i profeti nel nostro tempo
Non suonerà all'ora a conclusione riprendere una bella pagina Diekirch in gara il filosofo danese
Che io se Frazzi Inge appose come scenario significativo al suo libro introduzione al cristianesimo
Per indicare proprio la difficoltà di essere creduti quando si pongono sul tappeto questioni che sono vitali per il nostro tempo e per il nostro futuro
Un circo viaggiante in Danimarca un giorno cadde in preda a un incendio
Mentre ancora si levavano le fiamme
Il direttore mandò il clown già abbigliato per la recita a chiamare aiuto nel villaggio vicino anche perché c'era il pericolo che il fuoco propagando sia attraverso i campi da poco mi e tutti e quindi aria di si applicasse anche al villaggio
Il cloud corse affannato al villaggio supplicando i paesani ad accorrere al circo in fiamme
Per dare una mano a spegnere l'incendio
Ma essi presi devo le grida del pagliaccio unicamente per una astuti Issey molto poco del mestiere
Tendente ad attrarre la più grande quantità possibile di gente alla rappresentazione
Per cui lo applaudivano fino alle lacrime
Il povero clown aveva più voglia di piangere che di ridere
E tentava inutilmente di Scozia disse di tentava inutilmente di scongiurare gli uomini ad andare spiegando loro che non si trattava affatto di una finzione di un trucco bensì di una realtà amara perché il circolo stava bruciando davvero
Il suo pianto non faceva altro che intensificare le risate
Si trovava che recitava la sua parte in maniera stupenda
La commedia continuo così
Finché il fuoco sappi con realmente al villaggio
Ed ogni aiuto giunse troppo tardi così
Villaggio e circo andarono entrambi distrutti dalle fiamme
Per alcuni versi siamo un po'tutti come quegli abitanti del villaggio che pensano di trovarsi dinanzi a una bella recitazione
E non comprendono che il villaggio sta veramente per essere bocciato
In noi tuttavia rimarrà sempre forte la speranza cristiana
Essa vede a periodi di crisi e indifferenza uno rinnovato impegno di conversione
Il periodo che viviamo è ancora segnato purtroppo dall'improvvisazione dalla frammentarietà El da una buona dose di confusione
Siamo convinti che la voce di Ratzinger unità quelli di pochi altri che in questo momento intravvedono con maggiore lucidità e lungimiranza la crisi in atto e i pericoli connessi
Posso assegnare una provocazione a pensare a riflettere perché il nostro piccolo mondo sempre più circoscritto in uno spazio effimero
Trovi la forza per uno scatto di reni capace di andare oltre il canto delle sirene
E intraprendere la via giusta per preparare e orientare il cambiamento epocale in cui siamo immersi grazie
Grazie eccellenza questo applauso credo
Che sia più eloquente delle parole lei ci ha trasmesso il pensiero
Il di papà Benedetto sedicesimo a partire dall'identità del credente che non può essere manomessa
Al discorso della fedeltà a ciò che deve essere conservato per trasmettere alle nuove generazioni
Alla separazione tra Stato e Chiesa la grande confusioni che si fa tutt'oggi purtroppo su questi grandi concetti di fondo
Alla sacralità della vita chi ci sfida tutti tutti i giorni e alla concezione della Fibe la concretezza della fede che si misura nel nostro quotidiano grandi temi grandi tanti scenari in cui in qualche modo tutti siamo chiamati su cui siamo chiamati a riflettere grazie eccellenza veramente un lezione
Ricchissima di spunti prima di dare la parola al presidente Casini desidero ringraziare anche per la sua presenza l'ambasciatore della Repubblica di San Marino presso la Santa Sede dottor Giovanni Galassi grazie
Presidente
Vorrei salutare e ringraziare sua Eccellenza basta uno
Sua Eccellenza
Monsignor Luigi Negri vescovo di San Marino e Montefeltro per avermi dato l'opportunità di discutere con voi
Delle grandi questioni che sua Santità Benedetto sedicesimo pone all'attenzione del nostro tempo
Attraverso questo volume
Vorrei anche con l'occasione salutare il segretario di Stato agli affari esteri e le altre autorità governative della Repubblica di San Marino che sono qui presenti
I
Autorevoli ambasciatori
Un saluto del tutto particolare a Luisa Santolini e a monsignor Rino Fisichella debbo dire che parlare dopo di Luís
Di un tema come questo risulta un impegno molto difficile
Debbo dire che le parole di sua Eccellenza Fisichella che rettore della Pontificia Università lateranense
Credo che potrebbero costituire assai agevolmente l'inizio e la fine di questa nostra riflessione per la profondità l'importanza della sua meditazione
In apertura però del mio intervento
Come autorità dello Stato italiano desidero indirizzare a sua Eminenza il cardinale Camillo Ruini presidente della Conferenza episcopale italiana
La mia più viva solidarietà
Per l'inqualificabile
Per l'inqualificabile episodio che lo ha costretto oggi pomeriggio a interrompere un suo discorso a Siena per la contestazione e le grida di un gruppo di studenti
I miei sentimenti proprio come autorità dello Stato italiano sono di amarezza e di indignazione
E vorrei rivolgere un invito a tutti
Ad essere più sereni e cauti
Nel giudicare la chiesa e i suoi in terza la laicità del nostro Stato è fondata sul concetto di libertà libertà per tutti anche per le autorità ecclesiastiche che non possono essere Mino orate nei propri diritti di espressione mi dispiace
Mi dispiace ma temo che questo triste episodio
Sia uno dei primi frutti avvelenati dura Campania caratterizzata da troppe intolleranze verso la chiesa
Detto questo ed è una parentesi che francamente avrei voluto evitare
Il volume di cui oggi discutiamo
Costituisce un'opera preziosa complessa
C'è una limpidezza una forza penetrante dei suoi argomenti
Che consentono a tutti anche a noi non solo agli uomini di Chiesa
Di avvicinarsi al messaggio alto esigente che il Pontefice via racchiuso
Molte sono le considerazioni di sua Santità che mi hanno personalmente compito
Mi sembra però di avervi soprattutto colto un invito pressante
A tutti i cittadini europei
L'invito a compiere un grande esame di coscienza
A chiedersi
Senza mezzi termini e scorciatoie di comodo cosa oggi realmente significa essere europei
Si tratta d'una domanda fondamentale
Per troppo tempo elusa
E che si ripropone in modo stringente in questa fase così densa di dubbi e di incertezza
Il Trattato costituzionale e sospeso in una sorta di limbo dopo l'esito dei referendum in Francia in Olanda
Di fronte al terrorismo la minaccia più grave del nostro tempo le risposte dell'Europa purtroppo sono state incerte e spesso non unitaria
Molti di coloro che hanno pianto per la tragedia dell'undici settembre hanno poi dimenticato con troppa disinvoltura
L'amicizia euroatlantica una pietra angolare su cui abbiamo edificato lo sviluppo e il progresso civile del nostro continente continua ad essere messi in discussione da più parti
Nel segno di un antiamericanismo ideologico e a strumentale che non ci appartiene la crescita esponenziale e irreversibile dei fenomeni migratori apposto la Società europea di fronte ai dilemmi dell'integrazione del confronto con la diversità del multiculturalismo
A fronte di queste grandi sfide l'Europa
Una terra che nel corso dei secoli ha contribuito in modo determinante al progresso della civiltà umana oggi sembra esitare
Cerca ricco sembra lui cercare se stessi
Abbiamo la sensazione che al suo perimetro geografico espressione oggi di una riunificazione a lungo perseguito
Non corrisponda un perimetro altrettanto accerto sul piano dei valori e dei principi che ne dovrebbero guidare il Comune cammina
Nel suo volume
L'allora cardinale Ratzinger ci offre una lettura accudita delle ragioni profonde di questo disagio
Una lettura che si rivolge a tutti credenti e non credenti cattolici e non cattolici e che tutti richiama ad un supplemento di attenzione e di responsabilità
Sua Santità individua una causa precisa
Per la malattia che affligge l'Europa
Il prevalere d'una cultura illuminista laicista per usare le sue parole che si affida esclusivamente al dominio della razionalità e del metodo scientifico
Un pensiero che vuole relegare l'esperienza religiosa alla sola dimensione privata
E che come si afferma nel libro esclude Dio dalla coscienza Pup
La l'analisi
Di Joseph Ratzinger mi trova pienamente d'accordo
Anche perché le trovo con ferma chiara e quotidiana nell'ambito che mia proprio quello delle istituzioni e della politica
Da tempo stiamo assistendo al tentativo di confondere la laicità delle istituzioni pubbliche
Con una sorta di laicismo di Stato
In cui non c'è spazio né per Dio né per le religioni
Laicismo che non consente in Francia alle ragazze islamiche di portare il velo
E che in Italia vorrebbe non tollerare l'esposizione del crocifisso nelle scuole
è l'atteggiamento che emerge in chi grida allo scandalo quando la Chiesa cattolica manifesta i propri orientamenti sui temi della morale della vita della famiglia della ricerca
Si tratta d'una forma di intolleranza ideologica che nulla a che vedere con la laicità dello Stato
E che nega in radice il contenuto di libertà e di apertura su cui lo spirito laico si fonda lo Stato laico rispetta Dio rispetta le religioni vede nella libera esplicazione della dimensione religiosa un fattore di ricchezza spirituale e di promozione sociale
è questo un dato acquisito da tempo nei Paesi democratici che nessuno può pensare di mettere in discussione
La fugare laicismo è forse una delle testimonianze più evidenti della crisi di identità che attraversa l'Europa di cui così efficacemente parla il Santo Padre
Si tratta d'un atteggiamento prevalentemente difensivo di retroguardia che evidenza un'insicurezza di fondo
L'insicurezza che deriva da una percezione debole e superficiale dei valori su cui si fonda la nostra identità di europei e di occidentali
Se manca la consapevolezza del tessuto profondo che tiene insieme il mosaico della sua identità qualsiasi comunità e destinata visivo a disgregarsi
In questo senso
Il rifiuto ideologico della dimensione religiosa rappresenta per l'Europa una gravissima perdita
Che ha contribuito a rendere evanescenti riferimenti etici indispensabile nella vita individuale così come in quella pubblica
Un punto che il Santo Padre evidenzia con chiarezza
E di cui trovo conferma anche in questo caso delle nostre esperienze pubbliche
Da tempo
Manifesto il mio disagio per una politica che rinunciando alla forza unificante di valori forti e coerenti rinuncia a se stessa
Non da oggi vedo compro occupazioni chi pensa di occuparsi del bene comune senza assumersi con coraggio la responsabilità e anche i rischi di orientarne il cammino sulla base di sicuri riferimenti ideali
Dunque da questo libro viene un altissimo richiamo per la politica
Recuperarne la dimensione etica significa ritrovare una dimensione che accanto a quella dei diritti riaffermi quella dei doveri
Che opponga i modelli in uso ori della società del benessere un modello di lungo periodo fondato sul costume severo del lavoro e dell'impegno quotidiano
Che si opponga a lineari di mento che la società subisce quando si sostiene il primato delle proprie ragioni senza farsi carico di quelle degli altri e del Paese nel suo complesso
Accogliere l'invito di Benedetto sedicesimo a riscoprire l'identità profonda dell'Europa
Significa dunque riscoprire la sostanza dei valori di cui essa si compone
E soprattutto riscoprire il nucleo centrale intorno al quale essi gravità il primato della dignità della persona umana e la difesa dei diritti che vi si radica
Di questa identità e di questi valori non possiamo fare a meno
Soprattutto oggi in un momento in cui la politica
In Italia come in Europa si misura con questioni sempre più complesse che riguarda le liste in suo stesso dell'esistenza umana il Comune futuro cammino della comunità mondiale
Lo abbiamo visto di recente in occasione dei referendum i quesiti referendari hanno interrogato le nostre coscienze su temi spesso laceranti
Un labirinto di dubbi di incertezze nel quale per tutti noi è stato difficile orientarsi
A fronte di questa difficoltà
La Chiesa cattolica ci ha offerto con pacatezza ma anche con determinazione un messaggio chiaro coraggioso capace di dare una prospettiva unificanti all'esistenza dell'uomo anche attraverso verità scomode
Talvolta sgradite
Se questo messaggio ha dimostrato in occasione del referendum una straordinaria capacità di orientamento e di aggregazione il motivo sta proprio nel suo radicamento
In un sistema di valori forti solido fondato sul primato inderogabile delle ragioni dell'uomo
Questo è l'insegnamento più importante che ci ha offerto la vicenda referendaria e chi si ostina ancora adesso a leggi o di un contrasto tra l'oscurantismo e modernità tra fede e ragione manca completamente il punto
Nessuno può pensare oggi di porre limiti alla scienza per motivi esclusivamente ideologici così come nessuno può rivendicare una libertà scientifica assoluta completamente autoreferenziale
In realtà possiamo cogliere il senso profondo di ciò che è accaduto proprio nelle parole del Santo Padre quando dice
In tema di bioetica l'uomo sa fare tanto e sa fare sempre di più
E se questo saper fare non trova la sua misura in una norma morali diventa come già possiamo vedere potere di distruzione
Un appello alla priorità dei valori morali dunque
Un richiamo semplice e se è vero alla centralità dell'uomo
All'etica della responsabilità e al supplemento di prudenza che a tutti si impone quando ci confrontiamo col mistero della vita
Un richiamo in una parola all'identità cristiana che tanta parte ha avuto nella formazione della stessa identità europea
Di questo parliamo quando ci riferiamo alle radici cristiane dell'Europa di una semplice oggettiva indiscutibile questione di identità
Radicata nella storia e nella cultura del nostro continente
è stato proprio
Per il prevalere dell'atteggiamento illuminista laicista di cui parla Benedetto sedicesimo se nel Trattato costituzionale scelto di non affermare espressamente quelle radici dunque non ci stupiamo se il Trattato costituzionale buon
Riesce ad andare avanti
Se non riesce a coinvolgere i cittadini seri lascia freddi e indifferenti
Dunque non possiamo
Lasciar cadere l'ammonimento che ci giunge da questo libro
Ritornare con spirito aperto alla ricchezza della dimensione religiosa significa per noi europei
Prepararci ad affrontare il futuro sulla base solida degli ideali e dei valori che il messaggio cristiano offre a tutti noi credenti e non credenti e che ci consente di chiarire compiutamente chi siamo
Da dove veniamo e dove vogliamo Panda
è necessario rivendicare con chiarezza questo preziosissimo patrimonio ideale
E necessario farne valere la forza contro i rischi del relativismo etico che tende a fare dei rapporti tra gli uomini in una sorta di notte in cui tutte le vacche sono nere per utilizzare un'immagine cara ai filosofi
Un miscuglio indistinto in cui non esistono assoluti i valori sono fungibili e l'uomo procede a tentoni
Ma è anche necessario non fare di questo patrimonio
Un fattore di esclusione di arroccamento
Anzi è nostro compito metterne a frutto l'insopprimibile vocazione universalista la capacità di parlare a chiunque
Senza rinnegare la propria specificità e perdere un grammo del proprio peso ideale
Affidarci con fiducia a questa grande forza nel costruire la società multietnica e multiculturale che ormai un dato acquisito e irreversibile dei nostri giorni
Nessuno crede più alle doti miracolose
Doom multiculturalismo hanno Dino indifferenziato
Che prefigura una convivenza in cui De i valori frutto di storie e tradizioni diverse siano fungibili e possono essere scambiate come su un libero mercato
Il confronto con gli altri significa aver chiaro il concetto di chi siamo
Se non abbiamo la percezione della nostra identità
Come se il mondo islamico non ha percezione della propria identità
Non possiamo confrontarci con gli altri
Non c'è confronto se non si parte dall'affermazione della propria identità c'è solo cedimento alle tesi altrui
Perché ci sia un dibattito fattivo e una vicenda un avvicinamento fattivo tra gli uomini le religioni le razze riverse ciascuno deve essere portatore di una sua identità questa è la differenza che c'è fra il confronto e l'amplificazione
Il primato morale
Dell'uomo e della sua dignità
Legata al suo essere immagine di Dio e il terreno preferenziale su cui possono incontrarsi soprattutto le tre grandi religioni monoteiste
Una chiave decisiva per riaffermare una volta ancora sulle orme del nostro grande Papa che ci ha lasciato come nessuna guerra possa essere condotta nel nome di Dio
Ma un'identità di questa sostanza e di questo spessore rende anche evidente in tutta la sua strumentalità la contrapposizione tra laici e cattolici che tanti ancora si ostinano ad alimentare
Un esponente della cultura laica Presidente del Senato della Repubblica per nella prefazione al volume di cui stiamo discutendo se confrontato con la proposta a vivere come se Dio ci fosse rivolta da Benedetto sedicesimo laici del nostro tempo
è un dato su cui riflettere
Nessuno può pensare che questo incontro tra culture possa approdare ad una sintesi impropri quasi naturale
Il laico come tale non intende porsi nella prospettiva della fede il credente e come tale non potrà a sua volta che testimoniare un umanesimo completo a tutto tondo che la sola dimensione della religione può garantire
Ma la forza dell'invito di papa Ratzinger sta proprio nel cogliere lo snodo cruciale su cui queste due realtà possono impostare un dialogo
La consapevolezza di non escludere la dimensione religiosa dalla complessità della vita associata ma anzi di doverla promuove e incoraggiare nel rispetto dei diritti di tutti per la ricchezza che essa custodisce
Di questa ricchezza
Non è possibile fare a meno per tenere sempre vivi e rinnovare il giorno dopo giorno
I valori fondanti della convivenza civile dei paesi liberi e democratici come quelli in cui di noi viviamo la Repubblica di San Marino e la Repubblica italiana
è un patrimonio indispensabile soprattutto per costruire assieme queste repubbliche un'Europa che rifiuti una volta per tutte la radicale emancipazione dell'uomo da Dio ed alle radici stesse della vita
Un'Europa che possa tornare nuovamente a guidare il cammino della civiltà umana nel segno della sua identità della libertà della democrazia e della pace
Grazie presidente
E anche questo applauso esprime la gratitudine dei presenti con darò alle il grande forza lei sottolinea alcuni passaggi del pensiero del Papa espressi in questo libro e dice che il Papa ci lancia un messaggio alto ed esigente un invito pressante a compiere un esame di coscienza
Su cosa significhi oggi essere europei e lei afferma che il perimetro geografico in Europa non corrisponde a un perimetro di valori e che quindi occorre un salto di qualità in qualche modo che abbandoni
Il pensiero laicista esce in pista che pensa che ci si debba sempre comportare come se Dio non ci fosse mentre il Papa chiede ai non credenti di comportarsi come se Dio ci fu
Perché così facendo si portò affermare lo spirito di libertà su cui si fonda lo Stato laico
E allora anche lei ancora una volta sottolineato una problema d'identità un problema di crisi di valori
Tra i quali il primato della difesa della dignità della persona umana e dei diritti che immessa si radicano ecco questo è un altro scenario che viene sottolineato che il pensiero del Papa niente veramente importante è che un esponente così autorevole delle istituzioni
Dica quello che ha detto ed abbia e spesso la propria solidarietà il cardinale Ruini grazie presidente
Dovrà prima di dare la parola a sua Eccellenza monsignor Luigi Negri permettetemi di mandare un saluto a una persona che non è presente ma mi piace ricordarla qui
L'Abate di Subiaco sua Eccellenza monsignor beone cambiato
E anzi
Una
Persona che molti conoscono che certamente un personaggio autorevole di importante ma per noi è un amico è un compagno di viaggio sostiene la Fondazione
L'anima un po'della nostra attività non è qui presente ma consentitemi appunto di ricordarlo in questa bella serata netto questo grazie eccellenza a lei la parola
Singolare chiarezza e compiutezza degli interventi che sono stati tenuti mi esime da qualsiasi aggiunta
Intendo solo portare il contributo di una appresa di responsabilità
Queste parole quelle del Papa quelle dei nostri due grandi amici ci sollecitano a una singolare responsabilità
La responsabilità di assumere pienamente la grande eredità di libertà
Che è frutto congiunto di ragione e di fede
Perché alla libertà è ragione che cerca inesorabilmente inesauribile mente il senso ultimo della vita e delle cose senza pretendere di di chiuderlo all'interno delle proprie misure
E la libertà e questa sovrana gratuita
Con cui Dio si è fatto incontro all'uomo in Cristo Gesù e Lou al liberatore
Pienamente definitivamente
Dando alla libertà una nuova radicale Fondazione e quindi una nuova possibilità di esperienza e di comunicazione questa eredità ci caratterizza amici miei
Pastore della Chiesa di San Marino dove una straordinaria esperienza di fede ha creato una singolare insinua forma di Polis di società
Che
Assegnato come un filo d'oro
La storia dell'Europa anche nei momenti più tristi della storia europea quando il totalitarismo ideologico politico sembrava aver condannato il mondo civile alla scomparsa della libertà
Figlio permettetemi però anche di quella grande chiesa ambrosiane
Il cui fondatore Ambrogio seppe formulare la questione della libertà in termini che sono in progredì vili Ubi Fides ivi Libertas
E che seppe identificare l'invalicabile distinzione fra la cosa pubblica
E la coscienza personale e del popolo fermandoli il cristianesimo imperatore Teodosio sulla soglia della basilica dicendogli tu sei una grande cosa un imperatore ma sotto il cielo
E io difendo i diritti del cielo
Questa è la tradizione di cui siamo figli
Ringraziamo Benedetto decimo sesto ringraziamo monsignor Fisichella ringraziamo il presidente Casini perché hanno fatto palpitare oggi nei nostri cuori e nelle nostre coscienze il senso di questa eredità ma nelle parole del Papa come nelle loro vibra anche una singolare preoccupazione
La libertà può essere negata la libertà è stata negata è stata contraddetta è stata presentata esattamente come l'opposto di quello che era in questo secolo che cita alle spalle e che è un secolo terribile
Robert Conquest ha potuto dire di questo secolo il secolo delle idee assassine
La libertà può essere perduta
La libertà può essere perduta se questa grande eredità umana e cristiana non viene acquisita in termini attuali e personali e sono un diventa una responsabilità di educazione la Chiesa si prende la sua responsabilità nella educazione della libertà
Non la lascia neanche soltanto come un'esigenza irresistibile ma che può essere continuamente contraddetta la Chiesa si fa carico di questa libertà e intende favorirne un'educazione un'educazione seria
Perché diventi esperienza autentica di umanità nell'uomo perché diventi solidarietà fra gli uomini perché diventi impeto di comunicazione della verità dall'uno all'altro perché diventi benevolenza e pacificazione vita buona sulla terra
Perché diventi una capacità di rispetto reciproco che è stata la grande caratteristica del cristianesimo delle origini secondo le indicazioni della lettera di ogni etto
Hanno una capacità di rispetto ignota a tutti
La chiesa cattolica con Benedetto decimo sesto farà la sua parte per l'educazione della libertà degli uomini del terzo millennio perché
I pericoli e le tentazioni del passato non ritornino se non in forma goliardica e tutto sommato risibile come oggi
Farà la sua parte perché questa educazione possa cadere
Da parte mia
La chiesa di San Marino Montefeltro si assume questa responsabilità
Di educazione della libertà creando una fondazione internazionale intitolata al nome di Giovanni Paolo secondo e destinata allo studio della dottrina sociale della Chiesa
Perché le nuove generazioni possono educare essere educati al senso di Dio e alla fedeltà dell'uomo
Sapendo mentre facciamo questo che non lavoriamo solo per noi ma la Bergamo per tutto l'uomo e per tutti i popoli
Grazie
Bene grazie grazie a tutti grazie della presenza della serata buon ritorno alle vostre case