Tra gli argomenti discussi: Belgio, Esteri, Europa, Iran, Iraq, Marocco, Pena Di Morte, Polonia, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
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Quando gli ascoltatori di Radio Radicale martedì undici settembre è questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale accurati David Carretta in apertura
Questo ci occuperemo di Iraq ieri sera c'è stata la tanto attesa audizione del comandante americano Devid Petra housing sostanza
La guerra continua vedremo alcuni articoli di cronaca dai giornali di ieri che anticipavano quanto ha detto ieri nella generale americano in particolare
Pezzo dall'Herald Tribune Herald Tribune che fa anche una sua analisi come vanno le cose
In Iraq la nuova strategia di Bush calma Baghdad ma non c'è nessun segnale di pace il mio al Times invece ieri pubblicava un sondaggio secondo cui
Gli americani ritengono che
I militari siano meglio dell'Amministrazione un Boucher del Congresso per arrivare a un successo in Iraq riproporremo anche due commenti
Il primo dalla Financial Times ieri secondo cui
La comandante americano in Iraq non può salvare una debacle e poi
Territoriale di decidiamo che parla di curiosa coincidenza a proposito del fatto che
Sia emerso un nuovo video di Osama Bin Laden proprio nel momento in cui
Il congresso ascolta il generale Petra Aussa parleremo poi
Di Iran alla notizia che eran cerca di porre fine alla minaccia di sanzioni con la collaborazione con la complicità potremmo dire per cui i Paesi europei e dell'Agenzia internazionale per l'Energia atomica
Leggeremo un articolo dal fra ciò Times dal Wall Street Journal Europe invece riproporremo un editoriale parla di Marte
Sentiti bene d'Europa egli
In chiusura poi approfondiremo altre due questioni elezioni che ci sono state sette settembre in Marocco gli islamisti moderati non hanno vinto anzi
Hanno subito un rovescio leggeremo l'editoriale di oggi nel mondo che parla di sorpresa ma anche di
Carenze in termini di democrazia in Marocco per colpa del re Mohammed sesto
Infine ci occuperemo di Polonia e pena di morte con le monde manda il fine settimana e un editoriale dal titolo molto significativo irritante Polonia
Il quotidiano francese si riferisce in particolare all'opposizione polacca per l'istituzione di una
Giornata europea contro la pena di morte partiamo però dal dall'Iraq crea ieri
Alcuni giornali anticipavano la tanto attese audizione del generale americano devi Petra Ossola in sostanza la guerra continua
Per altri in più un
Ieri titolava al Generale si oppone a un calendario fermo sull'Iraq crea leggiamo la comandante americano debite tra URSS
Domenica informato il presidente ciò Stabio Bousquet una riduzione delle truppe potrebbe iniziare a metà dicembre con il ritiro di una brigata da combattimento americana ma anche raccomandato che ulteriori decisioni sulla
Riduzione delle forze americane siano rinviate fino a marzo una proposta che va dunque controlli le richieste molti esponenti del Congresso
Di fissare un calendario di ritiro di tutte le truppe americane dall'Iraq secondo
Petra ossia la situazione in Iraq e troppo incerta per
Impegnare gli Stati Uniti un calendario prestabilito per il ritiro dei soldati presenti nel Paese
Ieri e oggi
Comandante americano ascoltato dal Congresso insieme l'ambasciatore in Iraq Ryan Crocker
Bush invece dovrebbe annunciare i suoi piani sul livello delle truppe da mantenere in Iraq alla fine della settimana basandosi però proprio sulle raccomandazioni di Petra austero altri rioni ieri
Faceva la sua valutazione in un'analisi di come vanno le cose
In Iraq ha la nuova strategia il bus quella annunciata in gennaio
Calma Baghdad ma non c'è nessun segnale i pace la strategia americana maschera continue tensioni questo il titolo scriveva ieri il Tribune dopo sette mesi Baghdad ha sperimentato alcuni modesti progressi in termini di sicurezza
I dati dell'esercito americano mostrano che gli omicidi settarie Baghdad sono diminuiti sostanzialmente in alcune aree gli arabi sunniti hanno abbandonato la ribellione antiamericana cominciando a collaborare
Con gli Stati Uniti ma nel Paese non è stata invertita la dinamica dello sconto settario né e emerso un Governo di unità nazionale così tra l'altro il tempio ligneo al Times invece ieri pubblicava un sondaggio
Gli americani ritengono
I militari in migliori per porre fine alla guerra questo titolo in prima pagina gli americani hanno più fiducia né comandanti militari che nel l'Amministrazione Bush nel Congresso per arrivare
Ha una
Fine di successo della guerra
In Iraq allora a questo proposito il commenta il Financial Times titolava ieri il suo editoriale
Per tra uso non può salvare una débâcle nel tempo di guardare in modo crudo quel che è accaduto in Iraq scrive
Il quotidiano La siti
Si preparano ad una settimana per il generale De Vito tra URSS il comandante americano in Iraq a cui spetta il compito di giudicare il successo o meno della
Politica della strategia americana e l'Amministrazione Bush
Il suo rapporto sulla
Nuova strategia di Bush non esprime
Giudizi definitive in più è stato oscurato dall'anniversario dell'undici settembre ma è comunque giunto il momento di sentiti Zare la battuta irachena le forze americane quelle britanniche che la scorsa settimana hanno fatto un passo verso l'uscita
Sono rimaste intrappolate in un conflitto etnico settari in cui
Loro sono considerate come una sorta di iper milizia
La strategia di lungo periodo di creare un esercito una forza di polizia irachena hanno ha prodotto poco più che una milizia sciita e curda che persegue i propri figli settari
La decisione americana di armare sostenere ribelli sunniti per combattere Al Qaeda va in direzione opposta all'alleanza di Washington con i partiti
Della maggioranza sciita nel governo di muri Al Maliki i dati sulle vittime di questi ultimi sei mesi per il Financial Times sono stati manipolati iracheni stanno ancora morendo migliaia e più di ottanta mila persone hanno abbandonato le loro case
Dove il numero di morti scende e perché la pulizia etnica è stata completata in più la riconciliazione politica che la nuova strategia di bus avrebbe dovuto promuovere attraverso migliori condizioni di di sicurezza non c'è stata
Infine gli obiettivi politici che erano stati fissati dagli Stati Uniti per la leadership irachena come la marcia indietro sulla dei battiti d'azione che è diventato una purga anti sunnita non sono
Stati realizzati insomma scrive nel Financial Times è difficile vedere come la strategia americana possa portare stabilità nel Paese troppe fazioni in Iraq credono di poter usare e americani per realizzare i propri obiettivi
Di conseguenza fino a quando questa situazione per si stira non ci sono non ci saranno incentivi per fare compromessi
Ad ogni modo questo rapporto tanto atteso
Creerà lo spazio per una modesta riduzione delle truppe americane a partire dalla prossima primavera ma non fornirà nessuna ragione per credere che gli Stati Uniti hanno una strategia coerente in Iraq questo
Il giudizio del Financial Times diffidiamo invece titolava al suo editoriale di ieri curiosa coincidenza perché sei anni dopo gli attentati dell'undici settembre Osama Bin Laden riappare mentre lo si credeva morto
Sei anni dopo l'undici settembre dunque la minaccia terroristica non si è indebolita lo dimostrano gli attentati della scorsa settimana in Algeria era fatto più di cinquanta morti in settantadue ore tra l'altro hanno preso di mira il Presidente
Bouteflika in Danimarca otto persone sono state arrestate accusate di essere in relazioni con Al Qaeda in Germania e servizi di sicurezza hanno sventato progetti di attentati contro basi americane contro l'aeroporto di Francoforte
Bush ha dunque ragione vero finiamo
Di voler combattere l'estremismo questori da un argomento in più per mobilitare l'opinione pubblica in favore della sua politica Baghdad
Bisogna evitare dice Bousquet l'Iraq ha lungamente evocato da Bin Laden si trasformi in un santuario da cui Al Qaeda potrebbe lanciare
Attacchi contro l'America o i suoi alleati ma c'è un ma il precedente Iddio
Chiusa ma Bin Laden era arrivato alla vigilia nelle elezioni presidenziali del due mila e quattro ricordarle figlia o aveva aiutato un bus
Vasco affiggere il suo avversario che questa volta l'immagine del capo di Al Qaeda appare giusto prima del dibattito al congresso sulla strategia americana in Iraq curiosa coincidenza conclude
Lo citiamo dall'Iraq ci spostiamo
All'Iran Cuneo notizie data ieri dal Financial Times l'Iran cerca di porre fine alla minaccia di sanzioni questo il titolo di un articolo intervista
Al vice ministro degli esteri iraniano Saeed Braccialini come lo leggiamo
Viola sta cercando di persuadere i Governi europei di rinunciare a una terza ondata di sanzioni delle Nazioni Unite e di concedergli un'opportunità di dimostrare che il suo programma nucleare non è volto alla produzione di armi atomiche
Il vice ministro degli esteri iraniano Said scialli è impegnato in un tour delle capitali europee per pubblicizzare il recente accordo che la Repubblica islamica
Ha firmato con l'Agenzia internazionale
Per l'energia atomica
L'Agenzia di Vienna indiretta da Mohammed El Baradei accordo in cui terranno promette nuova trasparenza per cancellare i sospetti nucleari
I Governi americani americano e europei però sono frustrati per il fatto che questo accordo non contempla la principale richiesta del Consiglio di sicurezza dell'ONU e cioè che l'Iran sospenda l'arricchimento dell'uranio la parte più controversa del fuoco
Programma nucleare ad ogni modo scrive
Il dal Financial Times Al Baradei
Ritiene che l'accordo con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica debba essere attestato prima che ulteriori sanzioni vengano imposte alta era Anna
Questa è la notizia un commento l'abbiamo trovato sul Wall Street Journal Europe ieri editoriale Marte e Venere di Ranieri titolo sedi europei sembrano volta avere due o più opinioni sulle aspirazioni nucleari iraniane questo perché
Sono
Più di due o tre perché queste opinioni diverse ce l'hanno un paio di sondaggi la scorsa settimana hanno mostrato la profonda divisione tra gli europei
E loro leader a proposito della serietà della minaccia e se si debba o meno usare la forza per con trarla secondo la German Marshall foundation in pubblico opinione pubblica europea crede che i Mullah con l'arma nucleare siano
Un pericolo significativo più del settanta per cento dei sondaggi dice che la bomba iraniana porterebbe a una corsa agli armamenti nucleari in tutto il Medioriente permetterebbe terroristi di avere la stessa bomba quasi due terzi
Pensa che l'Iran attaccherebbe altri Paesi nella regione una maggioranza dice che Teheran minacciare beh anche l'Europa gli americani sono ancor più preoccupati evidentemente del fatto che l'Iran possa attaccare o proliferare
I leader europei invece hanno una visione diversa secondo un sondaggio
Delle il ditte europee e del centro per gli studi del cambiamento politico in Italia i politici europei membri del Parlamento europeo pensano che sia improbabile che girano attacchi suoi vicini o minacci d'Europa anzi settantadue per cento degli esponenti politici europei i leader europei
Dice che la bomba di Teheran sarebbe strettamente difensiva
Altrettanto contraddittori sono i risultati se si chiede cosa fare conta eran l'opinione pubblica è più disposto la diplomazia sull'organico un per cento a favore di lasciare l'opzione militare sul tavolo mentre un terzo dei membri del Parlamento l'opera è quasi il quaranta per cento dei leader politici
In Europa rifiuta
Di
Escludere l'uso della forza
L'immagine degli americani guerrafondai contro gli europei pacifisti Marte contro Venere questa la definizione di Robert Kagan emerge anche
Rispetto ad altri interrogativi quando si chiede se in certe condizioni e la guerra necessarie per ottenere giustizia settantaquattro per cento degli europei dicono di sì contro
Meno di un terzo
Scusate restante quattro per cento degli americani dice di sì contro meno di un terzo di europee insomma conclude Wall Street Journal quando si tratta di minacce l'Atlantico sembra allargarsi sempre di più e forse questo
Spiega perché il vice ministro degli esteri iraniano fa la sua tournée
Proprio
In Europa nel momento in cui si
Parla di una terza ondata di sanzioni contro Teheran
Prima
Prima di chiudere vogliamo segnalare in altri due editoriali
Tutto il mondo proponiamo tre mondi oggi riguarda
In Marocco il sette settembre ci sono state elezioni gli islamisti moderati erano dati ampiamente favoriti non hanno vinto sorprese Marocco il titolo del quotidiano francese che scrive
Contro tutte le previsioni islamisti moderati del partito dalla giustizia dello sviluppo non sono diventati la prima formazione politica del Marocco
è il vecchio Partito nazionalista che arrivato in testa con cinquantadue seggi contro i quarantasette degli islamisti altro fatto importante di queste elezioni una partecipazione estremamente bassa trentasette per cento
Mostra poco interesse dei marocchini per una consultazione elettorale la cui
Portata rimane relativa
Quale che sia risultato infatti
I marocchini sanno che il vero potere si trova
Al Palazzo reale non al Governo e nemmeno in Parlamento
Il misti all'immediatamente accusato la corruzione spiegare un risultato molto al di sotto delle loro attese
In realtà sono soprattutto vittime di un sistema elettorale di circoscrizioni concepite per privarli di un successo in particolare nelle zone rurali dove
Sono ben impiantati se gli osservatori stranieri marocchini hanno attestato la regolarità dello scrutinio queste conclusioni meritano scetticismo
Ad ogni modo scrive le Monde malgrado una campagna elettorale animata dalla speranza del partito la giustizia dello sviluppo malgrado la rivoluzione del paesaggio politico con la crescita dei piccoli partiti
L'impressione dominante che poche cose cambieranno in REM moment sesto
Chiamerà i nazionalisti socialisti di nuovo al Governo nonostante i socialisti siano stati sanzionati dagli elettori con a perdita di quattordici seggi per essere stati incapaci di mettere ordine in due settori essenziali di cui erano responsabile l'educazione e l'altra
La monarchia
Per le monde indiscutibilmente popolare in Marocco e rari sono quelli che vogliono la sua caduta ma il regole Erna e dispone di un potere egemonico sull'insieme delle istituzioni del Paese apparentemente abitato dalla volontà di riformare il suo regno
Mohammed sesto può secondo degli umori animare o paralizzare l'azione governativa ma dal suo arrivo al trono non ha mai permesso la classe politica di emanciparsi dalla sua tutela perché
Conclude le Monde
Malgrado le sue velleità modernista Mohamed sesto teme l'emergere di contropoteri contropoteri che però sono il segno fondamentale della democrazia
Rimaniamo sul mondo
Ma prendiamo edizione della fine settimana per parlare di Polonia pena
Di morte c'è un lungo articolo sul fatto che Varsavia si sia posta a Bruxelles all'istituzione di una giornata europea contro la pena di morte l'editoriale ha un titolo significativo irritante Polonia la campagna elettorale era cominciata
In Polonia prima ancora dello scioglimento del Parlamento Parlamento poi è stato dissolto sette settembre
La Dieta polacca ha deciso di organizzare nuove elezioni ventuno ottobre
Non si tratta solo di un nuovo episodio di quella instabilità governativa che caratterizza la Polonia dalla caduta del comunismo nel mille novecentottantanove dopo la vittoria dei sindacalisti degli intellettuali attorno raggruppati attorno a Solidarność ricomposizione politica
In in Polonia è stata caotica con maggioranze mutevoli questa volta la crisi è stata provocata dal dissenso tra il partito conservatore di Vito giustizia le piccole formazione
Alleate dell'estrema destra la scena politica polacche dominata da due anni del Gemelli Caccin skill e che il Presidente della Repubblica Jaroslaw il Primo Ministro che hanno
Impresso una chiara violazione di destra la Polonia certo
Tutti si attendevano che la Polonia fosse un partner più difficile di altri nell'Unione europea non foss'altro perché
Intende difendere i suoi interessi con maggiore ardore ma la situazione si è aggravata con l'arrivo al potere
Dei fratelli Caccin rischi
Non hanno sempre torto in due gemelli quando pongono loro veto la ripresa dalla partnership strategica con la Russia non fanno altro che risponde boicottaggio della carne polacca che Mosca impone per punire Varsavia per la sua alleanza con gli Stati Uniti
Ma la per affermare la loro popolarità i calci Schiano giocato senza ritegno sulla corda nazionalista
Non contenti di aver condotto una guerra di retroguardia contro la riforma dell'istituzione europea hanno anche
La tendenza di rimettere in discussione compromessi che accettano la vigilia
L'ultimo esempio l'incidente è rifiuto dell'instaurazione di una giornata europea contro la pena di morte
Ma non c'è da stupirsi scrive le Monde all'interni fra Celli i fratelli Caccini schianti comunisti duri e vicini agli ambienti cattolici più integralisti hanno condotto una politica reazionaria nel senso etimologico del termine se non fossero vincolati agli accordi europei
Farebbero volentieri marcia indietro sulle liberalizzazioni sociali che hanno caratterizzato la Polonia di questi ultimi vent'anni niente indicati questa crociata morale Watch alla loro popolarità al contrario
Non rappresentano tutto la Polonia ma salvo sorprese durante la campagna elettorale occorrerà a a occorrerà abituarsi a vivere con loro così le Monte
In questo dito reale del fine settimana dal titolo irritante Polonia abbiamo praticamente concluso l'ultima segnalazione
Da Di Biasio di ieri che si occupava
Di Belgio della crisi politica che vive questo paese da ormai quasi tre mesi senza Governo se il Belgio scoppia la questione della scissione non è più un tabù in un Paese
Più radicalizza ATO che mai tra fiamminghi e valloni valloni questo il titolo in prima pagina un editoriale significativo a come titolo inclusione
Ma ancor più interessante un'analisi di agende spiccio Popovici Brussa del capitale di tutte le comunità la maggioranza degli abitanti della città che su cui si scontrano francofoni e fiamminghi non sono
Originari di Brussa non sono sostanzialmente Belci abbiamo concluso David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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