Tra gli argomenti discussi: Al Qaida, Esteri, Iraq, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
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Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale mercoledì dodici settembre questo appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale accurati David Carretta l'edizione di oggi sarà
Quasi integralmente dedicata all'Iraq all'audizione davanti al Congresso americano del comandante
E vite travolse dall'ambasciatore Ryan Air Crocker sono diverse
Le valutazioni che abbiamo trovato ieri sulla stampa internazionale
Alcuni quotidiani parlano di lungimiranza dei due responsabili americani come il Washington post in un editoriale
Ieri il New York Times invece ritiene che siano vuote parole quelle
Dette da Petra ostile del dall'ambasciatore
Rocca vi proporremo anche imprenditoriali del Time se del Guardian anche in questo caso diamo UE
Commenti contrapposti per il quotidiano conservatore di Londra sono stati fatti progressi in Iraq ed è dunque necessario ascoltare il generale Petraeus
Mentre per il Guardian Petra o se ha raccontato una storia che non c'è leggeremo anche un editoriale da Libération ieri
Senza ritorno al titolo e un intervento di foie dai rami
Professore alla giorno in su universi ti dalla Wall Street ma l'avete liberato un popolo gli iracheni di tutte le sette parlano di progressi non di guerra civile
Ci occuperemo però anche dell'anniversario dell'undici settembre lo faremo con le mondi suo editoriale di oggi
Sei anni fa
Questo stesso quotidiano titolava un commento siamo tutti americani
Oggi invece parla di vanità della potenza statunitense ma
Partiamo dall'Iraq dall'audizione del generale devi Petra o se dall'ambasciatore Ryan Crocker davanti al congresso americano dizione giudicata
Chiave per il futuro della strategia statunitense in Iraq volevo partire per editoriale del Washington post di ieri lungimiranza il titolo il comandante
Limitare l'ambasciatore americano in Iraq vedono progressi e la necessità di un impegno prolungato
Scrive il posti generale devi TETRA o se l'ambasciatore Ryan Crocker hanno detto lunedì che la nuova strategia delle forze americane in Iraq ha portato progressi militari e politici
E che il successo ultimo della missione irachena eh possibile ma l'ultima riga della loro valutazione davanti al Congresso era molto più sobria e saggia la dati determinazione ed impegno sostanziale da parte degli Stati Uniti
Saranno necessari ancora per qualche tempo non solo per realizzare gli obiettivi americani ma anche per evitare le devastanti conseguenze di un ritiro anticipato la nostra attuale politica
Dura e difficile ha detto Crocker ma le alternative sono molto peggiori il generale Petra OSP
Scrive ancora il post citato statistiche mostrano un netto calo della violenza Baghdad e in Iraq negli ultimi mesi
E questo in netto contrasto con alcune analisi condotte da esperti indipendenti scelti dal Congresso che la scorsa settimana avevano detto di non poter determinare sulla violenza settaria siti sia diminuita o meno causa ha detto che una brigata dell'esercito
è un distaccamento dei marine potrebbero essere ritirati quest'anno
E che il numero totale di soldati americani potrebbe tornare i livelli precedenti al lancio della nuova strategia lancio che è avvenuto nel gennaio del due mila e sette
Livello che potrà tornare quello pre gennaio due mila sette entro luglio due mila otto
Ma il generale prosa quel posta anche affermato che ci vorranno almeno sette mesi prima di poter dare un giudizio definitivo su un'ulteriore riduzione dei soldati americani
Come l'ambasciatore C.R.O. che l'ha spiegato il comandante americano credo che i problemi dell'Iraq richiedano uno sforzo di lungo periodo
Va beh tra ossia secondo il posto non ha risposto la questione più importante che ha di fronte a sei il presidente Josh l'abbia un bus
La principale fonte di conflitto in Iraq ha detto e la competizione tra comunità etniche religiose per il potere le risorse la nuova strategia era stata messa in piedi per dare agli iracheni l'opportunità di risolvere questa competizione in modo pacifico
Ma da questo punto di vista è stata un fallimento però che l'ha difeso il Governo iracheno ha suggerito la possibilità che con più tempo possa essere c'è ancora un successo
Ma la questione rimane se la riconciliazione politica che il Presidente si aspettava non è possibile nel futuro prossimo la missione americana dovrà rimanere immutata chi del post questa la questione a cui Bush dovrà rispondere
Molto più critico invece l'editoriale del New York Times ieri che potete leggere oggi sull'International Herald Tribune scrive il quotidiano Liberal
Per mesi il Presidente Bush ha promesso un'onesta valutazione della situazione in Iraq un nuovo sguardo sulla sua strategia di guerra un nuovo piano per come districare gli Stati Uniti dalla spirale morale della dalla spirale della guerra civile irachena
Ma nulla di tutto ciò è arrivato dall'audizione davanti al Congresso del generale TETRA o se dell'ambasciatore Crocker
E questo implicherà ulteriori scuse da parte di Bush per
Evitare di prendere decisioni serie nei prossimi mesi facendo proseguire la guerra
Oltre il duemila e otto questa è una
è un'altra quella quella quella di non aver commenti ed ha avuto una valutazione onesta da situazioni mira questa è un'altra delle tante promesse violate
Da Bush in questi anni è un'altra delle menzogne quanto i successi della Amministrazione il New York Times dei sintetizza così da sciocchi quei fai bouquet di rose passando alla missione compiuta fino alla più recente escalation delle truppe che avrebbe dovuto
Concedere il tempo è leader iracheni per unire il Paese speriamo scrive il quotidiano Liberal che il congresso non sia tanto folle da lasciarsi ammaliare un'altra volta
Anche se la cosiddetta sorge la nuova strategia di Bush ha creato uno spazio per respirare in termini di sicurezza i leader settari dell'Iraq
Hanno dimostrato di non avere la capacità nell'intenzione di usare questo margine di manovra quel che è emerso dalla testimonianza di Petra o se la previsione che gli Stati Uniti
Potrebbero
Ridurre le loro forze da centosessanta centotrenta mila soldati dalla prossima estate
A prima vista sembrerebbe un numero importante ma in realtà significa solo riporta alle numero di soldati americani a livello in cui erano quando Bush ha annunciato la sua nuova strategia lo scorso gennaio insomma
Per il New York Times come lanciare un oggetto verso l'alto e
Prendersi il merito se questo ricade grazie alla forza di gravità il generale
A anche reclamato una
Diminuzione stabile e significativa del numero di morti negli ultimi tre mesi
Anche ammesso che il numero degli attentati e troppo alto recenti studi indipendenti sono molto più scettici però sulla riduzione della violenza del principale successo citato da Petra ossia riguarda poi la Provincia di andar dove gli sceicchi locali avendo deciso di odiare Al Qaeda più di quanto o di non gli Stati Uniti si sono uniti agli americani nel combattere gli insorti questo sviluppo
Però non era un obiettivo che la strategia americana anzi ha sorpreso gli ufficiali americani e sostenere che questo sia un successo dovuto all'aumento del numero dei soldati e per il New York Times assolutamente
Disonesto andiamo alle conclusioni il principale obiettivo della nuova strategia di Bush era di ridurre la violenza in modo sufficiente da permettere leader politici di lavorare insieme
Di costruire un governo efficace di prendere decisioni per migliorare la Società irachena inclusa la condivisione delle risorse del petrolio il congresso ha fissato degli obiettivi che Bush ha accettato dopo che un'inchiesta indipendente ha detto che Baghdad non è riuscita a realizzare questi obiettivi
Crocker a dichiarato sostanzialmente il contrario
Ma è successo Pistomba stato è stato un comunicato in cui leader iracheni hanno promesso solo altri negoziati Petra house ammesso che successo in Iraq non sarà
Ne veloce né facile broker affermato che il successe possibile ma non può garantirlo contante ambiguità si potrebbe pensare che i leader americani stiano iniziando a pensare
Ha una seria strategia alternativa come ritiro anticipato e prudente delle truppe che noi scrive io stagni sosteniamo invece nulla il popolo americano però merita di più
Di quello che hanno offerto ieri un generale e un diplomatica questa la valutazione
Del New York Times che potete rileggere oggi sull'International Herald Tribune di diverso avviso invece il Times quotidiano conservatore britannico ascoltare TETRA osso sono stati fatti progressi in Iraq nonostante quelli che dicono sempre no il titolo dell'primo editoriale di ieri
Per tre anni l'Amministrazione Bush sia tenuta una strategia che ha sottovalutato l'instabilità politica e sociale dell'Iraq e di conseguenza le richieste dei militari americani
Ogni volta che il Pentagono annunciava che gli Stati Uniti avrebbero ridotto la loro presenza militare e si sarebbero concentrati in un ruolo di sostegno alle forze di sicurezza irachene la battaglia interna
All'Iraq si intensificavano Washington ha cambiato strategia solo all'inizio di quest'anno generale Petra o sull'architetto Della contro i soluzione
è il primo a riconoscere che è troppo presto per dire se il suo approccio segni l'inizio
Di una svolta per quanto incoraggianti nessuno dei recenti miglioramenti in termini di sicurezza può ancora essere descritto come irreversibile ma i progressi sono comunque rimarchevoli scrive il Times e non solo nei quartieri di Baghdad
Che non sono più zone di guerra ma anche nelle aree più recalcitranti dell'Iraq il cuore dell'insurrezione sunnita dove leader tribali si sono ribellati Al Qaeda e ora quindi a migliaia si arruolano nelle forze armate irachene
I mercati hanno riaperto i ministri stanno
Cominciando a lavorare grazie non migliore Intelligence locale il numero degli attentati e diminuito significa
IVA mente insomma per il Times poco a poco la dinamica in Iraq sta cambiando cambiando abbastanza da rendere l'ipotesi di ritiro qualcosa
Di rilevante anzi in grado di provocare danni la questione però ora è di sapere se la dinamica politica Washington è in grado di cambiare alla luce delle valutazioni del generale Petra ossia dell'ambasciatore Crocker
I democratici sono stati ossessionati negli ultimi nove mesi dalla necessità di fissare scadenze per il ritiro dei sulla tematica anni
Argomento rispettabile a favore di questa scadenti queste scadenze era che avrebbero costretto le fazioni politiche era che nacque operare in realtà
L'effetto sarebbe l'opposto cioè rafforzare gli estremisti e iter delle milizie i democratici e repubblicani devono dunque ascoltare secondo il Times argomentazioni del generale Petra OSP
A favore della nuova strategia i blocchi di partenza per un nuovo Iraq sono stati costruiti localmente non a livello nazionale la questione se la pace in alcune zone del Paese porterà
A sforzi più profondi per la riconciliazione Nacci triennale i successi
Frammentati non fanno notizia ma nascondere sotto il tappetino una strategia potenzialmente vincente sarebbe sbagliato iracheni non si sono innamorati degli americani ma vedono l'America come loro alleato necessario contro i nemici interni
Il messaggio è che la fermezza la costanza portano risultati la corsa verso l'uscita invece significherebbe tradire gli iracheni così
Il Times scrissi il mio posto l'editoriale di ieri del Guardian il rapporto che travolse raccontare una storia che non c'è
Per il quotidiano britannico diaria laburista e pacifista la testimonianza del comandante americano in Iraq davanti al Congresso era una cosa vento
Molto atteso e non solo perché il Presidente Bush aveva puntato su questo rapporto per evitare di affrontare questioni che invece avrebbe dovuto affrontare direttamente
Per
Tanto attesa con la testimonianza che la sua natura e inevitabilmente cambiata quando Petra uso aveva accettato di comandare la essa nuova strategia americana quella contro il suo reazione
Aveva promesso di fare un rapporto onesto al Congresso a gennaio si al congresso sul popolo americano davano per cosa per scontato che questo nesso soldato in caso di fallimento della strategia lo farebbe detto chiaramente
Quel che abbiamo visto lunedì non era il sul dato professionista per Strauss semmai
Il politico per cause di cui discorso
Cioè dateci più tempo il piano per arrivare alla stabilità funzionerà
Il cui discorso non è più credibile scrive tra l'altro il Guardian che poi ripercorre alcuni dei passaggi della nell'audizione davanti al Congresso come più volte ripetuto lo stesso Petra o su una campagna efficace deve funzionare su diversi fronti simultaneamente a partire dalla capacità di conquistare i cuori elementi
Di quelli che sostengono l'insurrezione
Non è così perché un sondaggio di circa il settanta per cento dell'iracheni ritiene che la sicurezza sia peggiorata nelle zone coperte dalla nuova strategia e questo sondaggio corroborato dei dati dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati secondo cui più di sessanta mila iracheni
Lasciano le loro case ogni mese dieci mila in più rispetto a prima nell'inizio della nuova strategia un altro dato è chiaro secondo il sondaggio
C'è una maggioranza degli iracheni cinquantasette per cento che esprime sostegno per gli attacchi contro le forze della coalizione insomma conclude il Guardian
Il generale potrà anche ottenere i mesi extra che vuole ma è chiaro che l'era del potere americano in Iraq è superata
Per gradi o più drammaticamente prima o poi le forze americane inizieranno a ritirarsi lo faranno
Non nell'interesse del popolo iracheno come dovrebbero ma sulla base del calendario politico americano lo faranno non perché un Presidente americano si è assunto la responsabilità di aver lanciato una guerra catastrofica
Bush in realtà a abdicato lasciando la questione del ritiro dei soldati americani al suo successore così
Il Guardian analoghi concetti vengono espressi anche da
Ringrazio sebbene con meno veemenza nel suo editoriale ieri senza ritorno
Anche questo quotidiano progressista francese a come anche altri alle idee molto chiare più di quattro anni dopo l'intervento in Iraq una sola cosa
Certa la guerra di Buscè un immenso disastro che è costato la vita migliaia di americani era che ENI civili e militari minaccia di destabilizzare la Regione
A lungo l'opinione pubblica americana si è allineata un Presidente che ama chiamava tutto dagli Stati canaglia alla lotta contro il terrorismo internazionale
Ma da diversi mesi il vento e girato oltre Atlantico Buscè oggi screditato laminato e in tutti i sondaggi gli americani dicono di volere una cosa sola ritorno a casa dei loro soldati
Anche per tra o spagnola di un ritiro in diverse tappe ma la prudenza di questo militare la Duccio la dice lunga sulle difficoltà dell'esercizio tutti gli esperti sono d'accordo nel dire che ruota intorno però mantenere le sue truppe in Iraq ancora per lunghi anni
Pena vedere esplodere un Paese più che mai diviso tra sunniti sciiti e curdi e senza un governo degno di questo nome
Insomma a qualche mese dalla sua partenza definitiva dalla Casa Bianca ciò sta a più voci
Sa molto bene di aver partorito un mostro iracheno e che lo lascerà in eredità al suo successore infine l'ultima segnalazione dal Wall Street Journal Europe
Non abbiamo tempo di leggerlo
Anche perché è molto
Lungo un intervento di foie d'Adjani professore raggio notti insonni vere siti
Il titolo però sintetizza perfettamente quel che pensa al MUR stringere mamma avete liberato un popolo iracheni di tutte le sette parla non di progressi non di guerra civile
Ieri era anche l'anniversario dell'undici settembre l'Hammond
Dedica allora questo tragico evento e a quanto accaduto in questi
Sei anni il suo editoriale ed al siamo tutti americani
Titolo dell'editoriale di dell'ex direttore sommati Colombani pubblicato a poche ore dagli attentati
Alle Torri Gemelle
Siamo arrivati alla
Vanità della potenza questo il titolo scrive le Monde sei anni fa l'undici settembre faceva scoppiare le contraddizioni tra l'onnipotenza della vulnerabilità degli Stati Uniti per la prima volta dalla guerra con il Regno Unito nel mila ottocentododici
L'America è regredita sul suo suolo
Gli USA hanno reagito comuni per potenza cercando di portarsi dietro
In una guerra totale contro il terrorismo il loro alleati e al di là la comunità internazionale sono riusciti a formare questa coalizione di un volontari per combattere in Afghanistan i talebani che avevano accolto e sostenuto Bin Laden
Hanno fallito nel ricostruire questa alleanza quando
Hanno voluto cacciare Saddam Hussein dal potere con la forza
La solidarietà quasi spontanea di cui erano stati oggetto dopo l'undici settembre si è trasformata al meglio sfiducia al peggio in ostilità
Mai la popolarità degli Stati Uniti e del loro Presidente è stato tanto bassa in tutti i continenti come oggi
Moltiplicando i controlli non esitando limitare le libertà individuali gli americani finora hanno potuto mettersi al riparo da nuovi attacchi di Al Qaeda ma questo non vuol dire che sono diventati più impermeabili di altre democrazie a sei anni dopo l'undici settembre
Sono appena meno vulnerabili e soprattutto non sono più onnipotenti sì se finiti restano il Paese più forte militarmente la loro potenza si scontra sul terreno in Afghanistan come in Iraq alle dure realtà della guerra di guerriglia
Sul piano politico il bilancio di questi sei anni non è più brillante
Idea utopica della democratizzazione del grande Medioriente senza abbiate in Mesopotamia per controllasse del male si è rafforzato con l'Iran di Ahmadinejad e cerca di approfittare dell'impopolarità degli americani degli occidentali
Dall'Afghanistan alla Palestina persuaso che Bush non possa lanciarsi in un altro conflitto perché impantanati in Iraq
Ahmadinejad continua il suo programma nucleare senza prestare attenzione agli avvertimenti alle sanzioni
Il Presidente americano e però convinto che le difficoltà attuali siano solo inerzia rispetto al giudizio della storia che invece li renderà giustizia inattesa però metterle altre democrazie occidentali e i suoi alleati in una posizione sempre meno confortevole
Quella DS divisi tra
La disapprovazione di una politica pericolosa e le petizioni di amicizia per un grande popolo che
Tuttavia sì sbaglia questo giudizio nelle mondi a proposito dell'undici settembre della potenza americana banche citato lei un altro editoriale di ieri del Washington post il ritorno di al Qaeda i terroristi hanno di nuovo un santuario questa volta non è l'Afghanistan e Pakistan
Da dove sono passati tra gli altri responsabili del complotto terroristico in Germania la scorsa settimana ricorda al Washington post
Da un punto di vista della sicurezza nazionale americana questa situazione in per le labile non sottovalutiamo nelle difficoltà
Per il terreno né l'inafferrabile Italia Al Qaeda comprendiamo anche le complessità della politica interna pachistana
Ma siamo d'accordo con quanto scritto dai due copresidenti della Commissione sull'undici settembre due giorni fa il Pakistan conclude il post deve prendere l'iniziativa di chiudere i campi talebani di sradicare Al Qaeda ma gli Stati Uniti se il Pakistan non lo farà
Devono agire abbiamo concluso David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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