Welfare promotore di sviluppo

Assessore
Bene
Buona serata buon lavoro a tutti cominciano i nostri lavori con dei LEA consuete calorico ritardo ma insomma mi sembra siamo abbastanza nella norma
Diamo inizio dei nostri lavori Haring vedete che mancano alcuni R. attori ancora
Che dovrebbero essere presenti ci stanno raggiungendo aerei i Paesi sono soprattutto a chi partecipa la tavola rotonda
Delle undici se l'è presa forse un po'più comoda
Noi
Allora questa giornata
Di oggi che noi consideriamo come altri nazionali ACLI Regionali di Puglia i provinciali in una giornata molto importante anche in termini di approfondimento rispetto alla nostra
Visione di voler fare e anche alcune proposte specifiche che intreccia ero quelle che sono le problematiche
Le è questioni che attengono al nostro Sud
Abbiamo parlato di un welfare promotore di sviluppo
Questo Guelfa al promotore di sviluppo all'interno di questa giornata di oggi lo vogliamo leggere davvero a partire dal sud e che abbia indetto laboratorio per un welfare promotore di sviluppo nel Paese Ernesto ed in particolare
Allora la giornata di oggi vedrà fondamentalmente due sessioni
Una prima sessione è quella di stamattina della prima mattina con vedete come da allentare io i saluti della presidente regionale delle ACLI di Puglia
I saluti di Antonio Giuffrida e vice Presidente della Fiera del levante che PC ospita l'introduzione di Vincenzo Purgatorio Presidente provinciale delle APT di Bari
Avremo questa prima sessione più di approfondimento tematico dove col nostro Presidente nazionale Andrea Olivero metteremo in campo quelle che sono le nostre ipotesi e proposte nel merito
Delle politiche sociali soprattutto all'interno di un dibattito molto caldo anche nel Paese avete visti insomma
Tutti gli ha dibattuto che c'è in atto rispetto anche alle aree al manifesto sull'è infatti presentato dal Governo pone
Tutte le questioni tutti i dibattiti delle perplessità che ha sollecitato sia nell'opposizione si all'interno delle stesse forze di governo
Io ho una secondo momento le politiche diventar la sfida della cittadinanza vista da sud con Emanuele arance atti cosa che è direttore delineasse
Seguirà una seconda unità perché abbiamo voluto più di confronto
E di approfondimento con alcuni interlocutori che e a avaria titola vario modo sono comunque coinvolti in questo processo di
Costrizione della cittadinanza
Quindi io non mi dilungo oltre anche perché appunto il ritardo si sta accumulando e comincerei col dare la parola a Giuseppe adibito Presidente regionale delle attività Puglia grazie
Grazie vittoria
Questa prima la
Che ho vissuto tanti anni fa quando ero giovane prima come Presidente
Presidente di circolo e poi come assessore comunale del mio comune
E incomincia è occupanti politiche sociali
Sì vi interventi specifici per soggetti e famiglie bisognose di allora esisteva
Essi Stern altri organismi esisteva soltanto lei i più anziani ce lo ricordo non poi sono stati sciolti era l'Ente comunale di assistenza
Tale politica originariamente di indirizzo paternalistico sono divenute sempre più complesse e al contempo necessarie accompagnando
Il cittadino e la comunità nel suo sviluppo civile ed economico
Oggi queste politiche sono la chiave di lettura è una sfida e poi ogni democrazia
Il sì ma questo neologismo che abbiamo ereditato dalla realtà anglosassone Uefa
Vi è anche un altro termine che noi delle ACLI stiamo sperimentando sia all'interno della nostra organizzazione che all'esterno al Governo anzi
Ossia il Governo partecipato o e orizzontale ho fatto questo premesse
Perché attraverso i nostri convegni di incontri di approfondimento abbiamo c'era tempo IdV individuata nel welfare
Non solo Porto evita di sviluppo dei nostri territori
Ma anche attraverso una politiche di inclusione di legalità una nuova politica sociale che mette insieme le diverse articolazione all'anno società
Con idee diverse e soggetti sociali e dia prova di carico e a me alle innovazioni
Ha ragione il nostro Presidente nazionale Andrea Olivero quando dice che bisogna ripensare la politica partendo dai luoghi concreti in cui le persone devono e abitano
Da qui
Delle esperienze vissute dei nostri territori ai bisogni che la comunità pugliesi ci chiede ICI domanda
Talvolta ci implora
A tutto questo noi dobbiamo rispondere in termini concreti per evitare che anche sacche di emarginazione i ritardi non
Lo sviluppo e rallenti enorme crescita economica alla nostra realtà
Se amo molto preoccupati perché dovranno i rischi che vuole fare per imploso da
Sono reale se non siamo pronti a recepire con tempismo la voglia di cambiamento che c'è nel Paese soprattutto se non daremo le risposte che lei conosca comunità
Spetta
Sì sono fortemente preoccupato dalla vecchia e nuova disoccupazione mi riferisco in particolare a quarantenni cinquantenni che faticano ad entrare nel mondo del lavoro ora rientrare nel mondo produttivo
Dal sistema previdenziale che rischia di le alcalino altri giovani
Senza certezze all'assistenza sanitaria pubbliche ormai ridotta soltanto a mantenere in attivo IBA certe e non per ultimo maltrattamenti che stiamo a riserve Dante
Riservando agli immigrati
Noi delle ACLI come privato sociale che da anni guardano ai cambiamenti
Non lanciamo sull'allarmi sociali ma c'è un neanche consapevoli c'è una politica sociale attende paziente può rappresentare la svolta storica e diventare pro e motore di sviluppo
Abbiamo dinanzi a noi
Una sola strada quella della governance il cui tutti i soggetti pubblici e privati si sentano protagonisti
Di un processo di governanti di governo partecipate ad orizzontale affinché si possa avviare in uno sviluppo più organico e certo
E concludendo approfitto per
E salutare e ringraziare il Presidente nazionale i questa sua presenza in Puglia
Di Roberto Oliva Segretario generale vittoria Bonecchi la responsabile del dipartimento del nelle proprie dichiarazioni se all'eroe nazionale
Tutti gli ospiti relatori
I porti donare mi permette di salutare e ringraziare Armelloni il Presidente apre il giornale dalle anche dalla Lombardia
E i baresi e da rivolgiamo barese barca volta dico che il Presidente Provincia di Milano poi tutti quanti voi il saluto in più cavi grazie
Grazie avente reciproco io direi passiamo ora la parola ad Antonio Giuffrida vice Presidente della Fiera del levante posto che ci ospita per questa nostra giornata di oggi
Grazie davvero prendendo
Un benvenuto
A tutti voi e alleati
Qui in Fiera
Valuteremo poi il Sottosegretario Cristina De Luca ma intanto un benvenuto al Presidente Andrea Olivero
Presidente nazionale delle ACLI un benvenuto al Presidente regionale ardito
E un benvenuto alla dottoressa Boni
E infine ma non da ultimo al Segretario provinciale delle ACLI Enzo Purgatorio e a voi tutti
La fiera
E la Fiera e il luogo dell'incontro
è il luogo dell'incontro
Dell'offre della domanda dell'offerta ovviamente
Una fiera
Nasce si alimenta
Dagli scambi sugli scambi
Noi abbiamo voluto questa nuova Presidenza
Già da questa campionaria insistere molto sul
Su un aspetto relativo agli scambi commerciali non c'è scambio commerciale se non c'è
Incontro di uomini e di donne se non c'è l'incontro di culture
è una il tema che le le ACLI hanno scelto per questo convegno da svolgere qui
Presso di noi e in quest'occasione
La campionaria La sette settantuno esima campionaria
E quanto mai credo in linea con il tema che noi abbiamo posto quest'anno alla campionaria
Guardi for promotore di sviluppo perché appunto
Se lo sviluppo non è solo lo sviluppo monetario lo sviluppo economico tout-court ma lo sviluppo è
Ben altro e allora questo tema che voi ponete all'attenzione
Nella campionaria e assolutamente coerente con lo spirito
Con il quale noi vogliamo affrontare questo lavoro in Fiera del levante
E quindi un grazie anche per questo insomma non solo per essere per aver scelto questa sede ma anche per aver scelto questa sede per discutere
Di questi temi e da nuovi nel Mezzogiorno in Puglia sono particolarmente importanti diciamo rilevanti
Io vorrei solo chiudere anch'io con un riferimento ad una frase che ante mi è piaciuta del presidente Oliviero
Quando lui diceva che il muro ha detto diciamo che il welfare che vogliamo non è un materasso più o meno scomodo ma una bicicletta
Sapete che non lo biciclette come promuoviamo l'accesso anche in Fiera le biciclette la
Una bicicletta chiamata mettere in moto da protagonisti attori e fruitori per dare più possibilità a ciascuno ecco noi crediamo
Che la Puglia al Mezzogiorno debba essere sempre più protagonista dello sviluppo dell'Europa
Perché l'Europa ha bisogno della spinta che proviene
Dalla sua area mediterranea e qui in questo credo
Che il vostro la vostra riflessione di oggi possa darci utili
Suggerimenti grazie
Grazie ad Antonio Giuffrida con
Questo è il TAR non materasso scomodo ma bicicletta cominciamo ad approcciarci a quello che il nostro lavoro di oggi dando anche la parola Vincenzo Purgatorio che introdurrà
In Austria fuori
Cari amici acquisti autorità vice Presidente della Fiera professor Ciuffreda che ringrazio in particolar modo per la gentile ospitalità
Questo convegno intende ambire a diventare il primo appuntamento di un cammino che viene da lontano che le acque di Bari intendono avviare qui in Fiera e nei prossimi anni
Abbiamo inteso definire la prima tappa di questi itinerari e con il titolo guai far promotore di sviluppo come espressione di un progetto che non solo è all'ordine del giorno nella riflessione dei partiti nel Parlamento e del governo di queste settimane
Ma siccome ATI in generale come sistema del terzo settore poniamo l'attenzione da anni come una delle priorità economiche politiche di questa fase
Sto parlando di quel binomio quel fare sviluppo che per molti è un'antitesi ma che per noi invece è una sintesi
Le politiche sociali e gli investimenti necessari a loro potenziamento non sono alternative a quelle di sviluppo Manzi come dice il nostro titolo ne sono il motore anzi il promotore
E per certi aspetti il PRAE motore se mi si lascia passare l'espressione
Una sintesi che è particolarmente sentita qui a sud in questa Regione
Già nel novembre del mille novecentonovantasette dieci anni fa teatri nazionali avevano individuato Bari per una riflessione sullo stato di avanzamento della innovazione dei sistemi di Welfare
Con il convegno intitolato la dote marittime per una riforma delle politiche dei servizi sociali e sanitarie
In quella sede ponevamo la centralità della famiglia per orientare scelte strategiche per integrare le politiche sociali e sanitarie nel territorio
Una forte indicazione di decentramento che trovo risposte legislative efficaci nel piano sanitario nazionale del ministro Rosy Bindi
Tuttora ancora valido e innovativo e più tardi nella legge trecentoventuno del Ministro Livia Turco che segnava una svolta epocale con una forte spinta al decentramento nella integrazione dei servizi sociali sul territorio
Le successive leggi regionali tra cui la diciassette prima e soprattutto la legge diciannove del due mila sei emanata dal nuovo Governo regionale della Puglia a cui non abbiamo fatto mancare il nostro contributo di idee e proposte per la tutela delle famiglie pugliesi
Hanno rappresentato uno strumento ancora tutto da sviluppare con il protagonismo dei territori attraverso un affetto una effettiva attuazione di piani sociali di zona
Di grandi innovazione che tuttavia va implementata verso una sempre più efficace integrazione dei servizi e del sistema dei Comuni e delle aziende sanitarie locali
Integrazione e che non solo è occasione bis di miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia dei servizi ma anche di qualificazione risparmio della spesa delle risorse sul territorio
Sono queste mi pare intuizioni e linee di orientamento delle politiche di welfare che si stanno sempre più affermando e che non vengono messi in discussione se non da chi
Da semplice contabile si limita a definire di investimenti per i piedi politiche sociali come una vera voce di spesa
Ogni anno ci ritroviamo Regioni dalla Fiera ad assistere al dibattito a volte stucchevole sulla composizione della Finanziaria
Purtroppo però mi pare giungiamo anche quest'anno alla formulazione di questa legge senza alcun cambiamento di metodo mentre al contrario sarebbe necessaria una vera e propria riforma della legge contabile fondamentale per la nostra Repubblica
Ecco perché abbiamo scelto la campionaria barese come luogo privilegiato per sviluppare una ricerca che non è solo locale come efficacemente sintetizzarlo svolga di in questa settant'sulle somme dizione
La nuova sede della Fiera del levante eh il mondo
Ricercare la sintesi tra politiche sociali e sviluppo dove le prime divengono coprotagonisti insieme ad altri fattori dell'approvazione dello sviluppo di aree come quali quelle del nostro mediti del nostro meridione dei Balcani e del Mediterraneo
Apprendo sia loro opera lo stesso scacchiere internazionale afflitto dalle contraddizione di una globalizzazione senza anima il senso umanità
è una ricerca che non può non partire da Bari e dalla fine del levante
Infatti è questi luoghi in cui le aziende espongono i propri prodotti migliori
Grazie oggi in Fiera espongono oggi una forte idea
Lo sviluppo economico e sociale può essere incentivato da uguali il fatto che rimetta al centro la persona intesa come risorsa e non come fattore di criticità
Ma di questo parleranno più diffusamente con maggiore profondità il nostro Presidente nazionale Andreoli vero il direttore dell'EDISU il dottor Ancelotti cosa e di protagonisti dalla nostra tavola rotonda a cui rivolgo il mio personale saluto
E sentito ringraziamento di tutti gli artisti di terra di Bari
Abbiamo una ricerca che intendiamo perseguire con determinazione e tenacia anche grazie alla collaborazione della Presidenza nazionale e di quella regionale di Puglia del reato
è una ricerca ambiziosa e di lungo respiro certamente ma capace di tenere ben saldi piedi non solo per terra ma nel mondo
Nel mondo del lavoro nel mondo dell'esclusione nel mondo dello sfruttamento nel mondo delle povertà vecchie e nuove
In questo mondo di cui la Poli e parte e al tempo stesso meta fonte di speranza più riscatto uno anno civile economico culturale di tanti cittadini dal mondo
Una Puglia che come acquisti vogliamo contribuire a costruire
Con umiltà ma anche con la consapevolezza di una storia di uomini di dire di opere una storia quella Christa protagonista del cambiamento non solo del passato ma anche del presente e del futuro
Grazie Vincenzo e ora la parola al nostro Presidente nazionale proprio nella logica che porta anche miliardi titolo della sua comunicazione il sud laboratorio per l'Uefa promotore di sviluppo
Politiche sociali promozionali che siano capaci di
Mettere a frutto i talenti le potenzialità che il sud porta e non concepite politiche sociali sono in termini appunto riparatori o peggio ancora assistenzialista
Grazie a parola Andrea
Bene saluto anch'io tutti i partecipanti in particolare gli organizzatori attivi di Bari e della Puglia
E gli ospiti che sono qui con noi per questa riflessione a cui noi i diamo particolare importanza abbiamo voluto fortemente questo quest'incontro insieme
Come ritocco Vincenzo purgatorio perché riteniamo che davvero sia necessario anche in questo luogo direi soprattutto in questo luogo
Dove si discute si progetta allo sviluppo per il Sud affermava e la necessità che il Welfare ossia considerato investimento e non costo
E
Per ribadire che il soggetti della società civile tra i quali
Le ACLI ma anche tanti altri oggi questo tavolo cioè
Una delle coordinatrici del forum del delle portavoce del Forum del terzo settore ecco abbiamo
Ecco con tutti questi soggetti la volontà di candidarci anche a
Dimostrare nel concreto la possibilità appunto di costruire un UE il faro promotore cioè capace di sviluppare crea capace di far crescere
Prima di confrontarmi però con voi su questi elementi
Che noi come dice lo consideriamo Basili del basilari per la creazione di un Guelfa al promotore di sviluppo
E prima di andare anche a
In estrema sintesi
Evidenziate alcune proposte iniziative concrete che sul territorio anche stiamo sviluppando vorrei riflettere su alcune luci ed ombre del nostro meridione cercando di inserirlo dentro una prospettiva di ampio Rizzo
Come diceva Giorgio la Pira
Che per cento del nostro convegno incontro l'azione di studio abbiamo dedicato a questo grande Sindaco il Sindaco santo come veniva chiamato ma
Lo dico con un certo orgoglio anche al
Presidente e fondatore delle ACLI di Firenze Giorgio la Pira una serrato specifica ecco diceva
Questo grande uomo del sud spesso si dimenticano che lo si associa con la sua città Firenze e non con la sua la sua la sua patria questo cristiano siciliano come amava definirsi
Diceva che non è sufficiente fermarsi a guardare dal basso la fatica che il fiume fa nel girare le avance
è necessario guardare dall'alto dove il fiume va a sfociare per fare volentieri denaro secco proviamo a guardare un po'dall'alto il nostro sistema e quindi anche a motivarsi maggiormente il senso farsi prendo l'appunto dall'Anzio delle tante cose che in particolare parlando di politica sociale UE il favore non vanno
Se vogliamo che il sud
Innesti un'azione di sviluppo serio c'è bisogno che riscopre la sua vera vocazione se c'è da più parti
Ritrovando le proprie aspirazioni che sono iscritte nella storia si può efficacemente lavorare per alimentare le peculiari potenzialità
Il sud non uscirà dall'ENPAS in cui sembra entrato se si limiterà ad imitare gli altri
Per questo pensiamo che sia un laboratorio di sviluppo
Occorre avere il coraggio di rivendicare una misura critica nei riguardi di un mondo che ha costruito sull'ossessione del profitto della velocità i suoi parametri essenziali
Ci dice il sociologo Franco Cassano
Ogni Paese ha una sua storia attraverso la quale può interpretare lo sviluppo costruendolo sulla base di quelle che sono le sue esigenze di quella che la sua storia la propria voce
Cantare con la voce degli altri è una falsità bisogna cantare con la propria e soprattutto
Rivendicare alcuni elementi che appartengono assunto
Queste parole siano fondamentali anche rispetto al tema delle politiche sociali
Vorrei allora ricordare la vocazione del nostro Mezzogiorno che geograficamente al centro del Mediterraneo che riporta il portale di convivenza dei popoli e di civiltà luogo di scambi economici culturali fin dall'antichità
Le prospettive di questa terra sono ampie in rapporto diretto alla loro capacità di aprirsi di entrare in relazione di diventare volano di sviluppo per tutta l'area del Mare Nostrum
Viviamo nella
Epoca della RAI Tre
Non lo possiamo dimenticare quando ipotizziamo prospettive di sviluppo economico e sociale
La globalizzazione noi lo sappiamo non è solamente uno scambio di risorse finanziarie
Che non intercetta poi l'economia reale
Gli investimenti si spostano dove si è capaci di connettere ai flussi globali una forte a ricca una forte ricchezza dei territori non soltanto ricchezza economica ma anche culturale e sociale
Abbiamo di fronte alcune sfide da affrontare con chiarezza
In primo luogo mi riferisco all'illegalità
Mi rimangono impresse le parole di Antonino Diliberto che appunto ho incontrato ad Orvieto
Antonio Diliberto e
Il presidente della
Associazione Padre Nostro don Puglisi
Che opera a Palermo associazione che come molti di voi avranno letto ha subito nella in questa settimana ben due attentati
E continua a essere versata costantemente perché opera in terreni e beni confiscati alla mafia
Cercando di fare educazione in un quartiere impossibile come il Brancaccio
Ebbene
Diliberto pochi giorni fa diceva
Questo artista abbiamo costruito un centro una un circolo all'interno del centro Padre Nostro Segni non siamo credibili noi se qualcun altro che lo è
C'è qualcun altro colore
Non possiamo delegare temi come la legalità e la sicurezza come non possiamo tapparci gli occhi o camminare in parallelo
Prima o poi ci andremo a scontrare prima o poi
Sì
Lasceremo sopra farlo ora
C'è bisogno di pari opportunità anche per input chi investe non è possibile che se un imprenditore porta i suoi soldi nel sud rischia di vedere bruciati sui cantieri nell'arco di una notte
Qui mi ricollego anche alle
Proposte avanzate proprio in queste ore dal Ministro Amato sull'ipotesi di un tuttora la terra gli imprenditori del Sud ben vengano iniziative di questo genere
Non pensiamo di risolvere con uno slogan o o semplicemente invocando un senso civico un senso etico in questi nostri imprenditori ebbene nel fare anche questo ma dobbiamo dare delle risposte concrete perché ricordiamoci se noi non siamo credibili quindi non tuteliamo qualcun altro
E credibile nelle sue minacce del suo modo mafioso appunto di operare
C'è una responsabilità delle istituzioni e qui non posso che unirmi alle parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che pochi giorni
Fa ha espresso il più convinto appello al Governo al Parlamento alle assemblee e agli organi di governo regionali e locali
Perché siano adottate ulteriori misure destinate adeguate risorse attuati necessari coordinamenti
Se allo stato è chiesta la garanzia della sicurezza a noi dico noi anche come società civile a quanti sono qui
E chiesta la credibilità la capacità di vivere i luoghi per non lasciarli al degrado sociale che il terreno fertile per la malavita organizzata
Tutti dobbiamo assumerci le nostre responsabilità
Noi siamo parte della società civile la collaborazione con Libera ad esempio
Può
Essere significativa questa associazione che abbiamo fatto nascere proprio nella
Prospettiva di una risposta collettiva rispetto alle mafie
Ma dobbiamo ricordarci che nella nostra azione sociale quotidiana che abbiamo il compito di coltivare promuovere e far crescere il capitale sociale dei luoghi nel quale viviamo
Condividiamo in questo senso la decisione dei rappresentanti siciliani di Confindustria di espellere gli imprenditori che pagano le tangenti che sono collusi o che non collaborano con le forze dell'ordine
Ci sono fatti passi da gigante in questo senso dalle testimonianze solitarie di martire della legalità come Libero Grassi
In secondo luogo vorrei sottolineare la carenza le carenze infrastrutturali
Non basta dichiararsi favorevole al mercato un imprenditore investe quando vede prospettive di sviluppo
Per un'azione nuova c'è bisogno di un intervento efficace delle istituzioni siamo d'accordo con l'impegno del Governo al rifinanziamento attraverso i fondi comunitari per le politiche di sviluppo del Mezzogiorno
Ma abbiamo paura che rimangano intenti confuse
La debole crescita meridionale negli ultimi anni sirena infatti come sospinta da una spesa pubblica che non riesce a tradursi inc fattore strutturale di crescita e in potenziale di sviluppo
Ecco qui il perché noi vogliamo indagare questo tema del welfare di sviluppo sul web side si spendono risorse imponenti anche al sud ma queste non diventano fattori di sviluppo perché
Non sembra essa si la forza di un'azione coordinata tra le Regioni mentre assistiamo ad interventi a pioggia che producono risultati poveri
Spesso si manifestano segnali di impotenza come sembra indicare alcuni dati al Ministero dell'economia che evidenziano una carenza progettuale
O se abbiamo ad esempio che la Campania la Puglia non hanno ancora stanziato il quarantacinque per cento dei fondi europei risorse già programmate
Eppure lo abbiamo ascoltato ieri dalla governatore Draghi
La crescita solida per tutta l'Italia se soltanto se decolla il sud
Questo lodevole
Presente tutti tutti al Governo ma anche i nostri imprenditori del nord
Ecco questo è fondamentale
E quindi importante promuovere una politica coordinata ci chiediamo se l'esistenza di problemi infrastrutturali comuni non si possa tradurre anche in opportunità comuni
Penso ai rifiuti penso alla distribuzione idrica
Sta Regione poi hanno
Una storia straordinaria a questo riguardo Ai Trasporti sultano tailleur trasporti navali
Ci sono risorse del territorio da attivare per avviare un circuito virtuoso quelle storico-culturali
Non devo spiegare a voi in quale territorio ricco di storia noi oggi siamo
Quelli ambientali
Oltre
Alle cosa che già vediamo
Che abitualmente sono evidenziate in questi anni ne stiamo riscoprendo di diverso e che spesso rischiamo poi di buttar via penso
Paola percorrendo l'autostrada pugliese ai tanti olivi centenari che sono presenti risorsa preziosissimo che spesso
Non abbiamo valorizzato però non si può immaginare il sud come un grande polo turistico mondiale se poi non ci sono discariche se è difficile da raggiungere se manca l'acqua
Questo un tema che dobbiamo affrontare eppure noi
Abbiamo ben presente ad oggi stiamo facendo pochissimo sul turismo
Ma complessivamente come Paese il sud sicuramente a uno specifico ma complessivamente come Paese vi do solo questo dato che qui
Che abbiamo raccolto nella settimana di studi
Barcellona città che fino a vent'anni or sono godeva certo di fama ma
Insomma sonnecchia fa a oggi cinquanta milioni di turisti all'anno la nostra Venezia né a venti
Facciamo appunto
Appunto i nostri i nostri conti
Anche alcune linee di innovazione come l'agroalimentare o le energie rinnovabili sono state anche richiamate dal Presidente del Consiglio Prodi propria l'apertura questa Fiera del levante sarebbero sicuramente favorite da un'azione coordinata
Nella valorizzazione delle ricchezze locali in prospettiva promozionale anche noi come parte del terzo settore siamo chiamati ad offrire il nostro contributo
Ci sono nuove occasioni di impegno come la collaborazione con la Fondazione per il Sud ascolteremo poi con
Il presidente della Fondazione Savino Pezzotta
Ci sono già realtà vivaci che vanno sostenute come il progetto Policoro della Chiesa italiana piatto da ormai oltre dieci anni che ha prodotto tante piccole iniziative ma significative sui nostri territori di micro imprese imprenditorialità
Di valorizzazione appunto delle risorse
Curare reti di cooperazione sociale va nella direzione della promozione di tessuto locale va nella direzione di grande opera di riscoperta di nodo cruciale nel Mediterraneo che nel sud e particolarmente importante intraprenda
Per quanto attiene alle
Questioni legate al Welfare che sono appunto poi sento della nostra riflessione
E che però sono strettamente connesse alle cose che ho poc'anzi detto vorrei
Ma perché in avvio evidenziare due urgenze
Che emergono guardando a alcune delle caratteristiche demografiche del nostro Mezzogiorno innanzitutto vorrei sottolineare l'incidenza dei flussi migratori cosa che abbiamo sempre detto ma
Che se non specifichiamo bene forse talvolta appunto
Non si porta poi delle scelte
Da una parte ce lo dice l'ultimo rapporto Svimez
Nel nord Italia si trasferiscono per lavorare circa duecentosettanta mila giovani
Non si vedevano questi numeri dagli anni Sessanta
Con la differenza però oggi ad emigrare sono i più istruiti raccontano di allora
Nella nostra società dei flussi
Coloro con che hanno maggiori possibilità possono scegliere il loro futuro
Possono accogliere l'opportunità di muoversi mentre i più deboli quelli senza possibilità rimangono legati al loro territorio come imprigionati
Ci diceva recentemente sociologo Riccardo Prandini abbiamo quindi bisogno di favorire lo sviluppo locale se non si vuole che pian piano alcuni nostri territori vengano abbandonati a se stesse
Dall'altra parte sulle coste del nostro meridione arrivano gli immigrati dal sud del mondo la sfida per promuovere integrazione interculturale mantenendo un clima di legalità e sicurezza e aperti
Le prospettive di sviluppo passano per l'integrazione per la capacità di creare una nuova drammatica del convivere
Gli atti in questa Regione sono attive in tutte e cinque in tutte le cinque Province con gli sportelli per gli immigrati
Sosteniamo che
Il lavoro rimane un volano per l'integrazione l'inserimento degli immigrati è fondamentale abbandonando il significa correre il pericolo di perdermi nei meandri dell'emarginazione o peggio
O peggio e ahi noi lo abbiamo visto negli anni passati e in qualche misura questa cosa si è potuto
Anche rivedere quest'anno consegnarvi nelle braccia degli che legalità e della malavita
Costruire percorsi di inserimento di ricollocamento e un investimento per la non società un investimento per la non società
Inoltre se è vero che quasi tre stranieri su quattro sono operaio svolgono un lavoro non qualificato sono i dati Istat aiutarle significa promuovere attività formative
Nei loro periodi di atteso perché possano trovare un nuovo lavoro in un mercato che richiede sempre rinnovato lo ha
Combinare esperienza lavorativa e la crescita delle credenziali formative significa aiutare l'immigrato coltivava il sogno di migliorare la sua condizione
Ma anche fecondare il nostro Paese ed in particolare il nostro Mezzogiorno nella direzione di un apporto plurale all'innovazione
E od uno sviluppo del sistema economico
Il secondo dato sulle caratteristiche della popolazione che mi pare doveroso segnalare riguarda le famiglie
Quelle in condizione di povertà nel nostro Paese ha evidenziato ancora l'Istat sono due virgola sei milioni pari all'undici virgola sette per cento sul totale e corrispondente a sette virgola sei milioni di persone
Nel sud mediamente una su quattro vive al di sotto della soglia di povertà in Sicilia siamo al trenta per cento in Calabria al ventisette così come in Basilicata Campania e Puglia si attestano sul ventiquattro
Apprezziamo allora l'iniziativa pugliese di istituire l'osservatorio regionale per la famiglia
Come iniziativa di servizi per la conciliazione dei tempi di lavoro e della famiglia a queste iniziative anzi vogliamo fare il nostro contributo
Abbiamo cose da dire come quelle raccolte nel documento che abbiamo presentato al ministro Bindi punto famiglia bene di tutti
Famiglia
Giovani immigrati sono tre questioni centrali da affrontare per rendere credibile un Guelfa promotore di sviluppo
Quelle tecnici soggetti noi andiamo guardava
Non l'istituzione genericamente ma i soggetti coloro che appunto scommettono stanno scommettendo pensati giovani scommettono sul loro futuro per natura almeno così dovrebbero fare
Gli immigrati sono coloro che sono partiti per una scommessa di una vita migliore la famiglia e
E oggi sappiamo sempre di più quanto è una scommessa talvolta anche una scommessa ditta quindi sono soggetti potenzialmente capace di sviluppo ve ne rendete conto anche voi tutti quanti
Istintivamente noi cogliamo che questi sono soggetti sui quali
Si può andare a costruire
La Costituzione di un nuovo welfare adeguata agli scenari che stanno si stanno delineando si chiede di perseverare nell'East nella elaborazione di cultura e azioni orientate alla tutela dei diritti soggettivi delle persone delle famiglie
Attraverso la messa in campo di ipotesi e proposte politiche che vadano oltre la beneficenza e oltre il liberismo
Noi sosteniamo ugual farò ambientato all'inclusione e di cui si vuole ribadire il ruolo prioritario rispetto al benessere al fare da gira come comunità su quel Farcom uniti
E non come mero correttivo di una tendenza alla massima Tizio massimizzazione dei profitti ed alla selezione di mercato né tanto meno legato a considerare
La riduzione dei diritti acquisiti l'unico mezzo per affrontare la globalizzazione
Si tratta di costruire un Guelfa che amplifica il protagonismo sociale l'auto-organizzazione il valore della partecipazione associativa ecco alla bis la bicicletta come l'avevo chiamata appunto
Nel nostro convegno lo scorso anno a Milano tutti siamo chiamati a garantire il soddisfacimento di dei bisogni
Attivando protagonismo diffuso creando reti di relazione tra soggetti pubblici e privati immettendo germi di buona politica nella comunità e soprattutto assumendo criterio di lettura ed analisi raffinata dei bisogni
E delle risorse presenti nei diversi contesti istituzionali e sociali attivando in concreto gli strumenti che già abbiamo
Come la legge tre due a otto
Esemplare e lavoro svolto nella regione pubblica in Puglia una delle poche ad aver approvato la legge periodica dei servizi sociali
Le ACLI hanno dal canto loro contribuito anche attraverso la proposta di suggerimenti al testo presentato all'Assessore salvezza e credo che questo sia il modo corretto di relazione appunto tra le organizzazioni
E le istituzioni
E significativo parlare di questo obiettivo a Bari
Dove proprio dieci anni fa come ricordava il presidente Purgatorio ci confrontavamo sulla dote la rete per significare i diritti sociali da un lato e loro effettivo realizzarsi in una ramificazione di interventi opportunità
Relazione territoriale dall'altro
Un lungo cammino caratterizzata da molte tappe
Penso in particolare all'esperienza dei piani sociali e guardo vittoria Boni che
Molto ha lavorato insieme con il Dipartimento abbiamo qui anche coordinatore
Del del Dipartimento Antonio Russo
Esperienza attivata in questi anni che ha favorito la crescita di una cultura della progettazione sociale ha incentivato l'orientamento a fare rete nel rispondere ai bisogni sociali come progetti di merito ha immesso pensiero e idee innovative
In quel far promozionale pone al centro l'uomo per questo va assolutamente resa centrale la concezione di sviluppo umano che dal mille novecentonovanta anche l'ONU appresa considera nei suoi annuale rapporti
Non si tiene conto soltanto del reddito pro capite bensì anche di altri indicatori quali la speranza di vita il grado di alfabetizzazione il diritto al lavoro
L'accesso al sistema sanitario l'assenza di discriminazioni basate sul sesso sulla razza sulla religione tutti elementi da prendere in considerazione quando si vuole contribuire alla crescita vera della qualità della vita
Ma quando decliniamo il Guelfa promotore di sviluppo abbiamo l'ambizione di aggiungere qualcosa di più e qualcosa di nuovo
Ci richiamiamo al contributo originale dell'economista indiano Amartya Sen Nobel dell'economia novantotto ancora oggi
Purtroppo molto citato ma non adeguatamente considerato nell'ambito delle politiche di welfare
Sembra infatti argomentato con grande lucidità il fatto che al di là della potente retorica dell'uguaglianza oggi il mondo globalizzato deve fare i conti con un fenomeno inedito
Una prosperità senza precedenti e una miseria degradante
Chiamare per nome le caratteristiche i contenuti dell'uguaglianza e dunque il primo passo per non rimanere disancorata dalla realtà
Inoltre agli individui sono sostanzialmente diversi e molteplici sono le variabili in base a cui l'uguaglianza può essere valutata
Anche in questo caso
Non ci si può esimere dal riconoscere che il compito principale di un welfare teso a ridistribuire la ricchezza e a perseguire il benessere collettivo sta nel rendere disponibili ai propri cittadini uguali possibilità di perseguire liberamente
I propri obiettivi a scopi
Siamo chiamati a superare le obsolete nozione di uguaglianza dei risultati
Sì ed eguaglianza dei risultati sia di uguaglianza delle posizioni di partenza piuttosto si tratta di trovare il modo per declinare la nozione di uguaglianza delle capacità
Nel senso come afferma appunto Senna
Mediante interventi che cerchino di dare risorse alle persone perché esse migliorino la propria posizione diritto
Promuove le capability che di ogni persona significa bilanciare due principi quello dell'equità è quello dell'universalismo selettivo
In questo modo si può superare un astratto egualitarismo riconoscendo la priorità di sostenere chi è nelle condizioni di maggior bisogno mantenere questo qui equilibrio aiutare evita di cadere in un cieco assistenzialismo
Tra l'uguaglianza omologante e la libertà liberista il principio di equità diviene il banco di prova per la costruzione di un quel far giusto
Non c'è sviluppo per tutti e per ciascuno senza equità nelle condizioni di partenza e delle pari opportunità
Rispettare il valore dell'uguaglianza significa come ha detto
Il
Osservato il nostro Ministro degli Interni Giuliano Amato consentire a ciascuno di realizzare il proprio progetto di vita essendo nelle condizioni di farlo
Perché ne ha la capacità e perché può e deve assumersi la responsabilità di scegliere tra opzioni diverso
Lo scrissero con parole inequivocabili i costituenti italiani i quali nel secondo comma nell'articolo terzo dalla nostra Costituzione definirono l'uguaglianza
Come la condizione nella quale sono rimossi gli ostacoli che impediscono al pieno sviluppo della persona umana
Infine
Ugual fa promozionale tale se attiva reti di solidarietà
Per noi quel fare sinonimo di investimento se accanto ai principi di uguaglianza e libertà si aggiunge quello di solidarietà
Per questo non tutte le politiche sono uguali
Alla cultura dell'integrazione e della coesione sociale che e simboleggia atta dalla legge tre due otto che gli atti vollero fortemente quale anche contribuirono
Si viene contrapponendo quella della destrutturazione del capitale sociale la solitudine della persona nella scelta dei servizi
Sì certo la scelta dei servizi ma la solitudine e talvolta ci domandiamo quali servizi
Della non
Competenza istituzionale cioè l'indebolimento progressivo declino al gestionale e di Governo e ancora dell'incapacità di uno sviluppo sostenibile il welfare
è la crescente incertezza delle risorse a fronte del crescere i bisogni
Un Guelfa promotore di sviluppo attiva
Quando i cittadini e
Sia attiva riesce a mettere in moto quando i cittadini si sentono protagonisti insieme
Vanno costruiti patti sociali tra i soggetti diversi presenti nei territori dalle famiglie ai gruppi informali alle associazioni
Perché senza di questi anche la migliore Carta dei diritti si trasforma in una somma di diritti di carta
E i diritti dei deboli si fanno giorno dopo giorno diritti deboli
Ripartire dagli ultimi della fila suggerisce allora in ambito sociale ma anche sanitario un esodo
Dalla qualità della vita alla vita di qualità dal curatore al prendersi cura dalla giustizia del diritto alla prossimità dei rapporti fraterni dal benessere al bene
Sostiene un nostro amico economista Leonardo Becchetti che una società povera di relazioni oltre che essere più infelice e anche meno produttiva
Perché la disgregazione del tessuto sociale finisce per agire come un boomerang anche sulla capacità di tessere relazioni economiche sulla fiducia interpersonale e infine sul nella capacità di investire in capitale umano di ogni singolo cittadino
Il welfare e un investimento se promuove cittadinanza attiva se fa comprendere alla persona di essere soggetto di diritti e di altrettanti doveri
Si muove verso una responsabilizzazione di ognuno per il bene di tutti
Ad esempio l'iniziativa nostra come Acri e come patronato diritti in piazza di quest'anno che dedicata alla sicurezza sul lavoro
Che tra pochi giorni appunto ci vedrà protagonisti e secondo me esemplare nella ricerca di una sensibilizzazione di una informazione popolare
Attivare i cittadini e l'esercizio di democrazia che vanno praticato in tutte le nostre scelte quelle politiche come quelle di consumo e di risparmio
Come quelle degli Investimenti come quelle del lavoro della partecipazione civica
C'è un lavoro importante da fare a livello culturale e sociale che
Si impegna come società civile
La valorizzazione del capitale sociale è una grande sfida il grande compito che non si può abbandonare senza persone ricche senza relazioni virtuose non si possono ipotizzare cambiamenti strutturali
Grazie
Credo che il nostro applauso di carni grazie al nostro Presidente nazionale che ha cercato di contestualizzare anche il nostro dire metà altro motore di sviluppo in relazione
A quelle che sono le problematiche che in questo territorio Silvia
Voglio satiro sottolineare una frase che mi sembra in particolare possa essere anche recepita nel nostro dibattito la miglior carta dei diritti si trasforma in una sua ma di diritti di carta se non c'è
Quella protagonismo quella integrazione diffusa tra le diverse responsabilità
Pubbliche del privato sociale del privato teniamolo presente nel pensare ad una dimensione di welfare promozionale passo la parola a Emanuele arance al Ticosa direttore dell'Istituto di ricerche sociali
Chi è assumerà proprio festa dimensione delle politiche di Vuelta nella sfida dei della cittadinanza vista l'assoluta dire cittadinanza significa anche integrazione tra
Le diverse responsabilità sui territori vinicoli
Grazie
Ma in primo luogo
Ringrazio reati perché anch'io a dieci anni di distanza attorno
A Bari riprendere un filo di un discorso a continuare a sviluppare ulteriormente offre un discorso allora fatto insieme
Devo esprimere anche il mio
Profondo apprezzamento per la relazione
Del presidente nazionale delle ACLI
Che mi aiuta in due aspetti uno che ha dato un quadro
Ampio di riflessione sul welfare che
Collocare riflessione più specifiche forse sulle politiche sociali che già Rui accennato ma che io ulteriormente tratterò
E l'alta lo dico sorridendo perché mi dispensa e quindi
Contiene il mio intervento nella parte conclusiva che in cui mi ha preceduto con i riferimenti
Hassen aver quello de che va inteso come sviluppo non più solo quanti dicono in termini di quantità economiche ma in termini di sviluppo umano di sviluppo delle capacità eccetera
Mi fa molto piacere che l'abbia già detto lui perché conferma che
Abbiamo e non avevo dubbi dal resto che abbiamo modo di vedere le cose che ancora una volta molto comune molto vicini
La storia Christa anche mia lo conferma
Oliviero diceva giustamente che
Ogni realtà deve avere una sua modalità di sviluppo
Che quindi problema non è di porre dei binari stretti già praticati da altri come vincoli a chi deve
Fare oggi un percorso
Però non possiamo
Ignorare che il percorso che oggi la realtà del Mezzogiorno guardare dal sud e nord cioè nella
Titolazione
è un percorso che presenta in partenza degli elementi di maggio problematicità di maggior difficoltà che se vogliamo sono anche sparsi aperti perde
Ma che non vanno non possono essere trascurati
Nella loro consistenza e nella fatica e difficoltà ulteriore che si pongono
Seppi diamo il tasso di disoccupazione se pigliamo i dati sulla povertà sia come incidenza che come intensità quindi gravità
Che se ne ha già richiamato Olivero che quindi non sto a ripetere se pigliamo l'indicatore di disagio economico per i motivi di disagio vediamo che tutti questi indicatori
Trovano una situazione di svantaggio di particolare difficoltà nelle aree del Mezzogiorno e se pigliamo anche gli indicatori
Delle risorse che fronteggiano queste difficoltà troviamo anche qui che ha maggiori problemi abbiamo minori risorse
La spesa sociale dei Comuni nel Mezzogiorno
La spesa può capitare di
Trentotto euro per persona quando nel Nord Ovest nel nord est di centododici o centotrentacinque quindi
Cioè una bella differenza se noi pigliamo il numero di strutture
Che so io che siano le i ricoveri per anziani agli asili-nido sappiamo che anche lì ci sono grandi differenze quindi abbiamo
Maggiori problemi sociali maggiori esigenze ma allora attese sociali inevase e minori risorse che fronteggiano
E
Che una riflessione un punto di riflessione delicata
Abbiamo minori risorse pubbliche
Ma abbiamo anche per ora minori risorse e del privato sociale anche se il privato sociale in crescita
Questo guardate che
Non ne è un dato diffuso cioè ricerche comparative a livello internazionale
E anche a livello nazionale troverebbero conferma ci dicono che
Dove c'è minore investimento pubblico nelle politiche sociali eccetera dove c'è minore avvenuto c'è anche
Mino terzo settore Mino volontariato
Sono distanze che si vanno riducendo perché c'è una crescita accelerata ma che ovviamente non possiamo tacere che questo danno un grande campo di lavoro alle iniziative che si muovono vento il sociale
A fronte di questo noi abbiamo il nostro sistema tradizionale di welfare un sistema tradizionale di welfare che particolarmente attenti centralizzato in Italia al di là
Della innovazioni anche costituzionali che dicono che la competenza sulle politiche socio-assistenziali delle Regioni noi sappiamo che tuttora
Le stime possono variare male ottantacinque quasi il novanta per cento delle risorse disponibili spesa sociale sono gestite centralmente
Sono gestite dall'INPS sono gestite centralmente secondo criteri che gestiti centralmente non possono che essere amministrativi o burocratici
E quindi
Ci si pone un serio problema di
Riflessione critica e di riforma io dico radicale del nostro sistema di welfare una riforma radicale che non è ancora all'ordine del giorno
Dell'agenda politica dobbiamo dirlo con molta franchezza
Io vorrei fare un'esemplificazione
Abbiamo presentato come istituto una rapporto ieri alla Commissione sociale dal Parlamento europeo
Sulla povertà e le politiche contro la povertà
Pigliamo questo indicatore come indicatore della
Della nostro Welfare su un problema cruciale come quello del povertà confronto agli altri Paesi europei
Bene noi con una popolazione a rischio di povertà sono i dati europei che sono un po'diverso alcolista del diciannove per cento
Abbiamo
Una spesa per la protezione sociale
Che in Italia è simile a Paesi ad altri Paesi europei ma abbiamo una spesa una quota di questa Spesal dedicata alla povertà e all'esclusione sociale che è
La minore a livello europeo cioè in termini di spesa pro-capite siamo a undici e cinque quando l'Olanda e a trecentocinquantaquattro
Siamo sotto Paesi dell'Est europeo del Portogallo della Spagna accetta e ancora di più se vogliamo
Vedere
L'effetto redistributivo
Della spesa sociale noi vediamo che della nostra spesa sociale se analizziamo chi sono beneficiari di questa nostra spesa sociale vediamo che
Dividendo imbecilli per classi di reddito la popolazione italiana vediamo che
I tre decidi di popolazione di famiglie più povere beneficiano di poco più del cinquanta per cento e la nostra spesa sociale perché il resto si disperde
Se la finalizzazione prioritari la lotta alla povertà
Si disperde farà situazioni media diretto una situazione di reddito altrove ritenete Cilia reddito più alto si pigliano il dodici per cento della nostra spesa sociale quindi abbiamo una spesa sociale che è bassa
Che è poco redistributivo è bassa soprattutto nella sua
Nella sua finalizzazione su problemi tipo la povertà la marginalità sociale che poco redistributiva
Dopodiché non possiamo meravigliarci se le statistiche comparative europee rispetto a
L'impatto
Che la spesa sociale che la spesa sul sociale anelli ridurre la povertà cioè misurando quanto era la povertà prima s'della spesa sociale
E quanto è dopo quanto sono le famiglie che emergono dalla povertà grazie alla spesa sociale
E quante
Lasciano dava possiamo fa i Paesi che hanno un impatto minimo
Nelle due la povertà ragazze nostra spesa sociale siamo a un venti per cento di riduzione quando la Francia è al cinquanta per cento l'Olanda il cinquanta per cento la Svezia quasi al settanta per cento
Quindi abbiamo una spesa sociale non solo bassa ma
Mal combinata e poco efficace e quindi si spendono soldi si sperperano in parti soldi nella misura in cui non sono finalizzati sugli obiettivi
Se questa è la situazione e la situazione che
Riguarda tutto il Paese quindi riguarda anche le situazioni del paese come quale del Mezzogiorno che hanno
Più problemi
E più esigenze quindi di
Un di politiche efficaci in ordine a problemi
Sociale in particolare adesso esemplificato ma è un indicatore ieri molto significativo sulla spesa sociale
Noi abbiamo un problema di ripensamento profondo
Qualcosa si è mosso nel Paese non possiamo trascurare lo
E si è mosso qualcosa si è mosso e si sta movendo significativamente è stata anche richiamato anche nelle regioni del Mezzogiorno abbiamo avuto
La stagione della sperimentazione del reddito minimo di inserimento
Nell'a cavallo all'inizio degli anni mille novecentonovantanove due mila due mila uno due mila due
Una sperimentazione che
L'allora Governo col Ministro Maroni ha secretato nei
Nella sua nella valutazione che ha avuto dicendo che era fallita non è vero che è quella valutare finché una corretta valutazione di cui
Sperimentazione dice che è fallita finalmente il Governo adesso attuale la presentato a luglio al Parlamento una relazione che dovesse presentata nel due mila e uno
Allora io diretto quelle due valutazioni delle due bienni di sperimentazione posso dire che
Con tutte le difficoltà di una sperimentazione collocata soprattutto in nel Mezzogiorno e quindi situazioni con deboli risorse locali e spesso in piccoli comuni con pochissime risorse locali e questo
Forse è stato anche un elemento discutibile nella scelta della sperimentazione
Però quella sperimentazione abbiamo potuto registrare che degli effetti aveva che aveva degli affetti su punti che richiamava prima significativi che richiamava prima
Olivero
Poi esempio nelle rapporto fra le amministrazioni pubbliche e la popolazione
Cioè a noi è risultato che
Si è usciti da una logica della contributo spicciolo dell'occasionalità anche delle clientelari smog
Per un discorso di un'impostazione del rapporto in termini di verifica se c'è un diritto o non c'è un diritto ad avere quel tipo di contributo
Questo è stato detto dagli operatori sociali intervistati ma è stato dai può anche nelle
Negli incontri ne fa una città che abbiamo fatto con i beneficiari mi sono presentato con una nuova dignità al rapporto col servizio
Perché avevo non veniva questua aree veniva a verificare se avevo il diritto dovere
Determinate prestazioni determinati sussidi non solo economici ma anche di inserimento sociale eccetera e ci sono stati alcuni operatori ci hanno detti anche degli elementi di
Riduzione della microcriminalità
Della mito che elimina Litta perché avendo di che sopravvivere alcuni che non è l'anno
Destino ne erano
Non averlo come vocazione a che mina alita ma veniva da un'esigenza di sopravvivenza ovviamente questo ha ridotto il fenomeno
Poi c'è stata allattare due otto è stata richiamata la programmazione regionale di ambito
Qui complessivamente certamente l Regione mezzogiorno si sono mossi in ritardo
Ma si stanno muovendo tutte in quale direzione
E alcune più accelerate presentata era partita rapidamente la Campania ma adesso sta lavorando molto bene per esempio la Regione Puglia indubbiamente su questo è stato giustamente riconosciuto
Si sta muovendo abbastanza in modo significativo la
Sardegna e
Anche sul reddito minimo ricordiamo ci sono due regioni del Mezzogiorno che hanno cercato di dare continuità con l'arco a quell'esperienza con risorse può qui e che sono la Campania e la Basilicata
E anche la Puglia già questo tema dalla povertà all'ordine del giorno su cui sta cominciando a lavorare e a riflettere
Quindi c'è un concesso di movimento interessante cioè un
Una dinamicità che si sta diffondendo con tutte le difficoltà
Dei passi in avanti dei passi che non sono solo dell'ente pubblico ma che pensiamo la programmazione tendono a coinvolge anche come è stato ricordato da Oliviero risorse sociali apporti sociale e quindi allargare il discorso
Sia nel momento analisi del bisogno c'era il momento è la risposta al bisogno in una logica direi treno di comunità solidale che viene coinvolta nelle sue diverse componenti e in particolare i suoi componenti organizza
Però
Questi può cessi io credo
Hanno bisogno di quello che vorrei riprendere il concetto di quello che dicevo prima di una riforma radicale
Una situazione in cui
Non sia il coraggio di ripensare radicalmente il nostro l'impianto del nostro sistema di welfare
Ah Comuzzi nulla cumulato si negli anni su criteri essenzialmente di ordine categoriale
Di ripensare l'intero medi richiamo ancora quanto è stato detto di universalismo selettivo finché non si pone un grande disegno che poi può potrà avere
Tempi graduali ovviamente di attuazione ma che deve essere disegnato una strategia nel suo complesso no avremo queste non saprò non riusciremo a Rende la nostra
Attenzione la nostra politica sociale effettivamente efficace coinvolgente dando alterità le regioni territori le risorse per
Effettivamente realizzare quei cambiamenti che sono sul territorio
Quest'anno è sono dieci anni dalla rapporto no fuori del novantacinque
Loro
Celebreremo stiamo preparando il numero della mia rivista prospettive sociali sanità e su questo è stato un momento forte di pensiero generale a seconda che alcune cose stiamo
Vedendo di cosa è successo in questi dieci anni che cosa è stato attuato che cosa non è stato attuato perché non è stato attuato
Molte cose sono ancora molto attuali e quindi
Bisogna riprende un pensiero strategico e generale di quel respiro e di quelle dimensioni senza
Frammentare non solo i ministeri ma anche il pensiero politico le strategie politiche fra tanti uscendo li fa tanto quando abbiamo bisogno di un fiume di un grosso fiume per una grossa portata dia
Dobbiamo
Mettere a fuoco le finalità prioritarie
Della nostra
Azione della nostre politiche sociali con la dispersione delle risorse fra diversi livelli di reddito eccetera è contraddittoria rispetto a puntare su delle finalità prioritarie che non possono ovviamente non andare
Nei confronti come erogazione di risorse nei confronti di questa tipo colazione che situazioni maggio problematicità di meglio maggior difficoltà siamo l'unico Paese europeo che non ha ancora introdotto un reddito minimo di inserimento sociale
Che è una misura che
Consente ad ogni famiglia di sopravvivere ma alla erogazione monetaria che non è
Pari alle tradizionali nostri erogazioni monetarie perché è finalizzata a coloro che ne hanno effettivamente bisogno e quindi dovrebbe riassorbire per poter svilupparsi le tradizionali misure
No associa però un'azione di inserimento sociale dove è possibile di inserimento lavorativo eccetera quindi non lasciando la persona
Anche qui veniva già accennato solo nella sua situazione ma accompagnandola con un patto sancito fra i servizi le famiglie eccetera che responsabilizza ambedue su un percorso che sia dovunque possibile
Di emersione di attività dazio riconoscimenti a tipizzazione
Delle risorse
Presenti
Qui abbiamo
Anche
Lo strumento che oggi la nostra Costituzione perché oggi la Costituzione
Ci offre per una politica di
Eguaglianza riprendo questa parola a livello nazionale quindi di uguaglianza non solo a fare persone ma eguaglianza fra le Regioni eccetera sono matematica i livelli essenziali
Lo strumento che ancora è rimasto in mano a livello nazionale la lo strumento dai livelli essenziali
Il resto che nazionale fa dicevo prima l'ottanta cento della spesa è abusiva
è abusivo non da chi non ha prospettive deve essere ripensato radicalmente e ripensato radicalmente anche la logica di un riequilibrio fa erogazioni monetarie servizi
Quel dato è che se le nuove misure che si discutono sulla non autosufficienza sulle famiglie sulla povertà si riducesse o ancora politiche di erogazioni monetarie siamo sulla cattiva strada che siamo il Paese
Che nel contesto europeo a un maggior squilibrio cioè da più i soldi e poco in servizi e sappiamo che nulla devo Cogo ieri
Nulla è più eguaglianza di qualità e io i quali quali piante
Che i servizi
Pensate alla scuola pensata in nidi dove i bambini di ogni famiglia vanno insieme e hanno lo stesso tipo di servizio quindi acquisiscano le stesse opportunità le stesse capability se le stesse capacità di crescita opportunità di sviluppo eccetera
Quindi non è vero che dare soldi o dare servizi sia la stessa cosa sono due cose profondamente diverso
E la logica del dare soldi analogiche individualistica che abbandonava persone le famiglie dello condizioni e con le loro
Modeste capacità spesso quando sono incerte condizione in grande difficoltà e non le prende le accompagnare da loro lo sviluppo nella logica delle opportunità
Quindi
Dobbiamo porci in una prospettiva di politiche attive perché le politiche attive sono quale coerenti anche a quelle che vedono le politiche sociali in una prospettiva di
Concorre
Come le mento essenziale di una politica generale di sviluppo non è politica per riprendere tuo Paola assistenzialistica e politiche che a tipizzare o dovunque possibile ovviamente dando anche
Le risorse che sono a questo necessaria
Quindi abbiamo bisogno che
Si riprenda una prospettiva che un'iniziativa culturale politica a livello nazionale di ripensamento
Generale delle nostre politiche altrimenti tutte quelle risorse bloccate impediscono
Il sorgere di misure nuove adeguate ai problemi
Adeguate alle alle visioni nuove che abbiamo e spetta quali dieci di venti trenta anni fa quando queste vecchie misure certo bisogna avere il coraggio di affrontare dei cambiamenti non si può mettere il nuovo mantenendo il vecchio com'è
E bisogna trovare il coraggio di affrontare il vecchio salvaguardando dei diritti ovviamente
E
Accettando avviando sì anche a quella politica necessarie politica di scambio vi togliamo questo ma immediatamente vi diamo questo e deve essere un immediato perché se non si crea un dissenso sociale che non si riesce più a recuperare
Facendo vedere che quello che diamo è meglio e qualitativamente meglio di quello che si toglie
Ovviamente non togliendo con con tutta l'attenzione del caso ma non si può mantenere i vecchi istituti co che assorbono la quantità di risorse che assorbono pensando di fare una politica di riforme una politica innovativa
So che queste faticoso per una classe politica e faticoso per un Governo nazionale o regionale ma è imprescindibile altrimenti lavoriamo al margine delle cose il con risorse del tutto marginali e scopo cioè nata l'entità dei problemi
Qui si pone anche un problema ovviamente il discorso le risorse non è questo
La sede in cui possa approfondire la però anche qui c'è un modo di concepire le cose in termini di eccessiva rigidità
O in termini di vedere come determinati Investimenti sono necessarie per poter a un certo punto cambiare
I connotati profondi e caratteristiche profondo la qualità di una politica sociale con tutto il beneficio che questo può comportare
Quindi recupero delle risorse è già stato già oggi utilizzate ma male utilizzate con scarsa efficacia però anche coraggio di investire delle risorse nuove
Per dare respiro a un momento di trasformazione a un momento di riforma
I livelli essenziali sono un momento importante per questi
Una serie di i soggetti pubblici e non pubblici hanno spinto costituito un Osservatorio nazionale sulla tra due otto c'è l'ANCI c'è Luppi c'è la lega
Del autonomie locali c'è il fondo del terzo settore eccetera e stiamo proprio mettendo a punto mi hanno affidato l'incarico di condurre il suo piano scientifico una riflessione sui livelli essenziali sulla prospettiva i livelli essenziali
In cui
Il con questo poi concludo perché vedo che il tempo mi preme dire una cosa la riflessione che stiamo portando avanti
Voi Pescia
La tradizionale apporto delle nostre politiche nostre politiche nel sociale sono
Sì da quello che c'è e quello che si può
I diritti sono la conseguenze non sono mai diritti sono quello che posto Tito e accontenta
Allora io credo che bisogna rovesciare proprio partendo i livelli essenziali che sono fatti per tutelare i diritti civili e sociali dei cittadini su tutto il territorio nazionale su tutto il territorio nazionale
A partire dalla logica dei diritti
è una logica che sfugge ai problemi ai vincoli eccetera no non è una logica che sfugge problemi
Dobbiamo
Vedere in che misura possiamo coniugare la logica dei diritti e l'affermazione dei livelli essenziali come diritti della persona delle famiglie delle comunità locali
Con
Lo sviluppo
Del risorse dei servizi eccetera che a questi diritti devono rispondere allora io chiarisco
Che a livello della nostra a livello di civiltà dire
Alcune cose sono diritti diritto dei bambini a a vedere l'asilo nido al diritto dei bambini a
O diritto delle famiglie aveva un reddito minimo eccetera poi
Graduale no nel tempo
La piena affermazione di quel diritto
Ma mano che con le risorse investite riesca a sviluppare delle risposte adeguate
Ma
Già pagato in una logica di diritto per cui
Coloro che sono i nelle condizioni più svantaggiate già da oggi possono
Rivendicare un diritto è un diritto esigibile ad esempio
Per cui
Se l'asilo nido non c'è per tutti già però le famiglie che oggi sono in certe condizioni monogenitoriali con due genitori che con che lavorano con certe condizioni di reddito già hanno un diritto esigibile
Perché una parola diritto si associa all'esigibilità o è una presa in giro
E con la tra le due otto non siamo ancora i diritti esigibili
Sarà mai diritti come post Prettico ancora da
Costruire da rende esigibile
Sai esigibile davanti al giudice ordinario sei giudici GBP amministrativamente sarà esigibile attraverso presenze di advocacy sociale
Di advocacy sociali che si facciano carico di e che siano riconosciute come portatore di tutela come sindacati i patronati eccetera eccetera però deve esserci un'esigibilità allora
Passare dagli interessi protetti e non potetti in genere alla logica dei diritti
Per seguirlo attraverso i livelli essenziali perseguirla con gradualità perché se no è una presa in giro no ma scadenza andò obiettivi risorse eccetera nel tempo per renderle via via più pieni
Questo mi pare un percorso molto importante che interessa in particolare le Regioni oggi più svantaggiati in termini di problemi e di risorse
E che attraverso questa affermazione di diritti di non trovare dello autonomi vie
Per rispondere a questi diritti in maniera
Adeguata come componente di una crescita complessiva delle società delle Società di queste regioni del sud
Sembra che il vostro applauso dica anche dell'apprezzamento di questa seconda comunicazione io ringrazio davvero
Dottor ANCI perché mi pare che ci abbia aggiunto alcuni tasselli che sono elementi per la discussione per la nostra tavola rotonda saluto
Sottosegretario di Stato Cristina De Luca che si è aggiunta nel corso dei nostri lavori Vilma Mazzocco e io direi che a questo punto
Continuiamo i nostri lavori con la tavola rotonda mi è arrivato adesso un messaggio e uno
Che dice che Savino Pezzotta non potrà essere presente con noi ha avuto un lieve malore ma insomma insomma
Facciamo i nostri migliori auguri e siamo in attesa dell'arrivo del Governatore Nichi Vendola il Presidente della Regione Puglia
Allora io direi
No non ostativo rapidamente
Sono presenti in sala l'Assessore regionale Guglielmo Minervini che salutiamo e ringraziamo
Ed è presente in sala il Presidente regionale dell'ARCI Alessandro Cobianchi
Dire al dottor Ruggiero
Salutiamo tutti ma anche sulla queste presenze ci fanno piacere dicono anche di un'attenzione di un interesse ad un dibattito che credo coinvolga diversi soggetti anche nella nostro mondo e dei mondi a noi vicini
A questo punto io darei
Inizio ai lavori della tavola rotonda
Mi sembra che sommi due tasselli fondamentali sono stati un po'portati e dalla comunicazione di Andrea del nostro Presidente e dal contributo della dottor ANCI
Sottolineo due o tre elementi e poi rispetto a questi pongo una domanda generale ai nostri interlocutori e una domanda specifica
Qui la riflessione la logica è quella di
Come dire convenire anche nella riflessione e mettere a punto una serie di
Ti che contribuiscono a definire ognuno per la sua parte questo UE il far promotore di sviluppo e di sviluppo umano
Allora partirei un po'dagli elementi che il nostro Presidente nazionale ha messo in luce mi sembra che questa visione promozionale di Welfare UE nel fare inteso non solo come costo
Non solo come crisi quando si parla di welfare se ne parla sempre e soltanto in questi termini ma come cifra come paradigma di riferimento dell'abitare in un territorio del vivere in un territorio dell'abitare e civile in una comunità UE è il perno solo riparatoria ma un welfare orientato Albéniz sere e orientato al benessere come Andrea metteva un po'il luce
Prendendo a riferimento anche una serie di soggetti abbiam parlato di famiglie e nel segno di una famiglia su quattro vive sotto la soglia di povertà parlando di giovani e i giovani più istruiti che oggi emigrano dal sud al nord
Parlando contestualmente di immigrati che sbarcano sulle nostre coste sono tutte problematiche che in un certo qual modo incidono sulle politiche sociali
Parlando anche come ci diceva or ora
Emanuele Ranci del fatto che il problema non è semplicemente quello di una quantificazione di risorse
La questione è un po'un'altra è quella di rifondare un pensiero una politica
Sociale a partire anche qui da quelle che sono le difficoltà presenti nel nostro sud paradossale quanto Manuele dice a maggiori problemi corrispondono minori risorse e la spesa pro capite in termini di sostegno all'ENEL le fatiche di trentotto e uno per persona nel sud e di centrali centododici centotrentacinque del nord
Così come mi sembra che l'invito alla ripensare un sistema tradizionale di welfare dice giustamente inutile giustapporre riforma sui forma qui c'è un ripensamento radicale da farsi
Passando da una logica categoriale giustamente ad una logica invece i messi in evidenza di tutela dei diritti credo che quale comportino rovesciamento di prospettiva
Allora noi abbiamo introdotto
Così come mi sembra importante ciò che Emanuele sostiene siamo dei Paesi
Siamo dei paesi una pay coloro che hanno un impatto minimo nel ridurre la povertà attraverso la spesa sociale
Sono tutti elementi che ci obbligano
E entra che ci fanno entrare direttamente in questo dibattito per un welfare promotore di sviluppo nel Sud e nel Paese ipotesi a confronto
Abbiamo introdotto un criterio vi han detto l'equità diventa un po'un banco di prova per UE il fare giusto nella considerazione che non si possono fare parti uguali a partire da condizioni disuguali
Allora questa questo discorso delle capacità del partire anche della dalle diverse condizioni più ognuno vive sperimenta
E consentirgli di mettere a frutto i suoi talenti credo si sicuri in questa dimensione promozionale allora nel ringraziare gli erano due o tre elementi per richiamare per introdurre
I lavori della nostra tavola rotonda
Allora con voi sono presenti
Quattro adesso attori significativi con ruoli compiti funzioni diverse ma certamente ognuno
Per la sua parte tutti insieme siamo un po'coinvolti in questo compito di promozione per un welfare dal volto più umano allora
Alla dottor Michele Lamacchia presidente dell'ANCI Puglia ad ogni colonna coliche direttore regionale dell'ufficio Pastorale sociale del lavoro a Vilma Mazzocco
Poi la
Appunto in attesa che arrivi anche il governatore le conclusioni di affidiamo a Pristina
De Luca che mi sembra probabilmente potrà intrecciare anche il nostro dire con quello che il dibattito in atto nel Paese il protocollo sul welfare aree tutto ciò che insomma è conseguente
Allora chiederei a loro
Che cosa ne pensate
Di questa nostra proposta di un welfare promotore di sviluppo e di sviluppo delle persone anche assumendo quelle che sono le
Problematicità
Che ma anche dei punti di forza chi sono stati evidenziati sia dalla relazione di Andrea che dalla relazione di Emanuele
Poco anche la seconda domanda via
E le priorità secondo voi a partire dal vostro osservatorio
Di un'agenda politica per un welfare promotore di sviluppo
Per il Sud e per il Paese è immaginabile una convergenza politica e poi e immaginabili sortire con un'agenda comune
Su alcune priorità che orientino una ipotesi di UE il fare per il sud e per il Paese e mi ci siamo detti
Che non possiamo consentirci che un Paese cresca
Per una parte lasciando l'altra sola con i suoi problemi un Paese o cresce tutto insieme uno cresce
Allora io comincerei magari partiamo
Così dalla dottor La Macchia possibile seguiamo proprio l'elenco istituzionale via
Innanzitutto ringrazio per l'invito
Dibattuta appetibile
Io ho
Molte volte paghiamo senza come dire dell'isola
Io credo che
Non solo sia
Indicativo ma
Vedi che sia anche obbligatorio costituzionalmente obbligatorio
Parlare di diritti
Ed è la
Qualità della vita
Vede badate non soltanto
Costituzione almeno credo che sia anche economicamente valido
Proprio e vorrei fare un discorso proprie economicistico
Mi chiedo
Tutti siamo protesi ad allungare la nostra vita
Ci sono investimenti sempre maggiori spese in omaggio nel campo della sanità
Io dettando faccio il medico
A
Spendiamo
Mille ottocento euro pro-capite
La sanità
Novanta euro giù di lì
Per le politiche sociali
Che impatto hanno per l'allungamento della dalla vita non fare attività di prevenzione delle dalla foce alita ingorgo dei
Quali se facessimo investimento dal miglioramento delle condizioni di vita dalla povertà DTP diversamente abili i tossicodipendenti lesivi del disagio di quanto si allungherebbe l'aspettativa di vita
Secondo elemento
Fondamentale
Io che richiedo per venire a galla almeno dalla domanda che il danno principale
è stata l'assistenza
Nel momento in cui storicamente
C'è stato qualcuno
Chi ha voluto assistere a qualche altro
Può darsi assetata il confine nobile un fine in parte condivisibile ma molte volte è stata la scusa per mantenere uno stato di
Disagio quella piazza
Io credo invece bisogna qui sì
Scusate interrompo salutiamo il presidente della Regione Puglia lo ringraziamo per la sua presenza poiché alla fine
A me pare che
Noi dobbiamo
Urgentemente
Convincerci
Che come abbiamo acquisito il diritto ad essere curati con la otto due tre
Fine anni Settanta
Dobbiamo pretendere il diritto
Apprendenti i diritti di cittadinanze diritti sociale come
Un fatto normale
Sono ormai come dire sei anni
Previste dalla Costituzione
Però ad oggi
Pur con i Governi diversi
Non sono state angoli individuati
Io come cittadino
Quali diritti ciò
Oltre l'autodichia dalla saluti nel campo sociale nel campo di e alla cittadinanza
Io lo voglio sapere lo voglio conosco
Guarda che consentirebbe poi
Non soltanto di allocate le
Ma anche di
Cominciare a prevedere
Degli investimenti per
Raggiunge voglio pentito
Finora
Come dire
Delle problematiche sono state
Per tanti anni scaricati
Sulle istituzioni più vicine al cittadino
La porta che è sempre aperta
La porta dei Comuni
Dunque si sono rivolti
Io credo che
Siamo anche arrivati al momento di andare ad una
Complessiva
Riforma Gallipoli
Sociali
Arrivando a di individuare con
Chiarezza
Di diritti e quali sono gli obblighi nei confronti dei gita
è stato
Citando prima che
Bisogna a mezzogiorno
Un quinto delle famiglie
In stato di povertà
Presidente
Non sempre nella polvere
Qual è e quota facciamo per quest'
Io sono
Contrarissimo
Attenti
La pensione
Ho il reddito minimo di Insiel
Perché manteniamo la condizione di povertà
Dobbiamo
Costruire
Costruire da subito
Perché in Puglia il reddito minimo di inserimento dei noto da testate nei piccoli Comuni sotto i patti in grandi città da buoni coltivando in
Non hanno il PIL solo tutto anzi molte volte hanno aggravato il Po di vederlo
E non risolve il problema io vedevo qua in modo strutturale
Come fare a superare la condizione di Pistoia
E credo che interventi robusti
Mi chiese l'intervento in infrastrutture
Mi chiedo
Quali quante e quali sono
E la quantità la qualità dei servizi
Di pianura semplicità e per
E più importante date Tibet giovedì inserimento
Costruire asili nido per permettere alle donne di affrancarsi
Dall'essere ludiche depositari delle problematiche di famiglia
E più importante
Estendere il numero degli invalidi civili
Che la scorciatoia per la vede una miseria
Operate le condizioni di investimento tali da
Accrescere l'opportunità le occasioni di lavoro
Per questo io lui cuculi chiedono investimenti
Non chiedono
E le mozioni
Chiedono Investimenti chiedono
Voi avete lupus da
Di protezione sociale come qualità e quantità dei servizi
Facendo attenzione però
A non fare in modo tale che
I servizi servono più
Attici di voi lavorate inviati
Ripercorre la stessa strada della forma
In cui molto alta la la formazione serve più ai formatori
Penso al perito che noi dobbiamo porci
L'obiettivo di
Fare investimenti
E a me
Leggendo accordo sono
Vuol fare dello spettacolo
Parlo dei sindacati
Non città
Minimamente parla di
Naturali incremento delle pensioni Brasile eccetera ma
Non cita minimamente quali interventi
Realizzare
Per
Ridurre
Il deficit di servizi ed infrastrutture per accrescere
La esigibilità della sede vittima dentro
Prima che diceva e che l'Italia una spesa media
In linea
Probabilità per
Prestazione
Previti ad altri piazzali in linea con l'Europa e si è detto giustamente
Che
La quota maggiore
Preponderante rispetto
Al Rettore dell'Europa e per la spesa pensionistica a discapito
Della spesa per può dire la Rete
Di protezione sociale e quindi parole continuiamo
Scusate il tema
A privatizzare il bisogno
Perché qua l'armonizzazione
Qual è e come se
Col cuore ci volesse vuol dire notti Dolea prestazioni
Ti accontento con qualche centesimi
Noto Babi interrompere quella dopo Avalon pure questo
Questa né
Lo dobbiamo creare dobbiamo
Batterci e molte volte vecchio dopo il smettere di chiede assistenza perché così cinque Azzi amo di più scusa dite
Per
Pretendere
Di avere
I diritti diritti idrici integrati e di
La tentazione
Noi siamo stati
Gli ultimi
A beneficiare tra virgolette
Dalla legge tre vento
Per poter avere i comuni
I comuni
I primi
Come dire le prime erogazione i primi piani di zona
Abbiamo dovuto aspettare i tubi e legge
Se nelle altre Regioni siamo al
Dalla terza tornate di piani di zone in Puglia
E la prima tornata siamo ancora al primo piano sociale
è da brava ho dovuto aspettare lo dico così come la penso un cambio di Governo parallele
Le prime erogazione in questo campo
è la è una riforma dalla legge che ponesse al cento è all'attenzione
I servizi
E non dalla ed equazioni alla
Monetizzata
Ora anche qui siamo come dire e che anche qui dobbiamo superare una serie di problematiche
Qualcuno spera molto
Dei fondi
Europei perché quale diventano la panacea di tutti
Voglio dire i minimali
Io voglio che lei
Solo dire che siamo altera anche qui al terzo apporto Ciconte dei fondi europei finora
A Mosca se facciamo un'analisi di impatto posto
Hanno scarsamente inciso per risolve le condizioni
Di deficit infrastrutturale e strutturali della
Speriamo che la nuova programmazione
Fatta realizzativo diverso porta qualche problema ma quello come dire
è un'aggiunta
Deve essere aggiuntive rispetto ad un'attività
Deterrenza ordine
Noi dobbiamo spostati all'attenzione
Molte volte
Lo dico e dalle
Come dire dalla medicalizzazione del bisogno
Perché molte volte come dire dato che diritto alla salute sancito
Tutti additato sociale viene medicalizzata viene
Quattro enti in questo caso uno sciupio lodo beh
Le risorse
Un anziano
Mandati in gabbia e duraturo posta al massimo
C'è un problema uno dei migliori decreto dal gioco tenuto in ospedale Costa ottocento mille euro Aldo
Lo faremo più felice e di e risparmieremmo questo è il da quel dopodiché io penso che sia un investimento
L'hanno elementi
Benvenuto pieno anche
L'avete visto l'intera vita familiare perché il numero delle famiglie
Come componente
Molte volte poi
L'identità
Una rete di solidità per i propri cari sta venendo meno porre perché inutilmente intubato perché molte volte
Cogliere
Unico gruppo lo deve pagare
Quattro anziani perché un anno fa Gardini
E quindi necessariamente bisogna affrontare dopo di
Nella botte alla società nel suo complesso
Per prevenire la medicalizzate
Maggiori aumento delle spese
Da
Negli anni
Stime in
Investimenti vede reali
Uno sbocco e parlo di servizi
Quanta
Vuol dire
Pupazzi unica ma nel due
Riceve ma
Pompando opportunità di lavoro
Se facessimo una birra accogliere
E vitaminiche
Locali
Danni
Ci stiamo battendo affinché vuol dire
Le politiche sociali azionato definiti i termini
Legislativi di borseggi
Già convocati per riprendere
Camber interrotto onde al lordo delle tre per la definizione vive
Spero che siano diffida sul
Ma non è soltanto problemi di definizione giuridica
Il problema è di
Ho scelto di mettere i tagli anche di investimenti e di allocazione diviso
Questo da risorse che producono
Un grande sviluppo oltre che
Grande miglioramento
Dalla qualità
Dalla collega Galati
Vediamo
Faccia lei non ci sia
Una spesa inutile ma anzi
Sia un grande grandissimo investimento proprio sottane per migliorarla volete dalla
Magra vuoti economico
Posta di nido
Interventi ed in campo sociale per ottenere gli stessi risultati e se hanno come allungamento delle APT e come miglioramento e dalla qualità della vita queste io credo che sia anche da priorità economicistico sia fonda ragionamento valido
I Comuni
Con grande ritardo
Ho tenuto critiche ma si sono
Vitale cimentando
Per ricoperte iscritta all'assistenza
Spinti all'Istituto
Creare una vittima robusta
Servizi che sia dei sigilli perché
Intervengono anche espropriati accudire voglio allargarmi
Grazie davvero mi sembra che insomma queste due ipotesi messi in campo a partire punto dai Comuni municipi sono realtà più vicine in prospettiva
Mi sono forse anche
Quelle realtà su cui spesso e volentieri scaricano
Lei
Queste esigenze di cura e di tutela mi sembra molto meglio ciò che
Sì adesso qui lei presidente anarchia che il Patto delle riuscisse anche come dimensioni pubblici tali
Media consorziarsi chiedete
Cara sumeri bisogna anche la
Sul territorio casta passaggio dalla medicalizzazione del bisogno al miglioramento al sostegno alla cura dell'abitare reale
Allora
Il si parlava di reddito minimo di inserimento detersivo strumenti come tutti gli strumenti fa risalire chiuso se ne fa all'interno di quale cultura di palle filosofia inserisco
Quindi credo che ENI occupa l'obiettivo e metteva in luce della necessità
I an
Qualificare i servizi e le strutture di fare in modo che l'altre due o atto che sì ma per la Puglia è la prima annualità riesca ad arrivare
Una corso
Va più lanciato sono degli elementi rispetta i quali
Costituiscono delle priorità rispetto alle quali
Forse anche altri attori possono passerei ora la parola a donne Nicola
L'affido
All'articolo
Non fa niente
H e le abilità ma
Direttore lei chiaramente l'ufficio Astral sociale che il lavoro imponiamo Valaperta
Domandare piani
Niente io un'agenda per muovere al promotore che si ma anche ampie da quello che è chiara astrali dei lavori in Puglia anche nel Mezzogiorno è già molto sta facendo per esempio nell'ambito del precetto
Ricordo questo lavoro di
Anche
Con la realtà del terzo settore ma anche questi impieghi e più raffinato deciso
In tanti micro poiché
Che dicono appunto chi la presenta anche dei dati sud
Non è soltanto l'insieme dei problemi anche l'insieme delle tante risorse e la vitalità anche dalla società civile la società
Che le varie comunità presenti
Era assumerebbe come si può
Anche un intervento
Parola
Grazie dell'opportunità che in questa giornata ci viene offerta
Particolare all'Esatri che hanno voluto
E
Scusi questa pre Enza
Che reputo
Sia molto utile come lo è nell'ambito delle tante diocesi
La presenza della realtà ecclesiale
Parole come persona solidarietà alla famiglia trovano l'impegno decisivo da parte nostra
Convocare
Molto cari
Ai quali vorremmo noi così
La parola essere distinto come un elemento di nicchia
Nel senso che la realtà ecclesiale voi conoscete benissimo non popolare scopare SPC qualcosa
Contro qualcun
Ma
Il ruolo che
La Chiesa tanti animatore del quattro giugno
Le realtà
Gli osservatori della Caritas
Ma anche tante realtà in positivo
La realtà
In Italia
Delle vetture
Chiudo
Ne spot pubblicitario tipica lettiere
Teste
Sociologo
Offese Garelli
Dover nel definire la niente alla rete di
Supplire la bocca
Esistono le tante occasioni dopo
Possiamo certamente
Vagliare ringraziamo dei tempi
Ilardo in
Una presenza
Nei luoghi dove ci
Detto questo
Vi spiego in poche battute cos'è questo progetto Policoro nato alla fine del mille novecentonovantacinque
Dopo il convegno ecclesiale di Palermo dove uno degli ambiti specifici
Erano quello dei giovani
Per me questa idea in una cittadina Policoro della Basilicata che è una specie di sintesi
Tra la Calabria la Puglia la Campania
Sono state queste diciamo le Regioni inizialmente
A
Intraprendere questo progetto che poteva dare una parola semplice al tema della disoccupazione giovanile
Prendendo come spunto
Brado della scrittura dove si dice dopo nove ore ordine argento ma quello che ho ottenuto
Nel nome del Signore alzati e cammina così risponde rapporto lo Pietro ad una persona che era davanti alla chiesa al Tempio che le ragioni
Allora la possibilità di poter dare una risposta
Come Chiesa in modo semplice però autorizzazione
Questa e la strategia del progetto Policoro
Prima
Ridire abbia citato colui che è stato formali ma di questo progetto
Il sacerdote della Diocesi di Torino don Mario Bertin che si è spesso molto su questo quindi viaggiando in lungo e largo per il suo più conosceva benissimo tante realtà della nostra Puglia che deriva visitare spero
L'idea che tre uffici centrali della Conferenza episcopale
Pastorale sociale quattro le giovani della Caritas
Unitamente insieme ad altre realtà per una formazione chiamiamola così più specifica nell'ambito sociale come le appelli come Confcooperative
Anche altre realtà ecclesiali come
L'Azione Cattolica
E
L'AGESCI strada facendo
Ci sarò anche avvicinate altre realtà quel tempo era presente
Sviluppo Italia che ha dato una mano notevole per l'inizio di questo
Del progetto cosa prevede
Prevedeva l'opportunità
Che la chiesa
Dal suo mondo potesse mettere a disposizione
Allorché
Ossia magari con l'energia
Ci ha la relazionalità
A volte anche delle strutture
E mettere al centro un giovane
Che ha fatto l'animatore di comunità
Il quale una folta formato dopo
Corso di circa
Alcuni mesi
Potesse lui
Con la conoscenza anche legislative tecnica
Del tempo che il luogo dove uno vite
Poter dire una parola assai agli altri sulla tematica
Lavorativi
Allora
Questo amore opportunità nell'ambito della cooperativa eccetera
Soprattutto
Poter vincere una forma di cui Pizzo
Dopo il comma
L'idea chiamiamola così di essere
Che qualcuno
Allora centrale questa realtà giovanile perché potesse
Pian piano
Poter emergere e poter dare
Anche gli altri
Sulla qualità
Noto classici
Ma uno può
E sono andati
Queste regioni
Sito si può benissimo vedere
Policoro concreti
Che nell'ambito anche il successivo è entrata la Sicilia è entrata anche la Sardegna l'Abruzzo il Molise praticamente tutto il Mezzogiorno
Sono nate nell'arco di questi dieci anni tante piccole realtà significative
Magari qualcuna ad un punto diciamo anche riprendere il proprio percorso formativo
Ma ha dato possibilità concreta lavorativa trovando anche interagire con realtà economiche vicine
Tale sensibilità a Peter un'esperienza di tutto rispetto
Attualmente diciamo
C'è quest'opportunità di andare ancora un po'più avanti nella nostra Puglia sulle diciannove diocesi sedici diocesi hanno scelto
ITR questa formazione perché c'è anche
Una forma contributiva da parte della diocesi dove viene dato più o meno simile
Diciamo
Una forza lavoro questo giovane che per
Due anni vive questa opportunità al terzo anno c'è una forma di compartecipazione
Sarà uno degli enti che partecipa alla formazione e la propria diocesi per poter sostenere questo ci
Attualmente in Puglia la quindici anni oltre Cento Giovani ad hoc vissuto questa esperienza e hanno realizzato un bel po'di esperienze significa
L'invito e che questo camminare insieme non da soli può apportare sicuramente dei PPRU
A livello chiamiamolo così strettamente istituzionale
Ci sentiamo di dire che
Abbiamo appunto quali ma a livello comunale a livello provinciale
Per le esperienze significative di collaborazione e di sostegno collidono i centri per l'impiego con altre realtà che dicono la stessa espressione la stessa preoccupazione
Certamente come questa mattina è riecheggiato ci interroga molto
Questa
E di grazie
So che la Regione ha fatto poco prima quali progetti nord-sud poi con il contratto etico
è importante poter diciamo non trattenere ma dare la possibilità d'ufficio male di costruire il proprio futuro del territorio
E questo non sempre è possibile
Allora vedere quei dati
Di cui pressione un pochettino
Il futuro diventa pericoloso allora ognuno per la sua parte e non come realtà ecclesiale
Significative perché un giovane possa decidere il proprio futuro
Questo
Non vale solo magari per la nostra Regione
Questo
Non ci esime entrati
Stabilità perché poi
C'è tutto un percorso di programmazione di vita che ritarda difficoltà anche di poter progettare la propria il sistema
Tutto il discorso diciamo di
Precarietà flessibilità
Voglio entrare in merito a tanti giovani vengono veramente blanditi usa
Che poi questi dissidenti
Nelle modalità che noi non crediamo
Allora manifestazione come quella di Beppe Grillo che può sembrare a qualcun antipolitica
Per qualcuno ora specie di valvola di sfogo
Perché va un po'il punto potrebbe
Allora come realtà ecclesiale siamo disposti a mettere insieme energie anche sprint
Alzate la vice
Gli attori eccetera
Dura che dove possono incontrare le persone educate
Sì avere una terra dove
L'esperienza di Tortolì Lo Bello con la sua propizia magari Antici
Ecco
Non vorremmo
Da noi
Possa dire che come realtà ecclesiale pugliese potrebbe trovare
La collaborazione
Modalità io
Al di là delle
Talvolta magari le proprie
Scusi
Difficile Ferruccio
Che pompa magari
Di Peggy
Sono convinta che se guardiamo all'affermazione
Abbiamo
Di migratori
Mondo come elemento così simbolico ma
Come attenzione che ha sia
Ci viene riconosciuto all'estero
Pensioni
Salvo poi magari andare metadone
Può ritrovare
Diamo
Allora
Io dico che
Questo
Ciascuno fa la sua non siamo tecnici
Però vi assicuro che
Nel cuore delle persone di giovani degli anziché
Passa molto della nostra realtà
Chiudo ricordando l'elemento che
Prima o poi anche per la nostra realtà regionale sarda
Però quasi temesse
Discorso delle barra
è una difficoltà in cui
Quella rete di relazioni che prima si parlava
Sta venendo meno
L'anziano se sta bene
Nessuno vuole che si allontana da casa perché aiuta RP
Altrimenti le centottanta mila persone che non lavorano così
Le statistiche certificano
Come possono non ribellarmi
Allora proviamo a passare dalla Convenzione
Alla relazione signor
Su questo io penso che possiamo darci una mano
O per la storia
Per la Regione
Anche per quella fede
Capito di fiducia
Nel futuro vediamone
Collaborazione degli altri
Qualcosa in più
Grazie a ma davvero trenta anni malati mi sembra abbia messo in luce
Come partire dalla vuole ha la responsabilità a anche la nostra
Ecco qual modo appuntata investita
Duplicità il problema che per un verso vede appunto tanti nostri giovani del sud migrare verso nord da
E se non si dà una risposta ci è chiaro che non si possono applicare la per le persone a sostare in un ruolo
Mento chiara ovvero se non c'è una carenza di pari opportunità
Verso di loro perché ha credibilità cercano
Certo qual modo
Come forse non
E nello stesso tempo il fatto
Che il nostro ospite è territorio immigrazione che poi è tutto il problema dell'integrazione Ciapponi
Allora in questa riflessione appunto per l'Uefa promotore di sviluppo e di sviluppo umano mediante atto all'inizio
No da intendersi solo come costo solo come crisi come cifra dell'abitare e civile
Territorio
Venga me le entrate e
Ed evidenziato una serie di problemi
Io ho crea ritrovate anche eliminare
Dichiarazione che il Presidente Vendola
Al suo primo giorno di lavoro ufficiale da Presidente della Puglia vicenda mattina
Sì il problema nel dettaglio a me
Ma
No
Dobbiamo affronterà in quanto
Scelga su
Lo smantellamento
La questione va affrontata mettendo
Fate le poi
La Puglia
Attraverso la ricostruzione delle aree dei servizi sociali
Il lavoro
Cioè il diritto al lavoro
Combattendo contro
Allora rispetto a questi obiettivi e questi intendimenti il bando
Governatore quelle
Romane
Quando
Esperti
Ma oggi sono
Siamo davvero stanchi realizzate assunti anche dalla
Gli ha
Va benissimo
E quante sono all'ordine del giorno
Ma con lo scopo
Ci sono occasioni
Del reciproco ascolto e
Tre miliardi
Regressivi
Rutelli
Dico la Food
Quando dei può
Lui
Ci dicono
Rifiuti come
Animali
Hanno Puglia animato
Umbri pure
Ventiquattro
Sta di qua
Ripeto
Dibattito
Quasi
Ci dirà
Tolleranza
Per me
Per me che ci sono un critico della tolleranza
Nel senso che penso che la tolleranza che è stato il miglior frutto
Degli anni
Della società dei lumi
Oggi è maturo il tempo di costruire una società dell'accoglienza
Perché la tolleranza e il sempre la costruzione di una gerarchia
Peraltro la quale chi tollera sta un grande un gradino più sentiti tollerato penso che la tolleranza Appia dentro di sé diciamo un filo di discriminazione ma tuttavia la tolleranza vera uno straordinario passo in avanti rispetto alla Società della indicazione persino della vita
Vic dire considerato dentro Mickey categoriali premunita
E invece oggi siamo tolleranza
E badate
La tolleranza zero viene alimentata dalla costruzione di figure fantasma
Che non corrispondono all'INPS dato di realtà
Noi possiamo perfino analizzare nel corso del tempo come si sia passati per la criminalizzazione dei magrebini
Gli algerini alla criminalizzazione degli albanesi all'attuale criminalizzazione degli slavi in particolar modo i rumeni bipolare
E per chi abbia voglia di
Spulciare
Negli archivi le carte
Enti e poter vedere in tutta la rassegna stampa degli stadi
E l'inizio del Novecento per trenta quarant'anni vedere lo stesso tipo di sopperire utilizzazione che veniva costruito sull'appelli dei migranti italiani
Ed è spaventoso che nel dibattito
Di una società
Assediata da fenomeni criminali di un certo rilievo il tema possa essere quello del lavavetri quello del graffitaro
Quello cioè
I fenomeni che talvolta non sono neanche di devianza e neppure di disagio
Ma
Francamente io ho avuto in mente
Io ho con me
Un flash back quelli propri inquietanti ho pensato
Alla fondazione dell'Europa moderna
Quanto
Nel nord Europa vennero istituite delle nuove figure di reato
Il reato di accattonaggio del reato tutti vagabondaggio cioè la criminalizzazione dei poveri
E io penso che sia buonsenso diciamo minimo civico dire noi dobbiamo combattere contro la povertà non dobbiamo combattere contro ipocriti
Va criminalizzata lampo pertanto non vanno criminalizzati i poveri altrimenti c'è uno slittamento è una regressione
Fa paura
E questo avviene mentre per chi non il piccolo tecnocrate di Bruxelles scopre che non ci può essere sviluppo economico crescita benessere
Se non a partire da due elementi fondamentali di qualificazione la qualità ambientale della qualità
In questo caso ci occupiamo di qualità sociale cioè gli elementi della questione sociale sono sempre più importanti
Persino
Tante diciamo così influenzate
Dall'etica dei PAI consiglieri sono sempre più elementi fondamentali proprio per costruire le condizioni contento per una fase virtuosa dello sviluppo economico
Allora noi
Abbiamo
Di fronte una Puglia che ha
Problemi strutturali di povertà
Che sono comuni a tutto il Mezzogiorno d'Italia e che fotografano anche quello che accade
Decennio il Tagliente
E in tanta parte del mondo
La mia opinione e che la stagione della ubriacatura liberi
Prego
Il di Michael Moore sul
L'americano sono cose che molti di noi conoscono per le avete averle toccate con mano ma fotografa puntato
Gli anni del liberismo luna non soltanto fu intatto la forbice crescente tra i poveri ieri
Mando un spostato nell'aria della povertà una parte considerevole del ceto medio
E
Questa cosa e
Per vilmente import
L'Italia
Ha costruito
La sua storia dei parte anche l'Europa proprio sul protagonismo dei ceti medi
Fatelo dire a me che non sono mai state
Mi fanno democristiano la grandezza della democrazia cristiana
In quella fase della storia politica che oggi viene liquidata con qualche battuta volgare vi è stata proprio quella di
Usciti fuori dal fascismo dalla guerra di
Allargare la base produttiva della democrazia
Con un inserimento progressi
Degli standards dipendente
E nella visione del futuro di tanta parte della popolazione pensate alla Puglia nasce
Del mondo artigiano del mondo dei maestri della piccola proprietà contadina come questo
Sia stato un fattore di stabilità e di crescita democratica
Oggi noi invece chiediamo abbiamo vissuto una lunga stagione di fuoriuscita rischiamo di amento parlate persino al di là dei dati economici
La possibilità di mandare i figli all'università
La possibilità di costruire una visione del futuro
Che poi è fondamentale un Paese un Paese non ce la fa se non ha
Un'attesa di tutti
E noi devo dire questo
Ce l'abbiamo
Non soltanto
Vista di quello che accade
Troppo logico ce l'abbiamo proprio come un problema di fondo
Dell'inizio del nuovo millennio
La politico
Cioè la posizione e la coscienza
E l'abolizione la posizione quinto veri le televisioni che dovrebbero disegnare il nostro di
Duro sono la tragedia di quell'eterno preferì
Qui siamo inchiodati ciascuno prigioniero del proprio curate dentro una società del galleggiamento Dino corporativo della frammentati
Del trionfo Polaris
Questo è un
E la Chiesa che in
Fiori muoiono le grandi narrazioni muore la politica la politica diventa negoziato tra l'obiettivo Anna
Tutti noi le comunità si schianta no
Non è possibile immaginare che le comunità si ritrovino soltanto nel momento etico della festa patronale le comunità fanno delle Babele i dialoghi sono soltanto somme di monologhi cioè abbiamo questi dati anche antropologici che credo dobbiamo analizzare
Noi abbiamo fatto
Gli obiettivi vi chiedo di
Diciamo assumere come base informativa
Mentale di
I rapporti di ti tali rapporti del
Sull'economia
Noi veniamo da un aspetto
Diciamo non solo fine
Negativo
Quella del metodo
Perché la Regione Puglia
Forse
Medio di credo ditte crescita del prodotto interno lordo
L'utero dire
Cioè il nostro l'appuntamento nostro del PIL
I dati occupazionali
Di della media meridione
Noi oggi abbiamo un
Unità di che indicano
Trentaquattro mila posti di lavoro Mou
Di con contratti a tempo determinato
A tempo chiedo scusa indeterminato fanno una percentuale della crescita dell'occupazione in Puglia
L'obiettivo del due virgola otto per
In tutto il sud
Città e dell'uno virgola sei
In tutta Italia per virgola nove
Punto e per due
Il prodotto interno lordo quest'
Sciuto dell'uno virgola sei
In Italia dell'uno virgola nove
Di un'attrazione sotto alla media
Però sette
Più dell'uno virgola tre
Virgola due siamo di gran lunga sopra la media meridionali
Vuol dire che stiamo provando a strutturare
L'aggancio a una fase economica una congiuntura economica favorevole
Naturalmente questo aggancio
E semplicemente carta straccia se uno non guarda la periferia sociale la periferia urbana e non prova confrontarsi con il tema del welfare con il tema delle politiche delle politiche inclusive
Noi intanto abbiamo affrontato questo problema proprio dal punto di vista del paradigma di welfare
Che l'Uefa
Perché eravamo dentro un altro disputa ideologica che durava molti anni tutti paghiamo dentro una disputa ideologica tra coloro che dicono è cambiato tutto quindi cambiamo tutte le regole del welfare
Propongo
Al Polcari
Poca
Fiat
Siccome i responsabili
Della povertà dei giovani
E coloro che invece penso alla mia parte hanno detto sempre no non bisogna cambiare niente l'UE fare il punto massimo della civiltà europea norma
Io penso che erano due visioni ideologiche né abbiamo pensato abbiamo provato a liberarci di entrambe queste dizioni per dire wealth far può essere quello di un tempo tranne risponderanno no
Non perché bisognasse affidare tutto al privato come era dentro il
Neanche il retropensiero della cultura liberi ma perché l'UE parti abbiamo conosciuto con tutto il suo onore la sua gloria aveva alcuni limiti
Vi erano quelli di essere concepito in un'ottica paternalismo
E di avere tutto diciamo una sua strada e azioni clientelari
Allora
Dov'è il punto su cui bisogna innestare la marcia del cambiamento nel Welfare
E quello che
Si immagina che il pool
Non corrette
Penso corso dei bisognosi
Che i soggetti cosiddetti deboli
Non debbano essere immaginati commettere
Porti a Port
Persona diversamente abile con rapporti apportare un fu io ho un'elemosina
I tappi rosa
E il problema del nuovo Werba e offrire strumenti per costruire percorsi di autobar fuori
Più nel
E mettere al centro non la nostra attività malati loro utilità la dignità di ogni uomo e di ogni forma di ogni ampliamento di bambino normodotato diversamente abile proprio
Questo
è un fatto generico astratto filosofico o cambiano le tue politiche
Quando appunto ti occupi dell'area della disabilità serpenti che non si tratti semplicemente di avere un atteggiamento pietistico protezionistico ma di promuovere invece valore cambia o no il nostro atteggiamento nei confronti degli immigrati su cui
Vivaddio bisognerebbe immagina
Non può essere
Una porzione del mondo che ha penso al pregevole lavoro che sviluppi l'azione che fa la carità che una volta all'anno ci racconta i dati veri che noi il giorno dopo cancelliamo perché torniamo immaginare gli immigrati
Come una serie di oggi barbari dimenticandoci che quel milione di badanti a cui le nostre famiglie affidano le chiavi di casa e la cura delle persone più preziose e più in difficoltà
Ci sono un pezzo dello Stato sociale vecchiette per incarico posti faccette Paride tutti gli immigrati l'Italia crollerebbe io economicamente diffida come capacità di protezione delle persone ma dobbiamo raccontarle queste cose dobbiamo avere il coraggio di reagire
Così come
Reagire fondamentale perché non basta una legge
Quella contro il lavoro nero contro il caporalato ne abbiamo scritto un
E credo sia all'avanguardia
Ma la legge non cambi
Se non si crea un
Maffucci Ale nei confronti dei fenomeni
Di
Neos chiarissimo che vengono non solo qui vi prego anche qui vedere l'ultimo critiche Locci
Del mondo sono un dato diciamo consustanziale a questo questa fase della crescita economica
Allora
Tema che
Mi è stato sollevato
Cosa stiamo faccio
Oltre i dati macroeconomic
Di qualificare la spesa
Culturali e del FAS
Cioè di dare qualità di concentrare
Sulle grandi direttrici dello sviluppo
Cosa possiamo fare
Senza dover atte
La competenza dei nostri ragazzi
Cosa potevamo fare
Perché per i giovani fareste
Poi viaggiare non
Purtroppo da noi sono due per
Fino
Non dopo
Perché tornino
I carri cui può giudicare
Noi abbiamo prodotto l'esperienza dei bollenti
Abbiamo
Prodotto non un'esperienza che risponde
A quella realtà macroscopica messo qui i dati macroeconomici
Ci vuole una lunga stagione e risorse dà ordine
Ma abbiamo provato a capovolgere il senso
Vi è un di un atteggiamento del
Mozioni che ho chiesto
L'azione odia farsi sia nei confronti dei desideri e della vita dei giovani abbiamo detto ai giovani
Col contratto etico piccoli sentiamo di guadagnare la specializzazione nelle migliori università del mondo quelle che voi desiderate però vi impegnate a tornare a lavorare in cui
Stiamo lavorando per il biglietto di ritorno perché il nostro si ma imprenditoriale posta
Essere capaci di ricevere questo lavoro compete i due anni cinque mila eppure cento ragazzi
Perché i colleghi
Effettivamente
Non fosse talvolta alcun tipo porta il
Alle persone piuttosto che alle parti
Dei potenti potere sarebbe bello raccontare e così
Tutti i ragazzi la maggior delle tante lettere che ricevo ogni giorno sono di un acconto
Di cui fanno per la loro esperienza dell'aver ritrovato il
Filo rosso del senso della vita per molti i loro
Non è la risoluzione del problema ma è l'indicazione di un capovolgimento di tendenza
Dettare incoraggiamento non so come come si può dire la Società degli adulti e della politica delle istituzioni almeno questo cominciare a dare un segno di incoraggiamento nei confronti di questi giovani
Che stanno peggio di quelli di voi che sono nati negli anni della guerra
Perché quando c'era la guerra c'era la speranza di ottenere pane e lavoro beh oggi chi nasce nell'epoca dei labirinti urbani e della precarietà del lavoro della ditta per questo istituti e dice polpa il tempo della vita cioè una drammaticità
Della condizione giovanile che dobbiamo saper pentiti che ci interroga fortemente
E poi abbiamo chiesto il Comune
Che la macchina valutato molto
Prendete
I contenitori urbani no le vecchie fabbriche le vecchie caserme i vecchi mattatoio vi prego non è infatti un altro
Mettete nelle mani delle Cooperative giovanili la possibilità di Prodi
Per che lei stia
Gestiscano questi laboratori come uffici neri creatività quest'anno ne abbiamo piene
Quanto di ripetere può avremo
L'effervescenza giovanile di creatività di socialità che trovano dei canali per
Non è il tuo
E l'inizio
Corposo
Ma è l'inizio di un
Che fa
Sa che il suo
Nella
Difficoltà di
Voi
Sono gli altri al
Deve
Voi
Problematica
Complessivamente
Diciamo che lei dirigente
Nessuno
Il TAR
Sul loro
Sono
Sono opere
Gli ordini
Se invece
Per sia
I politici
Vi erano capaci
Minuscola del nostro quotidiano
Balcani verso gli altri
E indicando un pezzettino gran
Che le classi dirigenti non sono in grado di dare
In un grande
Io penso che allora con
Amici nelle ai di a voi
Tanti altri ma poi particolare
Ne abbiamo davvero il Presidente Vendola avete visto che non è stato di certe un saluto di circostanza ma è stato un entrare
Con i piedi nel piatto provando anche a prefigurare degli antichi Rizzoli
Senza passioni anche la politica l'umile politica rischia di morire io direi continuiamo un po'adesso in questo questa nostra a tavola rotonda mi pare chiede
Questa dimensione della cooperazione delle microimprese sia stata più volte
è nominata anche nel corso degli interventi del Governatore certamente nell'intervento di
Donnicola
A chiedere e allora adesso a Villarreal troppo che certamente
Ha un ruolo fondamentale all'interno
Questo mondo della cooperazione ma chi è portavoce del Forum delle porte a voci del Forum del terzo settore
Anche lei è un po'la stessa domanda
Cosa si sta facendo
Cosa è possibile fare quali sono le priorità e quindi orizzonti
Di vorrei far promotore di sviluppo nerissimi e in questo rapporto in questa integrazione anche con gli altri
La parola Terpin ma che ringrazio davvero di essere qua anche per la fatica partita stamattina molto presto e insomma ognuno di noi può e tanti
Questo invito
Prima la fatica tema la passione poi consente a un po'
Dove girare dove partecipare iniziative importanti
Ma io parto da di di prendere
Anche una circolarità della tavola rotonda
Perché mi sembrava interessante
Riprendere alcuni interventi che mi hanno preceduto che secondo me
Toccano a noi centro delle dinamiche e anche centro delle pene
Parto da mi
In Italia
C'è stata una fase molto importante interessante ma secondo me
è limitata nel tempo per fortuna di guerra compassionevole chiamo negli anni
Delle due grandi guerre
In Italia sono una delle istituzioni per l'infanzia per i minori
Durante le guerre e sono nate soprattutto perché daranno mondi lontani terre
Quindi
Inizio
Dell'approccio del welfare in Italia e quant'
Così dalla
Gli oneri se va bene
In Presidente della Regione
Puglia quanto diceva
Bisognerebbe passare dall'abilità allarmismi io aggiungerei dall'americana dignità la libertà
Il web e per lo sviluppo abbia uno spazio nuovo anche
Michele
Che devono arrivare alla libertà dell'uomo alla centralità dei
Si è passati poi a una fase molto per
Del web e diluente
Per equilibrare gli squilibri nello quindi è qualcosa
Entra nei momenti
Non è hanno tranne per
Quindi per i tali per cui qualcun altro deve commentare lo stato conventi Anna messa
Dunque
Fratangelo
Va bene mandato
Ma quand'anche
Va superato perché sono cambiate negli anni varie cambiate
Le gambe ad ANAS
Accorato incardinato su una società ancora del Novecento che quindi partiva da una logica da un presupposto antico
Invece questo convegno delle ACLI anche l'introduzione del presidente nazionale Andrea Olivero ci parla di un welfare per lo sviluppo cosa è secondo il Forum so cosa secondo noi un welfare per lo sviluppo
Sicuramente è un welfare
Come dicono le ACLI promozionale ma è anche un welfare partecipativo ed è promozionale perché partecipativo iter partecipativo perché promozionale
Perché riteniamo che i soggetti di Terzo settore nelle dinamiche di welfare hanno muovono estremamente importante sin il Figatti vivo non tanto e non solo io oso dire assolutamente non per la quantità dei servizi che gestiscono
Ma per come li producono i servizi
E quindi le energie dell'associazionismo di promozione sociale
Come il mondo delle ACLI ma anche le cooperative le cooperative sociali come cd ricordava vittoria buona ma anche
Le organizzazioni di volontariato
Non sono stati i soggetti passivi nell'errore nell'arrivare a una visione di welfare per lo sviluppo
Perché è un welfare per lo sviluppo diceva qualcuno multa opportunamente cambia la logica dalla logica dispensa passiamo alla logica degli Investimenti
E quindi la logica non è più di sottrarre risorse allo sviluppo ma è una logica che vede il welfare come generatore di risorse per Loris lo sviluppo
Ma si generano risorse e se ci sono fattori moltiplicativi e le organizzazioni di terzo settore sono fattori moltiplicativi
E quindi anche noi dobbiamo essere consapevoli di questo ruolo di essere soggetti privati ma che perseguono finalità pubbliche
E ho solo dire che quando si parla di politiche sociali attive bisogna aggiungere
Politiche attive che valorizzano i soggetti di Terzo Settore perché le due cose vanno insieme sono i due i lati di una stessa cerniera
Perché altrimenti vedo quasi impossibile attivare percorsi di welfare per lo sviluppo se non a partire da una partecipazione dal basso
Se non a partire da percorsi che generano reti di solidarietà che genera hanno comunità
Che ricordi locale non è la dimensione delle relazioni tra le persone
Non ci sono i bisogni ma la risposta ai bisogni la capacità
La possibilità e oso dire la libertà di potersi organizzare rispondere anche ai propri bisogni
Su questo gli esempi che si potrebbero fare sono diversi però io non non preferisco da un po'di tempo a questa fa parte lo faccio soprattutto in Finanziaria tempo la finanziaria
E soprattutto poi quando conclude la Cristina De Luca cabeza che stimo tantissimo
E
Con la quale c'è un rapporto anche di amicizia profonda
Quindi non intervengo con il dire come parte sociale cosa noi chiediamo
Perché anche questi è un modo secondo me un po'a distorcente perché se si vuole cambiare
La logica che sottostà oggi al sistema di welfare bisogna sentirci noi noi soggetti corresponsabili e dico anche perché
è il e e il welfare deve a riuscire ad avere una logica di ulteriori ritardi di riforma profonda come diceva rancio sti cosa ma non dipende solo dal Governo dipende molto anche dei soggetti sociali
E io faccio due esempi uno un po'ne approfittò visto che Savino Pezzotta non
è potuto venire resta avuto un malore stanotte quindi non è riuscito veramente a venire ma sente la Puglia anch'
Un luogo molto importante su col quale confrontarsi paghi nelle ACLI Edilcasa quindi esce voi sapete bene che
Ne approfitto un Papa il dirvi che secondo me è una cosa grande anche come Forum del terzo settore con le organizzazioni aderenti abbiamo fatto è la Fondazione per il Sud
Savino oggi nel Presidente ma il Forum del terzo settore l'azionista della Fondazione al cinquanta per cento perché è una cosa importante che abbiamo fatto perché all'interno
Della logica costruttiva fondativa della fondazione e c'è una logica di un welfare per lo sviluppo
Quindi raccogliere
Nei fatti la disponibilità di organizzazioni che hanno così ri ritirato ventidue ricorsi legali
E che quindi hanno rinunciato a risorse proprie
Per destinarle al sud e per destinarle al
Al soggetti del privato sociale e del sud che dovranno promuovere servizi innovativi
Nuovi reti di solidarietà questi è stato un modo nuovo di fare un passo indietro organizzazioni che fanno un passo indietro
Che rinunciano se vogliamo ha un interesse considerando il proprio interesse all'interno di una visione di bene comune
Quindi collettivo quindi comunitario e quindi propulsivo quindi promozionale credo che questo sia
Un modo di fare che debba essere compreso debba essere valorizzato e anche sostenuto da iniziative regionali è andato via il Presidente Vendola
Di noi riconosciamo quello che è stato detto in Puglia si respira
Su questi temi un'aria nuova da poco si è conclusa un'azione importante di sovvenzione sui piccoli sussidi che mi sembra
Un Progetto estremamente interessante che in Puglia ha visto un modello organizzativo molto efficace molte punitivo cosa che non si è vista così prioritariamente in altre regioni quindi è stato importante in questo modo valorizzare i soggetti di Terzo Settore e
E
E questa Regione ha iniziato a fare
L'altro esempio che volevo fare è che secondo me è una strada da continuare a percorrere ma anche da comprendere meglio
è
Tutto il lavoro fatto sulla a fiscalità in maniera specifica sul cinque per mille
Se il settanta per cento degli italiani ha firmato per il cinque per mille
Se l'anno precedente sono stati raccolti circa cinquecentocinquanta milioni di euro quest'anno no c'è il tetto sono duecentocinquanta
Però dire cinquecentocinquanta milioni di Euro di significa la metà del Fondo Nazionale delle Politiche Sociali
Per questo dicono i non possiamo sottrarci a un livello di responsabilità non possiamo sottrarci ad una relazione robusta significativa con i livelli istituzionali non possiamo pensare che con queste risorse
Voi della Fondazione vuoi del cinque per mille vengano pensati magari servizi solidali ma non innovativi
Io ci tengo molto a questo concetto la solidarietà e molto collegata all'innovazione e l'innovazione molto collegata alla solidarietà
Si possono pensare i servizi solidali che perpetua no il bisogno invece si devono pensare i servizi solidali che già ne erano innovazione
Ritornando e quindi anche
Un po'più venendo al mio inizio se negli anni del dopoguerra si pensava restituzioni per l'infanzia vi istituzioni per minori che poi nel tempo hanno subito molte trasformazioni
Ad esempio sto vedendo nelle cooperative sociali o anche la Presidenza di federsolidarietà di Confcooperative quindi ho una visione del mondo più in
Dell'impresa sociale rispetto al al terzo settore
Sono molte sono tante secondo me sono al già troppe le cooperative sociali che continuano pensare alle comunità per minori
Le comunità per minori sono un modello di intervento solidale ma che oggi è non innovativo
E oggi in termini sussidiari in termine di politiche sociali attive bisognerebbe ipotizzare modelli organizzativi che coinvolgano le famiglie
E quindi come le famiglie affidatarie coordinate da un soggetto sociale consumano meno risorse di welfare e ne producono di più
Quindi politiche sociali attive significa anche politiche sussidiarie facevo l'esempio sulle cooperative della difficoltà di pensare e nuovi servizi e di ripensarci all'interno di una nuova logica di guerra
E questo invece sarà determinante questa è una sfida vera ed è nelle nostre mani questa sfida e fatti in corso a questa sfida perché dobbiamo abbandonare quello che abbiamo costruito per costruire il dopo
Ma del resto il terzo settore e l'ha sempre fatto chi ha inventato l'educativa di strada chi ha inventato i primi centri diurni chi ha impostato in nuovi servizi al di là del convenzionamento con il pubblico chi
Oggi invece si dice ci siamo ancorati in un sistema di convenzionamento che sta un post ritornando le nostre capacità innovative
Quindi chiudo con il dire che pensare Politiche Sociali attive ripensare riformando lo stato sociale alle e qualcosa che ci chiama in causa dia mentalmente non solo nelle richieste ma anche nel pensiero nella funzione
E nell'Atto quotidianità
E quindi l'impegno nostro ci sarà come formula nazionali del terzo settore ma credo che anche a livello regionale e anche a livello locale dobbiamo
Ripensare il sistema partendo anche da noi e provocando con nuovi servizi provocando con innovazione e con la sperimentazione
E credo che da questo punto di vista il sud più creativo il sud e più attento forse anche perché è meno coperto e meno consolidato dalle convenzioni precedenti per cui dal sud visto che mi sono del sud anch'io potenza non è molta lontana da Bari ci si aspetta una risposta e livello nazionale
Farà di tutto affinché queste risposte queste proposte queste nuove progettualità possano emergere ed essere visibili e valorizzate e quindi essere esempio per tutti
Grazie davvero a firma insomma avete visto che
Un po'in tutti questi interventi c'è stato un filo rosso che allegato delle prospettive allegato delle visioni e ha proposto delle priorità
Io affiderei un po'il tutto alla sottosegretaria la solidarietà sociale Cristina De Luca
Alla quale chiedo anche un po'di intrecciare questo vostro riflettere quote il protocollo sul welfare che è stato presentato e rispetto al quale credo
Ci siano anche una serie di riflessioni che possiamo condividere e valutare grazie
Ma grazie molte grazie alle ACLI di questo invito direi anche grazie dell'occasione di riflettere insieme perché
Il compito di governare ci chiede anche di trovare delle nuovi e degli ambiti dove riflettere su temi
Complesse come questo il tema del welfare aree del futuro del welfare della riforma del welfare
è un tema che
Molte volte sulla bocca di tutti noi di molti di noi anche al di fuori di di di persone che magari ne sono più sensibilmente coinvolte con vincite
Ma come molti dei di questi temi spesse volte se ne parla a così in maniera semplicistica oste amplificatoria oppure superficiale e quindi le occasioni di ragionare e poi ci torno perché questo è un aspetto che secondo me
è molto importante negli impegni che dobbiamo prendere che prendiamo anche noi in qualche modo le occasioni di ragionare quindi poi di creare cultura su queste tematiche sono
Alla base di quella che prospettiva strategica di una riforma del welfare che voi siamo chiamati in qualche modo a fare che non avviene perché qualcuno un giorno si siede al tavolino inventa una cosa
Ma viene perché
Attraverso una serie di ragionamenti magari fatti e rifatti fatti e rifatti si riesce a
A capire dove e come andare
Io parto da
Un nella mia riflessione nelle mie conclusioni cercando anche di dare delle risposte a delle cose che sono state chieste dette da una considerazione che in questo anno e mezzo anche di sottosegretario alla solidarietà Sociale qualcuno Wilma che mi con la quale spesso se diamo agli stessi tavoli oltre a confrontarci
Quotidianamente ma lo stesso presidente delle ACLI cioè mi ha sentito fare più volte ma perché è una cosa di cui sono
Profondamente convinte che credo che sia uno dei problemi con cui non ci confrontiamo oggi
Ed è questo non c'è coscienza nei fatti nel nostro Paese o c'è una coscienza limitata forse mettiamola così in maniera più più delicata che
Le politiche sociali sono anche politiche di sviluppo
E che lo sviluppo è profondamente legato alla coesione sociale e che questi due concetti non sono in antinomia uno contro l'altro che non sono qualche cosa che va in
Va uno contro l'altro che le politiche sociali non sono delle politiche che vengono dopo le politiche economiche le politiche del lavoro le politiche del territorio non so se De delle cose eccetera
Sembra dire una cosa
Banale ma non è banale in tutte poi le sfaccettature le applicazioni che questo atto
Ribaltare questo concetto e mettere al centro le politiche sociali capire che tutto ciò che non si investe oggi in politiche sociale ha un ritorno in termini anche economici di
Che il disagio sociale che è l'emarginazione che è la Paggioro povertà che quindi ha anche un costo che ha un costo non è solo sociale ma è anche un costo economico ecco assumere questo
Significa secondo me metterci già nelle condizioni di ribaltare quel concetto di un Guelfa era
Che pensato non come distributore di servizi ma ho comunque il far come diceva il professore mi aranceti cosa prima dei un welfare che parte dalla logica dei diritti e quindi della ripartire anche se faticosamente dal dai diritti di ciascuno e da una opportunità per tutti
Questo significa anche avere chiaro dal punto di vista culturale poi dal punto di vista delle politiche si fanno che
Il welfare è un fattore è un po'guerre è un grande fattore di stabilità qualcuno l'ha detto stamattina
Ma noi oggi ci sono troppi segnali in questo periodo che ci fanno capire come anche alcune cose che oggi accadono l'allarme sicurezza non voglio adesso mettermi qui a discutere di queste di queste questioni ma anche questa paura della gente anche di fronte al futuro perché io la chiamo in questo modo
è legata anche a un welfare che oggi non è più capace di dare delle risposte dissenso alle persone e quindi crea
Crea instabilità quindi e con l'instabilità poi si crea tutto quel
Quelle problematiche vengono a catena che poi ci sono
Purtroppo spesse volte paia amplificate anche da un modo di dei media e della politica perché la politica su questo non la la politica
Anche poi delle responsabilità perché perché nel dibattito poi tra tra chi la pensa in un modo chi la pensa in altro modo
Diventano questi temi temi ideologici di scontro e non temi di riflessione vera
Chiuso questo quindi io credo primo Obiettivo lavoro che noi
Stiamo anche un po'tentando di fare è un lavoro
Di riportare questa centralità delle politiche sociali non come politiche che
Che stanno da una parte
Detto questo
Io vorrei ragionare su quello che abbiamo fatto su quello che stiamo facendo e le difficoltà incontrate su alcune cose anche le le le complessità
E come anche pensare a dal ad alcune strategie future nella logica di un ripensamento del welfare
Che cosa abbiamo fatto e e che cosa ci siamo trovati io credo non ci siamo trovati di fronte a una
Situazione nella quale
Il rapporto tra lo Stato e le Regioni tra lo Stato le Regioni al terzo settore e diciamo che c'è una legge madre che tutte per quanto attiene le politiche sociali che governa tutto questo che la tre due otto
Era un era ed è forse ancora in parte un rapporto malato
è un rapporto malato perché ha un rapporto che non è un rapporto paritario nelle differenti competenze ma è un rapporto in cui c'è un ente erogatore in questo caso lo Stato
E un ente degli enti che chiedono l'allora la
Secondo me ai termini di legge chiedono allo Stato di erogare i fondi necessari in questo caso i fondi per le politiche sociali
Un terzo settore che in e si estese trovato stritolato spesse volte in mezzo a questo a questo meccanismo giocando un ruolo di chi in qualche modo poteva aiutare
Il livello delle regioni e degli enti locali facendo delle cose qualche volta anche
Riducendo la qualità ma perché era un'opportunità per tutti e due qualche volta facendo in maniera migliore ma in una logica
Dove non c'era
E non
E forse non c'è ancora fino in fondo
Un Governo ovvero di quello che significa pensare in maniera globale e coordinata un sistema di politiche sociali per il nostro Paese con le differenziazioni che poi da regione a regione dà luogo a luogo l'Ente locale ente locale poi si debbano aprire
Allora io rivendico il fatto che in questo anno noi abbiamo cercato non solo attraverso il raddoppio del fondo le politiche sociali perché poi torna delle risorse un problema importante ma non è l'unico problema
Abbiamo cercato di
Rimettere al centro un rapporto tra lo Stato e le Regioni perché ci sembra importante che rimettere al centro rapporto che significa un rapporto di dialogo rapporto di confronto
E che vuol dire ragionare insieme su quali debbano essere le priorità anche se poi alcune priorità possono e si diverse da nord a sud
Che vuol dire anche da parte dello Stato assumere con forza un ruolo di monitoraggio e di valutazione che ha garantito di chi è è più debole non a garanzia di chi è più forte perché il fatto che il Fondo delle politiche sociali venga erogato in maniera non finalizzata cioè quindi non
Non per una cosa o per un'altra cosa ma non finalizzata alle Regioni secondo un criterio di riparto
Che è stabilito dalla legge quindi non non non ci sono o non ci sono
Discussioni su questo ma non è questo il punto però può anche mettere nelle condizioni
Che da qualche parte poi si utilizzino per delle priorità ma per delle cose che magari sono o sono parcellizzate io faccio un esempio noi abbiamo messo in Finanziaria un fondo sulla
Piccolo piccolissimo fondo sull'inclusione sull'immigrazione di cinquanta milioni di euro io ho voluto con forza che questo fondo non fosse
Parcellizzate diviso secondo il sistema del fondo le politiche sociali tra le Regioni perché non avremmo risolto nessun problema cinquanta milioni diviso
Tutte le Regioni è un niente cinquanta milioni finalizzati a quattro temi importanti possono essere un inizio piccolo timido nella direzione di cercare di dare delle risposte
A un tema complesso come quello dell'immigrazione
Allora la logica le le delle la logica delle delle politiche sociali e logica del fondo le politiche sociali è una logica che oggi ci chiama a riprendere con forza in un rapporto
Dialettico in un rapporto ovvero di chi
Da una parte insieme nella responsabilità delle differenti competenze
Lavora per
Ragionare definire priorità e di chi dall'altra parte poi anche il compito di monitorare di valutare come questa cosa viene fatta
Ma accanto a questo
Credo non ci siamo mossi se timidamente dico timidamente uso la parola timida perché
è chiaro che
La pesa anche più più forte e e noi siamo
Qualche volta anche in affanno rispetto ecco a queste cose su due temi che sono
Stati richiamati stamattina che sono il tema dei livelli essenziali di assistenza
E l'altro tema del reddito minimo di inserimento perché sono due temi
Sui quali si in qualche modo si qualificano anche le politiche se
Le politiche del le politiche sociali e sono anche i temi sui quali voi capiamo sappiamo che dobbiamo
Accelerare perché sono un po'un segnale
Di un modello diverso anche di ragionare sul sociale ma accanto a questi ci siamo mossi anche
Sul cercare di
Lavorare con il terzo settore lo cito non perché qui sono di fronte alleati c'è Confcooperative c'è il Forum del terzo settore eccetera
Ma perché il terzo settore io credo vengo anche da questa esperienza sia
Un grande capitale per il nostro Paese cercare di lavorare per riordinare tutto che è quella che è la legislazione che riguarda il terzo settore a partire dalla legge queste sei quella sul volontariato io credo che non è
Ed è ed è lo abbiamo scelto di farlo al sud e quindi è stato anche in questo senso grande segnale ma lo richiamo qui la Conferenza nazionale sul volontariato che noi abbiamo fatto nel mese di aprile che ha visto più di cinque mila partecipanti a Napoli
Della dice lunga di quanto articolato e importante questo mondo di cui il volontariato è un pezzetto e non è tutta la parte allora ragionare anche ridare al terzo settore quel ruolo giusto interna alla società
Credo che sia
A estremamente importante
Noi
Ci scontriamo
Con un problema di risorse lo dicono le anche se è vero che le risorse non sono tutto bando ci scontriamo con un problema di risorse perché
Torba per esempio al tema dei livelli essenziali di assistenza è evidente che quello che è stato messo in Finanziaria quest'anno è quello che è in finanziaria per l'anno prossimo serve semplicemente a definire
I livelli essenziali e a non fare altro
E quindi
Le esigenze che ci sarebbero oggi sono esigenze di gran lunga
Superiori sulle quali noi non abbiamo oggi le possibilità per poter intervenire e credo che in questo occorra anche
Ragionare Insiel ne Stato regioni ma anche col mondo dell'impresa il mondo della cooperazione sociale il mondo del terzo settore per vedere come anche su alcune cose
Trovare forme diverse per le quali perlomeno a livello sperimentale si possono avviare delle iniziative ma
Io credo che
In questo senso credo che anche la modalità e dà una risposta sul protocollo del welfare nel quale io ma non amo parlare perché non amo parlare perché se n'è parlato troppo perché trovo che i qualche volta questi dibattiti diventano vedi Battistelli che non vanno al dunque dei problemi io credo che il protocollo del welfare si guardi siglato nel mese di luglio sia un ottimo protocollo sia un grande sforzo fatto dal Governo
Se mi permettete di dire una battuta credo che aver passato quattro mesi o sei mesi o sette mesi non mi ricordo quante a discutere sull'età della pensione sia un qualche cosa che grida vendetta all'interno del nostro Paese perché i problemi sono non discutere
Della
Attenzione dell'età per cui si va in pensione ma dei problemi veri della gente e che noi questo lo dobbiamo assumere come un problema può anche come un'indicazione forte come dobbiamo assumere come indicazione forte anche forse di disagio la manifestazione visto che è stato toccato anche questo tema
Di Grillo dell'altro giorno a me non piacciono queste cose perché queste cose sono demagogiche e qualche volta
Rischiano di non dare delle risposte ma di alimentare una sorta di delegittimazione collettiva allora della delegittimazione collettiva non porta da nessuna parte noi abbiamo bisogno certamente di ridare dignità alla politica e di fare la politica nel mio e di ridare dignità ai partiti e via impegnarsi perché i partiti siano dei partiti veri
E degni del nome dei partiti ma abbiamo bisogno
Di non delegittimare le istituzioni di non delegittimare quelli che sono gli organi chioma Detomas Krizia ha scelto
E anche le persone che poi sono all'interno delle istituzioni che la democrazia scelto quindi io credo che su queste cose occorra fare molta attenzione
Comunque non è di questo che oggi dobbiamo parlare io credo che noi siamo chiamati
E termino a una grande se vogliamo
Ripensare
A quale modello di welfare a quale tipo di Guelfa dobbiamo pensare al futuro
Alcamo Uto al fare delle cose perché non possiamo smettere di fare qui non possiamo determinare dei livelli essenziali di assistenza non possiamo non far dei progetti per l'accoglienza degli immigrati non possiamo occuparci dell'handicap non possiamo non occuparci degli anziani l'elenco potrebbe esser della bellezza e la della droga del tossicodipendenze potrei fare l'elenco lunghissimo delle nuove povertà eccetera eccetera eccetera
Io credo che noi dobbiamo fare un lavoro che
In qualche modo è un lavoro culturale per tornare a quello che diceva all'inizio quindi il mio discorso
Se volete che ritorna a da dove sono partite e cioè cominciare Alida giornale rivedere alcuni concetti
Perché a capire che tipo anche di welfare noi dobbiamo mettere in piedi un welfare della libertà un welfare delle opportunità è stato detto un welfare della valorizzazione dell'autocarro Rizzo azione o potremo declinare tutte queste tematiche termini in qualche modo
Io credo che dobbiamo rivedere alcuni concetti che cosa significa oggi parlare di bene comune e che cosa significa e che cos'è il bene comune oggi e se siamo tutti d'accordo nelle accezione che diamo al bene comune
E dal bene comune come si va al benessere al benessere di tutti perché questo è un altro elemento estremamente importante
Credo che dobbiamo
Ragionare su che cosa vuol dire equità oggi cioè possibilità di accesso tutti agli stessi diritti agli stessi doveri perché attenzione
Qui quando anche si parla tolleranza non tolleranza tolleranza zero eccetera io credo che il termine tolleranza sia un termine sbagliato perché oggi noi dobbiamo parlare di opporsi di
Garanzia per tutti certezza di diritti e chiarezza di dovere per tutti che questo è pari opportunità per tutti perché questo è l'ora che ti mette nelle condizioni di non dover parlare poi di altre gli altri termini che poi sono sbagliati
Penso che noi dobbiamo
Ragionare in termini di più in termini di corresponsabilità cioè non c'è una responsabilità oggi che è solo dello Stato che solo delle Regioni che solo delle autonomie locali ok è solo del terzo settore o che sono del mondo dell'industria del
Del mercato il mondo economiche eccetera ma che c'è una corresponsabilità
E che debba questa corresponsabilità debba essere condivisa anche dalla corresponsabilità si debba passare anche all'idea di coprogettare insieme
Perché non possa non più credo che possa esserci un'idea di welfare ha un'idea di come debba essere guardare al futuro se non si assume il fatto
Che
Corresponsabilità ecco progettazione debbano esserci assolutamente dentro questa cosa penso che bisogna recuperare
Anche
O l'ha detto Wilma molto bene prima
Io me l'ero segnato come un polli idea
Che non che non può fare certamente lo Stato che non possono fare le Regioni che non può farsi un possono fare le autonomie locali l'idea della frontiera
Che è proprio tipica del terzo settore di chi per la sua se volete anche storia per la sua leggerezza per la sua modalità di essere e quello che per primo su certe problematiche sopra caso poi sono le problematiche sociali ha individuato delle risposte che poi sono state assunte e che queste risposte
Poi sono divenute delle prassi sono detenute dei modi sono divenuti delle leggi allora questa dimensione della frontiera che oggi sia un po'schiacciata che sia un po'persa credo che vada recuperata nell'idea anche di capire
Strategicamente pensando al futuro quali possa essere le modalità i modi con qualche quelle emergenze del futuro
Credo che vada credo che vada
Fatto un altro passaggio che è quello di uscire dall'idea
Noi fino ad oggi abbiamo lavorato cercando di creare dei ponti ponte tra la Stato alle Regioni tra il ponte tra lo Stato il terzo settore il ponte tra le Regioni e il terzo settore
Che oggi non si può che sono importanti perché sono stati il modo di dialogare in modo di conoscersi il modo di lavorare insieme ma che oggi si debba superare l'idea del ponte per passare all'idea della Rete che vuol dire essere in una condizione di
Parità assoluta nel rispetto delle differenti competenze delle differenti responsabilità la Rete la condizione attraverso la quale probabilmente oggi anche a fronte delle
Emergenze che abbiamo davanti e delle nuove delle nuove prospettive è quella che ci può consentire di costruire dei modelli di welfare che sono che sanno rispondere a questa
A questa esigenza e infine
Io credo
E lo dico perché lo dico parlando qui al sud dove
Se volete accanto tanti problemi il sud ha due caratteristiche portanti qualcuno l'ha già detta prima ha mantenuto intatta una capacità forte di relazione una capacità forte
Una
ANAC capitale umano che se volete forse molto particolare molto forte anche una capacità di creatività e di fantasia che forse da altre parti non ci sono
Io credo che bisogna
Ripulsa dare molto su uno mi piace l'idea di categorie ma su tre categorie non so come chiamarle in altra maniera che sono i giovani che sono la famiglia e che sono gli anziani
Voi direte sono tutti una stessa cosa non le dico staccate perché sono tre cose diverse
I giovani perché troppo Discetti amo sui giovani come il nuovo fenomeno sul quale da baraccone i giovani sono diverse e con il passato fenomeni di bullismo i giovani non sono più capaci di assumere delle responsabilità eccetera eccetera
Forse nascondendo a noi per primi che dietro la crisi dei giovani c'è una crisi degli adulti che molto più forte e che se noi John sui giovani non investiamo e dove abbiamo anche delle sperimentato via l'assessore Minervini delle esperienze interessanti in giro
Dove investendo sui giovani il servizio civile né a una risposta noi oggi abbiamo cinquanta mila giovani e la Puglia è una delle Regioni che lo fa meglio di tutte le altre
Cinquanta mila giovani che fanno servizio civile per un anno so benissimo che ci sono anche i quattrocentotrentatré euro al mese che possono essere una risposta un lavoro che non c'è
Ma
è una grande occasione di scuola di cittadinanza per i ragazzi e laddove questo è fatto bene il le statistiche ci dicono questo questo diventa non solo una
Competenze acquisite all'opportunità di trovare lavoro nell'ambito in cui si ha fatto servizio civile ma anche un'occasione di impegno civile e cose di cui il nostro Paese ha molto bisogno allora investire sui giovani credo che sia investire sul sulle loro prospettive sul loro futuro sia molto importante sulla famiglia
Troppo se ne detto anche in questi mesi noi paghiamo un ritardo in questo in questi periodi le paghiamo ritardo che non è di cinque anni o di quattro anni o di tre mesi a un ritardo culturale di venti trent'anni
Per cui
Di politiche miopi su questo ho tema di quelli dati cioè dicono tutte le parti di investire sulla famiglia significa rinvestire sulla Shell dura
Vitale della società su quel gangli o di relazioni che quello che dà stabilità che quindi ricrea quella stabilita e sulle anziani perché siamo il Paese che poi ai anche in Europa il più alto tasso di anziani e gli anziani non sono solo gli anziani quelli che hanno dei problemi ma c'è tutta una terza età IVA
Che ebbi con uno sforzo di fantasia si può recuperare per un contributo
Vero e ci sono esperienze significative in giro per un contributo vero alla crescita di della società
Giovani famiglie anziani mettendo insieme questa idea della Rete per
Rimettere in moto un Paese che va a scartamento ridotto cioè che come qualcuno i sociologi dicono meglio di me cioè
Capace perché credo che sia la sfida l'ha detto il Presidente Vendola di pensare al futuro cioè di pensare al domani di non sentirsi schiacciato
Sul presente o arroccato al passato dietro la domanda di sicurezza che in questi giorni e che già da molte parti c'è anche una paura di tutti del domani di che cosa porta il domani di che cosa c'è dietro la porta di quello che è diverso di quello che è lontano allora
Ricostruire quelle condizioni per la quale si è capaci di pensare al futuro con un qualcosa che non deve spaventare ma un qualcosa
Che offre delle opportunità tutti
Credo che sia quella quella cosa che può aiutarci tutti quanti a fare dell'Italia
Un Paese che cresce in un Paese che sta a guardare si dietro e dove la Puglia e in particolare il sud possono essere un Trai ovvero perché hanno delle potenzialità diverse non ancora completamente espresse che possano essere aiutate a uscire fuori grazie
Bene
Siamo stati anche dei tempi nonostante abbiamo cominciato con qualche ritardo io ringrazio davvero tutti coloro tutti i nostri interlocutori tutti voi che
Siete stati qui
Fino alla fine mi sembra che
Nel nostro piccolo abbiamo contribuito a
Costruire
Un piccolo uno
Nella rielaborazione né al ripensamento nella prefigurazione di politiche sociali che facciamo i conti con i segni dei tempi che facciano i conti con quelle che sono oggi le trasformazioni che incontriamo come giustamente si diceva lanci problemi si sono complessi ti calati
E non possiamo pensare né di utilizzare medesimi criteri di riferimento i cinquanta anni fa per leggere i fenomeni con i qua io oggi ci incontriamo e nemmeno di mantenere lo status quo rispetto a delle politiche che oggi fanno un po'acqua
Io vi ringrazio vi ringrazio davvero puniti e passo la
Parola al presidente nazionale delle ACLI
Dove ancora Pentium io mi ai ringraziamenti
Di anche in qualche modo fare un ultimo invito
Naturalmente questo appuntamento ha visto come protagoniste gli atti della Puglia oltre chi nazionali gli altri regionali verso il Presidente addirittura triplo linciati ringrazio il presidente Purgatorio
In un contesto particolare come quello della della FIOM rilevanti ne approfitto per salutava il Presidente l'azione ignobile della Fiera
Che che ci ospita
Ebbene l'invito che faccio è quello
A tutti gli amici anche sulla scorta delle osservazioni delle riflessioni delle proposte che ci sono giunte questa mattina dal tavolo
Un tavolo molto ricco molto
Interessante
Dicevo in invito tutti gli amici a viveva e operava dei innanzitutto alla nostra associazione i tanti che con noi collaborano del fronte del
Terzo Settore
A Inter portarci a leggerci aleggiò siccome un soggetto di sviluppo a leggerci come
Dei protagonisti attivi danno Società volti appunto a creare una società più equa volti a
Andare a migliorare le condizioni di vita in particolare appalti di opere da quelle persone più deboli più fragili
Alle quali più volte ci ha richiamato il Presidente il Presidente Vendola colgo però che
Sia venuto il tempo per riprendere le parole delle conclusioni della Sottosegretario di Stato Cristina De Luca di una nostra amica Cristina De Luca
Di passare dalla corresponsabilità intanto assumerci la corresponsabilità e del TUF fatto importante per il terzo settore ma passa dalla corresponsabilità alla coprogettazione
Attualmente per questo c'è bisogno di una disponibilità delle istituzioni e noi continuiamo sollecitarla laddove
Troviamo ancora resistenze qui
Il dotto la ma che lo sanno perfettamente ma non soltanto i Comuni tendenzialmente con i Comuni si lavora bene per il terzo settore sulle altre istituzione
Che
Maggiormente faticano a vedersi
Ma
Naturalmente
Vi è anche la necessità per noi di andare ad impegnarsi i ma innovazione in un processo costante di rinnovamento di attenzione acque ci richiamava
La prima Mazzocco che appunto consente soltanto così davvero di poter essere soggetti attivi ancora una volta noi rivendichiamo
L'autonomia
Del terzo settore ma questa autonomia appunto la spendiamo al servizio della società in progetti che vogliamo fare con tutte le partnership e lo diciamo qui alla Fiera del levante in un luogo
Propriamente appunto di incontro tra imprenditori tra soggetti che come talvolta delle prospettive diverse alle nostre ma ugualmente guardano alla crescita del del Paese noi ci mettiamo a disposizione naturalmente
Ricchi del nostro patrimonio dei nostri valori che vogliamo farla diventare tesoro per tutta la collettività nell'interesse appunto di una vera crescita del nostro Sud grazie ancora a tutti
Arrivederci alla prossima occasione