5° convegno nazionale di studi dei cristiano-sociali: "Cristiani per il Partito Democratico. Laicità, uguaglianza, bene comune" - giornata conclusiva

Buona giornata a tutti
Allora questa è la nostra quarta ed ultima sessione di lavoro vedere queste giornate intense
Anche oggi avremo qualche cambiamento dovuto alla nota questione
Del
Gli esiti delle con delle liste regionali
Però alla prima parte rimane invariata si dedica
A un tema
Per moltissimi di noi
Di grande importanza come quello
Dell'educazione
L'abbiamo sollevato spesso nelle nostre assemblee anche con interventi che sono venuti dal basso iniziamo a parlarne ricordando una figura straordinaria importante
Per la crescita per il riflessione di molti dei presenti di molti di quelli che lavorano
Al mondo della scuola
Abbiamo chiesto a don Luigi Ciotti di
Nel farlo insieme a noi a due dopo la parola per ricordare la figura di don Milani legata alla attualità e i tempi di oggi
Bene buongiorno
Mi sembra che siamo un po'i torinesi qui
Agli atti
Volevo
Con voi leggere
Don Lorenzo Milani
Per
Scoprire riscoprire insieme
Quella dimensione radicale a volte aggressiva timida
è autenticata
Che lui ha rappresentato ed è stato
E mi sembra che il primo dato che possa essere messo in evidenza
E che don Milani non ha fatto sintesi
Fra gli opposti
Non ha mai fatto per lo sapete
Sintesi fra gli opposti
Maglia vita gli abitati in modo in modi radicali
Non è stato un uomo di mediazione don Milani
Mi piace ricordare il cardinal praticamente che era fatto compagno di scuola
Che diceva
Che a volte ma lo diceva lo ha detto in un modo rispettoso marchi dalla misura
E la radicalità
E dell'uomo di non mediazione
Io e lei c'era che a volte sembrava un po'maniacale
Radicalità e coerenza
Un sacerdozio radicale dici direi vissuto il modo
Come hanno testimoniato molti dei suoi compagni in modo quasi estremo
Ma questa mattina e vorrei leggere don Milani tra Cesare Egidio
Tra la profezia e la legalità
E per fare questo
Ancora una volta parto dal Vangelo di Matteo il capitolo ventidue ventidue
Versetto quindici le seguenti
Che voi conoscete molto bene ma che io credo per me per voi
Ci può ancora una volta aiutare a riflettere
Vanno da Gesù
Nella speranza di intendere e di un tranello
Che funzioni
E gli pongo l'interrogativo sul tributo accesa
E lei ci torno a pagare le tasse
Accese re all'impero romano
Pagare le tasse
E ci sono i fregati tutti come voi ben sapete
Perché si fa portare una moneta e domanda
Di che si sono
L'immagine l'iscrizione qui riportate
E questi che pensavano le capito tutto
Dicono di Cesa nella risposta
E giù allora incalza con molta determinazione e con molta chiarezza
Radicalità di Gesù
E dice con me
Sappiamo rendete dunque Cesa ore quello che dice essere e addio quello che è di Dio
Nella risposta di Gesù c'era trasparenza
Di uno schema che a noi sfugge
Se l'immagine l'iscrizione sull'amenità
Vi fanno risalire a Cesare
Allora l'immagine di iscrizioni di Dio
E l'uomo
Restituire a Cesare quel che dice essere istituire Dio quel che è di Dio
E l'uomo
L'immagine di Dio
E l'uomo creato sua immagine
E l'uomo che
Porta scritta nel cuore la legge di Dio
Ma noi
Non possiamo restituire a Dio
Dei mezzi uomini
Delle mezze persone
Noi non possiamo restituire a Dio delle persone private della libertà della dignità
Resi poveri impoveriti
Allora siamo chiamati innanzitutto
Ad istituire
L'uomo all'uomo
E solo così l'istituire all'uomo a Dio
Siamo chiamati innanzitutto creare le condizioni che le persone
La persona
Possa vivere quelle condizioni di verità di giustizia di libertà
Questo è uno schema forte
Che non separa temporale e spirituale
Che non separa terra e cielo
Che non separa politica chiese di fede
Che non separa corpo e anima giustizia e sentita
Uno schema che ripropone la logica molto più coerente
Tra oppresso e potente trappola vorrei dico tra debole e forte
Allora sono queste
Le divisioni che ci devono mobilitare per cercare giustizia
Sono questi luoghi che ci chiedono passione
Impegno civile servizio e militanza
Don Milani la intuito
E non ha pensato Cesar Iddio come separazioni
Tra dimensione temporale e spirituale della vita
Per don Milani per lui la vita
E percorso spirituale
E ogni laicità e il luogo della presenza di Dio da liberare
Senza steccati e senza confusioni
Allora partendo da questa parte del Vangelo
Da questa dimensione
Vorrei fermarmi su tre luoghi che per don Milani
Più di altri diventano luoghi della liberazione della speranza della giustizia
E questi tre luoghi sono la terra
L'ingiustizia
La parola
La Terra
Nella sua lettera i cappellani militari Toscani dell'undici febbraio
Del mille novecentosessantacinque don Milani scrive
Se voi
Però aventi diritto
Di dividere il mondo di italiani e stranieri
Allora vi dico che nel vostro senso io nonno
Patria
Reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato
Privilegiati gli oppressori dall'altro
Voi capite
Che questa lettera
Così dense così scomoda
Scritta nel mille novecentosessantacinque
Si ripropone con chiarezza oggi
Oggi
E di una sconcertante attualità
Non c'è italiano e straniero
Ma oppresso e oppressori
Stiamo attenti
Stiamo attenti
Ha giustificato certe modalità per fare ordine
Per mettere a posto le nostre città
A nasconderci dietro
Quel tema della sicurezza che è impressionante
Io sono perché si faccia chiarezza
Però attenzione
La storia dirà vetri la semplifico
è inquietante
Io ve lo dico perché ho avuto la fortuna e privilegio la gioia di dormire Terragni sui treni di Porta Nuova la stazione con quei ragazzi di allora allo sbando
Mi ricordo le retate
Mi ricordo le umiliazioni
Mi ricordo le notti in questura trattati l'anno
Mi ricordo che quelle modalità hanno creato tra un minimo magazzini
Finire
Con quelle modalità hanno creato traumi
Abbiamo gli strumenti l'intelligenza la capacità la creatività di non prendere scorciatoie
Ma di andare a colpire le grandi organizzazioni criminali che stanno dietro questo sì
Ma non colpirà nello fragile perché il prezzo
Che Pagodo interiormente le persone già fragili
Nessuno ha mai calcolato
Io vorrei difendere questo
è una sconcertante attualità vogliono bollente PG come vuole
Ma non abbiamo la capacità se vogliamo ascoltandoci ascoltando le realtà che oppure ogni giorno sui territori che ogni giorno hanno questo faccia a faccia con le persone di trovare delle modalità diverse
Che non perdono l'attenzione
Alle persone
La secondo la parola
E l'ingiustizia
Nella lettera
Ai giudici del diciotto dieci mille novecentosessantacinque
Per difendersi dalle accuse derivanti dalla lettera i cappellani don Milani scrive
Dovevo ben insegnare come il cittadino che agisce
All'ingiustizia
E poi diceva la scuola si vede
Tra il passato il futuro
E deve averli
Presente in tra ambiti
E l'arte
Delicata
A condurre i ragazzi su un filo di rasoio
Da un lato formare il loro il senso della legalità
Dall'altro la volontà di leggi migliori cioè il senso politico
Bomba
Che profondità
La scuola che perde giovani
Non è degno di essere chiamata scuola
E basta dalle nostre carceri sapete nelle carceri in Italia
Dove molti di voi sono presenti
Vanno
Con progetti che
Si portano avanti
Per toccare con mano
Ancora una volta
L'alta percentuale
Di persone che non hanno
Per mille ragioni anche per loro responsabilità
Chiuso un ciclo elementare di istituti
Hanno meno strumenti
è una riflessione più ampia che deve essere fatta per non perdere nessuno per strada
E allora in questo senso
Don Milani ha messo attenzione teste
Non si può
Usare ed io
Per nascondere l'ingiustizia
Ma anche se questa viene da Cesare
E la legalità per don Milani
Era
Essenzialmente
E l'aveva condivisa comunicata sostenuta con i suoi ragazzi tre cose
Migliorare le leggi
Secondo trasformarle
Terzo disubbidire quando questo crea maggiore giustizia
O lo spiega
La deriva ufficiale diceva don Milani per cambiare la legge
E il voto
E lo sciopero
E lo dice ancora una volta la lettera i cappellani
Dove diceva tra l'altro allora io reclamo il diritto
Di dire
Che anche i poveri possono e debbono combattere i ricchi
E almeno nella scelta dei mezzi sono migliore di voi
Le armi che voi approvate sono
Orribile macchine per uccidere
Mutilare
Distruggere
Fare orfani e vedove
Le uniche armi che approvo io sono nobili
In calo ente
Lo sciopero e il voto
Ecco noi
Queste le armi
Non violente
Per cambiare per manifestare
E denunciava
Don Milani come voi ben sapete
Quello che anni più tardi un altro grande don Tonino Bello
Ripresa don Milani
E che mi sembra che dobbiamo riprendono anche noi nel nostro cammino denunciava le parole multiuso
Sono quelle parole
Che tutti usano
Ma dipende poi significato che vogliono dare a queste parole
E mai come oggi
Lo dobbiamo ribadire con forza perché nel nostro Paese tutti parlano della legalità
Dei diritti
Della giustizia
Della verità
Ma sono parole molti uso
E noi siamo chiamati a
Decodificare perché nessuno le svuotino il loro valore profondo e del loro significato
E don Milani
Denuncia i giornali
E lui dice ai suoi colleghi parecchi che di fronte a un momento ISO sofferenza
Si era sentito solo
Dice
Scrive si è che di quei preti
Che vengono la nazione
Statici attenti perché quel giornale considera la vita
Bianco
Più che quello di cento metri
Avete visto come ha messo in risalto l'uccisione di sessanta bianchi nel Congo
E provoca
Provoca però con quelle radicalità
Che fa riflettere
Che diventa un pungolo che pone domande
Interrogativi ma anche stupore
è il terzo passaggio e la parola
E per don Milani
La tracciata proprio in tutto il suo percorso
è una parola che ci rende uguali
E la parola che c'è
Abilità ad uscire dall'avarizia
E tutti conosciamo quel passaggio
E lo dobbiamo mai stancarci ripetercelo in cui
Diceva
Sortire né da soli avarizia Storti l'insieme politica
E qui
E ribadito con forza l'uguaglianza della parola
La lettera una professoressa traccia con forza tutto questo
E voi mi insegnate oggi più che mai che non si costruisce giustizia
Senza sapere
E senza cultura
E voi mi insegnate più che mai che il vero problema oggi non è la sicurezza
Lo è anche
Ma è soprattutto la solitudine di tanta gente
Chi di noi
Ogni giorno si confronta
Ed è in ascolto quotidiano della storia di tanta gente
Prova tanto smarrimenti ottanta patti ca
Tanta sofferenza tanta solitudine
E allora la prima dimensione della giustizia
è proprio la prossimità
Giustizia uguale prossimità
La giustizia incomincia da quello ascolto da quell'accoglienza
Da quell'incontrare le persone e affrontare i problemi non viceversa
Da quell'accompagnare non portare
è fondamentale
Ed ho Milani
Insiste
La parola e pratica di democrazia
Voi trovate in tutto il suo cammino rispetto delle minoranze
E ribadire con forza a più riprese
Col percorso fatto questi ragazzi
Il principio di uguaglianza e soprattutto lo strumento di giustizia
Dovevano insiste dove manca la parola prende spazio la violenza
E attecchisce l'ingiustizia
Ecco perché dobbiamo costruire rapporti diversi dialogo ascolto confronto
E nel mio piccolo credete ma proprio
Da piccolo piccolo piccolo come mi sento coscienza dei limiti
E delle mie fragilità
Una cosa vi posso però dire
Che in quarantadue anni nel gruppo Abele ho visto che anche le storie più difficili
Non è così lo facevano tutto semplice
Ma possono capovolgersi positivamente
Che proprio dalla strada è stato possibile negli anni passati fatture vissuto anche questo
Trovare delle modalità che libero le persone
Per quelle forme di schiavitù
Ma
Si può colpire chi sta dietro certamente diamo fior fiore di visti gli strumenti a parole il nostro Paese
Però mai schiacciare chi è più fragile
Dove manca la parola prende spazio la violenza
E chi siano ingiustizia
E allora
Do Milani diceva
Se non impareranno
Parlando dei suoi ragazzi l'uso della parola
Che la sostanza della vita diceva
Non solo non potranno capire la parola
Ma resteranno ultimi schiacciati privati della dignità
E voi capite che dentro a questo protezione
C'è la categoria della giustizia
Della giustizia
Dobbiamo dare parola
Dobbiamo creare le condizioni perché abbiano parole
Dobbiamo
Non dimenticarci che proprio
La giustizia e la prossimità
Per don Milani centrale e periferico
Sono chiarissimi
Senza mai confusione
E diceva per la scuola il centrale sono gli studenti
E non le alchimie dei professori
Terzo che hanno anche loro diritti
Per essere messi in grado di poter operare nella sua radicalità però colpisce nel segno di quel servizio
In Don Milani voi incontrate l'incrocio tra la severità ed affetto
Emotiva e ha avuto modo di ascoltare quei ragazzi che erano i suoi rilievi qui dal primo al secondo anno della terza ora
Tiziana testimoniato la grande sensibilità ma anche la grande effettività
E io credo che nel nostro cammino noi dobbiamo mettere dei paletti alla gente
Ci vogliono dei punti molto chiari e fermi
Ma don Milani ramato dei suoi ragazzi
Perché quella severità e quell'affettività
Nella comprensione del percorso diventammo
Anche don Milani
Ha vissuto quello che vivono molti di noi
Più piccoli
Anche da Milani viene riletto
è stato riletto
Con un alone eccessivamente impegnato nel sociale no sì ma questo prete faceva sociale
E si tenta anche da parte di molti mondi cattolici indebolire il suo ministero
Con l'alibi
Cito testualmente quello che è stato scritto
Dell'essere don Milani comunista
Anche lui ha subito queste semplificazioni
è una storia che si ripete
è una storia che si ripete
In Don Lorenzo Milani
Inoltre
Sono dei sì
E mi auguro che anche per me per voi vino possono essere sempre di sì
Il no
Lui critica la scuola
Fa una critica la scuola ma anche un sì ad un impegno migliore
Per un diritto più autentico
Uno ma i cappellani militari ma afferma con forza un sia la pace
Un invito a cercare anche nella severità senza sconti
E cercare il positivo sempre
Un'occhiata alla Chiesa come apparato
Ma un sia la Chiesa del Po
I suoi no
Sempre dissi
E soprattutto
La grande lezione
E quell'invito
Che credo
E proprio radicale al nel Vangelo
E che don Milani non solo di radicalità fatto proprio
Di andare a cercare non solo aspettare le persone abbiamo circa
La solitudine la fatica
Tutte le espressioni trentino sui territori dentro i nostri contesti
E non dimenticarci
Che i bisogni sono diritti
Le persone
Non sono problemi
Ma sono risorse da incontrare
Beh non possiamo partire dai problemi
Ma si parte sempre dai bisogni delle persone
Tenendo conto dei dei problemi
E bisogni delle persone
Sono
Sovente
Sono doveri e diritti
Diritti vuol dire poi servizi spazio opportunità che si mettono in gioco
Mi ha sempre colpito che giunto bah a Barbiana
Un suo compagno ci ha raccontato
Che piangeva
Era un po'disperato
Perché la punizione del suo vescovo era molto molto pesante
Sotto quel monte quella parrocchia già abbandonato nel dopoguerra
Mandato per punizione
E voi sapete che la primo gesto che UIL compie
Va comprarsi la tomba
Va comprarsi l'atto
è importante questo segno
Perché sceglie di essere legato alla gente nella vita
E nella morte
In quel momento comunque vada a finire
In quel momento di grande fatica perché il mandato lì per punizione per suo coraggio la sua presa di posizioni su iscritti le sue lettere
Soffre
La sceglie di stare la ritrae la morte con quella gente
E alla mamma che
E disorientata perché vede che il figlio sta male capisce
Il momento difficile che sta attraversando
Scrive
Quella lettera che voi conoscete
E che dice
La grandezza di una vita
Non si misura dalla grandezza del luogo in cui si è svolta
Ma da tutt'altre cose
E tranquillità sua mamma dice la mamma
Non è che io sono qui in questa piccola parrocchia che si misura la grandezza
Della ditta
La tutt'altre cose
E questo vale
Per me per voi
E allora la scelta degli ultimi e per lui
In quel modo di costruire col quei ragazzi
Sotto quel monte
In quella parrocchia sperduta
E per loro una scelta che diventa sempre più radicale
E prima di insegnare don Lorenzo Milani
Ha condiviso
Quei ragazzi
E solo sul fondamento della testimonianza
Ha intrapreso compassione timidezza
Il ruolo del maestro
E lui lo scrive loro mi hanno insegnato a vivere
Ed è importante questo
Per me e per voi
Perché
Noi dobbiamo essere più capaci
Di ascoltare
La realtà che ci circondano
Di ascoltare le persone
Di non prendere decisioni a tavolino
Senza l'ascolto
Per me non è un modo di dire
Perché la ricezione segnato che è possibile fare in modo diverso
Vorrei terminare con l'augurio a voi
L'augurio che vi faccio è di non dimenticarci rione voi
Che la speranza viva
Gli averi fiducia anche nelle curve
La strada non è sempre diritto
Sono momenti di fatica
Di contraddizione
L'importante non è a Torino diremo a quello di camminare insieme
Si arriva magari
Dopo
Ma si arriva insieme
Ma quando diciamo di camminare insieme lo dico a voi che fate politica di questo gliene sono grato
Io me ne sono grato
Io vi sono grato di chi sceglie
La dimensione della politica proprio
Come servizio
Quello che Paolo sesto diceva la più alta forma di carità perché il servizio per il bene comune io ve ne sono grato
Ma non perdete mai
Michael faccia a faccia con le persone
Con la dimensione reale
Con la storia
Questo è importante
Le politiche devono
Costruirsi partendo da lì
E testimoniate la speranza della politica
Certo il testimone di speranza proprio nel mondo della politica perché la gente
Anche voi le ci testimoniano la speranza quella viva
Che avere fiducia anche nelle curve col dire camminare insieme vuol dire magari arrivare un attimo dopo ma arrivare anche con gli ultimi della fila
A chi testimoniare la speranza oggi
A chi ha rabbia
Nei confronti della società che venti
Diamo Testini alla speranza
A chi è e pieno di paura di ansia
A chi è in paziente perché ciò che desidera tarde realizzarsi
Ha chiesto i lucci atto per le sue cadute
Si deve dare speranza chiunque chiede segni di amore
Quelle Gatti sulle strade alla bisogna amore
Non è retorico
Perché però li accogliamo
Quelle ragazze
Usate sfruttate rese schiave non andrebbe l'ordine pubblico problema sociale
E nell'arco di questi anni abbiamo visto quante ne abbiamo strappate sono
Rovinate Rin atte
E allora è possibile
L'ultima cosa pensando don Milani
Penso a un sacerdote
Spesso la nostra Chiesa
Don Milani ha testimoniato con grande radicalità la sua fede
La sua radicalità al Vangelo
Anche disturbato
Ha creato stupore
E problemi molte volte
Ci ha fatto un grande dono
C'è un bravo parroco più un giorno scrisse
Vorrei chiedere chiese fossero come il al vero
L'albero non chiede agli uccelli da dove vengono o dove vanno
Da ombra Cipro
E poi lasciamo la regia
Capello
Recherà chiese fossero queste
Voi siete cristiani sociali
Diamo una mano nostra Chiesa
Che sia una chiesa che accoglie una porta che si apra chiunque
Che guarda il cuore non le etichette
Una porta che chiunque può sospingere
Perché c'è una marea di gente che è un momento di ricerca di cammino
E ha bisogno di questo
Don Milani ha testimoniato questo vissuto questo
Ed è questo come riflessione
Per me e per voi per le vostre scelte per il vostro impegno politico
Se li può accompagnare
Ne sono felice grazie
Il calore di questo applauso da
Un po'alla risposta con un abbraccio collettivo le tue parole
Ci ha commosso tutti ci ha commossi ricorre don Milani
Penso che gli siamo grati anche per questo riconoscimento della dimensione
Sociale e della generosità che sta anche nel far politica che detta Regione oggi e riferimenti difficile
Mi fermo solo su questo passaggio perché ricordavo di qualche giorno fa la morte nel novantatré di un amico
Che aveva fatto politica tutta la vita stava come succede a tutti noi
Aveva fatto anche lavori in parrocchia lavoro nel volontariato
Quando è morto nel novantatré il clima era forse simile a quello di oggi
Noi andammo al suo funerale chi lo ricordava ne ricordava a tutti altri impegni ricordava ripetere volontariato ricordava la sua presenza in parrocchia ricordava la famiglia era stato un padre presente eccetera
E allora alla fine quando siamo usciti non esce avevamo condiviso con lui questa
Parte invece della sua esperienza umana ci siamo sentiti come se ci avessero tolto qualche cosa come se
Quel suo fare politica non facesse parte
Di tutto il resto dell'essere un uomo che era impegnato nel sociale e nella relazione con gli altri
Come viceversa la figura di don Milani è stata una figura straordinariamente politica che ha inciso moltissimo anche sulle scelte pensate le tema
Della lettera i cappellani militari come questo non è stata una delle grandi apertura una discussione per un movimento per la pace che negli anni poi si è sviluppato ancora più forte
Allora proseguiamo in questo nostro confronto chiedendo a Valentino Castellani che forse anche lui è un uomo di diversi impegni non di uno solo
Mi ricorda Mimmo perché io quando mi commuovo poi mi dimentico di fare le cose
Secondo le regole
Prima di dare la per la parola a Valentino e aprire la seconda sessione abbiamo due lettere da leggere
Perdonatemi se io non le leggo colletto hanno giusto e sono le lettere
E la prima è di Rosi Bindi di e dice caro Mimmo
Il mio saluto il mio augurio per la vostra Assemblea
Con le parole della laicità e convinzione comune che la laicità debba rappresentare un valore cardine del costituendo Partito Democratico ma laicità parola ricca di significati e densa di implicazioni
Ne segnalo quattro laicità e autonomia personale politica è etica della responsabilità
Lo sapete bene voi amici cristiano sociali a cui un ismi uniscono tante cose a cominciare dall'esperienza religiosa della formazione culturale nella risposta i dettami del Consiglio
Gli abbiamo imparato ad amare la nostra identità cristiana ma testimoniare con serena fermezza l'autonomia delle responsabilità la i cali e politiche
Senza la ricerca di superiori a Valli ma esercitando tutti intera la nostra libertà intesa come scelta rischio responsabilità
Laicità e rigorosa distinzione di compiti e responsabilità tra istituzioni religiose e istituzioni civili
Proprio il rispetto delle reciproche sfere di autonomia pone le premesse per una proficua collaborazione tra di esse
Assicura cioè alle confessioni religiose il diritto di professare proclamare la propria fede anche nella sua proiezione pubblica e sociale
E reciprocamente dà modo alla società nel suo insieme di trarre beneficio dal positivo contributo che può avvenire dalle esperienze religiose alla qualità etica della vita civile
Laicità è confronto ben oltre la distinzione laicità prescrive il positivo fecondo confronto tra le esperienze culturali e religiose che abitano la società
è la declinazione in positivo della laicità ferme restando le distinzioni di sopra lo Stato laico non è anni ostico è indifferente
Esso diciamo così nutre un pregiudizio positivo verso il contributo che possono dare alla comunità le formazioni sociali comprese quelle di natura religiosa
Naturalmente a condizione che esse assicurino rispetto della Costituzione delle leggi dei diritti fondamentali della persona
Laicità dunque non è separazione non estraneità nessi contenta della pratica della tolleranza ma si declina in positivo come confronto e dialogo
Ma laicità è anche incontro il confronto infatti è un metodo grazie al quale si fissano le differenze ma se e quando possibile producono incontro
Anche su quel terreno singolarmente impegnativo cui diamo il nome di questioni eticamente sensibili
Rappresentano un banco di prova cruciale per il Partito Democratico nel quale grazie al quale confidiamo nella possibilità di elaborare insieme
Sintesi culturali politiche legislative da parte di credenti non credenti diversamente credenti
Sappiamo che è impresa ardua che non si improvvisa ma sulla quale scommettiamo con fiducia
Lavorare quelle sintesi non è solo un dovere prescritto chi si impegna a costruire il partito democratico ma è un prezioso contributo ad assicurare l'unità morale del Paese
A venire a capo della storica linea di frattura tra laici e cattolici
Un'idea di laicità così declinata è patrimonio comune cristiani che pure attraverso percorsi diversi oggi finalmente approdano al traguardo comune del Partito Democratico
Oltre a tali idea della città non da oggi condividiamo un secondo quali piccante elemento
Che evoca la memoria grata di un Comune maestro quello di Ermanno Gorrieri
Alludo alla convinzione che l'ispirazione cristiana rappresenti un fattore di liberazione personale e collettiva
Di progresso di riforma della società nella direzione di maggiore uguaglianza e giustizia sociale
Una convinzione che ci conduce naturalmente a situarsi stabilmente nel campo del centro sinistra
In mettendovi fermento di un'ispirazione personalistica e comunitaria un caro saluto da Rosi Bindi
La seconda lettera viene da Walter Veltroni
Cari amici e compagni
L'agenda del percorso verso il voto per la costituente del Partito Democratico
Che deve necessariamente sovrapporsi a quella del Comune di Roma mi impedisce di ritrovarmi con voi ad Assisi e per prendere parte al vostro convegno di studi
Non posso essere con voi e me ne rammarico anche perché ho apprezzato e ammirato la tenacia con la quale avete in questi anni ho proposto non solo al vostro movimento ma più in generale al mondo della politica
Un appuntamento che è diventato una bella tradizione di riflessione e di studio
La politica ha bisogno come dell'aria di nuova capacità di pensare di riflettere di studiare almeno quanto ha bisogno di coltivare passione ideale e morale l'anima della politica
Il tempo in cui è cresciuta la generazione alla quale molti di noi appartengono era quello delle ideologie e delle certezze assolute delle gabbie che imprigiona vanno libertà i pensieri
è bene che quel tempo sia passato ma è fondamentale non dimenticare mai
Che ha non è nel passato è il bisogno che la politica la politica di chi crede nelle prospettive dell'incontro di tutti i riformisti italiani sotto la nuova bandiera del Partito Democratico abbia dei valori
Sappia offrire una visione sappia essere profondamente popolare
E in sintonia con le persone in carne e ossa
Quelle più deboli quelle che hanno più bisogno con chi da solo non ce la fa con i giovani che hanno diritto ad avere l'opportunità di far valere le proprie capacità nello studio e nel lavoro
Anche guardando a voi alle scelte al cammino compiuto da cristiano sociali da chi ha sempre vissuto la propria identità in modo aperto e non chiuso dialogante ma non con presunzione di autosufficienza
Io sento di poter dire che nonostante tutte le difficoltà di questi dieci anni sia cresciuto e non certo diminuita la coesione
Tra le culture le esperienze linguaggi all'interno del centro sinistra
Ha fatto passi avanti quel meticciato di tradizioni di storie che oggi ci mette nelle condizioni di definire un alfabeto di valori comuni nel quale far discendere programmi e proposte concrete
Perché la concretezza la serietà la ragionevolezza servono sono fondamentali
Ma non bastano se a monte il Partito Democratico non vibra di principi ed i valori per delineare una visione rispondere a quella domanda dissenso che la società porta con sé
Come ho già avuto modo di dire sono convinto che il Partito democratico non possa nascere
Né dall'incontro di ciò che esiste né senza ciò che già esiste
Mi rendo conto che è una grande sfida la sfida più alta per capacità di innovazione per coraggio per generosità
Ma il traguardo che abbiamo davanti è quello di riuscire a costruire il primo partito italiano voti per unità per coerenza programmatica
Un partito che dovrà nascere con un programma riformista ma in grado di immaginare valori carichi di radicalità
La replica radicalità del cambiamento
Solo in questo modo potremo rilanciare l'azione del Governo
Per superare l'attuale crisi di difficoltà per rapporto tra centro sinistra il Paese
Una crisi politica che rischia di degenerare in una crisi di sistema come dimostra la protesta contro gli altri costi della politica e il basso rendimento della politica delle istituzioni che sta montando nel Paese
Ad essa si può rispondere solo capovolgendo lo schema che ha fin qui retto il bipolarismo italiano
Alleanze vastissime eterogenee costruite solo per battere l'avversario incapaci di governare inadatte ad affrontare i problemi
Il Partito Democratico nasce invece per dare gambe a un programma di governo chiaro non reticente sulla base del quale costruire le alleanze
Mai più potremo presentarsi e cittadini senza questa chiarezza di proposta non ci capirebbero non ci seguirebbero
Il Partito Democratico nasce per superare l'attuale dicotomia tra la partecipazione e la decisione politica
Proprio perché abbiamo bisogno di una maggiore e migliore capacità di decisione dobbiamo riaprire i canali di partecipazione democratica oggi terribilmente ostruiti
Per questo abbiamo voluto far nascere il partito nuovo da una grande assemblea quella che andremo a leggere il prossimo quattordici ottobre
Un'assemblea che dovrà approvare uno Statuto che renderà permanente questa grande innovazione
Un partito che non è la proprietà privata del ceto politico grande o piccolo che sia
Ma si proponga come istituzione di una società civile strumento di partecipazione dei cittadini e il Governo del Paese come del resto prescrive la Costituzione
Come ha detto Mimmo Lucà nella sua bella relazione introduttiva il Partito Democratico sarà laico un partito che fa della laicità un valore unificante e non di visivo
Come ho avuto modo di dire io penso che la laicità se innanzitutto fiducia nella ragione umana nella sua possibilità di essere terreno di incontro di dialogo tra culture diverse
In nome del Comune riconoscersi in principio universali sui quali fondare la convivenza tra gli uomini e tra i popoli
E allo stesso tempo sulla comune ricerca di modalità sempre nuove di tradurli in una società che cambia che propone sfide nuove per certi versi totalmente inedite ad ogni generazione
Per questo io sono convinto che il Partito Democratico può segnare in Italia un passaggio storico il superamento degli steccati che ci hanno posto per lunghissimo periodo su fronti opposti tra laici e cattolici
Perché solo un partito che rispetti assuma fino in fondo sul terreno culturale sul terreno politico le preoccupazioni etiche del mondo cattolico rispetto alla vita
O quello della famiglia può avere la forza e l'autorevolezza di difendere lo spazio laico della mediazione politica legislativa
Così come sono un partito che avverta come suo l'anelito di libertà e di autonomia individuale che percorre la travagliata vicenda della modernità può credibilmente porsi e porre
Sul terreno politico e legislativo la questione del senso del limite e del principio di responsabilità
Grandi sono le sfide che abbiamo dinanzi per la loro durezza e complessità ci chiedono umiltà pazienza tenace
Ma anche la consapevolezza che l'impresa per la quale abbiamo deciso non da oggi di batterci è di quelle capaci di dare un senso non effimero al nostro impegno in politica
Buon lavoro è un abbraccio a tutti voi Walter Veltroni
è la parola Valentino Castellani
Grazie
Questa
Ultima sessione prende il titolo dell'ultima parte della relazione di Mimmo insieme per costruire il futuro
Io ho pensato di
Centrare il mio intervento più che sui contenuti che sono stati ampiamente affrontati e discussi in modo devo dire
Esauriente
Sullo strumento sugli strumenti per costruire il futuro perché sono convinto oggi più che mai
Di quanta strada debba fare questo partito nuovo per diventare credibile
Per stabilire un rapporto stretto
Con i cittadini con le persone
A me pare
E faccio un'annotazione personale in questo mi pare di attraversare un'occasione straordinaria come quella che io ho vissuto nel novantatré quando sono diventato sindaco di Torino
Subito dopo la stagione referendaria quando abbiamo vissuto una stagione di primavera politica
Che ha cambiato le nostre città
E che poi naturalmente si è in parte sfilacciata qui e là
Ma che insomma ancora resta
Resta di sicuro nella memoria di ciascuno di noi
E
Allora io vorrei concentrare il mio intervento su su questo fatto quali sono alcune quali debbono essere alcune delle caratteristiche
Di questo partito nuovo non abbiamo mai parlato di un nuovo partito nel senso di un altro partito no un partito nuovo ecco quali sono alcune di queste caratteristiche che deve avere questo partito nuovo
Di cui andremo a delineare
La struttura la forma scrivendo gli Statuti a livello regionale a livello nazionale
Il partito che
Immagino ha detto Walter Veltroni a Torino è un luogo aperto ai cittadini
A quei movimenti che nel corso di questi anni hanno interpretato meglio la domanda di cambiamento di rinnovamento della politica che veniva dalla Società italiana un luogo aperto ai cittadini
Ma un luogo aperto i cittadini
Deve prima di tutto conquistare muovere le speranze innescare le aspettative no dare spazio a queste aspettative
E allora io non non pretendo di fare un elenco esauriente esaustivo di ho cercato dentro di me di trovare alcune di queste condizioni
E ne ho trovate cinque che non sono tutte sono quelle che a me fanno più riflettere
La prima
Io credo che dobbiamo riprendere in mano con molta
Con molta serietà il problema della questione morale e la metto per prima
Cioè io credo che questo partito nuovo debba caratterizzarsi subito dandosi un codice etico chiaro
Che ha
Guardate
Il codice etico non è il Codice penale
Beh
C'è stata
No no ma
No ma il Codice penale c'è già
No
C'è già la deriva della politica
La deriva della politica secondo me e cominciata quando abbiamo pensato che bastasse il Codice penale
Ma quella è la patologia
Quella è la patologia allora noi abbiamo bisogno di scrivere di scrivere delle regole chiare
Su come si sta in questo partito nuovo
E su questo bisogna essere fondamentalisti inflessibili
Fuori chi non rispetta il codice etico
E vuol dire tante cose la commistione degli interessi personali e privati con quelli pubblici
Non solo quelli personali ma quelli diffusi no attraverso le amicizie e parentele le cose guardiamoci in casa ne scopriamo
Quanti bastano allora la prima condizione secondo me
è che siamo capaci di scrivere queste regole che danno spessore etico all'impegno politico e che sono prima della commissione di reati non non è necessario commettere reati
Per essere buttati fuori dal partito nuovo
Seconda
Secondo elemento che a me pare importante
Non ci siamo messi d'accordo
Ricevendo in Gigi non
Anche se
Creiamo da Torino
Il vaniloquio
La parola io la uso in un modo diverso da quello che l'ha usata don Milani io credo che questa nostra politica sia
Come dire inquinata dal vaniloquio
Dal parlare a vanvera dal cicaleccio no
Credo che nella Bibbia se ricordo bene non so dove ma insomma una citazione di verrà chiesto di rendere ragione di ogni parola che avete pronunciato
Delle parole inutili
Ma guardate c'è non c'è solo un problema di quantità delle parole non tante parole un profluvio di parole i talk show in tutte le sedi dappertutto c'è un problema di qualità della parola
E viene pronunciata in politica
Le due cose no non sono la stessa cosa no non c'è solo un problema di alluvione di parole ma c'è un problema di qualità della parola io non non
Non ho altro un mezzo milione che è quello di citare Gustavo Zagrebelsky che abbiamo avuto qui ieri perché mi pare che l'abbia detto in un modo
Molto bello nel nel in questo libretto che imparare democrazia non leggiamo questa citazione cito insieme
Essendo la democrazia una convivenza basata sul dialogo
Il mezzo che permette il dialogo cioè la parola
Deve essere oggetto di una cura particolare come non si riscontra in nessun'altra forma di governo
Le parole non devono essere ingannati Ricci affinché il dialogo sia onesto
Parole precise specifiche dirette
Basso tenore motivo
Poche metafore
Lasciar parlare le cose attraverso le parole
Non far crescere parole con
E su altre parole
No al profluvio che logora e confonde
Le parole poi devono rispettare il concetto non lo devono corrompere altrimenti il dialogo diventa un inganno
Un modo di trascinare gli altri dalla tua parte con mezzi fraudolenti
La sovranità della cosa detta sulla sovranità della parola
Allora e io vi vi invito a fare mente locale no bene proviamo a usare questa griglia della parola come
Strumento importante di dialogo in democrazia e proviamo a passare a questo setaccio
Tutte le persone che conosciamo
Non
E proviamo a vedere quante ne salviamo
Quanti esempi abbiamo
Ce ne sono per fortuna ma non tanti
Allora io penso che lo stile della politica nel partito nuovo deve avere questa
Questo rispetto questa sobrietà questa sacralità della parola
Io mi ricordo
Fu una cosa che mi aveva raccontato
Mio caro amico che è stato mio vice Sindaco che
Scomparso prematuramente Domenico Carpanini no
Che ha aveva fatto la sua militanza del Partito Comunista che quando eravamo in Consiglio comunale le riunioni del Consiglio comunale si alzavano
I consiglieri prendevano la parole ogni tanto direi molto spesso per la verità uscivano appunto di queste parole poco precise poco dirette insomma molto vaniloquio
E Domenico mi diceva mi ha detto Valentino penso dice io il primo la mia prima
Periodo in Consiglio comunale nel mio primo lavoro nei primi cinque anni non ho mai preso la parola
E la prima volta
Che mi hanno consentito di parlare Stato nel seconda la seconda volta che sono stato eletto
Ma
Ho dovuto scrivere l'intervento e farlo leggere al Capogruppo solo dopo mi hanno dato la parola in Consiglio comunale
Non succedeva nell'Ottocento venti succedeva negli anni Sessanta a Torino
A luglio è capitato in Bulgaria ma per altri motivi allora io credo che questo stile
E quello che la gente si aspetta da noi parole chiare dirette sobrie in cui la sovranità della cosa
Sia subordinata
Alla sovranità della parola
Terzo terza cosa
Che mi piacerebbe vedere nel partito nuovo
Se ne parla molto a livello nazionale ma guardate la la politica
Non è solo quella che si fa nelle istituzioni no la politica
Oggi è fin troppo invasiva fin troppo pervasiva
Chi ha fatto l'esperienza
Dell'amministrazione amministrare un Comune del governare un Comune sa
Che
Si nominano centinaia di persone nelle aziende municipalizzate nelle aziende sanitarie locali nelle opere varie nelle associazioni eccetera eccetera
E secondo me
Se posso dire quello che penso molto in modo molto diretto lo scandalo vero della politica la la come posso dire la la commistione no
Con la la la la la la corruzione della società civile a tre avviene attraverso questi strumenti
Allora io penso che il partito nuovo
Debba
Intanto ritrarsi il più possibile
Da questo da questa alluvione che viene fatta nei confronti
Di queste realtà ma soprattutto
Soprattutto
Affermare il principio del merito e della competenza e non dell'appartenenza non della spartizione
Non della spartizione
Io questa esperienza l'ho vissuta diretto a mente
Sempre per essere molto concreto vuol voglio dirvi con come dire un piccolo aneddoto no cioè e a nel nel mio secondo mandato di sindaco quando dopo la la prima
La prima risacca ma fin quando i partiti non c'erano quasi più nel novantatré al novantasette
Uno intero ceto politico era stato spazzato via da Tangentopoli quindi noi sindaci abbiamo avuto col possedere una grande libertà di azione no abbiamo anche fatto degli errori anch'io ho sbagliato
Ma chi fa
Sbaglia anche basta che poi abbia
L'umiltà di riconoscerlo e naturalmente di rimediare
Gustavo Zagrebelsky ieri diceva che la democrazia e
Lì che il regime che consente di rimediare i propri errori no
Comunque dicevo nel secondo mio mandato è venuta a questa di nuovo questa aggressione dei partiti no e che si manifestava
E questo è l'aspetto più devastante secondo me non tanto sui contenuti delle fosse una un confronto sui contenuti sulle cose insomma
è legittimo o no ma sulle nomine sui posti da assegnare su tutte queste seconde e terze file di ceto politico da sistemare qui e là perché se no no
E e come io mi sono di fare Enzo siccome io non ero al momento in quel momento insomma neanche non ero iscritto nessuno dei partiti della mia coalizione allora mi sono difeso dice va bene ci sono non mi ricordo se erano sei o sette gruppi consiliari c'è anche il mio partito che sono io
è io mi sono riservato due diciamo così due prerogative la prima e di
Diciamo di
Togliere dal piatto
Un certo numero di nomine di posti che io ritenevo strategici importanti ed è chiuso il quale mi assumevo la totale e assoluta responsabilità cioè oggi si parlerebbe di
Valori o di posti non negoziabile non era non negoziabili no quelli li tenevo per me
Naturalmente pochi ma comunque strategici importanti e così e questi erano del partito del Sindaco che ero solo io
E poi siccome a nominare
Secondo la legge
Era il Sindaco quindi la responsabilità era di chi nominava e basta no
Il diritto di veto cioè se tu mi proponi una persona che io ritengo otto talmente inadeguata oppure moralmente inadeguata io mi riservo il diritto di dire di no
Cosa che ho esercitato diritto che ha esercitato una volta sola in in cinque in quattro anni in cui insomma non era pronta
Però ecco allora e così più o meno mi sono barcamena auto poi la fine sono uscito di scena ma guardate questi giochini
Non non sono giochini difensivi no
Io credo che sia importante che il partito nuovo sappia
Ritrovare l'orgoglio
Di indicare le persone capaci e competenti indipendentemente dalla loro appartenenza a questo o a quel gruppo dentro il partito
Guardate
Può sembrare una cosa da poco
Ma una quantità rilevante di tempo e di energie viene Spesal dovunque in questo Paese per giocare questo gioco di sistemare le persone qui ora
Bene e molto spesso sono strumenti importanti pensate le fondazioni bancarie pensate insomma non è cosa da poco
Allora o c'è questo rinnovamento questa riscoperta orgogliosa delle competenze dei meriti oppure la gente non ci crede più non ci crederà
No non crederà i nostri progetti alle nostre parole
Quarta cosa
Le liste
Sergio Chiamparino al mio Sindaco che era seduto ieri qui al posto mio e partito nel suo intervento di ieri no dicendo
Il divario che c'era tra la formazione delle liste dei grandi discorsi che facevamo che stiamo facendo qui
E in questa Assise no e con una certa aria un po'sconsolata anche lui come minimo stamattina come tutti noi diciamo che così non va non può funzionare non può funzionare
Guardate il clima di
Entusiasmo il clima di
Partecipazione che
Tutti noi abbiamo
Respirato a Torino quando è venuto Walter Veltroni al Lingotto no
E che il credo si sia poi ripetuto quando è venuta anche Rosi Bindi a Torino insomma abbiamo dei candidati a livello nazionale dei quali possiamo essere veramente orgogliosi
Non dico che si sia spento
Però si è molto attenuato in queste settimane in questi mesi di fronte allo spettacolo devo dire dell'utente
Deludente che in genere il ceto politico ha dato nel momento in cui si è
Porre un po'posto mano alla formazione delle liste
Una cosa inaccettabile secondo me
E guardate la cosa che a me fa problema e che quando voi incontrate queste persone parlate con queste persone diciamo in una logica no a faccia a faccia nessun tutte persone perbene
Ma è possibile che ci si trasformi così
Quando si deve poi si va sull'asse mi sembrano quei pugili no che essi si sono amici è e poi vanno sul ring e cambia tutto allora questa è un'altra cosa
Secondo me è un altro stile no che deve esserci nel partito nuovo non ci può essere questa doppiezza
Non si può non ci si può sdoppiare no persone che si sdoppiano che nel nella quotidianità nella normalità sono persone come noi e che quando entrano nel ruolo
Devono giocare un ruolo diverso questo la gente i cittadini nonché lo accetta più noi dobbiamo essere una sola cosa sempre gli stessi
Diretti trasparenti lineari
Anche combattivi ci mancherebbe altro o no ma nella trasparenza non me la finzione della politica
Allora io vorrei un partito nuovo nel quale le persone le vado a scegliere io
Non possiamo dire che non ci va bene la legge elettorale perché ci sono le liste bloccate e cioè e poi ci ritroviamo tutte le liste bloccate
Ma ci senso a questo
Allora io per carità sono abbastanza grande e faccio volutamente l'ingenuo ma voglio fare l'ingegno dobbiamo fare gli ingenui anch'
No
Cioè se no ci fanno fuori
Allora oggi l'unica possibilità che abbiamo è quella di scegliere trattante liste no andando a vedere se tutta insieme quella legge cioè la scelta del male minore questa qui non è la scelta delle persone migliori
No allora ripeto non sono così ingenuo da non sapere che il gioco delle preferenze si presta chissà lo sappiamo tutti però insomma vogliamo uscire da questa logica perversa che ha come dire svuotato
La politica del senso del servizio
Della qualità e etica delle persone no pur essendo in mezzo a tantissime persone perbene intendiamoci non non non voglio fare del qualunquismo no
Semplice però abbiamo bisogno di ridare fiato alla buona politica e questo avviene attraverso le persone la buona politica cammina sulle gambe nostre sulle gambe delle persone
E questo è un grande salto di qualità e dobbiamo fare nella scelta della classe dirigente
Quanti sono quelli che fanno i passi indietro
Il riordino assicura ne ho visti porti in queste settimane
Ma anche in questi anni
No persone
Insomma
Parlavo con alcuni amici ieri sera con alcuni di voi insomma
Si parla del problema dei giovani no
Allora rovesciamo il paradigma invece di candidare dei vecchietti come me o come noi insomma de della nostra generazione e fare poi i gruppi
No di vistate cerca fatti di giovani facciamoli inverso rovesciamo il paradigma
Prendiamo delle persone
Della nuova generazione con la la no certo persone capaci persone con le carte e facciamo gli lo stato di vecchietti
No che gli danno
L'esperienza l'ala questo
Questo è
Una un allora diamo noi abbiamo bisogno di segnali forti
In questa direzione
Abbiamo bisogno
Salutiamo Fioroni sa
Fioroni e Fassino vi salutiamo
Quindi abbiamo bisogno di questo noi oggi per
Di segnali forti convincenti credibili perché possiamo per davvero parlare di un partito nuovo ultima cosa che voglio dire
Questa aspettativa che abbiamo noi di un partito come diceva Veltroni nella citazione che ho fatto come luogo aperto i cittadini e in movimento sì
Io credo che le persone
Che chiamiamo a votare il quattordici di ottobre si aspettino
Per stare in un partito nuovo di non avere soltanto la possibilità dell'esercizio del diritto di voto perché la partecipazione molto di più
E qualcosa di molto più continuativo di molto più profondo di molto più importante significa in tutti i passi
Poter partecipare abbiamo strumenti dobbiamo saper inventare in questo partito nuovo dobbiamo saper inventare degli strumenti nuovi di partecipazione
Le nuove tecnologie oggi ci offrono spazi enormi
E potenzialità enormi
Per poter
Coinvolgere le persone come i loro bisogni con i loro problemi in modo tale che si parta dai loro problemi e dalle loro sensibilità per trovare le soluzioni
Che è un partito deve saper proporre
Allora e guardate
Voglio concludere con anche qui andando memoria con una citazione no la la
Ogni regime diceva Montesquieu richiede
Ai cittadini una virtù
Ho caratterizza
è caratterizzato da una
Da un atteggiamento dei cittadini e la democrazia e quella che richiede dei cittadini virtuosi cioè dei cittadini che siano capaci di mettere in gioco l'interesse personale
Per un bene comune e collettivo
E questo non è facile
Perché tutti gli interessi personali
Sono interessi legittimi
E la capacità di metterli in gioco dipende da quanto uno si sente partecipe nelle decisioni che vengono prese altrimenti si chiude nel suo particolare
E la il deficit di democrazia che oggi sperimentiamo
Per il prevalere di interessi particolari sul bene comune e proprio qui la chiave è questa perché è un deficit di partecipazione
E quindi la sfida che questo partito nuovo atto avanti asse e quello di colmare questo divario
O noi saremo capaci con una serie di segnali forti di rinnovamento di colmare questo divario oppure la nostra sfida sarà una sfida perdente
E quindi concentriamoci molto sullo strumento che stiamo costruendo sono importanti i contenuti è importante il Progetto ma è importante anche la credibilità
Del partito nuovo che vogliamo costruire
Grazie ringraziamo Valentino per questo intervento
Sono arrivati in contemporanea deve essere un segno del destino perché non mi risulta che fossero insieme quindi è proprio una coincidenza particolarmente favorevole che si
Per segnala che stiamo andando a una progressiva unificazione
Il ministro Fioroni è il nostro Segretario Piero Fassino
Con loro portiamo avanti la discussione che abbiamo
Intraprese in questi due giorni
Ieri Sergio Chiamparino ci ha detto che era piacevolmente sorpreso che noi fossimo impegnati in un dibattito serio sulle questioni che riguardano la laicità dei né comune
Mentre tutto il resto del gruppi dirigenti era impegnato in una di una discussione sulla composizione delle liste
Ed è questa tensione
Tra gli ideali e valori che vanno messi alla radice del partito nuovo e non del nuovo partito che andiamo a costruire
E dall'altra la realtà della politica che è anche fatta di scelte di selezione di classi dirigenti
Quella che è un po'è stato il tema sottinteso ai nostri tre giorni
Con la preoccupazione
Reale e colgo l'occasione della vostra presenza per manifestarla che si arrivi sempre di più a dare la possibilità lo diceva Valentino Castellani adesso di scegliere di partecipare
Chi si avvicina si scrive in questi giorni
Chi si iscriverà inizierà con noi il percorso ricordo a tutti che noi il quattordici ottobre non ci andremo a iscrivere indirettamente un partito
Ma ce ne ha mai scriverà un percorso costituente iniziamo ufficialmente un percorso in comune
Che arriverà un nuovo Statuto arriverà alla definizione di un manifesto condiviso quindi è l'inizio di un percorso c'è una grande attesa
Noi vogliamo dare il nostro contributo perché questa attesa rimangono attesa di speranza sia un'attesa alta rispetto alle aspettative
Se no il rischio e che prevalga la rabbia rappresentati in questi giorni nelle piazze e la delusione
Come me esiti anche negativi pericolosi persino per la nostra democrazia quindi è una grandissima opportunità che il quattordici ottobre si apre un percorso il più possibile aperto
Che dia soprattutto alle nuove generazioni lo diciamo noi che
Abbiamo una platea non
Diretta freschissima ma
Ne siamo consapevoli
Dobbiamo dare ai nostri ragazzi la possibilità di trovare lavoro ma anche la possibilità di avvicinarsi una politica e di credere nella politica questo era il
Mettere all'inizio dell'incontro di oggi la riflessione su don Milani che ha saputo tanto impegnarsi e lavorare a favore dei giovani certo noi abbiamo anche
Ieri
Con la ministro Turco con la Sottosegretario Lucidi
Provato discutere a confrontarci su alcune delle scelte del Governo che ci siamo detti ascoltandole
Che veramente quello che fa il nostro Governo spesso è sconosciuto hanno gli stessi che siamo impegnati quotidianamente nella vita politica e vorremmo poterlo difendere con orgoglio di più
Perché Mandoli te lo fai spiegare quando hai questa possibilità di ascoltare tutto quello che viene fatto veramente esce dieci voglio andarlo a dire quando incontro per strada e gli amici che ho capito occasioni pubbliche e private
In cui ormai sembra
Che criticare sia l'unica atteggiamento che si possa assumere nei confronti del Governo invece abbiamo potuto
Apprendere di azioni positive incisivi difficili in settori di frontiera come quello dell'immigrazione
E in settori di straordinaria importanza come quelli della sanità dove non abbiamo veramente bisogno che sia un regista americano
A dirci che è una delle migliori sanità del mondo
Vorremmo poterlo direi quotidianamente e non soltanto coprirci capo di cenere all'ennesimo episodio di malasanità
Allora queste due giornate di oggi hanno tenuto insieme più temi
Hanno cercato di dialogare con le settimane sociali che la Chiesa italiana promuove Perrella Mella venti di ottobre
Anche in maniera critica anche notando come in quello stesso documento
Si sottolinea più
La delusione le preoccupazioni che non la speranza che è necessario dare a chi eh impegnato nel sociale e in politica in Italia
Bene dò la parola al ministro Fioroni ringraziandolo ancora per la nostra la sua presenza qui oggi
Grazie grazie
A voi dell'occasione di confronto
E di comune
Riflessione tra l'altro ci riconcilia con il percorso che stiamo facendo perché ho notato che ha avuto un po'più di resistenza fisica di Bettini ma sono provato comunque dalla nottata vivace
Io vorrei fare due riflessioni partendo da una riflessione che che ritengo debba essere centrale
All'interno del
Progetto e del programma che
Il partito nuovo che stiamo costruendo del Partito Democratico dovrà vere e parto dalla esperienza di questo anno di governo
Perché ritengo si possa fare
Riflettere su un aspetto vedete noi abbiamo posto tra gli elementi di novità della costruzione di questo partito nuovo
Il voto alla presenza dei giovani a sedici anni
E credo che questo è un elemento fondante importante non perché abbiamo risolto il problema ma perché abbiamo segnalata noi stessi che c'è una potenzialità straordinaria
Per fare insieme una politica nuova e passa dalla capacità di
Ritrovare strumenti di comunicazione non per spiegare ai nostri giovani come vogliamo fare politica ma per cercare di condividere con loro sogni e speranze
Di un di un'età quella dei nostri adolescenti e quella dei nostri giovani che ha necessità di essere incrociata
Con una generazione di adulti che ha nei loro confronti maggiore
Deficit di responsabilità e che ci fa essere nel rapporto con le nuove generazioni degli adulti a responsabilità limitata ed è vero che il nostro Paese c'è una
Forte emergenza educativa
E il Partito Democratico a rimettere al centro dalla propria capacità di fare politica
Perché se noi non mettiamo mano all'emergenza educativa non riusciamo a costruire su basi solide lo sviluppo e la capisce questo futuro di questo Paese
E credo che è un errore di fondo
Poter pensare e declinare l'emergenza educativa come un problema limitata circoscritto a coloro che si occupano di scuola
L'emergenza educativa e l'emergenza della società e l'emergenza dello Stato è l'emergenza della famiglia
Se noi questo tema non siamo in grado di porlo centralmente a quello che facciamo non andiamo da nessuna parte
Ed è un'emergenza doppiati dei o ammetto con franchezza di non aver letto mai i temi di mio figlio e credo che questo sia una mia colpa ma diciamo
è un modo di essere generalizzato tante volte nella responsabilità limitata che magari la tipologia di padre italiano porta con sé
In questo anno che mi sono occupato di scuola ho letto tante cose scritte da nostri ragazzi e soprattutto dai nostri adolescenti bene a me fa impressione vedere che ragazzi tra i quattordici e dieci a sette anni
Hanno una paura della vita e una incertezza dell'esistenza che riporta fuggire la vita e a sognare a idealizzare la morte
Questa è l'espressione di un disagio esistenziale talmente profondo che si vede nella scuola è lo specchio del disagio esistenziale che viva la società è lo specchio della paura che poi alimenta l'antipolitica
Che alimenta tutte le tentazioni di battere la testa contro il muro perché non si riesce a rispondere
Hai dubbie al disagio dell'esistenza se ce l'hanno i nostri ragazzi
La responsabilità ricade sostanzialmente su noi adulti sia che siamo docenti sia che siamo genitori
Quando a loro disagio esistenziale
La risposta io parlo per me così non coinvolgono e responsabilità a nessuno è quella di mettersi le mani in tasca e diritti tetti compro o che ti do rispondendo al loro disagio con un surplus di a vere
Invece che dargli una risposta sull'essere sulla capacità di riscaldato il cuore condividendo valori e progetti
E ripristinando il termine valore anche nella proposta politica anche e soprattutto non la proposta politica perché se noi non ci rendiamo conto
Che una politica senza valori da testimoniare che riscaldano il cuore che danno la condivisione di un progetto e di una speranza quei giovani non avranno mai quel caldo che vi serve
Per uscire da quel disagio giovanile che scrivono i loro tempi
Ora credo che su questo aspetto
Dell'emergenza educativa del deficit di valori che non siamo in grado di trasmettere anche questo non è vero perché poi noi complessivamente come adulti più che trasmettere i valori con i nostri giovani assorbiamo la coscienza comunicandogli
E purtroppo i nostri ragazzi sono molto più capaci e intelligenti di quanto noi tante volte riusciamo a stimarlo pensarlo si accorgono bene
Il processo educativo non si fonda sul parlare
Non si fonda un pochino di più sul fare ma si fonda soprattutto su come noi testimoniamo con la nostra esistenza e siccome siamo tutti molto bravi a dare buoni consigli per quanto siamo larghi di cattivi esempi
Quando noi parliamo che nella vita i nostri giovani hanno bisogno di maestri di vita non parliamo di qualcosa di obsoleto parliamo semplicemente di qualcuno che dice quello che pensa faccio che dice
Ed è soprattutto coerentemente impegnato a testimoniare le cose per le quali si impegna
E credo che questa è buona parte del processo
Di innovazione che noi dovremmo cercare che sembra più banale che sembra quasi ovvio che sembra quasi una pillola di saggezza comune
Ma se noi vogliamo riprendere un dialogo con le nostre generazioni oltre che nelle metodi metodologie di comunicazione di incontro
Di
Capacità di incrociarli abbiamo la necessità di essere adulti più responsabili nei loro riguardi e più seri e coerenti con le cose che vi presentiamo e con le cose che facciamo
Vede
In questo la scuola come da famiglia debbono
Ci sono tre cose una deve fare la scuola una la famiglia è una delle fa la società nel suo complesso
La scuola alla necessità insieme con la famiglia di pensare che
L'educazione dei nostri figli
Non è un problema che riguarda i docenti
Una scuola che educa i nostri figli contro la famiglia non esiste
O riusciamo a trovare una corresponsabilità sul percorso educativo forte tra scuola e famiglia all'anno e abbiamo la possibilità che la scuola mentre istruisce riesce a concorrere all'educazione dei nostri figli
Ma se questa sinergia tra scuola e famiglia noi non la ripristiniamo molto probabilmente non andiamo su una parte
Come scuola ed è l'unica battuta che faccio al merito della scuola
Credo che la nostra scuola non ha più bisogno di riforme
Credo che la nostra scuola debba riuscire a dar vita
A quella autonomia scolastica che abbiamo voluto all'interno dalla Costituzione
E ripristinare alcuni elementi di buonsenso comune e anche di ovvietà
Una scuola che noi riusciamo
A riposizionare
Una scuola che sia capace di distinguere il fondamentale dall'aggiuntiva dal superfluo
Perché noi possiamo pure fare finta che i dati OCSE-PISA non ci riguardino
Però rimandando le indicazioni del primo ciclo quest'anno dove troverete alcune cose in meno poche cose in più quasi inesistenti
Le poche cose meno sono che è ridicolo caricare la scuola di tredici educazioni
Quando noi insieme con la famiglia non siamo in grado di darle meno neanche una alla concentriamoci su quell'una che dovremmo dare
E leviamo le tredici quattordici in più di cui non sentiamo la mancanza
Dopo di che è un grande marketing e parlare di impresa inglese informatica io non discuto che l'inglese sia importante e l'informatica sia importante e non sono neanche
Preistorico però è indubbio che l'inglese l'informatica sono aggiuntivi non possono essere sostitutivi né dell'italiano né dalla grammaticalmente la sintassi vedrà matematiche nel della storia netta la geografia
Se noi all'interno della nostro sistema distruzione nazionale non ripristiniamo le fondamenta che sono le radici che solo con le radici poi potremo regalare ai nostri ragazzi e donare o meglio prendersi da soli leali per poter volare
E in questo contesto l'unica altra indicazione che troverete
E che questa pure generando molte polemiche
Ma se noi vogliamo ripristinare il fondamentale evitare il superfluo
Dobbiamo anche chiudere questo progetti Fitch permanente di progetti nella scuola
Vanno fatti se sostengono le cose fondamentali
Che servono se si ritorna incentivare i docenti a fare la didattica sperimentale innovativa i progetti che sono a sostegno delle competenze dei saperi fondamentali ma un progetti Fitch permanente
Che rischia di confondere il superfluo con i fondamentale
è qualcosa che non contribuisce globalmente alla serietà della nostra scuola
C'è poi una cosa fondamentale che deve fare la famiglia
Vede noi
Siamo molto attenti a dibattere in questo Paese di chi va o non va Alfa militari ma mentre discutiamo di questo non possiamo non vedere
Qualunque sia il nostro credo e la nostra fede che la famiglia in questo Paese è profondamente in crisi e come tutte le istituzioni che sono in crisi diventa terribilmente esigente con gli altri
La famiglia che esigente con gli altri e quella famiglia in cui il babbo e la mamma che non riescono più a dire no parlo per me stessa mio figlio ci fa tanto comodo pensare che quei no glieli debba dire per forza il professore la mattina a scuola
E quell'autorevolezza che noi perdiamo con i nostri genitori come genitori con i nostri figli rischiamo di provarla
A recuperare con una forma di buonismo io bado sicuramente sbagliava che mi dava torto comunque sempre anche quando magari avevo ragione da vendere nei riguardi dei miei professore
Ma che oggi il modello di rapporto tra scuola e famiglia sia che il padre e la madre sono i sindacalisti dei figli nei riguardi dei professori credo che questo è il modo peggiore
Per riuscire a mettere insieme
Per riuscire a mettere insieme un rapporto di collaborazione e di corresponsabilità educativa vedete già state vedendo alcune delle proteste
Che i nostri studenti io credo che sia dovuto a un fatto io mi auguro una scuola più seria è una scuola che dovrebbero chiedere agli studenti a tutti noi
Perché una scuola che non è seria è una scuola che non gli dà ciò che occorre
Per poter competere
E per potesse protagonisti del proprio futuro
Ma noi nei regolamenti di istituti dovremmo modificare emettere un patto di corresponsabilità con la famiglia
è vero ho messo mano nel modo peggiore però una famiglia a il dovere di non considerare il figlio un pacco che viene depositata scuola la mattina e davanti alla televisione il pomeriggio ma c'è la necessità
Di essere corresponsabili dei meriti e degli oneri
E dei danni che i propri figli fanno così ci poniamo più attenzione non è possibile che si allagano le scuole
Si distruggono le classi e la famiglia non è mai chiamata ad essere corresponsabile dei comportamenti dei propri figli il patto di corresponsabilità prevede anche la compartecipazione
A ciò che di bande i ragazzi potranno fare all'interno della scuola ci ma questo non è pedagogico e non è educativo io non so se pedagogica educativa ma richiamo un attimino ad una corresponsabilità che scuole famiglia devono avere insieme nella costruzione del percorso educativo
Del proprio figlio
E poi c'è una cosa che riguarda tutti
E che riguarda questo sì fondamentalmente il Partito Democratico
Come partito nuovo vede alla fine di luglio quando abbiamo commentato con i ministri dell'educazione europei i dati OCSE c'è un dato di cui noi non parliamo mai
Ed è che i nostri ragazzi al di là delle competenze dei saperi sono i ragazzi più scarsamente motivati dei Europa
E la loro riduzione di motivazione non è una motivazione è ridotta perché sono meno intelligenti meno bravi o meno capaci i nostri ragazzi sono meno motivati
Perché toccano con mano che chiamati fuori i genitori e nonni dal loro futuro la partita della vita cioè come essere protagonisti del proprio futuro è una partita che non esiste
E non esiste
A maggio fine ero ministro darà un mese no giugno
Tre quinte classi del ragioneria mondi modo moderno non ore non non so come spiegarlo insomma è quello
Sono venuti in viaggio di istruzione a Roma e mano mandato una lettera io ho detto ma questa è una presa per i fondelli me c'era una grande prova di maturità dei ragazzi e coi questa rete di omesso lo abbiamo deciso se lei può passare una serata con noi
Apprendo la pizza e a parlare del debito pubblico il nostro futuro ma voi a diciott'anni sarebbe mai venuto in mente di di dimettere relazione il debito pubblico con il vostro futuro no
Eppure è stata per me è una cosa di o una esperienza eccezionale come questi ragazzi hanno
Associato lo sfascio del conto pubblico con l'incapacità di trovare un campo in cui giocare la prova partita e partendo da quella manifestazione che fanno a novembre tutti gli anni che l'ultima volta era fate scivolare
Partivano da lì dicendo ma che volo ci voleva fare se ci lasciate con un macigno che ci inchioda per terra al baratro dei debiti che avete cumulato padri madri non Nizzi negli anni precedenti
E se questo debito non si rimuove e non riparte il sistema Paese noi ha voglia studiare ha voglia fare ha voglia cercare motivazioni il campo della nostra partita non c'è
Su questo credo che dovremmo metterci un'altra riflessione sopra quando il campo da gioco si apre è talmente stretto ma che appurata handicap perché noi siamo il Paese più gerontocratica co al mondo
Ma se io e la Melandri io a quarantanove anni sono Ministro più giovane di un Governo quando gli altri paesi civili si cambia mestiere ma vi sembra una cosa seria quando due mesi fa il mio collega di corso è diventato associato a Medicina
Il Rettore dell'Università Cattolica ha già fatto un bel se Moncilo dicendo dovevamo fare essere felici che così giovane a quarantanove anni era diventato associato di medicina interna
Quando nel resto del mondo a trent'anni si diventa ordinaria la regge Ronto Grazia però non è frutto di un caso
Ma è frutto di un sistema Paese che il Partito Democratico deve concorrerà assolutamente come elemento centrale a smontare un paese che
Gravato di Monopoli e di privilegi
E la battaglia per le liberalizzazioni delle arti e dei mestieri e delle professioni non è togliere qualcosa a qualcuno dare qualcosa a qualcun altro ma dare i nostri figli l'opportunità che se sono capaci
Che se fatichi vanno se studiano esse ci hanno merito forse dal tassista farmacista dal medico all'avvocato riescono a farlo non aspettando gli ottant'anni e non aspettando che ci sia qualcuno che lo lascia in eredità I nonni agli zii ha voglia dire che noi dobbiamo fare l'la politica del merito ma in questo Paese con questa normativa con questi privilegi e con questi monopoli se non li smontiamo i nostri ragazzi saranno sempre convinti che conta più un santo in paradiso è una raccomandazione che qualunque merito e finché non rimandiamo questo noi non saremo mai un Paese in cui l'equità e la giustizia si sta veramente questo è lo sforzo principale che dobbiamo fare se lo vogliamo pari entrare
La certezza del merito e l'importanza della scuola dell'educazione della formazione nel nostro Paese
Dobbiamo ripristinare questo sanno alle motivazioni i nostri giovani che rischiano
Di non averli mai poi possiamo parla di tutto il merito che vogliamo ma se non gli diamo queste certezze il merito è qualcosa che non esiste
Due ultime
Considerazioni
E concludo rapidamente sul
Partito Democratico
In questi giorni c'è un gran parlare
Di cosa faremo di come saremo se organizzeremo visto anche qui Dario Mimmo hanno discusso correnti non correnti io credo che in un partito che non c'è
E che ci dovrà essere fare le correnti prima che ci sia mi sembra una
Cosa singolare
Io vedono da affrontare un altro dibattito che invece è molto importante io non credo che noi abbiamo
La necessità di un partito che
Omologhi o sterilizzati il confronto culturale
La ricerca di una piattaforma comune di valori e una comune appartenenza
Io non credo che la ricerca del nuovo soggetto politico debba essere quella dell'omologazione tra aree culturali
Io credo debba essere quella che valorizzi il confronto il dialogo e la sintesi tra aree culturali e l'esperienza dei cristiani e dei cattolici democratici impegnati nel sociale nella politica
Deve arricchire e alimentare questo confronto
La costruzione
Per definizione di una sintesi che non passi da un confronto vitale
Delle varie ricchezze pluralità che abbiamo dentro il nuovo soggetto politico e che punti a una omologazione unica debole e friabile che spersonalizzare e che non riesce a dare anima e identità
è un partito che a me non appassiona io voglio un partito in cui possa iscrivermi perché mi genera passione
Appartenenza voglia di impegnarmi
Un partito che si definisce solo perché è partito di Tizio e di Caio e perché mi dà la maglietta fans di questo o fans di quest'altro
è un partito che a una prospettiva non di vent'anni di opportunità per la crescita di questo Paese ma una prospettiva legata un leader e quando un partito diventa il Partito della Libertà
Si mette sul mercato ma apre la stagione di copiare quello che Berlusconi fa da dieci anni di un mercato in cui ciascuno di noi si vende si compra a secondo del leader che l'acquista io invece vorrei avere un partito che si muove dandoci
Un'anima tra virgolette dove l'anima è semplicemente la voglia di fare
E di impegnarsi perché
Crediamo in quello che facciamo e condividiamo i motivi per cui facciamo le cose stiamo attenti
Nelle società occidentali se non si fa uno sforzo nel momento in cui si danno a bisogni diversi risposte plurali ma non facciamo uno sforzo per ricondurre ha un senso
E quindi ha una base e a una bussola di valori magari anche antichi ma che declinano intercettano il segno dei tempi i cittadini non capiscono perché per accettare Rippo risposte parziali ai propri bisogni dove ci sono rinunce
Da una parte e dall'altra questi si accetta non solo se la proposta poggia su un comune sentire che fa sì che ciascuno di noi individui nella rinuncia il contributo che ciascuno di noi da al bene comune e questa è quella politica con la P maiuscola che o ritrova il senso
Di questo impegno
O non ha nessuna prospettiva di riuscire ad essere significativa ed incisiva nel contesto in cui
Nel contesto in cui viviamo e per questo sì saremo un partito laico io su questo non ho
Non ho dubbi mi sembra che questo sia l'esame aggiuntivo che mi viene richiesta ogni volta con qualunque intendo discutere sono pure qui dobbiamo capirci
La laicità e la straordinaria capacità di ascoltare tutti nessuno escluso e poi fare la sintesi
E la decisione che chi è impegnato in politica sta nelle istituzioni fa nel rispetto di quel comune sentire che si è costruito per raggiungere il bene comune questa l'espressione della laicità
Io mi devo dire mi trovo un pochino in difficoltà rispetto a chi mi può far declinare la laicità sulle volte in cui io partecipo allo sport e di dire a questo a quello
Il quelle quasi sempre la Chiesa che deve stare zitta e non deve parlare io siccome non dico di stare zitta nessuno tanto meno penso che l'Alenia laicità si misura nel fatto di dire alla Chiesa di stare zitto o peggio ancora non volendo io che non ci sia politico o rappresentante delle istituzioni a cui qualcuno dica come deve fare politica in quel modo si deve comportare
Credo che sia assolutamente insopportabile che qualcuno pensi di dover spiegare i vescovi come devono fare i vescovi questo è l'esatto contrario della città
Uno sforzo che credo ciascuno di noi
Ciascuno di noi debba poter fare però
è che nel nuovo soggetto politico
Il rispetto sia una cosa vera
Il rispetto significa avere la opportunità di rispettare
La dignità della persona umana sempre
è troppo facile rispettare quelli che la pensano come noi
è troppo facile rispettare quelli
Che ci dicono sempre che siamo bravi e che c'abbiamo ragione
Ed è talmente vero che noi decliniamo rispetto in questo modo perché ormai abbiamo assimilato in questi ultimi quindici anni di vita politica italiana
Lo schema sostanziale che è l'esatto consiglieri contrario della cifra per la moderazione che si fa politica solo con lo schema amico nemico e siccome il miglior nemico che c'è quello morto
Quella battuto non ci siamo avvelenati la vita civile la vita politica in questo modo io credo che il confronto e il rispetto è basato sulla capacità
Di ascoltare di dialogare in maniera aspra
Ma
Rispettando gli altri io non mi viene mai in mente che
Alcune battaglie dei radicali che mi vedono distinta e distante da loro non le facciano perfettamente non solo in buona fede ma soprattutto li fanno perché ci credono
Io gradirei
Che le battaglie o le cose che sostengo io quando le faccio o credo
Che quando le fanno molti cattolici a qualcuno venga in mente che rispetto e pensare che le facciamo perché ci crediamo e non perché ce lo dicono i vescovi credo che questo sia
Il prerequisito per poter stare insieme in qualunque tipo di partito
Il secondo aspetto
Riguarda alcuni temi che troveremo di fronte rispetta quale abbiamo la necessità di
Introdurre una parola
Che anche un forte impegno politico che il termine limite
Credo che dovremmo fare Illy dovremmo ripristinare un limite della politica
Perché nuovo soggetto politico dovrà sapere individuare
Bene i campi di indirizzo dalla politica
Rispetta la Società civile rispetto al terzo settore una politica che pervade e invade tutti è una politica che diventa parte
E se diverta parte dei giochi della società rinuncia al ruolo di dettare le regole e di fare l'arbitro di un sistema in cui i corpi intermedi fanno la propria parte noi dobbiamo essere
Un soggetto politico nuovo che è in grado
Di guardare al Governo e alla opportunità pari e ai diritti per tutti ma che lascia giocare le partite con spirito di sussidiarietà vera all'interno del nostro Paese come anche sostiene la Carta costituzionale
E poi ci sono la politica del limite e questo è un dibattito a cui non possiamo sottrarci
Noi fino a sessant'anni fa
E poi sempre meno abbiamo avuto a mio avviso una tecnica una scienza e una ricerca scientifica che erano neutri
Rispetto alle senza la persona umana e potevamo senza grosse difficoltà ammettere che tutto ciò che era tecnicamente possibile era anche eticamente corretto
Oggi che la cantiere che la frontiera della ricerca scientifica e della scienza
Ci interpella direttamente nel nostro essere
Uomini nella nostra identità personale
Perché quando noi oggi incominciamo a disquisire
In qualunque forma in qualunque modo e non entro nel merito ma incominciamo a toccare l'essenza e l'integrità della persona che il proprio codice genetico nel proprio DNA
Quella ricerca anche se tecnicamente corretta è una ricerca che ci interpella direttamente rispetta la quale abbiamo il dovere di dover discutere
Di dover riflettere e di dover
Esprimere lei valutazione perché riguarda
Il nostro stesso campo di identità questa dibattito viene tutto il mondo Paci possono scegliere posizioni diverse e contraria o favorevole
Ho anche andare oltre ma non si può dire che
è un dibattito che non riguarda la politica quando la struttura e l'essenza stessa dell'essere uomo è messa
è interpellata è una cosa che ci riguarda
E l'altra è una
Riflessione sulla adesione a un partito e i temi della vita e della morte
Io devo dire la verità che provo una notevole difficoltà a pensare che l'iscrizione a un partito politico possa significare che io accetto
Che per il semplice fatto che per i parchi perché mi scrivo definisco qual è la vita che può nascere e qual è la vita che deve morire l'ultima volta che un partito politico a
Avviato una valore etico
Sulla disquisizione
Diciott'qua del rapporto tra vita e morte credo che l'hanno fatta nel corso del ventennio non sono state un grande sforzo di
Democrazia e di libertà per dirla in termini eufemistico io credo che alcuni temi afferenti la vita e la morte afferiscono alla libertà di coscienza di ogni singolo cittadino
Di ogni persona di ogni iscritto a qualunque partito e di ogni parlamentare come di ogni
Persona impegnata e la
Libertà della coscienza su questi temi ritengo che sia uno degli aspetti vitali
Pensare che
Questi temi possono essere svincolati dalla libertà di coscienza genera elementi a me che a me sembrano di
Grande e forte preoccupazione
In questo
Sforzo di
Di costruzione mi auguro pure che
Noi avremo la capacità di
Mettere un fermo a una
Interpretazione che
Taluni provano a dare del nostro Partito Democratico che sia
Che possa parlare dei diritti svincolati dei doveri o della libertà della persona svincolato dalla responsabilità
Della persona
O che più che attento alla risoluzione dei bisogni
Diventi un grande festival dei desideri dove per il semplice fatto che una persona desidera qualcosa al di là del rispetto del limite
Che deve avere quel desiderio rispetto I diritti alle libertà degli altri venga assecondato
Perché se non ci fermassimo solamente all'inseguire i desideri in un modello che altro schieramento politico fa molto probabilmente noi ridurremmo il nostro
Nuovo soggetto politico a una impossibilità di dare risposte ai bisogni della gente perché si passa da bisogno al desiderio quando la politica non è più in grado di dare risposta ai bisogni
Una sola considerazione sulla legge
Elettorale
Che fa parte anche del dibattito i nostri candidati alla Segreteria del nuovo partito politico
E lo voglio dire qui perché sono di questa cosa sono oggettivamente
Preoccupato
Perché non vogliamo modificare la legge elettorale perché questo poi afferisce direttamente a che concezione c'abbiamo uno dei partiti perché non vogliamo cambiare la legge elettorale non solo perché ci dà instabilità
Che non è poca cosa
Ma credo che la cosa principale che noi avvertiamo è che averci Pato all'elettore la possibilità di scegliere l'eletto e di interrompere il rapporto eletto elettore è un vulnus insopportabile e inaccettabile
Modificare la legge elettorale
E andare ad una evoluzione come quella prevede il referendum in cui non si Scippa solo all'elettore la possibilità di scegliere l'eletto
Ma gli si Scippa anche la opportunità di scegliere il soggetto politico che lo debba rappresentare evitando gli anche questo sforzo e dandogli l'opportunità di scegliere soltanto
In una rapidissima successione di trasformazione da un sistema bipolare a un sistema bipartitico a un sistemabili idealisti go dargli la possibilità di scegliere soltanto tra due leader
Che poi sono loro che ripartiscono le rappresentanze degli uomini alle e delle forze politiche
Come meglio decidono e come meglio credono affidando all'uomo della provvidenza che tramite i mezzi di comunicazione va verso una deriva plebiscitaria queste il modo di
Accettare una politica debolissima e assecondare le preoccupazioni e le paure l'insicurezza della gente dicendo la politica la democrazia
La partecipazione non è in grado di risolvere riduciamo gli spazi di democrazia di libertà affidiamo all'uomo della provvidenza tutto questo
Per questo credo che
Il referendum
Non sia la soluzione
Al problema della modifica della legge elettorale non è neanche la soluzione
Dello sforzo che noi
Dobbiamo fare per dare una
Proposta e una
Alternativa credibile e questa proposta alternativa credibile dobbiamo trovarlo
All'interno del nostro Parlamento Cima allora fatela era esplosa presenti
Ecco e questo e siccome volevo che mi diceste fatela questo mi consente di fare la seconda riflessione e concludo
Ieri Piero ha detto una cosa che io condivido profondamente non siamo come quella canzone degli scout che
Parlando dei pirati parlava Lando discobar lavano sull'orlo del baratro e non si rendevano conto che ogni volta che pranzavano più vertiginosamente pensando di come su
Sostituire il capo del Governo
Della che era in piedi ci avviciniamo sempre più al varo del PAC finivano diciotto
Noi siamo credo a interrogarci oggi
Di vedere se esiste una responsabilità è una consapevolezza di questa maggioranza il ridisegnare una bussola e una rotta a partire dalla legge finanziaria
E se non siamo in grado di ridisegnare la bussola e la rotta delle risposte da dare ai cittadini chi non si assume questa responsabilità si assume anche
Consapevolmente
Le scelte che avranno poi una conseguenza una cosa è certa non possiamo più far finta che son tutte rose e fiori
Non possiamo far finta che l'ossessione del consenso
E l'ossessione fobie Gardella sopravvivenza fa anteporre a parti della nostra coalizione all'interesse generale l'interesse particolare
E questo Pierini ISMU ossessivo della politica che fa anteporre sempre una parte al tutto è il limite di questa esperienza di Governo è stressato dalla legge elettorale ma limiti questi pensa di governo
Noi non possiamo più fare coalizioni in cui quelli in virtù di quello schema amico nemico Sissa insieme più per le cose
Contro qualcuno o contro qualcosa che per le cose che vogliamo fare allora o dimostriamo in questa prima fase e in questo momento che sappiamo riassumere corresponsabilità
Non uno schema che siamo insieme contro qualcosa ma che siamo a favore di qualcuno
E dei progetti che vogliamo realizzare
Per il Paese
O quella risposta ma perché non lo fate in quella risposta è insito il limite di questa ossessione di questo che venivano dalla politica ma voi vi rendete conto che non ci sono
Lei parlava prima della sanità dell'immigrazione delle cose che non avete comunicato nove rendere conto del giorno che il Governo
Ha approvato il diritto per quelli che hanno lavorato una vita e che sono diventati poveri mentre erano in pensione
Di riportare le pensioni al minimo sopra la soglia di povertà che riguarda quasi quattro milioni di anziani non siamo stati in grado di comunicarlo perché c'ha avuto qualcuno la necessità con un Pierini ISMU ossessivo dalla propria sopravvivenza di dire che il problema erano gli scalini e gli scaloni
Quando si è fatto il più straordinario fatto sottoscritto da sindacati imprese e categorie professionali per superare anche lo scalone lo scalino
Non si è potuto comunicare con tranquillità perché si è detto che quello che serviva era modificare la vendo cinque dei contratti a tempo determinati questo meccanismo
è un meccanismo che è arrivato al capolinea o abbiamo la capacità con questa maggioranza e con questo Governo di dire
Il bene comune viene prima di qualunque altra cosa
Ci può correggere ciò che va corretto ma non è possibile andare avanti
Con un meccanismo che come la terra detenerlo vagamente la mattina si costo si costruisce la sera si sta giù in questo modo noi peggioriamo soltanto la nostra esistenza e alla credo che in vista del futuro il problema non sia
Come coniare le nuove alleanze e credo che investa del futuro sia declinare i principi di quell'alleanza che non possiamo fare
Non possiamo fare le alleanze contro ma dobbiamo fare solo le alleanze che poggiano su un progetto un programma condiviso
E la serietà e la credibilità e l'autorevolezza si basa nel saper dire no a chi lo fa per opportunismo e non perché condivide i progetti che portiamo avanti
E l'altra cosa è pensare che come noi costruendo il Partito Democratico Horri generiamo e ridefiniamo una grande parte del centrosinistra
Ci sia anche questa conta Gio da parte della sinistra radicale del nostro schieramento che abbia l'opportunità di mettere in piedi un processo aggregante
All'insegna di saper perdere quelle parti o quei soggetti che ossessionati
Dal
Poche manciate di voti o dell'acqua al proprio orticello non sanno far fare un passo indietro a un interesse di parte rispetto al bene del Paese se questo si fa allora avremo una prospettiva seria anche con questa coalizione potremmo anche diventare
Aggreganti
Per altri che si trovano in sofferenza altrove
Ma se non abbiamo questa capacità credo che non possiamo più mai pensare di poter fare le cose insieme semplicemente dicendo guardate che arrivano i cattivi
Perché la gente non ci delibera mai più né autorevoli né credibili e ne seri
Grazie ministro per questo contributo
Adesso è arrivato il momento di dare la parola Piero Fassino lasciatemi dire
Una cosa
Noi
Abbiamo l'orgoglio di essere dal mille novecentonovantatré
Quelli che hanno lavorato perché era previsto nel nostro documento fondativo per arrivare al Partito Democratico
Noi possiamo
Più di altri abbiamo titolo per dire gran parte di questo percorso l'abbiamo fatto insieme a te e sappiamo che è stato determinante quanto sia stato determinante il tuo contributo
E oggi di questo vogliamo ringraziarti
Allora prima di darti la parola
Interpretando il pensiero di tutti noi ti vogliamo anche dire siamo assolutamente certi che staremo ancora insieme
Oppure
Grazie
Grazie volta grazie anche
Donata Memmo a tutti voi per questa
Espressione di amicizia di affetto di cui naturalmente vi sono davvero grato
Anche per un percorso comune che abbiamo
Fatto in questi anni e che tra l'altro non a caso
Mi ha visto sempre presente i vostri appuntamenti di Assisi che ho sempre considerato
Momento importante della riflessione politica e culturale del nostro partito non soltanto dei Cristiano sociali ma dell'intero Partito Democratico
Ed è il contributo che i cristiani sociali hanno dato alla costruzione
Dei DS prima e del Partito Democratico
Noi siamo alla vigilia del quattordici ottobre mancano
Poco più di venti giorni
E
Credo che tutti mano a mano che ci avviciniamo a questo giorno possiamo accogliere quanto questo giorno rappresenti una straordinaria occasione
E diciamo di più una straordinaria speranza
Una straordinaria
Occasione una straordinaria spererei avere speranza per almeno tre
Grandi obiettivi di cui
L'Italia
E la politica italiana hanno bisogno
Il primo obiettivo è il Partito Democratico come l'occasione per riformare la politica
Noi viviamo lo sappiamo tutti
In una fase nella quale la politica è guardata da una parte larga dei cittadini
Con diffidenza come stranita quando non addirittura con ostilità
C'è un'onda antipolitica nel Paese
Che si misura in tante manifestazioni e di cui quelle più evidenti sono quelle a cui abbiamo assistito in questi giorni
E io credo che la saggezza vuole che di fronte adulta ove
Maggiore maggiore Sacco
La saggezza
Sollecito a tutti noi di fronte a questi fenomeni
Di antipolitica non fermarsi agli aspetti più caricaturali o folcloristici
Ma invece a guardare le ragioni profonde di un malessere di un disagio che è diffuso nell'opinione pubblica italiana
Questa onda antipolitica in qualche modo
E figlia delle tante febbre delle tante inquietudini che corrono sotto la società italiana
L'ansia in molte famiglie per il futuro dei figli l'inquietudine per un reddito un lavoro che è percepito come meno certo meno sicuro di un tempo
La percezione Viesti averne perché la propria vita si è a rischio la paura per una sicurezza individuale non percepita più come certa come un tempo
L'insofferenza verso uno Stato una pubblica amministrazione percepiti da una parte la riga di cittadini come oppressivo e
Il fastidio soprattutto in chi ha un reddito medio per un fisco percepito come anche soppressivo e via di questo passo
E queste febbri queste inquietudini sono anche l'espressione di una società
Che
In
Registra maggiore difficoltà di un tempo esprimere solidarietà coesione senso di appartenenza nel senso di comunità riconoscimento in un'identità è un destino comune
Dietro l'antipolitica c'è tutto questo c'è anche molto altro
E non è
Strano che tutto questo accada perché è evidente che le tante inquietudini incertezze frustrazioni di una Società poi precipitano in primo luogo in direzione di chi ha responsabilità politica una società di guida
Noi dobbiamo vedere tutto questo dobbiamo essere in grado di
Raccogliere questo disagio e dare delle risposte la cattiva politica non si sconfigge con l'antipolitica si sconfigge con la buona politica
E io penso che questo sia necessario anche perché di buona politica ci sono quotidianamente tantissime manifestazioni questo Paese e voi siete una manifestazione di buona politica
Le feste dell'Unità con il loro corso con il loro portato di lavoro volontario di passione di dedizione i tantissimi militanti sono l'espressione di una buona politica
Il lavoro che quotidianamente si sobbarcano migliaia di amministratori di questo Paese sono l'espressione di una buona politica
La partecipazione attiva a mille forme di impegno sociale e politico nei partiti nel sindacato nella sociale del volontariato sono espressione di buona politica quindi
Per questo dico non fermiamoci agli aspetti caricaturale anzi
Non corriamo dietro gli aspetti caricaturali
Di questo quel personaggio
Dello spettacolo vediamo
Il problema vediamo anche come dare risoluzione al problema ecco ne abbia bisogno di restituire i cittadini un'idea della politica degna un'idea della politica
Fondata sull'interesse generale fondata sul bene comune
Fondato sulla capacità di mettere al centro dell'agire quotidiano della politica le domande le esigenze dei cittadini il Paese democratico nasce intanto per dare una risposta per dare questa risposta
E guardate noi abbiamo scelto un modo assolutamente inedito che testimonia di questa scelta il fatto che noi quattordici ottobre porti chiamiamo
Direttamente tutti coloro che si riconosco nel progetto del Polo democratico a venire a manifestare questo loro riconoscimento in questo progetto con il voto per scegliere il leader del partito
E per scegliere i delegati all'Assemblea costituente che il ventisette ottobre fondere al Partito Democratico beh questo non è non era fatto una scelta né scontata né obbligatori
I partiti tradizionalmente sono nati sempre un altro modo
I partiti sono nati
Dalla iniziativa di un gruppo di persone ingenera abbastanza ristretto
Che decide di fondare un partito si dà una piattaforma politico ideale si dà uno Statuto con delle regole si sceglie di dirigenti e dopo aver fatto tutto questo vascello va a cercare gli aderenti proseliti questa è la
Metodologia classe o con i partiti sono nati e vissuti
Noi
Rovesciamo questo questo percorso noi partiamo dei proseliti semestre mi si passa questa espressione partiamo dai cittadini partiamo da
Coloro che sono i destinatari primi
Del
Della formazione nuova cui vogliamo dare vita e richiamiamo essere protagoniste in qualche modo in tempi di antipolitica noi restituiamo lo scettro i cittadini restituiamo i cittadini la possibilità di decidere di avere nelle proprie mani
La
La politica quindi intanto il Partito Democratico come una speranza di rinnovamento dalla politica nasco
Dalla da cui dal cui ragionamento poi discendono molti corollari voglio essere lungo
Che riguardano la forma di questo partito il suo modo di essere organizzato il suo linguaggio suo rapporto con la società
Che dovrà essere capace di tenere insieme forte radicamento perché i partiti non sono comitati elettorali partiti non sono movimenti di opinioni partiti sono organizzazioni che hanno radici solide diffuse e al tempo stesso cuore sto radicamento però
Si dovrà
Molto
Incrociare con una osmosi costante e continua che il partito il partito nuovo dovrà avere con la società e quindi le forme di organizzazione linguaggio che adotta le tecnologie di comunicazione che di cui si avvarrà
Il modo con cui selezionare la sua classe dirigente il rapporto con la politica quotidiana dovrà essere
Costruito e pensato in un rapporto costante e continuo di maggiore osmosi di quanto i partiti fin qui non abbiano avuto la capacità di produrre con la società
Quindi
Tanto
Democratico è una grande speranza per questo
Per
Restituire dignità legittimità e forza alla politica
Il Partito Democratico una grande speranza per riformare il sistema politico
Noi
Veniamo da
Un dibattito parlamentare sui temi dell'informazione al Senato qualche giorno fa che ha dato rappresentazione agli italiani dei rischi enormi di
Frammentazione disgregazione atomizzazione a cui il sistema politico esposto
E il problema della frammentazione del sistema politico è un tema cruciale per la credibilità e l'autorevolezza
Di un sistema
Perché spesso non si rende sufficientemente evidente perché e più autorevole un sistema politico che abbia sette partiti piuttosto che ne abbia ventiquattro una un fatto quantitativo
è che un sistema politico come quello italiano che ha ventiquattro partiti in Parlamento
Diciannove dei quali con un consenso elettorale che non supera il tre per cento
è un sistema politico dove e più difficile affermare il primato dell'interesse generale questo il tema
Perché un partito che abbia il due il tre per cento
Riterrà massimo nella sua come dire il massimo del suo obiettivo quello di raddoppiare
E un partito che l'abbia l'obiettivo quotidiano di passare dal due al quattro dal tre al sei non si pone più il problema di dire cose che siano largamente condivise gli basta che siano condivise da sei su cento
E ha già ottenuto il suo risultato
E a quel punto è questo il e e a quel punto è chiaro che un sistema politico nel quale prevalgono i soggetti che
Come dire sono più interessate a un consenso minimo ma
Fondamentale per la loro vita che non ha un consenso largo saranno portati sempre di più a privilegiare issues tematiche interessi
Specificità del tutto legittimi ma particolare
E l'asse e però la il governo di una società non è la somma degli interessi particolari che lo compongono e la capacità di fare di collocare gli interessi particolari dentro una visione generale Dante dentro un progetto già dentro un interesse generale
E questo lo possono fare soltanto partitiche grazie a
Al alla caratteristica di radici forte nella società e di consenso elettorale vasto sono sollecitati obbligati per
Per la loro stessa funzione
A privilegiare
Momenti di sintesi e il prevalere l'interesse generale sugli interessi specifici questa è la ragione per cui
Bisogna andare al superamento di una frammentazione politico
E bisogna costruire come dire un sistema politico che invece si è incentrato su partiti che abbiamo forte radicamento vasto consenso grande rappresentatività e quindi che siano come dire
Vincolati
Al primato dell'interesse generale
Ora il paio democratico va in questa direzione in un
In una politica italiana che storicamente abituata alle scissione le separazioni
Noi mettiamo insieme delle forze
Mettiamo insieme due grandi forze o meno le due principali forze del centrosinistra noi della Margherita
Aggreghiamo altre forze politiche minori puntiamo ad andare al di là di una somma di solo forze politiche per aggregare un campo vasto di forze sociali puntiamo a un a parlare a quella vasta platea di cittadini che si riconosciuto nell'Ulivo senza necessariamente riconoscersi per i partiti che lo costituivano
Puntiamo a
Come dire costruire in un partito che
Sia un fattore di larga unità
Culturale politica e sociale
E badate questo Progetto sta già producendo i suoi effetti sul sistema politico prima ancora di nascere
Perché bastato che si vedesse che facevamo sul serio questo ne parleremo fratello perché Fini e Berlusconi cominciassero a discutere seriamente se non era il caso per loro di dare vita a un partito che avesse la stessa ambizioni competitiva
E alla nostra sinistra partiti che sono tradizionalmente gelosi della loro identità dei loro simboli perfino dei loro nomi o delle loro canzoni per la prima volta si mettono a discutere la possibilità di mettere in campo un processo aggregativo
Io mi auguro che vadano in porto atti due corsie
Perché se noi avremo
Realizzato diciamo sempre democratico realizza l'obiettivo di innescare una riforma del sistema politico ha realizzato uno dei suoi obiettivi principali e ha contribuito a cambiare la democrazia italiana e la politica di tagli
Quindi questo è il secondo grande obiettivo il bipolarismo badate
Dov'è che ha
Manifestato la sua difficoltà in questi quindici anni dal novantaquattro d'oggi da quando abbiamo novantatré novantaquattro che ho cambiato la legge elettorale ci siamo incamminati su un sistema politico di carattere bipolare esattamente nella contraddizione non risolta tra
Il carattere maggioritario bipolare delle regole e il carattere proporzionalista dei soggetti
E per la contraddizione non abbiamo risolto anzi noi a lungo abbiamo coltivato un'illusione che la riforma del sistema politico si potesse fare soltanto cambiando le istituzioni le regole la legge elettorale il che è vero ma non è sufficiente da solo
La riforma del sistema politico non cammina su una gamba sola come nessun organismo cammina sulla gamba cammina su due gambe
Una è la riforma delle regole dell'assetto istituzionale compresa la legge attuale l'altro la riforma dei soggetti politici perché poi
Quegli assetti quelle regole quella legge li fanno vivere quotidianamente dei soggetti politiche che sono i partiti che se tu uno mette in campo una riforma dei soggetti politici la riforma delle regole degli assetti non paga o comunque paga di meno
Che è quello che abbiamo vissuto
Quindi la riforma del sistema politico la la la alle IPAB democratico come una grande occasione per riformare il sistema politico e per
Effettivamente creare le condizioni di quella democrazia dell'alternanza
Che sia in grado di funzionare
Stabile
Era presentare bene del Paese
Infine la terza grande occasione speranza che il Partito Democratico rappresenta
Era e a Lizzano è quello che in Italia fino ad oggi non c'è stato c'è un'unica forza politica che sia capace di dare rappresentanza unitaria a un riformismo culturalmente plurale
Sappiamo tutti come storicamente riformismo in Italia plurale delle culture
Si formi con la sinistra rifornivo del cattolicesimo democratico di Foligno liberaldemocratico riforma di riformismo di natura ambientalista
Insomma ci sono le varie culture queste culture riformiste progressiste hanno nel corso dei decenni
Dato si sono date rappresentanza politica distinta cioè ciascuno ha dato luogo a un proprio partito un proprio schieramento politico noi per la prima volta siamo di fronte a una grande occasione una grande possibilità
Quello di dare rappresentanza unitaria a un riformismo plurale nelle culture
Che rimarrà plurale le culture io sono d'accordo quanto diceva Fiorino
Non andiamo verso un partito monolitica caratterizzato da un'omologazione culturale dal plebiscitario ISMU andiamo verso un partito plurale alle culture perché nasce dall'incontro di una pluralità di culture ma
La
La la scommessa che una pluralità di cultura possono rappresentarsi alla società unitariamente e
Proporsi alla società con un progetto unità
Unificare il riformismo italiano
Dal pur nella rappresentanza politica cosa che non c'è mai stato
Quindi io penso che e quindi non dare vita a un partito dei moderati
Comuni tanto leggo su qualche giornale
Ma un partito riformista
Progressista
Di sinistra di centro sinistra che abbia l'ambizione di
Di attrarre il consenso anche di settori moderati che sono cosa diversa
Cioè che abbia una vocazione maggioritaria e che in quanto abbia una vocazione maggioritaria
Si pone tra i suoi obiettivi anche quello di conquistare il consenso di una parte dei moderati cioè di quelli che credono in un'Italia giusta in un'Italia moderna in un'Italia civile e credono in questi valori
Come Modena questi sono interlocutori anche nostri
Ma appunto un partito democratico progressista riformista un partito di una sinistra moderna un partito di centrosinistra che sia capace di
Esprimerò la vocazione maggioritaria parlare una maggioranza del Paese
Badate questo progetto non è un progetto soltanto ormai che corrisponde a un'esigenza italiana
Questo progetto
Matura e cresce in Italia perché in realtà si colloca dentro un
Un maturare di dinamiche nuove
Certamente in Europa non mi allargo perché più complicato ma certamente in Europa che sono abbastanza omogenee come dinamica
Noi veniamo da un tempo lungo nel quale la politica si organizzata intorno a tre poli
Sinistra centro destra ciascuno dei quali in competizione con gli altri due
Stiamo in una fase di passaggio in cui la dialettica politica e in ogni Paese europeo quale che sia la geografia politica quanti quale che sia la legge elettorale si va organizzando intorno a una
Di polarità centrosinistra centrodestra
Io
Giovedì vado in Ungheria dove i socialisti ungheresi liberaldemocratici ungheresi che sono le atti di Governo aprono un processo costituente per dare vita a un partito riformista unitario
In Slovenia si sta discutendo che la stessa cosa in Portogallo i socialisti portoghesi che sono tre volte che vengono lezioni per mezzo punto si pongono un problema di allargare la loro vocazione maggioritaria dando vita a un Ulivo portoghese
In via di questo passo ci andiamo a vedere le lezioni negli ultimi tre anni in tutti i Paesi europei Finlandia Svezia Belgio Olanda Austria Germania Italia Francia lezioni di tipo diverso amministrativo presidenziali politiche
Tutte sono finite con un differenziale tra chi vince chi perde di un punto un punto e mezzo due punti
A conferma del fatto che c'è una tendenza alla BIT polarizzazione intermedi rappresentanza politica ed è una bipolari d'azione che corrisponde a un rimescolare si anche dell'identità sociali
A un ridursi delle come dire delle frontiere che rendevano così nette le appartenenze
La società fluida di cui parla Bauman la società liquida la modernità mobile
E determina fluidità sociale ma la fluidità sociale determina anche mutamento delle forme della rappresentanza politica
E quel processo di unificazione del riformismo su scala italiana che oggi noi ci poniamo il problema in realtà sta dentro un processo che
è più largo quando Schröder vince le elezioni in Germania al poi l'ultima volta
E alle penultime elezioni tedesche ponendo il problema a se stesso la socialdemocrazia tedesca di costo di corpo di conquistare il noi e mi del nuovo centro
Quando il labor inglese diventa il partito che governa l'Inghilterra per quindici anni da Blera Gordon Brown sulla base di un rinnovamento
Occulti culturale e politico
Così profondo come lo abbiamo conosciuto
E quando lei
La sconfitta elettorale in Francia dice che una sinistra che stia dentro i confini tradizionali rischia di non arrivare alla vocazione maggioritaria
Dissi pone questo problema
Il problema di un
Di un campo di forze di sinistra di centro sinistra cadavere la Coop la la capacità di ripensare esso stesso non te non solo in termini di progettualità culturale i contenuti
Ma anche in termini di forme di rappresentanza
Il Partito Democratico corrisponde a questo disegno corrisponde a questo progetto
Guarda c'è un'esperienza molto semplice che io Mimmo Lucà Donata Lenzi alla luce di facciamo tutti i giorni
Noi quando riteniamo il gruppo parlamentare della Camera dell'Ulivo e raffrontiamo qualsiasi argomento non si capisce più dopo un anno che siamo insieme quando prende la parola uno cioè dei DS della Margherita
Se non lo sai a priori siccome io qualcuno non conosco che ogni dato chiedo coloni chiacchierone perché parlando non non vuol dire no
Il che significa che la contaminazione culturale
Una progettualità comune figlia di un processo reale sta nelle cose
Tale le cose e quindi Partito Democratico è l'espressione di questo di questo di questo di questo progetto dentro
Questo Partito Democratico il cuore corrispondere a questo tipo di speranza di ambizione
Due temi che su cui voi avete concentrato la vostra attenzione anche qui perché sono due cifre del movimento dei cristiani sociali voglio richiamare il primo è la dimensione sociale di questo nostro partito
è evidente che
Il Partito Democratico
Ha un senso in quanto
Abbia una forte identità una forte connotazione sociale
Noi vogliamo unire
Le culture riformiste e cultura riformista di questo Paese nascono prima di tutto per rappresentare gli umili per rappresentare i deboli per riequilibrare e redistribuire
La ricchezza e le opportunità
Per realizzare maggiore giustizia maggiore uguaglianza maggiore equità
Non può essere pensata una forza di sinistra di centro sinistra se non partendo da questi valori ed a questi obiettivi
E quindi la dimensione sociale che deve caratterizzare il profilo culturale politico e programmatico del PAI democratico evidente soprattutto
In tempi in cui la
Mobilità la fluidità la liquidità della società accresce i fattori di incertezza di precarietà
E questi fattori di incertezza di precarietà di insicurezza richiedono alla politica delle risposte ancora più stringente di un tempo
Basterebbe pensare al tema del lavoro
Una parte buona parte di quelle che sono in questa sala sono cresciuti con come me comunque
Intorno a un'idea del lavoro è un'esperienza concreta e pratica del lavoro il lavoro a prestazione lavorativa che un uomo una donna faceva da venti a sessanta anni cinque giorni alla settimana otto ore al giorno nello stesso luogo di lavoro quando le ritrovato un lavoro quel lavoro era il lavoro della tua vita
Non lo cambiarli cioè no capitava pochissime volte che lo cambiassimo
Ti sposare di comperare una casa la comperare vicino a dove lavorava nel presupposto che li avete sempre lavorato e li ha visti sempre vissuto
Io e Castellani e Mimmo siamo torinese Torino che la città per antonomasia di questa identità del lavoro quando uno voleva cambiare lavoro un tempo quando c'erano ancora i libretti di lavoro andava a cercare lavoro in un'altra aziende faceva vedere libretto
E il padrone del datore di lavoro che c'è una volta il padrone chiamate come volete guardavo il libretto e se avevi cambiato troppe volte lavoro non ti assumeva perché cambiare troppe ore allora voleva dire che non aveva voglia di lavorare
Vorrei
E così
Adesso esattamente il contrario
Adesso viviamo nella società in cui cambi lavora spesso letto bene e diventa un merito mentre allora era un accordo
No chiara
Ora però queste norme cambiamento
E ha introdotto nella vita quotidiana maggiore incertezza maggiore insicurezza maggiori fattori di precarietà e di rischi perché un conto appunto di una certa in cui quando hai trovato un lavoro celai fino a quando muori questo ti dà una sponda stabilita una certezza
Esistenziale assoluta
Nella città da cui noi veniamo c'è ancora adesso ogni giorno sulla stampa qualcuno che nel necrologio scrive sotto il suo nome anziano FIAT anziano rivetti come l'unico l'ultimo messaggio che lascia lì ai vivi
E e quel e perché lo scrive lo scrive come messaggio valoriale perché essere stato trentacinque anni quarant'anni che
La condizione per scrivere anziano scrivi così scrivi solo se hai avuto trentacinque anni della stessa fatica
è è è un messaggio che dice io sono uno che avevano professionalità sono uno che è un lavoro sono uno di cui ci si fidava sono un'identità
Non lo scriverà più nessuno
No tra pochi anni è chiaro
Difficile che uno schema sotto il suo nome io ho lavorato in quattordici aziende
Però
Chiaro no e allora
Questo cambiano e introduce allora voi capite questo su questo e questo cambiamento introduce però fattori di rischio di precarietà dei circa altezza di sicurezza maggiore la Società fluida è una società
Che offre gigantesche opportunità in più ma anche che espone naturalmente più rischi questo spiega anche perché la società
Fluide più ansiogeno
Spiega anche maggiormente l'antipolitica perché proprio con il carattere ansiogeno che fa maturare febbri inquietudine che poi si scaricano no nel verso la politica contro la politica
Quindi
La dimensione sociale diventa fondamentale la politica ancora di più ed essere capaci di dare certezze certe sappiamo tutti non ho bisogno di spiegarlo quei che le certezze che dobbiamo dare non sono quelle di un tempo
Non possiamo governare un mercato del lavoro flessibile mobile con le regole di un Governo di un mercato del lavoro statico chiaro
Non possiamo
Offrire un welfare efficace ed efficiente i cittadini semplicemente riproponendo l'UE nel fare di un'altra fase della storia del Paese
Non possiamo
Garantire la tutela la certezza dei redditi nello stesso modo in cui l'abbiamo garantita per lungo periodo è chiaro
C'è da mettere in campo un'innovazione colossale anzi è forse uno degli aspetti più affascinante dalla politica di questo passaggio di secolo di millennio c'è una politica deve reinventare
Diciamo i principali
I primi
Diciamo ivi principale perché i principali felici i suoi obiettivi e le modalità con cui li perseguiti in virtù del fatto che son cambiate tutte le variabili intorno cui avevamo costruito la nostra esperienza storica culturale e politica
Quindi
Però
Il fatto che dobbiamo innovare il fatto che dobbiamo cambiare non riduce la portata questo era diciamo se volete un grande campo uno delle grandi differenze tra destra e sinistra
C'è la destra trae l'idea
Che la modernità si traduce
Sostanzialmente in una vasta pratica del regolativa
In cui ciascuno deve fare più leva soltanto sulle proprie forze
E diciamo
La responsabilità sociale di mettere in campo politiche di redistribuzione di tutela che consentono a ciascuno di non sentirsi solo si riduce essi
Sì marginalizzati
Io cito spesso credo l'ho citato qui un'altra volta un discorso quella battuta lui non si rese conto ma
Abbattuta la significativa che Berlusconi fece in una famosa
Tribuna politica televisiva che a domanda diciamo a
A all'affermazione di un interlocutore di quella trasmissione di Berlusconi diceva ma voi volete
Ridurre lo stato sociale e lui rispose ma non ci sarà sempre lo Stato per i poveri
Lui non si rese conto ma frase era assolutamente significa che con Berlusconi a questa forza che quando legge con iscrivo non si capisce quando parlavamo cervice si capisce benissimo quello che pensa che ha nel cuore
E
No quando gli scappa appunto così zero
E invece noi continuiamo a considerare che compito di una compito della politica fare in modo che nessuno sia solo nessuno sia lasciato solo nessuno si senta solo e che
Obiettivo fondamentale la politica è una redistribuzione
Di tutela di certezza di opportunità di reddito di lavoro di vita
E
Questo tema un tema centrale io condivido per non farla lunga le cose che sono in
Contenuto nella relazione
Dirmi in modo intorno alla priorità di mettere in campo la politica del lavoro che sia capace di tenere insieme diritti e flessibilità
Una politica dei redditi che assuma sempre di più la famiglia come il punto di riferimento della politica della redistribuzione della ricchezza una politica di servizi sociali che vada nella direzione di offrire quelle condizioni
Di pari opportunità che consentano di
Incrementare l'occupazione femminile di favorire la genitorialità di rafforzare la coesione della famiglia di mettere sempre di più le nuove generazioni figli al centro della politica di welfare
Un welfare che si è in grado di costruire opportunità e che nel momento in cui costruisce opportunità assume sempre di più il merito come un parametro
Intorno a cui costruire le sue politiche le sue politiche i suoi effetti redistributivi insomma nel cose che
Sono contenute perché io condivido quindi Partito democratico che abbia
La forte radice
Sociale e abbia
Nella
Suo nella capacità redistributiva della politica un obiettivo fondamentale
L'altro tema è quello del rapporto ovviamente il Partito democratico un grande partito di credenti e non credenti o diversamente crede
Viviamo in un tempo nel quale la vita la morte non sono più fidati soltanto alla natura il destino
Sappiamo bene
Viviamo in un tempo nel quale la vita la morte dell'esistenza dell'individuo sempre di più affidato all'individuo stesso al
Alla alla tecnologia la scienza alle conoscenze che si acquisiscono alla manipolazione
Umana e via di questo passo ed è evidente che tutto questo sposta diciamo la frontiera no appunto
La frontiera
Di questi temi e ci obbliga a a misurarsi con temi che suscitano interrogativi di natura antropologica di natura culturale ed etica
Che sono interrogativi che valgono per chi crede come per chi non crede
E io penso che noi abbiamo il dovere di dare risposte adeguate agli interrogativi alle sfide che le nuove frontiere della scienza della tecnologia pongono alla vita umana
E quindi da questo punto di vista il Partito Democratico anche come la capacità
Di un nuovo pensiero su questi temi
Il destino dell'uomo la sua antropologia la vita l'esistenza
E la capacità di fare incontrare approcci culturali etici religiosi diverso intorno alla costruzione di soluzioni condivise e comuni a questi temi
Non si tratta cosa ha detto l'anno scorso qui discutendo con la Binetti
Non si tratta di mettere in discussione principi principi per definizione non sono negoziabili
Ma compito la politica non è negoziale principi compiuto la politica costruire soluzioni condivise è una cosa diversa
E a partire da principi non negoziabili lo sforzo della politica deve essere quello di fare incontrare approcci etici culturali diverse in funzione della costruzione di soluzioni che siano condivisibili per il bene comune questo è
E noi abbiamo il dovere di farlo e anche la possibilità di farlo io continuo a pensare
Che
Che non è vero che su questi temi
Proprio la come dire non negoziabilità dei principi rende impraticabile la costruzione di sintesi politica e condivisibile non è vero
Non sta scritto da nessuna parte
E penso anzi e che
Ci sono molte esperienze che abbiamo fatto in questi anni che dimostrano che i temi eticamente sensibili su temi antropologici sia possibile costruire
Un punto di vista unitario figlio di un incontro di pluralità di culture e preso democratico a questo punto di vista badate è una grande occasione
Perché è più facile costruire sintesi tra punti di vista culturali diversi che si rappresenta in un solo partito che non costruire sintesi tra punti culturali diversi che si rappresentino anche attraverso partiti distinte
C'è il minimo dubbio
è una grande occasione e una delle altre sfide nuove intorno a cui si può caratterizzare
La l'originalità e l'utilità per il Paese del partito del partito democratico la laicità sta in questo la laicità non è
Diciamo
La neo non è l'agnosticismo non è la neutralità meno che meno la laicità eh
Soltanto la tutela delle prerogative dello Stato che pure naturalmente ci sono le città e prima di tutto la capacità di costruire le condizioni di un incontro di un riconoscimento reciproco tra culture approcci etici e religiosi diversi e
La definizione degli studi e la predisposizione degli strumenti perché sia possibile costruire delle sintesi sintesi condivise
Dentro questo percorso di costruzione del Partito Democratico che il quattordici ottobre ci porterà a questo grande evento è chiaro che il ruolo
Dei cattolici nel Partito Democratico e dei cristiani nel Partito Democratico è importante
Lo è stato per i Democratici di Sinistra
Lo è stato ovviamente per la Margherita lo enti dello Stato nell'Ulivo in questi anni proprio per
Quello che rappresenta
Il cattolicesimo e il pensiero cristiano nella nell'identità nella storia nella cultura nella politica italiana non si può credere che nel momento in cui nasce un grande partito riformista come Partito Democratico non ci sia lì
La necessità di una forte corposo dalla presenza
Di cattolici e di cristiani che contribuiscano all'identità al profilo alla cultura la politica del Partito Democratico quindi io condivido anche l'indicazione operativa
Che
Nella parte terminale della sua relazione
Luca offerto questa vostra riflessione cioè quello di andare a dotarsi di uno strumento come la Fondazione dei cattolici del Partito Democratico o comunque lo strumento analogo che non rappresenti come dire la costruzione di una corrente politica
Di cui tutti avvertiamo come dire la stanchezza no
Anche anch'
Proprio perché le forme cambiano tutte le forme cambiano e anche la forma di impartiti articolati per correnti appare come dire storicamente datata appare vecchi appare stanca nessuno è attratto dall'idea
Di un partito articolato per correnti ma tutti avvertiamo però che un partito che abbia una vocazione maggioritaria e che sia un po'
Figlio della rappresentanza unitaria di una pluralità di culture che si incontrano a bisogno come il sale come il panel di essere plurale nella sua vita quotidiana
E di
Far scaturire la propria politica da un confronto costante continuo tra le culture che lo compongono costituiscono e bisogna darsi gli strumenti necessari a che questo
Questo confronta questo pluralismo si possa realizza ecco
A me pare che
Queste fossero poche riflessioni che vi chiedo scusa ad un po'più lungo di quello che
Prevedevo
Credo anch'io voglio chiudere con questa riagganciandomi alla
Riflessione che ha fatto donata
Credo anch'io che
Si debba si debba spero una grande gratitudine che stiano sociale
Che fin dal momento dalla loro formazione
Hanno come dire ha avuto come bussola fondamentale quello di contribuire con la loro cultura e come il loro pensiero un processo di ricomposizione unitaria delle forze del riformismo del progressismo della sinistra italiana
E lo hanno Schintu ITO
Che si sono costituiti per questo prima che questo obiettivo fosse così acquisito è così scontato come lo è oggi e quindi
Questo dice
Un merito come dire di preveggenza o per usare un linguaggio che voi è più vicino di natura profetica Lisa
Di natura profetica e quindi siete state buoni profeti quella vostra profezia a
Germaine atto e credo che tutti possiamo constatare con grande soddisfazione che siamo alla vigilia di una sfida grande che ci ha visti impegnare tutte le migliori energie insieme che
Le migliori energie insieme si vedrà
Spendere anche dopo il quattordici ottobre e io
Così come
Sono stato con voi tutti questi anni e mi auguro che voglio essere con voi anche nei prossimi anni
Grazie miniera e adesso arriviamo alla conclusione dei nostri tre giorni di lavoro la parola a Mimmo Lucà
Sono state aggiornate
E
Molto intense anche
Molto impegnative
Anche un po'faticose confessiamo loro
Perciò desidero ringraziarvi tutti
Non perché sia una consuetudine
Ma perché Assisi è anche frutto di un lavoro che non
Viene svolto soltanto da chi
Progetta e dal programma da chi se ne occupa più direttamente ma è anche il
Il punto di arrivo di un percorso di un impegno di una responsabilità che si realizza nel corso dell'anno
In tutte le nostre
Articolazioni di base quindi
Vi ringrazio anche per quello che fate prima non solo durante i quindi anche dopo il nostro appuntamento annuale dunque
Ringrazio anche gli ospiti
E anche autorevoli che hanno
Preso davvero sul serio il nostro invito che hanno portato un contributo significativo al nostro dibattito voglio ringraziare anche quelli che non sono venuti
L'anno scogliere degli anni precedenti avevamo avuto l'incidente dello sciopero della stampa
Quest'anno abbiamo avuto la composizione febbrile delle liste la discussione le dinamiche anche faticose della composizione delle liste e alcuni dei nostri interlocutori
Quelli anche più impegnati direttamente insomma questa mattina avete visto
L'assenza di Bettini e l'assenza di Achille Passoni a questa matrice a questa
C'è questa causa stato una notte piuttosto complicata e e non aggiungiamo altri aggettivi
Tutto si è svolto anche in questo in questa occasione in un clima di serietà di responsabilità di partecipazione ed è emersa anche in questa circostanza la forte consapevolezza della funzione importante
Significativa
Del nostro movimento ruolo riconosciuto apprezzato è stato detto persino dalla Virgili minoranza minoranza critica coraggiosa
Se è vero che hanno partecipato anche il nostro convegno ancora una volta relatori importanti ospiti di rilievo devo naturalmente particolare ringraziare Rosi Bindi Walter Veltroni per i messaggi affettuosi
Pensi niente affatto scontati dal punto di vista non sono stati i messaggi diciamo di cortesia che hanno inviato al nostro
Convegno
E naturalmente voglio anch'io ringraziare Piero
Lo faccio con tutta l'amicizia e con tutta la considerazione naturalmente affettuosa non solo dal punto di vista personale ma anche
Diciamo politico dopo l'averlo dopo dopo Donata naturalmente aggiungo solo questa considerazione dal percorso di questi anni esce davvero profilata
Nel suo giusto spessore la figura di Piero
Oggi lo dicono tutti senza di lui non saremo riusciti ad arrivare dove siamo arrivati
Questo partito
Lo dico perché la fermezza la fermezza la determinazione e non soltanto la tenacia con la quale anche in situazioni dove non era affatto scontato
Che il Partito Democratico potesse avere una prospettiva ebbe e io credo che il suo ruolo sia stato determinante si deve appunto a lui
La sua pazienza insieme capacità di visione di fermezza se il Partito Democratico si farà se si farà in tempi politicamente utili nonostante le difficoltà e gli ostacoli di ogni genere
Ecco il nostro cammino comune non si interrompe cui ma continua io credo per un progetto e in un partito ancora più grande
Voglio infine ringraziare anche a nome di tutti voi gli amici che hanno lavorato come consuetudine all'organizzazione del convegno che hanno assicurato nel consueto contributo di professionalità di efficienza i nostri lavori Pino Antonella Claudia Marisa Roberta Andrea
Davide in ultimo la Loredana la quale in particolare come sapete come avete visto ha garantito il necessario collegamento non solo con la direzione del nostro partito ma con tutti
I nostri relatori e con la stampa credo che un applauso
Giusto
Riconoscimento di questo importante contributo dovuta abbiamo compiuto uno sforzo importante
Stavolta lo abbiamo fatto con più forte ancoraggio al cammino del Partito Democratico abbiamo fatto indiretta
Non ne abbiamo parlato al futuro questa volta ci siamo dentro anche con qualche fatica con una qualche malinconia questa mattina tre o quattro di voi sono venuti a dirmi che nel corso della notte sono spariti dalle liste
E quindi cioè ecco Governo una fatica particolare perché credo che non sia capitato naturalmente solo da alcuni di noi ho l'impressione che nella
Nella convulsione nella fatica anche
Di tenere insieme molte esigenze di natura politica di genere di territori di appartenenze di pluralismo di di di equilibri
E che è chiaro che che ci scappa anche
Ci scappano anche cose di questo genere naturalmente
Non fanno piacere fanno riflettere dunque però bisogna che
Guardiamo avanti con fiducia ma su questo tornerò
Abbiamo dato il nostro contributo l'apertura di questo cantiere
Un cantiere che si dovrà diffondere adesso sul territorio e che dovrà coinvolgere ad investire la responsabilità di tanti elettori dei cittadini interessati di associazioni di organizzazione di base di comunità locale
Credo che la cosa importante che dobbiamo fare adesso e di promuovere l'articolazione di questo cantiere appunto sul territorio di dare il nostro contributo
Tentare di riprodurre questa discussione discussioni come queste di questi giorni
Una discussione forte sui contenuti sui programmi sulle idee sui valori che ci ispirano che ci motivano che ci sostengano che alimentano la nostra cultura politica la nostra passione
Civile nell'impegno che dovremo sviluppare nelle prossime settimane guardate non è retorico perché
L'impresa che abbiamo davanti è impegnativa anche dal punto di vista delle energie politiche organizzative bisogna stringere i denti singoli hanno rospi
Sì sì si farà fatica bisogna anche subire qualche qualche qualche somma
Difficoltà
In giro ecco nella nelle dinamiche della politica e abbiamo bisogno di questa degenerazione contino abbiamo bisogno di alimentare questa tenacia questa forza
Questa passione insomma con una dimensione con un'attenzione ai valori con una rigenerazione
Dei valori assolutamente
Forte e sicura
Dico anche però che il nostro cantiere avviato da molto tempo
Ci siamo posti fin dalle origini l'obiettivo come è stato richiamato da donata di dare una prospettiva al futuro
Non solo per ragioni storiografiche una prospettiva al futuro del patrimonio del cattolicesimo sociale
Dagli orizzonti ieri rigenerare lo per poterle investire in qualche misura
E quando parliamo di patrimonio del cattolicesimo sociale non ci riferiamo a qualcosa che possa essere conservato sotto il cuscino
Ma ad una storia e ad un'eredità la quale dare un orizzonte ad una radice da rigenerare ad un capitale da mettere in valore
Non è un biglietto da visita non è una carta di presentazione non è un'identità che vive nel passato non avrebbe alcun senso
Sarebbe difficile per voi stare in politica come Cristiano sociali a prescindere da questo patrimoni
Ed è evidente che se noi innova restassimo un punto di riferimento riconoscibile e affidabile di quel mondo
La nostra presenza in politica non avrebbe senso e neppure significato
Quando dico noi
Non dico noi organizzativo della del verde diciamo del del del perimetro di Cristiano sociali intesi in senso organizzativo
Oggi c'è questa formula sul piano politico e anche sul piano dell'identità operativa
Avete visto che cominciamo ad aprire che cominciamo ad accogliere anche negli organismi nazionali ospiti amici che non hanno la tessera non siamo accaniti non siamo assatanati all'idea delle delle del tesseramento dell'appartenenza
Dite di di un di un circuito autoreferenziale quello che noi importa è insomma che ci sia una presenza riconoscibile nel senso di una presenza capace di
Rilanciare una fedeltà come idea di mamma ad una sensibilità di una cultura sociale prima ancora che politica e questa è la cosa importante se diventiamo una porta attraverso la quale altri dopo di noi si avvicinano alla politica assumono impegni e responsabilità si fanno attrarrebbe riconoscono la politica si fanno riconoscere dalla politica questo è
Il senso della nostra presenza non è nell'entrata nella nicchia n'è un sub
Diciamo un minuto un sotto multiplo ecco di una dimensione di partito
L'abbiamo vissuta così in questi anni si
Con con grande laicità con grande senso del limite se volete insomma questa nostra esperienza
Ci siamo sentiti utili importanti riconosciuti nel partito che abbiamo concorso
A costruire
Scriveva Gorrieri nel novantaquattro lo ripeto ancora una volta mamma non per per perché dobbiamo sventola una bandierina perché c'è quella profezia di cui parlava Piero e voi sapete che senza
Questo spirito di profezia che
Che che possa che possa soffiare dentro un'altra esperienza faremo molta più fatica
Bisogna sapere sempre con grande certezza dove si viene qual è l'orizzonte verso il quale in qualche modo si alzano gli occhi con i piedi ben piantati con i piedi piantati per terra Corriere nel novantaquattro diceva e ora che tutti novantaquattro
Prima di Prodi
E ora che tutto questo entri in gioco parlava del cattolicesimo sociale un impegno con attraverso l'impegno coerente ed efficace per la creazione di un nuovo soggetto politico
Nell'improcrastinabile ridefinizione dei valori degli obiettivi degli schieramenti politico-programmatici che dovranno portare Alitalia ad una nuova stagione di crescita civile e democratico
Vogliamo contribuire al formarsi di uno schieramento progressista
Di cui sia parte determinante una nuova aggregazione democratica
E riformatrice che nasca dall'incontro di forze che si richiamano alla migliore tradizione e cultura del cattolicesimo sociale dell'ambientalismo del socialismo riformatore e della liberal democrazia
E abbiamo creato una testa di ponte
Cristiano sociali una testa di ponte che forse
Potrà aiutare qualcuno a raggiungere questa sponda
Insomma mi pare di gara non c'è bisogno di aggiungere altro non c'è bisogno di di di
Di dire di dire altro alla metafora del ponte e quella che ci ha accompagnati e che ci ha ispirati nel corso
Di tutti questi anni
Dal dibattito di questi giorni emersa anche una sostanziale conferma che la sfida della costruzione del nuovo partito un'impresa difficile
Complicate ecco questa notte le cose che sono successe in periferia non sono cose così ecco che capitano per caso l'innovazione se portata avanti con coerenza e determinazione comporta anche lacerazioni
Conflitti forza di contrasto che si mettono in moto
Per trattenere per ritardare per contenere l'ho detto molto bene ancora nei giorni scorsi a proposito per esempio delle difficoltà dell'azione di governo
Piero Fassino
Ma la sfida è questa e noi non possiamo tirarci indietro è la sfida del Governo e la sfida del Governo
Ed è anche la sfida della riforma e del rinnovamento della politica le due cose si tengono le due cose devono stare insieme e non per un esercizio politologico
Ma perché è difficile che il Governo ha possa durare a lungo se nel frattempo sistema politico il sistema dei partiti rimane frammentato rimane così articolato dove ciascuno appunto è concentrato sulla
L'interesse particolare sull'esigenza di soddisfare nel
Diciamo le esigenze lei alle domande del proprio elettorato e non si pone in una condizione di
E visione generale di interesse generale di bene comune ebbene qui non è un problema di buona volontà qui c'è un problema ovviamente di riforma delle regole e c'è un problema di riforma dei contenitori dalla politica
Partito Democratico serve per questo l'ho detto molto bene Bierhoff e non aggiungo altro
Però una politica la riforma della politica abbiamo detto in questo convegno che deve diventare più credibile più affidabile anche più forte
Il partito democratico bene deve deve dare maggiore forza la politica e lo può fare se diverse se è un partito forte sia una classe dirigente capace di esprimere quella forza
Nel suo volto dalla sua credibilità nella sua affidabilità nella sua capacità di rappresentare un popolo un Progetto un orizzonte una politica forte abbisogni soggetti forti un riformismo forte ha bisogno di un soggetto che se ne incarichi
E naturalmente e questo Governo questa coalizione ha bisogno che ci sia
Al suo al suo baricentro un soggetto ecco
Forte che abbia una dimensione europea che faccio somigliare di più il nostro sistema politico a quello di tanti Paesi in cui appunto
Non ci sono le difficoltà che invece dobbiamo riscontrare nel nostro
Quindi un soggetto più
Una politica più forte capace di garantire l'affermazione di quel riformismo solidale di cui abbiamo parlato tante volte per il quale
Ci sentiamo impegnati nella prospettiva di questo partito
Allora il Progetto muove da questa premessa dalla scelta cioè di un riformismo coerente
Mi pare che nella discussione di questi giorni ne esca rafforzata ne esca confermata questa sensibilità è evidente che noi siamo più diciamo portati a sottolineare l'identità sociale di questo io e il contenuto sociale di questo riformismo
Di cui tanti parlano
E non è per
Anche qui per rappresentare diciamo così un punto di vista permettono in contrasto in competizione con altri magari che hanno una sensibilità
Più forte la sua dimensione economico imprenditoriale verso il altri tempi no no e perché naturalmente c'è qui un vissuto c'è qui una vasta una sensibilità culturale ci qui
Una ci sono delle attese c'è ma c'è anche un ma calma qualche capacità di rappresentanza quella differenza insomma che ne mettiamo in valore ecco
Costruire Partito Democratico si vede che ciascuno cancella le sue due proprie differenze no per perché deve prevalere una dimensione insomma in cui e tutti siamo insieme la stessa cosa ecco non funziona così ciascuno mentre il contributo e poi il problema sarà quello di trovare
Di trovare una sintesi ecco
La società italiana ha bisogno di una guida politica forte perché soltanto così può rendersi interprete credibile di un riformismo
Autentico non è l'ordinaria amministrazione quella che noi
Quella nella quale ci siamo impegnati
Non un Governo qualunque quello che stiamo sostenendo
Non Governo costituito per tenere a bada magari i conti della finanza pubblica o gli equilibri della finanza pubblica c'è qualche cosa di più
Parliamo di una guida forte in quanto capace di dare risposte adeguate all'esigenza di innovazione della società italiana che valorizzi e dia fiducia alle grandi potenzialità di cui è ricco il nostro paese
Queste scelte richiedono un'azione ancora più determinata e coraggiosa del nostro Governo
Al punto di vista sociale che si scontrerà come abbiamo già visto con resistenze corporative compatibilità di Bilancio contraddizioni da non sottovalutare nella stessa maggioranza che lo sostiene
Ecco
Credo che
Quindi la prospettiva del Partito Democratico non sia una prospettiva indefinita
Ho parlato del cantiere ho parlato dell'attualità ho parlato del fatto che c'è una preso indiretta di questo dibattito nell'agone di costruzione del nuovo soggetto politico non è più un progetto per il futuro non è una sfida
Diciamo così presente solo nell'immaginario di unire Zonta politico indeterminato il quattordici di ottobre si vota
Non era scontato
è una grande novità non sarà un passaggio facile
E per le ragioni che ci siamo detti
Non era scontato soltanto qualche mese fa e ha ragione Franceschini a richiamarci alla esigenza di valorizzare le cose positive di questo percorso
Gli aspetti inediti gli aspetti la portata anche democratica di partecipazione di coinvolgimento
Penso alla alla alla presenza per esempio alla presenza delle donne penso alla presenza la novità presenti in molte liste di Puglia per aspra esentate dalla società civile e penso anche ad un processo di ringiovanimento e di diciamo così di rinnovamento anche la classe dirigente dei due partiti principali che danno vita al partito democratico quindi ci sono molti aspetti positivi ed insieme io dico però non nascondiamoci
I limiti
O le difficoltà
Del percorso e non è facendo questo che noi renderemo più agevole e meno impervio questo cammino dobbiamo averli presenti questi limiti dobbiamo avere anche un senso critico verso un modo
Con cui alcune scelte ci sono compiute e dobbiamo anche prendere atto che c'è un clima un po'diverso rispetto al quale noi dobbiamo anche lavorare
Da quello del Lingotto di qualche mese fa è stato detto da Valentino insomma ed è vero cioè di non non c'è quella quell'entusiasmo quella partecipazione quel trasporto insomma e tuttavia
Bisognava lavorare perché
è importante che tanta gente vada a votare quattordici ottobre
Che tanta gente lo faccia consapevole che si tratta di un momento di sovranità di un momento in cui si esercita una funzione di andare
Responsabilità la prima volta che capita appieno l'ha detto molto bene e la prima volta che un partito nasce in questo modo nasce dal basso in cui c'è una forte assunzione di responsabilità dei territori
Delle delle delle delle nostre unità di base
E della società civile
Dobbiamo anche tenere conto tuttavia che questa accelerazione è frutto anche di una debolezza
E non solo di una forza
Le elezioni non sono andate bene e quindi abbiamo anche
Dovuto accelerare il passo e ci siamo probabilmente trovati di fronte all'appuntamento appunto di queste
Le giornate di queste ore e alla vigilia del quattordici di ottobre
Con una volontà generosa di rimettersi in sintonia con il Paese rispetto ai problemi delle delle amministrative ma certo forse ci siamo arrivati con una qualche preparazione una certa dose di approssimazione
In un processo convulso frenetico complicato e tuttavia ci siamo e adesso dobbiamo fare il nostro dove con alla tutta la responsabilità che serve in un'occasione come questa
E dico anche ho condiviso anche nella diciamo lo stimolo che è venuto dall'intervento di Bersani
Segnalando che sarà necessario probabilmente
La mobilitazione di tutto il patrimonio associativo
Di Margherita e dei Democratici di Sinistra delle associazioni o riviste delle liste civiche
Dei movimenti della società civile dopo il quattordici ottobre per avviare la costruzione
Del unità di basta convocarle
Il più rapidamente possibile per dare un'identità alla presenza territoriale di questo partito per fare in modo che ci sia anche quella integrazione che ha i vertici è oramai avviata da qualche tempo anche per esempio nelle assemblee elettive con la Costituzione
Dei Gruppi del Partito Democratico nei territori con la costituzione dell'unità di base abbiamo bisogno dello Statuto e quindi
Io spero che anche da questo punto di vista si possa
Accelerare il
Il percorso il partito per il quale stiamo lavorando dunque deve nascere bene deve da me
Ora presentare una novità positivi fa nella politica italiana trovo cento ragioni per sostenere questa esigenza
E tutte queste ragioni compresa
La
Riflessione di di Luigi Ciotti questa mattina ci parlano di speranza ci parlano di futuro ci parlano di innovazione io credo che cui abbiamo un grande lavoro da fare
C'è
C'è anche un tema
E vado alla conclusione che voglio rilanciare la vostra attenzione perché è stato molto presente nella nostra riflessione
è stato ripreso ancora
Dalla dall'intervento di Piero Fassino questa integrazione è questa
Questa
Questo confronto serio dentro il partito lo si deve fare tra tradizioni culture politiche anche diverso e su temi politici su temi programmatici molto importanti che sono quelli
Della politica di ogni giorno le questioni economico-sociali le restino nella scuola le questioni la riforma delle istituzioni
E tutto va bene ma emerge con forza anche l'esigenza di elaborare risposte non scontate e coerenti sul piano etico politico e normativo a domande nuove
E alle angosce che assillano la coscienza della modernità
Sono anche
Le ragioni dell'ingresso delle religioni delle chiese nel dibattito pubblico sul futuro della scienza sulle prospettive dello sviluppo sulla tutela del della famiglia qui c'è l'esigenza di un confronto serio e responsabile nei partiti
E nella società a partire dal nostro da quello che stiamo costruendo bisogna uscire dalla retorica del dialogo
Il dialogo non basta più nel momento in cui si sta dentro un partito non è che le componenti dialogano
Si confrontano e costruiscono le soluzioni e costruiscono le mediazioni
E lo fanno dal punto di vista dalla politica e poi anche dal punto di vista
Dell'attività parlamentare naturalmente
Ne è un partito politico che nasce così e poi Purple può delegare questo compito e questa responsabilità e i gruppi parlamentari soltanto poi è vero
Che i gruppi parlamentari hanno una funzione un'autonomia che deve essere riconosciuta
Per trovare le soluzioni per scrivere le norme per trovare delle soluzioni anche natura condivisa ma
Un pezzo di questo lavoro deve essere fatto anche dentro
E il contenitore dentro la casa comune quindi il dialogo non basta più ci vuole la collaborazione del riconoscimento reciproco la costruzione di un progetto
Allora io penso che
Sia importante che la sinistra colga nel modo giusto come è stato detto ieri da Chiamparino questo nuovo respiro antropologico della questione religiosa
Dobbiamo viene fatto un dibattito splendido con il professor Zagrebelsky
Con anche la Binetti gli altri amici che erano questo tavolo a questo punto di vista e anche un indicatore di come si possa
Di come si di quanta strada si possa fare di quanto percorso si possa compiere insomma
Questo nuovo respiro antropologico dalla questione religiosa la portata del contributo che una cultura politica ad una sensibilità culturale alimenti alimentata dalla coscienza religiosa possono offrire per rispondere alle sfide della modernità in maniera
Efficace
Chiamparino dice riconoscere che i comportamenti dei credenti sono portatori distanze indispensabili per ricostruire l'etica pubblica
E diciamo il tenore dell'intervento che ha fatto lei Clin ad Assisi nel
Due mila e sei nel riconoscere appunto questa fertilità questa
Assoluta peculiarità italiana della presenza del radicamento popolare del cattolicesimo sociale
Un
Campo enorme di forze di soggetti di esperienze un giacimento di energie morali civile educative e sociali senza il quale ovviamente
Il Paese non sta insieme
Capitale sociale costituito da persone da famiglie da gruppi da circoli di base da comunità da opere sociali da cento educativi da centri di accoglienza
Ecco nei quali si generano e si rigenerano valori forti essenziali al rinnovamento della politica ma anche alla
Rigenerazione della Società
Io penso che tutto questo tessuto
Morale
Sia importante la sua valorizzazione non deve essere
Sottovalutata tutto questo movimento deve essere messo in moto anche nella prospettiva del Partito Democratico
Non si può pensare che noi portiamo il Partito Democratico a prescindere da questa realtà o in odio addirittura questa realtà o facendo spallucce rispetto alle domande le istanze che provengono da quella realtà ed è anche la ragione per la quale noi abbiamo rilanciato questo appello Pezzotta
E ad altri amici come Riccardi della Comunità di Sant'Egidio come Monti Tonet che ci spiegano che il Partito Democratico non ha niente a che vedere o comunque che non è un luogo praticabile per questo patrimonio cui
Per questa soggettività cui per questo tessuto morale perché non sarebbe sufficientemente adeguato a raccogliere quelle istanze non ci si potrebbe Lori
Conoscere tutte queste realtà nella costruzione di questo nuovo partito ma diciamo che non è così certo che se loro pregiudizialmente si collocano altrove o si collocano
In una
Diciamo in una località inesistente per per la realtà insomma anche per l'efficacia di una contributo come quella di un movimento pala oppure politico diventa complicato poi
E in qualche modo poter dare un
Un contributo serio alla costruzione di questo nuovo soggetto ecco da questo punto di vista anche
L'attenzione alle preoccupazioni che vengono da quel mondo leso ma anche dal mondo più direttamente orientato dalla dalla dalla dalla
Ne dà Dalla Chiesa dalla Conferenza episcopale nella realtà ecclesiali io
Voglio
Voglio dirlo anche molto molto serenamente a a Fioroni noi intanto abbiamo sempre
Abbiamo sempre detto
Perché fanno bene i vescovi a parlare nel sud cioè il diritto è fuori discussione
Anche sulle questioni
Diciamo che hanno una rilevanza pubblica una rilevanza politica insomma è bene che i vescovi intervengano eccetera e noi naturalmente
Non pretendiamo di spiegare come debbano fare i vescovi
E naturalmente però noi non vorremmo che i vescovi
Pretendessero di insegnare a noi come fare atti politici
Questa
Testa
Tenta ripeto senza nessuna animosità senza nessuna animosità
Cosa sia rinunciabile e cosa non lo sia dal punto di vista la norma giuridica come si scrive quella norma giuridica quale emendamento si può accettare quale emendamento invece si deve respingere
Voi capite bene che questo attiene alle prerogative all'autonomia le responsabilità della politica dei laici è una cosa che noi consideriamo scontata consolidate l'insegnamento del Concilio a cui noi restiamo assolutamente fedeli
Ecco
Concludo cui perché non voglio andare
Dobbiamo assumerci la nostra responsabilità di laici a questa questo davvero per noi è una è una questione di rinuncia è una responsabilità irrinunciabile sia dentro la Chiesa sia nella società e la cultura nella politica
Una qualità dell'impegno le cale che dipende anche dal contributo che la Chiesa può dare che la Chiesa può dare
è molto bella la prolusione di Monsignor Bagnasco all'ultimo Consiglio permanente la Conferenza episcopale suggerisco di leggerla perché c'è un
Cioè c'è un cambio di passo
Molto serio
Contributo che la Chiesa può dare in termini di alimentazione spirituale pastorale
E qui c'è il tema della laicità un vero cristiano non opera mai pensando di possedere la verità la cerca
La cerca
Da un contributo riconosce il suo limite riconosce colpo la parte di verità che sta nel suo interlocutore più prossimo
Insieme con gli altri la cerca non accetta che si possa riconoscere o vincolare il proprio Dio in un progetto culturale una religione civile un soggetto politico
Ecco per i cattolici il Partito Democratico una grande opportunità non è una sciagura
Non è una minaccia
Non è diciamo una perdita di funzione di visibilità di riconoscibilità è una grande opportunità
Per esercitare una funzione di lievito per esercitare una funzione di indirizzo di orientamento per
Diciamo a fare crescere le cose che stanno a cuore ad una cultura politica ad un'esperienza ma in un contenitore più grande più capace di condizionare la società che agli atti più capace di orientare la politica più capace di dare un'idea non Rizzon te
Che somiglia a quelle sensibilità e a quella cultura e quindi noi lavoreremo
In questa direzione per garantire
Che i cattolici abbiano questo approccio ecco possano dare un grande contributo di merito di partecipazione anche di retta a questa impresa e concludo con questo tema sul della corrente perché
Le correnti somma è stato posto stop ma come ci stiamo lì dentro
Io anche cui Fioroni ha detto delle cose Franceschini ha detto le cose sono cose importanti
Però insomma questa questa questa cosa
E che ad Assisi i popolari si siano riuniti di nuovo per ostentare l'idea che si sta nel partito Franceschini ieri non ha del tutto chiarito bene diceva
Forse in una prima fase ci dovremmo stare dentro il partito con dalle componenti che riconoscono le provenienze di ciascuno
Io devo dire francamente l'ipotesi di stare nel
Nel nuovo partito
Con una
Due grandi accorpamenti uno i DS e l'altro il popolare dalla Margherita non mi sembra una grande novità
E non mi sembra una grande novità
Perché sarebbe un'impostazione federativo che mi pare che l'impostazione che noi abbiamo rifiutato cioè il portatore della TIA per cui ciascuno resta uguale a se stesso soltanto che anziché stare
E in una dinamica diciamo così e di di Alleanza per il Governo si sta in una dinamica un pochino più unitaria e composta
E questa cosa qui fa fallire Progetto perché tutti i progetti di fusione che sono stati impostati così sono falliti
Allora il problema non è rimescolare sì a prescindere dalle culture politiche mai mettere le culture politiche in condizione di potersi mescolare di potesse riconoscere e di potersi riconoscere soprattutto attraverso il meccanismo
Programmatico io non naturalmente se quando si avrà compreso ci saranno le mozioni e non saranno mozioni confessionali aconfessionale o anti confessionali
E l'idea che noi costruiamo il partito e facciamo l'unità politica dei cattolici nel nuovo partito piuttosto che nella coalizione francamente anche qui non mi sembra una grande idea
Ed ecco perché io esprimono insomma queste queste queste obiezioni queste preoccupazioni anche qui non c'è degli aggressività
C'è otto supponenza ma non
Però ecco io sono stato invitato ad andare
Ad andare ad Assisi
Però ho riflettuto molto e poi ho deciso che non ci sarei andato perché l'impostazione l'impressione che ho avuto poi naturalmente invece vi ho invitato filone venuto quel dibattito culturale strutturato eccetera avevo ho avuto l'impressione che si trattasse di andare lì appunto a celebrare
Questo tipo di Hardy di di manifestazioni no cioè che che che che
Che da da da Fioroni a Lucca eccolo lì insomma il corpaccione
Il corpaccione cattolico che si riconosce nel nuovo partito come tale sì mette in relazione con le altre
è componenti che vengono da altre esperienze con voi
Questa idea e è molto lontana da quella che noi abbiamo del
Del nuovo partito spero che nel nuovo partito non ci siano gli amici della Bindi gli amici di letta gli amici di Veltroni e gli amici di Fassino agli amici di quella mise di codesto e che non è che ci sia
Un'altra dinamica molto più
Molto più accettabile
Abbiamo proposto abbiamo proposto questa idea della Fondazione perché ci sembra
Diciamo un modo giusto per dire bene tutti quelli che vengono da una certa realtà però abbiamo chiuso neanche lei al contributo di quelli che invece non hanno una fede vengono da un'altra da un'alta tra i sessi può
Dare un contributo costruire una un non luogo a una una una una modalità di ricerca culturale cioè credo che sia un fatto utile possa essere una risorsa
Possa essere un fatto diciamo così importante per tutti
Grazie ancora per la vostra responsabilità per la vostra attenzione arrivederci e tanti auguri a tutti noi tutti noi