Intervista a Marco Boato sul caso Unipol e sulla autorizzazione a procedere per Massimo D'Alema

Marco Boato e il padre della legge ordinaria di attuazione della riforma costituzionale che invece nemmeno l'autorizzazione a procedere
E allora oggi del caso Unipol si torna a discutere perché la Giunta se ne sta occupando in merito alle posizioni alla cava e D'Alema Fassino e Cicu
Ed è in ballo appunto la tua legge
Con una novità che riguarda va bene ma è che vede oggi la difesa di D'Alema verosimilmente poi i comunque il gruppo parlamentare accorgersi non fattore D'Alema al momento delle intercettazioni
Cioè prima del due mila sei aprile due mila sei era parlamentare europeo e quindi lo stesso Giovanardi prospetta uno stralcio della posizione di D'Alema rispetto a quella di Fassino e di cibo
Perché e al Parlamento europeo che la dottoressa Forleo secondo questa tesi avrebbe dovuto scrivere la richiesta di autorizzazione delle intercettazioni
Marco Boato allora partiamo da questo dato di cronaca ma
Ma siccome stiamo parlando a Radio Radicale gli ascoltatori di Radio Radicale sono sempre molto attenti agli aspetti istituzionali grazie al servizio che la radio quotidianamente rende io se tu permetti
Ricapitolare la questione dal punto di vista istituzionale nel mille novecentonovantatré negli in piena Tangentopoli c'è stata la decisione
Pressoché unanime della Camera io allora avevo qualche riserva di modificare in senso più restrittivo
Più limitativo diciamo all'articolo sessantotto della Costituzione nell'articolo così com'era stato varato nella dalla Costituente nel quarantasette entrato in vigore
Il primo gennaio del quarantotto prevedeva che per indagare un parlamentare fosse necessaria un'autorizzazione della Camera di appartenenza
Questa che era una garanzia costituzionale anche legittima e comprensibile nel corso degli anni degli anni è meglio dei decenni della Prima Repubblica obiettivamente aveva dato
Occasione per una serie di abusi sostanzialmente era pressoché impossibile all'epoca indagare un parlamentare cioè questa autorizzazione non veniva quasi mai concessa rarissime case
Per cui nel novantatré si decise di
Mantenere l'insindacabilità per tutti gli atti di e le opinioni espresse i voti le opinioni espresse da un parlamentare
Nell'esercizio del suo mandato che è il primo comma dell'articolo sessantotto di ieri e anche di oggi
Dice cancellare si decise di cancellare così è nella Costituzione attuale la qualunque forma di autorizzazione a procedere per indagare un parlamentare e quindi chi ci ascolta deve sapere che quando si vuole
Indagare un parlamentare per qualsivoglia reato la magistratura non deve rivolgersi alle Camere perché vi era alcuna autorizzazione
Si è tolta anche l'autorizzazione all'arresto di un parlamentare nel caso di un dell'esecuzione di una sentenza
Definitiva di condanna e quindi
Se la magistratura indaga un parlamentare se poi c'è un processo se in questo processo in primo il secondo in Cassazione in terzo grado si arriva poi alla condanna al carcere definitiva
Anche in questi casi della le Camere di appartenenza non hanno nessuna possibilità di intervenire o di interferire il caso più recente noto a tutti la vicenda che riguarda
L'ormai ex parlamentare Previti che una volta subita la condanna definitiva è stato arrestato e dopodiché è stato assegnato a RAI ai servizi sociali ma comunque la forma è stata quella dell'esecuzione di un
De di una sentenza di condanna definitiva quindi il quadro costituzionale è completamente cambiato prima e dopo il novantatré
Resta a mio parere opportunamente in Costituzione il fatto che invece serva una autorizzazione della Camera di appartenenza e nel caso in cui si voglia non indagare ma arrestare un parlamentare nella fase delle indagini non in sentenza e non in esecuzione della sentenza definitiva ho l'ultimo comma dell'articolo novantatré dell'articolo sessantotto modificato nel novantatré domando scusa
Prevede che ci voglia una autorizzazione della Camera di appartenenza anche nel caso in cui si voglia sottoporrà intercettazione
In qualsiasi forma dice il testo costituzionale un parlamentare
E siamo in questo caso siamo nel caso
Del intercettazione di parlamentari è già successo altre volte in passato e nel caso non di una intercettazione diretta di un parlamentare
Ma
E e qui ho sottolineato l'espressione in qualsiasi forma nel testo costituzionale in caso di un'intercettazione cosiddetta indiretta
Cioè è il caso in cui il magistrato ha ordinato le intercettazioni nei confronti di un cittadino non parlamentare e questo cittadino non parlamentare in questo caso per esempio della vicenda di cui parliamo è consorte del dirigente Unipol questo cittadino non parlamentare parlano al telefono con un parlamentare
Anche in questo caso la Costituzione dice in qualsiasi forma quindi anche indirette anche in questo caso quindi è necessario richiedere l'autorizzazione alle Camere voglio ricordare sempre per gli ascoltatori radio radicale
Che dopo l'entrata in vigore del riforma costituzionale dell'articolo sessantotto nel novantatré
Vennero emanati una serie di decreti legge
Cioè venga emanato un decreto legge ma che poi venne molte volte reiterato quindi credo addirittura di sedici o diciassette volte quindi nell'arco di
Molti circa cinque anni di circa quattro anni venga emanato una serie successive di decreti legge cioè sempre reiterato lo stesso per dare attuazione con legge ordinaria come tutti giustamente hai detto
Alle disposizioni nuove contenute nell'articolo sessantotto riformato nel novantatré
A nel novantasei ci fu una sentenza della Corte costituzionale a mio parere è giusto e condivisibile opportuna con la quale la Corte costituzionale dichiarò incostituzionale la reiterazione dei decreti-legge che
Nei decenni precedenti era stata una prassi purtroppo consolidata e anche abusata
Sostanzialmente la Corte disse se il decreto legge la Costituzione prevede con decreto legge avvenga il valore di legge ma deve essere convertito entro sessanta giorni quindi la Corte disse nel novantasei se il decreto legge non è stato convertito entro sessanta giorni
Il Governo non lo può reiterare come tutti i Governi precedenti di diverso colore politico
Avevano fatto anche in questo caso all'epoca quindi siamo nel novantasei all'epoca del primo Governo Prodi
Io presentai una proposta di legge quindi già nel
Tredicesima legislatura presentai una proposta di legge
Che recepiva i contenuti dei decreti legge mai convertiti in legge e chiedeva di al Parlamento di esaminare con
Con la forma della legge ordinaria non più del decreto-legge
La disciplina di attuazione articolo centotto di tutto l'articolo sessantotto quindi le insindacabilità quindi le varie autorizzazioni per in caso di arresto eccetera e anche la questione
Delle intercettazioni dirette e delle cosiddette intercettazioni indirette
Questa legge ebbe e nella tredicesima legislatura un lungo iter relatori all'epoca erano due autorevoli deputati dei DS
E per le due Commissioni affari costituzionali e Giustizia Tonino sorda
E oggi membro della Commissione per la riforma del Codice penale e Enzo Siniscalchi oggi membro del Consiglio Superiore magistratura
Ma nonostante l'intelligente lavoro fatto la legge fu approvata alla Camera ma non ebbe seguito al Senato non fu non diventa legge nella scorsa legislatura domando scusa no no è un carico ostruzione
Nella scorsa legislatura quando non più maggioranza di centrosinistra ma c'era invece maggioranza di centrodestra
Io ho comunque ripresentata mia prima firma a mia firma questa proposta di legge riprendendo integralmente il testo dei relatori sorda e il Siniscalchi
Questa proposta di legge dopo un iter travagliato è stata approvata nel corso della scorsa legislatura per cui oggi si parla della così detta legge Boato proprio perché la legge
A mia prima firma
E di cui io ero stato uno dei due relatori uno ero io di opposizione e l'altra era la collega Mazzoni di maggioranza nominati
Dal presidente Donato Bruno all'epoca Presidente la Commissione può aiutare questa legge è stata approvata con un incidente di percorso che forse gli ascoltatori radio radicale ricordano nel corso dell'esame di questa proposta di legge che era di mera attuazione l'articolo sessantotto
Fu introdotto al Senato non alla Camera dopo l'approvazione da parte dalla Camera fu introdotto il cosiddetto lodo Schifani
Che però in una fase precedente era andato sotto il nome di lodo Maccanico questo cosiddetto lodo Schifani prevedeva comma inserivo un nuovo articolo alla mia proposta di legge l'altro un nuovo articolo uno
Col quale si garantiva l'insindacabilità alive improcedibilità nei confronti delle cinque principali cariche dello Stato
Presidente La Repubblica presenta costituzionale Presidente del Senato presente la Camera e il Presidente del Consiglio dei Ministri era la fase
In cui l'Italia arriva il turno di presidenza dell'Unione europea Presidente del Consiglio era Berlusconi e c'era una preoccupazione che le vicende giudiziarie di Berlusconi potessero in qualche modo incrinare
La credibilità dell'Italia sul piano europeo personalmente dissi
E lo dissi in Aula alla Camera quando ritornò la legge con questa modifica dal Senato
Che ritenevo incostituzionale inserire una legge ordinaria una norma di questo genere se si fosse voluto approvare una norma di questo genere si sarebbe dovuto farlo con una riforma costituzionale
Era incostituzionale a mio parere una norma di questo genere dentro una legge ordinaria che pure portava il mio nome tanto che in quell'occasione io rinunciai pubblicamente al mio mandato di relatore
Poi votai ovviamente tutto il resto della legge che era quella che io avevo contribuito a scrivere che io stesso avevo presentato
Da ultimo o voglio anche dire che in quelle occasioni in Aula dissi io mi dimetto da relatore e credo che la CRUI lo dissi in dichiarazione di voto finale credo che la Corte Costituzionale dichiarerà incostituzionale quella voi va bene
Sei sette mesi dopo avvenne ma l'effetto che si vuole ottenere con il cosiddetto lodo Schifani
Di creare un paravento istituzionale al Presidente Berlusconi è l'epoca Presidente Berlusconi per i sei mesi di Presidenza europea quell'effetto comunque era stato ottenuto
E si disse all'epoca che anche da parte del Quirinale da parte del Presidente Ciampi ma lo si disse informalmente
Ci sarebbe stato un orientamento favorevole a questo articolo io ripeto consideravo incostituzionale di una legge ordinaria l'introduzione di quell'articolo e la Corte in effetti lo dichiarò incostituzionale tutto il resto della legge
Invece è rimasto in vita e per questo si parla di le di legge Boato
Voglio da ultimo aggiungere questo horror rapida ricorra perdiamo anche lunga ricostruzione istituzionale e politica che all'epoca nell'Aula della Camera
Il il Gruppo dei Democratici di Sinistra e non solo lui anche alcuni altri esponenti del centrosinistra all'opposizione allora
Espresse fortissime riserve contro l'articolo
Allora era cinque poi diventato sei con lodo Schifani l'articolo sei della legge che porta il mio nome quello sulle intercettazioni indirette
Tanto che i colleghi deputati dei DS avevano presentato numerosissimi emendamenti il primo dei quale era soppressivo di quell'articolo
Perché ricordo questa
Per lealtà politica intellettuale perché oggi giustamente anch'io ovviamente lo faccio tutti rivendichiamo compreso i colleghi dell'Ulivo
La rigorosa applicazione dell'articolo sei della cosiddetta legge Boato ma quando quell'articolo sei fu approvato
Dall'Aula della Camera gli appartenenti a questo gruppo di allora che era ed in realtà i due Gruppi DS e Margherita
Non lo votarono alla fine si astennero alla fine si estenderà quindi quell'articolo è stato votato senza i voti di una gran parte del centro sinistra di allora mentre votarono a favore i Verdi vota a favore
Rifondazione comunista che allora aveva come principale esponente su questi temi Giuliano Pisapia
Che è sempre stato un garantista su questa materia
Arriviamo all'oggi dopo tutta questa lunga premessa sulla notizia i media di attualità diciamo che tu hai l'inizio di questa conversazione hai riferito
Devo dire che nessuno ci aveva riflettuto non solo diciamo pensare che i suoi ragioni su cui Siniscalchi alla cautela
E mi fa membri il CSM però è stato Presidente della Giunta per la realizzazione assoluta legislatura esperto come tutti ricordate anche perché ci ha lavorato
Nella
In quella ancora precedente
Ci viene il sospetto villa illuminazione sia stata suo però
Io francamente questo non lo so io ho visto la scorsa settimana il collega allora collega Siniscalchi oggi meno del CSM e sul piano personale ho capito che il suo orientamento
Se nella sua valutazione politica e che la Camera dovesse senza indugio a concedere l'autorizzazione a ad utilizzare le intercettazioni indirette però questa è una valutazione personale che io che ho fatto una conversazione con lui
Sarà lui eventualmente a dire pubblicamente che cosa effettivamente pensa
Questa di fatto che c'è una notizia oggi che tu hai ricordato all'inizio nuova
Che però non è nuova ovviamente il fatto è nuova la notizia che ci si è accorti in Giunta per l'autorizzazione a procedere che oggi ha ripreso l'esame di questa materia mi pare che la questione l'abbia sollevato il collega Mantini
Che
A in realtà all'epoca dei fatti siamo nel due mila cinque Massimo D'Alema non era più deputato
Ed era diventato con le elezioni europee sono state del due mila quattro era dal due mila quattro diventato parlamentare europeo
Quei sta che è un fatto dato di fatto anche se tutti Salerno ha dimenticato accelera dimenticato il giudice Forleo però obiettivamente sembra che se l'errore se lo fosse dimenticato anche l'intera Giunta per le autorizzazioni fino ad oggi
Questo fatto fra l'altro la stessa memoria di dividere di Massimo D'Alema non fa riferimento a questo fatto quindi lo stesso Massimo D'Alema non ha fatto mente locale
A questa che è una vicenda istituzionale che taglia la testa al toro per Canale la guarda è un quadro ringhiere allunga i tempi perché adesso se così è
La cosa dovrà essere esaminata dal Parlamento di Strasburgo però per Fassino e Cicu
E né tanto meno si potrà dire aspettiamo quello che decide il Parlamento europeo perché
Per lo stesso procedimento al Senato fanno procedono autonomamente quindi seicento a.C. tanto che c'è la vicenda latore ed altri
E quindi e quindi giustamente tu dici
La constatazione che risulta ovviamente giuridicamente agli atti
Che Panda tema all'epoca di queste intercettazioni indirette era membro del Parlamento europeo comporta ovviamente a questo punto credo che sia un atto obbligato
Ovviamente questo a mio parere ma è mi pare francamente un atto obbligato
Sotto questo profilo che è diverso da quello di cui si sta discutendo in questi giorni qui se voi parliamo subito sotto questo profilo comporta una restituzione degli atti per quanto riguarda il solo
L'onorevole Massimo D'Alema il ministro a Massimo D'Alema oggi
Al giudice per le indagini preliminari di Milano dottoressa Forleo la quale dottoressa Forleo dovrà
Tra lo stesso atto o modificato se lo riterrà di modificarlo se riterrà di modificarlo
Dovrei inviare al Parlamento europeo la cui Giunta alle competenze simili a quelle che hanno le le giunte le due giunte di Camera
Di Camera e Senato quindi giustamente ovviamente era vicenda da questo profilo avrà un'altra sede istituzionale e avrà tempi in parte prolungati in sostanza la garanzia
Si riferisce fa riferimento non
Alla momento della richiesta ma al momento della presunta
Lesivo Landi inserto bisogna fa sempre riferimento al al parlamentare all'epoca dei fatti e alla Camera di appartenenza all'epoca dei fatti
Tanto è vero che in alcuni casi si si c'è anche il problema dell'autorizzazione anche per persone c'è stato questo fenomeno
Persone che oggi non fossero più parlamentari ma che all'epoca dei fatti fossero parlamentari
Quindi all'epoca dei fatti due mila cinque a Massimo D'Alema era parlamentare europeo gli altri invece erano parlamentari italiani e quindi bisogna per quanto riguarda Massimo D'Alema a me pare scontato a questo punto
Che gli atti vengano la par l'ordinanza per la parte che riguarda D'Alema vada restituita al giudice Forleo la quale ovviamente farà analoga richiesta allora alla Giunta al Parlamento europeo che la domanda era la Giunta nel Parlamento europeo
Con il risultato un po'paradossale qualcuno politicamente potrà osservare che alla fine
Rimarrà solo Fassino sotto
In questo
Procedimenti italiano di di Giunta per l'autorizzazione ma continuiamo neanche la torre ovviamente io io credo che su questa materia il Madison e distinguere dell'aspetto politico e l'aspetto istituzionale
Allora su quanto riguarda l'aspetto politico siccome
Intercettazioni sanate sui giornali le hanno lette tutti intrusione offriva diciamo non entusiasmante quello che appare da quelle intercettazioni
Con mal maggiore o minore pesantezza della vicenda per quanto riguarda Fassino per quanto riguarda l'anima o ancora di più debbo dire per quanto riguarda la Torre
Io lo dissi già allora rimase sconcertato dalla lettura di questi testi ma questo è l'aspetto politico comporta un giudizio politico
Per quanto ANAS riguarda l'aspetto istituzionale e irrisolto giudiziario io credo che fossero fondati i rilievi che in particolare nella memoria di D'Alema
Sono stati sollevati la giudice Forleo aveva il diritto dovere di chiedere alla Camera l'autorizzazione per utilizzare queste intercettazioni indirette
Ma a mio parere a effettivamente andata effettivamente al di là delle sue competenze istituzionali
Nel fare valutazioni su su Fassino e D'Alema sostanzialmente e li tramutano implicitamente in questa
Richiesta alla Camera da
Persone parlamentari che
Non sono indagati e che interloquiscono con terzi indagati
I tramutano potenzialmente in
In futuri indagati sembra una sorta di autorizzazione a procedere per l'incriminazione operare riscriverli nell'esito indagati
Non teorizzazione a procedere per l'utilizzazione delle intercettazioni
Telefoniche nei con come per elementi di prova nei confronti dei terzi che sono indagati quindi a mio parere giudizio politico dal mio punto di vista è fortemente critico
Rispetto al contenuto di quelle intercettazioni ma il giudizio istituzionale e giuridico e anche costituzionale di riserva sul modo in cui il giudice Forleo alla fine
Nella sua richiesta ammortizzato questa richiesta francamente che cioè di fatto che siano complici di un disegno criminoso di ampia portata
Francamente le lamentele di Massimo D'Alema in parte anche di
Fassino e del suo vedo anche che di la Torre a me paiono fondate e quindi forse la strada maestra dico forse perché mi pare che non sia
Questo l'orientamento della Giunta a mio parere sarebbe stato di preannunciare l'intenzione la decide la per l'orientamento politico del Parlamento a concedere che l'autorizzazione all'utilizzo di queste intercettazioni ma di chiedere preliminarmente al giudice Forleo
Di rinviare di rinviare la richiesta formula di rinnovare la richiesta formulata in modo più corretto sotto il profilo giudiziario cioè di non grandi non accettare che in un giudice per le indagini preliminari assuma implicitamente o esplicitamente anche la veste di pubblico ministero perché questo nel nostro ordinamento processuale non sarebbe è corretto quindi io avrei immaginato un percorso che prevedesse una dichiarazione politica di
Atteggiamento favorevole il Parlamento a concedere l'autorizzazione previa però una riformulazione della richiesta da parte del giudice Forleo allo stato però proprio anche perché la vicenda D'Alema viene sottratta probabilmente
Dovrà essere sottratta per essere inviata rinviata al giudice che il quale giudice la dovrà inviare al Parlamento europeo io credo che alla fine prevarrà
Forse e forse
Ho qualche perplessità per le ragioni giuridiche che ho detto prepara comunque la la valutazione politica di concedere l'autorizzazione alla utilizza ripeto anch'io sono convinto che queste intercettazioni e ho corretto che il Parlamento decide di consentirne l'autorizzazione la l'autorizzazione da parte della magistratura e Milano
Ma il modo in cui questo sta avvenendo a me pare un modo francamente discutibile e discusso e ripeto politicamente io do un giudizio negativo sul contenuto di queste intercettazioni
Ma giuridicamente le obiezioni sollevate da D'Alema sono GE sono adesioni giuridicamente e costituzionalmente fondate
Marco Boato chiudiamo sul indiscrezioni che avevano un po'proceduto questa notizia che però forse a questo punto
Potrebbero anche venir meno cioè la possibilità di modifica alla legge
In senso più restrittivo proprio sull'onda del caso unico
Sì leggo anch'io che se notizie e vedo le cronache parlamentari in questo caso del Senato non credo come ha scritto qualche giornale
Non credo francamente che ci siano iniziative governative al riguardo questa è una legge che riguarda le prerogative parlamentari una tipica competenza esclusivamente
Parlamentare leggo però che nell'ambito della legge sulle intercettazioni
Che è in discussione è attualmente al Senato ci sono alcuni colleghi leggo il collega senatore Manzione ancora senatore Casson che hanno avrebbero introdotto starebbero per proporre l'introduzione con degli emendamenti
Di norme nella legge generale sulle intercettazioni che riguarda tutti i cittadini di alcune norme che renderebbero più rigida
L'applicazione dell'articolo sei della legge che porta il mio nome
Io non sono convinto che tutte le leggi sono perfettibili e quindi anche questa legge può essere perfezionata personalmente non sono contrario
Registro però che ancora oggi
Oggi che sta in un momento in cui stiamo parlando sull'Unità c'è l'ennesimo articolo di Travaglio su metà organo dei DS c'è l'ennesimo articoli Travaglio
Che attacca la legge che porta il mio nome che ne chiede la soppressione ho già ricordato che nella scorsa legislatura i DS si astennero su quell'articolo
Contemporaneamente nomi di entrambe nomi di esse
Anzi forse Casson è stata di circa sono Manzione Staterini con un libro che comprende sia di esse che Maria Rita contemporaneamente c'è chi appartenente alla stessa parte politica
Chi chiede chiede invece non di sopprimere quell'articolo
Come sull'unità si scrive per l'ennesima volta purtroppo oggi ma si chiede invece di renderlo ancora più rigoroso e più restrittivo nei confronti della magistratura ora a me pare lo dico in punta di penna
Che ci sia un po'di schizofrenia politica cioè forse bisognerebbe che nell'ambito del centrosinistra ci si decidesse a dire che forse quell'articolo era necessario e opportuno tanto è vero che D'Alema e Fassino di quella sia valico neanche la Torre
E e che magari quell'articolo va reso ancora più rigoroso ma non si può contemporaneamente leggere sulle pagine del quotidiano di partito
Anche se sarà del futuro Partito democratico ma i DS formalmente finché non c'è il Partito Democratico ancora esistono leggere sistematicamente invece una ipotesi di soppressione di quella che è una norma di mera attuazione
Delle garanzie costituzionalmente previste ci vorrebbe un po'di chiarezza politica riguarda