Intervista a Marco Cappato sulla manifestazione a Bruxelles del 2 ottobre 2007, in occasione dell'anniversario della nascita di Gandhi, sul ruolo dell'UE nella divulgazione dell'informazione sulla crisi birmana

Marco Cappato deputato europeo radicale siamo applaudo Damone a Bruxelles per una manifestazione del partito radicale transnazionale non violento oggi ve ne versare io
La nascita di grandi
Giornata mondiale della non violenza per le Nazioni Unite
Partito qui a manifestare anche soprattutto per la Birmania per la democrazia in Birmania
E per per la moratoria sulle esecuzioni capitali due obiettivi per rendere concreta questa ricorrenza altrimenti le celebrazioni comunque positive importanti
Della memoria l'opera una personalità come come Gandhi ecco
Credo che
Soltanto la celebrazione non sarebbe abbastanza la non violenza
Assenso credo non semplicemente come formula ma
Come
Risposta concreta qualcosa che sta succedendo qualche proposta per il futuro oggi sono questi due fronti
Su quali il Partito radicale in cognato naturalmente soprattutto
La moratoria sulle esecuzioni capitali
Che è stata oggetto proprio l'iniziativa non violenta kantiana in tutti questi mesi in questi anni
Naturalmente c'è la questione che ecco è una il livello di crimini di tragedia in corso
Sta attirando l'attenzione della comunità internazionale forse non ancora abbastanza che quella della Birmania e allora collegare
L'anniversario di Gandhi con
La lotta non violenta dei monaci del popolo debbano per i diritti e per la democrazia è sicuramente
Una cosa da fare e da proporre anche a quel popolo della pace gli ascoltatori radio radicale lo sanno in queste
In questi giorni
Si sta tornando proprio su quella iniziativa Iraq libero quell'alternativa anche di non violenta alla all'azione all'attacco militare in Iraq mente negli
Negli stessi giorni
Erano piene le piazze di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo occidentale non solo
Contro quella guerra e
Con Pannella me radicali avevamo avuto una proposta concreta ecco oggi
Se
Dello stesso tipo di mobilitazione
Ci fosse magari proprio su questi due obiettivi innanzitutto naturalmente sulla tragedia in corso
In Birmania e sull'opportunità storica alle Nazioni Unite sulla moratoria delle esecuzioni capitali ecco sarebbe una dimostrazione un'occasione
Per
Guardare
A grandi come il futuro come il futuro della politica internazionale ma anche come il futuro in generale di una nuova affermazione dei diritti umani
Come diritti universali così sulla situazione in Birmania prima di approfondire la questione della
Moratoria
Sostanzialmente non arrivano più notizie del paese è stato
Completamente chiuso eppure sembra che nella al
La mobilitazione non violenta continui sindacati hanno convocato uno sciopero generale contro la repressione della Giunta questa è forse una delle cose che all'Unione europea dovrebbe organizzarsi
Avrebbe dovuto farlo prima
Dovrebbero organizzarsi per fornire e ovviamente i singoli Governi soprattutto perché
La politica internazionale non è comunitarizzato e quindi è soltanto
In parte di competenza non europea ma è proprio quello di fornire informazione
E di
Attraverso
Le radio come avevamo cercato di fare con il Montagnard attraverso
La costruzione di reti di contatti attraverso le ambasciate per cercare di fare
Tutto il possibile per portare dentro e fuori informazione su quello che sta
E su quello che sta succedendo questo mi pare
La cosa più gente da fare così come
Avere una posizione netta forte
Dell'acqua
Della comunità intera internazionale in ogni sede anche nei confronti della Cina perché è chiaro che questo è il problema enorme che sta
Alle spalle a monte della Resistenza e della
Della giunta militare birmana
Il sostegno
Della Cina e poi molto anche di
Comitati d'affari a vario titolo anche multinazionali
Occidentali e i Governi occidentali più o meno indirettamente
Non dimentichiamo parlando di Unione europea che noi
Abbiamo molti soldi e all'Ufficio ONU sulle droghe che
Collabora
Da moltissimi anni
Proprio con la Giunta birmana sull'obiettivo della eradicazione del della repressione ecco anche questo sarebbe
Una
Una cosa ed sicuramente su questo interroghiamo subito le istituzioni comunitarie perché
Si dia conto di come sono stati questi spesi questi soldi per evitare che in futuro si vada avanti con questi progetti di collaborazione con regimi dittatoriali di questo tipo
Invece sulla questione della Della moratoria la settimana scorsa lo ricordiamo al Parlamento europeo approvato quasi all'unanimità una
Mozione molto dura richiede alla presidenza portoghese di andare avanti di presentare immediatamente questo testo di farlo con l'Italia poi c'è stata la riunione
A New York che ha visto l'Italia anche come protagonista
Sono segnali da interpretare positivamente
Sì abbiamo ascoltato su questo innanzitutto Sergio D'Elia che
Segue ogni minuto quanto sta accadendo alle Nazioni Unite a questo punto l'iniziativa è tornata ad essere sulla binario giusto che non significa
Che
Vada dato per scontato l'esito positivo anche qui problema di
Conoscenza di informazione
Se
L'opinione pubblica potrà essere coinvolta attorno a questo obiettivo dirette i rischi possono essere
Fugati senza proprio problema
Dobbiamo vedere che cosa accadrà credo che il collegare
Questi due obiettivi punto
Quanto sta accadendo in Birmania e la possibilità di una moratoria universale sulle esecuzioni capitali sia
Assolutamente
Sono necessarie mai indichi una nuova via
Di una nuova forza del diritto internazionale come diritto individuale alla democrazia e la strada la non violenza come la strada giusta per ottenere
Grazie a Marco Cappato grazie a voi