Intervista a Giorgio Cremaschi sul programma di riforme sociali del Governo Prodi

Copione questo spazio di programmazione siamo in compagnia di Giorgio Cremaschi della figlio ma che salutiamo e ringraziamo per disponibilità vogliamo parlare della delle schermaglie di queste ore sul tavolo al cosiddetto tavolo delle pensioni ci sono votazioni posizioni morto distanti pare di capire almeno dalle dichiarazioni leggiamo sulle agenzie
Beh direi proprio di sì
Devo dire che
Come sempre lamento è il posto dove si capisce meno cosa vogliono fare le forze politiche anche i governi perché quello Prodi non ha detto praticamente nulla però nel nostro tempo siccome bisogna anche tenere buon conto di quello che dicono gli altri
Esponenti del governo visto che Padoa Schioppa ha dichiarato più volte che gli impegni presi con Bruxelles vengono mantenuti siccome gli impegni presi con Bruxelles e con l'Unione europea sono quelli
Non so così non so se sono davvero impegno ma insomma
Queste cose qui s'intende in concreto che bisogna aumentare l'età pensionabile anche che meno di come propone Maroni ma comunque aumentarla
E se tagliare i coefficienti di calcolo delle pensioni per i più giovani beh io penso che su questo c'è sconfitto totale io l'ho detto più se di qui io penso che il sindacato non vota la fiducia ai governi e quindi non ha neanche il compito di farli di sostenere i quindici sindacato di fronte a questo secondo me e dovrebbe fare lo sciopero generale e aprire una vertenza
Ecco l'impressione appunto che abbiamo avuto allora diciamo che forse al di là delle delle schermaglie che precedono un un pony un inizio di incontro inizio di trattativa insomma c'è una posizione durissima
Ma guardi il problema non è la posizione durissima del sindacato tra l'altro io penso che la posizione di chi chiede che i liquidi con la mia opinione personale che ha già mediata troppo se devo dire la mia opinione il problema è che sia un oggi fa un'assemblea in una fabbrica qualsiasi luogo di lavoro su questa questione delle pensioni c'è una una rivolta contro le posizioni del governo quindi mi pare evidente che abbiamo una situazione di conflitto cioè dovrebbe essere la normalità cioè il governo Paolo pro-quota il sindacato è d'accordo chi andrà allo scontro
è chiaro che che sono c'è un punti sono punti di partenza io credo molto diversi perché il governo talmente un un'operazione di non è di ristrutturazione risanamento dei conti di pensioni tutti che peraltro a mio padre non è giustificato dei conti reali
E il sindacato aumenta invece un miglioramento dell'esistente è chiaro che sono posizioni assolutamente diversi lo dico che sono inconciliabili perché vertente poi si vede la figlia ma
Io che allo stato attuale la differenza è tale per cui io non capisco su cosa si potrebbe trattare a meno che non si chiede al sindacato di fare
Un puro cedimento sulle sue posizioni insomma però io ripeto un governo non può chiedere la fiducia sindacali
E certo no il merci sono però anche diciamo ci possono essere dei punti diciamo di avvicinamento per esempio Emma Bonino per esempio dice che la l'età pensionabile per esempio
Le donne abbastanza ingiustificata insomma
Lasciarla nella nella situazione attuale oppure anche una rimodulazione rispetto ai diversi tipi di lavoro più usuranti o meno usuranti c'è una possibilità di parlare di questo
Io penso nettamente di no sinceramente penso di no penso che questa discussione che è molto articolata
Perché vede chi va in pensione a cinquantasette anni con trentacinque anni di contributi apparsi perché molti purtroppo non avranno neanche questa possibilità
Perché non avranno i contributi sufficienti ma che oggi va in convenzione con questo livello faccia una scelta di avere una pensione più bassa perché potrebbe tranquillamente oggi proseguire a lavorare e ha arrivare almeno quaranta anni di contributi avendo la pensione massima che oggi garantisce il sistema
E non lo fa
Se non fa questo per solo per due ragioni uno perché il lavoro è un lavoro che uno preferisce non farlo perché non è un lavoro come si dice appagante perché c'è uno ha un bel lavoro che gli piace non va in pensione volentieri
Come dimostrano appunto tante persone che in altri lavori né altre attività qui non si fanno polemiche però mettono secondo me oltre settanta agli ottanta e così via
Quindi se uno fa un bel lavoro resta a farlo secondo non lo fa solo per spirito di servizio
Secondo perché non ce la fa più a farlo cioè in concetto il lavoro il concerto dei lavori usuranti infatti introdotto dalla riforma Dini
Nel mille novecento novantacinque e non è mai stato applicato perché perché non si è mai riusciti a trovare che cosa si intende per lavoro usurante
Perché di perché la verità è che oggi è uno dovette guardare la realtà dovrebbe dire che in tanti settori industriali ma anche non solo industriali sono le imprese f a definire qualche cos'è un lavoro usurante quando chiedono come ha fatto anche recentemente la FIAT la mobilità per tutti quelli che hanno più di cinquant'anni
Perché non non ce la fanno a reggere certi ritmi di competitivi che ci sono delle aziende quindi io penso che che già oggi una sostanziale operazione di di di di di scrematura tra
Rispetto ai lavori usuranti c'è chi fa un lavoro usurante ci può far riceve prima chi non lo fa va avanti quindi se si vuol fare questa operazione Congo nell'intento a via appunto di intervenire sulla situazione
Scempio toccare chili davvero non reggeva più la la fatica del lavoro secondo me si fa un'operazione che alla fine chiede proprio a quelli che fanno più fatica del lavoro di stare di più diciamo quindi su una base volontari
Cioè dove il la prosecuzione lavoro su base volontaria diciamo
Questo sì se si vogliono dare dei soldi in più però chiedo dove non cambierebbe molto io lo dico se il governo vuole aggiungere una volontarietà va bene però secondo me non cambierebbe molto cioè onestamente penso che chi non ce la fa comunque avrebbe intenzione
E gli altri che ci resterebbero comunque guadagnerebbero qualcosa in più siccome io sono contento che le persone guadagnano qualcosa in più non mi oppongo a questo però se uno pensa
Di con queste operazioni di ridurre il pensionamento secondo me non è tanto vero ecco
Ecco dicevo poco fa delle di le riferì credo
Presunti impegnativo farlo in Europa e no l'ho detto sculture prego per trovare anche per la questione delle donne perché non è vero
Purtroppo che la condizione femminile
Non richieda oggi una una differenziazione perché tanto per una ragione molto semplice perché la stragrande maggioranza delle donne di tutte le donne continuano a fare due lavori
Il lavoro vero e proprio e il lavoro di Gornate oggi dire cioè il lavoro di fare cade che tra qualche settimana Schio oggi utilizza una parte non retribuita e non riconosciuta di lavoro femminile quindi prima si cambia questo Vallardi che poi si può ragionare di parità oggi sarebbe un aggravio fisico e psichico psichico inaccettabili per le lavoratrici
Ecco diciamo la in un presunti impegni con l'Europa mi pare le definiti
Come mai questa definizione
Ma è un po'scettico perché quale io penso quaestor naturalmente l'Europa adesso idee dei fascisti e però l'impressione che alcune idee vengano sollecitati da qui cioè ha la tentazione come su altre questioni come sulla finanziaria che ci sia chi da qui dice l'Europa guardate che voi ci dovete dire che non possiamo mollare perché altrimenti noi molliamo cioè mi pare che ci sia un po'un gioco di sponda
Perché in altri casi questo non avviene non è avvenuto quando i Paesi europei più importanti hanno chiesto all'Europa di riconoscere penso alla Francia penso la Germania il passato che cambiamenti sui bilanci per sostenere alcune cose quando si sono impuntati in Europa che poi fatta dei vari Paesi
Dovuto accettare quando invece ci vuole fare l'Europa chi vuole fare dell'Europa uno sorta di babau perché magari non si ha il coraggio di affermare quelle posizioni allo stesso modo o si pensa di non leggere quelle quelle posizioni processo modo
Allora chi dice l'Europa ci fa capire l'Europa che ovviamente le istituzioni europee intende questo caso di dire
Che non le cose non devono essere letti in altro modo l'Europa ha tante facce ad esempio a me colpisce molto quello che è successo in quel filone di cui si è parlato poco mi pare cioè che i ministri dell'Ecofin quasi tutti i ministri economici mi pare in grande maggioranza hanno dichiarato che sarebbe ora che ci fosse un aumento delle retribuzioni che cerca economie cambiate quindi bisogna aumentare i salari e subito le Confindustria europea
Ma anche la banca europea attrici hanno dichiarato che loro non non non non non possono deflettere da una linea europea di moderazione salariale divertente questa c'era un titolo di loro piccolo sul Sole ventiquattro Ore mi pare
Lei tenne pagato praticamente nessuno qui quindi io penso l'Europa ha tante facce non c'è dubbio che io quale li voglio essere onesto riguardo ok
Penso che purtroppo oggi prevalga una faccia liberista nella politica diciamo nella risultante della politica europea
E quindi questo mi preoccupa molto così come mi preoccupa
Diciamo così altre scelte che vengono fatti in Europa su altri fronti penso la Bolkestein eccetera però dico anche che sono i governi che si inventano volte l'Europa per convincere i loro popoli che
Ma il babau insomma la via l'Europa usata come rubavo che tra l'altro secondo me non aiuta la crescita e l'Europa l'Europa del passato fatto altre politiche l'Europa nel passato
Prima dell'ondata liberista della globalizzazione era invece diciamo vista ed è vista ancora ad alcuni Paesi soprattutto il Pd più poveri non dei Paesi più ricchi come il lo lo diciamo la fede nella quale si poteva avere più diritti più più più più più più condizioni sociali l'Europa era il modo per arrivare a al sistema della candidati al sistema di sicurezza sociale dal cardinale o dell'Inghilterra primo nel passato oggi non è più così è quindi io credo perché è un po'un un uso indebito dell'Europa l'Europa
Unità può andare da un lato o dall'altro bravo oggi dall'anima direzione liberista ma non è che contro l'Europa che si vuole un'altra direzione parliamo infine di della questione degli ammortizzatori sociali che potrebbe essere legata
A alla questione delle pensioni ma non ci sembra di capire non in questa
In questa circostanza cosa possiamo dire della diciamo del Complesso degli ammortizzatori sociali nel nostro Paese alcuni dicono non è non è non sono come spesa complessiva non sono irrilevanti però sono spesi diciamo una spesa squilibrata che va in alcune direzioni magari non in altre
Beh è in parte vero invitammo sono vere e proprie dure affermazioni la spesa sociale del nostro Paese più battuta la media europea quindi si potrebbe teoricamente lire
Aumentiamo questo stando dentro il perché dato l'Europa ci ha detto mi pare che siamo due punti due punti e mezzo
Di pile quindi sono alla media europea potremmo spente
Trenta miliardi in più lo all'anno circa trenta miliardi di euro a ed in più all'anno
Una finanziaria per capirci una finanziaria di quelle pesanti e staremo nella media europea sottolineo che in questo caso l'Europa non fondi ed è spesso citata però
Diciamo che
Si può anche discutere di un diverso utilizzo le risorse però secondo me una parte più ce ne vuole per forza perché in Italia poi abbiamo l'indennità di disoccupazione molto bassa
Abbiamo la cassa integrazione che comunque spesso sembra spesso si dice che Bengodi la cassintegrazione ma bisogna ricordare che con i massimali che ci sono oggi cioè con i e ti alla cassa integrazione eccetera un lavoratore FIAT che va in cassa integrazione
Prete seicento quattrocento tra i cinquecento e i seicento euro al mese quindi sono sono sono condizioni inferiori a quelle di sopravvivenza
Bisogna tenere conto che
Punto noi abbiamo un sistema fondato sulla totale precarietà del lavoro che cancella i contributi per cui io credo che forme di di reddito di di di di cittadinanza sarebbero in qualche modo necessarie quindi bisognerebbe forse avere un progetto più ampio non mi piace la parola morti d'attori sociali perché vuol dire semplicemente nella nell'alto come dice la parola insomma vuol dire siccome ti devo licenziare
Dovrà licenziare di più allora andò dei soldi in più non metto più soldi per tutelare la disoccupazione non mi pare questa un'obiettivamente la strada io penso che la strada
E quella di di un rafforzamento della struttura dell'occupazione del nostro Paese
Di una riduzione della precarietà Enea sul tempo cerco di un sostegno al reddito dei in momenti di difficoltà che va diffuso e andrebbe diffuso soprattutto
Verso i più giovani soprattutto anche richiamo correggendo qui si torna un intreccio prequel delle questioni
L'assurdità che nasce con la Dini queste non compri macedone
Cioè l'assurdità del modello contributivo che messo in questi termini rischia davvero di
Di di di di di distruggere qualsiasi aspettativa pensionistica per il futuro perché la la la somma di modello contributivo cioè del fatto che tu hai la pensione non sulla base di quanti anni effettivamente lavori e di qual è il la retribuzione che percepisce la fine della carriera o comunque deluso crea carriera ma sulla base solo di quanti contributi Benefit beh questo è una cosa che vuol dire che chi fa i lavori precari chi fa chi a periodi di disoccupazione chiare lavoro come si dice oggi intermittente un po'qua un po'là rischia di non avere qualche niente quindi bisognerebbe affrontarla in maniera più globale questa cosa in ogni caso non credo e questo che questo sia un terreno che possa essere messo nel sul terreno della flessibilità anche sul terreno della spesa pensionistica è una questione di fondo che riguarda la cittadinanza sociale del nostro Paese
Quindi diciamo una questione separata andiamo davvero a chiudere e rimaniamo proprio su questo alcuni osservatori appunto dicono spostiamo una parte
Di questa di queste risorse
Assistenza diciamo come attualmente alla formazione per riqualificare i lavoratori rimetterli poi compì in maniera competitiva tra virgolette sul mercato del lavoro questa è una cosa che si può fare
Ma
No io penso che si debba non so non vedo quali risorse si portano in collo spostare qui perché ripeto le risorse sono poche secondo me le risorse devono aggiungersi lo voglio dire con chiarezza no
Discutiamo di cose molto astratte sulla formazione io vorrei però dire che io sono d'accordo in linea generale perché considero che la formazione sia un diritto delle persone
E che piumoni sai mediante l'unico e che la società dovrebbe fornire questi strumenti
Non no non sono così convinto sinceramente però che cioè non vorrei imbrogliare la gente di io ho fatto un sacco di esperienze di persone che sono state fare corsi su corsi una volta usciti dei luoghi di lavoro
E che poi non hanno trovato nulla che era relativa X ricco ai quei corsi perché la domanda non riguarda di lavoro non riguardava loro perché loro erano persone ultracinquantenni quando uno o più di cinquant'anni di aziende non lo criticano
Secondo perché sono donne una donna con più di cinquant'anni è un doppio handicap terzo perché
Diciamo così spesso Lerner il problema non è la formazione solo dall'atto diciamo così dell'offerta di lavoro ma anche dal lato della domanda di lavoro cioè per dirla brutalmente
Ci sono tante mansioni oggi che richiedono non di sapere di più ma di saper di meno purtroppo di quello che che che che serve perché se è vero che le aziende hanno bisogno ad esempio di ingegneri e matematici questi mancano però non è che si diventa ingegnere matematico cinquant'anni
Essere chiari perché è una questione che riguarda prima bisognerebbe riorientare casomai la formazione scolastica qui si giocherebbe un
Vasco avere dei meccanismi di diritto allo studio
E anche l'incentivo nel diritto allo studio che facessero sì che i giovani non si scrivessero tutti a Scienze della Comunicazione qualcuno magari si scrivesse ancora matematica fisica ingegneria informatica questo sì
Però senza disprezzo per la scienza della comunicazione trovate sul vorrei che qualcuno si offendesse però mi pare che stia diventando la nuova fatica
Disoccupazione intellettuale due sì che senz'altro e quindi quelli sono i meccanismi perché dal lato della formazione servono mi pare di capire perché poi riprese
Tra un po'dovranno dovranno assumere all'estero su su queste mansioni tecniche giovanili
Quando uno però arriva una certa età e difficile pensare pure per l'importantissima la formazione se non c'è una legislazione ulteriore di sostegno difficile pensare che la formazione in quanto tale ripetuti dia comunicazione gli dia lavoro e in più bisogna anche tenere conto che spesso l'offerta di lavoro che viene fatto l'offerta di c'era offerta di posti di lavoro di aver fatto di ad a bassa qualificazione
In tutto il Mezzogiorno ad esempio dove abbiamo una città eccetera abbiamo due caldi che io voglio sociali del nostro Paese che bene
Sottolineando che abbiamo ancora i precari Mezzogiorno dove noi abbiamo un una forte scolarità cultura eccetera ma lì posti di lavoro per questi non ci sono e anzi se uno vuole lavorare abbiamo l'ingegnere che se va bene va a fare il McDonald's
Al Nord abbiamo nel correntone grande sviluppo un po'più in crisi ma ancora il buon sviluppo come penso il nord est dove abbiamo i giovani che non vanno a scuola che vanno a lavorare in fabbrica per avere i soldi subito
O in quindi di Thabo abbiamo un sistema che li diciamo non utilizza la portano in entrambi i casi la formazione non viene affrontata cioè per capirci non si può agire sulla formazione solo dal lato dei lavoratori bisogna dire anche dalla dall'imprenditrice bisogna che le intese chiedono lavori più qualificati perché se dei preti chiedo lavora abbatte qualificazione dobbiamo far studiare tutte le cose di lavoratori poi febbre quei sempre quei lavori dovranno fare
Bene molto chiaro grazie allora Giorgio Cremaschi torneremo a sentirci prestissimo perché la le vertenze andranno avanti insomma