Insieme a quelli di Stefano Marcelli e Roberto Reale i loro scritti tracciano, parola dopo parola, un ritratto inedito del Regime degli Ajatollah e quello di un’opposizione liberale di cui nessuno parla.
È un libro che rende omaggio all’esercizio della libera espressione, un atto di solidarietà rivolto a tutti quei giornalisti e scrittori cui è negato il diritto di comunicare.