Una strategia di sviluppo per l'area milanese

Buongiorno a tutti benvenuti a questo convegno che avvia un po'ai nostri lavori d'autunno riapre il dibattito su Milano io passo immediatamente la parola al dottor Riccardo per esserci che è consigliere incaricato di Assolombarda per il centro studi penso che può il Parma per
Il Centro studi che ci presenterà le considerazioni del centro studi e poi presenterà anche gli altri coautori dello studio grazie
Buongiorno ringrazio tutti gli intervenuti a questo convegno anche dedicato alla presentazione del quaderno su Milano la mia non sarà un'anticipazione perché il contenuto del quaderno sarà poi illustrato in maniera più più dettagliata
Ma noto che il tema del nostro incontro e strategia di sviluppo per parlare a milanese
Quindi le mie considerazioni iniziali partiranno proprio da questi due termini strategia e sviluppo strategia per constatare che in realtà nella situazione in cui noi viviamo
Strategia significa innanzitutto riconoscere che siamo in una fase di cambiamento come raramente se ne sono viste in passato
I i fattori di questo di questo cambiamento tumultuoso loculi conosciamo tutti la situazione di insicurezza che si è creata a livello internazionale
La il processo di globalizzazione e di cui il fenomeno più visibile e forse oggi più significativo è l'emergere della Cina sui mercati internazionali e a cui ovviamente si aggiungono i notti e specifici problemi strutturali strutturali del nostro Paese
Ed è in questo contesto che il problema del territorio assume un'importanza un'importanza particolare fino all'inizio degli anni novanta il territorio era considerato neve alta solo un contenitore in cui operavano singole attività singola impresa singole amministrazioni
Cioè realtà separate che si comportavano indipendentemente e che erano legate solo da vincoli di prossimità fisica
In tempi più recenti il territorio ha cominciato invece ad assumere una sua fisionomia la globalizzazione invece che determinare la fine dei territori ha fatto capire lo sviluppo
Per essere sostenuto nelle modalità e sostenibile nel tempo ha bisogno di essere radicato in un luogo fisico
In un luogo che un prodotto variegato e composito caratterizzato dalla coesistenza di componenti materiali e immateriali e soprattutto di rapporti tra soggetti economici e sociali
In un luogo che è un insieme di elementi tangibili e di elementi intangibili e che si caratterizza per le relazioni esistenti tra questi tra questi elementi
Il fattore intangibile più importante indubbiamente la conoscenza non intesa soltanto come singola competenza ma come network come scambio di informazioni e di sapere quindi ed è il secondo passaggio lo sviluppo è innanzitutto sviluppo delle conoscenze e del sapere
Sviluppare queste conoscenze alimentare un capitale sociale che può essere definito come la risorsa fondamentale per lo sviluppo di un'identità competitiva che crea valore
Investire sul capitale sociale di un territorio come Milano
Vuol dire valorizzare un patrimonio di conoscenze localizzate incorporate stabilmente nei luoghi in cui hanno preso forma
Si sono sviluppate e in cui vengono sempre aggiornate diffuse anche se spesso in modo non formalizzato e consapevole
Conoscenze che non sono ripetibili altrove con la stessa intensità e qualità
Questo quaderno di Milano vuole essere innanzitutto un contributo all'incremento del capitale sociale cioè al conoscere conoscerci per competere
Nasce come condivisione delle competenze interni ad Assolombarda coordinate dal Centro studi e di quelle dell'Istat e dell'Istituto di politica economica dell'Università Cattolica di Milano
E nasce come una condivisione di bisogni e divisi e di esigenze emerse dall'inglese ed ai soggetti economici condivisione iniziata nel due mila e tre
Con la pubblicazione dei primi quattro quaderni di analisi dei diversi ambiti territoriali dell'aria milanese e terminata con questo lavoro su Milano che presentiamo oggi
All'interno di una continuità di analisi e di metodo con le precedenti realizzazioni editoriali questo quaderno su Milano presenta però caratteristiche peculiari e originali che vanno messe in evidenza
Innanzitutto mi preme sottolineare che lo studio è stato realizzato in un'ottica di benchmarking nazionale
Oltre a fornire tutti i dati disponibili circa le zone di decentramento del Comune milanese
Esso permette un confronto tra Milano Roma e Napoli su tre livelli di disaggregazione il comune capoluogo provinciale i comuni di prima fascia e l'intera provincia
Il benchmarking è stato anche esteso a livello internazionale vengono infatti presentati numerosi elementi di paragone
Tra la nostra realtà milanese e quella di Amburgo Barcellona Birmingham Leone e Monaco ambiti detenuti omogenei e confrontabili con il Milan
Disponiamo così di uno strumento fondamentale per posizionare il nostro territorio nell'attuale competizione tra sistemi urbani
Da ultimo permettetemi di presentare di scarsa anzi di questo convegno a cui va il mio ringraziamento personale anche in qualità di consigliere incaricato del centro studi dopo questo mio intervento prenderà la parola il presidente dell'Istat il professor Luigi Biggeri
L'Istat nella sua declinazione regionale è sempre stato il partner di questi quaderni sul territorio
E la presenza del professor Biggeri oggi conferma ancora una volta l'interesse che questo istituto ha nei confronti delle realtà territoriali
Il professor Vito Mora Marco invece direttore dell'Istituto di politica economica dell'Università Cattolica di Milano testimonierà il contributo che l'ambito accademico può dare in termini di conoscenze e di sviluppo del capitale sociale
Il direttore generale di Assolombarda dottor Roberto Polli ci presenterà i principali risultati cui è giunto il lavoro di analisi del quaderno
A questa presentazione seguirà un dibattito con autorevoli esponenti della Milano produttiva il dottor Felice Rocca presidente della Techint e vicepresidente di Confindustria e dottori imperiali presidente e amministratore delegato della BP nonché presidente dell'organizzazione zonale di Assolombarda
Della Milano finanziaria il dottor Mazzotta presidente della Banca Popolare di Milano e della Milano sociale don Colmegna presidente della Fondazione
Della Casa della Carità
Ari ariani
Nonché anche esponenti della politica milanese come l'onorevole Tabacci e l'onorevole Panzeri
Le conclusioni saranno poi tirate da Diana Bracco presidente di Assolombarda
Prima di passare la parola al professor Biggeri presidente nazionale dell'Istat permettetemi l'ultima breve osservazione la conoscenza
In cui noi ci occupiamo oggi e tra i pochi elementi che non si consuma che non si misura con l'uso e che può essere incrementato attraverso la condivisione e mi auguro che questo convegno possa essere una testimonianza di tutto ciò che ringrazio
Da tempo un giorno a tutti
Per la mia presenza qui testimonia effettivamente l'importanza che l'estate attribuisce alle statistiche territoriale di questo vi dirò fra poco se fossi stato invitato alla presentazione di un opera di narrativa o di un saggio nessuno di voi si sorprenderebbe se iniziasse dicendo che ho trovato la lettura affascinante
Certamente in questa sede
Anticipare un giudizio come questo può sembrare frutto di una bizzarria o della volontà di compiacere curatore del volume e quindi non lo farò
Ritengo necessario anzi spiegare perché questo volume merita un giudizio così lusinghiero
In primo luogo vorrei attirare la vostra attenzione sulla veste grafica tutti l'avete avuto l'avete preso in questo momento credo
E direi che concerto under sette mentre gli editori lo hanno definito un quaderno forse nella tradizione dei Quaderni venivano fatti prima ma ha certamente si tratta di un bel volume gradevole e ben curato
Non mi riferisco tanto alle sue qualità estetiche
Che pure hanno la loro importanza quanto all'attenzione che è stata posta l'organizzazione dei contenuti alla chiarezza dei testi e delle tavole alla ricchezza di informazioni che si possono alla ricchezza di informazioni che si possono scusa
Entrare da grafici e datato grammi in una parola all'insieme
Ecco chiuso
In una parola l'insieme degli accorgimenti che ne rendono agevole la consultazione che ne fanno uno strumento di lavoro duro potenzialmente quotidiano ma su questo ritornerò tra poco
Un secondo motivo di interesse a parer mio risiede nella prospettiva di confronto che è già stata accennata tra Milano e diverse metropoli sia italiane che europee
L'impostazione comparativa certamente un particolare paio della pubblicazione
Un'attenzione internazionale che fa parte del DNA di Milano la città italiana con i più intensi legami europee ed internazionali in genere
La selezione no scusate
Per quanto riguarda
Il confronto a parte
Eventuale chiacchiere da bar non c'è dubbio che per decidere per le sue decisioni occorre che queste decisioni siano fondate attivamente
è necessario in altre parole essere in grado di individuare gli elementi rilevanti del confronto e la specifica scelta da compiere
La composizione demografica la struttura produttiva al mercato lì c'è la disponibilità di infrastrutture e poi disporre di dati quantitativi utili ad operare una scelta informata a contenere il più possibile quel margine di incertezza che connaturato in ogni decisione
Quel margine che resta e al rischio d'impresa mi direte voi io sono d'accordo
Manta non cercare di restringerlo il più possibile è una leggerezza e spesso fa la differenza tra un successo ed un insuccesso
Questa è la direzione in cui va a questo volume individuare una serie di argomenti cui confronto tra città può essere rilevante per le decisioni e fornire gli elementi quantitativi affinché la comparazione possa essere fatta a partire dai dati statistici
Come è già stato detto sostanzialmente il volume è frutto della cooperazione tra soggetti diversi però soggetti diversi che avevano un obiettivo comune
E in secondo luogo dalla integrazione delle competenze e delle fonti informative di cui ognuno Dinoi è portatore
E questo dell'integrazione certamente un tema importante comunque non c'è dubbio che la selezione dei dati presentati non si è limitata alla sola produzione Istat ed Eurostat a livello europeo ma si è estesa anche a quella di altre istituzioni locali e nazionali facente parte del sistema statistico nazionale italiano tra le quali va in particolare citato il servizio statistico del Comune di Milano
Una collaborazione che per quanto riguarda l'Istituto Nazionale statistica si colloca nella strategia di rafforzare la presenza sul territorio
E l'interlocuzione con gli attori sociali economici e istituzionali presenti nelle realtà locali vi posso dire fin da ora perché come molti di voi sanno sullo stato confermato per un ulteriore mandato alla presidenza dell'Istituto nazionale di statistica uno dei punti strategici sarà proprio quello della integrazione dei dati e il della attenzione particolare a territori tant'è che stiamo costituendo un'apposita direzione centrale proprio per fare questo
Questo perché non c'è dubbio che occorre fornire uno strumento conoscitivo di analisi a tutti i decisori presenti sul territorio e con la propria azione possono concorrere a rafforzare i punti di forza dell'area milanese superare quelli di debolezza affinché Milano possa continuare nel tempo a svolgere quel ruolo importantissimo che ha sempre svolto nell'economia regionale e nazionale
Dice un culto dell'integrazione è un tema importante e direi che oltre che essere importante come tema livello locale noi l'abbiamo messo in evidenza come istituto nazionale di statistica anche a livello nazionale
Quando presentiamo il rapporto sulla situazione del Paese nell'anno precedente come facciamo tutti gli anni presso la Sala della Lupa della Camera normalmente accentriamo la nostra attenzione sulla integrazione dell'informazione statistica
Per cercare di eliminare il rumore che tante informazioni statistiche fanno e quando ci sono troppe informazioni statistiche si rischia di avere troppo rumore e di non capire segnali più importante allora ecco che un istituto nazionale statistica non può limitarsi soltanto e così vale anche e per gli altri
Uffici e a livello locale non si non ci si può limitare soltanto a presentare darlo a produrre dati occorre almeno fornire una prima interpretazione in modo da guidare tra virgolette il giudizio che poi ognuno di voi ognuno di noi vorrà dare
Questa guida del resto è prevista anche lei tra i dieci principi della statistica ufficiale
Stabiliti dalle Nazioni Unite e quindi non è una cosa che si inventa il presidente dell'Istituto nazionale di statistica ma una cosa che è riconosciuta a livello internazionale ce l'ho io vi faccio già un invito e tanto che questo gruppo di ricerca Contini Contini e continui non solo con la produzione del volume ma certamente come verrà fatto anche con la produzione di una un cd rom in modo che tutti i ricercatori possono fare l'analisi che preferiscono ecco mettendo nello disponibili gli aggiornamenti sul sito web in modo che poi successivamente ognuno possa capire o fare l'analisi che preferisce
Gli spunti vi dicevo non spettano all'istituto
Nazionale di statistica certamente ne verranno dati molti di più dopo però qualcuno permettetemi di dalla anche a me anche se sono al di fuori della realtà milanese
Però d'altra parte non sono neppure nella nella realtà romana sono un professore di Statistica economica che colloquia tutte le volte che fa lezione Coni gli studenti e che quindi deve portare esempi concreti esaminando anche volumi come questo
Quali possono essere le osservazioni che vorrei evidenziare e intanto la realtà milanese spesso è stata considerata come lo però che poche sedi per si ripete sempre così non è
La realtà milanese è in forte evoluzione con alcune inversioni di tendenza con alcuni elementi che riguardano soprattutto i fenomeni sociale demografici ma anche l'aspetto della struttura produttiva come quella meglio specificato il seguito alcuni spunti di riflessione riguardano la riduzione della popolazione residente in particolare nel Comune di Milano però Pozzi può vedere che non sempre così nelle aree adiacenti
Un cambiamento nelle destinazioni d'uso di molti edifici la redistribuzione dei residenti per fasce d'età
Per cui sia un crescente invecchiamento degli abitanti alcuni sufficiente ricambio della popolazione cala con l'attiva una trasformazione delle forme famigliari Mila no in questo caso è davvero il prototipo nel senso che sono sempre più frequenti nuclei unifamiliari o comunque composti da un solo adulto con o senza figli una forte crescente presenza di cittadini stranieri
Alcune di queste tendenze si sanno attenuando ad esempio calo demografico altre rafforzando ad esempio i flussi migratori da altri comuni e la quota di cittadini stranieri però direi che due grandi fenomeni si pongono al governo della città
Si pongono problemi nuovi o comunque più pressanti una profonda trasformazione della struttura sociale che impatto già accennato il manifestarsi dura Nino rinnovata capacità attrattiva
Non vi è dubbio che i saldi migratorie movimenti pendolare sono molto forti e questo certamente preoccupa preoccupa bonaria come quella milanese una la metropolitana dove i problemi del traffico urbano i bravi di natura ambientale e il problema dei servizi e che devono essere dati ai cittadini certamente sono i problemi rilevante però in parte forse vale la pena cenare anche un problema minore che riguarda il livello della disoccupazione le varie occupazione certamente basso in quest'area molto più basso che nella media nazionale e di altre aree ma più alto di altre aree
Probabilmente più alte perché c'è uno squilibrio qualitativo tra domanda ed offerta di lavoro Milano non è solo è una città un'area dove ci sono le strutture produttive e in particolare suture produttive per il servizio per l'alta tecnologia
Ma è anche un'area dove ci sono le eccellenze in campo universitario in campo di scuola
Sia a livello di scuola media superiore soprattutto a livello di università allora evidentemente questo è un problema che le università e il territorio devono affrontare perché se c'è questo squilibrio
Tra domanda e offerta di lavoro può dire che qualche piccolo problema si può affrontare e risolvere
Le trasformazioni né sul crinale dell'apparato produttivo ugualmente sono molto intense è forse una delle poche città certamente l'unica città italiana rispetto a quelle del triangolo triangolo industriale cosiddetta dove Milano era un vertice Torino Genova Milano certamente l'unica che si è saputa adattare in maniera reale in maniera vera alle trasformazioni strutturali dell'apparato produttivo
E a acuto investire e divenuta capitale nazionale del terziario avanzato dei servizi alle imprese e l'unica piazza finanziaria riconosciamolo italiano a livello internazionale
Allora non vi è dubbio che queste trasformazioni non sono indolori dimostrano una forte vitalità di Milano ma appunto mettono in evidenza i problemi che richiamavo prima
E termino dicendo che queste sono può che come successione ne verranno molte più dopo però lasciatemi dire che pur questo volume che documenta la complessità dinamismo di Milano e si è pure mette in evidenza questi problemi mette anche in evidenza le potenzialità che questa città
Può ancora esprimere non solo per se stesse e per i propri cittadini ma anche per l'intero Paese grazie
Ringrazio il
Professor Biggeri il professor Madama
Buongiorno è il tema che ho scelto di approfondire in questi dieci minuti che ho a disposizione quello della capacità competitiva
Dal lavoro dal quaderno che oggi viene presentato emergono parecchi spunti da questo punto di vista quindi una riflessione e insieme a voi riguardo la capacità competitiva di Milano riguardo alla capacità competitiva delle sue impresa Emma del territorio Anna
Costituito da impresa è costituito da persone costituito da istituzioni
Noi lo sappiamo la capacità competitiva di un'impresa dipende da una serie di fattori fattori che stanno dentro l'impresa fattore che stanno nel contesto in cui l'impresa
è collocata una volta si insegnava l'elemento principale per la competitività sono i bassi costi dei fattori salario era non è più così
La qualità dei prodotti è stata una caratteristica delle imprese italiane per anni e lo è ancora nel caso milanese ma e questo è sempre più diffuso è sempre più diffuso anche altrove sì compete con la qualità dei prodotti ma non basta
La capacità innovativa beh
Italiani milanesi sono sono sempre stati dei grandi innovatori ma anche qua forse i punti di forza che in passato avevamo un pochino si stanno
Raffreddando l'orientamento al cliente la forza delle piccola impresa e la forza delle piccole e medie imprese italiane
Certo siamo ancora capaci di competere grazie alla capacità di identificare prodotti che siano tagliati su misura come quelli di un sarto però è sempre più difficile far fronte far fronte alla capacità competitiva di chi ha costi di produzione più bassi
Qualità elevata
è capace di a Veroli orientamento al cliente e così via oggi abbiamo perso un altro elemento di competitività formidabile è quello dei cambi da qualche anno a questa parte
Il deprezzamento continuo della lira non ce l'abbiamo più abbiamo dimenticato quell'elemento come fattore di competizione ma questo richiedere un ulteriore sforzo alle nostre imprese per saper stare
Sui mercati internazionali in modo efficace e competitivo ci sono altri elementi però che caratterizzano le nostre impresa e che caratterizzano la loro competitività due elementi importanti sul territorio
E l'altro la conoscenza del territorio e l'ambiente produttivo inteso certo come insieme l'impresa è lo si sa se tu sei collocato in un contesto in cui in molti sanno fare un certo prodotto
Allora più facile il discorso dei distretti industriali ma è l'esempio che ne so io negli Stati Uniti della Silicon Valley piuttosto che altre
Realtà virtuose il capitale umano disponibile sul territorio professor Biggeri ricordava prima il ruolo dell'università oggi stiamo ossa arrivando una modificazione profonda di quello che il prodotto di quello che è l'output delle università
Questa riforma dell'università sta cambiando i nostri laureati laureati adesso abbiamo iniziato una mettere sul mercato del lavoro i lavori primi laureati triennali purtroppo la maggior parte di questi continua invece di andare a lavorare non era questo lo spirito originario se andate negli Stati Uniti sulla Terenghi spero dopo tre anni
Si va a lavorare e mentre noi dobbiamo forse ancora pararsi un pochino sul tipo di prodotto sul tipo di capitale umano di fabbisogno che invece
Il mondo produttivo a qualche aggiustamento dovremmo darcelo e io credo che l'università
A imparerà
A scegliere i percorsi piani di studio degli studenti a una sola condizione a condizione che impari a dialogare con io il territorio con le sue imprese con le istituzioni a condizione che insieme si riesca a capire che cosa effettivamente serve
Altrimenti quello scollamento fra domanda e offerta di lavoro
Al quale si accennava in precedenza rischia di permanere a lungo nel tempo
E poi conoscenza conoscenza come fattore competitivo conoscenza come informazione come sapere
Riguardo a che cosa c'è disponibile sul territorio ma conoscenza come ricerca come ricerca scientifica uno degli elementi di maggior debolezza del Paese
Sono le scarse spese in ricerca e sviluppo oggi per un'impresa anche di dimensioni medio-grandi
Investire in ricerca e sviluppo in questo Paese può non essere un'opportunità così conveniente magari conviene andare investire altrove da questo punto di vista laddove la disponibilità
Immediata di capitale umano mirato
Risulta essere maggiore risulta essere più disponibile torniamo fra un attimo sulla questione capitale umano il suo ruolo dello sviluppo
Non solo in Paesi
Abbiamo accennato prima agli Stati Uniti abbiamo accennato prima la Silicon Valley ma
La grande campata e capacità competitiva della Cina e dell'India oggi non passa solo attraverso i fattori tradizionali come il costo del lavoro più basso o magari una a un un modo di competere al limite diciamo della legalità tra virgolette passa attraverso il fatto che il capitale di umano disponibile in quella realtà e di altissimo livello
Nuove città universitarie in Cina basta andare per vedere nuove città universitaria in Cina in cui si sforano ingegnere di alto livello che permettono alle loro imprese di essere effettivamente competenti
Quindi ricerca capitale umano informazione come fattore di competitivo di competitività per poter competere meglio occorre tra l'altro conoscere il territorio in modo capillare
Ma occorre saper sfruttare
I punti di forza del territorio e poi utile tant'è che le istituzioni presenti sul territorio interagiscano interagiscono in modo sinergico fra loro e con gli altri attori il pubblico con il privato o il pubblico con il pubblico
Il quaderno che oggi viene presentato in questo senso è un ottimo esempio è un ottimo esempio
Di un percorso che
Sarebbe opportuno seguire più spesso
Taglia la sinergia fra Assolombarda all'Istat e l'Università Cattolica che rappresento in questo caso in termini di progettazione del quaderno in termini di realizzazione e infine di diffusione dei risultati
Sortisce due esiti a mio avviso molto importanti uno
Allora un output di ricerca che sicuramente è migliore rispetto a quello che ciascuno di noi sarebbe stato in grado di ottenere se avesse lavorato da solo
Ma un altro elemento sicuramente importante che esempio vi dicevo di come si fa recuperare conoscenza e dunque competitività esempio di un dialogo fra le istituzioni che abitua da un lato a sintonizzare l'attenzione sull'agenda dei problemi concreti è importante che diversi soggetti imprese mondo scientifico
A istituzioni abbiano la stessa attenzione sui problemi avrà la stessa consapevolezza di quelli che sono i problemi
Reali
Inoltre omogeneizzate linguaggio aiuta a capirsi meglio e rende più agevoli le collaborazioni futura
La competitività del territorio
Soffre una serie di punti critici e quindi occorre guardare esempi virtuosi per identificare la direzione di lavoro che siano utili che sortiscano esiti positivi
Dicevamo fra i fattori di debolezza della nostra economia dell'economia italiana più che quella milanese forse però da un lato la scarsa consistenza degli investimenti in ricerca di base nell'università applicata nelle imprese la scarsa collaborazione
Fra università imprese e istituzioni
E dunque occorre guardare agli esempi virtuosi occorre guarda fuori
A alcuni esempi sono ultra notti quando si pensa
A al alle grandi istituzioni universitarie americane collocate ai intorno a Boston alle grandi università come elementi come Harvard allo sviluppo
Tecnologico allo sviluppo delle imprese in quel contesto quando si pensa la Silicon Valley che non è solo tante in prese che un insieme di istituzioni di ricerca nel privato nel pubblico nelle università
Se entrate a Stanford ad esempio che faccio sempre
Andando a visitare la prima volta che sono capitato lì andando a visitare
All'Istituto d'informatica all'università di Stanford che è una cosa splendida
Quando ho letto il nome dell'istituto ho capito perché si chiama Big Iezzi Institute non è questione di la pubblicità questione non è solo questione di convenienza da parte dell'istituzione che Bill Gates governa è proprio questione di lungimiranza è un insieme di interrelazioni fra in paese università
A giovani che hanno foglia di investire nel loro futuro
Un'insieme di sinergie che alla fine può portare soltanto a beneficio di tutti dobbiamo imparare dobbiamo lavorare in questa direzione
L'altro esempio lo accennavo prima se si va in Cina si vede in modo chiarissimo come loro quello sviluppo a a un punto di snodo cruciale il punto di snodo cruciale
TAR sono gli investimenti in capitale umano che sono stati guidati però dalle scelte pubbliche da un lato e private
Senza quell'investimento in capitale umano senza quella cooperazione fra università in prese e territorio e istituzioni probabilmente la capacità competitiva cinese non sarebbe quello che oggi è d'altra parte basta andare in in giro per le grandi università del mondo per scoprire che i migliori studenti sono indiani sono cinesi e poi tornano e investono nella realtà dalla quale provengono ecco io credo che gli insegnamenti che noi possiamo trarre riguardo alla competitività del territorio riguardo lo sviluppo dell'area milanese siano moltissimi non entro più nel dettaglio perché dopo di me ci sono una serie di interventi che credo approfondiranno nel dettaglio le cose che ho appena accennato grazie
Che adesso il dottor Polli
Bene grazie a tutti i nostri dispnea assente la prima parte ci hanno inquadrato i temi
Fondamentali
Su cui le le le le chiavi su cui il nostro discorso proseguirà il territorio il capitale sociale la conoscenza per competere
Il confronto come metodo ecco sono questi direi mi pare di capire da tutti e tre interventi
Le i i toni attorno ai quali poi ci confronteremo successivamente ringrazio in particolare naturalmente il dottor per il Sicet il nostro ospitò ospitante segue i lavori del Centro studi ma lasciatemi
In particolare ringraziare i professori Biggeri Mora Marco per la collaborazione che Istat e Università Cattolica hanno dato alla da sempre ma su queste pubblicazioni ma in particolare a questo che continuiamo a chiamare quaderno
A accolgo naturalmente il suggerimento di mettere il quaderno sul sito sarebbe stato messo comunque ma visto confermo che lo sarà
E quindi sarà disponibile a tutti ecco io se volete vi invito a prendere posto in sala per non essere disturbati dalla proiezione delle diapositive
E quindi procedere ai a presentare rapidamente
I contenuti del del nostro quaderno nel nelle sue parti più essenziali come
Diceva già il dottor pere Circe il quaderno di Milano il quinto di una collana che Assolombarda ha dedicato al territorio provinciale suddiviso secondo le aree che la nostra organizzazione zonale
In cui è divisa nostro organizzazione zonale sott'sostanzialmente i punti cardinali oggi parliamo dei dati relativi a Milano i quaderni precedenti come diceva già il dottor per esigere confrontavano
Fra loro le quattro zone esterne al capoluogo mentre per Milano abbiamo scelto di moltiplicare gli ambiti territoriali
Di confronto la prima prospettiva che propone il quaderno di Milano confronta fra loro le quattro zone di decentrare le nove chiedo scusa le nove zone di decentramento della città
La seconda scala dimensionale affrontata e quella nazionale Milano viene comparata con le altre realtà metropolitane a Roma e Napoli
E in questo caso il raffronto avviene naturalmente a diversi livelli di analisi quello del Comune quello dell'area metropolitana definita in questo caso come il Comune capoluogo più comuni della prima fascia
E quello provinciale
Il terzo confronto del quaderno è quello internazionale Milano ma anche Roma e Napoli
Sono comparate con Amburgo Barcellona Barmen Gallione e Monaco e qui naturalmente va specificato che il confronto è fra i comuni
Per offrire un quadro il più possibile completo il quaderno prende in considerazione una gamma assai ampia di tematiche analizza
Variabili di carattere territoriale infrastrutturale della mobilità demografiche e sociali del mercato immobiliari economiche del lavoro finanziarie legati ai prezzi alla produzione della ricchezza come diceva il professor Biggeri la Scelta dei parametri da valutare non è neutrale
è evidentemente già un tentativo di dare una piano di discorso di confronto
Oggi naturalmente per ragioni di tempo pensiamo di proporvi come particolarmente significativa alcuni fresche emergono dai diversi livelli di confronto e quindi la nostra lettura toccherà
La Milano delle imprese dell'economia e del lavoro la Milano delle persone e il contesto di riferimento
Partiamo dalla Milano
Dell'impresa anzi dall'impresa e perché confrontiamo anche le altre città e proviamo innanzitutto quantificare la presenza imprenditoriale nelle diverse aree considerate a livello nazionale
Come possiamo vedere la densità produttiva di Milano
è superiore a quella di Roma e Napoli a tutti i livelli presi in esame sia comunale che di area urbana che di provincia
In termini assoluti con le sue trecento settantatré mila unità locali e il quasi milione e ottocento mila detti la Provincia di Milano si conferma quindi anche il principale centro economico e produttivo del Paese
Il primato di Milano è ancora più evidente se consideriamo il fattore lavoro
La nostra infatti l'unica provincia in cui il numero degli addetti supera quello degli abitanti e questo poi ci darà dei riferimenti sulla mobilità e sui flussi
Diamo ora uno sguardo agli addetti per raggruppamenti di attività economiche in un orizzonte sia nazionale che internazionale
Come vediamo nella slide sia nel confronto nazionale che in quello internazionale Milano si distingue per due elementi
In primo luogo la minore quota degli addetti nelle attività legate alla pubblica amministrazione istruzione e sanità quella destra in rosso
E dall'altra una presenza particolarmente incisiva di attività inerenti l'intermediazione finanziaria l'informatica i servizi all'impresa la banda grigia
Ricordo che in questo caso i confronti si riferiscono ai comuni
Se ci soffermiamo sul confronto nazionale per questi stessi parametri raffrontando Milano Roma e Napoli anche a livello di area urbana e soprattutto di provincia
Risulta evidente che Milano possiede una percentuale molto consistente
Della del blocco di attività manufatturiera Energia estrazione minerali che raggiungono un ventisei per cento metri denti al di sopra di quanto si osserva per le altre due province
Sempre a proposito di struttura produttiva mi pare valga la pena di richiamare qualche altro elemento che emerge dal quaderno anche se non compare nelle slide a livello nazionale Milano
è la realtà più caratterizzata dalle produzioni non tradizionali del settore manifatturiero
E soprattutto da quelle ad elevata specializzazione in quest'ottica si inserisce la significativa predominanza delle attività dell'editoria e della chimica sì evidenziano inoltre due aspetti
Uno e non è una sorpresa
Che continua il fenomeno della terziarizzazione dell'area milanese che da capitale storica dell'industria italiana si caratterizza sempre di più in senso terziario con una particolare specializzazione nell'attività dei servizi di supporto delle altre attività produttive
E un dato invece meno noto dall'altro lato che nell'ambito del manifatturiero gli enti gli addetti all'industria ad elevata specializzazione rappresentano ben quasi il ventuno per cento al venti e otto del totale
Passiamo adesso al mercato del lavoro
La Provincia di Milano mostra tassi di attività e di occupazione largamente al di sopra sia di Roma chiedi Napoli sia nella media nazionale e un tasso di disoccupazione giovanile molto ridotto
Da un altro lato da un altro punto di vista ancora il ruolo di principale centro economico di Milano trova con ferma nell'elevata percentuale di ricchezza prodotta a livello provinciale
Sia rispetto al totale nazionale per la precisione il dieci e tre per cento
Ed è significativo anche l'elevato valore aggiunto per abitante superiore a quello di Roma e Napoli sia per il Comune capoluogo sia per l'area urbana e per la Provincia
E sempre considerando il quadro nazionale per Milano si osserva anche una significativa quota di depositi bancari
E di misura perfino maggiore di impieghi sul totale italiano inoltre l'importanza di Milano
Come capitale finanziaria del Paese è testimoniata dalla presenza dalla Borsa italiana e dalla consistenza e diffusione di istituzioni finanziarie nel suo territorio
Abbiamo analizzato finora la Milano dell'economia delle imprese e del lavoro ricchezza indicatori bancari però il quaderno offre anche un quadro articolato di informazioni sulla Milano delle persone e vediamo
Innanzitutto la densità abitativa
A livello nazionale
Tra la Roma che ha una densità più bassa e Napoli che a quella più alta a Milano si colloca in una posizione intermedia anche se decisamente più
Bassa di quella di Barcellona
Sempre a proposito di popolazione è interessante considerare l'andamento nel tempo per capire come si è evoluta Milano negli ultimi cinquant'anni tradizionali censimenti Istat
Dicono che dal cinquantuno al ventennio cinquantuno settantuno gli abitanti sono cresciuti sia nel Comune che nella Reba né nella provincia mentre dal settantuno
La Provincia ha mantenuto una popolazione più o meno stabile
Mentre l'area del comune l'area urbana e quella del Comune più ristretta hanno visto il numero dei residenti diminuire se proiettiamo però
Le curve fino al due mila ventuno
Come si vede nei prossimi anni la popolazione continuerà a ridursi non solo nelle aree più centrali del del di quanto abbiamo tende a esaminato ma anche nella dimensione provinciale
Torniamo adesso una prospettiva di confronto internazionale e osserviamo la composizione della popolazione residente peretta e qui emergono chiaramente due elementi ambivalenti
E cioè Milano detiene la percentuale più alta di residenti sopra i sessantacinque anni e riscontra la percentuale più bassa di giovani sotto i quindici anni
Sempre a proposito di popolazione un dato particolarmente attuale e quello sulla presenza degli stranieri nelle nostre città
Milano
A livello nazionale né attrae più di Roma e Napoli ma a livello europeo
Ancora molta strada da fare per arrivare alle proporzioni delle città più internazionale come Amburgo e Monaco anche se probabilmente la qualità delle dinamiche di queste città
E da valutare
Un altro dato interessante tra i temi
Che propone il quaderno è quello relativo all'assistenza fornita dalle amministrazioni provinciali ad alcune categorie di cittadini
Abbiamo cercato di distillare alcuni dati anche se la massa chiaramente di difficile interpretazione vediamo innanzitutto chi sono gli utenti di questo tipo di servizio
In termini di assistiti e di Spesal l'attenzione si concentra soprattutto sull'infanzia e la maternità
E questo vale per tutte le tre province italiane Milano in particolare rivela la spesa complessiva più bassa a fronte di un numero più alto di assistiti
L'ultimo dato che sarebbe utile riteniamo evidenziare sempre parlando della Milano delle persone riguarda l'istruzione universitaria
E a questo proposito Milano si caratterizza per una grande ricchezza in termini di offerta con i suoi sette Atenei universitaria cui si sommano tra istituti di alta formazione artistica e musicale
In tutto le università milanesi assorbono una popolazione studentesca decisamente ampia se consideriamo un totale di centottantasette mila iscritti all'anno accademico due mila tre due mila e quattro
Potremmo spostare o l'attenzione sul contesto in cui sono insediate le in prese e i cittadini milanesi
Per cominciare diamo uno sguardo all'andamento nel tempo del mercato immobiliare
Questo grafico un po'confuso e non di lettura immediate perché analizza per ciascuna città ben quattro tipologie di zona ma sostanzialmente il dato sintetico che emerge e che rispetto a Roma Napoli il mercato residenziale milanese si distingue per tensioni più forti sui prezzi delle abitazioni
Ed in particolare la crescita dei prezzi del mercato immobiliare cittadino appare legata fra l'altro al fatto che nell'ultimo quinquennio
C'è stato un incremento ridotto dello stock di immobili residenziali che ha inevitabilmente influenzato l'Offerta
Al contrario la Provincia di Milano e l'area che registra l'incremento più significativo dello stock non residenziale
Passaggio veloce possiamo fare su un altro fattore interessante per avere un'idea del contesto insediativo e abitativo milanese quello della qualità ambientale
Ci ha lanciato oggi il sindaco una significativa uscita sul Corriere
Un dato relativo agli episodi acuti di inquinamento atmosferico mostra per il Comune di Milano una situazione piuttosto critica
Da questo punto di vista peraltro la città va detto sconta una localizzazione geografica una conformazione territoriale e conseguenti condizioni climatiche decisamente non favorevoli
Però al contrario bisogna dire che in raffronto nazionale in termini di raccolta e gestione dei rifiuti solidi urbani mette in luce una maggiore attenzione ambientale di Milano rispetto a Roma e Napoli
Un ulteriore aspetto che merita la nostra attenzione è quello delle infrastrutture e della mobilità
Che è un interessante terreno di confronto a livello internazionale se partiamo dalle infrastrutture aeroportuali e dal traffico aereo vediamo che gli indicatori pongono Milano al vertice del confronto europeo sia per il numero di passeggeri Bobby inventati sia per la complessiva accessibilità dell'area lo scalo di Malpensa movimenta da solo il quaranta per cento del traffico merci italiano al contrario per quel che concerne il sistema viario le soprattutto ferroviario come vediamo nella slide i dati sono meno positivi
Infine uno sguardo al futuro cioè alla Milano che cambia il più incisivo infine intervento di trasformazione che ha interessato la Milano degli ultimi anni è la realizzazione del polo fieristico Oro Pevero che ha coinvolto due milioni di metri quadri di territorio ha comportato importanti azioni anche sul piano infrastrutturale
Per garantire alla nuova struttura un'adeguata accessibilità
Però
Ancora più interessante il quadro complessivo e bisogna qui dire che Milano si trova in una fase di ritrovamento urbano cruciale per non dire storica che ne sta ridefinendo profondamente l'identità territoriale
Infatti accanto alla avvenuta realizzazione del nuovo polo fieristico sono già state avviate in qualche modo in qualche caso parzialmente parzialmente concluse alcune grandi opere
La l'operazione Santa Giulia a Montecity Rogoredo il processo CityLife per la trasformazione del polo interno della Fiera di Milano
L'intervento sulla Bicocca e più in generale i più rilevanti interventi di trasformazione in Progetto investendo una superficie di beni
Quasi dieci milioni di metri quadri che valgono circa il cinque per cento della superficie comunale
Il cinquantuno per cento
Degli edifici che saranno costruiti su queste su degli edifici chiedo scusa che saranno su questo costruiti su queste superfici saranno destinati a residenze il quarantatré a terziario questo conferma il trend che abbiamo visto analizzando la struttura economica e la restante sei per cento ad uso produttivo
Ecco naturalmente ho presentato solo alcuni flash
Ma già da questa lettura credo possiamo identificare alcuni punti di debolezza e alcuni punti di forza come sono usciti peraltro dagli interventi iniziali
Dei nostri relatori in prima battuta sicuramente possiamo annoverare fra i fattori più problematici l'elevata saturazione del territorio una qualità dell'ambiente
Non soddisfacente una costante diminuzione della popolazione residente la mobilità quotidiana che non è pienamente supportata dal sistema viario e ferroviario
Mentre dai punti di forza possiamo sicuramente a riconoscere un sistema a rete con eccellenze
Forti sul piano sanitario sul sistema sanitario finanziario fieristico e formativo una forte presenza ancora dell'industria manifatturiera a livello provinciale
Una solida struttura produttiva è una consistente terziarizzazione dell'economia un mercato del lavoro vivace una varietà dell'offerta formativa
Importante la presenza di alcune eccellenze come la Fiera la borsa e il ruolo di di è tu eri internazionale svolto dalla città il fatto che essa è il principale centro economico nazionale in termini di ricchezza prodotta
Oltre a registrare
La presenza di questi fattori per il futuro di Milano il quaderno evidenzia almeno due rischi e altrettante opportunità i dischi sono certamente connessi al ciclo immobiliare e all'investimento della popolazione
E all'India invecchiamento della popolazione
E le opportunità quelle che derivano dalle trasformazioni urbane in Progetto e in parte in atto e quelle legate alla capacità di Milano di essere centro di attrazione per la popolazione straniera credo che su questi materiali possiamo avviare fin da ora un dibattito interessante e tra poco avremo il piacere di ascoltare su questi temi le opinioni degli onorevoli Bruno Tabacci Antonio Panzeri
Due politici che conoscono bene la nostra realtà milanese però prima di avvio di invitarli a salire sul podio chiedo ai di scasso del successivo panel di raggiungermi al tavolo degli ospiti
Che animeranno il successivo palle di discussione quindi chiedo all'ingegnere imperiale a don Virginio Colmegna al professor Mazzotta e al dottor Rocca di raggiungermi
Abbiamo sorpreso dopo improvviso al Mazzotta con la costo punto articoli
Bioritmi
Comunque
L'anticipo
Dei nostri ospiti politici ci consentirà di recuperare la dobbiamo tempo pulp sobbalzata di raggiungerci perché
L'onorevole Tabacci che comunque ha voluto essere con noi nonostante l'emergenza le l'emergere di un impegno
Ha chiesto di anticipare il suo intervento che in questo gli diamo volentieri la parola io credo che tutti conoscono
L'onorevole Tabacci e presidente delle commi della commissione Attività produttive commercio e turismo della Camera è stato presidente della regione Lombardia è un politico di grande esperienza e profondo conoscitore del territorio di questa Regione io credo che potrà dirci
Quali elementi l'hanno stimolato di più in questa in questo quaderno quali occasioni da cogliere gli errori di a vita da evitare insomma aspettiamo stimoli come sempre
Dal grazie nei grazie a voi mi scuso ma alle Trade Center Berlusconi parla in aula e quindi sarà necessario garantire la presenza questo
Dovendo prendere un volo alle ore tredici ho chiesto di anticipare chiedo scusa
Partecipanti alla tavola rotonda che poi cercherò di seguire fin verso le ore dodici
Beh come ha già detto il professor Biggeri il lavoro che è stato fatto un lavoro molto apprezzabile consente una serie di confronti importanti con Milano e con Roma ma soprattutto con altre città significative
Dell'Europa Amburgo Barcellona Birmingham Viglione Mona contro l'altro con due di queste città
Collisione e con Barcellona
Si avviò negli anni ottanta il progetto dei quattro motori d'Europa bisognerebbe aggiungere solo Stoccarda
Per dire che già la propensione a confrontarci con dimensioni urbane territoriali
Di una certa qualità entrato pieno titolo nel nel modo di essere di prospettarsi di Milano e della Lombardia
Dei confronti emergono i dati che sono alla vostra attenzione
Mi preme di sottolineare alcuni punti importante
Su infrastrutture e mobilità che tra l'altro incidono pesantemente sulla qualità della vita dei cittadini
E anche sulle conseguenze della qualità dell'ambiente è stato ricordato il TAR l'intervista di oggi del sindaco di Milano e la preoccupazione in ordine alla qualità talvolta allarmante
Dell'aria che si respira e indubbiamente al di là della conformazione della città dell'area urbana milanese vi sono ritardi nella gestione di progetti infrastrutturali e che sono rimasti diciamo sulla carta per una numero eccessivo di anni
Voglio dire che avendo fatto io il presidente di questa Regione nell'ormai lontano ottantasette
Mi accompagnava il progetto della Pedemontana oltre ad altri a molti altri progetti che corrispondono esattamente alla alla quadro delle dei nostri ritardi infrastrutturali per cui se io credo diventa una consapevolezza comune quella di lavorare per recuperare questi ritardi e di porre quindi la questione infrastrutturale della mobilità al centro delle attenzioni del territorio
Mi pare che sia un'acquisizione di tutti e qui però c'è il problema di trovare necessario punto di equilibrio perché ogni cittadino di questa come di altre aree
Vede bene questi progetti quando si riferiscono alle aree che non lo riguardano appena lo toccano da vicino
La reazione non solo è istintiva ma diventò organizzata ciò comportato degli enormi ritardi come ritrascrivere questo por mente
è un problema di cultura e di consapevolezza collettiva il punto di equilibrio tra gli interessi generali e gli interessi particolari
è un tema di fondo e credo che milanesi che nella loro storia
Si sono dimostrati capaci di integrare sempre quote crescente di popolazioni che vivono dal di fuori dimostrando un'apertura culturale civile norme dovrebbero oggi porre al centro dell'attenzione
Il problema degli interessi generali perché talvolta noi li li perdiamo di vista immaginando che la difesa ancorché è giustificato da molte ragioni di qualche particolarismo
Serva meglio i destini di un territorio o di un'area come queste realtà non è così perché il mondo non si ferma e non ci aspetta e non abbiamo bisogno di anteporre gli interessi generali a quelli particolari
Della demografia della società delle sue caratteristiche è stato detto credo che poi c'è don Colmegna certo si dovrà avere grande attenzione alle opere di solidarietà
Che sono essenziali in una città che sa integrare e quindi legare le tematiche della immigrazione alle tematiche della difesa della persona umana mi sembrano cose
Di di grande rilievo di grande importanza che tra l'altro nell'area ambrosiana affondano le loro radici nei secoli andati hanno lasciato opere importante non solo di edificazione
Ma anche di tradizione culturale
E sociale credo che questo sia un filone da perseguire
E da organizzare in maniera efficiente perché le sofferenze non sono certo in diminuzione c'è un'area di marginalità e di degrado alla quale bisogna dedicare un'attenzione crescente ci sono poi dei punti di forza che debbono essere valorizzati con grande coraggio le trasformazioni urbanistiche che sono in atto sono di grande interesse mi pare che negli ultimi sei sette anni c'è la constatazione che la città di Milano nell'Area Metropolitana milanese diventata un grande cantiere
E che vi sono delle trasformazioni che incidono profondamente nel struttura urbanistica e territoriale non solo del Comune ma anche di tutte le aree vicine su questo secondo me bisogna in vista investire con grande coraggio e con grande determinazione aprendosi come è stato fatto anche la Cretti alla creatività
Il confronto con altre esperienza di altre città e credo che questo posso rappresentare per Milano più che per ogni altra località italiana e se a confronto anche con altre città europee
Un punto di grande distinzione è stato citato
Diciamo lo spostamento nell'area Rho-Pero della Fiera e le conseguenti riallocazione urbanistiche ma c'è tutta la politica delle aree ex diciamo fordista e quelle che facevano riferimento agli insediamenti industriali che permeava no il tessuto della città sono tantissime che hanno anche dei nomi importanti che hanno segnato tutta la tradizione dalla Milano operaia
Tutta questa condizione oggi è profondamente mutata e queste are diventano un punto di arricchimento urbanistico formidabile sul quale bisognerà pensare di guardare con grande attenzione
Pensando anche di costruirla in alto e non solo in orizzontale
E guardando poi alle aree periferiche come ad aree polmone atta a terreni
Diciamo da
Da articolare a parchi diciamo diciamo da da potenziare per costruire tutto attorno alla città di Milano un polmone organizzato e non solo un festival di zanzare che mette in condizioni la città di respirare meglio rispetto alla alla situazione nella quale si trova oggi
Ci sono dei dati riferiti al mercato immobiliare
Sui quali il commento richiamerebbe anche delle notazione di natura finanziaria che che forse non è il caso di riprendere oggi quello che follemente anche dalle vicende estive può emergere che c'è una c'è un interpretazione autenticamente positiva
Del funzioni immobiliare che quella di valorizzare territori di valorizzare ambienti di valorizzare aree che è molto diversa da quella meramente speculativa o finanziaria
Interessano molto di meno le scalate diciamo a operazioni che sono sulla carta rispetto invece ad una ad una visione immobiliare impositivo che tende a trasformare le città valorizzandole per questo io credo sì posso spezzare una lancia a favore di questo settore cioè immobiliarista immobiliarista quelli che hanno invece fatto parlare di loro i giornali hanno una visione diversa dall'edificare piuttosto mi pare che ci sia uno scambio che richiama il gioco del mondo
Del Monopoli
Concezione appunto molto diverso da quella dell'edificare e poi c'è e diciamo la vocazione più profonda
Della della città di come oggi
La città di Milano la funzione terziaria e soprattutto quella finanziaria Milano è la piazza più importante
Del nostro Paese in materia finanziaria ed è una delle piazze più importante d'Europa credo che questa sia una delle degli sbocchi sui quali incidere con maggiore determinazione
Con la consapevolezza di tutti
Ci sono dei segnali che sono venuti degli ultimi mesi che secondo me sono incoraggianti e stanno a dimostrare che Milano
Può diventare una delle capitali più importanti del sistema finanziario europeo
Diciamo che le questioni sulle quali
Vorrei richiamare l'attenzione diciamo che possono essere ricondotte alla ad esempio ruolo sempre più incisivo che la Consob va saputo rappresentare negli ultimi tempi chi di voi ha partecipato
All'assemblea annuale della Consob
Ha avuto la sensazione quest'anno di qualche fatto di novità di qualche maggiore coraggio
Lungo la strada impervia del raggiungimento di un obiettivo di trasparenza finanziaria dopo anni in cui gli scandali finanziari hanno pesantemente segnato il risparmio e colpito circa un milione di cittadini italiani
Il fatto che l'attività della Consob si sia contrassegnata anche con una serie di iniziative molto importanti
Cominciando da assumere anche provvedimenti lasci intendere che la via della trasparenza finanziaria è una via importante per dare tranquillità serenità risparmio e per dare prospettiva di accettabilità al mondo finanziario sull'insieme e l'altra è stato secondo me la brillante operazione condotto da UniCredit in Germania
Che dà il senso che il mondo finanziario italiano
Può essere cacciatore non solo preda se è intelligente e preparato
Se patrimonialmente attrezzato per assumere delle iniziative che sono alla sua portata e questo io lo metto in relazione alla stucchevole dibattito estivo
Che ha portato ad una finta difesa della italianità di alcuni istituti noi non abbiamo bisogno
Che Milano la Lombardia mangi non è l'Italia si chiudono in una difesa astratta di principi localistici al risparmiatore italiano in generale
Al risparmiatore europeo o all'investitore italiano ed europeo che guarda alla piazza milanese a quello lombarda o a quella italiana con l'interesse la domanda che si deve fare e questa ma voi interessa di più
Che sull'istituzione finanziaria o bancaria ci sia una bandierina italiana oppure che i servizi
Che rende quella istituzione siano efficienti si segnalano per la la congruità dei costi per la forza dalla concorrenza per la capacità di offrire un servizio in maniera competitiva che sia riconosciuto come tale io penso che la risposta si ovvia ecco perché ho ritenuto di indicare come l'operazione UniCredit va nella direzione Della virtù di qualcosa di positivo della internazionalizzazione dell'apertura che grandi gruppi italiani possono vera nei confronti della realtà europea rispetto ad una difesa astratta dalle italianità e che poi addirittura è stata inserita nell'aspetto della paternità che mi sembra una cosa che non non merita grande commenti poiché è l'operazione in UniCredit fa riferimento alla barriera e non a qualche
E non al Burkina Faso cioè a qualche magari oscuro territorio che meriterebbe ben altra attenzione dell'Africa
Se i bavaresi avessero risposto con la stessa logica quale sarebbe l'atteggiamento dei cittadini europei che tra l'altro avendo scelto
Di stare tutte nella stessa moneta hanno bisogno di aprire i loro mercati e loro attitudine economiche e finanziarie
Ora su queste cose Milano può dare un esempio può essere un esempio può rappresentare un punto di riferimento e il belga parla il confronto che lo si può fare con altre realtà come quelle che la ricerca suggerisce troverebbe degli elementi virtuosi importanti di grande forza anche mediatica capace di rappresentare
L'attrattività la tratta edita di una zona perché poi questo è importante la sua capacità di integrare speranze
Atto aspettative
Di arte di attirare attenzioni cioè di recuperare quel ruolo di centralità che certamente Milano sempre avuto nella storia ma che oggi secondo me o metterle in condizione di recuperare con ancora maggiore forza una sua centralità non solo in Italia ma anche in tutta Europa grazie
Grazie onorevole né chiederei adesso l'onorevole Antonio Panzeri che è un interlocutore storico della nostra associazione visto che è stato per lunghi anni segretario generale della cambia del lavoro di Milano
Chi di dirci qualche cosa le sue reazioni sul su questi dati grazie
Grazie grazie voi per l'invito buongiorno a tutti
Io penso che questo lavoro sia un un utile lavoro un punto di riferimento immagino un solo per adesso ma anche per i prossimi mesi
E penso anche che sia condivisibile un obiettivo cioè quello di lavorare perché Milano il suo territorio
Possa incamminarsi a un con ancor più determinazione per superare i capi tecnologici e infrastrutturali
E se mi è permesso anche per governare i processi che sono in corso di assicurare soprattutto linee di sviluppo economico e sociale oltre che civile all'altezza della sfida europea e di quella internazionale
Per questo ritengo utile una riflessione fra tutti gli attori io dirò la mia opinione
C'è innanzi tutto
Questo elemento è che è stato più volte affermato in questi anni
Che la dimensione metropolitana rappresenta per così dire la soglia minima che il mercato globale
Consente per governare innovazioni quantitativamente e qualitativamente rilevanti
E penso che Milano e il suo territorio ha tutte le caratteristiche per rispondere a questo
Le qualità strutturali sono evidenti
Ma io credo che ci siano anche ancora un po'di passi da compiere
Soprattutto per colmare un deficit culturale che fa esitare Milano dall'assumersi ruoli e responsabilità che sono insite nello svolgimento di un ruolo metropolitano
Vero e territoriale vero
La mia opinione è che occorre far maturare ancora con ancor più consapevolezza che la fase di passaggio all'economia globale
E l'evoluzione della stessa politica economica europea
Investe direttamente Milano imponendo una netta collocazione di campo non so se saremo tutti d'accordo su questo ma se subita corrisponderà in qualche modo ad un arretramento in posizione marginale rispetto alle aree più forti se volute guidata potrà io credo porre Milano tra le capitali dalla competizione tra i poli urbani d'Europa
Dico questo perché la mia opinione è che è del tutto inverosimile che lo spontaneo gioco del libero mercato conduca tale approda
Una prospettiva di sviluppo deve essere costruita con l'impegno convergente
Di un arco vasto e pluralista di forze politiche istituzionali economiche scientifiche sociali
Del resto negli anni trascorsi su questa mancata capacità di guardare oltre hanno pesato non solo fattori generali ma anche le difficoltà a dare una risposta chiara alle grandi trasformazioni che sono intervenute qui si riferiamo da alcuni dati
Ma è indubbio che noi ci siamo trovati di fronte in tutti questi anni ad una città ad un territorio che veniva a perdere quelle gerarchia e di comportamenti e di insediamenti che la società per la produzione industriale conferiva a questa città
E gli interessi che nella città si organizzano parlo di quelli grandi e collettivi a quelli individuali hanno perso chiarezza nelle prospettive
E si esprimono da diverso tempo e questo è un problema appunto non solo di interessi generali ma anche di classe votata al interesse generale
Classe dirigente
Queste si esprimono da diverso tempo in modo sempre più unilaterale
In qualche modo al di qua di appunto di questa visione generale
E tutto questo rischia di provocare
Diciamo così contraddizioni sociali economiche culturali che rischiano di essere poi alla fine poco governabili allora la prima cosa che mi appare utile da fare
Guardando questi dati ascoltando la discussione è quella di tentare di saper delineare una prospettiva capace di saldare per Milano il suo ruolo competitivo su scala internazionale ad una migliore qualità urbana per la vita dei suoi cittadini e sta qui il compromesso vero che bisogna creare nei prossimi tempi
Milano si è visto a tutte le risorse e le potenzialità sono i dati dieci per cento la ricchezza nazionale continua a essere di gran lunga la città più industrializzate del Paese detiene una presenza
Del terrebbe al terziario invidiabile
Ora però perché tutti questi dati possono fissarsi come fa solo da fattore di sviluppo duraturo io credo che sia indispensabile che si determinano alcune precondizioni
Senza le quali è inevitabile che si produca una lenta e costante erosione del ruolo
Queste precondizioni io penso
Ovviamente di anche le novità ma
Proprio perché c'è una forza necessarie bisogna spingere in questa direzione un adeguato livello infrastrutturale che sia di supporto alle politiche economiche territoriali industriali e di ammodernamento dall'apparato produttivo
Un uso e un Governo diverso del territorio che permettono la coerenza tra armonico sviluppo urbano e ambiente economico complessivo
Un innalzamento diciamo così della qualità del tessuto economico e sociale del territorio
E i compiti che in qualche modo stanno davanti a tutti gli attori a tutti i soggetti sono per così e non semplice
E si tratta insieme di colmare qualche ritardo enorme che certi perché già oggi processi che stanno venendo hanno rilevanti ricadute sia sul terreno sociale
Sia quello della convivenza urbana diciamo così
Lo dico in modo molto schematico non ha io vedo con molta preoccupazione alcuni dati che vi sono inclusi in questa ricerca
E che richiamo nel futuro il destino di questa area urbana e del territorio
Sono preoccupato dei cambiamenti demografici che sono in corso dal fatto che questa è una città dove c'è una presenza esterna per fortuna voglio dire ma comunque estesi di ultrasessantacinquenni
D'un invecchiamento dalla popolazione che è un problema molto serio perché richiamerà anche l'asilo esigenza localmente territorialmente di avere innovative politiche di una insomma
C'è un terreno c'è un altro dato
Che segna con sede Paulette se e forza ma anche debolezze la composizione dalla struttura dell'impresa
L'abbiamo più del novanta per cento di imprese che è rappresentata dal mutata in una classe di ampiezza che va da uno a nove dipendenti
è un problema serio dal punto di vista dalla competitività soprattutto nella definizione di economie di scala
C'è una carenza delle infrastrutture
Materiali e immateriali
Si discute molto in Europa tra queste la strategia di Lisbona dell'innovazione
Non c'è dubbio però proviamo a immaginare cosa significa ad esempio il fatto che Milano che pure ha un circuito universitario eccellente che fosse va ammesso che in Rete che forse fa più internazionalizzato di quanto già lo è
Ma Milano il settanta per cento dei laureati svolge un'attività diversa dall'oggetto dei propri studi e Milano ha anche il primato della città con il più alto tasso di occupazione intellettuale precaria
Bisogna porvi rimedio se vogliamo in qualche modo collegare questo aspetto dell'eccellenza e dello sviluppo effettivo dell'innovazione della qualità
E bisogna fare no cosa molto serio penso che sia importante il progetto dalla Fiera
Penso che sia importante quello che sta iniziando in queste ore del progetto Garibaldi Repubblica bisogna spingere su quella l'acceleratore in quella direzione
E bisogna creare in qualche modo le condizioni perché si sblocchi anche levi la vicenda diciamo così delle politiche della mobilità infrastrutturale
Ha ragione Tabacci nel Pd ci troviamo di fronte ad una cosa antichissima Guanda e non possiamo più permetterci il lusso di avere un magari utilizziamo anche gli strumenti e le possibilità che possono venire a questa discussione sul corridoio cinque insomma
Ma l'idea cioè e dobbiamo riprogrammare la mobilità perché la vecchia mobilità è tarata sulle vecchi polli for visti Torino con la sua cintura Milano grosso cintura Mestre colosso sintomi mentre invece lo sviluppo avuto altri
Altre direzioni che noi diamo un compito essenziale perché non ha bisogno di dirlo in questa sede l'assenza di una politica adeguata di mobilità non solo danneggia le persone ma danneggia anche la competitività del sistema delle imprese e tutto questo io credo arrivo al fine impone un disegno programmatico la definizione di di di solidi punti di riferimento sul cambiamento dalla città sul suo territorio sul senso tempi
E modi anche per la mutazione urbani
Faccio una domanda
Ronchi al Pandette poi ci sarà insomma
Ha senso parlare io credo allora guardando questi dati anche raffronto con altre realtà internazionali
Parlare di
Vocazione terminando cioè l'identificazione c'è l'identità come la costruiamo quale vocazione diamo a questa città
Perché se vedo quanto è avvenuto in questi anni Francoforte ha rilanciato l'economia locale a seguito dei processi di deindustrializzazione Monaco è diventato un punto economico nevralgico per il dialogo Est-Ovest
Lione è un nodo infrastrutturale strategico nell'Europa Barcellona utilizzato le Olimpiadi del novantadue tanti anni fa e ha rigirato praticamente tutta la città
Pur avendo parametri molto più basse rispetto a quelli di Milano del suo territorio ecco io dico che Milano ha a tutto e hanno e anni
E il problema di rispondere alle aspirazioni di tipo europeo verso cui giustamente la città attende c'è tutto e noi dobbiamo saperlo affrontare il Sud dove impostiamo soprattutto l'idea di identità perché penso che la città forte la città regione l'area metropolitana si costruisce qui il territorio l'innovazione e l'eccellenza se giriamo tutti gli attori verso una
Determinato direzione
Non so se c'è consapevolezza in tutto questo
Ma ne pare che
Per ottenere questi risultati serve una visibile e condivisa strategia urbana e territoriale
E serve anche un frutto del frutto di un lavoro organizzato che investe l'iniziativa politica lo studio l'elaborazione e la proposta di coinvolgimenti diversi attori
La domanda che faccio non è retorica Milano è pronta a tutto questo
Teoricamente penso di sì praticamente ho qualche dubbio che sia pronta a tutto questo
Non vedo alternative ma bisogna lavorare in questa direzione e ci sono alcuni temi che lascio
Volentieri alla discussione che sono non sono fuori dal contesto io le chiamo infrastrutture immateriali necessari per poter realizzare gli obiettivi di cui noi abbiamo assolutamente bisogno del primo non non c'è dubbio ripetono in tanti ma è una questione la fiducia
La fiducia nel lavorare in una determinata direzione
La seconda serve una classe dirigente da uso l'uso non sto parlando solo dalla politica ma lo dico in senso lato dedita all'interesse generale
Serve una responsabilità dei diversi soggetti per tentare di risalire anche momenti di difficoltà forte che ci sono non solo a livello nazionale ma direi anche dal punto di vista locale territoriale
Se mi è permesso in questa sede anche
Quindi e neppure del mio passato serve qualche sforzo in più anche da parte delle parti sociali
Perché parlo del al punto che sta nazionale e locale insomma al di là della dell'autonomia che ognuno deve avere ma lo finito un po'il tempo delle rivendicazioni della denuncia dalla messa in campo di aspettative uscire un po'dalle fasi protocollari in cui sono contenti tutti di aver firmato qualcosa
Dove va bene a tutti fare che si parli di crescita e di competitività ma il tema centrale oggettivamente centrale come si attivano coerentemente tutti i soggetti perché poi si raggiunga questo obiettivo
Il vice un caccia un una distanza enorme che va che fa che va colmata ripeto non ci sono alternative io penso che occorre lavorare sul medio-lungo periodo non c'è dubbio perché non possiamo fare altro sostanzialmente ma i dati che sono stati presentati in qualche modo ci invitano a dire che occorre tentare di lavorare anche un po'diversamente
Avendo due requisiti spalle larghe perché serve molta solidarietà questa e anche regia lunga perché ne dobbiamo pensare alle cose che devono essere fatte per il territorio vi ringrazio
Grazie
Beh sono riemersi poi tutti i temi che sono già erano stati impostati dai con le infrastrutture la marginalità
Di alcune aree i temi della ragguagli ficca azione la vocazione finanziaria della città e mi pare anche questo tema della coesione della classe dirigente che citava Panzeri da ultimo o tema che si riallaccia bene ad alcuni temi che la nostra presidenti poi richiama spesso
Solo una risposta visto che Panzeri si è messo per un secondo a fare di nuovo sindacalista sforzo sforzo in più da parte delle parti sociali prendiamo atto che le parti sociali non è una sola minor sforzo in più sarà da tutte le parti sociali dette toccava
Il primo toccava grazie per l'intervento è stato di grande livello
Io passerei la parola
Al nostro vicepresidente
Tali
Mi sembra buffo presentarlo specie purché in questa sede presentare Gian Francesco Imperiali veramente buffo ma credo che possa intervenire però mi sembra giusto
Anche oltre che per il fatto che vice presidente dell'associazione è anche presidente di ANIE anche per la sua esperienza specifica di Nenè genere di è una grande multinazionale che a Milano era di carta da anni
E quindi a una ulteriore motivo di
Incremento grazie
Sì ti ringrazio della presentazione della veste plurima
Ma direi forse l'aspetto più buffo
Peculiare il fatto che la multinazionale che rappresento credo che come caso più unico che raro addirittura due stazioni della metropolitana che hanno il nome di due aziende storiche che fan parte del gruppo parlo di l'odio che Lodi Tibet Sesto Marelli e credo che siamo l'unica azienda che era due stazioni della metropolitana che richiamano le aziende storiche che fan parte del gruppo
Per passare a la alle considerazioni sul sul quaderno
E io credo che dall'insieme dei dati e delle informazioni contenute nel quaderno stesso che è stato presentato questa mattina ere che sono state riassunti dal tuo intervento emergono una serie di considerazioni e spunti particolarmente utili per un'associazione di imprenditori che fa della propria dimensione territoriale un fondamentale elemento di identità
Da questo punto di vista un primo elemento che emerge con forza e la demarcazione sempre meno netta tra Milano e la sua provincia
I fenomeni di carattere economico sociale e territoriale degli ultimi vent'anni coinvolgono un soggetto il cui confini non coincidono più da tempo con quelli amministrativi
Banalizzando si può affermare che le dinamiche economiche e sociali hanno sopperito alla modesta estensione territoriale del Comune di Milano se lo si confronta ad altri Comuni prendo Roma per esempio dove l'estensione territoriale
Enorme soprattutto relativamente a quella che è l'estensione della provincia di Roma stessa
Le considerazioni attorno allo sviluppo economico sociale e ambientale di Milano
Devono pertanto tener conto di questo ambito allargato caratterizzato da reti di relazioni fitte complesse e articolate
Dalla geografia variabile che coinvolge l'intero territorio provinciale e spesso parti di territorio molto più ampia
Più in generale stili di vita e comportamenti individuali e collettivi in continuo cambiamento opportunità inedite offerte dall'innovazione ma anche nuovi nodi da sciogliere
Hanno trasformato il mondo della produzione e quello del consumo con importanti ricadute territoriali che emergono chiaramente dalla lettura del quaderno e sulle quali vorrei brevemente soffermarmi
Il modello di sviluppo entro cui si sta muovendo Milano rispetta ciò che è avvenuto in molte altre città europee
Fino agli anni settanta e ottanta la fabbrica rappresentava il primo il principio ordinatore fondamentale anche del nostro territorio
C'erano i grandi insediamenti produttivi che determinavano
La presenza conseguente delle infrastrutture la localizzazione della residenza gli spostamenti sul territorio e la definizione di molte caratteristiche e comportamenti sociali
Poi subito dopo quegli anni è cominciata una profonda trasformazione del tessuto industriale esistente che la cosiddetta rivoluzione digitale ha letteralmente fatto esploderà
L'elemento caratterizzante del nostro territorio e allora diventato quello dei grandi vuoti corrispondenti alle aree dismesse
In questi ultimi anni poi stiamo addirittura entrando in una nuova fase
Gli insediamenti più significativi dell'aria milanese in particolare coincidono ormai con le strutture che sostengono l'economia dei servizi
E quella che è stata definita da alcuni sociologi la città dei consumatori
Peraltro questo è confermato da uno dei dati che ci mostrava il dottor Polli del fatto che a Milano
Il numero di a detti è superiore al numero dei residenti per cui è una città che viene consumata tutti i giorni da quelli che vengono dalla dalla Provincia o comunque dalla dall'area metropolitana allargata
Per cui la città si sta riorganizzando lungo direttrici di sviluppo sia fisiche sia relativi sia relative ai settori delle attività economiche che spesso oltrepassano i confini del coro del territorio metropolitano
L'area milanese anche grazie al suo policentrismo e al suo diffuso tessuto industriale e imprenditoriale
è il luogo entro cui si stanno ridistribuendo unità produttive grandi insediamenti di servizio come il polo esterno dalla Fiera già citato
Che si qualificano come i nuovi elementi coordinatori del territorio
L'immagine territoriale i significati abbinati al binomio centro-periferia
Sono evidentemente scardinati dalle trasformazioni che con un processo di progressiva accelerazione negli ultimi nel corso degli ultimi dieci anni hanno coinvolto in modo analogo Milano e la sua area per fare un esempio paradigmatico l'apertura dell'hard in Malpensa sta all'Area Vasta milanese che in questo caso eccede anche i confini provinciali come il nuovo polo esterno della Fiera di Rho Pero Stam Milano
Nuovi centri urbani territoriali stanno spostando letteralmente baricentri modificando flussi di attività persone cose cambiando sistemi di interessi e di valori
All'interno del quaderno questo cambiamento di identità è particolarmente evidente se si osserva la carta delle trasformazioni urbanistiche
In corso a Milano lungo i margini dei confini comunali fintanto che ripeto qualcosa detto anche dai due interventi di degli onorevoli Tabacci e Panzeri fintanto che bisognerà considerare questo limite comunale come un parametro con cui confrontarsi perché diventa sempre più solamente un aspetto amministrativo
Comunque e lungo i margini del coro dei confini comunali si stanno realizzando nuovi pezzi di città al cui interno sono insediate funzioni considerate centrali e strategiche
Oltre al polo fieristico Esterno Bicocca e Santa Giulia sono due operazione di particolare rilevanza
Così come più internamente alla città Progetti quali CityLife la Città della Moda Porta vittoria che tutte quante trasformeranno radicalmente il profilo dalla città
In sintesi possiamo dire che Milano è passata da uno sviluppo economico basato sull'impresa manufatturiera a un sistema di attività molto più complesso
Il quale da un lato allarga la propria dimensione su un territorio molto più vasto e se così si può dire a Geometri a variabile rispetto al passato
Ma che ha bisogno naturalmente di un supporto molto più forte sia in termini di qualità dell'offerta territoriale complessiva sia più specificatamente in termini infrastrutturali includendo nelle infrastrutture anche quelle immateriali
Questo sistema di attività come dicevo molto più complesso si riflette in una composizione economica e sociale anch'essa nuova
Condizionata dallo sviluppo delle nuove professioni collegate a quella che ormai tutti definiamo la società della conoscenza
L'insieme dei fattori messi in luce dal quaderno rende l'area milanese un contesto estremamente favorevole allo sviluppo delle imprese
Per quelle che già vi si sono insediate e per quelle alla ricerca di una localizzazione adeguata
Le imprese tuttavia per sopravvivere in un mercato altamente concorrenziale
Devono poter contare su un insieme di condizioni tali da potenziare e qualificare ulteriormente i fattori di competitività del contesto
Territoriale in cui operano
Dal punto di vista territoriale per un imprenditore
Le priorità tra questi fattori di competitività che abbiamo cercato di individuare sono sette l'accesso ad un sistema di trasporti moderno sia in termini di Rete degli scambi e delle comunicazioni continentale tra sconti mentali sia in termini di fluidità ed efficienza del sistema infrastrutturale nazionale e locale
La possibilità di trovare localizzazioni adeguate in tempi compatibili con le esigenze del mercato
Anche per le produzioni a maggior valore aggiunto e o di carattere fortemente innovativo
Un sistema amministrativo efficiente rispetto a quello che ancora oggi rappresenta una delle riserve maggiori per gli investitori esteri nei confronti non solo di Milano ma dell'intero Paese
A proposito sistema amministrativo
Mi piace ricordare quello che io spesso dico nel caso delle multinazionali le multinazionali investono in Italia solamente se sono già presenti in Italia e hanno imparato a convivere con la burocrazia italiana se devono investire in Italia infatti lo si rileva dalla bassissimo
Livello delle delle investimenti diretti esteri se devono venire per la prima volta in Italia non ci vengono perché si spaventano per il sistema amministrativo e burocratico italiano
Tornando alle priorità che stavo elencando c'è la riqualificazione rivitalizzazione dei territori più degradati si tratti di aree pregiate nei centri urbani o di aree periferiche ancora considerate marginali
Una qualità della vita elevata fattore di crescente importanza per attrarre risorse umane di eccellenza per loro natura tendenzialmente mobili investimenti esteri qualificati come dicevo poc'anzi
La diffusione rafforzamento di forze di forme di partnership tra i diversi attori pubblici e privati che operano sul territorio per valorizzare le sinergie esistenti e per affrontare le principali criticità
E infine il consolidamento di un'immagine positiva e attraente del territorio nei confronti dei diversi target di riferimento imprese nazionali ed estere investitori istituzionali e via discorrendo
Credo che forse questo aspetto Lourdes ultimo aspetto l'immagine positiva trenta del territorio è quella di che forse si sia l'aspetto più soft ma sul quale bisogna lavorare di più cercare di vendere il nostro territorio in maniera un po'più convinta
Rispetto a tutti questi elementi che ho citato l'aria mila nell'area milanese presenta alcune indiscutibili punti di debolezza
Che rendono più complesso governarle efficacemente e valorizzarla da un punto di vista economico e territoriale un primo problema di ordine strutturale
E la nota carenza di un sistema di tra dei trasporti e della mobilità su scala regionale adeguato alle esigenze attuali e future del sistema produttivo e sociale
Con i conseguenti ingenti costi economici e sociali legati alla sempre più grave congestione che affligge l'intera area metropolitana
Su questo punto non posso che ribadire con forza la richiesta che l'intero mondo produttivo
Indirizza ormai da decenni ai decisori pubblici quella di realizzare senza indugi le opere senza le quali l'intero sistema economico lombardo
Rischia di soffocare nel breve volgere di qualche anno
E purtroppo come ricordava peraltro onorevole Tabacci le problematiche infrastrutturali somigliano a un fiume carsico che affiora solo in qualche momento
Ma è ben vigoroso anche quando non lo si vede il caso della Pedemontana o di altri episodi
Che noi vi diciamo di progetti infrastrutturali lo dimostrano se ne parla ogni sei mesi ogni anno e però di fatto i problemi poi dopo sono sempre gli stessi
Altri due modi importanti che impediscono a mio parere un pieno sviluppo delle potenzialità di quest'area metropolitana sono poi il forte cambiamento in atto a Milano sul territorio dalla Provincia dal punto di vista territoriale produttivo e sociale
Che richiede un livello di cooperazione tra i diversi attori istituzionali economici e sociali vorrei aggiungere molto maggiore di quella manifestata in questi ultimi decenni e poi la crescente necessità di integrazione di comunità che abitano la metropoli ed esprimono bisogni diversi sotto il profilo culturale economico sociale e anche generazionale
Per far solo due esempi
Ma basti pensare alle esigenze poste del significativi flussi di immigrazione degli ultimi quindici anni o a quelle espresse dai quasi duecento mila studenti Università di Milano
Da un punto di vista della promozione di Milano
La complessità crescente e la rapidissima evoluzione dei fenomeni da governare sono i due elementi che rendono di fatto più difficile cogliere e quindi valorizzare l'identità e l'essenza stessa del prodotto Milano
La capacità di leggere anticipare e governare i tanti cambiamenti che l'aria milanese sta attraversando
E quindi il presupposto per qualunque azione rivolta a realizzare concretamente un momento un modello di sviluppo sostenibile da un punto di vista economico sociale e ambientale
E per questo motivo riteniamo ritengo che sia fondamentale poter contare su due importanti pilastri un governo del territorio indirizzato verso uno sviluppo qualitativo e dinamico
In grado di far fronte alle sfide che dobbiamo e vogliamo affrontare e di mantenere così il vantaggio competitivo dell'essere Milano
E dall'altra parte un approccio ai problemi di livello metropolitano attraverso politiche di riqualificazione e sviluppo del territorio
Fondate su accordi e collaborazioni tra più amministrazioni e tra queste e gli operatori privati
In questo quadro il confronto tra competenze ed esperienze diverse diventa fondamentale
Questo significa mettere in gioco nello sviluppo territoriale attori e di interessi economici e sociali diverse diversi categorie economiche
Agenzie di sviluppo locale università fondazioni bancarie rappresentanti del terzo settore e via dicendo
Con il duplice obiettivo di passare da un approccio settoriale ad un approccio integrato e problemi
E di far crescere fra questi attori e le amministrazioni locali una stabile rete di relazioni partenariati lì in grado di trattare in modo efficace la complessità dei problemi posti dal territorio
Si tratta dunque di pensare allo sviluppo territoriale di Milano e dell'area milanese in modo innovativo
Che riesca a tradursi in azione sul territorio
Capaci di rispondere ai bisogni dei cittadini e delle attività produttive locali in termini di infrastrutture servizi formazione qualità della vita opportunità
Sostenendo rilanciando le prove le potenzialità presenti sul territorio
In particolare s'serve un efficace azione di marketing territoriale
Che dovrebbe avere come obiettivi la promozione dell'immagine dell'area milanese in ambito sia nazionale che internazionale rendendo visibili presso gli investitori e il grande pubblico i numerosi fattori di eccellenza già presenti
Lo svolgimento di attività di investment una Rete in stimolando l'attrazione di investimenti sia produttivi che finanziari e flussi di risorse nell'area milanese
Infine la realizzazione di attività di investment assistance e after che con l'obiettivo di assistere gli investitori nelle procedure amministrative in fase di insediamento e nelle fasi successive
A questo punto fatta la diagnosi è indicata anche quella che potrebbe essere la terapia forse val la pena di rapportare quest'ultima la terapia al contributo che può dare Assolombarda
E in questo scenario infatti va considerato che anche il ruolo delle associazioni imprenditoriali sta evolvendo
Impegnate attivamente nel fornire il proprio supporto e contributo alla definizione delle strategie di sviluppo del territorio e nel migliorarne la capacità competitiva
L'attività di Assolombarda sul territorio e per questo molto articolata per fare solo alcuni esempi nei mesi scorsi sono stati siglati protocolli d'intesa con diverse amministrazioni comunali della provincia
Vengono monitorati e supportati processi di stesura e attuazione di strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica
Di innovazione amministra amministrativa e di semplificazione legislativa sono in corso numerose attività sul tema delle infrastrutture della mobilità
Così come viene curata anche la formazione delle singole imprese alla gestione della logistica e del patrimonio immobiliare
Infine all'interno dell'associazione vi è un organismo composto da imprenditori che si occupa specificatamente dei rapporti col territorio e dell'organizzazione regionale
In sintesi
Si tratta di un complesso di attività che aspirano a consolidare il ruolo di Assolombarda come soggetto attivo delle spoglie etiche di sviluppo economico sociale e territoriale di Milano
E della sua aria metropolitane
Molte di queste attività hanno un forte contenuto di sperimentazione
Tutte sono finalizzate al miglioramento del rapporto tra le imprese milanesi e il territorio in cui operano e alla valorizzazione delle innumerevoli potenzialità che questa città
Pur con i punti di debolezza a cui accennavo poc'anzi
Comunque questa città ancora offre delle innumerevoli potenzialità a coloro che intendono continuare a farne una realtà metropolitana di riferimento a livello nazionale ed europeo
E per citare in conclusione il professor Mora Marco
I milanesi o i milanesi di adozione come mi sono sempre stati degli innovatori per cui bisogna proseguire su questa strada dell'innovazione anche nel rapporto con il territorio di tutta l'area del milanese grazie
Grazie San Francesco e chiederei ora don Colmegna
Qualche considerazione Colmegna
è stato per anni direttore della Caritas ambrosiana
Quindi le sue considerazione nascono sicuramente da un'esperienza di vita prima che professionale credo che sia un grande esperto dell'alta secreto so che un grande esperta dell'altra faccia
Di questa realtà che si intreccia anche direi con gli aspetti di flusso o anche del mondo anche di persone che investono la città di Milano e che comunque sono una grande opportunità
Milano oltre che un problema di ordine grazie
Sì io ringrazio anche perché
La riflessione attorno alla città all'area metropolitana partendo da una riflessione da una condivisione anche con le situazioni che impropriamente vengono dette di marginalità o comunque di povertà interpella fortemente lo sviluppo
Mi piace introdurre questa riflessione proprio ricordando quando il cardinal Martini al Comune di Milano proprio quando lanciava la casa dalla carità ha collocato questa riflessione
Dico sempre che l'ha collocata non nel capitolo dopo lui ha trattato su Milano i poveri ma nel capitolo precedente che parla della città a misura di sguardo
Dove cito le sue parole invece proprio in forza della sua complessità localizzata
La città permette tutta una serie di relazioni condotte sotto lo sguardo e a misura di sguardo
E quindi esposte ravvicinato controllo etico e consente all'uomo di affinare tutte le sue capacità
Essa infatti sempre meno un territorio con caratteristiche peculiari è sempre più un mini Stato dove si agitano tutti i problemi dell'umana
E perciò palestra di costruzione politica generale ed esaltazione della politica come attività etica architettonica e in più
Ha dalla sua il vantaggio di una tradizione di identità propria c'era in particolare Milano nel suo ruolo del lavoro
Dell'organizzazione amministrativa e di servizi di un raccordo tra religione e strutture formative caritatevoli che la rendono luogo facilmente riconoscibile da chi
I sopraggiunge e in questo contesto consegnava questa esperienza di Casa della Carità come questo tipo di passaggio di riletture io sarò evidentemente avendo accolto e guardando proprio l'esperienza
Cercherò proprio di cogliere alcune dinamiche che intravvedono a questo livello dando però soprattutto il fatto di alcuni orientamenti e lo farò con linguaggio anche di persone che stanno riflettendo fortemente dove noi ci rendiamo conto che la città è una città che rischia di essere ansiose impaurita
Regard morendo ha giustamente quando riflette sullo sviluppo anche
Planetario della complessità
Dice sempre di più che rischiamo di vedere una comunità di destino segnata dal difendersi
Perché tutti ci dobbiamo sempre più interpellare dobbiamo sapere chi siamo che cosa ci stia capitando dove si nasconde la minaccia che dobbiamo cercare di individuare con chiarezza
è evidente cioè che la sfida che la povertà pone con i suoi colti con le sue letture anche complesse pone una sfida lo sviluppo
Poi una lunga una sfida la qualità dello sviluppo e ha come si organizza la città la città metropolitane come si vive il rapporto tra quotidiano capacità di impresa e di sviluppo e capacità anche di attrezzatura culturale
Quelle infrastrutture immateriali che prima venivano citate sono fondamentali
è chiaro che se permane una visione sostanzialmente assistenzialistica
O al massimo testimoniale ma separata da questa logica dello sviluppo noi avremo invece un affrontare continuamente le emergenze in quella dimensione che poi viene consegnata ha una debolezza anche di comunicazione massmediatica per cui sembra quasi che ci si concentri su problemi dove l'attenzione fatta nel dichiararli nel prendere posizione con la tanta attenzione di lasciarli così come sono
Perché questi diventano il dente mente riserva di consenso da una parte o dall'altra senza quel pragmatismo operoso che della nostra tradizione che ci permette di dente mente di inserirsi leader come risolvere i problemi
Credo che questa sia un ritardo straordinario che pone sempre di più un'emergenza e la rende quasi emergenza la coltiva come emergenza
Ed allora una delle sfide che cercherò di raccogliere anche dall'esperienza che individuiamo poi le indicazioni anche quantitative dell'abitare metropolitano io continuano a insistere sull'abitare metropolitano perché se cioè delle persone che non capiscono più i confini se non i tre son quelli che operano evidentemente anche dentro la quotidianità le attenzioni le solidarietà
Che non riescono più a ragionare in termini Città di Milano ma di area metropolitana e quindi non c'è più neanche un passaggio che fa ritardare questa riflessione che già anticipata rispetto allo sviluppo del resto
Non troviamo nessuna lettura della povertà che non sia trasversale quindi solo affrontandolo in termini di governo di Governance dell'area metropolitana riusciamo evidentemente la Frontera
Però alcuni passaggi che Dante mente sono legati anche all'esperienza ma pongono evidentemente alcune riflessioni che sono di categoria culturale
Il primo è che proprio per affrontare l'emergenza bisogna riscoprire la categoria dell'eccellenza
Dei progetti di eccellenza
E non semplicemente
Dei progetti stiracchiato e quindi a questo livello la sfida dalla povertà pone un'attrezzatura di risposta dal problema
Degli anziani al problema della qualità della vita al problema
Della a tutti i livelli che ci sono al problema dell'immigrazione al problema dell'infanzia pone evidentemente i problemi di qualità che sono progetti di eccellenza è l'eccellenza che deve qualificare una città anche a questo livello
E non semplicemente invece quel ritardo enorme dal punto di vista di categoria culturale che si traduce magari nel buonismo o nel tradurlo semplicemente come emergenza assistenzialistiche
E questo lo avvertono proprio coloro che da tempo lavorano con categorie culturali attrezzate e che hanno bisogno di progetti di eccellenza non soltanto testimoniali ma strutturali
E su qui allora il tema della qualità delle politiche sociali ridotte non come politiche di emergenza come politiche
Assistenzialistiche ma politiche di sviluppo credo che sia decisivo proprio anche in una cultura
Che deve fare dello sviluppo della comunità locale della coesione della comunità locale uno degli elementi decisivi per creare anche quella cultura di impresa che poi è fondamentale in termini anche quantitativi
La seconda categoria che noi abbiamo avvertito sempre di più decisiva anche di chi è sfidato dalla povertà dei suoi volti dal modo di fare linguaggio anche di comunicazione perché questo è trasversale che del modo con il quale si comunica
C'è un grosso ritardo in termini di comunicazione su come si affronta il tema della comunicazione della povertà
Dal punto di vista massmediatico ma anche da polista della comunicazione c'è un ritardo di comprensione che è evidentemente un dislivello da colmare
Proprio per evitare di East stare nella strettoia emergenziali stavo testimoniale perché questo non è più possibile in questo tipo di sviluppo
Perché lo sviluppo è come si dice anche tutte le riflessioni e globale entra dentro nelle categorie non c'è più il povero che attende di accedere a livello dello sviluppo ha dentro tutte le sue categorie di sviluppo di di comunità quali c'è un'omogeneizzazione che chiede evidentemente delle attrezzature e delle capacità di intervento estremamente diverso
Seconda categoria che io credo estremamente importante quello della complessità
Evidentemente se la complessità è una categoria dei saperi interdisciplinari dalla produzione di senso ma anche dalla produzione di sviluppo a tutti i livelli è quella che evidentemente dentro in questa globalizzazione che assume il locale anche come elemento fondamentale è chiaro che la sfida la povertà una sfida complessa
Non aspira sempre e che ha bisogno di categorie semplificatoria e semplicemente dichiarate senza attrezzatura lo dico con una battuta e chi mi conosce sa che ho tolto uso questo linguaggio un po'provocatorio
Però ho visto che sulle politiche sociali possono occuparsi tutti
Quasi che perché le competenze contano apparentemente poco conta una buona immagine quasi che fosse possibile intervenire senza un forte livello di comunicazione di interazione
Mentre questo livello proprio della sua categoria della complessità del fenomeno migratorio in casa dalla carità in questi dieci mesi di ospitalità ho incontrato quarantadue nazionalità do un dato evidentemente insieme
A tutti gli incroci è chiaro che c'è una già di una categoria anche culturale complessa di articolazione che evidentemente offerto adesso l'offerta un sapere multidisciplinare abbiamo frontale alto lo sviluppo dell'informazione dello sviluppo tecnologico molto di più di quello che si pensa la categoria della complessità è una goduria che deve riguardare anche la povertà che multifattoriale
C'è la povertà relazionale la porta quantitativa
Riguarda le categorie sociali in un'ottica di interscambio dente mente più forte di quello che riguarda come occuparci dei propri anziani che abbiamo in casa e questo riguarda l'imprenditore come riguarda anche gli altri e quindi entro nel tessuto delle relazioni e una debolezza poi incide profondamente sulla capacità di costruire anche capacità dirigenziali
In questo livello allora voi capite che l'altra categoria e queste è una sfida che io lancio qui è che avverto esco alla quale anche per la traiettoria indicata da chi ma affidato alla Casa della Carità
E comprendere profondamente che la lotta alla povertà e la qualità dello sviluppo fanno parte delle due facce della stessa medaglia
Non si parla in termini separati qui si connette una visione dalla responsabilità sociale d'impresa in un certo modo un certo riflessione sul tema della solidarietà in termini di sviluppo
Dobbiamo assolutamente sforzarci perché poi se non ritorna come immagino evidentemente di riserva che serve per il consenso che poi però è breve capire che la povertà è profondamente intrecciata nello sviluppo
Non possiamo pensare a una cultura di approccio alla povertà come sfida essere sfidati dalla povertà senza avere delle categorie di sviluppo qualitativo e quantitativo
Questa è la dimensione che ha un grosso ritardo culturale che direi che è trasversale
E quindi va recuperato assolutamente questo gatto tra cultura assistenzialistica pianista pietistico giacché di solito viene affidata a chi si occupa di queste cose
E capacità invece di inserire questa dinamica dello sviluppo e di interazione molto forte e qui ritardo dalla politica complessivamente enorme rispetto a questo tipo di intervento è chiaro che allora il tema per esempio dell'impresa il tema dell'economia sociale
E chiede un salto di qualità nuovo innovativo prima dicevo di progetti di eccellenza e vi dico di culture innovative
Credo che sia superata la vecchia lettura spesso a accollata da immagini evidentemente più retoriche dal rapporto tra profit e no-profit quasi che fossero due mondi separati
A cui consegnare anno profitti questa cultura di riserva evidentemente di senso etico che poi permette all'impresa di fare l'impresa quasi e fare profitto quasi che profitto e non professionali dente mente due linguaggi diversi
Dobbiamo assolutamente sviluppare la categoria dell'imprenditorialità dell'imprenditorialità sociale che sta dentro nelle tante tradizioni d'impresa che sul nostro territorio ci sono in termini atti traduco con un'immagine molto semplice banale ma mi scusate
Se arriva evidentemente tutta l'immagine che Milano è sporca
Evidentemente si rilancia un'altra idea che possiamo lanciava con Milano extra pulita col pulire con con tutta questa dimensione di creatività che sta dentro una costruzione d'impresa
Che dente mente può dare un'immagine diverse Potì rizzare anche questa sfida non solo dichiarandola
Ma riattivando tutti gli sforzi potremmo anche moltiplicare questo vale per le tracce di consumo
Di capacità di sviluppo di di infrastrutture anche nel mondo delle imprese che portano all'interno questo tipo di dimensione
è chiaro che il tema l'ora dell'economia sociale diventa forte come il tema della rottura della rendita politica o pseudopodi etica sul problema della marginalità va interrotta
Ponendo sì anche per problemi di sviluppo per me il problema caso lavoro diventa determinante il problema delle aree dismesse da da dare dei tempi di sviluppo che sono più veloci degli tempi dei ritardi burocratici e decisivo perché poi ci sarà chi parla delle aree dismesse chi va all'interno di notte a rivedere ma questi linguaggi incrocio una domanda di velocità di tempi di risposta che sono straordinariamente efficace lo stesso linguaggio
è chiaro che il tema degli anziani che abbiamo detto il tema dell'immigrazione pone evidentemente dei nodi che sono ormai ineludibili rispetto a questo livello
Non possiamo far finta di non dire che un certo tipo di ritardi burocratici di non lettura in termini positivi dalla domande dalla qualità
Favorisce una irregolarità diffusa che entra dentro quasi come cancro di uno sviluppo ma c'è bisogno
Penso al tema dell'economia domestica col tema della del ritardo di questa brutta parola che usiamo badanti
Che ha bisogno di dente mente di uno sviluppo che chiede altri interventi a questo livello chiedo un'altra misura di risposta proprio per dare questa qualità della vita che rende poi possibile il tema del quotidiano
E i ritardi sono enormi
Credo al problema della burocrazia che tutta la classe imprenditoriale chi lavora sul sociale c'è una sintonia straordinari in questo momento in termini di sviluppo che viene inframmezzato invece era un ritardo che è legato invece ad altre attuazioni che poi non creano patti di legalità e di coesione sociale crea un grande deserto una fragilità rispetto alla sicurezza e concludo
Dicendo che sesta questa visione della coesione sociale che è uno degli elementi fondamentali per creare sviluppo e comunicazione
L'unica maniera essere quello di stare in mezzo ai problemi ma cercare non di tenerli ma di risolverli allora
La costruzione di una politica sociale di un partenariato attivo per cui il tema delle risorse diventerà decisivo e riconsegnare risorse in partenariato attivo a progetti di eccellenza condividerli in una logica non semplicemente spartito Crati cavo di individuazione di dente mente di grandi difficoltà
Pone il cosiddetto terzo settore evidentemente una grande debolezza da questo punto di vista ha bisogno di essere assorbito invece questa logica positiva di sviluppo
E ha bisogno allora che il tema delle risorse in un dialogo fecondo tra mondo dell'economia e mondo dell'economia sociale che poi si incrociano possono dare delle risposte di verifica qualitativa questa credo che sia la domanda che Milano ha Milano come area metropolitana perché esiste una straordinaria risorsa di pragmatismo operativo che va incrociato non nelle dichiarazioni di intenti astratti ma nell'operosità concreto
Grazie Collegno io credo che
Le sue osservazioni denudato molto da riflettere
Credo anche che forse proprio professor Mazzotta potrà agganciarsi pagare qualcuna di queste osservazioni non son Mazzotta
E qua
Non solo perché per mestiere per passione un osservatore attento
Dell'area milanese ma anche perché è presidente di una banca che noi
Con
Come come associazione di piccole e medie imprese
Con la quale collaboriamo molto è una delle ultime banche di territorio quindi molto vicine
Alle nostre piccole e medie imprese
Io credo che grazie ma io ringrazio molto Assolombarda sia per l'invito
Che per il lavoro che concorso in maniera determinante a fare con la preparazione la pubblicazione di questo quaderno e di tutta la documentazione che è contenuta
Gli interventi che si sono svolte fino adesso quelle di imperiale di Colmegna
Hanno detto praticamente tutto quello che si poteva commentare e ricordare
In relazione alla documentazione di questa del lavoro di documentazione fatto
Io vorrei fare solamente qualche osservazione sul settore di cui mi occupo
Che per la realtà di Milano
Decisivo cioè quello della dei mercati finanziari e degli intermediari finanziari
Facendo però prima due osservazioni
Su argomenti diversi a che sono stati
Toccati
Sia negli interventi
Degli amici e colleghi di prima sia anche da parte
Di quelli che ho sentito dita Pace Panzeri
A Panzeri vorrei dire
Che non c'è mai stata nessuna contraddizione tra funzionamento del mercato e pianificazione a medio lungo termine dell'intervento pubblico
Anzi l'una richiede l'altro
Non esiste mercato come sistema di regole se tra i dati non c'era a conoscenza delle decisioni nell'uso delle risorse e nelle modalità di impiego delle risorse da parte dell'operatore pubblico che ha il dovere
Di esprimere orientamenti a medio lungo termine
E non c'è efficacia nella formazione di risorse anche a vantaggio dell'operatore pubblico se il mercato non è efficiente e quindi le due cose sono perfettamente compatibili
Uno dei difetti dell'area territoriale in cui ci muoviamo in senso stretto in senso largo che vuol dire Milano che vuol dire l'Italia che vuol dire l'Europa
E che in questa fase noi siamo carenti nell'organizzazione della pianificazione dell'intervento pubblico riguarda gli italiani ma anche tedeschi
E abbiamo un sistema sempre più protezionistico di logiche di mercato
E allora queste sono osservazioni che noi operatori facciamo per chiedere che e i responsabili politici se ne facciano carico
I due argomenti
Che volevo toccare prima di dire alcune cose sulle banche
Sono tutti hanno citato l'esigenza di un livello di governo superiore a quello urbano
Qui è un po'di storia ci vuole
Perché fare un po'di storia vuol dire dove abbiamo inciampato negli ultimi quarant'anni
Non è gli ultimi quaranta mesi e quindi cosa sarebbe necessario per evitare l'inciampo
Per i prossimi
Questo argomento
Comportò la caduta pensate bisogna che io parli soltanto i miei coetanei quindi giovani son tagliati fuori
Comportò la caduta del governo Zoli che fu l'ultimo della seconda legislatura repubblicana che presentando la legge urbanistica
Che cade rovinosamente
Anche per opposizione violenta del mondo confindustriale
In quella normativa era presente in principio di Area metropolitana e di governo dell'area metropolitana sottraendo ai comuni
La titolarità della politica urbanistica nell'area metropolitana e portandolo a un livello di governo intercomunale ma con autonomia di capacità di pianificazione
Questo cade ovviamente
Non per colpa dalla Confindustria la mia era una battuta per mancare di rispetto ai padroni di casa ma
Cadde perché
La grandissima parte di Comuni rossi avevano il terrore che gli togliessero le aree bianche circostanti uno strumento di intervento formidabile
Probabilmente anche i pochi Comuni Bianchi inseriti nelle grandi aree rosse in Emilia in Toscana in Umbria avevano la stessa idea morale della favola non la voleva nessuno quella cosa lì
E l'Italia fece tutta la sua ricostruzione
Avendo una
Fortissima individualità di autonoma politico urbanistica comunello per comunello Comune per Comune e questa è una delle ragioni grosse del disordine urbanistico nazionale
Non è la sola ma è una delle ragioni grosse la mancanza di un livello appropriato di Governo per il territorio mo'ci risiamo
Naturalmente adesso tutti vedono anche non ha senso pensare alla città di Milano
Che è ovvio pensare non solo i cento comuni del Pim Piano intercomunale milanese che negli anni Sessanta volontaristica mente cercò di mettere insieme corna diverse dicendo va be'
Tutti voi amici comuni dell'area metropolitana milanese avete dati Torrita urbanistica vogliamo trovarci intorno a un tavolo e fare un piano insieme
E fu una storia di buone volontà e di cattivi propositi
Perché si incontrarono a fare piani sulla carta ma poi insomma ecco
Adesso sì rischiamo e
Bisogna che la politica civica se è arrivata finalmente l'ora
Per varare anche in Italia
Dopo che sono scappate così tutti i buoi però ce ne sono di Novi nella stalla
Perché intanto il territorio acquisito esigenze nuove e diverse che ancora confermano l'assoluta indispensabilità di un livello del governo del territorio che non c'entra niente con la confine amministrativo del Comune
E questo è un problema aperto aperto da tantissimo tempo riaperto
Sì si può anche arrivare pragmaticamente
Ecco oggi forse gli scontri soft solo meno forti di una volta
Anche dal punto di vista diciamo così delle maggioranze politiche si chi c'è chi va e c'è chi viene quindi non ci sono bio le rigidità che potevano esserci un tempo però sarebbe una bella cosa se questo argomento fosse messo in evidenza
Perché e giusto sollecitare la necessità
Di un governo integrato però per favore pensate anche a quale può essere lo strumento istituzionale e qualora ci fosse il consenso si può fare in fretta
Secondo osservazione
Prima
Che riguarda un po'tutti ma Milano secondo me in modo più forte di altre città
C'è una delle sofferenze del nostro modo di vivere anche in quest'ultimo decennio a mio avviso una forte polarizzazione tra ricchi e poveri
E quindi vedere come
Una strada necessaria è quella graduale di ricostruzione nel nelle politiche distributive
Quindi sia politica dei redditi che fiscali di ricostruzione del ceto medio
Nostre aree urbane soffrono oggi questa forma di polarizzazione si può dire americani Zante con tutto rispetto per il più grande Paese del mondo
Ma di questa strada non la gestiamo socialmente a mio avviso
Realtà come le nostre soffrono socialmente per il declino sociale ed economico del ceto medio
E per la polarizzazione dei redditi
Altro argomento anche spetta ai politici evidentemente perché più tema politico di questo politico con la P maiuscola non c'è vengo invece alle faccende di cui mi occupo
Le banche e gli intermediari finanziari sono per Milano una
Si può dire
Una spina dorsale direi di sì
E io credo che sono un punto di forza non un punto di debolezza del nostro mondo della nostra realtà territoriale e sociale economica
Penso che
Noi abbiamo strutture
Intanto in questo comparto abbiamo molto
Perché in questo comparto abbiamo la materia prima
Perché vi sono poche aree geografiche in Europa e nel mondo con una disponibilità di risparmio come questa
Quindi abbiamo la materia prima importante
Non decrescente
Che deve essere valorizzata che è valorizzata che deve essere valorizzata sempre meglio
Abbiamo una buona struttura di mercati finanziari
In Borsa a Milano
Credo sia in grado di competere abbastanza bene anche nella fase che inevitabilmente verrà speriamo presto
Inglesi e francesi permettendo
Di integrazione dei mercati finanziari europei nell'area della moneta
Mercati finanziari italiani che vuol dire milanesi
Hanno una capacità di confronto accettabile
Quindi non siamo perdenti in partenza qui naturalmente bisogna lavorare
Gli intermediari bancari e finanziari bancari e assicurativi eccetera
Hanno una struttura patrimoniale una capacità competitiva buona
Ecco cosa ci vuole
Perché qualcosa ci vuole nel senso che migliorare bisognava c'è parecchio da migliorare
Io credo che su questo bisogna cominciare a mettere in evidenza cose sistematicamente nascoste
E su questo con molta verità faccio alcuni cenni però con la maggiore chiarezza possibile perché son cose che bisogna che facciamo in questo periodo questo sì prossimi due tre quattro cinque anni
Sono cose che dobbiamo fare innanzitutto con una speranza di quadro
Cioè che l'Italia sia tra i Paesi dell'Unione
Tra quelli che spingono
Per realizzare l'integrazione finanziaria
Dell'area denominata con la stessa moneta
Se dopo aver fatto la moneta unica non realizziamo l'integrazione dei mercati finanziari noi rischiamo di mettere in crisi le prospettive della moneta unica
E vorrei dire che per il per l'Europa sarebbe
Una follia e per l'Italia un suicidio
Quindi questo è un problema grosso vero forte importante in un momento nel quale l'Europa sta rallentando pericolosamente avendo fatto anche grossi errori di strategia però non possiamo perderla questa battaglia sarebbe bello che i milanesi Lombardia gli italiani fossero all'avanguardia nel chiedere queste cose non rimanessero quasi stolta mente in retroguardia
Abbiamo sentito recentemente sulla moneta ragionamenti demenziali
Bisogna togliere la demenza
I diritti civili
Perché non possiamo permetterci
Ecco sugli intermediari
Le banche
Sono state privatizzate
E questo è stato un bene
Ma il mercato non è stato reso concorrenziale
E questo non è un bene
Mercato concorrenziale non vuol dire mercato concorrenziale tra la Brianza e la Romagna
Vuol dire mercato concorrenziale nell'area della moneta
Qual è il perno
Della
Del non passaggio alla concorrenzialità
Il perno del non passaggio alla concorrenzialità è il meccanismo tradizionale di vigilanza
Allora la discussione sulla riforma del risparmio
Nella quale si è creata una confusione terrificante col gossip con tutte queste cose assolutamente banali e secondarie a mio avviso
E invece un elemento di importanza radicale
Che riguarda l'Italia riguarda anche altri Paesi che stanno tornando tutti a a mettere in mostra la loro vocazione protezionista
Tutta questa letteratura francese sui campioni nazionali il fatto che i tedeschi sono seduti su se stessi hanno un sistema bancario più obsoleto d'Europa
Il fatto che noi italiani abbiamo paura della concorrenza non sapendo che noi vivremo solo grazie alla concorrenza e potremo vincere con la concorrenza
Questo è un elemento grosso è il perno è questo il meccanismo di vigilanza che sintetizzo
Fino a quando si dirà
Per una banca la cosa principale non è che sia competitiva ma che sia stabile
La scelta politica non l'abbiamo fatta
C'era da da una certa politica
Rischiosa dura difficile con dei pro e dei contro è una medaglia con uh uh due facce che sono da guardare tutte e due però il passaggio è quello lì
Il passaggio è quello
La trasformazione del sistema bancario americano dopo la crisi del selling Baines americane è stato quello
è ma l'hanno fatto con dieci anni d'anticipo rispetto a noi
E oggi gli europei sono preoccupati non tanto che un olandese venne in Italia ma che il mercato finanziario europeo si è valso dagli americani ma noi dobbiamo semplicemente scegliere se continuiamo difendersi per via amministrativa o se crea un sistema competitivo a livello di mercati
E noi nel nostro piccolo viviamo lo stesso male
Della Paura europea lo viviamo con la moltiplicazione localistica nostra
Celebrando lo anche come virtù no
Però guardate che questo il passaggio vero
Poi io sono convinto che noi abbiamo materia prima il risparmio
Ricchezza di mercato un sistema di impresa
Per qualità per flessibilità per capacità potenziali che ci sono poche aree il mondo ancora ad averlo
Anche se siamo in fasi debilitazione psichica e psicologica noi abbiamo una capacità di tessuto imprenditoriale relativamente straordinario
Un sistema di intermediari
Che a queste due cose
A valle e a monte e che non è in grado di diventare competitivo vuol dire che guidato da gente che va sostituita cioè ma non è un problema in sé bisogna avere coraggio e forza nel avere voglia di chiedere regole per la competizione
No regole per la protezione perché nella protezione noi siamo morti
E interno attenzione e quello
Naturalmente bisogna sapere che abbiamo già un sistema che ha preparato per questi ne abbiamo uno dei migliori sistemi di protezione
Degli interessi dei piccoli depositanti
Quindi anche nell'ipotesi di crisi di un intermediario non c'è il rischio per il partner più debole
Però le banche sono imprese come le altre se noi continueremo a ritenere che le banche sono imprese diverse dalle altre
E quindi non c'è mercato ma ce la tutela amministrativa
Noi continueremo a vivere in una scatola che a furia di restare nella scatola si indebolirà
E quando poi le scatole saranno proibite noi avremo un sistema reso debole
Dalla protezione
Tabacci ha ricordato prima un'operazione nella tre
Nel triste nella tristissima estate c'è stata anche una buona notizia
Però queste sono buone notizie che noi possiamo moltiplicare
Che sono già potenzialmente presenti
Noi possiamo soltanto avvantaggiarsi
Dal confronto e dallo scambio con le altre aree europee
Non possiamo avere un mercato finanziario che non ha l'ambizione di guardare alle altre aree
Con cui Milano deve dialogare
Noi chiediamo un sistema infrastrutturale di collegamento
E di migliorare
Chiediamo un sistema
Di distretti o di nuova cultura di arene che possa essere competitiva con la Baviera con leone
Con le altre aree forti europee noi siamo un'area finanziaria forte europea e dobbiamo avere intermediari di dimensione del mercato di concorrenza
Non vuol dire tutti grandi e si può essere benissimo una banca regionale che è in grado di competere a livello europeo ma ci son problemi
Lo sforzo che stiamo facendo noi di di diventare una di queste non è che tutti possono fa Unicredito
Molti devono fare anche la banca di territorio ma c'è un network di banche di territorio a livello di mercato dalla moneta che tutto da costruire noi possiamo essere tra i costruttori
Ma il nostro guardo deve essere in là non indietro
E allora abbiamo bisogno Tuttle di funzionare noi
Dal sistema delle regole dai regolatori
Di innovare profondamente nei meccanismi delle autorità di controllo e di rivoluzionare i principi e le priorità della vigilanza questo è il passaggio chiave
Questo è il passaggio chiave
Chi non vuole fare questo
Adam è una preghiera per favore Rui pubblicizzi i le banche
Perché è molto meglio avere la banca istituzione in un mercato amministrato
Che avere la banca formalmente protetta in un mercato falsato dai meccanismi amministrativi prevalenti che stabiliscono le regole dei suoi movimenti delle sue decisioni dei suoi matrimoni dei suoi divorzi e del suo futuro
Ecco questo amici eh
Un'osservazione che volevo fare ricordarli per un comparto che nella vita di Milano e decisivo
E cioè non è che a Milano con tutto rispetto possiamo rifare le Ferriere
E Milano una grande area con una potenzialità straordinaria nel sistema competitivo e concorrenziale internazionale dei servizi e delle produzioni di qualità
Se se questo nostro spazio
Se non ci diamo delle regole che invece di metterci gli spilloni
Dove vanno messi per farci correre in questo spazio
Sì diamo dei lacci da soli probabilmente non abbiamo fatto quello che serve
Grazie dottor Marzotto è stato molto lucido e stimolante
Anche se a Milano non possiamo più fare le Ferriere
Il corretto che tornando a casa della chiusura del del del panel perché
Lo chiuderà il dottor Rocca
Posso passare la parola luce rifiutandomi di presentarla bilaterale
No io
Riprendevo proprio il titolo di questo nostro tavola rotonda che sviluppo sostenibile competitività e e governance per trasferire quello che è una sensazione per un'attività imprenditoriale un po'come la nostra che l'attività di fatto estremamente sparsa nel mondo di cui Milano è uno dei punti di riferimento io quello che misti quello che mi sa che possiamo condividere ed emerge anche in parte da questo che oggi uno sviluppo è sostenibile solo se ricco di conoscenza
Questo emerge dal fatto che se ne vogliamo competere mantenere un reddito per capita di venti mila a venticinque mila euro dollari per capita ovviamente solo con un forte contenuto di conoscenza e che noi possiamo
Mantenere lo sviluppo
Allora in un'economia della conoscenza si è profondamente modificato il rapporto fra azienda e territorio
Capite in questi giorni di vedere come le aziende europee quotate spesso hanno dei risultati eccellenti
I territori su cui insistono le aziende europee quotate hanno invece momenti di grave difficoltà
Non lo vediamo in Germania con il numero di disoccupati e lo vediamo invece con dei risultati della borsa risultati straordinari questo apre per la prima volta e questo è il dato più storicamente rilevante un disaccoppiamento fra territorio
E impresa
E questo può essere molto grave che le imprese si salvano perché le imprese corrono nel mondo perché l'intesa e fanno ricerca dove gli conviene perché le imprese corrono a cercare la soluzione per i loro problemi
Devo Calizzano e fanno altre cose ma il territorio può morire quindi la sfida di Milano
Non è così collegata come nel passato con insuccesso delle sue aziende ma con il fatto di essere un nodo attrattivo per avere qui
I momenti di pensiero di riflessione di aggregazione cioè oggi dove si localizzano le aziende dove il nodo funziona le aziende sono a rete e ci sono tanti nodi distribuiti nello spazio fisico le reti e i nodi diventano fondamentali quindi noi dobbiamo capire se nel futuro di Milano c'è le caratteristiche per essere un nodo competitivo dove collocare mantenere di
Cortes delle aziende dicono solo poi la capacità anche di produrre delle cose di innovare e di fare con ma il tema è la competitività del nodo Milano rispetto ai nodi europei e aspetto il nodo internazionali
In questo senso se queste l'analisi che noi dobbiamo fare io provavo rispetto a questo documento che di estremo interesse che dà un quadro strutturale dell'ambiente milanese
Di cercare di capire quale sarebbe la metrica la nuova metrica della misurazione dei nodi e della qualità
Perché solo la qualità come diceva giustamente don Colmegna all'eccellenza anche nella componente diciamo dei servizi o delle della della parte diciamo di politiche sociali
Solo le eccellenze la qualità rappresentano le caratteristiche di un modo ecco allora rispetto e questa è una Giunta che propongo anche all'Assolombarda buddista dell'analisi del territorio e analisi di Milano
C'è una serie di indicatori che io provo lanciare di metrica della qualità chiamiamola così o metrica del nodo che a nostro parere sono importanti per esempio l'attrattività degli investimenti diretti esteri ecco per darvi un'idea Milano rispetto al al suo appeal ha una componente di attuativa dell'ha avuto il quattro virgola dieci
Per cento Roma l'uno e ventidue Napoli lo zero punto zero nove allora Milano sicuramente il meglio dal punto di vista italiano ma di gran lunga c'è poi ogni volta che affrontiamo il problema di Milano come nodo e città italiane come nodo Milano ovviamente appare il nodo che ha più chance assolute di essere e di combattere la competitività dei nodi questo ogni indicatore che non andiamo a cercare vede Milano due tre punti il miglior attrattore di investimenti esteri dopo Milano e Treviso che a meno della metà per dare un'idea
E e a Roma un terzo Napoli al zero virgola zero nove
Ma altri indicatori che io considero importantissimi nell'economia dello senza facevo di Milano un nodo attrattivo sono la percentuale di e ne cito alcuni di ieri spesi ricerche sviluppo in percentuale sul PIL
Oppure la percentuale di spese ricerche sviluppo finanziate da imprese o da enti internazionali nell'area milanese questo è un dato che per esempio Londra riporta continuamente come un elemento di competitività della città
Oppure le spese per la formazione di terzo livello cioè quello universitario o simili oppure
Il iscritti al terzo livello oggi stiamo andando verso il cinquanta per cento di studenti che si iscrivono all'università
E altri indicatori di questo del genere come possono essere elementi particolari la durata dei procedimenti civili poi ce ne sono altri più fisici cioè la mobilità sul territorio
è un dato che qui mi sembra che in futuro dovremo inserire l'analisi milanese e la connettività
A me sembra che il fatto che PC Milano è una delle città più connesse con il novanta per cento delle case accedibile in fibra oggi rappresenta un vantaggio competitivo di nodo che non ho visto citato in questo documento ma che per me è essenziale essenziale per la qualità dell'assistenza
è essenziale per la qualità della sanità essenziale per l'eccellenza di cui si parlava prima noi siamo in condizione di fare cose come nodo che poche città possono fare se abbiamo la politica dell'eccellenza e l'uso delle Celenza da questo punto di vista quindi diversi sono gli indicatori che mi interesserebbe che nella nostra visione entrassero ovviamente dietro questo nodo di eccellenza che deve essere Milano
La qualità cosiddetta metà la qualità della cultura
Rappresenta un elemento fondamentale
E cultura vuol dire moltissime cose non è vuol dire anche l'ambiente l'ambiente fisico l'ambiente naturale ma voglio dire molti altri aspetti che riguardano proprio l'ambiente culturale cioè oggi i nodi sono attrattivi in quanto hanno servizi ma hanno un ambiente culturale
Che li caratterizza dove ambiente Couto lambire anche l'ambiente sociale l'ambiente le politiche sociali la capacità di assorbire l'immigrazione le politiche di migliore assorbimento e di miglior servizio tutto questo
Ecco io quindi su questi temi parto dal presupposto che Mila no a caratteristiche per essere un nodo d'eccellenza nodo competitivo ma attenzione
Non è star rischiando moltissimo
E secondo me sta perdendo qualche posizione importante quindi o partiamo dal presupposto che dobbiamo tutti insieme fare qualcosa immediatamente per mantenere questo eccellente che è stato nel passato
O Milano rischia di essere un nodo che perde qualità nel benchmark internazionale e quindi le aziende progressivamente troveranno
è un lena lenta agonia ma troveranno altre altre altre aree e altre e altre sfide
Ecco perché noi ritengo che siamo capaci di grandi di grandi code noi abbiamo una tradizione di di quello che io ho cercato di finire in una in una in un'intervista sul Corriere impresa e culturali ci ho cercato di spostare il discorso sul dell'università
Non è che abbiamo aziende perché ci sarebbe una rivoluzione come se uno parlasse di aziende di assistenza sociale ma dietro la parola impresa c'è il concetto dell'eccellenza dell'efficienza della competizione
Competizione rispetto a certe misurazione ora con chi si misura al Politecnico e Boyd è che non si misura con le altre università italiane
Io ho cercato di dire che dobbiamo misurarci Coletti H di Zurigo
Con l'École polytechnique con darmi stata accanto Trondheim da Barcellona queste sono le imprese culturali con cui si misura un politecnico che ce ne sono altre si va come si veda la Norvegia
A a alla alla Germania e così via
Ecco se queste sono le imprese puntano i quali sono le caratteristiche perché Milano abbia delle imprese culturali
Vitali vincenti ecco e su questo io credo che noi dobbiamo proprio come nodo Milano fare una politica dell'education della conoscenza che vede il centro la conosce da molte cose si possono fare
Io per esempio come Confindustria portano avanti un discorso che punta a liberare l'autonomia di chi ci sta e prende certi rischi
Cioè quelle università quegli enti che possono fase perché non possiamo irrigidire tutto il sistema perché alcune università in qualche parte d'Italia si comportano in forma tale di fare un cattivo uso della della dell'autonomia
Questo fa sì che i nostri vestita competono con lacci e laccioli solo un'idea non possono avere più del sei per cento adesso forse rubato dieci professori stranieri
Il Politecnico di Zurigo ha il sessanta per cento i professori stranieri
Quindi ci sono delle regole che per il fatto che si cerca di tenere uniforme il sistema nazionale ecco queste sono qualcosa di terribile
Però quando la misuriamo le nostre imprese culturali noi dobbiamo renderci conto che abbiamo avuto un periodo di grande importanza del passato dove Milano faceva tendenza cosa dire a fare tendenza che era sul fronte la cultura parlo della Triennale del design che era anche il mercato dell'arte parlo della Scala che soffro un periodo oggettivamente non facile
Parlo qui del Piccolo Teatro che con Strehler ha avuto un'importanza enorme nell'ambito dell'innovazione teatrale Milano ha un problema di impresa e culturali e di essere sul fronte del Paese culturale
Questo è un tema di Prada che sto ponendo la cultura e la conoscenza al centro delle metriche di valutazione e delle metri che di di valutazione
Se questo è un tema di grande rilievo allora io credo che Assolombarda così come ha fatto Londra cioè Londra ha costituito il London diva l'ottanta Gensini
Che si è dedicata alla Lando al clienti cioè la i processi di innovazione cioè Milano deve creare la sua Agency ma ai Giochi cosa vuol dire coesione
Cioè quello che diceva Panzeri precedentemente come portare una coesione quello che manca a Milano e credo che noi parliamo di uno dei nodi eccellenti credo che però se tutti noi e voi
Ci proietta siamo come vi capitato di vedere perché c'è una televisione che proietta alle riunioni del consiglio comunale di Milano
Questo a mio parere è un elemento di guardarsi allo specchio
Cioè vi assicuro che è qualcosa che si è uno lo vede
Si domanda in quale città ma del del terzo mondo è finito perché è un dibattito allucinante ecco allora come ripristinare i Circuiti della politiche utili circuito e la qualità di una classe dirigente si cui della partecipazione Casa del jazz ecco
Io quando lancio il tema della della London di Verona cioè Milano è matura
Per uno sforzo che abbia l'innovazione la conoscenza al centro di questi processi perché attenzione tutto il resto poi si riordina nella mia visione e va Eva evaso a posto occorre una visione evidentemente una visione della città dove la dimensione culturale la dimensione educativa Blair il suo motto education education educhi tre parole ripetuto
Ecco io sono convinto che intorno a questa sfida
Se Milano se ne fa carico insieme hanno vantaggi che hanno citato che il volontariato l'eccedenza evoluta cioè nel tessuto sociale e la sanità
Perché attenzione la sanità pesa sul Pil lombardo al quattro virgola col tre per cento il che vuol dire una competitività altissima dal punto di vista industriale se si compara con altre aree del Paese
E vi assicuro che molti Paesi del mondo in molti ricercatori lasciano gli Stati Uniti per cercare Paesi dato l'assistenza sanitaria
L'assistenza sanitaria è diventato la ragione per cui si muovono le fabbriche dagli Stati Uniti al Messico e io sorprendentemente una riunione fatta con i ricercatori del MIT
Ho scoperto mai mi sarei aspettato che una delle ragioni delle scelte la loro localizzazione e anche il fatto di poter disporre di un'assistenza sanitaria che altrimenti di costo delle cifre proibitive quindi questo per dirvi come il tessuto può avere delle strane ecco Milano un ambiente a delle zone circostanti a un'accessibilità dalle montagne quindi a moltissimi fattori di competitività
Però nell'education e nella conoscenza e nell'innovazione e nell'attrazione dei Jedi di ricerche estere sta perdendo posizione non vuol dire che non possiamo recuperarle vuol dire che dobbiamo avere una visione dove questo possa essere al centro dell'attenzione di un'intera città e credo che anche all'interno di un processo che vede un processo di elezioni comunali e così via porre anche come Assolombarda questo tema che è stato quello della London è già si cioè porre il tema della innovazione della conoscenza delle eccellenze la cultura come elemento chiave
Insieme al volontariato e alle politiche sociali che secondo me sono le due facce di Milano in cui Milano l'eccellenza competitiva
Ecco queste sono le due facce su cui Milano può svolgere un ruolo di riderci va anche verso il futuro il nodo Milano per altri noti italiani basato sulle mura azione sulla competizione
Grazie dottor Rocca beh questa massa imponente di osservazioni che abbiamo raccolto questa mattina
Io credo che si ponga giustamente
Una conclusione che non può venire che dal nostro presidente la dottoressa Diana Bracco che
Vito
Ha detto che poi il dito
Gli inviti al varco
Il Linda del dottor Polli questa mattina ha detto riapriamo con questa presentazione del quaderno su me l'hanno i nostri lavori enti autunno in realtà io credo che da tutto quello che è venuto fuori perché ogni intervento ha messo in evidenza degli a spetti di potenzialità e di obiettivi da aggiungere ed a raggiungere quindi dalla tutto ciò che è venuto fuori credo che Assolombarda a per i prossimi tempi forse anni un ampio programma di di azione e questo qui era un po'anche la volontà di confrontarci su questi temi milanesi basandoci proprio su una pragmatica rappresentazione di dati sul quale poi e costruire quindi io direi che la la la il commento
E assolutamente positivo su questo su questo convegno
Se vogliamo trarre qualche conclusione
Abbiamo sentito direi da tutti che negli ultimi anni e la competitività tra gli ambiti territoriali e aumentata in maniera esponenziale quindi oggi più che mai il contesto in cui l'impresa opera influenza in maniera molto importante le prestazioni e le performances dell'impresa stessa e quindi
Le scelte di localizzazione
In uno scenario globale in cui non c'è nessun territorio al riparo dalla concorrenza c'è però una costante e questa perdura nel tempo
Ed è il cambiamento ed è un cambiamento velocissimo quali non è mai stato
E noi non lo dobbiamo subire subire ma dobbiamo riuscire
A metabolizzare lo e a farne un punto di forza
Il fattore e di successo terra quindi di un'area in un contesto come questo è la capacità dei soggetti che vi operano di farsi portatori e promotori di un interesse comune
Qui di condividere la volontà di valorizzare le sue caratteristiche più qualificanti
E allora è con questo spirito io credo che noi possiamo
Disegnare contribuire a disegnare una strategia per Milano e per il suo territorio
Consapevoli che politiche efficaci presuppongono il rispetto dei ruoli
E delle posizioni di ciascuno ma una volontà comune di risolvere i problemi e una disponibilità concreta a concorrere al raggiungimento degli obiettivi
Questo soprattutto deve essere chiaro
Quelle che partecipano alla progettazione di una strategia di sviluppo per il territorio condividono anche la responsabilità della sua realizzazione e quindi anche noi le imprese milanesi
Noi siamo parte della classe dirigente di Milano e siamo ben coscienti
Del significato di questo ruolo quindi vogliamo svolgere una funzione attiva nella promozione dello sviluppo della città e del territorio questo è il senso
Del quaderno
Quando giorno dell'insediamento mio avevo detto che la prima responsabilità della nostra associazione e aiutare le imprese a conoscere per competere con successo
Lo stesso vale per il territorio senza una solida base conoscitiva qualunque strategia di sviluppo
Rimane velleitaria il quaderno dunque uno strumento di conoscenza che apre le porte alla lettura della pluralità dei fenomeni che concorrono a creare l'identità dell'area aiuta definirli e a misurarli identificabile anche le possibile evoluzioni
Lo mettiamo a disposizione di tutti coloro cui sta a cuore il futuro di Milano e raccogliamo per il prossime evoluzioni nel quaderno senz'altro suggerimenti che sono venuti su aspetti che non sono stati sinora sottolinea
Questo però non esaurisce il nostro ruolo di soggetto attivo per la promozione e lo sviluppo del territorio
Chi ci conosce Saccà il nostro impegno per Milano si esprime in molti modi e secondo un metodo consolidato
Da un lato ascolto reciproco dialogo e propositività dall'altro obiettivi concreti condivisi praticabili
E quindi con lo stesso approccio pragmatico stiamo progettando le azioni cui vorremmo dar vita dalle prossime settimane
Chiediamo di poterlo fare nell'ambito di una rete di soggetti in cui ciascuno impegni se stesso le sue capacità
Una rete in cui le responsabilità non si confondano ma si integrano
Una rete che sappia dunque definire le progettualità identificare i tempi e attivare attribuire efficacemente le risorse
Necessarie per farlo
Milano è storicamente il polo economico più sviluppato il più forte del Paese con i suoi oltre centoventi miliardi di euro l'anno la Provincia concorre al PIL nazionale per più del dieci per cento
Un'area che guarda avanti
E che non teme di affrontare il cambiamento la vocazione manifatturiera l'abbiamo visto ha saputo rinnovarsi nel tempo soprattutto nei prodotti
Qualificando il territorio e dando vita a una realtà pluri settoriale ed integrata dinamica e aperta in mercati internazionali
Tanto che anche in una situazione congiunturale difficile che comunque colpisce non poche aziende però Milano ha reagito senza piangersi addosso qui si continua a farsi impresa creare lavoro e accentrare sullo sviluppo le strategie di impresa con quell'approccio pragmatico
Che trova nella cultura del fare nella cultura del lavoro i suoi punti di forza
Nel due mila e quattro ricordo che la crescita del numero delle imprese milanesi ha raggiunto il secondo miglior risultato dell'ultimo decennio e che l'occupazione è aumentata quasi del quattro per cento
In questa realtà cioè aiuto alcuni fatti a superare la tentazione di un pessimismo preconcetto
La presenza d'un sistema industriale solido di tale ha reso possibile la nascita e il consolidamento di un sistema di servizi alle imprese
Qualificati
Accanto a un settore manifatturiero che si rinnova essi internazionalizzati in particolare si sta consolidando un insieme di comparti alcuni dei quali nuovi che si sviluppano a tassi crescenti
Il terziario innovativo l'intermediazione per le imprese la comunicazione e l'editoria
Information technology la moda il design la cultura l'alta formazione e la ricerca la sanità e l'assistenza la finanza la competitività e l'attrattività di questo sistema economico si giocano sulla capacità di far cresce le attività già insediate
Ma anche di richiamare Investimenti lavoro qualificato e talenti
Il dibattito di oggi ci fa capire che Milano eccellenze da valorizzare ed energie da mettere a frutto per l'acqua e per cogliere questi obiettivi
Deve imparare a riconoscerle avere il coraggio di metterle in gioco
Decidersi a porle in relazione le une con le altre
Sono stati i miei contributi che sono stati portati nella mattinata evidenziate senz'altro alcune leve importanti da azionare
Proviamo a metterle in fila prima di tutto il governo del territorio
La vivibilità di un'aria come la nostra si misura
Anche nella capacità di gestirne la complessità attraverso politiche
Ambientali della mobilità dei servizi di pubblica utilità insediative e abitative che sappiano interpretare dinamiche sociali ed economiche sempre in evoluzione
Quindi accanto la città amministrativa dobbiamo tener conto d'una città funzionale che amplia il suo raggio d'azione ben oltre i confini comunale la popolazione milanese ormai è composta da due gruppi i residenti e visiti user nel loro rapporto con Milano gli uni e gli altri concorrono a generare costi a produrre ricchezza ma si differenziano in modo netto nell'espressione dei bisogni e della fruizione dei servizi e e il governo della città deve temere conto
Di entrambi
In altre parole i confini fisici sociali ed economici di Milano
Rispetto non solo nei comuni di prima fascia ma anche alla Provincia alla Regione e in qualche caso dare ancora più esterne tendono a diventare sempre più sfumati
E per questo bisogna pensare a nuove forme di governo del territorio
Modalità fondate sulla costruzione condivisa di politiche pubbliche che investano ambiti spaziali d'ambiente di ampiezza diversa per affrontare ciascun problema nella dimensione più adeguata
Un Governo di un sistema molto complesso
Il secondo aspetto che voglio citare strettamente legato al precedente quello delle infrastrutture trasporti e mobilità
Chiamare in causa i gli esempi della tangenziale Est Esterna della BreBeMi e della Pedemontana
E fin troppo facile e quindi vogliamo spostare la riflessione sul piano dell'approccio del metodo
In relazione alla mobilità le infrastrutture sul territorio si confrontano due prospettive da un lato c'è quella che chi porta la responsabilità delle scelte strategici
Dall'altro c'è quella di chi sul territorio vive opera interagisce tesse relazioni la dimensione del cui e dell'oggi
Che incide sulla quotidianità dei cittadini e delle imprese ma anche sulle posizioni e sulle decisioni delle amministrazioni locali
Quindi lo sforzo deve andare verso la conciliativi azione delle due visuali in una logica dove più che la distanza conta lo stare in relazione
E della logica
Che segna il passaggio dalla Società dei luoghi alla Società dei flussi
E mi fa il criterio condiviso per progettare valutare e scegliere gli interventi infrastrutturali e le soluzioni per la mobilità
Il terzo punto su cui voglio richiamare la vostra attenzione sono le aree di trasformazione la capacità di Milano di dimostrare a tutti i suoi interlocutori che sa progettare se stessa in chiave strategica si gioca anche su questo terreno
Quei quasi dieci milioni di metri quadri di aree citati più volte nella mattinata sono una risorsa
Che non dobbiamo sprecare con visione ristrette scelte di breve respiro sono un'opportunità decisiva per insediare le grandi funzioni capaci di qualificare or riqualificare
Interi ambiti urbani e metropolitani
Guardiamo le esperienze delle città europee che hanno avviato processi di rivitalizzazione rinnovandosi reinventando nuovi spazi urbani di richiamo internazionale
E lo testimonia altrettanto efficacemente l'esperienza del polo esterno della Fiera
Quarto
Tema che voglio riprendere quello dei fattori materiali che per lo sviluppo sono strategici almeno quanto i fattori localizzativi più tradizionali
E mi riferisco ad aspetti come la qualità della vita
L'ambiente sociale culturale e la capacità di generare relazioni
Dobbiamo promuoverle qualificarle se vogliamo diventare il centro gravitazionale dei flussi di circolazione della conoscenza e delle idee della creatività e dell'innovazione
E per questo dobbiamo far crescere ad esempio l'immigrazione intellettuale
Offrire un luogo interessante da vivere piacevole da abitare
Dobbiamo creare le condizioni per favorire l'insediamento di impresa e provenienti da tutto il mondo dobbiamo sviluppare arrechiamo internazionale del nostro sistema universitario e della ricerca aiutarlo ad attrarre talenti migliori mettendo a disposizione strutture e servizi di accoglienza adeguati
Fare della società multietnica un asset per lo sviluppo significa anche questo
Ma significa anche favorire l'integrazione professionale sociali di un'immigrazione meno qualificata ma portatrice di stili di vita
La cui diversità è in sé un fattore di arricchimento e comunque un prezioso stimolo culturale
Con una duplice consapevolezza che la capacità d'accogliere tradizionalmente una capacità ed un elemento di forza di Milano
E che l'integrazione non è un punto di partenza ma è un punto di arrivo è un cammino che porta includere che arriva tra noi nel sistema dei benefici e dei diritti fondamentali che spettano i cittadini
In cambio del rispetto delle regole di convivenza e dell'impegno a partecipare alla produzione del benessere e della sicurezza comuni
Non vado oltre questa riflessione
Come cittadina e anche come rappresentante di un'impresa tocco con mano ogni giorno pregi e difetti del territorio occasioni perdute e opportunità
Da sfruttare e proprio per questo insistono sul convincimento che occorre un'ottica condivisa
Tra tutti i soggetti che operano nell'area milanese se vogliamo che Milano diventi un punto di riferimento a livello europeo
E mondiale
Quindi come cittadina eccome imprenditrice e mi preoccupa moltissimo
Ciò che sta accadendo a livello nazionale c'è questa allarmante difficoltà a decidere proprio nel momento in cui sarebbe più urgente mettere al primo posto i problemi dell'economia
Che poi sono i problemi dei cittadini
E dell'impresa
Il governo l'opposizione ma anche tutti gli altri attori sociali non devono permettere che il Paese si fermi
La complessità crescente dei problemi e il loro crescente grado di correlazione impongono un confronto aperto il pragmatico per d'elaborazione di strategie complessive
Ed è questo il primo il diritto che noi imprenditori a rivolgiamo a Chiti si candiderà a guidare Milano a partire dal due mila e sei
Le azioni isolate da parte di singoli soggetti per un'aria complessa come questa rischiano di disperdere energie e risorse che invece un mite
Le une alle altre avrebbero ben altro impatto e ben Astra efficacia oggi trainano lo sviluppo le città in grado di offrire opportunità qualificate sul piano ambientale delle infrastrutture e della ricerca
Culturale e delle risorse umane soprattutto vincono la sfida le aree in cui sono forti e chiari e condivisi tra tutti i soggetti istituzionali economici e sociali Grandi Progetti gli obiettivi strategici
Solo se esistono queste condizioni
Ad esempio è pensabile organizzare lo Stato disabile
Organizzare d'ospitare un grande evento di livello mondiale come quello che sarebbero le Olimpiadi del due mila e sedici a cui Milano quarta nel quadro di una competizione territoriale sempre più accesa
Sono convinta che abbiamo tutto quello che serve per costruire una visione strategica di lungo periodo ove far convergere energie di tutte le forze in gioco pubbliche e private
Su obiettivi condivisi non abbiamo i numeri per competere con successo in Europa
Altri hanno già imboccato questa direzione non lo possiamo fare anche noi dobbiamo però unire gli sforzi
Mettere in campo le volontà e le competenze la creatività e il pragmatismo la voglia di pensare in grande
E anche qualcuno prima citato la fiducia come uno dei fattori materiali
è un fattore molto importante la fiducia nelle nostre capacità e quindi nella est
Futuro della nostra città grazie mille a tuffi
Che lavoriamo tutti insieme rivede