Sono stati discussi i seguenti argomenti: Amministrazione, Burocrazia, Politica, Psicologia, Pubblico Impiego, Statera.
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psicoterapeuta
Alberto Statera nell'editoriale di Repubblica del quattro ottobre conferma inconsapevolmente Amina teorica liberale della lotta di classe nonché la rapina di centinaia di miliardi di euro
Ogni sommata ogni anno dalla classe politico-burocratica ai danni dei lavoratori dipendenti e indipendenti del privato cioè di quello che io chiamo il popolo dei produttori
Editoriale dispiacere il risultato di una documentata inchiesta dell'ricondotta appunto sul tema dei pubblici dipendenti e dei cosiddetti fannulloni
Come al solito beninteso spetterà racconta in modo benevole scherzoso la realtà scandaloso dall'ritrovata nei nostri Ministeri
Pressione romano ministeriale scrive
Della spettando col dodici siamo al Beccaria tutti aspettano una misteriosa primarie prima
E l'unica persona capace che può trovare il bando di concorso chiesto chiesto da un docente inattesa
Oggi la prima trattare dei perché mi dicono già era il pupo malato finalmente verso l'una la signora prima arriva con la borsa della spesa e consegna al professore il documento richiesto
Ma continuiamo a leggere l'approccio Bullona dispiacere egli Statera che ci spiega come la bravura della signora amplia illustri precedenti
Qualche anno fa nella sede del Dipartimento della funzione pubblica erede dei vari Ministeri per la riforma burocratica
Nessuno sapeva trovare gli atti delle varie Commissioni che della mitica riforma si erano occupate persi persi irrimediabilmente persi esclamare a sconsolato
Uno degli archivisti proprio mentre transitava per caso accanto a lui il dottor Lo Bianco il quale impietosi toglierla forse io non so dove sono
E lì comincia la spedizione nei sotterranei del Ministero tra cunicoli dimenticati polvere ragnatele roditori
Fino a giungere al mega dimostra pay ed è lì che in una scala FIAT sospese in mezzo a rotoli e rotoli di tappeti
I biglietti delle raccomandazioni Campania borghesia i ministri Remo Gaspari e Paolo Cirino Pomicino
Si è ritrovata finalmente i precedenti progetti di riforma della pubblica amministrare tutti naturalmente irrealizzabile
L'assunto di Repubblica e che tutti gli ridiamo divertiti leggendo la uno rosa di strapiena ma in realtà non c'è niente da ridere quelle carte smarrite quei sotterranei loro etiche caotici la specie indulgenti ironia disperata vera
Sono altrettanto dimostrazioni
Della scandalosa arroganza di una burocrazia parassitarie che so che il sangue a chi lavora davvero per l'occhiale nei pubblici uffici e previa seppellire appunto tra i propri e le ragnatele
I progetti dei patti che a parole tentennato a nel da decenni di riformarla tanto che poi in realtà da decenni sono ma non tengo lì del suo parere scetticismo
Come Arlecchino anche Alberto sceglie Statera circonflessa ridendo e conclude persona inchieste oggi sulla nostra burocrazia
Con una diagnosi davvero scandalosa e in altri ministeri scrive invece la cosiddetta regola del tre
In base alla quale un impiegato lavoro a un altro fra solo il minimo indispensabile e il terzo non fa assolutamente nulla
Il che
Tradotto in numeri arrotondati
Significa che su tre milioni seicento mila dipendenti pubblici o un milione duecento mila lavora davvero salvo la pausa caffè la pausa specie
Un altro milione e duecento mila sta un pochino sulle scartoffie salvo beninteso due spaghetti qualche sigaretta fino a qualche imboscamento nei bagni e poi tante e tante chiacchiere e risate
Come ha raccontato ha recentemente su internet non ex impiegata
è un altro milione e duecento mila che è un atto di fannulloni totali scientifici indefettibili indelebili
In questa terra
Il brillante editorialista di Repubblica invita il sorriso all'ironia centrale neppure rendersi conto che sta ridendo della truffa colossale criminale consumata ai danni del popolo dei produttori
Che lavora ed alla clinica nell'insicurezza tipica di ogni attività antimercato
Da una classe politico-burocratica parassitari
Che da un lato rubato sempre a quel popolo centinaia di miliardi di euro per mantenere se stessa nella sicurezza nel privilegio e nell'ottica
E dall'altro criminali due milioni di lavoratori indipendenti del privato accusandoli di derubare lo Stato con l'evasione fiscale
Riparte mia comunque considero preziosa l'inchiesta di Repubblica nonostante le sue sgradevoli fascisti perché con la regola del tre allegramente sbandierata nella sua conclusione
Essa offre una conferma politicamente insospettabile in quanto pubblicata sull'organo Magno dello statalismo italiano
Di ciò che vado sostenendo da molti anni nei miei libri in questi miei interventi e cioè che in primo luogo i nostri dipendenti pubblici sono almeno il doppio forse il territorio del necessario
Che in secondo luogo ciò comporta un borseggio di almeno trecento miliardi di euro dalle tasche dei lavoratori dipendenti e indipendenti del privato
Circa undici mila euro l'anno pro capite in media che in terzo luogo come si rivolge a quindici anni fa non si può risanare la finanza pubblica centri ad inneggiare la sfida burocrazia statale e locale
Che in quarto luogo i veri nemici del progresso e dell'equità sociale non stanno tra i lavoratori autonomi piccoli imprenditori o i liberi professionisti come fingono di credere i demagoghi della sinistra
Ma proprio tra i burocrati loro padrini politici statalisti
E che infine la vera lotta di classe non è quella non è quella tra lavoratori dipendenti e indipendenti del privato
Come vogliono far credere da cent'anni almeno alla sinistra il sindacato tradizionali
Ma quella tra la classe politico-burocratica sfrattati sfruttatrice e il popolo sfruttato
Dei produttori del privato in questa cornice di sfruttamento e parassitismo il recente i nodi Padoa Schioppa alla bellezza ineffabile delle tasse
Assume il carattere non più di una semplice stropicciati accademico
Non c'è una vera e propria apologia di reato perché cari amici noi ci sentiamo venerdì
Alle nove e questo articolo potete trovarlo sul mio sito www punto Luigi De Marchi punto it
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