Turchia: intervista a Marco Cappato

Marco Cappato deputato europeo radicale con luglio non parlare di tutti al Parlamento europeo ha approvato una rapporto sullo stato di avanzamento dei negoziati con l'Unione europea sulla situazione anche in Turchia in un momento particolarmente delicato una crisi tra anche era e l'Iraq a proposito delle incursioni del PKK dal Kurdistan iracheno oltrefrontiera turca innanzitutto il tuo commento su come è nato questo voto
Ma rispetto a qualche mese fa al Parlamento europeo fortunatamente a evitato
Segnali di chiusura di ostilità nei confronti della Turchia che invece si erano registrati appunto in passato e è un testo che sostanzialmente conferma mantiene
Il
Il contesto del procedure di adesione che sappiamo essere rallentate
Da ogni punto di vista e però appunto si si mantiene anche esplicitamente comunque l'obiettivo dell'adesione quindi del processo
Di adesione naturalmente
Il problema
Che sta fuori dal testo che abbiamo approvato eh innanzitutto l'atteggiamento dei Governi dei Governi europei perché anche oggi nel dibattito
Un modo un po'surreale la Presidenza del Consiglio porto del portoghese poneva il problema come se
Appunto fosse tutto la questione della Turchia di quanto come la Turchia riesce a riempire i criteri di libertà di diritto di libero commercio eccetera
Verso l'adesione all'Unione europea quando invece sappiamo benissimo che oggi
Politicamente più grande ostacolo arriva
Dall'interno dell'Unione in particolare dai Governi Governo come quello francese in modo più esplicito e netto connessa al così
E ma anche altri governi europei allora
Quello che
Il Parlamento europeo in qualche modo diciamo a una non affrontato direttamente è
La situazione che si sta verificando cioè
Il fatto che oggi si sia in piena crisi politico militare tra
La Turchia e l'Iraq con tutto il problema dei dei curdi dei separatisti dei terroristi eccetera
Il rischio di una reazione militare da parte della Turchia è anche conseguenza del fatto che noi come Unione europea abbiamo dato un segnale molto nettamente negativo al processo di adesione è chiaro che
Se alla Turchia si chiude la prospettiva europea
Evidentemente
Per la Turchia se ne aprono altre cioè si apre la necessità di agire come potenza mediorientale con le logiche
Nella top intende che
Diciamo in base alle quali si decide e si distribuisce il potere in Medioriente che sono logiche nazionaliste e militariste ecco tutto questo
Tutti questa escalation è questi rischi non è che possiamo guardarli dall'esterno come degli spettatori sono anche responsabilità dell'atteggiamento che l'Europa nei confronti tra Turchia diamo una prospettiva europea se si
Sarà molto più facile e sarà molto più forte dogane Gul nel
Seguire una strada di diritto di pace di democrazia
Se no ebbe evidentemente Erdogan rischia dischi restare schiacciato tra la le richieste della comunità internazionale da una parte
E la pressione dei militari all'interno che evidentemente attraverso l'escalation della crisi
Con l'Iraq o vogliono riconquistare quel potere che in buona parte hanno perso nella società e nella politica turca
Tele il fatto che
La quella che si era tenuta con un offensiva militare turca fatto questo offensiva sia stata bloccata col dopo l'intervento del segretario di Stato americano Condoleeza Rice anziché dopo le pressioni europee
Come dire fotografa questa situazione che tu hai scritto
Evidentemente negli Stati Uniti mantengono pure ora
Con la crisi di credibilità oggettiva
Che negli Stati Uniti stanno soffrendo dopo
La vicenda irachena diciamo così però nonostante questo
Rimangono un attore
Meglio in grado che non d'Europa in quanto tale di
Di agire in politica internazionale in particolare
In Medioriente in questo caso in Turchia
Non è bastato nemmeno
La provocazione devo dire gli inutile sul piano della
Della difesa dei diritti controproducente sul piano degli effetti politici della questione del voto del congresso sul
Genocidio armeno anche qui al Parlamento europeo c'è stato chi
Approvato diversi emendamenti degli estremisti di destra ma anche gruppo comunista di altri
A reintrodurre
La questione evidentemente per lanciare un altro bastone tra le ruote del processo di integrazione dunque fortunatamente questo tentativo è stato respinto
E il Parlamento europeo in questa sessione vota un tuo rapporto sulla
Produzione di oppio in Afghanistan in sostanza tu chiedi che ci sia una legalizzazione almeno a livello sperimentale della produzione affini medici che così questi aspetti sia dal dibattito sia dal voto
Il la relazione che proponiamo
Inquadrata Lelli strumenti diciamo nelle iniziative che il Parlamento europeo può proporre I Governi cioè al Consiglio e quello che si propone nella nel rapporto è che
Si provi si provi con dei progetti pilota di produzione di oppio
Legale
Per
Produrre oppiacei farmaci contro il dolore in una situazione dove l'ottanta per cento della popolazione mondiale è completamente sprovvista di accesso a queste cure
Antidolore
Naturalmente
Come radicale anche l'impostazione generale proibizionista dalla guerra le droghe
Mi trova e ci trova
Non solo scettici ma contrari anche sulla base dei risultati che sono otto stati ottenuti finora questa proposta però esula dal
Dalla questione politica sulle donne e
C'è una possibilità devo vedere al voto ma insomma c'è una possibilità di ampio consenso proprio perché
Al di là della soluzione generale della politica sulle droghe
Che si può proporre qui si propone intanto la comunità internazionale di provare definendo i progetti pilota sul lato della produzione dalla produzione di analgesici
E partendo dall'assunto che è è più facile e io credo che lo sia controllare l'utilizzo legale di una produzione agricola che non imporre con le armi la sostituzione alla distruzione di quella produzione
Tra l'altro i risultati di questi anni ci dicono anche che
Questa guerra alla eradicazione alla pubblicazione delle piazze Giolitti le coltivazioni di oppio
Non solo non ha portato buoni risultati ma siamo a una esplosione della produzione che si traduce
Direttamente in un aumento esponenziale del potere delle narco mafie dei talebani dei terroristi dell'arco trafficanti quindi
Non è soltanto un problema
Ti politica sulle droghe ancora di più in questo caso un problema di sicurezza di politica internazionale
Di dare un contributo concreto al processo di costruzione della democrazia lo stato di diritto in Afghanistan
Esigenza che si incontra con una vera e propria emergenza umanitaria di tipo punto sanitario umanitario che quella della
Mancanza di disponibilità di farmaci attingono nel mondo
Spero che questo questa impostazione pragmatica che abbiamo proposto all'Assemblea che è stata approvata anche se con molte astensioni
In Commissione esteri
Del Parlamento possa avere
Il via libera della plenaria e quindi poi
Trasferirsi come proposta sul tavolo dei Governi europei Governo americano però da questo punto di vista non mi sembra proprio
Pomponio ci sentire qualche settimana fa
All'uscita la notizia che
Bush vuole andare avanti con il piano di fumi creazione
A cui si oppone tra l'altro il presidente afgano Hamid Karzai alcuni al cui si è opposto negli ultimi
Negli ultimi anni quali potrebbero essere le conseguenze per la stabilità
Ma le
Azioni di fumi di azione appunto dall'alto con gli aerei che passano distruggono questo piantagioni a parte il fatto che poi è sempre stato piantagioni
Si spostano con grande facilità
Chi nel senso che si ricominciano nel nella valle di fianco ma
Le prime vittime ambientali anche ma
Economiche nell'immediato di questa operazione che sono i contadini
Che
Beneficiano di una percentuale minima di una fazione
Dei dei soldi che girano intorno al mercato dell'oppio coltivato per noi le prime realtà grande guadagno e per i narcotrafficanti
E appunto per le organizzazioni terroristiche paramilitari che profittano dai soldi delle droghe ma
I conti ai contadini viene dato più o meno poco più di quanto di sarebbe dato per un normale prodotto
Agricolo allora
Avere una strategia impostata sulla distruzione sul luogo di produzione evidentemente
Rischia di creare anzi crea tensioni enormi con la popolazione con i contadini lo quindi non con
I terroristi o le bande criminali e
Qui su una situazione dove
La presenza militare della comunità internazionale è già insomma particolarmente rischiosa e non sempre
Percepita anzi a volte con
Dei segnali gravi riscontro con le popolazioni locali tutti i grandi impopolarità allora se
Vogliamo pensare che ci sia ancora una possibilità che la presenza militare aiuta una costruttiva costruzione di un Paese nel senso delle istituzioni democratiche di un Paese questo non si può fare in una condizione di dove
La presenza militare percepita come presenza che distrugge la che e che getta sulla strada e riduce alla fame dei contadini è una cosa è compatibile
Fortunatamente dietro il muro di no a
Che troviamo a questa proposta di utilizzo delle coltivazioni pronti per produrre analgesici
In realtà questo il muro di no da parte dei Governi ci sono molti che si interrogano presentare alla stampa per sulla stampa britannica sono usciti dichiarazioni di
Generali altissimi i responsabili militari dell'esercito britannico
Che hanno assolutamente detto che per loro era distruttiva della dell'efficacia della missione militare affidati anche il compito
Di distruggere le coltivazioni
Di oppio tra l'altro senza poi neanche avere giudice avere l'efficacia di impedire la produzione di oppio per l'eroina quindi la mia impressione è che dietro questo muro che non è soltanto degli americani ma muro ideologico che
A
Accompagna attraverso la posizione di molti governi ci sia la possibilità
Di inserire un elemento di riflessione e magari appunto la realizzazione di progetti pilota di esperimenti che vadano
In una direzione diversa grazie a Marco Cappato