Intervista a Alessandro Forlani sulla situazione dei diritti umani in Iran

Con Alessandro Forlani dell'UDC a membro della Commissione esteri
Della Camera commentiamo questo questo incontro che è stato realizzato sulla situazione delle violazioni dei diritti umani in Iran
L'Iran ha tristemente il primato del maggior numero di condanne a morte eseguite
Nel mondo
E di una massiccia situazione che va sempre peggiorando di violazione dei diritti umani
Sì è uno degli
è una delle aree critiche
Per la civiltà moderna del democratica terribile sotto il profilo dei diritti umani della tolleranza
Lo è ormai da molti anni
è stata inizialmente
Una rivoluzione che intendeva rimuovere una serie di obiettive contraddizioni squilibri che caratterizzavano precedente regime una rivoluzione in cui hanno creduto
Settori diversi della società perché inizialmente non c'erano solo i fondamentalisti c'era anche la borghesia progressista liberando quella stessa che oggi
E vessata e contrastata dal nuovo regime e inizialmente quindi ha suscitato una service di speranze è prevalso poi l'elemento fondamentalista fanatico oscurantisti acquista intollerante
Gestazione uscita
Che ha sovrapposto a una Costituzione tendenzialmente democratica del voto c'è un Parlamento ci sono libere elezioni eccetera ha sovrapposto però questa è queste strutture
Sotto controllo delle delle massime autorità religiose che nonostante un'apparente
Nel meccanismo democratico formale
In realtà
Reprime uno ogni forma dire dissenso dove ogni forma di opposizione
Al regime
Che trovi espressione con
Che che che che trovi in qualche modo che si venga a manifestare
E quindi io credo che il nostro compito il compito della comunità internazionale più che
Profilare possibilità di offensive militari dopo tutti i disastri che hanno provocato in altre circostanze stanze sarebbe importante che il mondo faccia sentire la sua voce a sostegno
Delle forze di opposizione forze di opposizione presenti prevalentemente all'esterno ma così nostra della resistenza iraniana di cui siamo ospiti oggi
Ma anche l'opposizione interna quelli che lottano nel Paese per cambiare regime o
Quantomeno per attenuarne gli aspetti più utile più più negativi e più pericolosi per
Realizzare
Un un equilibrio di maggiore moderazione io penso che che dobbiamo fare questo anche perché
L'attuale regime soprattutto dopo l'invasione dell'Iraq tende a diventare tende portare il Paese alle svolge il ruolo di grande potenza regionale con grandi
Ambizioni anche di tipo egemonico imperialistico sulla Regione questo naturalmente crea una serie di preoccupazioni come è noto anche per quanto riguarda la possibilità di
Nuovi armamenti di distruzione di massa e allora sotto questo profilo un cambio di regime un regime contrassegnato da maggiore equilibrio maggior moderazione e maggiore dialogo con l'occidente democratico sarebbe una garanzia per tutti
Abbiamo un po'quando c'era un po'tutti tutti insomma
Abbia un po'bistrattato il povero CATA amiche dicevamo che non era abbastanza coraggioso abbastanza
Determinato ad attuare il piano di riforme che aveva promesso
Forse avremmo dovuto sostenerlo di più all'epoca e siamo caduti dalla padella sempre evitare la scuola esse pare pronta
Parlare nella brace questo perché bisogna imparare in politica estera un approccio graduali stico e realistico che forse in questi anni poi manca
Ecco la comunità internazionale le diceva ci sono queste nuove sanzioni che si profilano
Che l'Unione europea ha deciso rispetto alla questione del nucleare e ci sono le posizioni di Paesi invece com'è la Francia come la Germania che vorrebbero una presa
Di posizione più forte e purtroppo i venti di guerra che tornano a soffiare le dichiarazioni che Bush ha fatto qualche giorno fa
Rispetto alla pericolosità dell'Iran ma e alla
L'ipotesi dello scoppio addirittura di una terza guerra mondiale
Le sanzioni in questo momento forse sono
L'unica soluzione
Perché sicuramente una
Una è una azione militare avrebbe effetti devastanti di cui non si sarebbe dire che di di quei difficile immaginare all'esito che ci potrebbero portare
Ha conseguenze molto gravi
Le sanzioni sono in un certo senso il male minore
Dico male perché vedo un grande imbarazzo nel nostro Governo con i partner europei perché siamo il primo partner commerciale dell'Iraq e le sanzioni
Avrebbero degli effetti piuttosto negativi anche sulla nostra economia è chiaro che se questa sarà la decisione dell'Unione europea noi che siamo sempre stati fautori di una politica estera difensiva comune
Dovremmo allinearci e condividerne
La responsabilità nella e la decisione
Sono d'accordo con D'Alema quando ci disse mi ricordo la miglior durante l'Assemblea generale l'asse unite ci ricevette con i parlamentari la delegazione italiana che visse Simba bene le sanzioni ma ci vuole anche una proposta ci vuole anche
Un'iniziativa di dialogo un tentativo quanto meno
Di capire di capire in che direzione sta andando la politica iraniana e come si possa trovare una soluzione
Indolore
Perché anche
Le sanzioni possono avere effetti dolorosi una sanzione una soluzione indolore che garantisca il mondo rispetto
Alle intenzioni di dell'Iran
Il fatto che noi alla lo ricordava siamo il primo partner commerciale delle grandi città delle responsabilità se non altro
Resta il fatto che dovremmo assistere promotori
Del
Del della questione dei diritti umani violati annegati in questo Paese e lo dimostra anche l'impegno che è lo stesso non c'è pace e Nessuno tocchi Caino quindi e radicali
Hanno messo immettono rispetto a a queste problematiche
Secondo me si
Ci dà una grande responsabilità ma non solo fatto se primo partner commerciale il fatto di essere io non mi stancherò mai di ripeterlo essere il PAI disse io ritengo che queste cose vadano fatte sempre ormai nella Milone europea per dare
Maggiore forza un'iniziativa da loro mondiale a loro all'Europa
Però dobbiamo ricordare che l'Italia ha una sua specificità una sua peculiarità in politica estera Italia e un Paese ritenuto affidabile
Da gran parte del mondo arabo da gran parte del mondo islamico per le sue tradizioni per la sua
In larga misura estraneità alle alle iniziative coloniali del passato
Per una certa fama anime di di dialogo di di cultura di tolleranza che abbiamo come italiani l'Italia un Paese ritenuto affidabile per i negozianti
Per le mediazioni per la composizione dei conflitti e io credo che anche al di là del dei rapporti
Non commerciali ricordiamo i rapporti antichi dello Scià con Enrico Mattei in passato io credo che ci sia
Nell'area disponibilità
Ad interloquire con l'Italia e forse il background culturale per la diplomazia italiana di cercare di capire senza rigidità con apertura e facendosi carico anche delle ragioni dell'altro
Quelli che sono gli intenti questo regime e quelle che posso che possono e se soprattutto le possibilità di evoluzione
Anche costituzionale di regime
Della della politica iraniana perché obiettivamente per quanto dialoghiamo io stesso nutro forti diffidenze rispetto
All'attuale regime al tandem Khamenei Ahmadinejad si diceva che inizialmente ci fossero contrasti e finanziati ma Dine Giarda
Agisse in questo adottasse semplicemente estremisti ci proprio per una sorta
Di dissenso nei confronti degli Ayatollah adesso mi sembrano in forte sintonia
O scarsa fiducia ripeto in questa classe dirigente ma noi non abbiamo alternative finché sono loro al potere dobbiamo cercare ti interloquire anche con loro per evitare che la situazione possa deteriorarsi
Ci sarà un documento ufficiale da parte restante tra come si nastri
Dunque io credo ci dunque c'è stato potere non non so se all'ordine del giorno sicuramente degenerando la situazione occorrerà preparare una risoluzione da da fare in cui sono pure in Aula
Dovrà essere valutato in sede di Ufficio di Presidenza non credo che ci sia un'iniziativa già deliberate
Però sicuramente occorre euro occorrerebbe porlo tra i punti all'ordine del giorno del prossimo Fici presidenza