Problemi pratici della laicità all'inizio del secolo XXI

Allora riprendiamo i lavori
Collegno
Rinnovando i ringraziamenti tutti quelli che sono intervenuti sono presenti
Se mi si consente al titolo proprio personale vorrei ringraziare il Procuratore regionale presso la Corte d'appello che
Ha ritenuto come dire di infrangere il Codice del sabato e ed è qui stamattina
Non essendo potuto ieri intervenire
Convegno già conosciuto due passaggi importanti e mi pare una trama
Logica
Forte
Parlando passando dal tema come dire più istituzionale laicità e confessioni religiose poi ieri
Affrontando nel pomeriggio i drammatici
Pressoché tiro risolutive dei problemi
Del rapporto tra laicità e bioetica dove effettivamente
è difficile stabilire quale delle posizioni in campo
Possa prevalere c'è piuttosto bisogna fondi uno sforzo di composizione di equilibrio
Di compatibilità valorizzerà il molto
La proposta conclusiva del Presidente Lia
Su questa figura delle leggi facoltizzate
Missive voi la sua prudenza
I toni sfumati glieli soltanto essa
Maneggiare hanno portato ad introdurre questa categoria che mi pare
Ci possa dare sul piano proprio politico grande
Elementi diciamo nel senso
Certo voi lo diremo alla fine lo dirà soprattutto Di Giovine
Questo tempo presente sia posto di fronte interrogativi e domande
Che un tempo non circolavano nella società e quindi anche nella
Cultura nella scienza
Consegno della complessità sempre crescente riassume la società
E che richiede un approccio nuovo rispetto appunto a a questi problemi mi pare perciò lo voglio dire
In merito dell'associazione avere scelto l'anno scorso questo era era un tema che interpellato
La la la riflessione all'attenzione
Gli approfondimenti del dei costituzionalisti
Bene io
Allora darei subito inizio dei lavori
Pregando la collega che ha unito Brogneri rivolgere la sua relazione tre
Grazie
Volevo ringraziare perché per la fiducia che mi è stata data nella darmi questa relazione spero di essere all'altezza sono un po'intimidita perché devo parlare di simboli religiosi in un contesto
Diciamo un po'particolare
Comunque somma inizia la relazione io solo partita in questa riflessione da una città la citazione di una filosofa politica americana Martha Nussbaum
Che in un'intervista rilasciata alla stampa quotidiana ha affermato che la gente ama all'omogeneità ma la legge deve difendere i diritti di chi è diverso e io un po'
Seguito questo filo rosso diciamo nella costruzione della mia relazione
Dico subito qual è la mia posizione io ritengo che i simboli religiosi esposti negli spazi pubblici istituzionali
Scuole aule giudiziarie sedi di seggi elettorali impongano l'omogeneità attraverso l'implicita esclusione di chi non vi si riconosce
A sua volta
Il divieto dei segni individuali di appartenenza religiosa secondo il modello francese invece esprime una pretesa di omogeneità del corpo sociale che fra l'altro è del tutto irrealistica
Entrambe queste questioni a mio avviso hanno un rapporto diretto ed immediato con la definizione stessa di sfera pubblica cioè che cosa
Quale sia la linea di confine tra pubblico e privato la fissazione dei criteri in base ai quali
Stabilire la rilevanza pubblica o privata di un determinato atto comportamento o comunque di una determinata tematica
La questione non è ovviamente di poco conto perché investe lo stesso paradigma dello stato di diritto che proprio grazie alla scissione tra soggetto privato e cittadino produce commi si è detto
La forma di una soggettività formale egualitaria di una norma generale e astratta
Questi presupposti concettuali sappiamo che sono da tempo oggetto di critiche radicali per esempio dei teorici del mutuo multiculturalismo anche del pensiero femminista
Perché in questa visione diciamo di generalità e astrattezza egualitaria
Sarebbero negate perché relegate nella sfera privata la di per esempio la differenza sessuale o le differenze le identità culturali e religiose
Per quanto riguarda queste ultime la valorizzazione delle identità culturali religiose che viene da più parti imboccata di fronte alla sempre maggiore complessità delle società occidentali ovviamente in seguito al fenomeno immigratorio
Io credo che ponga una serie di problemi il primo quello particolarmente avvertito in Francia e quello di un rischio della frammentazione della società
C'è il rischio di un ripiegamento comunitario che minaccia di scalzare le basi stesse della convivenza civile che costruita sui diritti individuali e non sui diritti dei gruppi
Perlomeno nella tradizione che noi fin qui abbiamo conseguito e dall'altro lato si intreccia con il tema del ruolo pubblico delle religioni che sempre più spesso sono visti come fenomeni sociali difficilmente ascrivibili al solo ambito privato
Nel contesto italiano che
Come ci hanno ben spiegato le relazioni di ieri soprattutto le relazioni della mattina presenta della per quel
Sì senz'altro delle peculiarità sotto vari profili mi sembra che ci siano almeno due ordini di problemi molto rilevanti
Il primo
La convivenza nello spazio pubblico con aderenti alla religione islamica che hanno non poche difficoltà a comprendere e ad accettare la distinzione occidentale tra pubblico e privato
Ritenendo che la fede debba essere espresso pubblicamente con la preghiera con
Il linguaggio con lo stesso abbigliamento e questo è un primo profilo
E questo ci interessa soprattutto in relazione ai segni breve personali di appartenenza religiosa
E per quanto riguarda invece il ruolo pubblico diciamo della religione come istituzione e il problema riguarda la rinnovata volontà della Chiesa cattolica di essere uno degli attori determinanti della rima pubblica
Attraverso una presenza imponente anche a livello simbolico e dell'aspetto che mi interessa approfondire
E nel dibattito culturale che politico
Per quanto riguarda il primo aspetto cioè la controversia
Acquisto condita teorica che non sempre viene colta questo poi al di là di quella che è stata la soluzione legislativa perseguite in Francia che mi ha a mio avviso
Presenta degli aspetti criticabili
Però chi difende la possibilità di indossare il velo nelle scuole intendo riferirmi alle allieve
Intende in primo luogo imporre allo Stato francese ciò che lo Stato francese vuole considerare un simbolo privato c'è un capo di vestiario individuale
Alla sfera pubblica mettendo in discussione diciamo così i confini tra pubblico e privato quindi le tre ragazze che nell'ottantanove diedero
Inizio a questa vicenda in realtà
Usavano un segno del del settore privato diciamo così per contestare le disposizioni della sfera pubblica
La laicità europea così come si è venuta configurando nel corso dei secoli deriva fondamentalmente da un patto tra le cose dal tra le religioni le confessioni cristiane
Perché le altre fedi per esempio quella ebraica sono assolutamente minoritarie quindi anche se queste confessioni realtà se sono sanguinosa mente combattute tuttavia hanno molti punti in comune hanno lo stesso libro un nucleo comune
Di dogmi più o meno le stesse feste gli stessi simboli la stessa mancanza di tabù alimentari
Non è affatto sicuro e i fatti sembrano dimostrano che questo patto costitutivo ritagliato sui rapporti tra le diverse interpretazioni del cristianesimo
Si è facilmente adattabile alla convivenza con altre religioni specialmente le Regioni islamica che presenta caratteri profondamente riversi
Inoltre quanto alle modalità e limiti della presenza della Chiesa cattolica nella sfera pubblico ufficiale questo quindi il secondo problema che volevo affrontare
Coglie nel segno a mio avviso chi sottolinea come il compromesso laico europeo se così vogliamo chiamarlo
Sia più accettabile per i protestanti che per i cattolici perché tali confessioni hanno due antropologie notevolmente diverso e dell'individuo
Quella protestante come sappiamo è un altro po'logica dell'interiorità che fa leva in primis sulla coscienza del singolo fedele sul rapporto diretto con la divinità
Mentre quella cattolica che privilegia la mediazione della Chiesa rispetto al Dio vede nella dimensione istituzionale pubblica rituale un
Elemento fondamentale ed irrinunciabile
Per cui si può dire che il modello cattolico presenta anche tratti sociologici perché considera la religione
Come un'istituzione sociale prima che come un insieme di sentimenti intimamente radicate nell'individuo e questo naturalmente rende in un certo senso più costoso tra virgolette per la Chiesa ricondurre la fede nell'ambito privato
Detto questo come impostazione generale delle questioni vorrei parlare della del contenuto della laicità della mia interpretazione ovviamente e io partirò dalla rapporto Stasi
Perché a mio avviso la laicità francese non è un po'per noi un parametro inutilizzabile
Certo ad uso assolutamente non sono sovrapponibili non sono automaticamente richiamabile nel nostro ordinamento la storia la cultura
è molto diverso da però è anche vero che se la Francia ha inserito la laicità tra i principi costituzionali già dal mille novecentoquarantasei e poi nel mille novecentocinquantotto
In Italia dal mille novecentottantanove grazie alla Corte costituzionale la laicità è un principio supremo dell'ordinamento
Oltretutto non è vero che la laicità francese sia così una laicità circa dura un separatismo durissimo perché sappiamo benissimo che ci sono gli accomodamenti ragionevoli ci sono
E i finanziamenti alle associazioni di culto la possibilità di rispettare nei cimiteri le tradizioni proprie dei culti ebraico mussulmano i finanziamenti
Alle scuole private quindi non mi sembra che ci sia che ci sia questa differenza abissale che ci impedisca di fare una comparazione sul piano della
Composizione chiamiamola così del principio di laicità
Ora in Francia da lei citato presenta una serie di profili costitutivi che nella loro interazione reciproca ne delineano la Statuto si legge nel rapporto stasi di pietra angolare del patto repubblicano
Da che cosa è composta diciamo così la laicità in primo luogo è inestricabile mente connessa alla libertà di coscienza individuale in costituendo né una garanzia di esercizio
Costituisce uno strumento di emancipazione dalla tradizione dai legami comunitari consentendo l'individuo di definirsi autonomamente in riferimento alle proprie preferenze culturali o religiose o spirituali
Rispetto a tali preferenze
Assicura l'eguaglianza dei cittadini e dopo la riforma costituzionale del mille novecentonovantanove incorpora in sé anche l'eguaglianza tra uomo e donna come si dice testualmente nel rapporto elemento del patto repubblicano
E legata ad una visione forte della cittadinanza che supera le appartenenze comunitarie religiose o etniche
Implica la neutralità del potere politico che deve astenersi da qualsiasi intromissione nell'ambito spirituale e religioso e a sua volta e sottratto a qualsiasi influenza di tal genere
Costituisce un modo di strutturare la convivenza volto anche a tutelare le minoranze
Infine è una virtù civile
Che richiede alle religioni uno sforzo di adattamento ed esige uno sforzo di interpretazione per conciliare il dogma religioso e le leggi che regolano la società non foss'altro che per rendere possibile la convivenza
Ora il fatto che la laicità fra che anche la laicità francese cioè la più rigorosa se vogliamo nel panorama internazionale
Si presenti così composita che possa trovare una compiuta definizione soltanto tenendo insieme le sue diverse sfaccettature alcune delle quali coincidano chiaramente con altri principi di rango costituzionale
A mio avviso consente di superare per esempio dei dubbi teorici che sono stati espressi dottrina autorevolmente anche molto di recente mi riferisco
Ad un gusto Barbera
Il quale dubita sulla consistenza di un autonomo principio di laicità nel nostro ordine la nostra Costituzione perché appunto questo principio enucleato nell'ottantanove dalla Corte costituzionale
Sarebbe in realtà privo di un'autonomia dogmatica
E perché
Sarebbe semplice troverebbe al crocevia diciamo così di altri principi costituzionali e sarebbe pertanto dotato di una mera efficacia retorico argomentativa
Presentandosi in definitiva come un corollario degli stessi principi liberaldemocratici che informano la nostra Costituzione
Ora probabilmente il superamento di questo dubbio sta proprio nella considerazione
Della natura della laicità che non è un contenuto ma un metodo una regola di convivenza personalmente la vicine Ray al metodo democratico di cui ci parla l'articolo quarantanove della Costituzione
Che risulta a sua volta in realtà composto da altri principi costituzionali
Rispetto i quali non assume una funzione puramente riassuntiva
Ma piuttosto li combina li Cortina istituisce tra loro dei legami logici precisi che ne chiariscono e ne esaltano il significato la Corte costituzionale quando dovuto
Identificare il contenuto del metodo democratico ha detto che ecco composto diciamo così dal rispetto della sovranità popolare affidata alle maggioranze legalmente costituite
Nella tutela dei diritti delle minoranze l'osservanza delle libertà garantite dalla Costituzione
In modo analogo a mio avviso il principio di laicità contiene in sé combinando lì e armonizzando lì
Una serie di principi esplicitati nel testo costituzionale chiaramente individuati dalla sentenza dell'ottantanove articoli due tre sette otto diciannove e venti
Mentre il suo carattere supremo è legato alla valutazione di una disciplina
Attuativa del concordato contenuta in una fonte atipica rinforzata come di recente Stefano Siccardi a notato
Dei vari profili della laicità che ho prima individuato vorrei soffermarmi su quello più controverso almeno su quello più controverso in Italia che è la neutralità
Perché la loro la nozione della laicità come neutralità in essa diciamo molti ricchi credono di riconoscere un atteggiamento antireligioso dello Stato ma io penso che non sia così
Neutrale è lo spazio pubblico di convivenza in primo luogo la scuola come sede primaria di formazione del cittadino
Nell'ambito della quale del quale non è consentito discriminare a mio avviso né in positivo né in negativo
Per ragioni che attengono a scelte preferirà preferenze individuali dei singoli quali il credo religioso
Il legame inscindibile tra nel neutralità ed eguaglianza e ben testimoniato dall'evoluzione dell'accordo della giurisprudenza della Corte suprema degli Stati Uniti
Sui rapporti tra sfera civile e religiosa nella quale il principio di separazione nel tempo si è evoluto in un principio di neutralità
Che comporta l'eguaglianza di trattamento tra attività religiose e profane nella giurisprudenza costituzionale americana trovano oggi meno spazio specifiche eccezioni
A tutela di determinati interessi confessionali perché la forma l'affermarsi di Ubu criterio di eguaglianza formale
Implica un affievolimento del carattere distintivo della protezione della libertà religiosa replica in generale diciamo e io credo che il punto si è proprio questo
La Chiesa cattolica e anche le chiese protestanti come dimostra la vicenda dell'articolo cinquantadue del Trattato costituzionale europeo
Non accettano di situarsi dello spazio pubblico sullo stesso piano di altre associazioni perché si considerano di natura diversa rispetto alle organizzazioni della società civile
Polemiche
Affermato a questo riguardo che mi le chiese non intendono essere collocate in un pubblico non fornito di potere e di posizione istituzionale
Ed è questa minore avviso la vera ragione del rifiuto della neutralità il timore di perdere identità e io aggiungerei anche privilegi
La neutralità invece è garanzia di pluralismo di un pluralismo paritario
Accettando queste premesse teoriche condividendo cioè l'assunto secondo cui la neutralità è inclusiva e non escludente
Sembra oggi possibile interpretarla alla luce di un pluralismo sociale che chiede un'inclusione delle richieste identitaria che sia sensibile alle differenze come si è detto
Con l'avvertenza tuttavia che una cura siffatta rilettura della neutralità nello spazio pubblico c'è una neutralità come si dice sensibile alle differenze
Può essere ricondotta soltanto alla valorizzazione della libertà individuale meno incerto delle chiese come istituzioni
In altre parole la presenza pubblica delle religioni si giustifica con la tutela dei sentimenti e delle credenze religiose degli individui
E non può in alcun modo essere giustificata in base al contributo dato dalle chiese allegami sociale o alla fiducia nelle istituzioni cioè con argomenti di carattere comunitari stico
Se si ragionasse in tal senso infatti si smentirebbe la nitida affermazione della Corte costituzionale che nel mille novecentonovantasette ha affermato
Che la Costituzione esclude che la religione possa considerarsi strumentale rispetto alle finalità dello Stato e viceversa
Ne consegue che mentre i singoli debbono ritenersi liberi di esprimere la propria identità culturale e religiosa anche attraverso l'utilizzazione di segni di appartenenza
Con il limite di quelle forme di vestiario ovviamente che coprono il volto impedendo riconoscimento della persona e ostacolando nei rapporti sociali e qui naturalmente io non sto parlando
Degli insegnanti o degli altri agenti pubblici chiamiamoli così per i quali secondo me si pongono problemi peculiari che qui non ho il tempo di affrontare mi riservo di approfondire nella nel testo scritto
Mentre a mio avviso resta escluso che gli atti che i simboli e le immagini sacre di una confessione religiosa possano essere autoritativamente esposti nella sfera pubblica istituzionale quasi che lo Stato
Potesse in essa si identificarsi
Qualche parola su cosa debba intendersi per simbolo per poi verificare alcuni casi pratici io nella relazione ho preso molto sul serio il titolo di questo convegno di problemi pratici della Libia della laicità
E quindi ho dedicato tutta la seconda parte della relazione ad analisi di casi giurisprudenziali che qui naturalmente sarebbe anche noioso riassumere a voce
Farò alcun soltanto alcuni accenni per coloro che sono interessati rimando ovviamente al testo scritto
Ora nella psicologia analitica Jun Diana una parola o un'immagine e simbolica quando implica qualcosa che sta al di là del suo significato ovvio ed immediato
E sa cioè possiede un aspetto più ampio inconscio che non è mai definito con precisione o compiutamente spiegato
Ne si può sperare di definirlo o di spiegarlo quando la mente esplora il simbolo e se viene portata a contatto con idee che stanno al di là delle capacità razionali
Di particolare rilievo sono i simboli collettivi soprattutto le immagini religiose il cui ruolo essenziale nell'organizzazione del potere nella storia dell'Europa cristiana è noto a tutti
Immagini dotate di un profondo valore suggestivo che agiscono con particolare forza sul piano non razionale determinando assunzioni dissenso non consapevoli
Del resto
Non vorrei sembrare così iconoclasta ma nello stile di pensiero dei pubblicitari permangono alcune convinzioni molto risalenti che erano già presenti molto chiaramente nella cultura presente secondo cinquecento
Che le immagini siano una forza di linguaggio universale particolarmente adatta agli letterati I bambini I nuddu tutti
Che la trasmissione del sapere mediante pitture tra virgolette abbia funzioni persuasive serva cioè a dar luogo a convincimenti che si traducono in comportamenti
Che ciò che davvero conta non sia la coerenza delle argomentazioni la cogenza delle dimostrazioni ma la forza delle suggestioni
Se tutto questo è vero ben si comprende come l'esposizione di immagini sacre per esempio nelle aule scolastiche si traduca in ultima analisi in una implicita richiesta di identificazione dei valori religiosi proposti
In questo senso il linguaggio simbolico è un linguaggio normativo non verbale in grado di esercitare una peculiare pressione culturale soprattutto sui soggetti minori
Se poi si pone mente alla circostanza che il sacro è per sua natura inaccessibile è ciò su cui non si può trattare
E che linguaggio simbolico proprio per il suo legame con il sacro estraneo alla sfera della razionalità
Si profilano problemi peculiari in relazione alla presenza del crocifisso nelle aule giudiziarie dove esso appare fuori posto proprio in relazione alla struttura discorsiva dialogica e razionale che caratterizza il processo
Del tutto diverso è il discorso sui segni personali di appartenenza religiosa capi di abbigliamento monili che rappresenta l'espressione di una scelta individuale e che quindi appartengono alla sfera della libertà religiosa e dell'espressione dell'identità personale
E se sono del con i limiti che prima ricordavo sono compatibili con interpretazione della laicità come neutralità dello spazio pubblico
Il divieto francese del due mila e quattro a mio avviso non deriva dalla neutralità ma deriva da altre caratteristiche di quella cultura giuridica
In primo luogo ed alla già ricordata concessione della cittadinanza repubblicana di ascendenza giacobina diciamo così come negazione delle differenze ma anche da un'idea perfezionista del ruolo dello Stato nell'educazione dei suoi cittadini
In realtà interpretare un simbolo o un segno come religioso o meno comporta a mio avviso proprio che lo Stato venga meno il principio di neutralità
Perché implica entrare nel merito delle concessioni del bene dei cittadini classificarli alcune come buone altre come meno buone altre come da bandire con la conseguenza diretti introdurre delle distinzioni morali tra i cittadini
A questo proposito è noto che uno degli argomenti principali su cui ha fatto leva il legislatore francese riguarda il significato segregazione mista del velo
E io sono molto sensibile a temi di questo tipo tuttavia penso che si scontri questa pretesa con una serie di considerazioni che presentano maggior peso specifico
Una di queste è il rischio di impiegare
Double standards nel senso di
Un atteggiamento più esigente rigoroso di quello che normalmente usato per valutare i comportamenti culturalmente familiari
O per intenderci i nostri comportamenti
In altri termini la richiesta rivolta alle ragazze musulmane più in generale una comunità di immigrati non deve essere né apparire più onerosa di quelle a cui sono sottoposti gli altri cittadini
Considerando che anche le famiglie più democratiche liberali determinano le scelte dei loro figli minori
Le famiglie esercitano nel per i minori continuamente scelte di questo tipo di fanno battezzare CIR consigliere rimandano meno al catechismo
Fanno fare comunione crisi ma li scrivono a scuole confessionali non si vede perché per il velo ci dovrebbe essere una considerazione diverso
Ma l'argomento che ritengo più serio secondo me nei confronti della scelta francese si fonda sulla considerazione che lo Stato non deve in alcun modo manipolare i simboli religiosi né per vietarli né per imporli
Quando lo fa oltretutto rischia di determinare delle conseguenze pratiche distorte e indesiderate come dimostra per esempio un rapporto del due mila e cinque del Ministero dell'educazione nazionale francese proprio sull'applicazione della legge del due mila e quattro che
Cui qui non posso parlare ma ci sono aspetti estremamente
Interessanti oppure addirittura si può cadere nel grottesco come ha mostrato Roberto Bin in un suo intervento dove si interrogava sulle modalità con le quali
Unni dirigente scolastico o un altro dirigente
Amministrativo pubblico debba acquistare i crocifissi quindi tutti i problemi che si pone e che tipo di Croce di quale materiale i costi eccetera
In realtà io condivido l'affermazione secondo cui la libertà negativa di religione
L'unico profilo della libertà che l'ordinamento è legittimato a prendere in considerazione
Comporta che lo Stato sia privo di qualsiasi potere in merito alla definizione di ciò che sia o no religione e quindi anche di ciò che cosa sia di ciò che sia simbolo religioso di accogliere un certo significato del simbolo per aderirvi o per respingerlo
Ogni tentativo in questa direzione non poche urtare contro l'intero elenco dei principi costituzionali laicità pluralismo tutela delle minoranze
Io ho fatto anche un'analisi non so quanto tempo mi è rimasto della giurisprudenza costituzionale che vi risparmio perché tanto la conosciamo bene la giurisprudenza costituzionale in materia di laicità volevo solo sottolineare
Ancora dieci minuti
Va beh allora
E allora dico solo alcune cose naturalmente lo so che questa è una giurisprudenza costituzionale che è presente anche i profili di ambiguità quindi è chiaro che
Ognuno di noi va dentro questa giurisprudenza andando a ricercare un po'le cose che sembrano confermare
Le sue tesi io le ho trovate
Lascio perdere tutta l'evoluzione giurisprudenziale però
Se si pensa che se si parte diciamo dalla giurisprudenza più recente fine anni novanta ma con un importante precedente nella sentenza centodiciassette del settantanove
Si vede che si comincia a parlare di c'è una forte discontinuità rispetto agli ordini agli orientamenti precedenti si inizia a parlare di libertà negativa di religione
Si parla della libertà di opinione religiosa del non credente mentre prima l'attendismo era considerato esplicitamente estraneo alla sfera della libertà religiosa
E poi la successiva è famosissima sentenza duecentotre dell'ottantanove parla di libertà negativa di non professare alcuna religione e qualifica il diritto di avvalersi o di non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica
Nella scuola pubblica come un vero e proprio diritto soggettivo sto citando che non ha precedenti in materia e la cui protezione affidata la giurisdizione del giudice ordinario
Inoltre si legge e che in nessun caso il compimento di atti appartenenti nella loro essenza la sfera della religione può essere l'oggetto di prescrizioni obbligatorie derivanti dall'ordinamento giuridico dello Stato
Perché e in causa la natura stessa dell'essere religioso
Ciò che nell'ordine civile per l'ordinamento costituzionale può essere solo manifestazione di libertà sentenza trecentotrentaquattro del novantasei
Si sottolinea poi come per il legislatore fascista alla chiese la religione cattolica avessero un preciso valore politico come fattore di unità della nazione
Ma la Costituzione repubblicana rovescia ABI imis questa concessione escludendo che sentenza trecentoventinove del novantasette la religione possa considerarsi strumentale rispetto alle finalità dello Stato e viceversa
Ovviamente l'identificazione di queste linee interpretative che ho riassunto in maniera brevissima non
Mi fa velo sulla circostanza che in realtà nella giurisprudenza della Corte costituzionale in materia di laicità
Possono essere avanzate critiche non secondario soprattutto per le difficoltà o le vere e proprie contraddizioni in sede applicativa del principio enunciato e anche
Per gli scivola menti concettuali verso una
A mio avviso impropria laicità positiva verso i culti o il sentimento religioso
Che implica una scelta di valore discriminatorio nei confronti della coscienza non religiosa o antireligiosa che posta esattamente sullo stesso piano della coscienza religiosa
A me sembra che il alle il tema della neutralità come dialettica come neutralità emerga molto bene in tutte le sentenza sul giuramento nel processo che non a caso le ho tolto Elia
In uno scritto che ha pubblicato negli scritti non onori Viberti dice è la tematica che più si avvicina alla questione dei simboli
Così come la formula religiosa del giuramento imponeva il compimento di un atto appartenente alla sfera della libertà religiosa intesa anche nella sua accezione negativa
L'esposizione di un simbolo religioso negli spazi pubblici istituzionali chiede una venticinque un'identificazione nei contenuti di valore evocati dal simbolo o comunque una loro accettazione
Che nega il medesimo ambito di libertà oltre a perpetuare una indebita commistione tra ordini e civile ed esperienza religiosa
Naturalmente questa mia posizione mi porta anche a respingere quelle tesi che ritengono che la soluzione potrebbe essere trovate ma nel fatto che ciascuno possa attendere per esempio in un'aula scolastica o di tribunale il suo simbolo per sentirsi rappresentato
Perché questa ipotesi a mio avviso ancora una volta prefigura
Un intervento positivo a favore dei culti e del sentimento religioso mancando di eguale rispetto e considerazione per chi non si riconosca in alcuna religione
O addirittura abbia posizioni anti religiose e la cui libertà negativa deve essere pienamente tutelata
Il fatto che nonostante le premesse prima richiamate che secondo me sono chiaramente rintracciabile nella giurisprudenza costituzionale
L'ordinanza relativa rete al crocifisso nelle aule scolastiche celate otto nove del due mila quattro
Se è stato ad avviso a mio avviso molto deludente avendo accuratamente evitato di fornire soluzioni interpretative che non solo inusuali nelle pronunce di inammissibilità
A mio avviso non è altro che una conferma ulteriore di quelle difficoltà applicative del principio di laicità di cui parlavo in precedenza
Che sono molto evidenti mi dispiace dirlo quando siano in gioco interessi forti della Chiesa cattolica
Ed è anche il segnale comunque che su questioni così delicate cruciali per le stesse regole di convivenza avremmo necessità prima di tutto di scelte politiche chiare del legislatore democratico
E sotto questo profilo il progetto di legge sulla libertà religiosa in discussione alle Camere è a mio avviso del tutto insoddisfacente
Non si affronta in alcun modo la questione dell'esposizione dei del di uno specifico simbolo religioso il crocifisso nelle scuole e nei luoghi pubblici in genere
E sappiamo come si è una materia controversia in alcuni casi manca la legge
O vi sono soltanto delle circolari ministeriali come per esempio per le aule giudiziarie nel caso delle scuole di sono norme secondarie di assai dubbia vigenza alcuni giudici l'hanno ritenute vigenti altri no
E comunque anche ritenerle in vigore è molto difficile se non impossibile individuarne il fondamento normativo evidente mi pare come tutto questo
Si ponga in contrasto addirittura con il principio di legalità inteso in senso formale cioè nella sua accezione più debole
Non essendovi alcun fondamento legale per l'esercizio del potere dell'Amministrazione
Benché si versi qui in un'ipotesi relativa all'esercizio dei diritti inviolabili in particolare la libertà negativa di coscienza in materia religiosa strettamente connessa al divieto di discriminazione per motivi di appartenenza religiosa
La cui difesa è affidata al ben più incisivo presidio della riserva di legge
Soltanto la legge infatti come atto politico per eccellenza e strumento effettivo di tutela delle libertà per il carattere rappresentativo dell'organo che lo approva in cui siedono anche le minoranze
Per l'articolazione la pubblicità del suo procedimento di formazione per la sua sindacabilità da parte della Corte costituzionale per la sua sotto punibilità a referendum popolare
Senza contare poi a proposito di simboli la forza simbolica di organizzativa di una legge come ha detto Debray che ribadisca il carattere laico e quindi massimamente inclusivo dello Stato italiano
Le incertezze tuttavia non riguardano solo il quadro normativo
Coinvolgono le S.p.A. stessa sussistenza di un vero e proprio obbligo di esposizione da parte del crocifisso da parte dell'Amministrazione
Così come coinvolgono l'individuazione della giurisdizione competente nelle ipotesi di controversie se quella amministrativa o quella ordinaria quindi
Un panorama estremamente confuso che non sembra in grado di offrire una tutela effettiva i diritti coinvolti in questa complessa vicenda
E come ci confermerebbe se avessi tempo di farla ma fare faccio soltanto alcuni accenni l'analisi di alcuni case giurisprudenziali problematici che riguardano l'esposizione del crocifisso nelle aule giudiziarie nei seggi elettorali nei nelle aule scolastiche
Questioni che rappresentano oltre a delle evidenti per evidenti profili di analogia anche nelle peculiarità legate alla tipologia di spazio pubblico istituzionale implicato
Non dico assolutamente nulla sui seggi elettorali faccio solo una breve osservazione sulle aule giudiziarie e poi mi soffermo un momento di più sulla scuola e traggo poi le conclusioni
Allora per quanto riguarda le aule giudiziarie a mio avviso accanto alle ragioni generali che ho cercato di argomentare per cui comunque non ci deve essere sposi sezione di stessi in volo religioso
C'è una ragione specifica di illegittimità dell'esposizione del crocefisso
Che è legata ai caratteri propri dell'attività che si svolge nelle aule giudiziarie
Se è vero infatti che la giurisdizione costituisce sul versante istituzionale il momento in cui trovano applicazione le norme del dialogo razionale che la sentenza va giustificate in base a ragioni riconoscibili come neutre
Prescindendo i cioè da specifiche appartenenze culturali
Che nell'interazione processuale si tratta di mostrare la correttezza delle soluzioni proposte e la loro accettabilità
Fornendo argomenti valutabili equanime mente entro una struttura discorsiva caratterizzata dall'imparzialità e dall'assenza di pregiudizi
Appare evidente come la presenza del simbolo religioso che attiene alla sfera del sacro e quindi per definizione del no razionale ed esprime inoltre una precisa identità culturale
Si ponga in contrasto con la natura stessa del processo soprattutto non soltanto ma soprattutto del processo penale
Un caso che io ho trovato mi sembra che lo esprima assolutamente bene è un processo per offesa alla religione cattolica
Mediante vilipendio di chi la professa e dei suoi Ministri si svoltosi non Aol con il crocefisso essendo oltretutto l'imputato di fede islamica
Anche in questo caso altri ordinamenti hanno mostrato maggiore sensibilità penso ad esempio al Belgio dove la questione viene posta al Ministro della giustizia nel mille novecentonovantaquattro con un'interrogazione parlamentare
Molto interessante la risposta del ministro
Che disse condivido l'opinione dei miei predecessori nel senso che la giustizia debba non solo essere ma apparire neutra e la più imparziale possibile
Rientra così nelle mie intenzioni eliminare progressivamente ogni simbolo religioso dalle aule di giustizia
Salvo che si tratti di un'opera artistica o che il simbolo costituisca da lunga data parte dell'arredo tradizionale della sala medesima o con esso si integri storicamente ed esteticamente
Assai opportuna a mio avviso quest'ultima precisazione che
Pone le premesse per una ragionevole compromesso quando vi sia una particolare relazione tra l'opera di contenuto religioso e il luogo in cui si trova risposta
Sarebbe folle secondo me chi chiedesse di togliere di cui il crocifisso perché siamo in un'aula universitaria ecco quindi non credo di essere abbastanza ragionevole su questo punto vengo alle aule scolastiche
Lo riassumo la vicenda che la conosciamo tutti conosciamo l'ordinanza della Corte costituzionale la successiva sentenza del TAR del due mila cinque poi del Consiglio di Stato del due mila e sei non mi soffermo su queste decisioni
Che non ovviamente non condivido sottoscrivo le critiche molto dure che sono state avanzate da una parte della dottrina faccio solo alcune considerazioni ulteriori
Per quanto riguarda la discutibile universalità del simbolo si legge nella sentenza del TAR assegna universale dell'accettazione e del rispetto per ogni essere umano in quanto tale qui in questa
La legislazione una qualche misura del singolo
Ed è simbolo scusate credo che sarebbe opportuno per una volta collocarsi dal punto di vista delle religioni minoritarie se è vero come è vero che il principio supremo di laicità è posto in primis a tutela delle minoranze
Così da parte ebraica voci autorevoli hanno sottolineato come il diritto di cittadinanza delle minoranze religiose
Verta principalmente nella possibilità di saper tutto e di sentirsi nei luoghi pubblici uguali agli altri sto citando Amos Luzzatto quando era presidente del Comun dell'Unione delle comunità ebraiche
Mentre storicamente dice Luzzatto il crocifisso è stato adoperato anche a giustificazione di guerre crudeli Acco a coronamento di persecuzioni antiebraiche che può perciò evocare ricordi Cuppini
Anche tra i valdesi si sono espresse posizioni analoghe parlando criticamente addirittura del crocifisso come arma
Credo che uno Stato che si definisce laico non possa essere sordo o indifferente verso l'esistenza tra i suoi cittadini appartenenti a fedi minoritarie di questo tipo di sensibilità
A questo proposito è significativo il fatto che nella regolamentazione usate dal giudice amministrativo di primo grado sia molto forte forse addirittura prevalente l'elemento identitario
Nella motivazione della pronuncia espressioni come l'identità del nostro popolo la nostra storia e cultura alla nostra identità si sprecano il che visto con gli occhi degli altri non poche comunicare un senso di esclusione
Quel che più colpisce tuttavia e la scarsa o nulla consapevolezza della peculiarità dello spazio pubblico scolastico ben presente invece né le giurisdizioni supreme di altri Paesi
Fin troppo ovvio e riferimento alla sentenza del Tribunale Costituzionale tedesco del mille novecentonovantacinque
Nella quale si legge che la formazione scolastica non consiste solo nell'impartire nozioni tecniche o non lo sviluppo di capacità cognitive
Ma concerne anche lo sviluppo della dimensione o delle dimensioni emozionali e li potete affettive degli alunni ha parlato del carattere evocativo del simbolo
Non ho tempo ma potrei richiamare la giurisprudenza della Corte suprema americana che è particolarmente rigorosa nell'escludere
Ogni simbologia religiosa alle spalle strutture scolastiche pubbliche ma anche per esempio in Tribunale Federale esibissero nel mille novecentonovanta
In tutte quelle oppure anche sentenze della corte di Strasburgo
In tutte queste decisioni emerge con chiarezza l'attenzione per la libera formazione della coscienza dei soggetti minori
E quindi particolarmente vulnerabili ed influenzabili nonché la preoccupazione di salvaguardare la libertà educativa dei genitori
Che hanno scelto la scuola pubblica
Niente di tutto questo nelle pronunce dei giudici amministrativi italiani che anzi ripropongono l'alterità concessione secondo cui la presenza del simbolo religioso non determina alcuna violazione della libertà di coscienza
In quanto non impone non prescrive nulla nessuno
Come se la lesione del diritto derivasse esclusivamente dall'obbligo al compimento di atti di culto neppure immaginabile in uno Stato democratico
Le sentenze dei giudici italiani con poche eccezioni e mi riferisco anche quelle dei tribunali ordinari che ho esaminato colpiscono per l'impressionante povertà giuridica degli argomenti utilizzati
E dico un'ultimissima cosa su un'ultima sentenza di un TAR TAR Lombardia sezione di Brescia sentenza seicentotré del due mila e sei
In cui invece si si riconosce che sostanzialmente quelle le norme non sono più vigenti quelle che prescrivono l'esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche
Si riconosce anche che c'è un principio supremo di laicità dello Stato però si dice c'è una consuetudine talmente forte che nemmeno il principio supremo la cosca alzare e questo ci dice
Che non è poi tutta colpa della Corte costituzionale se il principio supremo di laicità fa fatica innerva se all'interno dell'ordinamento io esaminando queste sentenze ho notato un'indifferenza se non una non conoscenza dei giudici
Di queste tematiche dei principio supremo di laicità
Allora in questa sentenza TAR Lombardia praticamente si dice non sono più vigenti le norme c'è il principio supremo di laicità però se la scuola c'è questa consuetudine se questa tradizione
Quindi sei con il consiglio di istituto ritiene che la maggioranza perché riemerge sempre continuamente questo tema
Quantitativo e numerico che la Corte Costituzionale ha abbandonato già dagli anni ottanta
Continuo a ritenere che
Sia necessario avere questa presenza nel simbolo questa maggioranza va rispettata
Ora
A parte appunto la reintroduzione di una logica di maggioranza che nel settore dei diritti fondamentali escono ma è inammissibile
è evidente il rischio che si determinò all'interno della scuola conflitti di carattere religioso e che si creino prassi differenziate c'è questo rimandare all'autonomia scolastica
Che potrebbero condurre ad un insieme di istituzioni diversificate
Allora ci sarebbero le scuole in cui vi che normalmente vengono preferite dai cattolici o da un certo tipo di cattolici altre preferite dagli islamici il sistema scolastico pubblico come è stato detto
Si trasformerebbe un arcipelago di isole ad impianto comunitario condannando il pluralismo che spera e se davvero tale deve essere interno ad ogni singolo istituto scolastico pubblico
Particolarmente grave e poi appare l'obbligo derivante da questa costruzione perché se dobbiamo fare una discussione in consiglio di istituto è ovvio che ognuno deve portare la sua
Col dato sensibile delle proprie convinzioni religiose se non si intende subire passivamente l'esposizione del simbolo ricordo che
Anche a livello normativo noi abbiamo per esempio il Codice di in materia di protezione dei dati personali del due mila e tre che ricomprende
Tra i dati sensibili che possono essere trattati solo con il consenso scritto dell'interessato e la
Previa autorizzazione del garante i dati personali idonei a rivelare le convinzioni religiose
Ricordiamo l'articolo la legge trecento del settanta lo Statuto dei lavoratori che vieta le indagini sulle opinioni religiose dei lavoratori
Ricordiamo la Corte Costituzionale centodiciassette mille novecentosettantanove in cui si afferma il diritto a non rivelare le proprie convinzioni in materia religiosa
E queste poi la ragione per cui non mi posso soffermare adesso veramente chiudo io sono sempre stata contraria anche alla cosiddetta soluzione badare e se che è stata proposta nel nostro ordinamento quando spendeva la questione davanti alla Corte costituzionale chiudo popolo pochissime parole
Dicendo che non vi è dubbio a mio avviso che l'utilizzazione di simboli religiosi nei luoghi pubblici istituzionali ponga sempre problemi notevoli
Che siano i fatti spontaneamente portati o che siano in posti d'autorità e si hanno comunque lo scopo di marcare un'identità affermando un preciso messaggio di appartenenza assumendo così un valore potenzialmente escludente perché i nomi si riconosca
Nel nostro ordinamento almeno fino ad oggi il problema riguarda essenzialmente l'esposizione del Crocifisso alcuni spazi pubblici ho già detto
Quali sono le mie opinioni e anche le differenze tra questi spazi perché noi dobbiamo vedere nella scuola la sede della formazione dei minori
Nella nei seggi elettorali la sede della decisione politica del cittadino elettore le aule di giustizia come luogo fisico in cui si esprime l'imparzialità della funzione giudicante
Allo stato l'ordinamento positivo costringe ad una difficile navigazione a vista restituendo solo incertezze
Se l'esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche abbiamo meno base legislativa se le norme secondarie che la prevedono siano tuttora vigenti quale sia l'autorità giudiziaria competente a conoscere e a dirimere le controversie in materia
Laddove l'esposizione sia prevista soltanto da circolari poi la violazione del principio di legalità formale in una materia che peraltro riservata alla legge appare evidente
Il nodo costituzionale dei simboli religiosi negli spazi pubblici resta ancora irrisolto quindi per l'incapacità o la non volontà dei vari attori istituzionali di scioglierlo
Un legislatore assente ed ora benché impegnato nella relazione di una legge sulla libertà religiosa addirittura latitante su questo punto
Un giudice ordinario amministrativo spesso tentato dal non liquet attraverso una via di fuga dalla giurisdizione della giurisdizione oppure
Che quando decide di affrontare nel merito il problema si rivela culturalmente inadeguato a cogliere la portata costituzionale del principio di laicità
Infine una Corte che investita finalmente della questione
è vita non solo di misurarsi con essa ma addirittura non offre alcuna indicazione ermeneutica utile né sul versante della normativa impugnata né su quello del parametro invocato
Messi dunque alla prova impegnativa del simbolico religioso i meccanismi istituzionali e giurisdizionali della democrazia pluralista sembrano essersi inceppato
I problemi nel frattempo si accumulano e alla lunga credo che ci costringeranno comunque ad un'assunzione responsabilità definitiva su questo tema grazie
Grazie alla professoressa collega
Brunelleschi per questa riflessione così complesse articolata
Che naturalmente non mi
Accingo a ripercorrere
Ma dei cui vorrei cogliere un paio di punti
E cioè l'affermazione mi pare di base secondo cui la laicità consiste nella neutralità dello Stato
Il passaggio ulteriore secondo cui la laicità in sostanza è un metodo
O deve atteggiarsi come metodo senza però che mi pare che nella relazione della collega questo ampiamente circoli si possa che escludere anzi
Sì in via mette a rischio implicitamente anche spesso per passaggi espliciti
Escludere l'importanza di valori che sono perché il metodo sembra quasi un meccanismo anche qui neutrale
E invece ci sono dei valori importanti secondo cui questo metodo poi deve essere applicato e questo terzo punto
Quali
Mi pare fondamentalmente la libertà in varie sfaccettature libertà educativa libertà di coscienza
La parità dei trattamento
Coglierei seconda notazione telegrafica
La conferire ma di quanto tra l'altro ci diceva anche nel suo intervento ridurla ieri che in questa materia
Bisogna portare la consapevolezza della storicizzazione dei principi e dei valori
Si dice lo diceva la collega Brunelli i giudici hanno mostrato povertà argomentativa ma incerto
Perché il problema è se gli viene ponendo adesso che il giudice e un'autorità anche riflette poi decide sulla base delle domande di giustizia che provengono dalla dalla società
E quindi essere finora questo questi molti problemi che sono stati così analiticamente efficacemente esposti
Non avevano ho avuto modo di emergere adesso certe il presente ci incalza e ci costringe appunto a queste riflessioni sulle quali la
Collega riteneva che noi dobbiamo ritenerci ormai impegnati
E che che questo convegno mostra appunto di avere puntualmente registrato
Bene
Allora dava in senz'altro la parola al professore Emanuele Rossi per la sua relazione grazie
Grazie Presidente
Desidero anch'io esprimere un sentito ringraziamento
Doveroso ma molto sentito al presidente i membri del consiglio direttivo dall'Associazione dei costituzionalisti per l'onore che mi hanno fatto nel
Chiamarmi ad intervenire in questo consesso
Io credo che se dovessimo adottare un criterio diciamo di argomentazione logica rigorosa come forse dovremmo fare una relazione con questo tema
Noi dovremmo porci tre preliminari domande e cioè che cosa si intenda per la città che cosa si intenda per simbolo e poi che cosa si intenda per simbolo religioso
Tuttavia credo che se cominciassimo ad affrontare provare a rispondere a queste tre domande al termine dei minuti a mia disposizione avremmo
Balbettato qualche parola su questo e non saremmo arrivati a parlare di alcun problema pratico allora io credo di dover adottare o almeno adoperò un metodo diverso e cioè partirò da i problemi pratici
Per cercare
Nella trama di essi di trovare risposta anche alle domande che opposto in partenza
Cercando
Di dare per acquisito almeno grosso modo una comune concezione di che cosa si intenda per laicità di cosa si intenda per simbolo e di cosa si intenda per simbolo religioso
Venendo al tema dunque mi pare che come già emergeva molto chiaramente dalla relazione di Giuditta Brunelli il problema dei simboli religiosi ma lo spazio pubblico comporti due tematiche fondamentale due ambiti
Uno
L'utilizzo di simboli da parte di soggette di persone che su di sé facciano appunto uso di oggetti definibili come simboli
E l'altro è invece l'utilizzazione negli spazi pubblici degli ante affissione o altro metodo di appunto oggetti simbolici
Parto dalla primo tema e poi cercherò di affrontare il secondo per quanto riguarda il primo tema dunque sebbene il problema si sia posto come è noto con riferimento soprattutto all'uso del velo da parte di donne che si riconoscano nella
Religione islamica tuttavia naturalmente questo può valere in via generale e non solo da parte di coloro che utilizzino indossi non simbolo dando adesso significato religioso
Ma anche da soggetti che utilizzino un simbolo religioso non volendo ad essi dare quel significa
Si pensi ad esempio al crocifisso portato ad esempio da un monaco
Tra pista o da un crocifisso portato da una stare della televisione è evidente che si tratta dello stesso simbolo portato a due soggetti ma con
Intendimenti forse probabilmente diverso
Per quanto riguarda il primo punto cioè il simbolo portato da soggetti che vi diano un significato religioso
Il problema in termini diritto positivo come forse noto si pone perché già una legge la legge che recepisce l'intesa tra lo Stato le comunità ebraiche prevede il diritto degli ebrei
Di indossare il copricapo ebraico in determinati atti pubblici in giuramenti pubblici
Per quanto riguarda altri simboli non è espressamente prevista
Una normativa autorizzativa ma questa si ritiene
Che sia che sia possibile per i soggetti portare un simbolo
Ad esempio appunto il crocifisso altri simboli della fede cristiana oppure il il turbante e il Kirov panna per quanto riguarda i SIC il l'abito per i monaci buddisti e così via
Qui poi bisognerebbe distinguere tra ciò che il svestito se il vestito è una diviso un simbolo ma insomma poi questi sono problemi più particolari evidentemente eventualmente potete leggerli nella relazione
Va poi osservato che alla luce di quello che dicevo prima
La religiosità del simbolo come avviene con riferimento ad un simbolo politico culturale
Comporta non soltanto la sua natura oggettivamente religiosa ma anche la sua dimensione soggettiva e cioè il significato che adesso viene attribuito da chi
Faccia uso di quel simbolo
E ad esempio è stato detto che anche il porto del velo islamico può assumere significati diversi in chi lo porta un valore di identificazione una fede religiosa ma anche di appartenenza ad una famiglia
Ma anche ad esempio obbedienza alla volontà dei genitori oppure addirittura rivendicazione di un'identità culturale e così via
E d'altra parte lo dico anche il Tribunale Costituzionale Federale tedesco proprio con riferimento al copricapo ebraico affermato che esso non è di per sé un simbolo religioso
Solo in considerazione della persona che lo indossa in relazione al suo comportamento esso può dispiegare un effetto
Paragonabile
In questi casi ecco in tutti questi casi naturalmente varia la considerazione di quale sia il bene tutelato di quale siano i diritti che vengono
Garantiti attraverso il porto di un simbolo
In generale credo che si possa ritenere che tutto ciò rientra in quella che è stata definita la libertà di abbigliamento
La quale può avere una rilevanza sia sul foro interno e quindi come espressione della libertà personale oppure
Avere un significato espressivo quindi come garanzia perché rientra nella garanzia della libertà di manifestazione del pensiero
Così pure qualora il simbolo abbia una valenza religiosa e chi lo porta voglia dargli questo significato si può
Rientrare può fare il simili entrare questa nel diritto garantito a ciascuno di professare liberamente la propria fede religiosa
E anche eventualmente di farne propaganda proselitismo e quant'altro
Piena vi è poi un altro eventuale
Bene che può essere tutelata attraverso il porto le singole cioè soprattutto nelle società su cui tornerò meglio ma multiculturali
Ho molti religiose
La possibilità per le confessioni diciamo di minoranza o per gli appartenenti media le confessioni di minoranza di poter portare nello spazio pubblico proprio simbolo può avere un effetto di integrazione
Cioè può consentire loro di mantenere quella identità parziale e quindi di non perderla all'interno delitti tira colpi collettiva
Tuttavia se questi sono diciamo i fondamenti che giustificano l'affermazione
E il riconoscimento del diritto tuttavia come ovvio vi sono dei limiti con ogni diritto per il fatto che la persona vive nella società e quindi l'originaria connotazione dell'uomo uti soci uso come affermato dalla Corte costituzionale comporta la limitazione a propri diritti anche obblighi finalizzati
A di interessi ritenuti meritevole
E
Anche in relazione i limiti mi pare che vi siano dei limiti che derivano dalla violazione di eventuali su
Situazioni soggettive individuali ma anche violazioni
Possibile della sfera di libertà riconosciute alle formazioni sociali
Se parto da queste seconde
Potrebbe ad esempio affermarsi che il porto di un simbolo religioso può ritenere si può un occorra presentare
Un contrasto con la tutela da accordare ad una confessione religiosa e ad esempio una sentenza del Tribunale Costituzionale tedesco
Che insomma già è stata richiamata corifeo sebbene con riferimento a un altro caso però ha parlato del della possibile profanazione che l'uso di un determinato
Simbolo può realizzare nei confronti del di quella confessione che si riconosca in quel determinato simbolo
Quindi non può escludersi che l'uso di un simbolo possa produrre magari anche indipendentemente dalle intenzioni di chi lo porti un effetto di denigrazione o addirittura di annullamento del valore simbolico di quel determinato oggetto
E quindi possa essere considerato da parte di quella confessione come contrario al valore che essa attribuisce adesso
Si pensi ad esempio alle manifestazioni di Carnevale quando vengono indossati degli abiti
Religiosi ma si può pensare anche al caso più drammatico delle vignette
Sebbene insomma lì nelle maglie la dimensione simbolica sia forse diversa ma
Certamente queste rientra in questo tema
In tale ipotesi quindi la libertà di utilizzazione di un simbolo potrebbe confliggere oltre che con la tutela dei singoli appunto anche con la tutela che deve essere garantita la libertà
Della confessione religiosa cui quel simbolo tra virgolette perché poi cercherò di spiegarlo appartiene
L'interesse della confessione sarebbe in questo caso naturalmente di timbri inibire impedire l'uso di quel simbolo
Il che tuttavia pone non pochi pochi problemi sul versante sia dell'impegno dello Stato di intervenire atti fresa di una confessione religiosa
Che della valutazione in ordine al rapporto intercorrente tra quel determinato simbolo e la confessione che si ritenga eventualmente offesa
In sostanza può lo Stato laico stabilire se quel simbolo è utilizzato bene ho utilizzato male
E la confessione religiosa può vantare un qualche diritto di esclusiva su un simbolo che diciamo le ha in cui essa a cui essa attribuisce un determinato significato religioso
E ancora quale sarebbe il rapporto di bilanciamento tra la libertà di espressione di chi utilizza per denigrare e quella della confessione religiosa di proteggere i propri simboli
Ecco sono problemi evidentemente che questo tema può aprire
Sul versante invece degli altri limiti cioè limiti derivanti non dalla tutela della di una confessione religiosa ma limiti derivanti ad esempio dall'esigenza di garantire altri diritti individuali
Può sottolinearsi come la libertà di utilizzazione del singolo del simbolo può impattare o contrastare con diritti della persona ad esempio già ci è stato ricordato come
Ad esempio il Consiglio di Stato francese avesse affermato che l'uso negli istituti scolastici da parte di taluni disegni rappresentatività la propria fede
Può essere un atto di pressione di provocazione o proselitismo che compromettano la libertà ad esempio degli altri alunni
Oppure si può dire che l'uso di un simbolo può contrastare con la tutela
Rischia di riservare all'ordine alla sicurezza pubblici pensiamo ad esempio al pugnale dei SIC evidentemente che andare in giro con un pugnale
Può comportare alcuni problemi oppure il problema del velo occulta ante che può essere contrario esigenze di sicurezza oppure esigenze di tutela della salute o di tutela dell'igiene pensiamo
Ad esempio nelle manifestazioni sportive dove vengono vietati l'uso di certi simboli perché questi possono pregiudicare
Diciamo la la tutela della salute di altre allievi oppure poi ci sono dei limiti come dire intrinseci alla stessa attività insomma mi pare
Difficile immaginare un atleta che voglia fare il salto con l'asta col burka ad esempio no dove mi pare ci siano alcuni problemi oggettività
E quindi ci sono appunto accanto al diritto ci sono dei limiti ecco tuttavia di fronte a questi e per come si è sin qui impostato il discorso ci si potrebbe domandare a questo punto
Se non siamo in presenza di un'ipotesi o meglio di una congerie di ipotesi di possibile conflitto tra diritti oppure tra diritti ed interessi
Per la cui soluzione non si debba che ricorrere I tradizionali strumenti del bilanciamento
Insomma ci si potrebbe chiedere in sostanza o in altri termini che cosa c'entri la laicità con tutto questo e in particolare la laicità dello Stato e quindi chiedersi se non siamo andati fuori tema
Ecco per risolvere un dubbio mi pare che
Si debba a questo punto definire un'opzione i soldi laicità che almeno io intendo esplicitare
E cioè se noi adottassimo un con una concezione di laicità come il separatismo stive ad esempio come la definisce Stefano Ceccanti probabilmente questi problemi si risolverebbero
Più semplicemente
Ecco diversamente mi pare se si arriva se si aderisce a quella linea segnata dalla celebre molto ricordata già sentenza duecentotrenta l'ottantanove
Per la quale come è noto laicità non significa non indifferenza dello Stato ma
Tutela della libertà a salvaguardia della libertà religiosa in regime di pluralismo confessionale culturale
Questa affermazione che
Rappresenta come già ieri è stato detto una specie di individuazione del del punto più alto di mediazione di una laicità all'italiana che peraltro trova
Riscontri anche in altre esperienze ordinamentale ad esempio la neutralità positiva di cui pare al tribunale costituzionale spagnolo
Comporta a me pare la trasformazione del concetto del principio di laicità da ora lei laicità un'altra vita negativa dello Stato in una laicità intesa appunto come è stato detto in senso positivo
Una la insite Umberto plurielle oppure come dice il pollo ricco che cito come ha citato mia collega ma in un'altra frase una laicità di confronto
La quale
Chiesti impedisce tra l'altro all'idea di laicità come sosteneva Arturo Carlo Jemolo che qui abbiamo richiamato nel suo titolo in un altro dogmatismo
Ecco questa concezione mi pare imponga lo stato di recuperare un ruolo di protagonista nella tutela della libertà religiosa degli individui e di garanzia delle confessioni religiose di realizzare
Vi è vi attivi che sono a base della loro esistenza
Onde quindi l'impegno e l'esigenza di un impegno non neutrale dello Stato
Ma non nel sente ma nel senso di non indifferenza rispetto alla dimensione religiosa non naturalmente nel senso di parzialità nei confronti delle diverse credenze
Come ad esempio ha rilevato Carlo Cardia si potrebbe parlare di uno Stato laico sociale in forza del quale lo Stato pur riaffermando la dimensione privatistica del fenomeno religioso
Ma ne riconosce l'eccezionale rilevanza sociale normativa ed interviene dunque quando necessario per garantire la libertà di scelta dei cittadini ma anche
Per favorire la soddisfazione dei bisogni religiosi di ciascuno
E quindi di chi in questo senso la laicità diventa come già è stato detto più volte il metodo
Mediante il quale avvicinarsi alla soluzione dei problemi pratici che si corsi in qua si sono elencati metodo
Che deve quindi condurre ad un tentativo di bilanciamento dei diritti ed interessi in gioco per giungere a definire un contemperamento possibile e compatibile
Ecco allora quale bilanciamento della motivato della relazione argomento un po'meglio questi punti ma mi pare che non sia possibile
Se non un bilanciamento caso per caso un bilanciamento che faccia fuori perché faccia forza sulla quella che la strada della ragionevolezza o della ovvero della iuris prudenze a
Mediante il rendere un PIL discorsivo e persuasivo il di procedimento in vista del raggiungimento di massima realizzazione degli interessi in gioco
E tuttavia per non lasciare da solo l'interprete o colui che si trova a dover risolvere concreta ASI concreti
Io credo che sia possibile magari a livello normativo individuare un criterio di preferenza
Un criterio di preferenza che io distinguerei in due
Piani diversi e cioè distinguerei da un lato coloro che intendono portare su di sé un simbolo e che siano
Configurabili come qui visto de populo quindi cioè non investiti medio autorità pubblica né che svolgono funzioni pubbliche
In questo caso mi pare di dover dire che il criterio di preferenza dovrebbe andare nella direzione
Del diritto all'uso del simbolo in quanto il divieto generalizzato al suo utilizzo comunque quest'ultimo si configuri
Si potrebbe prevede per realizzare come un inammissibile violazione del diritto a manifestare il proprio pensiero e la propria partenza religiosa che è parte costitutiva del diritto costituzionalmente riconosciuto appunto alla dimensione religiosa
E sarebbe poi la conseguenza avrebbe una conseguenza inammissibile come quella di
Attribuire forzosamente al portatore di un simbolo un determinato significato al suo comportamento
Così facendo come è stato detto dello Stato un teologo civile del senso
E con la ricerca in tutte queste ipotesi di soluzioni possibili e praticabili dovrebbe essere esplorata con pazienza e determinazione
Potendosi naturalmente anche verificare situazioni nelle quali il problema si ponga non in relazione all'uso in sé del simbolo ma eventualmente alle modalità con le quali questo simbolo possa essere utilizzato
E ad esempio il già la il Consiglio di Stato francese ma poi anche la legge francese
Distingue tra l'appeal il mobile e modalità di portare un simbolo in modo che siano ostensibili e quindi che siano occulta antiche invece
Una modalità diverso di naturalmente ponendo il divieto solo per le prime e non per le seconde
Invece ad un diverso orientamento della preferenza a mio parere dovrebbe orientarsi ispirarsi il caso in cui il simbolo sia portato da soggetto da soggetti che in qualche modo siano investiti di funzioni pubbliche
Ovvero gli ha già un po'implica di cui parla la giurisprudenza francese
E in questo caso molto più specifico è il problema degli insegnanti all'interno delle scuole pubbliche
Da un lato infatti qui si può dire che il diritto individuale dell'insegnante trova i limiti ulteriori analogamente a quanto incontra la libertà di manifestazione del pensiero
Nella libertà di altri di non sentirsi condizionati e limitati dalla propria libertà
E al riguardo c'è chi ha sostenuto che
Ma anche Giuditta Prunelli lo ha riaffermato che in questi casi si l'uso del simbolo potrebbe tradursi in un mezzo di coartazione delle conoscenze di protesi proselitismo
Potrebbe violare la neutralità dell'istituzione scolastica come affermato anche dal tribunale costituzionale federale tedesco
Tuttavia qui il problema è ma mi pare complesso perché è anche vero peraltro che la
Attività di insegnamento non è mai totalmente neutrale come forse a qualsiasi altra attività umana
Non solo per il fatto che l'insegnante ad esempio deve far scegliere di far leggere proprio alunni i Promessi Sposi e non la noia di morali ad esempio ma anche per il fatto che le convenzioni proprie di ogni insegnante possono non è non non possono essere annullate nello svolgimento
Della attività
Quindi il problema del bilanciamento è un problema delicato anche in questo caso è tuttavia mi pare di potere esprimere appunto una preferenza in questi casi
Che prevalente dovrebbe essere l'esigenza di salvaguardare il diritto degli alunni a non essere quarta atti
Da parte di insegnanti che mediante l'utilizzo di un certa abbigliamento possono svolgere attività di proselitismo
Mi pare che quindi però appunto siccome questo non può essere definito in via generale poi il la soluzione non può che
Condurci in una logica di bilanciamento
Ancora diverso mi pare il caso invece di soggetti investiti di altre funzioni pubbliche e nello svolgimento delle stesse
In queste ipotesi di interesse generale alla garanzia della neutralità della funzione esercitata dai determinati soggetti potrebbe essere pregiudicata dall'uso di simboli che ne facciano trasparire in modo evidente l'appartenenza
E penso in particolare i magistrati
Nello svolgimento del loro funzioni ma penso anche ad esempio a coloro che sono investiti di funzioni pubbliche in forza di cariche elettive
In quest'ultimo caso anzi si potrebbe ritenere uniti prevalente un interesse della confessione religiosa non vedere i propri simboli utilizzati per un altro scopo magari con l'intenzione di utilizzare la carica religiosa
Di essi rapporti per fini politici o comunque di parte
Ed evitare così una sorta
Diffusione in una revisione religione civile realizzata mediante forme di profanazione di alto livello del simbolo
Nei casi dunque di soggetti rivestiti di funzioni pubbliche il principio di laicità dovrebbe indurre ad esprimere una preferenza
Più attenuata in alcuni casi come quella dell'insegnante più marcata nell'ipotesi del giudice o del rappresentante politico
Verso il divieto dell'uso del simbolo durante lo svolgimento delle loro funzioni salva ogni valutazione sui casi concreti che protrae però comunque presentarsi
Vengo alla seconda parte a seconda tematica e cioè gli Spritz in Borin nello spazio pubblico
In questi casi come è noto il problema della possibilità o meno di utilizzare i simboli da parte di istituzioni pubbliche o comunque all'interno di spazi pubblici
Riguarda in primo luogo l'esposizione del crocefisso nelle aule scolastiche in generale negli edifici pubblici tuttavia potrebbe riferirsi anche ad altri eventuali simboli
Partendo comunque dal tema dominante
Occorre intanto chiarire un presupposto che mi pare sia del tutto evidente ma forse a volte meglio ricordarcelo
Che l'eventuale esposizione del crocifisso non mira a tutelare la libertà religiosa di una o più confessioni religiose atti in questo caso il crocifisso quella cattolica o quelle cristiane
Come
Insomma un po'icastica mente ha affermato Marco Olivetti l'esposizione del crocifisso non è uno scampolo gratuito di catechismo erogato tacitamente anche non credenti
Quindi non si rientra nell'ambito della tutela di una fede religiose questo
Se infatti questo fosse il bene da tutelare o tutelato con le situazioni crocefisso evidente a tutti che saremo fuori
Dal divieto di discriminazioni religiose posto l'articolo tre dall'uguale libertà di tutti i culti dall'articolo otto come più volte affermato la giurisprudenza della Corte
Allora il problema non è quindi secco il crocifisso tutelare una confessione ma il problema è casomai se
Vi sia un interesse proprio dello Stato quindi un interesse tra virgolette laico un interesse pubblico che mediante questa esposizione possa o debba essere perseguito
Se lo ripeto Illy tenesse fosse solo religioso problema lo si porrebbe infatti negli ordinamenti dove
Questi così è stato interpretato il problema è stato risolto nel senso dalla rimozione penso ad esempio al Belgio
Dove su iniziativa di un senatore che si chiamava guarda caso la Croix
Il si è proceduto poi alla rimozione del crocefisso proprio perché ritenuto contrastante con la libertà religiosa
Tuttavia
Il problema mi pare si ponga e sia posto in termini diversi perché siete detto che in realtà il crocifisso come forse altri simboli ma oggi mi soffermo soprattutto su questo abbia una natura doppia
E cioè abbia sì un significato religioso per chi vi crede coperchi di adesso quel significato ma insieme abbia un valore laico un sia un simbolo identitario e
Il nostro Presidente della Repubblica
Pasta al presidente la Repubblica affermò proprio con chiarezza questo
Degli affermò il crocifisso è sempre stato considerato non solo come segno distintivo di un determinato credo religioso ma soprattutto come simbolo di valori che stanno alla base della nostra identità italiana
E so crebbe quindi dunque una doppia valenza simbolo di fede per i cristiani simbolo identitario per tutti
Allora io cerco di
Analizzare questa tesi senza per il momento spendere una posizione precisa
Ciò pone alcuni non semplici interrogativi si è simbolo identitario qual è l'identità che in essa si sente o si deve sentire rappresentata
E il popolo è la Nazione e la Repubblica
Ed inoltre un altro interrogativo che si pone è possibile avere simboli identitari non ufficiali cioè non previsti da
Atti normativi
O costituzionali o di fonte subordinata
è
Io provo a sviluppare e approvare rispondere alle prime domande
Anche qui posso al solo affermare in termini allusivi concetti che richiederebbero ben diversa analisi approfondimento tuttavia mi pare che si possa affermare che
Troppo si possa sostenere insomma come molti ormai hanno dimostrato che le società ispirate ad un modello di multiculturalismo
Che è diverso dalla multiculturalità non si fondano soltanto sulla presenza oggettivamente data di realtà culturali diverse che vivono su uno stesso territorio cioè non è un mero fatto
Ma il multiculturalismo presi presuppone un modello sociale che cerca di integrare queste realtà in una dimensione plurale che riconosca tutti e anche le minoranze la garanzia dei loro diritti
Le diverse realtà che compongono tale società
Quindi
Le diverse identità parziali sono spesso portatrici ciascuna di concezioni del mondo di un assetto di valori in cui si riconoscono e di un patrimonio di tradizioni che ne costituiscono
Eventualmente insieme ad altro la propria identità
Allora questa pluralità di diverse identità per convivere in modo pacifico all'interno di una società che voglia essere appunto multiculturale e non è essere una mera coesistenza diretti entità
Ha bisogno di costruire fondare un'identità che essa le ricomprenda
E ne consenta la pacifica convivenza un'identità potremo dire di secondo livello frutto della trasformazione delle pluralità in una
Unità che sia pluralista e non organici ci sta
Tale identità collettiva si costruisce anche attraverso la ricerca di simboli di credenze Dini di valori comuni come ad esempio stiamo alla vedendo con riferimento alla
All'integrazione europea
E se ha bisogno o comunque USA di simboli per riconoscersi ed intensificarsi
E peraltro
Dubbio che il simbolo sia un facilitatore di relazioni è un potente fattore di ordine
Tant'è vero che c'è chi ha affermato che il simbolo proprio in quanto funzionale al legame sociale è sempre un forzare avrebbe sempre un valore religioso in verandone appare etimologia di religiosa in rei li gare
Allora questa funzione dei simboli è proprio naturalmente in primo luogo dei simboli ufficiali come già affermava smembrato
Riconosciuti tale cioè mediante norme giuridiche o di rango costituzionale e per noi è la bandiera di quell'articolo dodici Costituzione ovvero livello su costituzionale penso ad esempio gli stemmi e gonfaloni previsti anche negli statuti regionali
In relazione a questi il tema connesso alla religiosità del simbolo può eventualmente venire in considerazione allorché il simbolo ingloba in sé un simbolo di natura religiosa
Si pensi ad esempio al caso delle bandiere in cui via la croce e ma
Su questo per ora non so su questo nel mi per ora né per dopo mi soffermerò
Ma accanto ai simboli ufficiali mediante atti resi tali da mediante norme giuridiche stanno quelli che potremmo definire i simboli informali
E cioè quelli che esprimono prima che lo Stato persona lo Stato comunità simboliche ben conoscono i sociologi quale espressione dell'esigenza dalla Comunità di affermare appunto la propria identità
Naturalmente di fronte a questi è difficile dire quali siano i simboli che rappresenta una collettività particolare e quelli invece che sono assunti diciamo la dimensione collettiva quella identità complessiva che dicevo
E in questo in questo secondo caso i simboli e che quindi rappresentano la cui ne non solo le singole identità la caratteristica di nella condizione deve essere in primo luogo quella della inclusività
E cioè e si devono raffigurata con figurare nella misura massima possibile come espressivi della comunità e non di una sua per quanto ampia parte
Ed inoltre allorché il simbolo in questione abbia un significato ancorché ab origine soltanto religioso
Occorre per il rispetto del principio di laicità che esso si configuri come mero simbolo passivo tale cioè da non costringere alcuno ad esprimere per riconoscere si nessun'atto di fede
E in sostanza per chi la ricorda che la giurisprudenza americana sul cosiddetto lemon testo
Tutto ciò consente di giungere alla conclusione cui perviene come è noto al parte dalla dottrina e della giurisprudenza amministrativa come dirò
Che se una determinata collettività costruisce la propria identità anche attraverso la dimensione religiosa come storicamente è avvenuto
Il simbolo povere quella doppia valenza che ricordava in precedenza e cioè simbolo di fede perché crede simbolo identitario perché appartiene a quella collettività
Tutto ciò è abbastanza lineare quando le società sono omogenee da un punto di vista religioso e culturale
E nella quale
Quindi il
Il sentimento religioso oltre che essere comune e condiviso trova anche forma espressiva in un'unica confessione religiosa
Situazione peraltro nella quale quasi paradossalmente del simbolo via meno bisogno perché l'identità collettiva c'è nella sostanza e ha meno bisogno di esprimersi nella forma
Al contrario più le società sono molti confessionali o a confessionali l'uso di un simbolo diventa più difficile di un simbolo comune ma nello stesso tempo se ne avverte di più il bisogno
Per realizzare o mantenere un'identità che si vede perduta tant'è vero che anche l'Italia l'esperienza che abbiamo di fronte ci porta a dire che il problema del crocifisso nelle aule pubbliche si è cominciato a discutere proprio quando
Nel momento in cui la società è divenuta sempre meno omogenea e sicuramente più molti religiosa se non a religiosa
E tuttavia come dicevo è proprio nelle società non omogenee te o multireligiosa e che il simbolo può svolgere la sua funzione che è strumentale rispetto alla integrazione di identità diverse
In una prospettiva tuttavia rovesciata rispetta l'integrazione di cui parlavo prima in questi casi l'integrazione serve a integrare le comunità particolare in una comunità più ampia
Naturalmente in questo caso l'uso il simbolo deve essere mite e non essere sub vissuto come un'imposizione perché non se no non si avrebbe integrazione ma si avrebbe una
Assimilazione
Vi è poi un altro problema ancora
Il su questo e che non tutte le religioni danno al simbolo last lo stesso significato
E cioè
Sebbene in parte tutte le religioni abbiano
Un riferimento al valore
De il simbolo tuttavia questo è naturalmente più forte in quelle religioni inc basate sull'idea o sulla credenza della incarnazione cioè
In cui si crede che l'assoluto il Dio il verbo sia fatto carne cioè entrato nella storia lì è evidente che il simbolo tende a rappresentare proprio il cuore della fede e cioè l'incontro tra l'umano il divino
Che si realizza in ciò che simboli basato e costituisce il tramite mediante il quale il fedele entra in contatto con il mondo di Dio
Diverso è il caso invece delle religioni in cui non vi è questo questo questa credenza dell'incarnazione ad esempio l'ebraismo l'Islam e ciò naturalmente può comportare poi qualche conseguenza sul discorso che vado a fare
Allora tutto ciò non vale ovviamente ad escludere che nella società possano utilizzarsi ed essere presenti altri simboli oltre a quell'identità Ari collettivi
Appunto quelli che esistono delle identità parziali anzi questi mi pare che debbono essere tutelati
In forza del principio d'uguaglianza in forza del principio del pluralismo e quindi anche in forza del principio di laicità come ha affermato la Corte nella sentenza del tempo quattrocentoquaranta del mille novecentonovantacinque
Allora seguendo quindi il ragionamento che si è fatto potrebbe avvenire che se un'identità collettiva si costruisce anche attraverso riferimento religioso
Queste identità collettiva potrebbe tuttavia a vere come riferimenti identitario
Comune ultimi simbolo di una confessione oppure un simbolo religiose in quanto rievoca attivo della dimensione religiosa ma non necessariamente di una confessione religiosa perché può avvenire naturalmente che vi siano
Identità che appunto si costruiscono sulla comune convinzione dell'importanza della vita religiosa della persona ma che poi questa traducano in diverse espressione
Applicando queste considerazione al contesto italiano per valutare se ed in qual misura sia possibile rinvenire una conclusione in ordine all'esposizione del Crocifisso nei luoghi pubblici
Occorrerebbe dunque considerare questi quattro punti a
Se esista un'identità collettiva nazionale
B se questa si riconosca in una matrice religiosa comune
Cito se tale ultima matrice possa essere identificata nella confessione religiosa cristiana e in particolare cattolica e infine di se il crocifisso
Che indubbiamente singole espressivo di quest'ultima identità religiosa abbia quei caratteri sopra indicati e se quindi la sua esposizione assolva
Alle esigenze descritte e non li violi i limiti
Ecco sulle prime tre domande ovviamente non non possibile in questa sede era analizzarle però io credo che ci possano essere dei riferimenti
Che il giurista deve utilizzare e ad esempio tra questi cito soltanto due uno è il fatto che la legge diretti di retta ratifica della riforma del nuovo concordato del mille novecentottantaquattro
Prevede come è noto che i principi del cattolicesimo appartengono al patrimonio storico del popolo italiano
Oppure che la stessa Corte costituzionale che pure a insomma compiuto un'evoluzione interessante del in materia di libertà religiosa ha tuttavia affermato che
Anche nella nella sentenza
Relativa al dall'insegnamento della religione cattolica che anche in quel caso appunto ha affermato che la religione cattolica appartiene al patrimonio storico e culturale del popolo italiano
E da ultimo vorrei citare la carta ha dei valori della cittadinanza e dell'immigrazione che è un documento la cui forza giuridica insomma emanato con un decreto del Ministro dell'interno però al di là siamo della sua forza c'è una frase in cui si dice
Che anche in questo caso la tradizione ebraico cristiana è uno degli elementi che sono alla base del suo atteggiamento di accoglienza nei confronti delle altre popolazioni quindi mi pare che
Sono ben consapevole che questi elementi non sono risolutivi per dare una risposta positiva le prime tre domande indicate e tuttavia e si potrebbero
Dare luogo considerarsi come un sintomo che rende non in plausibile allo stato degli atti la posizione che si è cercato di ricostruire
E la conseguente possibilità di ammettere non lo spazio pubblico simboli che possono essere
Che pure essendo religiosi abbia una valenza per così dire civile
Si tratta ora di valutare se il crocifisso abbia queste caratteristiche
Allora qui espongo coi nel magari questo lo rinvio alla relazione le varie posizioni che sono state affermate in ordine all'esposizione del crocifisso da un lato chi
Nega recisamente che questo sia costituzionalmente possibile
Per una serie di ragioni che già insomma abbiamo anche ascoltato
Dall'altro chi invece sostiene che questo
Possa essere previsto non come naturalmente un obbligo costituzionale ma come una facoltà
Proprio in ragione di queste motivazioni che fanno fede sul valore identitario laico civile del del del crocifisso
Oppure posizioni intermedie ad esempio la soluzione bavarese cioè di dire di norma va messo salvo che qualcuno faccia obiezione e richieda quindi una decisione in ordine alla sua rimozione
Che può avere una variante che a me sembrerebbe più corretta e cioè di lasciare indipendentemente dal dover chiedere a qualcuno di fare obiezione di lasciare all'istituzione a ciò preposte di decidere caso per caso quale sia
La soluzione da adottare
Ma ce ne potrebbe essere un'altra ancora
è e che
Conseguente a quello che dicevo prima sulla identità religiosa diciamo plurale che dicevo e cioè
Potrebbe essere costituita dall'esposizione non di un simbolo religioso soltanto
O comunque di un simbolo religioso caratterizzato in termini confessionali ma di più simboli ovvero nell'ipotesi che ne esistano di simboli che rappresentino la dimensione spirituale della persona in sé considerata
E qui mi pare che vi sia una affermazione anche fatta rete recentemente da papà Benedetto sedicesimo che può aiutare in questa direzione o si può leggere in questa direzione
In cui dice che la l'esclusione dei simboli basata sul principio di laicità alla base una visione a religiosa della vi ta del pensiero e della morale una visione cioè in cui non c'è posto per l'avvio per un mistero che trascenda la pura ragione
Per una legge morale di valore assoluto vigenti in ogni tempo in ogni situazione
Al contrario secondo il Papa avrebbe affermato una concezione a quale la religione
Essendo anche organizzata in strutture visibili va riconosciuta come presenza comunitaria pubblica essendo non espressione di laicità ma di laicismo l'ostilità la presenza di ogni simbolo religioso nelle istituzioni pubbliche
Mi pare che da tali motivazioni possono trattarsi gli elementi per affermare la necessità di un'esposizione di simboli
Che rappresenti un eventualmente la dimensione religiosa dalla persona in sé considerata in certa misura a prescindere dalla sua manifestazione all'interno di una confessione religiosa
Ciò dovrebbe collegarsi come dicevo a quanto detto sopra sulla il che tuttavia potrebbe Port comportare lo confesso testo è stato detto altri problemi in primo luogo sul piano di un possibile sincretismo espositivo che per tale via si potrebbe realizzare come afferma Cimbaro
Ho per il fatto che non tutte le confessioni religiose danno lo stesso significato i simboli come dicevo prima
Oppure come ad esempio affermato Francesco rivoli perché la laicità impedisce di poter ottenere un'uguaglianza verso l'alto
Riconoscendo diritti a tutti ma egli ha affermato la neutralità dell'istituzione pubblica sarà praticamente sostenibile solo in senso opposto e cioè
Se non sarà data dal curò la possibilità di occupare tali spazi
Tuttavia io non mi sentirei di escludere a priori un'incompatibilità e quindi una conciliabilità tra i due elementi
Se come ad esempio sostiene per quel suo verde la libertà religiosa non è diversamente distribuibile e deve comportare pubblicità anche per simboli religiosi di altre fedi
Questa apertura naturalmente deve poter accogliere anche la cultura dominante senza dover rinnegare la sua peculiarità ci sono buoni esempi di come le due esigenze siano conciliabili
E vengo alle conclusioni se ho ancora dieci minuti
A fronte del quadro che si è cercato sin qui di di di delineare almeno sul sul tema del crocifisso poi farò una confusione generale
Mi pare impossibile se o comunque assai difficile indicare una possibile soluzione che rappresenti che soddisfa e tutte le divise diverse esigenze
Tuttavia un tentativo io credo sia necessario fare per giungere o avvicinarci almeno ad una scelta
In questa direzione mi pare che in primo luogo sia possibile necessità è necessario distinguere tra tipologie diverse di spazi pubblici
Mediante una differenziazione sotto il profilo oggettivo del luogo nel quale il simbolo dovrebbe trovare collocazione
In taluni spazi la dimensione identitaria
Per quello che dicevo prima potrebbe prevalere sulla connotazione religiosa del simbolo senza che quest'ultima possa essere vista o letta come un limite alla libertà religiosa o genericamente di pensiero di chicchessia
Penso ad esempio per fare un esempio su quale mi auguro tutti siamo d'accordo alla croce sulla vetta delle montagne
In quel caso il valore religioso mi pare
Minore rispetto al
Valore diciamo di di che
Diciamo civile un laico del significato del termine
In altri casi invece la valutazione tra le due dimensioni potrebbe dar luogo ad un diverso bilanciamento
E assai delicata in tale contesto è la presenza di un crocifisso nelle aule scolastiche nelle quali
Come dice Luther si potrebbe comunicare realizzare un momento di identificazione tra lo Stato e contenuti della fede
E incidere sui gli aspetti più profondi della coscienza del giovane in via di formazione
Meno problematica mi pare di dover dire il sotto il versante la libertà religiosa dei soggetti potenzialmente coinvolti potrebbe essere
La presenza del crocifisso nelle aule giudiziari giudiziarie
Dove mi pare insomma che non si corrono i rischi che pur sono stati paventati facilmente risolvibili dal pluralismo della magistratura oltre che dalle
Considerazioni sulla necessaria indipendenza della funzione giudicante rispetto al sistema di valori proprio di ciascun soggetto chiamato svolge la funzione di ius dicere
E così pure
Nel caso di AUREA destinate a seggi elettorali si potrebbe dire che mi pare non si dimostri del tutto adeguata considerazione della mole di Torrita dell'elettore
Se si ritenga che esso possa essere condizionato nella propria scelta dalla presenza di un crocifisso di altro simbolo
Ciò che tuttavia parrebbe necessario questo
Mi pare dovere sia affermare con forza e che l'eventuale scelta in un senso o nell'altro oltre che a tenere conto della diversità degli spazi debba essere il frutto di una delicate opera di bilanciamento
Che non può essere demandata come attualmente avviene a strumenti regolamentari che si occupano di arredi
Accomunando il crocifisso i gessetti o ai calamaio o a così simili e la cui reale efficacia tra l'altro al momento assai incerta infatti come è noto ad esempio la nostra Corte costituzionale
Ha tolto il crocifisso dall'Aula delle udienze
In altri termini non può che essere una legge a individuare il possibile punto di equilibrio tra le diverse esigenze
Ricercando nell'ambito della discrezionalità che le proprie un bilanciamento ragionevole e sul quale finalmente la Corte costituzionale potrebbe essere chiamata a svolge la propria attività il proprio controllo cosa che come è noto non ha potuto fare
Con la ordinanza trecentottantanove del due mila quattro una legge che potrebbe essere formulata a maglie larghe
In modo tale cioè da consentire
Una valutazione discrezionale in relazione alle differenti situazioni territoriali e ambientali
Ma mediante la previsione di quello schema di coordinamento degli interessi che su cui c'era parlato al
Da abbiamo letto di Bin con il quale rendere esplicita un'opzione di massima
Tuttavia se mi pare al di là di questo non sia possibile andare tuttavia
Io credo che le cose potrebbero cambiare qualora vi fosse una
Che non indicò come diciamo l'assoluzione naturalmente ma
Mi domando cosa potrebbe succedere qualora
La Chiesa cattolica o le altre confessioni religiose che si riconoscono del
Crocifisso come simbolo identitario a un certo punto chiedessero che con il simbolo non sia utilizzato affini civili ma sia utilizzato solo a fini religiosi
E mi pare che
Ci potrebbero essere le altre confessioni religiose cristiane già lo hanno detto so i protestanti gli ortodossi lo hanno già fatto in modo molto chiaro
La Chiesa cattolica no ma ci sono degli elementi che potrebbero diciamo essere portati già richiamava ieri Antonio Spadaro quel passaggio dell'enciclica conciliare cauti ma è spesso in cui si dice la Chiesa rinuncerà all'uso di diritti
Legittimamente acquisiti ove costa tasse che loro uso può far dubitare della sincerità della sua testimonianza
O nuove circostanze esige esserlo in tal predisposizione
Ma ancora vi è una nota nella nota l'ultimo documento ufficiale dalla Conferenza episcopale italiana
Vi è un passaggio che mi pare significativo dove si legge che la speranza cristiana comporta il dovere di abbattere muri
Sciogliere catene aprire strade nuove anche mediante la promozione e la tutela dei diritti fondamentali di ogni persona incluso lo straniero
Ecco se dunque la
La Chiesa italiana proseguendo su questa strada giungesse a ritenere
Che non risultando più condiviso nel crocifisso il suo valore aggregante identitario ma prevalesse per esso il significato esclusivamente religioso
Il crocefisso tornerebbe ad essere quello che originariamente è stato vale a dire per chi crede il simbolo della morte di Gesù Cristo e come tale scandalo per gli ebrei estorte il saper igiene Gentile
Ed in tale ipotesi credo che difficilmente lo Stato e dimesso i giudici potrebbero rivendicare un valore laico del crocefisso contro le chiese che adesso attribuiscono valore religioso
Una
Un'ultima considerazione proprio finale perché credo ormai il tempo sia quasi scaduto una conclusione che riguarda diciamo le due tematiche
I descritti problemi pratici che l'utilizzo di simboli religiosi uno spazio pubblico pongono alle società contemporanea possono aprire a riflessioni più generali che qui indico soltanto
Mi pare in primo luogo confermato un'idea di laicità che se da un lato può essere concepita come valore universale
Il cui fondamento si trae da norme internazionali oltre che da essere ricompreso nella coi miei dei valori del mondo occidentale e perciò direi del costituzionalismo moderno
Ma d'altro canto sconta l'esigenza di una sua necessaria relativi zone è storico territoriale
Tale cioè da imporre né una traduzione un adattamento in ragione delle specificità e caratteristiche storiche culturali cui questa sia riferita
Sì sì da far parlare ad esempio non di un modello di laicità ma di modelli di laicità che corrispondono alle differente tra dia le differenti tradizioni adduzioni giuridico istituzionali di questo principio
Ciò induce a ritenere da un lato che il confine tra laicità e confessioni ISMU o neo confessioni smog risulti mobile è variabile da contesta contesto
Sì che ad esempio in forza dello stesso principio in un ordinamento può ritenersi che l'uso del velo islamico debba essere vietato in via generale ed in un altro alla stregua dello stesso principio invece che sia messo
Oppure che richiamandosi al concetto di laicità in un ordinamento un simbolo religioso possa essere esposto negli spazi pubblici e in altri dei dati
Cosicché se in certa misura inevitabile osservare che ancorché anche in generale che tra lo spirituale il temporale vi è una ragione di frontiere incerta della quale quasi impossibile che non vi siano incidenti
Ciò vale tanto più nelle differenti esperienze nelle quali temporale e spirituale vengono in contatto quasi quotidiano
Questa considerazione che probabilmente vale anche per altri principi del costituzionalismo
Ma in misura più marcata mi pare per quello di laicità potrebbe indurre a ritenere applicabile a quest'ultimo cioè il principio di laicità quel concetto usato dai sociologi e in primo luogo da Bauman con il termine Glocal
Ad indicare la dimensione rispettivamente globale e locale come elementi complementari che non possono essere separati
Seguendo tale prospettiva potrebbe risolversi positivamente il dubbio che pure è stato
Affermato se la laicità dello Stato non sia diventato una nozione giuridicamente inutile in quanto non giuridicamente significanti ed univoca
Credo invece che proprio tale inquadramento induca a ritenere che non sia inutile né un'idea universale di laicità che anzi opportuno difendere e valorizzare
Nella sua contestualizzazione che consente di valorizzare le diverse tradizioni culturali sulle quali lo Stato poggia e senza le quali perde la sua forza di coesione
Ci si potrebbe piuttosto domandare se il termine laicità si è ancora quello più consono come qualcuno ha fatto a qualificare gli Stati contemporanei secolarizzata io se non convenga ricercarne un altro
Più adatta a descrivere le diverse conformazioni pluralistica molto culturali molte religioso e così via
Che gli ordinamenti giuridici sono venuti assumendo
Al di là di questo tuttavia credo sia necessario operare affinché dietro questa che è stata definita una strana guerra dei simboli religiosi non si nasconda uno scontro più che un confronto tra civiltà e valori
Già che come è stato osservato il bisogno di simboli non è di tutte le religioni ma di quelle più forti più agguerrite lanciata alla conquista di spazio di rilievo sociale anzi all'occupazione della scienza sociale pubblica
Disinnescare la guerra dei simboli con gli strumenti e le armi del costituzionalismo potrebbe essere uno dei terreni sui quali realizzare l'auspicio che qualcuno ha formulato e cioè quello per cui la dimensione religiosa sarà d'ora in poi elemento di culture non di intolleranza
Che il nazionalismo non sarà più colpito nutrito di fanatismo religioso
Che la fede religiosa contribuirà la comunicazione delle comunità umane e che la non attiverà più dei nuovi conflitti insomma che la libertà religiosa appartenga a tutti grazie
Grazie allora il professor Rossi che
Tra l'altro insieme
Alla
Certo anche
Dunque entrambi si sono mantenuti nel tempo che ci conduce alla promessa pausa caffè e quindi vi siete benissimo raccordati però prima di liberarmi in questa dimensione
Come dire ed olistica ed onesti
Vorrei fare un paio di rilievi su quello che abbiamo ascoltato
Mi pare che le conclusioni finali siano quelle sulle quali è difficile dissentire perché
Per un verso si afferma quello che io credo per carità insomma se lo credo io vuol dire che non è esatto
Ci sia un forte tasso appunto di relatività storico territoriale abbiamo detto fin dall'inizio perché il problema è esploso oggi in Italia perché finora sembrava che noi
Gode di stimolo di una condizione di pace sociale e morale religiosa
Due il punto che bisogna assolutamente voi adoperarsi affinché non ci sia la guerra dei simboli perché questo sarebbe quella guerra delle delle religioni
Ora
Su questo è difficile dissentire perché mi pare che siano conclusioni abbastanza insomma diciamo accettate non abbastanza per il mio punto di vista pienamente accettate però sulla trama della della relazione
Che si è sviluppata diciamo in un primo tempo sul simbolo come espressione della libertà
Di manifestazione del pensiero nella forma privilegiato come ci insegnavano Sergio Fois
Che è quella religiosa dove effettivamente difficile tranne i rapporti di compatibilità generale
Negare che ciascuno ampia coi
Il diritto del resto noi demorde aule universitarie come nostra sede di perdizione costando sappiamo quali simbologie i nostri studenti ci porta ad avere uno scrive
Con la maglietta e una determinata cosa poi un altro indossa quasi il burqa insomma
Ecco come espressione del modo in cui si ritiene di esprimere la propria personalità
L'altro invece il simbolo né negli spazi pubblici soprattutto il simbolo portato da quello che dici gli operatori pubblica reso a Ciampi obblighi ecco certo questa distinzione sia essa molto molto feconda però
Qui forse qualche interrogativo non sulla qualità della distinzione che tutte secondo me condivisibile ma quando
Rossi insiste esempio lo sulla soluzione caso per caso non mi pare che sia uno dei punti sui quali
Sia ritornato e e quando si dice che poi la soluzione del problema nel bilanciamento
Che deve portare ad una ad un ragionevole il contemperamento poi vede delle situazioni dei valori
Ecco la domanda in ma chi poi lo deve fare questo bilanciamento perché esso è il punto
Allora è la prima risposta per una società io volevi per ordinata vede che lo debba fare il produttore della regola
Lo dovrebbe fare il legislatore
Allora se ne passiamo
Dal profilo generale perché questi due questi due piani giustamente sono stati utilizzati cioè quello del riferimento generale lo si diceva laicismo e la laicità come valore addirittura universale
Ma lo trasferisse dimoro al nostro ordinamento dove ora si pone più seriamente non adopero altre altre espressioni il problema e chi lo fa il legislatore
Basta vedere le ultime vicende della Finanziaria per
Due
Quando il legislatore l'avesse fatto a voi insomma e ci deve essere la Corte costituzionale che deve stabilire se questa soluzione legislativa sia stata ragionevolmente raggiunta delineata
Tre la devono fare i giudici comuni
E direi non oltre
Cioè l'autorità scolastica il direttore didattico figura nella quale io manifesto tra la via piena diciamo simpatia e solidarietà Pacetti difficile dire che direttori da debba fare il contemperamento vende
Secondo me qui c'è un'implicazione molto seria
E non si può revocare in dubbio il fatto che ci sia una fattispecie attacco contemperamento lei e chiaro il suo di Resia con riferimento alla libertà ASI anche nella dimensione pubblica
Però forse diventa più delicato ma storicamente dei ricavi cioè con riferimento Annoni
A questo Paese a questo clima diciamo storico politico poi vedere come calare l'intento di questo convegno mi sembra che fosse
Non solo di riflettere in generale come sempre fa l'associazione dei costituzionalisti ma anche fossili additare qualche soluzione che possa valere per questa
Travagliata e maglie abbastanza votata società nazionale
Bene andiamo a casa grazie
Nell'ordine dei lavori potremmo replicare forse corollario dibattito per consentire poi ad Alfonso in Giovine di concludere
Fra un quarto d'ora però dobbiamo rientrare se no non ce la facciamo
Allora devo insegnare residenti
Sì cardine
Grazie
Ma intanto voglio
Ringraziare degli interventi di stamattina come di quelli di ieri che
Ci hanno fornito moltissime sollecitazioni espunti
Per intervenire io mi ricollega RAI proprio alle battute terminali se così si può dire
Della seduta di prima e medico-legale quindi a quel problema che è stato evidenziato diciamo così ditte polarizzazione se mi posso esprimere in questi termini di De polarizzazione della problematica
Più in generale dello scontro religioso identitario più in particolare della problematica dei simboli
Mi veniva in mente proprio a questo proposito l'incipit di un libro che è proprio uscito in questi giorni di Ian assommando non avrai altro Dio che esordisce dicendo
In maniera inquietante ovviamente non rivolgendosi
Alla situazione nostra ma più in generale la situazione mondiale sono finiti i tempi in cui si poteva interpretare la religione come l'oppio dei popoli oggi la Regione si presenta piuttosto come l'algido ambito dei popoli
Ora sarebbe proprio il caso che questo non succedesse
E noi non accendersi poco delle ulteriori Mitchell no o mettessimo dei candelotti d'altronde ricordo anche
Come le stesse confessione religiosa di espressione di giorni
Siano consapevoli di tutto questo quelle che per esempio il Consiglio ecumenico delle chiese che riunisce le Chiese ortodosse protestanti e a come osservatore la Chiesa cattolica chiama le fedi diventi no
Ecco la religione si rendono conto di questi pericoli tant'è che proprio mi pare la settimana scorsa qui c'era un convegno della Comunità di Sant'Egidio che aveva il compito no il ruolo la funzione
Di che può la rizzare dite Pola rizzare e questo succede anche a livello
E come dico no con cosa peraltro essendo ecumenica meno conosciute nel contesto italiano ma pure sussistenti
Io
Dico subito che
Io ho sempre preso molto sul serio il problema dei simboli
Prendere molto sul serio il prato i simboli non vuol dire secondo me
Ne sottovalutarlo di né sopra valutarli però indiscutibilmente
I simboli hanno un valore non è stato sottolineato da tutti e due relazioni che va al di là
Delle
Problematiche razionali valore suggestivo
E tutti i significati plurimi molto ben messi in evidenza stamattina che riguardano i simboli e allora in una prospettiva di questo genere
è ovvio che le soluzioni siano tante non visto soffermare su tutte queste soluzioni che sono state già ampiamente prospettate no
Appunto scarta lei o vedrai comprerò cupa azione le soluzioni polarizzante i
Per esempio il simbolo contro simbolo no in chiave aggressiva in chiave identitaria no come d'altronde posso anche comprendere che
La soluzione opposta cioè nessun simbolo mai nessun simbolo no abbia anche
Delle controindicazioni visto ovviamente in questo caso riferendo principalmente alla questione dell'esposizione dei luoghi pubblici che
è l'unico argomento su cui intendo soffermarmi e poi sono state
Prospettate tutta una serie di ipotesi
Tutto è come dire che presentano dei problemi io vorrei dire che a me sembra che
Un il problema dei simboli si intrecci con un problema che viene molto discusso ma io ho l'impressione non sia ancora tematizzato fino in fondo anche se molto difficile farlo e forse non ci si riuscirà
Cioè col problema
Di che cosa sia lo spazio non privato in relazione alle religioni no
Uso appunto non privato per non dire pubblico perché qui abbiamo sempre delle parole con che sono come dire un po'esplosive sociale pubblico eccetera
Che cos'è lo spazio non privato ora a me pare che sia inevitabile che delle Regioni
Abbiano anche uno spazio non privato
L'idea di una religione puramente del privato mi sembra una
Idea un po'schematica no e che oggi tra l'arresto non viene più sostenuta
In questi termini così drastici
In nessun luogo anche in Francia si parla di dimensione sociale del fenomeno religioso magari in termini diversi dai nostri burbero per esempio ne parlano che un sociologo mi pare anche
Evangelico e ne parla quindi di questo problema c'è ed è molto difficile trovare questa soluzione
Ecco in una prospettiva di questo genere io mi permetto
Di
Così fare una sollecitazione ben consapevole
Della come dire
Modestia di questo suggerimento no
Ed era in
Carattere un po'impressionisti ecco a questo proposito pensando in particolare alla scuola a me verrebbe in mente di distinguere
Tra se così si può dire spazi pubblici
E spazi in pubblico perdonatemi questo ha un po'imprecisione anche tra spazi pubblici e spazio in pubblico perché perché a me pare che
Ben diverso ossia
Una
Ostensione esclusiva generalizzata obbligatoria di un simbolo religioso il un luogo diciamo così ufficialmente pubblico come può essere Lola scolastica
Da altre possibili soluzioni mi rendo conto di non facile
Mi rendo conto assolutamente di non facile prospettazione pratica che potrebbero
Consistere per esempio nell'riservare all'interno delle istituzioni scolastiche
Luoghi il pubblico cioè spazi no all'interno dei quali le diverse comunità religiose banche non solo le comunità religiose anche tutti coloro che sono come dire espressione di ideali avessero la possibilità
Di manifestare determinate prospettive idee
Prospettare riti no però appunto da un Laura dove tutti fanno lezione e nemmeno nel ghetto sia chiaro perché pensare agli spazi pubblici non vuol dire pensare a un ghetto che nessuno vede
Mi rendo conto della difficoltà però questo potrebbe avere appunto il significato
Forse un po'di De Polo rizzare certi aspetti faccio alcuni esempi questo per esempio vorrebbe dire che non la scuola fa il presepio
Macché nella scuola a domanda in un luogo che non Laura un luogo strettamente scolastico
Di tutti ma visibile se si vuole a domanda qualcuno lo fa come proprio come per esempio prospetterà il Ramadan come prospetterà la festa ebraica come prospetterà cose
Pro i dite
Manifestazioni accetteranno necessariamente strettamente religiose
In un contesto mi rendo difficile tenendo conto di difficile per l'organizzazione di tutto questo all'interno della scuola con spazi con tempi con calendarizzazioni che però avrebbero il significato anche
Di de polarizzata perché vorrebbe dire tu avrà il suo spazio l'avranno anche gli altri no non nello spazio di tutti ma è uno spazio che tutti possono vedere
Allora il tuo spazio lo avranno anche gli altri però devi metterti d'accordo con gli altri non puoi essere fanatico non può essere esclusivista
Perché in questi spazi no che non sono lo spazio ufficiale dell'Aula tutte di convivere
Con gli altri no
Analoghe prospettive né si possono vedere
C'era stato un caso per esempio che mi pare avesse fatto discutere del Tempietto cimiteriale no era successo una vagare ecco tempietto cimiteriale
Ha il simbolo religioso allora anche qui ci possono essere delle soluzioni che non mi sembrano poi così stamane
Se il tempietto cimiteriale il fatto che una società multiculturale e va beh
Quando arriverà un funerale cattolico si metterà la croce il crocifisso quando arriverà un funerale islamico se gli islamici vorranno metteranno il simbolo quando arriva un funerale
Di chi non è credente perché non mi piace usare la parola laico perché laico ed un'altra cosa di chi vuole fare non si metterà alcun simbolo no quindi il tentativo in questa prospettiva
Di depura rizzare e nella prospettiva che ho fatto prima e adesso ovviamente concludo immediatamente
Anche
Il tentativo di arrivare a soluzioni
Che avvicinino ma che allo stesso tempo non
Non sottopongano a troppo stress certe autorità no
Perché è vero che qui si tratterebbe di fare un calendario ma è una cosa diversa da quella di decidere per esempio in quella scuola si mette il crocifisso da tutte le parti o settori e da tutte le parti in quella
Quello mi sembra veramente
Caricare le autorità periferiche
Di eccessive responsabilità che difatti per otto unità periferiche rifiutano anche si ritorna con un boomerang caso francese per esempio quindi appunto mi pare che in una prospettiva di questo genere allora
Sì poi si possono fare i canti natalizi perché si fanno in un luogo dove si fa anche del resto no
Dove non c'è l'esclusività no ma c'è la
E non c'è però nemmeno la totale espulsione
No di rep delle problematiche religiose e più generale e comunitarie
Dalle sedi non private no
Anche perché e concludo con questo bisogna poi come dire evitare dei paradossi non abbiamo avuto proposti anni una ovvero dose magari di
La religione cattolica chiama neo doveva fare attenzione perché è un certo punto
Se cominciamo a dire quello non si può conosce poco lo si può allora non possiamo più fare canti Lata non possa più fare il progetto è già più fare l'albero allora come unifichiamo tutti facciamo la festa dialogante e mica una soluzione è quella dire grazie
Se polare iniziare allora chiederei al successivo interventore se può attenersi ad un limite temporale tre minuti ceceno almeno se cinque rimette
Anche perché non mi ero messo d'accordo con Stefano dei essiccare dei nababbi ama la medesima sensibilità dunque io volevo semplicemente dire che questa è una città che mi meraviglia sempre e problematica come voi sapete
E poi ci regala un convegno così partecipato come io pochi mi ricordo
Volevo sottolineare che questo è un convegno che conclude una settimana importante per Napoli proprio per questo con un convegno interreligioso della Comunità di Sant'Egidio c'è stato il Papa ma c'è stato anche
Ad inaugurarlo c'è stato anche il Presidente
Napolitano
E
E poi la vostra presenza e quindi questo significa che il tema urgente l'altro io sono assediato da studenti che in continuazione mi chiedono tesi su queste cose questo il segno dell'interesse
Del tema e anche per questo io inviterei l'associazione a considerare ringraziando per questa perché sta scelte per questa splendida organizzazione anche l'opportunità
Di continuare questo dialogo specifico su questo tema e Giuditta è stata Giuditta Brunelli lo dico per gli studenti è stata bravissima nel ripercorrere la giurisprudenza francese americana lo ha fatto Lorenza violini
Su su quella americana qui ma anche nel suo contributo e
All'ultimo libro curato da Marta carta abbia sui diritti in azione
Mi piacerebbe poter ascoltare su un tema così trasversale
Anche la voce di retta di colleghi francesi soprattutto turchi perché no o tedeschi e e via americani è stato fatto qualche volta
Nelle sedi dell'associazione dei commenti dell'associazione
Rapidissimamente io ho sempre pensato alla laicità come un ponte condivido quello che dice Giuditta quei poi finisce la condivisione malati lo condivido è un tramite di
Transiti
E allora dunque un tramite non deve diventare un fine
E coloro che transitano devono tenere conto che il ponte ha una portata non possono sopra caricarlo la mia idea è che le religioni possano e debbano vivere nello spazio pubblico di una società post secolare
Se accettano di ridurre il carico integrale della loro presenza e mi rendo conto che per chi crede questo non è una soluzione ma non è possibile fare diversi anni
Il ponte deve avere una
Portata la le religioni possono presentarsi unicamente come proposta culturale non come dogma bisogna essere consapevoli
Del valore della religione anche per chi come me è una ignoro stico nella nella storia per la stessa ragione per cui per esempio questa bellissima sede
Era una chiesa oggi sconsacrata ed adibite ad altri UCSI dialogo dunque ed io ho apprezzato molto il coraggio per esempio di leopoldo Elia
La sua lucidità ma il suo coraggio di proposta lui parlava io ritmi ricordavo de quando De Gasperi invitato da papa Pacelli nelle elezioni amministrative degli anni Cinquanta a
Appoggiare una lista con il Movimento Sociale Italiano non lo fece
Si è se poi udienza Papa Pacelli che gliela negava Pio dodicesimo
E nei suoi diari si trova consegnata l'amarezza perché l'unica Attolico questo era negata ma anche la consapevolezza dei vincoli di un capo di un Governo di coalizione tra l'altro personalmente antifasciste
Ho apprezzato in questo spirito Antonino Spadaro dunque lei proposte pratiche che il ruolo da loro desunto sono leggi il più possibile
Per missive facoltizza anti uso largo
Stabiliti dei limiti ovviamente della obiezione di coscienza io dico leggi così
Ma più che altro una mediazione giurisprudenziale e degli operatori concreti ebbero Giuditta la giurisprudenza
Io l'ho contestata per esempio a proposito dell'esposizione del crocefisso perché
Sembravano monografia universitaria di Filosofia del diritto di filosofia della religione ma è una giurisprudenza che deve crescere
Diceva bene scudiero oggi si incontra con questi problemi
Poiché la giurisprudenza di domani sarà quella che faranno degli operatori che noi tutti oggi formiamo nelle nostre università ci vuole tempo perché si metabolizza in o certe cose ci vogliono soprattutto
Meno processi formali giuridici e più processi di mediazione intercultura
Da ultimo veramente ho finito i simboli
E la mia proposta che ho argomentato in altre sedi quindi qualcuno forse la conosce io sono favorevole alla costruzione di pratiche di tolleranza
Vi racconto solo un episodio e poi ho finito perché va nel senso di quello che diceva Stefano e cioè
Surplus sul Corriere del Mezzogiorno io tra l'altro voglio dire che il Corriere del Mezzogiorno ieri ed oggi è tra persone persone attraverso la bruna il Mattino
Attraverso Casavola hanno dato un'ampia copertura questo convegno perciò forse ci sono anche tante persone che lo hanno saputo
Era successo che la Regione Campania con un proprio provvedimento avesse invitato le scuole a festeggiare non solo il Natale con il presepe eccetera ma la Pasqua ebraica il Ramadan e così via
Ne è nato un dibattito una cortese collega dell'Orientale una francesi sta che insegna anche alla Sorbona difendeva la soluzione per dirla in breve francese
Io dissi che se
Questa diversa soluzione era il modo per aggiungere un'altra festa alle altre non mi stava bene
Se
Diventava lo strumento per diventare alla fine tutti più complessivi nostro Pinti nei nostri pensieri tutti più solleciti verso l'altro tutti più
Produttori di dialogo questa soluzione invece mi andava bene questo continuo a condivido ancora a condividerlo ancora e in questo senso io penso che dobbiamo costruire istituzioni di laicità dialogante perché ne va
Proprio come cittadini oltre che con i professori proprio del nostro futuro grazie
Dialoghi diamo dunque allora lotte
Dove stare
Poi si prepara
Gemma abbiamo chiuso con gli interventi che sono
Veramente impressionata per lo spessore di delle delle azioni di tutti questi due giorni credo che sia
Consenso che il convegno è veramente molto che è uscito il bellissimo congratulazioni al
Anche chi l'ha organizzato
Il problema dei cocci fisso le e uno dei problemi dei simbolica religiose che come abbiamo visto oggi
Sono problemi pratici che non si risolveranno uno accanto
Allo stato attuale e impossibile credo farò una legge
Che ci risolva questi problemi da un un giorno all'altro
Ci vorrà del tempo per risolverlo abbiamo quindi che per la il primo messaggio è quello di non essere impazienti
Ci vuole molta pazienza a a risolvere questo problema poi non credo che siamo noi costituzionalisti a poterlo
Risolva possiamo dare solo un contributo
E sostanzialmente la società che vede scovare una soluzione noi dobbiamo tendo un servizio
Ad esempio andando nelle scuole e su questo per un piccolo appunto dei una divergenze d'opinione rispetto alla posizione di Giuditta
Io credo che bisogna avere
Fiducia
Nelle comunità scolastiche no nel senso che il popolo
Futuro che si forma nelle nostre scuole
Subito Corvara la via giusta del tolleranza e della soluzione del problema subito
Però comunque sul loro a doverlo affrontare il problema dell'allontanamento del del del Cucci fisso roba
Esigere un un discorso tutto da fare nel quale bisogna imparare unità didattica che che cosa significhi
E
Bisogna anche riflettere sul sull'iconografia che che abbiamo lì davanti ecco questo credo e il potere è un problema innanzitutto culturale tenda da risolvere
Credo però alla fine la soluzione debba
Portare alla società più vicino al principio di laicità della nostra Costituzione
Credo
Il problema del Cucci fisse come interpretarlo e
Non ci mite né a mente il problema è quis Youth qui si interpretabili
è possibile una interpretazione anche laica del cocci fisso come simbolo della dignità umana
E questo il punto e il simbolo possibile simbolo della dignità umana ma questa è un'interpretazione laica
Sulla quale sarà qui credo che questo sia anche un Paul lo sfondo del tentativo un po'maldestro in Consiglio di Stato
Cuesta interpretazione però
Su quel
La
E la Chiesa e sono i cattolici a dovere riflettere se sono si accettano l'interpretazione secolare di quelli sì
Ex di quel simbolo nei nostri
Luoghi
Pubblici o se saranno poi loro
A
Chiedere l'allontanamento perché e e diventa un assist fatta all'iniziazione in problema del Cocer fisso il contesto istituzionale il nostro concetto di spazio pubblico non è quello del potestà intesi nuova
è uno spazio pubblico e in qui la vita sociale
Associamo all'idea di istituzione quali qualcosa di più e l'lo Statuto ha detto bene Giuditta in un gran parte del del del suo testo della sua relazione
Il contesto istituzionale significa che c'è c'è dell'Autorità nelle nelle cioè c'è qualcosa di autoritario nelle nostre istituzioni che che però peraltro credo sia inevitabile anche
In democrazia e vorrei chiude
Utili conducendo un'immagine che mi ha molto impressionato quando suona ho avuto la fortuna di vedere il luogo della prima Democrazia europea cioè
Della l'ansia in mente di Appenzell
Se voi andate Appenzell e sulla piazza di accanto la piazza c'è un
C'è la Casa del Popolo cioè sala consiliare dove si teneva anche il Tribunale se voi guardate Lille appare rette alla parete c'è
Una
Corrotti c'è
Nella forma di una Spata
E questo è l'aspetto che
Inquietante per laico delle del la la
La identificabilità della croce con la spada questo è il nostro
Il problema culturale e qui di nuovo di sento un po'da Giuditta queste anche il problema principale del Coci fisso nelle aule giudiziarie
E perché la la giustizia non ne sono dovrebbe essere il più razionale possibile ma qualcosa di Dini di nazionale nella nostra società postmoderna cela
Professore Gemma
Ovvero
Allora premetto
Un giudizio positivo sulla relazione ascoltata e quindi non non mi soffermo sul punto
Cioè come ieri sia detto di continuare il dibattito sul tema anche della dialettica per
Voi qui fare solo due velocissime osservazioni visto che i tempi sono stretti
Mi sono complimentato con l'amica Lorenza violini per la sua relazione ma anche pronunciato che la critica ma perché non sono d'accordo sulle tesi espresse
I due punti lo ha incentrato il mio intervento primo sul dovere di tutelare la dignità
Che la dieta esista sia puta definiva è fuori discussione così come fogli questione che sia portata dalla Costituzione quindi quelle sono punti che do per assodato ma il problema è questo mente per me
Scontato che la dignità vada tutelata
Quali di fronte ad attacchi esteri caccia oggetto
Non è accettabile a mio parere è che la dignità sia un elemento consente interventi contezza oggetto stesso per la sua dieta perché a questo punto la dignità diventerebbe diciamo un elemento di limitazione della libertà del soggetto
Non ci porta in qualche modo impone scelte di vita all'interessato salvo i casi di diciamo di di incapacità perché sarebbe come se per assurdo arrivassimo da con con norme a stabilire che ci può impedire a uno di sposare una certa persona per quella persona non ha da taluni e prepotente ed e ledere alle sue dieta
La dieta attenzione è un dato che riguarda la sfera morale la sfera etica io posso anche consigliava una persona di comportarsi in un certo modo per la sua dignità
Ma passare invece ad una configurazione giuridica addirittura un vincolo costituzionale questo a mio parere sembra niente inaccettabile
Perché si arriva in nome di una
Dignità che poi interpretata da altri a limitare l'Autority almeno a firma del diciamo decentrato e quindi a mio parere questo uso della dignità contro il soggetto stesso che è titolare
è un museo pericoloso è un concetto che porta una visione paternalistica diciamo anche otto Italia questa è la prima osservazione da fare
Diciamo molto velocemente secondo punto il diritto a morire tema
Io credo che in qualche modo
A rigor di logica il diritto a morire è già in quali implicito
In
Una spia tesi di fondo che la grande maggioranza dottrina compresa molti cattolici e cito anche Mantovani che pure un amico un penalista piuttosto diciamo così clericale c'è opposizione anche se non ottima persona
Nel momento in cui viene
Dico no lo dico perché ne care amiche lo stimolo che non venga
Fatelo Colasanti siriani a Modena
Nel momento in cui
L'articolo trentadue della Costituzione viene interpretato nel senso
Che individua al il dialetto di rifiutare le cure anche in caso di malattia che porti alla morte
Cioè nel caso io visto che è passata interpretazione secondo cui se uno ha ha un tumore gravissimo che porta può portare se non curato onesto sensato letale essendo evito di espletare le cure
Il diritto di rifiutare le cure significa praticamente anche il diritto di lasciarsi morire per usare un'espressione di la si trovi tuo per fini certe voci istruttoria il bel digesto quindi in questo senso si è accettato che la ditta non sia indisponibile
Perché attenzione su di noi potrebbe ad esempio poteva ma sarà un altro in nome della libertà a quel punto valeva Taccini degli fronte alla vita ad un altro nel momento in cui ne possiamo rinunciare a nostra vitale citando certe cure
A rigor di logica e accettato il principio della disponibilità dell'iter tenenti sarebbe giustificato Michieletto coattivo
Non piuma tutti avesse fatte a fini ma del soggetto diciamo stesso quindi in questo senso io credo che tutto sommato se si ammette questo il principio di libertà di cura e perciò di rifiutarsi a metà e crudeltà lasciarsi morire
Attenzione faccia precisazione io recentemente ho sostenuto ho rilanciato la tesi di Mortati secondo cui c'è anche un dovere alla salute
Ma perché premetto e preciso alla strada comportati non potrà Dussin in un obbligo diciamo importo ma si è mai no non è se non si vogliono diciamo così
E perdere certi benefici ma che è un'altra cosa ma il dovere inteso con i a possibili criticità di imposizione dello Stato trattamenti sanitari quando non c'è in ballo l'interesse sanitaria altrui praticamente questo servirà missive incompatibile col precipitato determinazione che
è un principio miope paga che
è alla base la costruzione perché ero ideale amica Lorenza violini il costo riscossi basato sommato su una serie di DD precedenti più esorta a cui anche John Stuart Mill queste punte ciò stia qui sosteneva appunto che validata dei bagni sempre garantita salvo quando sono in ballo ritenersi terzi ultima situazione dunque Udo
Per quanto riguarda il decimo e fa un'osservazione su quanto diceva il collega dei modi
Ecco stiamo attenti
Lei Cimoli cella i cocci ficcato estensivo colui che rifiuta qualunque fede e che ragiona liberamente istinti tocca tutto
Ma dove questi concetti laicismo che deve interessare in sede questionari e i concetti laicismo come rifiuto di in polizia una certa concezione religiosa una per una posizione di o persone che ad un estremo fedelissimo
Ma che sia diciamo rispettosa delle posizioni altrui è un laico anche se ripeto nell'alcuni si sa Calogero perché avrei precisarlo perché a volte dicendo anche scritte rischi di Scalfari
Certo è una visione decimi si esce molti integrali che a quel punto per l'uva alimenta un possibile contrasto fra i cattolici mentre sono convintissimo che uno può esservi cattolico fervente Rea elesse perfettamente un laico
Miramare gode doveva a questo voto chiudere la serie degli interventi perché ormai siamo molto avanti
Sì violiamo quasi alle ore tredici e è giusto che il relatore
Incaricato di concludere questo incontro impegno nella sua fatica allora inviterei
Il collega Alfonso Di Giovine svolge ma relazione conclusiva grazie
Grazie Presidente anch'io considero un grande onore quello che
Mi è stato il ruolo che mi è stato attribuito di chiudere questo convegno e di questo ovviamente ringrazio
Gli amici del direttivo
Comincerei con l'osservare
Che da questo giorno e mezzo di relazioni e dibattito
è emerso che la distinzione a me pare che sia emersa che la distinzione fra laici e cattolici o meglio fra pensiero laico e pensiero cattolico non è come da qualcuno si vorrebbe penso da ultimo il senatore ossicini che Presidente
Onorario del Comitato nazionale di bioetica
Beh dico questi dati iscrizione non è come si vorrebbe da qualcuno una distinzione con mai consegnata alla storia
Che cioè sopravvive stancamente alla perdita di senso delle sue ragioni originarie ma rimane invece venne radicata in un complesso di valori di passioni intellettuali
Di soluzioni pratiche molto distanti fra loro e anzi in soprattutto in alcuni settori TEN-T densi al mente il riconciliabili
E questo vale
Anche quando come nostro caso le ragioni del cattolicesimo non sono esposti i da una gerarchia arcigna intransigente
E quelle dei laici non assumono i toni che altri definirebbe euro laicisti dico altri
Perché ritengo che la contrapposizione laico laicista che pure ebbe
Ma in un contesto del tutto peculiare l'avallo di Norberto Bobbio e che ha l'avallo dell'attuale Papa come abbiamo sentito
La citazione di rosso e quindi seri
Molti ricorderanno che Bobbio fulgore del suo
Pensiero veniva giornalisticamente ha definito il Papa laico quindi diciamo questa distinzione fra la gente laicisti farla e quello che ci sta a diciamo
Avalli
Autorevolissimi però io ritengo
Che essa sia pure mente puramente strumentale alla polemica politica
Molto in linea
Con uno dei trentotto stratagemmi esposti da Schopenhauer in un soccorso libretto intitolato l'arte di ottenere ragione ebbe il lo stratagemma numero trentadue
Dice il filosofo un moto spiccio per accontentare per accantonare o almeno rendere sospetta un'affermazione hanno il contrario dell'avversario e quella di ricondurla una categoria occhiali
Anche se la relazione è solo di vaga somiglianza ove tirata per i capelli per esempio ma questo è manicheismo queste aree annessi uno questo idealismo queste Pantelli ISMU eccetera beh io penso che se
Ciò penale guerra avesse la possibilità di aggiornare il suo esempi dire ma questo e laicismo ecco mi pare solo una appunto stratagemma lo lo chiama lutti per poter indire Perotti in lire
Coraggio
Sottolineerei che nessuna delle sei relazioni a insistito in questa distinzione
E che tutte si sono attenute
Alla
Come dire alle principio che Stato
Più volte
Richiamato per esempio
Da Rusconi
Secondo cui lesi argomentazioni nel discorso pubblico non devono fare riferimenti fideistico sì ma devono essere argomentazioni
Condotte laicamente ecco questo mi pare che tutti
Tutte le relazioni si sono
Attenute
A questo che però io chiamerei un dictum cioè per un verso mi può far piacere questo per un altro verso un po'mi inquieta perché sembra che tutti abbiano introiettato questa posizione che è rispettabile ma non è
Certamente diciamo
Una verità assoluta tutti si siano attenuti a questo stile di argomentazione però a me personalmente
Mi sembra sempre lato questa affermazione un po'troppo
Penalizzante nei confronti per esempio dei credenti che sono obbligati ad uno sforzo particolare
Di argomentazione e più in generale
Mi sembra illiberale illiberale una e vediamo in posizione di questo genere per esempio nell'ultimo suo libro
Pietro belliniana sostituti che ha sostenuto che ed ognuno deve essere
Lasciato libero di argomentare come meglio crede diciamo accettando poi evidentemente
Le conseguenze le ricadute che possono essere positive o negative del suo argomentare anche a Berna se si mantiene su questa soluzione egli dice che appunto
Ogni cittadino luogo come dire esprimere le sue le sue
Opinioni argomentandole come meglio crede che anzi dare cittadinanza linguaggio religioso nella sfera pubblica può essere arricchente può essere utile
Non solo diciamo ai cittadini
Credenti ma proprio per arricchire il discorso complessivo ecco quindi io per un verso come dire prendo atto che
Tutti si sono attenuti a questo stile di argomentazione per un altro verso ritengo di poter fare questa osservazione che non è un obbligo insomma ecco che ci si poteva anche poteva
Anche avere altri tipi di argomentazioni che non
Questo diciamo non
Diminuisce ecco la caratura del dibattito parlo di dibattito però usiamo diciamo una certa
ACRIB sia come fa a duo acché in la parola diciamo non si addice alla feroce dialettica che contrappone da parecchi anni gerarchie ecclesiastiche e cultura
Laica lasciamo stare adesso le norme simmetria sul piano materiale organizzativo rilevante diciamo rilevabile fare i duellanti
Le voglio di Forlì contare che per duo Arkin
Dibattito si intende quello che si svolge fra persone che partendo da un terreno comune cioè dalla condivisione di principi di fondo
Discutono sulle norme concrete che possono meglio rispecchiare questi princìpi comuni ecco no qui non c'è alcun terreno comune
Flachi per fare un esempio
Crede
Che la vita sia un dono di Dio e chi riconoscere chi invece si riconosce nell'essere scaraventati nell'universo in tv Heidegger
Ma comunque non è un esempio importante ma limitato
Possiamo
Additare
Per renderci conto
Dell'abisso incolmabile che separa la dottrina della Chiesa dall'impostazione laica
E dopo le dico invece confrontarsi con la dicotomia Mer MEC così sempre con la dicotomia lacerante assolutismo relativismo ideologico
A dire il vero tutte e due l'assolutismo il relativismo sono portatori di una fra virgolette verità
Ma in realtà queste verità assumono poi una compatibilità con i principi democratici
Del tutto agli antipodi
Il primo cioè l'assolutismo ideologico ritiene che la verità per così dire con la V maiuscola sia una sola e che da essa discendono principi norme non negoziabili
Un buon esempio di questa posizione si può rinvenire nell'affermazione del cardinale Bertone che
Vi leggo
E giusto dice Bertone che i cattolici impegnati in politica seguano la propria coscienza
Essa però non è un assoluto posto al di sopra della verità e dell'errore del bene del male
Anzi la sua intima natura postula il rispetto di quei valori che non sono negoziabili
Proprio perché corrispondono a verità obiettive universali e uguali per tutti
E non da meno l'affermazione di bocca Ford e che sintetizza diciamo il punto d'arrivo della Chiesa cattolica
Con la dichiarazione sulla diversità religiosa del Consiglio Vaticano II ecco poteva Ford e dice la libertà religiosa esiste come diritto
Non contro la verità ma per amore della veri
Anche secondo il relativismo ideologico dicevo crede in una
Verità fra virgolette ma è una verità
Che apre le porte alla discorso implica
E all'eventuale compromesso democratico nella dialettica fra gli interlocutori
Ritiene cioè che nessuno possa ritenersi depositario di una verità che tutti sono portatori di opinioni strutturalmente falsi chi Kabili nel senso che ci ha insegnato Popper
Non è un caso quindi che che Senna abbia sostenuto che il relativismo e la concezione del mondo che il pensiero democratico presuppone e che la causa della democrazia risulta disperata se si parte dall'idea che sia possibile la conoscenza della verità assoluta la comprensione di valori assoluto
Tutto ciò
A mio giudizio non ha nulla a che vedere con un presunto nichilismo laico sovente rinfacciato da parte
Cattolica da parte dei cosiddetti atei devoti usando fra l'altro il termine nichilismo
Un po'alla buona diciamo non nell'accezione filosofica
Perché
E cito di nuovo Bellini il relativismo non è un vuoto di valori ma concorso valori
Come dice Zagrebelski suo recente libro intervista e molteplicità di valori
E come si legge nella relazione di ridicoli e presenza e totalità di valore non assenza e vacuità e anzi
Il relativismo il valore di tutti i valori
Quanto appena detto mi sembra già in certa misura prodromico a un altro nodo
Centrale del dibattito sulla laicità che rappresenta diciamo così un basso continuo esplicito ogni implicito nelle relazioni che abbiamo ascoltato
Quello del rapporto fra democrazia e religione
Ecco
Per chiarezza mi sembra opportuno distinguere tre dimensioni nell'ambito delle quali il dibattito appunto sul democrazia e religione si può sviluppare la prima
La
La prima dimensione fa riferimento alla discussione Frabo KFOR dea burn Massa
Ridotta all'osso la questione e se la democrazia opprime in genere la statualità
Disponga di riserve assiologica autonome per legittimarsi o se debba essere assecondata da valori religiosi o di qualsivoglia altra
Potenza di sostegno come si suol dire per assicurare diciamo
I propri stessi fondamenti
Di validità devo dire che al di là di quello che dirò bisogna prendere atto che questa questa seconda cioè la necessità di una fecondazione
Ah bene Stra e la posizione del concordato
Anche di quello nuovo
Laddove appunto chi ama a
Chiama la chiesa la religione cattolica il pensiero cattolico a collaborare con
Lo Stato
Per diciamo così nella formazione del buon cittadino quindi già questo dato che al di là di quello
Che adesso dirò però è un dato che va tenuto presente diciamo che la nostra legislazione vigente
Bocche in Ford Diana bocca INFOR Diana ecco invece personalmente
Ritengo
Che è già una legittimazione alla lungo Anna
Anche se molto fredda molto sofisticata sia sufficiente arrendere solida alla realtà statuale voi sapete che sul punto sociologo tedesco
Basando il suo ragionamento
Sulla pattizia in pari tempo sulle enormi risorse ed il cui dispongono in sistemi politici contemporanei ritiene che l'esercizio
Del potere politico possa essere disancorato da ogni forma di giustificazione sostanziale cioè le decisioni politiche
Purché prese nel rispetto di procedure prefissate sarebbero accettate a prescindere dai loro contenuti che è poi la posizione della vedremo dopo del nichilismo giuridico
Tematizzato Zana tra di noi
Se invece
Per me è già questa alle va beh capisco che una posizione fredda che è una posizione
Perché è una posizione sofisticata però questo diciamo richiamava un più generale un più generale diciamo problema che
Investe tutta diciamo la questione
Della laicità e del rapporto fra le città
E se religioni cioè la laicità bisogna prenderne atto chiaro che non può
Pretende regia vere la stessa densità sociale della religiosità stessa capacità d'impatto
E d'impatto diciamo tutti ma passati alla religiosità ecco questo è evidente diciamo se noi ascoltiamo
Una orazione funebre in chiesa
Sappiamo quanti diciamo quante
Motivazioni diciamo di
Arrendevolezza al destino sono in grado di portare i sacerdoti far venire invece i brividi leggere apparve nella
Rivista trimestrale di diritto pubblico di quell'anno la
Orazione funebre che
Norberto Bobbio Ottieri il termine per la morte
Prematura
Tutti Francolino
Lì si legge silenti appunto appunto
Si legge e duttile
Cercare una ragione di questo
Avvenimento perché non c'è nessuna raggio
Voglio dire la capacità di
Sollevare delle sofferenze il questo mondo
Siamo col discorso ad un modello Tondo scorso modello che si tiene in religione in chiesa in questi casi rispetto
Disperato
Ferito Titti Bottiglione evidente deve questo diciamo della
Freddezza della laicità è un problema più generale comunque riprendo questo
Una parentesi mi riprendo il discorso diceva a me basta una legittimazione alla Luhmann essi invece si ritenesse con Habermas che la sola forma tecnico-giuridica non è sufficiente
Ad assicurare nel tempo il riconoscimento
Più di un dato regime politico si può ricorrere appunto quelle risorse argomentativi le discorsi vive che a Berna in se stesso Artematica Zanato ma che anche se comunque
Sono disancorata ed ha tradizioni religiose e metafisiche
Se poi ancora attecchisce nel corpo sociale il cosiddetto patrimonio o Costituzione patrimonio scusa il cosiddetto patriottismo costituzionale
Cosa che non si può dare per scontata almeno a livello di massa evidente che i valori costituzionali costituiscono un formidabile arsenale di legittimazione e qui a mio giudizio
Troverebbero spazio anche valori religiosi purché diciamo traducibili in termini laici
Mi sembra calzante a questo riguardo l'esempio della traduzione appunto dell'idea
Di un uomo creato ad immagine e somiglianza di Dio nell'idea invece laica e quindi l'idea religiosa nell'idea invece laica e costituzionale di un eguale dignità di tutti gli uomini no
Come esplicitamente afferma l'articolo prima
Della Costituzione tedesca e comunque poi quella dei valori di legittimazione di un sistema non deve essere diciamo
Un problema che venga come dire sottolineato eccessivamente perché nella società
Postmoderna in cui vi diamo l'integrazione deve essere un'integrazione essenzialmente materiale tre negazione materiale non vorrei che l'integrazione per valori come dire
Assolvesse le classi di dirigenti da compiti molto più
Diciamo faticosi che è quello di integrare materia da come è avvenuta la social democratizzazione della classe operaia è avvenuta
Per integrazione materiale reale no solo su valori
Su valori astratti
Ecco questa e dice ammonta la prima dimensione
Del rapporto
Nel rapporto fra Democrazia religioni in una seconda dimensione a me pare essere debba sottolineare
La problematicità del rapporto fra una religione forte caratura dogmatica
E la dinamica democratica nella sua versione liberale cioè quando una religione di tal fatta entrava nell'agone democratico può in qualche misura essere assimilata
A quei movimenti sociali o politici ad alta intensità ideologica specialmente radicali rivoluzionari
Che propongono verità totali e soluzioni integrali per eliminare i mali del mondo
Sono praticamente i partiti che non a caso furono sono chiamati i partiti Chiesa
Di difficile integrabili Italo sappiamo nel tessuto liberaldemocratico tanto che talvolta le liberal democrazie da essi si proteggono
Qui meno drammaticamente ovviamente viene rideva il problema che primo li chiama della integrabili Taddei sacro nei discorsi pubblici in quanto
Esso introduce introduce il sacro una rigidità nell'argomentazione e in Milan la praticabilità del procedimento del procedimento discorsivo cioè
Diventa difficile raggiungere quel consenso per intersezione è che teorizzato da Ross
Anche quando da parte laica si offrono non indifferenti aperture nel senso di agevolare quel
Procedimento per purché per mutuo apprendimento teorizzato davvero Massa
Sia presente suo dialogo dialogo di Habermas con Ratzinger
Con l'allora cardinale Ratzinger non può sottrarsi alla sensazione di un dialogo mancato
Proprio a causa di una oserei nature dire onerare naturale inflessibilità da parte da parte
Cartoni
Una terza solo diciamo dimensione attiene inverter rapporto sempre fra Regione e democrazia attinenti
Al rapporto al problema del rapporto ancora in sostanza irrisolto fra Chiesa e modernità
Ovviamente mi appare la modernità riempiano una serie di sparata dico di questioni nei confronti
Delle quali la Chiesa a mio giudizio appare perennemente in ritardo e perennemente indebito
Con la storia tanto per esemplificare per far capire a cosa mi riferisco il non rispetto della libertà di scienza e di coscienza ancora nel Novecento
Bach non occorre riferirsi
Hai Casini quattro cinque secoli fa ancora nel Novecento ha fatto vittime come Bonaiuti come Cordero come Lombardi Vallauri
Se ora la Chiesa si scaglia contro i Dico con la pretestuosità messa in rilievo dal professor Elia ieri B va ricordato che nel mille ottocento
Cinquantadue si scagliò anche quella volta vincendo contro il tentativo del Governo D'Azelio di regolamentare civilmente nazismo
Perché il matrimonio veniva rivendicato come esclusiva competenza
Canonico questo non sarebbe
Più ovviamente argomentabile ora maggior lo dico solo per dire che e sempre in ritardo con la storia del momento e sempre in debito sempre ora noi dico
A un secolo e mezzo fanno al matrimonio civile dico al matrimonio
Ci
E naturalmente il Governo D'Azeglio tante su questo
Non voglio indulgere in tante altre semplificazioni tetti
Potrebbero fare però mi sembra opportuno mettere in evidenza quale fossato siamo separi la fissità Tom matita della Chiesa
Il suo richiamarsi sempre a valori modificabili in quanto scolpiti nella
Natura dell'uomo e del diritto naturale
Di cui ovviamente solo
Essa incontestabile amministratrice e la modernità giuridica
La modernità giuridica laica secolare che a mio giudizio è stata molto ben ricostruita negli ultimi due libri inattendibili noi
Cioè una modernità khomeinisti argomenti a mio giudizio convincente mente che ormai liberando alla tradizione religiosa
Cioè dal problema della verità
Dalle esigenze di esibire la parola di Linate e di conformarsi ha un valore assunto
Sicché oggi suona addirittura arcaica più o meno sto ripetendo le parole di Fini la relazione fra diritto e verità in quanto
Sono stati ormai laici iniziate le fonti del diritto
è stato sciolto ogni legame con la teologia le norme quindi sono avvenute nell'esclusivo alle norme giuridiche non esclusivo e totale dominio di alla volontà umana sono
Il tipicità fin troppo camion questa è una citazione che fa lui sono questioni di uomini che debbano essere regolate fra
Nuovo ecco questa è la modernità
Giuridica sul piano costituzionale non sappiamo quando è che è nato lo Stato costituzionale e quando si è abbassato
Il libello di legittimazione dello Stato quando si è abbassato da Gigliola la legittimazione divina Anna legittimazione popolare lì il il dato fondamentale
Spostare la legittimazione a livello terreno Annone c'è e non sappiamo che ovviamente
Lo Stato del della Chiesa questo abbassamento del livello di legittimazione non
Ma è un passo che non ha mai compiuto e che forse non può
Strutturalmente con
Ora
A me sembra che nel senso appena detto appunto
Del laicità del diritto come intesa da dare
Da inerti ecco dico a me sembra che solo
In questo senso
E io stia appunto qualifica di nichilismo giuridico ma la parola spaventa marionetta appunto non deve spaventare e dico si può asserire
Una strutturale coincidenza fra diritto laicità
Allora però in questo caso laicità vuol dire rifiuto ontologico della verità e quindi voglio dire non ne qualcosa di assimilabile alla laicità come diciamo viene la parola viene utilizzata da noi costituzionalisti mentre appunto di con questo senso va bene
Come dire
Parlare di una strutturale coincidenza fra diritto illecita mentre mi lascia
Perplessa invece la posizione di ISPA dato che tende come avete sentito ieri a identificare lo Stato costituzionale con lo Stato
Personalmente
Supposizioni molto personali ma che comunque tengono conto di un dibattito
Volto segnato in questo giorno e mezzo dico personalmente ritengo che si debba muovere
Invece da un dictum
Completamente contrapposto
Che non se ci sia coincidenza fra Stato costituzionale è stato laico
Intendendo quest'ultima espressione
Nel senso di Stato beh io so che laicità e interni e per carità polisemia ecco si è detto liquidò nel senso che come i liquidi prende la forma del
Del contenuto fare prenderla per la forma del contenitori in cui viene nesso etc
Si parla addirittura da
Parte GTT
Ne discuta dato di feticcio linguistico eccetera tengo conto di tutto questo però mi sembra che un minimo comun denominatore a quale accettato per esempio anche ieri vita da Zagrebelski quello di intendere laicità nel senso
Lo Stato laico meglio stato rispettoso della neutralità dell'equidistanza fra le varie
Confessioni
Religiose come d'altra parte ha sentenziato la Corte è un buon esempio di questa equidistanza in questo accezione di Stato laico è proprio nella Carta dei valori
Che tu Emanuele hai citato perché a un certo punto
Questa Carta dei valori che è stata messa a punto con valore giuridico che
Appunto nudo fasi di unificazione del Ministro dell'interno Amato dice che lo Stato siti impegna a
Solo rispettare ma a valorizzare tutte le culture religiose presenti nel suo terreno queste tranne in tutta la Litta la la la
E qui distanza fra le varie confessioni religiose ecco a me tagliare che non si possa ritenere
Lo Stato italiano che certamente è uno Stato costituzionale che certamente è uno Stato pluralista che certamente lo Stato
Rispettoso della libertà religiosa
Uno Stato laico ecco perché Chicco atte non credo che questa coincidenza proprio il nostro Paese presente il mio giudizio personalissimo per carità di uno Stato costituzionale e con tutte quelle altre valenze positive
Che ho appena detto ma non è stato laico è proprio in forza della presenza dei principi fondamentali
Della nostra Costituzione dell'articolo sette
A torto e qui
Minimi
Come dire mi contrappongono ad un'altra affermazione cardine
Di un'altra della relazione di Anagni se ecco Ainis a mio giudizio ha torto definisce il primo comma dell'articolo sette come il manifesto laico della Repubblica Italia
Ecco io quindi mi differenzio sia da Spadaro per
Primo che ho detto sia dai messe per il motivo chiesto perdite in perché a mio giudizio di quel primo comma dell'articolo sette si può dare anche un'altra interpretazione
Che
A
Come dire un plusvalore
Rispetto
Al
Quella per esempio proposta Dainese e del plusvalore in cosa consiste e di essere aderente l'interpretazione che sto per battere
Il diritto
Repubblica
Penso in particolare appunto al concordato Craxi casa errori
Che riconferma il valore istituzionale della religione cattolica e prospetta come dicevo un attimo fa una sorta di alleanza fra Stato e Chiesa nella formazione
Del buon eccetera
E
E in più quest'altra interpretazione che sto per
Motivare e anche aderente
La prassi prevalente nel nostro nella nel nostro Stato una prassi che ispirata non da ora a quello che gli emorroidi finiva confessioni ISMU direi
Posso fare un esempio fra mille agli altri lascio
Alla vostra
Conoscenza
I funerali di Stato
Ci fu un canale di Stato in Italia quando muoiono ventitré carabiniere o anche uno solo sono gestiti soltanto si svolgono in una chiesa e sono gestiti sono a me
Le autorità all'ANCI se voi avete presente una qualsiasi immagine
Televisivo tema lettore dalla che dovrebbero se il funerale e di Stato gestire loro
Il rito
Il trapasso
E anche assumersi loro responsabilità perché il ventitré carabinieri sono morti per una decisione del Governo italiano mica della Chiesa cattolica o tanto meno una divinità superiore lei la portualità civili sono al vostro posto multe immobili
Mentre le acque queste sull'esempio già mi pare clamoroso Mogol farlo cosa voglio dire per
Qualcosa penso pensasse anche ieri ma come confessa confessioni Smoke
Di Regina così professionismo forse meglio chi costumi
I costi nonne credo stabilito sta da nessuna legge ma qual è diciamo l'interpretazione allora perché invece io ritengo preferibile
Dell'articolo sette primo comma è Kimi conduce a dire che non è il manifesto laico della Repubblica i italiana
Il primo comma dell'articolo sette dice perché esso è stato son ciascuno nel proprio ordine indipendenti e sovrani ora per intendere questa disposizione mi sembra che si debba accertare quale sia l'ordine proprio dello del della Chiesa e quindi se quest'ordine sia esterno interno allo
Stato e con l'ordine in cui la chiesa e sovrana e quindi indipendente e
L'ordine spirituale
Cioè nell'ordine morale
Il che significa
Che se la sovranità diciamo nelle corse spirituali spetta alla Chiesa e escluso che in pari tempo possa competere allo Stato
L'ordine della Chiesa a questo punto diventa per sua natura sovraordinato a quello dello Stato
Ricordiamo che la Chiesa
Nell'accezione dell'articolo sette
Non è lo Stato Chiesa non è la lo stato della città del tattica
E
La Chiesa cattolica quindi e il
La dalla il rapporto diciamo secondo cui Stato e Chiesa sono appunto i dipendenti e sovrani
Vuol dire che la Chiesa cattolica e e diciamo monopolista dell'ordine spirituale e dunque morale
Del nel nostro del Paese e quindi la formula esprime diciamo in maniera
Come dire molto sottile ma anche molto evidente esprimere
La moderna confessionali età dello Stato Italia no lo Stato
Il giudizio che non abbia autonomia etica manca per definizione di quella prendi tutto potestatis non è come si suol dire sibili Perini CEPS perché
Sappiamo che poche materie
Direttamente o indirettamente non hanno rilevanza etica ecco perché qui mi aggancio quello
Osservazione rapida ma che io ho accolto
Di Zagrebelski ieri
La disciplina costituzionale non si è rivelata un ostacolo ma siete prestata
Invece all'interventismo all'interventismo delle gerarchie
Cartoni
Perché appunto all'articolo sette primo comma
Non si scoraggia ma a limite legittima la riedizione della dottrina bella Armini Anna della potestas indire
Perché se ai tutto questo campo questo campo di
Diciamo di autonomia e di indipendenza e su questo tornato
Insomma ha avuto il merito di riaccendere i fari dell'attenzione Enzo Ferrone nessun dittatoriale
Sul passato pare sette allora è chiaro che se si accetta questa entità e interpretazione è chiaro che essa non possa essere ribaltata dalla famosa sentenza
Della Corte poi dalla successiva
Giurisprudenza perché leggiamolo sul passo famoso secondo me poi tutta la
La sentenza anche un'argomentazione molto ingessata molto legnose
I valori richiamati concorrono con quelle degli articoli sette otto e venti a struttura il principio supremo della laicità che viene detto così apoditticamente
Che è uno dei profili della forma di stato delineato dalla carta il principio di elementi laicità quale emerge articoli due tre sette otto diciannove venti anche c'è questo affastellamento di articoli
Della Costituzione implica non indifferente la famosa non indifferente dello Stato dinanzi a religioni ma garanzia dello Stato per la salvaguardia della libertà dire
Il regime di pluralismo confessionale
Tutti questi articoli che sono
Citati diciamo il principio di laicità
In realtà eccetera solo per quel che riguarda l'articolo io degli articoli sette e otto pediatrico di laicità
Conte superasse
Per riguardare i rapporti fra Stato e istituzioni religioni
Rapporto
Stato che cittadini quindi riguardano appunto la libertà religiosa del pluralismo e ciascuna nulla però io l'ho detto lo Stato italiano che indubitabilmente illustrato pluralista uno Stato che rispetto a delle per
Uno Stato laico proprio in quei due articoli che cita
Che riguardo al veramente la li cita il sette
E l'otto e sono i due articoli che non rispettano quello che lei stessa lei stessa Corte ha definito come laicità e cioè equidistanza ecco insomma pensare che il sette l'otto il combinato disposto
Rappresentino un elemento di equidistanza dello Stato rispose con persone religiosa mi pare proprio
Il insostenibile invece perfettamente sostenibile rete io concordo perfettamente con lui quello che hai messe dice che gli stilisti secondo comma e addirittura un articolo di
Una disposizione di auto rottura costituzionale no o tutto il ragionamento è quello di far regole eccezione percezioni prevale sulla regole eccetera
E d'altra parte guardando scendendo un po'al diciotto diciamo del
Della del del livello costituzionale come si fa a dire che equidistante uno Stato che ripetiamo le solite cose
Che che privilegia l'insegnamento Azione Cattolica che lo affida
A
A professori scelti dalle autorità ecclesiastiche che ammette appunto la presenza di simboli di una sola religione eccetera eccetera non
E
A proposito dei simboli a me pare giustissimo quello che dicono Brunelli e Rossi cioè
A proposito dei singoli religiosi cioè che bisogna distinguere fra il loro uso pubblico e il loro uso privato voi
Stefano Siccardi affatto questa
Diciamo sottile ancora ulteriore distinzione però a me pare che
L'uso privato in quanto affermazione di simboli religiosi in quanto affermazione a mio giudizio inalienabile di libertà identità personale
Nessuno Stato costituzionale a il diritto di gettare in questo senso io trovo
A dir poco un accogliente la nozione di lei di laicità che ha ispirato
La la la la legge francese io direi che in termini italiani e addirittura
Contrari l'articolo ventuno della Costituzione se non ci rifacciamo a quel concetto di simboli spicce della Corte suprema americana
Portare appunto un simbolo religioso è un Piano è un un esempio di
Diciamo di PTP simboliche spicci cioè di panificazione del pensiero non con parole ma con
Gesti attitudini varie eccetera eccetera
Mettere l'uso pubblico dei simboli religiosi ecco questo sì che
Cioè si traduce in una sorta di identificazione della statualità
Con un credo religioso come ha detto lariani nella
Per un
A meno che e qui c'è tutto il ragionamento di Rossi che non si possa come dire
Darà simbolo religioso una valenza una valenza culturale però a me sembra io appunto
So bene che è stata una un'affermazione del dell'ex presidente Ciampi però a me sembra
Come dire questo di attribuire un valore meramente culturale una sì sul soluzione non solo un po'tardi fresca ma anche inammissibili mente minimizza ante diciamo
Del valore del simbolo religioso perché diciamolo sinceramente quell'uomo in croce
Per il credente
Nientemeno che il figlio di Cittiglio come si fa a
Dire a questo è un valore un valore e cultura e identifica addirittura
Vuol dire anche svilire quello che
Spesso tu hai detto no una degradazione sul campo di di una
Di una realtà
Di enorme di enorme
Portata anziché a me sembra che la soluzione della parete bianca
Esplicitamente sostenuta da Brunelli più sfumata mente oserei dire da Rossi che addirittura la lega per le aule giudiziarie
Ecco direi che la soluzione apparente bianca
E lascerei come mi lascia un po'freddino
Quel diciamo quell'impostazione di Rossi Carlo sostanzialmente lascia un po'la Chiesa arbitra del loro mantenimento a seconda di quel che decide la Chiesa allora si può essere
Cioè se tali valore culturale o quale valore religioso se se accettare questa degradazione dà valore religioso per la cultura del servizio dico insomma la soluzione della parete bianca mi sembra la la
La la più corretta
Mi sembra all'articolo
Passo rapidamente alle
Diciamo un attimo alle questioni di bioetica che forse sono le più appassionanti e controverse fra i problemi pratici della libertà dottor come diceva
Scudiero rappresentano le nuove frontiere diciamo del
Per le nuove frontiere diciamo della problematica
Della laicità ecco questo proposito mi limito solo ha un rilievo di metodo
Cioè in questa materia nella materia bioetica a me sembra che
La natura stessa delle questioni bioetiche connotate
Dalla presenza di divergenti opzioni morali suggerisce l'adozione di scelte pubbliche e quindi di regole giuridiche e di tipo soft o se vogliamo
Usare il termine famoso d'Italia Beschi di tipo niente
Cioè al contrario di quanto e avvenuto e avviene nei Paesi di common law
Nei quali di intervento giurisprudenziale favorisce dell'astici tante mutamento giuridico e scelte per così dire più individualizzate quelle che tutti hanno il punto scelte caso per caso
E con un sistema di diritto legislativo come il nostro appare più linee più rigido più propenso a individuare scelte di tipo unitario e di portata Angel minerale però questa
Diciamo propensione va contrastata
Perché
Diciamo non può che produrre
Immobilismo in situazioni come ormai da tempo quella italiana connotate da un pluralismo
Diffuso da un pluralismo etico rispetto
Al quale e impossibile diciamo adottare scelte univoche rigide a meno che ovviamente non si pretenda di imporre ecco diciamo una una morale di trasformare
Pare che lo lo dica ritmo lì il peccato in reato e noi sappiamo e ce l'ha insegnato Paolo Prodi no
Il fratello del grande storico cattolico la modernità nasce quando i due concetti vengono settanta quando peccato del reato
Sì di Somma vorrei invece qua il rischio di
Di nuovo accoppiare quindi
Tutto questo suggerisce diciamo la necessità di adottare un orientamento appunto di tipo soft di tipo un mite volto a individuare norme di carattere
Quelle norme che appunto
E dia ieri chiamava facoltizza antica e non di tipo ENI e e non di tipo
In positivo
In modo da comitive consentire all'esercizio delle scelte individuali no senza
Obblighi e divieti perentorio
A me sembra che questo tipo di orientamento oltre che opportuno ed equo e anche possibile come ha dimostrato il successo a mio giudizio
Di scelte pubbliche come quelle della depenalizzazione della dell'aborto che hanno rimosso diciamo
Antiche regole rendendo libere appunto le scelte private individuali coerenti con le proprie individuali e diciamo
Private scelte morali Edith so che
Appunto ho fatto riferimento al ricorso ma mi sembra che ormai
Come dire la stagione della di due delle libertà degli anni Settanta sembra indefinite di alcuni
Indefinitamente lontana ecco quindi
A questa idea di soft law e non di abituando mi sembra che si ispiri la relazione di ridicoli e invece non si ispiri la relazione
Del
Io li qua
Tutto già detto all'inizio attentissima come tutti gli altri hanno un
Utilizzare diciamo argomentazioni argomentazioni di tipo religioso ma sempre argomentazioni laiche politiche
E così via però a questo punto
Diciamo che
La distinzione
Laico cattolico
Viene fuori
In un'altra misura anche se si usano diciamo queste accortezze argomenti aggiungere
E cioè
Nella contrapposizione anzi si riversa nel racconto della posizione fra hard lo soft law
Nel senso che tutte
Le indicazioni diciamo
Che dava la la la violinista uno tutte indicazioni di
Divieto no all'eutanasia hanno
A certe tecniche a certe tecniche
Più alloggi che e e così via crea però a me invece sembra
Che appunto si hanno queste queste facoltizza anti delle norme diceva oggi soft law quelle che siano sono più rispettosa della libertà e dignità
Un ma no faccio solo due esempi in chiusura il primo riguarda la
Come si dice l'Agi diagnosi pre-impianto ecco a me sembra che
La diagnosi pre-impianto nonne
Un piano inclinato verso l'abuso gli esami diciamo a deprecabile sapore Eugenio comma un sussidio biomedico delicato e prezioso
Cioè riterrei rivelare prima del trapianto dalla provetta all'utero quegli imbrogli avvio quegli embrioni che non ce la farebbero diciamo neppure il motivo o che
Crescendo potrebbero soffrire di mali incurabili
Diciamo una tecnica che allevia alla la la sofferenza umana
Non va imposta per legge ma va offerta Hacking la chi diritto permissivo e non
In
In positivo
E secondo esempio riguarda appunto l'eutanasia con questo chiudo sarò stato lo è sempre stato stato sessanta minuti al microfono importante
Comunque dicevo secondo esempio riguarda l'eutanasia il testamento biologico ora
Come mi suggeriva non so se l'avete notato che Sorrentino è venuto qui un attimo alla surroga mi una cosa nell'orecchio
Chiaro il diritto a morire
E l'altra faccia della medaglia del diritto a vivere e e quindi anche qui a me sembra che
Al di là delle difficoltà pratiche che appunto la violini immette
In campo con molta
Diciamo precisione la linea di tendenza di uno Stato laico
Non deve essere
Qui mi rifaccio
Ad un'espressione di Rivoli non deve essere quella di trasformare il diritto alla vita in un obbligo tipo no e c'è l'articolo trentadue ce l'ha detto Gemma senza se uno può rifiutare le cure mediche vuol dire che si può lasciare
Che si può lasciare muri
Ora quindi sotto questo profilo l'eutanasia non ha nulla a che fare con
Così detto nichilismo europeo e piuttosto espressione della libertà umana
Noi non dimentichiamo che l'arte del morire bene
Ce l'hanno insegnato agli antichi e purtroppo ha fatto la sua scomparsa proprio con l'avvento del cristiani
Perciò a mio giudizio nessuna religione nessuna fede
Nessuno Stato può e deve arrogarsi il diritto di sottrarre all'uomo a ogni uomo la libertà di scegliere perse la propria morte
E anche di tassi la morte
Quando le circostanze lo suggeriscono e la ragione lo consiglio penso a Seneca le lettere al lucido c'è un solo modo per entrare nel mondo ma molto cioè dalla pancia di una donna ma molti per uscire
La morte volontaria non è un delitto un crimine può essere un peccato ma abbiamo detto che
Le due diciamo strade devono essere ben divaricate
E
A mio giudizio l'espressione più elevata della libertà
Il sigillo che l'unico vero sovrano del proprio destino mortale e ogni singolo uomo nell'unicità e il rating TBC limitante la propria vita e della propria morte
Sì Gillo non di nichilismo Manti liberalismo filosofico non a caso
Gemma a
Citato John Stewart
Bene
Con questo mio implicito testamento biologico
Ho finito grazie
Allora grazie ai professori Giovine idea svolto una relazione a tutto campo ha riempito come lui annotato un'intera ora spero la cura
All'attenzione la riflessione approfondita con cui ha considerato tutte le relazioni che sono state svolte
E direi che proprio per questo carattere ovviamente potrebbe riaprire il convegno perché molte posizioni
Che sono state Daloui con molta linearità argomentatamente esposto e consentirebbero appunto di fare delle puntualizzazioni e delle repliche dico per tutti
Il valore del primo comma dell'articolo sette perché disputa abile
E si può
Naturalmente discutere ma naturalmente io
Capisco che non si può pretendere di intervenire sulla relazione conclusiva e allora approfitterei solo del fatto che io ho ancora un attimo il microfono voi
Lo affiderò al nostro Presidente
Per due a mio avviso doverose dimensioni
Una
All'Agenzia il centro congressi che ha con molta discrezione misura ma efficacemente seguito tutta la nostra fatica organizzativa quindi merita di essere qui menzionata
E due un po'più domestica mente
Un ringraziamento e una menzione per lo start fuorché amministrativo universitaria
Chi ha visto con l'impegno come dire infaticabile
Di Sandro Stajano e di tutto il personale del Dipartimento di Diritto costituzionale italiano e comparato chiede l'Ufficio di Presidenza perché dietro questa a me sembra non del tutto negativa esperienza che noi abbiamo proposto
C'è una lunga fatica della quale anche onesto dare atto immigrazione tutti e vi saluto di essere stati con noi vi ringrazio è stato i con noi risoluto con molta cordialità
Consentitemi come Presidente dell'Associazione dei costituzionalisti
Di esprimere la più viva soddisfazione
Per la non comune elevatezza del dibattito di queste tre sessioni del convegno che è stata e questo mi piace sottolinearlo
Che è stata da parte di tutti i convenuti anche una testimonianza dissoluta di fede nel costituzionalismo
Una terza che con queste intendendolo lacci nell'accezione con questo intendendo non è l'accezione specifica e più corretta di Filosofia politica giuridica tesa a garantire
Mediante l'elaborazione di teorie
Vi è sfuggita azione anche di tecniche operative
Il singolo degli arbitri legali on dei detentori di potere di diritto ma anche di fatto
E che evidentemente coinvolge anche le istituzioni religiose e quindi i temi dibattuto in questi giorni e che però evidentemente non pretende
Che le istituzioni religiose non possano legittimamente affermare l'assolutezza della verità cui loro a detti devono credere pretende soltanto di garantire la libertà anche quella di morire
A quella
In quelli di pretendere a quelli cui quelle verità sinceramente non si riconoscono
L'associazione
Per il mio trainante esprime perciò a tutti i relatori la più viva gratitudine per il loro elevato contributo del resto all'altezza del loro fama gli studiosi
Ringrazia coloro che sono intervenuti
In questo convegno con puntualizzazione che sinceramente
Carlo e tutti sanno che io no
Dico le cose soltanto se ci credo tutti gli interventi anche sono stati tutti di notevole levatura e sempre tutti quanti interessa
Pio più grande ringraziamento europea Michele Scudiero versando sta a Milano per questa splendida organizzazione in fondo in fondo
Il Comitato direttivo a quello che ha fatto di me
Perché il tema
Era stato scelto un anno fa da precedente Direttivo noi lo abbiamo soltanto puntualizzato abbiamo avuto la fortuna di scegliere degli ottimi relatori di abbiamo una volta invitati a per dare delle direttive soprattutto redazionali
E abbiamo assistito al loro indubbio successo scientifico e questo per noi è stata una grande grande grande soddisfazione
Adesso non mi resta che invitarvi all'anno prossimo di queste poca ad Alessandria
Il tema un po'uscito un po'difficoltosa mente dalla da ieri da questo dibattito della
Dell'Assemblea
Se non erro diamo c'è un po'confuso
Dovrebbe essere partiti politici e società civile in Italia a sessant'anni dall'entrata in vigore della Costituzione quindi arrivederci tutti ad Alessandria fa un anno grazie
No
Sperare
La