28 OTT 2007
rubriche

Conversazione settimanale con Marco Pannella

RUBRICA | - RADIO - 22:09 Durata: 1 ora 57 min
A cura di Guido Mesiti e Pantheon
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Puntata di "Conversazione settimanale con Marco Pannella" di domenica 28 ottobre 2007 con gli interventi di Marco Pannella (parlamentare europeo, Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa), Marco Pannella (eurodeputato e presidente del Senato del Partito Radicale Transnazionale, Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa), Massimo Bordin (direttore di Radio Radicale).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Politica.

La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 57 minuti.
  • Introduzione

    Marco Pannella

    eurodeputato e presidente del Senato del Partito Radicale Transnazionale (ALDE)

    Massimo Bordin

    direttore di Radio Radicale

    Una settimana dal congresso di Radicali Italiani, il discorso di Veltroni a Milano, la riforma elettorale, il governo, la politica estera.
    22:09 Durata: 1 min 22 sec
  • La costituente del Partito Democratico ha seguito i ritmi di una trasmissione televisiva. Veltroni non pone nulla, risponde solo alle cose che gli si impongono dall'attualità.

    Marco Pannella

    parlamentare europeo (ALDE)

    Quella del PD è “attualità politica importantissima sul piano formale. Abbiamo costituito finalmente, non si è capito come, il Partito Democratico. In tempi come si era previsto televisivi – perché con 2.800 persone come si sarebbe potuto fare il dibattito? – senza poter valutare quanti fossero in questa costituente i sostenitori della Bindi e degli altri e quali fossero le reazioni interne di questi delegati al discorso di Veltroni e alle procedure proposte. E' veramente una cosa molto seria, molto importante, molto grave perché fatto di patente uso televisivo, di uso mediatico, come negli anni '30 – ma in modo meno rozzo – dei regimi che dovrebbero essere democratici e stati di diritto e che sempre meno lo sono”. “L'approvazione per acclamazione, senza interventi di altri delegati, di quanto - come hanno precisato Bindi e Letta - non era stato nemmeno discusso al vertice”. “Tanto che il ministro Parisi ha subito fatto un commento molto serio e spero che sia coerente in conseguenza dei giudizi politici sempre più - da parte sua – conclusivi”. “Una costituente che ha avuto i tempi di una trasmissione televisiva”. “Il vero guaio è che Veltroni non pone nulla, lui semplicemente risponde alle cose che gli si impongono, gli si propongono dall'attualità, senza un'oncia di elevatezza, di inserimento del momento tattico nella strategia”.
    22:10 Durata: 4 min 47 sec
  • La situazione italiana attuale: un fiorire di realtà e virtualità, di scelte politiche, sociali ed istituzionali. La difesa radicale della lettera e dello spirito della Costituzione, la battaglia contro la fine della legislatura.

    Marco Pannella

    parlamentare europeo (ALDE)

    “Allora viene fuori la singolarità dell'analisi che io faccio. Noi non stiamo affatto vivendo un momento di desolante deserto politico nel nostro paese. Tutt'altro. Da moltissimo tempo non vi era in Italia – da vent'anni – un fiorire tale di realtà e di virtualità e di confronti e di scelte politiche sociali, istituzionali comne in questo momento. E infatti l'oligarchia dominante, nelle sue componenti berlusconiana e veltroniana, con le sottocorrenti UDC e AN da una parte e sinistra comunista e verde dall'altra, oggi è tutta quanta mossa dalla tarantola. “Elezioni subito! Elezioni subito! L'importante è solo interrompere la legislatura”. Veltroni non tanto. “Veltroni “non tanto” su nulla. Veltroni è il signor “non tanto”. Con lui abbiamo un rinnovamento di età delle carni e infatti Adinolfi mi pare l'unico soddisfatto”. “Lo stare ogni giorno a costruire analisi sugli umori di un giorno di quello, su quanto con quegli umori quello in realtà non è umore ma calcolo, francamente questa è una realtà politica che ci è estranea e che combattiamo nel suo complesso, sempre con maggiori difficoltà. Oggi abbiamo, nella difesa della lettera e dello spirito della tradizione costituzionale, la battaglia che è da fare; è una battaglia giusta anche in termini astratti ma importantissima in questa congiuntura astrale: niente fine della legislatura. Perché la durata degli esperimenti di governo è importante per la governabilità delle realtà storiche”. A proposito del fiorire di realtà nuove nella politica italiana, Pannella cita “le scelte sociali che emergono nella sinistra comunista, con “il problema di abbandonare, nascondersi e vergognarsi del proprio nome e anche della falce e martello”; e su questo “mi pare si aggregano, non si aggregano, il che è un po' poco. Si istituzionalizza quel distacco dalla realtà sociale del paese che fin dall'inizio degli anni '90 si è verificato quando gli iscritti della Cgil votavano, in forti proporzioni, per la Lega di allora”. “A quanti erano entusiasti della Rosa nel Pugno, dico che ora nel 2008 viene fuori la Costituente socialista, al posto della “superata” RnP. Oggi era annunciata una specie di costituente liberal-democratica a Milano, convocata da Nucara, con la partecipazione di Berlusconi. Insomma ora sta venendo fuori pure la costituente dei veri laici. Poi quella della Sinistra Democratica. Poi la “Cosa rossa”. Tutto questo è in modo patente il volto che dimostra come abbiano nulla a che fare con i gossip”, con i retroscena che si fanno sui giornali. “La Cgil che 20 anni fa votò contro il referendum sulla scala mobile; adesso, erede di quella posizione, è tutt'al più una parte della Fiom. Mentre perfino la Fim e l'Uilm sono tutti quanti d'accordo sulla linea del protocollo. Anche l'art.18, senza nominarlo, parlando magari di problema “dell'entrata e dell'uscita”, è nel modo più assoluto cosa che si constata ormai tranquillamente. Un problema risolto ovunque, al di fuori dell'Italia, non confondendo la necessità della flessibilità, con il terrore della precarietà”. “in questo momento anche il dibattito di Scalfari e quello ospitato sulle colonne del Corriere della Sera, popi la battuta di Sansonetti secondo cui il liberismo sarebbe nato nel '68. In termini polemici vuol dire qualcosa. Si riferisce allo sviluppo del pensiero non solo della scuola comunista dell'ufficio studi Cgil e di quella socialista (Sacconi, Biagi, Gino Giugni): i referenti mutano, perché la realtà nuova” fa emergere le “tradizionali e forti scuole che hanno operato – purtroppo non accolte dai loro partiti”. “Quando sento il presidente di Italia Lavoro dire – al nostro convegno l'altro giorno – che il problema non è oggi quello “di continuare ed estendere il numero e il valore delle garanzie dei garantiti, ma quello del diritto”, ricordo quella frase del testamento di Pasolini che diceva: “quando gli intellettuali comunisti, o di quella area, faranno propria la vostra politica dei diritti, quel giorno sarà tremendo perché diventeranno i diritti imposti, contro il diritto e le posizioni vostre che io amo”. A questo punto capisco che quando in quella occasione Pasolini aveva molto ripreso una parte di quella mia posizione, secondo cui Almirante non poteva essere il fascismo – quello al massimo era paleo-fascismo-, ma secondo cui il fascismo possibile, nuovo, in realtà aveva come base proprio le politiche stataliste di La Malfa, Lombardi, dei nostri padri ed amici. Lì c'è il recupero del welfare amico della libertà, anche se magari senza libertà”. “E' quello che oggi accade”.
    22:15 Durata: 16 min 30 sec
  • La differente concezione dell'individuo nel nuovo PD e nel Partito Radicale. Il raffronto tra due interventi contemporanei: quello di Giulio Ercolessi e quello di Veltroni.

    Marco Pannella

    parlamentare europeo (ALDE)

    La differenza della concezione dell'individuo del neonato PD e del Partito Radicale. “I radicali mettono al centro l'elemento individuale in tutta la loro posizione. Mentre questi mettono al di sopra di tutto le mediazioni sociali. L'individuo non deve mai esserci, se non con la famiglia, con il partito buono, con il volontariato di stato...E quindi i delegati degli individui sono trattati come sono trattati i costituenti”. La vicenda di Altiero Spinelli e di Ernesto Rossi. “Io oggi per caso ho ascoltato 20 minuti di un intervento a Verbania di un importantissimo incontro su Ernesto Rossi. Ho sentito la voce di qualcuno che a 22 anni avevo candidato ed era stato eletto alla segreteria del Partito Radicale, Giulio Ercolessi, e ritengo di poter affermare che la registrazione dell'intervento e quella dell'intervento di Veltroni, andrebbero prese ed affiancate. L'evento è che nello stesso giorno ci sono questi due interventi: uno clandestino, non per nostra volontà, l'altro in tutte le case, in tutte le salse, con tutte le analisi. L'interesse che può suscitare, anche tra 10 anni, è che oltre ai due o ai venti di Ventotene, continuano a crescere, 200, 500 e soprattutto c'è un confronto di due stature culturali e politiche senza paragoni”. Il commento di Emanuele Macaluso su Beltrandi. “In quel momento stavo scrivendo e stavo proprio citando Pasolini sul fascismo, dicendo che dietro questo duopolio Partito Democratico-magma berlusconiano, ci potrebbe essere per esempio un po' Giovanni Gentile ed il suo attualismo. E in quel momento sentivo Ercolessi che citava delle pagine poderose di Alfredo Rocco del 1913, che potrebbe servire da solo per essere letto dai nostri studenti delle facoltà di storia per capire qualcosa della propria storia e della storia del mondo contemporaneo”.
    22:31 Durata: 12 min 55 sec
  • Le difficoltà, i compiti e gli obiettivi della pattuglia corsara dei radicali

    Marco Pannella

    parlamentare europeo (ALDE)

    L'annientamento di regime della esistenza radicale negli ultimi tre anni. “Una operazione non scientifica, ma perfetta da un punto di vista antropologico. Sentono che il radicale – questo radicale – va eliminato, non conosciuto”. “O senza saperlo sono stato drogato e portato a Cinecittà, dove c'è una grande scenografia di strade e di gente artefatta che recita secondo copione, oppure mai come in questi due giorni sono stato continuamente fermato, salutato, anche più che in passato. Infatti Welby, ma anche Nessuno tocchi Saddam – da quello che mi dicono - resta nella memoria e nel vissuto di buona parte dei popoli medio-orientali. Istintivamente e per questo esorcizzano il diavolo”. “Il nostro compito sarebbe ad esempio quello di mobilitare il ceto parlamentare per salvare la legislatura. Far cadere la legislatura vorrebbe dire immediatamente riassestare l'ordine bipolare, cioè di monopartitismo sempre più perfetto, stroncare fermenti ed una realtà italiana che è una fioritura straordinaria di novità, al plurale”. “Bisogna vedere se troveremo il tempo e la forza di far conoscere questa tesi. In questi due mesi si è espressa oggi una consapevolezza ed una conoscenza programmatica anche del governo della realtà economica e sociale che forse rimane sconosciuta”. Questo anche per valorizzare un lavoro di mesi, da contrapporre tra l'altro alla posizione di “Dini ed altri che si limitano a dire: “quella cosa là non la voto”. Il che non è un grosso contributo per cercare ci creare una forza politica complessiva di condizionamento dello scontro sociale, politico ed economico cui assistiamo nel paese”.
    22:44 Durata: 10 min 13 sec
  • Le intercettazioni sui giornali, la questione De Magistris e l'opinione di Pannella su Anno Zero di Santoro

    Marco Pannella

    parlamentare europeo (ALDE)

    “I magistrati fanno male a parlare e tutto il resto. Ma finalmente a tre anni dalla morte del vice-presidente della Regione Calabria inizia a venire fuori che le Opere di Don Giussani – povero lui, adesso non c'è più – sono divenute una delle grandi forze di sottogoverno nel sud”. “Sono interessato quindi anche dalle cose di Anno Zero”. “Mentre è noto e confermo il giudizio che ho di Santoro e della sua professionalità e del suo giornalismo, dico che le iniziative di Anno Zero – per gli stessi motivi con cui difendevo le pubblicazioni delle intercettazioni del Corriere della Sera – hanno valore nel far conoscere a centinaia di migliaia di persone quanto invece abitualmente è oggetto di contrattazione tra pochi”. “Così la realtà si apre non solo al potere ricattatorio di qualche decina o di un centinaio di potenti. Travaglio comunque apparirà per quello che è, uno con lo splendido animo letterario, da impiccatore, da forcaiolo”.
    22:55 Durata: 11 min 32 sec
  • La riforma costituzionale e la riforma elettorale

    Marco Pannella

    parlamentare europeo (ALDE)

    “Noi abbiamo la convinzione che la riforma costituzionale, includente anche un sistema elettorale coerente, è la riforma che urge nel nostro paese e del quale non si parla non perché è vieta ma perché vietata. Perché 2/3 degli elettori comunisti sono d'accordo come noi e quindi mentre fino a qualche anno fa riuscivo un po' a dirle, adesso c'è una regola: se un radicale smette di parlare di queste cose e fa le scelte di Rutelli od altre, allora ha grande spazio di comunicazione”. Allora può essere importante “confermare a questo congresso che noi siamo per quella riforma, per la quale dal 1994 presentiamo testi non solo referendari”. A proposito delle dichiarazioni di alcuni leader sul doppio turno alla francese o sul modello tedesco, Pannella commenta: “Lorsignori sono dei poveri imbroglioni, non hanno una visione. Hanno solo la moralità delle convenienze minori, da disperati”. I cappellani militari di Bernanos e la beatificazione dei “martiri assassini”.
    23:06 Durata: 8 min 27 sec
  • L'iniziativa all'ONU per la moratoria. I senatori della Rnp eletti e quelli nominati.

    Marco Pannella

    parlamentare europeo (ALDE)

    Il Ministro radicale Emma Bonino a New York per la fase finale della battaglia. “Matteo Mecacci, con alcuni compagni che lo hanno raggiunto, è pienamente inserito nel meccanismo onusiano; segnala quello che accade e sono spesso cose pericolose”. Gli incidenti diplomatici con i cinesi. “Molto dipenderà dal fatto se Emma riuscirà in questa fase conclusiva a creare un quadrilatero con Francia, Spagna e Regno Unito per superare eventuali pasticci”. Poi il leader radicale cambia argomento e torna a parlare della situazione politica italiana, in particolare della vicenda degli 8 senatori eletti, sostituiti da quelli nominati. Nella maggioranza “preferiscono la stabilità garantita da Berlusconi piuttosto che quella di Pannella. Questo nonostante noi, “elementi di non stabilità”, li abbiamo condannati a governare. Manzione per sette mesi ha avuto un altro argomento, inconsueto: “la legge è chiara, cosa state facendo?””.
    23:15 Durata: 5 min 25 sec
  • La grazia a Sofri e il ruolo del Presidente della Repubblica. Secondo la Costituzione e la legislazione, secondo la dottrina, la detenzione di uno come Sofri è legittima? E' legale? E' immaginabile?

    Marco Pannella

    parlamentare europeo (ALDE)

    Pannella cita la presentato di un libro su Sofri di cui ha avuto notizia sulle agenzie, “con l'immancabile Marco Boato”. Da quello che le agenzie dicono, “gli autori si rivolgono al presidente della Repubblica, dicendo che i tempi per concedere la grazia a Sofri stanno ormai scadendo”. “A questi compagni e amici dico che si sbagliano; dall'inizio ho detto che il problema è un altro: secondo la Costituzione e la legislazione, secondo la dottrina, la detenzione di uno come Sofri è legittima? E' legale? E' immaginabile? Che uno che dall'estero apprenda che uno come Sofri sia detenuto secondo legge, avrà un'idea della legalità italiana. È il paese dell'illegalità”. “Rodotà se ne fotte. Scrive articoli molto belli, colti, anche prudenti. Ma tace sugli 8 senatori e sui problemi di diritto scottanti”. “Questo vorrei dire: dissento con coloro che dicono che il Presidente della Repubblica debba motivare la sua grazia. Il presidente ha questo sovrano potere da esercitare sovranamente. Nella delibera della Corte Costituzionale che mi ha dato clamorosamente ragione, c'è questo punto che non condivido. Deve darla o non darla intuitu personae, altrimenti sarebbe un'azione di supplenza ed eventualmente di correzione della giurisdizione dell'ordinamento giudiziario. Non è questo il potere di grazia. Quello che mi permetto di far notare al presidente Napolitano: non perché non ha dato ancora la grazia. Lui però come Presidente della Repubblica, deve dare una risposta al mio interrogativo. E continuando a non dire e non fare nulla su questo argomento, dà la risposta peggiore: sì, la detenzione di Sofri è legale, è legittima, corrisponde all'istituto previsto dalla nostra costituzione e dalla nostra cultura”. “Che forza avremo, congresso o non congresso, su questo e sulla riforma? È qui che viene fuori il fatto che abbiamo una superiorità, quella di continuare a conoscere meglio degli occupanti gli anfratti, le grotte, il terreno della democrazia, della difesa civile, meglio delle flotte delle loro Maestà, con la nostra barca corsara, a garantire che nel mare traversi un po' anche il diritto e la libertà”. “Noi siamo oggetto del nuovo fascismo. Ma non occorre essere eroi per sperare che anche il caso, il destino, ci aiutino come proprio della sorte di tutte le cose umane”.
    23:20 Durata: 11 min 11 sec
  • Verso il Congresso di Radicali Italiani. La lettera alla dirigenza radicale come documento politico

    Marco Pannella

    parlamentare europeo (ALDE)

    La vicenda Capezzone e le voci sull'incontro tra l'ex leader radicale e Silvio Berlusconi. “Io a Firenze ho spiegato che il mio problema non era Capezzone, ma i miei compagni radicali. La critica alla dirigenza mi terrorizza perché o ci si assume la responsabilità e si vota contro, oppure io – se pensassi un decimo delle cose scritte in quella lettera – me ne andrei”. “Se una sola di questi 10 cose potessi rimproverare alla dirigenza radicale, o li faccio fuori o me ne vado fuori io”. La relazione sull'oppio afgano di Marco Cappato e dei Liberali Europei approvata dal Parlamento Europeo.
    23:31 Durata: 11 min 42 sec
  • La situazione della Costituente socialista. L'innovazione del costume radicale da parte di Capezzone.

    Marco Pannella

    parlamentare europeo (ALDE)

    A proposito della Costituente Socialista Pannella parla di indiscrezioni secondo le quali “questo tesseramento che doveva iniziare questa estate stessa, perché il problema della RnP sembrava essere proprio quello del tesseramento e delle autonomie regionali, non inizierà se non a gennaio o forse dopo”. La direzione radicale si è riunita nel pomeriggio di domenica. “Prodi non potrà venire al Congresso. Era corretto e doveroso invitarlo. Ora mi pare ci sia l'orientamento che si potrebbero invitare i costituiti: Veltroni ed Enrico e poi si è detto anche Nucara”. Alcune riflessioni sugli ex radicali. “Le mozioni congressuali di Capezzone erano sempre mozioni del tutto condivise. Benedetto (Della Vedova, n.d.R.) non si decideva a fare una mozione alternativa, magari in cui dicesse che si doveva scegliere lo schieramento e quale”. “Chi lascia i radicali per andare fra gli avversari dei radicali, ha un prezzo molto alto. Non dimentichiamo che Elio Vito è da 10 anni presidente di...Non dimentichiamo anche che negli anni '80 diversi compagni come Corleone...Abbiamo trovato sempre questo fisiologico. La vicenda di Capezzone è diversa nel senso che ha innovato sul piano del costume. Nel mondo democratico cristiano e in qualsiasi altro mondo, che uno si faccia eleggere in un posto, prenda l'unico incarico di rilievo parlamentare di chi lo ha eletto, poi all'indomani cambia posizione, resta in quel posto e lo usa a fondo mi limito a dire che da un punto di vista di costume non è bello”.
    23:43 Durata: 14 min 29 sec
  • Conclusioni sul congresso e sugli appuntamenti della settimana

    Marco Pannella

    parlamentare europeo (ALDE)

    “Mi pare di aver detto chiaramente cosa mi aspetterei dal congresso, dalla galassia e dai radicali. [...] Mi vado sempre più convincendo che questa è una stagione di fioritura, di grande ricchezza, di crisi che può divenire crisi di crescita. Se ha la durata. Se tutto questo non viene soffocato sul nascere; la fine della legislatura stronca tutto questo che finalmente emerge e che non può essere controllato dal bipolarismo bastardo. Tra l'altro tutti questi miti di pulizia come la riduzione dei parlamentari, io sono contrario; mantenere un ordine di grandezze britannico, un eletto ogni 100.000 abitanti, consente – attraverso l'anagrafe dei parlamentari – di ricreare anche nel sistema partitico proporzionalista un rapporto possibile tra elettori ed eletti, magari attraverso internet”. “Per il congresso sarà importante che i non radicali di targa si sentano più che altre volte stimolati a partecipare. Abbiamo un elenco di lavori di commissione che saranno tutti possibili anche grazie ad internet. L'ordine di grandezza che dobbiamo con grande urgenza perseguire” è cambiato nel corso della storia radicale; “oggi credo che la dimensione perché la resistenza si avvicini al momento topico sia quella dei 200.000-400.000 individui nominalmente anche coinvolti in questa fase di lotta”. L'invito rivolto a Pannella per una cerimonia della chiesa battista.
    23:57 Durata: 8 min 42 sec