La rassegna della stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale martedì trenta ottobre questo l'appuntamento con la rassegna alla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura
Questo ci torneremo ad occuparci diranno Polo decisione la scorsa settimana dell'amministrazione Bush di imporre nuove sanzioni economiche contro terranno in particolare contro i guardiani
Della rivoluzione vi proporremo editoriale dal New York Times di ieri ripubblicato oggi dall'errata trilioni discorsi spazzatura sulla terza guerra mondiale il titolo
E del Presidente americano George da più Busca parlato sempre la scorsa
Settimana di possibile terza guerra mondiale con lire annui proporremo anche un intervento di Max Hastings dal Guardian
Di ieri leader iraniani hanno bisogno di un nemico come Bush l'ultima serie di sanzioni americane a poco a che fare con la diplomazia e rende un'azione militare americana più inevitabile secondo il quotidiano
Rita Annico diaria laburista e poi leggeremo un editoriale del Wall Street Journal Europe favorevole alle sanzioni anzi questa nuova serie
Di misure punitive nei confronti di terra non è abbastanza secondo il quotidiano economico americano nella sua edizione europea sempre dal Wall Street Journal dicono di ieri proporremmo ancora editoriale sul Tibet sulle nuove
Repressioni da parte del regime cinese in particolare in coincidenza con le manifestazioni di giubilo che ci sono state
Alla Asa quando il Dalai lama è stato premiato con la Medaglia d'Oro del congresso americano e poi ci occuperemo di politica interna tedesca della svolta a sinistra decisa dal Congresso
Dei socialdemocratici nello scorso fine settimana e proporremo un articolo di cronaca dall'International Herald Tribune e poi l'analisi di le Figaro il tono sale in seno alla coalizione
Merkel la svolta a sinistra della e spende suscita gli avvertimenti dei conservatori della sedevo sale sul rischio che si spacchi la grande
Coalizione parleremo anche
Della Partito socialista francese che di nuovo in difficoltà proposito della
Dell'Europa del nuovo Trattato che non è più costituzionalmente nel nuovo trattato di riforma delle istituzioni europee c'è una parte del partito che vuole votare contro in chiusura
Parleremo anche della sinistra italiana del Partito Democratico con le monde che nel fine settimana
Dedicava
A Walter Veltroni al Partito democratico ma anche al Governo Prodi il suo editoriale del titolo sinistra all'italiana ma partiamo
Dall'Iran
E dall'editoriale di ieri del io al Times potete rileggere oggi sull'Herald Tribune discorsi spazzatura sulla terza guerra mondiale il titolo il riferimento
A
Alcune dichiarazioni del Presidente Bush la scorsa settimana
Scrive il quotidiano Libero l'americano gli alleati dell'America sempre più l'opinione pubblica americana stanno
Chiedendosi se il Presidente Bush riuscirà a lasciare il suo incarico senza iniziare una guerra con l'Iran ad alimentare queste paure
E lo stesso Presidente americano che questo mese ha sollevato la minaccia di una terza guerra mondiale anche solo nel caso in cui l'Iran pensasse di costruire una bomba nucleare
Come Casa Bianca diversa potremmo dire che queste dichiarazioni sono solo una presa di posizione non
Politica ma non possiamo farlo con Bush scrive il New York Times quattro anni dopo la sua invasione
Dell'Iraq infatti il Presidente americano continua a confondere la sua prepotenza con una grande strategia bus si rifiuta di fare il duro lavoro che la diplomazia e perfino
Di valutare i disastrosi costi delle sue azioni
Il mondo scrive New York Times non deve permettere all'Iran di avere l'arma nucleare ma non c'è nessuna facile soluzione in questo caso nella possibilità di un bombardamento aereo chirurgico
Pensate a natanti zero il sito sotterraneo che l'Iran ha usato per sfidare il Consiglio di Sicurezza mettendo in moto qualche migliaio di centrifughe
Per produrre combustibile nucleare i bombardieri americani potrebbero colpirla facilmente lampo e ci sono le centrifughe ancor più sofisticate che l'Amministrazione americana Cusani Randi nascondere
Inoltre al di là dei costi economici diplomatici disastrosi è improbabile che una campagna di bombardamenti
Mirati facciano indietro faccia indietreggiare l'Iran se non di qualche hanno
I sessi mio con la ricorda quotidiano
Di New York agli stessi mio con che spingono per un attacco contro l'Iran ammettono che sarebbe necessaria una campagna prolungata di bombardamenti che questa al massimo porterebbe
A rallentare il programma nucleare iraniano secondo loro però ne vale la pena perché si è fortunati di attacchi potrebbero forse provocare con la sollevazione popolare
Iraniana contro i Mullah sollevazione Chemical promettono danni il problema e che
Questa politica e quel tipo di fantasia naïf che si è cercato di vendere agli americani quando si invaso l'Iraq moltissimi
I ragni a nessuno stufi della corruzione della repressione del loro Governo e di essere trattati come uno Stato pari a dal resto dalla comunità internazionale
Ma lanciando bombe americane per il New York Times molla suo Presidente che nega l'Olocausto Mahmoud Ahmadinejad
Rischiano di trasformarsi in eroi nazionali invece che essere impiccati pali della luce
Senza parlare poi della furia internazionale che provocherebbero i bombardamenti o dell'ulteriore caos che Teheran potrebbe scatenare in Iraq o delle conseguenze sul prezzo del petrolio
Il Segretario di Stato Condoleezza Rice Sperini dal Times rimane
La grande speranza per evitare una guerra RAI scuole dare ancora una possibilità sanzioni diplomazia ma come con le altre cose che fa mais non si applica abbastanza se la
Posta in gioco e tanto alta e lo è allora il Segretario di Stato e il suo capo devono dirà Mosca Pechino gli europei
Che le relazioni con gli Stati Uniti saranno giudicate sulla loro reale volontà di mettere
Molta più pressione sull'Iran l'Amministrazione può e deve anche offrire all'Iran
Modo credibile per uscire dall'isolamento il che significa chiari
Incentivi e garanzie di sicurezza in cambio della rinuncia alle ambizioni nucleari ma affinché ci sia una speranza conclude tra l'altro di Orta INPS bus deve Abbes abbassare i toni della retorica valutare il fatto che
Il quotidiano Liberal non si schiera contro le sanzioni decise la scorsa settimana l'Amministrazione Bush contro i Pasdaran guardiani della rivoluzione
Chi invece giudica molto negativamente con la decisione il Guardian un intervento di Max Hastings i leader iraniani hanno bisogno di un nemico come Bush l'ultima
Serie di sanzioni americane a poco a che fare con la diplomazia rende un'azione militare americana
Più inevitabile
Questo il titolo scrive tra l'altro Hastings il Sottosegretario di Stato agli affari politici
Nick Burns la scorsa settimana spiegato al mondo che l'ultima serie di sanzioni economiche americane contro l'Iran è volta a sostenere la diplomazia forse beh se ne è convinto per il Dipartimento di Stato non c'è modo migliore per opporsi a un'azione militare
Ma alla Casa Bianca sottolinea Max Hastings siedono uomo che si può essere screditato ma che per i prossimi quindici mesi continuerà ad avere il controllo del più grande arsenale militare sulla terra
Le sembra che ci sia una reale prospettiva che Bush così questo arsenale per colpire il programma nucleare dell'Iran
Favorevole invece alle sanzioni oltre al Washington post che abbiamo già letto sabato scorso è il Wall sui giornali Europe anzi
Il quotidiano economico americano dice che queste sanzioni non sono abbastanza
Schiacciare lira nel titolo di un editoriale di ieri l'annuncio dall'Amministrazione Bush di sanzioni contro le guardie della rivoluzione in Iran è un passo in avanti anche se tardivo
Avendo minacciato per anni serie conseguenze senza imporre nulla di tutto questo a terra nel Presidente Bush ha fatto finalmente qualcosa di più che parlare
Il principale problema con queste sanzioni
E che probabilmente non sono abbastanza dure per cambiare il comportamento iraniano in Mulas si sono persuasi che l'Amministrazione Bush è talmente in crisi in Iraq da non poter attaccare
E che l'Europa troppa paura per fare qualcosa di serio se il resto del mondo vuole davvero una soluzione non militare l'aggressione iraniana allora deve vedere le sanzioni americane come l'ultima chance a Teheran
L'alternativa è il ricorso alla forza militare così la pensa al Wall Street Journal gruppi non suo editoriale di ieri rimaniamo su questo quotidiano per proporre un altro commento su un'altra questione il Tibet tre
Nuove repressioni da parte del regime cinese in particolare in coincidenza con un avvenimento importante la medaglia d'oro del Congresso americano al Dalai lama
Tenere sotto silenzio rasa nuovi arresti segnano i riconoscimenti internazionali del Dalai lama
Titola il Wall Street Journal che scrive quando il Dalai Lama vinse il premio Nobel per la pace nel mille novecentottantanove a Lhasa le manifestazioni di giubilo si trasformarono in manifestazioni di protesta
E furono rapidamente represse dalle autorità cinesi
Dopo quasi vent'anni e un altro riconoscimento internazionale importante poco è cambiato quando il leader buddista ricevuto la medaglia d'oro del Congresso americano diciassette ottobre scorso migliaia di v dissi tibetani si sono riuniti a Lhasa per celebrare questo avvenimento invece di marciare in grandi gruppi molti hanno scelto gesti individuali e personali
Per segnalare il loro rispetto altri hanno bruciato incenso ho pregato
Anche questo Stato un'importante segnali di coraggio visto che era impossibile circolare a Lhasa
Di giorno per i checkpoint messi in piedi da militari questi eventi però ricordavo Wall Street hanno provocato la dura reazione dei governanti loc i cinesi che vedono il rispetto tibetano prenda reclama come una minaccia alla loro Torrita almeno otto persone sono state arrestate negli scontri
Che ci sono stati durante le celebrazioni
Tra cui quattro monaci la sorte di quattro di questo otto persone ancora sconosciuta al di là di questo ogni volta che il Dalai lama
Si reca all'estero Pechino attacca duramente i Paesi i cui leader decidono di incontrare il capo
Dei tibetani è già accaduto con gli Stati Uniti ma anche con Canada e Germania ma i recenti eventi a Lhasa ci ricordano che il prezzo che devono pagare i Paesi stranieri per il loro sostegno al Dalai lama
E poca cosa rispetto i sacrifici che i tibetani fanno per esercitare la loro libertà di espressione
Questo l'editoriale di ieri del Wall Street Journal Europe cambiamo completamente
Al momento ci vogliamo occupare di politica interna tedesca nel scorso fine settimana c'è stato il congresso della espedienti socialdemocratici che ha deciso una svolta a sinistra un ritorno alle origini potremmo dire
Il riso in occupava l'Herald Tribune con un lungo articolo i delegati decidono una pesante svolta a sinistra in Germania e socialdemocratici si muovono su trasporti ambiente allora
Cerchiamo di capire da questo quotidiano che cos'è accaduto la cronaca la espedienti svoltato sinistra dopo che i delegati del partito hanno votato per ridurre
L'ambizione delle riforme economiche della grande coalizione per l'introduzione di un limite di centotrenta chilometri orari nelle autostrade per imporre il veto a una rapida privatizzazione delle ferrovie queste
Decisioni sono una sconfitta secondo l'Herald Tribune pari ministri riformisti dalla esperite
Presenti nella grande coalizione guidata Angela Merkel e anche una conferma del fatto che nessuna riforma maggiore sarà introdotta prima
Delle prossime elezioni generali previste per il duemila e nove
Il Presidente del partito Kurt Beck che non è membro del Governo ha usato la sua libertà personale per ampliare la libertà di movimento del partito anche se questo significa mettersi
In opposizione ai Ministri socialdemocratici presente al Governo federale
Espelle continua a rimanere ancorata politiche antiquate di giustizia equità sociale scrive il Tribune mentre ministri socialdemocratici ritengono di dover
Modernizzare il sistema di sicurezza sociale e le finanze pubbliche
Le reazioni secondo la sede ulè spende continua a guardare indietro invece di guardare avanti per il leader liberale Guido presso delle che all'opposizione la grande coalizione deve finire perché non c'è più niente in comune
Tra i conservatori di Merkel e di socialdemocratici così dal Tribune
Grande coalizione non è finita in Germania però
Evidentemente sull'orlo di una crisi almeno
Questo lascia pensare un'analisi pubblicata ieri dalle fidiamo quotidiano francese il tono sale in seno alla coalizione Merkel la svolta a sinistra
Della spende volta ritrovare la sua unità interna suscita le messe in guardia dei conservatori della sede OCSE su
Scrive figli avevo il clima insieme una grande coalizione tedesca diventa sempre più rude dopo il congresso del cioè socialdemocratici
Dello scorso fine settimana la svolta a sinistra dove spende
Persona Lori più tradizionali che riformisti ha immediatamente suscitato un avvertimento di Angela Merkel la Germania ha detto la cancelliera non ha bisogno di un ritorno al socialismo
Il Presidente Dellai sfide Kurt becca stigmatizzato il DAC per il radicalismo di mercato dei Cristiano democratici
E perfino il molto moderato Ministro degli Esteri Franco oltre sta Niemeyer a messo in discussione la destra per le sue posizioni sulla russi la Turchia l'Afghanistan i diritti umani
Sia chiaro per esempio sulla Russia sta rimanere molto meno attento i diritti umani di quanto
Lo sia Angela Merkel ad ogni modo
Questo è bastato perché l'asse sud cioè il partito bavarese fratello dell'asse Duke avvertisse socialdemocratici ex di un pericolo di rottura della grande coalizione allo Stato attuale la cosa sembra difficile
Ma la coesistenza sarà sempre più conflittuale primo testi la prossimo appuntamento mensile
Della coalizione di Governo domenica quattro novembre quando la sede utile su sarà chiamato a esprimersi sulla
Diluizione delle riforme votata dal Congresso delle spese
E poi c'è la prospettiva di tradizioni regionali cruciali all'inizio del prossimo anno che peserà sull'atmosfera politica e fino alle elezioni politiche legislative del due mila nove
Restano due lunghi anni durante i quali
L'acqua dizione contro natura dovrà coabitare così tra l'altro
Lo citiamo per la sinistra tedesca ci spostiamo a quella francese con nel mondo e che in prima pagina oggi
Titola l'Europa semina scompiglio né i socialisti francesi ancora una volta dopo il referendum sulla costituzione del due mila e cinque
Il pensi il Partito Socialista pena dissimulare i suoi disaccordi e a trarre profitto dalle difficoltà in cui è confrontato il Governo
Di centrodestra riunito sabotatori riuniti sabato a Parigi socialisti hanno evitato di mettere pubblicamente in mostra le loro divergenze
Sulla questione del nuovo tratto Trattato europeo ma faticano ad evitare la ripresa degli scontri del due mila e cinque durante il referendum sulla Costituzione così
Tra l'altro Le Monde va bene dalla sinistra francese ci spostiamo a quella italiana che viene
Parzialmente l'ho data sempre
Tale monta nella sua edizione del fine settimana in un editoriale sulla Partito Democratico ma anche sul Governo sinistra all'italiana il titolo un po'ambiguo a Roma il municipio situato sulla collina del Campidoglio
Come i suoi predecessori antichi Walter Veltroni sindaco può immaginarsi come il trionfatore sabato il grande partito della sinistra riformista che lui stesso ha contribuito a creare ha tenuto la sua assemblea costituente
Segretario del nuovo Partito Democratico Veltroni è stato eletto con il settantacinque per cento dei voti durante delle primarie cui hanno partecipato tre milioni e mezzo di italiani
Così l'impensabile impensabile ovunque nel resto d'Europa in particolare in Francia si è realizzato a maggior parte degli ex comunisti allontanati si dalla loro ideologia
La maggior parte degli ex democristiani forse un po'più lontani dalla loro religione
Si sono uniti in una formazione di sinistra moderna che può pretendere di unire da sola un terzo delle dottorato inventi dita procedura democratico ampia ampio coinvolgimento dalla siccità un percorso senza falle
Secondo le Monde c'è un ma
Scrive il quotidiano francese come dice un proverbio romano la Rupe TAR pay e vicino al Campidoglio cioè il luogo delle esecuzioni e vicino al Campidoglio la sinistra italiana al potere
Ma in uno stato pessimo dopo diciassette mesi la testa del Governo Romano Prodi può anche essere il Presidente del nuovissimo PD
Ma è soprattutto un Presidente del Consiglio consumato logorato fino alla corda
Di cui tutti predicano la caduta giovedì venticinque ottobre durante la l'esame della Finanziaria al Senato il suo Governo è stato messo in minoranza sette volte la sua debolezza iniziale che era di avere una maggioranza di soli due voti al Senato si è manifestato in modo ripetuto
Il problema è che le defezioni vengono dallo stesso Governo Irmici di Antonio Di Pietro hanno impedito la di soluzione lo scioglimento di una società incaricate del progetto del ponte sullo Stretto di Messina una creazione di Silvio Berlusconi altri ministri in esercizio capi di partito della maggioranza
Evocano già gli scenari del dopo Prodi a tal punto che quest'ultimo ha dovuto convocare la stampa per esigere che i suoi Ministri spettano
Il patto approvato davanti agli elettori eppure per le Monde il Governo Prodi riuscito ad approvare anche qualche riforma
E questo che di rimprovero i suoi alleati come l'estrema sinistra il venti ottobre membri in vista dei partiti della coalizione hanno partecipato a una manifestazione di circa duecento mila persone contro la precarietà
La sinistra italiana e dunque al contempo nelle strade e al Governo e questa contraddizione non può sfuggire agli elettori ed è usata
A fondo dal capo dell'opposizione di destra Silvio Berlusconi così
Le monde evidenzia le contraddizioni Händel
Centrosinistra della sinistra italiana
Del Partito Democratico si occupava ieri anche Libération con una corrispondenza di Eric Joseph
La sinistra mutante di Veltroni il titolo
Ironica ironico in parte anche il pezzo né rosso comunista né in bianco democristiano onerosa socialista siamo la nuova politica rivendica Walter Veltroni che ha iniziato la sua carriera negli anni settanta
Insieme ai giovani comunisti prima di convertirsi
In modo pragmatico alla Terza via blairiana
Quelli che criticano temo no l'arte quelli che criticano il Partito Democratico temono l'arte del consenso in direzione dell'opinione pubblica in seno al PD ci sarà posto per tutti dacché né di a osservante ironizzano liberisti
Ma per liberarsi nonostante i suoi pensatori e la vaghezza ideologica del Partito Democratico e le primarie hanno fatto muovere le cose in una vita politica italiana
Frammentata e sclero che abbiamo concluso David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale