Comizio di Piero Fassino a sostegno del NO al Referendum Costituzionale del 25 e 26 giugno 2006

Copia
No no
No
All'onorevole Bassolino prima ricominciare dice parole il nuovo segretario provinciale dei DS il parroco nessuno
Brevissimo saluto ancora per ringraziarvi tutti quanti Roma inizia come vi è un'avventura che mi auguro sia ricca di soddisfazioni quanto lo è stata quella che domani invece mi appresto a lasciare io domani mi dimetterò dal Consiglio comunale dalla Giunta di Modena a sono stati anni straordinari dall'ulivista sia dell'arricchimento umano che personale che professionale faticosi ma bellissime
Voglio ringraziare Giuliano Barbolini Giorgio Pini che tutti coloro che mi han dato l'opportunità di fare quella bellissima esperienza
Lo dico ancora con più piacere qui dentro questa è stato uno degli esempi delle tante realizzazioni
Che abbiamo fatto in questi anni e tra l'altro a ridosso del centro storico che ricordo perdemmo nel novantanove come circoscrizione eccome col lavoro dei tanti in questi anni puntando sul recupero della come dire della vivacità del centro siamo riusciti a tornare a strappare al centrodestra e a vincere anche con largo consenso due anni fa
La seconda cosa è invitare lì
Tutti quanti a partire da domattina nei prossimi giorni anche quest'ultima settimana di appuntamento referendario sicuramente Fassino ne parlerà ma guardate non va dato nulla per scontato
Le televisioni nazionali non ne stanno parlando noi rischiamo di pensare che il centrodestra abbia un elettorato meno pronto di andare alle urne Dinoi però guardate che non c'è nulla di scontato noi dobbiamo queste ultimi giorni queste ultime ore quest'ultima settimana utilizzarla per telefonare a tutti i conoscenti scritti amici parenti e mobilitarci domattina avremo una conferenza stampa con i segretari
Del dei DS di tutta la provincia di Modena delle zone perché la mobilitazione deve essere una mobilitazione come dire totale e ovunque
Terzo e ultimo tema poi lascio giustamente la parola al segretario io mi auguro come nell'erogazione come dire che mi ha eletto segretario mi ha tenuto la parte il cuore la parte centrale che presto si apra questo grande percorso questo grande cantiere per la costruzione dell'Ulivo del partito democratico io credo sarà un passaggio come dire come l'ho definito anche politicamente e storicamente ormai ineludibile
Dovrà essere un processo partecipato di molti di tanti non di incontri tra gruppi dirigenti e io credo che il nostro partito sia a livello nazionale che locale sarà una forza determinante per far nascere partire
E consolidare questo grande processo della politica italiana
Se così sarà cioè che saremo una forza determinante non era scontato
Io ricordo qual era lo stato di salute tra noi il giorno dopo la sconfitta del due mila e uno alle lezioni ricordo come fu il congresso di Pesaro con quale clima si celebrò
Se in questi anni siamo tornati ad essere protagonisti della vita politica del Paese la prima forza nel centro sinistra
Io credo sia stato merito di tanti di tantissimi però a chi ha guidato questa stagione io credo vada riconosciuto un grande merito e lo voglio fare anche personalmente per la sua di fatto
Grazie
Grazie buona Cirini perché anche introdotto diversi dei temi di questo incontro che ovviamente sul referendum è convocato per parlare del del no
Al referendum per la riforma costituzionale però l'occasione di avere qui Fassino io credo di interpretare il desiderio di tutti intanto nel ringraziarla unitarie bentornato a Modena
E poi anche nel chiedergli come sta e come sta il partito democratico ha sentito gli auspici di Bonacini a livello locale sentiamo a livello nazionale come va
Va bene io intanto ringrazio
Tutti compagni dei compagni e amici che sono qui questa mattina
Per la loro presenza prima di tutto desidero ovviamente rivolgere i migliori auguri a Stefano Bonaccini che è stato appena eletto segretario e che credo
Ha una responsabilità
Importante Modena è una delle più grandi federazioni del nostro partito è una federazione ricca di voti di scritti di organizzazioni di amministrazioni comunali nei quali noi abbiamo un così grande pesa una così grande responsabilità di governo e quindi dirigere una grande federazione come Modena
Una responsabilità di particolare rilievo e non c'è dubbio che Stefano lo potrà fare con forza con autorevolezza perché
Ha accumulato ancorché giovane è un'esperienza sia come dirigente politico sia come amministratore che lo mette in grado di essere rispettato riconosciuto è un interlocutore forte autorevole sia fuori dal Partito sia nel partito e quindi i migliori auguri con la certezza che saprà fare molto bene e vorrei sottolineare
Fatto che noi abbiamo eletto Stefano a Modena
è anche il segno non isolato in Italia
Della capacità del nostro partito di rinnovarsi
Il sessanta per cento dei segretari provinciali dei DS oggi meno di quarant'anni stiamo passando la mano a una nuova generazione di dirigente io credo che questo sia un segno di forza un segno di vitalità un segno di radicamento nella società di rapporto che noi abbiamo con la società italiana e quindi
Bene
Che si sia fatto questo passo a Modena che contribuisce a questo processo di innovazione di cambiamento
Colgo l'occasione ha duramente per ringraziare Ivano Miglioli è stato il segretario del partito fino ad oggi
A
Diretto la federazione in anni difficili e in questi anni e Modena è stato punto di certezza di sicurezza per tutto il nostro partito
E credo che da Modena così come da tutta l'Emilia Romagna è venuto un contributo decisivo a superare la crisi del due mila uno a rimettersi in movimento a restituire fili fiducia ricostruire il centro sinistra l'ulivo la forza del nostro partito tutto questo si è visto perché
In questi anni abbiamo raccolto crescenti consensi
A modo nella provincia ogni volta che siamo andati ad elezioni abbiamo avuto la dimostrazione di un partito capace di raccogliere la fiducia al consenso
Dei cittadini e questo è merito naturalmente di chi ha diretto il partito di vanno e del gruppo dirigente che con lui ha diretto il DS di Modena e quindi
Grazie invano che adesso chiamato a responsabilità parlamentare sarà in grado di
Trasferire lì come altri compagni la vostra federazione come Giuliano Barbolini che sono che qui che saluto l'esperienza forte accumulato a cui sarà molto utile caro
Scusate poi vengono rispondere credo che sia giusto salutare cui la Bastico al viceministro
Alla fine greca estorsione
è anche questo anche è anche questo un segnale importante della
Nel contributo forte che la modella può venire al governo del Paese in un ministero di così grande rilevanza come il Ministero della scuola della pubblica amministrazione Pubblica istruzione come dove sappiamo
C'è da rimettere mano ai molti guasti che sono stati fatti in questi anni dalla gestione della della Moratti e la Bastico insieme al ministro Fioroni lo sta facendo e credo che verrà un contributo davvero molto grande dalla sua esperienza quindi la ringrazio per tutto quello che farà
Grazie a tutti naturalmente saluto il sindaco Pd che qui con noi e tutti gli altri compagni per esempio che sono circa
Ringrazio anche vedo qui Roberto Guerzoni che è stato deputato della vostra Federazione per due legislature oltre che segretario della federazione che credo stia per assumere l'incarico in Giunta no quindi a sostituire Stefano vediamo vuole anche
A Roberto a Roberto bene
A che punto stiamo col proprio democratico ma vedete la quando mi viene fatta questa domanda io dico
Siamo in un passaggio molto importante perché siamo nel passaggio
Diciamo
Dalla fanciullezza all'adolescenza
Perché faccio questo esempio
Perché uso questa espressione
Perché il progetto del Partito Democratico che oggi viene comunemente chiamato del partito democratico non è un progetto che nasce oggi
è un progetto che è nato undici anni fa quando abbiamo fondato l'Ulivo
Undici anni fa nel novantacinque quando abbiamo fondato l'Ulivo insieme a Romano Prodi
Non lo abbiamo pensato fin da quel momento soltanto come un'alleanza elettorale
L'abbiamo pensato come un ambizioso progetto politico che era quello di costruire via via
La Casa comune dei riformisti italiani
Mettere insieme donne e uomini che venivano da storie e culture esperienze appartenenze politiche organizzative diverse ma che si riconoscevano sia pure in modo diverso in comuni valori di progresso e di riformismo
E costruire così gradualmente un Progetto che si trasformasse che si trasferì si trasformasse sì
Inverare se nella costruzione di un grande partito democratico riformista progressista italiana l'Ulivo è nato con questa idea
E in questi undici anni che noi abbiamo alle spalle abbiamo
Lo abbiamo fatto crescere avendo queste idee
Con l'Ulivo abbiamo vinto le elezioni del novantasei abbiamo governato dal novantasei del due mila uno
Quando nel due mila uno abbiamo perso le elezioni una delle riflessioni che abbiamo fatto per sulle ragioni dalla sconfitta
Era anche che l'Ulivo non era stato non avevamo radicato sufficientemente proprio nella sua dimensione politica era stato stroppo una dimensione solo elettorale
E bisognava dargli sostanza forza radici contenuti
E lo abbiamo rilanciato questo obiettivo lo abbiamo presentato alle le agli elettori nelle elezioni europee
E abbiamo preso il trentun per cento dei voti lo abbiamo presentato alle elezioni regionali in nove regioni delle quattordici che sono andati al voto nel due mila cinque e abbiamo raccolto il trentaquattro per cento dei voti
Lo abbiamo ripresentato quest'anno le ai dei parla ai cittadini elezioni parlamentari per la Camera e abbiamo raccolto di nuovo un terzo dei consensi del Paese
E dopo
Il e
Lo abbiamo ripresentato adesso in tante città e anche nelle zone amministrative lo abbiamo presentato in tante città del due mila e quattro
E anche lì raccogliendo intorno al simbolo dell'Ulivo un consenso elettorale molto vasto
E all'indomani di tutti questi passaggi elettorale abbiamo dato vita in Parlamento ai gruppi parlamentari dell'Ulivo che apparso naturale guardate se non l'avessimo fatto la gente si avrebbe chiesto perché apparso del tutto naturale che lo facessimo visto che ci eravamo presentati insieme agli elettori
Che quel cammino unitario continuasse anche poi nell'azione parlamentare quindi noi abbiamo già percorso un pezzo di cammino della costruzione di un grande partito democratico riformista l'Ulivo è questo
Adesso si tratta di proseguirlo
E di accelerare il passo e di portare a compimento questo processo
De trasformando definitivamente l'Ulivo nel quale si sono riconosciuti milioni di donne e di uomini il nostro Paese sia quelli che già appartenente appartengono a un partito di quelli costituenti l'Ulivo come i DS
Ma anche tanti che non appartengono dei partiti si sono riconosciuti nell'Ulivo
Abbiamo bisogno adesso di portarlo a compimento e portarlo a compimento significa lavorare alla definitiva trasformazione dell'Ulivo in un grande grande partito capace di rappresentare un terzo dalla Società italiana capace di da vere radici solide capace di avere un vasto consenso elettorale capace di avere una cultura e un programma riformista di governo questo è quello che vogliamo fare
E guardate questo è quello che ci chiede la nostra gente
La cosa che la nostra gente si chiede è quello di
Essere uniti e di non dividerci
Quello che ci chiede la nostra gente di essere capace di governare cinque anni di non riproporre non ripete l'esperienza che c'è stata tra novantasei e due mila uno che pur governando cinque anni però è stata segnata da molti passaggi difficile critici
La nostra gente ci chiede di
Dare all'Ulivo quella sostanza politica che lo lo renda sempre più il punto di riferimento unitario di milioni di donne e di uomini che si riconoscono in valori di progresso di valori di liberazione di libertà di emancipazione i valori dal della sinistra
Questo è quello che vogliamo fare mettendo insieme sempre di più esperienza diverse che si possono fondere in un progetto comune
Certo i DS sono una cosa la Margherita un'altra
Ci sono uomini e donne che si riconoscono nell'Ulivo che non sono né nei DS e Margherita
E però guardate queste diversi queste nostre diversità
Non sono diversità insuperabili e in buona misura le abbiamo già superate se qui questa mattina
Ci fossimo a discutere io Enrico Letta della Margherita
Scopriremo che su quasi tutto siamo d'accordo
Abbiamo un punto di vista comune sulla politica estera abbiamo un punto di vista comune sulla politica economica abbiamo un punto di vista comune sulla politica sociale proponiamo le stesse cose ne parleremo adesso parlando del referendum sulla riforma delle istituzioni
Abbiamo punti di vista diversi su questioni più delicate le questioni etiche ma non insuperabili
Si tratta di discutere di riflettere per costruire delle sintesi insieme guardate che se fossimo qui io e letta constateremo che ci divide più la storia che abbiamo alle spalle che la politica che dobbiamo costruire per l'oggi e per il domani
Allora tutto questo siamo capaci di costruirlo insieme
E io penso che sia questo quello che dobbiamo fare
Per una ragione anche istituzionale che attiene anche le vicende di cui adesso discuteremo con referendum
Vedete noi negli ultimi quindici anni l'Italia ha conosciuto un una trasformazione del suo assetto politico istituzionale
Siamo con il cambiamento delle legge elettorale con una serie di altre riforme istituzionali noi siamo diventati come tanti altri paesi un paese bipolare dal punto di vista del sistema politico
O della democrazia dell'alternanza ora
Se noi guardiamo all'Europa vediamo il continente
In cui viviamo
Vediamo che in tutti i Paesi europei ormai dovunque il sistema politico è un sistema appunto di democrazia dell'alternanza che ha tre caratteristiche
La prima caratteristica e che dovunque quando si va a votare gli elettori scelgono tra lo schieramento conservatore uno schieramento progressista
E in Italia così centrosinistra centrodestra
Seconda regola dovunque in Europa
Quei due schieramenti non sono due partiti sono due coalizioni due alleanze ed è così anche in Italia il centrosinistra una coalizione di centro destra una coalizione Soddu alleanza
Terza caratteristica che in Italia è più debole
Più fragile ed è per questo che serve il partito dell'Ulivo
In Europa la solidità dico dei di quel sistema del sistema bipolare e la solidità dell'alleanze sia quella conservatrice sia quella progressista
E nata dal fatto che le due alleanze sono guidate da una forza principale grande che con la propria forza
La vastità del proprio consenso elettorale la vastità del proprio delle proprie radici da a ciascun campo solidità e coesione
In Germania
C'è stato per lungo periodo un'alleanza tra democristiani e liberali c'era una forza grande principale la DC tedesca che poi governava in alleanza con i liberali quando hanno governa con la NATO lo schieramento progressista si era un'alleanza in cui c'era una grande principale forza i socialdemocratici che
Governare l'alleanza con i Verdi
In a in Svezia c'è una forza principale grande che sono i socialdemocratici svedesi che sono il Governo in alleanza con un partito più radicale di sinistra uno più moderato dice
In Olanda c'è una forza principale grande che sono il partito laburista olandese che governa in alleanza con i liberali con i fiamminghi e coi verbi
In Francia quando governava la sinistra c'era una forza principale che al partito socialista francese che poi governava in alleanza quel comunisti coi verbi così radicale
E oggi in Francia la destra e c'è un'alleanza guidata da una forza principale grande che il partito gollista con poi alleati minori e via di questo passo
In Italia è questo il punto di fragilità
La coalizione di centro sinistra una coalizione di tredici partiti perché tredici liste si sono presentati gli ai voti alle lezioni di dieci undici aprile noi abbiamo vinto le elezioni con tredici liste
E dall'altra parte il centrodestra è costituito da
Otto formazioni politiche quattro più grandi quattro più piccole ma otto
Due campi caratterizzati da un grado di come dire frammentazione così grande sono più fragili ed è più fragile il sistema bipolare dei più fragile sistema della democrazia dell'alternanza
Se lo vogliamo rendere più solido abbiamo bisogno anche noi in Italia così come in Europa che queste due coalizioni abbiano il loro punto di forza nel fatto che sono guidate da una forza principale grande
Come si organizza già dove sta non è un nostro problema e se lo vedano loro ma come come organizza molta presa questo è un nostro problema
E un'alleanza forte di centro sinistra è più forte se la sua guida la sua leadership la sua coesione è caratterizzata dall'esistenza di un grande
Principale partito che poi guida una coalizione come alleati minori
E e e il partito l'Ulivo serve a questo anche serve proprio se noi vogliamo che il governo Prodi e la maggioranza di centrosinistra governi per cinque anni governi bene guardate che fare quello che io sto dicendo è una delle condizioni
Se noi si arrestiamo con una coalizione i tredici partiti con la configurazione attuale siamo molto più esposti a rischi quotidiani di frammentazione di distinzione e di debolezza una corsa per
Chiaro quindi queste sono le ragioni ho finito
Per cui noi vogliamo lavorare a questo progetto naturalmente lavorare a questo progetto portando dentro questo progetto ciascuno la propria storia e la propria cultura la propria identità noi siamo una grande forza siamo il principale partito dalla coalizione siamo una grande forza di sinistra
Siamo l'espressione italiana di quel di quella grande famiglia socialista socialdemocratica che è presente in tutta Europa noi al partito dell'Ulivo ci vogliamo andare con questa nostra identità nostra storia
I nostri valori e la nostra cultura per incontrarsi con altre storie altre identità e costruire insieme un percorso comune
A questo proposito
A questo proposito le volevo chiedere di fare un'ulteriore digressione sempre legata alla relazione del nuovo segretario che ha insistito molto sul fatto che anche dalla periferia
Ci fosse un appoggio un sostegno continuo e sentito al Governo di fronte a difficoltà che innegabilmente ha in questo momento che potrebbe anche al mi pare che mi abbia già risposto sul come aiutare
I governi non penso che noi dobbiamo
Insomma il voto del dieci undici aprile ci consegna due sfide
Prima sfida
Il governo
Proprio perché
Veniamo da cinque anni di governo della destra
Che aveva vinto le elezioni suscitando un'aspettativa grande perché nel due mila uno Berlusconi le elezioni le ha vinte le ha vinte
Presentandosi come colui che avrebbe modernizzato il Paese lo avrebbe cambiato avrebbe dato adito a ciascuno più o più opportunità più occasioni e e gli italiani
Credettero quella
Messaggio e gli diedero fiducia
E poi invece in questi cinque anni quel messaggio è stato largamente disatteso e deluso noi dobbiamo sapere che
La sfida del governo parte diciamo dovendo fare i conti i conti con due cose primo un'eredità pesantissima
Perché ci viene consegnato un Paese sfasciato
Secondo un'aspettativa altissima dei cittadini che non siamo capaci di governare e di fare
Le cose che la destra non è stata capace di far
Quindi la sfida del governo è una sfida molto impegnativo
L'eredità che ci è stata consegnata un'eredità molto
Pesante
Il conti pubblici sono in dissesto Padoa Schioppa a
Dato le cifre l'altro giorno alla camera e le cifre sono lì inequivocabili
Nel due mila sei se non si prendono delle misure il deficit sarà il cinque per cento del prodotto interno lordo per essere in regola con le regole europee dovremmo essere sotto il tre
Il debito pubblico e il centodieci per cento del prodotto interno lordo quando noi tra il novantasei e il due mila uno l'avevamo fatto scendere dal centoventitré al centosei ed è tornato a salire
In questi anni l'Italia ha sofferto di una crisi di competitività di produttività che si è tradotta in una crescita zero
E l'economia stagnante
Questo si è tradotto
In una
Aggravamento dei fattori di precarietà e di incertezza nella vita di milioni di famiglie l'incertezza del lavoro l'incertezza del reddito
Sì e gli strati più umili della popolazione hanno conosciuto un impoverimento del dal reddito con cui vivono
Settori fondamentali della vita del Paese dalla scuola di cui ho parlato prima la sanità hanno bisogno di essere rimessi
In ordine dopo che le politiche che ha fatto la destra Leah ampiamente
Messi sottosopra
Per non parlare dell'emarginazione
Che l'Italia ha subito in questi cinque anni sulla scena europea sulla scena internazionale
Io ero l'altro giorno a Bruxelles alla riunione dei leader socialisti
E quando sono entrato nella sala c'è stato un lunghissimo applauso accesa un respiro di sollievo diciamo alla gente che finalmente diciamo
Torna a vedere un'Italia che era presentabile
Quindi
Quindi dire che appunto dobbiamo sapere che c'è un'eredità molto pesante
Che va detta e perché Berlusconi e Tremonti hanno fatto credere agli italiani che al di aver governato bene è una metà degli italiani gli ha quasi creduto
E se noi dovremo prendere misure difficile anche impopolari se non diciamo che questa è l'eredità la gente penserà che noi crediamo che le misure perché siamo cattivi non chiudiamo le misure siamo cattivi ci abitava misure perché ci hanno lasciato un Paese al disastro bisognerà dirlo gli italiani
Quindi
L'eredità che ci hanno lasciata la detta
E al tempo stesso c'è un'aspettativa molto grande
E quindi noi dobbiamo mettere in campo un'azione di governo che dia da subito dei segnali forti mi pare chiesti si è mossi con questo piglio e sulla questione per esempio dell'Iraq mi pare che le cose le abbiamo messe subito diciamo come l'avevamo detto rimangono alcune polifonica Città abbastanza contraddittorie di usiamo questa espressione qui sarò io dico questo proprio la ragione dicevo prima
Una coalizione di tredici partiti è evidente che su ogni argomento può conoscere anche delle diversità di accenti e di posizione cosa conta a quel punto contro il programma di governo che noi abbiamo sottoscritto
Noi prima delle elezioni abbiamo discusso tra quelle tredici fosse politico un programma di governo lo abbiamo
Approvato lo hanno firmato i segretari di tutti i tredici partiti il governo adesso agisce sulla base di quel programma in quel programma c'era scritto che i soldati italiani dall'Iraq sarebbero rientrati e sul lato italiano dall'Iraq rientreranno e il viaggio di D'Alema a Washington
E ai a Baghdad prima ha reso evidente ai nostri alleati che noi intendiamo onorare
Questa nostro impegno contratto con gli elettori riporteremo i soldati italiani dall'Iraq in Italia al tempo stesso come abbiamo sempre detto questo non significa una riduzione della consapevolezza che l'Italia deve assumersi le proprie responsabilità nel mondo tanto è vero che accompagneremo rientro dei soldati dalla presentazione in Parlamento di un pacchetto di misure di aiuti
Al governo iracheno sul piano economico sul piano civile per sostenere così la transizione democratica in Iraq confermiamo il nostro impegno anche militare in Afghanistan e nei Balcani dove la presenza militare essenziale per garantire stabilità e sicurezza qui non è un'Italia che fugge non è un'Italia che si sottrae alle responsabilità
è un'Italia che si assume le responsabilità e a seconda dello scenario
Questa responsabilità alle esercita in modo diverso
Non va mai dimenticato che in Afghanistan la presenza militare italiana c'è perché in Afghanistan
Si intervenne dopo l'undici settembre sulla base di una decisione dell'ONU con una decisione unanime dell'Unione Europea sono presenti in Afghanistan tutti i paesi europei
Mentre in Iraq fu una guerra decisa da Bush nonché
Condivisa da buona parte dell'Europa avallata solo successivamente dalle Nazioni Unite con tutti i problemi che ha comportato e quindi a partire da una diversa valutazione anche una diverso un diverso tipo di nostro attenzione
Sul piano economico
Padoa Schioppa ha e il Governo hanno avviato la concertazione con le parti sociali e anche questa è una avevamo detto fin dall'inizio non si governa un grande paese
A colpi di decisione non discussa con nessuno come ha cercato di fare Tremonti facendo così anche maggiori disastri
La politica economica e finanziaria di un grande Paese la si concorda la soap condivide comuni i soggetti che poi quella politica devono fare
I sindacati le organizzazioni imprenditoriali e le organizzazioni sociali e quindi
La SIP quale manovra di politica economica finanziaria fare come affrontare i problemi che ci lascia questo eredità così pesante noi non lo vogliamo decida da solo vogliamo decidere
Con le parti sociali così come lo vogliamo decidere con i poteri locali regioni comuni province perché buona misura delle politiche si devono fare quelle devono gestire gli enti locali e quindi è chiaro che le dobbiamo condivide dobbiamo decidere insieme come affrontare una situazione economica difficile abbiamo già indicato in ogni caso gli obiettivi
Gli obiettivi sono tre
Cominciare a ridurre il debito perché se non si riduce il debito il paese viene strozzato
Da quell'indebitamento
Al tempo stesso mettere in campo una quota di risorse per sostenere Lane prese gli investimenti e primo tale da rilanciare la crescita riduzione del cuneo fiscale va in questa direzione
No ad uso dei contributi pagati dalle imprese dei lavoratori
Va nella direzione di ridurre il costo del lavoro e quindi di aumentare la competitività delle imprese e quindi di favorire il rilancio della crescita
Terzo misure di equità sociale a tutela dei redditi più bassi pensioni salari stipendi di reddito più basso hanno perso potere reale d'acquisto in questi anni e c'è un problema di sostenere quindi risanamento crescita equità sociale come tre questioni che vanno tenute insieme intorno a questi tre obiettivi discuteremo con le parti sociali con gli enti locali che misure che politica su
Terzo esempio
Abbiamo detto che una delle questioni in tutta la campagna elettorale su questo ci si è un punto centrale del nostro programma e abbiamo richiesto i voti per questi che bisognava restituire certezze al lavoro quel lavoro che in questi anni è stato insidiato dalla crescita dei mille forme di precarietà di insicurezza di incertezze soprattutto i giovani che in questi anni hanno visto il lavoro diventare sempre meno certo meno sicuro sempre più precario
Noi vogliamo restituire certezza loro sappiamo benissimo che viviamo in una società in cui lavoro è più mobile più flessibile e più dinamico di un tempo
Ma
Non sta scritto da nessuna parte che la flessibilità debba tradursi in precarietà e noi vogliamo garantire che la flessibilità non sia precarietà
E quindi l'annuncio che noi stiamo già lavorando a correggere la legge Biagi là dove c'è il rischio che le misure di flessibilità si traducano in precarietà
Stiamo lavorando a preparare la riforma degli ammortizzatori sociali cioè degli strumenti che devono garantire che il mercato del lavoro flessibile è contemperato da tutte le garanzie e diritti per ogni lavoratore
Damiano al ministro del lavoro ha fatto l'altro giorno una cosa simbolica importante che dice segno che vogliamo dare uno dei delle forme di maggiore lavoro precario conosciuta in questi anni dai giovani sono sono state il call center come sappiamo no i lavoratori giovani che lavorano in call center cioè questi centri informatici di informazione
L'altro giorno Damiano ha diramato la circolare ministeriale sull'applicazione ai giovani che lavorano i consente di tutta una serie di diritti e di garanzie sia contrattuali che di legge a dimostrazione del fatto che vogliamo appunto
Battersi da subito per dare certezze diritti al lavoro
Stiamo affrontando il problema c'è qui la Bastico hanno cominciato a farlo di
Bloccare i danni fermare i danni che ha prodotto la Moratti sospendendo una serie di misure di provvedimenti che avrebbero dovuto entrare in vigore con il prossimo anno scolastico che non entrano in vigore perché sono già stati sospese
E stiamo adesso lavorando a riprendere un percorso di riforma seria
Della scuola italiana e via via e ogni ministro sta lavorando quindi mi pare che questa sia la prima grande sfida
Poi l'altra sfida è quella di cui ho parlato prima perché la maggioranza sia solida perché il governo possa governare bene cinque anni e dare corso al suo programma
E una delle condizioni e anche appunto che
La maggioranza di centrosinistra sia solida
E la scelta fondamentale per dagli solidità e appunto quella di fare in modo che l'Ulivo sempre di più sia interno il pilastro la forza grande su cui si poggia l'edificio e per questo il progetto dell'Ulivo del partito democratico
Grazie
Veniamo allora alla questione per cui siamo qua prioritariamente quella del referendum innanzitutto lo diceva anche prima Bonaccini questo è un referendum in cui basta avere un no più di un sì
Per per abrogare la riforma costituzionale non serve un quorum e però la domanda è è lecito sentirsi rassicurati dal fatto che tradizionalmente la sinistra una capacità di mobilitazione morale e irreale superiore a quella degli avversari o bisogna a battersi come diceva prima Bonaccini insistere per convincere comunque tutti a dare un un risultato sono rotondo a questo referendum
Io la penso come Stefano cioè non diamo per scontato nessun l'esito di questo referendum per più ragioni la prima si vota venticinque ventisei giugno
Che è una data molto avanti
Con già una parte della gente che andata in ferie o comunque pensa alle ferie cioè è una data
Non facilissima per fare delle lezioni
Quindi una parte dell'elettorato può può essere distratto e pensare che non è così importante andare a votare
Secondo la materia non è una materia immediatamente che sta nella vita della gente
No
Pensionato che vive con seicento euro al mese o con cinquecento quattrocento settecento euro al mese
Quando gli spieghi tutta la storia del Parlamento non Parlamento cui è la
Non è che fa parte della sua vita e quindi è complicato il tema è più complicata
Terzo la destra fa molta confusione e raccolta e racconta anche come dire molte cose non vere
Quindi è una campagna elettorale difficile questa qui
E noi dobbiamo non dare per scontato niente quindi usare questi ultimi nove giorni
Ancora per parlare con tutti i cittadini per fare arrivare a tutti l'informazione giusta
Perché noi diciamo intanto che cos'è quest'articolo si va a votare si va a votare per una proposta di revisione della Costituzione il cambiamento dalla Costituzione
La destra
Proposto propone
La destra perché questo testo che viene proposto non è stato votato da noi è stato votato solo da loro in Parlamento
Propone la modifica di cinquanta articoli della Costituzione la Costituzione né a centocinquantaquattro
Cioè un terzo della Costituzione
No una piccola cosa
E propone e i cambiamenti riguardano che due grandi questioni
Il rapporto tra stato e regioni
E il funzionamento del listino delle degli organi dello Stato Parlamento governo presidente a Recco
Il rapporto tra Stato e regioni
Cambia attraverso la cosiddetta devolution
E qui c'è il primo inganno
Perché la destra cerca di spiegare che con la devolution
Sì aumenti Aranno i poteri delle Regioni dei Comuni delle Province
è un ulteriore passo nella direzione del federalismo
Non è così
Il federalismo che abbiamo introdotto noi nel due mila e uno
Che cosa
è il trasferimento alle regioni
E poi anche a Comuni e Province di maggiori poteri maggiori competenze perché possono governare meglio i problemi dei loro cittadini delle loro comunità
In un quadro unitario in cui le maggiori competenze delle regioni
Stanno insieme però all'uguaglianza dei diritti dei cittadini che tutti tutti i cittadini dai hanno gli stessi diritti qualsiasi sia la regione in cui vivo
Facciamo un esempio
Sanità
Oggi noi in Italia abbiamo un sistema sanitario nazionale
Che prevede quali sono i livelli di assistenza a cui un cittadino italiano ha diritto dovunque viva
La gestione della sanità
è affidata alle regioni quindi ogni regione gestisce la sanità sul proprio territorio
Ma nel gestire la sanità essendo quindi
Autonoma nella gestione della sanità ha il dovere di garantire le stesse prestazioni quindi stanno insieme
Autogoverno da parte delle regioni
E uguaglianza dei diritti
Con la devolution che viene proposta dalla peste su cui voteremo domenica si cambia in questo senso
Che non ci sarà più un sistema sanitario nazionale
Ma ci saranno venti sistemi sanitari regionali
Ognuno separato dall'altro
E ogni regione deciderà quali livelli di assistenza erogare
Con il risultato che in poco tempo noi non avremo più l'uguaglianza dei diritti dei cittadini italiani
Perché ci saranno cittadini che avranno più cose alte che ne avranno meno ci saranno cittadini che avranno più diritto e altri che ne avranno me ecco mi perdoni se la interrompo su questo ma proprio una delle domande che volevo farle su diciamo un po'di confusione che fa il centrodestra mentre presenta questa riforma
E lascia intendere in qualche modo che si tratta di una non riforma tecnica
Che riguarda soltanto la parte di governabilità che non tacca minimamente i principi fondamentali quali pare esattamente il contrario nessuna sorveglianza è un principio fondamentale in acustico la devolution seri mette in discussione l'articolo tre della Costituzione
Che prevede l'uguaglianza dei cittadini
Perché non è non sono più quale cittadini perché non hanno più gli stessi diritti le stesse opportunità e le stesse prestazioni
Il ragionamento fatto sta verso la sanità c'è qui la Bastico rischia di tratte di di aversi anche per la scuola e per la formazione
Noi rischiamo di nome avere un unico sistema scolastico e formativo dentro il quale le Regioni hanno competenze forti ma di avere venti sistemi scolastici
Con doppio danno almeno per i ragazzi che non avevano una formazione omogenee ma anche per il sistema economico
Perché se è vero che ci viene spiegato ogni giorno che dobbiamo abituarci a lavorare in un mercato fra il del lavoro flessibile e il mercato lavoro flessibile significa che
Fuori potrà per un numero crescente di cittadini esserci la post la eventualità di dover passare da un posto di lavoro un altro si passa da un posto di lavoro a un altro se sia una formazione omogenea
E se si spezzetta Alitalia in venti regioni nelle quali la formazione diversa dall'altra la mobilità si riduce
Certo
David Massimo risposte rielaborò dentro l'Emilia perché se vai già in Lombardia non è la stessa formazione già più complicate o magari più facilmente se ho studiato in Emilia ti prendono anche dalle altre parti se studiato in Molise forse no
Esatto è questo che laser esattamente così esattamente come anche premierato il ridisegno degli equilibri arriviamo doganale Staccioli questo ci arriviamo sì e l'altro pilastro voglio finire il primo premio sarei
Quindi la devolution non è se il federalismo la devolution è il separatismo che è un'altra cosa
Che riduce l'uguaglianza dei diritti
Ed è così vero quello che vi sto dicendo che invece
Ci sono non ci sono le misure che servirebbero che noi volevamo mettere
Il federalismo fiscale cioè una maggiore possibilità per Regioni Province Comuni di gestire le tasse che vengono pagate sul proprio territorio questo non c'è
Non c'è il Senato federale ciò che una delle due Camere del Parlamento sia effettivamente composto dai rappresentanti delle Regioni loro chiamano federale senato di Oggiono risolto il problema giunge ad un aggettivo il Senato esattamente quello di oggi lo chiamano federale
Come se noi su una bottiglia di birra mettessimo etichetta Nebiolo
E facessimo che era la gente che è diventato Rino perché non abbia cambiato l'etichetta
No
E quindi è quindi la devolution non va nella direzione di aumentare i poteri del comuni delle province e delle regioni non va nella direzione di aumentare i diritti dei cittadini quindi per questo bisogna dire no
Poi c'è un altro capitolo altro capitolo riguarda i poteri lì come sono organizzati i poteri dello Stato
E qui siamo alla confusione più assoluto un guazzabuglio assolutamente incomprensibile
Perché
Si danno alcune competenze al Senato cosiddetto federale che non è e alcune competenze alla Camera senza capire qual è il criterio che porta a distinguere queste competenze
Alcune di queste competenze si dice che sono condivise cioè son dell'uno e dell'altro
Si dice anche che ci possano essere dei conflitti di competenza e già questo la dice lunga si prevede fin dall'inizio che si potrà che che ci sarà la possibilità di dover litigare tra i due rami del Parlamento perché non è chiaro cosa fu uno cosa fa l'altro esige in questo caso di rimmel conflitto un terzo ma non si dice che a questo terzo non c'è scritto quindi un'altra camera fu un'altissima non c'è quindi siamo una partita che dovrebbe avere un ardito Salazar dei problemi quando si produrrà un conflitto si paralizza tutto e non si risolve per l'eternità perché non si sa chi lo risolve
Quindi questo sarà fonte di guai inenarrabili
Di confusione di competenza tra Camera e Senato di conflitto tra Camera e Senato di conflitto tra Parlamento e regioni tra Governo e Parlamento cioè una cosa che proprio di cui non c'è bisogno c'è bisogno semmai proprio del contrario
E cioè di fare in modo che il l'attività del Parlamento sia più agile sia più snella sia più rapida di ridurre le più i conflitti di fare in modo che sia tutto più come dire
Efficiente si va esattamente nella direzione dell'inefficienza Polo
Sì aumentano dismisura i poteri del capo del governo
Senza bilanciare lì come in tutte le democrazie moderne con poteri di indirizzo e di controllo del Parlamento per cui abbiamo un presidente del governo chiunque governi
Teoricamente anche Prodi onnipotente che può fare quello che vuole ma una democrazia non funziona così
Hanno costruito un meccanismo per cui se il governo va in crisi
Oggi se un governo va in crisi va via al governo e il Parlamento dalla fiducia un altro no
A Rovereto meccanismo per cui se il governo va in crisi il governo rimaneva lì al Parlamento
E ma lei Roma fuori del mondo
No
Allora rende il Paese più governabile segna un punto poi il presidente La Repubblica aveva praticamente un solo potere vero scioglie che era quello di valutare se c'è una crisi di governo se sciogliere le Camere oppure dare l'incarico per formare nuove hanno però un potere durante le prove
Che dopo aver consultato tutti però decideva e valutava discrezionalmente viene tolto
Se il capo del governo chiedendo le elezioni si va e il presidente all'epoca un notaio niente i due questo un certificatore di decisioni altrui
Allora un pasticcio inenarrabile loro come coprono tutto questo pasticcio con la spiegando gli italiani che riducono numero dei parlamentari
Che è una cosa popolare no
Sì bisogna dire che la loro previsione di ridurre dal due mila sedici
Che è una presa per i fondelli
Perché se tu mi vuoi ridurre li riduce l'ha subito perché le ridurre al due mila sedici e chiaramente una pur come dire una cosa che siccome CSI popolare si presa questa cosa per coprire tutto il resto sperando che spiegando questo agli italiani di italiani votino sì per questo per votare
Sì su tutto
Se si voleva far questa misura e noi siamo d'accordo siamo d'accordo siamo per far ridurre noi abbiamo sempre proposto una camera di quattrocento parlamentari contro gli attuali seicentotrenta abbiamo proposto un Senato federale molto più piccolo composto da rappresentanti delle Regioni qui la nostra proposta è molto più radicale della loro se si voleva cambiare quella problema lì si cambiava un articolo dalla Costituzione massimo due
Quello che dice quanti sono i deputati quanti sono i senatori senza doverne cambiano i cinquanta
E lo si faceva tutto insieme quindi
Di che cosa stiamo parlando allora la verità e che questo è un pasticcio inenarrabile con cui loro hanno cercato di tenere insieme perché questo è poi il vero problema perché questo pasticcio dice ma possibile che non abbiano ragionato no hanno ragionato
Ma siccome la pensano in modo radicalmente diverso su questi temi
E hanno costruito un guazzabuglio che tenesse insieme a quel vino
Perché la lega
Vorrebbe addirittura negare l'esistenza dell'Italia e alleanza nazionale vorrebbe negare l'esistenza delle regioni perché quel nella verità allora la pensano così quando si è votato
Questa revisione in Parlamento
Il capogruppo della lega intervenuto dicendo che con la devolution finalmente tutto era le regioni e abbiamo visto che non è vero il capogruppo di Alleanza nazionale subito dopo i tenuto dicendo che votavano a favore perché ben tredici competenze che oggi sono in capo alle regioni tornavano in capo allo Stato
Cioè esattamente per la motivazione opposto cioè anziché unire l'italiano pensato unire se stessi tutta la verità questa è la verità vera
E per questo noi dobbiamo dire no a tutto questo pasticcio
Dopodiché il no che noi diciamo
è un'opera non toccare niente no
Abbiamo celebrato qualche settimana fa il due giugno
Del quarantasei son passati sessanta
Qualsiasi persona di buon senso capisce che i sessant'anni la società italiana è cambiata e quindi anche la Costituzione che ne rappresenta la carta regolative fondativa ha bisogno di essere aggiornata per essere in sintonia con una società che è cambiato benissimo
Quindi si può cambiare parti della Costituzione giusto abbia già fatto anche noi precedentemente per rende la costituzione sempre più in sintonia con la società a cui si indirizza
C'è da mettere riformare l'assetto dello Stato il funzionamento del Parlamento del governo certo che c'è
E noi avanziamo delle riforme fare un Senato federale davvero il rapporto al a un federalismo vero
Ridurre il numero dei parlamentari come abbiamo detto noi
Ridefinire cosa fa il Parlamento e cosa fa il governo cosa fa la Camera cosa fa il Senato federale ma in modo non confuso come adesso tutte cose che vanno affrontate Malano affrontate bene invece questa è un'enorme pasticcio
Allora diciamo si vota no e si tira via questa roba qui dal tavolo dopodiché ci sediamo attorno a un tavolo e sgomberato il campo da questo imbroglio discutiamone quelle riff delle riforme che bisogna fare loro dicono
Beh ma voi avete in ragione in fondo è vero che tutta questa cosa qui votatissimo diciamo così votare così e poi la cambiamo
Il che
è insensato per una ragione perché il referendum
è un istituto previsto dalla Costituzione esattamente perché si ritiene
Che su alcune materie non sia sufficiente il voto del Parlamento ma sia necessario il voto diretto dei cittadini se è così il voto diretto dei cittadini è vincolante non è consultivo
Se pensi che si voglia li voto incide vini il giorno dopo come i cittadini hanno votato lo deve rispettare se no perché le chiamate a votare
Se gli dici sì elevata non si è già vuota ottieni non è che puoi dire adesso abbiamo scherzato si cambia non ha senso questa mi è un po'da televendita Sardegna punto no ma siano appunto lì siamo abituati alla televendita lì da quale parte lesa
Ecco alla
Allora
E soltanto se voti no
Cioè se tiri via dal tavolo questa cosa che allora
Puoi
Dire adesso tirato via il pasticcio discutiamo non solo discutiamo noi a differenza di loro diciamo anche una cosa che è una garanzia anche per l'opposizione
E per i cittadini
E i la prima cosa che facciamo
è cambiare l'articolo centotrentotto
è comparso molto questo numero nelle discussioni quello pare consente di l'articolo centotrentotto è l'articolo della Costituzione che dice come la Costituzione può essere cambiata
E l'articolo trentadue trentotto in vigore prevede che possa essere cambiato con voto a maggioranza semplice come hanno fatto loro confermata poi dal referendum che referendum qui siamo cambia
Noi diciamo stabiliamo cambiamo articolo tradotto scriviamo l'articolo centotrentotto che la Costituzione si cambi soltanto a maggioranza qualificata come si dice in termine tecnico vuol dire una maggioranza più larga di quella semplice ma non basta cinquantun per cento stabiliamo quante
Sessantasei per cento due terzi sessanta per cento tre quinti decidiamo una una una maggioranza più larga che significa che cosa che la costituzione d'ora in avanti e non può più essere cambiata soltanto da una maggioranza di governo che la cambia sulla base delle sue convenienze
Ma sì la classica me sulla base di una maggioranza più larga che deve coinvolgere anche almeno una parte dell'opposizione che è garanzia classi in cambia sulla base di un interesse generale non sulla base di un interesse di parte
Senta Fassino siamo chiari
Al di là della quantità degli articoli e del metodo voi nel due mila e uno se il governo di centrosinistra nel due mila uno è stato il primo posto a Roma a cambiare il titolo quinto della Costituzione con un colpo di maggioranza questo io dico questo che nel due mila uno e abbiamo sbagliato
Ecco non lo rifarebbe l'ho già detto più volte
Visto ex post non è stata una decisione saggia perché loro si son fatti alibi
Di quella decisione per farlo anche loro con una differenza perché di coloro si son fatti alle di perché diciamola tutta la verità
Noi nel due mila uno abbiamo deciso alla vigilia del voto di votare Laffite della cambiamento del cosiddetto Titolo quinto della Costituzione cioè laddove si regola i rapporti tra Stato e Regioni e li abbiamo introdotto il federalismo
Lo abbiamo fatto cambiando cinque articoli
Non cinquanta c'è una differenza
Lo abbiamo fatto adottando un testo di cui cinque articoli che nella Commissione bicamerale per le riforme istituzionali su quella materia era stato votato all'unanimità quindi era un testo che loro avevano condiviso
Non era di parte
Non solo ma siccome nonostante il testo fosse condiviso poi per ragioni politiche loro non volevano votarlo noi abbiamo fatto di più abbiamo convocato tutti i presidenti delle regioni italiane
E nel due mila uno i presidenti di Regione di centrodestra erano dieci
Su venti
La metà e abbiamo chiesto il presidente Regione cosa dobbiamo fare
Perché noi vorremmo farlo vorremmo che anche fosse votata da tutti ma il settore sta in Parlamento non lo vota che facciamo lo facciamo non lo facciamo da Formigoni a tutti gli altri nove del Santo destano detto fate lo lo stesso perché noi che siamo a presidenti di Regioni lo vogliamo
Quindi
Io dico che non dovevamo farlo lo stesso perché adesso loro lo hanno preso come una scusa
Però noi abbiamo cambiato con un voto di maggioranza su un testo che loro le condividevano e con il sostegno di tutte le regioni che erano i destinatari di quella riforma compresi tutti quelli di centrodestra quindi un po'diverso e un po'diverso
Loro invece cambiano cinquanta articoli senza non discussi con nessuno e senza il consenso di nessun livello del centro sinistra dell'opposizione accampare è diverso diciamo
è diverso sempre a proposito di dati invece materiali
Loro insistono su una maggiore efficienza data da anche da da questa riforma costituzionale non vi era alcuna seria dei friulani dimostrerebbero esattamente il contrario cioè tra rattoppi di funzioni di uffici trasferimenti competenze eccetera una spesa di oltre mille cento milioni di euro di dei costi aggiunti
Per esempio
Uno dei tre di questi di questi articoli prevede
Che
Una parte del de di dipendenti pubblici di che oggi sono in capo allo Stato passa alla Regione uno dice bene no ma non è previsto che vengano passate le risorse
Quindi lo Stato si tiene le risorse passa al personale alle Regioni per pagarle dovevano trovare altre risorse e quindi il costo raddoppia
Perché o trasferisci personale risorse e allora una partita a saldo zero fra l'altro faccia almeno trasferisco le risorse le risorse dello Stato continueranno dovrà essere pagate dalle tasse che pagano l'Italia che cosa fa la Regione non gli dà lo stipendio
E difatti la risposta in un dibattito come ha detto uno di loro ebbe aumenta la la tassazione regionale a dico perfetto abbiamo fatto un bel capolavoro lo farà ha spiegato agli italiani che non bisognava cambia le tasse
Fra parentesi con questa legge mi pare che poi dipenda dalla Camera o comunque dal governo la liceità della Regione di applicare una determinazione da voi c'è anche questo che Prato in controtendenza perché se tu riconosci difatti non c'è il federalismo fiscale
Anzi che il federalismo fiscale il Parlamento deve autorizzare ogni provvedimento di natura fiscale resa torniamo indietro insomma con differenze tra le regioni è un pasticcio assoluto diciamo la verità vera che più lo si guarda detto qual è il problema però che questa mattina è facile discutere siamo qui
Come facciamo aveva tutto questo gli elettori questa è la completa e vedete la complessità sta lì e allora tanto è vero che loro con la fanno sbandierano la cosa da riduzioni parlamentare che è una cosa semplice si spiega in un minuto è una roba popolare perché non c'è niente di più impopolare nei cittadini credo che gli uomini politici e buonanotte
Se però detta che la difficoltà in questa io penso che dobbiamo cercare di superarla dobbiamo cercare di fare arrivare sia pure con parole semplici
Questi messaggi le parole serve sono primo punto non abbia il rischio con questa riformato questa revisione si riduce l'uguaglianza dei diritti l'esempio della sanità è molto chiaro
è molto chiaro ci può spiegare a chiunque
Non c'è il federalismo fiscale cioè la possibilità per le ogni Comune di regione di provincia di Mani amministrare maggiormente i soldi delle proprie tasse bisogna dirlo lì con queste parole semplici e la gente lo capisce
Si aumenta enormemente il rischio della complicazione della burocrazia dell'inefficienza dei costi questo
La gente lo capisce
E qui dobbiamo trasmettere messaggi semplici che consentano di fare arrivare le ragioni del no
Di un no che non è soltanto per non cambiare le cose anzi al contrario
No questo pasticcio per poterle cambiare davvero
Ecco io le faccio un'ultima domanda assai prevedono io me la domenica già resta mi sarei arrivato dalla metà col sorvolo su altre ma questa mi sta particolarmente a cuore lei oggi pomeriggio
La soli era e parlerà ai ragazzi della Sinistra giovanile allora io ho condotto diverse iniziative durante le elezioni se c'era sempre il problema di non di vedere pochi giovani o della difficoltà di riuscire a parlare
Ai giovani veniva rimarcata in continuazione Diversity costituzionalisti o anche di quelli che sono i terrori comitati
Sostengono sostenne anche don Dossetti che uno dei problemi era che i nostri giovani non hanno consapevolezza esatta di qual è stato il percorso che ha portato a questa Costituzione di qual è il valore la bellezza anche dei principi
Che la ispirano i giovani però proprio in questa tornata elettorale sono stati quelli che hanno dato la maggiore il maggior consenso all'Ulivo votando dando più voti all'Ulivo di quanto non fosse la somma dei singoli partiti diverse realtà per lo meno qui ma guardi lei come pensa di parlare i giovani di queste intanto dico che di giovani ce ne sono io ne ho visti tantissimi in questa campagna elettorale molto di più che nel precedente
Io avevo la percezione che potevamo vincere per questo
Dunque andavo troppo giovane
Molto di più che nel punto intonate elettorale precedente
Poi i dati dicono che i giovani proprio l'analisi del voto di certi cieli questa volta che la maggioranza dei giorni votato nettamente per il centrosinistra e nettamente per l'Ulivo alla Camera e al Senato
Sotto sui denti sopra i venticinque anni naturalmente
Di più per i Democratici di sinistra
Quindi i giovani si sono
E io Scredo che sono già una grande forza a cui noi dobbiamo rivolgerci
E creare le condizioni perché i giovani siano i protagonisti di questa nuova stagione della politica italiana
Non dobbiamo solo chiedervi di esserci in campagna elettorale
Dobbiamo creare le condizioni perché siano loro la forza
Che entra dentro con le loro aspettative le loro domande le loro ansie i loro desideri le loro speranze
Nella politica
Il partito dell'Ulivo anche una grande occasione di questo
Per aprire le porte della politica una nuova generazione che sia punto portatrice delle tensioni delle domande delle aspettative del dei bisogni dei giovani di oggi
E poi dobbiamo essere capaci di dare segnali forti ai giovani nell'azione di governo non è un caso che sia istituti istituito per la prima volta
Dico qui non l'ho detto ad un'altra sede la proposta è stata di Piero Fassino è stata di altri il ministero per le Politiche giovani
Perché penso che c'è un problema
Cioè di segnare che la politica risponde il giovane
In modo trasversale cioè risponde il giovane quando hanno perché ciò che riguarda i il lavoro per ciò che riguarda lo studio per ciò che riguarda la loro vita per ciò che riguarda lo svago
Come ci dicono i giovani e come
Sia la capacità di fare una politica che incontra le domande del Gip
Poi dobbiamo dare risposte di merito
Dare certezza al lavoro per esempio
Ne ha parlato prima e prima di tutto le risposte ai giovani chi sono quelli che in questi anni hanno pagato sulla propria pelle la precarizzazione del mercato del lavoro sono soprattutto i giorni
La nuove generazioni che hanno cercato di entrare nel mercato del lavoro e ogni volta che ha trovato un lavoro lo hanno trovato in forma temporanea precaria e insicura come contratto a termine a tempo parziale a progetto
No sì chi è che ha pagato in questi anni rischia di pagare i danni prodotti dalla Moratti nella scuola università sono i giovani abbiamo bisogno di dare una sistema educativo e formativo che invece incontri la domanda
No
Chi è che rischia di pagare lo sa diciamo l'obbrobrio
Della legge sulla droga che ha voluto Fini e sono in primo luogo il giovane
Che naturalmente noi dobbiamo sottrarre alla piaga della droga ma con una politica che sia intelligente capace non pensando che il carcere che evita ladrone
E quindi ne dobbiamo far delle politiche che pare
La giovane generazione alle nuove generazioni che
Corrispondono a loro domande
Penso per esempio a un a un a una cosa che mai abbiamo scritto nel programma eccetera su cui stiamo già lavorando
La liberalizzazione per esempio delle attività professionali la riforma degli hotel del delle libere professioni non è una piccola cosa parla i giovani quanti sono i giovani che hanno conseguito una laurea vorrebbero intraprendere un'attività professionale oggi lo fanno con difficoltà
Perché queste attività sono attività fortemente caratterizzate da chiusure corporative
Guardi le dico ieri pomeriggio per esempio eravamo dei giardini ducali dove si svolge una bellissima iniziativa complimenti anche al comune chi l'organizzazione un incontro con Aldo nove
Che autore di questo libro straordinario mi chiamo Roberta ho quarant'anni guadagno duecentocinquanta euro al mese
Ma io Roberto e lo guadagna duecentocinquanta euro al mese Latronico trovata in campagna elettorale sì sì cioè non è soltanto il soggetto di un libro esattamente tutte nella condizione di vita di tanti giovani che a proposito di mistificazioni se la storia per esempio di un pastore che pur
Per poter fare a tempo il pastore deve aprire la partita Iva
In Sardegna e Romano certo e cioè il fatto che quasi tutti laureati in legge
Per anni poi devono fare cosiddetto praticantato atroce partorito a gratuito a quattordici euro allora euro al mese quindi sono ci sono problemi molto seri
A proposito di questa cosa che mi viene in mente una battuta sulla quale poi la ringrazio interrompiamo
Alto nove intervistato gli è stato chiesto come mai prima si definisse uno scrittore pulp invece non
Non sentire non si sentisse più tanto questa definizione per lui e mi ha detto ma il pulp è stato al governo fino a ieri quindi non mi sembra il caso di usarlo come forma letteraria cosa ne pensa che ha ragione Aldo nove che nuove intelligente
è simpatico
è una buona spiegazione ma è anche se mi si permette
Io do anche un'altra lettura
Pal però una parola che fino a qualche anno fa era fortemente è sparita
è la dimostrazione del fatto che noi viviamo in una società molto più mobile molto più dinamica molto più fluida
Bauman
Parla di modernità fluida
Modernità liquida
Nella quale i fenomeni
I processi sociali economici culturali
Nascono vivono
E facilmente vengono superate dal dall'emergere di nuovi processi nuove dinamiche nuove fenomeni
Perché faccio questa considerazione perché badate questo ha molto a che fare anche col problema del partito
Noi molti che sono qui
Hanno molti anni di vita di partito alle spalle io ne ho ormai trentasette aperta
Trentasette anni di vita politica alle spalle ci siamo iscritti ad un grande partito siamo entrati in un grande partito lo abbiamo trovato come un partito strutturato organizzato
Che ci ha abituato a fare pulizia cresce ci ha educato ci ha cresciuto c'è abituato a fare politica in un certo modo
Fortemente strutturato
La sezione infestano vitale campagne elettorali le iniziative
Che poi ha retto nel poverissimo e vi speriamo regga ancora non so diciamo
Per carità sto dicendo un'altra cosa
Sto dicendo che però tutto questo deve fare i conti sempre di più con una società molto più fluida molto più mobile molto più labile
Ora questo non significa che quel modo di estremisti di di che che che quel partito abbia esaurito la sua funzione tutt'altro
Non stiamo proponendo di sciogliere i partiti non stiamo proponendo dico di crearne uno ancora più grande più forte quindi come questi a cosa però quel partito che dobbiamo costruire questo ha molto a che fare con i giovani
Ha bisogno di darsi forme di organizzazione linguaggi uso di tecnologie modi di rapporto la società che incontrino il modo di vivere di una società molto più fluida molto più dinamiche molto più mobile chiaro
E perché
Un partito è forte raccoglie consenso raccoglie fiducia se rappresenta la società che ha l'ambizione di guidare e se vuole rappresentare la società che l'ambizione di guidare devi essere uguale a quella società
Vi ricordate la la nessun c'è un esempio banale la vicenda dei termosifoni
Cos'è la vicende termosifone è una cosa molto semplice
Negli anni del di immediato dopoguerra cinquanta sessanta la gente la maggioranza delle case italiane non aveva il termosifone
La gente o non si scaldano si sta andava col camino con le bombole no
Scusi detta stufa economo fa elettrica
E quindi erano era del tutto normale che anche una sezione del partito non avesse il termosifone
Negli anni settanta pesante per non si fa né c'aveva tutto c'erano l'assessore che non c'era più eccedente diceva ma io vado in un partito dove non ci sono neanche i termosifoni
Giustamente giustamente
No è un esempio banale ma che ti dice che è un partito deve mi oggi nessuna sezione più termosifone anzi abbiamo tutte sezioni che hanno internet USA giusto
Giusto
Un partito deve essere che se vuole un partito uno strumento una strumento di organizzazione dei cittadini
Per il conseguimento di obiettivi comuni per il il conseguimento
Di di un miglioramento della vita di ciascuno e di tutti per l'affermazione di valori
E se un partito è una grande organizzazione collettiva che mette insieme donne e uomini per mille per insieme battersi per migliorare il mondo no
Che questo è l'obiettivo almeno di un partito di sinistra e progressista grande le riformista come il morto va bene e lo deve fare essendo capace di coinvolgere tanta gente e tu coinvolge tanta gente se la gente ti percepisce uguale a secco
Nessuno si identifica in una cosa che è distante da sé uno si identifica in una cosa che percepisce come un posto che è uguale a sé o comunque in cui Luís può stare a suo agio
E quindi noi abbiamo questo problema sempre ce l'abbiamo sempre avuta è una costante no
Un partito politico non è mai uguale a se stesso un partito sempre per e anche un o un sindacato qualsiasi organizzazione questa regola vale per qualsiasi organizzazioni ne parlo per un partito ma varrebbe per un sindacato vale per un'associazione
No
Un'organizzazione che me perché abbia la l'ambizione di organizzare donne uomini e rappresentarle al bisogno di essere sempre in sintonia con come sono quelle donne e quegli uomini che organizza come vivono come parlano come mangiano come comunicano
Come si organizzano allora se sei così e questo è il problema del nostro rapporto con i giovani
Badate i giovani nella politica ci sono ci sono molto più nella politica presente quando si fa la campagna trova ci sono molto meno nelle nostre strutture nelle nostre organizzazioni perché perché nostre strutturato non ce ne sono più rigide
Allora dovremo essere capaci di aprire aprire molto costruire questo rapporto di di grande come dire osmosi no
Io sul Mosè di comunicazione tra società comunque la società è partita anche aperture è una bella parola rottura tra l'altro IST perché è importante
Rinnovare i quadri dirigenti
Perché è importante che Modena sia diventata un segretario come Stefano Bonaccini che è giovane che esprime appunto una generazione nuova per queste
Perché è evidente che lui sarà molto più grado di di compagni e compagne di generazioni successive più anziane di cogliere le domande le sensibilità perché e molto più vicino come i giovani pensano e vivono di quanto non lo sia io compagni più anziani e quindi c'ha una possibilità di comunicazione di relazioni di rappresentanza molto più forte molto più diretta
Quindi noi dobbiamo lavorare con questo spirito questa dimensione con questo taglio senta io la ringrazio ci ha detto delle cose estremamente interessanti non vorrei che nel frattempo qualcuno si fosse dimenticato Colella su indicazione di voto cosa bisogna votare
Bravo bravo bravo
Bisogna fare tre cose primo in queste settimana parlare con tutte le persone che si conoscono
Tutte già
Ciascuno di noi a vive la propria vita incontrandoli sono delle persone con cui ha delle relazioni bene
Questi nove otto giorni bisogna fare queste bisogna parlare con tutte le persone che si conoscono e spiegargli bene
Perché è importante il referendum perché bisogna andare a votare perché bisogna votare no poi bisogna andare tutti a votare e dove andare tutte votano grazie