Conferenza di Emanuele Macaluso

Allora
Io direi di cominciare
Allora cari colleghi
E cari studenti
Questa lezione magistrale che sarà svolta
Dal senatore Macaluso
Rientra nel ciclo delle lezione magistrale dedicate
Al sessantesimo anniversario dell'Assemblea regionale siciliana
Noi abbiamo voluto o quest'anno
Sanno solare non solo accademico perché l'iniziativa
Ha preso le mosse nel passato anno accademico in quest'anno solare ricordare l'evento
Non attraverso
Come dire
Una celebrazione fatta
Di discorsi
Di rito
Più o meno autorevoli nel relazione
Alla qualità
Istituzionale dei soggetti che li facevano
Quindi
Esaurire questa celebrazione in una giornata nella quale parlavano tutti
Ma abbiamo voluto
Celebrare questo sessantesimo anniversario dell'ARS
Attraverso una serie di lezione magistrale
Attraverso una serie di lezione magistrale
Che essi inseriscono nei corsi curricolari
Cioè noi riteniamo che
Gli studenti della Kore debbono conoscere le istituzioni della loro regione
Non soltanto per quella parte che entra nei testi di diritto costituzionale
Ma per quella parte anche che non c'entra
E che è fatta dalla storia dell'autonomia
Quindi un complesso di memoria di testimonianze di riflessione
Di documenti
Che normalmente sono consegnata gli archivi e che invece possono costituire come dire materia vivente
Per farsi un'opinione appunto documentata sulle vicende che hanno riguardato
L'autonomia siciliana
Ho avuto modo di rilevare nel presentare l'iniziativa
Che
La storia dell'autonomia rappresenta forse
Lastre parte più importante dalla storia della nostra società politica
Soprattutto con riferimento ad un pubblico fatto di studenti
Che sono tutti cresciuti
Nella
Negli anni in cui il processo autonomistico
Si è nella forma quanto meno consolidato
Ma possiamo parlare di un regime autonomistico maturo
E quindi la riflessione su questa esperienza non può che essere una riflessione non soltanto riservata i giuristi
Ma è una riflessione sulla società siciliana di questi sessant'anni
E una riflessione sulle forme della politica
è una riflessione sul tipo di sviluppo più o meno assecondato dalla Regione
Con
Il quale noi siamo stati alle prese
E una riflessione anche su quella che è stata definita
Una crisi delle forme dell'autonomia che non è soltanto una crisi della nostra autonomia speciale
Ma è una crisi di tutte le forme autonomistiche
Che in un certo senso al secondo dei casi
Sono sembrate o troppo poco rispetto alle domande di riorganizzazione dello Stato che affioravano
O invece troppo rispetto a quei processi di globalizzazione che attendono addirittura collocare
I processi di decisione politica di governo al di sopra degli Stati allora in questo contesto in questa morsa
Per la quale si dibattono tutte le forme storiche di autonomia
Tra particolarismo e dimensione sovranazionale del potere qual è il futuro dell'autonomia regionale terrà conto anche del fatto che lo la nostra è un'autonomia speciale
E quindi era che adesso non solo qual è il futuro delle autonomie in generale ma qual è il futuro della specialità
In un contesto di autonomia che pendono tutta diventare speciali soprattutto se
Dovesse passare questa riforma del federalismo fiscale che più o meno
Sancisce il principio
Secondo il quale l'autonomia speciale chi la vuole se la faglia allora qual è il futuro
Di un'autonomia tra virgolette storica quale quella della Sicilia quale quella della Sardegna quali sono le altre autonomia primo problema
Il secondo problema riguarda la qualità normativa dello Statuto questo è un discorso un po'
Che interessa di più i giuristi perché
Perché i giuristi dicono una cosa condivisa da tutti che tutto sommato questo Statuto siciliano è un semilavorato che cosa vuol dire un semilavorato
E un atto di normazione primaria addirittura costituzionale che non si è completato e quindi i guasti della politica siciliana dipendono dal fatto che lo Statuto non si è completato
è vero questo
E normalmente questo tipo di guasti dipendono dalla miopia del legislatore
O invece la miopia del legislatore o non è un fatto politico che dipende dalle condizioni in cui la società politica si trova a operare
E in ogni caso quello che si poteva fare ieri e non si è fatto per completare lo Statuto ASS Enzo rivendicarlo oggi
è un'ultima questione
Che cosa questi interrogativi possono significare in una fase della vita politica siciliana nella quale riaffiorano
Pulsioni come dire autonomiste o talvolta
A giudicare dalle espressioni
Di chi rivendica
Diritti della Sicilia dimenticata addirittura indipendentisti c'è una tentativo
Di presentare il rapporto Stato Regione come un rapporto inevitabilmente conflittuale
E allora c'è da chiedersi e non è una domanda che in Sicilia si pone soltanto adesso ma il rivendicazionismo e ciò che il serve
Per rispondere ai bisogni alla nostra Regione o spesso il rivendicazionismo non nasconde
Un'assenza di progettualità politica
E poi assenso un rivendicazionismo a senso unico all'interno di un rapporto tra i diversi livelli di governo di tipo cooperativo
Senso dire mi devi dare di più senza dimostrare di avere le carte in regola
Per pretendere e poi per sapere allocare bene quello che mi si dà
Cioè siamo credo in una fase
Della vita delle istituzioni in cui l'equilibrio fra diritti e doveri e la precondizione
Per potere avere anche assicurato un flusso di risorse necessarie allo sviluppo di tutto questo
Oggi
Vi parlerà il senatore Macaluso
è questa la terza lezione
Ma Caruso e
Un uomo politico che tutti voi conoscete per la sua storia e per il suo passato per il suo presente lo si legge spesso
Sulla stampa partecipa quindi alla vita politica anche alla nostra Regione collezionate siccome sull'osservazione con le sue critiche
Da questo punto di vista è uno strano siciliano
Perché ha il vizio anche di parlar chiaro devono usare perifrasi o allusioni
Non abbiamo molte qualità ma spesso è molto difficile decifrare messaggi dei siciliani perché sono molto tortuosi sono molto contorta
Con riferimento a Macaluso si può sempre dire che si capisce da che parte sta e dove vuole andare a parare
Perché questa lezione
Dell'onorevole Macaluso e importante certamente come lo sono state alleata avete ascoltato il Presidente dell'Assemblea che ha fatto un inventario delle questioni aperte avete ascoltato il professore già Rizzo
Che ha parlato della storia dell'autonomia
Lo storico si è occupata egregiamente delle vicende che hanno portato allo Statuto
Ascolterete il professore Guarino
Che è stato avvocato della Regione nei primi conflitto di attribuzione un grandissimo giurista come il professore Baldassarre che è stato anche Presidente dalla Corte Costituzionale in tempi più recente si è anche occupato l'autonomia
Ecco che cosa vi può dare secondo me Macaluso di irripetibile beh mi può dare di risultato di una esperienza fatta sul campo cioè
L'esperienza fatta sul campo della vita politica regionale
Sia come sindacalista negli anni in cui il processo autonomistico prendeva le mosse sia come autorevole dirigente politico
E poi fatta anche fuori dalla Sicilia ma guardando alla Sicilia
Da dirigente di primissimo piano del Partito comunista e da
Direttore dell'unità
Ed è interessante per voi in un certo senso poter avere una rappresentazione Indie di problemi presenti attuali
Che voi vivete con una certa ansia questo clima di grande incertezza che si produce intorno alle cose della politica potendo però avvalervi di una capacità di lettura straordinaria come quella di Macaluso e di una formidabile memoria
Ho avuto modo abbiamo avuto modo di
Sempre per
Riferirci
Al valore all'importanza dalla memoria per capire il presente di discutere negli anni proprio passate bellissimo libro senatore Macaluso cinquanta nel PC
Che vi fa capire bene vi fa capire bene ma anche il ritmo narrativo è molto interessante
Come fu vissuto all'autonomia quali problemi chiudeva e quale problema a Priverno tutto questo io credo che la cosa migliore
Sia far parlare il nostro gradito ospite
Che ringrazio perché devo dire tutte le volte in cui
Ma calo Macaluso si chiede
Di intervenire come Caruso risponde positivamente la Kore dicevo e grata per lui
Uno è molto legato credo a questa Provincia la conosce molto bene
E mi auguro che anche per il futuro tutte le volte in cui la Kore chiama Macaluso risponda
Ma
Io debbo ringraziare il lettore aumento
Che mi dà la possibilità di parlare di
Di questi temi di cui io mi sono occupato
Da sessant'anni
E di parlarne con
Dei
Dei giovani dei ragazzi
E gli studenti
Quindi sono particolarmente dietro che
L'università di di di Enna
Abbia messo in in campo un corso come
Un come queste dell'elezione come queste
Io come ha detto quanto
Vi dirò quale sono i problemi a mio avviso ed autonomia
Cara Regione della Sicilia
Partendo anche dalla mia esperienza io sono stato
Eletto segretario regionale della CGIL siciliana
Proprio nel maggio del mille novecento e quarantasette
Quanto
Avvenivano due avvenimenti
Si apriva l'Assemblea regionale
E c'era stata la strage di Portella della Ginestra proprio in quei giorni
Va al primo congresso regionale della CGIL avevo solo ventitré anni ero giovane come tanti di voi
Sono stato eletto segretario regionale della CGIL perché ero stato segretario
Della Camera del lavoro di
Di Caltanissetta
Poi ho fatto il DPEFR molti anni anche lei sono stato deputato all'Assemblea regionale siciliana
Da cinquantuno sessantatré
E poi ho fatto una vita nazionale
Senza mai scordare mi di essere siciliano
Anche quando
Ho avuto alta dei
Incarichi
E senza mai
Che c'è e guardando sempre
A quelle che sono
I problemi della della Regione della Sicilia
Anche con concerto diciamo così a volte con un certo fastidio
Ma sempre con amore con
Passione
Perché ritengo che la la vicenda storica politica e culturale
Della
Della della Sicilia
è una questione
è una questione nazionale io penso che il resti
Una questione nazionale anche se
Purtroppo
Anche per responsabilità penso delle classi dirigenti
In questi anni si è parlato
Della questione settentrionale come questione
Non la questione si diciamo così meridionale soprattutto
La questione siciliana è stata un po'archiviata e
Diciamo così tenuta dentro le mura della della della Regione stessa
Perché l'autonomia siciliana è stata un'autonomia speciale
Io non farò poi la storia diciamo così della Sicilia le ragioni storiche
Delle primo Parlamento siciliano degli anni diciamo così
Passati prima dell'unità vado subito al dunque
Che riguarda
Il
Quindi le
Mille novecento e quarantatré
Quanto l'esercito alleato sbarca in meno in Sicilia nel luglio del quarantatré
E la Sicilia
Vive
In una vita separati
In Sicilia
Non c'è più lo Stato italiano
C'è un'amministrazione
Americane che si chiama l'ambiguo otto
Che stampa anche
Denaro
Si chiamavano Neamt con libri
è una una moneta una moneta siciliana
Non c'è l'appello non c'erano più le lire cioè dall'amico attendibile
La vita
Questa separazione
Spinge sollecita
A la formazione di un forte movimento separatista
Un movimento separatista
Che è guidato da un canto
Da
Alcuni
Vecchi parlamentare
Il più autorevole era Finocchiaro Aprile che è stato il dirigente massimo di questo
Di o questo movimento separatista
Ma era sostenuto dalle vecchie classi dirigenti siciliano
Monto degli agrari
La grande proprietà terriere a
Il tentativo di riorganizzare la Sicilia
Sulla base di quello che c'era già
E anche un l'insediamento
Della mafia
Io non farò qui la storia che è stata fatta anche da alcuni studiosi disse
Le strutture alleate furono guidate
Da
Mafiosi sicuro americani uscite dal carcere dalle carceri americane lasciamo stare queste
Controversa efficiente
Una cosa è certa questo nessuno a Trieste e sono testimone diciamo così
Che in molti centri e della Sicilia sindaci furono nominati Betti Capri della della finale
Compreso
Villalba
Per una provincia
Mia provincia nella provincia di Caltanissetta dove Sindaco fu nominato il capo della mafia siciliana che era
Allora don Calogero Vizzini
Ma anche a Palermo fu incendiato come come Sindaco
Il Presidente dell'associazione
Degli degli animali
Quindi enti le
Gli Stati Uniti a lei ride lei vede gli angloamericani per riorganizzare nella l'Amministrazione era che la ditta siciliana si affidarono a
Alle vecchie classi dirigenti
Cioè ritenevano che quello che esisteva era appunto questo
Questo personale
E che questo personale era
In grado anche di contenere
Movimenti quindi eversivo
Questo movimento ripeto fu un momento forte anche perché in quegli anni
Quando ci
Comincia a riorganizzarsi che lo Stato italiano
E
I giovani sono chiamati e richiamata le armi per combattere
Insieme agli angloamericani
Ci fu una non delle
Delle vere e proprie insurrezione
Soprattutto nel ragusano
Ci fu la Repubblica di compenso
Che noi giovani che bruciavano le cartelle cartolina rosa
C'era una forma e quindi di insubordinazione
Diciamo al nuovo Stato
Che si intrecciano con
Anche se non erano molto separatisti si intrecciano ma con questa
Con queste forme che in definitiva contestavano lo Stato italiano
E c'è una anche fra nei ceti intellettuale nella borghesia intellettuale entità siciliana
C'era un
Un sentimento forte risentimento
Di
Recuperare una identità della Sicilia
Che nello Stato unitario aveva pian lato Abeba azzerato
Che il fascismo aveva addirittura
Cancellato totalmente
Ecco c'era quindi anche un fermento diciamo così
Da un canto di ridare un'identità
Anche istituzionale alla Sicilia
E dall'altro ha anche di
Di dare alla Sicilia
Diritti che
Erano stati negati dalla
Dallo Stato unità
Contemporaneamente dobbiamo dire
Alle
Movimento separatista
Sì riorganizzata in partiti i partiti nazionali
Il partito più pronto alla riorganizzazione fu la Democrazia Cristiana
Anche se il Partito Comunista aveva una buona forte organizzazione clandestina ma non aveva personale politico
In grado di
Di leggere
Un confronto con me
La realtà siciliana
Invece la democrazia cristiana
Tanto un personale politico che era stato Corbett Luigi Sturzo nel Partito popolare
E tra questi c'era
Al decisione Salvatore al vizio che fu Alto Commissario per la siciliana
L'avvocato Alessi che fu il primo poi il Presidente della Regione
Siciliana
E alcuni parlamentari popolari
E a
è anche vero
Uomini
Che negli anni del fascismo
Ficini alla chiesa
Nell'ambito delle organizzazioni cattoliche
Avevano potuto o avere una certa diciamo corsi di formazione
Politico-culturale
è infatti la prima riunione
Fu tenuta della democrazia cristiana si tenda a Caltanissetta nello studio dell'avvocato
Giuseppe Alessi è Gianni
Ci fu una interessante discussione
Se la Democrazia Cristiana astuzia Anna che era stata una democrazia si precisa che era stato un partito il Partito Popolare di Sturzo un partito autonomista
Un partito molto in Sicilia molto conflittuale con
Lo Stato unitario
E con le forme che qui in Sicilia assumeva lo Stato unitario
Questo partito
In questa prima riunione si discusse se
Il partito democristiano doveva essere un partito
Unitario per l'Unità d'Italia unità
Diciamo voci centralistica
Ho un partita autonomistico o un partito separato separatista
O comunque
Molto federalista
è il Comune ci fu un Gruppo federalista era soprattutto
Legato a Catania a
A Caltagirone proprio nella
Nella patria di di di Sturzo
Del patronato da da Silvio Milazzo che poi avrà un mero ruolo nella vita politica siciliana
Dalla rosa da altri il quale proposero
Che in Sicilia
Doveva svolgersi un referendum per sapere se
Doveva
Rifarsi lo Stato
Unitario o uno Stato federalista totalmente federalista cioè con una
Federali tante contrattata tra la Sicilia e lo Stato italiano
Prevalse invece la via
Di avere indicata dal dice valersi
La via dell'autonomia
E fu il primo partito che
In Sicilia imposto il problema appunto
Di una Sicilia autonomistica gli altri partiti faticare o no a
Ad acquisire questa questa cultura questa realtà c'era molta confusione
C'era anche un parte partiti della sinistra erano molto protesta tali
In Sicilia perdere però nel settembre del quarantaquattro
Arrivo Girolamo ricavo cercherò
Un uomo di grande cultura
Un siciliano che aveva studiato all'università
Di
Di Venezia al Ca'Foscari
Che aveva anche studiato economia quindi
Che era stato però quindici anni perché diciassette anni in carcere perché durante il fascismo un carcere
Però restò molto anche se lui aveva
Lavorato nei giornali
Alle al nord e concorda nell'ordine Nuovo Corneille Gramsci eccetera
Era un uomo molto legato alla Sicilia
L'uomo che conosceva molto bene alla storia della Sicilia e portone Partito Comunista una svolta diciamo così
Una svolta forte
Per la
Dall'autonomia in direzione di andare di di un autonomismo
Lo stesso frecce
Dobbiamo dire Palmiro Togliatti che quando tornò in Italia nel quarantaquattro la prima
Una delle prime risoluzione proprio del quarantaquattro dell'abitazione del Partito comunista fu quella
Per
La
Autonomia della Sicilia
Nel Partito Socialista invece fu molto più travagliato questo processo
Partito socialista era più legato diciamo così a una per
Tradizione più classicista può sembrare strano ma è così
Più legata a una storia diciamo così che vedeva
Più
La banda la battaglia nazionale più che la battaglia con la preoccupazione come
Poi vi dirò la preoccupazione che una
L'autonomia in Sicilia
Poteva ritardare
Le riforme che la nuova in Italia avrebbe
Dato agli lavoratori
I partiti della destra
A destra allora c'era la destra
Monarchica liberale
C'ero solo un piccolo gruppo
Delle luogo qualunque erano tutto forse forse unitari e antica antica e ante autonomiste
In questo clima
Io penso che una un ruolo importante
In quella fase ebbe il movimento contadino
Cioè il movimento contadino
Che era stato
Cancellato dalla
Dal fascismo perché in Sicilia aveva una storia con me i fasci siciliani del mille dalla fine del secolo mille ottocento novantatré novantaquattro
E successivamente con un verbo memento conto di Lino Del
Anche del dopoguerra dal primo dopoguerra
Il movimento contadino riprendere
La lotta per la terra la lotta per la riforma agraria e ed è agevolato del fatto che il primo Governo
Che un di unità che si fa in Italia il ministro Cucullo frecce due decreti importanti
Uno per l'assegnazione delle terre incolte me coltivate all'ecco alle cooperative di contadini poveri e nell'altra per una ripartizione dei prodotti più equa
Nel ai contadini rispetto a quella che era la storia la tradizione Eataly e siciliana che in definitiva non era una mezzadria ma c'era una perse dia
Quindi un grande movimento di contadini si occupano le terre si chiedeva la riforma agraria
In questo clima ecco
Il ventotto dicembre del mille novecentoquarantaquattro
Fu convocata una Consulta regionale che doveva fare lo Statuto di autonomia siciliana fu la prima risposta
Che è fondata al momento separatezza cioè
Ha risposto dell'autonomia
è
Questo questa Consulta lavoro per un anno esatto perché vuole nel dicembre del quarantacinque
Elaborò una proposta di
Di Statuto ma è interessante che è come nei lavori di della Consulta AGEA
Si manifestano quelli che saranno
Le posizioni delle derivare che forse nella nella nella regione
Perché noi abbiamo una cosa strana da un tanto c'era un gruppo alcunché manteneva una posizione centralistica diciamo così
Poi c'era
Un gruppo autonomistico che era quello appunto soprattutto di al decisivo per la Democrazia Cristiana di albanesi e del Partito comunista
C'era un
Una forza che erano enti
Partito Socialista allora rappresentata nella consulta Dambra visse mai avvocato si chiamava Francesco Taormina
Il quale dichiarava invece
Prudenza
Perché temeva appunto che è un un autonomismo forte avrebbe bloccato con le riforme nazionali
Dall'altra parte c'erano invece il gruppo della Destra agraria
Molto forte all'ora
Il quale si batteva invece per un'autonomia
Molto più spinta di quella sostenuta dalla stessa democrazia cristiana
Proprio perché riteneva che
L'autonomia siciliana doveva servire a bloccare quello che veniva chiamata allora il vento del nord cioè
Dopo sulla Resistenza accollava liberazione
Si temeva che l'Italia ci fossero riforme
Sociali dalla riforma agraria le riforme
Le riforme diciamo così incidente nell'economia
Tali
Da
Coinvolgere da stravolgere l'economia semi feudale che c'era in Sicilia e quindi questo gruppo
Propose questi gruppi proposero un'autonomia molto forte molto a
Bortot federalista nel senso che i poteri dovevano essere
Garantire anche incisivi in tutte le materie
Della
Della dell'attività economica e amministrativa prevalse
Quello che poi abbiamo visto che è stato
Lo statuto che affida
Poteri importanti
Decisi una legislazione primaria
Nelle materie fondamentale che sono madri coltura all'industria
Il Leo il turismo la l'amministrazione
Degli enti degli enti locali una parte di istruzione cioè
Un'autonomia forte
Un'autonomia garantita lunga da un'altra Corte per la Sicilia
Senso che c'era una Corte costituzionale formata da tre
Giudici nominati dall'Assemblea siciliane tre giudici nominati
Dalla dal Parlamento con un Presidente scelto di comune accordo che doveva decidere
Sulla costituzionalità delle leggi siciliane
E delle leggi nazionali rispetto allo Statuto e alla
E alla Costituzione
Il
Pende aprile al quarantasette furono convocate le elezioni prima lezione a maggio Gea in quel momento ci furono delle discussione perché
Al Parlamento nazionale
Ugo la Malfa che pure era un regionalista siciliano
E propose di sospendere le lezioni
E di rinviarla dopo l'approvazione della Costituzione
Per coordinare allo Statuto
Con la Costituzione italiana e solo dopo fare l'elezione siciliana
Una proposta che fu respinta
Anche se
Con con molta divisione perché
I socialisti per esempio si astenne ero tutte le altre forse votarono contro quindi fu un vuoto molto contrastato ma prevalse
L'idea appunto di di De Gasperi che allora disse che c'era già una legge e che la legge andava
Rispettata e dibattito nelle
Nell'aprile il brand aprile del quarantasette si tennero le prime elezione
Regionale
Ora io non
Vi farò
Tutta che insomma storica da allora
Ad oggi
Io parto da un punto di vista perché quale il Bilancio
Di questi sessanta
Perché molti giovani io credo
Non sono giovani si interrogano oggi ma da Reggio
Così
L'autonomia è stata
Utile alla Sicilia
è stato un fatto diciamo così che ha
Impreciso
In maniera
Determinante
Nello sviluppo economico sociale civile
Democratico
Per la Sicilia
Questa è la domande
Ora io vorrei partire da da una questione su questo punto a proposito del ruolo che dell'autonomia
Nella prima riunione della Consulta
Il discorso fatto dall'onorevole audizione era
L'Alto Commissario uffici quindi il discorso di insediamento
Nelle altre cose disse una cosa che
A me mi ha sempre colpito perché
Io penso che quello era il nodo dell'autonomia
Cioè lui disse
Badate che lo Stato italiano non ci ha mai consentito un
Il sorgere di una classe dirigente politica
All'Argot respiro e allarga basse popolare
Cioè
Il problema era il problema della classe dirigente
Lui
Del resto c'erano state tante analisi del fatto che
Le vecchie classi dirigenti siciliane
Avevano fatto un compromesso facevano un compromesso
Con
Le classi dirigenti nazionali e con
E
Le forze TG cinque
Dal nord
C'era uno scambio
Con me i dazi sul grano soprattutto
E
In definitiva anche se la Sicilia ha avuto
Presidente della Regione da del ruderi a Vittorio Emanuele Orlando e quindi una classe dirigente diciamo così che ha guidato il Paese
La verità è che
La
Le classi dirigenti siciliana la vecchia classe dirigente siciliana aveva stabilito
Aveva realizzato un un compromesso che era un compromesso economico sociale e politico
Che lo Stato unitario in definitiva manteneva manteneva gli equilibri sociali eccetera e adesso fino al fascismo
La Sicilia avuto qua un regime
E
Sociale
Sai riferita alle
CGIE c'era ancora
Del mille novecento quarantatré c'era ancora il freddo
Il cappello
Ciononostante
Contratti i se il rifiuto anni con
Con dei i contadini una grande arretratezza la sulle culture estensive
A a grano
O a
Senza
Di giuramenti diciamo così radicali nella nella sia dei nei patti
Nei patti agraria sia nella
Nella
Riorganizzazione dell'agricoltura tranne
Alcune isole come quelle che c'erano negli agrumeti alla Provincia di Catania o di Siracusa
Ebbene
Se così stanno le cose
Noi la domanda che dobbiamo anche
Comunque ci ecco io per questo
Lo dico sono anche molto critico su quello che
è avvenuto
Ecco la
Sicilia ha espresso una nuova classe dirigente
Perché
Quei sei essenziale ai fini del Governo non c'è Governo senza classi dirigenti
Perché si tratta di un Governo all'Aula l'autonomia Colcera quello Statuto così come anche
E come ha ricordato il professor vanto incompleto come è stato definito M
Un uno Statuto che affida un Governo diciamo così al Paese
E soprattutto siccome era stata con la riforma soprattutto con la riforma agraria e con i rivolgimenti sociali che ci sono stati nel dopoguerra
Era stata
Abbattuta la
Dalla vecchia classe baronale in Sicilia c'era una nuova classe dirigente in Sicilia
A quella soci sicché si sostituisse
Alla classe alla classe baronale questa è la domanda
Perché
Infatti dopo diciamo così
Lontano da della
Rotta contadina dopo la riforma agraria
Approvata dall'Assemblea regionale nel mille novecentocinquanta
Dopo collo le la primario organizzazione dello Stato due attraverso la Regione
E i primi interventi anche dello Stato perché
La
Lo Statuto siciliano
Ha
Una parte diciamo che
Vecchio Enrico La Loggia chiamava
Riparatore senso con l'articolo trentotto lo Stato deve versare
Una quota ogni anno tale
Da
Incidere
Negli redditi da lavoro che bisogna portare al livello del del nome
Quindi una prima fase diciamo così dell'autonomia
Ma io ecco perché l'asse diligente penso
Che bisogna ricordarsi
Io intendo soprattutto al fatto se alla classe dirigente agraria baronale
Si sostituiva una classe dirigente
Borghezio
Frutto dello sviluppo industriale
Come c'era stata in altre parti d'Italia
E quindi a una classe politica
Che Aversa ecco attraverso
Lo sviluppo della classe operaia da una parte lo sviluppo della borghesia imprenditoriale
Ha messo una visione diciamo così dei problemi più europea
è una capacità
Di competere di andare avanti per portare la Sicilia a livello
Delle altre Regioni
Italiani
Ebbene io penso che questo che questo compito l'autonomia
Non l'abbia le cartelle delle delle forze politiche egiziani non l'abbiano preannunciato
Questo è il punto credito
Perché
Dicevo dopo la lo puntata agraria c'è stato il tentativo
Di fare in Sicilia una legge
Di industrializzazione ettaro tenda a favorire lo sviluppo di un'industria siciliano
E lo sviluppo di una borghesia quindi siciliana
Con un disegno
Disegno appunto era quello
Non di separarsi dalla grande industria mi abbia dato Gabriele però
Una sua forza
Autonoma diciamo così di una classe dirigente dovrà in classe dirigente siciliana quali sono
Ne ha
Non passò
Non posso
E la cosiddetta Operazione Milazzo del mille novecento e cinquantotto aveva questo senso
Non a caso
Quel quelle quel boom quel movimento fu animato dalla
Da un gruppo di industriale anche dalla suggerito custodia
Il quale volevano appunto delle leggi che consentissero uno sviluppo dell'industria siciliana e fu
Sostenuta dalle
Dal Bonivento sindacale di allora e della sinistra dall'ora
Quella delle leggi
Quella legge e soprattutto una politica
Una politica di servizi
Una politica di strutture di strutture civili
Perché non era solo fare le industrie
Perché è uno sviluppo industriale
E possibile se ci sono
Le strutture
Civili che in grado di di reggere
Auto autonomamente uno sviluppo uno sviluppo industriale
Bene io
Ritengo che questa
Che questa diciamo così possibilità
Fu sconfitta
Fu sconfitta e
La Sicilia ecco questa è la mia personale opinione
Sconfitta questa questo disegno cioè disegno di uno sviluppo dell'industria
Quindi del turismo di un'attività diciamo così che desse alla Sicilia un volto che non è più quella
Agrario
Ne
Con solo con pezzi con pezzetti di industria
Cosa abbiamo avuto in Sicilia ecco questo va penso
Che c'è stata soprattutto una attività sollecitata sostenuta
Dalla spesa pubblica
è nata una babele cresciuto una borghesia diciamo così
Che
Si è
Molto diciamo così nutrita
Dalla dalla spesa pubblica
E questa borghesia in questa questa borghesia
Anche avuto anche meno un ruolo importante perché
Non è stata solo improduttiva e c'è stata ma anche una parte produttiva del resto io penso che la parte più importante
Che di questo di questo di questi interventi
Le abbiamo verificate nell'agricoltura
Perché è oggi
Grazie alla riforma agraria e grazie a questi interventi io penso
Che il comparto siciliano dell'agricoltura si è
Io ho organizzato sulla base di un'agricoltura moderna
Non solo quindi
Colga volume ma con
Con le serre con due con me i vini con
Un'attività che un'attività moderna
Cioè un processo di modernizzazione nella
Delle campagne dell'agricoltura dell'agricoltura siciliana
E invece questo non è avvenuto nelle
Nelle città
Perché anche per una deficienza culturale
Io non so le cose che vi ha detto già Rizzo
Ma funge Rizzo stesso ad aprire una discussione con un suo libro
Sulla
Sul ruolo delle città
E cioè
Un movimento in Sicilia anche della sinistra
Comunico anche al autocriticamente che aveva puntato essenzialmente sulle campagne come Neva
Per il rinnovamento
E aveva invece ignorato o comunque non colto dal proprio dal punto di vista anche culturale
Il
Ruolo delle
Delle città teniamo conto che in Sicilia
Arte CL la città e le grandi città
Palermo Catania
E Messina noi abbiamo poi
E
Città
Di cinquanta sessanta settanta ottanta mila abitanti diffusi tutta
In tutta la Sicilia c'è un libro di pittori invece le cento città
Ma lecita trova
Abbassala a vittoria tale aerei sono grandi centri
Bene qual è stato il ruolo di queste città
Nella vicenda politica ed economica e sociale
Della della Sicilia mentre era chiaro diciamo così come
La riforma agraria il movimento contadino incideva nella nelle nella modifica dei rapporti sociali
E quindi anche dalla formazione di una nuova classe dirigente
In città invece c'è stata diciamo così non c'è stata una guida perché non c'era un'idea della città
E come se queste città poi
Fossero volute
Con un movimento non
Non non guidatore e non colto non contornate non guidato per cui c'è stata dal grande ventata
Dalla
Dell'edilizia
Del
Occupazione del suolo e dei suoli pubblici e l'intervento
Pubblico non solo
Per le strade o per l'autostrada ma anche per l'edilizia e noi abbiamo avuto
Una una crescita delle città
Importante importante
E tuttavia senza
Dare ad esse un un ruolo complessivo per
Dare alla Sicilia un nuovo un uomo un uomo colto
Ecco io ritengo che questa
Questa questione oggi noi paghiamo
Prendiamo il fatto
Che
Non avendo
Avuto una una
Un disegno alcun disegno dalla Regione e con la Regione
Diranno e di guardare
A a accusa a che tipo di sviluppo potevano dare appunto questa
Queste città e il raccordo in rapporto alla modifica
Dal tra città e campagna perché
Essendo stato una modifica radicale di quello che era il ruolo delle campagne fibra
Agli anni quarantaquattro quaranta cioè fino agli anni Cinquanta quello che oggi e il ruolo
Rispetto alle città e quello che oggi e il ruolo delle città rispetto
Amleto
Alle campagne
Ecco io
Vedo
Anche una decadenza
Della vita politica e della Regione a questo punto di vista
è anche scusate anche del personale politico io mi chiedo perché
Nei
La prima Assemblea nella secondo la tesi citarlo che abbiamo avuto un personale politico migrante forza
E anche la presenza di un uomo né lettura devo mani che avevano un un ruolo nella società via via abbiamo avuto un impoverimento della vita della Regione
Un impoverimento delle classi delle classi dirigenti e
La la mia opinione è che oggi l'autonomia si soffre
Appunto del fatto che i
In Sicilia non si è formata appunto non è stata costruita non è e mensa
Una nuova classe dirigente
E allora cosa fare ecco questa è la questione perché oggi ci pongono nuovi problemi che sono quelle
Accennati dal professor tanto
Cioè noi abbiamo avuto
Abbiamo
Lo Stato italiano
Nel mille novecentosettantasei fecero le Regioni
A statuto ordinario
Quindi questo Stato però
Non è stata e diventa il nome non è stato ne è uno Stato regionalista
Federalista né più uno Stato unitario è stato un ibrido
Quando si fecero le Regioni
Si disse che bisognava
Si fa chiamare le Regioni
Per abolire anche
Le Province
E del resto lo Statuto siciliano prevedeva l'abolizione delle province
E la formazione invece di consorzi di comuni
Per interessi
Per interessi comune
Come quelli che per esempio qui reggono
Reggono una università
Io considero importante nel centro della della della della Sicilia con il concorso degli enti locali
E cioè
Vedere quali erano i problemi il problema
Del tre per
Dei servizi della
Delle sculture culturale delle strutture civili e consorziare comuni il rapporto e il ragione di questi
Interessi dedicati ai cittadini
Noi abbiamo mantenuto l'assenso lo stesso apparato centrale
In più ci sono state la burocratizzazione delle Regioni dunque Province comune
E
Anche enti intermedi per cui oggi
C'è una forte polemica su costo della politica sul costo dello Stato degli apparati dello Stato
E l'autonomia quindi appare
Come qualcosa di pesante
Di costo un solo rispetto a quelli che sono le esigenze delle dei cittadini
E in effetti
Eccoci
E così noi abbiamo avuto
Una
Un in cinque anni di vento burocratico
Delle delle Regioni delle Province dei Comuni
E invece la spesa
Pubblica che avrebbe dovuto essere indirizzata verso l'iniziativa appunto
Sono quelle delle strutture
Civili
Delle attività
Distruzione di cultura come appunto è questa università
Noi abbiamo avuto invece una distorsione della spesa perché da un ebbe ad alto impatto sono Ciciliano
è un fatto nazionale di questo aspetto il quale non ha saputo scegliere una strada
E ancora oggi punto
Quando si parla del
Federalismo fiscale come diceva il Professor andò cioè un federalismo in buie l'autonomia è
Pagata diciamo così dai cittadini cittadini che vogliono quindi c'è una corresponsabilità non è parte uno Stato che pagava a a piè di lista come si dice le specie del Regione una corresponsabilità
Cioè la Regione
Piglia le imposte e decide
Gli investimenti e quindi i cittadini debbono sapere
Essendo
Che quello che pagano a quello che ricevono
Il rischio quale
La
Diciamo così il Bilancio da da fare
E tuttavia in questo quadro ecco
Io penso però
Che è una classe dirigente responsabile
Non può pensare
Che il Mezzogiorno che storicamente è stato
Tenuto nelle concezione che sappiamo
Posso solo
Governare sia attraverso queste forme di autonomia che debbono essere
E cioè la domanda che dobbiamo porci è questa nel momento in cui
Si dovesse andare verso il federalismo fiscale quindi come
Ricorda vanto noi avremo tutte le Regione a a Statuto speciale
Qual è il ruolo dello Stato in questo caso ecco queste
Il ruolo dello Stato dove lo Stato unitario quale deve essere il ruolo di uno Stato unitario
Se
Deve prevalere
L'idea ma di Bossi
L'idea
Delle dove benissimo
Che ha avuto ha avuto che ha dato ha dato e quindi
Ormai
Si arrangiamo come se la storia non non contasse più nulla
O ci deve essere
Un
Federalismo non autonomismo
Tale che
Nonne
Cancelli diciamo un così
Quelle che sono quella che alcuni chiamano la solidarietà io chiamo in maniera diversa io chiamo proprio in ruolo democratico di Aosta
Il ruolo democratico dello Stato
Deve essere quello di aprire
Presente
Dischi libri e la necessità di gruppo un riequilibrio se vuole essere uno Stato nazionale
Nel quadro dell'Europa
E non a caso anche qui
Noi abbiamo i contributi europei che sono stati usati coraggio stati usati pensando appunto che anche dall'Europa
C'è una politica di riequilibrio delle zone cosiddette svantaggiate
E sei questa politica deve essere appunto solo con una visione appunto
Riduttivo a mio avviso
Del
Di interventi su zone su zone svantaggiate oltre ad essere con una visione politica
Che attiene anche
Alla identità e il ruolo
Delle
Delle Regioni
Perché io
Ritengo preferisco
Che l'autonomia siciliana
Non ha solo come appunto pensava il vecchio Enrico La Loggia
Una funzione riparatrice
E cioè voi dovete darci
Quello che non c'avete tanto nella storia unitaria
E quindi riparare i torti economici che avverte che aumenta tanto
Io penso
Ancora
Che la storia della Sicilia
La storia perché la storia
Conta
Nella memoria
Conta nella formazione nella dello spirito pubblico
Che la Sicilia
A
Ragione come appunto anche alla Sardegna
Di un'autonomia che
In un certo senso
Deve definisce anche la sua identità
Sono buono desse
La anche anche la sua cultura che non è la separazione questo punto come abbiamo sempre ed eletto che è appunto questo queste identità
Diciamo procede alla della Sicilia e su questo suo modo di esprimersi anche
Nell'unità nazionale attraverso
Attraverso l'autonomia quindi io sono
Dell'opinione che essendo una revisione dello Statuto
Per rispondere alle domande
Che faceva il Rettore
Sì è una revisione dello Statuto
So che si lavora a una revisione dello Statuto
C'è da fare io sono per
Andare approcci sia anche di semplificazione
Perché badate che la questione
Della crisi diciamo così che il cui soffre oggi alla Sicilia
Questo appesantimento burocratico
C'è una responsabilità dei siciliani una nostra per rispondere
Il modo come abbiamo organizzato appunto la Regione perché non basta volere l'autonomia
Quanto tu hai l'autonomia India le responsabilità
Le responsabilità di fronte al popolo siciliano e anche di fronte alla nazione
Per cui
La Sicilia non può essere diciamo così
Forme che sappiamo come
Disegnata sempre perché
C'è un sistema mafioso dominante è una spesa pubblica dilagante e mortificante
No io penso che
Bisogna fare in modo ecco quest'
Io penso che sia affidata proprio voi a alle nuove generazioni
Certo non
Non più alla media
Di dare alla Sicilia un'altra immagine appunto
Del di un'autonomia molto semplificata e molto forte
Perché la semplificazione porterà ha una forza
Ha una
A una spesa pubblica
Essenziale è rivolto essenzialmente appunto ai cittadini
E nello stesso tempo una capacità appunto di dialogo
Di confronto
Con
Non solo con le altre Regioni kolossal atto che ci dica l'autorità che viene appunto dalla capacità
Di essere
Con la riforma qualcosa di diverso di quello che
Non solo nell'immaginario è stato proiettato ma in quello che anche nella realtà che noi vediamo se l'autonomia se le nuove generazione daranno questa
Questo slancio all'autonomia io penso
Che l'autonomia siciliana può riterrà vere un ruolo grande grazie
Ma io ringrazio il senatore Macaluso per le cose che ci ha detto
Per la approfondita dinamica storica degli istituti autonomistici che dia
Rappresentato
Per
Conclusioni che secondo me possono riempire un'intera agenda politica perché quando si parla di semplificazione della pubblica amministrazione
Si parla nel modo più corretto di diritti
Con riferimento soprattutto alla promozione di una cultura di diritti che l'esattamente il contrario dalla cultura dei favori che richiede un'amministrazione che compulsata dia delle risposte
E questa è una rivoluzione che non bisogna necessariamente organizzare da Roma ma che si può organizzare dal basso ora non so dato il carattere della lezione magistrale se ci sono delle domande che volete rivolgere al senatore Macaluso
Mi sembra che
Come dire l'indagine
Delle questioni qui compiuta sia molto chiaro però se c'è qualche domanda son certo che Macaluso la ben lieto di rispondere
Non c'è nessuno
E allora
Credo di interpretare i vostri sentimenti ringraziando il senatore Macaluso per questa presenza
Soprattutto per il grande contributo che ha dato alla riuscita di questo ciclo di lezioni magistrato