Tra gli argomenti discussi: Diffamazione, Facci, Giornalisti, Petruccioli, Politica, Privatizzazioni, Psicologia, Rai, Santoro, Servizi Pubblici, Televisione.
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Rubrica
Dibattito
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psicoterapeuta
Il Presidente della RAI Claudio Petruccioli pubblicato su Repubblica di venerdì nove novembre un lungo articolo che sembrava tutto impegnato a dimostrare la piena libertà
Assicurata secondo lui dalla RAI al dissenso dei suoi dipendenti e dei suoi ospiti che però paradossalmente
Si condanna ma in realtà già col titolo la mia RAI e la chiusura a smentire i nobili intenti proclamati nel testo la mia RAI scrive Petruccioli
E così facendo ci Miotto involontariamente arrechino che come diceva Goldoni si complessa ridendo
Perché non ce lo dello scandalo cinquanta male della RAI sta tutto qui del fatto cioè che i personaggi di partito e di regime insediati nelle poltrone dirigenziali della radiotelevisione di Stato dai rispettivi padrini politici
Hanno sempre considerato la RAI non è un servizio pubblico
Che deve rispondere ai bisogni alle valutazioni della gente nonché ai propri obblighi istituzionali
Ma la proprietà personale di qui devono rendere conto solo i loro padroni del palazzo o come andando a dire all'intramontabile Vespa tra loro azionista di riferimento cioè al partito neo partitino
Che gli aveva spiazzati sulla loro poltrone
Come ormai tutti sanno Petruccioli aveva scritto e sull'articolo piazzando lo fulmineamente sulla prima pagina di Repubblica per giustificare la tragicomica esclusione di Filippo Facci dal programma di Santoro Annozero
Che era andato in onda nascere al primario per denunciare la vergogna delle eppure opinioni in RAI e dalla quale pace era stato indicato dallo stesso Santoro ma qual era la colpa imperdonabile difatti
Ed è quella di aver pubblicato mercoledì e poi novembre sul giornale di Milano concorsi detto intitolarlo se ben ricordo un'idea chiudere la RAI e che cosa diceva facili così efferato nessun cosiddette
Si è reso stante quello che tutti sanno e cioè che la RAI violando sistematicamente degli obblighi statutari della sua specie la legge istitutiva
Che le impongono in quanto servizio pubblico di assicurare un informazione imparziale e completa
Ebbene il potere programmi culturali e formativi dal Trivello ha fornito e fornisce un'informazione incompleta e imparziale e si è ridotta a scimmiottare i programmi DCR come si dice cioè teche Curia lustrini
Nelle prime quali delle televisioni commerciali
E pace concludeva sostenendo che la RAI poteva essere chiusa affidandone i servizi a una radio televisione privata
E anche in questo caso mi sembra che proprio Radio Radicale spia da lungo tempo dimostrare che un'emittente privata con costi enormemente minori
Può assicurare un informazione politica recata dal tutti per la sua imparzialità e completezza
è vero pagine soccorsi vetta politica polemico reclamano la RAI ad una cloaca ma tutti sappiamo che il linguaggio polemico comporta spesso metafore audaci
E poi sul piano morale non esporsi disgustoso il comportamento di chi calpesta da mezzo secolo gli obblighi statutari dell'organizzazione affidati alle sue cure soffocando la vita democratica del dibattito politico culturale del nostro Paese
E riservando solo ai propri padrini e agli amici dei padrini accesso al massimo strumento di popolarità e divulgazione
Pareri favorevoli da vicino l'indignata rosa con cui il Presidente della RAI ha preteso di giustificare l'esclusione di pace
Petruccioli sostiene che la RAI non poteva accettare la presenza di farci e il programma di Santoro in quanto
La dirigenza lo aveva querelato pregiudichi da lui espresse nel famoso cosiddetto
è un ragionamento risibile al contrario proprio invitando farci là dove la RAI avrebbe potuto smentire le sue accuse di arroganza così come proprio escludendolo le a conferma anche
Il nocciolo della mentalità di Petruccioli come di tanti altri dirigenti RAI del passato emerge secondo me comunque
In una frase solennemente esibita al centro del suo articolo il servizio pubblico gli scrive secondo me deve assumersi la responsabilità di valutare se è un punto di vista è una sensibilità
Esprimono qualcosa di effettivamente precedente nella Bari gambissima gamma che la società e le oppure ci squaderna è nota avanti e se sono utili anche ignori condivida per capire qualcosa di più
Capita l'antifona amici spetta ai dirigenti RAI decidere naturalmente con la loro ben nota imparzialità
Se qualche idea può aiutare il popolo bue cioè noi a capire qualcosa di più o se invece
E sia pur solo sprofondare lo ancora di più nelle tenebre di una ignoranza
Non ancora illuminata dalla luce abbagliante del marxismo e del clericalismo
A quei da sempre si abbronza noi dirigenti RAI e il loro Caterini
Così per esempio che in un Paese dove si e no all'otto per cento della popolazione frequenta le chiese e dove la sinistra marxista e non ha mai raccolto per un terzo dei consensi elettorali
I dirigenti della RAI hanno deciso per il nostro bene naturalmente
Che le idee laiche i loro promotori radicali e non radicali oppure letteralmente colpe della Chiesa nell'esplosione demografica e nei suoi io però circolari rimane guerre migrazioni disperante non doveva non vai essere presentati al pubblico e che mentre agli orrori nazifascisti
Dovevano essere illustrati e rese creati apre anche a scena
Gli orrori del comunismo molto più spesi per dimensione di impresa diffusione durante dovevano essere o placati e minimizzati
Salvare la faccia gli ammanchi padrini della dirigenza RAI che per decenni li avevano esaltati o sottaciuti insomma
Benché il presidente di turno continuerà a parlare della RAI come di Cosa nostra non ci sarà la speranza per la democrazia autentica in Italia
Una possibile risposta a questo cruciale problema dell'informazione a molti altri presentata nel libro di Pier Paolo Segneri la Rosa nel pugno che sarà discusso oggi alle diciotto
Nella sede della Fondazione Luigi Einaudi largo dei Fiorentini uno a Roma
Interverranno oltre a me Enrico Buemi pertanto della Rosa nel Pugno subì
Pier Paolo Segneri cioè l'autore
E Gianfranco Spadaccia già parlamentare della Repubblica voterà all'incontro Camilla nata giornalistica RAI grandi amicizie che noi ci sentiamo venerdì mattina verso le nove
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