La difesa degli interessi nazionali in un sistema globale multipolare

Ecco
Ecco
Allora
Come presidente di Mediocredito centrale
Sono
Molto lieto
Di dare il benvenuto
Al
L'Istituto Affari internazionali
Viene ospitati oggi per un convegno che mi sembra molto importante
Anzitutto vorrei sottolineare che Mediocredito Centrale presente anche con suo vicepresidente l'ambasciatore San Leo con
Il dottor Carretta e l'amministratore delegato
Il tema
Del convegno io penso affascinante
Latronico illustreranno
Nel modo concio
Ma
Diciamo che come cittadino
Constato che
è un tema
Sul quale vi sono state molte virate
In questi ultimi anni
L'Italia
Fa parte della Comunità europea che naturalmente pone dei vincoli molto precisi inoltre
C'è la globalizzazione
E
Allora
Tutto aperto
Poi
Qualcuno affaccia ipotesi protezionistica perché a un determinato mercato spaventa
Poi bisogna difendere gli interessi sul piano organizzativo delle imprese
E le imprese
Necessitano di una
Efficienza organizzativa si parla della globalizzazione ma poi vediamo che ogni Regione
A uffici di rappresentanza molto belli e forse non sempre coordinati tra loro all'estero
Insomma
La questione mi sembra a testa d'altra parte
Sia come cittadino che come presidente di banca constato che soprattutto i Paesi europei difendono moltissimo gli interessi nazionali
Probabilmente salvo l'Inghilterra che ha scelto di essere
Voglio dire è una una piazza veramente globale che apre le porte a tutti indistintamente
Vi sono Paesi europei e anche molto sviluppati
Che sono strenui difensori dei loro interessi e di degli interessi delle loro imprese anche della nazionalità dell'impresa in questo
Credo che tutti i giorni lo constatiamo e d'altra parte poi ci sono delle regole che appunto la Comunità europea e
La globalizzazione di per sè con tutte le istituzioni la quale
Che di questo argomento si occupa si occupano
Poiché
Sappiamo che ci sono argomenti come per esempio quello dell'energia che in questo momento in Italia e all'ordine del giorno
Che fanno sì che bisogna che da una parte si tengano presente gli interessi nazionali e dall'altra
Si abbia una collaborazione internazionale così efficiente da far sì che gli interessi nazionali vengono tutelati nel migliore dei modi anche attraverso la collaborazione internazionale
Insomma è un argomento controverso in cui ciascuno vuole
Vuole è facile
Individuare gli obiettivi ma il modo attraverso i quali questi obiettivi possano essere conseguiti
Non sono così facilmente identificabili e forse
Ci sono delle soluzioni che hanno poi delle controindicazioni ecco perché mi sembra anche
L'importanza di questo argomento sia grande sia attuale
Noi abbiamo bisogno da una parte che i cittadini italiani
Abbiano i migliori prodotti migliori servizi ai presidi Nori
E nello stesso tempo abbiamo bisogno che le nostre imprese abbiano spazi a livello nazionale ed internazionale
Ecco io ringrazio
Per il lavoro che
Sarà fatto e speriamo che
Escano delle idee delle proposte che consentano
Di migliorare
La società nel mondo la società in Europa ma
Per quanto ci riguarda occupandoci del particolare anche la società soprattutto nel nostro Paese grazie infine
Grazie Presidente totalmente allegazione intorno soprattutto per il fatto che siamo questo bel luogo a dibattere un tema importante ospitalità veramente mo'
Molto gradita
Allora il tema di oggi sul
Questa iniziativa dell'Istituto Affari internazionali
è un tema che ci
Riguarda costantemente in maniera
Pressante crescente perché quello della riuscire a inserire in un sistema globale numero crescente di polarità
Quelli che sono gli interessi nazionali noi lo verifichiamo tutti i giorni in campo economico in campo politico un'impresa ardua
Qualche volta addirittura interesse nazionale è letto a una lettura
Almeno parzialmente negativa mentre parlare di quadro multilaterale no ha un suono estremamente virtuoso e se è difficile portare avanti gli interessi nazionali in un quadro
Multilaterale occorre anche capire in che modo effettivamente sviluppare quadro multilaterale molte volte più un'etichetta che non è una realtà allora a questa
Questa articolazione particolarmente difficile
La
Il pomeriggio si svolge su sostanzialmente tre momenti prima di tutto la presentazione
Da parte di Paolo Guerrieri che vicepresidente dello IAI dell'ente l'undicesimo rapporto prova l'Outlook
Il cui titolo come sapete prospettive dell'economia globale e ruolo delle aree emergenti poi su le considerazioni che Paolo che devi farà avremmo primo panel di discussione
E quindi successivamente una seconda tavola rotonda che
Voi vedete curiosamente inserito tavola rotonda fare internazionale nel programma per gli affari internazionali e
Ne abbiamo voluto so solamente richiamare l'attenzione sul fatto che esiste da circa un anno e mezzo una rivista on line
Che
Patrocinata dall'Istituto Affari Internazionali supportato dalla Compagnia di San Paolo una rivista di politica ed economia internazionale una lista on line cui titolo proprio fare internazionali quindi Rizzo eccetera eccolo lì
Che vi invitiamo a leggere che invitiamo a
Che criticare eventualmente dare suggerimenti sono una rivista alla quale teniamo teniamo particolarmente quindi direi di non
Vengano ritardare la presentazione di Paolo Guerrieri sul solo undicesimo rapporto prova l'Outlook prego
Grazie molte e
Permettetemi innanzitutto di ringraziare
Nome dell'Istituto Affari internazionali tutti voi innanzitutto per la vostra partecipazione
A questo incontro di ringraziare
L'UniCredit Group il Mediocredito centrale nella persona del presidente Carraro che ora indirizzato
Il suo benvenuto a questo incontro il dottor Lugaresi per l'ospitalità e il sostegno che
Hanno voluto offrire allo svolgimento di questa iniziativa
Il mio compito e presentare appunto il rapporto di quest'anno del del lo va l'auto blu loro farò cercando naturalmente brevemente di illustrarne
Quali sono stati gli obiettivi e soprattutto alcuni risultati del lavoro di ricerca che abbiamo svolto
Lasciatemi ricordare che
Questo rapporto giunto ormai alla sua undicesima edizione
E ha cercato di mantenere comunque quella che è stata la la l'originaria ispirazione la configurazione di questo di questo esercizio che
Nasce da questo foro di analisi e di discussione sulle politiche di internazionalizzazione in più generale sulla politica economica estera
Che
Nato da un'idea
Di Cesare Merlini
Presidente dello IAI
Di allora
Di fare un lavoro non solo lo Iaiche analizza ma in qualche modo Loya e che analizza insieme a un gruppo di imprese a un gruppo quindi di operatori nel campo del l'economia della politica internazionale per cui il mio grazie va innanzitutto a questi
Partecipanti che anche quest'anno hanno dato fattivo contributo così come devo dire
è stato anche in altre edizioni del passato
Il Rapporto di quest'anno in estrema sintesi
In parte da una constatazione quello del fatto che si sta consolidando questo assetto
Multipolare dell'economia globale perché si moltiplicano i centri gli attori i centri di potere e gli attori in essa presenti
Le sorti quindi della dell'economia globale la crescita la stabilità di tendono sempre di più da aree da Paesi che non ne fanno parte del gruppo tradizionale delle economie più sviluppate
Il futuro tuttavia di questo sistema globale tutt'altro che scontato
Perché in qualche modo ci appare e appare venato da non poche incertezze economiche e soprattutto rischi
Geopolitici che mi minacciano già oggi gli equilibri e quindi in qualche modo
Né influenzano le prospettive
Ecco in questo quadro
Naturalmente il rapporto e si è occupato anche del tema del rilancio di come
Il rilancio della collocazione internazionale del del sistema Paese Italia dell'economia italiana possa in qualche modo
Essere concepito e questo secondo noi e deve in qualche modo avvenire come in parte sta avvenendo ma non certamente nella intensità e nella diciamo qualità che ospiteremo
Deve avvenire attraverso questi due pilastri da un lato questa rafforzamento di una capacità di partecipare a queste ristrutturazioni in corso l'economia globale
Entrare a far parte di questa rete globale che ormai è un luogo dove sempre di più si svolgono
La competizione e killer le attività economiche a livello internazionale dall'altro tuttavia contribuire a costruire o in qualche modo a rafforzare questo sistema di regole
Che sia in grado di assicurare una maggiore
Copre adunanza a livello globale una governabilità che
Palese oggi
Fa difetto a questo sistema ecco questo è un po'tema generale e qui naturalmente io adesso mi limiterò molto brevemente a riprendere alcuni alcuni spunti
E si parte naturalmente nel rapporto dalla lunga fase di ripresa che ha caratterizzato l'economia mondiale la vediamo in questo grafico
L'economia mondiale cresce da cinque anni a tassi superiori al trenta medio
Questo periodo di crescita e così intense e così lungo che dobbiamo ritornare agli anni Settanta per trovare qualcosa di analogo quindi è un buon ma in atto nell'economia mondiale
Ed è in qualche modo una fase di forte espansione che riguarda sia il commercio mondiale perché
E molto strettamente correlato all'andamento
Della produzione mondiale e sia
Di investimenti internazionali investimenti soprattutto di reti internazionali
Che anche si vivono ciclicamente delle fasi ma in questa fase hanno trovato una loro un loro consenso consolidamento
Ora le attese predominanti oggi sono che questa fase di crescita
Possa proseguire anche il prossimo anno
Quindi per il due nulla due mila otto si pensa a un rallentamento ma con un tasso di crescita che dovrebbe rimanere intorno al
Quattro virgola cinque quattro virgola sei per cento
Questo scenario però come sappiamo è gravato sempre di più da un insieme di fattori di crisi questi fattori di crisi sono innanzitutto la brusca frenata
Che in atto negli Stati Uniti
Sono
La necessità
Di finanziare verremmo stratosferico deficit della bilancia decorre in l'americana lo vediamo in questo grafico come nel tempo soprattutto a partire dall'inizio degli anni Novanta questo disavanzo sia cresciuto
Si può dire che
Quest'anno
Si pensa in qualche modo ha una sua prima graduale correzione tuttavia questa correzione non impedirà che anche quest'anno
L'ammontare totale di questo disavanzo supererà i settecento miliardi di dollari l'incidenza sul prodotto interno lordo americano è stimabile intorno al cinque virgola quattro per cento
Questo naturalmente provoca come sappiamo problemi di finanziamento problemi per quanto riguarda l'andamento dei tassi di cambio soprattutto problemi di quanto riguarda
L'andamento del tasso di cambio del dollaro alla sola svalutazione il terzo fattore di rischi ove ovviamente il prezzo del petrolio ormai
Diciamo danza intorno a questi cento dollari al barile una soglia che sembrava in qualche maniera diciamo una una soglia di crisi estrema e quello che si teme come
In un capitolo del del del rapporto viene analizzato questa soglia in realtà potrebbe addirittura essere superata e anche abbondantemente sì ad esempio
Si producessero in qualche modo crisi in uno dei tanti focolai in qualche modo di instabilità che caratterizzano il quadro geostrategico e qui naturalmente l'area del Medioriente
Ma come si può vedere lo scenario di base è uno scenario ottimistico ma che continua a ritenere ormai prezzi del petrolio stabilmente ancorati su livelli intorno
Ai
Settanta ottanta
Dollari al barile come prezzo medio natura naturalmente
Però dicevo la ripresa mondiale soprattutto oggi legata a ciò che succederà
Nell'economia americana che ha rappresentato come sappiamo l'epicentro poi della crisi finanziaria
Il lo scenario che ha ritenuto in qualche modo ad oggi più probabile e quello che possiamo definire di un atterraggio morbido
L'economia americana rallenterà sensibilmente ma di rimarrà intorno a uno virgola cinque per cento del tasso di un tasso di crescita quindi
Dimezzato sì più che dimezzata si rispetto
Alla media diciamo degli anni ma comunque in grado di mantenere in qualche modo una situazione di crescita positiva
Questo scenario consentirebbe ovviamente al resto del mondo di mantenere un ritmo di espansione che è quello che abbiamo visto
Tuttavia questo scenario di atterraggio morbido e uno dei due possibili perché l'altro che è quello con ripercussioni molto più negative
E
Oggi ritenuto meno probabile ma sta crescendo come possibilità le probabilità di questo più positivo sono oggi intorno al sessanta per cento
Lo scenario più negativo che è uno scenario di azzeramento della crescita in America che significherebbe diciamo praticamente una situazione di recessione di fatto se non di
Nominale
Era intorno al venti per cento qualche mese fa è salito oggi al quaranta per cento quindi questo è oggi la la
Il modo come si ripartiscono
Diciamo le visioni per quanto riguarda il futuro dell'economia americana naturalmente tutto dipenderà come sappiamo dall'evoluzione del mercato immobiliare ma soprattutto da quale effetto di contaminazione
Si avrà dal mercato immobiliare sul mercato poi
Reale in particolare sull'andamento dei consumi negli Stati Uniti questo è diciamo quello che condizionerà poi il resto ovviamente
L'Europa il Giappone e guardano con trepidazione quello che sta succedendo negli Stati Uniti perché è vero che c'è stato un relativo sganciamento ma in realtà questi legami continuano ad esserci
Per cui la crescita di queste due aree continua a dipendere poi da quello che succederà negli Stati Uniti
Vedete che le ipotesi per l'Europa per soprattutto l'area dell'euro
Sono nello scenario uno di un rallentamento comunque moderato intorno all'uno virgola nove e due per cento
Nello scenario in realtà meno positivo più negativo la crescita europea subirebbe una
Bruce una drastica riduzione dell'uno per cento
Tanto per fare un un accenno non non certo
Ottimistico nel caso italiano questo significherebbe una crescita intorno allo zero virgola quattro assi tornerebbe in qualche modo a una situazione di primi anni Duemila
Che quindi come dire viviamo questa situazione in cui ci sono e quindi situazioni una andamenti
Condizioni economiche di fondo comunque solide perché gli investimenti profitti delle imprese soprattutto delle banche a livello internazionale continua a essere elevate
Però ci sono questi rischi e incognite che appunto fanno pensare e lasciano in qualche modo condizionano il futuro dell'economia mondiale
Ecco il dato importante che in questa prospettiva ci si attende un contributo e un sostegno rilevante alla crescita dell'economia mondiale
Dalle aree emergenti dai Paesi emergenti
In qualche maniera
Il il fatto di poter mantenere un tasso di crescita primo scenario del quattro virgola sei
Molto dipende da questo
Dato che vediamo qui raffigurato i paesi emergenti ma soprattutto la Cina in parte diciamo l'India così come altri
Hanno
Nel due mila e sei e quest'anno contribuiranno in maniera
Importante alla crescita dell'economia mondiale si stima appunto che questo contributo possa essere diciamo quest'anno addirittura
Copra più della metà del l'incremento e come vediamo da questo grafico che proietta una tendenza
Fino al due mila e dodici la diciamo la parte
Istogrammi alta quell'azzurra blu verde raffigura il contributo delle aree emergenti come si può vedere questo contributo
E oggi molto importante due mila e sette lo diverrà ancora di più il prossimo anno e in prospettiva rimarrà un contributo in qualche modo decisivo
Questo naturalmente mette in risalto il fatto che queste aree come si può vedere stanno da diversi anni crescendo a tassi molto più elevati di quello delle aree sviluppate
La stima per esempio per quanto riguarda il due mila e sette e che il tasso di crescita dell'area emergente si situa intorno a un sette virgola sei per cento che quattro volte il tasso di crescita
Delle dei Paesi sviluppati quindi da questo punto di vista come dire c'è un dato che incontrovertibile
L'economia mondiale è ormai diventata un contesto multipolare
Le sue sorti quindi dipendono sempre di più dare i Paesi che non fanno parte del gruppo tradizionale delle economie più sviluppate
Si potrebbe dire proprio che quest'anno il prossimo anno sarà l'anno in cui più verrà consacrato questo ruolo così diciamo nuovo e anche così determinante
E questo porta alcuni è il caso ad esempio nel rapporto ultimo del Fondo monetario a ipotizzare che le aree emergenti
Si possano ormai considerare sganciate dalla
Ciò che avviene nell'aria avanzata in particolare negli Stati Uniti
Si ipotizza ad esempio che anche nel caso di un rallentamento forte negli Stati Uniti
Si possa in qualche modo continuare nell'area dei Paesi emergenti a riscontrare dei tassi di crescita
Molto sostenuti
Ecco nel nel rapporto noi in realtà consideriamo un'ipotesi intermedia in realtà questo sganciamento in parte avvenuto ma e
Solo parziale
In altri termini nell'ipotesi di un atterraggio morbido è assolutamente vero che la rende reggente potrebbe continuare a crescere di cui a contribuire alla ripresa mondiale
Ma se si dovesse invece verificare un peggioramento più forte negli Stati Uniti il caso appunto dell'azzeramento di cui parlavamo prima beh in questo caso
Non riteniamo
Come altri istituti che si possa in qualche modo immaginare che la rende agente possa continuare a crescere e quindi in qualche modo a dividere le proprie sorti da quello dell'Area avanzata
Questo per un dato sopra ogni altro non sarebbero tanto i legami di natura reale il commercio
Diciamo a contare in questo effetto di
Trasferimento degli effetti negativi dall'economia americana resto del mondo ma sarebbe soprattutto il canale finanziario
L'interdipendenza finanziaria l'instabilità finanziaria trasmette rende in qualche modo questi effetti all'area diciamo emergente in particolare all'Asia e di qui quindi i contraccolpi sarebbero molto più
Molto più seri per cui questo ci sembra un dato importante
Il sistema e multi polare quello che sta crescendo è ovviamente un insieme di legami commercio investimenti
Ma sta crescendo anche molto questo canale questa interdipendenza di natura finanziaria dei l'andamento dei mercati finanziari
Comunque quello che possiamo prevede IRE e che per quanto riguarda gli effetti della rallentamento nell'aria avanzata
Questi effetti saranno molto differenziati per quanto riguarda le aree emergenti Noemi rapporto naturalmente entriamo dentro poi Lisi alcune singole
Diciamo storie per quanto riguarda queste aree vedete da questo grafico
Come due mila e sette
Il due mila otto potrebbe essere un anno in cui le aree emergenti pur continuando a crescere vedrebbero differenziata questa crescita
E all'interno dei ciascuna area si vedrebbero percorsi Paese relativamente più differenziati di quanto non sia stato fino adesso
Io non attualmente non ho il tempo di entrare nei dettagli e quindi mi limiterò ad alcuni flash per quanto riguarda queste aree
Il discorso dell'Asia per esempio è un discorso di un'area che rimarrà la più dinamica tra quelle emergenti in quanto dinamica di crescita e soprattutto quella che continuerà ad attrarre più Investimenti
Dal resto del mondo
La Cina ovviamente rappresenterà continuerà a rappresentare il polo di come dire traino il più importante
Però qui
Questo effetto traino si accompagnerà a un surriscaldamento dell'economia cinese che raggiungerà sempre di più diciamo soglie più elevate
Quello che sta rafforzando una relativa autonomia dell'area asiatica questa forte crescita di una liquidità intera area
Di una posizione finanziaria molto solida dei vari Paesi asiatici e soprattutto questi legami intra area asiatica perché come sappiamo sempre di più
La l'Asia diciamo e casa del Pacifico una piattaforma produttiva dove un grande interscambio tra parti componenti avviene tra Paesi e soprattutto la Cina
E questi prodotti finiti vengono poi
Venduti agli Stati Uniti ma come sappiamo da qualche tempo l'Europa è diventato il mercato di sbocco ancora più importante di quello americano
Questo naturalmente ancora una volta non significa che l'ASI ha sia oggi sganciata dalle sorti congiunturali del resto nell'economia occidentale anche qui funziona un parziale del capo venga come si dice
Nel caso dell'America latina si potrebbe dire che anche qui vedremo una crescita continuare sur ritmi elevati ma con un aumento incontro in che collaterale dei rischi che a medio termine
Restano altri anch'essi elevati in quest'area
Soprattutto resta molto elevata la dipendenza esterna dal commercio globale dai prezzi delle materie prime che come sappiamo sono stati un ingrediente molto importante del rilancio di molte economie dell'America latina
C'è un consolidamento di crescita in Brasile e c'è in qualche modo un forte aumento dei rischi di inflazione in Argentina
E in altri Paesi ad esempio il caso del Venezuela che come sappiamo stanno conducendo politiche macroeconomiche in qualche maniera relativamente a rischio per quanto riguarda la stabilità medio termine
Il caso del Medio Oriente ovviamente dominato dall'andamento dei prezzi del petrolio quindi qui vediamo delle performances naturalmente molto positive che avvengano paradossalmente in un'area di
Crescente di elevata e stabilità politica c'è questo dato in qualche modo di
Associare una forte crescita economica in un'area che come sappiamo vive diciamo da da tempo è ancora più in questa fase questa forte instabilità
Ci sono degli avanzi record come sappiamo delle bilance dei pagamenti dei Paesi
Produttori i Paesi dell'area del Golfo hanno ormai accumulato in riserve qualche cosa che è stimato intorno a uno virgola cinque trilioni di dollari che grosso modo
Hill ammontare di riserve della Cina
E questo flusso di denaro in parte si trasforma in importazioni circa un terzo in parte si trasforma
In qualche modo inteso reggia mento le riserve ma in parte viene investito sui mercati finanziari poi di una serie di aree
Come sappiamo relativamente
In particolare nel negli Stati Uniti ed Europa
Quello che si nota in questi paesi una forte aumento proprio perché la dotazione di risorse lo facilita investimenti pubblici in settori come l'energia le infrastrutture
E forti aumenti di investimenti privati in una sede invece di settori soprattutto immobiliare turismo e estrattivo
Il discorso dell'Africa è un discorso che può in qualche modo anche qui essere fatto all'insegna di alcune novità rilevanti per molti anni considerata come dire il continente io ormai al margine il rilevante perduto l'Africa stabilisce conoscendo almeno in alcuni suoi Paesi una stagione nuova che ovviamente legata al boom delle materie prime energetiche non
Ma in alcuni Paesi non è solo un fenomeno legato a questo a questo momento
C'è anche importante il fatto che
I Paesi del Nord Africa conoscono da diversi anni una crescita
C'è un afflusso nuovo di investimenti diretti esteri nell'area anche se questo afflusso rimane molto basso troppo basso perché incida poi a livello macro economico
C'è un miglioramento della governabilità in alcuni Paesi ma in molti altri il rischio politico resta molto elevato sull'Europa dell'est
Ultimo flash
Il il i Paesi godono di tassi di crescita in qualche modo al livello record per quanto riguarda il decennio però accanto a questa crescita che aumenta ci sono anche rischi macro economici che aumentano
Questi Paesi stanno accumulando deficit esterni molto elevati deficit di bilancia pubblica molto elevati
Bilancio pubblico deficit di
All'anello di tendenze inflazionistiche in qualche modo elevata si potrebbe dire che tra le aree emergenti l'est Europa rappresenta l'area
Più instabile dal punto di vista macroeconomico anche se naturalmente a livello di andamenti reali continua a produrre queste dinamiche
Il caso ovviamente dalla Russia un caso a parte è un caso di un paese che vive fino in fondo il boom
Dei prezzi dell'energia petrolio e gas
Si potrebbe dire la crescita va molto su le riforme vanno molto giù e c'è un'incertezza politica in qualche modo di qualche conto che riguarda il discorso dalla successione
Ecco quello che m'interessa adesso nera ultima parte mettere in risalto è questo dato al di là di questi andamenti che poi come abbiamo visto sono
Ovviamente differenziati da Area ad Area c'è un dato comune che lega molti Paesi emergenti
E questo dato comune è che c'è una tendenza che non è ciclica semplicemente che non è legata
Da un andamento favorevole dei prezzi delle materie prime o solo alla liquidità internazionale
è una tendenza legata a fattori molto più strutturali che sono questi fattori legati a una
Nuova divisione internazionale del lavoro che si va affermando perché da diversi anni come sappiamo le nuove tecnologie diffondendo si hanno consentito di come dire frammentare dividere i processi di produzione poter collocare queste fasi in Paesi in qualche modo nuovi a più bassi costi
E questo naturalmente a consentito l'affermarsi di nuovi Paesi competitori ed è dietro molte performances di crescita di questi Paesi
Questa tendenza è destinata in realtà a non fermarsi ma consolidarsi
Perché ha una forte spinta come dire micro economica cioè sono leale l'elevata profittabilità di certe ristrutturazioni che spingono le imprese sempre di più a deve metterle in altro
Per cui potremmo dire che ci troviamo di fronte come dire a una a una fase in qualche modo di ristrutturazione che ha un valore storico epocale
Perché questa redistribuzione dei rapporti di forza tra area sviluppate non
Appunto non va letta in una chiave puramente congiunturale o ciclica ma è una tendenza che tenderà a trovare poi un suo consolidamento
Do perché nasce da queste tendenze di come dire nuove profittabilità per quanto riguarda la
Allocazione delle risorse
Questo sistema quindi è il sistema multipolare a cui prima facevo riferimento
E nelle nell'analisi del Global Rauti noi mettiamo in risalto alcuni aspetti ovviamente importanti
L'interdipendenza economica cresce
Le opportunità economiche crescono però accanto a queste opportunità crescono anche gli squilibri globali
Squilibri che le istituzioni multilaterali fanno molta fatica a governare noi prendiamo il caso studio il DAP tutti io la storia diciamo del Doha Round
Per
Cercare di farne un caso delle difficoltà di un multilateralismo in un sistema globale multipolare
In altri termini
Le difficoltà di governare questi questa economia questo sistema in cui più polli
Le l'aria sviluppata la renderà gente sono ormai attori importanti di governarlo con meccanismi strumenti politiche che erano in qualche modo state concepite per un sistema completamente diverso
Quindi secondo noi c'è questo diciamo aspetto sempre più importante
Un'economia multipolare che esprime una grande potenzialità grandi opportunità ma che crea allo stesso tempo problemi di governabilità crescente
Che trovano oggi scarsissima risposta negli strumenti esistenti a livello multilaterale
Naturalmente
Appunto questo secondo noi significa l'importanza
Comunque di guardare al multilateralismo come a un sistema di governo della molti polarità il più efficace almeno che si possa concepire però la necessità di
Rende ribaltare in qualche modo un sistema multilaterale che sia
Maggiormente adeguato a rispondere a queste sfide questo naturalmente nel globale output per cui non non Michy soffermo diciamo di più qui volevo come ultimo punto richiamare il tema Alitalia
Che questo sistema che si va disegnando
Perché secondo noi appunto il dato importante lo vediamo ad esempio dai flussi mondiali di investimenti internazionali vedete un andamento ciclico
Ma con una fuoco diciamo forte ripresa negli ultimi anni soprattutto con una ripresa anche per quanto riguarda i Paesi emergenti
Il secondo dato importante che richiamiamo in un capitolo del Global Outlook
E i nuovi flussi di investimenti diretti esteri che provengono dai Paesi emergenti che si stanno dirigendo è sempre di più si dirigerà hanno
Verso sia alare avanzata ma sia la stessa area sud emergente questi sono flussi diciamo importanti
Perché stanno costruendo una reiteri di opportunità oltre che
Di sfide in cui si sta svolgendo poi la competizione a livello economico a livello tra imprecise
Questa rete in qualche modo che si sta formando e che si sta consolidando
Come dire la partecipazione a questa rete è diventato un imperativo categorico per le imprese e per i sistemi produttivi di tutti i Paesi avanzati
E ovviamente lo è anche per il nostro paese
Da questo punto di vista noi notiamo come in un primo ad una prima fase
La globalizzazione abbia posto all'economia italiana delle sfide in qualche modo che le imprese italiane ma soprattutto
Ho il sistema Paese ha trovato grande difficoltà raccogliere e alle quali ha risposto con molto ritardo
Per cui c'è stato una deterioramento della collocazione a livello internazionale del sistema Italia collocazione che invece in passato aveva
Contribuito in misura determinante alla crescita del Paese
Il dato più significativo di questa difficoltà come sappiamo e proprio rappresentato da questa marcata riduzione della quota italiana di partecipazione alle esportazioni mondiali
Lo vedete in questo grafico sia in termini reali sia in termini di valore
Per re fine anni Novanta inizio anni e due mila questa quota è scesa diciamo notevolmente
Ora
Il dato positivo è che ormai da due anni si è sviluppata una nuova fase di ripresa a livello
I dell'economia italiana così come in generale dell'economia europea
E soprattutto questa ripresa ha fatto perno sulle esportazioni le esportazioni sono stati un volano importante di questa ripresa
A testimonianza proprio di una rinnovata capacità delle imprese italiane di sfruttare la crescita degli scambi mondi anni ovviamente
Il fenomeno ciclico a contatto però come sappiamo non è solo un fatto ciclico questa
Ripresa dell'export
Perché c'è dell'altro cioè un riposizionamento sui mercati internazionali
Delle imprese e dei territori italiani che relativamente vasto profondo e che in qualche modo possiamo leggere come una vera come la prima vera risposta diciamo che è stata data alle sfide provenienti dal sistema globale quindi la concorrenza dei Paesi emergenti
Ci sono molte analisi che consolidano e confermano questa lettura
C'è stata quindi un processo di selezione negli anni difficili della
Della della crisi oggi c'è una nuova effervescenza dal punto di vista della presenza delle imprese italiane
Che naturalmente per esempio è testimoniata dal fatto che per la prima volta quest'anno due mila e sette la quota sull'export mondiale
Dovrebbe per la prima volta non diminuire anzi ci diciamo si nota una un leggero aumento questo è un fatto poi in prospettiva
Le cose possono andare diversamente è un fatto che va notato come diciamo un risultato della risposta che che venuta
Naturalmente quello che va a diciamolo le ragioni di questa di questa rinnovata
Dinamismo sono soprattutto i punti di forza della collocazione del sistema Italia
Li conosciamo perché sono in qualche modo basati su un made in Italy cioè settori di beni di consumo
Molto forti sono basati su comparti di meccanica strumentale che hanno rinnovato e in qualche modo esteso una loro competitività internazionale
Pensiamo che ormai la voce esportazione di beni strumentali meccanica strumentale è diventata la più importante
Voce di esportazione dell'Italia significati estimo né Anza come dire di una identità tecnologica che in qualche modo
Si sta rinnovando
Così come poi ci sono altri punti diciamo che rappresentano questo ruolo delle imprese medio-grandi
Che hanno una forte proiezione internazionale
Ecco
Tuttavia
è importante chiedersi se questo è un fatto positivo che cosa si può fare perché questo fatto si consolidi e soprattutto si estenda
Perché ci sono alcuni dati che non tranquillizzano affatto un dato sopra ogni altro il ritardo che dobbiamo colmare rispetto agli anni
In qualche modo in cui il sistema è stato fermo rispetto a queste sfide è un sono è un ritardo molto sensibile
Io voglio richiamare l'attenzione su un dato in particolare il grado di apertura internazionale dell'economia italiana lo vedete da questo grafico
Il il dato italiano e quello blu in azzurro
E era alla metà degli anni novanta in linea con gli altri Paesi europei
Vedete che nel corso di questi anni l'apertura dell'economia italiana è rimasta pressoché immutata quelle l'istogramma Verdes e la Germania
In altri termini Italia Germania condividevano circa un ventisei ventisette per cento di grado di apertura export su diciamo usi delle risorse UPI importa perché poi la cosa è identica
Quello che succede e che lex forte italiano resta relativamente diciamo basso
Come vedete c'è un forte aumento dell'export tedesco ma qui si accompagna un altrettanto parallelo aumento dell'importo e Tedesco
C'è quindi qui la dimostrazione del fatto che la ristrutturazione ad esempio in Germania ha significato una forte ricollocazione delle imprese tedesche per quanto riguarda
L'integrazione in questa rete globale
Nel caso italiano questa ristrutturazione reintegrazione e ancora diciamo in larga parte da fare
Io credo che si possa leggere quello che sta vedendo come un primo passo in nella direzione
Di questa in
Diciamo maggiore integrazione
E da questo punto di vista però conto se vediamo la comparazione tra export italiano ed esporta ed esco
Anche diciamo prendendo questa fase relativamente favorevole le distanze da colmare sono ancora forti
Ecco quindi il messaggio che noi riteniamo importante
Sottolineare questo dato
La fase di ripresa in qualche modo diciamo è stata ed è importante segna in qualche modo una una risposta per la prima volta consolidata per relativamente estesa i ritardi però da colmare sono forti
Quello che più di ogni altro questa sistema globale molti la solare ci chiede e questo sforzo in qualche modo forte di aumentare questa integrazione
Riuscire in qualche modo abile
Come dire acquistare attrarre investimenti di più per poter investire ed esportare di più sono questi ormai i legami diciamo relativamente consolidati che caratterizzano l'economia globale ovviamente
è un discorso che riguarda l'impresa riunioni scorso che riguarda il sistema ed è un discorso anche che riguarda il campo di interventi per le politiche dell'internazionalizzazione e qui ovviamente semplicemente un ultimo nota diciamo votazione finale
Perché c'è una necessità certo di fondi ma soprattutto bisogna aggiornare gli strumenti che sono a disposizione sono strumenti
In qualche modo che rispondono con troppa fatica con troppa lentezza a una realtà internazionale invece che si modifica come abbiamo visto con grande rapidità
E bisogna ovviamente scegliere sempre di più il il gli obiettivi a livello già economico perché le risorse sono scarse e non si può operare a tutto campo
I ovviamente c'è un una necessità di rafforzare le sinergie poi tra questa diverse parti del sistema decisionale
Ecco questo i diciamo il lirismo alcuni dei risultati
Che poi emergono dal nostro dal lavoro che abbiamo condotto quest'anno di qui appunto questi due aspetti che riteniamo importante richiamare questa necessità da un lato di
Rilanciare con un diciamo visione in qualche modo
Aggressiva come dire una visione ottimistica la necessità di un'integrazione sempre più forte in una rete di globale e dall'altro tuttavia il lavoro di contribuire acché questo
Sistema di regole multilaterali in difficoltà possa in realtà a trovare una sua nuova stagione perché al di fuori di questo sistema di regole
Il il sistema multipolare troverebbe semplicemente nei muscoli dei diversi popoli
Uno strumento in qualche modo di governo e a un Paese come l'Italia un sistema come l'Europa un capitalismo internazionale come dire un sistema internazionale di questo genere
Certamente non non gioverebbe grazie molto preso anche forse troppo tempo grazie
Grazie Paolo guerriere in realtà il rapporto
è veramente molto ricco quindi le indicazioni che gli ha dato sintetiche ci hanno
Fornito i punti salienti credo che veramente valga la pena leggerlo
Estesamente
Noi adesso abbiamo in realtà due momenti distinti ma complementari primo momento alla discussione
Che faremo con
Mauro Agostini sottosegretaria commercio internazionale Antonio Gozzi Presidente tarato fare co farlo in sanità professore nell'Università Bocconi
Sui punti principali di che sono stati esposti età Paolo Guerrieri relazionale quella che è la situazione e le prospettive della
Per quadro globale e dell'Italia nel quadro globale
La seconda
Tavola rotonda che vedrà
La partecipazione di Marta Dassù dell'Aspen istituzioni Merlini vicepresidente del Consiglio
Le relazioni tale Stati Uniti che Stefano Silvestri presidente dello IAI
Agganci anche il tema della collocazione internazionale l'Italia sotto un profilo dalla sua politica estera di interazione tra la politica estera
E la difesa degli interessi nazionali in senso politico in senso economico quindi sono due momenti ripeto distinti ma complementari e iniziando col primo
Io proporrei vista l'abbiamo circa un'oretta per questa discussione di fare
Due giri di di tavolo un primo giro
Commentando identificando quali sono quelli che a seconda ovviamente dei punti di vista
Sono i punti più critici più importanti del quadro globale che ha presentato al palo Gareri un secondo girò andando a centrale più su quella che è la posizione dell'Italia in particolare per quanto riguarda le ultime considerazioni fatte
Fate la Paolo Guerrieri ne abbiamo tre
Proprio figure che sono tra figure importantissime in questa tavola rotonda rappresentante del Governo che rappresentante dell'impresa in particolare l'impresa in per imprese multinazionali non son tante nel nostro Paese ma ne abbiamo
E il mondo della dell'Accademia
L'osservatore attento lo studioso dei fenomeni di internazionalizzazione e quindi sono tre punti di vista che anch'a loro volta dovrebbe riuscire a integrarsi bene e
Cercare di dare delle indicazioni positive rispetto appunti problematici che sono stati evidenziati allora
Forse inizierei proprio
Con una prima
Primo un intervento di Fabrizio Onida chieda molto tempo un attentissimo osservatore
Nella della realtà internazionale dell'economia internazionale del commercio internazionale della specializzazione internazionale dell'Italia
Chiedendo lì quali sono i punti a suo parere nel quadro che sono che hanno e che è stato presentato più rilevanti anche avendo presente che quando va a parlare specificamente della realtà italiana
Sì grazie la seguo anche lei le istruzioni che mi avevano dato di lavorare sull'aspetto più macro economico nel senso che non mi soffermo
Tanto sugli aspetti italiani in cui peraltro mi par di capire che tu e fare una sorta di secondo giro quindi quanti minuti abbiamo il primo giro dieci allora dall'attuale violento
Allora io presento tre tipi di riflessioni crescita e globale imballare U.L.S.S. due crescita disuguaglianze
Tre la nuova divisione del lavoro
Pescando dal rapporto e da alcuni contributi per cento del Fondo monetario primo sul primo punto scenari di crescita e le così dette i cosiddetti i bilanci globali è già stato ricordato questo disavanzo preoccupante degli Stati Uniti c'è una novità interessante guardando più al
Nei prossimi anni che non
Alla recente passato in termini di crescita relativa cioè noi per degli anni Novanta fino a metà del due mila
Siamo stati abituati ad un'economia americana che cresceva fra il tre quattro per cento diciamo è un'Europa che cresceva un po'sotto il due il Giappone uno
Uno virgola due col due mila sette due mila otto si correggono queste tendenze guardando anche ad alcune proiezioni
Tra cui quella che
La FED americana fatto di recente sul lungo periodo americano cioè sul Financial Times di oggi
Quasi si invertono le cose nel senso che gli Stati Uniti vengono visti
Proiettati ad una crescita non superiore al due mezzi che qualcuno anche accogliendo l'indicazione del rapporto
Anche al di sotto del due mentre le Volandia può aspirare ad un due due e mezzo per cento del Giappone intorno
Al due per cento questo fatto ha delle rilevanze delle implicazioni anche per l'Italia perché come è noto l'Italia ha tra i suoi mercati prevalenti quelli europeo oltreché mediorientali
Meno presente invece sul mercato americano sul mercato asiatico di conseguenza si verificherà nei prossimi anni si sta già verificando quello che viene spesso chiamato un effetto favorevole di composizione geografica della domanda mondiale
Favorendo le nostre esportazioni che sono più pesante sull'area che come ho appena detto potrebbe essere se non l'area leader nell'ambito dell'OCSE comunque non essere più il fanalino di coda dietro l'area nord americana
Le globale in base nel mio Palin balance sono tutte lì abbiamo visto anche nel grafico
Di Paola guerrieri l'atterraggio morbido già cominciato e forse non è più tanto morbido almeno nei confronti di euro sterlina
Troppo lento questo atterraggio come tutti sappiamo nei confronti
Della valuta cinese
Sulla sull'entità gravità del bilancio e lo sbilancio globale degli Stati Uniti
Basta ricordare che oggi ancora gli Stati Uniti come anche in una recente saggio di Kenneth Rogoff assorbono Congo settecento ottocento miliardi di dollari all'anno di afflusso di capitali a compensare il loro disavanzo assorbono circa due terzi del risparmio netto di tutti gli altri Paesi in avanzo
Questo è un altro modo di dire che il Paese più ricco del mondo sta finanziando la propria crescita i propri consumi con il risparmio dei Paesi più poveri
è una un paradosso punto da cui questo globali balance viene vista giustamente come un furto come un fenomeno che non è prolunga ville all'infinito Ada sa da correggere in poche parole è già iniziata la correzione e qualcuno dice
Il dollaro cadrà ancora più pesantemente l'importante è che si intraveda la direzione in cui andare oltretutto annoto qua una cosa interessante la svalutazione del dollaro
Presenta un aspetto di senza adjustment in un certo senso dovuto al fatto che non molti conoscono cioè che gli Stati Uniti guardando al loro conto capitale
Hanno un reddito dalle proprie attività all'estero significativamente superiore
Al
Agli interessi che pagano sul proprio debito verso l'estero in poche parole il rendimento degli investimenti americani all'estero
Spedire allunga superiore al tasso di interesse che gli americani pagano
Sui buoni del tesoro che vengono
Acquistati dal dagli altri Paesi
Ciò fa sì che la saldo netto dei redditi da capitale che è una
Una voce importante delle cosiddette partite correnti il saldo netto del conto che del redditi da capitale degli Stati Uniti già in passato è stato collettivamente
Meno
Più favorevoli in attivo diciamo e una svalutazione del dollaro Conte va nella stessa direzione cioè
Aumentar il valore in dollari dei redditi che gli Stati Uniti traggono da i propri investimenti all'estero i quali naturalmente
Hanno frutti e interessi era dividendi e profitti in termini di euro di sterline EDM mentre rimane il tasso di interesse con cui gli Stati Uniti soddisfano il proprio debito finanziario
Uguale questo non vuole o non vuole sembrare un dettaglio troppo tecnico ma a contribuisce all'idea che una svalutazione anche pesante del dollaro non solo va nella direzione di aggiustare la bilancia commerciale no negli Stati Uniti dovrebbero importare meno di esportare di più ma va anche nella direzione di aggiustare le partite correnti
Ultimo
Sulla Cina va beh perché la Cina non non apprezza per rendervi più velocemente questa è una domanda cui
Non è facile rispondere la domanda la risposta classica perché la Cina teme
Che un rallentamento delle proprie esportazioni quindi la perdita di competitività prezzo se il renminbi dovesse apprezzarsi più significativamente che questa perdita crei dei problemi di rallentamento all'economia
In realtà credo che la lettura possa essere un po'più cattiva cioè la Cina sta approfittando ma questo è un terreno da geopolitica Giarda geopolitici non da economista la Cina sta chiaramente approfittando di una fase in cui ha accumulato e accumula rancore riserve con le quali da un lato condiziona la politica estera americana perché il più grande creditore nei confronti degli Stati Uniti non solo ma entra nel grande capitalismo come si è visto da poco da quando che serve
In dollari della della Banca centrale cinese sono servite serviranno ad alimentare fondi di investimento con cui la Cina diventa partner
Di fondi di investimento di investitori istituzionali internazionali e partecipa in un certo senso al disegno del capitalismo globale questa è una chiave di lettura può più azzardata ma credo
Vengo al secondo punto rapido globale globalizzazione diseguaglianze perché ne accenno nel rapporto non c'è però
Il l'ultimo rapporto l'ultimo Gualdi Economic Outlook del Fondo monetario dedica un capitolo a questo tema che è un tema classico per gli economisti
Internazionali c'è la crescita crea disuguaglianze non l'ha o non la
O non la crea la tesi sinteticamente che
Attesi l'osservazione
E che a livello globale misurando la distribuzione dei redditi per Quintili di popolazione quindi la distribuzione personale dirlo
Dei redditi questa disuguaglianza purtroppo mentre si era ridotta per un certo periodo negli ultimi dieci quindici anni aumentate documentato in modo particolare non tanto tra i più ricchi e i più poveri i più poveri sono hanno visto il loro reddito crescere più o meno in linea con la media
Si è accentuata la diseguaglianza tra i quinti le alto e quindi i rimedi in poche parole la classi medie hanno subito un processo di perdita relativa nei confronti delle classifiche questo è un uno un'osservazione che viene fatto se ci si chiede le cause fondo risponderebbe in base alle evidenze che noi abbiamo
Non
Ci facciamo trarre dalla tentazione di dire che e la globalizzazione in quanto tale delle merci che crea maggiore disuguaglianza questo una tesi cara Agli ai no-global in realtà i più la globalizzazione finanziaria che in quanto tale crea queste
Crescenti
Disuguaglianze ma adesso non vorrei soffermarmi troppo anche perché minuti corrono diciamo che grossomodo la globalizzazione finanziaria fa Moffa si che i capitali vadano prevalentemente verso i Paesi che hanno già un maggiore accesso al credito
E hanno maggiori potenzialità di crescita in questo senso la globalizzazione finanziaria non opera alla convergenza dei redditi ma opera se mai
Alla crescente distacco trattati più fortunati o il più schivo und le fasce sociali maggiormente Ski tutte le fasce sociali meno Schio
Questo è un grande tema perché naturalmente come tutti sappiamo la globalizzazione buona ma non basta come direbbe lo stesso Bhagwati occorre che le politiche le politiche nazionali
Venendo incontro alla
Alla globalizzazione quindi senza intromette senza avanzare
Ancestrali
Sto odi contro la globalizzazione che renderebbe il mondo più diseguale invece facciano o ciò che devono fare cioè fanno delle politiche di
Aggiustamento se ho ancora due minuti terzo punto
Gli scenari di competizione internazionale qua senza soffermato a lungo
è interessante questa crescita a livello di integrazione regionale intra asiatica nell'ASI entra il Giappone naturalmente con me partner
Privilegiato di tutta l'asino ormai estesa alla all'India l'India come è noto è uscita da una fase di
Sviluppo Kindu Croff è entrato in una fase di sviluppo impetuoso questa integrazione
Del commerciale
E in parte finanziaria intra asiatica forse la cosa più importante quello che voglio notare
Senza togliere importanza al fenomeno di Brixia e come è noto hanno dentro si India e Cina ma anche fosse è verosimile però il ripetizione ticket abbastanza curiosa mette piuttosto eterogeneo perché la Russia come sappiamo
Una
Provveda a se stante solo sulla cui
Affidabilità nel lungo periodo ci sono ancora molte riserva il Brasile a sua volta è un
E chiaramente un un drago impetuoso nell'America latina in un contesto regionale assai meno favorevole di quello asiatico però diciamo la l'integrazione asiatica fa sì che
Questo polo di crescita intra asiatico che quindi tira anche il commercio mondiale verso l'esterno dell'area sia
Un soggetto importante quello che voglio aggiungere
Quanto si sta osservando a livello di
Specializzazioni e qui finisco su questo punto che magari riprendiamo nel secondo giro
Vale a dire
Che Cina in particolare ma anche India sono soggetti a rapidi trasformazioni del loro modello
Di specializzazioni in particolare ciò che sta accadendo in Cina di nuovo sono cose segnalate dal da dagli osservatori più più attenti che guardano non solo i dati statistici che in genere sono anche un po'
Un po'invecchiati ma guardano ciò che sta avvenendo ciò che sta avvenendo è che un tessuto industriale di piccoli fornitori locali che notoriamente in Cina esercitano funzioni importanti importante come fornitori deleghe multinazionali che vanno insediarsi in Cina per produrre sul mercato cinese nonché esportare questi forni
Ore sono soggette ad un rapido processo di apprendimento questo vale per i fornitori cinesi come cani per la Lettonia in prospettiva che nella nella chimica e ovviamente nei settori tradizionali te
Prego prego preconizzare Ando una maggiore loro presenza non solo non più solo come fornitori cinesi di chi produce in Cina ma come fornitori cinesi
Del mercato globale il che significa e un ingresso della Cina impetuosa in una serie di
Settori anche quelle che toccano da vicino alle nostre ambite specializzazioni quelle mi riferisco alla meccanica strumentale
E dintorni su cui l'Italia de può contare deve contare ancora per molti anni accanto al consueto made in Italy questo sta avvenendo la Cina giorni India scusate gioca un ruolo
Complementare la Cina sta diventando il centro in cui si disegna il software per qualsiasi cosa serva nel mondo
Dalle pentole al ai processi produttivi più complesse e questo un
Un argomento interessante perché rende la Cina non solo pagatore ma
Un soggetto che di nuovo sta marciando verso una evoluzione del proprio tessuto produttivo lontano dall'antica vocazione tessile verso altre vocazione che forse saranno pochi di fastidio anche all'Occidente
Grazie
Grazie prima di passare al successivo intervento chiederà Fabrizio Onida c'è un elemento che non emerge in tutte queste analisi
Vale a dire quello dell'inflazione no non non c'è inflazione non c'entra se ne significativa anche se si continua a dire ci si aspetti un po'di ci si che circa un po'ci si aspetta inflazione negli Stati Uniti
Ma di fatto ne abbiamo un dollaro che quasi si è dimezzato rispetto
Al massimo per la raggiunto alcuni anni fa rispetto all'euro anche se in termini ovviamente ponderati sarà non non è non è così radicale però tu hai detto e credo che si possa dedurre anche dal rapporto che potrebbe addirittura peggiorare ancora quindi superare alcune città andare oltre e poi
Di e differente la storia rispetto ovviamente dalla renminbi
E la possiamo che trascurare per un momento ma l'elemento fondamentale una ancora un indebolimento del dollaro l'altro elemento è un petrolio oltre cento dollaro o attorno ai cento dollari o tra gli ottanta e cento dollari
Che in termini reali equivale ai massimi raggiunti nel settantanove ottanta
Allora ci fu un'iperinflazione
Questi due elementi messi insieme non sembra che siano del stiano terminando alcun effetto inflazionistico allora le donne con le domande
Quindi ti prego di dolcissime risposte sono due uno selettivamente si può ci si può aspettare per quale ragione utero indebolimento del dollaro
Due perché come come in che modo
Qual è il motivo per il quale si riesce a contenere rispetto un petrolio a quei livelli l'inflazione sui meccanismi di assorbimento sono più efficienti come è successo
Telegrafico sul primo domanda penso ho già risposto il dollaro non può non deprezzato se ulteriormente comunque non può certo ritornare ad apprezzarsi per il semplice motivo che quel disavanzo globale
A cui accennavo l'inizio è insostenibile non si sa se è sostenibile in due anni tre anni
Anni fa Peter Istituto Negri l'International Isidori economico di fra destra e a Washington ed ora ci bene
Prêtre diceva diciamo sull'imminente crollo
Abbiamo continuato a prolungare in avanti le aspettative adesso stiamo già assistendo sostanzialmente a questo atterraggio non poi tanto morbido quindi deve farlo perché gli Stati Uniti con quel
Disavanzo corrente di sette ottocento miliardi di dollari all'anno non sono compatibili con un'economia globale
Sostenibile seconda il secondo punto la bassa inflazione si è così i motivi sono essenzialmente due ce ne sono tanti uno che l'economia si è stati dematerializzato progressivamente
E quindi l'importanza del prezzo delle materie prime petrolio in testa fortunatamente incide sempre meno sulla catena del valore diciamo del PIL mondiale
E la seconda ragione come noto è macroeconomica cioè
Le politiche monetarie soprattutto in Europa ma i Paesi europei che hanno
Costituito lei euro negli Stati Uniti e anche nei Paesi asiatici hanno imparato ad essere estremamente
Attenti e prudenti laddove ci sono tensioni inflazionistiche in qualche misura intervengono a contenere le aspettative e questo credo spiega in buona misura perché l'indice dei prezzi al consumo commento decollare
Non cresce sensibilmente nonostante il petrolio centonove
Grazie allora passiamo alle l'esperienza di un'impresa multinazionale buffet arco io chiederò poiché prossimi dieci qualche cosa ritagliarci qualche formazione solutus ecco perché non è
Nota come altra grande multinazionale italiana insomma decisamente meno ma questo non significa che sia meno
Rilevante perché se ho ben capito fatturato di otto miliardi di dollari presente in molti Paesi
Sicuramente presente anche in Paesi come quelli che sono stati citati da una parte noi abbiamo una previsione di rallentamento nei Paesi tradizionali e non sorprende che i tassi di incremento della crescita siano soprattutto concentrati
E i Paesi emergenti e normale si parte da una base più bassa però sono comunque particolarmente
Particolarmente gli amici alcuni di essi come Cina India straordinariamente dinamici e da parecchio tempo
Quindi c'è e anche in relazione alle questioni valutarie
Che possono indebolire una posizione tipicamente centrata su un solo Paese per una multinazionale diverse opportunità come vive la vostra
Azienda la situazione che è stata descritta in particolare relativamente appunto a questi nuovi paesi alla possibilità di dello con delocalizzare e di quindi qualche modo compensare o annullare gli svantaggi delle fluttuazioni valutarie
Buonasera a tutti
Residui Ferko è una
Multinazionale l'acciaio di proprietà italiana
Nata
Circa trent'anni fa come
Società di trading siderurgico diventata nel giro di una quindicina d'anni dal settantasei al
Alla fine degli anni ottanta
Probabilmente una dei più grandi se non la più grande Trading Company siderurgico privato del mondo
Anche
Diventata
Dall'inizio degli anni ottanta
Sempre di più un ibrido perché ha
Affiancato alle tradizionali attività
Tradizionale core business del suo heading
Importanti investimenti industriali
Nel settore la produzione siderurgica naturalmente
E quindi questi otto miliardi e mezzo nove miliardi di dollari di fatturato sono equamente divisi oggi
Cinquanta per cento sull'area originaria del trading cinquanta per cento sull'area dalla produzione siderurgica che ha raggiunto quest'anno il sette otto milioni di tonnellate sette milioni e mezzo di tonnellate
Con una presenza
Produttiva inoltre dodici tredici Paesi
Concentrazione principale in Europa in particolare Belgio Francia Italia però con presenze anche negli Stati Uniti in Russia
Il Sudafrica
In altri Paesi del mondo non i NAS
Lavorare
In questa azienda naturalmente mi consente di avere un
Un osservatorio privilegiato per loro motivi non soltanto per la collocazione internazionale vendendo i nostri uffici e delle nostre fabbriche ma perché
L'acciaio a un settore globale e quindi occuparsi di acciaio significa occuparsi
Di economia globale
Nulla mia esperienza a conferma letta
In chiave siderurgiche conferma del tutto le le le come dire
Le questioni
Principali sollevate nel
Nel rapporto innanzitutto
L'esistenza di un super ciclo
Stiamo
Certamente vivendo un super ciclo economico
Sia in termini di
Dimensioni della crescita che di durata della crescita
E la ragione del super ciclo come avete
Detto tutti è una ragione di allargamento della fascia dello sviluppo tutto il mondo sta crescendo
Persino l'Africa
Che
Sempre stata la la la Cenerentola nell'angolo a tassi di sviluppo anch'essi
Molto rilevanti
Un mondo che cresce è un mondo dove si fanno molti investimenti fissi e quindi dove si consuma molto acciaio Illy modelli econometrici che leggo nel consumo di acciaio seguono un indice che si chiama FICS assetto investimento Vescio
E che è la percentuale degli investimenti fissi sul PIL dei diversi Paesi
Per quanto più questo indice elevato tanto più il consumo di acciaio
è alto la Cina se voi guardate
Questo indice l'evoluzione di questo indice in Cina negli ultimi cinque anni comprendete perché la Cina che produceva
Cento centoventi milioni di tonnellate di acciaio su un totale di novecento milioni all'inizio del miliardo nel due mila quest'anno si avvierà chiudere con la produzione quattrocentottanta milioni di tonnellate di acciaio
Perché perché suo sviluppo è uno sviluppo tra in atto dagli investimenti fissi questo naturalmente il nostro mondo ha cambiato i rapporti
Di forze e le profittabilità
Un mondo siderurgico prevalentemente fatto da europei
Americani e giapponesi fino
Alla fine degli anni Novanta
E vi è più concentrato sul da un Stream cioè
Sulle catene sulle filiere
Sui prodotti e valore aggiunto richiedenti molta tecnologia molta fatica per essere
Realizzata tipicamente l'acciaio per l'automobile che uno degli anziani più difficili da realizzare o per gli elettrodomestici
Ecco questa catena del valore che
Giocata tutta sul da un stream fino a un certo punto si è rovesciata
Nel senso che oggi il valore in siderurgia è un valore generato nell'accettare
E cioè
Nella parte di catena del valore che va dalle miniere alle produzioni di semilavorati brame e villette al massimo ai coi SACAL dove allenamento
Naturalmente questa inversione della generazione di valore lungo la filiera ha sconvolto i rapporti
Di forza a livello mondiale
Perché perché naturalmente in un contesto di questo tipo vince chi dispone di vantaggi competitivi naturale cioè vince vincono quei Paesi
I quali dispongono di materie prime
E di Energia
A basso costo e naturalmente ottengono prodotti semilavorati al costo più competitivo possibile
Nascono così quelli che io chiamo i nuovi signori della guerra e cioè
Lo strapotere
Delle siderurgia russe
Ucraine
Indiane
E brasiliani
Non a caso questi quattro Paesi sono quattro Paesi tutti caratterizzati da fortissimi vantaggi competitivi naturali si direbbe
Non rappresentati soltanto dalle materie prime ma anche dal fatto che
Tutta una serie di limitazioni
All'industria pesante in particolare all'industria pesante siderurgica ambientali
Di sicurezza
Non esistono e quindi questi Paesi praticano un dumping ambientale un dumping sociale che incomincia a essere in parte recuperato da tendenze inflazionistiche interne quei Paesi e quindi da una certa crescita seppure moderata dei salari ma
Il crearsi di sistematiche profittabilità diverse da quelle delle alte gli altri delle altre industrie collocate negli altri Paesi genera naturalmente
I presupposti e la benzina per il consolidamento del settore
Il settore è un settore in totale ristrutturazione era un settore
Molto frammentato resta ancora un settore frammentato nel senso che ArcelorMittal comunque
A poco più del dieci per cento dalla produzione mondiale ci sono
Sopra i due milioni di tonnellate ci sono più di cento giocatori ancora nelle nel nel settore siderurgico mondiale
I settori a monte e a valle della siderurgia sono molto più concentrate del settore siderurgico
è chiaro che l'interazione dominante cioè chi struttura il settore si consolida al settore e chi ha le liquidità e le disponibilità
Per farlo e naturalmente si tratta dei
Fino ad allora cioè russi
Ucraini
Indiani e Brasilia
Della grande siderurgia europea le siderurgia
Inglesi Britti stile olandesi Ugo pensione sono in mano la tratta
Le siderurgia e francesi lussemburghesi spagnole sono in mano al mittente restano
Due o Tremonti un posto
Tutti tre stava con interessi nazionali
In particolare la siderurgia tedesca per due ragioni la ThyssenKrupp poi veniamo all'Europa la governance alle regole all'interesse nazionale
Che
Studia solo come non essere scavata
E la SARS il perché di proprietà di un Land e quindi per definizione in scalabile
E dall'altra parte
Qualche pezzo di siderurgia spagnola neanche tutta la situazione spagnola che assomiglia un po'i nostri Tom binari
Finisco su questo tema poi veniamo all'Italia e cioè sul fatto
Che
La mia esperienza
Di
Vicende internazionali competizione internazionale per
Più vissuta in in Belgio che che in Italia quindi vicino tra l'altro alle vicende dalla Commissione mi dicono che
Le retoriche del multilateralismo e della non non s'non so non sono il tema della competizione internazionale
Tutti i Paesi difendono fortissimamente i propri interessi nazionale sostenere il contrario significa non vive per il mondo del reato
E il problema è
Questo vale anche per gli europei
Vale per i tedeschi francesi ad esempio impegni in particolare
E allora siccome la definizione di un problema è una mezza soluzione io credo che
Come si diceva la globalizzazione bene ma
Perché sia bene in Europa almeno con riferimento determinati settori ne va governato va governata sul filo del tempo il problema degli europei eccome governare la roba di
Grazie io minacciate proprio queste ultime considerazioni per fare un'altra domanda alla
Sottosegretario Agostini vale a dire che c'era già nella intervento iniziale di Paolo guerrieri insomma sa sappiamo bene come stanno crescendo questi Paesi tutti quelli che abbiamo citato e in realtà ancora altre perché se
Tali Paesi europei dall'America
Si fa anche molto investimento e quindi outsourcing su questi Paesi che abbiamo citato Cina India e e alcuni altri in realtà poi queste prese stanno già andando in outsourcing e in anche in investimento no e in lo delocalizzazione sua lo ancora altri Paesi allora non sono realmente più dei Paesi emergenti e sono già emersi son paesi non più in via di sviluppo ma su un Paese fortemente sviluppate pure
Eppure neanche nelle trattative internazionali quadro multilaterale
Che tutti conosciamo ci viene accettato il Doha Round né in realtà in tutte Nicola contesti diciamo internazionali
Alla testa spesso nei negoziati per esempio del della politica e oggi sono Cina India
Ho un Cong Pasini lei no che sono i rappresentanti dei Paesi in via di sviluppo e hanno tutta una serie di richieste che vanno poi a confliggere con quelle dei Paesi sviluppati a loro volta molto sviluppate molto egoisti ma rimane il fatto che
In realtà poi le considerazioni che faceva adesso punto e Totogol si sono sono sono assolutamente reale cioè ci sono ormai multinazionali di questi paesi un po'dappertutto in della Cina cento miliardi di dollari da investire non sono quattro lire
Eccetera quindi letti nei contesti che che voi seguite dal punto di vista anche del ministero nel momento in cui voi
E nei come Governo entrate in in in rapporto
Con queste altre realtà come si configura come possibile tenere conto di questa modificazione sostanziale di una realtà che non è più quella delle etichette alla realtà sostanziale e vera in cui ci si confronta con dei
Delle contropartite sono molto forti sono sempre più forti hanno dei vantaggi competitivi alcuna volta molto leciti alcune volte forse più discutibili insomma c'è un problema reale reale donne negoziazione di trattativa di equilibrio a livello internazionale
Sì grazie lei consentirà di fare
Prima una battuta
Molto rapida anche perché
Le cose più importanti sono state dette ma
Una battuta molto rapido
Considerazioni di presentazione che faceva questi
Mi sembra che il dato che emerge in maniera più evidente come
L'assetto multipolare dell'economia mondiale sia in consolidamento ed in incremento
Faccio del sottolineo questo perché poi ci porta direttamente anche questi aspetti diciamo così di di regole
Da questo punto di vista io vorrei sottolineare tre punti primo
Il ritmo dell'espansione globale non viene più dettato esclusivamente dai Paesi che una volta chiamavamo industrializzati
Guerrieri addirittura ha ragionato sul fatto se ci sia ormai una completa autonomia
Tra le vicende della diciamo così finanziarie
Delle date dai mutui saprai ma l'andamento del petrolio l'andamento delle materie prime che i dati reali e quelli finanziari
Tra l'Occidente e il mondo
Emerso anch'io uso questa espressione perché parlare di Paesi emergenti mi sembra del tutto fuori luogo
Sicuramente oggi però il ritmo dell'espansione globale appunto viene dettato anche
Anche
Dalla dai Paesi emerso
Seconda considerazione di Paesi emersi oggi rappresentano nelle previsioni che vengono fatte tra il sessanta e il settanta per cento dell'incremento del PIL mondiale
Guerrieri ha parlato di oltre il cinquanta per cento in altri casi si parla addirittura di tre quarti credo che non sbagliamo se diciamo che comunque l'incremento del PIL mondiale dovuto per il sessanta sessantacinque settanta per cento
A quello che fanno
Questi Paesi emersa
Il
Terzo punto che vorrei sottolineare e che le relazioni sia commerciali che politiche non sono più relazioni che vanno lette nel senso di noi e loro nord-sud Paesi industriali Paesi emergente
Le relazioni all'interno
Dei Paesi emersi sono relazioni fortissime e in grande incremento
è stata ricordata soprattutto il Polo asiatico le relazioni tra Giappone e Cina si potrebbe ricordare le relazioni tra Giappone il Vietnam Presidente come dire
Dopodiché economico meno pesante ma con una prospettiva molto interessante Giappone partner assolutamente privilegiato
Del del Vietnam
Si potrebbero ricordare anche questo invece non è stato ricordato le relazioni che cominciano ad emergere anche su un altro scacchiere del mondo
Penso ad esempio agli investimenti degli Emirati Arabi Uniti in Africa
Voi sapete che da non molto gli Emirati Arabi Uniti hanno superato l'Europa nel suo complesso come
Volume degli investimenti Ina
Ma grembo ma non soltanto ma che le banche subissare atti
E subita
Credo che questa queste considerazioni debbano essere tenute in grande considerino in grande attenzione punto
In grande attenzione perché l'interesse nazionale non è una specie avrebbero detto i filosofi del del del del dell'idealismo napoletana non è una specie di caciocavallo appeso
L'interesse nazionale si misura
Sulla sulle condizioni globali
Quindi è evidente che l'interesse nazionale in questo momento del nostro Paese è come noi
Come sistema
Quindi come mondo delle imprese come mondo istituzionale come sistema finanziario ci ricordo chi amo in questo questa gerarchia diciamo mondiale che
Ma ne era strutturale profondamente cambiata profondamente
è allora è evidente che qui non si può fare una specie di Apologia né della difesa né un'apologia altrettanto sciocca dell'attacco bisogna probabilmente suonare diverse alzi tasti
Di questo pianoforte
Questo e poi rispondono considerazione sulle regole
Mondiali sulle istituzioni multilaterali
Questo avviene in un contesto e credo che poi ci torneremo
Dove adesso guerrieri non l'ha messa oggi evidenza ma è nel nel rapporto dove però assistiamo ad una sfasatura temporale
Tra un'accelerazione della protagonismo soprattutto sul versante delle esportazioni delle grandi economie del far East
E il tempo in cui si struttura non li classi di consumatori con una adeguata capacità di spesa non c'è un
Esatta coincidenza
Però c'è un elemento importante e cioè che i processi di investimento di o su questo ci tornerò nel secondo giro è già stata alzata la palla sul
Cosa che mi ha molto caro la meccanica italiana
Però lì ci sono grandi processi di investimento
Che richiamano beni intermedie l'Italia produce in questo momento per oltre il sessanta per cento del suo export beni interne
Più che questi ben tutte
E anche questo deve essere una una pietra miliare delle nostre considerazioni
Il per quanto riguarda le aree anche qui faccio una sola sottolineatura stato giustamente detto fa Hristo asiatico Brasile eccetera io sottolineerei però anche altri tre elementi
Produttori di petrolio e gas
Anch'io come unità la Russia non la vedo tanto nel contesto BRIC diciamo la vedo come un grande produttore di energia
Produttore di petrolio e gas che hanno lucrato e stanno lucrando una rendita energetica strepitosa
Che sono in stragrande maggioranza economie ancora centralizzate sostanzialmente pubbliche
Che però hanno in attuazione diciamo dei fortissimi progetti di investimento pubblico e privato
E anche delicate in alcuni Paesi fasi di transizione con lo sviluppo di settori importanti privati di queste economie
Io credo che qui l'Italia possa giocare un ruolo specifico poi se volete nel secondo giro faccio anche nomi e cognomi questo discorso
Quindi i Paesi produttori di Energia
Il Mediterraneo che è un
Enormemente dimenticato se mi consentite in queste discussioni il Mediterraneo
Dove del Mediterraneo intendiamo il mare nostrum
Il Mediterraneo un'accezione diciamo un po'più moderna
Che vuol dire dalla agli Emirati Arabi e alla Turchia alla al al Maghreb
E che oggi è interessato da fenomeni molto significativo ad esempio in parte interessato da quello che ho appena detto
Galasso petrolio e grandi piani di investimento pubblico e privato
Ma poiché interessato dal fatto che queste economie che erano tradizionalmente economie su cui si misuravano sostanzialmente due Paesi europei
L'Italia e la Francia prima la Francia a seconda l'Italia prima l'ha fatto l'Italia seconda la Francia a seconda delle dei Paesi oggi invece è diventato un mercato assolutamente concorrenziale dove giocano tutti
La Cina ben sappiamo gli Stati Uniti d'America
Gli europei noi la Francia ma gioca la Germania e giocano in maniera pesante molto dinamica la Spagna e la Turchia
Terzo terza area l'Africa l'ha ricordato mi pare proprio quelli
Siccome naturalmente la prima non è paragonabile a quello che stiamo dicendo stiamo parlando di tutta stipulati però forse è opportuno cominciare a guardare le cose quando sono all'inizio del loro movimento piuttosto che rincorrere quando entrambe l'Africa è un continente che si è rimesso in movimento
Si è rimesso in movimento sono stati ricordati i tassi di sviluppo
Che sono tutti superiore al cinque per cento incremento del PIL
Ma è un Paese che si è rimesso in movimento e si è rimesso in movimento non solo quassù diciamo quello vicino a noi se rimesso il Sudafrica non può essere dimentica il Sudafrica io giro sempre con una
Penna che mi è stata regalata in Sudafrica
Dalla dalla associazione del football sudafricano
Che organizza e mondiale del due mila dieci non accoglibile Sudafrica sarà un paese al centro dell'attenzione dove anche le imprese italiane stanno facendo degli affari molto interesse
Lo so benissimo ci
E molto interessante
E poi c'è naturalmente l'Africa subsahariana con problemi giganteschi come sappiamo con dei movimenti interesse allora ultima considerazione io concordo quasi esclusivamente con le considerazioni che faceva lei dottor forse meno con
Che mi riaggancio a alla domanda che mi faceva Sasso
Io non credo che il multilateralismo possa essere definito semplicemente come una sorta di assopimento dell'interesse nazionale
E intanto perché tutta la vicenda del Doha Round in effetti non si gioca in quei Paesi
La vicenda dovranno si gioca a Washington
Per cominciare poi da lì cominciamo a ragionare diciamo
Da quello che succede nel cuore
Dell'impegno
Ma soprattutto perché io trovo molto convincente quello che scrive Paolo Guerrini
A proposito del fatto che ci presenta diciamo oggi non l'ha fatto per ragioni di brevità però ci presenta quindi in questo lavoro un paradigma diciamo innovativo da questo punto di vista
Non mette minimamente in contrapposizione il multilateralismo con il bilateralismo
E il multilateralismo non è in contrapposizione con il bilateralismo
Perché è evidente che non possiamo vivere in un mondo regolato da quella che si dice la governance è un'espressione che a me non piace perché se tutti senza il mondo fosse appeso il mondo economico intendo a quello che succede del Doha Round staremmo freschi
Anni che c'è la meniamo quindi e non mi pare che ce la stiamo menando adesso nel verso giusto se il mondo fosse appeso questo staremmo freschi il mondo si muove
E si muove con gli strumenti che ha a disposizione non solo
La la competizione reali sul campo delle imprese ma si muove anche nelle relazioni e bilaterali giustamente dice
E dice Guerrieri Luigi si si concentra solo soprattutto sui PTRC preference società avvenimento
Che però
Sono strumenti importanti ma sono strumenti importanti tanto più importanti di lei se appunto riescono ad integrare
Ad essere complementari al grande
Scenario multilaterale che è rappresentata da Bettino e che in questo caso è rappresentato negli anni recenti dal dal d'ora
Quindi credo che questi aspetti dobbiamo appunto vederli in maniera
Integrata anche
E soprattutto per quanto riguarda l'interesse nazionale
L'interesse nazionale si tutela essi rinnova su diversi scacchieri
Che è quello squisitamente economico che è quello della del del della competizione perché c'è una competizione all'interno dello stesso da Bettino
Quindi il ruolo che l'Italia per esempio gioca nel nel processo decisionale dell'Unione europea soprattutto con riferimento alle scelte di Mandelson per fare appunto nomi e cognomi e si gioca anche nei rapporti bilaterale
Grazie sarete sicuramente interessante proseguire la discussione sulle questi aspetti molto adatti laterali sono vs accordi preferenziali di vario genere interessi nazionali eccetera lo faremo nella seconda tavola rotonda quindi adesso abbandoniamo
Questo aspetto per un rapidissimo però perché vedo che già ci sono pochi movimenti in sala per l'abbiamo con una seconda tavola rotonda
Una una rapidissima opinione su quello che è un aspetto evidenziato molto importante dal rapporto ci si è succube soffermato parecchio
Paolo vedere riguarda la specifica posizione
Dell'Italia ne parlava adesso anche il Sottosegretario Agostini
A
Vale a dire
C'è stata per lungo periodo un declino industriale ma determinato anche da una specializzazione molto specifica molto particolare
Industriale dell'Italia e certo per un molte parecchio tempo ma almeno due decenni si è trovata schiacciata come specializzazione dall'alto con il dai Paesi
Più avanzati tecnologicamente dal basso dei Paesi che avevano una un vantaggio competitivo soprattutto sul piano del costo del lavoro
E non siamo stati per lungo tempo condannati nelle nostre aziende a fare a realizzare una competizione
E su quella che era la specializzazione tradizionale del Paese vale a dire le
Aziende prevalentemente orientate sui beni di consumo
In parte beni intermedi beni strumentali ma sostanzialmente
E su quelle che erano lavorazioni tradizionali e le specializzazioni tradizionale del Paese ora si è detto questo è recentemente
Ci ha modificato se investito c'è stata una ristrutturazione c'è una maggiore presenza lo dichiaro ebbero anche i dati
Il commercio estero no di bene soprattutto dei settori che si specializzano nei beni intermedi e e quindi con una competitività più solida una capacità anche di modificare il grado di apertura
Dell'Italia verso verso verso l'estero allora Fabrizio Onida studiato credo per tutta la vita questo fenomeno
Da una certa età in poi questo
Questo immagino sia vero
INEA negato ospitato parecchi decenni cara che la posizione particolare specifica dell'Italia clientele
E quindi volevo sapere se secondo te questa evoluzione è stata presentata un'evoluzione reale soprattutto se è una
Tendenza che proseguirà o se ci sono delle connotazioni particolari che hanno terminato un momento specifico ma che non è
Una ristrutturazione che va avanti ma
Purtroppo devo fatti questa domanda con la richiesta di una risposta molto telegrafica perché abbiamo pochi minuti
Ma si è può passare atti dalla
Dalla retorica del declino alla constatazione che le cose
Non andavano poi così male quando abbiamo osservato come noto il fenomeno in cui per diamo in
In volume ma un po'meno perdiamo il valore e cioè la qualità dei prodotti ministri prodotti e migliorato questo è vero due mila sette
Ha dato il segnale addirittura di qualche recupero di quota rispetto ai concorrenti europei
Ecco non non non cadiamo nella
In una retorica del tutto va bene solo perché ci siamo come dire abbiamo fatto il giro di boa dopo il l'ingresso nell'euro perché il contesto internazionale come ricordavo che Agostini sta cambiando
Che
Diciamo l'Italia indubbiamente le carte da giocare sui settori del made in Italy sappiamo deve dimagrire e puntare come sta puntando
Sostare su fasce medio-alte dove hai meno posti di lavoro o meno lavoratori Ascheri del più lavoratori Schirru progettisti designer se eccetera
Nella meccanica strumentale dei beni intermedi che sono come ricordava anche Agostini sessanta per cento anche nel nostro
Per le nostre esportazioni vice ancora molta molta merceologia imitabile nella Cina la Cina insegna
Non solo ma anche nel nel nel macchinario come ricordavo coreani indiani cinesi brasiliani non è che stiano con le mani ferme
Quindi il problema è una concorrenza di nuovo e il destino del Paese e che sta in cima cioè continuare ad avanzare verso la frontiera manca noi in quei settori siamo spesso
Tecnologica al leaders
All'automazione a certi sistemi di controllo del traffico alle macchine utensili mantenesse sulla frontiera utili
Investire investire in ricerca investire in innovazione applicata elimina c'è questo problema è che non vorrei
Ricordate troppe volte cioè del nanismo cioè per crescere le imprese devono anche superare determinate dimensioni di impresa piccola può essere molto brava e specializzata però dipende da un mercato difficile per crescere la dimensione dell'impresa occorrono delle condizioni che ci stanno solo lentamente verificando
Grazie ancora telegraficamente al dottor Gozzi che voi avete avuto una fase arditi grande espansione su scala multinazionali scala internazionale
Avente quindi superato una una soglia dimensionale importante probabilmente avete anche dovuto investire parecchio
Sia pure all'interno di un settore come quello del site siderurgico in cui l'innovazione ha un significato un po'particolare ma certamente c'è stata un'importante quota di investimenti che tuttora realizzare cioè come si è la domanda e spicci mite come si è determinato
Negli anni del grande della vostra grande espansione questa
Questa questa crescita hanno se se è coerente con quello che diceva adesso anche Fabrizio Onida sì
Rapidamente la prego
Il suo dovere assolutamente d'accordo con unità sul fatto che ed è ed è il vero tema secondo me dell'Italia
La partita dell'internazionalizzazione giocato dalle grandi imprese a livello mondiale
Il problema nostro che purtroppo
Le uniche tre grandi impresa ha fatto una banca che giocano la partita l'internazionalizzazione purtroppo per fortuna perché ci sono sono ENI ENEL sui mercati
Questo dato del capitalismo nazionale è un po'alla base della nostra storia rispondendo alla sua domanda noi senza la privatizzazione dell'Ilva non avremmo avuto le risorse manageriali per crescere a livello internazionale
Siamo sicuramente il siderurgico italiano più internazionalizzato e il propellente per l'internazionalizzazione è stata la presenza di management di schizzo che erano maturati in una situazione pubblica numerosi dubbi al privato
Perché la siderurgia
Evoluta dalla siderurgia pubblica in Italia non quella privata
Allora
Come dire la preoccupazione l'angoscia da cittadino prima ancora che da imprenditore è che
Da una parte si ha la sensazione
Che gli italiani
Che vivevano in un Paese medio-grande in un mondo piccolo abbiano una qualche
Come dire sbandamento essendo diventati un Paese relativamente piccolo in un mondo molto grande c'è questo problema
Di pesi specifici relativi esistere
E non a caso ENI i Finmeccanica ENEL perché il peso specifico forte
Dall'altra parte è un peccato perché si trovano tantissimi italiani
Bravi manager nelle imprese multinazionali non italiane
E ci si interroga io vorrei sottolinearlo come siccome dato positivo
Il fatto che la cultura della direzione di imprese italiane la cultura manageriale italiana per certi versi secondo me particolarmente adatta alle vicende dell'internazionalizzazione perché assolutamente
Intesa innanzitutto
E i nord europea ad esempio sono molto meno intensi fenomeni
Ma ad attiva
Ciò che
Nelle vicende di internazionalizzazione limita ad esempio io contatti con russi da una parte americani dall'altro soci lusingati americani evitiamo dire che entrambi
Hanno culture non estremamente adattive
Forse perché vengono dette
Ma fatto sta che
Faticano a a flessibilizzare alla alla velocità del cambiamento le organizzazioni di impresa
L'Italia avrebbe
Questo elemento di forza questo software questa
Vantaggio competitivo non sempre adeguatamente sfruttato o non sempre sfruttato a favore di interesse nazionale
Se ebbene anche questa è una è un'area sulla quale spiacerebbe diffondersi parecchio ma insomma una domanda finale molto molto secca alla sottosegretario perché
Veramente
Il discorso sarebbe molto ampio voglio dire ci c'è sicuramente l'elemento dimissionario almeno sono considerate
Abituati a considerare che che l'elemento dimensionali faccia spesso la differenza nei fenomeni
Nel nell'Internazionale internazionalizzazione di un'impresa
Però lo fanno anche l'internazionalità sempre le medie imprese piccole
Ci sono Paesi con politiche industriali più o meno
Orientate più o meno soldi da questo punto di vista
Credo possa dire che noi non abbiamo una politica nonché aiuti internazionalizzazione delle imprese particolarmente efficace
Lei
Me nella assicuri perché io le chiederò soltanto non di diciamo di di contraddire questa mia affermazione che è solo messa qui vero insomma per per per per la discussione per l'argomento ma
Di se se lei ci può indicare almeno tre
Spunti tre decisioni tre politiche che recentemente siano state implementate per favorire
Questione complesso fenomeno e queste complesse decisione di
E investimento internazionale di internazionalizzazione
Delle imprese non necessariamente grandi grandissima anche medie o medio piccole che si
Devono comunque confrontare su quadro globale ma quasi il senso il senso di quello che abbiamo sentito lo fa di fare in questi diciassette mesi
Vale a dire quello di mettere quello che le politiche pubbliche possono fare ovviamente
Perché poi la differenza fondamentale fanno l'impresa in un anno ma mai fatte Governi
Nemmeno nemmeno grandissimi Governi come può essere il nostro però
Non la fanno i Governi la fanno le imprese
E quindi detto questo non lo ricerco qualcosa che si può fare e questo naturalmente non si fa come giustamente diceva Gozi per permettere perenne Leo piuttosto che venne che non hanno bisogno di niente quando Tel si fa per il sistema della
Della media impresa italiana e devo dire dalle missioni di sistema su molte cose ammonisce ABI Confindustria tutte le vie cose che abbiamo fatto mi pare che dei riscontri ci siano e anche molto precisi
In termini di crescita ciò che voglio dire lo sono due pillole soltanto che lascio pesce per aria così
Una è questa io credo che nessuno di noi abbia ancora cioè ci dobbiamo proprio riflettere meglio su che cosa è successo nell'apparato produttivo italiano negli ultimi due anni perché quei dati a cui tutti avete fatto riferimento sono strepitosi
Sono strepitosi le performances dell'export italiano nei tre settori fondamentali la meccanica fashion in futuro e di esami arredamento sono assolutamente strepitosi
Considerando anche il contesto appunto
Esatto letti contesto Colleoni queste condizioni potuto profeta adesso non abbiamo tempo ma se non ci intendiamo siamo tra tra Prada così come diceva il consolato e ci si sbaglia ma tra professionisti ma come diceva chimera Paolo Conte
E quindi è assolutamente strepitoso allora che è successo deve essere successo qualcosa di profondo nella nell'apparato produttivo italiano ancora insufficiente
Da consolidare ma qualcosa di profondo c'è stato un cambiamento di pelle anche se guardiamo il gettito dell'ingresso
Per cambiare completamente discorso il gettito dell'IRAP segnala che c'è stato un minuto una ristrutturazione che fa che determina poi utili che determina gettito fiscale da un cambiamento profondissimo che dobbiamo capire capire me
Criticità però mi sembra che questo cambiamento sia stato un cammino importante che ci fa raggiungere questi risultati ma molto di riposizionamento produttivo starei per dire quasi
Di riposizionamento manifattura manufatto tutt'
Altro
Non lo è ancora e questa è la criticità che veniva fuori benissimo dalle cose che diceva Guerrieri cioè la nostra è un'economia dove
Parecchi impresa e non solo le grandi ma anche quelle medie sono internazionalizzate ma il Paese l'economia nel suo complesso non né sufficientemente internazionalizzata
Nei termini di non solo dell'export ma complessivamente dell'apertura dell'economia italiana evidente che se ogni volta che essa faccia qualcuno
Tutti saliamo a cominciare dai politici e saliamo sul tavolo e cominciamo a dire che bisogna fermare tutti chiaro poi
A dalle parole
Ci sono le conseguono dei comportamenti naturalmente non è che da essa
Quindi qui mi sembra che davvero bisognerebbe portare anche una discussione culturale se mi permettete perché qui davvero cioè
C'è un ritardo
C'è un ritardo perché
Il grado di appello di apertura è biunivoco non è che può essere solo in una solo in una direzione
L'esempio della Germania che Paolo guerrieri portava è emblematico e quante volte invece abbiamo sentito parlare del sistema tedesco con un sistema
Blindato no dal dal
Quindi che ho davvero finito
Il problema non è soltanto il sostegno
Alla penetrazione commerciale
Starei per dire quasi qui lo dico e qui lo nego come dicono gli avvocati di provincia che questa è un'epoca passata
Che il problema è investimenti seri diverso se no
Che di che parliamo dell'internazionalizzazione delle imprese
Problema sono gli investimenti esteri allora per fare gli investimenti esteri diretti però non basta il nostro imprenditori e non basta nemmeno un'alleanza tra impresa e Governo ci vuole finanza
Ci vuole finanza
Allora ben venga quello che abbiamo visto
Per i Paesi di prossimità europea dove le nostre banche lì sono davvero presenti ma bisogna fare il passo diciamo così di più proprio sul versante della finanza e dei servizi
Grazie bene con mostruosa precisione finiamo qui però una battuta a Paolo guerrieri prima di passare alla seconda tavola rotonda
Poi era
Proprio tutto nel senso questo che poi viene un po'il tema
Che che abbiamo affrontato nel nel nel rapporto ma che poi rappresenta anche adesso un un ponte verso
La seconda parte di questo incontro di oggi
E nel momento in cui si parlava della
Crescita di un ecco di un sistema multipolare e si metteva in luce una debolezza crescente del
Sistema di istituzioni multilaterali di governarlo il richiamo al fatto che questo sistema comunque resta importante
Non era
Semplicemente così invocare
Una un ritorno in qualche modo la possibilità di richiamare tempi passati
Noi abbiamo molto insistito e questo il sottosella costi ma devo dirle la questi raccolto pienamente sul fatto che in realtà ci muoviamo sempre di più su questa possibilità di governo a più livelli
Quindi la dimensione nazionale la dimensione regionale e quella multilaterale
Sono deve dimensioni
Al
Diciamo tutte importanti nella possibilità di
Giocare
Come Italia e come Europa per noi la dimensione multilaterale e
Una delle dimensioni importanti che va anche qualche modo coltivata in questo momento
Vale inventata perché è assolutamente alle corde per quanto riguarda tutta una serie di spese
Però sono assolutamente d'accordo che c'è un aspetto di Paese di sistema Paese che dobbiamo giocarci sia a livello bilaterale sia a livello in qualche modo regionale quindi era semplicemente il fatto che che
Nella nella necessita di scegliere temi avevo in qualche modo
Troppo abbreviato questo quindi poi
Chiaramente sono termini penso verranno discussi in questo consesso adesso questo tema elettivo di allora grazie Agostini Gozzi Onida Guerrieri e chiedo grazie
Ad assumerli indi Silvestre se vengono al tavolo insomma
Sì vi prego di prendere posto perché non facciamo un intervallo iniziamo subito la seconda tavola rotonda
Allora
Iniziamo
Marta se poi
Vuol venire qui tratte difetto benissimo allora ok
Dispersi così tutti disperse in sala e dispersi al tavolo molto bene
Bene credo che il tema sia stato a abbondantemente introdotto naturalmente qui noi né non ci limitiamo a toccare tutte la serie di interazione vari livelli di cui proprio
A in finale adesso parlava Guerrieri
Per quanto riguarda le problematiche di carattere economico si intrecciano quelle
Di carattere economico ha necessità di governare dei processi politici a livello internazionale in una realtà che contemporaneamente multipolare ma che
Vuole che che che è governata o dovrebbe essere governata da delle istituzioni di tipo multilaterale alle quali volta a volta si può fare riferimento o no a a seconda di quelle che sono le situazioni
No da parte dell'uomo devo dell'altro Paese in particolare noi cercheremo di identificare
Quelle che sono le
Caratteristiche dell'ASP posizione italiana che
Come sapete molto spesso e della politica estera italiana molto spesso o che recentemente io direi nell'anche un'altra posizione per precedente Governo e questo Governo
Hanno teso a fare riferimento all'inserimento nella realtà multilaterale
Nelle istituzioni economiche internazionali nelle istituzioni politiche o nell'istituzione tout-court internazionali
Lo abbiamo visto nella nel caso degli interventi militari all'estero la guerra in Iraq piuttosto che precedentemente quel nasca mi stanno ma anche tutta una serie di altre situazioni critiche come sono quelle dei Balcani o degli interventi umanitari perché no laddove è stato necessario
E poi naturalmente ci sono tutte le problematiche connesse
Ai negoziati commerciali all'asta posizione
All'interno del Fondo monetario internazionale che spesso è condizionale rispetto a certi interventi in aree o Paesi in difficoltà
E via dicendo allora governare tutta questa serie di relazioni volta a volta con processi bilaterali o all'interno di quelle che sono delle possibili posizioni in Contin contesti
Multilaterali non è certamente semplice ma soprattutto si scontrano col fatto che qualche volta le realtà multilaterale sono più sulla carta che non effettive realtà operativa alle quali ci si possa poggiare perdere del determinare le scelte
Di politica estera allora inizierei con una prima o per una prima abbiamo credo abbastanza poco tempo di un
Un intervento
Per ognuno dei relatori di una decina di minuti iniziamo con Stefano Silvestri ma sapete Presidente previsto tutto a fare internazionale che oltretutto nella sua
Esperienza è stato anche sottosegretario alla difesa e quindi ha avuto una contatto diretto con questo tipo di realtà e ha dovuto fare delle scelte ben precise prego Stefano
Qui nessuno il
Finali ecco
Beh io credo che
Molte cose siano state dette da un punto di vista diciamo così politico generale un po'il quadro
Politico-strategico che è un po'il quadro che vorrei affrontare ritengo
è chiaro che non ebbi siamo di fronte da un lato ha una forte crescita della integrazione reale della società internazionale
E in questa anche una una integrazione
Nel commercio insomma un aumento dei commerci di scambio di via
Ma e anche una crescita di tutta una serie di nuovi attori come abbiamo visto gli attori dei Paesi emergenti diciamo comunichiamo dei o dei Paesi
In via di evoluzione economicamente
Ora e politicamente
Il sistema internazionale invece a una governance un sistema di governo diciamo più o meno integrato
Che è sostanzialmente vecchio basato su equilibri sugli equilibri elaborati o maturati alla fine della seconda guerra mondiale ENEL decenni immediatamente successivo
Questo è
Sostanzialmente non vi è una coincidenza tra il sistema di governo e il sistema dei terzi cosa che
Se a particolari ha creato alcune grosse alcuni grossi problemi
In particolare un problema di carenza instabilità e di sicurezza perché all'interno di questo sistema sono venuti inserendo fenomeni
Di
Insicurezza di minaccia di hanno archivia che sostanzialmente hanno messo in crisi o comunque
Dato una percezione generale di
Ingovernabilità o bassa governabilità del sistema internazionale
Naturalmente questo non è assolutamente completamente vero esistono degli studenti del delle istituzioni globali in cui sono presenti tutti quanti ma la distribuzione del potere all'interno di queste riduzioni rimane sostanzialmente una distribuzione del potere ancora sulla base dei Dear dei calcoli e degli equilibri della fine della seconda guerra mondiale
Ora
Come reagire a questa situazione è evidente che se non si trova una forma di governo e si va verso una crescente
Anarchica dei rapporti internazionali il rischio per lo sviluppo del sistema è altissimo
Il rischio di un aumento di distruzione di ricchezza che compie di conflittualità è altissimo
Il vi sono sostanze bisogno pochi modelli per uscire per trovare un sistema di governo di questa realtà
Quello che è stato tentato in questi anni
Essenzialmente dall'Amministrazione americana con particolare riferimento a quegli aspetti politico politici e di sicurezza che gli aspetti economici anche agli aspetti economici è stato quello dalla diciamo così
Brutalmente possiamo definirlo dell'imposizione imperiale
Cioè dei una forma di free strutturazione gli equilibri del Governo internazionale attorno alle decisioni di un egemone
Con una serie di giustificazioni diverse egemone che assicurava di poter garantire
Nuovi equilibri trova stabilità internazionale sulla base essenzialmente della forza militare e della sua capacità
Di
Riuscire ad organizzare attorno a sé delle coalizioni sufficientemente larghe
Da garantire un alto livello di consenso e quindi in qualche misura di di stabilità
Questa questo tentativo
Non è pienamente riuscito perché si è praticamente se sostanzialmente impantanato in un eccesso di di esposizione
Quello che è successo in Iraq è stato che il costo dell'intervento è andato aumentando
In maniera inattesa
Si è prolungato nel tempo in maniera inattesa e a creato una
Difficoltà
Del Paese egemone ad occuparsi d'altro
Non è più riuscito a in sostanza uscire completamente da questa situazione avuto anche altre conseguenze regionali locali eccetera ma siamo per quel che riguarda
L'aspetto del di sistema a sostanzialmente costretto
Gli Stati Uniti in una situazione
Difensiva
E non c'era una sostanziale politica di ricambio
Acquista possono esserci vari altri modelli di politica di ricambio
Ed è un modello che stato definito multipolare sostanzialmente di
Una sorta di equilibrio delle potenze
Subito ad attorno agli Stati Uniti un po'Sibilio all'equilibrio di potenze che si giocavano in Europa tra la fine dell'Ottocento inizi del Novecento
Questo sistema stesi anche
Ha molte difficoltà ad organizzarsi essenzialmente perché
Se andiamo al di sotto degli Stati Uniti
Non sappiamo più chi è la potenza numero due cioè c'è una concorrenza molto forte
E una gerarchizzazione del sistema internazionale è estremamente difficile certo c'è una Cina in forte aumento che però a
Across debolezze ma c'è un'India Cina Brasile c'è un'Europa
Un'Unione Europea che alcuni aspetti di grande forza ed altri di maggiore debolezza ma che potenzialmente comunque anche secondo attore mondiale sul piano anche militare
è quindi c'è
C'è un Giappone che rimane una un attore più forte rilievo
Se noi dovessimo dire qual è e
Le la costellazione della dell'etere equilibrio di potenza oggi dovremmo dire al di sotto degli Stati Uniti che questa cosa e l'azione e in piena evoluzione e il fatto che gli Stati Uniti
Abbiano dimostrato una scarsa tendenza in questi anni
A stabilizzare le loro alleanze
Sul lungo periodo non soltanto assorbendo col consenso dei Paesi ma anche dando loro delle forme di garanzia
E di appoggio beh questo non è stato fatto il risultato è stato che neanche questi Paesi sono punto avvantaggiarsi di quel sovra più
Di potenza che l'alleanza con il marco Paese maggiore voluto garantire quindi in sostanza
Questo sistema si è rivelato anch'esso inefficace
Il sistema su cui avevo lavorato molto la al
Alcuni Paesi europei penso in particolare la Francia ma non solo
E su cui si era riflettuto anche un altro sistema di governance della RAI e la crescente importanza dei blocchi regionali delle realtà regionale
Un fatto questo ha incontrato anch'esso dei limiti in Europa il contratto dei limiti i
Istruzione ali
Non l'espansione europea
L'allargamento dall'Unione Europea corrispondeva
A questo interessa di creare una massa critica sufficiente
Ad avere un peso internazionale tale capace di bilanciare da un lato agli Stati Uniti ed è stata approvata un elemento di stabilizzazione ma ha anche creato delle tensioni interne
Soprattutto di politiche di percezione italiano ma da metterlo in crisi e il risultato è stata la crisi costituzionale
Adesso forse ne stiamo lentamente uscendo ma
E nelle altre in altre in altre regioni e Paesi questo anche ha creato non
Non non sia e non si è realizzato essenzialmente perché
Le menti di cooperazione regionale o sono troppo deboli o non sono ancora
Comunque sviluppati al punto da creare delle vere e proprie realtà politico economiche
Basso forse ho soltanto politica in alcuni casi esso parte economiche in atto e comunque non non fortemente nomi molto fortemente che
In ultima analisi rimane il modello della governance multilaterale del sistema internazionale
Che dal nostro punto di vista italiano probabilmente il più conveniente
Perché gli altri li invitiamo tutti alti costi e una forte esposizione
Ma che naturalmente non dipende
Da nuovi soltanto dunque per per cui non dipende da noi soltanto la allargarla realizzazione
Che però
Passa attraverso una riforma profonda delle stesse organizzazioni multilaterali o di governo e che quindi non è facile da realizzare
Che hanno necessità di costruzione dico un forte consenso
Se non altro da parte dei principali Paesi che oggi occupano la maggior parte dei posti di governo all'interno di queste istituzioni da questi istituzioni multilaterali
Non sappiamo se se questo sarà
Realmente possibile ma è un po'il tipo di sfida a cui bisognerebbe prepararsi COMU e comunque l'Italia
Ripeto secondo me a la maggiore convenienza dal punto di vista proprio degli interessi anche nazionale
Naturalmente in questo in questo quadro all'interno di questo quadro
Rimane un problema specifico di anche di difesa di interessi specifici Taviani
Che è reso più difficile da una certa assenza nel sistema italiano di un Governo diciamo
Internet interdisciplinare della politica internazionale
Noi abbiamo una forte presenza
Diciamo così avere una presenza di nell'economia USA per una finanza a livello politico difficilmente combiniamo in maniera efficace questi due termini
Ne hai sono un esempio se voi andate a vedere noi abbiamo partecipato a decine di missioni internazionali
In questi anni
Abbiamo speso nulla notevole quantità di quattrini e abbiamo Corso notevoli rischi avuto morti ma da fornito insomma c'è un impegno italiano notevole
In tutta una serie di Paesi cui non corrisponde in genere un discorso politico economico italiano indirizzato verso quelle aree o comunque collegato a questi impegni
Che in alcuni casi questo
è stato forse anche un vantaggio per queste azioni italiane da un punto di vista tattico immediata nel senso che potevano venire presentate con molta facilità alle popolazioni locali come azione come interventi del tutto disinteressati da parte dell'Italia
Però da un punto di vista pezzi e ITIS interessati erano all'atto pratico perché ed in effetti non
Non c'è stata una percezione una una una una una una
Una un appunto al perseguimento della interessi però
A come sistema italiano questo equivale sostanzialmente
A una sorta di investimento per
Per la forma per
E non per la sostanza e quindi in qualche maniera in una situazione
Di forte
Ristrutturazione del sistema internazionale è un po'uno spreco
C'è una una una tradizionale su tutto il suo arresto pure
Dei nostri partner internazionali sulla assenza di contropartite sull'assenza di domanda di contropartite da parte dell'Italia rispetto alle sue azioni
Io non solo di coloro che pensano che a ogni azione debba corrispondere una precisa contropartita
Il Todisco il discorso è naturalmente più complesso però avere
Che vi fosse da parte dell'Italia perlomeno la consapevolezza di quale potrebbe essere la contropartita non della necessità di chiederlo ma quelle questo e particolarmente assente nel sistema
E questo è un problema complesso ad affrontare un problema di riforma del sistema del di Governo italiano
Tecniche internazionale ed è comune su questo che vorrei conclude
Grazie
Stefano
Questa questa tavola rotonda si chiama in effetti
La politica estera italiana difesa interessi nazionali e il tema più generale la difesa interessi nazionali nel sistema globale multipolare per la proprietà transitiva
Dovremmo cercare di inserire appunto come come Stefano ha fatto gli interessi nazionali dell'Italia interno sistema globale multipolare multipolare e non molti laterale ma in realtà quello che risuona
La
Idea della multilateralità allora Stefano Silvestri a sostanzialmente DEF definito la situazione che abbiamo di fronte come
Una un forte
Una forte orientamento al distinti molti Paesi perso
Va forte desiderio anche di istituzioni multilaterali funzionanti Aelle quale fare riferimento perché chi non ha bisogno di fare riferimento sono gli attori forti sono pochissimi tutti gli altri noi compresi aveva bisogno di in qualche modo appoggiarsi a della realtà multilaterali forti ma se queste realtà multilaterali nella sostanza non funzionano funzionano poco o meno di quanto non dovrebbero funzionare per garantire il risultato l'ora di problemi
I polli non sono pochi in effetti noi lo abbiamo verificato in molte
In molte situazioni l'opinione di Cesare Merlini su questo su questo punto credo che sia particolarmente rilevante
Questo Ciccio
Anzi
Ci vengo prima
Una
Questione di definizione che mi emerge dal
Dal sentire il dibattito precedente ascoltare proprio guerriere fare l'esposizione del rapporto in fondo mi sembra di capire ci sono due interessi nazionali
C'è un problema di interesse nazionale
Verso interno improprio dell'interesse nazionale ste
Viste interesse nazionale interno la questione della coerenza
Se nazionale rispetto agli interessi particolari
Ci sono interessi particolare che hanno intenzione hanno
Tendenza muoversi sul piano
E sterno sul piano internazionale
Interessi privati interessi di grandi aziende di grandi gruppi
E poi l'ha detto fin dall'inizio l'apertura il presidente Carraro ci sono le ragioni che si portano
Tendano ad avere un'azione un'appropriazione internazionale quindi
C'è
Un problema
Di verifica della coerenza della rispondenza
Di questi componenti
Rispetto una componente nazionale
Secondo aspetto evidentemente è quello esterno
La difesa del telex nazionale Berzo quello degli altri i Paesi
Diceva l'Assessore l'apertura Presidente nel caso un'espressione che qualche volta le sue
E sospetti
E ed effettivamente perché c'è una retorica
Dell'interesse nazionale
Che è stata spesso brandita
Contro l'integrazione e contro multilateralismo invece di vedere lì la
La
Come non solo la compatibilità ma la sinergia ritrasse nazionale questo stata bandita contro
E nell'interesse nazionale c'è un problema di sostanza del problema direttori
Noemi dobbiamo constatare che storicamente l'Italia
Ha fatto servito abbastanza bene direi molto bene il proprio interesse nazionale forza nella sua fase in cui
La retorica è stata più basso e da questo bisogna entrare
Qualche conclusione qualche
Considerazione
Ma eletti io ho semplificato interno esterno come ha detto Paolo Guerrieri al termine della
Suo dal Presidente tavola rotonda in fondo noi che abbiamo
Diversi livelli quelli sotto nazionale sub nazionali quelli nazionali e forse non è stato messo abbastanza INDA
In in evidenza nei precedenti interventi il fatto che il motivo multilaterale sterno è fatto di due livelli di diversa qualità
Che livello integrativo
Che c'è al nell'Unione europea e livello dell'interdipendenza che c'è nel multilateralismo al di fuori dell'Unione europea
Detto questo
Giustamente il rapporto sottolinea
Il l'assetto multipolare del mondo del mondo attuale
Mi fa piacere preferisco sentire parlare di assetto multilaterale piuttosto che il multilateralismo
Do o di budello molto multipolare multipolarismo molti norme
Lo faceva Chirac Benigni in chiave polemica ma di fatto il volo molti guardano al è uno stato delle cose eh appunto un passetto
Non sorprende che ci sia
Questa emergenza degli istanti
Nella retorica nel nel nel parlare comune sempre più diffuso anche il Ministro degli esteri D'Alema l'addetto al Parlamento bisogna prendere atto del fatto che c'è una nuova realtà quella dalla nuova preminenza dell'Istat
Non sorprende che ci sia questa nuova preminenza degli Stati
Per due ragioni che funzionano quasi a tenaglia sul processo
Una ragione e il fatto che come è stato messo in rilievo tante volte sono emersi dei nuovi protagonisti del sistema internazionale particolarmente nel sistema economico
Che sono protagonisti statali
Non appartenenti accorpare contesti
Suscettibili di integrazione o poco suscettibile di integrazione o comunque che sono stati coinvolti l'integrazione in misura assai minore di quanto si poteva poter ritenere
No il Brasile si poteva pensare fosse in contesti integrazione
Mercosur noto per brevità non menziono gli altri giorni cioè sono attori donna abituati a pensare in un contesto
Di integrazione e sono attori importanti sono potenze sono la prima così continua a nominare il la Cina non dimentichiamo che la Cina
E l'India sono da anche due grandi potenze le nucleare
Ma non solo questo il fatto che incide su questo emergenza degli istanti l'altro fatto importante è stato che
La la superpotenza di cui parlava Silvestri non solo si è trovata ad agire a dover agire Mascia il tutto via agire in un certa maniera che è stato quello di
Sostanzialmente premiare
Il le autonomia nazionali le spinte nazionalistiche e scoraggiare quelle multilateralismo
Nella vecchia della trascurate vecchia nella tradizionale dialettica del dibattito americano fra idealismo e realismo l'idealismo che era quello istituisce un bel venti
è stato tradotto è stato cambiato in un altro tipo di idealismo che quell'atto e della diffusione della democrazia che un altro tipo di dire
E il realismo che era quello di dire balance of power Kissinger Shuttle diplomarsi eccetera eccetera diventata il realismo che quello che conta la potenza militare
Questo qui ha avuto un effetto discriminante per tutti nel sistema internazionale ha costituito l'altra parte della tenaglia che esercitato sul sistema un'influenza volta a esaltare il ruolo dell'Istat
Detto questo emergono gli Stati però forse suggerisco questa Marta che mi seguirà ma anche alla vostra riflessione questa riflessione emergono gli stati certamente ma nello stesso tempo
C'è un declino degli Stati
Perché i fenomeni di interdipendenza
Di transnazionalità
Sono crescenti l'abbiamo visto nel rapporto organico e faceva vedere Guerrieri succede qui in questa parte del mondo questo ha delle conseguenze su quell'altra parte del mondo un'interdipendenza c'è la circolazione dei capitali
Capitale di investimento ecco forse sarebbe stato interessante sentire di più qualcosa sulla dialettica capitale di investimento privati rispetto al capitale di investimento sovrana
Il capitale di investimento privati sono transnazionale
E la e capitale di investimento sovrani sono nazionali qual è la prossima di elettrica questo però non si possono trascurare i primi che sono appunto transnazionale terzo fenomeno
Che riduce
L'influenza degli Stati e la crescita della comunicazione dell'informazione
La nascita della Interactive information i blocchi seguirle e quindi
Quello che sembra avviare un discorso di opinione pubblica globale
Di opinione pubblica però frazionale questa a mio avviso è un fenomeno parallelo quella della crescita negli Stati che si mette in una situazione di contraddizione
A rispetto a quello della crescita di lista allora se non vogliamo valutare il sistema più o a a medio termine dobbiamo tenerne conto di questo e
La risposta del multilaterale PD l'multilateralismo non è uno
Un volemose bene a mio avviso il multilateralismo è la risposta più intelligenti in un articolo sul Corriere della Sera dicevo è come la democrazia
Come Churchill diceva radar democrazia che è un pessimo sistema sabato che tutti gli atti sono peggio il multilateralismo è quel sistema che ci consente di far coesistere il multipolarismo con l'interdipendenza
Questo è il tipo di il risposta che dobbiamo a mio avviso e noi abbiamo interesse a sviluppare nel sistema internazionale
L'abbiamo interesse no non
Intento non per idealismo ma proprio perché l'interesse in un sistema internazionale in cui
Questi nuovi attori che tendono a essere Frida riders del sistema internazionale
Sono spinti ad essere stakeholders
Non che noi diventiamo anche fra free rider scopa loro ma cercare di smuovere le cose in maniera che diventano stakeholders ingenuo
A mio avviso hanno la questione è quella che noi dobbiamo valutare alla fine del processo qual è il risultato per noi in fondo se voi andate a vedere e la vecchia di e le roba al Parma molti anni fa l'ha messo in chiaro
La la la differenza fra il distribuire venga Bargagni
E l'integrativo Barberini
Il il negoziato a somma zero viste rinvio che quello che guadagni Peter do io e viceversa e l'integrativo banche non quello che tutto assieme il risultato è superiore
E non è a somma zero ma è a somma positiva
Quello che interessa quindi nella scelta fallita difesa dell'interesse nazionale e diritti e la difesa del del sistema multilaterale essendo a fine del processo alla fine della fiera io mi ritrovo con più con un sistema oppure con l'arte se io ho varcato la torta la mia affetta è cresciuta magari perché allargato la torta anche se non l'ho fatto spese degli altri grazie
Grazie Cesare che il discorso diventato piuttosto sensibile perché siamo di fronte a quello che
Negli anni si è venuto evolvere come
Un sistema polare all'interno di un sistema multilaterale ma sistema multilaterale che il quadro di riferimento sembrerebbe essere piuttosto alquanto devoluzione e scarsamente
E scarsamente funzionante
E quindi pare di capire dai primi due interventi che tutto sommato l'interesse nazionale in questo caso quello dell'Italia
Tende a inquadrarsi per motivi
I debolezza non essendo poi Italia una potenza di quelle delle vanti somma è serissimo quadro multilaterale a e a cercare l'appoggio non guardo multilaterale laddove questo quadro multilaterale in realtà non è veramente efficace
In qualche caso non è nemmeno esistente ma insomma diciamo che laddove esistente non è veramente efficace
E di conseguenza forse ne stiamo facendo un investimento una direzione che ci porta poco ritorno d'altra parte è anche vero che gli Stati Uniti sono posti all'interno di questo quadro
Debole dal punto vista multilaterale con delle scelte unilaterali molto precisi e molto consapevoli che peraltro vengono da duecentocinquanta anni di storia da ciance Morrone da nell'ambito dell'Ottocento insomma e ci sono poi voluti contante
Con delle declinazioni diverse appunto direzione interi interventista in direzione invece di integrazione ma oggi sembrerebbero non credere appunto alla
Alla alla realtà multilaterale e quindi impongono delle scelte
Delle scelte unilaterali e chi non vuole adeguarsi chiaramente circa un supporto di tipo diverso non saremmo in quest'ultima situazione cerchiamo supporto di tipo diverso scegliendo alleanze scegliendo le situazioni
Una per una e chiaramente la posizione scomoda Marta assuma non è una posizione tanto tanto facile da gestire da portare avanti quella di una
Media potenza che cerca di trarre il meglio da un quadro multilaterale da quale ricentrare molto poco cosa come dici
Pronto
Spero che questa discussione sulla multipolarismo multilateralismo e unilateralismo in fondo mi sembra abbastanza
Dichiaratore cioè non che non non riesco a capire sono va
Molto tempo che non riesco a capire quanto possa appassionare le persone
Definire qualche cosa multilaterale
Uno
Io penso che dobbiamo guardare ai fatti e i fatti comunque di appunto di di definiamo sono questi
Prima di tutto c'è un enorme distribuzione del potere economico mondiale quello di cui avete parlato tutto il giorno che parlavano dei suggerimenti eccetera e Stefàno
Che vede appunto l'ascesa di nuove grandi potenze che un tempo erano dalla periferia del sistema e sappiamo che più o meno nel venti venti e stiamo facendo queste proiezioni come fanno tutti più o meno
Di Stati Uniti da Cina e l'Unione Europea avranno un circa un venti per cento del G di PIL mondiale quello questa roba qua cioè questo processo di distribuzione del potere economico lo chiamiamo pomposamente multipolarismo
Qua il problema per l'Italia è che il popolo europeo e poco influente sul piano politico e questo sarebbe il multilateralismo cui loro facevano cene ci torno dopo
In un contesto di grande distribuzione del potere economico gli Stati Uniti rimangono come tu accennavi giustamente una potenza sui generis perché hanno uno strapotere militare che rimarrà tale ancora per qualche tempo
E quindi sono una potenza che economicamente infonde ridimensionata e lo vediamo tutti i giorni attraverso i dei problemi finanziari commerciali e così via ma che ancora questo grande surplus di una delle forme tradizionali da influenza internazionale che la supremazia militare
Però ha un potere relativo l'abbiamo visto in questi anni sappiamo che non basta risolvere uno dei problemi principale che abbiamo oggi cioè il problema del dei vuoti sì di potenza invece che della superpotenza tra gli Stati falliti e così via quindi anche gli Stati Uniti su quella che assegna definisce quindi mi sembra molto giustamente una potenza relativa in fondo
E hanno i loro problemi
Ed è per questo che a volte quando si sentono in grado di raggiungere un visitato scelgono Maccari facendo degli errori delle soluzioni nazionali questo noi lo chiamiamo unilateralismo
E a volte invece scelgono di agire attraverso delle alleanze anche di tipo diverso
E il vero problema per un Paese come l'Italia che in fondo non ha fatto granché politica estera anche se ha fatto le scelte giuste nel dopoguerra cioè si è collocato
Nel mondo in modo felice per l'Italia grande problema è che questo tipo di scenario non è affatto uno scenario favorevole per noi per due ragioni multipolarismo una fregatura terribile SC
Da un certo punto di vista o almeno nell'immediato
Perché è chiaro che l'Italia era una delle grandi potenze del mondo del dopo guerra fredda perché
Da gerarchia veniva dato dall'essere delle democrazie industriali sulla gerarchia del mondo è fatta come era il vecchio G sette l'Italia era una delle prime sette potenza del mondo
In una fase in cui quello che cresce invece il capitalismo di tipo autoritario perlomeno in parte cioè il potere del reddito di una Cina
O di una Russia che non è ancora diventata una democrazia consolidate forse non diventerà eccetera
Il peso relativo dell'Italia
Evidentemente ridimensionato e quindi il multipolarismo questa processo di distribuzione del potere che in fondo riduce
La strappo attenzione che l'Occidente ha avuto dopo secondo la seconda guerra mondiale costringe l'Italia un modo serissimo sforzo di adattamento
Il
Scusate
Qual è la risposta che evidentemente un Paese come l'Italia che appunto è una media potenza fosse anche medio piccola
Non ha nessun altra chance di avere un ruolo interna
Alle
Degno di questo nome e se non collocandosi dei in dei contesti più ampi per poterlo fare però ci vuole una politica che sia nazionali a dire che questo è il problema
Detto veramente in termini iper semplificati
Cioè
Paradossalmente la politica estera nazionale Divella nazionale della politica estera è diventato più complicato più delicato ma anche più necessario oggi prima
è
E abbastanza un paradosso per le ragioni che diceva prima Cesare Merlini ma io credo che sia sia vero
Non è però così è evidente insomma tutto sommato nel dibattito politico soprattutto degli ultimi
Degli ultimi vent'anni ma anche di Vic delle del periodo precedente si è sempre teso
A risolvere diciamo così il problema della politica estera italiana dice in o che l'Italia aveva i famosi tre cerchi cioè era un Paese che credeva nella direttrice atlantica direttrice europea nella direttrice mediterranea
E la cosa era in qualche modo risolta
In realtà oggi molto più di prima per i fattori di cui parlavano Stefano Silvestri Cisa rimmel rullini cioè per vuol attività la flessibilità la frammentazione di questo quadro esterno per essere pestare in queste tre direttrici l'Italia deve ci cedere delle scelte deve fare delle scelte nazionali molto più precisa e molto più costose e molto più attive e deve anche essere capace di fare
Quindi serve ancora la politica estera nazionale io diressi e serve più di prima
Mi hai convinto paese che serva direi di no e qua mi sembra che sia tutto il problema della politica estera italiana perché se noi guardiamo per esempio due indicatori alle risorse pene destiniamo alla politica estera da una parte
E dall'altra al modo in cui da politica interna si rapporta alla politica estera l'unica conclusione razionale da trarne che il Paese la classe dirigente ha deciso che non abbiamo bisogno di una politica estera
Perché basta conto oppure che abbia che pensiamo che la nostra politica estera è quella di un micro Paese europeo
Perché se compariamo presento il bilancio dei Ministeri degli esteri a quello dei grandi Paesi a cui vogliamo comunque continuare a comparare ACI vediamo lo scarto a nostro sfavore
Se guardiamo i fondi della cooperazione allo sviluppo che comunque sono un'altra leva importante di politica estera siamo in fondo la famosa
Classifica dei Paesi DAC
Se guardiamo al bilancio della Difesa dove c'è una lieve ripresa sappiamo benissimo gli sforzi
Con le armi le unghie e coi denti che vengono fatte per difendere un pochino di questo bilancio in una fase in cui invece abbiamo
Investito molto meno nostra capacità di proiezione a forza prendendo Dini prendendo una sorta di extra rischi per potere recuperare peso internazionale discutevamo di questo dato giorno quindi se guardiamo ai le risorse
Sarebbe
Quasi un Paese che ha deciso di non avere bisogno di una vera politica estera nazionale se guardiamo al dibattito di politica interna anche
Perché tutto sommato
Quello che un tempo era una specie di gente mensa deprimente cioè il Governo faceva le scelte giuste e l'opposizione faceva finta di non condividerle fino in fondo do però di fatto che appoggiava e quella che poi è diventata la famosa solidarietà nazionale sulle grandi scelte di fondo alla fine degli anni Settanta eccetera eccetera
Bene questo non esiste più secondo me
Nel senso che la politica interna
è una motivazione che prevale molto spesso sulle scelte internazionali ci sono stati esempi di tipo negativo nei due campi uno che che mi ricorda mi ha colpito
è il voto dell'opposizione di oggi contro la permanenza dei nostri soldati in Afghanistan come esempio di una logica appunto in cui qualcosa qualunque scelta internazionale può essere sacrificata sull'altare di una logica domestica
Quindi si potrebbe essere molto pessimisti e a a meno che non ci fosse un
Sussulto di
Responsabilizzazione della classe dirigente nel suo insieme che capisse che continuando così il costo che l'Italia paga il prezzo
Che l'Italia paga come e Paese è molto alto è molto alto proprio perché secondo me invece di questa politica estera c'è bisogno
In che modo c'è bisogno è passo rapidamente al al problema dell'album di livello di cui parlava Paolo guerrieri e che secondo me l'unico modo di vedere questo problema
Io direi l'Italia ha degli interessi vicini molto importanti
A perché ha una posizione geopolitica molto esposto all'altra grande se volete fattore di di distanza rispetta i tempi della guerra fredda e che quella che era bene o male una frontiera che ci proteggeva dalle tensioni esterne
E completamente caduta e come posizione geopolitica
L'Europa l'Italia è particolarmente esposta insomma in tutti i nuovi problemi transnazionali che ci preoccupano i problemi migratori la criminalità organizzata
Eccetera eccetera hanno nella frontiera italiano un anno un frontiera siamo diventati estremamente permeabili e quindi è un nostro interesse
Fondamentale io direi che il di riuscire a stabilizzare questo vasto articolo arco di crisi che abbiamo a sud Este mediterranea dobbiamo riuscire a Stabat a stabilizzare i Balcani
Dove c'è
In fondo un potere di detto o comunque c'è ancora un'influenza molto forte di un Paese come la Russia
E dobbiamo riuscire a stabilizzare a fare evolvere e democraticamente eccetera il Mediterraneo che ormai si lega in fondo a tutte le tensioni mediorientali dove gli Stati Uniti rimangono
Una potenza militarmente dominante quindi hanno a loro volta nasca una sorta di di potere di vento
Quindi secondo me questi sono dal punto di vista geopolitico i primi due interessi che abbiamo
E che in fondo ci ci dicono una prima cosa che uno scenario in cui
Questa diffusione del potere economico si traducesse in uno scontro frontale
Ho fra la Russia negli Stati Uniti cioè nuova confronti fashion nuova guerra fredda
Offra negli Stati Uniti e di stampa appunto tranche Orsi invece esce un parli per l'Italia sarebbe abbastanza catastrofico perché effettivamente noi siamo collocati in un modo secondo me dal punto di vista
Geopolitico che è che ci impedisce di pensare che ci verrà una vera sicurezza
Da una da un nuovo assetto internazionale in cui all'appunto multipolarismo economico corrisponda una
Nuova un nuovo balance of Powers fondato sulla guerra fredda Stati Uniti Russia Cina
Cioè l'occidente contro lei capitalismi autoritari democrazia autoritario come devo di capitalismo turritani oppure appunto una grossa confronti action
Stati Uniti Islam che è quella che prevede una realtà ad esempio oggi di tutti gli esperti realisti russi cioè quando i russi analizzano la possibilità di un attacco militare all'Iran
Vedono in questa eventualità da qui la Russia starebbe fuori un inizio di una nuova fase di grande confronto esce un po'
Stati Uniti si danno da cui un Paese come la Russia e anche la Cina avrebbero tutto da guadagnare starebbero a vedere
E in fondo Nemi avrebbero qualcosa da da beneficiare quindi questo mi sembra
Il dilemma se volete di fondo
Io credo che per evitare questo tipo di di scenario di grande confronto action rimanga nell'interesse nazionale del nostro Paese tentare di vere un sistema internazionale governati invece da regole più condivise e da un rafforzamento di istituzioni che vanno fortemente rinnovate
è difficile siccome o meno non sarà affatto facile certamente non sarà l'Italia da sola potere dire chiesi che si riesce ad avere un multiplo multilateralismo che funzioni
è molto importante che l'Unione europea scelga questa strada nel suo insieme
E qua c'è il problema se volete importante che abbiamo cioè di descrivere anche all'opinione pubblica interna l'Europa per quella che e che vogliamo che diventi e non per quella che non è
E che vogliamo che che comunque diventi e che mai diventerà insomma su trovo che ci sia qua anche un
Se volete una un gatto culturale perché continuiamo a parlare di una cosa veramente che che secondo me
Capiamo poco
Io penso che l'Unione Europea e finisco con quegli stessi
Vedrà una fase di grande gioco intergovernativo ed è un'altra ragione per cui ritengo che c'è bisogno di una politica nazionale forte
Per avere un vero peso in Europa credo che ci sarà appunto un grande aumento della cooperazione intergovernativa
Penso che sia nell'interesse dell'Italia che l'allargamento continui anche se oggi sembra molto difficile ma per le ragioni prego che dicevo prima perché siccome per noi è decisivo stabilizzare i Balcani
Avere questo ruolo nel Mediterraneo l'allargamento deve continuare
Credo che sia giusto dire che siamo a favore dell'ingresso della Turchia anche se avverrà molto in là
Penso che rispetto a proposte come quelle di Sarkozy dell'Unione mediterranea vero interesse dell'Italia sia che sia l'Unione nel suo insieme in Europa a trovare un baricentro mediterraneo
E non la creazione di una specie di di unione di seconda categoria che sarebbe appunto questa Unione mediterranea
E penso infine che l'Europa così configurata cioè con un gioco nazionale più profilato
Avrà un peso su su come andrà al mondo cioè su come si riformerà questo sistema internazionale solo se avrà
Voglia e coraggio di fare di più
Quindi si spegnerà di più per la difesa si si assumerà maggiori responsabilità insomma se avrà una leadership in cui speriamo ci sia anche quella dell'Italia
Che non continuerà a delegare agli Stati Uniti e basta che era comodissimo perché ci permetteva di concentrare ci sulla crescita economica
Tutti gli oneri del mantenere in vita il sistema ma farà anche la sua parte per l'America allora diventerà anche più interessante
Mantenere un legame con l'Europa e per l'Europa secondo me mantenere un legame forte preferenziale con gli Stati Uniti resta da principale garanzie di sicurezza
Grazie a Marco da sunt credo che siano emersi molti spunti importanti interessanti certamente lasciano intravedere un quadro di grande problematicità se ne parliamo tra politica e stato d'Italia e la difesa degli interessi nazionali perché si vede
Come minimo l'abolizione di falso di
Coccio in mezzo molti vasi di ferro questo impone delle scelte che sono abbastanza difficile scomode
In una realtà che ancora abbastanza da precisare
Comunque ringrazio tutti intervenuti i partecipanti naturalmente a questa tavola rotonda e vi ringrazio di essere stati fino fino ad ora con noi penso che sinistra adesso sia per il prossimo rapporto globale del due mila otto grazie mille
Scusate non riesco dalle