Commemorazione di Cesare Terranova e Antonino Saetta

Intanto volevo ringraziare tra le autorità presenti ed ai ragazzi tutte le i componenti delle varie associazioni il presidente della commissione parlamentare antimafia nazionale antimafia che hanno voluto essere presenti in questo momento di ricordo
Grazie a tutti il
Oggi ricordiamo due dati venticinque settembre mille novecentosettantanove venticinque settembre mille novecentottantotto due ferite inflitte alla magistratura e a tutti gli italiani onesti forse è meglio che non si
Oggi ricordiamo Cesare Terranova e Antonino Saetta e assieme a loro il maresciallo legni Mancuso e Stefano Sani
Voglio ringraziare il presidente della sezione distrettuale dell'Associazione nazionale magistrati che ha voluto questo incontro in questo luogo dove tutti noi lavoriamo perché il più indicato per una memoria
Sono orgogliosa di aver aderito all'invito di Fabrizio vanno odio e di condividere con il Centro Studi Cesare Terranova questo momento di raccoglimento sono commossa per la presenza dei familiari la signora Giovanna Terranova la signora Luigia Pantano Saetta il figlio Roberto la figlia Gabriella che credo che non ci sia ma che saluto i familiari del marito il maresciallo legni Mancuso i figli Carmine Franco Marco
Che ancora tutti noi vivano con dolore il distacco e la perdita dei loro cari grazie per la vostra partecipazione affidiamo il ricordo dei due colleghi uccisi a Pietro Grasso e a Gaetano Paci non potevamo chiedere di meglio li conoscevano e possono parlare non soltanto per avere letto di loro ma con il cuore di chi ha avuto il privilegio di stare accanto a loro
Il giornale L'Ora titolava quando fu ucciso Terranova i clan hanno tremato quel giudice incorrotto non si faceva fermare perché aveva capito i meccanismi Cesare Terranova in un'intervista pubblicata proprio la domenica precedente l'omicidio sul diario in risposta a una domanda
Di chi lo intervistava aveva manifestato i suoi timori sui nuovi e più redditizia fari della mafia così aveva detto
Non tanto l'appalto vero e proprio ma tutto quanto c'è Pietro forniture Cottini guardiania e certamente al momento l'argomento più interessante destinato a svilupparsi ancora di più negli anni futuri
Come vedete nulla è cambiato
Quando fu ucciso Terranova si contavano già i morti per mano mafiosa e terroristica dei magistrati uccisi erano nove molti altri sarebbero caduti dal mille novecentosettantanove nostri giorni
Dopo di lui molti altri troppi tutti uccisi per l'immenso amore per la giustizia e la verità per avere fatto il proprio dovere
La memoria è il ricordo
La memoria il ricordo insegnamenti l'eredità
L'eredità che ha valore se quanto ci è tramandato non viene disperso
Un'eredità che sarebbe più facile accettare se non vivessimo in una terra come questa di Sicilia dove tutto diviene difficile e oneroso
Cesare Terranova e Antonino Saetta sono morti a causa della loro attività professionale per averla saputa esercitare con scienza e coscienza e perché l'avrebbero esercitato ancora con la massima dedizione con coraggio
Nessuno dei due ha mai aveva pensato di lasciare andare le cose per paura
Entrambi fino all'ultimo hanno continuato a sperare a lottare per una terra migliore
Pur nella consapevolezza dei rischi cui andavano incontro
Per questo noi dobbiamo onorarli perché ci hanno insegnato a non avere paura ad andare avanti a lottare a sperare insegnamenti che chi è magistrato deve portare poi nel cuore
Avendo sempre come obiettivo il bene dello Stato
Con loro e con tutti gli altri eroi che la mafia con logica feroce e strategia inefficace e ottusa ha voluto uccidere non è stato ci sarà giustizia
E non lo dico per sfidano le avremo Tivo ma con la consapevolezza che tutti noi magistrati cogliamo e continuiamo a dare il nostro contributo affinché si accerti la verità
E si affermi il primato del diritto nell'umiltà dell'impegno di cui dobbiamo andare orgogliosi soggetti soltanto alla legge
Giovanni Paolo secondo che ad Agrigento in termini forti e per cui in equivoci aveva condannato i mafiosi aveva detto il trentuno marzo due mila e i partecipanti al congresso dell'Associazione nazionale magistrati
La ricerca della verità dei fatti e delle prove e la corretta applicazione delle leggi richiedono una totale libertà da pregiudizi è un costante impegno di studio e di approfondimento
Il ricordo senza l'impegno non serve ed è effimero perché tanta strada è stata percorsa i processi celebrati e gli ergastoli definitivi lo documentano ma tanta ancora ciascuno di noi è chiamata a fare
Se tutti insieme vogliamo affidare ai nostri figli una Sicilia migliore non più piagata da minacce estorsioni paura prevaricazioni prepotenze morte
In questo particolare momento storico in cui spesso ciascuno di noi di fronte alle ingiustizie che ci circondano richieda al legislatore leggi più efficaci e pene più severe ed effettive
Il ricordo dei nostri colleghi uccisi ci deve sostenere e guidare guardando al futuro con volontà e impegno sempre maggiori
Soltanto così potremmo rispondendo alla nostra coscienza affermare che queste commemorazioni non vogliono essere una in moto a contemplazione del passato
Ma sono consustanziale al nostro essere in ogni comportamento della nostra esistenza
Con questo spirito vi chiedo un momento di raccoglimento in ricordo di Cesare Terranova Antonino Saetta legni Mancuso Stefano Farina
Do la parola al dottor
Presidente dell'Associazione della sezione distrettuale dell'Associazione nazionale antimafia dottor Fabrizio Vanoli
L'amministrazione stufata dell'Anm l'associazione nazionale magico tra
L'Antimafia voi rappresentata dai colleghi che interverranno tra poco anch'io saluto tutti in primo luogo i familiari delle dei colleghi e e le altre persone assassinate in quei due orribili episodi
E credo che la partecipazione di oggi vada al di là anche delle nostre più rosee aspettative in particolare fa piacere che siano presenti qui studenti che magari all'epoca dei fatti avevano pochi anni o non erano nemmeno una
Io credo che l'importanza del ricordo di oggi sia soprattutto quella come dice Anna Maria Palma poco fa di non lasciar disperdere il ricordo
De quel di queste persone ma soprattutto delle loro esperienze professionali
E delle le idee i frutti del loro impegno quindi importante che gli ricordino oggi
Le persone e anche i colleghi come me che non non li hanno conosciuti
Tra poco vi saranno degli interventi articolati che descriveranno i profili comando umani professionali dei colleghi
Io voglio dire che Antonino Saetta Cesare Terranova hanno avuto senza dubbio percorsi professionali esperienze diverse ma hanno avuto in comune oltre all'inflessibilità al coraggio
Il pregio individuare da un lato i tratti salienti l'organizzazione mafiosa
E dall'altro di infliggere ad essa duri duri colpi
Cioè se avete una nuova
Si trovò a vivere in un'epoca certamente difficile di gran lunga più difficile rispetto a quella che dicono oggi i magistrati che comunque tra tante difficoltà sono impegnati alla lotta alla mafia era un'epoca in cui non esistevano i collaboratori di giustizia si andava avanti
A veramente a lume di naso spesso su fonti confidenziali quindi non si riusciva c'era come sappiamo tutti una difficoltà enorme estrema
A individuare testimoni e comunque fonti da portare in un processo per ottenere condanne ciò nonostante Cesare Terranova
Già dei primi anni sessanta riesce a individuare il carattere unitario l'organizzazione mafiosa quando questa intuizione per alcuni era ancora il frutto di fantasie o di deliri di onnipotenza
Di nipoti esaltati invece Cesare Terranova riuscì a dire a scrivere anche sono atti processuali a sua firma che di somma importanza pervenire a una valutazione unitaria del fenomeno associativo formato sia al fine di di alla fine di commettere più delitti con installazione il sistema di violenza contro ogni autorità costituita
E in un capo di imputazione formulato lontano sessantacinque il processo di Catanzaro istruito coi approdo a Catanzaro istruito
Da Terranova si era contestato espressamente da alcuni imputati di aver formato una commissione di mafia che decideva le sorti dei mafiosi
Ancora una volta purtroppo dobbiamo riscontrare così come capitani giusta capitando proprio leggendo gli scritti dei colleghi che magistrati e comunque anche gli uomini e le forze dell'ordine caduti nella lotta alla mafia
Che purtroppo la mafia è riuscita a capire a volte prima
Degli uomini delle istituzioni proprio il valore specifico di alcuni magistrati e anche a distanza di tanti anni con l'atteggiamento vendicativo che la contraddistingue gliel'ha fatta pagare
Ma l'impegno quei quelle intuizioni Cesare Terranova così come passerò tra poco a esaminare i grandi pregi Antonino Saetta rimangono dei risultati dei risultati che sono stati raccolti da altri passati come testimoni
Nel corso degli anni nel corso dei decenni quelle battaglie che sembravano perse negli anni Sessanta si sono sono ricominciate a fine negli anni ottanta e hanno avuto i risultati ancora più importanti negli anni Novanta certamente apprezzo ha un altissimo prezzo di vite umane però per ogni magistrato caduto
Questa venendo una frase qui è una concetto a cui tengo molto cinese cioè solo Cesare o non ce ne sono decine ci sono dei cinguettii giovani che hanno scelto di entrare in magistratura e magari non saranno mai all'altezza
Di quelli di coloro che li hanno preceduti ma che comunque grazie alla forza del loro numero alla convinzione alla fiducia riscuotono società forse anche con fortuna possono riuscire a ottenere risultati migliori
Cesare Terranova
Proprio rendendosi conto dei limiti dell'attività della sola attività della magistratura
Ha dato un notevolissimo contributo alla alle lotte alla elaborare la alla elaborazione di strategie antimafia anche nelle istituzioni anche in Parlamento collaborando alle attività della Commissione antimafia
Commissione nella quale ancora nei primi anni settanta da parte di alcuni commissari vi era la resistenti era resistenza a riconoscere le la sussistenza di organizzazione unitaria
E per questo si dovette qualche volta ricorrere ai cosiddetti rapporti di minoranza quelli che peraltro pur essendo rimasti in quegli anni minoranza sono rapporti pagine sulla organizzazione mafiosa che ancora oggi indicano la via e Cesare Terranova collaborò a quella a quei lavori
Ma quindi fermo perché
Piero il procuratore Piero Grasso
Di tratteggio era certamente meglio di me di caratteri relazioni Cesare Terranova di Antonino Saetta non posso e dire che a ricordare che è stato il primo giudice di un di dibattimenti di processi assassinato la sua è stata una carriera esemplare completa compassati dal settore civile al settore penale dalla funzione giudicante alla funzione requirente di nuovo alla giudicante
Il mostro volontari cambiare cinquantaquattro anni trasferì la sua sede lavorativa a Genova per poi ritornare in Sicilia
Perché fu ucciso ne parlerà tra poco Gaetano Paci
Ma bisogna subito dire che con le sue sentenze dimostrò di non essere influenzabile fece capire ai mafiosi che il secondo grado di giudizio non poteva in alcun modo essere visto come rimedio a pronunce per loro periti pericolose in primo grado
Magari consueta ricorrendo alle consuete intimidazioni soprattutto nei confronti dei giudici popolari
Anzi nel famoso processo per l'omicidio del capitano Basile vi fu addirittura la pronuncia di assoluzione di primo grado fu ribaltata con conseguenze serie pericolosissimi capimafia
Per spegnere la sua preziosa essere attività di fuga anche una significativa convergenza di interessi tra famiglie mafiose palermitane agrigentine l'omicidio fu deciso dal vertice dall'associazione criminale
E quindi io mi avvio a concludere dicendo che il significato di questa giornata può essere a mio avviso quello di ribadire l'essenzialità del ruolo della magistratura che però da sola non può risolvere il problema della mafia istituzioni e partiti devono svolge la loro parte occorrono strumenti legislativi adeguate risorse tecniche e finanziarie
A mio avviso non si può abortire non si può impedire abolendo l'appello del pm a magistrati rigorosi imparziali come Antonino Saetta di ribaltare sentenza assolutoria rate né si possono lasciarti morire magistrati senza scorta su viadotti di strade statali
E finché non si tornerà ai tempi di Pio la Torre che denunciava incessantemente con dovizia di particolari sin da quando era consigliere comunale a Palermo affari illeciti e collusioni tra mafiosi politici e imprenditori fornendo lui spunti alle indagini la magistratura
I magistrati non potranno esimersi dal denunciare in ogni sede i guasti derivanti dalla cantina la carenza dei controlli politici e amministrativi che devono precedere non seguire la giustizia penale
E non si potrà dar torto a coloro che come Cesare Terranova decideranno di apportare le istituzioni nazionali o locali il loro contributo di uomini liberi da interessi particolari sponsor o clientele
Io concludo con una frase di Cesare Terranova che una frase che peraltro si attaglia perfettamente ad Antonino Saetta perché hanno fatto entrambi hanno entrambi conclusero allo stesso modo la frase era quando per lui c'era la possibilità di rimanere a Roma come parlamentare ho giudice in Cassazione disse io devo stare a Palermo per terminare il lavoro cominciato noi non dobbiamo comune esporsi cercare di Co portare avanti il lavoro di Cesare Terranova Antonino Saetta
Presso il procuratore Grasso ricorda Cesare Terranova
Era una calda giornata del giugno del mille novecentosettanta
Quando incontrai per la prima volta il giudice Terranova
Pensate io giovane uditore giudiziario avevo chiesto di essere assegnato al suo ufficio per compiere il prescritto tirocinio presso l'Ufficio Istruzione del tribunale di Palermo
E Luís
Con la sua fama di magistrato colto preparato capace onesto impegnato in prima linea nella lotta contro la mafia aveva già detto da tempo dimostrato la sua capacità professionale
Il suo coraggio dell'istruzione di difficile gravi processi penali contro i corleonesi di Luciano Liggio
Contro il polso della Palermo rovente insanguinata negli anni Sessanta dalla lotta feroce senza quartiere
Fra i gruppi criminosi di Angelo la Barbera da un lato i fratelli Greco Diane dall'altro poi tristemente culminata nella strage di Ciaculli
Ero rimasto precedentemente colpito dalla lettura della sentenza istruttoria con la quale aveva evidenziato gli elementi raccolti contro il potente feroce il gruppo dei la Barbera per la prima volta con questa sentenza
Un magistrato aveva avuto l'ardire di indicare nel comune di Palermo il centro di interessi che alla alimentava allora la speculazione edilizia e mafioso
Ricordo ancora la sua stanza al piano terra del palazzo di giustizia e nella parete dietro la sua poltrona
Un quadro raffigurante pure enorme piovra dai tentacoli sporchi di sangue ricordo questa è una cosa che mi impressionò Previti immediatamente
Però terribilmente imbarazzato intimidito
Lui era al culmine dalla notorietà io mi accostavo con umiltà una buona dose di timore al mio nuovo lavoro
Mi presentai riuscendo a farfugliare il mio nome il motivo della mia presenza dandogli naturalmente a delle i ma egli con cordialità
Con
Naturalezza mi diede subito del tu
Mi chiese di dargli del tu aggiungendo che non dovevo farlo sentire così presto un vecchio magistrato stabilimmo immediatamente un rapporto di cordialità e di amicizia
L'uomo dall'aspetto un po'burbero aveva una carica di umanità che conquistava
Mi aspettavo un magistrato duro severo rigoroso poco incline al dialogo e invece venne fuori sin dai nostri primi incontri l'immagine di un uomo aperto
Dotato di grande sensibilità pronto alla discussione leale comprensivo con i deboli inflessibile con i potenti un sincero amico un collega disposto a dedicare parte del suo tempo prezioso per trasmettere a me uditore l'alto concetto che egli aveva della funzione di giudice
La sua cordialità
La sua bonomia
Non appena entrato in confidenza diventavano palesi nel tratto nel modo di fare di intrattenere rapporti
Amava lavorare ma amava pure conversare
Stare in compagnia coltivare altri interessi mi ricordo che mi parlava della storia dei grandi condottieri era entusiasta della figura di Tamerlano
Lo potete però incontrare anche sorridente mentre giocava principe
Sorseggiando whisky fumando una Philip Morris una dopo l'altra in un grande fumatore
Allora sempre lo stesso entusiasmo la stessa carica procedeva nella vita e nel lavoro con la stessa sicurezza
Spavalderia intemerata giovinezza che mai avrebbe conosciuto e non conobbe la paura
Viveva il suo lavoro come una gioia questa è una cosa che penso mi abbia trasmessi lo viveva come un una grazia ricevuta un bene di cui bisognava approfittare e del lavoro approfondiva ogni sua spoglio aspetto
Vincono con grande insegnamento secondo cui se devi fare qualcosa non può esimersi nel nostro delicato lavoro che farlo al meglio
Nel settantuno passò la procura della Repubblica di Marsala dover magistralmente condusse le indagini per la scomparsa e l'uccisione delle tre bambini adoperato il famigerato Michele vinci
Da Louis coperto e indotto alla piena confessione
Che se poi di essere collocato in aspettativa prima di presentare la sua candidatura per le elezioni del sette maggio di quell'anno come indipendente di sinistra nelle liste del Partito comunista
Eletto deputato fece parte della commissione parlamentare di inchiesta sulla mafia portandovi naturalmente
Non solo l'entusiasmo del suo animo generoso la sua onestà intellettuale ma anche la sua esperienza del fenomeno di studioso del fenomeno e la sua esperienza di magistrato
Assolveva al suo mandato parlamentare con impegno con scrupolo
Certo non era politicamente etichettabile ma esprimeva con grande coerenza i sentimenti di quella parte così significativa in Sicilia della borghesia intellettuale che ancora oggi non non si rassegna che opera attivamente che sa collegarsi con le forze sane nuove della democrazia e del progresso
Cesare Terranova si impegnò moltissimo nei lavori conclusivi della Commissione parlamentare antimafia dando il suo insostituibile contributo di conoscenza la mafia
Fu da lui vista già allora con in mancanza di tutti gli strumenti di cui oggi ci possiamo avvalere come organizzazione criminale aveva già capito
Il senza del fenomeno con tutte le caratteristiche di estrema pericolosità sociale
Con gli scopi di illecito lucro da realizzare mediante la intimidazione e la violenza
Con la tendenza a inserirsi confusioni pare assente parassitarie nelle strutture della società e ad avvalersi di complicità connivenze protezione nei diversi settori della vita pubblica
In uno dei suoi interventi in sede parlamentare affermò
Se si vuole dare un significato concreto e serio alla lotta contro la mafia e indispensabile anzitutto ripristinare la fiducia nelle istituzioni
Cominciando con l'allontanamento da tutti i posti di potere di tutti coloro che siano stati in qualche misura compromessi o invischiati contro lama con la mafia
E questo vale non soltanto per gli uomini politici aggiungeva ma per tutti coloro che a qualsiasi titolo siano preposti ad uffici pubblici i elevata responsabilità
Quest'opera di risanamento diceva e la premessa indispensabile alla lotta contro la Mancina
Ma purtroppo questi interventi come lui stesso poté constatare non ci furono così come non vi erano state le severe condanne che avrebbero dovuto essere inflitte a conclusione dei grossi processi distribuiti e portati e avanti contro le associazioni mafiose i processi di Bari di Catanzaro
Per cui come gli stessi annotava furono annullati praticamente gli sforzi e i sacrifici compiuti negli anni precedenti
E i mafiosi ritornarono in libertà con il maggior prestigio loro conferito dalla vittoria riportata contro lo Stato
Proprio per queste considerazioni per questa sua
Constatazione per queste sue convinzioni io ritengo che nel giugno del settantanove decise di riprendere la sua attività giudiziaria ritorno come consigliere della Corte d'appello di Palermo
Comincio a presiedere qualche udienza dell'assenza se il seconda sezione della Corte d'appello
Pose immediatamente la sua candidatura a al difficile al posto di Consigliere istruttore al tribunale di Palermo con il rinnovato fermo proposito
Di un suo maggiore impegno in quella lotta che aveva
Temporaneamente sospese
Egli sapeva di essere nel mirino della mafia
Quando incominciarono le dichiarazioni di un di Cristina mafioso a dai carabinieri certo carabiniere Alfio Pettinato i carabinieri i carabinieri di lo informarono che aveva riferito
Leggio i corleonesi lo avevano nel mirino
Era una persona che era stata indicata come un nemico della organizzazione criminale che è avrebbero qualcuno diceva che upper usciva dal carcere avrebbe pensato di eliminarlo
Quindi lui era pienamente a conoscenza di questo pericolo
E decise nonostante tutto di proporsi come appunto nuovo consigliere istruttore lo sarebbe senz'altro
Diventato
Quindi diciamo che era ancora più temuto per quelle conoscenze che aveva mostrato di avere che aveva riversato nei lavori della Commissione antimafia
Lì fra l'altro aveva acquisito ulteriori elementi
Perché aveva potuto seguire tutta l'acquisizione di gli elementi sulla mafia sull'intreccio del rapporto e gli interessi fra queste il mondo politico di allora sul mondo degli appalti pubblici della speculazione edilizia e dei traffici illeciti
Non si può parlare di Cesare Terranova senza pensare al maresciallo le dive Mancuso
Anch'io nel primo impatto l'abbiamo lo lo trovai già nella stanza stava praticamente con lui condivideva in tutti quegli anni di intensa attività diffusa scorta fedele e fedele collaboratore sempre pronto leale e sincero
Ricordo il maresciallo lei Mancuso come una persona dal temperamento genuino aperto
Anche gli era ben consapevole del rischio
Che correva lo aveva voluto Collu incondizionatamente condividere anche quella triste mattina del venticinque settembre settantanove quando alle otto e trenta sia Cesare Terranova che land Mancuso
Si avviavano
Verso il lavoro
Di magistrato l'uno e di fedele collaboratore la
La mafia
Abilmente barbaramente assassinato Cesare Terranova certamente per il suo impegno
Perché era un simbolo
Chiaro punto di riferimento per chi crede nei valori della giustizia
Perché non si rassegna a considerare la cancrena mafioso male inestirpabile dalla nostra terra di Sicilia
Ed era un simbolo perché la sua era una battaglia solitaria portata avanti nella completa inerzia indifferenza di chi allora aveva responsabilità istituzionale
Ma è stato anche l'omicidio preventivo perché si accingeva a riprendere da magistrato il lavoro interrotto
A tutti noi che di fumo vicini che crediamo
Nei nei valori di libertà e democrazia e nel riscatto morale della nostra isola non rimane che un preciso dovere
Ricordarlo ma soprattutto continuare il suo lavoro con la stessa tenacia con lo stesso rigore con la stessa persona passione con lo stesso impegno grazie
Antonino Saetta
Adesso ricordato dal collega dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura Repubblica di Palermo Gaetano Paci
Conobbi la figura del presidente sesta
Nell'estate del mille novecentottantasette
Allorché l'undici giugno aveva appena laureato in giurisprudenza come tanti ragazzi di Canicattì
Di quell'epoca ero anch'io alla ricerca di una mia identità
Professionale ma anche personale
Lo conobbi attraverso le parole di mio padre persona di gran lunga più umile Luís pressoché ignorante che mi additava però la figura di questo straordinario magistrato di questo straordinario paesano
Come esempio da seguire
Come ipotesi di lavoro per i prossimi anni di vita
Post-universitaria per coltivare un sogno che a mio padre sembrava assolutamente raggiungibile che suo figlio potesse entrare in magistratura
Personalmente non ebbi l'occasione di poterlo incontrare perché Antonino Saetta aveva scelto
Di non vivere a Canicattì pure
Avendo ristabilito la famiglia pur essendovi pur essendovi nato
Spostandosi in continuazione
Su Palermo
Ovvero come vedremo tra poco
In tutti gli altri posti in cui esercito le sue funzioni
Giudiziarie
Ma da quel momento devo dire che la figura di Antonino Saetta
E poco dopo anche quella di Rosario Livatino che invece conobbi
Più direttamente e più da vicino divennero per me
Molto familiare
Tuttavia devo quel maledetto venticinque settembre del mille novecentottantotto la scoperta definitiva
Della straordinaria figura di questo magistrato di questo uomo di questo padre
Di famiglia affettuoso
Sempre pronto a sostenere i suoi figli la sono sua moglie
E la sua famiglia
E mi resi conto però di un fatto che quel venticinque settembre
Quando fu assassinato assieme al figlio Stefano sulla statale Caltanissetta Agrigento mentre faceva rientro in macchina Palermo intorno alle ventidue e quaranta dopo aver assistito al battesimo di Unipol Pino
Il presidente settant'era diventato conosciuto non soltanto
Per me che ne avevo un ricordo
Idealizzato ma anche al di fuori dell'ambiente giudiziario dell'ambiente dalla Corte di Assise di appello ove gli aveva in quel momento in quel momento prestava servizio
E scoprì ma non soltanto io tutto l'opinione pubblica italiana che quasi ad un mese dal compimento del sessantesimo sessantaseiesimo anno di età
Il presidente sette aveva speso gran parte della sua vita in magistratura al servizio dello Stato
Ne quei ruoli era entrato nel mille novecentoquarantotto all'età di ventisei anni
Vale la pena in questa sede
Fortunatamente e con mia grande sorpresa
Piena di di tanti giovani
Che probabilmente all'epoca no non erano nati o erano ancora molto piccoli ripercorre la carriera le tappe più significative nella carriera di del presidente Antonino Saetta
Per comprendere quanto straordinariamente attuale sia ancora la sua figura
E lì iniziò la sua carriera in Piemonte come pretore e poi come giudice istruttore del tribunale di Acqui Terme ove si era trasferito da Canicattì con la sua giovane sposa la farmacista Luigi a Pantano e dove nacquero anche i suoi primi due figli Stefano e Gabriella
Nel mille novecentocinquantacinque fu trasferito al Tribunale di Caltanissetta ove rimase sino al mille novecentosessanta anno nel quale
Approdo alle sezioni civili del Tribunale di Palermo per rimanervi fino al mille novecentosessantanove
Nominato procuratore della Repubblica di Sciacca in quell'anno svolse per l'unica volta nella sua vita le funzioni requirenti sino al mille novecentosettantadue per poi fare ritorno a Palermo per altri quattro anni alla corte di appello
Nel mille novecentosettantasei fu trasferito alla Corte di Appello di Genova
Ove si occupò della trattazione di taluni importanti processi di notevole complessità in materia di terrorismo
Tra i quali diversi processi instaurati nei confronti della cosiddetta colonna genovese delle Brigate Rosse ed altri processi di rilevanza nazionale come quello relativo all'incendio doloso della nave single
Ritornato nel mille novecentosettantanove la corte di appello di Palermo vi rimase per altri sei anni durante i quali fu componente della sezione lavoro
Nominato nel mille novecentottantacinque presidente di sezione della corte di appello di Caltanissetta venne destinato ai giudizi di assise e si occupò per la prima volta nella sua carriera della trattazione di un importante processo di mafia
Quello relativo alla strage di via Pipitone Federico in cui venne assassinato anche il consigliere istruttore Rocco Chinnici e nel quale erano imputati tra gli altri importanti esponenti di vertice dell'organizzazione mafiosa come lo Cosa Nostra alcuni dei quali come Michele Greco ancora in quel momento incensurati
Quel processo all'esito di un difficile
Dibattimento condotto dal presidente senta con imparzialità ecco rigoroso rispetto delle regole processuali
E nonostante un denunziato tentativo di condizionamento portato avanti dal noto Peppe Di Caro
Esponente di primissimo piano della mafia di Canicattì e dell'ala corleonese di Cosa Nostra regionale
Venne definito con una sentenza con la quale furono addirittura aggravate le condanne e le pene pronunziate con la sentenza di primo grado
Non a caso allora poco meno di un un anno dopo
La definizione di quel processo
La famiglia setta dovette subire l'incendio di un villino sito nella località balneare di cani
Primo sinistro segnale
Di un esito che
Si compirà tragicamente soltanto qualche anno dopo
Nel mille novecentottantasei Antonino Saetta
Assunse il suo ultimo incarico quale presidente della prima sezione della Corte di Assise di appello di Palermo
Ed in tale veste si occupò di alcuni importanti processi di mafia
Tra i quali quello a carico di Giuseppe e Madonia Bonanno Armando e Puccio Vincenzo esecutori materiali il quattro maggio del mille novecentottanta dell'omicidio del capitano Manuele Basile
Brillante e sagace investigatore dell'arma dei carabinieri in servizio presso la compagnia di morale
La storia di quel processo è nota nota molti dei presenti che sono in quest'aula perché l'hanno vissuto direttamente
Qualcuno anche sulla propria pelle
Però vale la pena di ripercorrerla
In estrema sintesi ovviamente per comprendere lo scenario in cui maturò
L'assassinio del presidente Saetta e di suo figlio Stefano
Ricorderete tutti quanto meno coloro che
Ebbero modo di occuparsene o
Di vivere loro esperienze professionali contestualmente alla sua trattazione che qualche ora dopo la commissione del fatto nelle campagne circostanti di Monreale i tre imputati vennero fermati e tratti in arresto sulla base degli elementi probatori ed indiziaria acquisiti nell'immediatezza
Nonostante la linearità e la molteplicità di questi elementi probatori acquisiti
Il processo
è per uno svolgimento estremamente tortuoso
In conseguenza del quale divenuto una delle pagine più dolorose e drammatiche della storia giudiziaria dell'Italia repubblicana
Al punto da essere considerato quale espressione emblematica della capacità dell'organizzazione mafiosa Cosa Nostra di interferire illecitamente sull'esercizio della funzione giurisdizionale
Non risparmiando neppure quella suprema di legittimità svolta dalla Corte di Cassazione
Le indagini e di processi svolti nel corso degli anni novanta hanno consentito di accertare e di comprendere le ragioni per cui il vertice dell'organizzazione mafiosa aveva spesso nel massimo del proprio potenziale di intimidazione e di morte per condizionare l'esito del processo ed ottenere l'assoluzione degli imputati
Evitare che al proprio interno si innescasse una conflittualità devastante che avrebbe potuto determinare l'indebolimento e la scomparsa della leadership della fazione corleonese dell'organizzazione
Ed invero l'arresto dei tre
Imputati aveva determinato le forti lamentele di uno dei principali esponenti dei corleonesi Francesco Madonia capo della potente famiglia dire Sultana il quale aveva minacciato
Reiteratamente di ritirare il proprio sostegno se il vertice dell'organizzazione non si possono operato in tutti i modi per rimediare ad un errore nell'esecuzione materiale del delitto
Commesso tra gli altri anche da Giovanni Brusca al momento dalla fornitura delle armi e della predisposizione del piano di fuga degli esecutori materiali
Francesco Madonia in sostanza per salvare il figlio Giuseppe diffidato Armando Bonanno da quello che era universalmente considerato all'interno di Cosa Nostra l'epilogo inevitabile del processo ossia la condanna all'ergastolo
Così come più tardi peraltro si sarebbe nuovamente e tristemente reiterato il medesimo copione in relazione al primo maxiprocesso il condizionamento dei grandi di merito e dei primi due giudizi di legittimità
Del processo era conseguente ad una ben precisa strategia di autoconservazione della dirigenza dell'organizzazione mafiosa
Questa causale peraltro risulta ampiamente accertata ed estremamente DOCUP
Strenuamente è rigorosamente documentata
Dalla sentenza dalla Corte di Assise di Caltanissetta del cinque agosto del mille novecentonovantotto confermata nei successivi gradi di merito e di legittimità
Con la quale sostanzialmente si è dato conto di tutte le ragioni che di volta in volta avevano determinato arresti e passi indietro nello svolgimento del processo dalla decisione della prima Corte di Assise
Di rimettere il processo al giudice istruttore per lo svolgimento di una perizia
Definito dai giudici di Caltanissetta commodus discessus per
Sottrasse al disagio derivante dalle pressioni dei condizionamenti alla decisione con la quale la successiva Corte di Assise di primo grado assolse gli imputati e ritenendo paradossalmente che vi erano troppi elementi di prova per poterli condannato se ve ne fossero stati di meno si dice leggo testualmente
Bisognerebbe concludere che sarebbe stato meno problematico se non addirittura cento il convinto il convincimento sulla colpevolezza degli imputati in sostanza imputati erano stati assolti perché erano stati acquisiti troppo elementi probatori di indizi a loro carico
Il che determina la difficoltà di condanna
A seguito dell'ulteriore giudizio di primo grado di di appello scusate con la quale con il quale veniva emessa la condanna dei tre imputati all'ergastolo
La prima sezione penale della Corte di Cassazione annullava quella sentenza per una violazione procedurale
Che sino a quel momento e per ben trent'anni era stata considerata una mera irregolarità amministrativa non incidente sul processo
Per una violazione procedurale consistente nell'omesso di sotto l'uno dei difensori
Della data di estrazione dei giudici popolari chiamati a comporre il collegio
Da quel momento e in quella somma sola ed esclusiva specifica occasione venne riconosciuta natura giurisdizionale a questa violazione
Salvo poi qualche mese dopo
Ritornare a considerarla una mera di un'azione amministrativa come tuttora la si considera a seguito di una decisione definitivamente chiarificatrice delle sezioni unite della Corte di Cassazione ed è a questo punto dopo cioè il primo clamoroso inspiegabile sconcertante annullamento
Della prima sezione penale della Corte di Cassazione che il presidente sette incrocio sulla sua strada il processo basi
Presiedendo l'ugola
Riconosciuta ed indiscussa imparzialità con l'assoluto un rigoroso maniacale rispetto delle regole nonostante
I tentativi anche a Luino di condizionamento
Di vari giudici popolari
Presenti in quella Corte d'Assise
Il giudizio si concludeva il ventitré giugno del mille novecentottantotto con la riaffermazione della responsabilità penale dell'imputato la loro condanna all'ergastolo
Pochi giorni dopo il deposito della sentenza il presidente setta veniva barbaramente trucidato assieme al figlio Stefano
In quel maledetto venticinque
Settembre
La Corte di Assise di Caltanissetta che ha giudicato e condannato all'ergastolo Salvatore Riina Francesco Madonia quali mandanti
E Pietro Ribisi quale unico esecutore materiale superstar
Dell'omicidio
Del duplice omicidio Saetta ha evidenziato cito testualmente
Che il tragico fatto maturò in un contesto storico in cui per le funzioni giurisdizionali svolte in determinati processi
Per l'impegno profuso per la fermezza dimostrata per il rimorchio il rigore morale che va ad ispirarmi un'attività professionale divenne funzionale ad un interesse strategico
Dell'organizzazione mafiosa Cosa Nostra uccide il presidente
Sai
Un interesse strategico che risulta frutto della convergenza di varie causali
Ed in primo luogo
Il forte desiderio di ritorsione conseguente alla Resistenza manifestato la saetta verso i pesanti tentativi di condizionamento volte di influenzarne l'operato
Peraltro non conclusisi con la sua morte se si considera che anche dopo in relazione a secondo il giudizio di legittimità in Cassazione si sono addensate pesanti ombre
Su quel giudizio e che ancora più avanti sino al mille novecento novantadue sino al giorno in cui la Corte di Assise di appello di Palermo
Doveva mettere la sentenza il presidente Salvatore scaduti
E di suo giudice a latere Rocco Camerata Scovazzo vennero pesantemente intimiditi
Ed avvicinati al fine di pronunziare una sentenza di assoluzione
Nei confronti degli imputati
Un fine quindi
Di ritorsione ma vi è anche un fine di prevenzione nel delitto sei
Come in tutte le cose finissime che riguardano Cosa Nostra si voleva evitare
Che Antonino Saetta presi ed è se il maxi processo di appello
Perché in quell'epoca
Era sempre consistente per non dire quasi certa la sua probabile designazione a presidente di quel collegio
In un giudizio che aveva già visto nel corso del primo grado
La
Pronuncia alla condanna all'ergastolo nei confronti degli esponenti di vertice dell'organizzazione mafiosa e che e verso il quale l'organizzazione mafiosa temeva
Che potesse
Determinarsi un affetto ancora più grave a seguito della conferma della sentenza
Di primo grado conseguenze disastrose per i vertici della stessa organizzazione mafiosa qualora fosse stata riaffermata la piena legittimità del cosiddetto teorema Buscetta che prevedeva in sostanza la responsabilità dei vertici
Dell'organizzazione per i delitti
Commessi inoltre un decennio
Ma vi è stato anche un fine d'intimidazione generale verso tutti i componenti degli organi collegiali giudicanti che in quel periodo si stavano occupando di importanti processi di mafia
Movente che nell'immediatezza dell'omicidio
Vede subito colto dall'allora giudice istruttore Giovanni Falcone il quale evidenziò il salto di qualità
Che l'organizzazione mafiosa va compiuto uccidendo per la prima volta nella sua storia un magistrato della giudica
E a distanza di qualche mese dall'omicidio precisamente il ventisei gennaio del mille novecentottantanove nel corso di un incontro con gli studenti dell'istituto professionale di Bassano del Grappa
Paolo Borsellino
Che pure si era occupato della istruttoria
Della prima istruttoria del processo Basile ricostruendo la teoria
Degli omicidi eccellenti che avevano caratterizzato il contrasto all'organizzazione mafiosa aveva sottolineato la straordinaria gravità del duplice omicidio Saetta non solo vivamente per la perdita irreparabile di due vite umane ma anche per l'allarme generalizzato che ha finito per provocare in tutti gli appartenenti all'ordine giudiziario anche tra quelli non direttamente impegnati in indagini e processi di mafia i quali cito testualmente le parole del giudice Borsellino se un giorno fossero stati chiamati a far parte di un collegio che doveva giudicare imputati per fatti di mafia
Avrebbero dovuto mettere in conto di poter essere colpiti nella propria incolumità ed in quella sede i propri familiare
Queste in breve la storia
Ordinaria
Prima di fatti eclatanti
Priva di ribalte
Della vita professionale e personale di Antonino Saetta
In questi diciassette anni che sono intercorsi dalla sua morte
La sua figura è stata spesso dimenticata
Come più volte ha detto con il solito garbo che lo caratterizza
Roberto Savi
Il figlio
Analizzando anche quali possano essere state le cause molteplici che vanno certamente dalla poca notorietà avuta da vip
Alla naturale riservatezza
Con la quale egli era solito esercitare le sue funzioni riservatezza nel carattere nei modi
E forse anche probabilmente suggerisce l'avvocato setta per il luogo in cui l'omicidio venne consumato lontano da Palermo luogo di residenza ufficiale e luogo soprattutto deve dove egli svolgeva le sue funzioni
Tuttavia la figura di Antonino Saetta conservato una straordinaria attualità soprattutto in un momento storico come quello attuale in cui si vorrebbero modificare e profondamente
Le fondamenta del ruolo che la nostra Costituzione assegna al giudice
Portandolo verso lidi
Ed orizzonti che probabilmente non appartengono alla nostra tradizione storica e culturale
Di sicuro c'è però che la figura di Antonino Saetta giudice dalla schiena dritta
Ci fornisce un patrimonio immenso di valori
Che possono arginare in qualche modo questa deriva
E in fondo è morto soltanto per avere fatto il suo dovere
Ma credo anche che sia morto perché altri
Al suo posto
Nessun né nello stesso luogo istituzionale in cui egli ha esercitato le sue funzioni ma anche in altri luoghi istituzionali
Nella politica
Nell'economia
Non abbiano fatto o non abbiano saputo fare altrettanto per paura per vigliaccheria o peggio per collusione
Grazie
Grazie di cuore ai due relatori non al sono andati oltre le nostre aspettative veramente il ricordo dei due colleghi fatto da loro ci fa tornare a casa ancora più arricchiti
Consentitemi un ricordo per averlo conosciuto personalmente all'asta di Fano
Il figlio del presidente salita poco non l'ho conosciuto perché veniva male Marina Londra assieme al padre
Ed è un bellissimo ricordo il ricordo di questo rapporto tra il padre esteri Fano di questa complicità dell'affetto della tendenza a proteggerlo del padre
è una figura bellissima che affido anche a voi perché vorrei trasmetterla così come il loro anch'io impressa nella mia mente nel mio cuore
Grazie a tutti grazie ai familiari grazie di nuovo a tutti gli intervenuti arrivederci