Futuro aperto: la governance del coraggio per l'Italia che vorremmo

No sto per cortesia così iniziano
Finale
Buongiorno benvenuti alla seconda giornata del ventesimo convegno di Capri autorità colleghe colleghi carissimi amici
Uno spettro si aggira per l'Italia lo spettro della Partia da tempo l'opinione pubblica del Paese appare quasi immobilizzata dal dai propri umori cupi
Scarsamente reattiva di fronte a quella che è la più grave crisi economica degli ultimi sessant'anni la gente sembra non avere più fiducia come se cittadini e famiglie si fossero ormai convinti che nella politica
Nelle amministrazioni locali nell'impresa il solo in grado di rispondere adeguatamente ai problemi sul tappeto una sfiducia tanto più insidiosa nel Mezzogiorno perché qui essa rischia direi di attizzare antichi rancori e tenaci diffidenze nei confronti del mercato e dello Stato
Nel sud del resto tra crollo della domanda e mortalità dell'impresa tra criticità infrastrutturali efficienza degli interventi comunitari il quadro è particolarmente difficile
Per non parlare del sommerso che costituisce il venticinque per cento dell'intera economia
O di quella ragnatela che è la criminalità non a caso dopo i tenui segnali positivi degli anni passati la forbice che ci separa dalle altre regioni ha ripreso ad aprirsi
Tutto questo siamo i primi a capirlo può indurre al pessimismo
Può determinare un clima di rassegnazione ma noi non siamo pessimisti tanto meno rassegnati riteniamo che per quanto possa essere faticosa una ripresa dello sviluppo è alla nostra portata
Che abbiamo gli strumenti per venire fuori dal tunnel
Dopo tutto come diceva Candid Ina si sono fatti per reggere gli occhiali e noi gli occhiali e abbiamo ma appunto il problema e aguzzare la vista riuscire a vedere le grandi risorse di cui disponiamo liberare le intelligenze e i capitali dalle pastoie che li incatena no lo dicemmo già l'anno scorso proprio qui a Capri chiedendo alle classi dirigenti una maggiore responsabilizzazione
Lo abbiamo ripetuto qualche mese fa quando mettemmo appunto una carta delle opportunità che voleva essere un che un concreto percorso di valorizzazione delle energie migliori del Paese
Da allora diciamolo pure non molto è successo che andasse in questa direzione anzi il quadro è progressivamente peggiorato e tuttavia testardamente noi continuiamo a pensare che il Paese non sia condannato al ristagno
Il Tesoro i giovani imprenditori non andremo a cercarlo nell'isola di Robinson Crusoe su e neppure in qualche Paese dell'USL ed Est europeo sappiamo che nascosto nel cortile di casa nostra
Ma se vogliamo attivare valorizzare le risorse materiali e immateriali di cui disponiamo e necessario dotarci degli strumenti adatti revisionare profondamente gli ingranaggi del sistema
Disporre di un volano che prometta di costruire strategie di crescita
Perché il problema dei problemi come recita il titolo del nostro convegno è la crisi della governance ovvero mi si passi il gioco di parole il Governo della crisi
Oggi nessuno sembra in grado di governare la crisi con qualche efficacia non l'impresa che stentano a trovare il filo di Arianna per uscire dal labirinto
Che talvolta non hanno il coraggio altre volte non hanno le forze per affrontare il crollo di competitività del nostro apparato produttivo
Che scontano errori di investimento
Pigrizia nel processo di innovazione problemi tradizionali dinamismo che troppo spesso cercano soluzioni individuali profittevoli quanto effimere all'ombra delle clientele pubblica
Ma neppure sembra in grado di governare la crisi
Un ceto politico e amministrativo il quale essendo schiavo della frammentazione partitica e soffrendo di un grave deficit di consenso
Continua a ragionare nell'asfittico arco di tempo che va da un'elezione all'altra e in tal modo si preclude la possibilità di elaborare strategie di medio e lungo termine
Lissone che avrebbero qualche efficacia di fronte a problemi che ormai non sono più congiunturali ma strutturali
La conseguenza e che i processi decisionali sono timidi lenti e frammentati semplici palliativi rispetto alla gravità del quadro il problema lo ripetiamo è di governance
Quello che serve sono strumenti adeguati per gestire un passaggio di eccezionale gravità
Dunque non le incertezze dell'attuale compagine di Palazzo Chigi e neppure come ha scritto lucidamente Giuliano Amato quel governo dal piglio giacobino che talvolta sembra promettere la sinistra
O ancora le tinte azioni neo centralistiche delle regioni che vanno a discapito delle autonomie locali serve piuttosto a una governance efficace consensuale che armonizzi i diversi livelli istituzionali
Dai Comuni fino all'Unione Europea individuando in modo chiaro
Competenze e risorse che dialoghi con la cittadinanza le associazioni noi impresa e le professioni
Ma su questo piano la strada da fare ancora molta l'economia meridionale resta imbrigliata da leggi farraginose
Dare la giusta la lentezza della giustizia amministrativa da politiche pubbliche contraddittorie dalla scarsa trasparenza dei rapporti tra impresa e politica
è un orizzonte opaco spesso indecifrabile quello nel quale noi ci muoviamo per colpe altrui ma anche per colpe nostre da queste parti tra cunicoli burocratici sotterfugi cliente distici e pratiche illegali il mercato assomiglia piuttosto ad un porto delle nebbie e la nebbia Sissa giova a chi ha qualcosa da nascondere mortifica le energie migliori
E nella nebbia si sa altrettanto bene prospera indisturbato lo spreco delle risorse pubbliche e private
Ma come si può riformare un mercato che appare ingessato dai limiti strutturali
E culturali dell'impresa e dall'inefficienza colposa o colpevole delle amministrazioni pubbliche
Non certamente con velleitari progetti mio protezionisti che dovrebbero metterci al riparo dalla concorrenza globale e rischiano piuttosto di allontanarci anche dal patto europeo
Ne soltanto con le attuali poli Sissa di incentivazione di infrastrutturazione che ci appaiono del tutto insufficienti per quantità e prima ancora per qualità
Quel che noi giovani imprenditori chiediamo è un'altra cosa
Molto molto modesta sul piano dell'impegno finanziario ma radicale sul piano del funzionamento del sistema noi chiediamo la grande riforma della trasparenza
Grazie ad una governance fondata sulla trasparenza vogliamo che nel Paese nel Mezzogiorno in campagna gli interessi particolari diventa hanno interessi generali
I favori diventi no diritti i privilegi di Valentino merito che il mercato sia rigorosamente legalizzato responsabilizzato rendicontabile
Che per ciò stesso la macchina possa ricominciare a girare guadagnandosi la fiducia dei cittadini
Per tutto questo abbiamo ripreso una vecchia per metafora con la quale da Miss manderò che in poi si sono spesso cimentati i maestri dell'architettura la casa di vetro
Noi crediamo che il mercato debba diventare una casa di vetro uno spazio che non abbia né segreti e zone d'ombra
E in concreto intendiamo mobilitarci su quattro obiettivi primo la trasparenza delle regole
Secondo la lungimiranza delle politiche pubbliche terzo la correttezza delle procedure quarto l'accountability delle classi dirigenti
Ma veniamo il primo obiettivo trasparenza delle regole
Oggi ogni scelta imprenditoriale e costretta a passare per le forche caudine di una legislazione pletorica e instabile
Che si traduce in inutili costi aggiuntivi
E in una cronica incapacità previsionale degli operatori nella casa di vetro alle regole del mercato devono essere semplici chiare e funzionari a questo fine e necessario che si metta mano ad una drastica delegificazione come apprezzabilmente stanno già facendo alcune regioni tra cui la mia
Che il quadro normativo non subisca continue modifiche che regolamenti indichino in modo esplicito il tempo massimo dei percorsi burocratici
Che il luogo dell'attuale sovrapposizione tra norme comunitarie nazionali e regionali si realizzi una moderna governance multilivello
Correggendo gli errori della riforma del Titolo quinto ieri e della devolution oggi
Al tempo stesso le leggi devono essere rispettate tanto più nel Mezzogiorno
E indispensabile affrontare a viso aperto il grande fenomeno degli legalismo economico il lavoro nero l'evasione contributiva e fiscale l'abuso delle normative ambientali
Simili comportamenti oltre che Rocco rompere l'etica pubblica danneggiano gravemente il funzionamento del mercato configurano un fenomeno massiccio di concorrenza sleale
Nella casa di vetro sarà compito delle autorità pubbliche impedire e colpire i comportamenti illegali
Ben più di quanto non accada oggi ma servirà coraggio e rigore anche da parte di noi imprenditori nella vigilanza del mercato e nella denuncia di quanti non lo rispettano
Secondo obiettivo lungimiranza delle politiche pubbliche
Il Mezzogiorno non soffre soltanto di gravi carenze infrastrutturali
Quel che è peggio manca di un'adeguata programmazione territoriale di un piano strategico di sviluppo al cui interno siano esplicitamente definite le vocazioni delle singole aree
Spesso chi voglia investire nelle nostre regioni non ha modo di sapere quali siano le prospettive assegnate dalla mano pubblica i diversi territori
Dove si collocheranno le grandi infrastrutture quali zone siano destinati al terziario avanzato al turismo o agli impianti di ciclo dei rifiuti e via dicendo
Ma questa circostanza come ovvio prima agli operatori economici di informazioni essenziali e finisce per essere un disincentivo all'investimento
Nella casa di vetro sarà necessario aprire un tavolo di discussione formato da governo regioni enti locali impresa e sindacati
E finalizzato alla formulazione di una programmazione territoriale di lungo respiro
All'interno di tale quadro diventerà possibile riorganizzare in modo finalizzato e trasparente anche il grande comparto della formazione un ambito interesse strategico che oggi presenta livelli intollerabili inefficienza e di frammentarietà
Terzo obiettivo correttezza delle procedure altrettanta chiarezza va fatta sul piano delle procedure
Oggi modi attraverso i quali si definiscono imporre contratti Daria si spalmano sul territorio i fondi strutturali europei si assegnano opere pubbliche incarichi professionali
Appaiono spesso pagine e peggio ancora appesantiti dall'intermediazione politica
Noi chiediamo che la pubblica amministrazione diventi una casa di vetro
Che i rapporti tra governo locale imprenditori siano trasparenti e persone imporsi e impersonali che bandi di concorsi e appalti avvengano alla luce del sole
Dando il giusto vantaggio agli imprenditori più competitivi ai professionisti con il miglior curriculum
Quarto obiettivo l'accountability delle classi dirigenti
Come è ovvio tutti coloro che svolgono elettivamente funzioni pubbliche e che intrattengono a vario titolo rapporti formali con le pubbliche amministrazioni hanno un obbligo speciale di trasparenza
Di essi opportuno che i cittadini gli elettori possano conoscere la condizione patrimoniale la storia d'impresa la carriera professionale
Ha lo stesso titolo nella casa di vetro ogni pubblico finanziamento dovrà essere sottoposto ad attenta selezione ex ante
Ah periodico controllo in corso d'opera ed infine ad una valutazione complessiva dei risultati prodotti la scarsa trasparenza di quanti operano nella polis
E il debole controllo delle relative risorse sono tra i motivi principali della sfiducia dei cittadini e costituiscono un ulteriore motivo di mal funzionamento del sistema
L'obiettivo di una cantabili ti delle classi dirigenti normata con ben altro rigore rispetto a quanto non accada oggi e dunque fondamentale
La costruzione della casa di vetro un percorso lungo e complesso non per questo tuttavia ci accontenteremo qui di enunciare alcuni principi
Il cammino aveva iniziato al più presto proponiamo quindi l'istituzione di un'Authority regionale alla trasparenza
Eletta a maggioranza qualificata dai Consigli regionali e formata da personalità scelte per le loro competenze economiche e giuridiche con esclusioni di imprenditori e amministratori pubblici
Questa Authority sarà tenuta ad esprimersi sulle norme riguardanti la sfera del mercato e vigilerà sulla loro applicazione
Inoltre promuoverà gestirà e renderà pubblico un Aldo alla trasparenza contenenti informazioni tempestive ed esaurienti su concorsi
Finanziamenti e contratti promossi all'ente Regione nonché i dati biografici relativi alle classi dirigenti
Uno sportello del cittadino a cui rivolgersi per richieste conoscitive sulle materie dell'Authority e per reclami e denunce
E infine un portale della casa di vetro che mette in Rete ogni materiale documentario Copains al citato e ogni dichiarazione presa dall'Authority
Mi avvio alle conclusioni come si vede
Non chiediamo alle istituzioni null'altro che trasparenza
Regole certezza minister correttezza amministrativa chiarezza strategica obiettivi che la società civile attende da tempo immemorabile
E che per essere realizzati non hanno bisogno di alcun finanziamento pubblico
Sono pienamente compatibili anche con un bilancio in deficit come il nostro la casa di vetro è una riforma popolare è una riforma a costo zero
Ma rappresenta anche una svolta radicale concreta e operativa
Dunque il percorso non sarà indolore
Veda vincitori e vinti Savona battaglia campale contro le rendite di posizioni le clientele il parassitismo e le pigrizie
Da Compaq da combattere con coraggio e bisognerà trovare alleati nella società tra gli attori politici tra gli amministratori pubblici
Essendo noi per primi convinti e compatti ma ne varrà la pena perché la casa di vetro promette di dissotterrare grandi risorse umane e materiali è il nostro tesoro nascosto gran
Invito a salire sul palco il presidente della mia Regione della Campania governatore Antonio Bassolino
Io voglio ringraziare davvero molto i giovani imprenditori
Colaninno Carmen Verderosa
Per questa occasione di confronto che ogni anno offrono qui da Capri
E chi acquista una rilevanza del tutto particolare quest'anno quando siamo ad un passaggio molto delicato nella vita del Paese
Ed io vorrei fare soltanto qualche considerazione in modo molto sobrio come sia attiene per un saluto
Tutte le previsioni come sappiamo per i prossimi anni non sono positive
Per l'Italia nel suo insieme ed anche per il Mezzogiorno
Per un Mezzogiorno che così stando le cose dovrebbe crescere meno della media italiana del i prossimi anni
E questo noi lo sentiamo eh un problema molto serio
Perché il rischio davanti a noi
E quello di a vere un Paese che cresca poco e cresca poi male con troppe distorsioni e diseguaglianza
Eravamo riusciti fino al due mila e tre ad ottenere per alcuni anni un risultato di enorme importanza il Mezzogiorno cominciava accrescere chiude la media nazionale
Ed è chiaro che per superare il dualismo italiano e da vere un Paese più moderno e più sviluppato
Il fatto rilevante è quello di avere un Mezzogiorno che cresca più della media nazionale il più anni consecutivi non c'è altra strada
Riuscire a trasformare
Il Mezzogiorno da problema
In una grande opportunità e in una risposta positiva al problema italiano al problema dell'Italia nel suo insieme
è questo lo sforzo nel quale noi tutti cerchiamo di essere impegnati consapevoli delle difficoltà ma anche sono del tutto d'accordo consapevole anche delle risorse che in questo Paese ci sono
Delle grandi volontà che ci sono delle potenzialità e dunque mai comune spirito di rassegnazione ma sempre con spirito positivo e volontà costruttiva
E diventano allora essenziali le scelte da fare e da portare avanti per intervenire e per cambiare modificare almeno in parte le previsioni che sono davanti hanno voi
Intervenire in primo luogo sulla Finanziaria
C'è modo di farlo in Parlamento io penso per introdurre alcune modifiche che possono essere importanti e significative
Ed io mi riferisco oltre al tema dei tagli sui sul quale molto si è parlato e si continuerà a parlare in Parlamento soprattutto al grandissimo tema dei di di investimento
Di come fare in modo io penso che nel bilancio dello Stato ci sia una quota in conto capitale attorno al trenta per cento
In maniera tale che essa aggiunta ai finanziamenti europea i per i prossimi anni e dobbiamo batterci poi dal due mila sette al due mila e tredici ci possa essere una quota di investimenti pubblici del Mezzogiorno
Attorno al quarantacinque per cento degli investimenti generali in Italia se vogliamo una crescita meridionale più alta della media nazionale
Avete una consistente quota di investimenti pubblici
Capace di fare sinergia con più investimenti e privati ed imprenditoriale e con una maggiore attrazione di investimenti dall'estero essendo noi molto indietro
Non c'è altra strada
Se vogliamo guardare nel la realtà per come e con forte volontà di modificarla e di cambiarlo in questo senso segnava i gruppi parlamentari di maggioranza e di opposizione l'importanza che si intervenga in finanziaria sul cofinanziamento dei fondi europea abbiamo bisogno per l'anno prossimo
Di a vere in bilancio quattro miliardi e duecento milioni di col finanziamento per per la anche per quelli che si gestiscono nel Mezzogiorno in finanziaria solo due miliardi e quattrocento milioni poco più della metà è una delle modifiche positive che si possono introdurre anche con la buona volontà della maggioranza e della opposizione io penso che è in questo modo
Che bisogna fare
Per cumulare tutte le risorse pubbliche per i prossimi e per evitare di impedire che una parte delle risorse pubbliche diventi sostitutiva anziché il rigorosamente aggiuntiva delle altre risorse pubbliche risorse pubbliche regionali e locali
Nazionali e da europee curati assieme per i prossimi anni e per più anni consecutivi in questo senso a me sembra essenziale muoverci tutti assieme
Regione
Un Governo nazionale imprenditori grandi sindacati forze sociali in primo luogo al livello della dimensione europea
Per ottenne EIRE con la programmazione di nuovi fondi europei due mila sette due mila tredici risorse e più o meno al livello di quelle che abbiamo attualmente a assieme ci siamo mossi
Assieme dobbiamo riprendere una battaglia e una iniziativa un wine se dovessero scendere
Molto le risorse europea che sono state in questi anni le principali risorse a disposizione
Della vita pubblica meridionale solo vitali per la nostra economica muoverci assieme per la programmazione delle nuove risorse europee e per quella fiscalità di vantaggio
Sulla quale si comincia ad intravedere qualche spiraglio Ricky richiede
Forte e comune volontà ed iniziativa di tutto il mondo politico istituzionale di tutto il mondo sociale Sessa primo muoverci unitariamente può darsi che questa volta si possono ottenere un risultato che credo tutti voi ritengono determinante una fiscalità differenziata di vantaggio determinante assieme ad una maggiore sicurezza pesa attrarre più Investimenti
Dobbiamo farlo assieme
Più risorse e dobbiamo infine cercare io penso di determinare alcune condizioni per poter poi utilizzare in modo produttivo queste maggiori risorse pubbliche e private che dobbiamo mettere in circolo per cambiare le previsioni ed aprire una maggiore in BG ore
Forte crescita in un Paese come il nostro
La prima condizione io penso ecco concertare
E concentrare
è concertata
Abbandonando ogni illusione di contrapposizioni
La concertazione è la strada giusta per un paese come il nostro fatta bene
Si discute si concerta si decide ma concertare e concentrare le risorse concentrarle programmare concertare concentrarle sul territorio senza disperderle in mille rivoli in primo luogo nel grandissimo campo delle infrastrutture noi siamo molto impegnati su questo fronte delle infrastrutture e penso che assieme dobbiamo lavorare in tutto il Mezzogiorno per approntare un vero e proprio piano strategico per le infrastrutture meridionali
Per avere un Mezzogiorno più vicino a se stesso in primo luogo e più vicino all'Europa e alla mediterraneo faccio qualche esempio siamo costruendo in Campania la grande metropolitana
Credo sia la più importante opera pubblica in costruzione in Italia in questi anni e a fine anno
Parte l'alta velocità Roma Napoli cambieranno tante cose e però mentre tra Roma e Napoli ci si potrà muovere in un'ora
E con la metropolitana sull'intero territorio regionale tra il Napoli e Bari occorrono ancora più di quattro ore
Come e più di sessanta settanta anni fa per attraversare l'Italia in modo trasversale
Ed allora
Noi dobbiamo scegliere le priorità se vogliamo fare del Mezzogiorno una grande piattaforma logistica dentro il Mediterraneo dobbiamo native il trasporto su ferro
In altri porti Napoli Salerno Gioia Tauro Taranto Cagliari lei autostrada del mare
Gli ai rapporti e incredibile ma nel due mila i cinque ci solo durante l'anno parlo di volo tutti i giorni solo due modi ordinari da Napoli a Palermo e da Napoli a Catania
E poi non esiste nessun altro ruolo interno al Mezzogiorno tra le regioni meridionali
Interporto
Ne abbiamo qui uno di grandissimo livello europeo ed internazionale hanno ma nel campo degli interporti la differenza tra mezzogiorno e centro nord è una differenza abissale
Un piano strategico per le grandi infrastruttura per accogliere una occasione che non si ripeterà più dall'India e dalla Cina i grandi paesi del futuro
Per raggiungere il nord dell'Europa se vengono utilizzati i porti meridionali si può arrivare poi via Ferro a Monaco e a Berlino quattro cinque giorni prima che seguendo le vecchie rotte di tutti questi decenni è un grande vantaggio competitivo
Se sapremo attrezzare il territorio meridionale ed avere queste infrastrutture integrata è una grande sfida per tutti quanti noi così come quella delle infrastrutture immateriali
L'educa e ciò la ricerca scientifica all'innovazione tecnologica e così assieme al turismo che ci giochiamo la nostra scritta
Noi come regioni meridionali stiamo cercando uso un termine caro a Confindustria di fare tra di noi sistema in modo bipartisan
Regioni di centrosinistra era il giudice indo destro
Consapevole che un piano strategico per le infrastrutture materiali ed immateriali
Richiede una dimensione giusta assieme siamo a venti milioni di abitanti e di cittadini
Assieme il Mezzogiorno può avere un peso ed un ruolo nel Mediterraneo che nessuna Regione da sola può a vivere assieme possiamo a livello europeo spingere per ottenere una fiscalità differenziata
Questo coordinamento delle regioni meridionali
Ci siamo visti ancora l'altro giorno con Montezemolo a Romano e vogliamo farlo vivere sempre di più seconda condizione di avvio a concludere
è il rapporto tra le istituzioni io penso da sempre fin dal primo giorno di quando ho cominciato a fare il sindaco e a maggior ragione oggi che uno dei problemi italiani e quello di un corretto e giusto rapporto tra istituzioni a diverso schieramento politico
E uno dei problemi irrisolti dell'Italia e non ricominciare punto it daccapo quando in una istituzione cambia lo schieramento
E uno dei problemi italiani è fare in modo che nessuna istituzione sia all'opposizione di un'altra istituzioni
Una città una regione non possono essere all'opposizione di un governo nazionale e viceversa un governo nazionale non può essere mai all'opposizione di una regione e di una città rapporti istituzionali corretti e giuste
Anche perché a differenza di vent'anni fa
Il governo non è più soltanto a Roma
Oggi il governo della Repubblica è fatto dal governo nazionale in primo luogo ma il fatto anche dal governo di grandi regioni di tutte le regioni e dal governo però di tante città non ricominciare daccapo per esempio la commissione Vitaletti affatto secondo me un buon lavoro
E ha concluso sul tema delicato del federalismo fiscale in modo molto positivo con proposte che possono impedire il paradossale drenaggio di risorse dall'assurda verso il Nord mi auguro che possa venire approvata in Parlamento in questa legislatura se ci facciamo chiunque sarà al governo nei prossimi mesi io penso che debba ripartire da lì e Gagliardi cominciare appunto e da capo perdendo il lavoro che si è fatto in questi mesi
In questo senso parlo di giusti rapporti istituzionali infine e concludo
Si tratta anche di guardare avanti e di correggere
Non di guardare indietro con Nostalgia
Così è importante fare in economia non più interventi a pioggia come una volta ma concentrare e programmare e più apertura al mercato
Accolgo positivamente lavoriamoci assieme
L'idea anche di verde rossa per le regioni meridionali a tutti i livelli di Authority per la trasparenza è per il mercato lavoriamo concretamente su come avrei Albizzate
Infine guardare avanti anche nella vita politico
Istituzionali in questo senso io
Sarei davvero molto attento e sono molto preoccupato
Per una voglia che si sente di tornare indietro e di guardare al passato
A prima del mille novecentonovantatré
Anche prima delle elezioni dirette che sono state importanti per sindaci presidenti di provincia e presidenti di regione
E penso che ognuno di noi è consapevole di ciò che non ha funzionato come sistema e elettorale in questi anni ma attenzione
A non commettere per mille muore drammatico di buttare il bambino con l'acqua sporca
Ciò che è da rivedere
Dell'attuale sistema
è da rivedere in amanti non guardando indietro ai da rivedere in avanti in senso Sempre più bipolare correttezza di comportamenti e limpide alternative guaio
Ad una Italia nella quale si possa pasticciare i passare da una parte all'altra parte
Questa Italia dobbiamo lasciarla definitivamente alle nostre spalle cercando ognuno nella sua responsabilità e tutti quanti assieme di costruire un'Italia più moderna che guardi non al passato ma al futuro e davanti a sé buon lavoro tutti quanti
Buongiorno a tutti
Grazie ancora
Ad Antonio Bassolino
La prima tavola rotonda di questa mattina che è dedicata al tema
Più industria più finanzia per l'impresa Italia
Vede la partecipazione richiamerei
Qui su di Luigi Abete presidente dell'Unione industriali di Roma grazie Carlo De Benedetti presidente grazie
Pietro Modiano direttore generale Sanpaolo IMI Savino Pezzotta segretario generale della CISL e di Andrea Pininfarina vicepresidente di Confindustria
Ecco la soltanto qualche secondo per mettere a posto i microfoni e per i ritornare al tema di fondo di questa due giorni che apprese che è una governance per l'Italia
Abbiamo assistito anche
Ad una serie di interventi da Carmen McRae oltre lo stesso presidente Bassolino particolarmente interessante e stimolante
Sentiamo i nostri ospiti
Io spero che FIAT
No non ce n'è tratteggiato alla prova siano prese
Lato lo stesso appeal
Mediamente cinque
Anche adesso a nove stasera fantastica
Allora grazie ancora per l'attenzione
Noi cercheremo io prego il i relatori Intini di fare interventi possibilmente contenuti il tema è un tema centrale che è stato toccato dalle relazioni che hanno preceduto questo incontro
Il tema più industria più finanza e poi anche il rapporto tra rendita e profitto che è stato opportunamente segnalato dalla relazione introduttiva ti di Colaninno ieri siamo in una fase nella quale dobbiamo domandarci se esista ancora una centralità dell'impresa e dell'industria quale sia il ruolo della finanza
Siamo in una fase in cui probabilmente non abbiamo mai avuto una liquidità così elevata non abbiamo avuto mai un credito così abbondante
E un capitale così difficilmente individuabile e così difficilmente indirizzarle verso le attività produttive
Il rapporto tra il mondo del credito al mondo dell'industria e in generale con i nuovi attori vecchi attori
Riempi Tor le cronache estive qui abbiamo
Persone che possono in qualche modo darci un contributo e soprattutto riprendere il tema fondamentale
Di questo convegno la governance del Paese le regole l'impegno e anche come si è visto stamattina anche i punti di contatto fra istituzioni locali nazionali fra schieramenti sono più numerosi di quanto noi riteniamo ogni giorno allora io passerei per primo la parola a Luigi Abete che conosce bene questa platea e questa manifestazione
Gli chiederei il suo la sua opinione tra l'altro qui ci avverte ex presidente della Confindustria presente nell'industria e di Roma presidente la BNL
E in una situazione ideale non so se è comoda non credo ideale per rispondere su questo tema
Ma buongiorno a tutti io ovviamente sto comodissimo anche se la poltrona un po'bassa
E per chi come me è un po'pesante come dire il livello della sedia funzionale a livello dell'apparenza
Ma a parte questo piccolo problema sto benissimo perché in come diceva
Il nostro moderatore io sono impegnato su due fronti quello dell'industria quello della finanza e se nel piano sulle fronti non perché in queste ultime settimane in questi ultimi mesi nell'azienda
Bancaria che rappresento è stata oggetto che è oggetto di tutta una serie di vicende di cui poi potremmo eventualmente parlare
Se c'è un minuto di tempo dopo perché non vorrei personalizzare il tema di questo il mio intervento quanto perché io penso che tutti i giochi a somma positiva nella società moderna sono giochi
In cui bisogna mettere insieme scusate la cacofonia più più non si può fare più o meno laddove si fanno dei progetti più o meno i progetti sono destinati per definizione alla perdita quando negli anni ottanta
O all'inizio degli anni Novanta dicevamo noi giovani imprenditori che ci vuole più lo stato e più mercato non dicevamo una ovvietà non dicevamo uno slogan
Ponevamo sinteticamente un obiettivo che ognuno facesse meglio il proprio mestiere e quindi che la dimensione dell'impegno dello stato e degli operatori di mercato
Fosse una dimensione in crescita sia da un punto di vista quantitativo sia da un punto di vista qualitativo quando oggi della tavola rotonda ci si dice che abbiamo bisogno per l'impresa Italia di più industria e di più finanza siamo esattamente nella declinazione di questo schema in uno dei fronti un altro dei problemi che abbiamo in questo Paese
Dobbiamo avere un sistema industriale che mantiene competitività e noi sappiamo pentire l'abbiamo sentito che abbiamo perso competitività negli ultimi sette otto anni in modo rilevante
E questo non c'entra niente come è stato detto l'undici settembre in questo non c'entra niente la Cina e in questo non c'entra niente in modo significativo Leo in questo centra che noi siamo stati meno capaci
Di altri paesi europei leggi la Francia legge la Germania
Di evolvere verso la direzione di un mercato che naturalmente sì a volte rispetto al quale ciascuno di questi eventi in cui richiamato sono eventi importanti ma sono eventi importanti come opportunità e come rischi non solo in quanto tale un problema quindi abbia bisogno di quelle più industria
E abbiamo bisogno di avere più finanza
E quindi cercherei di definire i titoli di che cosa significa più industrie più finanza in due sottotitoli più industria secondo me oggi significa più media impresa è innovative internazionalizzati
Noi dobbiamo mantenere la competitività del nostro sistema industriale dobbiamo rafforzare la ma lo dobbiamo capire dove sta il nostro punto di differenza e dobbiamo investire avendo un risorse limitate sui punti di differenza non abbiamo un punto di differenza positivo che sono le medie imprese industriali
Alcune delle quali sono già molto innovative e molto internazionalizzate dobbiamo far crescere il numero di queste Metin presi innovative industrializzate
Così facendo risolveremo anche dibattiti che sembrano estranei ma che invece sono dentro questo processo faccio un esempio la politica dei distretti la politica di distretti quindici anni fa è una politica di territorio
Dieci anni fa da un po'una politica di reti informatiche oggi una politica di relazione col mercato una media impresa innovativa internazionalizzata e esso stesso un distretto perché ha un sistema di impresa e piccoli e medi di fondi solidi collegamenti
Che fanno parte della sua dimensione competitiva
Per cui investendo su quella media imprese internazionalizzata risorse per l'innovazione quindi non a pioggia e risorse dell'internazione di trazione non ci stiamo sui distretti del futuro Domizzi stiamo si vizietti soltanto di oggi che poi in parte sono anche i distretti io
Un secondo titolo di che cosa significa più industria e capire
Che l'industria oggi per più sull'industria la metto così non è più solo manifatturiero il grande problema che abbiamo nel nostro Paese e il Governo del tempo libero noi viviamo il nostro tempo di vita
Fuori dal lavoro per tre quarti
E questi tre quarti quindi il settantacinque per cento del nostro tempo di vita
Come dire estraneo al tempo di lavoro solo che mentre il nostro quarto quello da capolavori organizzato cioè localizza l'imprenditore il manager i sistemi le regole gli altri tre quarti lo localizza nessuno ma in termini di domanda metterne di offerta
E abbiamo uno spreco di economicità nella gestione di tutta quella che è l'economia che io chiamo del tempo libero l'economia delle società postindustriale poi se possiamo usare questo termine che è enorme
Se noi nel nostro Paese riusciamo a fare un po'più di offerta organizzate un po'più di domanda organizzata quindi un po'più di offerta e domanda industrializzata
Nell'economia del tempo libero nell'economia dell'intrattenimento non solo rafforziamo i processi di attrazione verso il turismo ma lo miglioriamo l'economicità della nostra economia aumentiamo la crescita del PIL
Se noi Pilla al tre per cento vol ce lo possiamo dimenticare ci dunque governi perché il governo può essere migliore o peggiore ma il trend dell'economia sono più forti della qualità del governo o della debolezza del governo concludo con due riflessioni sulla finanza duecento mi sulla finanza abbia bisogno la finanza più internazionalizzata
Signori
Tutto questo dibattito che vuol dimostrare che non siamo internazionalizzati perché c'abbiamo delle impresse
Bancario finanziario internazionali che hanno il dieci o il sette o il quindici per cento nelle imprese italiane storie è un gioco di società che possiamo anche far finta di come dire di accettare perché delle volte ci ha fatto poco anche a noi ma è solo un gioco di società se un mercato internazionalizzato si vede contatti conta chi è un prete diverse si vede innanzitutto
Nel rapporto col consumatore col cliente quanti sono gli sportelli
Bancari in Italia che sono gestiti da sistemi internazionalizzati
Il due per cento uno e mezzo non sono nell'ordine
Quanti sono le politiche di innovazione che le banche italiane riescono a fare all'estero eccetto uno due banche italiane purtroppo
Pochissime anche perché qualche anno fa alle banche italiane è stato detto di non andare all'estero non ce lo dimentichiamo che dopo la come dire la crisi dalla bolla tutti sottomessi paura
Anche quelli che dovevano vedere lontano e hanno detto anche alle banche italiane state attenti perché prendere dei rischi
Dimenticandosi che i mercati rischi di oggi a Roma Caro opportunità di domani e domani è arrivato quindi un sistema finanziario più internazionalizzato
Che partirà venga dei casi avviene o dei casi BNL che peraltro sono importanti per altri motivi di rispetto delle regole e di par condicio
Che a me stanno particolarmente a cuore come stanno a cuore ai giovani imprenditori e la vede cosa c'era ricordato priva il problema dell'internazionalizzazione del nostro sistema finanziario problema importanti
Così come è importante un secondo aspetto Noto per un sistema finanziario che fa prodotti a valore aggiunto
Che riesce a come a intervenire non solo nel servizio spicciolo alla famiglia o al cliente finale dobbiamo avevo Sapienza riesce a essere un interlocutore
Per l'investment banking per il match Alberti per i i sistemi di investimento nel bel sul campo
Ma vogliamo fare l'elenco effettivo degli investimenti il sul capitale
Fatti da soggetti italiani su imprese italiane a qualche d'uno di voi viene un elenco più lungo di una di dargli una mano il nostro sistema finanziario in questo settore e tutto di proprietà degli altri peraltro non lo dico io l'ha detto il governatore dalla Banca d'Italia nella sua ultima relazione
Perché a mio avviso motivare sbagliando a mio avviso come dire la sua come dire tendenziale apertura dice noi siamo aperti perché c'abbiamo una buona presenza nel nostro capitale
E siamo aperti perché il settanta per cento del mercato grosso marchette della finanza è quello dove c'è il valore aggiunto dove c'è l'innovazione dove c'è la capacità di crescita sta in mano
Non solo e non tanto ai non italiani quanto agli americani perché non sta in mano Natalio Popeye purtroppo quindi c'è un altro problema
Allora questi sono due problemi dell'industria e dove abbia finanziato dobbiamo mettere un segno più dobbiamo fare più innovazione internazione del seme d'impresa dobbiamo fare più organizzazione nell'offerta la domanda dell'economia del tempo libero dobbiamo fare più internazionalizzazione del sistema finanziario
Allo sportello e quindi sul mercato finale questo aiuterà anche le grandi imprese italiane qui c'è Modiano che ne rappresenta una di quelle a essere ulteriormente competitive all'Italia all'estero e dobbiamo fare più qualità nei servizi di innovazione di rancio cade di faccia bene altri venti
è inutile che facciamo i fondi minori fondi perché i fondi senza soldi richiamerà i fondi non so se in questo Paese per fare gli investimenti a livello regionale a livello locale dobbiamo quindi avere più coraggio
Direbbe il vostro presidente visto che ce l'ha proposto pentito non ha non è stato grandemente innovativo
Matteo Colaninno è stato semplicemente coerente ma questo è uno dei meriti regioni imprenditori che sono coerenti perché che per amministrare la polizia
Che per amministrare la polis non lo dico io ma lo diceva Platone e l'ho trovato nelle mie carte da settimana scorsa perché partecipa a un altro convegno che non era sul coraggio per amministrare la polis
E ci si vogliono quattro virtù virtù fondamentali la saggezza che è prerogativa dei custodi la temperanza che il dominio da parte di ognuno di ogni cittadino sulle tendenze sensibili dell'uomo la giustizia
E infine il coraggio e allora una ceto dirigente che vuole amministrare la Polisse sia quella ideale la collettività sia quella puntuale e di nostra più stretta pertinenza che sono le imprese le nostre imprese e lo sa ha bisogno anche e soprattutto di coraggio non perché lo dicono i i giovani imprenditori soltanto battere ha già capito Platone che non mi sembra una cosa da poco grazie
Grazie
Naturalmente prego gli altri relatori di contenere il tempo pensavo che tu citasse San Tommaso visto che
Ora io sono qualche
Sadomaso universale quello che voglio dire nel Palma
Cedo adesso la parola all'ingegner Carlo De Benedetti che sul tema del produttività dei fattori capitale lavoro che è stato ricordato opportunamente che ieri per esempio dall'intervento di Alberto Quadrio Curzio sulla creazione la del ventenne di valore può sicuramente invece delle cose che attendiamo
Estremamente interessanti prego
In via grazie a tutti
Vorrei fare o la premessa su due temi che ho visto sui giornali di oggi sono stati al centro la discussione di ieri e cioè la e che non c'entra niente con l'argomento che poi ho cercato cercando di preparare contrariamente alla mia abitudine quella di andare un po'abbraccio perché ho fatto ho cercato di fare una riflessione che blocchi vi vorrei lasciare e cioè tra profitto e creazione di valore va premesso che volevo fare io non c'entro niente questa tavola rotonda questa sulla cosa con cui sono d'accordo ma come un cui sono in disaccordo con quello che è stato del la cosa di cui sono pienamente d'accordo sulla riformare
Dove ovviamente d'accordo ma direi che senza entrare nei delle tecnicalità
Una legge proporzionale con premio di maggioranza è stata adottata con insuccesso in tre Paesi al mondo della Romania negli anni Trenta
In Messico e in Corea ed è stata bar allora anche solo prendendo questo esempio di tipo mondiale con tutte le differenze del tre aprile comporta l'ha preso il Paese si vede che intrinsecamente un assurdo allevano le strumentalizzazioni di ci possono essere di fare una legge elettorale ai fini di parte quando la legge elettorale dovrebbe appartenere ai cittadini e quindi essere al di là delle carte ma cosa invece sulla quale non sono d'accordo è che questo sia una buona Finanziaria
Questa non è una buona Finanziaria una buona Finanziaria per almeno due motivi
E cioè che il trend
Avanzo primario sulla base degli ultimi dati
Dello zero uno per cento c'è ormai ci siamo mangiati quello che ci era stato lasciato da Ciampi e cioè un margine di cinque sei punti mi avanzo prima evidente a questo punto di vista una relazione che non affronta
Un problema
Chamot
Preoccupante è caduto da alcuni
La seconda cosa della quale non sono ancora questa finanziaria
Perché non rispetta gli impegni che questo governo si è preso nei confronti dell'Unione Europea cioè arrivare alla fine del due mila sei con un un deficit l'otto per cento sulla base i dati di questa abitazione arriviamo a superare abbondantemente il quattro per cento
E dico sulla base dei dati perché poi ci sono molte poste che sono assolutamente fantasioso in termini di pensare che possono essere realizzati per cui siccome mi trovo costruito dei giovani che gentilmente mi hanno invitato
E vedo che questo è il tema che è stato principalmente per raccogliere il ramo con la mia abituale franchezza esprimere l'opinione consenzienti e di però e e dissenziente su due temi più visto che sono stati al centro io volevo lasciarlo invece la testimonianza sulla quale ho fatto qualche riflessione vanno materna telefonate durante l'estate balletto male sarebbe disposto a venire ai giovani serio francamente non non perché
Perché mi ero un po'abiti disabituati alla Confindustria dopo averci partecipato per trentacinque ma siccome c'è un grande affetto nei confronti di un attimo che o quasi visto nascere quindi hanno detto verrà non posso fare e allora però mi sono cercato per questo di farmi un un qualche con la minima preparazione che ripeto non è nelle mie abitudini ma proprio perché tanto tempo che non vengo da voi volevo volevo lasciare una certa testimonianza anche in relazione ai venti che sono successe durante queste strade
E parlando di Astarte nell'estate del mille novecentosedici
è una riforma
è uno dei forzati che come voi sapete è stato fondatore ed era all'epoca il maggiore azionista della Ford Motor Company
Decide di non distribuire dei dividendi straordinari
Il motivo a questa sua decisione dicendo voglio espandere gli stabilimenti voglio mentale
Orari
Voglio ridurre i prezzi di vendita dall'autunno c'erano due fratelli Fratelli d'oggi che possedevano circa il dieci per cento per l'affronto autentico e diamo affatto al Carroccio
Hanno votato a favore in tribuna
For
Ha perso
Questa camicia perché prevarrà sì il principio della priorità della creazione del valore per gli azionisti principio che ovviamente non mi sogno di mettere in discussione però credo che c'è stata una bella lezione di responsabilità sociale
In quelle parole di piccolo
Ho citato formidabile citare altri personaggi
Verso senza volermi dilungare due che per me sono stati molto importante della mia vita Adriano Olivetti da un lato leopoldo Pirelli dall'altro e lo sono stati i grandi capitani d'impresa
Sapevo non come creare profitto lo facevano
Ma amavo luogo al loro lavoro amavano quel profitto perché sapevano che intorno adesso c'era un sistema che cresceva c'erano posti di lavoro che neanche nominati
C'erano tecniche e conoscenze che si diffondevano e c'era una civiltà che si affermava
Nella mia attività di imprenditore ho cercato di tenere fede a queste diciamo linee-guida molte volte ho fallito
Ma secondaria una sommatoria tra fallimenti e successi
Per il suo giaceva su un totale politico bisogna uscire di qui se le norme sono
Ma però mi è sempre stato chiaro che perseguire un profitto fine a se stesso senza creare valore di altro tipo
Avrebbe creato intorno a me una specie di deserto umano
E alla fine forse anche un progetto economico
è ovvio che tutti noi procediamo al profitto
E qui un amico col quale cercherò
Negli ultimi giorni che dicendogli che veniva a fare questo intervento mi ha dato un suggerimento che qui che che riporto che un proverbio indiano che è molto bello che dice testuale tutti inseguiamo il profitto
Come il pastore insegue i suoi animali il cavallo un cocchio lieve
Lo stregone il fuoco
Vuole il giovane la Bonino
La lana l'acqua
Mi sembra che rappresenti quello che ognuno di noi
A seconda delle condizione di qui cui si trovano l'alito perseguire come obiettivo e quindi Prost perseguire l'obiettivo del profitto sul bando per chi fa il mestiere di imprenditore è una legge di natura
Ma ciò che conta è come gossip sui due e con quali conseguenze per chi vive intorno a noi
Eppure in questo istante un po'strana ho sentito vecchi amici
Usciti cresciuti come me tra i capannoni industriali di Torino
Affermare che ormai non c'è alcuna differenza fra le diverse tipologie di investimento spalle speculazione finanziaria l'attività manufatturiera farei ridere e capitani d'industria
Ovviamente nessuno di noi fa impacchi impiccato alle parole e ho visto che successivamente il mio amico Piero Fassino ha un po'corretto il tiro di quella dichiarazione lui d'altra parte e di una tale trasparenza ed eticità che davvero non meritava alcuni eccessi di critica ma quelle parole Piero erano paga nessuno qui vuole demonizzare la finanza
Sarebbe paradossale dal momento che in parte faccio anch'io
Ma la finanza non può essere considerata la notte in cui tutte le vacche sono
Bisogna distinguere
C'è una parte un investimento finanziario che crea valore per sempre gli altri
E c'è dall'altra parte la speculazione che lascia sul terreno piccoli azionisti più poveri e imprese più fragili
Proprio quest'estate si è creata una gran confusione sui soci che mi accompagneranno nella creazione di nuove iniziative
Al di là delle polemiche più o meno pretestuose anche abbastanza comprensibile perché trattandosi di un'iniziativa che combinazione diciamo era poi sorta con brevi partecipanti c'erano un po'bizzarri tra di loro
Ma quello che mi è più dispiaciuto chiedono muore di fondo a coprire ha coperto completamente il significato di un'operazione cioè il rivestimento in aziende di medie di pressioni in difficoltà
Per rilanciarle e mettere in condizione di creare valore sul mercato
Naturalmente sperando di creare dei profitti per tutti e anche per me
Ma questo è il punto il profitto si accompagna in questo caso l'attività utile a più persone a una comunità io mi auguro al Paese
Ecco rispetto a questo ditemi voi che benefici produce scalare con una sterza e rivista per lungo di comunicazioni ambigue
Al mercato il venti venticinque per cento di un gruppo di tagliare come la RCS
Per chi scala forse sì io penso di no ma forse ma per tutti gli altri
Per i piccoli azionisti per chi lavora in quel gruppo per la qualità dell'informazione nulla
Solo danni e tensione
Per non parlare delle vere e proprie truffe cui abbiamo assistito in questi anni truffe finanziarie solo nominalistica mente legate ad attività industriali
Come ha voluto nel caso della Parmalat
Parenti
La Parmalat aveva trentacinque società finanziarie dove c'è stata una distrazione distruzione di valore per miliardi di euro distribuite su una pluralità di soggetti
Altre imprese investitore istituzionale piccoli risparmiatori
Ma tornando a quelli che qualcuno ha definito nuovi imprenditori
Che per la verità mi pare siano diventati già un po'vecchie le loro operazioni si concludono quelli sempre con plusvalenze milionarie
Con un circolo tutt'altro che virtuosi ma anche infatti ogni tipo di creazione di valore
Dall'occupazione alla ricerca agli investimenti produttivi
Cioè il sistema economico sostanzialmente un alcun beneficio
Anzi ne esce più fragile e meno credibile
Ciancio il sul è stato uno storico presidente della General Motors
Ripeteva negli anni Cinquanta frase il famoso riceve ciò che è utile per la GM è utile per il Paese e viceversa
La mia domanda è ciò che è utile per Stefano Ricucci a chi altro è utile
Problema allora evidentemente non è questo o quel finanziere
In fondo vogliono finisce per avere la credibilità che si merita
Ma piuttosto un ambiente economico come quello italiano che permette ancora più di altri comportamenti che rischiano di screditare tutto il Paese se Cirio Parmalat banca popolare italiana e tutto il resto sono potuti a cadere procedere innanzitutto consisteva di mercato e di regole inadeguato
L'Italia è un Paese che non ha avuto ha rimarcato molto recente
Pensiamo solo al fatto che
Forse l'ultimo paese tra i paesi occidentali già adottato autorità indipendenti di regolazione
Il nostro spazio economico e fatto da una parte di restrizione Monopoli
Che distorcono libero affermarsi praticamente del mercato e dall'altro di libertà no adeguatamente regolate
Ed è proprio questo lo spazio preferito dai writer il loro stesso terreno di cultura
Come mi ha fatto notare Marco Santo perché credo che Ferruccio comporti incremento la risposta è stata direi la la rispose che si deve dare
Diciamo chi vuole inserirsi in modo
Di profitto individuale ma senza beneficio con la collettività faccio il caso di George Soros Fund attaccato una sterlina
E la risposta dei semplici ricevere bisogna elaborare delle regole altro e attraverso queste regole automaticamente queste cose non sono più possibili lei euro
Invece delle monete e l'allargamento dei mercati
Mi avvio a concludere
Bah vorrei solo
Sottolineare l'ultimo i buchi neri nel mercato il conseguente diffondersi di un capitalismo finanziario distruttivo
Rischiano di avere un impatto negativo sulla percezione più generale delle attività finanziarie e magari delle attività economiche tout-court
La gente comune tende a fare ovviamente di tutt'erba un fascio e finisce con così per demonizzare anche un'attività finanziaria
Industriale sana anche leggersi anche la creazione di un profitto che comporta un valore più generale
Per il nostro paese questo è particolarmente pericoloso
Perché un Paese dove fu sciolto in un deficit di cultura protestante
Il successo dell'attività economica è di per sé è guardato con sospetto
Contro questo rischio e perché sia chiaro ancora una volta in questo mio intervento come un ipocrita giaculatoria del profitto finanziario mi piace concludere con una citazione di Kenzo
Dodici
Fintanto che non si allarghi l'ambito dell'altruismo umano e giusto fare appello al profondo istinto degli individui di fare quattrini e amare i quattrini come principale forza motrice la macchina economica ripeto che insiste non si pensa grazie
Grazie vincerebbe Benedetti
E sopra se la parola Pietro Modiano direttore generale di Sanpaolo IMI anche perché le banche svolgono un ruolo importante in qualche caso anche suo guarda toghe del ruolo delle delle imprese industriali
E in questa estate di cui parlava prima leggere De Benedetti sono state anche per la verità più modeste che le italiane
Particolarmente generose nel dare affidamenti bancari a chi di posti di lavoro non ne abbiamo nemmeno
Prego
Cominciando così non si Corsico vince diciamo da
Perché per la verità
Quello che è successo ad agosto luglio agosto si sta esaurendo
In questi mesi
è un fenomeno eccezionale straordinario no non è un fenomeno esemplare peccato che al Paese la è successo che due medie banche che tutte insieme fanno il sette per cento del mercato finanziario bancario di un grande Paese sono state oggetto di attenzione di azionisti esteri
Che se avessero vinto non avrebbero neppure spostato gli equilibri e nel nostro Paese sul avrebbero spostato gli equilibri significativamente un sette per cento dal console steampunk
Nulla quaestio se non che poi è arrivata la cattiva finanza
Per questo partiamo da meno di da da da meno due in questo intervento perché io non credo che più finanze più industria siano la stessa cosa
Facendo la banca bisogna dire prima più industriale poi la finanza segue io in questo forse sono come peraltro
Come peraltro la nostra cultura
In genere De Benedetti ma Piero Fassino insomma chi ne dubita prima c'è l'industria
E io esagero dicendo prima c'è l'industria che produce mani manufatti
E poi c'è il resto poi ci sono le reti poi ci sono le banche poi ce la finanza e questo è il problema di questo Paese qua ed è il problema mio quando faccio il piano triennale di San Paolo di Torino
Col piano se industriale di San Paolo di Torino io son di fronte altro ma nei prossimi tre anni ne do di più bene o nei dodici meno questo il mio problema cioè farò più finanza o ne fanno di meno
Io le voglio fare di più perché mio fatturato ma ne faccio di più se l'industria fa di più
Io oggi ci troviamo nel in condizioni stranissimo
In cui l'industria nonché le finanze lasciamo stare quelle cose di agosto che non centro son fatti da angolo come si dice industrie nonché nonché nonno non non chiede prestiti
Tutta questa ripresina che questo rinnovamento dell'industria autofinanziato io non lo non lo vedo nel mio comitato crediti passano immobili
Passa pochissima industria ma non perché l'industria non c'è più perché l'industria che c'è
E quella che si autofinanzia e quella che si finanzia è un'industria che a volte è meglio che non ci sia
Per cui non è questione di quantità ma mai come in questo periodo di qualità
Il dubbio che mi viene è questo
L'industria che sta crescendo dove
Si faccia sentire nel Paese non se ne parla
Al punto che sta nascendo una sorta di senso comune declini viste che il più ascientifica quo giudizio che si possa dare sulla situazione attuale dell'economia italiana
E a scientifico eh non è gli ottimisti dice no dicono che non c'è gli altri dicono che c'è è sbagliato
Io sono ossessionato positivamente da un numero che nel mille il due mila prima che la Cina partisse apparsi tre punti percentuali di quota di mercato mondiale l'industria italiana aveva il tre virgola nove per cento del commercio internazionale
Passata la Cina come un rullo compressore si è portato via tre punti di commercio Modica e passato l'euro voi sapete ma temo che non lo sappiamo in molti quanto è la quota di del mercato mondiale dell'industria italiana il tre virgola nove per cento
E esattamente la stessa che c'era prima dell'euro e prima della Cina il tre virgola nove per cento e quando io dico questo la gente mi dice sei ottimista
Concentra è un rapporto fra fatturato all'esportazione delle imprese italiane e quello che il Fondo monetario internazionale dice essere il fatturato di tutte le imprese del mondo tre virgola nove nel due mila tre virgola nove nel due mila nel primo trimestre due mila e cinque io lo guardo tutti i trimestri
Allora questa industria che regge la Cine regge
Ma l'Euro dove io non la vedo nel comitato crediti non la vedo tanto sui giornali perché sui giornali ci vanno gli altri ci va l'immobile
Ci va a il Rayder ci va la speculazione c'è un problema drammatico di rappresentazioni in questo Paese delle classi dirigenti
Cioè di di coloro i quali stanno portando su disse la resistenza rispetto a una situazione drammatica di contesto internazionale rispetto alla quale gli Stati Uniti perdono tre punti di quota agli Stati Uniti
Il Regno Unito perde mezzo punto di quota l'Italia e la Francia tengono e la Germania l'aumento la domanda che io faccio a questa platea ma dove siete
Quali sono quelli che hanno costruito una situazione in questo Paese che permettono di poter dire stiamo reggendo
E questa domanda ne ha un'altra ma siamo sicuri che siete più bravi di quanto voi nostri stessi non crediate a me una crescita farsa se fatta senza credito e quindi con pochissima finanza
Appare una crescita troppo bassa perché vuol dire che la propensione al rischio dei brani di questo sistema è troppo bassa indebitate di voi che riuscite a ripagare i debiti non frenate questo è davvero ma ve lo dico in modo accorato io son contento di essere qui per dire questo vorrei vedere quelli bravi che io non vedo mai sui miei comitati credere tre chiedere credito e buona finanza e noi ci siamo
Pietro Modiano
Naturalmente la domanda di credito può essere fatto anche anche oggi subito solido
Savino Pezzotta può utilmente
Opportunamente inserirsi in questa discussione
Ma io credo che di avvertire una sorta di disagio
E soprattutto in questi ultimi tempi il disagio e Alberto ero sempre in maniera crescente e che mi sembra che quando si parla di industriali come aveva e dei problemi che ci sono ci sia una sorta di disinteresse
Questo è un Paese che dell'industria in ordine vede niente lo dico così ma è no perché non non gliene frega niente gli imprenditori al Paese nel suo complesso
Cioè se c'è una sorta di deindustrializzazione culturale come se noi potessimo farcela
Mi preoccupa di più
Mi preoccupa di più un certo peso preoccupato le casse integrazioni delle crisi aziendali e giù tutta la litania sindacale che potrei dire ma quello che mi preoccupa di più è presto fatto allora io credo che la prima cosa che dobbiamo fare
Parlo di chi ha responsabilità noi le classi dirigenti e rilanciare la questione dell'industria come questione centrale di questo Paese
Marino anziana in termini forti i turni perché è ora che il dibattito politico di queste cose di polizia interessarsi io mi sono stufato della legge elettorale dei PACS ed è tutte queste politiche non me ne frega assolutamente non
Perché il mio problema è fatta di
Mentre lavora
Quanto reddito prodotto quanto riesco a distribuirle perché questo è il mio problema è vorrei di questo disco tre poi certa anche le altre cose non è che la sottovaluti per carità
Bisogna definire delle priorità questo è un Paese che non riesce più a definire delle priorità e tra le priorità io ci metto l'industria ci metto il Mezzogiorno no faccio tanti tanti altri ragionamenti
E lo dico anche che io vado un giudizio negativo sulla Finanziaria
No perché non ho apprezzato che era anche una delle proposte sindacali l'intervento sul cuneo fiscale non ho apprezzato la metodologia che non si può decidere di intervenire sul costo del lavoro senza che i soggetti del lavoro siano stati coinvolti e interessati questo è un errore madornale
Ma io credo che bisogna che sulle risorse mettendo messi a disposizione siano troppo pochi e non mi si può continuare a dire che non ci sono risorse questo è un luogo comune da smentire il problema è come le finalizziamo
Il problema è come la finanziando
Allora posso fare una provocazione
Io credo che avrebbe fatto viene questo governo e spero che lo faccia quello che arriva a revocare il secondo modulo della riduzione fiscale è usare quelle risorse per l'industria per il Mezzogiorno perché è così che si fa
Sono sei miliardi e qualcosa sono sei miliardi e qualcosa
Si mandano verso le esigenze del Paese perché questa pentitismo azione dei programmi elettorali e quella che ci porta alla rovina e protesta secondo me è la prima questione pongo un'altra questione visto che parliamo di governance
Io non so se lo avvertiamo tutti io lo avverto
Con una certa preoccupazione con un certo malessere
Noi stiamo andando e poi io non lo so come affrontiamo i problemi industriali i problemi al fare squadra i problemi dalla coesione sociale noi stiamo andando lentamente ma progressivamente
A un indebolimento delle relazioni sindacali e industriale in questo Paese
E questo è un pericolo e lo dico qui è un pericolo perché la boa domani non mi si venga a dire che non l'ho detto
Vengono a deteriorarsi relazioni sindacali perché è saltato non dico la concertazione per carità parola brutta non nominiamo la più è saltato il sistema della politica dei redditi
Questo è un problema non abbiamo più parametri ognuno di noi nove contratti come vuole secondo parametri suoi possiamo andare avanti così
E guardate bene che se non risparmi stimiamo un sistema di relazioni industriali servi e coerenti la proposta ultima di Confindustria lo dico eccessivamente conservativa un po'più di coraggio ci voleva un pochino non dico tanto ma un pochino perché ogni tanto la possiamo sempre dire innovato innovatore quando tocca a me non l'ho fatto io sono pronto
Io dico se non cambiamo il sistema delle relazioni sindacali guardate che noi stiamo correndo i pericoli perché io avverto per il malessere sociale per tutte perché i redditi dare dei ceti più bassi sono indeboliti avverto un malessere che sta crescendo
E il risultato di questo se non ripristiniamo reazioni sindacali film forti il risultato di questo è che io sarò costretto lo dico io a radicalizzare la mia azione sindacale è questo che vogliamo
E così possiamo parlare di governare stiamo attenti e se parliamo di industria ma dove occorre abbinare anche acqua come facciamo diventare poi gli interventi che ruotano attorno all'industria Oberto che essendo venuto meno il sistema non essendo non in grado di ricostruirlo alla fine
La radicalizzazione delle questioni sindacali avverrà anche contro chi è contrario a un'ipotesi di questo genere però qui
Se noi Confindustria non riusciamo a rimettere in campo un ragionamento un dibattito una un qualcosa su questo tema
Guardate che i rischi che corriamo sono molti mi fermo qui
Grazie
Grazie servirebbe il fronte anche
Ci consente poi di fare un velocissimo secondo giro con con un minuto attesta direi che passa idealmente il testimone alla Confindustria quindi a vicepresidente Andrea Pininfarina per grazie
Dunque io voglio essere dare un contributo secondo giro essere già molto rapido se possibile primo avevo delle cose da dire ma ovviamente l'andamento del dibattito mi mi chiamo ad alcune ad alcune risposte voglio comunque mantenere la sintesi non voglio parlargli del design della Pininfarina cioè cose che riguardano la mia azienda ma se possibile di cose che riguardano tutti tutti noi tutti i nostri interessi
E dare soprattutto qualche indicazione sul su quello che noi pensiamo sia giusto fare in questo momento
Parto dal dal giudizio che adatto Matteo Colaninno complessivamente
Mi chiedo Benedetti ha distinto tra un giudizio positivo su quello che l'aspetto elettorale uno negativo su quello che l'abbiamo detto che Matteo detto sulla Finanziaria
Io vorrei invece dire che ho trovato la relazione di Matteo di grande equilibrio
Di grande coerenza come ha giustamente ricordato Luigi Abete per quanto riguarda l'aspetto elettorale e francamente non mi dilungo oltre sappiamo già con il proprio e quindi per brevità non dico una parola in più
Invece credo che ci sia qualcosa da dire sul nostro giudizio sulla Finanziaria perché ho trovato il giudizio di Matteo molto coraggioso è molto più facile dire che la finanziaria non va bene
Lo sport più facile del mondo sparare sulla Finanziaria è molto più difficile cercare di dire che perché noi reputiamo che in questo momento in questa fase che noi tutti sappiamo avere uno scorcio di legislatura davanti a sé una situazione di equilibrio economico finanziario del Paese
Deteriorata possiamo metterci a discutere perché ciò è avvenuto ma in questa fase finale legislatura non porta a nulla perché noi reputiamo che sia una finanziaria sostanzialmente equilibrata innanzitutto c'è coerenza
Su due fondamentali obiettivi il contenimento della spesa che l'elemento fondamentale della manovra finanziaria e l'utilizzo delle poche dico io pochissime risorse disponibili a favore dello sviluppo devo dire anche per una volta a favore dell'impresa perché comunque l'eliminazione degli oneri impropri del costo del lavoro sono lo dico qui il primo tangibile segnale di attenzione alla
Vita
Per quanto riguarda la riduzione della spesa in termini generali è stato rafforzato nella manovra finanziaria rispetto al DPEF
L'obiettivo di riduzione degli abiti dell'indebitamento ricordo che era previsto nel DPEF un undici miliardi e mezzo
Di necessità di recupero che è stato portato al sedici comprendendo nella manovra
Il diciamo il tendenziale di spesa e questo è un elemento che giudichiamo coerente col quadro complessivo
E soprattutto ci sembra corretto segnalare che la vicenda che ricevo sul costo del lavoro
In particolare sul contenimento del deficit evidentemente da un lato dobbiamo dirlo positivo l'attenzione alla spesa preoccupazione sul fatto che di fatto l'andamento della spesa corrente negli ultimi anni
Rende così incerto raggiungimento di questi obiettivi però il quadro generale della manovra finanziaria noi alla luce di quella che è la situazione attuale lo troviamo di equilibrio che tutto sommato pensiamo il meglio che si potesse fare e in qualche modo attento finalmente alla Regione di competitività delle nostre imprese e quindi condivido completamente il giudizio che manterrà dato e penso che sia anche di grande coraggio dire qualcosa di buono di buono sulla Finanziaria non non è di abitudine un altro punto che volevo toccare relativo a quanto ha detto il dottor Modiano che
Come dire nel
Il diavolo sta nella coda come si dice cioè è partito dicendoci che l'industria dalla finanza eccetera e poi ci ha detto ma voi dove siete
Indebitate mi mi viene la battuta soprattutto con San Paolo questa nuova non l'aggiunto Nello mi raccomando mi raccomando che infatti c'era Luigi che scalzi tale diceva no e pensione siamo anche noi farà voglio dire vorrei dare qualche indicazione secondo me del perché il sistema industriale premesso che come dire anche giustamente Emma Marcegaglia ricordato noi vogliamo prenderci nostra responsabilità e quindi siamo pienamente cosciente delle difficoltà che stiamo imprenditoriale sta correndo e questa presidenza Montezemolo ne ha fatto un punto di riferimento vorrei cercare di spiegare perché secondo me nel lungo termine insiste Mendes industriale sta soffrendo così tanto la mia risposta è ma dove una politica in questo Paese che premi fare impresa dal punto di vista fiscale dal punto di vista diciamo degli incentivi
Allora
Una politica che non sia esclusivamente abbassare le tasse per intenderci perché non siamo così ingenui da capire che nel contesto complessivo questo sarebbe semplicemente improponibile ma che miri a quelle che noi e penso al presidente Montezemolo le condizioni nelle conclusioni riprenderà sono le cinque priorità su cui vogliamo muoverci maggiore concorrenza
Scusi puramente faccia in fretta maggiore attenzione all'education maggiore Investimenti attenzione alla ricerca e sviluppo
Maggiore Investimenti attenzione nel settore dell'infrastruttura della logistica semplificazione della pubblica amministrazione ho detto i cinque titoli cerco di stare in non più di trenta secondi ciascuno
Per dire che cosa intendiamo quando diciamo più concorrenza
Condivido il giudizio di ieri di Emma Marcegaglia il Paese è spaccato in due
C'è un pezzo del Paese che compete c'è un pezzo del Paese che soffre la competizione internazionale che avrebbe bisogno di risorse per gli investimenti e che viceversa vede l'altra metà del Paese
La metà del Paese che diciamo non compete che lucra su rendite di posizione che assorbe risorse e per fare nomi e cognomi sto parlando del pubblico delle di Utilities del commercio delle professioni vado più sintetico che posso
Questa parte del Paese assorbe risorse che sarebbero indispensabili all'altro pezzo del paese che deve competere quindi la concorrenza è un elemento inserire concorrente questi settori è un elemento fondamentale se c'è una non c'è un mancasse una politica in questa direzione noi non riusciremo a ricreare le premesse perché l'impresa Possa anche la migliore impresa dottor Modiano saranno sempre troppo poche quelle medie e piccole imprese
Education la priorità di questo Paese deve alla diventare i giovani dobbiamo assolutamente diminuire
La quantità
Dobbiamo diminuire la quantità di tutele che vengono date ai cittadini già protetti e tutelati dobbiamo aumentare attenzioni e investimenti per i giovani
E per le lotte specificatamente le università ricerche sviluppo legato al tema dell'education che stava affrontando qui bisogna chiaramente avere risorse quelle che viceversa ci mancano
Da investire per più ricerca più sviluppo più innovazione come noi abbiamo lo dico per la terza volta l'abbia fatto con la finanziaria due mila cinque l'abbiamo riproposto nelle decretata la competitività di questa primavera lo riproponiamo la finanza deve a sei e non è passato
Credito d'imposta per il cinquanta da Bali del cinquanta per cento per le prestazioni di ricerca che le imprese Diano ai centri di ricerca universitari questo avrebbe il grande semplice preso comporta peggio con poco costo di avvicinare università e impresa
Finanziare la stessa università incentivare le imprese a investire in ricerca accorciare la catena al talento marchetta tra quella che è la ricerca di base la ricercatrice
Alla tutte queste cose possono essere fatte hanno relativamente poco costo sono di natura strategica
Non le vediamo
Investimenti in infrastrutture logistica ne ha parlato governatore Bassolino relativo e ne è stato accennato ieri da Matteo Colaninno le piattaforme logistiche per il Mezzogiorno la grande opportunità di un'integrazione fra questi elementi per rilanciare la competitività
La semplificazione della pubblica amministrazione passare
Dalla logica si può fare solo ciò che è concesso a alla logica delegificare e cioè vogliamo poter fare tutto ciò che non è vietato
Queste sono le semplici cose che secondo me dovrebbero essere fatte rapidamente
Che nel lungo termine potrebbero ridare slancio e competitività alle nostre imprese e che mi auguro a questo punto potrebbero indurre qualcuno di più a indebitarsi anche con il San Paolo un'ultima parola
Un'ultima parola a a per Pezzotta
Mentre condivido in pieno la proposta che le risorse che ci sono vanno dedicata all'impresa lui ha fatto una proposta provocatoria l'applauso è stato un po'timido perché poi ognuno siamo anche un po'toccati sul proprio no quindi è lui però ha detto allora revochiamo il secondo modulo riduzione fiscale e diamo i sei miliardi alla competitività dell'impresa io ci sto
Non c'è bisogno di applausi io ci sto sono d'accordo con lui da dare all'industria e alla competitività dell'industria
Coi però quando mi chiede più coraggio faccio la battuta per fare cosa quello che volete voi perché guardi scusi Pezzotta che ne abbia avuto un mucchio di coraggio noi abbiamo avuto un mucchio di coraggio che è quello che le nostre in paese
Ci chiedono quel quadro di certezze solo che voi intendete al coraggio solo se il risultato e vicine vostre direttivi e siccome la stimo personalmente le dico anche che il concetto finale con cui ci dice e guardate che se non ci seguite sulla strada del coraggio tutto sommato noi potremmo radicalizzare alla lotta mi sa un Pelino di ricatto
Allora abbiamo
Non volevo interrompere il l'applauso penetra nelle seconde potete anche continuare perché poi
Anche perché appunto è un tempismo perfetta perché quando ha parlato del presidente Montezemolo presidente Montezemolo è allevato bene sarà reato trovata un po'Tudoran colata abbiamo un minuto di tempo per un veloce secondo giro vi pregherei provvedeste stare nel Déco soprattutto a Luigi che deve fare la perorazione perché per per il credito della della BNL però non lo so se l'acqua
No io penso che proprio perché
L'industria
E un meglio l'economia reale che io penso di non approdare essere accusato di non essere un industrialista visto che sono nato in fabbriche ci ho vissuto per trent'anni quindi ho come dire la consapevolezza del dell'importanza industria so anche che le le le economie reali
Di questi anni di industrie
Fatto questo fondamentale essenziale e ci sono altri pezzi di economia reale che fanno anche sì sviluppo e quindi dobbiamo essere in grado di sviluppare l'impresa reali e l'impresa
Reale e industria ma non solo industria perché altrimenti corriamo il rischio di essere noi stessi che ci chiami diciamo fuori
E so benissimo i giusti arriva prima dalla banca e quindi come tali condivido quello che ha detto Modiano anche se non condivido l'approvazione finale che i clienti vanno solo da lui
Però la domanda perché i clienti non vanno diciamo quelli buoni tra virgolette non vanno non solo lui ma non vanno anche dagli altri perché non è che c'è una situazione particolare
E c'avrà pure la risposta
Evidentemente la risposta lo dico da imprenditore da rappresentate di imprenditori ma anche consapevolmente da presidente
Di una media banche italiane che comunque è una grande banca visto che tutte le altre sono piccole
Voglio dire e ci ma sicuramente se no sembra che mio sette per cento ma richiede sette per cento comunque diceva Abn sia ben chiaro è un pezzo importante di una competizione purtroppo molto frastagliata voglio dire ci sarà pongo dicono
Perché se quelli che son bravi esistono fanno i tre nove per cento che facevano già nel due mila e ha ragione Modiano questo un passaggio per via e poi non vanno dalle banche ci sarà pure un motivo allora un po'più di competizione è opportuno per tutti è opportuno per ridusse opportuna per la banca
E allora qui volevo fare un passaggio soltanto io sono d'accordo con Pininfarina purtroppo sull'accordo con Matteo Colaninno Soda colloco tutti quanti voi
Guardate che tutto questo dibattito sulla legge elettorale è fa parte secondo me ma lo dico con grande rispetto perché lo sta attivando in questo momento quindi non ho nessuna voglio fare una battuta negativa fa parte un po'del discorso di fine legislatura dobbiamo bissata e non so se nel parliamo d'altro non so se le noi sappiamo benissimo perché c'abbiamo lavato quindici anni che sistemi uninominali maggioritari sono quelli che funzionano meglio nel mondo
Perché tengono insieme
Il rapporto tra l'eletto e l'elettore perché a me che gli eletti invece diamo soltanto Berlusconi e D'Alema a me non mi sta bene
Abbiamo basta il bipolarismo dei bastoni bipolarismo che incontra in appalto voglio dire con forme lacci con il rapporto con i cittadini ragazzi recepiamo Lavado dieci anni qua
E questo è un problema reale però questo non è il problema di oggi fa bene Confindustria dire abbiamo cito priorità io dico abbiamo deciso priorità una priorità la concorrenza
Vorrei fare una scala di priorità della scala di priorità fra le cinque priorità abbiamo la prima ma non è solo la prima in ordine temporale
E la prima in ordine funzionale se c'è più concorrenza ci sarà più lunga e sono più investimenti se non c'è quello ma perché non c'è la concorrenza e fanno i fili è e parleremo la battuta e fare se no l'applauso lo vedo solo l'uso la battuta e non vedo perché non lo vede io eh scusa magari prezzo concordato
Tanto che mi dai doveri e mi mi mi fai domenica sul sul più bello si direbbe in altri atti voglio dire qual è realmente che voglio dire io io non riesco a esprimermi dove spesso allora concludo con l'anima con la riflessione anch'io non mi richiamo a Sant'Agostino caso vaniglia bene a San Tommaso Padoa adeguate però coglie va invece vi richiama Senegal perché noi non tutti quanti perché questo Paese
In realtà non cerca la concorrenza così come sarebbe necessario forse voglio dire cielo diceva senta ripeto usando la parola coraggio e Senegal scriveva
Non è perché le cose sono impossibili che non abbiamo il coraggio di affrontarle e perché non abbiamo il coraggio di affrontarle che ci sembrano impossibili e questo per il perché di questo motivo
E il meno Leo comporre
Una consentendo l'applauso prodotto e quindi grazie ma scusami ma non fatelo sentire a disagio se volete esprimeva danza volta anzi è proprio
Grazie in genere
Troppo tempo prima sarò brevissimo vorrei fare una precisazione e poi invece uno due
Due cose sulle quale confermo il mio nuovo accordo la prima precisazione la relazione di Colaninno di ieri nel suo complesso io l'ho trovata ottimamente il secolo se questo è stato
Comma fraintendimento perché ho fatto due osservazioni uno spazio specifico sulla Finanziaria nulla a che vedere con il complesso delle relazioni
Non sono d'accordo con laurea nonostante la grande amicizia e stima perché io penso che la priorità dell'Italia è stata agganciata all'Europa questa la priorità assoluta primari tutte le altre che avete nominato pensate cosa sarebbe oggi l'Italia ce lo fosse agganciato al prodotto
Per cui nel momento in cui una finanziaria prevede in se stesso il non rispetto i patti vi pure che sono oppure in fuoriuscita comunque
Ma che sono stati concordati con l'Unione europea è una piazza sbaglia perché cita venne varato dall'età esordisce parafrasare possibile no madre mi spiace garanzia sbaglia
Per quanto riguarda invece quello che ha detto Pezzotta io sono d'accordo che non c'è questo sentimento utili
Diciamo più attenzione all'improvviso però qui perché c'è secondo me ventuno giugno sono cinque un certo libro dice cioè noi dobbiamo ancora troppo ma mi fece abbiamo comunque Impregilo c'è molto la convenzione che impresa cipiglio fabbrica Impregilo significa far il significa sempre meno fabbrica
Per cui
Sì una imprevedibile qualsiasi statistica gravità Lucio europeo ci vuole ma anche Stati Uniti sulla percentuale del marmista del Cile sciolto tanti alpini per noi abbiamo ancora da perdere quattro cinque
Questo è inevitabili dov'è la nuova che uno dice decifrabile che ci piaccia o non ci piaccia questo quello che capitava
E quindi una polizza ci per quello invece non è solo quello allora questo è il secondo me la ragione di quello che lei dice bisogna Murru non sufficiente attenzione perché si confonde all'infelice corretto
Cinque gol che sono compatibili ma non solo
Grazie già presenti
Anticipare la risposta di pensato un minuto dello
Non era
Perché non hanno appartiene alla mia cultura un ricatto oggettivamente
E la sua una sollecitazione
Cioè io dico se vogliamo governare i processi
Che abbiamo di fronte
E io non li vedo solo dal punto di vista dell'economia a livello anche dal punto di vista del sociale del malessere che si sta diffondendo nelle persone che io rappresento
Se noi vogliamo governare i processi se vogliamo come abbiamo detto tutti fare squadra bisogna rendersi conto per questo modello di relazioni sindacali si sta degradando e quando non c'è più un modello il rischio
E che si formino delle radicalizzazione no perché l'embolia io le voglio evitare
Il problema è che bisogna evitarli insieme se no il rischio c'è e non è che possiamo dire è un ricatto cosa se no c'è una una costatazione di una situazione di difficoltà nelle relazioni sindacali così ritorna la politica dei redditi oppure matto un quadro di riferimento
E credo che l'errore più grande che è stato fatto in questi ultimi anni si è stato proprio quello di essere uscito dalla politica dei redditi d'aver lasciato che ordinò andate per conto suo
E la cosa finché si governa bene ma ci sono dei rischi alti la mia critica la Finanziaria
Nasce anche da qui e non abbiamo avuto quegli elementi che ci aiutassero rispetto un malessere sociale almeno nei ceti popolari che sta aumentando uno secondo
Il mio problema è no-stop dire io do ragione alla l'ingegnere De Benedetti
Massi non discutiamo questa cosa che lei dice permane nella mente di tutti se non si apre un dibattito vero approfondito chiaro
Nella in tutta la dimensione diciamo nazionale di che cos'è oggi l'industria di che cosa è l'impresa per i quali sono gli obiettivi questa confusione rimane e si fanno delle cattive politiche
Grazie
Pietro Modiano una conclusione
Io dieci anni fa
Quando somma quando eravamo alla vigilia di quella che pensava fosse una grande rivoluzione delle regole dei costumi no ero di quelli che pensavano che le banche dovrà fare un passo indietro rispetto alla alla gestione del debito dell'impresa io lo penso ancora
Quindi indebitate di con chi volete anche sul mercato andati in Borsa non è ma il il ragionamento che io facevo è questo
E spero di farmi capire un gruppo una comunità di imprese manifatturiere come quelle italiane che passa nel silenzio
Collettivo i gli anni dell'euro e della Cina
Senza perdere un decimo di quota di mercato e lo fa nel silenzio collettivo in una fase nella quale nel paese crescono come teso nella formazione delle classi dirigenti gli altri di cui io faccio parte cioè quelli che vivono in settori d'impresa ma meno protetti perché io sono appartengo settore altri ce ne sono nei quali la dico elegantemente l'elasticità della domanda al prezzo non è molto alto io posso tirar su un po'i prezzi dei conti correnti e sono sicuro che in per un bel po'di tempo la gente non scappa e questo sole banche non sulle banche italiane sono le banche
Che fanno valore per l'azionista non solo competendo sulla qualità e il prezzo più basso compatibile con la qualità ma anche con la Presa sui loro clienti su un'isteresi dei clienti
Allora questi settori che dove si crea valore per gli azionisti anche tirando sui prezzi sono settori che in un Paese moderno devono pesare di meno
O sede non pesano non devono pesare di meno in quota di PIL devono pesare in di meno in quota di formazione delle classi dirigenti tre classi dirigenti devono essere quelle che competono e me lo lo dico così hanno paura della Cina in Italia accetta troppo poca gente ai vertici del sistema finanziario
Economico e quindi politico troppa poca gente che ha paura della Cina Chi ha paura della Cina se l'è cavata è questo che voglio dire e forse se l'è cavata molto meglio di quanto nel nostro Paese si racconta
Questo è il punto per cui io dico ce l'avete fatta all'industria manifatturiera ce l'ha fatta crescente ancora di più
Nel debito
Ma nel peso politico che dovete avere nella formazione delle classi dirigenti questo Paese oggi è troppo poco grazie Modiano una battuta finale il fine pena
No la battuta è perché non vorrei che nell'enfasi del giudizio diciamo che abbiamo dato e di equilibrio alla finanziaria passasse il segnale che siccome il meglio che si può fare se poi non ce la fa stare nel quadro di compatibilità delle regole sottoscritte degli accordi presi con l'Europa noi
Come dire passa prima uno dell'altro allora questo non è il significato del nostro giudizio
Io personalmente sono convinto che il nostro Paese sta correndo un gravissimo rischio nel disattendere eventualmente gli impegni presi al nostro Paese è stata aperta come dire una cambiale in bianco negli anni novanta in relazione al fatto che stante la situazione di debito che aveva valutata la capacità che ha avuto in quegli anni di riduzione del deficit hanno c'è stata fatta l'apertura di credito di poter entrare nell'Unione europea pur non avendo tutti i parametri in ordine non c'è nulla di più pericoloso in questo mondo
Che non rispettare gli impegni presi e ve lo dice un uomo d'impresa che sa quanto importante nel fare l'imprenditore mantenere gli impegni quindi qualora noi non mantenessimo gli impegni sono d'accordo col dottor polizia delle reti e di una gravità assoluta quindi
Primo
Voglio dire nel quadro di giudizio e implicito il mantenimento del quadro di accordo preso a livello di Unione europea e qui potrebbe starci l'equivoco
E nel momento in cui e preme è previsto un livello del quattro virgola sei per cento del deficit PIL con un quadro di rientro del zero virgola otto per cento nel del PIL nel equivalente nel due mila sei e zero virgola otto per cento nel due mila sette quindi l'accordo che entro due mila otto ci riporti
Entro il tre per cento quale l'equivoco che in realtà l'andamento dalla spesa nel due mila cinque sta dimostrando che non siamo a quattro a Senna siamo al cinque virgola uno l'unico elemento che voglio dare di nuovo a beneficio del Governo e che è però vorrei poi tramonti forse si difende meglio di me e credo che abbiano compreso il tendenziale di spesa per quattro miliardi e mezzo in più nella copertura quindi mi pare che ci siano gli elementi per dire che il Governo intende mantenere gli impegni però lei evidentemente sentire Tremonti che lo dica
Ecco in ed è questo evidentemente se poi non sono se non è il cinque sfora il cinque di più evidentemente sarà necessaria una manovra correttiva cioè su questo non ci piove il quadro di compatibilità con l'imprendibile con gli impegni presi con l'Europa e la priorità assoluta per quanto riguarda Luigi io purtroppo temo che la gravità della situazione sia tale che non si può decidere una priorità in mezzo le priorità per essere esplicito credo che la concorrenza da sola per quanto sia l'elemento fondamentale non può essere se vogliamo veramente dare un quadro di rilancio non può essere come dire affrontata dicendo prima c'è la concorrenza
Perché credo che un futuro di rilancio di lungo termine nel Paese non può presumere da investimenti significativi nel settore dell'education università
Investimenti significativi nel campo della innovazione dei prodotti la ricerca dello sviluppo investimenti significative nelle infrastrutture credo che se questo non avviene in realtà nel nostro Paese non può farcela fare il salto di qualità piazzale
Grazie
Grazie
Ai partecipanti alla prima tavola rotonda e adesso chiamerei
Qualcosa
Fra
Peso chiamerei
I partecipanti alla seconda tavola rotonda Antonio Catricalà che il presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato
Piero Fassino che segretario nazionale dei Democratici di sinistra
Maurizio Gasparri
Deputato di Alleanza nazionale ed ex ministro delle comunicazioni
Giorgio La Mantia ministro le politiche comunitarie ed Enrico letta anche il responsabile economico della Margherita
Qualche secondo di attesa che sistemiamo i microfoni e poi ci impegniamo a mantenere la scaletta per consentire lo svolgimento regolare degli altri interventi conclusivi
Di questa due giorni di lavoro capienza
No grazie
Si
Allora riprendiamo i nostri lavori
Con la seconda tavola rotonda intanto prego se se potete gentilmente prendere posto con la seconda tavola rotonda che ovviamente prende spunto dalle proposte dei giovani industriali e si propone anche di disegnare ambiziosamente un'agenda vincolante abbiamo fatto uso delle virgolette naturalmente
Per il futuro del Paese che quindi di passi che possono essere che sono necessari e che in qualche mente modo possono essere proposti anche alle parti politiche maggioranza e opposizione che sono presenti e in questa sala
E comincerei subito con Antonio Catricalà che il presidente dell'Antitrust qui si è parlato molto di liberalizzazione si è parlato molto della necessità di dare una scossa in molti settori per far sì che ci sia una vera concorrenza
E ovviamente nessuno più di lui può dirci se questo percorso è possibile se si è interrotto corsie in qualche modo rallentato in questi ultimi anni e quali possono essere i passaggi futuri prego dottor
Sono molto lieto che il tema della concorrenza sia stato posto come centrale e direi prioritario il primo tema per una politica vera di sviluppo della nostra industria
Il sistema della concorrenza ha subito un rallentamento non interruzione e questo per vari motivi
Il primo perché politicamente e in più facile che uno Stato si spogli proprie prerogative economiche
Di quanto invece non sia altrettanto agile il
Discorso da portare in Parlamento quando si tratta di toccare categorie che hanno privilegi a volte addirittura medievali
Quindi è vero quello che dice il vice presidente Pininfarina
La concorrenza ci vuole ma insieme alla concorrenza ci vuole una forza politica un disegno comune
Che induca le categorie a fare un passo indietro per avere una percentuale di meno della torta oggi
Ma di una torta più grande domani
E questo è il primo motivo di un motivo tutto nazionale
Poi c'è un motivo anche internazionale
Perché le difficoltà economiche generali stanno facendo nascere nuovi nazionalismi e noi assistiamo a politiche nazionalistica di paesi vicino al nostro che mettono in serio imbarazzo le autorità di concorrenza ma anche quella nazionale
Ai nostri confini Spagna si sta verificando una fusione sostanzialmente tra gas naturale che è la più grande azienda del gas
E ben densa che sempre campione spagnolo
E la più grande impresa e spagnola ed è anche presente in Italia con una spartizione con Iberdrola si dividono il mercato e si è accorta no
Si crea un nuovo campione straniero che sarà un concorrente l'Italia ma impediranno di andare a competere all'estero
E il nostro prezzo dell'energia è sempre più alto ormai intollerabile sessantuno è uno MWh
Contro i quaranta della Scandinavia contro i cinquanta della Francia ma come possiamo competere se non riusciamo a creare una concorrenza chi ha bassi Carnieri questi prezzi anche in Italia ho visto nella finanziaria questa passa sul tubo io spero che non porti a grandi alla bolletta
Perché se ciò accadesse avremmo necessariamente Da Rin seminare
Perché una passo ulteriore sulla bolletta significa maggiore incidenza di costo nella produzione del manufatto
E significa anche minore capacità competitiva
Io spero che si possa correggere nel senso di farla ritornare quella che forse doveva essere c'è una tassa sull'occupazione del suolo
Che effettivamente e troppo bassa oggi come costo rispetto ai ricavi di queste aziende
Ma con delle esenzioni ministro Tremonti se possibile per chiunque investe nella Rete
Sia che si tratti di grandi imprenditori sia che si tratti di piccoli imprenditori
Perché nella logica dei nostri distretti passare dalla logica del distretto
Noi abbiamo centonovantanove distretti economici produttivi che sono la storia della nostra economia
Però dobbiamo anche riuscire a passare ha una logica più ampia quella delle sistema organizzato e quindi di sistemi più integrati leggermente più grandi come in Francia e come in Germania
E lì occorrerà che l'energia avvenga richiesta direttamente da grandi gruppi organizzati in modo che il prezzo posso ulteriormente candidarsi
Questa della tassa su un tubo potrebbe essere un elemento di disturbo se non correttamente adeguato al sistema
Grazie
Presidente
Osserviamo a discutere le le tesi dei giovani imprenditori con il l'intervento di di Piero Fassino che segretario nazionale dei DS ovviamente più abbiamo ancora caso di dirlo quelli che sono gli impegni che in qualche modo i giovani imprenditori hanno sottolineato cultura del rischio trasparenza reputazione cantabili centralità dell'impresa cultura industriale
Assente se grazie grazie solamente la Regione impedito alla Confindustria di questo invito ma io ho letto la relazione di presidente Matteo Colaninno devo dire che
Ne condivido l'impianto e gran parte delle proposte e soprattutto l'ispirazione
E cioè l'ispirazione laddove Colaninno sottolinea la necessità di uno scatto di un salto in qualche modo di un nuovo inizio della necessità di superare una fase che da troppo tempo attanaglia il Paese di stagnazione di stagnazione produttiva distanza i consumi e di basso tasso di reinvestimento certezze
Anche perché io penso penso davvero
Che il Paese ha dentro di sé ho detto molte volte le risorse e le possibilità le competenze per uscire da questa condizione di stagnazione
Portato a pensare male poi affronto i temi di Colaninno perché voglio fondamento di merito sono portato a pensare che il problema italiano è in buona misura un problema politico nel senso che gran parte del difficoltà che nascono nascono secondo me
Che si sono create in queste anni da una divaricazione tra le risorse di cui il Paese può che a cui può attingere quando risorse dico tecnologia professionalità competenza Impresa e lavoro spirito d'impresa eccetera eccetera e la capacità di chi guida un Paese di valorizzare tutto questo
A me sembra che ci siano quattro priorità su cui voglio richiamare l'attenzione perché io penso che siano le questioni fondamentali che abbiamo davanti e che mi pare di aver ritrovato anche nella relazione primo
Evidente che c'era necessità di un fortissimo rilancio della struttura industriale del Paese
Un grande paese non è tale se non ha una grande industria
E questo mi pare che sia come dire una assunzione culturale prima ancora che economica che il nostro paese della ritrovata
Naturalmente un rilancio industriale io penso passi per individuare quali sono le due questioni su cui noi possiamo scommettere il rilancio dell'Italia come grande nazione industriale primo l'innalzamento del livello di specializzazione tecnologico perché noi siamo cresciuti con un grande Paese industriale intorno a produzioni di media intensità tecnologica che sono esattamente quelle produzioni che sono più facilmente delocalizzate di più facilmente riproducibili anche in Paesi emergenti più facilmente
Imitabili se vogliamo farcela il problema di innalzare il mix di specializzazione tecnologico e diventa decisivo e fondamentale
E con essa questo sono d'accordo con una sottolineatura e faceva Bette
Le due cose si tengono secondo me è un più alto grado di internazionalizzazione perché gran parte dell'internazionalizzazione del sistema Italia ancora una internazionalizzazione esportativa legata essenzialmente all'esportazione commerciale
Rispetto agli altri grandi Paesi industriali questo è uno squilibrio competitivo del nostro assetto se ne vogliamo avere un'internazionalizzazione che non sia solo di esportazione commerciale però la la connessione con la specializzazione tecnologica diventa decisiva quindi io penso che noi dobbiamo rilanciare con forza questa la priorità prima secondo me rilanciare lì il pane l'Italia come grande nazione industriale
Vorrei rassicurare l'ingegner De Benedetti tutti quelli che mi fanno carico di un'intervista al Sole ventiquattro Ore che io sono un industrialista da quando sono nato quindi voglio dire credo nell'industria e credo nella priorità dell'industria ingegner De Benedetti ricorderà che quando comprano la Olivetti e molti lo guardavano con uno speculatore io in quel tempo organizzai una grande conferenza di produzione Ivrea dove chiese al al neo amministratore delegato Olivetti mia spiegare a due mila quadri sindacali che cosa voleva fare a dimostrazione del fatto
Che credo nell'industria e credo in un sistema di concertazione che commetta sull'industria
Seconda priorità che io ho ritrovato nella relazione di Colaninno su cui sono molto d'accordo l'Italia è un Paese che paga un gap compì un gap competitivo in investimento in capitale umano poche cifre
Se noi teniamo gli italiani trascendente sessant'anni non abbiamo il dodici per cento dei laureati contro il trentotto gli Stati Uniti il trentatré dell'Inghilterra Francia e Germania
Se pigliamo le classi di età più fertili dal punto di vista intellettuale venti quarantacinque anni non abbiamo il cinquantasette per cento di laureati contro novantatré della Corea il novantuno della Giappone l'ottantasette la Germania ottantacinque della Francia
Il problema è no che bisogna come dire selezionare perché studio troppa gente bisogna selezionare meglio facendo spogliare però di più
Perché se abbiamo un gap competitivo sul tardi sul terreno della formazione del sistema educativo scolastico settari
Che si produce in un capitale umano più povero e io penso che sia difficile pensare un forte investimento e specializzazione tecnologica del sistema specializzazione produttiva senza corrispondente investimento in capitale umano adeguato
Terzo io penso che il Paese può avere un asset fondamentale in una grande modernizzazione infrastrutturale che assuma un punto di innesco che io considero importante parliamo tutti vicina parliamo tutti di India parliamo tutti di ansie diciamo era scritto anche giustamente nelle azioni di Colaninno che nei prossimi decenni quello sarà il motore dell'economia mondiale
E tutte le aree di mercato tendono a stabilire più stretti rapporti tra con l'Asia e anche l'Europa ora europea Asia comunicano attraverso una via molto precisa che non è l'Atlantico ma immeritata nel Mediterraneo c'è un paese che è una piattaforma logistica natura
L'Italia potrebbe anche essere descritta come un gigantesco Moro nel Mediterraneo di cui ogni città portuale è una banchina
Io penso che questa sia una grande priorità per fare un esempio penso che dell'Italia deve fare sulla portualità quello che la Francia fece sull'alta velocità ferroviaria negli anni settanta che a partire dall'innesco dell'investimento in quell'infrastruttura ridisegno l'armatura infrastrutturale del Paese
Io penso che un grande investimento di natura strategico sulla struttura portuale Reed può ridisegnare le fratture perché poi quando dici porti DC strade per arrivarci per andare via DC ferrovie per arrivarci andare via dice centri stoccaggio delle merci di sì tecnologie dice una serie di cose che sono connesse un investimento strategico di questa natura
Quarta questione politiche di liberalizzazione io sono d'accordo con i rilievi che faceva che ci sono nella relazione il Paese ha bisogno di più Stato e più mercato è una formula che io ho sempre considerato giusta voglio dire che però su questo bisogna essere coerenti io penso ricco qui in modo molto chiaro
Anche in presenza del presidente dell'Antitrust penso che si sia persa una grande occasione due giorni fa al Senato perché la legge sul risparmio che è stato approvato al Senato che deve andare alla Camera io spero che si possa modificare questo punto non ha trasferito la competenza sulla concorrenza bancaria all'Antitrust mantenendo alla Bankitalia io penso che questo sia stato un errore
E penso che c'è stata una protesta troppo timida anche da parte di chi in agosto quando c'erano certe polemiche invocava continuamente il mercato
Passare la concorrenza bancaria all'Antitrust è una cosa che serve a un mercato più trasparente che credo che bisogna dirlo bisogna fare una battaglia per questa mi rammarico che si sia persa quest'occasione così come c'è il problema degli ordini professionali su cui credo ormai ci sia una larga condivisione sulla necessità di liberalizzare però
Parlo per la testimonianza quando io la ministra giustizia perché la competenza e la liberalizzazione professioni
Appartenenza nella giustizia ho tentato di farlo mi sono trovato contro molti poteri politici e non politici quindi bisogna che poi siamo coerenti
Nel fare queste cose così come c'è un problema di liberalizzazione essendo nel settore dei servizi denutrizione ho finito direttore se queste sono le priorità io penso che siano queste sulla base di questo si può rimettere in moto il paese è per questo che a me sembra la Finanziaria inadeguate
Perché io non sono d'accordo col giudizio che ne ha dato l'ingegner De Benedetti questa finanziaria e poi eventualmente sentiremo qui Tremonti Tremonti argomenterà credo in modo diverso ma lo dico anche per questo per interloquire
Secondo me questa Finanziaria non consegue tre cose che sono però tutti e tre essenziale primo non intascherà il debito
Non lo intacca
E noi non riusciremo a rispettare gli impegni che sono stati assunti con l'Unione europea e questo è molto grave
Secondo non s'è sostanzialmente questa Finanziaria un volume di risorse tale da poter credere di sostenere una politica di investimenti in qualsiasi settore quindi non è una finanziaria che rimette in moto crescita
Terzo anche sul fronte della della spesa è molto discutibile perché guardate che io le ho guardate ovviamente come parlamentare ho esaminato il documento che per contenuto illustra
Molte delle poste di bilancio in entrata su cui fa leva il Ministro Tremonti per far quadrare i conti quella quella finanziaria sono aleatorie
La cosa più sicura è l'anticipo l'anticipazione di prelievo fiscale su banche assicurazioni
Tutto il resto e allevatori stimo perché lei si affida ancora a vendite patrimoniali quando quelle già previste in precedenti finanziarie non sono state esaurite
Forme di cartolarizzazione che anche nelle precedenti finanziarie non hanno dato esito provvedimenti una tantum che sono in ogni caso congiunturali attenzione io lo dico guardate che
Se posso fare una critica sono quattro anni ministro che lei lei o il suo successore ci propone finanziarie sovrastimate nel tasso di crescita sovrastimate nel prelievo fiscale connesso la crescita e sottostimate nella spesa tre mesi dopo la prima trimestrale di cassa sono quattro anni che scopriamo che non è così
E il cinque per cento ebbene sì siamo arrivate cos'è non è che se siamo arrivate in altro modo se allora io penso che questa la finanziaria non va bene
Non va bene perché ho finito a quelle priorità che Colaninno indica io in quale nel quale mi riconosco e mio sottolineate alcune con questa Finanziaria non sanno una lira su cui essere sostenute
Fassino
Mente malata siano beh devo Maurizio Gasparri che quando diceva il peso poi delle professioni e dei dei poteri rilevante sia per un governo di centrodestra è un governo di centrosinistra prego Maurizi
Ma quando qui si fa appello al coraggio devo dire che nostro governo centrodestra di coraggio che ha avuto molto su molti temi delicati
Abbiamo fatto una riforma delle pensioni senza fare macelleria sociale discutendo con il paese del momento dall'età media della popolazione
E affrontando un tema che in Francia qualche anno fa determinò scioperi e blocco del Paese uno scontro sociale molto molto più duro di quello che c'è stato in Italia dove chiosa degli scioperi delle normali fisiologico contestazioni ma non c'è stato uno scontro reale
Il titolo del convegno fa appello al coraggio e la riforma del mercato del lavoro e costata molto coraggio non voglio fare della retorica ma e scorso del sangue per fare quella riforma del mercato del lavoro in questo paese e credo che tutti ricordiamo cosa è successo e cosa ha significato una legge che credo sia una legge utile importante che ha accelerato quel percorso di flessibilità che serve mi ricollego anche la relazione ottima chiara e coraggiosa di Matteo Colaninno ad alimentare quella voglia di investire in Italia io tre cose tra le tante che ha detto relazioni di Matteo Colaninno ho colto
E questo discorso dello scegliere il coraggio di scegliere credo che centrodestra su molti temi non cede alcuni ce ne sono altri abbia scelto
La questo riferimento a un patriottismo economico che è un concetto sul quale sicuramente si potrà discutere vedere quale quale sia l'interpretazione più corretta e poi verso il finale questo appello a fare impresa in Italia
Perché non è mica facile fare impresa in Italia rispetto alle tentazioni della delocalizzazione ai vantaggi competitivi che si possono avere andando in altre parti del mondo importante che i giovani imprenditori con orgoglio abbiamo fatto questo
Appello questo invito che poi netta la politica in condizioni di come dire incoraggiare essere qui
Allora ci sono anche nomi che poi crociati facevo dei cenni di assenso mondo delle professioni gli ordini professionali non è facile intaccare querelata perché tutti diamo in un mondo dove ciascuno ha diritto di esprimersi politici imprenditori professionisti e quando si affrontano questi temi non è facile non è stato facile farlo
Per Fassino è anche uno che in questa legislatura ne stiamo discutendo
è un tema fasce prego dicevo il coraggio di fare riforme strutturali c'è stato e quindi tensioni mercato del lavoro
Diritto societario diritto fallimentare prima diceva
Pezzotta si parla dalla legge elettorale si parla di queste cose non è corretto si parla anche di legge elettorale e non mi voglio dilungare ma si sono fatte cose importanti l'aggancio all'Europa se il deficit Problemi io ricordo che in una precedente vita
L'attuale ministro dell'economia Tremonti era ministro devono neanche allora durante il semestre di presidenza italiana come presidente di turno delle convinto vette mediare una situazione in cui non l'Italia
Ma la Francia e la Germania avevano sforato il tetto del tre per cento del deficit e sull'Italia alla presidenza dell'Europa che dovette attivare delle politiche che loro avevano portato poi a rivedere un po'al patto di stabilità che sviluppa prendere atto che anche adesso abbiamo delle difficoltà facciamo delle fatica a stare
Entro Bedetti si è discusso di un processo più graduale maggiormente paesi come la Francia la Germania Gran Bretagna hanno difficoltà addirittura superiori all'Italia rispetto all'esperto di alcuni parametri
Quindi dobbiamo rimanere agganciati all'Europa ma anche un'Europa che sia realistica
E anche riguardo al discorso delle politiche industriali sono d'accordo con Fassino non possiamo pensare a un Paese solo di terziarizzazione un Paese dove soltanto aspetti
Finanziari prevalgano anche turismo fatto importante ora ma è un fatto industriale è stato richiamato una relazione chi è che non è d'accordo la logistica Alitalia portaerei nel Mediterraneo che può esaltare questa funzione
Noi possiamo dare seguito all'appello che faceva Matteo Colaninno su questo patriottismo economico sull'investire in Italia se avremo sarà l'argomento due idoli dei Donovan contato questa concorrenza diseguale
Sì possano innalzare il livello tecnologico non è che ce la fanno soltanto maglioni e jazz fanno anche prodotti tecnologici possiamo portare i nostri prodotti ma se i loro prodotti saranno competitivi con i nostri compreranno in Cina i cinesi nuovi ricchi e ce ne sono tanti il prodotto realizzato in giro non solo quello che arriva dall'Europa
Fino a quando possiamo sopportare questo dumping sociale questo mancato rispetto delle regole ambientali questo sfruttamento della manodopera questa mancanza di regole commercio mondiale globalizzazione vuol dire avere tendenzialmente le stesse regole da per tutto sano voi arriverà il nostro presidente d'autorità per la concorrenza o le altre realtà europee che banche terranno governi imprese europee e in altre parti del mondo c'è la totale assenza di regole questo è un tema che noi dobbiamo rilanciare come Paese come Europa che giovani imprenditori che vogliono investire ridare devono avvertì
E lo dico di chiudere le frontiere impossibile ma andare tendenzialmente in un mondo in cui le regole diventi uguali sarò caro Masella non ce la faremo a mantenere una realtà produttiva o industriale
Importante adeguate e quindi credo che ci sia molto da fare in questo sforzo come posso dire di coraggio comune dalle parti sulla Finanziaria
Non dico altro rivale che prima il vicepresidente di Confindustria Pininfarina abbia detto delle cose talmente chiare che alle quali mi associo poiché vice presidente Tremonti interverrà e quindi svolgerà il suo intervento e pare che si sia andati in una fase difficile
Leggi finanziarie sono esercizi difficili soprattutto in anni e in tempi non facili
Avere dato un segnale chiaro nella riduzione del costo del lavoro Pezzotta se dispiaciuto perché non abbiamo contrattato a sufficienza colui io non considero i sindacati un peso ma neanche un cappio se il governo riduce il costo del lavoro per le riprese insomma che s'è permessa Pezzotta che dà comunque abbia fatto bene abbia incoraggiato gli investimenti
E l'economia produttiva in Italia Pezzotta ci perdoni
E anche lo sconvolgente
E quindi credo che da questo punto di vista aggancio all'Europa riduzione del costo del lavoro
Taglio di spese e altre cose che prima ripeto Pininfarina ha sintetizzato in maniera oggettiva e terza rispetto alle posizioni del governo della maggioranza mi consentono di associarmi a quegli aspetti
Un'ultima cosa ho visto prima sulla legge elettorale non sfuggirà atterraggi al De Benedetti ha citato
Problema della Romania del Messico proprietà letto anche tu come me un articolo sul Sole ventiquattro Ore dell'altro giorno che ricordava queste cose
I premi di maggioranza sono una cosa che funziona in Italia per i comuni e per le regioni c'è stabilità di governo perché ci sono sistemi elettorali che prevedono dei premi di maggioranza quindi non è che il premio di maggioranza sia una bestemmia
Cioè
Di adesso non voglio dopo le parole di finanziare dilungare prolifico che nei sistemi delle Regioni e dei Comuni ci sono larghe vuote proporzionali e c'è un premio di maggioranza che consente anche vincere lezioni di avere numeri ma poi sulle leggi retroguardie tutto è opinabile abbiamo avuto col doppio turno in Francia
Maggioritario la coabitazione
Dal Mitterrand e Chirac che anni fa abbiamo Uto negli Stati Uniti la convivenza tra presidenti molto potenti e congressi
Di orientamento diverso anni fa
Se magnificato il sistema tedesco per molto tempo e stanno lì che non so che cosa faranno perché non essendo un premio di maggioranza e la signora Merkel non può fare il governo dovrà mettersi d'accordo corse sistemi perfetti non esistono proprietà contiene delle imperfezioni
Anche quello di cui stiamo discutendo in Italia però non lo affrontiamo per stabilire comunque ragioni di governabilità e di bipolarismo su questo
Mi dichiaro ovviamente d'accordo anch'io grazie
Grazie
Che l'agenda di cui stiamo parlando una parte fondamentale l'agenda più famoso in Europa che quella di Lisbona sulla quale è impegnato in prima persona Giorgio la Malfa come ministro delle politiche comunitarie
Insomma che debbano che i conti pubblici italiani siano in disordine da molti anni non c'è dubbio vanno messi a posto
Che questo valga anche per molti altri grandi paesi europei come la Francia la Germania una condizione migliore questo è ovvio che il punto di partenza va bene il mondo degli imprenditori giovani imprenditori ricordarlo il vero punto Piero Fassino eh
Questi conti li mettiamo a posto attraverso un'economia che respira e cresce o li mettiamo apposto semplicemente passando l'economia e stringendo definitivamente il cappio ha colpito al collo dell'economia italiana il vero la vera sfida la vera sfida diciamo fra le due coalizione nel corso di questi anni l'eredità io ritenevo ho ritenuto che fosse indispensabile entrare nell'Euro che l'Italia non potesse vivere fuori dall'euro e quindi fosse giusto tassare chiedere e così via
Ma quell'eredità del passato è un'Italia che nel corso degli anni lo diceva la relazione di Colaninno è un'Italia che ormai dà segni di soffocamento
La scommessa dei prossimi anni riusciamo a liberare le energie che questa società ha ancora in misura molto importante degli imprenditori ed è questo il confronto fra di noi ed è qui che viene l'agenda di Lisbona
L'agenda di Lisbona nata nel due mila quando all'indomani della nascita dell'euro i paesi europei si resero conto si resero conto che la crescita degli Stati Uniti da un lato e l'emergere delle economie dei Paesi dell'Asia
Erano s'destinate a stile a strangolare lo sviluppo economico dell'Europa Svezia specialmente dell'Europa dell'euro e proposero un'agenda di liberalizzazioni
Molto coraggiosa agenda di liberalizzazioni
Due quando l'anno scorso è stato fatto il Bilancio di che cosa è avvenuto giudizio della commissione
Europeo è stato nel complesso l'Europa fallito questi obiettivi di trasformazione in una società della conoscenza in una società competitiva non soltanto un convenzionale la Società dell'istruzione e così via
Ma la cosa che più mi ha preoccupato ed è quello che mette la ragione del mio impegno su questo tema è che nel nelle pagelle
Che l'Europa stilata su queste condizioni l'Italia considerata su quindici Paesi il quindicesimo per realizzazione nel corso di questi anni
E che è considerata e le il venticinquesimo nel nell'applicazione delle direttive comunitarie cioè il Paese
Ai margini dell'Europa allora bisogna prendere
L'agenda di Lisbona e avere il coraggio di considerarla un programma di governo
Ora l'agenda di Lisbona corrisponde essenzialmente alle priorità delle quali parlava Pininfarina la concorrenza
La Società dell'innovazione il capitale umano e così via quello che noi abbiamo fatto nel governo è stato di prendere molto sul serio l'agenda di Lisbona
E il fare un censimento preciso di tutto quello che c'è di progetti della Confindustria delle delle da parti sociali delle regioni dello stato che possa essere considerato parte del progetto dispone lo abbiamo scritto
Abbiamo tirato fuori stiamo pubblicheremo appena il Consiglio dei ministri una una prova abbiamo tirato fuori ci sono pungenti e provvedimenti frangenti solo un finanziamento di singole iniziative importanti finanziamento dell'università che sta facendo gli studi finanziamento del capitale
Del Venture Capital titolo una quantità di cose che possono essere fatte molte delle quali mi chiedono soldi e sappiamo quali sono i limiti
E poi ci sono delle riforme senza Spencer
Ma che richiedono un coraggio politico
Ed è su questo che noi abbiamo allora io ho messo e lo e chiedo al mondo degli imprenditori di dare un segnale se posso darti una mano dunque
E ho messo la direttiva Bolkenstein cioè la liberalizzazione dei servizi
Perché lo diceva Beta e lo diceva Pininfarina questo e lo diceva anche implicitamente l'ingegner De Benedetti quando diceva impresa non necessariamente industria impresa vuol dire spesso impresa nei servizi e servizi moderni
Allora la direttiva Bolkestein dice che l'Europa ha bisogno di una grande liberalizzazione nel campo del commercio dei servizi
Allora la domanda che faccio al mio va al governo e alla maggioranza abbiamo anche un aggio di dire che nel corso degli anni indipendentemente da quello che farà l'Europa l'Italia aprirà come ebbe il coraggio di aprire nel cinquanta economia debolissima
Ebbe il coraggio di abbattere le proprie barriere doganali e da quello nacque il miracolo economico abbiamo il coraggio di aprire il settore dei servizi a una grande concorrenza europea
è così è pagare i nostri professionisti nostri artigiani a competere supermercati con la forza e il coraggio con cui gli imprenditori italiani nel cinquanta cominciavano a competere in Europa questa è la direttiva Bolkestein
Allora la domanda è io lo debbo domandare alla maggioranza
Se ce la sentiamo
Ma ho il diritto di chiedere nel momento che la direttiva Bolkestein fu fatta da piloti
E che vede l'opposizione di tutto il mondo che fa parte avvolta Bertinotti alla CGIL a Pezzotta che fare uno sciopero la domanda è voi siete in grado come coalizione di sinistra di promette l'Alitalia a cinque anni di libertà
Presidente in grado di liberare le energie di questo Paese perché il problema dell'Italia non è mettere a posto i conti mettendo imposte
Come quando io vedo Comano Prodi in televisione vedo un uomo che si prepara a chiedere sacrifici al Paese
Questo non è che non sia necessario qua mi domando
Ti domando quella preoccupazione che esprime Colaninno di questa economia che rischia di soffocare e si risponde meglio attraverso un sistema che cerca di liberare le risorse possiamo criticare o potete criticare la riduzione delle imposte il modulo fiscale ma un un governo che cerca di ridurre le imposte sulle famiglie e sulle imprese sul coltello su quello che c'è
è un Governo che cerca di fare respirare il sistema produttivo è quello di cui il Paese e l'Europa ha bisogno sono sistemi non soffocanti ma gli esempi che lascino respirare allora noi abbiamo bisogno di coraggio praticano Fassino perché per dire
Non nei prossimi settimane ma nei prossimi cinque anni abbiamo per esempio noi abbiamo preso tutte le proposte che anch'lei autorità della dalla concorrenza in questi anni un Catricalà e prima hanno fatto il siccome liberalizzare i vari settori
Abbiamo messo nell'agenda di Lisbona nelle trentasei linee della liberalizzazione su tutte le proposte delle della tutti a vita della concorrenza
Esattamente non vuol dire fare un decreto legge in cui domani mattina tutte trentasei vengono applicate
Ma si tratta di fare un programma che nel corso di qualche anno si vada verso all'ibridazione dei servizi
La liberazione delle vocazioni la liberalizzazione dei prezzi la liberalizzazione delle reti della del delle reti le mettere le famiglie in condizione di altri di potere avere maggiori scelte giovane dare al sistema italiano e ho finito una grande iniezione di concorrenza
Io non credo metto in termini politici ma lo dico con posso dire politica l'oggettività era ma guardando e conoscendo bene due correzione la coalizione che guiderà Romano Prodi sarà una coalizione che sarà al massimo capace di esprimere una politica restrittiva
E molto probabilmente sarà costretto anche a riduzione alcune cose importanti di cui parlava Gasparri la riforma pensionistica la riforma del mercato del lavoro perché questa è la logica di quella coalizione
Mentre la coalizione di centrodestra se troverà il coraggio potrà dare al Paese una speranza di crescita della sola con cui l'Italia la femminile
Grazie Giorgio La Malfa avrà credo delle risposte a questa sua provocazione la prima certamente da Garda Enrico Letta cuccetta papà
Ma io comincio con due battute una battuta ovviamente sulla legge elettorale una sulla Finanziaria e poi voglio anch'io dire la mia sull'agenda dei prossimi cinque anni perché credo che l'importanza di questo capriccio e soprattutto voglia di guardare al futuro non di fermarci sul passato
Sulla legge elettorale sono state dette tante cose io credo sia molto importante quello che i giovani imprenditori hanno preso la posizione che hanno preso su questo tema che Confindustria sta prendendo su questo tema ma io aggiungo alla vostra riflessione e a tutte le cose che sono state dette una riflessione che a mio avviso è quella in questo momento più inquietante sul futuro con l'attuale legge elettorale che non è perfetta e non è la migliore del mondo
Chi ha vinto le elezioni prendendo una percentuale di voti che è inferiore al cinquanta per cento avuto una maggioranza in Parlamento di seggi
Di più di cento seggi per poter fare le riforme e le cose che il programma per cui aveva chiesto il voto agli italiani
La prossima legge elettorale se questa maggioranza avrà la forza di approvarla
E se nel Paese non ci sarà una forte opposizione a questa legge elettorale avrà come effetto che con la stessa percentuale di voti
Chi vincerà le elezioni avrà una maggioranza di venticinque seggi il punto sta tutto qui questa legge elettorale non consente a chi vince le elezioni di a vere nel Parlamento italiano una maggioranza larga per poter governare consente a chi perde le elezioni di perderle bene siccome io credo che Berlusconi è uno che i suoi conti li fa molto bene
Ha fatto una legge elettorale una maggioranza uscente non immaginando di poter vincere bene immaginando di poter perdere bene questo è assolutamente nell'interesse della maggioranza uscente mi chiedo
è nell'interesse di cinque anni di governabilità del Paese come i cinque anni che abbiamo vissuto con un Parlamento con cento sedici di margine hanno consentito a chi ha governato di fare le sue cose
Guardate che il punto è tutto qui quando le diciamo che questa legge produrrà instabilità perché questa legge lascia venticinque seggi di margine a chi vince le elezioni con venticinque seggi di margine l'abbiamo imparato nella precedente legislatura
Non si governa questo Paese
Chiunque vinca le elezioni quindi il primo passaggio su questo è per favore facciamo sì che la prossima legislatura siano legislatura in cui chiunque vinca Possa fare le cose per le quali vi chiederà il voto non facciamo sì che la prossima legislatura sia una legislatura di trasformismi
Di instabilità e di governi che cambiano continuamente questo è il tema vero e la discussione vera sulla legge elettorale
La legge finanziaria io condivido lo dico per chiarezza e poi voglio essere sintetico voglio parla del futuro soprattutto condivido quello che ha detto Piero Fassino punto questa legge finanziaria apre il deficit ulteriormente ma voglio anche dire
Che il fatto che Confindustria e i giovani di Confindustria abbiamo preso la posizione che hanno preso lo dico particolare avendo ascoltato Colaninno hanno scontato Pininfarina poco fa
Che potrebbe non farmi piacere ovviamente lo prendo con un sorriso sulle labbra e con uno sguardo al futuro e voglio dire che son sicuro che con lo stesso metro di giudizio giudicheranno la prossima legge finanziaria
E se con lo stesso metro di giudizio giudicheranno la prossima legge finanziaria io son convinto che alla fine questo sarà un fatto positivo per il Paese so che Confindustria deve essere terza lo è stata in questo passaggio lo sarà ne son convinto anche per la prossima legge finanziaria e io credo che questo sia un fatto
Ma quando ci troveremo qui a Capri l'anno prossimo ragioneremo avendo le registrazioni delle cose che ci siamo detti qui quest'anno credo che questo sarà un aspetto altrettanto importante di coerenza e di continuità rispetto alle cose che dobbiamo fare
Voglio venire alle priorità invece sulle cose da fare nella prossima legislatura
Io ne indico a partire da quello che in modo molto efficace Carmen Verderosa detto questa mattina il tema del Mezzogiorno
Va detta ma nel Mezzogiorno a un punto di partenza chiave è quello che è successo in questi anni in questi anni è successo che dal novantasei al due mila e tre l'Italia ha avuto l'abbiamo sentito prima il Nord che è cresciuto più del sud e il sud che è cresciuto più del nord
Quindi certe politiche hanno dato risultati positivi
Poi a un certo punto il sud ha cominciato a crescere meno del nodo e questo è il fatto degli ultimi dodici mesi
Non è un caso guardati qui sta il passaggio chiave
Che è proprio da sei mesi un anno a questa parte che l'Italia nel suo complesso è l'unico Paese europeo a crescita zero
Quello che voglio dire qui e che o tutti insieme capiamo che la crescita del Mezzogiorno non è assistenzialismo e assistenza ma vuol dire dare la spinta perché l'intero Paese esca dalla crescita zero
E qui guardate il fatto che alcune politiche sono state sbagliate non lo dico io
Vi chiederei a tutti voi o a quelli di voi che erano a Bari alla Fiera del levante quando Berlusconi ha aperto la Terlago dell'Avanti
Berlusconi ha raccontato che i primi due anni di politiche di questo Governo sugli incentivi al sud sono stati sbagliati
Questo lo dico perché ci siamo trovati a Capri vari anni nel due mila e due nel due mila tre e ci venivano magnifica aste le sorti progressive della nuova politica del governo sul Mezzogiorno il capo di questo governo oggi ammette che testo che tutti abbiamo ascoltato che quelle politiche sono state profondamente sbagliate credo che l'effetto si sia visto la ricetta sul Mezzogiorno è oltre quella di riprendere con automatismi fatti in modo efficace
La lotta al sommerso
Carmen Verderosa va detto in modo efficace prima avere un condono un po'di sommerso in più un vantaggio immediato è una grande perdita di prospettiva e in secondo una battaglia paese sulla fiscalità di vantaggio
Otto anni fa non l'abbiamo ottenuta oggi l'Europa è diversa rispetto a prima lo dico a Montezemolo dico a Tremonti oggi siamo in condizione a mio avviso di fare quello che otto anni fa non siamo riusciti a ottenere l'Europa è diversa e oggi ne possiamo fare quello che ingiustamente non fu concesso allora perché non è giusto che l'Irlanda che più piccola del Mezzogiorno abbia ottenuto delle cose solo perché è paese unitario
E che il Mezzogiorno che son venti milioni di abitanti ma soltanto perché sono un pezzo d'Italia non possono avere la fiscalità di vantaggio noi faremo una battaglia su questo spero che su questo ci sia una battaglia collettiva lo dico perché se unisce a livello europeo fa di questa battaglia una battaglia di regole certe
Questa la battaglia che si può vincere se c'è la fiscalità di vantaggio nel Mezzogiorno voi non avrete più da chiedere domande a una pubblica amministrazione
Che può avere la discrezionalità di far bere per di farmi perdere tempo per quella richiesta che nel cassetto perché voi avrete il fisco che vi consentirà di fare le cose per le quali siete
Strutturalmente vi siete creati la vocazione a farle sua investire creare fare ricchezza attrarre ricchezza nel Mezzogiorno secondo tema e la questione del lavoro anche qui parole nette chiare
Questione delicata e difficile la voglio affrontare proprio perché delicata e difficile
L'ispirazione a liberalizzare il mercato del lavoro in questi anni è venuta dalla unione europea
E da alcuni pensatori in Italia di cui il principale è stato sicuramente Marco Biagi Marco Biagi ha inciso e fortemente inciso sul pacchetto Treu Marco Biagi ha inciso sulla legge che poi l'attuale governo ha chiamato col suo nome
Marco Biagi aveva scritto contestualmente nell'ultimo anno per la sua vita lo statuto dei lavori la assenza
Dell'approvazione dello Statuto dei lavori rende le riforme fatte fino adesso delle riforme incomplete che non risolvono fino in fondo il problema vero del nostro mercato del lavoro
Il futuro sarà un futuro nel quale quell'ispirazione originaria la recupereremo e completeremo con le idee di Marco Biagi attraverso lo Statuto dei lavori quel tipo di costruzione di un mercato del lavoro effettivamente efficiente ma che sia anche attento alle ragioni anche le ragioni del lavoro nel Mezzogiorno che purtroppo oggi sono ancora assenti lo dico perché tutte queste cose vanno viste in evoluzione in evoluzione positiva e su questo noi cercheremo di lavorare la terza grande questione e il titolo ovviamente un titolo facile a dirsi difficile a realizzarsi lotta senza quartiere a Monopoli e rendite spinta al rischio e al merito
Quaranta è molto facile a dirsi questa cosa molto facile perché quando il ministro La Malfa ci chiama
Out cinque anni di libertà economiche io vorrei dire che la prima cosa che un ministro a beffare e dire in cinque anni o in quattro anni e mezzo sulle libertà economiche che cosa ha fatto chi ha governato io prendo la responsabilità e lo dico con grande forza e grande nettezza perché ci credo che questo Paese ha bisogno di più libertà economica e dico anche questa libertà economica passa attraverso una lotta senza quartiere ai Monopoli locali innanzitutto legge sui servizi pubblici locali che non è riuscito a fare la scorsa legislatura
E non è riuscito a fare questa legislatura e il tema delle rendite è possibile che l'abbiamo detto prima che sulle scalate finanziarie si siano fatti tanti vantaggi stando fermi senza fare niente e un imprenditore che vuole investire nel Mezzogiorno
Si trova oltre a tutti gli svantaggi ambientale una tassazione pesantissima su quello che vuol fare per creare lavoro e per creare ricchezza
Questo è l'impegno che dobbiamo metterci qui il tema del merito del rischio era presente nell'azione di Colaninno io in questo condivido completamente sapendo che questo vuol dire anche che le regole sulla risparmio le regole delle Authority le regole sulla finanza devono essere forti e soprattutto applicate e qui un po'mi vergogno di un Paese che dice delle cose tutti diciamo delle cose e finiremo questa legislatura
Con una riforma del risparmio a metà perché come diceva Fassino la concorrenza rimane in Banca d'Italia e con Antonio Fazio che rimane governatore della Banca d'Italia io credo che questo tipo di soluzione finale a una legislatura che volevamo tutti
Tutti andassi in altra direzione non fa bene al Paese nella sua immagine esterna e non fa bene al Paese e alla sua capacità di attrarre
Perché termino io son convinto che sulla termino con un elogio all'azione e un'invettiva contro l'inerzia perché noi siamo tutti bravi italiani mettere i titoli a fare dibattiti a fare discussione poi sulle cose a stare fermi a non inciderebbe quando si incide si fa male
Quando si incide si fa male fare incidere far male uno non lo vuol mai fare c'era un mio vecchio Amico
Vecchio amministratore locale del della terra da cui vengo che quando mi vedeva sempre affannato nella cercare di fare cose di agire di risolvere di trovare soluzioni ai problemi diceva guarda ricorda di questa massima fondamentale ogni volta che c'è in testa di fare agire fare una cosa i problemi si dividono in due categorie ci sono i problemi che si risolvono da soli e quindi è inutile che ti affanni perché tanto il problema poi si risolve l'asso
E poi ci sono i problemi che sono irrisolvibili è inutile che ti affanni perché anche quelli su quelli non si può far niente io vorrei che noi agissimo e non considerassimo l'inerzia come alla categoria essenziale dell'agire politico grazie
Grazie
Voi siete stati virtuosi non solo interessante sono state le esposizioni vostre banche virtuosi nel nel nel tempo per cui vi è concesso un secondo giro senza esagerare un filo più lungo del del del breve Flash che vi stavo per chiedere a questo punto chiederei a Catricalà è dell'evocazione c'è un percorso di liberalizzazioni molto forte l'agenda di Lisbona che in qualche modo noi tutti ci auguriamo che sia possibile certo che se fosse ci fosse stato qualcosa di vincolante a livello europeo come è accaduto per Maastricht contabilmente i risultati sarebbero stati diversi ci si pone il problema poi se la direttiva Bolkestein sia sopportabile dalla situazione italiana
Nel senso dei grandi dei piccoli monopoli presidente
E io è di questo che vuole parlare
I nostri monopolisti hanno una sorta di
Vi sono Giani bifronte ci hanno una sindrome di Gulliver
Da una parte sono giganti in Italia però all'estero sono lillipuziani
Questo non significa che noi non dobbiamo lottare in chi è piccolo piccolo fuori solo perché non riusciamo poi a Hopa proteggerlo da altri monopolisti stranieri qui ciascuno deve fare il proprio dovere
E deve fare il lavoro che gli è stato assegnato alle istituzioni l'Autorità garante la concorrenza e del mercato deve garantire in Italia la concorrenza il mercato le regole l'applicazione delle regole
Il potere politico però deve garantire l'armonizzazione nel sistema europeo affinché non ci siano scuse non ci siano paraventi dietro i quali nascondersi per dire il perché
Le ulteriori di Benitez azioni che bisogna fare non sono state ancora fare
E questo appartiene
Indubbiamente alle scelte politiche di fondo
Scelte politiche che devono incidere sulle rendite devono incidere sui privilegi
Devono incidere sul tessuto sociale su una modernizzazione anche dalla nostra cultura
I nostri giovani laureati devono rispecchia Alisarda il proprio lavoro devono essere più pronti alla mobilità alla riconversione devono essere instradati verso nuove forme in Italia abbiamo ventiduenne sistemi industriali tecnologici altamente avanzati di cui diciassette al nord ma ce ne stanno al sud c'è a Catania microelettronics non esiste solamente Torino Wireless esistono varie realtà in cui c'è una possibilità di esterne punte di eccellenza
Punte di eccellenza da tali da costituire modelli per l'estero va a creare ricchezza da esportare all'estero quanta ricchezza tecnologica potremmo esportare in Cina
Se questi ventidue sistemi si organizzassero entrassero in Rete se potessero fare acquisti comuni
Se potessero utilizzare le stesse società di consulenza se potessero se si potessero rivolgere a sistemi professionali meno costoso in queste materie nelle quali noi siamo dovremmo essergli avanguardia
Incidenza del costo la libera professione supera l'otto per cento contro il sei per cento in Francia e il cinque per cento della Spagna
Cioè abbiamo un gatto competitivo troppo elevato e in queste stesse settori noi non riusciamo investire più dello zero sette per cento indice
E questo è un fatto molto grave
Se si riuscisse a invertire non completamente ma progressivamente in proporzione questa questa differenza noi avremmo più ricerca e meno spesa per la professione ma la torta aumenterebbe
Che cosa richiede questo probabilmente richiede che su alcuni punti maggioranza e opposizione si mettano d'accordo prima delle elezioni
Perché chiunque vinca voi alcune specifiche azioni
Che non sono azioni molto complicate che più volte l'autorità segnalato al Governo e al Parlamento possono essere puntualmente messe in atto solo cose ormai quasi largamente capite anche se non condivise ai film più lo qui se non condivise dalla nostra dalle nostre categorie quasi tutte le categorie certo alcune sono assolutamente in convincimenti come farmacisti ma con gli avvocati si può parlare con gli ingegneri si può parlarne si riesce a parlare con i notai
Sono piccole piccole riforme che loro sarebbero anche disposti a gettare ma serve questo patto oggi per domani
Grazie del
Grazie Piero Fassino
No io voglio interloquire con un intervento del ministro La Mantia perché mi è sembrato francamente un po'surreale nel senso che tanto se vogliamo parlare di come uno ha governato l'ora si fanno delle comparazioni
Le comparazioni solo che nel periodo novantasei due mila uno il centro sinistra ha terminato la sua esperienza di governo lasciando cinque punti percentuale di avanzo primario
Poi si mette
Cinque anni di governo essendo l'ho mangiato se vogliamo stare alle cose
Noi abbiamo portato questo Paese nell'Euro i parametri li abbiamo rispettati e voi siete un cinque per cento di deficit e con questa finanziaria rimarremo al cinque per cento di deficit noi debito pubblico l'abbiamo preso centoventitré gradualmente l'abbiamo fatto scendere voi lo state facendo risalire se vogliamo parlati non parliamo di cifre parliamo di cifre
Parliamo delle cose che sono state fatte no dell'intenzione del fatto che siccome conosco Prodi penso che farà una politica restrittiva
Che tempi che che era come dire apodittica come frase
Il problema sono vediamo allora se vogliamo parla di politica vediamo le politiche sono state fatte e quelle da un Governo e quelle che sono state fatte da un altro sul Mezzogiorno sono state già citati qui dati
Che dicono che negli anni del centrosinistra il Mezzogiorno era cresciuto percentualmente più di quanto non facesse la il PIL nazionale del paese e in questi anni è avvenuto il contrario e via di questo passo
Se vogliamo fare una comparazione la facciamo e la comparazione guarda non va a vantaggio certamente di come governato il centrodestra
Per un certo periodo c'avete detto che questo differente modo di governare questi vostri
Per forma più bassa del nostrano colpa dell'undici settembre il ministro Tremonti se incaricato qualche settimana fa gli dice che non è vero e quindi io lascio a voi politica cercare di capire perché invece avete avuto queste per performances così bassa
Quindi questa è la prima questione secondo cerchiamo di ragionare una volta seriamente su questa questione delle tasse perché anche cercare di far credere sempre come dire cose che non sono un po'caricatura mente ridicolo non c'è nessuno tra di noi
Che si divide tra quelli che le tasse le vogliono ridurre e quelle che le tasse le vogliono aumentare perché ridurle voler ridurre le tasse come voler bene alla mamma tutti vogliamo bene a mano e tutti vogliamo ridurre le tasse va be'c'è qualcuno che vuole aumentarli ridicolo il problema di capire quali sono le priorità del Paese
E come utilizzi le risorse allora se io sto la relazione di Colaninno se la reazione Colaninno che tutti diciamo buona è buona la reazione di Colaninno comporta che si tirino delle conseguenze primo bisogna sostenere di più la specializzazione tecnologica delle imprese
Per la competitività in un apparato produttivo dove il novantacinque per cento dell'impresa meno di trenta dipendenti perché così è l'apparato produttivo italiano
Se necessità di per sostenere la spesa relazione tecnologica nelle prese oltre che di quello che fanno le imprese anche di un forte investimento pubblico in ricerca innovazione espansione d'azione e sono soldi pubblici
Poi diciamo che bisogna valorizzare il capitale umano
E questo significa investire di più nella foto il sistema educativo formativo scuola università e in primo luogo sono risorse pubbliche
Poi diciamo che bisogna investire di più Energia infrastrutture modernizzazione e sono settori dove si possono anche attivare capitali privati mai capitali privati in questi settori ci sono in quanto capitali pubblici facciano da traino sono da soli non ci sono
Allora io non continuo ma se dobbiamo spendere di più per la formazione per la spesa svolta ecologica per le imprese terre
Le infrastrutture mi si spiega come è possibile sostenere come si è fatto in questi cinque anni anno dopo anno e poi non riuscendo l'affare perché era impossibile la generalizzata riduzione delle imposte non è possibile
E giustamente Pininfarina prima concludendo il suo intervento ha detto il nostro problema è la nostra priorità non è la riduzione delle tasse anche se naturalmente riduzioni fiscali ci possono essere e ci devono essere per inciso il provvedimento sulla Finanziaria sul cuneo fiscale sono due anni che lo proponevamo noi per due anni sarete Torino sbandierando l'IRAP poiché non ce l'avete fatta e siete tornati benissimo e mi va bene ma solo per te per capirci che e una proposta che partiva dal centro sinistra per un certo periodo è stata negata nella sua nella sua praticabilità e oggi la si fa quindi il problema è come si utilizza risorse per quale priorità e ho finito de Bortoli se la priorità è come in viene da questo convegno e io lo sostengo rimettere in moto la crescita
Dentro un quadro di compatibilità che risponde rispetti i nostri vincoli europei le risorse prima di tutto vanno utilizzate lì e allora anche la politica fiscale va commisurata a questa priorità
Noi non faremo finisco su questo
La Malfa non fare una politica solo restrittiva come dici tu perché siamo consapevoli che per come l'Italia è piazzata non è separabile il risanamento dal sostegno alla crescita le due cose si tengono
E più complesse e più difficile ma dobbiamo fare due cose insieme e cercheremo di fare due cose in ogni caso come che sia Remo a farlo
Gli italiani se ci daranno la fiducia lo vedremo come avete fatto poi quello l'hanno già visto però ecco
Grazie
Fino olimpica fa
Queste cose non lo devo anche guardare alle cose fatte la ricerca recentemente anche esponenti che voi inseguite come potenziali candidati hanno elogiato alcuni stanziamenti scelte fatte dal nostro governo nel campo tra ricerca il cinque per mille altri segnali importanti vanno in quella direzione
Le infrastrutture la legge obiettivo ha stanziato decine e decine di miliardi di euro
In opere cantierate come si dice con un termine muovono molto bello voglio vedere le rigida che ci sarebbero in un programma che si deve confrontare con i Verdi con quelli che non vogliono fare la variante di valico le altre cose che io non do per scontato nessun successo dalla vostra parte quindi metto cento condizionali ma sono convinto che ove esistesse un vostro governo su questo
Lo diciamo impegno delle infrastrutture delle opere pubbliche troverebbe ritrovato abolizione una serie di rigidità e di problemi che nel passato ci sono stati ma con legge obiettivo abbiamo sbloccato molte molte scelte
Mondo delle professioni e lo stiamo affrontando cito due esempi micro quando si dice i farmacisti di liberalizzare alcuni prezzi divenne di medicinali avete visto quali sconti del quale resistenze
E l'abbiamo affrontato o così come in altri casi ci sono stati momenti di scontro che in questo governo ha affrontato anche al costo di andare incontro alla impopolarità
Con alcune lo l'istruzione la formazione la riforma della scuola tra università e l'abbiamo fatto
L'obbligo scolastico a diciotto anni l'abbiamo portato e chiaro che servirebbero molte molte più risorse per fare queste cose ma non sono stati elusi questi Rodio questi temi le infrastrutture tecnologiche
Nel due mila uno questo non penso che la trecento mila connessioni a banda larga chiuderà quest'anno con forse sette milioni di connessione a banda larga ebbe un merito non solo del governo che può aver fatto qualche incentivo qualche stimolo ma anche del sistema delle imprese che investì su altri discorsi non mi dilungo perché sul fatto dei mercati alla concorrenza ma devo anche un'Europa che predica delle cose e ne pratica delle altre però non lo prima Catricalà citava i casi energetici spagnoli durante l'estate in Francia hanno impedito alla versione di comprarsi la Danone e ci sono tante vicende recente lontane che dimostrano come in tanti casi d'Europa parla di liberalizzazione di concorrenza e poi ciascuno Stato
Guarda al suo specifico e sbarra l'altro ad altri se andiamo un po'più indietro abbiamo esempi antichissimi incrociando con lo sguardo De Benedetti perfino i monarchi si schierarono con sussurri
Tentativi di andare in altri paesi quindi credo che ne abbiamo fatto letta molte cose affrontato molti temi in condizioni certo non facili
E non è per l'undici settembre anche l'euro vogliamo riparlare del mille novecentotrentasei lire del livello di cambio come hanno inciso per un euro che ci voleva e che è stato importante sul potere d'acquisto e su molte altre cose ci sarebbe da discutere anche su questi aspetti quindi lo rivendichiamo
Un percorso che prima ho già recato di cose fatte e siamo convinti che le rigidità contenuto in una coalizione altrui
Bertinotti sta facendo le primarie contro la legge Biagi andando consente per call center dicendo ma proprio che ci vado
Io mi accontenterei letta dello Statuto dei lavori
Ma leggo che verrebbero smantellate leggi come la legge Biagi credo che molti imprenditori che vorrebbero investire l'Italia vogliono andare anche oltre la legge Biagi e non certamente indietro tornando a schemi del passato grazie
Grazie Maurizio Gasparri abbiamo ancora corpi
Giorgio la Malfa per una replica finale insomma abbiamo abbiamo fatto centouno AV congruo OPA ha chiesto dei capi di Stato e di governo l'hanno deciso nel due mila e cinque
Di dare un rilancio cioè di impegnare l'Europa seriamente in queste politiche chiamiamoli liberalizzazione
Il governo lo ha fatto in poche ore poche settimane ci sarà quando la venderemo noto questi sono il tabellone delle cose possono fare se si vogliono fare delle rivelazioni vedeva non posso non notare la cautela del linguaggio di di di Letta Letta ha detto
Certo la legge Biagi non si tocca faremo lo Statuto dei lavori io confesso che non so che cosa chiedo scusa al pubblico
Dal modo in cui lo ha detto
è il punto di equilibrio con Bertinotti
Cioè non è molto voi spiegare voi spiegheremo voi spiegherete che è la conferma e la poco non lo spiega e l'altro versante letta scusa ti sto dicendo non lo so
Un ascoltatore ignorante come solo io di questa azienda ha capito sì con qualche attenuazione
Cioè ci metteremo la parola Statuto dei lavori affinché si conto così Bertinotti potrà accettare poi faremo la lotta ai monopoli la parola Bolkestein cioè concorrenza
Non viene pronunciata perché perché la CGIL fa una manifestazione del quindici ottobre con l'adesione di decine di parlamentari di cui ho le leggo del centrosinistra controlla direttiva Bolkestein e fa una direttiva Prodi perché Prodi del presidente della Commissione
Queste contraddizioni si sintetizzano in questa maniera in Germania la fonte e all'opposizione
E si fa un governo pasticciato ma vogliamo composto di democristiani e socialisti per evitare lampade di una componente come la fonte
Qui la sinistra se vincerà le elezioni poco organicamente nel governo una sinistra che Lafontaine forse più moderato e va al mio letto Bertinotti eccetera vogliamo guardare questa realtà nel paese cioè l'Italia va verso l'Europa con le buone intenzioni asilo va verso l'Europa con questo schieramento
Se voi pensate di poter guidare l'Italia verso l'Europa sugli ideali gli obiettivi e ci descrivono imprenditore con lo schieramento che in Germania lascia fuori pure spoletta come la Bontempo
E qui lo porta dentro voi pensate davvero di poter dire all'Italia che può credibilmente sperare nel futuro
Ma io verifico questo che incalzato da da quello che ho chiesto io incalza da quello che ha chiesto Piero Fassino la Malfa non ha parlato di questi cinque anni di governo io sono educato una cultura di responsabilità per la quale al termine di cinque anni di governo io dico quello che ho fatto chiedo il voto per quello che ho fatto e anche per quello che farò ma che chiede un voto soltanto parlando degli altri
Dire questo vuol dire da un certo punto di vista dare per scontata la vittoria degli altri che a me va anche bene ma non credo che sia il quello che tu immagini quindi speri spetta questo io credo che sia con una metodologia profondamente sbagliata sulla questione Statuto dei lavori questo è veramente un infortunio perché questa è la cultura che stava e che sta in tutte le parole scritte spiegate da Marco Biagi rispetta questi tempi e che tra l'altro anche pezzi di questo gol del tuo governo hanno immaginato che quella dovesse essere altri pezzi hanno bloccato la Confindustria sempre teorizzato che quel completamento era necessario quello noi lo faremo in evoluzione con delle riforme che sono state incomplete è questo il motivo per cui non basta termino però dicendo
Che qui il problema principale
Sta in tre cifre che voglio dire che non sono cifre di deficit e di debito di alcuna sulle cifre del nostro problema col futuro che chiunque vincerà le elezioni si troverà ad affrontare le abbiamo ascoltate quest'estate in Trentino a vedrò
Le tre cifre sono il rapporto tra la popolazione italiana ove sessantacinque e la popolazione italiana attiva alla le tre cifre sono le seguenti nell'anno due mila gli over sessantacinque erano il trenta per cento della popolazione attiva e ancora ci si può stare nell'anno due mila dieci gli over sessantacinque saranno il quaranta per cento della popolazione attiva e già non ci si può più stare nel due mila e venti
Siccome la popolazione attiva e tra i quindici e i sessantaquattro anni non si risolve questo problema facendo figli che dobbiamo fare ma nel due mila e venti avranno quindici anni quindi non cambierà questa cifra che dico il rapporto tra gli over sessantacinque la popolazione attiva sarà del cinquanta per cento allora o ci mettiamo in testa che il tema sono i giovani la possibilità di farli crescere la possibilità di farsi che entrino nel mercato del lavoro subito che abbiano possibilità di rischiare di rischiare sulla loro pelle
Che escano da casa presto che si Laurino presto che siano in condizione di essere uomini adulti non a trentacinque quarant'anni ma venticinque anni oppure questo Paese non ce la farà
Questa è la sfida più grande dei prossimi cinque anni
Grazie
Grazie
Facciamo
Indichiamo ad intervenire il ministro dell'economia onorevole Giulio Tremonti
Possono
Solo ieri
Molto autorevolmente e mi hanno detto deve andare a carte per parlare coi giovani l'imprenditore parlare con i giovani è una cosa molto complessa
La prima cosa che M denota in mente leggere Plutarco
Il discorso sui giovani ovviamente non è la mia lettura abituale sta scherzando ma da portare a capitan qualcun i frammenti dal momento dunque che la che l'ascolto comporta per i giovani un grande profitto ma un nomina ove il pericolo credo sia bene riflettere
Prosegue Plutarco
Perciò bisogna eliminare dallo stile ogni eccesso ribatte vacuità
Mirando esclusivamente al frutto
E prendendo a modello legati e non le tessitrici di di Hollande ogni riferimento alla concorrenza escluso
A differenza di altre volte
Questa volta ho letto in anticipo e non dopo
Le tesi dei giovani imprenditori altre volte ne avevo letto sui giornali in anticipo poiché rileggerlo dopo questa volta le ho lette per davvero identici
E farò un intervento
Anche marginalmente critico pagina per pagina
In altri termini in altri termini altre volte leggevo sui giornali una volta e non ti passa non passa all'esame di imprenditori io intende aver ribaltare i termini e se il professore riesce a far passare o no il compito
In città nel due mila cinque per la prima volta nella storia dell'umanità dopo la rivoluzione industriale oltre la metà della crescita mondiale Alida dall'Asia e su questo incipit che c'entra lo spirito dei tempi
Sono assolutamente d'accordo
Credo di essere stato il primo politico occidentale che ha posto in sede internazionale la questione della Cina non solo come una fantastica opportunità ma anche come una potenziale critici
L'ho fatto durante il G7 dove ero ovviamente considerato pazzo per uno o due anni in altre sedi
Credo che adesso con il corso del tempo alcuni fatti alcuni documenti alcuni libri comincino a identificare quello del rapporto con la Cina metafora
Del cambiamento dell'Asia ma anche l'India come un problema che sfida all'Occidente
Non solo in termini mercantili ma anche in termini geopolitici come una delle questioni il primo discorso che ho fatto al G7 era abbastanza semplice se cresce al nove per cento la Thailandia un fantastico fatto economico
Se cresce al nove per cento l'economia di un Paese che ha un miliardo e più di trecento milioni di abitanti vuol dire che sta cambiando alla velocità del mondo
E quando avvengono cambiamenti di questa intensità chiunque abbia letto un libro di storia cosa non frequentissima
Si rende conto che sta accadendo qualcosa di storico di strutturale di non banale
A proposito di libri di opuscoli il Manifesto di Marx ed Engels
Mille ottocentoquarantotto i bassi prezzi delle merci sono la pesante Artiglieria con la quale l'industria europea
A terra le muraglie cinesi
Dopo centocinquant'anni è avvenuto esattamente il contrario il pendolo della storia stato
Molto facile fare ipotesi esplicative cioè di aver fatto già accaduto e spieghi come e perché è accaduto e più difficile fare ipotesi predittiva
Nel mille novecentonovantacinque ho scritto un saggio intitolato il fantasma della povertà era l'anno dopo Marrakech il WTO
Ed era una ipotesi sulla cifra e l'intensità dei fenomeni la cascata dei fenomeni che sarebbero
Avvenuti in Occidente a seguito del fatto accesso iniziato
A partire da quella e c'erano delle cose che possono essere considerate
Giuste o sbagliate come formule positive l'Europa esporta capitali importa povertà i nostri salariati saranno livellati sui salari
Orientali i nostri dipendenti ma i costi della vita resteranno occidentali c'è una cosa in questa Jockey
Credo fosse centrata c'è scritto e lo ritrovo scritto ma evidentemente non credo che fosse la fonte ma non possiamo competere con la sia sul costo del lavoro dobbiamo investire sul capitale umano
E lì c'era l'idea dell'uso dei grandi network per la formazione lì c'era l'idea delle tra il
Mi permetto di segnalare per sviluppi su questo tema un libro che appena uscito Rischi fatali
L'Europa vecchia la Cina il mercatismo suicida e come reagire non per interesse di carattere libraria e diritti d'autore quanto perché intendo spero che questo
Libero possa funzionare da veicolo di diffusione ideologica
Lei aveva la metafora in un qualche modo futurista del è assolutamente c'è e credo che sia il punto sul quale dobbiamo mira
Credo che abbiamo ancora degli
Rilevanti punti di forza credo che dobbiamo essere criticamente consapevoli delle difficoltà che abbina
Nel
Libero a proposito dei punti di forza
Trovate e non è solo mia è una derivazione da Fortis dalla fondazione e Jason
Le le le ha le quattro all'industria agroalimentare e delle bevande italiani ha generato un valore aggiunto due mila quattro pari a diciotto miliardi di euro
Superiore a quello dell'industria tedesca il finlandese degli apparecchi telefonici radio e tv messi insieme
Abbigliamento moda e avendo casa hanno generato insieme un valore aggiunto pari a quarantadue miliardi di euro superiore a quello dell'industria tedesca degli autoveicoli che la tra il più grande del mondo che ha solo trentotto miliardi di palco o superiore a quello della intera industria della Svezia pari a quattro miliardi di euro la meccanica italiana esclusa l'elettronica ha generato un valore aggiunto pari a cinquantaquattro miliardi di euro
E dunque la seconda in Europa secondo solo a quella tedesca abbiamo dei punti di forza evidentemente abbiamo anche delle forti criticità
La prima delle crisi criticità poi altre dirà sta anche nella nostra come dire cognizione del Senato
C'è uno studio molto interessante fatto dall'Università Bocconi sul gli indicatori di posizione di un Paese eventi indegni di un Paese nel
Nel mondo e a proposito dell'Italia nota una cosa singolare che
C'è uno squilibrio tra gli indicatori oggettivi che sono comunque relativamente buoni e quelli soggettivi e c'è la percezione che gli intervistati danno del Paese dove sono che sono assolutamente devastante
Forse uno dei problemi è anche come dire di carattere culturale e mentale interno in materia
Famiglia assolutamente corretto e cercherò di dire è uno dei pilastri è molto interessante riferimento non tanto all'è lite a quanto al ceto di veggente quello è uno dei punti centrali nella strategia che dobbiamo mettere
In campo per il futuro
E molto interessante riferimento all'esaurimento dei vecchi schemi alla esigenza la necessità di nuovi schermi
Il condivido totalmente se uno guarda la struttura delle vecchie società e delle nuove società vede che c'è la stessa stessa differenza che c'era tra un vecchio
Computer top da un rigido verticale internet
I vecchi meccanismi di formazione a classe dirigente di è lite erano conformi a società molto otto da una molto verticali molto rigide molto cartesiane il problema della classe dirigente va definito costruito sviluppato in una orizzonte che è radicalmente diverso un orizzonte sociale che radicalmente diverso da quello
Classico
A questo proposito ma non per comperare mi permetto di segnalare una importante ricerca fatta da economista e da aste
Cina
è diventata una superpotenza mondiale non oggi ma venticinque anni fa quando Deng avvio un intenso piano di riforme dall'ora inizia ma certamente sui grandi numeri l'accelerazione molto più braccio
Confrontiamo Cina con euro
Questa sarà la cifra dei riferimenti vorrei fare
In questo intervento l'Europa più dell'Italia
Non potevo sottrarmi a responsabilità ma per una oggettiva definizione e comprensione della realtà
La mia idea e che non è
L'Europa che è entrata nella globalizzazione ma la globalizzazione che è entrata nell'Europa trovandola intatta questo il punto fondamentale
L'Europa è una macchina politica ed economica e sociale che è costruita sull'assunzione di a vere uno spazio proprio e un tempo però
La rivoluzione che inizia con il puntiglio con novantaquattro ovviamente deriva
Dalla caduta del Muro da altri fenomeni ma il blocco attorno a cui gira la storia mille novecentottantanove mille novecentonovantaquattro
Mentre il mondo va verso
La globalizzazione l'Europa continua andare come se avessi ancora uno suo spazio l'Europa e non nel mondo e un suo tempo come se fosse padrona del suo tempo il tempo è dato dalla
Traiettoria rivoluzionaria che viene da fuori
L'Europa entra in crisi esce dallo spirito del tempo al principio degli anni novanta subito dopo Maastricht di cui dirò solo che bene ma da allora esce dallo spirito del tempo e questa è la convinzione diffusa in tutte le liti europea
Molti la vedono come scoramento molti come opportunità ma l'Europa esce dallo spirito del tempo quando si
Rompono i due fattori costitutivi fondamentali la disponibilità di un suo spazio esclusivo e di un suo tempo otto il tempo della rivoluzione globale non coincide più col tempo delle
E poi si potrebbero fare discorsi più analitici ma non è questo il
Il luogo il tempo per
Fanny ma certo guardate noi entriamo come Europa in un campo di forza che il WTO con la struttura politica più debole
Forse più debole dei singoli governi
Tutto il mercato interno e il commercio estero sono devoluti a allievo
Gli altri vanno in Europa con strumenti politici
Noi andiamo in Europa con un commissario
La Commissione europea
Io non sto dicendo che è meglio andare da soli è certamente meglio da c'è tutto insieme ma la Commissione europea è una macchina politica fatta per fare arbitraggi Europa sull'Europa non per definire e organizzare la proiezione esterna dei nostri interessi
E questo è un punto su cui credo si debba convenire gli altri vanno con un ministro con un superministro noi andiamo con un commissario che ha dietro una procedura burocratica e politica istituzionalmente tremendamente complessa mentre il mondo va verso la globalizzazione l'Europa va verso la regolamentazione cioè continua a far beccare il disegno della società perfetta e del mercato perfetto
La società perfetta il parossismo delle regole che trova il suo brodo primordiali a mio parere anche demenziale nella disciplina
Dei prodotti di consumo che disegnano la società perfetta ma arrivano dettagli del dell'esistente
E il mercato perfetto certo sarebbe anche giusto o no ma insomma avrebbe un senso se il mercato
Unico europeo fosse l'unico mercato c'è un dettaglio il mercato europeo non è più l'unico mercato cioè il mercato globale del quale è parte quello europeo e non puoi continuava disegnarlo come se fosse il mercato
Ma anche su questo brevemente Bommarito
E certo è il fatto che
In questi anni due mila quattro per esempio il resto del mondo cresce al cinque punto uno per cento
L'America un po'sotto la media la Cina molto sopra la media l'Europa cresce enormemente meno rispetto al resto
E dentro l'Europa l'Italia ha una sua dinamica di crescita che sarà oggetto di alcune considerazioni
Qui District
Si dice la Finlandia cresce re probabile però dagli illuministi un po'in poi è abbastanza chiaro che è più facile governa un piccolo paese di dello il viaggio in Olanda lo spiega con Acciona
La criticità sta in tutto il continente
Voi state solo due
Indicazioni di numeri ma non per
Di serie di numeri ma non per aveva
Scarso di responsabilità per comprensione delirante della realtà
Guardiamo l'Italia guardiamo a Germania
Che mi sembra abbastanza indicativo qualcuno mi può dire l'Inghilterra guardate che l'Inghilterra tolta a Londra che è un off-shore non è poi una cosa così indicativa
La Spagna toglietegli un punto di PIL europeo vedete che non è poi una cosa così indicativa la Spagna ancora
Accettore netto per più di un punto e mezzo più di un punto il suo appeal al netto del quale la splafona spagnola non è di quelle che
Ci può iscrivere sopra un editoriale ma se poi va rilevata ti accorgi che magari aveva tan non quadra con quello che poi divenne dei titoli a
Guardiamo il profondo dei fenomeni ma vi dirò che il problema è certo di vedere cosa è accaduto ma per me il problema non è quello che è successo quello che è stato fatto per me il problema è quello che si farà
Tuttavia da sessantuno all'ottantacinque l'Italia cresce più dell'euro
Da quale cresce nella media o più del resto del mondo da sessantuno a settantatré la crescita media italiane cinque tre quella della media europea dodici e cinque uno
Dal settantaquattro all'ottantacinque la crescita media italiane due punto sette contro quella media europea a dodici due punto l'inversione avviene dall'ottantasei in poi
Dall'ottantasei al novanta la crescita media italiana e due punto nove quella media europea e tre punto
Il differenziale si stabilizzano anche nei magici anni novanta novantasei
Italia uno punto uno Europa uno punto quattro novantasette Italia due Europa due contatta il novantotto uno e otto conto due nove uno e sette contro due otto tre contro tre cinque uno e otto contro uno e sei
E poi i numeri del
Due mila io come dire od realmente difficoltà a capire quello che fanno non causa Effetto alla Newton ammalata la logica
Para sofisticata la polemica di quelle che fanno posto che contatterò
Siccome evito al governo quando le cose sono andate male allora è colpa tua dimenticando che se le crisi e i fattori di crisi sono profondi remoti strutturali magari non è la colpa di chi è arrivato dopo ma la colpa di chi non ha governato per in
Ma
Ma io non voglio avere ragione su questo mi basta che gli altri stiano più prudenti nel formulare queste valutazione
Tra l'altro apprezzo molto il tono dell'intervento dell'onorevole Fassino che normalmente invece mi insulta mentre oggi
Nel due mila uno l'Italia è cresciuta a uno punto otto la Germania sei a quanto zero punto sei nel due mila due l'Italia cresciuta zero quattro fa nettamente basso ma la Germania è cresciuta sei a quanto a zero punto due
Sempre noi doppio
Nel due mila tre l'Italia cresciuta lo zero tre la Germania nel due mila tre a meno zero quindi poi poi parliamo esportazioni e temo che a quel punto si anche difficile esportare alcune ideologica
Ma
Enrico Letta Enrico Letta compiuto un esercizio di come dire il PD
Di
Viabile politica dicendo quello che viene detto qua viene registrato
E lo sentiamo l'anno prossimo sentiamo oggi è quello che è stato detto oggi tu hai detto che l'Italia è l'unico Paese europeo a crescita zero è falsa
Primo perché non siamo a crescita zero secondo perché
E tutto siamo a crescita zero lo decido confermi
Enrico un conto è dire se uno dice e poi ti intervistano e poi ci
Il l'immagine di un Paese fatta anche dall'oggettiva presentazione e non dalla strumentale rappresentazione l'Italia non cresce di festa ma non cioè
è ricco ricco davvero se si va avanti così a zero sta la credibilità del nostro Paese
In ogni caso in ogni caso vado avanti
Molto interessante il paragrafo sulle authorities sul potere questo è un punto su cui io farei una vera riflessione che non è solo sul potere ma anche sulla democrazia che il controllo del potere
Sai qual è la mia opinione e che
I meccanismi di potere negli ultimi anni si sono progressivamente troppo dei strutturali
E questo è un limite fondamentale della democrazia dello sviluppo dei Paesi euro
Il numero delle Autonomie che sia ormai pari a quello dei ministeri
I corpi intermedi o esterni che hanno un ruolo politico sono un numero impressionante
E devi sentirli io capisco sentirli se deve aumentare i contributi ma che devi sentirli quando li fai scendere questo mi sembra un po'eccessivo ma il numero dei corpi che
Intorno al meccanismo di potere fondamentale che il governo che quello soggetto al controllo democratico è enormemente cresciuto allatto sotto So
Se c'è un problema dell'Italia dell'Europa di questo meccanismo di cultura e di politica in Occidente è quello delle non dell'eccesso di potere ma dell'IMI al Pat
Quando studiavo io sui vecchi manuali tedeschi di diritto pubblico
Bassanini fossero ricorda che più giovane di me ma
C'era
Polizza event e finanza
Lo Stato era quelle funzioni essenziali adesso mi sembra come di vedere una proliferazione dei
Io credo che il problema sia certamente nel rispetto di tutte le competenze e funzioni ma sia un problema anche di aprire Governance politica vera e non avere il lei muove la parvenza di una
Governo che progressivamente eroso da meccanismi che sono
Concorrenti in senso cioè troppo rumore nella macchina
La politica negli ultimi anni
Io ho insistito e finirò parlando non del passato non del presente ma del futuro
Tuttavia siamo alla fine di una legislatura è giusto fare anche un confronto tra l'Egitto
E in un qualche modo sono stato chiamato e cerco di essere abbastanza oggetti abbastanza
Nella legislatura di sinistra
è stata fatta una cosa fondamentale l'euro
E dirò le ragioni per cui l'euro è stato fondamentale l'euro ha consentito all'Italia di consolidare il suo debito pubblico
Noi abbiamo il terzo debito pubblico del mondo non siamo il terzo Paese al mondo non credo
Fossero presenti alternative migliori diverse e poi ovviamente c'è la battuta anche un'etica politica ma quello è stato un passaggio fondamentale questo non impedisce di notare non otterrò che ci sono stati anche in subordinata alcuni effetti non fortemente positivi
Nell'economia nella struttura sociale ma quello è un obiettivo Fontana
Per il resto francamente non mi sento di formulare un bilancio tanto brillante stampa facendo pubblicità comparativa allora i conti pubblici non sono stati messi a posto
L'unico fattore positivo è stata la caduta di saggi interesse che cadevano nel mondo son caduti in Europa quando l'industria tedesca ha deciso di far entrare in Italia nel sistema dell'euro perché questo è stato noi abbiamo mica fatto il tre per cento e quindi siamo entrati nell'euro siccome l'industria tedesca che temeva le svalutazioni e poiché l'anno aggiornamenti di sistema tedesco hanno deciso di far centrale nel quando è caduto lo spread fra i bond
Titoli italiani questa è la verità storica
In ogni caso a parte quel fenomeno che non era dipendente se non dall'assoluto prestigio di un uomo che aveva la responsabilità del Tesoro in quel momento per il resto era dipendente da altri fatti
I conti pubblici italiani non sono affatto andati bene da spesa per investimenti è scesa la spesa corrente è salita e al due mila uno ultimo anno caratterizzato da un certo ciclo elettorale
Non lo dico io lo dice lei ha guastato i conti italiani erano in deficit eccessivo a tal punto due
Punto e basta tre punto due quindi
Non si può rimuovere con le polemiche è una realtà storica secondo Levarta l'Italia non ha chiuso a zero otto ha chiuso al tre punto otto
Altra contro Fassino cinque forse il voto che uno si merita a scuola
Arrivo arrivo
La veda innesto chiama parte però io parlo di era stata quando quando lei all'asta dei va bene indiscutibile quanto nove va così bene
Ma arrivo arrivo arrivo
Fassino cinque è il voto che si tende a scuola se non si fanno in coppia
Arriviamo quindi primo punto i conti italiani non andavano particolarmente bene secondo eurostat noi nel due mila uno avevamo già in deficit eccessivo
E questo si spiega anche per tanti fatti
Ma uno va a lei qui voglio realmente
Khatami una piccola soddisfazione
Nei cinque anni di governo e conti pubblici della sinistra con l'economia che andava bene nel mondo in Europa e in Italia ma anche in quegli anni l'Italia sempre meno adeguata son stati fatti centoventi mila miliardi di vecchie lire dico mi si c'è finanza creativa allora in quegli anni tra licenze UMTS anticipo dell'imposta sui plusvalenze
Anticipo dell'imposta di borsa le operazioni sull'oro
Per carità di patria ometto di citare di suo zio di fine anno sullo yen e via e via via sono stati fatti con l'economia che andava bene non il risanamento ma centoventi mila miliardi pari a cinque punti di PIL
Di finanza creativa le cartolarizzazioni sono una legge dell'altra legislatura non di questo
Non è stata fatta una riforma strutturale escluso ed è molto importante il pacchetto Treu e a questo proposito credo si debba riconoscere un passaggio importante escluso il pacchetto Treu e l'aspetto buono e non cattivo
Dio a quello cattivo
Ma anticipa quello buono della Bassanini
Che buona in sé ma si è messa in cattive compagnie
Non sono state fatte riforme strutturali niente me ne è una in cinque anni non è stata fatta una riforma strutturale vi dirò quali sono state fatte le controriforme
Era
Si commenta da sola
La trasformazione del sistema fiscale italiana in un sistema iniquo regressivo
I un sistema che fa pagare il ventisette per cento chiede Pasetti postali e bancari dodici e cinque a chi alle gestioni riservando agli operai la marginale perversi Eva è un sistema aggressivo è stato fatto nella delegate novantasei
Ed è un sistema contro cui io in Parlamento in tante sedi ho detto che era sbagliato e fa corretto e poi vedremo come in che termini ma ma le controriforme inventarsi Livata tasso pari sistema fiscale italiano in un sistema
Eversivo nell'illusione di prendere i voti dei ricchi
Sono riforme della sinistra aggiungo
E lo vediamo dopo
La devastazione dei conti italiani strutturale fondamentale viene dalla combinazione dalla combinazione tra
Decentramento Bassanini e Titolo quinto
Nel mio intervento in Commissione bicamerale l'unico che ha fatto gli ho detto
Noi abbiamo ovviamente la riforma impattava su tanti altri elementi della Costituzione ma su questo punto abbiamo un'alternativa
Repubblica invariata e decentramento attuato ed è perfettamente coerente con la conservazione Stato centrale di decentramento oppure facciamo il federalismo
Ma non tutti e due insieme
Sono stati fatti tutti e due insieme è questo il punto che io ritengo di una responsabilità è di una gravità politica fondamentale
Il fatto che i due terzi ormai che la spesa più o meno discrezionale
Spesa c'è una spesa sovrana che fondamentalmente del dello Stato ma che della spesa discrezionali due terzi siano stati trasferiti a organismi
Che hanno la possibilità di spendere senza la responsabilità di prendere questo è il dono che ci viene dall'altra logica
Cosa abbiamo fatto
In questa ovviamente non tutto
Non è il massimo ma vi assicuro
Nei limiti delle possibilità impossibile abbiamo garantito in anni non facili
La tenuta sociale
E questo credo debba e possa essere riconosciuto abbiamo garantito la tenuta sociale non ci sono stati in questi anni fatti di rottura dell'equilibrio sociale certo tensioni certo episodi anche drammatici
Ma abbiamo garantito la tenuta sociale
La spesa per la sanità e cresciuta io sono orgoglioso del fatto che sia cresciuta avverso la media e
E altre voci di spesa in qualche modo sociale
Abbiamo garantito la tenuta
O per lo meno io ma non è uno scarico di responsabilità una politica alta tanto ci ci sono di nuovo no non avendolo richiesto ci sono dentro ma chi la mia attività politica finisce nel due mila tre
Poi dopo una serie di problemi poi
Trova il tempo per anzitempo presti fede dall'altra ha fatto da vicepresidente considera
Ma
E l'Italia tiene i conti pubblici
Uno può anche dire se vuole polemizzare dopo fare ovviamente io lo devo a tollerare ama non capivate non allora
Son tutti facile capire dopo ma vi assicuro che in Europa al G7 al fondo monetario la capacità di comprensione quanto stava accadendo nel profondo dell'economia europea non era poi così diffusa
C'era chi aveva le visioni da una parte all'altra però se voi andate a guardare tutti i comunicati tutta la produzione ufficiale della commissione europea della BCE
Dell'Ecofin del Fondo monetario del G7 i quei due-tre anni questo batte sempre la parola congiuntura non era affatto chiaro l'intensità dei cambiamenti strutturali che stavano apre
E adesso comincia a essere chiaro forse perché la polvere è scesa e cominciamo a poter fare ragionamenti causa Effetto e non posto globetrotter
Germania e Italia
Sarò molto sintetico Mata chiama dall'Italia io son convinto del fatto che l'economia italiana abbia tenuto in modo straordinario merito vostro
L'economia italiana tiene ha tenuto e credo che non rilevati ancora dalle statistiche ma ci siano dei segni
Relativamente positiva non so come dire saranno indicatori impercettibili materiali sarà anche lo spirito che anima questa relazione ma qualcosa anzi
Ma in ogni caso l'economia tenuto io discute Rocco con Modiano sui dati relativi alla Cina credo che i più significativi siano quelli prodotti dalla Fondazione Edison
Che partono da un anno relativamente accettabile che è il novantasei avevano a oggi l'impatto della Cina c'è stato è molto forte
Ma sull'economia italiana sono avvenuti due o tre grossi fattori di stress oltre a una competizione che mi permetto
Di definire offre eufemisticamente asimmetrie
Siamo passati di colpo dalla svalutazione alla sopravvalutazione non voglio fare la apologia delle svalutazioni mi limito a constatare che passare da un eccesso all'eccesso opposto di colpo è un passaggio non privo di impatto
Per le famiglie siamo passati da alti tassi di interesse a tassi quasi zero sugli alti tassi d'interesse sui botte le famiglie ci facevano un pezzo della domanda non voglio fare la difesa gli alti tassi d'interesse mi limito a constatare che un pezzo della società non solo della domanda italiana era basata su questo meccanismo siam passati da un eccesso c'è Support
Il cambio dalle vecchie monete alle ho provato ad otto non parlo dell'Italia perché non voglio entrare nella polemica sul Diocleziano Vespasiano
Che faceva il controllo dei prezzi così via in tutta Europa il cambio ha prodotto effetti di spostamento della ricchezza danno in modo particolare ma non perché son mancati controlli
Per esempio
Perché è venuto meno un si è creato non non è rimasto un indicatore oggettivo ma si è creato un meccanismo illusorio di moltiplicazione per cui Millelire son diventate un euro e quindi tutto sia abbastanza radio ma
Sono sciocchi molto profondi che son venuti sulla nostra economia
Se uno volesse polemizzare potrebbe dire in quegli anni l'Italia è entrata nell'euro mai uscita dalla competizione
No io ritengo che
L'Italia è entrata giustamente nel euro e non è ancora e non deve uscire dalla competizione pur essendo però passata attraverso degli shock di grande intensità
Ma per favore non venitemi a raccontare che all'estero va tutto bene in mente che all'estero
In Germania per la prima volta ha cominciato a fare riferimenti magari rovesci in ogni caso quello che è accaduto in Germania deve essere fatto oggetto di enorme interesse anche perché la Germania è un pezzo non marginale
Dell'Europa anzi io la considero un pezzo fondamentale
L'industria tedesca negli ultimi anni si è ristrutturata ma trasferito a carico del bilancio pubblico della Repubblica federale i costi di questa fortissima ristrutturazione
Ha creato cinque milioni posti lavoro fuori dei confini cinque milioni di disoccupati nei confini
Quindi un posto di lavoro creato a Bratislava costa due volte e un po'di meno il salario che paghi a battezzata ma venti mila euro per un disoccupato che tagli in Germania
Questo non è privo di senso è un modello
Corretto nel lungo andare de talmente fondamentale però adesso come adesso la Germania delocalizzato la produzione ha delocalizzato la tassazione alloca Rizzato guaste
E questo spiega il voto in Germania le difficoltà economiche diventano difficoltà politiche speriamo che le difficoltà politiche non generi a loro volta difficoltà economiche ma una fase di drammatica difficoltà
Si dice stare o non stare in Europa ci stiamo ai miei tempi ci si stava e credo che ci si resta assegnato alla vostra attenzione un dato che la Finanziaria approvata Governo tedesco
Dal governo che poi va a votare contiene solo solo trentaquattro miliardi di una tanto e per restare sopra il tre per cento
Quell'impegno della Germania
Restare comunque sopra il tre per cento con trentaquattro mirati di una tanto l'Italia Faramez molto meglio
Non siamo al cinque per cento si può fare propaganda ma dannosa per il Paese e non non fa senso abbiamo delle difficoltà manterremo l'impegno io li ho sempre matte
E la finanziaria mirate a mantenere l'impegno
Pur con
Le connesse difficoltà ma noi cercheremo di centrali allo zero virgola uno zero virgola due mi permetto di segnalare noi cercheremo di fare il massimo possibile mi permetto di segnalare terrà
Non per ridurre il nostro impegno che tra l'altro per essere chiari sì abbiamo degli impegni non sono solo o tanto sui parametri sono soprattutto sui mercati
In ogni caso sopra il tre per cento cioè più di tre quarti dell'economia o della popolazione europea quindi quella che era un'eccezione è diventata una regole tuttavia e tuttavia mi permetto di dire che il Patto ha funzionato
Il patto ha funzionato
Come strumento politico di governo comune come disciplina come esclusione di Paesi devianti non c'è stato in dieci anni un Paese che ha deviato intenzionalmente provocatoriamente tutti hanno le loro difficoltà Pato ha funzionato
Ha ragione Giorgio la Malfa dire c'è un'altra cosa che non ha funzionato non è il patto
Non sono i bilanci pubblici non ha funzionato l'economia
Ed è molto difficile conservare l'avanzo primario se viene a mancare il PIL e molto difficile conservare i TIR se ti viene a mancare la Germania è molto difficile sì arrivano dei concorrenti asimmetrici disse entra in una fase di grande stress
E tra l'altro mi permetto di dire solo un comunista o uno che ha quel tipo di via dell'economia di comando può pensare che tutto sia deterministica mente prodotto dall'azione di un governo un governo può essere
Buono cattivo bravo non bravo ma vi prego di credere neanche governo sovietico era capace di produrre quegli effetti deterministici che alcuni vorrebbero da un Governo comunque occidentale
Sistema elettorale è stato detto molto credo molto correttamente la posizione fortemente di discutibile da tutti i punti di vista non è che uno va sul Sinai e viene giù con le tavole elettorale
Tanta è la complessità e qui non è una critica ma un riferimento e comunque coerente basta intendersi il doppio turno alla francese
Va benissimo ma dipende da un fatto preliminare fondamentale l'elezione diretta di un fortissimo presidente voi dite il sindaco dopo corretta però il sistema francese non va visto su doppio turno va visto sul fatto se erano disposto avere il presidente con dei poteri straordinari per ex ante
Del dieci di classe creativa questo è uno dei punti che pure considero molto importante in un qualche modo avanzato
Voi dite capitalismo fosse meglio parlare di intelligenze non parlate né troppo se no arrivano e della tassa no
Non si parla non si parla questo è un punto sul quale mi permetto solo un brevissimo inserimento non si parla di risparmio
Per la verità di risparmio non si è parlato per alcuni anni
Che solo da agosto in poi ma
Fino a due o tre mesi fa era normale quesito establishment queste élite parlare di risiko bancario
La quale parola espressione risiko bancario in sei evoca l'accettazione di meccanismi magari non del tutto trasparenti forse un po'di sport e cinta assoluta abbia detto monocratici non del tutto corretti
Per essere chiari credo di essere uno di quelli che hanno titolo per parlare siccome non parlato da agosto ma dall'agosto prima
Dove poi è successo qualcosa e anche da qualche agosto ancora più è stata questo è un punto su cui credo tutti insieme la linea che ha sempre seguito è
Lo deve decidere il Parlamento perché il risparmio è parte della costituzione materiale di questo Paese io spero e penso che il Parlamento alla fine Parlamento potere maggioranza e opposizione su questo alla fine faccia venir fuori una buona
Legge di più viviamo spicci da parte di uno che ripeto forse a titolo attacca poi anche lì comma
Ha fatto una fine ben meno traumatica della mia ma insomma
Del federalismo già detto guardate adesso se uno vuole risanare i conti pubblici deve introdurre un meccanismo di controllo della spesa che può essere solo non la Corte dei Conti eresse controllo democratico se tu spendi devi avere la responsabilità di prendere
Quindi quello che poteva essere considerato un rischio di incremento di spesa e parimente l'opposto cioè il federalismo fiscale adesso devi ristabilire criteri di responsabilità di coincidenza tra la cosa mi è stata la cosa tassata se tu hai una spaccatura assoluta
Per cui c'è chi spende e c'è chi è costretto a prendere a rifare a piè di lista volete un dato che è impressionante
Le pensioni invalidità sono passate in pochi anni da sette miliardi a undici miliardi
Questo perché il sistema di titolo quinto ha trasferito alle regioni la responsabilità di dare senza il dovere di per
Non c'è ancora l'altro comunque io voglio dire sono passaggi complessi richiede però non mi si venga a dire che
Quegli anni sono stati anni fantastici bastava la coppia ma scusa tu dici federalismo fiscale tu sei la Bassanini chi fa la Bassanini non può chiedere anche Titolo quinto U.I.C. One o l'una o l'altra ma non tutte e due insieme credibile
Rendita profitto IRAP io ho scritto detto per tanti anni che il sistema fiscale doveva spostare il suo asse dalle persone alle cose
Ho criticato la riforma finanziaria e fiscale della sinistra quando è stata proposta la considero oggettivamente
Demenziale perché la combinazione tra IRAP sul lavoro e detassazione della rendita si radica nella riforma fiscale della sinistra la considero un danno per il Paese
Va come è scritto qua ricalibrata con prudenza perché operazioni quel tipo le rendite a parte che la parola vendetta io pensavo che fosse limitata a Bertinotti e invece ma qui non la trova ed è giusto
Ha senso codificare l'imposta su sui redditi di capitale a una condizione che l'ambiente sia tale che almeno ci siano identificati tale ma quando non ci sono idee che capitale l'aumento dell'aliquota diventa una patrimoniale
Ma è un punto molto importante
Rispondo anche quando si parla della tassa sulle reti sul tubo
Forse va modificata la massima disponibilità modificata ma vi avverto che noi abbiamo tassato quella gli altri età sanno tutto il resto
Liberare energie risorse cerco di finire e molto importante su questo credo la critica e l'autocritica del Governo e generoso impegno anche di Giorgio la marcia io mi permetto di segnalarle un altro capitolo un'altra agenda delle liberalizzazioni
Patronati cassa inserite nella Bolkestein o nell'agenda delle liberalizzazioni anche la parola sindacato
Non sono d'accordo e finisco la lettura poi chiudo certo l'idea dell'Italia laboratorio creativo credo leader giusta il paese delle idee quelle a una visione il le visioni di persone sono ricchezza non credo che sia compatibile con l'ipotesi che diventiamo il luogo di ultima lavorazione
Perché delle due l'una se siamo nella manifattura facciamo la prima lavorazione ma che noi facciamo qua l'assemblaggio comunque l'ultima lavorazione dei prodotti però forse non ho capito bene
Sul Sud
Guardate io credo che delle cose siano storte fatte in un modo che poteva essere migliorato e però guardate che quando noi siamo arrivati c'era una finanziaria è un sistema che era una bomba a orologeria perché prevedeva la possibilità senza controlli illimitata di crediti di imposta coperti con l'ipotesi di crescita
E se questo è fare attività responsabile non campagna elettorale giocando io non lo so qui gli interventi sono stati difficili duetta in mente anche
Ah simmetrici come è di moda dire ma ma ma attenzione perché quel tipo di interventi era assolutamente sballato
E devo dire ma come fai atto a mettere credetti imposta senza alcun tipo di controllo illimitati qualsiasi cosa fai e poi soprattutto sull'ipotesi della crescita la copertura con la Porsche
Dice a voi avete sempre fatto crescita alta poi io mi permetto di dire che nel due mila uno nel due mila due del due mila tre
Fin quando ha avuto la responsabilità dei conti italiani abbiamo sempre fatto
I numeri giusti non abbiamo mai preso il deficit eccessivo e faremo ancora più o meno sempre quella legna politica
E se poi uno va a vedere cosa fanno da trattati magari si rende conto che neanche poi siamo così male come
Sud
La vera infrastruttura sono infrastrutture
Quindi
Certo anche nella lotta alla criminalità ma questo io credo che questo governo abbia dato un contributo rilevante non solo per lo stanziamento di fondi che anche mi pare la sinistra correttamente ammette in aumento poi dicono i meccanismi di spesa sono stati rischiosi
Noi abbiamo fatto passare nel semestre italiano il piano di azione per la crescita che era l'unico modo per finanziare le grandi infrastrutture
A beneficio di tutto il Paese ma se non c'era il semestre italiano se non c'era uno che propone le faceva passare l'action plan for growth quel disegno restava
è fondamentale la fiscalità di vantaggio credo che l'IRAP di vantaggio chiesta in Europa sa penso che sarà approvata sarebbe un passaggio importante è giustissima l'idea di fare una fiscalità di attrazione
Enrico ha detto otto anni fa era difficile adesso è facile non so se è facile e so che va fatto
E credo di avere un minimo di credibilità in Europa per
O di temibili tappe fa una roba
Di quel tipo a vantaggio del Sud come fiscalità di vantaggio ed è giusto dire assurdo che l'Irlanda solo perché è uno Stato lassa e Mezzogiorno che è più grande solo perché non è uno Stato no quello è un punto Fontana
Questa Finanziaria io
Non devo
Se non se non ringraziare pelle responsabile valutazione infatti questi danni prossime
Non credo
Comunque ci sono due o tre punti che credo fondamentali a parte la la responsabilità nel disegno di non fare una Finanziaria elettorale ma l'opposto di tenere i conti di di credibilità
Guardate come vanno i titoli sui mercati le chiacchiere stanno a zero guardate dal patto furibondi
E vi dice qual è il grado di non credo che il mondo sia fatto solo tre mercati mai trattati sono una parte del mondo guardate come va quello verso son tutte balle
Poi dire quello che vuole ma se ci fosse
Una criticità effettiva sostanziale tu vedresti che rapporto si muove verso l'alto e non come mi pare come di capire ma verso il basso
Ma il caso cercheremo di fare sui conti pubblici massimo sforzo possibile per restare in Europa sapendo cosa vuol dire
Sviluppo
Troppo poco il tempo per parlare dei distretti credo che sia una idea fondamentale
Noi abbiamo la grande industria che
Declinata nella struttura della perfetta per le privatizzazioni oligarchica che sono state fatte per il difficile rapporto con le banche per varie ragioni ma
E poi abbiamo la minima impresa
La cosa impressionante che la minima impresa lavora uniche stretti lavora insieme per filiere per organizzazioni è una specie di industria ma quella legge non esiste
La nostra ipotesi è di fare convergere la legge sulla realtà e cioè a dire di considerare chi dissente per quello che sono e cioè a dire non solo un universo di soggetti distinti ma qualcosa che può unirsi perché l'unione fa la forza
Forza
Una base fiscale si eleva a palla consente
Comune
Una contabilità tenuta in comune in modo che tutti occupi del tuo lavoro e del resto si occupa
Una organizzazione andare in banca e difficile andarci da solo l'idea delle obbligazioni di distretto del rating di Basilea del distretto sono idee su cui Confindustria
E altri devono e possono io credo aiutare non il governo matita
Ricerca
L'Italia è l'unico Paese che esclude da imposta integralmente i trasferimenti fatti dall'industria alla ricerca abbiamo eliminato la tassa sui brevetti
Abbiamo comunque stanziato risorse ma non voglio entrare in capite non sono in
Mi permetto di segnalare quello che secondo me quando andrà a regime è un passaggio fondamentale che cinque permette
Oltre all'otto del mille della chiesa
Un cinque per mille che alternativamente i cittadini non è un'addizionale fatto cento quello che devi cinque lo destini o alla ricerca o all'OPA
Secondo me è un passaggio rivoluzionario la nostra società quando questo meccanismo andare di me sarà profondamente diverso
Finisco e ho detto
Che avrei parlato non del passato
Non tanto il presente quanto del futuro teme il futuro si chiama euro abbiamo problemi comuni abbiamo problemi che hanno una dimensione europea possiamo avere solo soluzioni comuni e quindi solo soluzioni europee sono importanti le finanziarie ma è fondamentale la politica industriale
La politica economica alla politica tout court che si fa in Europa
In Europa ci sono vecchie classi dirigenti che gestiscono i vecchi problemi ci sono classi dirigenti che vedono i problemi ma usano ancora strumenti vecchi io credo che la sfida che dobbiamo avere classi dirigenti d'Europa e abbia
Su problemi nuovi soluzioni nuove io credo che
Non esista una soluzione unica o solo una soluzione giusta ma servono idee nuove per le quattro
Posso tenerne altre molte altre può essere criticato ma sono fondamentali nel mondo primo
Basta con l'eccesso di regolamentazione e con l'applicazione unilaterale della regolamentazione
Questa è un'idea che presentata all'inizio ha incontrato forti resistenze ma di solito succede che le idee sbagliate camminano in discesa quelle giuste in salita
Adesso comincia a circolare negli ambienti rotelle idea less regulation posto opere collages
è un passaggio non non marginale considerando che negli anni della globalizzazione l'Europa andata verso un crescendo di regolamentazione gli Stati devono ma il punto fondamentale ed è l'essenza della falsa discussione sul protezionismo e quello dell'applicazione unilaterale delle regole e l'Europa è l'unica area del mondo che fabbrica regole per le sue industrie e le fa competere con industrie non a nove
Questo è il punto
Mi rendo conto che è difficile mi rendo conto che per alcune menti troppo sofisticati è difficile capirlo
Ma il protezionismo e quando uno dice cosa solo oppure quando dice corriamo insieme ma il mio metro e di novanta centimetri il tuo e Di Centa Centemero qui è l'opposto noi ci facciamo un etto di centocinquanta centimetri la paghiamo solo noi e questo è il punto su cui non puoi competere questa è la demenza e las i veri nemici nostrani cinesi siamo noi stessi
Ma se uno non capisce questo
Poi puoi dire il protezionismo in realtà quello che da da cui dobbiamo a proteggerci sono quelle che non capiscono queste cose e vi assicuro che sono tanti e soprattutto vi assicuro che stanno in alto
Secondo
L'America inizia certo con Washington ma iniziante sì anche con un con uno che faceva il Vice Presidente chiara e netta il debito pubblico è fondamentale
Attuare realizzare il piano dell'OCSE le missioni di Europe bond per finanziare l'agenda virtuale
I fondi nazionali sono necessari ma non sufficienti
Primo un vivere smettiamo di sui cetacei con le nostre mani fabbricando adotta regole su di noi poi cerchiamo di finanziare la riconversione industriale l'unico modo per farlo in modo principale è l'emissione di debito
E la vecchia idea di dell'Orsa poi profilo politico e culturale lo spessore di leader delle presidenze europee diciamo che come è andato un po'scemando ma
è l'idea giusta io ho cercato di ritirarla fuori durante il semestre italiano ovviamente le reazioni sono state negative come sempre succede all'inizio
I tedeschi han detto no debito pubblico in più gli inglesi han detto idea Nice ha però
You la banda vuol dire you a Baggio Attilio Budget vuol dire
Si presta a letto no grazie
E siamo passati allora meccanismo alternativo di finanziamento dell'action plan proprio con emissioni dovrebbe e sostenuta Commissione adesso l'idea degli eurobond sta circolando
E devo dire siccome nessuno ecco che la lettera salvo de los noi l'abbiamo fatto durante la nostra azione di governo
Il presidente Repubblica italiana ne ha parlato in Germania e quella è una delle vie fondamentali per l'Europa qualcosa di nuovo qualcosa di euro
Attirare capitali
Noi siamo l'unica alle al mondo che non attrae capitali
Se l'Europa superando alcuni meccanismi giuridici atta S. capitali da fuori Servando tassazione zero comunque regimi di favore per
Settori industriali strategici operare geografica e strategica per noi Sud sarebbe un passaggio importante l'ha fatto l'Irlanda dentro l'Europa lo deve fare l'Europa
E poi altri passaggi di per esempio di politica industriale e chiudo guardate che il trattato di Roma non vieta gli aiuti di Stato
Il Trattato di Roma vieta gli aiuti di Stato usati per tenere in piedi industrie decotte ma non vieta l'utilizzo di meccanismi di questo tipo per la crescita industriale
Voglio fare un esempio la legge Ciampi dall'esercente è stata segata delle quotate che un aiuto di Stato non riesco a capire io razionale economico giuridico del dichiarare contro le regole europee la legge
Una politica industriale
Un po'più illuminata comunque finisco perché c'è poco tempo solo dico che il tempo è sostanza il tempo dell'Europa e dell'Italia non è affatto scaduto grazie
Iniziamo a intervenire il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo
Buongiorno a tutti buon pomeriggio ormai io innanzitutto volevo
Fare i complimenti
A Matteo a tutti voi
Perché sono vent'anni che c'è questo interessante incontro un incontro che si rinnova continuamente mi fa piacere di vedere in sala coloro i quali hanno preceduto Matteo in questo servizio perché così io credo lo dobbiamo definire e voglio fargli i complimenti in modo particolare per due cose che mi hanno fatto molto molto piacere prima di tutto il titolo perché vedete quando si va ai convegni spesso i titoli sono un modo tanto per fare per iniziare un discorso
Noi
Dobbiamo guardare avanti futuro aperto
Governance e coraggio due grandi temi che abbiamo davanti Governance del Paese per chiunque vinca le elezioni prendere delle decisioni sicuramente difficili
Forse impopolari che necessitano di una grande grande coesione politica
Coraggio bene coraggio è il nostro DNA il DNA degli imprenditori quelli che vedono sempre anche nel cielo grigio lo squarcio d'azzurro per andare avanti e mi fa piacere che il ministro Tremonti abbia voluto dare atto che se si vedono i dopo vi spiegherò perché si vedono dei segnali
E grazie all'impegno alla grande determinazione mai come quei in questi ultimi mesi degli imprenditori italiani
Io vorrei evitare di entrare in questo clima almeno in questa mattinata un po'da campagna elettorale d'altra parte noi siamo i campioni del mondo della campagna elettorale perché ne abbiamo le più lunghi al mondo almeno su questo credo che abbiamo dei record
E le più frequenti al mondo e quindi ne sentiamo anche un po'leggo qui questa mattina
Io potrei dire al ministro Tremonti oltre che ringraziarlo
Che noi siamo orgogliosi di questo non è che per renderci più competitivi negli ultimi anni abbiamo avuto dei grandi aiuti
Perché il ministro La Malfa giustamente parlava di concorrenza
E parlava di peso fiscale sulle tasse io avrei preferito sentirlo dire e farlo all'inizio della legislazione visto che a fine legislazione devo prendere atto che ne sull'Iraq né sull'età né sulla concorrenza tanto si è fatto e quindi io credo che dobbiamo ragionare
Ragionare uscendo un po'
E lo ha detto Tremonti mi ha tolto la battuta
Nel discutere adesso coerenti con questo messaggio coerenti col vostro ruolo
Più
Di non quello che si è fatto perché ho sentito qui una lista di cose che si è fatta e altri che dicevano quello che invece non si è fatto io noi vogliamo capire se rispetto alle cose
Che noi consideriamo fondamentali i giovani e i meno giovani imprenditori italiani
Chi sì candida a governare questo Paese per i prossimi anni vogliamo sapere cosa ne pensa come si impegna come ritiene di di trovare le risorse per lo sviluppo questo è quello che credo debba emergere guardando avanti oggi uscendo dalla polemica contingente e uscendo soprattutto dalla lista delle cose che sono state fatte o non sono state io voglio ringraziare tutti coloro che sono intervenuti
Nessuno escluso ma sono contento dicevo io un anno e mezzo fa due anni fa dissi i giovani devono rappresentare più che mai il laboratorio dell'Innovazione di Confindustria perché il futuro è loro
E credo che la cosa che mi fa piacere che nella vostra totale autonomia le cose che avete detto
Sono importanti e assolutamente in linea con il mandato che li affidiamo in relazione al futuro di Confindustria in relazione al futuro del vostro Paese perché prima di tutto
Voi dovete parlare come cittadini poi come imprenditori
E aver sentito
Portare all'attenzione del vostro dibattito
Innovazioni etica cambio citazione generazionale chiare e poche fondamentali priorità aver sentito parlare di merito aver sentito parlare di concorrenza
Bene questo mi ha fatto un enorme piacere dimostra maturità
Dimostra capacità di guardare avanti dimostrano che consapevolezza che ne in questo Paese ognuno deve fare il nostro il proprio mestiere noire invocando ci le maniche investendo innovando
Internazionalizzare nudo delegando facendo il nostro mestiere altri facendo il loro
Io credo che
Questi argomenti che voi avete affrontato e che sono state per molta aspetto e ripresi ieri ed oggi rappresentino un momento fondamentali per guardare veramente al futuro
Cerchiamo ha ragione Pietro Modiano quando lo ha evidenziato cerchiamo di dare ancora più spazio
Ai centri di eccellenza di questo Paese soprattutto quelli meno conosciuti più piccoli che sono centinaia e centinaia di migliaia o addirittura di milioni io vorrei qui pubblicamente davanti a voi ringraziare Il Sole ventiquattro Ore per un'azione forte coerente di evidenziazione continua dei centri di eccellenza del nostro Paese
E quindi dobbiamo dare molta più risonanza
Buono e molta più risonanza all'eccellenza
Io credo che se mettiamo insieme
L'impegno degli imprenditori la chiarezza delle priorità
Lo spirito e anche gli obiettivi dei giovani dobbiamo guardare
A al futuro con un ragionato ottimismo vi ricorderete che proprio qui nella mi l'anno scorso
Venni per la prima volta come presidente di Confindustria parlammo di tre argomenti concorrenza un anno fa concorrenza e portammo all'attenzione prima di tutto del nostro mondo
E poi del Paese la priorità delle priorità ha ragione Andrea Pininfarina concorrenza
Parlammo che non volevamo sentire la parola declino e abbiamo reagito ci siamo rimboccati le maniche e andiamo a vedere
In quanti mercati
Abbiamo aumentato penetrazioni Investimenti Joint Venture iniziative attenzione compreso la Cina che io continuo a ritenere una straordinaria opportunità pur con le giuste
Giuste osservazione
Del vicepresidente di Forza Italia e il ministro dell'economia Tremonti in questo caso
Ma considero la Cina un'opportunità se noi l'affrontiamo in un'ottica veramente imprenditoriale
Bene noi siamo andati con il Presidente della Repubblica che voglio pubblicamente ringraziare per un impegno assoluto
In India in Cina in Bulgaria tra venti giorni in Turchia tra un mese in Turchia con oltre seicentocinquanta aziende con il governo
Con le banche che debbono sempre più internazionalizzarsi per accompagnare le imprese in giro per il mondo perché quando siamo andati in Bulgaria dove l'Unicredito era la prima banca
Del Paese abbiamo visto una situazione completamente differente porte aperte Lobbia assistenza per i nostri imprenditori quando andiamo in giro per il mondo abbiamo bisogno di banche più grandi più internazionali non tocco
Questi elementi delle banche perché se ne è già parlato
Sufficientemente allora noi abbiamo bisogno di banche che ci accompagnino in giro per il mondo
L'internazionalizzazione è un elemento fondamentale io vi do due dati
Dopo il viaggio in India lei mi piccole-medie imprese italiane hanno aumentato del quarantasei per cento la loro attività e la seconda più grande regione dell'India della Cina lo stato dello Ian su che vale non so quanti italiani si insieme come dimensioni bene Lita il l'Italia è diventato il primo paese
Per interscambi commerciali e non solo in commerciale il che dimostra come di fronte a un'Europa ferma di fronte una Germania che rappresentava per noi la più grande
Il più grande mercato di sbocco
L'internazionalizzazione è fondamentale ma la dobbiamo affrontare in un ottica di sistema abbiamo bisogno
Di banche abbiamo bisogno di grande impresa e di medie imprese che trascinano le piccole abbiamo bisogno di governo abbiamo bisogno di università che facciano anche se Marchetti internazionale
Dico quindi io sono fiducioso e ragionevolmente ottimista e vi spiegherò poi motivo
Dobbiamo solo e questo è il nostro mestiere chiarirci bene
Da dove partiamo perché io non vorrei che l'atmosfera di Capri sempre eccezionale anche se questa mattina presto quando sono arrivato un po'autunnale
Rischiasse di distrarci un po'rispetto alle dimensioni dei problemi che abbiamo davanti problemi che conoscete a memoria le motivazioni la globalizzazione la situazione stagnante della Cina i problemi di Kakà di casa nostra
Confindustria ha il dovere di richiamare tutti a confrontarsi con la realtà
Perché il rigore sulla diagnosi è premessa essenziale per stabilire le terapie noi siamo più portati a ad affrontare le terapie che le diagnosi però nel nostro mestiere dobbiamo sempre partire dal piano sapere da dove partiamo
Lo abbiamo fatto come il centro studi di Confindustria in primavera con il check-up dell'economia che aveva causato delle grandi reazioni
Lo faccio oggi volutamente con chiarezza e non uso dati per evitare polemiche interpretazioni diverse e perché poi uno zero virgola zero uno in più o in meno
Non sposta di un millimetro la fotografia di un Paese
Che più o meno dell'Europa in ogni caso non cresce
Siamo a livelli di produttività all'ultimo livello in Europa
Siamo con Unicef programma piatto
Abbiamo un debito pubblico elevato non abbiamo e questo è la cosa che mi preoccupa di più risorse per investire sul futuro sui giovani sulle infrastrutture sulla ricerca
Non abbiamo risorse
Perché oggi le nostre risorse hanno priorità diverso e vi devo dire che questo è preoccupante perché se dei cittadini dei gli imprenditori non riescono a generare risorse per gli investimenti futuri
è la cosa peggiore per le aziende
Abbiamo una spesa corrente che in rapporto al prodotto interno lordo negli ultimi anni ha ripreso a crescere più velocemente
Perché sono aumentati e certo non diminuiti i dipendenti pubblici
E perché se io guardo
Agli anni Settanta quando eravamo al primissimi posti se non eravamo primi eravamo secondi delle destinazioni turistiche nel mondo oggi siamo al quinto posto dopo Francia Spagna Stati Uniti e Cina
E restiamo lo ha sottolineato lo stesso ministro ai margini molto molto ai margini degli Investimenti stranieri
In euro
Abbiamo infine un mezzogiorno che peggiora
E che ripresenta dopo dieci anni addirittura sacche di povertà ho già detto come cittadino e come presidente di Confindustria che questo inaccettabile
Allora però dall'altro lato abbiamo una classe dirigente politica del paese che concentrata a discutere sulle regole sul maggioritario e sul proporzionale
Io credo che queste riflessioni siano giuste
Perché secondo analisi condivise ormai da molti
Se non tutti gli osservatori ed esperto di questo proprio ieri ho voluto parlare a lungo con Sergio col senatore a vita Sergio Pininfarina tra l'altro mi sembra
Che per il nostro mondo che non è solo quello che l'auto ma dell'industria se è stato un segnale che abbiamo molto apprezzato l'attenzione a Pininfarina come rappresentante del made in Italy
Come e come past president di Confindustria dicevano parlato con lui che logicamente è stato coerentemente con l'impegno di Confindustria fin dall'inizio dell'inizio degli anni Novanta sul maggioritario è stato
Un grande assertore e di e condividevo colui le preoccupazioni
Che questo maggioritario all'italiana così come oggi non funzioni
E questo per diversi motivi
I poteri di veto delle ali estreme degli schieramenti condizionano oggi e condizioneranno domani chiunque vinca le elezioni questo è un punto di riflessione per la prima volta un'azienda di rating Standard&Poor'non parla solo di conti non parla solo di competitività o di deficit ma dice
La preoccupazione più grossa che abbiamo è la governabilità di questo Paese chiunque vinca le elezioni
La governabilità del Paese
Il sistema attuale ha finito per incorporare i difetti di entrambi i sistemi elettorali cioè eccessivo peso dei piccoli partiti e all'interno dei poli un leaderismo spinto
Il bipolarismo all'italiana ha fatto davvero fatica a praticare la convergenza su grandi temi di cui parliamo dopo tra un po'che sono pronti temi del Paese quindi bipartisan
Quelli sui quali un paese come il nostro non deve e non può dividersi
E come dimostrano le ultime due forse tre legislature la mancanza di quasi di coesione politica all'interno delle coalizioni non ha consentito di varare in molte delle grandi riforme che sarebbero state necessarie
Il prodotto governo prodotto nelle ultime legislature non è stato all'altezza della situazione questo che ha richiamato fortemente Standard&Poor'
I sistemi elettorali devono essere un mezzo non un fine a noi interessa la governabilità per pensare e decidere capire quale sarà il nostro Paese nel due mila e quindici interessa cosa succederà dopo l'elezione
Non interessano
Strumenti o scelte in funzione di vincere vincere meglio perdere di più o perdere meglio interessa l'il futuro della governabilità di un Paese che di fronte a scelte
Fondamentali ma anche a scelte decisive in funzione della grande grande ruolo che l'Italia potrà avere nei prossimi anni
I giovani
Hanno indicato una scelta precisa
Una scelta coerente con la storia con la cultura con le posizioni di Confindustria
Io
Non voglio entrare
Nel merito di tutte le soluzioni all'interno previste
Per migliorare la situazione perché oggi
Purtroppo come spesso succede in Italia qualunque posizione non è più nemmeno di un polo di un altro ma riflette posizioni partitiche precisi all'interno di ogni polo
Io
Credo che dobbiamo stare con la storia la tradizione con Confindustria
E credo anche che abbiamo però da valutare con grande attenzione i problemi cui accennavo sopra
Perché abbiamo assicurato troppo potere di interdizione e troppo poco potere di governo alle imprese
Piacerebbe che si valorizzino di più le forze più responsabili di entrambi gli schieramenti politici attuali
Con la vere più Energia del fare per riformare e meno preoccupazioni di pretendere o assicurare poteri divelto e questo che produce la possibilità di governare anche assumendo scelte impopolari di cui credo il Paese avrà bisogno nei prossimi mesi
La classe dirigente politica il dovere di individuare le soluzioni che ritiene migliori la posizione espressa dal presidente Colannino è chiara
Ma
Noi
Come imprenditori
E come cittadini dobbiamo sottolineare forte che oggi in Italia se dovessimo fare
Un'indagine tra i nostri e colleghi che dovessimo fare un'indagine tra i nostri collaboratori perché un'azienda vive di uomini beh io credo che il lavoro o l'occupazione
L'aumento che c'è stato del potere d'acquisto e il grande tema della crescita dell'economia che da tempo diciamo essere la priorità numero uno economia che abbraccia tutto beh io credo queste tre
Occupazione
Costo della vita e crescita dell'economia
Quindi dobbiamo tenere molto ferma la testa sui problemi dell'economia perché abbiamo un obiettivo fondamentale non solo noi imprenditori il Paese rimettere in cammino la crescita
Il punto fondamentale
Per rimettere in cammino la crescita bisogna investire bisogna fare delle scelte
Bisogna fare quelle scelte che io e molti di noi auspicavamo forse almeno alcune che fossero fatte prima
C'è sempre tempo a condizione di capire con chiarezza quali sono gli impegni le disponibilità le risposte ai quesiti che noi poniamo
E così e le scelte non sono tantissime perché non possiamo solo dire bisogna investire per investire bisogna generare le risorse fare scelte vere per bloccare la spesa corrente
Intervenire intervenire sulla tassazione delle rendite finanziaria allineandole alla media europea perché qui di nuovo chi crea lavoro
Chi crea occupazione chi ha responsabilità sociale chi investe chi compete in giro per il mondo
A una tassazione sulla produzione che totalmente inaccettabile rispetto a quella di altre
Dobbiamo affrontare la via delle larve delle liberalizzazioni
Dobbiamo affrontarle grandi e piccole libera agitazione dobbiamo affrontare con decisione interventi per contrastare davvero il sommerso una politica fiscale
Che una volta per tutte a partire dall'Iraq tolga pesi a chi produce ricchezza per fare queste cose è un misto di scelte sullo sviluppo chiare prioritarie e condizioni per generare delle risorse
E io qui devo dire una cosa
Che si tratta di scelte che ogni anno non possiamo rinviare solo o semplicemente alla finanziaria che ormai non da oggi sia ben chiaro
Ministro Tremonti diceva letta speriamo per le future però non da oggi le finanziarie sono state sempre uno strumento fondamentalmente di manutenzione dei costi rispetto ai parametri europei
Le scelte per reperire risorse e impiegarle nei grandi investimenti del futuro devono essere fatti
Una una alla volta
Giorno dopo giorno dandosi poche chiare e condivise priorità
E poi rispettate non possiamo pensare che le finanziarie possano affrontare come non l'hanno mai affrontate in questi anni i veri profondi problemi strutturali del Paese a maggior ragione con risorse così scarse
Dobbiamo tornare a crescere
Ma prima di tutto siccome qualcuno dice ma si guarda sempre i problemi al di fuori facendo bene il nostro mestiere di imprenditore
Grandissima concentrazione quella che sto vedendo in questi ultimi tempi forse la crisi paradossalmente ha tirato ancora più più fuori quella determinazione quel coraggio quella passione quella volontà che ha sempre contraddistinto i veri imprenditori
Grandissima concentrazione sui nostri uomini i nostri prodotti i nostri clienti
E vengo e mi fa piacere Kate cliniche più di un anno fa abbiamo portato all'attenzione del Paese che voi oggi avete ribadito
Sono ormai di dominio pubblico anche al nostro interno perché parlare di innovazione e di dei e lega
Di un capitalismo familiare che avete affrontato a Santa Margherita in termini di rinnovamento in termini di capacità di guardare avanti
La crescita dimensionale delle imprese il grande tema dell'education bene questi sono i temi su cui noi ci giochiamo i prossimi quindici anni
Però è importante questo richiamo che abbiamo fatto in questi ultimi tempi come Confindustria da un anno da un anno e mezzo a questa parte per far capire che Confindustria sta fuori da qualsiasi gioco di schieramento partitico
Da ogni bagarre contingente
Non è come ho detto più volte antagonista del Governo e partner dell'opposizione o viceversa
Siamo una grande realtà
Siamo una grande realtà che nella più totale autonomia dice con voce alta
Forte a chiunque abbia responsabilità dice decisionale di esercitarle
Bene nell'interesse del Paese con l'occhio ai veri problemi pronti come sempre anche noi a fare fino in fondo la nostra parte
E se qualcuno pensa che non l'abbiamo fatto abbastanza lo faremo ancora di più l'importante che ognuno si assuma le sue responsabilità e ognuno nel suo ruolo in questo Paese cerchi di fare
Al meglio consenso dello Stato etica trasparenza richiamate dai giovani e vi faccio i complimenti guardando al futuro
Perché noi guardiamo al futuro
Non vogliamo dibattere su quello che non è stato fatto l'abbiam già detto in questa legislatura o nelle legislature precedenti
Abbiamo detto forte lo ripetiamo che il Paese ha bisogno di riforme strutturali che vengono da lontano e che richiedono la capacità di una governance per prendere delle decisioni
Vede Matteo ieri ha detto una cosa molto giusto io l'ho richiamata ogni tanto chi mi ricordo sempre la manda in Cina per la prima volta nel mille novecentosettantasei e rimasi impressionato
Dall'arrivo del sistema tedesco cancelliere Presidente della Repubblica banche impresa
Allora
La stagione della crescita della Cina è stata resa possibile da decisioni prese il venticinque anni fa
Ebbene la modernizzazione di Deng Xiaoping
Fu un atto Piocca epocale dis di cui oggi vediamo molte conseguenze positive ma non ne abbiamo un esempio con Emma Marcegaglia con altri siamo andati la settimana scorsa in Inghilterra confrontarci con la Confindustria inglese l'esempio dell'Inghilterra
Margaret Thatcher
Grandi riforme
Oggi tra le cose interessanti perché qui ognuno giustamente il marketing importante io faccio la pubblicità al Sole ventiquattro Ore Giulio l'ha fatta libro punto e basta
Punto e basta allora dicevo no ragazzi punto e basta però perché poi leggo controllare severamente punto e basta allora oggi sul Sole ventiquattro Ore c'è una pagina interessantissima che dice
L'Italia negata ai giovani perché lo dico a proposito dell'Inghilterra e ve lo dico tra un secolo se noi guardiamo l'Italia
E lo accennava Enrico Letta prima su il le percentuali degli over sessantacinque noi abbiamo una sola percentuale sicuramente cento per cento over sessantacinque
I due candidati leader quelle l'unica cosa sicuro over sessanta però
Però riserva sono tornati ai giovani io dicevo guardate delle guardate l'università
In Inghilterra in Italia l'ottantatré per cento dei professori a più di cinquant'anni
In Inghilterra il ventitré per cento
In Italia nella pubblica amministrazione
La carriera inizia praticamente a quarantacinque anni
E posti di responsabilità si assumono intorno ai sessanta
Allora queste sono cifre con cui ci dobbiamo confrontare non per un'analisi per sapere come si fa per cambiare
E come nel nostro nel nostro mestiere noi dobbiamo sempre fare un benchmarking coi nostri competitors altrettanto lo dobbiamo fare a livello di Paese bene Inghilterra Margaret Thatcher grandi interventi studi
Liberalizzazione di Prati transazione nell'università nel welfare a trecentosessanta gradi
Tony Blair
Tony Blair il partito opposto
Non solo ha proseguito la strada ma ha avuto il coraggio di fare forti riforme
Che sosta e che di cui è stato premiato
Perché attenzione toni ed è restato confermato al terzo mandato
A dimostrazione che un elettorato moderno e consapevole premia chi sa decidere premia chi è al Governo per governare come il termine dice governare prendere delle decisioni nell'interesse della comunità e del futuro
Allora io vedo anche che nel dibattito di queste ore tra Angela Merkel regge Gerhard Schroeder
In Germania di stanno discutendo un po'su tutto
Ma condividono due grandi scelte
Quella di concentrare fortissimi Investimenti nelle tecnologie del futuro per aumentare innovazione capacità tecnologica del Paese e nella necessità di tagliare fortemente le tasse sull'impresa
Nella lunga Italia del quindici anni molte cose sono state fatte le ha
Riferite il ministro Tremonti e non voglio entrare e non le voglio ripetere compreso la moneta hutu unica e compreso l'accordo sulla politica dei redditi tuttora in vigore nel novantatré che come abbiamo detto ai sindacati deve essere aggiornato ma resta la cornice di riferimento per il governo e le parti sociali
Nell'ultima legislatore legislatura abbiamo fatto abbiamo visto una riforma importante come la legge Biagi
Abbiamo visto la riforma del fallimentare della scuola sono tre anni che aspettiamo
La legge sul risparmio
Spero che prima o poi si possa fare in anche perché io mi ricordo che in quei tempi
Si diceva faremo come gli Stati Uniti la faremo in grande fretta speriamo che prima o poi questa legge a tutela soprattutto dei consumatori che è una volta di più serve alla credibilità italiana sui grandi mercati internazionali venga fuori
Poi abbiamo le colonne quindi questi sono elementi positivi cose fatte fondamentali importanti e meno importanti
Sulla sulla colonna del passivo
Io credo che la cosa più negativa e più preoccupante sia che il Paese non ha saputo
Indirizzare gli investimenti veramente sul futuro
Da molto tempo
Da molto tempo sulle infrastrutture materiali e materiali
E sulla capacità di mettere in piedi un forte programma di attrazione di capitali stranieri
Se non vengono a investire in Italia e tanto meno al Sud vuol dire che fare l'imprenditore in Italia non è così facile
E a farlo al sud in certi momenti addirittura un atto di Torino e dove e di eroismo io questo lo ripeto spesso allora dobbiamo ragionare dobbiamo capire il perché ma soprattutto dobbiamo agire non abbiamo sicuramente investito da molto tempo non vorrei che sembrassero solo delle analisi di breve periodo in ricerca innovazione sviluppo e oggi ne paghiamo le conseguenze
E anche noi imprenditori anche noi imprenditori recentemente abbiamo capito quanto sia fondamentale la ricerca ed se guardiamo i dati della ricerca privata vediamo che finalmente la
La il grafico in crescita
Però attenzione qui paghiamo la dimensione delle aziende perché se pensate che le grandi aziende italiane rappresentano poco più che l'uno per cento del totale delle aziende e fanno da sole più del settanta per cento di ricerca
Ecco il fatto che io ho salutato positivamente un primo segnale che viene dalla finanziaria in funzione del rapporto piccola impresa università
Piccola impresa centro di ricerca perché non vi è un problema di dimensioni di tecnologie e di capacità di lavorare con i centri di ricerca
Ora
Noi abbiamo perso ed è una cosa preoccupante con cui ci dobbiamo confrontare oltre un punto e mezzo di quota di mercato nel mondo nel mondo in in un mondo che non aveva mai avuto così alti livelli
Di competitività e di crescita industriale e commerciale
Allora
Questo sicuramente la Cina le concorrenze però guardiamoci anche in casa nostra noi nelle aziende
E chi di dovere all'interno del Paese perché vedete tornare a crescere non solo è possibile ma io considero che paradossalmente la situazione come circa e che in cui ci troviamo se prendiamo il toro per le corna
Se ci concentriamo su poche cose condivise e fondamentali noi abbiamo un grandissimo potenziale dobbiamo avere fiducia perché non solo siamo un Paese straordinario ma perché un Paese straordinario può e deve fare quelle scelte che lo rendono competitivo per dieci quindici anni oggi è il momento oggi lo vogliamo capire da chi governerà oggi dal nostro punto di vista dobbiamo concentrarci su poche priorità condivise e chiedere delle risposte
Allora
Andrea Pininfarina quando sono entrato eravamo d'accordo che lui mi facesse un gesto quando mi nominava sono entrate ha detto o l'anno scorso l'anno scorso abbiam parlato di competitività abbiamo parlato di
Declino non al declino e abbiamo parlato di cravatte
Vorrei dare atto agli imprenditori delle cravatte che una pubblicità così e di Marchetti non l'avevano mai avuta quindi quest'anno non parliamo più di cravatte però parliamo di cinque priorità
Che sono quelle che sono fondamentali che sono quelle che se affrontate con determinazione e urgenza faranno cambiare il nostro Paese concorrenza l'abbiam detto un anno fa
Ma vedete concorrenza vuol dire permette la nostra società
Un rilancio culturale di libertà di dinamismo di nuove opportunità imprenditoriali di possibilità per molti imprenditori che magari sono in settori maturi di avere possibilità di crescita di investire da altre parti
Concorrenza vuol dire consumatori Prezzi vuol dire competitività concorrenza vuol dire mettere nel sistema paese
Un'iniezione di dinamismo un'iniezione di mercato una iniezione di meritocrazia parliamo troppo poco di merito e di meritocrazia del paese e di qualità
E la concorrenza il motore avanzato delle moderne
Democrazia industriale
Oggi
Abbiamo bisogno di concorrenza a trecentosessanta gradi
Ricerca innovazione e qui vi risparmio la predica
Istruzione e formazione e qui mi rivolgo proprio voi
Perché io mentre parlava il professor Tremonti
In questo caso il professore la prima parte è stata una bella lezione mi sono ritrovato un po'come all'università e a riflettevo sulle cose che sentivo alcune le condividevo altre meno
Noi sull'universo sulla scuola giochiamo uno ci giochiamo tutto
Perché
Se c'è un concetto che riguarda il futuro è proprio la scuola
La competenza del merito si alza sempre di più in tutto il mondo
Le conoscenze scientifiche che significano tecnologia non abbiamo un tasso tecnologico troppo basso si è alzata nel mondo si tratta di un fattore chiave di competitività di un Paese
E devo dire che l'India insegna e qui dobbiamo dirci con franchezza
Che anche nella scuola dobbiamo vere e l'università più concorrenza più meritocrazia e non pensare che il merito si basi sempre sull'anzianità
Abbiamo bisogno di meritocrazia
Infrastrutture logistica
La logistica oltretutto comporta una grande opportunità di nuovi business per noi per gli imprenditori nei trasporti nelle né il negli interporti nei porti significa turismo significa cogliere i tour operator con un intreccio significa per un Paese come il nostro
Time to market sulla consegna delle merci per noi imprenditori verso i nostri concorrenti
Semplificazione e qui arriviamo a un punto fondamentale insieme ai primi tre
Basta una cifra qui ve la voglio dare viene dalla Banca Mondiale
Per lunghezza dei tempi dedicati agli adempimenti burocratici da parte delle imprese
L'Italia e al centotrentaduesimo posto in un gruppo di cento cinquantacinque Paesi molti dei quali in via di sviluppo
Ecco non aggiungo altro sì forse lo aggiungo le lungaggini e i feriti alle autorizzazioni di troppi livelli amministrativi bloccano qualunque realizzazione di opere pubbliche
Perché guardate
Quando ci va bene noi abbiamo cisti circoscrizioni quando ci va bene comuni
Province
Regioni
Stato Europa sei passaggi non parlo di Comunità montana non è possibile non è possibile allora io considero il comune perché l'elemento fondamentale di presenza sul territorio l'Italia da oltre mille anni a differenza della Germania e basata sui Comuni
Qui il tema della semplificazione diventa fondamentale perché non dobbiamo dire dobbiamo attrarre i capitali stranieri se non vengono le motivazioni sono chiare
Mancanza di concorrenza costo del lavoro troppo alto per unità di prodotto produttività troppo scarsa burocrazia che soffoca infrastrutture allora arriviamo
Abbiamo detto queste sono le priorità su queste priorità non ci mettiamo al centro e diciamo le consideriamo fondamentali nella prossima legislatura vogliamo sapere
Da chi si assumerà l'onore e l'onere di governare questo Paese su questi punti cosa ci viene detto
Perché queste possono trasformare e dare grandissimo sviluppo e fiducia al nostro Paese però che dobbiamo affrontare
Basta con le lobby trasversali basta con la preoccupazione di non affrontare il toro per le corna ognuno deve spingere in questa direzione
Però io non perché sono H prima perché lo dico sempre a a queste cinque priorità si aggiunge la questione nazionale che il Sud il Sud
è una delle mie passioni civili di cittadino ma anche di presidente di Confindustria perché vedete oggi dobbiamo dirci una volta di più una cosa il futuro del sud dipende da tutti noi
Perché in questa sala c'è uno spaccato di classe dirigente del Paese
Esponenti politici che stimo
Di maggioranza di opposizione
Imprenditori banchieri
Giovani giovanissimi giovani e meno giovani imprenditori c'è un po'di tutto allora il il futuro del Paese dipenderà anche molto nel modo e nella politicità con cui aiutiamo il Sud
Allora noi cosa abbiamo fatto tra tante cose abbiamo firmato un accordo dopo tanto lavoro con diciassette associazioni categoria tra cui tra i sindacati
Togliamo queste tre quattro priorità fondamentali e lavoriamo
Un lavoro importante quello che abbiamo fatto con le associazioni di categoria per evitare di essere gli uni contro gli altri con i tre sindacati fatto storico abbiamo messo insieme questo progetto di Offerta sud che attenzione non è la lista della spesa il cosa vogliamo dal governo quanto il governo deve pagare
Allora
Li abbiamo condiviso anche con i presidenti delle regioni del Sud nei giorni scorsi tre quattro Massimo priorità
Fondamentali non venti
Allora
Io oggi voglio fare una proposta su questo
Ai rappresentanti del governo
E all'opposizione negoziamo una volta tanto una interruzione della campagna elettorale per il tempo necessario di andare tutti governo opposizione Enti locali
Imprenditori sindacati a Bruxelles tutti insieme il sistema Italia a chiedere e ottenere con la fiscalità di vantaggio che non può essere uno strumento solo dell'Irlanda solo dei Paesi dell'Est questo lo dobbiamo fare che difendevano
E insieme evidenziamo i grandi centri di eccellenza potenziali del Sud e insieme sottolineo insieme
Promuoviamo una vera e propria Offerta assunto sui mercati internazionali finanziari commerciali industriali mettiamoci al lavoro diamoci tre quattro mesi di tempo per ottenere dei risultati quello che non possiamo più accettare
Di parlare dei problemi del Sud senza darci obiettivi misurabili e concreti dipende da noi è arrivato il momento di farlo
Io
Finisco vi devo dire la verità avrei tante cose da dire che riguardano più da vicino il nostro mestiere che riguardano più da vicino il nostro modo di essere imprenditori che riguardano più da vicino come affrontare
Questo mestiere straordinario
Di cui siamo portatori e di cui tanto dobbiamo i nostri padri
E anche i nostri nomi
Credo che
Noi stiamo vivendo nel nostro Paese
Un momento di grande trasformazione
Abbiamo passato un'estate in cui qualcuno aveva perso un po'di vista l'etica le regole
Il il ruolo dell'imprenditore dell'impresa di chi alte le responsabilità sociali
Avevamo auspicato
Già avevamo già detto ministro Tremonti a maggio nella nostra relazione che eravamo preoccupati di quello che stava succedendo
Eravamo preoccupati della credibilità infatti purtroppo per lo sottolineo ci ha dato ragione
Ci saremmo aspettati degli atti di responsabilità da parte di qualcuno che facendo un passo indietro come persone di grande dignità morale del passato avevano fatto in momenti diversi
E questo avrebbe rasserenato gli animi
E avrebbe sicuramente portato o meno meno discredito all'immagine dell'Italia all'estero
Perché vedete voi che come me andate in giro per il mondo ha cercato di fare bene il nostro mestiere a vendere i prodotti a fare degli accordi e per quello che possiamo a tenere alto il nome del nostro Paese viva Dio
A tenere alto il nome del nostro Paese viva dio allora io dico
Io dico quando andiamo in giro ci rendiamo conto di certi problemi ci rendiamo conto che la lei il l'autorevolezza delle istituzioni di un Paese sono fondamentali
Ci rendiamo conto che in certi momenti come questi
Di dibattito su scelte economiche su strategie finanziarie del Paese
La senza di una voce che è sempre stato dal dopoguerra ad oggi per quello che mi ricordo perché ho la fortuna di assennato dopo la guerra la voce autorevole del governatore della Banca d'Italia che esprimeva giudizi che dava indirizzi
Che confortava o no certe scelte è venuta fondamentalmente meno allora io credo che noi dobbiamo renderci conto che ancora di più
La forza del nostro messaggio di di questi giorni
Quando parlate di etica quando parlate di trasparenza quando parlate di regole abbiamo bisogno che ci siano delle regole che vengano rispettate abbiamo bisogno tutti di non parlare solo e soltanto con tutto il rispetto di fisco di tratta
Tito sindacali importantissime ma dobbiamo stabilire in quale Paese vogliamo vivere che contributo possiamo dare noi e quale contributo chiediamo su questi cinque punti
E sui temi che voi ingiustamente Centro Ricerche avanzate di Confindustria portate all'attenzione
Del governo che ci
Vorrà e
Ci vorrà governare l'ultima cosa di saluto
Finché io faccio il presidente di Confindustria sentivo stamattina parlare
Andrea Pininfarina ho sentito le relazioni di ieri di Emma di Artoni ho sentito la vostra
Io vi devo dire la verità sono orgoglioso di essere il vostro presidente perché sento
Delle delle delle linee comuni sento lo spiedo stesso spirito sento la passione e sento l'autorevolezza e la capacità di chi oggi con spirito di servizio lavori in Confindustria e deve fare di tutto per far sentire rappresentati coloro i quali siedono in Confindustria in un'ottica civile in un'ottica europea in un'ottica moderna ma in un'ottica in cui ognuno deve fare la sua parte
Buon lavoro grazie e tanti auguri
Allora sono le quattordici e trenta
Una sala gremita e silenziosa
Vent'anni di Capri
Io penso che questo non sia avvenuto per una sorta di generazione spontanea
Ma grazie ai giovani imprenditori di adesso di oggi e di ieri
Grazie all'organizzazione
Dei giovani imprenditori della Campania che ci hanno accolto con grande ospitalità grazie ai giovani imprenditori del mezzogiorno
Ma lo dico anche uscì alle parole del nostro presidente
Grazie
Alla segreteria nazionale dei giovani imprenditori
E alle persone che lavorano in Confindustria
Dei professionisti
Che danno grande onore a noi che siamo gli associati e anche grazie ai nostri sponsor che leggete sullo sfondo di questa opera di Salvatore Garau che rappresenta il vento che soffia sul golfo di Capri un vento di novità e di futuro
Grazie ai nostri ospiti ai relatori di di ieri e di oggi
Che con la loro presenza ci hanno onorato e hanno contribuito attenere elevatissimo il nostro il nostro dibattito abbiamo deciso di darci un tema impegnativo
Guardando all'Italia che vorremmo
Futuro aperto Governance coraggio
Governa sa appunto che significa governabilità
Saper scegliere saper fare delle scelte di prospettiva di medio e lungo termine senza più scaricare sulle generazioni future dei tentennamenti nel fare queste scelte
è un'etica generazionale un'etica di futuro
Ma governance significa anche impegnarsi significa anche non solo chiedere ma dare
Quanto abbiamo detto ieri con coerenza
E quanto faremo da domani mattina
Gestire insieme a significa cogestire
Significa assumerci delle responsabilità e degli impegni vincolanti nel momento in cui li chiediamo agli altri
Vent'anni di capre trentacinque anni di Santa Margherita Ligure
è una storia è stata possibile grazie alla passione
Grazie al coraggio di quarant'anni di movimento dei giovani imprenditori
Ma soprattutto consentitemi è stata possibile perché i giovani di allora
Come noi giovani di oggi
Abbiamo sempre inseguito quello stesso concetto di Governance che oggi è alla base del nostro ragionamento e cioè non possiamo fermarci e limitarci ai problemi delle sole nostre imprese così come abbiamo fatto a Santa Margherita
Parlando d'impresa di impresa familiare così come faremo nel prossimo Santa Margherita Ligure ma siamo sempre andati
Grazie anche ai Presidenti come Luigi Abete che sono venuti prima di me e come Anna Maria Artoni oltre i cancelli oltre i recinti delle nostre aziende occupandoci della polis occupandoci della polis
Ah sì sì ATC consiglia magari di fermarci
E di rimanere nei recinti sono pochi per la verità
Risponderemo che qualche volta i consigli sono fatti per non essere ascoltate
Ci sono due cose che mi sono piaciute particolarmente in questi due giorni
La prima grazie evidentemente e soprattutto anche a Ferruccio de Bortoli che ringraziamo tutti siamo riusciti attenere il focus del confronto del convegno sui nostri temi
Secondo le nostre tesi
Sono state apprezzate
Quasi da tutti anzi da tutti
Non abbiamo preso trenta
La media dei due giorni tra il ventisette e ventotto il professore ve l'ho anche scritto
E penso che quei due voti che mancano al trenta siano in realtà non un disvalore ma un grande valore
è il segno della nostra indipendenza
Della nostra coerenza
Del nostro rispettoso confronto
Quella forza che ci ha portato per vent'anni qui a Capri
Quell'impegno è quella forza che ci appassiona che ci appassiona ogni giorno di più nel sentirci
Guardando al futuro giovani di Confindustria orgogliosamente al fianco di Luca di Montezemolo che ancora oggi qui con noi ha voluto esaltare la nostra passione
Il nostro impegno il nostro movimento grazie ciao a tutti