La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 21 minuti.
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Buongiorno il contatore di Radio Radicale mercoledì cinque dicembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in primo piano
Quest'oggi c'è l'Iran in rapporto pubblicato lunghi dall'Intelligence americana che dice che l'Iran ha congelato il suo programma
Nucleare militare alla fine del duemila e tre ieri fatta una conferenza stampa Papparella americano George darvi bus che ha detto che l'Iran continua a essere
Una minaccia bisogna continuare a fare pressioni nei confronti di Teheran
Io proporremo un
Un articolo di cronaca dalle mondi oggi gli Stati Uniti relativi zaino la minaccia nucleare
Iraniana leggeremo poi un'analisi da Washington post ieri che parla di rovescio grave rovescio per la politica di Bush nei confronti di Teheran
Torneremo sulle mondo con un'analisi Daniel Vernet un rinforzo insperato per di realisti Choco primo anche delle elezioni di domenica scorsa in Russia con un editoriale da Washington post ieri
In Russia la marcia indietro verso lo zarismo continua
Leggeremo editoriale del Financial Times che chieda al Cremlino di porre immediatamente fine all'incertezza sulla successione di Vladimir Putin
Anche in questo caso prenderemo le mondo per un'analisi i Daniel Vernet l'illusoria tentazione cinese del Presidente Russo in chiusura poi ci occuperemo anche d'Italia lo faremo con il mio sui che
Che questa settimana pubblica un divertente ma per certi aspetti drammatico articolo di William andrà ridotto sulla sui sui leader politici italiani che sono sempre più vecchi
E questo scrive tra l'altro Newsweek aiuta a capire la lentezza dei cambiamenti in Italia ma cominciamo
Dall'Iran ma vogliamo partire da un articolo di cronaca di le mondi oggi firmato Cinven C tre del gli Stati Uniti relativi zero la minaccia nucleare iraniana
Scrive il quotidiano francese l'Iran ha congelato suo programma nucleare militare la fine del due mila e tre e non lo ha riattivato anche se il regime di Teheran
Che in aperta l'opzione militare queste sono le conclusioni dell'ultimo rapporto della direzione dell'Intelligence nazionale americana che raggruppa le sedici principali agenzie di spionaggio degli Stati Uniti
Queste conclusioni che erano attese per dalla primavera scorsa vanno contro quanto affermato il Governo americano sul dossier nucleare iraniano da diversi anni
E sono sorprendenti per diverse ragioni per il loro contenuto il motivo invocato per divulgarla e le loro implicazioni politiche esplicite sul contenuto
Piemonte sottolinea che il rapporto accorda all'informazione e un livello di alta fiducia cioè indica un giudizio fondato su informazioni di qualità superiore
L'Iran in caso di rilancio del suo programma sarebbe molto probabilmente incapace di produrre una bomba nucleare prima del due mila nove due mila e dieci tutte le agenzie ammettano la possibilità che questa capacità non si è raggiunta prima del due mila e quindici
Lungi dal dipingere il regime iraniano come incontrollabile il rapporto giudica le sue decisioni
Guidati da un approccio costi-benefici più che da una corsa verso l'arma nucleare senza tener conto dei costi politici economici e militari
I dirigenti dei servizi segreti americani ne traggano alla seguente conclusione una combinazione di minacce di pressioni legata a possibilità offerte all'Iran di arrivare per cedere il suo BTP di sicurezza di prestigio di influenzare regionale
Condurre vero Teheran a prolungare lo stop attuale insomma
Come ad arresto detto anche Bush dal suo discorso di ieri
La comunità internazionale deve continuare a fare pressione nei confronti dell'Iran ma questa tra strategia ricorda le Monde si scontra frontalmente con la filosofia che era stata espressa finora dall'Amministrazione Bush
E su questo torneremo tra poco quanto alle modalità di pubblicazione di del rapporto le mondo aggiunge
In sostanza che servizi americani non hanno voluto ripetere l'errore del due mila e due sull'Iraq e questa volta indicato una rottura del rapporto la comunità dell'intelligenza voluto verificare tutto per essere accertati non sbagliarci
La declassificazione del rapporto infine si scrive anche in una battaglia interna sulla strategia da adottare di fronte all'Iran questa battaglia oppure il Segretario alla Difesa Robert Getz al vicepresidente Dick Cheney
Vice Presidente che avrebbe tentato di far modificare il suo contenuto o di impedirne la divulgazione così tra l'altro le Monde
E allora a proposito della filosofia espressa finora dal Presidente Bush il Washington post ieri in un'analisi in prima pagina titolava un rovescio per la politica di Bush nei confronti di chi di Teheran
Scrive il quotidiano americano il Presidente Bush aveva ottenuto l'attenzione del mondo quando all'inizio dell'autunno aveva avvertito che un Iran con l'arma nucleare avrebbe potuto portare una terza guerra mondiale
Il rapporto del dell'Intelligence non solo scredita la retorica allarme ante dell'Amministrazione
Bush sulle ambizioni nucleari di Teheran ma potrebbe anche soffocare lo sforzo di Bush implementare sanzioni internazionali e potrebbe togliere dal tavolo la possibilità di un'azione militare preventiva prima della fine della sua
Presidenza l'Iran a ricordarla Washington imposta il tema
Dominante della politica estera dell'ultimo anno di Bush alla Casa Bianca
Ed è anche il tema dominante dalla campagna presidenziale per la sua successione ora i drammi americani internazionali dovranno
Ripensare la loro valutazione sulle intenzioni e sulle capacità nucleari di terra non è così
Tra l'altro il Washington post
Dello scontro interno all'Amministrazione Bush ma anche dello scontro internazionale si occupa le mondo oggi con un'analisi Daniel per me un rinforzo insperato Peri realisti il titolo
Da quattro anni la comunità internazionale rappresentata prima dai tre ministri degli esteri tedesco britannico francese poi dall'Alto rappresentante per la politica estera Javier Solana
Tenta di impedire all'Iran di diventare una potenza nucleare la comunità internazionale ha agito con il negoziato con un successo molto provvisorio sulla sospensione andrà arricchimento dell'uranio tra il dicembre due mila e tre l'agosto due mila cinque
Poi con l'imposizione di sanzioni di fronte al rifiuto di garantire in un Ciarra un'attività che è una precondizione alla produzione di una bomba atomica i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'ONU Cina Stati Uniti Francia Regno Unito Russia più la Germania
Sono oggi sul punto di decidere di aggravare queste sanzioni almeno così era stato deciso nel fine settimana scorso il rapporto dei servizi di intelligence americani rischia però di complicare una situazione già confusa
Se questo rapporto dimostra che gli iraniani hanno ripreso l'arricchimento di uranio
Bagno che può servire anche la produzione di energia nucleare civile
Dall'altra parte indica che terranno ha congelato il programma militare nucleare dalla fine del due mila e tre questa affermazione
Corrobora in parte una dichiarazione fatta di recente da Bladimir Putin non disponiamo di informazioni secondo cui l'uranio l'Iran vuole dotarsi dell'arma nucleare aveva detto il presidente Russo
Davanti a un Nicolas Sarkozy convinto del contrario scottati dalla loro esperienza negativa con l'Iraq dove hanno creduto i vedere armi di distruzione di massa i servizi di intelligence americani restano tuttavia prudenti
Non affermano che il regime dei Mullah totalmente rinunciato dotarsi dell'arma nucleare l'Iran mantiene l'opzione aperta dicono
Per prevenire questo pericolo preconizza preconizza nonna politica in perfetto accordo con la linea difesa del realisti di Washington
Cioè una combinazione di pressioni e di offerte di negoziati che rispondano gli obiettivi strategici dell'Iran quale che sia la natura del regime e cioè garanzie di sicurezza e il riconoscimento della sua influenza regionale
è la posizione difesa da lungo tempo da diversi gruppi di esperti non è invece a quella dei falchi rappresentati dalla vicepresidente Dick Cheney partigiano delle maniere forti
E finora il Presidente Bush era sembrato esitare tra i suoi diversi consiglieri
Se i partigiani americani di un grande Barghe in di un grande mercanteggiamento possono appoggiarsi sul rapporto dei servizi di Intelligence per riconquistare terreno
Gli iraniani invece attendono la prossima Amministrazione americana convinti che il tempo giochi a loro favore così tra l'altro
Le Monde di oggi dall'Iran ci spostiamo alla russi alle elezioni di domenica scorsa per il Washington post la marcia indietro verso lo zarismo continua ne sono
Molto duri i giudizi espressi non editoriale di ieri dal quotidiano americano che scrive le elezioni parlamentari domenica hanno prodotto il risultato che era prevedibile una facile vittoria
Per il partito del Cremlino Russia Unita le elezioni hanno anche dimostrato che contrariamente alle insistenze di Putin la Russia non appartiene al club delle nazioni occidentali democratiche
Dopo sette anni di crescente autoritarismo il voto di domenica è stato un altro passo indietro in vero stile sovietico i partiti dell'opposizione sono stati demonizzate come la che dei nemici occidentali
L'elezione è stata segnata da frodi abusi altre irregolarità in Cecenia il partito del Presidente ha ottenuto il novantanove virgola trentasei per cento dei voti con una partecipazione del novantanove virgola cinque per cento un risultato
Che l'uomo forte locale legato a Putin Ranzani Kadyrov ha definito come risultato normale se c'è una sorpresa sottolinea il poste che Russia Unita è riuscito ad ottenere solo sessantaquattro virgola uno per cento
Dei voti a livello nazionale su questo ci torneremo perché la sorpresa
Sembra sia soprattutto per Vladimir Putin da questo punto di vista ad ogni modo prosegue il Washington post gli alleati di apologeti di Putin spesso sono stati indulgenti nei confronti della politica o russa giustificando
Giustificando si dicendo che la democrazia controllata
Dal Cremlino è un modo per arrivare a una transizione verso un sistema più maturo in realtà scrive il posto alle macchinazioni del Cremlino servono sulla nascondere la ritirata dalle norme
Democratiche la marcia verso un'autocrazia neo sovietica strettamente controllata da Putin le elezioni sollevano poi due questioni pressanti la prima sul futuro politico di Putin
Che ha interpretato la vittoria del suo partito come una base morale per rimanere al potere dopo la fine del suo secondo e ultimo secondo la Costituzione mandato presidenziale
Con il Cremlino che contro le due terzi dei seggi la Duma Putin sarà in grado di modificare la Costituzione per adattarlo alle sue ambizioni
L'altra questione per il post riguardo al ruolo della Russia nelle istituzioni occidentali avendo sistematicamente attaccato l'Occidente Putin per la prima volta impedito l'Europa di osservare il voto Russo
E poi ha chiuso la sua campagna elettorale formalizzando ritiro di Mosca dal Trattato sulle forze convenzionali in Europa di fronte a questo
Per i posti Diderot occidentali devono mettere in discussione il ruolo della Russia nel G otto e gli altri club democratici cui ideali e principi Mosca sfida apertamente
Dall'editoriale del Financial Times di ieri intitolato il potere di Putin il Cremlino delle subito porre fine all'incertezza sulla successione
Vi segnaliamo
Un altro passaggio che riguarda sempre gli occidentali scrive il quotidiano della City
Per l'Occidente le elezioni domenica rimuovono le ultime tracce dell'illusione post sovietica che la Russia
Potesse rapidamente trasformarsi in una democrazia nel futuro prevedibile la Russia sarà uno Stato autoritario niente più così tra l'altro
I farmaci andaste a notare che il quotidiano della City nel
Suo articolo di apertura di ieri parlava di scontri all'interno delle élite politica russa scontri che
Quel team Pd non analisi
In un'analisi s'dice Putin deve cercare di risolvere ma la cosa non sopra per nulla facile ad ogni modo nell'articolo d'apertura
Effetti sottolinea che secondo alcuni osservatori il risultato è stato meno convincente di quanto appaia
Soprattutto in un'elezione che Putin a voluto come un referendum su di sé il risultato di Russia Unita è stato inferiore al settantuno per cento tenuto da Putin alle presidenziali quattro anni fa
Presidente Russo insomma perso
Cinque milioni di voti e un ex consigliere dal Presidente autocritico il Cremlino dice che lo stesso Cremlino è in profondo Stato di sciocca così tra l'altro
Il farà Chantant storniamo alle mondo è un'altra analisi pubblicata sempre oggi a firmata nel permette
Sull'illusoria tentazione cinese di Vladimir Putin ma
Cucchiara francese offre uno scenario tra diverse ipotesi sull'evoluzione del sistema politico russo all'indomani del successo di pagine Putin la
La modello cinese deve essere seriamente preso in considerazione
Si può riassumere così un regime politico forte uno sviluppo economico dinamico non è la prima volta che questa ipotesi viene vocata al modello cinese è stato citato come esempio la fine degli anni ottanta quando i sovietici hanno
Riflettuto sui mezzi per uscire dalla mediocrità provocata dall'economia dirigista
Al momento della perestrojka di Gorbaciov intellettuali si sono interessati al tipo di regime chiamato affaccerà statistiche sovietica più liberali volevano Marshall democrazia di tipo scandinavo
Altri si appoggiavano sulle specificità dell'Unione Sovietica sul timore del caos per andare verso
L'esperienza lanciata a Pechino da Deng Xiaoping nella Russia di oggi per le mondo alcuni segnali sembrano favorevoli a questa seconda tentazione
Dopo il periodo di anarchia della presidenza Eltsin Putin ha voltato le spalle alla democrazia occidentale
Non contento di fermare le liberalizzazioni è ritornato anche sulle questo sulle conquiste politiche del decennio
Per gli anni Novanta libertà alimentari stampa espressione riunione sono stati limitate la giustizia è tornata agli ordini del potere gli organi di sicurezza hanno ritrovato la loro potenza di un tempo
A un Multipark partiti ISMU sfilacciato
è succeduto regno del partito dominante è quello del Cremlino in attesa del ritorno del partito unico almeno del partito egemone circondato da qualche appendice
Che da l'illusione del pluralismo malgrado le riforme economiche comunisti cinesi hanno salvato la struttura autoritario del potere
Putin e rimpiange questa struttura distrutta dopo la fine dell'Unione Sovietica e sta cercando di restaurato da del resto ruolo immaginato per lui di un leader della nazione
Che continua a tirare le fila dietro le quinte ricorda lo Statuto di delizie UPB dopo la sua partenza ufficiale dal pozzo dal potere eppure per le monde la VIA Cinese rischia di condurre la Russia in una vera e propria in passato
L'alleanza dell'autoritarismo politico dell'apertura economica non si decreta con una legge
Più difficile della difesa delle posizioni acquisite la restaurazione si scontra con l abitudine di una società sempre più diversificata che anche conosciuto il gusto per la libertà politica
Soprattutto della grande differenza con la situazione cinese il boom attuale fosse fondata su un'economia della rendita non sulla costruzione di un'economia moderna l'esportazione dei prodotti
Energetici minerari permettersi di ristabilire in parte i benefici
Ma non favorisce le riforme economiche e non incoraggia lo spirito di impresa in un Paese dove il clima la storia hanno lì alimentato le a patti la pacchia delle Massel così tra l'altro Daniel Terme su le monde
Di oggi per
Chiudere vogliamo parlare di Italia Newsweek questa settimana pubblica un
Divertente ma
Traumatico per molti aspetti articolo di William andrà il
Su quelli che sono di sempre vecchi leader politici italiani sono più vecchi degli altri e questo aiuta a capire la lentezza dei cambiamenti insomma si torna a parlare della
Gerontocrazia italiana comincia così l'articolo di mio sui caletta di ottantadue anni Giorgio Napolitano potrebbe contemplare con tranquillità alla fine di una vita avventurosa come studente ha combattuto contro i fascisti come politico in età adulta è stato una figura importante
Per la sinistra italiana per più di quarant'anni sufficiente per una vita non per Napolitano al Presidente della Repubblica che ancora sei anni di mandato e lui è uno è solo uno dei molti politici italiani
Che erano adolescenti quando Mussolini ha governato il Paese
In Italia sembra che il premio per la longevità sia
Un'alta carica e di conseguenza la leadership politica perennemente più vecchia di qualsiasi
Altro Paese il Primo Ministro Romano Prodi a sessantotto anni si contrappone all'iter dall'opposizione Berlusconi che ha settantun anni mentre i titolari delle cariche di vertice in Europa appaiono sempre più giovani
Sarà così a cinquantadue anni Merkel cinquantatré Brown Gordon Brown cinquantasei Zapatero quarantasette
La preponderanza dei politici dei capelli grigi lo specchio del profilo dieta dell'Italia il Paese sta invecchiando più velocemente di qualsiasi altro in Europa più della metà della popolazione a quarant'anni atti di quarant'anni e quasi
Un italiano su cinque sopra i sessantacinque dal due mila e cinquanta è previsto che ci sia un pensionato ogni due persone immetta lavorativa la cultura politica sia Sifi CATA un ritmo analogo facendo poco per sollevare un'economia lenta
Mentre partiti e cariche possono cambiare le facce rimangono le stesse
Io sui piccoli perché Prodi è stato in gioco per più di un decennio Giuliano Amato alla a sessantanove anni a Giulio Andreotti ex Primo ministro senatore a vita
E ha innescato l'inizio dell'anno quasi una crisi di governo
E come Andreotti molti di coloro che sono incolpati per le sciagure economiche dell'Italia negli anni Ottanta rimangono politicamente attivi ancora oggi gran parte del pensiero politico di sinistra è bloccato epoche passate in particolare quando si tratta di riforme
Del lavoro e politiche economiche molti dei nostri politici ancora applicando l'interpretazione della realtà che risale agli anni Sessanta Settanta spiega Giovanni Canepa del think thank di Roma locus
Parlano ancora di lotte di classe insomma
I legislatori
Parlamentari politici sono lenti perché sono
Diciamo vecchi
Tale condizione tali condizioni alimentano scarsa fiducia nella politica per gli elettori la classe dirigente fuori misura e viziata
Gode di promozione che dipendono più dei lunghi servizi oggi e dagli agganci piuttosto che dal merito gli economisti avvertono che escludere i giovani più dotati dei posti di vertice si è nelle istituzioni se nell'economia e mette a repentaglio il futuro
Del Paese
Se
C'è si parla anche di Repubblica della terza età e alla fine si attacca anche Walter Veltroni che Assouli cinquantadue anni leader di una nuova coalizione di centrosinistra la Veltroni ha già ricoperto l'incarico di ministro per la cultura negli anni Novanta
Insomma anche lui è il prodotto di una scricchiolare ante macchina politica l'esperienza conclude Newsweek può essere preziosa in politica ca ma in un mondo in rapida evoluzione lo stesso vale per il sangue fresco abbiamo concluso
David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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