Mafia, dalla Mattanza a Provenzano

Buonasera benvenuti al carenza questa sera presentiamo il libero mafia dalla mattanza Provenzano curata da Costantino Margiotta
Con la partecipazione fotografica di Franco anagnino
Ne parlano con l'autore Enrico Bellavia
E ne parla con l'autore ricordare la mia e abbiamo la presenza di un altro Costantino Margiotta in veste di editore diciamo Sync
E quindi comincia a quel parlare di questa nuova casa editrice zero novantuno passaparola costanti amareggiata
Allora buonasera grazie per essere qui
Intanto voglio ringraziare subito si Errico che Franco per la loro partecipazione sono i convenevoli che vanno fatto ma vanno fatti ma in questo caso sono veramente sentiti perché
Sono parte integrante di un dibattito visivo a cui noi teniamo in modo particolare
La zero novantuno nasce veramente mia di Costantino del terzo socio Beppe Castro rinunci praticamente un anno fa
è stato un'avventura attratti è un'avventura
Attratti come dire ingenua data da dalla novità proprio dell'esperienza è una sorta di piccola follia di cui siamo felicissimi è che avuti i primi tre frutti sono tre libri che stanno andando molto bene
C'è libero di mafia di cui parliamo oggi c'è un libro che si chiama la bicicletta volante di Peter tu sai che un noto Reolon dense che è stata una rivelazione ne hanno parlato addirittura alcuni critici librai tra l'altro venga detti lavori come di un caso letterario
E poi c'è un libro caustico divertente un po'più effimero ma non meno importante che della iena Piffer difetto poli le fatiche di un quasi vitto
Sarebbe complicato quasi trovare un filo conduttore fra i tre i tre libri c'è una linea editoriale molto preciso all'interno della nostra casa editrice ed è il racconto visivo
Siamo degli operatori della comunicazione lavoriamo con le immagini e ci piaceva tradurre anche in letteratura anche nel racconto quella che era un po'la nostra esperienza professionale
Dovendo usare una metafora il libro di oggi quello della mafia è un po'la nostra bicicletta volante
Il libro originale della bicicletta racconta di un'impresa ardita di due fratelli che tentano di sfidare il cielo costruendo una bicicletta una bicicletta volanti appunto
E la loro sfida è proprio
Sfidare la gravità e vincerla questo libro un po'la nostra sfida più ardita non è stato facile come dire parto ridirlo
Al di là del lavoro c'è stata una reazione non sempre come dire unanime non è un libro facile non è un libro bello da sfogliare un libro che
Che fa sicuramente che suscita delle mozioni forti
Però
Dal punto di vista editoriale quindi parlo come editore sono duole motivazioni che mi portano a
Ad appoggiarlo con grande passione grande determinazione e sono legati a due fattori a due piccoli episodi che voglio raccontarvi
Ho vissuto in un clima da adolescente in un clima abbastanza borghese con tutto il bello che ci anche dietro questa parola ho frequentato una scuola in cui si confondevano figli di mafiosi e figli magistrati
Ho frequentato delle persone
Tutti altrettanto belle e simpatiche divertenti senza sapere cosa ci fosse dietro quel cognome cosa ci fosse alle spalle di quella persona
Quando sono avvenuti capitava anche di viaggiare e la percezione che si aveva della Sicilia anche della Sicilia bella della Sicilia borghese la Sicilia ricca
Era quanti ne ammazzati tuo padre è una domanda che mi son sentito formulare spesso quando ero piccolo e frequentavo non inglesi come poi o ne parlerà Costantino
Nell'esperienza anglosassone ma erano italiani erano milanesi erano romani erano persone insomma della nostra stessa Italia che chiedevano quanti ne ammazzati tuo padre
Per me era una domanda assolutamente raccapricciante io avevo undici dodici anni
Diritti o anche un altro piccolo episodio passeggiavo qualche settimana fa proprio con mio padre un amico suo un commerciante di Palermo e parlavamo del libro
Lui mi disse ma che ne sapete voi della mafia
Devo dire che aveva assolutamente ragione perché
Non abbiamo saputo molti di noi non hanno saputo nulla della mafia molti dalla mia generazione forse fino al mille novecentonovantadue ci siamo detti stati purtroppo con Falcone Borsellino
E non sapevamo che negli anni precedenti le nostre strade erano state bagnate di sangue
Non lo sapevamo è libero di Costantino in merito di riportare alla luce quella memoria che a volte lo dirà meglio di me vogliamo dimenticare
Ora
Ci sono le parole ci sono tanti libri sono stati scritti sulla mafia
Però a volte le parole confondono perché se noi analizziamo il concetto di un uomo d'onore e di galantuomo
Di per sé sono come dire dei concetti così nobili così ampi io stesso mi piacerebbe che la gente pensasse a me come un galantuomo o come un uomo d'onore ma provate a immaginare gli stessi concetti e applicate lì al Codice mafioso
Immaginate adesso lo sapete come diventano come diventa il concetto di uomo d'onore come diventa l'archetipo del galantuomo
Io mi vorrei fermare qua perché il nostro racconto per immagini e prima di entrare nel vivo del dibattito interverrà subito Errico vorrei farvi entrare un po'nello spirito nel clima di questo libro con una piccola per il
Allora mi
L'
Enrico B
Comincia
Io sono Enrico Bellavia lavoro per le pubbliche faccio il cronista al meglio facevo il cronista di nera e giudiziaria fino a quando non mi hanno chiuso dentro una relazione a organizzare il lavoro degli altri
Da circa un anno e mezzo non non giro più
Lo diceva bene prima Costantino questo non è affatto un libro un libro farci
Non è un libro facile perché ci sono vari viva almeno tre punti di vista
Rispetto a queste a queste immagini c'è il punto di vista di chi queste cose non le ha mai viste e le vede per la prima volta per un fatto generazionale o semplicemente
Perché era distratto diciamo così
C'è chi
Inevitabilmente vivendo a Palermo almeno in una di queste scene si è imbattuto c'è il punto di vista però da non dimenticare che quello
I familiari delle vittime
Che
Trovandosi di fronte a questo orrore
Capisco possono provare ribrezzo
E possono provare anche molta rabbia
Nei confronti di chi queste immagini ripropone ed è un punto di vista problematico che dobbiamo
Tenere presente perché altrimenti ci sfugge qualcosa
Detto questo però libero e e straordinari
Perché compie esattamente quello che
Gli autori e il curatore si erano proposti cioè quello di
Dare memoria di garantirci memoria in un Paese in una città smemorata
Cade anche in un periodo particolare vestiamo
Leggendo e disquisendo a lungo sull'opportunità di una fiction televisiva no che ci ripropone la biografia di Totò Riina tratto da un libro di due Valenti giornalisti Repubblica adattata da un familiare diritti ma che Claudio farlo no
Si discute sulla opportunità di questa messa in onda sull'opportunità di
Proporre
Una figura di criminale in quella chiave
Perché alla fine questo criminale finisce per far simpatia e in qualche modo suscita sentimenti di emulazione almeno ne tra i tra i più giovani tra i meno attrezzati tra i meno accorti
Io credo che
Rispetto a queste cose non bisogna
Come dire essere apocalittici la fiction va benissimo va bene è un è una fiction
Poi c'è la realtà e della realtà documentata in questo tipo e singolare la coincidenza credo non non voluta non desiderata dal dagli autori però è singolare perché arriva diretta spezzare
Un'immagine
Edulcorata inevitabilmente edulcorata della mafia ettari va questo pugno nello stomaco ti ricorda che la mafia e orrore e sangue e ti proietta direttamente sulla scena del crimine scena del crimine sul quale
Sulla quale
E io
Personalmente l'Annino molto più di me fa ancora Nino che qui con noi molto più di me
No molto qualche anno prima
Diciamo così
Andiamo siamo andati quindi quell'odore di sangue sappiamo
Sappiamo che che cosa è sappiamo
L'odore che hanno
I cadaveri bruciati dei cronisti linee era un po'anche dei fotoreporter si dice che sono dei becchini di lusso
Perché più o meno prendono lo stipendio o giù di lì
Ma fanno più o meno questo cioè arrivano quando non c'è più nulla da fare con
Come come i becchini
E in un
Questo libro però
Anche un'altra particolarità
Perché documentare l'orrore e già di di per sé è una cosa straordinaria
E
E rischiosa appunto per le cose ci dicevamo prima ma anche una
Una singolarità
Chi propone le vittime in un unicum indistinto di orrore non separa i buoni dai cattivi se voi lo sfuriate trovate come unico criterio perché è un criterio bisogna pur averlo quello cronologico e siccome
Durante
Questa stagione questi ventisei anni che
Ignazio De Francisci descrive nella sua prefazione sono accaduti come dire delitti eccellenti richiamiamo così e diritti della guerra di mafia
E sono morti
Personaggi delle istituzioni magistrati poliziotti
Politici
Ma sono morti anche esponenti delle cosche così in guerra tra di loro
Ecco
Scogliere questo libro ti dà la dimensione di quanto orrore ci sia a prescindere dalle storie personali
Di quante vittime abbia seminato Cosa nostra
Vittime senza aggettivi vittime vittima morti
Sandro padri di famiglia gente che aveva qualcuno che lo aspettava a casa
Fini che non
Non potranno dialogare col padre figli probabilmente destinati a seguire le orme dei padri in virtù di quello che è accaduto che loro non hanno determinato questa è
La storia e che ci racconta
Questo libro e lo fa senza retorica non separando i buoni e cattivi senza si dice di maniche avendo ben chiaro qual è il criterio certo
Mattarella non è Bontate ovviamente
Dalla Chiesa non è
Uno dei tanti in capre tattiche
Pure si vedono in questo
In questo libro
Sono tutti però vittime
E quindi mi piaceva molto quella quella domanda che Costantino
Ripeteva prima
Quanti ne ammazza di tuo padre
Mi veniva di forzarla un attimo
E dire
Quanti ne abbiamo ammazzati noi
Quanti ne abbiamo alzati noi col nostro silenzio con la nostra indifferenza conosco non voler vedere conosco immaginare che
Tanto si fanno la guerra fra di loro perché è vero che insomma la ribellione di questa città una ribellione assolutamente finta
Nasce
Nel momento in cui l'orrore arriva un livello tale
Per cui o strano è possibile immaginare quanti salta per aria un'autostrada quando vedi via D'Amelio sventrata quando vedi corpi ma sulla T che volano
Sui palazzi
è difficile hanno ribellarsi difficile immaginare che sia qualcos'altro lontana oppure questo fremito questa città ha avuto è stato rapidamente metabolizzato perché questa è una città
Ancora molto paludosa
Se ancora oggi si discute se sia opportuno onori beh l'ARSIAL Pizzo se sia ancora opportuno
Far conoscere i nomi di chi paga il pizzo se sia opportuno non schierarsi da una parte o dall'altra parte questa è una città che tende a metabolizzare tutto
Che tende a masticare tutto io lo ripeto spesso in questo in questo periodo
Citando i ragazzi di Addio pizzo che hanno un grandissimo merito consono oggetto anche di una retorica incendi Sante francamente attratti vomitevole
Perché
Perché
Questa è una città che tende subito a masticare sì
Quanto di buono viene prodotto
E a ridurlo in poltiglia immediatamente quindi i ragazzi Addio pizzo vanno bene se non fanno male a nessuno appena comincia a mettere dei paletti dei distinguo precisi questo sì questo no queste bene queste male i distinguo che inevitabilmente
Finisco per proiettarsi su una dimensione politica di analisi del fenomeno
Questo si fa questo non si fa questo eticamente discutibile questo non è riccamente discutibile e questo è opportuno questo non è opportuno solo giudizi natura politica preciso mandato giudiziario e quando i ragazzi Addio pizzo si sono addentrati in questa in questa analisi molto feroce
Della società siciliana bene l'unanimismo si è rotto grazie a Dio di concessione
è cominciato
Un'analisi seria una riflessione qualcuno ha preso le distanze qualcun altro ancora imbarazzato qualcun altro ha smesso di scrivere e di scriverne dei ragazzi di Addio pizzo per questa e la città
Ed è in questa città però grazie a Dio ci sono
Dei testimoni
Franco Danieli è uno di questi immodestamente io mi novero questa in questa schiera insomma di persone che
In qualche modo l'orrore l'esercizio di memoria continuano
A raccontarlo a revocare
E lo fanno
Attraverso le parole e attraverso la la fotografia che ha il grande vantaggio di rimanere
A disposizione di chi la guarda e di prospettare varie possibilità e varie
Ma i percorsi narrativi
Uno in una fotografia ci vede una cosa un altro ce ne avete un'altra ancora celeri un dettaglio un particolare di un cadavere dentro una macchina tipo colpire il cadavere dentro la macchina l'occhio della vittima
Il foro d'entrata
Se sei un perito balistico
Il vestiario
Chi può colpire anche lo sguardo di un curioso come nelle cronache di alcuni
Cronisti frettolosi del passato venivano liquidati quelli che inevitabilmente erano curiosi esattamente come il giornalista che stava scrivendo una curiosità
E quello che ci che ci anima e la fotografia offre dei percorsi narrazione
Individualizzati in qualche modo e poi condivisi se questo diventa patrimonio collettivo ora io mi auguro che questo
Che questo libro rappresenti in qualche modo u una pietra di questo percorso collettivo di memoria e mi piace chiudere questo sermoni Ciro Bremen anche perché poi io devo andarmene a lavorare quindi
Sarò molto maleducato ma
Completerò qui il mio intervento
Ricordando i
Poche cose che ho
Che ho copiato
Da una
Da una lirica di Umberto Santino Umberto Santino molti di voi lo conoscono e molto conosciuto più fuori Palermo che che a Palermo è comunque credo
Il massimo studioso di cose di mafia in Sicilia ma è anche un eccellente scrittore di cose
Direi che di cose alte e l'ho scritto una una lunga poi sia
Non sarà d'accordo con l'espressione ma insomma una lunga poi sia di cui io che si chiama ricordati di ricordare
E
E tra le cose che lui dice
Ricorda lì uno per uno perché il silenzio non copra per sempre
L'odore dei morti e dove non è arrivata la giustizia arrivi arrivi quanto meno la memoria e questo è esattamente credo la cifra di questo libro del quale ringrazio gli autori
Direi a questo punto di far parlare il curatore dell'opera capire perché i venuto in mente di
Lavorare così tanto dietro questo libro le fatiche le difficoltà incontrate e ciò che lo ha
Ispirato
Facciamo
Innanzitutto buonasera a tutti quanti e grazie per essere venuti anch'io ringrazio e arrivo Franco naturalmente per essere qui
Sì perché questo libro allora l'idea di questo libro nasce ben sei anni fa Van der in Inghilterra studio fotografia lì e ogni tanto mi mi aggiravo presso la libreria anglosassoni
Notavo che la mafia era un qualcosa che le persone volevano conoscere volevano
Volevano cercano di capire ci sono parecchi libri sulla mafia ma non c'era non almeno io non ho visto nessun libero
Che cattura fosse l'essenza vera della mafia cioè l'atrocità che commette la mafia
Alcuni libri di mafia si fermavano i delitti in America degli anni Trenta degli anni Quaranta molti libri di letteratura canalizzare il fenomeno mafioso ma non c'era secondo il mio punto di vista personale appunto un libro di foto
Che potesse descrivere ce e poter se potesse far vedere cos'è realmente un morto ammazzato per colpa della mafia come diceva appunto Enrico
Secondo me vedere un cadavere con un foro di proiettile in testa ha un impatto ben diverso da magari leggere è morto Tizio è morto CRA e Caio con un colpo di pistola alla testa
Io però ora non voglio certo sminuire il lavoro fatto dai giornalisti da da persone anche che hanno pagato con con con la vita il loro impegno per combattere questa piaga sociale già sono stati parecchi
Però appunto dal mio punto di vista molto personale c'è la fotografia un impatto diverso e forse più potente rispetta la parola scritta
è il punto in questo caso osservare guardare
Vedere fa capire realmente cosa ha fatto salvo che in questo libro ma che in questi venticinque ventisei anni come diceva Lulli Codice Errico prego nella mafia attraverso l'ultima fiction
A edulcorato ad affatto diventare quasi un eroe diciamo Toto Rina si è persa la
Si è persa secondo me la misura di ciò che è veramente è stato Estero che non sia più la mafia punto dopo questo risveglio che spero ci sia stato dopo il novantadue
Qualcuno potrebbe dire che questo in questo volume abbiamo
Praticamente stiamo spettacoli Zandonà la morte e ci stiamo giocando con la morte stiamo facendo vedere gratuitamente delle immagini di morte
Io vorrei ribattere ribadire un concetto che ha scritto appunto De Francisci nella nell'introduzione e dovere di ognuno di noi il ricordo e lì a ricordare la memoria
Non possiamo tirarci indietro e non possiamo dimenticare
E questo diciamo che è stata la spinta per
Farmi andare avanti nonostante le fatti che i vari impegni sudore
Il tempo e tutto quanto
è però sono contento di quello per i all'inizio ero contento del del progetto Calvi in testa una volta stampato esso sono ancora più contento di vedere
Un prodotto che alla gente arrivi appunto come un pugno nello stomaco che era l'intento mio
Punto rinfrescare la memoria le persone che guardano queste foto non farle cadere
E non fare cateratte alcuni personaggi nell'oblio perché non ci sono appunto morti di serie A un morti di serie B ci sono solamente morti vittime ognuno di loro ha una una sua dignità
Un altro
I brutti ricordi uguale
E purtroppo è un album di brutti ricordi che di solito si tende a mettere nel cassetto a chiudere a chiave
A non tirare fuori mentre questo al contrario deve essere dovrebbe essere secondo me uno di quei libri che bisogna sfogliare bisognerebbe spogliare spesso
Soprattutto per non per capire per non far succedere più quello che è successo in questi
In questi ventisei anni per quanto riguarda il libro ma quello che succede da più di un secolo qui in Sicilia
Attuazione della norma
Costantino data una risposta ci teniamo insomma anche accompagnata va beh anche accompagnata dalla
Una sequenza di arresti
Sono un po'si è la speranza si è la speranza che che che voglio dare appunto a chi legge questo libro che non sono solamente morti non è
è un libro che vuole proporre c'è vuole vuole far dire che tutti ne possiamo fare qualcosa possiamo combattere questa piaga e gli arresti possa essere un inizio
Quindi questa lotta fatti chiuderemo con una sequenza del genere
Ricorderete che volevamo passivo alla tenuta
Processo
E la
Eccetera costanti
A livello regionale brevemente questo libro dedico a mio nipote Manfredi se è scritto che a Manfredi nella speranza che possa vivere un mondo che non abbia bisogno di eroi
Manfredi appunto è il mio nipote mentre viva Milano mi sta crescendo qua a Palermo ancora un bambino però ritengo che sia veramente importante e fondamentale
Che ai bambini vada insegnata vado insegnato che la rassegnazione va combattuta punto perché poi gli eroi vengono fuori quando la rassegnazione vince non va bene in questo modo
C'è anche una menzogna a proposito delle
Delle delle menzogne che che circolano
Nell'uso delle delle parole del linguaggio mafioso uomo d'onore
E positivo e ha un'accezione totalmente diversa nel linguaggio degli uomini d'onore anche
Anche l'antimafia alle sue menzogne questa retorica dell'eroismo una retorica farabutto perché
All'unitaria da noi
L'uomo che è morto e ci
Come dire tranquillizza
Sì ma
Morto
Perché lui era un errore
Falcone non era come me come lui
Era un'altra cosa era un errore
E così ci disimpegno dal quotidiano essere eroiche poi consiste nel dire
Molti no e qualche ragionevole sì ecco la retorica dell'eroismo di cui abbonda questa terra ci deresponsabilizza ogni giorno di più per cui
Questa parafrasi bene brechtiana assolutamente calzante in un libro che si propone di arrivare dritto allo stomaco della gente grazie
Quando abbiamo cominciato a selezionare le le fotografie diceva giustamente Enrico Niffoi Togni immagina più chiavi di lettura
Io vorrei invitarvi adesso a rientrare un po'nel nel percorso fotografico ritornare un po'sulle immagini
E a
Focalizzare la vostra attenzione non soltanto su
Quello che
Inevitabilmente sembra il protagonista dell'immagino sia magari la vittima ma ciò che sta intorno perché
è strano c'è una cullato forse a volte anche un po'inquietante incerte foto dove sembra il cadavere il morto quasi la componente di una quotidianità strana maledetta
Che vorrei però che commentasse ma insieme anche a Franco guardando alcuni dettagli
Volevo solamente dire che sia più un fatto questa questa presentazione di queste foto all'inizio appunto
Cancellando completamente quello che poi diventa il punto focale del dell'immagine l'oggetto principale tra virgolette dell'immagine
Sembrano appunto scene di quotidiane tranquille però più avanti vi faremo vedere
Che che le cose cambiano
Do la parola Franco La Nino traccia accetto volentieri e prendo volentieri la parola però come dire
Mi hanno fatto una specie di sgambetti io non sapevo che dovevo correttive commentare le faccio fino all'anno ho capito scherzavo e cerco di un popoli irrompere l'atmosfera come dire cupa che chiaramente l'argomento richiede
In questo caso appunto come diceva il secondo Costantino
Fidel delle immagini c'è molto il contorno tra l'altro quello che c'è appunto il contesto oltre appunto a soggetto principale che in questo caso il cadavere che conta molto nella costruzione fotografica perché checché se ne dica come dire il fotografo deve
Deve si documentare quello che è la scena in questo caso la alla cronaca
Ma come il mestiere e questo fa la differenza deve sicuramente cogliere degli aspetti come dire che vanno a completare l'immagine e quindi il contorno cosiddetto
Il contorno potrebbero essere appunto gli operatori del settore in questo caso la polizia scientifica in questo caso i carabinieri abbiamo visto prima quella persona al telefono che non faceva altro a quei tempi non c'erano i cellulari
Per quanto guarda nella foto non faceva altro che magari chiamare in centrale per
Raccontare agli investigatori quello quello che vedeva ecco questo è una cosa che per un fotografo per chi come me deve documentare
è una una cosa ghiotta non tralascia sfuggire anche perché poi
Fa la differenza come come volevo dire
Come ho detto prima
Quello che volevo sottolineare su quei cogliere la
E nella pubblicazione di questo libro e proprio proprio questo e dare merito al l'ideatore all'autore anche a chi ha contribuito
In maniera fotografica come me a questo libro di come dire far ricordare far vedere quello che in realtà il vero volto della mafia
Perché appunto come come in genere si scrive si la mafia una brutta cosa la mafia come dire feroce la mafia la mafia
L'appunto non non ci soffoca entra nelle banche eccetera eccetera però la mafia principalmente uccide ammazza ammazzava e continua ad ammazzare
E questo libro appunto fare esattamente vedere quello che è il risultato della mafia cioè l'orrore l'orrore in tutta la sua
Realtà in tutta la sua crudezza
Cosa dire di questo orrore è brutto a vedersi vero è il brutto a vedersi però io sono contento che finalmente qualcuno bevuto il coraggio di far vedere queste cose
Anche perché adesso un po'la tendenza tendenza abbastanza recente
A a coprire colleghi solo quello che è il prodotto del
Della ferocia mafiosa e allora tu adesso vedi che Peppe sempre più difficile riuscire a fare queste immagini così Cooder crudeli se volete e scioccanti
Tendendo appunto a coprire con un lenzuolo quello che il il risultato di questa
Di questa ferocia mafiosa e questa secondo me non è una buona cosa anche perché
Come dire tende un po'a a a coprire quello che in realtà è il punto di vista appunto
Cioè l'acqua è la terra e alla realtà proprio King visiva di quello che che che che produce appunto un un colpo di pistola un colpo di fucile e allora come dire questo potrebbe anche essere un campanello d'allarme perché
Se tutti ci copiano io chi facciamo come gli struzzi va beh non c'è non c'è
Non c'è niente che appunto ci possa destare da questo orrore orrore mafioso
Per quanto riguarda
Io credo che magari a qualcuno di voi faccia piacere capire cosa cosa fa in realtà
Un un fotografo becchino come ha definito il mio collega
Io collega Bellavia e anche come dire per mia per mia per mio carattere sono molto gioviale molto scherzoso e purtroppo su queste cose certe volte ci scherziamo ci scherzavamo ci continuano a scherzare
Per non cadere appunto nella depressione perché di questo si tratta
Perché molte volte appunto la domanda frequente che tutti ci fanno diciamo a voi come fate ad andare Elia non impressionare ovvi ad avere il coraggio ad avere la mano ferma a fotografare appunto queste queste cose terribili
A questo comunque ci si fa pure l'abitudine
E comunque diventa poi una cosa una cosa di mestiere perché appunto
Devi devi anche anche saperlo fare è chiaramente se lo sa fare lo sa fare bene poi
Dalle foto ai giornali diventa un mestiere come diventato per me io infatti ho cominciato nel mille novecentosettantanove come ragazzo di bottega faceva appunto il fotografo presso altre agenzie lì cominciai appunto mio malgrado ad occuparmi di mafia infatti
Nei primi morti che io ricordo aveva fotografato sono tutti i parenti di Buscetta in due parole
Perché è del mille novecentottanta avuto la parentesi del militare militare poi ho continuato nell'ottantuno e nell'ottantuno era appunto piena guerra di mafia di parenti del di Buscetta morivano
Come le mosche
Lì chiaramente appunto
Si si rileva si viveva in un clima
Il quasi quasi sul come dire
So sovrannaturale nel senso che ogni giorno tu sapevi che l'indomani c'era sicuramente il morto ammazzato da andare a fotografare tant'è che l'Agenzia ci si preparava si facevano anche i turni per andare a fare
Appunto i morti ammazzati anche perché poi ognuno di noi ha la sua vita la vita continua quindi c'erano le domeniche c'era
C'erano i festivi e a livello la si copriva un poco un poco con i turni chiarezza la mafia è la più attrezzata mi ricordo le ricordo comunque qualche aneddoto che non guasta mai in un giorno
In una mattina praticamente nell'arco di due ore
Ne abbiamo fatti tre tre morti ammazzati cioè mentre noi eravamo con gli investigatori a fotografare una scena di un delitto arrivava via radio la notizia e tutela congedi perché metà degli investigatori di poliziotti scappavano via
Tutti di corsa allora noi appresso a loro ad andare a fare questi morti e Pupo fu proprio un giorno anni novanta non ricordo esattamente che appunto in una mattina
Nelle parti della zona di Brancaccio abbiamo fatto tre Prêtre del tre omicidi praticamente abbiamo documentato tre omicidi di mafia
Nell'arco di di di di di di poche ore insomma erano due o tre ore questa maniera
E poi e poi niente poi c'è la la la la quindi la la bravura appunto a far a fare la fotografia tra l'altro tra l'altro la bravura relativa perché nel morto ammazzato quello che più conta è portarsi a casa tra virgolette
La fotografia porta staccato la fotografia non è una cosa facile anche perché voi dovete mettervi dal punto di vista di chi arriva come noi a disturbare chiaramente nel vero senso alla parola un lavoro che investigatori chiaramente ritengono più importante e quindi prendere
Le impronte digitali se insegnare appunto col gessetto la sagoma del morto per può ricostruire prendere le impronte di di quello che si poteva prendere
Dei proiettili per risalire
Mafioso Gasparato cosa quanto mai difficile infatti odi e pochissimi se non poi avendolo dichiarato e pentendo si
E sono stati i killer antistanti
Qui Arrigo forse mi aiuterà quasi nessun killer mai è stato preso sulla scena del delitto o perché ha avuto una prova come adesso fanno i
Prendeva rilasciavano andare quando il criterio generale adesso nell'edizione appunto c'è il rischio che arriva lì sul posto ti becca subito il killer in questo caso non era così e non è così anche perché ci sono ben poche come dire
Prove lasciate asili sul campo anzi praticamente nulla allora quindi come dicevo tu arrivi in un posto per fare le fotocopie quindi va a disturbare e allora
Immaginate voi colle macchinette attuali quelle digitali di arrivare un posto già una difficoltà tecnica e perché chiaramente
I morti ammazzati mica li ammazzano tutti di giorno alcuni li ammazzano di notte quindi di notte se non hai flash non vi è una bella fotografia
E allora li devi attrezzati quindi dicevo mettetevi nei nostri panni voi con la vostra macchinetta fotografica a fotografare il compleanno dal vostro nipotino
Con il papà che rimetterà mano davanti l'obiettivo di gruppi vivibili spinge vi insulta vi vita anche Legnate politica è capitato pure questo
E allora però a quei incassato tu devi fare la foto di fare la foto uguale che allora degli attrezzati e degli aperti deve armarsi appunto di di molta pazienza e molta bravura
Una tecnica per esempio molto usata di notte
Scusate quando andavamo a fare appunto e andiamo a fare tutt'ora
Nelle fotografie morte non sa di note a quello di non usare il flash per non fare capire a chi deve capirlo il il fatto che ottuso e facendo la fotografia chiaramente in questo caso per il giornale
Ai tempi esisteva appunto il colpo di tosse il colpo di tosse era proprio
Una premessa comunque
è una cosa strana nessuno di voi se non ho assistito materialmente al dopo omicidio nell'immediatezza appunto temporale del dopo undici Rio avrà avuto ha avuto modo di modo di di notare quando i suoi morti ammazzati c'è un silenzio tombale
è una cosa terribile infatti è una cosa che esula dei cinque sensi ed è proprio quasi un senso in più c'è proprio si sente l'Angelo della Morte sulla scena
Silenzio terribile allora chiaramente il criterio solo click dalla macchina fotografica ti fa girare al centro decine di investigatori che sono subito pronti a a cacciati via rimanda arti dietro le transenne come dicono loro che possono quella fettuccina rosse
Allora
Sì
Perché poi strano sentire
Normale lo so non volevo farlo capire ma l'avete capito tutti per me è un lavoro normale tra così come
O per lo stesso impatto che sia
Non c'è
Prima linea un confine
Tra un dovere di cronaca atteggiamento aggressivo nei confronti
Questa immagine da da portar via
Grazie codici per la per la povera vittima o aggressivo perché su di voi vuole impedire io
Della spettacolarizzazione dell'anno produce per un confronto cioè noi abbiamo Costantino
Passa decimato valorizzato il vostro profondo che non ha fatto
Questo è importante questo è il vostro lavoro sui da parte vostra non c'è stata la
Il tranello della spettacolarizzazione
Ahimè sì devo dire che si è capita anche questo è capitato anche questo
Però poi di come dire avviene tutto un po'ridimensionato dal fatto che alla fine degli devi come dire dare un diritto di cronaca allora in questo caso al Rettore dato da parte nostra all'anno al fruitore del mezzo televisivo da parte appunto dei video operatori che
Anche loro fanno un mestiere molto molto simile
E allora lì non ci pensi più di tanto insomma c'è invece il fatto di rendere più tra virgolette scusate la parola ma non me ne vengono altre più bella la fotografia
Abbiamo per esempio l'esempio lampante se voi guardate questa
Come vi è una foto terribile perché veramente da da brivido però ha un suo fascino
Come dire praticamente Cicu ecco quelli sono quelli che vedete non sono buchi fatti dal da una pietra sono colpi di lupara che hanno la diga mentre ucciso questo popolo di finanziatore potrà altro proprio questo poverino era uno che non c'entrava nulla non è un mafioso era solamente Ungaro zone anzi un
E come si chiamano quelli che aiutano i contadini un un operaio un manovale un bracciante
Che aiutava il suo che rientrava appunto dalla campagna con suo
Principale che ahimè era mafioso e che doveva essere eliminato in questa in quel momento
E lui le ha fatto le spese però in questo caso appunto il fotografo come dire vede questo orrore nel rimane affascinato e cerca di rimetterlo in questo caso nero su bianco quindi fotografa la scena che di per sé appunto ripeto è terribile però
Ha una sua bellezza tant'è vero che quel di questo di questa bellezza tra virgolette se ne accorgono anche gli editori questa fotografia in particolare è stata anche la copertina di un settimanale
Di qualche anno fa non ricordo adesso neppure più quale copertina però
Così così è stato
E quindi proprio per chiudere appunto il discorso di prima appunto fate conto che voi dovete fare questa fotografia ecco che avete tutti contro praticamente tutti che appunto
Di di cercano di di non farmela fare questa fotografia quindi il colpo di tosse quello famoso era per coprire il click della macchina fotografica che senza flash con una pellicola sensibile quindi adatta all'uso doveva appunto rubare
In questo caso la fotografia adesso un po'più facile perché vi sono alcune macchine digitali che non hanno più il plico non fanno proprio più rumore
Allora poi puoi farlo in mente
Quella che presenta adesso vediamo è
L'auto del Di Carlo Palermo questo il magistrato appunto che anche ha subito questa attentato terribile a Trapani e in cui persero la vita tra l'altro due gemelli con la loro mamma che non c'entravano assolutamente nulla e che in quel momento si trovano per caso
A passare a passare di lì appunto anche qui
Come dire si respirava un'aria irreale proprio il solito silenzio punto del Vangelo della morte come lo chiamo io e dove appunto arrivammo nell'immediatezza una mezzoretta dopo a
Documentare il nostro lavoro
Voglio dire europee
è anche protagonista la foto di speranza
Va dalle arresto che
No favole procedo in chiusura
Per livellare atrocità
Questi delitti spesso anche condiviso
Scusate l'altro
Troppo comodo
Per
No no presentiamo l'adesso
Ecco
Per il nostro
Io sono orgoglioso
Il venti invece della della fotografia palermitana leggera questo grande fotografo americano Arthur quelli che si chiamava appunto che praticamente ha fatto della sua
Bandiera la la fotografia la fotocopia di cronaca cronaca nera lui viveva di notte più che altro con la macchina o lo scanner ricollegato
Alla la radio e la polizia e Michele Michele proprio
Michele proprio uno di questi tant'è che appunto nella nell'era di internet e quando noi oramai le notizie ce le portano su un piatto d'argento telefonando G col cellulare o mandandoci l'sms lunedì nel nel nostro ufficio perché ce l'abbiamo
In comune accende ancora lo scanner della polizia due parole proprio
Questo è un dato Riva presente questo è Michele vasta barbiere al carcere l'Ucciardone
Fu ammazzato in quanto non mi ricordo per quale motivo
Poi
Perché non possono alcune notizie
Se ci sono
Rinchiusa farà tra valutazione
Qual è l'agricoltura gelosia la squadra mobile
Bisogna
Ma arrivano sempre prima nascondersi nel bagno e la squadra mobile Grasso in un'altra la stanza riuscire all'anno e mezzo di sera come Lo Piccolo ad esempio
Sono
Fitto
Con la vita e
Anche voi fotografia
Diciamo mi hanno rubato soltanto sei motori
Comunque andiamo sempre avanti allora non ci fermiamo qua
Tracce dobbiamo ringraziare la mafia c'era lavoro scherza far mila
E con gli arresti poi si è infatti infatti proprio questo vuole dire
Con questo volevo parlare
Senso
Volevamo mentre adesso in realtà
Diciamo sulle scene ebrei dei crediti
Si rischia molto soprattutto
Quando c'è tensione nel confronto con gli investigatori diciamo a se volete anche un gioco delle parti però si rischia per
Vecchio perché tu devi essere allontanato e tu hai voglia di fotografare o di documentario di avvicinarti
Per capire meglio soprattutto sulle scene dei crimini di mafia si impara
Si impara sulla propria pelle
A non fare troppe domande e hanno un interferire con dolore dei rari parenti cioè Illy la caratura criminale di uno di di di di un morto ammazzato
La valuti immediatamente sulla quantità e compostezza del del dolore messo in piazza da Ida i familiari quindi impari a muoverti con una certa
A gara sia io personalmente non ho mai usato mai usato il taccuino
Ho memorizzato quei pochi dati ho imparato a non usare il taccuino mi consentiva di mischia mi tra la folla e ascoltare meglio e si rischia moltissimo invece quando fai gli arresti
E si rischia non un particolare loro perché il Parenti degli arrestati che sono lì a salutare
Non se la prendono con gli investigatori che in quel momento custodiscono il loro congiunto immaginando chissà quali ritorsioni quindi l'anello debole della catena alla fine sono i fotoreporter
Devo dire che i fotoreporter rischiano sul campo spessissimo di prendere di prendere botte
Io e l'animo abbiamo rischiato di prendere boccia io ho rischiato ed andrebbe Hotel La Nino ma salvato in particolare
E qui dietro
Alla alla calza
Quando andammo a seguire a documentare l'omelia del carmelitano padre feriti perché era tornato libero
E padre arricchita graziosamente della qualcosa non finiremo mai di ringraziarlo ci audito
Hai gli astanti Federico I fedeli
Piuttosto nero Borutti
Della che eravamo appunto i giornalisti che avevamo diffamato l'istituzione e la calza la Chiesa Luino medesimo che avevamo
Lo avevamo sostanzialmente sospinto in galera fumo accerchia cioè fui accerchiato e l'Annino mi venne a salvare forte anche di un eloquio panoramica piuttosto spinto che in quel caso ci salvo
Quanto meno dalle botte non so a vita la vita è troppo ma le botte le avremmo preso e sicuro
Sì volevamo ci riusciamo adesso a chiudere con la nota di di speranze e poi questo quello che che muove ancora
La lotta alla mafia ed è una clip perché documenta gli arresti
Questa in particolare è imputabile al signore a all'UE è sua sposato
Al signore baffuto qui accanto a me però voglio far vedere questa sequenza
Sperando che aumenti questa di sequenza e non quell'altro
Queste sono immagini sicuramente più piacevoli da da registrare che non so se avete delle domande
No non ce ne sono
è l'ultimo in particolare l'ultimo
No per fortuna come dire questa pagina ancora una pagina aperte speriamo una pagina da scrivere ancora gli ultimi confusi
Per farlo
Passiamo
In Africa
Casalinga poliziotto dalla squadra mobile per riuscire a fare una fotografia bellissima dell'arrivo di Lo Piccolo dentro la squadra mobile cosa che era stata negata tutti perché ci hanno come dire come norma mente Susa fare è anche giusto perché in questi casi ci sono centinaia di fotografi
E video operatori messi dietro le transenne lui è stato l'unico a riuscire a rimboccarsi dentro la squadra mobile
Ed è riuscita di riuscire a fare la foto chiave che poi quel punto che va a fare la copertina in questo caso dell'Espresso non so se avuto muovete avuto modo di vederlo magari è una sua foto ed è il frutto di undici ore di appostamento anche perché dopo avere fatto quella foto che è stato l'arrivo del mafioso quindi di mattina intorno le dieci e mezza undici Barani dalle nove e mezzo da quando ISPA se la notizia non è più potuto uscire per non dare come dire
Adito agli altri suoi colleghi di
Via appunto di apriti cielo e allora è rimasto lì nascosto fino a tarda sera quando poi i cancelli c'erano tutti tutti eravamo andati via torno lui con
Con questo pesce nella rete
Grazie
Allora io in chiusura ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo libro Costantina in testa ma anche i traduttori con la collaborazione
Amichevole di serena quante la revisione vittoriale di Manuela vincitore ringrazio tutti
L'augurio quello
Per loro per lo che continua a parlarne per color per coloro che continuano a ad evocare la nostra memoria di darci ancora questi strumenti di sollecitare ancora la nostra attenzione
Perché ci vuole un po'di coraggio quel coraggio che non rende la nostra vita migliore ma la rende sicuramente possibile grazie e auguri da parte della Z novanta