Intervista a Matteo Mecacci sui lavori del Consiglio generale del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito

Matteo Mecacci diceva il Presidente del Senato del Partito Radicale transnazionale tra spartito non violento con lui vorremmo fare il Bilancio di questi due giorni ma soprattutto della prima mezza giornata del Consiglio generale del partito
Si guarda credo che sia i due giorni appunto che questa prima giornata dei lavori siano stati molto interessanti per sia per il gruppo
Al vecchio al Parlamento europeo l'Alleanza dei liberali e democratici che per il partito
Ricadrà fa se non è stata una sosta degli orari di lavoro in cui si sono alternate molti interventi che hanno toccato anche e temi diversi particolari sono stati molti interventi sulla acquisizione della
Situazione dei diritti umani in Cina con appunto a partire dalla dalla proposta che è stata
Ribadita in due interventi già da Marco Pannella del lancio del primo sta se gran mondiale per la pace in occasione appunto dell'inizio dell'anno limpido il primo gennaio del
Del due mila otto ma anche molti temi che si sono concentrati sulla
Sulla situazione mediorientale dovevamo sentito anche posizioni diverso ed ha avuto anche
Degli speaker israeliani palestinesi anche di appartenente diverse organizzazioni credo abbiano dato prospettive diverse tutte unite dalla scelta sicuramente non violenta come mezzo di azione ma
Diciamo anche individuando diverse priorità ora vedremo come procedano i lavori del del Consiglio generale presto per
Per trarre conclusioni però credo che l'aver scelto di focalizzare
I lavori di queste giornate sul primo stasera mondiale ci abbia fornito degli strumenti di conoscenza in più di dibattito interno ed esterno a noi e in particolare anche voglio sottolineare gli interventi ci sono stati
Nella serata
Ieri in particolare di agli Ankara Kinski di Verro dalla un americano
è un canadese che collaborano con questo centro internazionale per il conflitto nonviolento che hanno annunciato pubblicamente di mettere a disposizione di tutti i membri del partito del Consiglio generale delle organizzazioni che lo vorranno strumenti concreti
Di training e di informazione sulla conflitto nonviolento sul modo di resistere appunto alle violazioni dei diritti umani non rispondendo con la violenza ma appunto scegliendo
La via della non violenza e quindi mi sembra che l'agenda sia stata molto ricca con un punto un programma non fisso ma che ha visto alternarsi pari siamo finestre dibattito anche interno
E che credo ci possa mettere in condizione domattina considerando i lavori del Consiglio generale di individuare
Alcune priorità sicuramente non potremo
Affrontare i tanti temi
Nello stile lo specifico sono stati discussi dalla situazione appunto magari in pietra modo questioni relative alla
Alla separazione tra Stato e Chiesa che comunque hanno fatto parte di questo dibattito ma credo che poi lo sforzo che dobbiamo fare di
Trovare una sintesi da queste giornate e provare a davvero lanciare questo prima Satyagraha mondiale a partire dal due mila otto che credo possa fornire a tutti alla classe politica
Italiana a quella del Parlamento europeo ma alla comunità internazionale una via politica alternativa rispetto al normale appunto è un po'stanti i processi di pace che dalla situazione di Cipro nord un'alta di cui abbiamo discusso alla situazione
Il Medioriente non trovano una soluzione credo che
L'idea appunto di strutturalmente proporre
Un coinvolgimento
Serio dell'europea in questi in questi conflitti in quei sì situazioni di farlo attraverso la non violenza e l'azione dirette da parte di tutti questi protagonisti di
Di lotte di liberazione sia qualcosa di unico sicuramente parlava italiano ma anche nel panorama
Europeo che ENI mi pare che insomma si possa fare sicuramente una un bilancio molto positivo da questi
Primi giorni di lavoro Stati come come immagini che si possa incardinare a partire dal da due dal prossimo primo gennaio questo questo salterà mondiale
Per sicuramente dovremo individuare diciamo dei punti
Prioritari sui quali concentrare le nostre iniziative il modello credo possa essere quello che anche un po'originale alla nascita del Partito Radicale
Transnazionale nel nel mille novecentottantanove quando ci fu l'idea ad esempio che fu un po'
Expo
Costa della presentazione ogni lo stesso giorno di risoluzioni parlamentari in varie parti del mondo credo che con i protagonisti di queste
Lotte non violente di questi movimenti di liberazione che sono stati qui con noi e forse potremmo immaginare
Degli obiettivi sui quali a partire dalle proprie campagne specifici possono essere diverse realtà si individuino degli obiettivi comuni dando priorità
A quella battaglia nel giorno e magari nei mesi successivi all'altra in cui tutti questi si possono unire rafforzando sic null'altro e dandosi una prospettiva sia di lettura di analisi politica più ampia di quella che questi
I dissidenti possono avere rispetto poi alla la situazione in cui si trovano e che spesso magari
Mi fa vedere il contesto internazionale e appunto però avere anche un sostegno concreto come appunto
L'aiuto di questo centro internazionale per il conflitto nonviolento l'aiuto del Partito Radicale l'accesso alle azioni tra le istituzioni internazionali
Per portare queste voci isolati specifiche sotto lo stesso un bello quello del Partito Radicale
All'interno appunto del dibattito della politica estera a livello internazionale
C'è una battaglia pro da chiudere da qui a primo gennaio due mila otto con la sulla moratoria sull'esecuzioni capitali
Il voto l'assemblea generale contro ne è parlato direi al tuo intervento sinteticamente
Voi ricordarci quella posta in gioco quali sono anche i rischi sibila posta in gioco molto alta è stata definita la data
Del voto della plenaria che sarà il diciotto dicembre esiste un movimento
Non ufficiale ma insomma ufficiale per chi a si occupazione di questioni internazionali demolire dei Paesi che hanno
Perso lo scorso quindici novembre fronte che si è autodefinito quello degli amici della
Della pena di morte guidato da vincitore da Singapore che si stanno organizzando per cercare di ripeto anche nella plenaria quello che hanno fatto in terza commissione c'è la presentazione di una serie di emendamenti che possono in qualche modo creare on un incidente procedurale o un qualche cambio dica
Circa di contenuto che benché marginale
Perché non si trattava di emendamenti che andavano a incidere sul dispositivo della risoluzione quindi non cambiavano
Prima mentre la natura
Della stesa possano essere usati tra livello propagandistico come una sconfitta
Nei confronti del fronte appunto della
Della dei promotori della risoluzione sulla moratoria ora
Il rischio è che siccome su alcuni di questi emendamenti il voto è stato molto vicina inserivate anche altri no otto nove voti di differenza i rischi che ci sia una sottovalutazione da parte
Dell'Unione europea in particolare ma anche in qualche modo il Governo italiano dell'importanza di arrivare attrezzati con una campagna diplomatica atto ad ampio raggio che non si limiti solo a una decina di Paesi che sono in decisi o che magari si sono astenuti e l'altra volta che vogliamo far fare la cambiare di voto ma che punti a consolidare anche il fronte dei Paesi che sono sono stati a favore che hanno votato questi
Contro questi emendamenti perché le sorprese appunto in un dibattito che come gli ascoltatori
Di Radio Radicale hanno seguito
è stato un dibattito veramente insomma di tipo parlamentare in cui a livello procedurale può davvero accadere di tutto se ci si arriva
Senza la tensione giusta senza la mobilitazione il lavoro fatto nelle varie capitali in tutto il mondo al più alto livello si rischia appunto di
Di trovarsi di fronte a
A delle brutte sorprese quindi da qui ad allora questa sicuramente resta la
La priorità su cui lavoreremo
Grazie a Matteo Mecacci