Fede e libertà. Dialoghi sullo spirito del tempo

Allora
No
Non è occorrono
Né
Grasso
Va bene
A
Pagine
Ma no non
Rossi a terzi oggi
Io
Però
Cosa
Assolutamente
Scusa secondo solo
Che voglio
Recuperare
Aspettiamo ancora un minuto
Il Presidente è finito
A
A
Confalonieri ma
Confermo
Provvedimento
Valida
Ma
Massimo
Forse possiamo cominciare
Ringrazio tutti di essere qui siamo
Per
Noi siamo qui per presentare discutere di questo libro
Edito dalla Fondazione liberarsi del debba liberali edizioni
In cui fede libertà dialoghi sullo spirito del tempo in cui Ferdinando Adornato che forse più nella sua veste di presidente della Fondazione Liberal che in quella di Deputato di Forza Italia ma comunque
E monsignor visto che Rino Fisichella
Dialogano
Dialogano sul tutti in effetti sullo spirito del tempo su tutti i temi che
Ruotano intorno alle questioni di fede libertà ma toccano in realtà
I problemi che emergono con il nuovo paesaggio i nuovi paesaggi culturali della post-modernità
Dalla dai problemi che nascono
Dalla dal molti
Dalla multietnicità dal rimescolamento di etnie culture e fedi religioni
Fino a quelli della della rivoluzione antropologica che ci sta invadendo e è comunque temi spirituali temi politici in maniera veramente
Molto ampia
A parlare di questo libro ci sono monsignor Ravasi il Presidente del Senato che si si
Marini Franco Marini
Il Presidente Casini e
Poi naturalmente gli autori
Nando Adornato e monsignor Fisichella
Il questa di prassi niente si pone sulla linea di quei dialoghi
C'è io volevo ringraziarlo della sua presenza perché dicevo questo libro appunto a una autorevole prefazione di monsignor Carmine loro e di questo eccellenza Camillo sua Eminenza io ancora sbatte siccome vengo
Non dal mondo cattolico ancora delle difficoltà altra eccellenza eminenza eccetera quindi scusate mi
A un autorevole prefazione dicevo di sua eminenza Camillo Ruini è una significativa postazione di Savino Pezzotta
Praticamente qui c'è l'intero famiglie hai
E dicevo si mezzi pone nella linea di quei dialoghi tra laici e cattolici che sono significativamente cambiati negli ultimi anni prima il dialogo fra laici e cattolici esisteva certamente ma esisteva da su una posizione di
Che dava per scontata diciamo di dava per scontato il processo di secolarizzazione
E partiva da un'idea della della della Chiesa in perenne affanno in perenne inseguimento della modernità
Quindi si poneva spessissimo tra posizioni molto lontane come in come anche nella prefazione
Indica il cardinale Ruini e anzi forse a volte quanto più le posizioni erano tutta erano lontane tanto più sembrava significativo il il dialogo invece adesso
In parte a partire
Dalla
Dal crollo delle due delle tentavo essa dalla
In Italia dal referendum sulla procreazione assistita
Ma appunto da un paesaggio totalmente rivoluzionato in realtà
Le cui in date di origine secondo me ne sono più lontane di quello che sembra
Per esempio per quanto riguarda il discorso sulla rivoluzione antropologica partono dalla nascita di mi sembravano cioè dalla possibilità di far di
Spostare la nascita il laboratorio sostanzialmente quindi creare tutto una nuova
La una nuova serie di opzioni per tra per la vita per la morte per le scelte delle delle persone
Che su
Su
Cose che un tempo non venivano messa in discussione quindi mettendo in discussione le evidenze originarie mentendo in discussione i fondamenti sostanzialmente dell'umano
Questa questa questi dialoghi oggi invece si svolgono spesso
Tra ma laici e cattolici usa la definizione laici e cattolici anche se Adornato nel libro la rifiuta
Però è quella che tutti capiamo ormai viene utilizzata normalmente quindi la utilizziamo anche non per comodità
Innovare i dialoghi dialoghi fra laici cattolici avvengono invece spesso su delle convergenze su delle forti convergenze si è parlato di Theo appannate od annate dei volti e così via
Ma questa convergenza e cambia completamente igiene di dialogo si parla di di un di un terreno comune che è esattamente appunto il terreno si dice dei valori io forse direi più delle fondamenta della nostra cultura e dell'umano cioè delle fondamenta della nostra cultura non soltanto occidentale
Ma proprio delle basi della cultura in senso antropologico cioè della del modo in cui
Gli astri umana mi
Si si riuniscono alla fine in comunità impari cioè prima di tutto in strutture di parentela poi in comunità e poi in società
Ecco queste fondamenta alla fine
Sono quelle che riescono a creare questo terreno di dialogo comune tra laici e cattolici
Tanto che io parlerei e oggi si è parlato si parlava un tempo di scisma cattolico
All'interno del mondo cattolico per evidenziare la lontananza che sembrava crescente fra
La dottrina gli insegnamenti della Chiesa e comportamenti concreti dei fedeli oggi io ho parlato più volte di scisma laico perché il mondo laico non è affatto compatto
E c'è una grande parte di mondo laico che comincia a vedere nella chiesa
Un riferimento non soltanto culturale non soltanto perché le radici del nostro mondo Brahms cultura sono sicuramente radici impregnate di cristianesimo ha radici che affondano nel cristianesimo basta pensare alla al senso proprio alla
Alla creazione nella nostra cultura dello spazio della coscienza come fondamento della libertà personale
Ma non soltanto appunto sul piano del culturale forse sul piano più ampio su un piano che
Da all'alla Chiesa un ruolo
Come dire di
Il ruolo che ha avuto nella nella nella nella nel mondo occidentale si di accompagnamento della modernità
Facendo attrito ecco questo attrito che ha fatto negli anni cioè questo accompagnamento non scontato alla nostra modernità questo attrito oggi è preziosa significativo perché ci dà la possibilità oggi di resistere
Alla
A questa rivoluzione che cambia dice poco i fondamenti dell'umano ecco questo ruolo
Più che storico più che culturale non saprei neanche come definirlo può darsi che all'interno
Presentando questi
Questi dialoghi riusciamo a ad arrivare all'al al punto fondamentale di che cosa unisce questi laici
E i cattolici i laici che appunto sono convergono su questo terreno ancora difficile da definire in maniera
In maniera veramente esaustiva
Darei quindi la parola a monsignor Ravasi per il primo intervento grazie
L'intervento
Farò io questa sera
Fatte da una considerazione
Espunta
Destro Gargano canali
Aveva
è il suo naturale piuttosto decisivo
Eppure
Supplisce al suo interno
Una serie interrogativi questioni
Saprà
Locandina turca
Dalla professoressa Roccella
Che sicuramente meriterebbero una espansione di considerazioni molto complessa molto articolata per cui credo che
Il compito mio e penso un po'anche degli altri relatori non è tanto quello di poter scavare nell'interno di questi cinque temi fondamentali ho capita ali
Che sono proposti quanto piuttosto di indicare un itinerario eventuale di lettura
E io vorrei a questo proposito allora anche prestare nell'interno nella semplificazione dei tempi che sono molto ridotti
Vorrei proporre due considerazioni soltanto la prima
Riguarda il genere di questo libro
Il quomodo come si diceva nell'antichità il modo con cui si affrontano questi temi
E in seconda battuta poi la considerazione sul qui sul contenuto sulla materia di questo testo dico che è importante anche la riflessione sul genere
Perché esso è proprio specificato già nel titolo stesso i dialoghi e si fa riferimento ai dialoghi
Vorrei partire con una considerazione personale che forse attraversa sicuramente attraversa molte persone che sono più della mia età anche se in realtà questa citazione che faccio riguarda un'esperienza che è continuata lungamente
Nel mille novecentoquarantasei
Nel precisamente il venticinque aprile cominciava alla radio una trasmissione che pensate durata fino al mille novecentonovanta
E questa trasmissione radiofonica
Io ricordo di averla ripetutamente ascoltata anche quando ormai l'impervio l'egemonia della televisione faceva sì che la radiofonia fosse soltanto marginale incerti momenti almeno adesso sta Rinascente
Ed era questo programma il convegno dei cinque
Alla base di questo programma c'erano stati Jemolo
Da una parte Calogero dall'altra e Silvio D'Amico
Tre esponenti di un di culture diverse
Che invitavano con persone di culture diverse
Che si stavano insieme pacatamente lungamente
Che intervenivano con un rigore temporale che non è quello televisivo quello televisivo ti dice
Beh può parlare tranquillamente almeno venti trenta secondi per dare la risposta là invece c'era la possibilità di parlare
Anche sette otto minuti
Etiche argomentare attorno a un tema
Che era sistematicamente elaborato già in apertura
Ecco il dialogo in un certo senso evidentemente nasce nel passato in una maniera molto più nobile e molto più solenne più complessa
Pensiamo a uso sono soltanto i trentacinque dialoghi di Platone ben nove non so sono apocrifi probabilmente però
è un patrimonio tale TIR riflessione
Che ha una complessità straordinaria ma al di là di questo sappiamo che l'antichità si è sempre la storia della cultura e si è sempre affidata
Al dialogo al confronto alla diatriba anche pensiamo varianti attrito storico cinica nel passato
Pensiamo D'Agostino stesso che usa questo sistema anche in chiave polemica se era affidato sempre a questo confronto che aveva però la possibilità dell'espansione tematica
Che aveva la possibilità dell'argomentazione
Ecco perché voglio dire lodare questo libro per il genere per questo genere adottato
Un genere appunto contrassegnato non semplicemente
Dall'incontro di due persone che si scambiano battute ma da una riflessione comune e questo ci permette perlomeno di
Superare tre comportamenti attuali
Che Tiziano che rovinano inquinano
Il confronto del dialogo il primo evidentemente quello del monologo il monologo autoreferenziale che ancora purtroppo esiste in certi ambiti anche della cultura della politica della teologia stessa
Il monologo ora colare esoterico soddisfatto di sé stessi
Il secondo modello che viene cancellato da questa proposta e quelle invece
Del
Sarcasmo
Dello scontro del duello duello sbeffeggia ante del battibecco
Dell'alterco quasi c'è purtroppo una pratica televisiva non rare
E che anche certe volte purtroppo adottato dei pamphlet pensiamo il discorso religioso che viene sviluppato in questi
Tempi essi affida sostanzialmente
Al modello della sarcasmo dell'ironia
Dello sbeffeggia o dell'altro ma anche banalizzando e cercando in maniera quasi fondamentalista di farlo cadere su un particolare
E questo naturalmente l'abbiamo visto in molti libri della cosiddetta ateologia ma anche dobbiamo dire qualche volta lo si ritrova in certi libri di apologetica apologetica troppo sbrigativa questo è un secondo modello quello del duello
E lo scontro che non è qui rappresentato
Anzi è ci si vaccina leggendo questo libro e terzo anche e l'altro modello che pure qualche volta viene diffusa i nostri giovani che è quello del confronto vago generico
Del confronto approssimativo retto dal concordi ISMU
Per cui si cerca sempre di optare su un denominatore il più possibile passo nel metodo comune basso in modo tale da poter ritrovare alla fine una sorta di sincretismo pacato
In realtà
Le differenze in questo libro si dotano
Le divergenze ci sono i le colorazioni lei ride Ascenzo e sono evidenti
Però al tempo stesso c'è la possibilità di ristabilire un'armonia io uso spesso
Un'immagine che mi sembra sia significativa e concludo questo discorso sul genere che peraltro è un discorso molto semplice per certi versi anche scontato
Io uso spesso un simbolo quando si parla di dialogo e questo simbolo è
Il duetto
Noi sappiamo bene che il duello il duetto sono proprio i due estremi polari di uno spettro antitetico
Il duello è appunto estrarre la spada e cominciare subito ad attaccare l'altro il più possibile nella forma più intensa e più radicale il duetto
Di sua natura suppone la permanenza della tipologia delle voci
Anzi
Le voci devono conservare il più possibile la loro identità anche quando essa è in discrasia è in contrasto è in dissonanza apparente pensiamo il duetto tra un basso sopra
Ebbene
Si crea l'armonia in che maniera
Non perché soprano certa
Di abbassare la sua tonalità il più possibile per non creare difficoltà al basso dal basso alzare la sua in modo tale da raggiungere il falsetto ognuno mantiene la sua tipologia
Roma lattica sonora e in questa tipologia crea armonia
Ecco per cento perché questo libro deve essere suggerito proprio anche come metodo
La seconda considerazione
Riguarda invece il merito riguarda la sostanza tematica e qui naturalmente è difficile riuscire
A proporre in un arco di tempo brevissimo lo sguardo d'insieme o proporre dall'altra parte uno dei temi sceglierne uno sui cinque che poi
Non è vero neppure che siano cinque perché i cinque si sfrangiata no
In tante potenzialità in tante sfumature in tanti percorsi
Io vorrei naturalmente si potrebbe anche solo parlare da qui di quella considerazione che era pure nell'apertura iniziale
La considerazione sullo Spadolini Crosetto spirito del tempo il tentativo cioè di
Leggere questo libro come una sorta di cartina di tornasole
Del di una situazione particolare che la cultura del dialogo interculturale integri tra le Regioni e tra le culture sta vivendo io invece vorrei soltanto proporre in questo caso due note
La prima nota
Anche in questo caso una nota di metodo
Il l'approccio che è seguito dai due dai due interlocutori un approccio costruito sostanzialmente in questa maniera si parte dalla contingenza
Si parte dalla storicità
Si parte davo una situazione come dicono gli storici in maniera molto sofisticata ebbene Mensi alé
Si parte qui indetta una realtà che è sotto gli occhi di tutti è che ha una sorta anche di fosforescente sa
è qualcosa che si accende che accende anche l'interesse la polemica
Mi si è unita perciò l'astrattezza del discorso
Ma al tempo stesso non ci si perde nei rivoli e nei sentieri dalla contingenza
Della Mea era rilevazione
Niente nulla discussione
Più o meno polemica o in simbiosi del tema concreto e specifico si tenta di evitare l'astrattezza ma deve passare anche un po'all'astrazione
Cioè di creare alla fine
Delle considerazioni di ordine generale sui temi fondanti che stanno alla base della contingenza stessa faccio qualche esempio
Si deve parlare della pace
Pensiamo com'è questo orizzonte come complesso e variegato
Ebbene se in parte da una questione abbastanza tormentata come era probabilmente allora quando il dialogo è avvenuto
Che è quello della guerra della legittimità o meno dalla guerra dei limiti del domande delle questioni che pone anche
Dal punto di vista etico
Si deve parlare della vita
Lei si parte dalla del tema per esempio oltre a quelli che sono state evocate anche della fecondazione assistita
Si parte quindi da un problema che più urgente più immediate e poi si risale verso una riflessione sulla l'idea sul modello dominante poi ancora
Si deve parlare di Cristo e si prende la polemica le questioni le interrogazioni che erano
State sollevate con libro di Benedetto sedicesimo e anche con tutti quegli interessi
Che Fiori vanno in quel momento attraverso il discorso sulla storicità dei Vangeli e sulle varie tipologie di ricerca in questo senso
Si deve parlare del secolo il tono
E di trascendenza grandi categorie portanti nell'interno di tutte le culture beh si parte dalle questioni della il sisma
De laicismo attuale di che cosa comporti o meno si devono studiare le relazioni interpersonali e sociali
Per si preferisce partire per esempio non solo ma dal tema delle unioni di fatto cercando di allargare di far fiorire poi il discorso
Si deve per esempio
Fare una domanda interrogarci sulle nostre radici
Sollevo
Quello che è appunto gli inglesi chiamano sapere trash cioè
Questa sorta di grande eredità che sta alle nostre spalle si preferisce prendere questo discorso dal punto di vista del confronto-scontro dialettica o contrappunto con l'Islam
Si vuole parlare della persona per la libertà
Ebbene si parte dai questioni come quelle del cosiddetto relativismo o meglio ancora del soggetti lirismo
E da lì si costruisce un modello non troppo si riflette sull'antropologia
Si deve parlare di fede e di cultura tema sterminato anche questo per il punto di partenza è un libro per esempio del cardinal Ruini un saggio verità libertà
Ecco questo secondo me è un altro percorso che renderà il libero molto interessante
Puro provocatorio stimolante proprio per questa sua
Enorme attualità concretezze immediatezza ma anche alla fine sulla sua capacità di astrazione perché i due
Che dialogano tra di loro sono sicuramente anche persone spontaneamente portate
Ad elaborare poi un progetto e una visione che fa sempre che sempre e comunque direi il tessuto fondamentale delle loro pagine
La seconda e ultima nota e mi avvio alla conclusione
E quella invece dello scoprire qualche meno fattura fondamentale
Qui è difficile perché le nervature sono tante di quelle che avrei trovato allora io propongo quasi a caso devo dire una trilogia
E una tetra logica ma non citerò tutte le componenti inviterò ad andarle a cercare ne cito solo una la trilogia anche perché è più breve
La tetra lo Gia è quella che offre monsignor Fisichella un certo momento nelle pagine centotrentuno seguenti se avrete occasione andate a vedere questa TETRA Lucia che egli propone
E che si compone di illusione delusione tecnica identità verità libertà muore sono quattro componenti che sono messe insieme in una sorta di costellazione
E qui naturalmente si fa tutto una serie di riflessioni che possono essere usati io credo anche per dare uno sguardo all'orizzonte di insieme uso invece e cito leggo anzi in questo caso il testo
La trilogia di Adornato
Sicuramente mi perdona monsignor Fisichella che non cito le vietato siamo amici a dimora abili e quindi
Non riserva a lui la citazione la riserva invece
A ad Adornato che conosco di meno
E conosco solo indirettamente
A un certo momento nel suo nidi due in una pagina lascia cadere un paragrafo
Che a mio avviso estremamente significativo sul quale però naturalmente poi la riflessione sarebbe molto lunga morto articolata
Sta riflettendo sul fatto della possibile alleanza tra
Liberali con tutto quello che questo termine comporta anche allargandosi fino alla dimensione socialista il senso alto del termine
E come anche il termine liberale e i cristiani la cristianità e dice che da parte sua
Sarebbero tre le direttrici culturali perseguire
Primo
Il primato della persona
Della sua libertà della sua dignità nella storia
Seconda direttrice
La centralità questa interessante della legge naturale nel definire le fondamenta morali della democrazia
Terzo
La dialettica tra diritti e doveri nella ricerca della felicità personale
Quest'ultimo poi la notte è un punto decisivo per la vita delle nazioni europee di oggi perché si VAS ma rendono il sentimento di relazione reciproca tra
Diritti e doveri nella ricerca della costruzione del proprio percorso di vita
Ecco queste tre componenti sono componenti che naturalmente affiorano sempre in filigrana nell'interno di queste pagine
Ma sono tre componenti teoriche se volete che però hanno una ridondanza pratica molto importante
Fondamentale e che meriterebbero naturalmente di essere arricchite con le considerazioni che vengono fatte poi sui temi concreti
Che costituiscono il grande Arcobaleno tematico di questo libro io ho finito vorrei
Concluderei con due battute se mi permettete di due autori molto lontani diversi tra di loro che
La protesta hanno il
Dando una loro lettura folgorante di queste due parole che sono le parole dominanti del libero sono il titolo e ma sono anche dominanti nel libero fede e libertà
Per la fede
Io vorrei ricordare perché questo serve eccome direi antidoto ai nostri giorni ma serve anche
Al termine per la lettura di queste pagine ricorderei una frase di Borges
Nei labirinti nel suo opera labirinti quando dice
è più facile morire per una religione
Che viverla assolutamente
Ecco io penso che il discorso che spesso fa monsignor Fisichella
E proprio lire viverla assolutamente richiede sicuramente molto più impegno che nome non lo vediamo bene certe volte che morire nell'istante di un olocausto
Sacrificale
E sul tema della libertà invece altro tema delicatissimo che qui viene affrontato da più angolature da più prospettive
Vorrei ricordare che mi sembra anche questo un filo conduttore una riflessione che mi veniva in mente leggendo alcune di queste pagine una riflessione
Di Onna famoso tran battuto dall'Ottocento è morto giovanissimo in verità ed è famoso più per una sola sua opera questa invece è la frase io cito un'opera minore ebbe
Nervi famoso per il Woyzeck
Nella morte di Danton mette in bocca questo personaggio una frase che ci deve sempre far riflettere quando possiamo Diliberto e quando parliamo di libertà e diceva la Statua della Libertà
Non è mai fusa del tutto
Il forno è sempre rovente
E tutti possiamo sempre ascoltarci letti
Grazie
Tramite
Vorrei fare
Evidentemente con una superficialità
Chiara rispetto alla
Profondità delle osservazioni che monsignor Ravasi a formulato
Adesso
Anzitutto
Vorrei partire proprio dal
Genere di questo libro per mantenermi al
Impostazione
Che monsignore adatto
E cioè al
All'incontro all'incontro
Che oggi è il grande evento di questi tempi
Tra due categorie di persone
Credenti non credenti io debbo dire in questo caso
Rino Fisichella è non solo vettore di questa importanti università ma è un uomo di chiesa
Io debbo dire comunque che in generale quando si parla di laici e cattolici mi piace essere
Con Adornato
U.I.C. inc chiede mi sembra che lo dica espressamente in questo libro di fare riferimento ai laici credenti e ai laici non credenti credo che sia
Un'impostazione giusta almeno per quanto riguarda noi uomini politici impegnati a dibattere questi temi
E debbo dire che tra l'ai circa le venti laici non credenti i punti di intesa sono molti
E
Di grande significato quello più genio Roccella ricordato che è un impegno comune al di là delle barriere che si è avuto per il referendum sulla procreazione assistita
Dove tante persone certamente molti che il dono della fede non l'hanno
Hanno sostenuto nel nome
Di una questione antropologica che è diventata centrale oggi
Per il mondo dei non credenti e per la Chiesa assieme un impegno che in quel caso è un impegno di non partecipazione al referendum in quanto era un impegno finalizzato a difendere la legge
Laici credenti e laici non credenti
Se mi consentite mi vorrei
Citare quello che
è ricordato nella prefazione del cardinal Ruini
Una frase molto bella del Santo Padre
Nella risposta che diede a Marcello Pera pubblicata nel volume senza radici
I laici dice Papa Ratzinger non sono un blocco rigido non costituiscono una confessione fissa o peggio una anti compressione
Sono uomini che non si sentono in grado di fare il passo della fede Cles fiale con tutto ciò che un tale passo comporta
Ma molto spesso sono uomini che cercano appassionatamente la verità
Che soffrono per la mancanza di verità dell'uomo riprendendo proprio così i contenuti essenziali della cultura e della fede
E spesso rendendoli coll'il loro impegno ancor più luminoso di quanto possa fare una fede scontata
E ancora sempre a pagina nove di questo volume da Subiaco la lezione del Santo Padre allora cardinal Ratzinger
Che dice anche a chi non riesce a trovare la via dell'accettazione di Dio cercare di vivere e indirizzare la nostra vita come se Dio ci fosse
è una frase che a
Creato un grande dibattito ed è importante che in premessa in questo dialogo straordinario che c'è tra Ferdinando Adornato e
Sua Eccellenza Monsignor Fisichella si approfondisca diciamo così anche la radice
Di una diversità che però non impedisce a tanti non credenti di essere esempio e stimolo per coloro
Che credo no
A questo proposito vorrei ricordare
Una
Intervista di Oriana Fallaci la ricordo qui perché qui a L'Unità non mi è stata trasmesse sarà dedicato una parte degli spazi di questo università a contenere gli archivi di Oriana Fallaci
Straordinario esempio di dialogo e di comunione tra credenti e non credenti
Oriana Fallaci che in un'intervista del giugno due mila sei dice
Mi sento meno sola quando leggo i libri di Ratzinger io sono anche
E se una te un papà pensano la stessa cosa ci qualcuno ci deve essere qualcosa di vero
è semplicissimo cui ci deve essere qualche verità umana che va al di là della religione
Allora
Ho citato questa
Queste affermazioni
Per dire che certamente
Che il dialogo che oggi presentiamo riflette anche una centralità
Della questione antropologica oggi per la Chiesa e per gran parte del mondo laico
Alla questione sociale
Alla questione istituzionali le grandi questioni che hanno caratterizzato il ventesimo secolo si è sostituita oggi la centralità della questione antropologica
Le questioni sociali oggi non portano più divisioni drammatiche nemmeno nella politica nel meno del mondo delle istituzioni si ci può essere sulle technicalities delle leggi sul mercato del lavoro delle diversità
Ma oggettivamente non ci sono più le distanze locali abissali non ci sono neanche più le ideologie che in nome della liberazione dell'uomo dallo sfruttamento capitalistico in qualche modo
C'è portavano alla centralità di questa dimensione sociale
Oggi esista il tema antropologico esiste il tema dell'uomo
Del suo futuro della scienza dei confini che essa deve osservare e
Ed è questo in fondo il grande dibattito che rende possibile nuove convergenze
Vorrei a questo proposito visto che nel tempo nel
Nel
Libro se ne fa ampiamente riferimento
Fare un riferito esclusi parlare un attimo del ruolo delle religioni del ruolo pubblico delle religioni noi siamo cultori noi ti una società laica
La Società laiche una società che
Stabilisce una netta e chiara distinzione tra le scelte di fede e le scelte che competono alla responsabilità autonomia della politica
La società laica in fondo si basa sul presupposto anche
Che non è certamente di oggi di chi disse un tempo diamo a Cesare date a Cesare quel che dice il sale e a Dio quel che di Dio
Ma oggi c'è
Una idea di trasformare la società laica in una società laicista e questa è una profonda
Degenerazione che va a mio parere avvertita prima e denunciata dopo
La società laica è una società che si basa anzitutto sul concetto di libertà
Libertà per tutti libertà
Senza doppiopesismo i è veramente singolare che spesso
I cultori della società laica
Applichino agli uomini della Chiesa o ai credenti
Il doppiopesismo di chi vorrebbe una chiesa politica al corrente se parla di alcune cose benissimo questa chiesa e in qualche modo da mettere sugli scudi se invece la Chiesa parla di qualcosa che può dividere o che può lacerare
Ed è che in fondo è una chiesa scorrette una chiesa che cerca potere una chiesa che e sulle orme di chi in qualche modo pensava a un potere temporale che superato dalla storia eccetera eccetera ecco
Sarebbe veramente singolare
Che noia affermassimo la laicità dello Stato
Dimenticando che l'unico presupposto che giustifica la laicità dello Stato eh la libertà libertà per tutti libertà in primo luogo per gli uomini della Chiesa di professare liberamente le proprie
Le proprie opinioni
E da questo punto di vista c'è una bellissima frase di monsignor Fisichella in questo libro dice monsignor Fisichella Dio crea l'uomo liberamente e nella libertà
L'uomo perciò è talmente libero da poter rifiutare quel tiro che lo
Kibera mente lo ha posto in essere
Non esiste umanamente pensando un esercizio di libertà superiore a questo
Inevitabilmente quest'uomo creato libero e posto nella condizione di essere se stesso nella libertà solo attraverso l'assunzione della responsabilità quindi termina fisico questa parte monsignor Fisichella il principio di libertà e il principio di responsabilità nel cristianesimo si coniugano assieme
Da questo punto di vista
Evidentemente ci sono tanti accenni nel libro
Che parlano
Della libertà libertà come elemento costitutivo non solo del cristianesimo ma anche delle tradizioni europee dell'Europa occidentale che noi conosciamo dell'Occidente dice
Il nostro otto ore Adornato
Che nel quale noi ci identifichiamo ora
Da questo punto di vista la Società laicista è una cosa profondamente diversa è una società che in nome di un malinteso senso di autonomia e di distinzione tra la sfera spirituale quella pubblica
Non riconosce il diritto di cittadinanza al bisogno di religiosità della persona
Non riconosce il diritto all'esistenza in una sfera pubblica di Dio e della religione
La Società laicista in questo senso è secondo me è un modello da rifiutare mentre certamente ciascuno di noi si identifica in un sano concetto di laicità dello Stato forse questa alla società laicista e quella poi a creare nuovi idoli dei nuovi
Nuovi Dio
In che cosa B si sublima non e relativi ISMU etico nel consumismo nello scentismo e da questo punto di vista ci allontanano profondamente da una visione sana a mio parere della società
Valore del dialogo monsignor Ravasi
è partito appunto da qui dal genere di questo libro parlando di dialogo e mettendolo giustamente in contrapposizione con questi show mediatici a base di insulti che
Vediamo avere la meglio nei mezzi di comunicazione di massa o nelle televisioni
Valore del dialogo
è da questo punto di vista
Io però sono soccorso nella mia visione del dialogo
Da due riferimenti uno è quello
Sempre che si trova in questo libro
Per
Dice il Cardinal Ruini
Non si tratta di riproporre quelle forme di dialogo
Che fu uno abbastanza diffuse negli anni successivi al Vaticano II e che primeggiano spesso proprio gli interlocutori concettualmente più lontana dalle stanze profonde del cristianesimo
E dunque assai positivo anche sotto questo aspetto che le nuove strade il dialogo già aperti e conducono non più un appiattimento ma una valorizzazione più ampi argomentata della verità del cristianesimo
A questo io aggiungo una bellissima espressione Pezzotta nella post frazione del libro
A pagina duecento uno dove Pezzotta nel parlare di dialogo è dice una cosa che secondo me
Sintetizza quello che volevo dire più di ogni appalto affermazione dice insomma noi siamo diventati campioni dello scivolamento
Parla in affetti di un certo modo di dialogare un certo modo in cui in cui il dialogo si trasforma in una sorta di invito all'autocensura
Di appiattimento delle proprie visioni di eliminazioni di posizioni che potessero in qualche modo
Anche solo minimamente accendere una dialettica così il dialogo dice Pezzotta si trasforma il monologo senza affrontare le questioni vere dunque si è galleggiato
E qui
Io vorrei dire una cosa su questo punto ancora sviluppando queste riflessioni che già però chiariscono bene il mio pensiero sono quelle che ho letto
Noi siamo in una grande
Fase di confusione siamo in una società multi
Multireligiosa avvengono tanti che sono di religioni diverse dalle nostre
Garda lei l'anno al mondo islamico non c'è giorno che mi ha spinti a o che le vicende italiane non ci portano al centro ed è giusto che sia così perché siamo in un epoca della globalizzazione e la gente circola circola con le proprie idee
Circola con le proprie tradizioni circola coi propri costumi circola con le proprie impostazioni religioso
Noi siamo una società in grado di accettare la contaminazione con le diversità
Per rispondere a questa domanda bisogna vere la consapevolezza di chi siamo
Della strada che abbiamo fatto di quello che dobbiamo difendere in una parola dobbiamo essere comici che abbiamo convinzioni e identità
Guai a un dialogo sicché sempre figurasse sono come cedimento culturale le ragioni altrui
Perché di questo dialogo cioè di questo scivolamento non si sente affatto bisogno perché questo dialogo in nessun modo può essere quel dialogo costruttivo cui monsignor Ravasi ha fatto riferimento
Questo dialogo e il cedimento loro Junior tumulti soprattutto quando culla Truglio a cui si fa riferimento
è dotato di motivazioni religiose
E diciamo di fede molto più forti delle nostre e a cui non è affatto disponibile ha rinunciato da questo punto di vista io vedo vi dico la verità mi fa piacere qua che ci sono uomini di Chiesa
Dire questa sfrontatezza vedo una grande confusione
Perché
Che ci sia
Le l'ecumenismo una cosa straordinaria il dialogo interreligioso
è una cosa meravigliosa
E vediamo quanto Giovanni Paolo II Papa Ratzinger
In nome di questo dialogo interreligioso si spendano profondamente perché alcune affermazioni che in questi anni abbiamo sentito sono meravigliose nessuna guerra nessuna violenza in nome di Dio qualsiasi sia il Dio a cui si crede
Sono grandi affermazioni unificanti ma
Devo dire quando poi si vede che il nome di questo malinteso ecumenismo dialogo interreligioso ci sono dei parroci che pensano di allestire dei nuovi poli funzionali di culto c'è da spaventarsi perché dico ma se il grado di confusione di chi le
Perché in fondo nella società italiana c'è l'idea da parte di alcuni
Che la Chiesa dovrebbe essere una chiesa che disturba il meno possibile in fondo sulla chi con la Chiesa è possibile ecco il discorso
Malinteso anche malinteso possa conciliare una chiesa che scrivo diventa una grande ONG in nome della carità e della solidarietà verso i più deboli versi Pove diversi diseredati ci troviamo tutti assieme ma oggi il tema non è questo
Perché per fare la carità non bisogna essere buoni cattolici e dei buoni cristiani ci sono della gente che non crede che sono molto più bravi di noi che vanno in Africa si dedicano stanno lì vent'anni o trent'anni
Allora qui il problema un po'diverso la carità bisogna farla la Chiesa fa bene a farla in prima fila da questo punto di vista ma il tema
Unificante non è questo non può essere questo perché se no si riduce a un incontro di comodo quello che dovrebbe essere un diario infine
Ultima cosa io sono un pochino più sull'impostazione di monsignor Fisichella per quanto riguarda il vostro dibattito sulla
Sulla lira Arca
Che mi ha interessato molto non perché io rifiuti Ferdinando
E l'idea
Che la guerra a volte una condizione necessaria e io mi ricordo quando la Chiesa
E italiana Espresso un profondo dubbio sull'istallazione degli euromissili in Italia
E te lo ricorderai Angelo perché eravamo in Parlamento assieme e quindi in fondo fu fu una scelta drammatica molti anche cattolici da Formigoni a Castagnetti sia stendere in quella scelta
Mentre io votai convintamente per installare gli euromissili che di per sé erano strumenti di morte ma che in quel momento sono stati grandi molto funzionali a creare un clima di pace di disarmo perché davanti agli SS venti
I sta all'ATE dall'Unione Sovietica la risposta dell'occidente ha consentito poi
Di avere un deterrente reciproco e di andare verso la strada dei disabili che oggi poi
Forse anche messo in discussione ma adesso stiamo parlando di quello che è successo fino ad oggi io non parlerei
Di diffusa non mi piace il concetto di esportazione di democrazia
Pensare di esportare l'assetto democrazia può dare l'idea soprattutto dei mondi nel Terzo Mondo io qua lo dico anche come presidente dell'Inter parlamentare essendoci molti Parlamenti dei Paesi di paese
Come sudamericani Oriente America Latina Africa
Sì all'idea che noi vogliamo input
Esporvi esportare i nostri modelli culturali in fondo
Questa esportazione può anche tra l'altro essere autolesioniste per un certo interesse dell'Occidente vediamo quello che significa la diffusione della democrazia così quando ci sono paesi che non sono abituati
Io
Sostituirei al concetto di esportazione della democrazia
L'idea della diffusione della democrazia
Ad esempio della diffusione del parlamentarismo perché esportare il parlamentarismo con gli standards anglosassoni o italiani di oggi in Paesi che sono ancora divisi tribali mente non per forze politiche
è un concetto teoricamente giusto ma che forse
Come diceva quel proverbio delle buone intenzioni sono lastricate le vie dell'inferno mentre credo che invece parlare di diffusione di democrazia
Significa sostanzialmente identificare un minimo comune denominatore che a mio parere può essere la chiave di volta anche per avvicinare Paesi popoli sentita e tradizioni molto diversa grazie
Gli uomini che hanno pubblico
Non è molto chiara
Italiano
Già
Noto
O
Gli anni
Sanità
Accoglienza
E ringrazio
Casini anche per ha sottolineato la centralità
Antropologico affinché
Le utopie della perfettibilità ritenevamo
Psicologico dico anche questa autorizzazione io
Le sovietico perfettibilità si sono spostate del terreno sociale di ratifica del Novecento ostetrico maggiore attendibilità oggi
No non è una sostanza
Comunque
Facoltà si è spostata sulla sosta
Laddove
Marino
Una piccola preoccupazione
Tuttavia anche io sono abituato qualcuno
Che
Faccio degli appunti intanto
Terreni garantire
Devoluti affido all'avanguardia purtroppo
Io ricordo quando tutti aiutare la mia
Bagaglio per
Quattro
Comodante
Presentato dunque svolge due funzioni comune
Vada avanti
Io sono un problema che
Io ho fatto questi appunti
Dove sovrapposizione
Visto che cogenti alcuni restano altri no ma poi non li seguo
Farò così anche questa sera ebbero o
La preoccupazione di essere breve e quindi non
Io debbo dire
Che leggendo
Questo libro letto l'altro ieri sera e ieri mattina
Ci tornerò sopra non mi capita poi sembra nessuno di noi perché è pieno di stimoli
è un lavoro una discussione fatta tra due uomini di cultura quinti
Ricchi di stimoli insomma anche di riferimenti culturali importanti eccetera però la mia impressione è che sia percorso
Da
Un attualissimo un'attualità una immediatezza rispetta come viviamo dove siamo come stabilita
Questo io c'ho visto
Per cui anche per un vizio che è legato un po'alla mia presidenza del Senato perché in genere quando un politico
Che aveva l'esperienza mia
Proprio un uomo di partito adesso trovo molti non lo dicono
Io invece proprio mamma uomo che si è dedicato
All'attività politica ancor prima stavo nel sindacato un uomo di
Proprio di partito una volta che fa il Presidente di una Camera
Che aspetti
Tu stesso insomma di a assumere una posizione di distacco
Pochi adesso costruiamo le cose solo fuori dall'agone politico diretto insomma
Poi i cittadini italiani quindi nessuna lamentela hanno deciso e questo Camera che presiedo io è fatta la metà e metà nella sostanza e quindi la mia preoccupazione è rimasta politica
E otto seguo tutto dalla politica perché non c'è dubbio due attori di questi rapporti qua dentro stasera
Che poi i riflessi dell'attività legislativa dall'attività del Senato contro un'altra che in questa situazione e legata in maniera strettissima I rapporti politici che ci sono nel Paese sorpresa no
Assolutamente no però
Un impegno che io speravo di mettere da parte anche se cammino col freno a mano tirato intendiamoci bene perché so bene che oltre un certo limite poi questo riesca a vederlo e lo farò anche in questa sede
Allora e questa attualità chi mi ha interessato cioè con l'intreccio con le riflessioni culturali e storiche
Noi viviamo prima riflessione fanno trenta
Noi viviamo un periodo che Casini ha definito un po'confuso
Della vita politica italiana intrecciata con le grandi questioni che toccano i rapporti mondiali rapporti europei
Sono ritornati imporre prepotentemente al centro della preoccupazione del dovere della politica
Problemi che io una volta potevo pensare beh d'accordo facciamo una
Un programma di governo troviamo la sintesi sulle grandi questioni economiche sociali che sono quelle che
O rientrano anche
L'il pensiero politico le decisioni politiche e le persone la politica estera la politica istituzionale
Poi però sui valori
Basta che ci rispettiamo a vicenda
Sapendo che nel momento in cui ci rispettiamo a vicenda in su in quel campo lì chi è credente parte dalle certe da alcune certezze che non è che può modificare luglio può interpretare luglio questo lo so
E quindi
Per no ora
Proprio
Per le caratteristiche del tempo che viviamo
Il dominio dei mezzi di comunicazione
La corsa
Che crea incertezza della vita di tutti in particolare dei giovani della ricerca e delle sue applicazioni
Ai mondi
In più più diversi dovunque pongono problemi dove la regola dello Stato diventa fondamentale anche per affrontare problemi che toccano i valori
Io faccio un esempio divagazione ma proprio una battuta
Io quando ero studente in particolare liceale poi l'università era un'altra cosa insomma
Ero amante della filosofia della storia o trascurava abbandonato la filosofia due azioni erano troppe e ingresso rimasto amante della storia
Tant'è vero che recentemente in una settimana di vacanze
Ho sfogliato no ho letto libro di storia proprio classico la Guerra del Peloponneso svolta il quattro quel quinto secolo avanti Cristo e poi un libricino
Mi pare tradotto così messo così italiano consiglio di Plutarco ai politici
Scrittore attorno al cinquanta dopo Cristo guida tra un quattrocento anni da quei fatti
A parte
Le riflessioni storiche tutto il resto che non gli interessa qui a me ha colpito in maniera proprio forte
Quindi guardando o a duemila più anni fa mi ha colpito
Lo straordinario cambiamento sul piano dell'utilizzo degli strumenti della tecnologia
La rivoluzione il cambiamento inimmaginabile su quel piano lì
E invece una lentezza nella evoluzione del pensiero filosofico del pensiero dell'uomo
Drammatico
Quei consigli io gli albori calare un po'di quelle agli ambo di senatori insomma scelti magari
Quei Consiglieri Plutarco delle vite parallele diatesi Lello deboli ma è qui oggi aiuta mediante lo leggo con attenzione e non
E poi invece vitigni che qui non si va avanti Cristo la guerra quella fu una guerra straordinaria per l'attività una Blitzkrieg eppure allora e gli strumenti i missili di allora erano io liti
Che rispetto al tempo in cui l'uomo comincio a usare qualche utensile per difendersi o per andare a caccia
Era cambiato soltanto perché l'area placche addosso di armatura più dure più pesanti di quelle che venivano generalmente usate e avevamo Angelo spade di materiali più consistenti
Questo siamo noi
E questo straordinario distacco che creerà problemi
Questo non è un punto che se non l'ho
Capito dominato forse sarà impossibile razionalizzato dal
Dal pensiero dell'uomo dalla sua elaborazione questo crea questo un altro se continua con questo processo è questa velocità è questa creerà problemi immensi alla vita interrompe sulla terra
Bene oggi noi viviamo questo pericolo
Per cui
Io che
Dentro di me io sto sulla scena diciamo così sindacale qualcuno da qualche tempo insomma non non brevissimo forse arrivato il momento di dire o che facciamo
Prego sia proprio giusto io che
Deciso da parecchio tempo o rapido che
Quando nella evoluzione della politica italiana
Dopo il crollo non solo della ideologia
Ma anche della prassi di dominio che in Europa era larghissima negli anni settanta erano molti che pensavo che il marxismo realizzato avrebbe dominato il mondo
Lo ricordo bene
Beh io
Dentro l'attività sindacale perché fuori contro l'unità sindacale
Mi pare che su questo problema ho perso un paio di congressi
Confederale poi ho vinto l'altro dopo l'ho vinto
Ma era perché vedevo impicci e il ruolo del comunismo realizzato con una minaccia fondamentale allo sviluppo della democrazia della libertà e di come vediamo le cose no
Ora quando abbiamo cominciato alcuni di noi credenti alcuno ora non
Che la Chiesa sia più tranquilla e soffriamo di un po'un po'di più i cattolici che sono impegnati in politica forse ce lo meritiamo e sta bene io non non mi lamento di questo
Ma quando mai abbiamo cominciato a dialogare
In questa direzione e c'è ancora oggi ma come si fa io ricordo i primi tempi furono molto duri dai primi anni Novanta le regionali del novantacinque
Noi dialogavano con chi era stato l'avversario come dicevo non sono il sindacato ma in politica storico
Di una certa
Cultura e convinzione che noi avevamo
Io debbo dire
Che insomma da quel momento noi dobbiamo fare una riflessione che trovo qui
E che mi vedi in un certo senso
E di Adornato
La condivido
Vedo non realismo e una brutta parola forse un mio monsignor Fisichella non piace ma insomma quando Adornato dice ma i cristiani la richiamato anche mi pare Casini con il pensiero liberale possono convivere tranquillamente
Monsignor Ravasi tocca un punto che è fondamentale
Con il pensiero liberale
E ma quale differenza c'è rispetto all'idea dello Stato al rispetto dell'uomo alla centralità della persona a principi di giustizia sociale all'assoluto rispetto della libertà dell'uomo anche con le grandi socialdemocrazie europee
Certamente sì
Il pensiero europeo liberale rispetto all'esperienza degli anni trenta di quelle i Paesi del nord Europa
Cioè queste sono caratterizzate da un'accentuazione un po'dal ruolo dello Stato e in certi settori e da un principio di giustizia sociale più caratterizzate più forte
Ma con quella ideologia se la posso chiamare così il cristiano impegnati in politica quella che oggi è il punto di riferimento non discusso
Da parte di una parte dell'ex PC
Che pare apprezzi quelli di questo periodo dell'abbandono da parte di olio di un'area di partito perché sul piano dalla politica internazionale sul piano della politica economica o sociale i problemi insomma vengono posti diversamente
Io credo che con queste culture
Quella liberale e quella socialdemocratica con particolare riferimento ai Paesi del nord Europa e quello che hanno costruito all'inizio attorno agli anni Trenta
Problemi irrisolvibili non ci sono
Anche perché l'Europa
Oggi
Con la struttura sociale che si uniforma in tutti questi nostri Stati europei almeno
Non vede più
I geologi dove lo scontro è molto forte
Non vede più risposte ai problemi dello sviluppo e problemi della convivenza civile
Di forte contrapposizione in paese si dividono più o meno attorno al cinquanta per cento ai me
Tra conservatori rispetta i problemi dell'economia dalla società e come li vogliamo chiamare riforme riformisti non è una parola nemmeno del linguaggio politico cristiana ma insomma
Solidarietà un giustizialismo CIAL un qualche rapporto ce l'hanno tra di loro ecco queste oggi la risposta che bisogna dare in Europa un cristiano
Può abbandonare uno di questi problemi sia l'occhio al centro del rispetto alla persona cioè più libertà economica e nemmeno esigenza di giustizia
Ci aiuta la dottrina sociale della Chiesa come equilibrare in un punto sottolinea monsignor Fisichella
Ma da dove parte
Questo principio giusto per le convivenze libere
Perché oggi il dato e che il pensiero antico ormai del mille a fine mille ottocento della Rerum provare assunto rispetto a un punto di osservazione quasi analogo della Londra di Marx nella risposta possibile
Se si ha la preoccupazione del del rispetto dalla persona perché i nel documento di Leone tredicesimo c'erano le due cose
Questo di qua che in particolare perché vedo una enfatizzazione molto forte sulla metropoli antropologia del marxismo
Il problema poi della capacità di parlare del destino dell'uomo e di tutto
Le cose che io nuotano attorno beh riguarda anche la formazione delle persone probabilmente più lento
Il il processo di assorbimento di idee diverse su quel piano ma lì è chiaro da una parte si denunciato
Il
La predicazione rivoluzionaria del socialismo rivoluzionario contro la proprietà privata
In ma molti altri direzione
Dall'altro però c'è un forte invito allo Stato liberale italiano a dire guarda di crisi si formano i primi sindacati allora nella prima industrializzazione
Con le condizioni disumane che mi non tocco che c'erano sul lavoro delle donne e bambini sua voluto uno e tutto il resto e si dice no una certa legislazione sociale
Insomma e necessaria dentro questo epocali trasformazioni eh
Non sa per me non è un caso che la prima legge sociale del del del Parlamento del lodo Stato liberale italiano fu una legge voluta dei cattolici piemontesi sul lavoro dei minori degli opifici industriali
Allora il problema con il quale noi siamo di fronte e che tocca l'altra grande questione che
Il dominio dentro questa nuovi rapporti del di un'idea che
Dominio no ma la forza di un'idea che diventa relativista e i cui stavo individualista
Certo è legata ancora ad un a dei conti probabilmente non fatti del tutto da quella esperienza con la storia una influenza ce l'ha pure quello o una cultura diffusa negli alla fine degli anni Sessanta
Ma certamente ha il problema di che cosa si porta appresso il capitalismo
E il dominio dei mezzi di comunicazione e modelli di vita proposti a queste non si esce nostre società così complesse
Con la velocità così forte del del cambiamento dei mezzi di comunicazione che pongono problemi straordinari e alla base del rischio relativista
E dell'abbandono dell'idea di bene comune e di solidarietà c'è anche questa idea di liberismo sfrenato non
Quella del prima della prima industrializzazione non quella che fino a dieci anni fa a dodici anni fa sembrava dovesse dominare il pensiero unico allora l'Occidente almeno e anche oggi rispetta la complessità dei problemi
E hanno la necessità
Per una società organizzata che vola vera rapporti quelli che diciamo noi di rispetto della verità e di rispetto della libertà insomma l'attenzione ad evitare squilibri
Tra i vari gruppi sociali che superano una certa soglia perché si mette in discussione l'attesa possibilità dello sviluppo
E lì
Forse più potente
Il secchio la seconda preoccupazione c'è anche la prima non voglio
E
Mai più potenti
Perché oggi
Se mettete assieme il dominio degli strumenti economici in queste nostre società accoppiato come capita parecchie volte
E non non non non mi sto riferendo alla polemica spicciola italiana lo voglio dire al dominio dei mezzi poi della comunicazione diventa un impasto di una potenza tale
Dove
Io fino ad oggi vedo la Chiesa in grado in parte o cerca in parte di reggere ma le singole forze politiche
Hanno difficoltà ne sa qualcosa Casini in queste settimane ma
Abbiamo veramente difficoltà straordinaria reggere a questa cosa ma questo lo dobbiamo avere chiaro
Altrimenti per un vizio di un ideologismo accentuato che non che non è più quello che abbiamo conosciuto per esempio che ho conosciuto io quando combattevo contro l'unità sindacale rischiamo di non avere chiaro poi il punto da imboccare per
Andare avanti
Nella nostra
Nelle nostre scelte
Noi viviamo un periodo di grande confusione
Forse però dentro questa confusione c'è il superamento di un limite che si è consolidato in questi anni
Ed è il limite
Di
Una politica per ragioni contingenti ecco qui mi scatta l'idea non hanno non dire di più
E non lo dico per ragioni e immediate insomma ha aperto un fronte di due schieramenti conflittuali per la gestione del potere
Questo ci ha determinato non mi interessa da Presidente del Senato ora le responsabilità che sono all'attenzione delle forze politiche ed ero questo è stato che ha comportato
Un limite della politica straordinariamente negativo
Perché il dominio dei media in Italia è stato tale che insomma il confronto e il conflitto per vincere annullato tutte le altre preoccupazioni che in una democrazia ordinata sono fondamentali per il bene del Paese
Ventotto uno solo
Ma è mai possibile che il programma in situazioni di coalizioni comunque perché la struttura sociale europea oggi e l'allentamento dello scontro ideologico
Non consente grandi vittorie insomma si ci guardiamo storicamente attorno vediamo che le coalizioni si debbono formare
In una fase in cui diventa il Governo o la maggioranza coalizione male
Il dato prevalente
Sì si annebbia svanisce l'attenzione ai programmi per governare in una situazione di trasformazione così veloce che fanno insomma pone problemi immensi all'azione di governo in Italia è accaduto questo
Ora in questa confusione che c'è
Queste tante voci che si rincorrono si avverte un punto positivo
è il punto positivo e che ora la consapevolezza esplicita ed espressa
Dentro le duetto coalizioni della necessità
Di fare programmi di governo che possono poi consentire
Chiarezza di scelta al cittadino e chiarezza delle scelte che governati di scegliere duramente certe volte se può mediare venduto le direzioni Bisceglie questa cosa oggi ritorna all'attenzione perché
I politici più accorti che io guardo nella nostra realtà quando parlano della priorità
Del
Rivedere la legge elettorale
Non si fermano soltanto a dire che insomma c'è una certa espropriazione della scelta immediata del cittadino
Al e quello squilibrio tra
Il premio alla Camera e quella al Senato che potrebbe ritornare in una votazione di fatta con la stessa legge no
Ma dico a voce la scelta insomma chi l'ha detto il l'hanno detto al Senato mi pare un bipolarismo coatto quatto alla romana non no no non va bene no ed è giusto questo e si comincia
Come tempo obbedire sebbene la vita colpe del fatto che non seguo concludo
Concludo subito B bipolare allora
Io credo finisco con questo
Richiama la Namibia avevo altre cose
Avevo qualche cosa no noi operiamo con questo
Aveva qualche cosa se ne aveva
No nove io
Allora io dico
Che
Allora mi fermo qua
Per sostenere questa tesi
Da una parte questa tesi
Che insomma questo dibattito che si è aperto
Negli Italiani politici o con il cittadino accorto dovrebbe portare
A cercare di favorire un dialogo
Non il dialogo con l'aiuto alle leggi maiuscola non quello perché subito il dialogo tra le forze politiche perché assieme
Una
Ripensamento della legge elettorale tra l'altro aiuti a superare questa frammentazione
Che qualcosa
Di incredibile la vita politica italiana al Senato ogni tanto si alza un
Che dice parlo per il movimento dico io non lo posso dimenticare ogni tanto lo dite io lombarde quello parla per sé
Non è che parla per il movimento no per un altro
Parla per uno il movimento e queste cose allora questo la legge elettorale e poi qualche riforma qualche riforma
Questo
Questi poteri identici di Camera e Senato non è che mi piaccia del tutto ma il lavoro che il fatto in parte alla Camera ma insomma c'è bisogno di
Rivedere un po'i poteri del premier queste sono cose che secondo me qui cioè D'Onofrio che è un esperto di queste faccende si dovrebbe trovare il modo di farle progredire votiamo sei mesi prima
Ritorniamo al punto di partenza no l'interesse del Paese un bipolarismo serio è maturo quando c'è un interesse di esibire il Paese trova il modo per cercare di uscire dalla difficoltà
Noi
Ci sono le certezze dialogo di Pezzotta sono una bella affermazione certo le certezze diceva cioè il dialogo e il non dimenticare noi Catto noi cristiani noi cattolici
Che insomma stiamo in politica anche per cercare di di perseguire il bene comune sorvegliano e possiamo ora ritirarci accetta certo ci sono alcuni punti sui quali
Diventa difficile bisogna saper
Svolgere la nostra azione e poiché i giornali sono pieni oggi di questa cosa devo dire avrebbe votato contro prima di entrare qualcuno mi ha chiesto ma
Subito perché poi questo Assonime in media nostri corsi Marabini
Io
Non dovrei rispondere adesso mi faccio prendere dalla politica dalla dato dal
Dalla mia abitudine politico
Ma insomma con i problemi aperti nella politica italiana anche dentro questa forza politica si va costituendo
Si può usare la parola espunzione
Pare che l'aggettivo che potrei usare numero fatte usare troppo forte
Un aggettivo gentile ma chiaro
Ma quei problemi aperti che ci sono e che si debbono affrontare con con il confronto beh diciamo così ridicolo
O è troppo forte parlare di espulsioni di euro per prima cosa mi pare diciamo così
Inadeguati inadeguato se volete insomma anche un pochino
Ridicolo grazie mi scusi
Anzi no
Noi abbiamo bisogno per non sbagliare dell'aiuto di Dio
Intanto ringrazio i due autori perché ci hanno costretto a riflettere su questioni che sono tutt'altro che banali
Questa
Davvero
Pari
Quando
Mandano
Autonomo seguiti
Della
Siccome
Siccome non possiamo fare
Oltre al duetto scritto anche un duetto orale parlando qui al microfono siamo divisi cinque minuti per una
Solo quasi esclusivamente per dire grazie
A illustri relatori
Che hanno voluto
Leggere parlare del nostro lavoro
Oltre che
Al cardinal Ruini credo eccellenza presente quindi spirito
Credo di non sbagliare e Savino Pezzotta che invece sento anche interne
In carne ed ossa tre piccolissimi riflessioni appunto in cinque minuti una personale una politica uno un pochino più attinente al
Tipo di riflessione proposta quindi
Quella personale
Alla quale tengo molto
è una cosa che
O aspettato vent'anni per dire e che questo libro è questo percorso in comune con monsignor Fisichella mi consente DD
Chi conosce un po'la mia storia sa che io da ragazzo sono stato sedotto dal presidente Masini ex moglie
Alle ne avessi Matteo amministrativa affluenza
Vicina
E
Ma non ho mai detto per non confondere il sacro al profano
Non strumentalizzare le considerazioni più sacre
Non ho mai detto una cosa che adesso dopo questo dialogo può dire dopo vent'anni
Una delle principali ragioni
Il mio allontanamento da quel mondo politico e culturale era di tipo religioso non è stato di tipo politico
Ripeto l'ho mai detto finora perché non volevo mischiare queste considerazioni ma dopo vent'anni credo che che dopo questo libro che io posso dire l'affermazione io credo
E per me ancora troppo forte
Anche perché ne ho un grande forse
Giusto credo non eccessivo rispetto
Però questo il fondamento
Non è politico ma nasce dal dalla un'analisi sulle categorie
Di valutazione dal nostro essere al mondo del significato del essere umano
Dell'esserci come norma
La seconda di carattere politico
Io penso che oggi
La frontiera del rapporto tra
Fede e e democrazia
In Italia ma in Europa si sia spostate in avanti rispetto al passato
La democrazia cristiana ha retto Paese garantendo la libertà tutti e esprimendo una laicità esibita dichiarata voluta nell'atto di nascita del partito un partito non confessionale
Oggi che la DC non c'è più
Che non c'è l'unità politica dei cattolici
Molti in molti abbiamo la consapevolezza che ho qui riassumo
Che occorre
Passare ad avere un passo in più rispetto alla democrazia
Perché oggi non basta più credo di sì non confessionali con laici perché questo credo sia
Ma è un'ovvietà per la nostra democrazia
Ma cresce la consapevolezza
Che oggi non si tratta più solo di garantire la libera espressione di crisi
Ma difendere i valori fondamentali
Della civiltà che è stata qui edificata che cambiati è un passo un passo un po'più avanti
Ragione Eugenia dire e il fondamento che è in discussione è in discussione il fondamento cioè la domanda delle domande che cos'è l'uomo
E perché sta al mondo ed è chiaro che
Il le democrazie non possono sopravvivere se non
Evitando di smarrire le ragioni fondative di se stesso
E per ciò che io credo che come politico nell'assoluta laicità dubbio stare al mondo politico
Devo ragionare ed è quello che tento di dire nei dialogo monsignor Fisichella come se Dio ci fosse
Non sapendo se così ma devo ragionare come sedici fosse perché sarà Gianassi come se Dio non ci fosse io ho la sensazione di motivi sono spiegati e Libano non perdo tempo ho la sensazione che
Contribuì lei a minare l'esistenza stessa della libertà
Umana nei territori occidente
Questo è il la battaglia la folla nuova frontiera della battaglia laica
Perché il come se Dio non ci fosse apre la strada a rapporti tra l'uomo e gli altri tra l'uomo e la convivenza tra uomo e la storia che sono negato della libertà
Terza considerazione
E vi chiedo scusa per la
Brevità
Ma nel libro chi avesse voglia di leggerlo riflettiamo un po'più approfonditamente la battaglia culturale che io oggi vedo e nasce da questa domanda
Esistono morale laica
Si può dire che esista una morale laica che sia universale perché se una morale deve essere universale lo sappiamo cos'è la morale cristiana
La morale cristiana che ha influenzato la nostra convivenza deciso della nostra libertà perché ha fondato persino la scienza in euro quella scienza che oggi si vuole si vorrebbe contrapporre
Alla fede mentre se la Chiesa che ha perso le più grandi diversità
Europee dove poi si è progredito nella
Della ricerca scientifica lo sviluppo tra scienza
Ma è la domanda che dobbiamo porre ai nostri fratelli che che non credo no è questa ma a quali principi disperate
Dei va benissimo che ci siano altri principio tra quelli cristiani ma dovete dimostrare che esistono morale laica cioè principi universali che possono essere laici in opposizione e principi universali Crispi
Io ho provato a ragionarci sopra
E ho ho fatto qualche riflessione
Morale laica può essere la morale del libero arbitrio personale
Questa è una delle tante cose che il mondo cosiddetto il ci sta per per farmi capire ecco
Ma se si basa sulla la la difesa totale ed assoluta del diritto personale del singolo non si può chiamare morali
Perché per definizione stessa non è
Una ispirazione universale basandosi sul diritto del singolo per
Per definizione stessa del della proposizione non può essere considerata universale
Ho pensato poiché morale laica quella che dice
Non mi dilungo quella che dice tu sei libero
Di pensarla come vuole ma lascia che io sia libero di fare cose anche quello che tu non quando si applica I diritti civili in generale si può discutere sul divorzio per esempio credo che sia giusto ragiona scusi
Ma se si arriva a temi dell'antropologia e cioè i temi che toccano la vita la morte questo ragionamento diventa misero meschino
Non più universale quasi per
Il senso ridicolo perché io lo dico nel libro si può dire
Tu non uccidere ma non impedirà ma di farlo signor voglia di farlo
Quindi è evidente che la libertà del singolo si ferma laddove si toccano i valori fondamentali della convivenza quindi non può essere un criterio morale universale quindi non può essere quello può essere un criterio laicista ma non un criterio di morale
Può essere una mora laica quella fondata sulla sulla razionalità cioè sulla la la mia morale la morale di difesa della del della razionalità strumentale di tutto ciò che l'uomo scopre e quindi di di appoggio a uno sviluppo scientifico in chiave positivista una morale positivista può esserci ovviamente
Però anche in questo caso
Bisognerebbe riconoscere e questa può essere in qualche modo la morale ma mi domando se può essere universale una morale che esclude totalmente dal proprio ambito di riflessione questioni che non siano attinenti alla Regione
E quindi all'emotività dell'uomo alla spiritualità dell'uomo anche gli uomini che non credono
Nelle religioni hanno la loro spiritualità che sentono che che che vivono inevitabile appartiene fa parte della vita dunque e una morale puramente nazionale al di là di tutte le altre controindicazioni c'è una morale che segue lo sviluppo della tecnologia
Definisce come morale la bomba di Hiroshima
Perché è evidente che se è una morale che si basa soltanto sulla razionalità ed è chiaro che de def benedice come morale la bomba atomica questo neanche io che pure sono per la diffusione
La democrazia loan to in tutti i mezzi evidentemente riuscire a dire quindi non può essere una mora concludo
Il dubbio che mi viene ma vero lancio se volete riflettere ancora
Insieme a questi temi insomma diamo con questo libro che l'unica morale che il laicismo sente effettivamente di poter definire come tale la morale dell'utilità e basta
L'unica morale laica che sono riuscito a rintracciare come possibilità universale cioè di definire una morale la morale dell'utilità
Che punire anche laici e laicisti di diverse tendenze perché la moralità della propria convenienza
O del proprio tornaconto del vantaggio può tranquillamente unire anche persone che contrappongono il loro vantaggio o che contrappongono
Le loro convenienza
Quindi la mia sensazione è che quando si parla di morale laica si parla della morale dell'utilitarismo
E ricordo sola passa anche Mazzini non Rosmini o Gioberti ricordavano ricordava che in realtà secondo lui sia il socialismo che il comunismo Franco ecco una riflessione che aggiungo lettura
Erano in realtà solo derivazioni del principio utilitaristico perché si era affermato negli ultimi nel corso degli ultimi sei
Se questo va bene è evidente che tutte le nostre riflessioni si congiungono congiungono battaglia culturale battaglie politiche e Pier Ferdinando Casini lo ha ricordato
Congiungono battaglia culturale battaglia politica perché
E anche le cose che diceva Marini perché
Se la battaglie contro utilitarismo
In tutte le sue versioni se la battaglia per affermare valori che corrispondono a principi amorale universali e non semplicemente a razionalità strumentario convenienze
è chiaro che è una battaglia molto molto importante che può unire anche al di là degli schieramenti politici
Perché IVA società in cui viviamo
è tale che l'utilitarismo e diventato il metro di misura più importante anche dei media monsignor Ravasi ve l'ho detto dei singoli e delle comunità
E
Voglio solo dire en passant
Che alcune delle scelte politiche fatte da me per esempio D'Angelo Sanza degli ultimi giorni e notti mesi nascono da questa riflessione faccia da un'opposizione a un criterio utilitaristico della vita politica
Se io ho il
Il privilegio di essere
Il padrone di casa per alcuni versi e quindi
Di parlare per ultimo e di fare anche non considerazioni politiche
Come il Presidente Adornato ma certamente qualche considerazione che a ugualmente il suo spessore politico
Innanzitutto vorrei ringraziare
I nostri relatori che hanno fatto la fatica di leggere
Di leggere queste pagine ed intrattenerci questa sera
Poca andò ci alla lettura
Il tenente ci sarebbe bisogno di un ringraziamento particolare per per ognuno
Non posso se non manifestare il mio la mia grande gioia perché
Sua Eccellenza
Signor Avanzi
Lo abbiamo strappato a Roma ed è a Milano ed è a Roma quindi io non posso se non gioia e di questa sua presenza qui la dirigere anche
Uno dei dicasteri certamente più importanti per la vita della Chiesa
Vorrei poi ringraziare i dal presidente Marini per
La sua presenza e soprattutto per
L'efficacia
Per il Patto Sud con il quale
Ha espresso ha espresso misure
Considerazioni
Sul volume allargando le poiché
E attualizzando lei lui stesso visto che era partito con
La provocazione dell'attualizzazione di queste problematiche attualizzando le alla
Peculiare situazione
Che stiamo vivendo in questo momento
Poiché la professoressa Roccella perché
Evidentemente animare un pochettino
Dei cavalli di razza della politica non è sempre una una cosa facile inutile che mi guarda con
Con occhio così introduce
Ma
Ma io adesso non è che sto facendo battute che debbono essere prese da tutti i giornali e televisioni ma certamente
Io poi non gioco le cose ma certamente
Anche i dal presidente Casini che ringrazio ormai diventato
Un assiduo lettore di quello che io scrivo perché
In poco tempo si trova qui in Università e quindi ancora maggior fatica di tutto questo ma il segno di amicizia e lo ringrazio così come ringrazio
Esso Eminenza il Cardinale Ruini
Che mi ha incaricato di scusano ma aveva aveva da tempo un altro impegno anche perché presidente Adornato lui questa data la Presa la modifica parola ha fatto di tutto insomma quindi
Il povero il povero calare non è che potesse stare ai nostri alle nostre agende ma
Evidentemente lo ringrazio per alle parole che ha usato nella presentazione così come
Ringrazio Pezzotta che è presente oggi per
La postazione che ha fatto e anche per le considerazioni su quanto abbiamo scritto
Ma io il ringraziamento più grande permetterete che lo faccio ad Adornato
E lo faccio lì perché
Io non sapevo chi era conoscevo il suo volto
Ma
Ho risposto a un invito
Un invito che lui ha voluto farmi di metterci di sederci intorno a un tavolo e incominciare a dialogare
L'ho fatto con molto piacere
Devo dire che l'unica cosa che mi dava fastidio era che fumava una sigaretta l'altra e quindi
Mi veniva tutto addosso ma per grazia di Dio ha smesso di fumare e quindi sono sicuro che lui non lo riprenderà questo questo vizio perché è un vizio che rimane tale
Ma soprattutto direi che abbiamo iniziato dandoci da lei e abbiamo
Concluso dandoci del tu
Io credo abbiamo concluso ma
Il percorso ha voluto che da lei passassimo il tutto e questo vuol dire molte cose
Vuol dire evidentemente che è cresciuto un rapporto di amicizia è cresciuta anche una
Consonanza oltre alle dissonanze armoniche ma proprio perché sono armoniche è cresciuta una conoscenza reciproca nelle motivazioni
Debbo dire che io non sono andato molto sulle sue posizioni ma vorrei sperare anzi io penso
Che lui sia venuto di più sulle mie posizioni
E questo però lo dico con
Non per
Per un
Una considerazione di carattere personale
Ma lo dico perché
Io mi sforzo di essere profondamente laico quando ragione
è vero io sono un uomo di chiesa anzi io sono un vescovo
Ma quando si ragiona si portano delle argomentazioni che hanno alla base la forza della ragione la forza della ragionevolezza
Io penso che
Non ci sia bisogno di teorizzare
L'ho detto più volte
Ma
Non esiste una fede forte quando c'è una ragione debole
Quando c'è una ragione debole c'è soltanto come conseguenza una fede debole
E questa debolezza fede porta ad accentuare l'orizzonte dell'esperienza
Non invece a ricercare il fondamento
Sono invece dell'idea che quando c'è una ragione che è forte allora anche successivamente la fede si rafforza e quindi inevitabilmente lo sforzo che noi siamo chiamati a fare è quello di prendere la ragione come è sempre stato
Io per vent'anni ho insegnato apologetica richiamata da monsignor Ravasi è uno dei Barani fondamentali uno dei testi fondamentali della Polo genetica
è
Il dialogo contro i phone il dialogo contro i phone vedete è stato scritto da un autore
Che ha dato la vita ed è stato più facile forse in quel momento dare la vita che è Giustino il quale proprio qui a Roma siamo intorno all'anno centocinquanta qui a Roma
Ha composto quello che il dialogo con altri phone una delle opere più importanti di una ricerca continua fino a quando si apre alla verità che proviene dalla fede
Sono convinto
E lo dico da quest'Aula
Ma sono convinto che in ognuno in ogni uomo in ogni donna
Indipendentemente dal ruolo che ha e dalla funzione che svolge
C'è la nostalgica di Dio
Si tratta soltanto di scoprire questa nostalgica di Dio e di falla diventare coscienza
E di far capire di comprendere come mai in ognuno di noi c'è una nostalgica e c'è un senso di infinito per dirla con Blondel che non può essere mai messo a tacere
Io credo che noi abbiamo dato vita essenzialmente a un uno spazio di dibattito di discussione di scambio di idee
Ma lo abbiamo fatto anche perlomeno io l'ho fatto con una convinzione particolare
Su queste tematiche
Che toccano il futuro della nostra società
Perché ciò di cui noi trattiamo di fatto sono ciò che regolerà la prossima generazione ciò che permetterà alle prossime generazioni di costruire la loro esistenza
Io sono convinto che su questo ci sia una duplice dimensione
C'è certamente la dimensione della politica
Meglio detto c'era dimensione della rappresentanza politica che avviene nelle sedi istituzionali
E questa rappresentanza politica deve essere pienamente consapevole e cosciente delle responsabilità che porta
Perché quando si fanno le leggi e alcune leggi di conseguenza si crea una cultura con quelle leggi e consequenziali a quella cultura si creano dei comportamenti
E quindi è inevitabile che chi ha la responsabilità della rappresentanza politica
Sappia viva con piena consapevolezza che alcune leggi creeranno inevitabilmente il modo di comportarsi delle generazioni future
Non è un caso che oggi nelle nuove generazioni non si pensi più alla gravità della divisione una volta che si sono assunti degli impegni pubblici nel matrimonio
Non è un dato casuale che le giovani generazioni
Possono pensare che una vita che è nata nel grembo di una ragazza possa essere messa immediatamente il fuorigioco solo ed esclusivamente perché potrebbe essere un po'di muffa non è così
Chi vive della rappresentanza politica deve avere piena consapevolezza che alcune leggi creano cultura e comportamenti consequenziali di questo ci sentiamo responsabili ma c'è anche la seconda parte
Che su queste tematiche noi pastori della Chiesa non deleghiamo nessuno
Su queste tematiche noi abbiamo davanti a Dio prima di tutto e davanti alla comunità cristiana abbiamo delle responsabilità da cui non possiamo venire meno
Il signore ci ha posto in un luogo da cui noi non possiamo allontanarci
Ci ha posto a capo della comunità cristiana ed essendo a capo della comunità cristiana abbiamo non soltanto l'obbligo morale
Ma abbiamo anche la missione
Per essere corrispondenti a quanto siamo diventati di poter sempre corrispondere con fortezza con coraggio e con coerenza a quello che la responsabilità pubblica che abbiano
La nostra non è una responsabilità privata la nostra una responsabilità pubblica perché non esiste né alcuna dicotomia tra lesse ai cittadini di questo Paese ed essere il pasto
E viceversa lesse pastori ci impegna ancora di più ad essere cittadini di questo Paese e di ogni Paese in cui ne ci troviamo ma ci impegna a non poter delegare nessuno su ciò che e che appartiene ha un deposito
Pieno
Totali
Che è stato dato a noi e non ad altri
Quindi con questo senso io credo ho partecipato a questa dimensione di un dialogo
Sapendo che anche attraverso questa forma si crea cultura anche attraverso l'esposizione di questi nostri concetti di queste nostre pagine di questo nostro dibattito si crea inevitabilmente cultura e diffusione di cultura
Sono contento quindi di
Potere
Di potere
Contribuire di aver contribuito con Adornato in qualche modo questo sarò anche contento se
Avremo una riscontro attraverso la lettura attraverso la
Perché no la continuazione di un dibattito anche in altre sedi di quanto insieme abbiamo cercato di controllo grazie