"Magistratura e sistema dei partiti"

Negli anni
Cinquanta Guido Calogero con grande generosità parlava di riforme senza spesse allora e ci metteva sempre anche il Codice di procedura penale all'ora forse le spese sarebbero state minori oggi sappiamo che cosa significa ma questa è la tradizione riformisti
La tradizione riformista e guardare al contesto in cui certi fenomeni si verifica la responsabilità civile
Altro punto di grande distorsione si dice noi vogliamo ridurre alla logica della responsabilità due gruppi di privilegiati polli
Dice il giudice ma questa è è interamente a su
E va scusate tanto nessuno impone di scegliere la via della Collina
è una libera scelta mi si dirà anche la scelta della magistratura e attenzione no lì poi è ci sono dei binari che ha debbono essere molto seguita con molta precisione
Può il ruolo del politico verrà e quello del magistrato sono veramente così lontani che questo tipo di avvicinamento immediatamente ancora una volta dice che c'è qualcosa che suona falso dal punto di vista culturale
Direi poi strumento della responsabilità civile escludo sgombriamo il terreno dall'argomento comparatistico io qui c'è un librone di cui vi risparmio la lettura ma quasi tutti i capitoli di una serie di sistemi dicono l'Imu unità il privilegio l'irresponsabilità del giudice è un prezzo che si paga per ottenerne l'indipendenza io non voglio assumere in toto questa affermazione estrema e pure quella che guida il sistema inglese
E anche quando in un sistema come quello americano a un certo punto ci si è posto il problema Dickens strada imboccare perché sembrava ormai non più in Totò sostenibile la tesi della piena irresponsabilità si è imboccata la via disciplinare e non se imboccata bianca e per un momento
Quella della responsabilità civile anche in un sistema francese come quello francese dove ancora sapete bene esiste una dipendenza dal magistrato dal potere politico e dove c'è una legge in cui compare anche una colpa grave ma se voi andate poi a guardare come è stata interpretate applicata questa legge vi rendete conto aldilà della lettera quanto si è
Modesta per non dire inesistente la sua applicazione la verità è che poi culturalmente e inaccettabile il ricorso allo strumento dalla responsabilità civile
Perché
Ma permettetemi una sola digressione tecnica e io ho studiato questo problema abbiamo faticato per anni per cercar di dire che è lo strumento per la responsabilità civile non è uno strumento sanzionato
Io ma è uno strumento riparato cioè la funzione della responsabilità civile non è di punire danneggiando ma in primo luogo di rendere possibile la riparametrazione del danno al danneggiato quella che te tipicamente si chiama la traslazione del danno da un soggetto alla soggetto che deve pagare il risarcimento che non necessariamente il danneggiato
Il sistema imprenditoriale la norma basse dice che il danneggiato non si rifà non è obbligata a rifarsi su lui il dipendente si rifà sugli imprenditori
Quindi lo strumento della responsabilità civile se vuole essere adoperati per garantire alle vittime il risarcimento è uno strumento che si deve indirizzare hanno sta questa è la logica della responsabilità civile certa nel nostro sistema abbiamo a nonché un uso della responsabilità civile con carattere sanzionatorio che è una parte consistente del di scorso sul funzionario pubblico ma appunto ma lì c'è il rapporto gerarchico ma lì c'è un ruolo completamente diverso e al allora ancora una volta questa assimilazione
A parte ripeto l'anacronismo dell'uso in questa maniera dello strumento della responsabilità civile va in una direzione che secondo me distorce ancora i termini del problema
L'oggetto specifico del referendum una parola
E io lo dico qui perché l'ho detto in altre sedi quindi non penso di violare nulla delle regole di correttezza di questo dibattito tetto qual è la mia opinione che è quella di un vuoto no la domanda che può venire al di là dell'insieme di queste ragioni che credo di avere riporta
Data un contesto più vasto si possono desumere dall'analisi che ho cercato di fare a mio giudizio
Hanno
è una buona ragione all'interno delle norme sottoposte al referendum perché uno delle obiezioni che si fa a chi come me siccome Luca sulla posizione del no è questo
Ma scusate tanto bollette allora che rimanga in vigore la norma sull'autorizzazione ministeriale volete che rimanga in vigore la norma sull'indicazione da parte della Cassazione del giudice norme sicuramente incostituzionali per diverse ragioni io dico attenzione non dimentichiamo che nel referendum entra anche l'articolo cinquantacinque del Codice di procedura civile che permettetemi di dirlo è un'opinione ma credo che forse può entrare dignitosamente nel dibattito
Non è un articolo così impresentabile come qualcuno ha detto primo è un articolo che ha dietro le spalle il conforto dei quello che è Unisys tema diciamo di principi di civiltà diffuse
Questa è una frontiera molto avanzata rispetto a Paesi come quelli che ho nominato perché prevede secondo una tradizione che conoscete
Da una parte la il la responsabilità per dopo Dolo frode concussione dall'altra anche un'ipotesi dico quella del ritardato la ritardate emissione di un provvedimento ancorandola però a un da
Prodi garanzia l'istanza e la fissazione di un tetto quindi e già presente una forma di colpa e io è c'è un sistema che io non ritengo che debba essere così semplicisticamente buttato
E dunque questo mi serve per fare un discorso molto serio
Tra la scelta di principi
E le procedure connesse permette e che qualcuno ritenga più importante l'anno
Ma di principio cioè l'articolo cinquantacinque piuttosto che gli altri due c'è un'ambiguità all'interno del quesito rete
Molto forte che denuncia i limiti di questo referendum però io credo che ci sia anche ripeto una coerenza Peck chimica nel discorso perché per la a per ragioni procedurali che badate potrebbero anche essere cancellate per altre perché io non so se nel momento in cui ci fosse un procedimento nel di richiesta di danni a un magistrato
Il giudice e lui il Guardasigilli desse l'autorizzazione e venisse sollevata la questione di costituzionalità
Se quel meccanismo reggerebbe davanti alla Corte costituzionale no no no non so che è stata dichiarata è un momento ci voglia arrivare oggi perché tra quel sessantotto è oggi è passato un po'di tempo son passati vent'anni di discussione molto approfondite e io credo che oggi sia avvenuto sarebbe
Diverso l'atteggiamento della corte questa
Allora permettetemi di dire che io credo che oggi sia molto corretto ritenere che sia da preferire il principio dichiarando con altrettanta chiarezza che la procedura in anni sì e questa non è una contraddizione di chi fa una scelta di voto e ripeto una ambiguità del quesito referendario che mette sullo stesso piano una scelta che non vi è è in dal sistema fascista con una procedura che dedico autorità non c'è dubbio a è pieno il nostro si Emma di queste contraddizioni altre volte ne abbiamo sciolte ripulendo le incrostazioni autoritari e lasciando la scelta corretta
Perché non possiamo dire che tutto quello è un sistema di eredità fascista è stato scritto certamente nel quarantadue ma abbiamo dietro le spalle una buona cultura giuridica che ci ha insegnato a distinguere all'interno di questo dici venduti in quegli anni tra l'altro quello codici non è che si può invocare Calamandrei quando per i suoi progetti presidenzialisti città ignorare
Quello che Calamandrei fece per quattordici o quello che ha scritto nel primo volume dell'istituzione di diritto processuale anche qui un po'di cultura non fa non sarebbe
Ma
Io trovo in questo un il problema scelto del potere dei giudici è posto ma ripeto nel contesto lo dobbiamo guardare è un problema che riguarda complessivamente la macchina della giustizia è un problema di riduzione del potere del
Giudice ma di riduzione legislativa bisogna Leopardi il potere laddove l'esperienza di questi anni ha dimostrato che viene adoperato ma ma queste norme ci sono stati fiumi di proposte in Parlamento che non sono andate avanti e non hanno ricevuto un minimo di consenso da parte dei promotori
Referente
Cioè Da Rin vedere sicuramente anche la casistica forse dico io sicuramente anche il giudizio disciplinare
Io non trovo anzitutto
Consiglio superiore
Dovrebbe stare molto attento su questo per esempio la pubblicità in questa materia essenziale
Le ipotesi che vengono fatte della possibilità della parte intervenire o di essere sentito è un'anomalia ma è una non aria giustificata dalla specialità di questo procedimento quindi si può lavorare molto seriamente in queste direzioni
E cioè rendere il giudizio disciplinare più trasparente e più omogeneo agli interessi che effettivamente brano in cui entrano in Congo
Sono ipotesi ripeto io tendenzialmente lo dichiaro con molta franchezza
Ritengo che sarebbe pericoloso ampliare
In maniera
Come dire un po'semplicistica
Le ipotesi di responsabilità riferimenti alla colpa grave ma chi ha studiato questo problema permettetemi poi siete tutti esper dissimili danneggiate Iorio maneggiati studiando rivoli maneggiate applicandoli che strumenti delicati
Quant'è difficile segnare il confine della colpa che era quanto ci si è lavorato su questo problema
E allora questa mi appare veramente come una scorciatoia da non percorre
Il rischio è davvero quello di una qualche perversione dell'ordinamento
E ripeto non è una questione soggettiva dei magistrati è un problema che riguarda poi la collocazione della magistratura allo cercato di dire prima in quale snodo da ha dichiarato di evoluzione del controllo di legalità nei confronti di un sistema politico all'interno del quale si cercano di far deperire tutti i controlli compreso quello parlamentare
In questo senso Parlamento in magistratura se mi permettete l'espressione un po'approssimativa stanno sulla stessa barca per ciò che riguarda il problema della delegittimazione della funzione di controllo
E poi lo snodo del potere economico
E c'è troppa voglia di mani libere in questo Paese non di libertà o neppure di liberismo di mani libere perché Paesi Libè visti si sono dotati di tali e tante leggi
Che noi neppure ce le sogniamo
Io dico che abbiamo pagato anche per responsabilità di singoli giudici prezzi molto a
Altri in termini di libertà in questi anni io non vorrei che aprissimo di nuovo una vicenda che mette a repentaglio la
Berta di qualcuno io vorrei che la libertà di nessuno fosse da oggi in poi messi in discussione in questo Paese
Sale che diviene una prelazione negli ultimi
Diciamo
E la sala magra stampa che chiarirà anche più
Altre domande
E già in maniera il problema essi si
Allora possiamo siamo a chi ante
Ecco prima di dare la parola a Sandro Criscuolo
Voglio di nuovo ringraziare servono Rodotà con rinnovata ammirazione per la capacità che ha avuto modo di inseriti problemi di attualità in un contesto culturale culturale di particolare livello anche perdere la capacità che ha avuto di tenere attendo l'uditorio
A un discorso ridono culturale particolarmente elevato Tanda attendo questo uditorio che solo la stanchezza e l'ha portato poi puri ed la forza e l'attenzione per l'attenzione che sarebbe uscita creare ha portato cui Fury
Riposarsi per riprendere fiato
Fortunatamente fortunatamente Italian cura uomini dotti giusti
Come Stefano Rodotà
E speriamo che uomini doc Justine come Stefano Rodotà possono continuare a far sentire in questo Paese la loro libera voce è in genere chi ha dedotto è anche giusto e io gli ho edilizia è questa la battuta va applicativo si capisce attiva adesso do la parola Haas a Sandro Criscuolo che prestigiose Amato presidente dalla nostra associazione io la parola con piacere particolare per affetto e l'ammirazione di pioppeti e gliela do
Dicendo anche qui
Che gli contrariamente a quando dice qualche pedissequo
Di segretari di partito di partito
Rappresenta realmente
Come tutti
I componenti dell'associazione magistrati i sentimenti della magistratura
E li rappresenta non perché i magistrati si identifichino illumini e negli atti che con lui collaborano
Ma perché lunghi e gli altri che con lui collaborano riescono a identificarsi con tutti e con un dissing volo Culicchia ed è molto difficile esercitare così
Con questa pienezza di corrispondenza la rappresentanza
Ma purtroppo il mondo politico un certo mondo politico poco ci conosce e va parlando a bandana di una separazione tra i vertici della società i cosiddetti vertici dell'associazione e la magistratura
Evidentemente chi parla così non conosce nulla della storia passata ed alla soglia attuale
Dell'associazione l'associazione non è stata ritenuta dai magistrati rappresentati ad associazioni sia e identificata con i magistrati e mai di come oggi ci si identifica con la persona di Sandro scuro con questa convinzione do la parola a Sant'scuola
Ti ringrazio presidente il mio compito e allo stesso tempo reso più difficile e più facile
è più difficile perché non è certamente agevole cosa parlare dopo Stefano Rodotà
Ma è anche più facile perché prodotta a alla mente arato il campo da consentire una serie di Rimini che quindi abbrevieranno certamente la lunghezza del mio parlare
Prendo le mosse dall'articolo quarantanove della Costituzione
Il quale stabilisce che tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente impartiti per concorrere corna metodo democratico a determinare la politica nazionale
I costituenti nutrivano evidentemente una concezione illuministica dei partiti politici
D'altro canto a parte talune esperienze risalenti all'età classica
Proprio alla filosofia dell'Illuminismo e della rivoluzione può ricondursi la nascita del partito politico all'età moderna
E si concepirono dunque i partiti come strumenti indispensabili di collegamento tra i soggetti della comunità e lo Stato
Come i veicoli della volontà popolare
Come centri di elaborazione e di dibattito sul complesso degli indirizzi che costituisce appunto la politica nazionale nel quadro disegnato dalla Costituzione
In questa non è detto nel concetto poteva essere esplicitato in una carta costituzionale ma è chiaramente presupposto
Che comunque i partiti dovevano rimanere ben distinti dalle istituzioni
La cui dinamica dove lacerto tener conto di quelle formazioni aventi come tutti sappiamo lo status giuridico di associazioni non riconosciute
Ma non fino al punto di condurre ad una sorta di immedesimazione
Tra le une e le altre
Invece si è registrato proprio tale risultato
I partiti politici hanno progressivamente occupato come oggi si usa dire
Le istituzioni o almeno la maggioranza DS nelle quali hanno riversato
Non tanto i propri contenuti ideali
Le proprie capacità di elaborazione e di proposizione politica quando ne avevano
Ma i propri interessi di parte o di fazione
E ciò è avvenuto ad opera di partiti nei quali si assisteva ad una graduale ma continua estensione del potere degli apparati
Cioè di partiti di tipo burocratico con l'articolazione rigide in senso verticale
La cui proliferazione
In un sistema evidentemente non dotato delle vaste cita necessarie per consentire la formazione il ricambio di maggioranze
Ha condotto a una forma di paralisi istituzionale che rende difficilissimo impostare e realizzare adeguatamente programmi di riforme
Sembra giusta per descrivere questo fenomeno l'espressione ricorrente di democrazia bloccata
Le conseguenze di tutto ciò sono di vario segno per limitarci a quelle interessanti il discorso che ci ripromettiamo di svolgere indicheremo in primo luogo la crisi delle istituzioni rappresentative
In particolare del parlamento delle assemblee degli enti locali
Degli organi collegiali in genere
Nei quali la presenza dei partiti e continua ed opprimente basta pensare l'esempio più ricorrente ai comitati di gestione delle unità sanitarie locali
Poi come diretta immediata derivazione della crisi del Parlamento la crisi della funzione legislativa
Con tutto ciò che essa ha comportato in termini di supplenza richiesta o imposta la magistratura
Ancora la crisi della stessa funzione amministrativa
Che sempre più spesso ha visto mettere in forse quando non totalmente compromessi
I principi di legalità buon andamento e imparzialità
Un solennemente affermato nell'articolo novantasette della Costituzione
La crisi del Parlamento è sotto gli occhi di tutti
L'istituzione centrale della Repubblica
Prima depositario della sovranità popolare
Incontra difficoltà di funzionamento sempre più gravi
Se le cause vanno a rilento i processi vengono definiti dopo anni
Almeno si può però dire che una decisione primo poi magari più poi che prima arriva
Ma quante proposte di legge presentate ripresentate in mare legislature
E miranti a risolvere problemi reali sono rimaste inevase
Quante riforme promesse e attese da decenni sono rimaste eluse
Lo stesso continuo ricorso alla decretazione d'urgenza
Ben al di là delimiti previsti nell'articolo settantasette della Costituzione
E segnata dall'illegittima prassi di ripresentare più volte lo stesso provvedimento non come sito nei termini con sostanziale elusione del precetto costituzionale
Costituisce però segnale preoccupante della paralisi dell'istituzione parlamentare
Paralisi della quale dovrebbero darsi carico per primi i partiti rappresentati in Parlamento
Che dovrebbero saper ricercare e ritrovare la capacità di pensare ed operare secondo linee di interessi generali
E non già secondo logiche di parte o di lettura di fazione
Non è questa la sede per interrogarsi su eventuali prospettive di riforma del Parlamento che peraltro atteso il contesto attuale sembrano a dir poco velleitarie
Ci limitiamo ad osservare che ben difficilmente alla situazione accennata potrà porsi rimedio Consoli operazioni di ingegneria costituzionale o elettorale che tra l'altro potrebbero riuscire anche pericolose per l'equilibrio democratico del Paese
Necessarie preliminare sembra invece una riflessione approfondita sul modo di essere dei partiti e sulla loro presenza nelle istituzioni e tale riflessione può essere avviate sviluppata solo dei partiti vedessi
La crisi della funzione legislativa è conseguenza ovvia della crisi del Parlamento
Essa si articola in varia guisa
C'è la riforma attesa da tempo immemorabile che non arriva
Occorrono degli esempi
Per non ricordare le riforme ormai abusate dei codici di rito
Ricordiamo quella dell'ordinamento giudiziario della quale non si parla nemmeno più
Mentre lo stato giuridico dei magistrati appare sempre più confuso tra vecchio ordinamento costituzione
Leggi e leggine successive circolari del Consiglio superiore della magistratura
Sentenze della Corte costituzionale dei giudici amministrativi a che serve un legislatore se non è in grado di intervenire in un settore come questo coperto peraltro da riserva assoluta di legge
C'è la legge fatta male perché occorre mediare tra le diverse posizioni delle forze politiche
Che non riescono a raggiungere una sintesi valida
E vanno quindi una normazione generiche contraddittoria scaricando sull'intero tre cioè in primo luogo sul magistrato le tensioni sociali che le stesse forze politiche avrebbero il dovere di fronteggiare
C'è la legge di piccolo cabotaggio la legge tappa con la legge tampone la legge provvedimenti
In questo da questo modo incongruo di legiferare nasce in larga misura la supplenza
Per un'altra parte ma in misura certamente minore nasce anche da protagonismi ed eccessi di magistrati non intendiamo certo tacerlo
Supplenza sulla quale non mi soffermerò
Perché l'argomento è stato ampiamente trattato in tutte le sedi e le ha anche accennato
Serra Rodotà
Ma poiché nella campagna referendaria in corso essa viene frequentemente riscoperta
è giusto almeno ricordare quali sono tutte le origini della supplenza
Che ineluttabilmente destinata a durante responsabilità civile o non responsabilità civile
Finché non sarà ripristinato il primato della legge
Il che può avvenire solo con una forte ripresa di funzionalità dell'istituzione parlamentare
E poi c'è la crisi della funzione amministrativa
Dalla quale è nata almeno in parte la stessa questione morale
Di cui tanto si è parlato e scritto fino a qualche tempo fa
Oggi se ne parla un po'meno ed anche questo è un sintomo significativo
Sarebbe arbitrario e fuorviante collegare sic et simpliciter la questione morale al sistema dei partiti
In un tessuto amministrativo come quello italiano
In cui esiste una grande articolazione di enti e di centri decisionali il che va registrato positivamente perché il decentramento nelle sue diverse forme sempre espressione di democrazia
è in certo senso inevitabile che si registrino devianze o vere e proprie forme di criminalità degli affari
Favorite peraltro sia dal dilatarsi dei centri di spesa
Sia dall'arcaicità della legislazione per esempio in tema di appalti di opere pubbliche
Sia la stessa ampia partecipazione
Che è certamente a sua volta segno di democrazia ma che inevitabilmente può determinare infiltrazioni lecite o contiguità con personaggi poco raccomandabili
Ma se tutto ciò è vero
è altrettanto vero che sarebbe lecito ed auspicabile che i partiti adottassero nel proprio interno meccanismi di verifica di controllo e di selezione per assicurare la trasparenza dell'attività che svolgono
Che la messa al bando delle pecore nere magari a costo rinunciare a qualche manciata di voti
Non si può dire onestamente che questo finora sia avvenuto
La questione morale torna al centro dell'attenzione solo quando evolve in questione penale
Ed anche allora non è detto che l'attenzione si focalizzi sui suoi reali protagonisti
Che sono poi coloro i quali fanno malgoverno della cosa del danaro pubblico
E accaduto a volte che essa si sia invece accentrata sui magistrati procedenti accusati di essere dei sabotatori dell'economia nazionale
Dei persecutori professionali
Dei commandos l'assalto
è stato scritto così il doloroso capitolo dei rapporti tra giudice penale pubblici amministratori
Che tanta parte ha avuto nello scenario ormai annoso del reiterato scontro tra magistrati e politici
Intendiamoci bene
Ci sono certo stati abusi o errori in questo settore commessi da questo o quel magistrato ci sono certamente stati travalica mente tipo esorbitanza di fusioni
Da parte di inquirenti cui non sempre riuscito di discernere il confine
Labile ma distinguibile che corre tra illegittimità amministrativa e di illiceità penale
Ma se i partiti specialmente bisogna dirlo quelli con responsabilità di governo
Avessero affrontato seriamente tempestivamente il problema
Dando vita alla riforma dei reati contro la pubblica amministrazione per adeguarli al nuovo assetto dello Stato e delle Autonomie locali
Ed al contempo ponendo mano ad iniziative di carattere interno per scoraggiare di solare certe prassi illecite oggi la questione morale avrebbe uno spessore di una lunga meno consistente
Nell'insorgere nel permanere dei momenti di crisi cui qui sopra si è fatto sommariamente cenno i partiti il sistema da loro composto hanno sicuramente una responsabilità rilevante
E Sava accerto diversamente graduata a seconda delle dimensioni delle posizioni occupate delle attività svolte da succede a ciascun gruppo politico ma non è questa la sede per una simile graduazione
Ai fini del presente intervento infatti è sufficiente uno sguardo d'insieme che si è cercato di dare su una realtà con la quale bisogna pur confrontarsi
Se si vogliono cogliere i complessi risvolti istituzionali del dibattito che si è aperto nel Paese sul ruolo del magistrato
Ormai da qualche anno dibattito che con la prossima scadenza referendaria attraverserà un passaggio importante ma non conclusivo
Essendo destinato a protrarsi negli anni a venire
La magistratura rispetto alle altre istituzioni dello Stato presenta una peculiarità significativa
Esercita un potere diffuso appunto la giurisdizione che non è riferibile al complesso dei suoi membri nella loro collegialità
Ma che è riferito a ciascun appartenente all'ordine giudiziario in quanto titolare di funzioni giurisdizionali
La Camera dei deputati e il Senato della Repubblica esercitano la propria funzione collegialmente
Il Governo si esprime attraverso il Consiglio dei ministri
Le assemblee degli enti territoriali sono a loro volta organi collegiali
In tutti questi organismi partiti sono presenti in modo totale costituendo essi gli unici canali praticabili attraverso i quali è possibile accedere agli organismi medesimi
Per la magistratura la situazione del tutto diversa
Non c'è un potere dell'ordine come tale
Ma dei singoli organi giuridica giurisdizionali
Inoltre i magistrati sono reclutati per concorso e codesta forma di reclutamento
Pur per tanti aspetti manchevole bisognosa di profonde modifiche altro esempio di riforma mancata
Almeno il merito di sottrarre i magistrati a condizionamenti partitici
Già questo assetto impedisce l'occupazione partitocratica che si deve registrare per altre istituzioni pubbliche
Ma soprattutto la Costituzione ha voluto la magistratura ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere
E la presidio di tali valori apposto il Consiglio superiore la magistratura come organo di governo autonomo essendo i costituenti ben consapevoli se non altro per la tremenda esperienza storica da cui provenivano
Che un pieno ed efficace controllo di legalità
Senza il quale non esiste uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e tutela reale dei loro diritti
Può essere esercitato soltanto da giudici sottratti a condizionamenti di qualsiasi genere
è accaduto così che lo strapotere acquistato dei partiti
O per dir meglio dei loro apparati direttivi non ha avuto modo di dispiegarsi all'interno dell'istituzione giudiziaria
Certo si sono registrati episodi di collateralismi di vario genere
Ma si è trattato di esperienze individuali che non possono definirsi connotato di quella istituzione
Permanendo l'attuale assetto costituzionale
La magistratura non è lottizzata o lottizzati dai partiti e ciò contribuisce a renderla una variabile indipendente
Come ogni tanto qualcuno la definisce con malcelato dispetto senza rendersi conto che in un sistema democratico la magistratura deve essere proprio questo
Una magistratura inserita certamente nel sistema politico se con tale espressione si fa riferimento al complesso delle istituzioni preposte alla realizzazione dell'indirizzo politico espresso dalla Costituzione
Ma ben distinta e non condizionabile dal sistema dei partiti e specialmente l'avete una vita che in questi tendono ad aggregarsi
è propria degli stati autoritari la concezione che i giudici debbano essere gli interpreti e gli esecutori fedeli dell'indirizzo elaborato dal partito dominante anzi normalmente unico
Gli esempi storici recenti e meno recenti sono ben chiari alla mente alla coscienza di tutti
Nelle democrazie i giudici sono soggetti soltanto alla legge ed esercitare il controllo di legalità in tutte le direzioni senza zone franche come ebbe a ricordare Sandro Pertini
Per lunghi anni dopo l'entrata in vigore della Costituzione
Il sistema dei partiti non ha dedicato particolare attenzione all'istituzione giudiziaria e al suo aspetto costituzionale
Era sicuramente latente in quel sistema la preoccupazione di non esaltare troppo l'autonomia e l'indipendenza dell'ordine giudiziario
Pur solennemente affermati in una stagione di altissima tensione civile morale quale fu quella dell'Assemblea costituente
E tale preoccupazione si faceva sentire ogni qual volta bisognava dare attuazione con legge ordinaria quei valori
Basta ricordare lo ha fatto già Rodotà con quale limitazioni fu costituito e solo a distanza di dieci anni dall'entrata in vigore della carta costituzionale
Il Consiglio superiore della magistratura
E quali limiti furono posti al suo potere di esternazione e all'efficacia dei suoi atti
Nonché i successivi ricorrenti tentativi di modificare la composizione di quell'organo
Allo scopo di rendere prevalenti i membri laici su quei togati
Ma tutto sommato al di là di queste e di simili evenienze mi limito a ricordare tutto ciò che accade in Parlamento ogni qual volta si tenta di mettere allo studio una legge di ordinamento giudiziario
Sembrava largamente acquisita al patrimonio ideale culturale di quasi tutti i partiti la consapevolezza che l'autonomia e l'indipendenza dell'ordine del giudiziario erano garanzie fondamentali per i cittadini
Anche se poi non si operava adeguatamente sul piano politico per consentire ai magistrati di disporre degli strumenti normativi e strutturali indispensabili per un efficiente esercizio della giurisdizione
Nel contempo un ampio complesso ed a volte tormentato dibattito all'interno della magistratura e specialmente dell'Associazione nazionale magistrati
Riusciva a mettere sempre più a fuoco il ruolo proporzionale e di garanzia assegnato al giudice dalla Costituzione
E lo teneva significativi risultati per il riconoscimento ed il potenziamento dell'indipendenza interna dell'ordine specialmente attraverso il sostanziale abbattimento della struttura gerarchico piramidale che prima lo caratterizza
E noto coi quel che è accaduto e lo ha splendidamente ricordato Stefano Rodotà
Le trasformazioni della nostra società a far tempo dalla metà degli anni Sessanta hanno assunto un ritmo incalzante
La domanda di giustizia se progressivamente dilatata ma non si sono dilatate le strutture giudiziarie
E giù dalla lunga stagione dell'emergenza con le sue tragedie basta ricordare gli anni di piombo
Che hanno purtroppo inciso anche sulla cultura delle garanzie della giurisdizione
Tante istanze riformatrici che pur se erano andate affermando hanno subito una brusca e lunga battuta di arresto
In questa temperie Orneli molto pesanti sono ricaduti sulla magistratura che ha dovuto affrontarli appunto con strutture Gramsci
Con mezzi insufficienti con norme inadeguate
Nostra convinzione già altre volte espresse qui ribadita che la risposta data dall'istituzione giudiziaria ai grandi problemi posti dalla stagione dell'emergenza
Sia stata globalmente positiva
Possono certamente essere posto in discussione questa o quella vicenda processuale
Con l'avvertenza però che sarebbe un grave errore prospettico pretendere di valutare con il metro di oggi fatti ed episodi che invece debbono esser collocati nel contesto in cui avvennero
Il molto disponibile e aperto al dialogo al dialogo del dissociato di oggi
Deve certamente esser considera ma non deve far dimenticare la maschera dietro cui si celava il terrorista di ieri che con le armi in pugno diceva di voler portare l'attacco al cuore dello Stato e di fatto lo portava
Ma nel complesso al terrorismo è stata data una risposta giudiziaria di civiltà con gli strumenti processuali che erano disponibili
Gli stessi che sono stati adoperati quando all'emergenza terroristica è subentrata quella indotta dalla grande criminalità organizzata
Che dall'inizio degli anni ottanta ha preso a far sentire la sua presenza in modo sempre più diffuso
Non è il caso quindi di attizzare polemiche sul pentitismo sui reati contro la pubblica amministrazione cui mi riferivo prima sui reati associativi sui maxi processi
Mi limito ad osservare che se gli errori o abusi si sono registrati ad opera di questo o quel magistrato nella gestione di tali vicende
Una classe politica consapevole e responsabile avrebbe dovuto trarre spunto non già per innestare una sorta di turbolenza istituzionale
Intorno all'esercizio della giurisdizione
Ma per avviare le necessarie riforme normative strutturale
Invece è accaduto un fenomeno davvero singolare
Da un lato con una legislazione frammentaria e contraddittoria
Spesso approvata si badi bene da larghissime settori dello schieramento politico e lo ricordava prima nota
Si sono dilatati gli spazi discrezionalità demandati al giudice fino al punto di rendere evanescente in molti casi il rapporto di soggezione del magistrato alla legge previsto dalla Costituzione
E non è stato soltanto un fatto di legislazione di emergenza ma un fatto che si è registrato nei più svariati settori dell'ordinamento basta ricordare quello che è accaduto nel settore dei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione dove interi spazi come quello dell'ablazione di fatto che non trovavano disciplina
In una legge sull'espropriazione per pubblica utilità concepita quando si pensava che veramente le amministrazioni operassero sempre secondo criteri di legalità
Quando questi spazi sono stati dovuti coprire da una giurisprudenza che ha dovuto andare alla ricerca di principio
Ha dovuto creare regole che spettava invece al legislatore elaborare e definire
Dall'altro lato il modo di impiego poi di tali poteri in relazione ai casi concreti è stato sottoposto non già ad un vaglio critico
Sempre legittimo ed anzi auspicabile come strumento di verifica pubblica e garanzia di trasparenza dell'attività giudiziaria
Ma ad una forma di contestazione destabilizzante sia per i toni sia per i contenuti
Che in qualche momento assunto l'aspetto di un vero e proprio scontro istituzionale
Certo non giovi vuole alla credibilità di tutte le istituzioni non solo della istituzione giudiziaria
Partiti largamente rappresentati in Parlamento
Ed anzi con dirette responsabilità di governo persino ai massimi livelli
Hanno duramente contestato i giudici che avevano applicato per esempio la legge numero trecentoquattro del mille novecentottantadue sui pentiti del terrorismo
Legge che quegli stessi partiti arrivano pur concorso approva
Hanno duramente contestato le cosiddette manette facili l'eccessiva durata dei processi civili e penali
Gli abusi che a loro dire venivano commessi e contestano tuttora è di ieri la conferenza stampa dell'onorevole Craxi il quale vi torna a parlare degli abusi delle disfunzioni degli errori gravissimi
Lo ha fatto quando era Presidente del Consiglio dei ministri
E forse allora non arriva una totale legittimazione lo fa oggi in modo assolutamente legittimo sia ben chiaro come segretario di un partito
Tengo a ribadire che non si vuole minimamente mettere in forse il più ampio diritto di criticare l'onorevole grazie
Ma se noi vogliamo uscire dalla stagione delle polemiche
E vogliamo operare costruttivamente per migliorare l'esercizio della giurisdizione nel quadro dell'assetto costituzionale del Paese sarebbe il caso che l'onorevole Craxi il quale non è per usare un'espressione di Martinazzoli
Un neutrale inquilino di Montecitorio ma è stato per anni presidente del consiglio dei ministri
è segretario danni di un partito con dirette responsabilità di governo indicasse operativamente come pensa di superare questo tipo di evenienze quali proposte di miglioramento intende fare
Come pensa di risolvere certi problemi che non sono si badi bene ricollegabili esclusivamente alle intemperanze di questo o quel magistrato ma sono sprofondamento e correlati agli strumenti processuali
Di cui i magistrati debbono fare applicazione
Ebbene su questo punto non vengono risposte ogni tanto si presenta qualche proposta di legge sulla quale però non si imposta mai una vera e propria battaglia parlamentare
Quando mai una presidenza del Consiglio è stata condizionata ad un certo tipo di riforma in questo settore
Quando mai un ministro si è dimesso perché non veniva portata avanti una riforma in questo settore quando mai certi equilibri politici sono stati alterati o sono stati dissolti perché non si faceva una politica della giustizia in questo settore
Nulla di tutto questo
Non sono state adottate le iniziative legislative che pure avrebbero potuto e dovuto esser posto in essere
Per esempio attraverso opportune anticipazione della riforma del processo penale
In tema di provvedimenti restrittivi ma si è preferito dar vita ad una iniziativa referendaria sulla quale occorre soffermarsi perché offre significativi spunti di riflessione
Sulle vicende istituzionale di questo Paese
I referendum cosiddetti sulla giustizia lo sappiamo tutti nascono dopo un lungo periodo di polemiche al grido per una giustizia più giusta
Essi riguardano le norme che regolano il funzionamento della Commissione parlamentare inquirente le norme relative al sistema elettorale del Consiglio superiore riguardavano
E la responsabilità civile del magistrato così come oggi disciplina
Il primo referendum diciamolo con chiarezza aveva una finalità puramente strumentale come reso palese dal fatto che nell'arco di un anno e mezzo
Nessuno ne ha seriamente parlato tanto che a buon diritto può essere definito il referendum dimenticato
Esso non serviva affatto a rendere la giustizia per i politici uguale a quella prevista per gli altri cittadini
Netta ma poco ad avviare una riforma sul punto
In primo luogo la riforma della commissione inquirente che va fatta con legge costituzionale era già stata avviata
Era anzi a buon punto e può a buon diritto ipotizzarsi che senza il blocco determinato dall'iniziativa referendaria sarebbe oggi giunta in porto
In secondo luogo non occorre essere esperti giuristi per sapere che l'inquirente opera in un settore molto ristretto quale quello dei cosiddetti reati ministeriali mentre se veramente si volesse fare un discorso egualitario bisognerebbe portare alla riflessione sull'immunità parlamentare e sull'uso che di essa è stato compiuto dalle giunte per le autorizzazioni a procedere
In realtà il referendum sull'inquirente aveva Ida uno scopo semplicemente demagogico
Doveva far credere alla gente che obiettivo dell'iniziativa referendaria non erano soltanto i magistrati ma anche i politici
Ma basta por mente alle brevissime considerazioni qui sopra accennate per disvelare la pretestuosità del supposto e quindi la strumentalità dell'operazione che i ricorrenti interventi dell'onorevole Martelli su questo punto non possono certamente l'ascolto
Ben altro significato aveva il referendum sul sistema elettorale per il rinnovo del Consiglio superiore della magistratura
Di esso è stata fatta giustizia e veramente giusta ad opera della Corte costituzionale e non mancano certo gli isterismi palesati quando venne resa nota quella decisione ad in firmarle il fondamento ma il referendum sul Consiglio superiore della magistratura non va dimenticato perché speculare a quello sulla responsabilità civile dei magistrati
E come questo concorre a rivelare il vero obiettivo dell'iniziativa e cioè il ruolo del giudice ha ragione Rota e della giurisdizione del vigente assetto costituzionale ed il problema del Consiglio superiore tornerà dopo l'otto nove
è ben difficile infatti accreditare l'ipotesi che le disfunzioni presente presunte o reali riscontrate nell'amministrazione della giustizia
Potrebbero essere rimosse attraverso una modifica peraltro da i contenuti non precisati ma intuibili del sistema per l'elezione dei componenti togati del Consiglio superiore
Eppure proprio questo si è tentato di far credere ai cittadini
Invece di spiegar loro a chiare note che agli occhi di alcuni il sistema elettorale vigente non va bene perché garantendo la presenza nell'organo di autogoverno delle varie componenti ideali presenti nella magistratura
Esalta l'autonomia del Consiglio stesso e dell'ordine che lo esprime
Quanto al referendum sulla responsabilità civile non ripeterò in questa sede i tanti ancora argomenti di giusta critica che sono stati prospettati nei confronti di tale iniziativa e mi riporto pienamente all'ampia esposizione che ne ha fatto Rodotà
Credo che si possa registrare positivamente il fatto che codesti argomenti non sono più oggi soltanto nostri ma vengono ripresi da molti qualificati esponenti della vita politica culturale e sociale del Paese
I quali hanno colto il pericolo per l'indipendenza della magistratura insito nell'uso strumentale improprio
Tutte sue argomento del genere
Dovrebbe far conoscere la sua posizione
E si dovrebbe quindi aprire nell'unica sede propria che il Parlamento il necessario dibattito dal quale dovrebbe scaturire la nuova legge che non è di agevole elaborazione per l'elevato tasso di complessità dei problemi in essa implicati
Ma il dibattito stenta a decollare solo alcuni partiti hanno presentato proposte di legge mentre altri e in prima linea con i referendari si oppongono a che la discussione entri nel vivo
Adducendo l'argomento o meglio il pretesto che occorre prima attendere la consultazione popolare lo ha ribadito di nuovo l'onorevole Craxi ieri nella sua conferenza stampata è sempre
In una prospettiva esclusivamente costruttivo
Senza voler avviare alcuna polemica io vorrei chiedere all'onorevole Craxi ma nel momento in cui io so che non risponde all'appello ma non glielo chiediamo lo stesso perché è opportuno che certe domande vengano fatte anche perché tutto sommato destinatari di queste domande non è tanto l'onorevole Craxi o coloro che gli stanno intorno
Ma è il Paese al quale un certo tipo di domande ma pur prospettato perché ne tragga poi le debite conclusioni al momento opportuno e allora la domanda è questa ma se è pacifico che si deve riformare questa mattina
Se appartiene ormai alla coscienza di tutti la necessità che il Parlamento intervengo
Se gli stessi partiti referendaria
Dicono che si dovrà fare una legge non sarebbe più corretto
Corretto proprio sotto il profilo costituzionale di istituzionale
Chiarire ai cittadini quale legge si intende fare come del resto hanno fatto altri partiti democratici
Al fine di consentire ai cittadini una scelta meditata anziché chiedere a loro una cambiale di una delega in bianco come di fatto si chiede nel momento in cui si rifiuta di far sapere che cosa si vorrà fare
Questo è un grave stravolgimento delle regole costituzionali perché nemmeno all'onorevole Craxi posto sfuggire
La particolarità di questo referendum che non è un referendum soltanto sul sì o sul no ma è un referendum che destinato dopo alla direi comunque una ulteriore risposta legislativa
Voleva conservare il silenzio su questa proposta
Ricorrere a questo strano balletto che si è registrato in Parlamento per cui una proposta venne presentata quindici giorni fa poi venne immediatamente ritira poi ne è stata ripresentata un'altra manovra la Camera dov'era in corso dove si stava avviando il dibattito in Commissione giustizia bensì al Senato che invece occupato nella legge finanziaria Pasini tra chi si ritira anche questa seconda proposta tutto ciò
Non è tranquillizzante
Per quello che dovrà essere l'ulteriore sviluppo non è tranquillizzante per quelle stesse prospettive di tutela dell'indipendenza della magistratura di cui lo stesso onorevole Craxi si fa autorevolissima portatore e di questo lo vogliamo ringrazia
Bisogna dunque parla chiaro e ciò dovrebbe essere primo dovere di tutti
I referendum cosiddetti sulla giustizia furono promossi non già per migliorare il servizio giudiziario nell'interesse dei cittadini
Bensì come risposta di un certo ceto politico o di partito all'intervento giudiziario divenuto ritenuto troppo ingombrante
Bisognava cioè riequilibrare tra virgolette i rapporti tra potere politico e potere giudiziario preferisco dire ordine giudiziario
Come del resto è stato detto a chiare lettere in un momento di sincerità da autorevoli esponenti di un partito referendario se non vado errato amorevole martedì
E questo riequilibrio ovviamente dovrebbe avvenire a favore del potere politico
Rimasto senza effetto l'attacco al Consiglio superiore della magistratura è restato il referendum sulla responsabilità civile
Che come reso palese dalle considerazioni precedenti
Si è cercato di trasformare in un sondaggio in proprio sulla magistratura da utilizzare poi per restringere nell'autonomia e indipendenza ad onta delle intenzioni dichiarate professate ma che debbono trovare riscontro ai fatti e non delle parole
Il tentativo sembra destinato a fallire perché cresce nel Paese la consapevolezza su questo tipo di impostazione
Ma resta un profondo senso di disagio per l'uso gravemente strumentale che si è fatto di istituti costituzionali
E per il modo dis di distorto e approssimativo con cui i partiti politici da lunghi anni al governo del paese
Hanno ritenuto di affrontare i problemi della giustizia cercando di far credere alla gente che si potessero esaurirsi nella logica elementare della scelta tra un sì o uno
La magistratura rientra tra le istituzioni centrali della nostra Repubblica
I temi che la riguardano debbono dunque essere trattati con l'attenzione e l'approfondimento il senso dello Stato che ogni questione istituzionale richiede essi non possono soggiacere agli interessi di questo o quel gruppo politico di questa o quella fazione
Ormai la scadenza referendaria è prossima ed è auspicabile che quando essa sarà passata
Si ritrovi da parte di tutti la capacità di affrontare seriamente quei temi nell'unica sede propria che quella parlamentare
Sappiamo bene che oggi avvertita con forza l'esigenza di una più precisa definizione del ruolo del giudice la nostra società
è un'esigenza reale
Che non potrà mai trovare realizzazione a colpi di referendum ma che richiede un adeguato programma di riforma
Tra queste sarà anche necessario pensare riflette intorno a riforme idonee a stabilire precise linee di demarcazione tra magistratura e sistema dei partiti
Il discorso è difficile e tuttora aperto nell'ambito dell'associazione nel quale continuerà ad essere approfondito però bisogna pure che sia abbia infatti per il magistrato chiamato ad esercitare la giurisdizione ed il controllo di legalità senza zone franche io assoluta indipendenza da ogni condizionamento è essenziale conservare la posizione di terzietà che lo rende credibile e lo legittima
è essenziale evitare qualsiasi coinvolgimento che possa renderlo o soltanto farlo apparire subalterno a qualunque centro di potere essenziale respingere qualsiasi forma di collateralismo
Non a caso lo strumentale attacco che da tempo si registra l'autonomia l'indipendenza dell'ordine giudiziario
Allo scopo di delegittimare la Magistrelli uno agli occhi del Paese utilizza la pretestuosa accusa di politicizzazione
Indiscriminatamente mossa ai magistrati proprio da quelle forze che mentre mostrano di non gradire ed anzi combatto il pluralismo ideale oggi presente tra i giudici
E che in misura tanto rilevante ha contribuito alla crescita culturale l'ordine sì che distorto ed improprio parlare di politicizzazione a questo proposito favoriscono poi quelle stesse forze politiche ricerca allora collusioni e confusioni di ruoli che devono invece rimanere ben distinti
Presentare i magistrati come disponibile a ricercare i propri referenti esterni in questo o in quel partito e pronti a calarsi nell'agone politico generale
Giovani interessi di chi persegue il fine non già di potenziare la terzietà del giudice i valori che a questa si accompagnano
Bensì di rendere lo stesso giudice omogeneo al potere e braccio di questo
In un simile contesto non può essere elusa la necessità di creare momenti di chiara distinzione tra magistratura e mondo della politica
Al fine di rafforzare la funzione di garanzia imparziale che la giurisdizione dei aveva gli occhi di un'opinione pubblica sempre più attenta ai problemi della giustizia ma anche sempre più critica e giustamente Pretty
E funzionale a tal fine può essere la previsione normativa che vieta i magistrati descrizione parti politiche o con dunque contempli al riguardo adeguate limitazione il che del resto rientra nell'ambito dell'articolo novantotto e la Costituzione
Come funzionale al medesimo fine appare un intervento legislativo che si faccia carico dei problemi connessi all'esercizio elettorato passivo da parte dei magistrati in servizio destinati poi a tornare ad esercitare la giurisdizione alla scadenza del mandato elettorale
Non si tratta certo di interventi determinanti
Occorrono altre più incisive misure
Per i condizionamenti anche apparenti che da essi possono derivare
E occorre che i magistrati sappia elaborare chiare regole deontologiche la cui forza vincolante dovrà risiedere prima di tutto nella coscienza degli stessi magistrati
Ed ancora occorre una migliore e più incisiva disciplinare la responsabilità disciplinare
Che definisca con chiarezza i doveri funzionali del giudice utilizzando al riguardo sia l'ormai ampia opera interpretativa svolta dalla sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura
Che ha reso sul tema anche un articolatissimo valere sia i risultati molto avanzati cui era pervenuta nella passata legislatura la Commissione giustizia del Senato nell'esame di numerosi disegni e proposte di legge sul punto
Occorre in definitiva un programma sistematico e globale di riforme che senza alimentare l'illusione di voler fare tutto e subito si dia carico dei tanti problemi irrisolti che si sono aggrovigliati intorno all'istituzione giudiziaria
Verifichi le priorità indichi le soluzioni possibili coordini gli interventi predisponga i mezzi per renderli operativi
Progetti per la verità non è mancato dallo schema di disegno di legge predisposto dalla Commissione Mirabelli in tema di ordinamento giudiziario
Al disegno di legge delega per la riforma del processo civile alla riforma del processo penale
Al disegno di legge sull'informatica giudiziaria c'è ampio materiale su cui lavorare in concreto se si vuole uscire dalla fase delle polemiche destabilizzanti ed avviare il discorso nella sede propria istituzionale
E questo il terreno su cui i partiti dovrebbero misurarsi se vogliono restare fedeli al loro ruolo costituzionale
I segnali finora raccolti purtroppo non sono incoraggianti
La stessa iniziativa referendaria
Lungi dall'aver esercitato la funzione di stimolo che i promotori attribuivano
Sembra avere aggravato la situazione di stasi
Come se dall'esito del referendum sulla responsabilità civile dovreste contrarsi chissà quali indirizzi di politica giudiziaria
Come se l'eventuale prevalenza del sì dovesse essere utilizzata per normalizzare la magistratura
Riconducendo la ad un ruolo puramente burocratico a quel ruolo burocratico cui un certo discorso che si fa sull'articolo ventotto della Costituzione vorrebbe ricondurla
Dimenticando che dopo l'articolo ventotto della Costituzione esistono anche gli articoli centouno e seguenti
Che un partito dei fautori del sì in tale prospettiva esista e a mio avviso certo e verosimilmente ne troveremo il riscontro oggettivo in prese di posizione che seguiranno la scadenza referendaria
Ma senza peccare per eccesso di ottimismo si può nutrire anche un'altra certezza o almeno un'altra speranza
Quarant'anni di democrazia e di applicazione della Costituzione non sono trascorsi umano e certi valori essenziali tra cui l'indipendenza del magistrato sono ormai penetrati nell'animo e nella coscienza della gente
Se così è il disegno di normalizzare la magistratura non passerà grazie
Ringrazio Sandor Rispoli Criscuolo per il livello e la chiarezza della sua relazione l'attualità che ha saputo dare ai problemi dei rapporti tra magistratura e sistema dei partiti vedi completamente e con la sua relazione
E finito a fare discorso che aveva fatto secco e rovinato da fare ringraziando usura
Il cuore e combatti polmonare un generico apprezzamento per quello che sta facendo usando il vice ruolo come presidente dell'associazione
Nell'interesse non della magistratura
Della giustizia in definitiva nell'interesse come bene ha detto il la parte finale della sua relazione
Di tutta quella parte io credo maggioranza anche se una maggioranza che purtroppo non riesce a esprimere che capisci che importanza in Ninni eliminabile a per i cittadini a indipendenza del giudice
Questo mi pare che sia il ringraziamento che dobbiamo esprimere passando di scuola nella citati per lo meno io spiego anche estranee alla magistratura anche per la forza a semplicità
La chiarezza e diciamo anche la signorilità a cui non risponde l'attrice Elisa affari
Domani mattina i lavori dipende noi spariamo Colombo primo legga di quando non ci sia stata stasera alle ore dieci