Sono stati discussi i seguenti argomenti: Banche, Mediobanca, Parlamento, Partitocrazia, Privatizzazioni.
La registrazione audio ha una durata di 1 ora e 30 minuti.
Rubrica
18:30
15:30
9:03 - CAMERA
10:05 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:30 - Camera dei Deputati
8:30 - Camera dei Deputati
8:45 - Camera dei Deputati
9:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
10:00 - Camera dei Deputati
E di venti ottobre audizione di Giuliano Amato vicepresidente del Consiglio e ministro del Tesoro alle commissioni riunite Finanze Bilancio e Attività produttive di Montecitorio per presentare al potere legislativo la privatizzazione di in Mediobanca Mediobanca nata da un'idea di Raffaele Mattioli il famosissima amministratore delegato della Comit e la Banca commerciale italiana si affermò dagli anni cinquanta in poi come una anzi come la istituzione finanziaria mista pubblico privato per eccellenza del nostro Paese sotto la leadership del suo consigliere delegato Enrico Cuccia divenne così la più potente banca d'affari Italia potendo avvalersi sia della potenza finanziaria delle tre banche ieri di interesse nazionale la stessa Comit il Credito Italiano il Banco di Roma proprietarie di minorenni Mediobanca medesima
Sia dei collegamenti internazionali dello stesso Cuccia in primo luogo quello con André Meier patrona della banca Lazard amministratore dei patrimoni personali della famiglia Agnelli e della famiglia Kennedy quasi tutte le più importanti operazioni dell'economia privata italiana di quest'ultimi trent'anni ANMIL ma io di Mediobanca la nazionalizzazione delle società elettriche la fusione fra Montecatini il colosso dell'industria chimica italiana ed Edison una delle società elettriche nazionalizzate la guerra Sindona basta oggi o per meglio dire il tentativo riconquista della società finanziaria Bastogi da parte del banchiere d'assalto Michele Sindona la privatizzazione della stessa non Treviso in assenza di un efficace diffuso mercato dei capitali infatti Mediobanca è stata contemporaneamente
Il più grande meccanismo di canile canalizzazione delle risparmio italiano verso il sistema dell'impresa e il massimo Baluardo dell'establishment economica contro speculatori affaristi avventurieri alla fin negli anni Sessanta negli anni settanta i pacchetti chiavi di controllo di quasi tutti i maggiori gruppi industriali e finanziari privati italiani erano detenuti proprio dall'istituzione creditizia guidata da Enrico Cuccia a ancora oggi la maggiore compagnia assicurativa nazionale una delle più importanti a livello europeo le Assicurazioni Generali di Trieste l'unica effettiva Public Company comproprietà diffusa cioè nel del nostro Paese
Si trova come maggiore azionista proprio Mediobanca
Per lungo tempo la vita della banca d'affari è stata scandita dalle decisioni dalle mosse dalle strategie di Enrico Cuccia e regolata da un patto parasociale un pochino norme bisogna qui ricordare che il patron di Mediobanca e proprio l'inventore dei patti di sindacato a volte volti ad assicurare alle grandi famiglie del capitalismo italiano il completo controllo delle loro aziende pur in assenza dell'effettiva maggioranza azionaria e delle relative risorse finanziarie il cinquanta per cento del capitale di Mediobanca REM ah no alle tre banche d'interesse nazionale di proprietà pubblica la Comit il Credito Italiano Bancoroma in questo cinquanta per cento valeva appunto nel sindacato di voto e nella direzione dell'istituto quanto il due per cento detenuto dagli azionisti priva fra i quali primeggiava la banca Lazard di Parigi la nascita nel nostro Paese delle cosiddetto capitalismo di massa con i fondi di investimento le gestioni finanziarie e fiduciarie il boom delle assicurazioni ha messo in discussione anzi in crisi il ruolo tradizionale di Mediobanca ormai infatti i grandi gruppi le grandi conglomerate finanziarie industriali la FIAT e la Montedison Ferruzzi De Benedetti e così via
Grazie all'autofinanziamento e alle società finanziarie assicurative controllate non hanno più bisogno dell'istituzione di Cuccia e la stessa Gemina Società finanziaria già creatura di Mediobanca è diventata il nuovo Salò do del capitalismo italiano allineato con gli Agnelli e con le famiglie storiche dell'imprenditoria italiana si è così avviato il dibattito sulla privatizzazione di della banca d'affari dapprima Enrico Cuccia ha cercato di imporre agli italiani una tipica soluzione di ingegneria finanziaria uno scambio triangolare azioni tra Lazard la banca di Parigi
Mediobanca stesse le Assicurazioni Generali di Trieste che doveva nella mente del banchiere assicurare il pieno controllo privato di Mediobanca
Al punto ai gruppi ai grandi capitalisti italiani ma l'iniziativa fu bloccata sia ai veti politici sia da un sonoro no delle l'allora presidente delle Assicurazioni Generali Cesare Merzagora
Il nuovo presidente di Mediobanca Antonio Maccanico ex segretario generale delle Quirinale della Presidenza della Repubblica ha escogitato la formula che ora sembra quella vincente
Dare a le tre banche d'interesse nazionale pubbliche e a un gruppo rappresentativo di grandi capitalisti privati comprendente però non solo quelli del giro Agnelli FIAT ma anche Raul Gardini Ca'lo De Benedetti un pari numero di azioni e collocarne il restante nel mercato fra il piccolo il piccolissimo risparmio una soluzione dunque di mercato vero
L'ironia della storia però ha voluto che la presentazione di queste proposte in sede parlamentare appunto l'audizione di Giuliano Amato che ora vi proporremo fosse contempo Tania con il crollo dei grandi mercati finanziari mondiali mio orche meno ventidue sei per cento lunedì Tokyo meno quindici per cento martedì venti ottobre a questo punto il problema è il mercato azionario italiano può assorbire l'operazione di privatizzazione di Mediobanca nel periodo dell'orso cioè con i mercati dei capitali di tutto il mondo in fortissimo oscillazione e una possibile prevedibile recessioni alle porte
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0