L'intervista è stata registrata venerdì 21 dicembre 2007 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Costituzione, Istituzioni, Legge Elettorale, Referendum, Riforme.
La registrazione audio ha una durata di 7 minuti.
Rubrica
Dibattito
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11:30 - Parlamento
11:45 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
senatore, membro della commissione Affari Costituzionali (ULIVO)
Radio Radicale abbiamo qui con noi un Senatore della Repubblica che però specialmente professore di diritto costituzionale un costituzionalista il professor Massimo villone
Professor villone check-in parliamo di giurisprudenza della Corte costituzionale in materia di referendum in particolare in materia di referendum elettorali quali sono i principi diciamo così di questa giurisprudenza consolidata della Corte in questa materia
Dunque noi abbiamo per i referendum alcune cause di inammissibilità definite dall'articolo settantacinque alla Costituzione
Che dice testualmente non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio di amnistia ed indulto di autorizzazione a ratificare trattati internazionali e poi alcune ulteriori categorie di inammissibilità che sono state diciamo elaborate
Dalla stessa la Corte costituzionale nella nella sua giurisprudenza
Sul punto specifico
La Corte costituzionale ha già ritenuto ammissibile un referendum sulle Igea elettorale
A abbiamo come molte forse ricordano avuto il passaggio al maggioritario proprio a seguito di un referendum che aveva ad oggetto l'allora vigente legge elettorale
Quindi diciamo in punto di principio la questione già risolta
Poi se vorremmo ricordare che ci fu un po'di polemica allora perché c'era un'opinione secondo la quale non avrebbe dovuto essere ammesso
Comunque quel referendum ci una polemica in Assemblea costituente e pare che ci fosse anche
La categoria delle leggi elettorali da quelli ammissibili ma voi nel testo finale non c'è
Comunque la questione fu chiusa così adesso il problema qual è
Che questo referendum questo specifico referendum abrogativo va a toccare la legge elettorale in modo tale
Da dare un esito che molti considerano incostituzionale perché in realtà
Imprese e dei principali del referendum ma fanno sì
Che
La qualora vincesse il sì
Il premio di maggioranza andrebbe a una sola lista a oltre un singolo partito senza alcuna soglia quindi per esempio può accadere che il partito che prende venti per cento dei voti
Arriva addirittura al cinquantacinque per cento dei seggi questione del venti per cento dei
è certe perché non ce ne sono gli avesse Bazo quindi il partito che prende più voti
Che potrebbe essere un partito il ventinovenne i loro ventiquattro venticinque come anche ovviamente va quaranta ma diciamo
Senza soglia verso il basso
Il partito che prende più voti arriva al cinquantacinque c'è invece qualche problema c'era pulita costituzionale e problema è questo che la Costituzione garantisce
Un voto segreto libero e eguale questa la formula costituzionale eguale sa significare ovviamente che tutti devono essere eguale nell'espressione del voto cioè nessuno deve essere favorito tutelato compra esso impedito tutti devono essere ugualmente liberi dimettere con un pari e garanzia di segretezza la scheda nell'urna e così via
Ma o uguale a secondo molti un senso anche più ampio nel senso cioè che tendenzialmente almeno
Il peso del voto sull'esito finale deve essere grossomodo lo stesso allora non va bene le somme precari sono i premi di maggioranza un momento questo principio
Potrebbe essere secondo l'opinione diciamo prevalente temperato
In virtù di un bilanciamento con l'interesse alla governabilità
Quindi il premio di maggioranza si accetta in quanto sia diciamo utile finalizzato a garantire la governabilità si corregge la rappresentatività per favorire la governabilità
Però nell'ambito di un bilanciamento
E nella misura del necessario il punto debole del esito referendario e che questo bilanciamento non c'è perché è sproporzionata la correzione rispetto alla necessità perché appunto sia alla correzione
Molto anche molto violenta diciamo del principio la distorsione anche molto violente principi rappresentatività
Senza mantenere diciamo una razionale corrispondenza tra il voto espresso e la traduzione in seggi nell'ambito di una utile e opportuna ma non estrema correzione
Del del numero dei seggi attribuiti ecco ma c'è una qualche giurisprudenza con qualche motivazione o qualche ragionamento della Corte il rispetto a questo principio arriviamo subito allora questo è il punto è possibile possiede incostituzionale da dell'esito referendario
Nella giurisprudenza della Corte la Corte non si è
Mai espressamente volta a considerare come causa di inammissibilità
Quello che l'affetto e la referendum e in realtà tende a dire le fette referendum non mi riguarda perché in questo momento io
So valutando l'ammissibilità
L'eventuale questione sulle su quel che viene fuori sarebbe dovrebbe essere posta dopo
Ma questo ragionamento però secondo alcuni non regge secondo una parte costituzionalisti non regge
Non regge fino in fondo perché
Non
Stiamo parlando di una legge particolare che è poi la legge che regge diciamo all'architettura democratica
L'architettura democratica del Paese e quindi non è che si possa agevolmente dire poi dopo vediamo
Tanto più che poi la stessa Corte intendevamo sull'argomentazione molto più spiccatamente ed è qui che va
Lo dico per i tre quattro costituzionalisti che ci stanno magari a sentire
E la la stessa Corte ha elaborato altre categorie di inammissibilità quelle in particolare delle leggi
Costituzionalmente necessaria che non possono essere
Assoggettate referendum che sono quelle leggi
La cui caduta per voto referendario determinerebbe una lesione della Costituzione quindi nel ragionamento della Corte il principio che il referendum che determini in ultima analisi un'adesione la Costituzione non può essere ammesso alla fine c'è quei
Essa può essere per esempio una strada attraverso la quale la Corte potrebbe in diciamo lui limando la propria giurisprudenza arrivare a una vita
L'azione di costituzione ecco ma non è una del tutto questo non è interpretazione della Costituzione da parte della Corte perché dopo alla fin fine a Costituzione stabilisce solo precise
Categorie di inammissibilità tutto il resto in teoria dovrebbe essere ammesso e non è una straripamento delle funzioni alle parliamo voi sulla filosofia perché in realtà in tutto il sistema è costituzionale il ruolo del giudice di costituzionalità
è in qualche modo di far vivere la costituzione in questo c'è anche un ruolo di interpretazione evolutiva c'è anche un ruolo diciamo di di interpretazione
Direi sistematica anche integrativa
Quindi si può si può criticare che la Corte abbia ampliando molto molto fortemente la proprio discrezionalità nel giudizio ammissibilità dei referendum perché certamente ha fatto così
Però diciamo io ritengo che sia questo nell'ambito di una fisiologia di sistema certo oggi può essere una difficoltà per la stessa Corte
Che si trova tirata in un conflitto e spiccatamente politico nel quale
Diciamo qualunque cosa faccia la Corte rischia di sbagliare obblighiamo Massimo villone professor Massimo villone
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