Intervista a Lucio Caracciolo sull'omicidio di Benazir Bhutto in Pakistan e sul quaderno speciale di Limes dedicato all'Iran

Radio radicale siamo collegati con il direttore di Limes Lucio Caracciolo avevamo un appuntamento telefonico per illustrare
Il nuovo quaderno speciale della rivista italiana di geopolitica dedicato all'Iran
Quando si è saputo la notizia dell'assassinio di Benazir Bhutto e noi naturalmente non possiamo che partire da qui
Tra l'altro come dire l'Iran a far parte di quella
Grande gioco che il trova il Pakistan è come
Fulcro e quindi non ci allontaniamo molto
Caracciolo da l'argomento anche della coda lo speciale no
No assolutamente tant'è vero che uno degli articoli dedicato proprio alla al Pakistan
La sottoscrizione e questo evidentemente si collega
A un discorso comune sia quello della destabilizzazione del Medio Oriente dell'Asia centrale
Credo che l'assassinio di Benazir Bhutto sia purtroppo un passo
Molto grave in questa direzione è un passo forse imprevedibile previsto visto che la stessa dell'agire la scarpata
Poco fa pochi giorni fa un attentato ancora più cruento fatto è che il Pakistan e India ricordiamo l'unico Paese islamico tutta tradire lo dotato di un'arma nucleare
Mi sembra avviato su una via di implosione anarchica
Con rischi per tutta la regione
Ecco da più parti è stato detto che il Pakistan è è un Paese diviso tra un a parte che come dire un po'ricalcando anche le orme del vicino indiano
Con cui tanti contrarsi ci sono sempre stati ma la cui diciamo matrice simile quindi una parte avviata verso una modernizzazione
Uno sviluppo
Occidentali e di cui anche in qualche modo Benazir Bhutto poteva essere un'espressione e un'altra parte che si lega direttamente alla Seedorf zone più centro asiatica e quindi per esempio la questione dei pashtun e dei talebani
C'è questo scontro potremmo dire di civiltà interno al Pakistan
Sì non amo il termine Scuto decisionale ma il fatto è che evidentemente nel Pakistan è la radice del movimento tali barra storicamente e ancora oggi nel Pakistan
Sono radicate alcune delle
Principali madrasse cioè scuole coraniche dove dietro il velo religioso si insegna l'odio per gli altri l'odio per gli occidentali per i non credenti
E da dove poi irradia però numerose filiere terroristiche
Che arrivano ma anche in Afghanistan e poi naturalmente anche
Attraverso la Rete dell'emigrazione pachistano nella stessa Europa ecco e però appunto si può dire che questo Paese è diviso non dentro dentro la sua realtà che così variegata
Certamente esistono diversi Pakistan
Ma persino nella capitale Islamabad vi sono aree che sono fortemente segnate dalla presenza dell'islamismo radicale
Per non parlare ovviamente delle province di frontiera del nord-ovest dove l'elemento islamista e dove anche la guerriglia più o meno collegata a quella tali vanno in Afghanistan sono di casa se sono quelle zone di frontiera dove fra l'altro molti ritengono vi sia ancora servivo Bin Laden e molti dei suoi uomini
E tra l'altro anche gli apparati dello Stato se in mano come dire plurali no perché poi
All'interno dei dei servizi sì inoltre il famoso ISI c'è anche signor probabilmente alcuni potrebbero esserci alcuni dei mandanti no dell'omicidio brutture
Elabori però della
Finito
Con i colpi di pistola e poi il suicidio sembra quasi una crasi tra l'elemento
Dei servizi segreti e quello invece del terrorismo islamico e molti fatti sospettano se non la coproduzione fra servizi segreti
E cellule la vista e quanto meno una negligenza benevola da parte delitti nei confronti di questi gruppi
Armati terroristici che probabilmente sono gli autori di questo assassinio
Ecco che l'altro corno del dilemma di questo paese così strategico così importante come dicevi tempo e che dotato di armi nucleari e il la sua alleanza con gli Stati Uniti e la politica di Bush che anche in questo caso sembra perlomeno criticabile no
Ma la lealtà con i soliti estremamente ambigua
Piena di contraddizioni gli americani hanno sempre sostenuto
L'idea di una democratizzazione del Medioriente li sostengono invece un dittatore un autocrate come Musharraf
Al quale hanno praticamente imposto
Un'alleanza dopo l'undici settembre dicendo che almeno questo dicevo Sciarra o stai con noi ottica bombardiamo indietro fino all'età della pietra
Questo è il genere diciamo di patto che vincola americani in regime di Musharraf regime di Musharraf che però non ha perso il vizio malgrado questi patti
Di sostenere di armare anche la guerriglia che in Afghanistan combatte contro gli americani
Quindi esiste una contraddizione fortissima tra la realtà delle cose la retorica
E lo stesso che prima era
Lo stesso Presidente prima era un militare e si è svestito diciamo così dei
Panni della della divisa militare però di fatto effettivamente rimane l'esercito suo sostenitore forte no
Non c'è dubbio l'esercito
E il servizio almeno parte dei servizi sono la garanzia
Della sopravvivenza di questo regime non c'è effettivamente
Oggi un'alternativa politica Benazir Bhutto era in qualche modo il tentativo americano di creare una maggiore legittimità
E un maggiore consenso intorno al regime di Musharraf attraverso un'alleanza che poi
è durata lo spazio di un mattino tanto è vero che la stessa Benazir Bhutto non aveva perso tempo dopo essere sbarcato in Pakistan per denunciare quantomeno le torbide manovre di Musharraf contro di lei
Ora noi avremo lezioni Felle avremo praticamente senza opposizione
Sì anche perché l'altro oppositore Sherif a ha detto che debbo chiudere l'Aga Rossi patchwork quindi trovo strano
Ci saranno professioni ha portato a forte rischio e quali prospettive si possono vedere solo nubi fosche
Ma oggi il la prospettiva meno peggiore quella che in fondo ancora sostengono gli americani
E quella diciamo di malavoglia come inevitabile soluzione di sostenere ancora Musharraf perché l'alternativa il caos o addirittura un regime islamista a Islamabad
Quindi molto probabilmente gli americani cercherò di evitare il peggio
E di sostenere Musharraf in ogni caso è una situazione che è largamente fuori controllo in Pakistan va anche in Afghanistan laddove la guerriglia calibrata continua a imperversare si è una cosa che e
Potrà uno potrebbe insomma osservare rispetto alla politica americana no nelle aree geopolitiche del Medioriente e asiatica e che in realtà gli obiettivi che sono stati scelti in Iraq e l'Afghanistan
Forse da un certo punto di vista non meno importanti di obiettivi che non si sono scelti affatto anzi cioè l'Arabia Saudita e il Pakistan proprio no questo
Si potrebbe dire cioè che voglio dire da un punto di vista della
Della pericolosità e della non democrazia in queste aree alla fine la politica muscolare in realtà è andata forse a colpire degli episodi fenomeni rispetto a delle cause
Beh certo uno cercare finché è possibile di colpire bersagli più facili nell'ordine nella Regione erano l'Afghanistan ed Iraq ora bersagli facili non ce ne sono
Certamente l'Arabia Saudita per ragioni se non altro religiose
Come il Paese delle città-stato iter della Mecca di medicina e il Pakistan come Paese nucleare sono
Inattaccabili diciamo così
Resta sulla lista
Per evitare un altro il divario è stata chiesta se arrivavamo resta ancora diciamo fortemente nel mirino vengano e infatti poi voi avete dedicato appunto questo quaderno speciale all'Iran che sembra appunto essere
Il terzo obiettivo ma
In questa situazione appunto anche con un Pakistan così esplosivo cioè la ragione vorrebbe che questo obiettivo fosse ormai dimenticare l'orrore volevo
E non è sempre la Regione a governare la vittoria e qualche volta
La ragione è qualche cosa che viene costruito a posteriori
Certamente dopo il rapporto dell'Intelligence americana del tre dicembre in cui si sostiene che il programma militare nucleare iraniano è stato sospeso nel due mila tre
E anche dopo la situazione successiva l'assassinio di Benazir Bhutto in Pakistan
Un il tacco eventuale americano i o israeliano all'Iran è quantomeno rinviato
Alcuni sostengono che Bush abbia deciso di rinviare la pratica al prossimo Presidente degli Stati Uniti altri pensano che invece magari soprattutto per il mio intervento israeliano per una provocazione
In ogni anno dalla guerra possa scoppiare comunque
Fatto è che comunque l'Iran resta un paese gli indici credibile ancora per gli americani
E la prospettiva peraltro non impossibile di un compromesso con gli Stati Uniti resta lontana Civo Ajelli nel finale di questa nostra conversazione nel descrivere appunto questo vadano speciale
Sì è un un volume che cerca di
Analizzare le prospettive appunto di guerra o di pace con l'Iran l'Iran
Il Paese che in questo momento rischia di diventare
E c'è more nell'area del Golfo quindi nell'area strategica dal punto di vista energetico per gli Stati Uniti
A causa del caos in Afghanistan in Iraq gli americani non vogliono accettare le conseguenze di questa situazione non vogliono accettare un Iran dominante nel Golfo da tempo stanno preparando dei
Piani di attacco soprattutto parlo solo aereo nei confronti dell'Iran cercando di bloccarne il programma nucleare
Ma la questione come spiegavo nel numero non è tanto o forse non è nemmeno principalmente la bomba atomica iraniana quanto l'inaccettabilità per gli americani di un Iran troppo dominante nel Golfo
L'alternativa alla guerra di cui noi lo stiamo anche piuttosto tecnicamente i piani già abbastanza avanzati soprattutto da parte americana ma anche da parte israeliana
è un grande compromesso in cui alla fine iraniani americani ma anche paesi arabi sunniti della Regione si mettono d'accordo si spartiscono in qualche modo le spoglie
Cedo rosso scuro qualcosa di ciò che hanno
E crea una volta di vita è un programma di lunga durata e di lunga lena che non è per oggi e che potrebbe essere incrinato in qualsiasi momento da una crisi latente
Come quella per esempio Dini di questi giorni in Pakistan insomma anche come quella di questi giorni in Pakistan ricordiamo che tra Pakistan e Iran
C'è una frontiera molto accidentata quella del Baluchistan perché è una Regione impartito Agnana in parte pachistana
Dove fare vorrei traffici e le guerriglie
Anche più o meno separatiste quindi creano macro dei motivi di attrito di attrito di contrasto anche fra Pakistan e Iran sì io ringrazio Lucio Caracciolo direttore di Limes
Se ricordiamo anche il
Numero speciale qua dello speciale della rivista in edicola le librerie dedicato all'Iran grazie a risentirci
Ciao arrivederci a tutti