Il partito che verrà

L'allarme abbiamo due personaggi che non hanno bisogno di presentazioni però io ve li presento uguale naturalmente Dario Franceschini capogruppo dell'Ulivo alla Camera dei deputati Marina Sereni che qui da noi ancora meno bisogno nel senso che è vicecapogruppo venuti alla segreteria nazionale eletta in opera insomma come si dice di casa da questo punto
Sono naturalmente abbiamo questa sera costruito un dibattito non a caso abbiamo chiamato ordinario in Marina
Capogruppo appunto del gruppo dell'Ulivo e tra l'altro Marina dice il capogruppo del gruppo dell'Ulivo lo ripeto dell'Ulivo voglio dire alla alla Camera dei deputati
Perché il gruppo dell'Ulivo perché naturalmente voi sapete che il nell'obiettivo agli obiettivi che ci siamo posti in termini politici prima di tutto naturalmente sconfiggere Berlusconi e anche questa è una cosa che non ci ricordiamo più forza passato come si dice già troppo tempo ma insomma
Hanno né agli anni passati alle feste dell'Unità ed in altre feste avevamo una grande preoccupazione che era quella di sconfiggere Berlusconi di andare al governo
è vero che non avremmo stravinto come si dice però questo obiettivo l'abbiamo centrato l'abbiamo mandato a casa
Ci sono stati tanti passaggi anche difficili Parlamento le elezioni dei presidenti che Camera e Senato la costituzione del governo steso l'elezione del presidente della repubblica insomma tanti problemi ma alla fine affrontati uno per uno la vicenda del referendum quella sconfitta che a quella data scusate quella vittoria che sembrava stentata
E invece è diventata una questione importante si vede che la vittoria ha un fondamento ben più largo
Una serie tra l'altro gli interventi ieri i provvedimenti che il governo stanno cominciando a incidere profondamente insomma in qualche maniera voglio dire il Governo di centrosinistra di Prodi si sta muovendo con forza nel Paese comincia davvero a interloquire con i cittadini ad incidere profondamente insieme a questo processo naturalmente soprattutto per quanto riguarda i DS e la Margherita noi abbiamo un altro grande questione aperta che la questione appunto della costituzione di un nuovo partito l'abbiamo titolato questa sera il partito che verrà ma forse in qualche maniera potremmo anche dire il partito che già c'è se noi pensiamo ai milioni di cittadini che hanno partecipato alle primarie ai milioni di cittadini che hanno partecipato ai referendum
Ha il grande movimento che c'è nel Paese ai comitati spontanei alla grande disponibilità degli elettori di centrosinistra ragionare intorno a questa ipotesi però è evidente verrà perché oggettivamente aperto un dibattito nel paese e nelle forze politiche intorno ai connotati culturali ai valori di riferimento ma anche al percorso che in qualche maniera dobbiamo mettere in campo per giungere appunto a questo nuovo soggetto
La dico così in trenta secondi
Abbiamo motivato per anni questo percorso che è iniziato da parecchio tempo tra l'altro dicendo che in Italia c'è l'assoluta necessità di costruire un grande soggetto riformista
Che non abbia più solo caratteristiche di alleanza di coalizione di alleanza elettorale ma che sia strutturato un grande partito noi diciamo in termini numerici di livello europeo pensando ai grandi partiti
Europei che possano essere il cuore il motore se volete tra l'altro riformista di un Governo che in questi cinque anni non dovrà solo come si suol dire con Vernarelli
Non ci basta non basta il Paese serve invece un governo che abbia grandi capacità di incidere di fare riforme di cambiare profondamente questo Paese
Ecco strumento fondamentale di questa operazione è certamente la costruzione di quel soggetto politico che dicevamo prima
Il primo grande passaggio l'abbiamo già fatto perché abbiamo costituito voglio dire i gruppi parlamentari dell'Ulivo
E devo dire stiamo lavorando qui nella stessa regione dell'Umbria in molti comuni per andare a costituire questo tipo di operazioni che sono il primo grande segnale voglio dire di un percorso ripeto avviato ormai da molti anni
Un percorso che però va portato a termine perché è del tutto evidente che ora le elezioni sono alle spalle voglio dire ora di cominciare a ragionare seriamente su questa questione
Allora il partito che verrà appunto e io sono per chiedere agli interlocutori naturalmente che qui sono come questa sera e che sono fra i maggiori protagonisti di questo tipo di percorso voglio dire qual è lo stato della discussione i DS per esempio lunedì hanno il Consiglio nazionale dovrà affronteranno con forza questo tipo di problema
Dentro alle forze politiche ma soprattutto voglio dire qual è il percorso che noi pensiamo di potere affrontare nei prossimi mesi per giungere a questa
A questo importante traguardo badate non si tratta di stabilire le date
Voglio dire ragionevolmente io penso che l'obiettivo che ci dovremmo porre sarà quello di andare a costituire questo soggetto presentarlo nelle elezioni del due mila e nove
Le elezioni europee del due mila e nove mi pare che sia l'obiettivo più credibile
Però è del tutto evidente che questo percorso è un percorso che deve essere fatto soprattutto dai partiti che compongono e che lavoro nacque Kanu composta la lista unitaria da questo punto di vista e che lavorano ma anche dai tanti cittadini che naturalmente sono disponibile a ragionare a parlare confrontarsi con noi
Ecco Dario abbiamo vinto le elezioni abbiamo fatto il i gruppi dell'Ulivo mi pare tra l'altro con ottimi risultati anche da un punto di vista della gestione complessiva ora i passi per andare incontro il verso questo tipo di traguardo quanti sono
Intanto grazie dell'invito
Occasione avessero Orvieto devi essere
Anche un dibattito con Marina
Dato che in queste settimane da quando siamo lì abbiamo avuto molto dopo aver molto poco dal parlare di politica ti capita dette l'attività parlamentare l'avvio di legislatura come ricordato è stato talmente frenetico il pieno di appuntamenti che ci ha fatto veramente correre senza un attimo di di respiro
E lunedì ci saranno due contemporaneamente il Consiglio nazionale dei DS e la si mette dalla Margherita e credo sarà un altro passaggio un altro momento da gestire con buonsenso e con intelligenza per fare un altro passo nella direzione giusta
Qual è la direzione giusta
Ma credo non ci devono essere problemi non in questa legislatura abbiamo due obiettivi il primo obiettivo è quello di governare bene
Fare le riforme
Riportare alcuni principi alcuni valori alcuni punti di riferimento nel modo di governare nel rapporto tra cittadini e istituzioni insomma abbiamo parecchio da lavorare
Ma il secondo processo parallelo nel processo politico
La transizione italiana che è cominciata
All'inizio degli anni Novanta
E che c'eravamo forse un po'troppo illusi tutti che potesse durare poco che bastasse una legge elettorale nuova per cambiare di colpo il sistema politico per arrivare di colpo una democrazia
Basata sull'alternanza è più semplice con due
Le forze politiche si confrontavano sono passati dodici anni dodici tredici anni da quando dal novantadue al novantatré e la transizione non è ancora finita
Avuto delle accelerazioni avuto delle frenate le ultime elezioni i rischi è stato dove ha frenato totale perché la legge elettorale proporzionale si portava come conseguenza inevitabile
Come tutte le leggi proporzionale il rischio di vedere gli alleati corre più tra di loro essere più concorrenti tra di loro che non concorrenti con gli avversari
In quell'occasione abbiamo dato anche per la spinta formidabile del delle del popolo delle primarie abbiamo dato una risposta coraggiosa in fretta
Con molta consapevolezza dei rischi che derivavano dal l'introduzione di una legge proporzionale abbiamo immessi in campo gli anticorpi della politica abbiamo deciso di fare la lista dell'Ulivo alla Camera
Che cosa è successo cosa hanno detto gli elettori rispetta questo fare
Ma ci hanno dato una serie di indicazioni molto chiare
Innanzitutto il fatto che la lista dell'Ulivo alla Camera
è andata meglio come voti
Delle liste di DS e Margherita al Senato
E questo è avvenuto in modo uniforme in tutt'Italia e non come si immaginava che potesse andare meglio nel nord magari peggio invece delle due liste separate nel Sud il segnale è stato uniforme dappertutto la lista dell'Ulivo è andata meglio delle liste DS Margherita separate mentre ci si aspettava un po'tutti un indicazione diversa
Che cosa voleva dire questo vuole dire innanzitutto che
Tra i giovani
Perché alla Camera sapete votano i diciottenni al Senato votano quelli giovedì venticinque anni giovane ho dato una risposta forte rispetto alla lista dell'Ulivo
Ed è un primo dato in significativo il secondo che è ancora più importante che la la maggior capacità di aggregazione significa che l'Ulivo ha avuto una capacità di penetrazione nell'elettorato di centrodestra
Be'personalmente capitato di incontrare elettori moderati che mi aspettava guardassero noi della Margherita che abbiamo deciso di fare la lista dopo aver deciso di fare la lista dell'Ulivo con una certa diffidenza in fondo un passaggio molto coraggiosi invece sentirmi dire beh se l'idea è quella di costruire un grande soggetto forte che raccolga un terzo degli italiani mi interessa
Persone che invece nei confronti della sua Margherita non avevano fatto a Roma la maturato la scelta di votare per il centrosinistra
Ma soprattutto anche una capacità di espansione nel centrosinistra la cosa che è stata notata poco e notata poco lo dico anche rispetto al dibattito che c'è sì stiamo tutti ormai ognuno come dire inevitabilmente ficca il naso in casa degli altri
Rispetto a una certa perplessità che c'è in una parte sinistra dei DS se ci sarà un motivo se ad esempio Rifondazione comunista e non solo Rifondazione comunista cioè le forze più a sinistra diciamo dell'Ulivo
Sono andate peggio dove c'era la lista dell'Ulivo
Nel senso che Rifondazione comunista ha perso voti rispetto alla lista dell'Ulivo alla Camera mentre ne ha recuperati ogni attenuti se il punto di vista rispetto alla lista dei sulle DS al Senato significa che anche verso sinistra la lista dell'Ulivo ha una capacità di attrazione più forte oltreché versi fronte moderato perché ma perché non c'è dubbio che lì ci sta una risposta a una domanda di riduzione della frammentazione che c'è da tempo nel nostro elettorato che chiede unità
è stata una cosa che ha risuonati in tutte le manifestazioni dei cinque anni in cui siamo stati all'opposizione e Stati Uniti
Richiede una minor frammentazione il centrosinistra è stato per tanti anni in parte lo è ancora da oggi attraversato da troppe facce troppe sigle il meccanismo purtroppo inevitabile
Per cui i partiti cercano visibilità più i partiti sono piccoli e più hanno bisogno di visibilità per sopravvivere e la visibilità si trovi facilmente se si attacca il proprio alleato comunque si si dice una cosa diversa rispetto ai propri alleati che non si attacca l'avversario e questo purtroppo è quello che ci è capitato per molti anni e che oggi stiamo cercando di governare ma rischia rischia di esserci ancora quindi nuovi stima una domanda d'unità catalogato una risposta forte
E soprattutto è arrivato un segnale politico che noi sia come margherite come Democratici sinistra dobbiamo tener presente
Come dire la la non autosufficienza
Dei due partiti si fanno da soli se noi guardiamo il dato storico
La Margherita
O i partiti che hanno costituito la Margherita
Solo a quell'area dello schieramento prima i popolari Dini poi popolari democratici
Poi la Margherita tutta intera oggi la Margherita più l'Udeur
Sono sempre rimasti in un dato elettorale tra il dieci e mezzo e il quattordici e mezzo per cento sempre lì tutti i tipi di elezione in dieci anni da quante parti distali polare sempre quella fascia di elettorato
Di consenso di democrazia esista negli stessi dieci anni sono sempre rimasti tra il sedici e mezzo e il diciannove per cento
Tutti i tipi di elezione è evidente che da soli
Non abbiamo la stessa capacità di aggregazione cresta che erano se stiamo insieme e questa mi pare una risposta più che sufficiente perché perché oltre agli elettori militanti ai de di DS e Margherita si aggiungono i questo processo persone che vogliono inserirsi questo percorso
L'idea di far nascere un soggetto che insomma mette insieme riformismi italiani
Le culture politiche del Novecento ma anche tutte quelle persone che si riconoscono in una forza riformista nuova moderna ma che non hanno un percorso di militanza in uno dei partiti che hanno fatto la storia politica italiana
O dei partiti che sono subentrati diciamo i partiti che hanno fatto la storia politica italiana
Dal dopoguerra alla all'inizio degli anni Novanta e quindi c'è una risposta in questo senso che dobbiamo raccogliere credo che l'abbiamo raccolta perché in fondo se guardiamo
Il dibattito di un anno fa di meno di un anno fa
Sembrava impossibile potere discutere dell'idea di fare un partito perché vedete noi discutiamo molto della parola democratico cioè se il partito si deve chiamare democratico che ha un Terminter esatte
Ma la vera novità sta nella prima parola nel senso che ne abbiamo discusso per anni dell'ipotesi di fare coalizioni alleanze soggetti ci siamo inventati tutte le formule possibili da qualche mese discutiamo apertamente dell'ipotesi di fare un partito poi naturalmente c'è la discussione come farlo competenti con che modalità ma già questo è un fatto straordinariamente nuovo ed è un dibattito che partito qualche mese fanno qualche anno fa in qualche mese abbiamo deciso di fare la lista
Alla Camera abbiamo deciso di fare i gruppi parlamentari
I oggi stiamo affrontando nei due partiti ma più complessivamente il giovane nel centro sinistra l'elettorato di centrosinistra quest'idea di come e in che tempi e come fare un partito mi pare veramente una un passaggio di straordinaria importanza che abbiamo gestito rispetto ad altre volte credo bene io mi fermo dicendo questo
Perché non è il primo tentativo
Anche nel corso di questa legislatura abbiamo provato vi ricordate con la febbre
Abbiamo fatto lista Uniti nell'Ulivo beh quell'esperienza avevano due limiti e difatti sono finite non bene
Il primo limite era quello di negare l'approdo finale
Per tranquillizzare per calmare ognuno di noi il proprio elettorato si diceva tranquilli a una lista ma non può succedere niente dopo lista non c'è niente all'orizzonte non c'è un partito già e naturalmente questo credevamo di calmarli elettori realtà vediamo demotivati perché abbiamo tolto quello che il fascino di una grande sfida
E secondo limite quello che siamo partiti dalle strutture abbiamo cominciato a fare statuti organi ricorrenti sigle e nomi e non c'era la motivazione le code sono fermate non siamo partiti un po'al buio questa volta
è sembrato un atto di coscienza anche i gruppi parlamentari e abbiamo costituiti senza nessuna regola
Trovandoci deputati eletti dei DS Margherita al Senato e dell'Ulivo alla Camera abbiamo eletti vertici dei gruppi senza statuti senza regole senza garanzia lo Statuto vogliamo invece approvato dopo un lungo lavoro ieri
Anche in questo caso con un pugno forte risultato di consenso di partecipazione per i deputati credo che questa sia la strada giusta dobbiamo proseguire con la politica allora rispetto anche alle tappe di lunedì
Piuttosto che far partire un dibattito
Cui ci trascinamenti giornali ma a volte cerchiamo anche noi quali sono le date quando saranno i congressi marzo gennaio-febbraio dicembre
Ne cosa succederà alla fine di questo percorso rispetto al Partito socialista europeo che è un altro tema non è che va a risolverlo subito cominciamo a mettere invece di di di di porci
Questi i problemi che non siamo in grado di risolvere oggi cominciamo avviare un grande dibattito nel paese che sarà un dibattito
Congressuale ritengono i due partiti molto partecipato dalle sezioni del circolo capendo facendo maturare convincendo e facendo parte in un processo verso età civile alla fine se saremo stati bravi
Avremo portato avanti questo complimento avremmo costruito un soggetto in cui si riconoscano i vari riformismi italiani in cui ognuno di noi porti con orgoglio la propria organizzazione la propria storia le proprie radici e la propria cultura facendo diventare le nostre diversità un fattore di ricchezza
Il non più un fattore di divisione e soprattutto avremmo dato un grosso contributo di cui si è uno straordinario bisogno
Perché attraverso la costituzione di un nuovo partito così forte che rappresenta un terzo italiani che rappresenti più dei due terzi la coalizione dare quella stabilità di governo di cui abbiamo un gran bisogno per poter fare le cose che abbiamo il dovere di fare
Sì credo che abbia ragione Dario
La sciocchezza più grande che non potremmo fare è quello di aprire una riflessione partendo dal presupposto quando è il giorno dell'ora X
Volevo dire riavviare un congresso immediatamente perché dobbiamo definire chissà che cosa sia più la sensazione che questa sia una capacità è un modo di in qualche maniera interrompere il processo non di accelerarlo quasi con una capacità di interdizione
Allora Marilena
In questi giorni io come molti altri facciamo il giro nelle sezioni decine e decine di riunioni
E la Suite e come si dice la la spinta che viene dai compagni della base degli iscritti è tutto possiamo fare il meno che stare un attimo fermi da questo punto di vista abbiamo corso tantissimo fino a questi giorni ci siamo riposati una decina di giorni cominciano a riflettere su questa questione queste l'obiettivo di fondo questo è l'approccio lo stabiliamo date naturalmente non indichiamo
Scadenze precise ma è chiaro che vogliamo ragionarne ecco io credo che da questa esigenza che i nostri iscritti ma gli elettori pongono dobbiamo partire per appunto avviare questo tipo di percorso
Ma io sono assolutamente d'accordo intanto voglio ringraziare Franceschini perché ha accettato questo nostro invito io sono un po'più di casa e quindi
Credo si è stato giusto che lui avviasse questo nostro dibattito su nostro confronto
Io penso che noi dobbiamo essere sinceri onesti ci stiamo mettendo lungo una strada
Che è un'impresa davvero importante e difficile complessa io penso che possiamo vincere la sfida che ci stiamo ponendo se siamo consapevoli della sua complessità
Perché dico sfida perché noi dobbiamo rispondere contemporaneamente dopo le elezioni di aprile dopo le elezioni amministrative dopo il referendum del venticinque giugno ad una ad una sfida che si gioca su due terreni uno è quello del governo del paese
Dopo il referendum è diventato più chiaro che davvero il centrosinistra ha vinto le elezioni
Vi ricordate noi abbiamo passato diverse settimane dopo il voto del nove dieci aprile in un clima politico generale nel quale anche per una scelta della leadership della Casa delle libertà di Berlusconi eccetera c'è stato un tentativo di di dire ma insomma l'esito del voto è incerto non è non è chiaro chi ha vinto le elezioni poi ci sono state le amministrative
Sì è stato un grande successo del centro sinistra a Torino
A Roma e anche nelle città dove noi non abbiamo come dire vinto la partita come a Milano abbiamo avuto però una è avanzata delle forze del centro sinistra quindi Torino Roma Napoli grandi città che sono tornate al governo del centrosinistra ma anche diciamo una ripresa della nostra coalizione nelle aree dove ancora il centrodestra è maggioranza e forte
E poi c'è stato il referendum un no
Molto molto importante perché è stato non solo uno delle nostre zone del centro Italia non solo un nodo del sud ma è stato anche uno di una gran parte del nord del Paese
Quindi un no a quella brutta riforma costituzionale che ha dimostrato se ce ne fosse stato ancora bisogno che c'è una maggioranza degli italiani che vuole voltare pagina sia clou chiuso il ciclo la stagione del berlusconismo del governo della destra sia davvero chiuso
E effettivamente la geografia politica del Paese è cambiato Bertinotti alla presidenza della Camera
Marini alla presidenza del Senato Giorgio Napolitano alla presidenza della Repubblica
E poi il governo Prodi i ministri ci ha finalmente cominciamo a vedere che c'è una geografia politica che è cambiata e che c'è una grande una grande domanda di cambiamento e di innovazione guardate questa volta noi non abbiamo alibi perché noi governiamo il governo del paese
La maggior parte delle regioni la maggior parte delle province la maggior parte dei capoluoghi degli importanti capoluoghi di regione di provincia la le città a cinque mila oltre cinque mila città sua otto mila quindi il centro sinistra mai come questa volta è di fronte alla prova del Governo e come diceva Piero Mignini poco fa noi non siamo a una prova del governo qual sia si noi siamo la prova del governo dovendo dimostrare che siamo in grado di cambiare questo Paese
Che siamo in grado di introdurre elementi di innovazione di riforma profondi i primi atti del governo sono andati in questa direzione
In politica estera non c'è bisogno che richiami le scelte di politica estera che stiamo facendo
La scelta di rientro del nostro contingente dall'Iraq la scelta di mantenere le altre missioni aprendo una riflessione su scala internazionale la scelta dell'Europa come riferimento principale della nostra della nostra politica estera della nostra del nostro impegno nel mondo le scelte del cosiddetto decreto Bersani che sono ancora oggi oggetto di grande attenzione da parte dell'opinione pubblica dei cittadini delle varie categorie una scelta di liberalizzazione di apertura di apertura alle forze nuove al mercato ai giovani che naturalmente sta suscitando anche resistenze e proteste conservatorismi tensioni nel nel Paese
Abbiamo presentato il Governo ha presentato il DPEF avete visto le grandezze del DPF sapete benissimo perché siete tutti
Elettori abbastanza avvertiti
Che a settembre da quel DPEF noi dovremmo far discendere una Finanziaria impegnativa e dovremo tradurre con delle scelte
Leggibili coerenti la nostra come dire la nostra piattaforma quando diciamo Risanamento equità e sviluppo devono andare insieme diciamo una cosa semplice dal punto di vista concettuale assai più difficile poi da tradurre nelle scelte
Di governo va nelle scelte di governo che significa risparmi che significa Investimenti che significa un segnale e a quelle fasce del mondo del lavoro dei lavori che certamente in questi anni si sono impoverite hanno visto accrescersi la loro insicurezza
Quindi da un lato c'è questa enorme sfida del Governo
Sono partita da qui perché tra le motivazioni io non ripeto le cose che ha detto Franceschini che condivido
Io vedo una grande motivazione politico e strategico propoli ittiche strategica per fare la scelta dell'Ulivo
Come partito della trasformazione dell'Ulivo da esperienza elettorale a partito e la grande motivazione che vedo è quella di dare alla cultura
Riformista in questo nostro Paese un riferimento solido dal punto di vista della politica
Le riforme
Che il governo Prodi che il centrosinistra a abbozzato in queste prime settimane di governo e quelle ancora più impegnative che abbiamo scritto nel programma sono riforme che chiedono un grande coraggio
Non saranno riforme
Come dire che non andranno ad intaccare privilegi incrostazioni rendite di posizione
So benissimo so perché ho fatto altri giri in queste ore che nel nostro elettorato c'è molto entusiasmo
Ma per le scelte che abbiamo cercato di mettere in questo decreto Bersani su su dai tassisti ai farmacisti agli avvocati ma avete visto che c'è una reazione nel Paese
Siamo le banche le assicurazioni potremmo nominarmi siamo appena all'assaggio di quello che questo governo dovrà fare se vogliamo davvero far ripartire il Paese
Noi abbiamo detto che questo Paese deve ripartire per ripartire ci ha bisogno di una fortissima iniezione di dinamismo di concorrenza di apertura e contemporaneamente di nuove politiche pubbliche che creino nuove opportunità che diano nuove tutele nuove diritti per fare questo ci sarà bisogno di fare anche delle rotture di costruire delle riforme appunto che hanno anche delle che che creano anche delle resistenze
Noi abbiamo già governato una volta con questa ambizione nel periodo novantasei due mila uno
Al termine di quella stagione di governo il centrosinistra fu sconfitto e uno ha delle ragioni forse la più evidente di quella sconfitta è stata la fragilità la debolezza della politica in quella stagione di governo il fatto di aver come abbiamo detto governato senza popolo di aver tentato un riformismo dall'alto
Noi non ce lo possiamo consentire un altro passaggio di questo genere
Noi vogliamo fare le riforme vogliamo governare il Paese ma vogliamo governare il Paese per cambiare per fare le riforme
Per fare le riforme servono i soggetti politici in grado di incarnare il coraggio delle riforme e non c'è dubbio che al termine o al termine ad una certa fase di questa lunga stagione di transizione del sistema politico italiano noi ancora abbiamo che le culture riformiste del nostro Paese è quella che deriva dal movimento operaio dalla tradizione socialista e socialdemocratica quella che deriva dal cattolicesimo democratico quella che deriva dall'area repubblicana laico repubblicane liberaldemocratica queste culture riformiste
Ancora non si sono riuniti cade sotto un unico soggetto politico
Questo è
Io penso la ragione di fondo per cui noi dobbiamo fare questa scelta
Perché altrimenti la sfida del governo è monca
E rischiamo di perderla
Se non diamo gambe e testa idee cultura a questa grande sfida riformista noi stiamo in Parlamento dobbiamo governare una coalizione molto ampia ed eterogenea
Ma questa coalizione ampia ed eterogenea siamo in condizione di governarla se abbiamo davvero questo motore forte riformista già molto importante che quando il riuniamo i capigruppo quando Dario riunisce i capigruppo della maggioranza
Possa rappresentare
Nella sua veste di presidente del gruppo dell'Ulivo la stragrande maggioranza dei deputati delle deputate del no della nostra coalizione
Possa parlare a nome di duecento diciotto parlamentari
Della maggioranza è già questo un fattore di stabilità è già questo un fattore che da come dire
Alla coalizione che poiché peraltro verso invece molto frantumata a causa di quella orrenda legge elettorale che il centrodestra ha voluto prima delle elezioni a questa coalizione l'Ulivo già oggi è in grado di dare però una certa stabilita
Una un baricentro forte un punto di equilibrio
Forte molto largo molto solido molto significativo quindi la prima questione che volevo dire questo
Noi non possiamo separare la sfida del governo dalla sfida dell'Ulivo e della trasformazione dell'Ulivo in soggetto politico impartito
La seconda che voglio dire sui tempi sui modi io
Su questo sono molto d'accordo con le cose che dicevano sia Mignini che Franceschini noi non ci possiamo far prendere dalle metafore sarà che non sono una guidatrice diciamo
Di antica data ma questa idea che tutto l'Ulivo che la costruzione del Partito Democratico si gestisca con il freno e l'acceleratore mi fa uscire da di testa no io penso dobbiamo usare un altro linguaggio anche tra di noi
Intanto dobbiamo fare un grande dibattito democratico proprio sulle motivazioni di questa scelta sulle ragioni salvati qualche giorno fa Michele Salvati ha scritto non un saggio sulla sul Riformista non non uscito ma cito solo l'apertura un nuovo partito assenso
Può nascere e vivere se risponde ad una esigenza di un paese a un'esigenza nazionale ecco io credo che qui qui non stiamo facendo un tentativo stiamo costruendo un partito stiamo cercando di disegnare di costruire un partito che risponda ad un'esigenza nazionale
Per dirla con Reichlin il problema dell'Italia è il problema del nuovo principe di qual è il soggetto politico che riesce a guidare l'Italia fuori dalle secche
In cui da ormai molto tempo questo grande Paese si sta sì Stein Caliandro no ecco noi abbiamo questa ambizione se queste l'ambizione il problema non è chi frena e chi accelera il problema è fare le cose come si dice dalle nostre parti perbene
Fare le cose per bene c'ha vere in testa chiaramente un percorso definire delle tappe cominciamo ad cominciamo a partire ad organizzare questo percorso
Lunedì ci sono questi due importanti appuntamenti che citavano
Franceschini
Il Piero Mignini il nostro Consiglio nazionale e l'Assemblea federale della Margherita che cosa vorrei che decidessimo in quella sede ovviamente non mi posso sostituire alla nostra
Assise che molto anche però io vorrei che noi decidessimo appunto che proviamo a delineare insieme questo percorso
Cominciamo a dire quali sono i nodi che dobbiamo sciogliere io penso per esempio che è inutile negare che ci sono tra di noi anche delle differenze
Però sarebbe sbagliato dire che ci sono solo delle differenze io sento nel nostro dibattito spesso alcuni accenti
Per esempio sul tema della laicità certo il tema della laicità della politica dello Stato è un tema delicato sensibile
Però guardate quel tema lo dovremo affrontare come Democratici di sinistra per altro verso gli amici della Margherita in ogni caso perché non è che è diventato più più forte quel tema quel nodo perché ci stiamo mettendo insieme no
Il tema della laicità è diventato più forte perché ci sono nuove frontiere della scienza
Perché la scienza sta mettendo un come dire in discussione alcune certezze per esempio rispetto al rapporto tra scienza sede vita
Perché ci sono nel nostro Paese altre fedi
Non c'è solo quella che noi consideriamo come dire la relativa religione più diffusa quella cattolica no perché cominciano ad esserci altre fedi perché ci sono altri integralismi altri fondamentalismi rispetto a quelli con i quali abbiamo come dire
No no storicamente pensato di saperci confrontare quindi l'hanno vita
La è così tagliente diciamo il tema della laicità non perché noi alla Margherita e DS la Margherita sanno cercando di costruire un partito insieme no perché i i nodi sono lì e le culture politiche a cui noi tutti apparteniamo non sono da sole sufficienti ad affrontare questi nodi nuovi queste grandi domande della modernità
Quindi guardiamo alle cose che ci uniscono e poi cerchiamo anche di isolare di costruire i luoghi i terreni e le modalità per confrontarci su grandi questioni che possono vederci anche supposizioni distinte quindi la prima questione io vorrei che uscissimo nelle giro di Poe di poche settimane
Maniera tale che Prodi la Margherita e DS condividevano un calendario di discussione e di riflessione per poter affrontare una carta dei valori una carta degli intenti
Per poter portare ad un dibattito sempre più ampio una idea dei valori
Delle come dire degli orizzonti che ci uniscono quali sono i valori quali sono le idee quali sono i punti di approvato che noi pensiamo il riformismo italiano possa mettere al centro di questo nuovo partito e il secondo terreno sul quale io credo sia utile cominciare a darci delle tappe eh l'idea del partito Dario ha detto una cosa vera è la prima volta dopo tanti tentativi che parliamo di partito
Ma una volta detta la parola partito non abbiamo detto tutto
Perché esistono tante forme partito
E anche se guardiamo ai nostri partiti a quello che già c'è
Vediamo tante differenze io ho fatto fino all'altro ieri responsabile dell'organizzazione dei DS guardate il nostro partito in Valle d'Aosta Lombardia non è la stessa cosa che in Umbria in Toscana o in Sicilia
Noi abbiamo tante forme partito tanti modi di organizzare la politica tanti modi di relazione nel circuito cittadini consenso eletti nelle istituzioni partiti
Se abbiamo in testa un partito popolare
Pluralismo sta forse dobbiamo avere anche in testa un partito che riconosce queste differenze
Che le organizza e allora la parola federale che diciamo evoca altre forse la dobbiamo pensare più in relazione alla differenza del territorio ha come e a come si può dare agli umbri o ai lombardi o ai veneti guai siciliani una opportunità di costruire qualcosa di originale che parte anche dalle esperienze del del locale ecco ho fatto questi due esempi per dire noi possiamo fare un buon lavoro anche per preparare il Congresso il congresso dei DS e il congresso
Della Margherita che ovviamente non possono che andare in parallelo per arrivare insieme ad un determinato momento se però offriamo ai nostri iscritti a chi vuole partecipare a questo dibattito una idea e non una intenzione
Io so che la nostra sinistra e compagni che fanno riferimento all'area
Di Mussi ci dicono congresso subito guardate il congresso subito rischia di essere un referendum su una intenzione
E rischiamo di fare un referendum tra chi è entusiasta e chi ha paura
Io vorrei portare dietro tutti
Da De Mita a Mussi poi è chiaro che conosco meglio Mussi un po'meno De Mita però vorrei che nel momento in cui ci mettiamo in marcia
Per fare una cosa nuova più grande più ambiziosa mi sembrerebbe sbagliato cominciare subito a dire va be'questi qua non ce li portiamo perché ci hanno un po'di problemi no
Noi dobbiamo aprire la discussione con tutti anche con quelli che non sono né i partiti
C'è stata l'Assemblea c'era
Ordinarono visto lì
C'era l'Assemblea dell'associazione per il partito democratico il venti se no non mi ricordo male si riuniscano i sindaci gli amministratori che fanno riferimento all'Ulivo c'è molto fermento su scala locale si stanno nascendo
Gruppi di iniziative di comitato eccetera ecco io non vorrei fermare questo dibattito vorrei incanalare questo dibattito dentro un percorso che naturalmente non possiamo decidere solo noi e la Margherita
Perché in ballo ci sono altri soggetti prima di tutto Romano Prodi il presidente del consiglio ecco mi pare che il passaggio di queste prossime settimane debba aiutarci a costruire per settembre per l'autunno una grande occasione di dibattito democratico di dibattito politico a tutto campo ci saranno le feste
Noi speriamo che ci sia anche una noi come gruppo vorremmo fare un seminario sulle urgenze diciamo che a settembre ottobre dovremo affrontare in Parlamento
Dovremo fare questo sforzo di cultura di elaborazione dare un respiro a questo progetto
Il progetto non è la somma dei DS e la Margherita
Che comunque se la facciamo bene è già una cosa importante ma il progetto non è la somma dei DS della Margherita è qualcosa di più è qualcosa di più largo di più aperto e qualcosa nel quale forse si dovranno rimescolare anche le carte
Per cui magari alla fine può darsi che qualcuno di noi dai DS e dalla Margherita si ritrovi dentro la stessa corrente dentro la stessa sensibilità come si dice ora
Io sono abbastanza ottimista sapendo però che non dobbiamo fare so che come
Sì
Io penso che noi non dobbiamo fare sciocchezze ecco per questo ho evitato
Metafore automobilistica frenare accelerare io penso che noi dobbiamo fare le cose seriamente perché è un progetto serio
Che può essere molto entusiasmante ma io vorrei che ci portassimo appresso tutti i nostri compagni e tutti i nostri amici che oggi militano nei DS e nella Margherita
Sì
Credo che sia Dario che Marina abbiano detto cose molto interessanti e condivisibili
Marina dice dobbiamo avere coraggio è vero penso anch'io che dobbiamo avere coraggio nell'affrontare una discussione
Più libera possibile tranquilla un confronto ampio anche perché il coraggio poi in questo Paese i cittadini hanno dimostrato di avervi o perché abbiamo fatto le primarie fra dubbi e perplessità e poi abbiamo scoperto che per due giorni abbiamo dovuto foto come si dice a stampare materiale chiamare gente fare un lavoro incredibile perché non riuscivamo non riuscivamo neanche a dare la possibilità ad andare a votare chi voleva votare
Abbiamo fatto l'altro ieri il referendum confesso io ma penso molti di voi che la domenica pomeriggio come si dice qualche dubbio c'era preso da tutti per il fatto che le presenze al voto la gente non ci andava poi preoccupatissimi voglio dire invece abbiamo scoperto che la gente aveva capito bene c'è andato
Per cui io penso che la gente sia consapevole di questo percorso però io voglio aggiungere un'altra cosa a che non è è apparentemente come si dice c'entra poco con la vicenda di al nuovo partito io invece penso che c'entri tantissimo
Noi dobbiamo appunto avviare insieme al governo Prodi un processo di profondo cambiamento di questo Paese
Perché se c'è una cosa che i cittadini di annosi da noi si aspettano voi a dire a quello di avere la capacità di innovare di incanalare questo Paese attraverso riforme profonde verso stagioni nuove
Dobbiamo fare il salto di qualità
Adesso la domanda che faccio io Aida a marinai a Dario
Che Paese abbiamo trovato da questo punto di vista noi abbiamo vinto le elezioni abbiamo letto sul filo di lana la mettiamo così
Forse però più per una capacità elettorale dello stesso presidente ed ex presidente del Consiglio da questo punto di vista di fare una campagna elettorale più sulle cose da vendere che su quelle fatte
Si è discusso del buco si è discusso delegare il figlio è del tutto evidente che non sappiamo che abbiamo trovato un Paese letteralmente in ginocchio sotto tanti punti di vista
Ora il primo messaggio che noi dobbiamo mandare appunto è quello di avere la capacità di rinnovare il Paese di farlo con equità con serietà insomma di incidere profondamente e ha del tutto evidente che la tenuta della maggioranza per fare operazioni di questo tipo come si sia fondamentale ma è fondamentale soprattutto che dentro la coalizione si sviluppi appunto questa capacità riformatrice
Mi pare che i primi atti di questo governo vadano in questo senso
Ai interlocutori io chiedo voglio dire nei prossimi mesi nei prossimi mesi
è che come affronteremo queste situazioni quali è per esempio il DPEF la nuova finanziaria che teme affronteranno per appunto rimettere in moto questo Paese
E per appunto aprire una discussione sulla capacità di riforme che le forze politiche del governo saranno andavano a capacità di mettere in campo
Ma che paese abbiamo trovato
Innanzitutto
Noi dobbiamo aver la consapevolezza che
Abbiamo vinto di poco d'un soffio
Ma
La nostra vittoria
Si inserisce in un percorso che dura da più di dieci anni
Nel tutte le precedenti elezioni
Per vicende diverse legate alla legge elettorale
Qualche volta abbiamo vinto qualche volta abbiamo perso
Ma il centro destra è sempre stato maggioranza nel Paese nel mille novecentonovantaquattro quando vinsero se fossero stati insieme era Forza Italia con la Lega Nord con n nel centro-sud avrebbero vinto di circa quattro milioni di voti
Nel due nel mille novecentonovantasei quando abbiamo vinto noi
Abbiamo vinto solo perché lega e Polo erano divisi e quindi nei persero parecchi collegi uninominali ma i loro voti rispetto ai nostri davano una somma allora a favore di circa due milioni e cento mila voti
Nel due mila uno quando abbiamo perso perché non eravamo divisi e loro erano insieme ma sommando i voti diciamo al di là delle leggi elettorali i voti del centrodestra erano ancora sei settecento mila di più
Li abbiamo raggiunti per la prima volta alle europee del di due anni fa
E li abbiamo superati di un soffio nelle politiche due mila uno questo per dire che siccome ne parliamo sempre dei nostri problemi
Insomma mai guardia mi guardiamo il bicchiere quali sembra mezzo vuote quasi nel mezzo pieno diciamo in questi dieci dodici anni il paese si è avvicinato progressivamente al centrosinistra oggi abbiamo una base più larga di quella che avevamo anche ai tempi della mitica vittoria del mio novecentonovantasei ed è una cosa su cui investire
Queste no punto di vista politico dal punto di vista dell'eredità del governo bello stiamo vedendo scoprendo giorno per giorno e chiaro
Che c'è un
Dissesto dei conti pubblici
Derivato da anni in cui la gestione è stata una gestione tutta finalizzata a trovare l'espediente
O il trucco perché potessero tornare formalmente i conti da presentare all'Unione Europea ma che di fatto ha dissestato completamente le finanze pubbliche questo lo stiamo lo stiamo verificando e l'hanno registrato i
Il Società che abbiamo e di persone che non incaricato di verifiche certificare in qualche modo lo stato dei conti pubblici quando abbiamo preso in mano il governo del Paese
Abbiamo trovato una dirigenza dello Stato
E sapete che i governi dei Paesi funzionano se hanno un buon buoni ministri e buoni uomini e donne di governo ma se hanno una struttura in grado di gestire abbiamo trovato invece la dirigenza dello Stato profondo tutta stravolta e
Dissestata anche in questo caso con molti uscieri che si sono trovati a diventare direttore generale perché non amici Tissi di Tizio omicidi Caio ed è un problema che stiamo affrontando ma che richiederà del tempo
E abbiamo un quadro legislativo da modificare come sappiamo molte leggi da eliminare da risolvere da cambiare riforme che per ora abbiamo bloccato con delle provvedimenti di proroga ma che servono il tempo della proroga serve per rimettere mano all'università
Alla scuola
A tanti altri settori vitali per il nostro Paese ma voglio dire da questo punto di vista le leggi si cambiano
Sì eliminando si sostituiscono
I conti pubblici con un po'di buona volontà come avvenuto già nel mille novecentonovantasei buongoverno e consapevolezza degli italiani che qualche sacrificio e fatti in nome di un grande obiettivo
Di un obiettivo di crescita complessiva insomma queste cose si riescono a fare io credo che con la guida di Prodi e di Padoa Schioppa potremmo farle
La cosa più difficile che ci resta da fare
E invece ricostruire nella cittadinanza il senso della legalità il senso dello Stato
Perché Berlusconi appunto può aver fatto cattive leggi le leggi si cambiano
Ma la cosa più pericolosa che ha fatto in cinque anni in cui giorno dopo giorno è stato seminato nella testa della gente che in questo modello sociale si vince solo se si è più furbi più cinici più spregiudicati più ricchi
E che sia un tipo di società in cui è inevitabile che per andare avanti si debba tirare qualche gomitata né i denti del del proprio compagno di strada
E che chi invece si limita ad osservarle regola rispettarla per un po'di senso della legalità sia destinati inevitabilmente essere travolto questa è la cosa più pericolosa che è stata fatta
Che è stata seminata rispetto alla quale noi dobbiamo spiegare vedete anche lei proteste che ci sono state in alcune categorie rispetto alle indicazioni non rivoluzionarie
Ma semplicemente di buon senso di di di modernizzazione in qualche modo qualche passo per arrivare ad avere nel settore delle libere professioni quali io appartengo o nel settore dei dei dei taxi
O delle farmacie introdurre norme che ci avvicinano
Timidamente a quanto avviene normalmente in tutti gli altri Paesi europei che siano governati da schieramento di centro sinistra da schieramenti conservatori è stato sufficiente per scatenare una forma di protesta sociale oltre ben oltre la portato l'impatto dei singoli provvedimenti perché anche in questo caso non c'è più la consapevolezza si è smarrita l'idea che ognuno deve mettere un pesto della propria vita un pezzo della propria disponibilità
A disegno di un Paese che vuole crescere che vuole lavorare per i giovani che non protegge soltanto chi è già protetto ma che cerca di fare entrare anche nel mercato dei meccanismi della del dello sviluppo
Fasce persone generazioni che ne sono invece inesorabilmente tagliate fuori cioè stiamo un sistema che protegge tutela solo Chiesa protetto o Chiesa tutelato questo perché si è perso l'idea che è la più forte
Del senso di una missione collettiva e quella che noi dobbiamo recuperare con buone leggi le buone azioni di governo insomma rimettendo nel Paese nel DNA del Paese l'idea che ognuno deve fare la propria parte
E che soprattutto tutti insieme invece dobbiamo rispettare la legge per riportare il rispetto della legalità e rispetto del senso dello Stato da parte di tutti questa credo che sia la cosa più difficile che abbiamo cominciato a fare perché molte di queste cose si fanno non raccontandole ma testimoniando e con il comportamento e che credo che si veda oggi con tutti i limiti che ognuno di noi ha ma si veda oggi una classe dirigente che ha recuperato questo senso della missione perché sa bene cosa vuol dire
A vere dentro di sé in ogni momento il senso dello Stato da rispettare nei propri comportamenti
Sì Marina una delle questioni che vengono sollevate quando si apre il dibattito anche dentro di noi sul nuovo partito naturalmente la questione della collocazione nelle grandi famiglie
Europee da questo punto di vista come se tra l'altro nelle grandi famiglie voglio dire europee ci fosse
Identità di vedute sistematica fra tutti basterebbe pensare alle vicende della guerra in Iraq voglio dire per capire che ci sono profonde differenze che forse in alcuni casi vanno anche oltre quelle che abbiamo
Fra
Chi naturalmente sta discutendo sulla questione potevo grafico ma ben visto faccio questa per introduzione perché vedendo giù
Sentivo e radio giornale e come si dice l'ho sentita quindi caratteri del centrodestra invece che riguarda la politica estera italiana
Più cui siamo accusati di aver cambiato profondamente la politica estera italiana voglio dire di essere come si dice quando va bene qui distanti da questo punto di vista alle vicende del Libano
Insomma siamo un po'messi sotto accusa da questo punto di vista che la politica estera italiana sia profondamente cambiata del tutto evidente
Come si dice senza spessore senza stravolgimenti ma assumendo caratteristiche completamente diverse sia per la scelta dei l'Iraq nel rapporto con gli Stati Uniti ma nello stesso scacchiere complessivo del Medioriente
La domanda che faccio Marina che Prato queste cose le ha seguite per lungo tempo
Quello che sta succedendo oggi il Libano da questo punto di vista che naturalmente questione preoccupante decisiva quale può essere il ruolo del governo italiano naturalmente oggi che soprattutto è tornato nell'Europa
Mi pare che l'altra cosa che va sottolineato e quello che si viene eletto sistematicamente quando i nostri ministri Lou Presidente del Consiglio va in Europa la prima cosa che gli dicono a Prodi
Bentornati in Europa perché come si suol dire non c'eravamo più è del tutto evidente oggi mi pare che questa capacità di iniziativa possa aiutare e dare una mano a trovare soluzioni difficilissime ivi scacchiere in e situazioni che sperimentare drammatiche
Ecco quale oggi il ruolo dell'Italia in politica estera e che cosa nei prossimi giorni nei prossimi mesi in qualche maniera metteremo in campo insieme all'Europa naturalmente al resto del mondo per poter affrontare queste difficili situazioni
Sì molto rapidamente data anche l'ora b intanto io faccio una premessa in linea generale io non credo che la politica estera debba essere uno di quei terreni sui quali al cambio di governo si cambia la politica estera sarebbe un po'strano
La Puglia la collocazione internazionale di un Paese nel mondo non cambia a seconda di chi vince le elezioni
In linea di massima perché non c'è dubbio che negli anni di governo della Casa delle Libertà del centrodestra ci sono stati almeno due estratti nella politica estera italiana
Non due strappi rispetto al governo del centro sinistra due strappi rispetto al governo di Andreotti
Della come dire della tradizione della politica estera italiana
E in due strappi sono stati uno l'abbandono dell'Europa come col testo
Determinante e decisivo
Anzi nel momento in cui in Europa si sono aperti delle per situazioni di crisi di difficoltà penso alle difficoltà ad approvare la Costituzione europea che in effetti si è fermata dopo il referendum Spagna francese e olandese proprio nel momento in cui ci sarebbe stato più bisogno che un grande paese uno dei Paesi fondatori come l'Italia
Tesse una mano investisse in maniera forte sull'integrazione europea sul processo dell'Unione europea eccetera proprio in quel momento l'Italia ha fatto molti passi indietro vi ricordate fu cacciato
Il ministro Ruggiero proprio a partire da una divisione tra Ruggero che era un fu forte che è un uomo molto convinto del processo europeo Hilary Gatti Berlusconi scienze la legga
Nel momento in cui si aprì la crisi in Iraq l'Italia si tra quei Paesi che ruppe l'unità europea
Scegliendo in maniera acritica in maniera poco diciamo comprensibile un'adesione appunto alla linea
Unilateralista di Bush senza che considerare le conseguenze che questo avrebbe aperto sul processo politico in Europa quindi quando oggi la destra ci accusa
Di rompere come dire con alcuni elementi della politica estera precedente l'ho fatto senza ammettere che chi ha prodotto delle rotture delle lacerazioni rispetta la tradizione della politica estera italiana è stata la destra
Badate io non penso che noi possiamo giocare una politica estera italiana fuori dal rapporto transatlantico
L'Italia e in Europa
L'Europa è la cornice naturale naturale della nostra vita del nostro sviluppo della nostra possibilità di contribuire in qualche modo ad un mondo meno disordinato meno violento per il giusto o meno
Attraversato da crisi evita guerre ma questo rapporto
Come dire questa Europa non bastasse non dentro un quadro di relazioni positive con l'altra sponda dell'Atlantico con gli Stati Uniti certo noi eravamo più vicini agli Stati Uniti di Clinton siamo meno vicini alla linea politica
Di di Bussero ma il fatto di avere una politica una chiara politica transatlantica ci ha consentito ha consentito al ministro D'Alema nel momento in cui abbiamo scelto di dare attuazione a quella parte del programma che prevedeva il rientro dei nostri militari dall'Iraq di andare a Washington di parlare con la sua collega Condoleezza Rice e di spiegare da pari a pari che l'Italia aveva deciso
In autonomia di fare una scelta diversa da quella del governo precedente quindi prima questione la politica estera italiana deve tornare a giocarsi dentro un forte investimento sull'Europa e in un quadro di relazione positiva con gli Stati Uniti ma sulla base di una pari dignità
Pari dignità autonomia capacità di relazione anche capacità di confronto con il grande paese con quella grande democrazia che gli Stati Uniti
Il secondo elemento di rottura della politica estera italiana è stata proprio sul Medio Oriente
Noi abbiamo storicamente giocato un ruolo positivo al Medioriente
Grazie alla capacità di essere insieme amici dei palestinesi dei Paesi arabi gli amici di Israele il popolo israeliano
La rottura che è stata apportata dal governo precedente del governo della destra è stato catturato e qui evidente per due ordini di motivi uno per lo stesso per cui si ci siamo impelagati nella vicenda irachena perché abbiamo inteso malamente l'amicizia con gli Stati Uniti
E abbiamo seguito in maniera acritica negli Stati Uniti su una strada che nemmeno gli Stati Uniti si chiedevano se posso dice così bastarda di raffreddamento di allontanamento nei Paesi arabi e dalla Palestina dei palestinesi che nessuno ci aveva richiesto
E che nessun Paese europeo
Ha fatto dure c'era un problema interno alla coalizione del centrodestra Alleanza nazionale il partito di Fini avevano bisogno di legittimarsi sul piano internazionale
Ed è stata fatta una scelta di relazione con Israele molto legata ai problemi di legittimazione di Alleanza Nazionale e del suo leader e molto poco rispetto alla politica di quello scacchiere
Ora oggi siamo di fronte ad una situazione davvero drammatica saremmo presuntuosi e velleitari se dicessimo che l'Italia può giocare da sola un ruolo nella vicenda che si sta aprendo in queste ore drammatiche in Medio Oriente
Non è una vicenda che nasce oggi trarre tra il nostro pubblico c'è il collega Alì Rashid che è stato eletto in questa regione per Rifondazione comunista che diciamo per vita vissuta conosce
Molto bene questa questa situazione e io non mi voglio dilungare certamente la crisi di oggi non nasce oggi però sta stiamo rischiando di precipitare in una guerra guerreggiata che rischia di estendersi per questo credo che noi abbiamo
Ha fatto bene che Romano Prodi abbia fatto bene
A dire ieri che nel mentre noi condanniamo nella maniera più ferma più decisa
Gli atti terroristici nel mentre noi chiediamo a Hezbollah il Libardo così come ad Hamas in Palestina
Di astenerci di fermare la violenza di riconsegnare di liberare i militari israeliani immediatamente nello stesso momento con una grande amicizia
Nei confronti del popolo israeliano noi chiediamo ad Israele di misurare la propria azione
Di misurare la propria azione militare
è lecito che un Paese difende il proprio territorio i propri cittadini è del tutto evidente che di fronte ad un attacco esterno e illecito che un paese si difenda ma noi stiamo parlando del rischio
Se l'uso della forza è un uso sproporzionato che dalla difesa si passi ad una guerra guerreggiata
E poiché tutti noi sappiamo che dietro hezbollah non c'è il Libano che non esiste diciamo in quanto entità statuale ma c'è la Siria c'è l'Iran cioè c'è un'area del mondo e ci sono dei governi della cui affidabilità dobbiamo necessariamente dubitare
Io penso che sia saggio che l'Europa non l'Italia che l'Europa che i grandi del mondo che in questo momento sono a San Pietroburgo si mettano
Come dire si mettano in mezzo come si può dire si mettano nell'ottica di essere dei facilitatori
Si mettano nell'ottica di dire a tutte le parti in causa non perché sono tutti uguali
Oggi la destra dice delle cose assurde che noi consideriamo il terrorismo e e lo Stato di Israele allo stesso modo sono delle cose assurde noi non vogliamo essere
Come dire astrattamente equidistanti noi stiamo dicendo che se vogliamo svolge un ruolo positivo dobbiamo saper guardare alle ragioni di tutti e dobbiamo soprattutto dire che prima di tutto va affermata la violenza
Se non si ferma la violenza se non si ferma la guerra non si può ridere suvvia
Non si può fare nessun tentativo non si può rilanciare le ragioni della politica me pare che Prodi sia stato molto chiaro molto netto spero che questi appuntamenti di questi giorni a partire dal G otto possano
Dare un contributo certamente l'Italia con il governo di centrosinistra tornerà ad essere protagonista di una politica di pace in Medioriente
Che qualcuno di voi vuole fare la canonica domanda come facciamo in genere dibattiti ai nostri interlocutori può farla altrimenti ne faccio solo una breve breve a tutte e due la stesse poi chiudiamo
Allora inattesa ma faccio io una domanda d'aringa marinata
Se l'obiettivo è quello che abbiamo cercato di delineare questa sera cioè non di fa passare la nottata come si dice ma davvero di cambiare profondamente questo Paese eh
Uno o due provvedimenti che voi ritenete fondamentali nei prossimi mesi per cambiare davvero questo Paese
Ve ne dico uno S naturalmente dobbiamo farne talmente tante che sceglie nei due complicato
Ne dico due che sono due impegni con gli elettori e due cose che dobbiamo fare
La prima è una legge sul conflitto di interessi
Che è un impegno che abbiamo preso con gli elettori
Adesso che Berlusconi non è Presidente del Consiglio non potrà più dire che è una legge fatta contro di lui
è una norma che serve che abbiamo sbagliato a non fare quando governavamo non dobbiamo ripetere questo errore dobbiamo rendere anche il nostro Paese delle norme che impediscano il ripetersi delle cose che abbiamo già visto
La seconda è
Quella cosa che abbiamo annunciato in campagna elettorale cioè la riduzione del cuneo fiscale di cinque punti un impegno che abbiamo preso in modo solenne
Sulla quale gli italiani hanno c'hanno guardato con attenzione che dovremo fare nella prossima Finanziaria sapendo che quella può essere la scossa di cui l'economia ha bisogno l'idea che da lì comincia una svolta vera
E sapendo che i benefici di quel cuneo andranno e della riduzione di quel cupo Cuneo andranno in parte all'impresa ma in parte anche i lavoratori che mi hanno un gran bisogno loro buste paga per avere un po'più di spazio per arrivare a fine mese credo che sia la svolta da cui poi ripartire da dopo la prossima Finanziaria per
Anni in cui dimostreremo e riusciremo a dimostrare che si può ottenere insieme il risanamento della giustizia sociale queste la sfida a cui siamo chiamati e dovremmo riuscire a tenere insieme risanamento e giustizia sociale
Naturalmente aggiungo perché le cose che ha detto Franceschini ne condivido totalmente aggiungo due semplicissime cose molto complesse da fare ma semplici da dire
La prima proprio perché noi dovremo tenere insieme Risanamento di sviluppo e proprio perché come ha detto Padoa Schioppa e come c'è scritto nel DPEF ci sono dei grandi comparti dispensa nei quali inevitabilmente dovremmo andare a guardare per capire se ci si può se si può risparmiare se si possono ridurre gli sprechi se si può fare
Far venir fuori da lì delle risorse utili per lo sviluppo per la solidarietà per l'equità io penso che
Una cosa da fare è costruire un grande patto tra il Governo le Regioni e gli enti locali e qui c'è il vostro Sindaco io so bene che in questi anni le politiche della destra hanno massacrato gli enti locali non hanno offerto riferimenti alle regioni
Penso che c'è un solo modo per cercare di mettere sotto controllo la spesa pubblica compresa la spesa sanitaria
C'è un un solo modo politicamente ragionevole quello di tenere insieme sindaci presidenti di Regione e Governo
Un nuovo patto sulla finanza pubblica non può che partire da qua quindi io penso che noi dobbiamo rilanciare il ruolo degli enti locali dare delle risposte perché sono quelli che poi danno le risposte sul territorio ai cittadini non fa niente tanto
No no ma non c'è niente di scritto riservo è solo la coperta di Linus quindi e credo che questo sia un un terreno
Puramente politico ma che poi ha delle conseguenze se penso a come dovremo costruire la Finanziaria del prossimo anno la seconda cosa che credo sia importante mandare un segnale ai giovani
Noi abbiamo con questo decreto Bersani con questa piccola manovra di avvio di legislatura abbiamo dato un segnale di apertura ad alcune categorie penso appunto le professioni
Però dobbiamo fare una scelta più di fondo ecco penso ad esempio a un investimento serio sull'università sulla ricerca scientifica
Stamattina ero
A Spoleto dove c'era un nostro collega senatore
Ignazio Marino che è un scienziato che è rientrato dagli Stati Uniti e oggi è impegnato a presiedere la con la Commissione sanità
Del senato c'era un suo collega che lavora negli Stati Uniti originario italiano di Napoli che ha scelto Spoleto
Per costruire una fondazione scientifica sulla salute umana sulla ricerca
Ecco è uno dei tanti cervelli che sceglie
In questo caso senza mettersi in politica rimanendo nel suo campo che sceglie di tornare in Italia
Investire in Italia a portare delle risorse dagli Stati Uniti per far lavorare dei giovani ricercatori italiani ecco io credo che non possiamo affidare questo tema soltanto alle iniziative dei singoli
Penso che se vogliamo ridare una speranza questo Paese dobbiamo del ridare una speranza ai giovani ai giovani laureati ai giovani che sanno che cosa che sanno studiare che sanno ricercare che hanno delle energie fresche diciamo Angiò vani e ragazze tanti giovani e tante ragazze
Che studiano nel nostro Paese che vengono formati dal nostro Paese sui quali noi facciamo un investimento e che poi magari per trovare una soluzione uno approvi una prospettiva un Progetto di vita debbono recarsi all'extraconiugale Enzo che uno dei punti di sfida nostro sia quello di far sì che tante ragazze tanti ragazzi possono avere delle risposte e anche trovare insomma un po'di soddisfazione a dare una mano al loro Paese
Bene mi aggiungo un'altra io ma abbiamo cinque anni di tempo per fare poiché per cui spazzate via spaziamo via questa legge elettorale porti perché come Silvio più concepibile siccome abbiamo per a cinque anni di tempo voglio dire lo faremo di sicuramente
Io ringrazio naturalmente tutti voi che avete partecipato e ringrazio soprattutto marinai Diario per il contributo che ci hanno dato e speriamo che alla prossima festa
Potremo di nuovo insieme qui ragionare sulle cose che certamente avremmo fatto e potremo verificare anche il percorso di avvicinamento a quella tappa finale
Dal quale noi siamo partiti per costruire questo dibattito a tutti buonasera naturalmente grazie di nuovo