Tra gli argomenti discussi: Esteri.
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Rubrica
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Buongiorno riesco datori di Radio Radicale mercoledì sedici gennaio questo l'appuntamento con la rassegna la stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura
Torneremo ad occuparci della visita di Giorgio d'avvio Buscema in Medioriente Bush cambia tono il titolo di un editoriale del Financial Times di ieri secondo
Il quotidiano della City il viaggio del Presidente americano riflette un maggiore realismo
Riproporremo anche un'analisi da Libération ieri secondo cui la pace non è impossibile chiudo Olmert Nanni Muzza Bassa George Bush
Sono già d'accordo sulle grandi linee della soluzione cui lavorano resta aperta la questione di Gaza nelle mani di Hamas scrive tra l'altro leader massimo
Ci occuperemo anche diranno faremo con il Boston Globe attorno all'Iran l'ansietà abbonda titola in un editoriale questo quotidiano americano riferendosi in particolare gli Stati
Del Golfo e poi sempre sull'Iran leggeremo un'analisi dal Times lo spreco della manna petrolifera potrebbe far cadere il presidente iraniano
In chiusura infine
Accenneremo un'altra questione d'attualità a livello internazionale lo scontro
Tra il Regno Unito che la Russia che continua dopo l'assassinio di Alexander Litvinenko
Mosca in sostanza chi ha ordinato a Londra di chiudere due uffici del British Council
Il Guardian vi dedicava un editoriale di ieri
Onore al British Council il titolo anche il Times commentava questo scontro dalla Russia con rancore lo strano talento del Cremlino nel farsi male da solo
Ma cominciamo dal viaggio di Bush in mente di Oriente che continua
A tenere banco sulla stampa internazionale il Financial Times ieri pubblica con l'editoriale dal titolo bus cambia tono il viaggio del Presidente riflette un maggiore realismo
Scrive il quotidiano della City Presidente giusto avvio Bush al termine del suo primo
Lungo viaggio in Medioriente questa visita ha cristallizzato i recenti aggiustamenti nella politica americana nella regione fino a qualche mese fa la Presidenza Bush era segnata dal neo conservatorismo belligerante
Dalle prediche sulla democrazia che deve prendere radici negli Stati arabi
Senza alcuno sforzo concreto per la pace tra Israele palestinese il suo approccio è cambiato anche se rimangono dubbi su cosa possa davvero tenere Bush nel suo hanno finale
Alcuni dei passi avanti del Presidente
Americano nel processo di pace sono stati davvero notevoli secondo effetti
Alla ma alla Bush ha dichiarato che deve esserci una fine dell'occupazione israeliana iniziata nel mille novecentosessantasette
Il Presidente ha promesso di ritornare in Israele in maggio per proseguire questo processo rimane da vedere se sia davvero impegnato soprattutto nel persuadere Israele a rinunciare agli insediamenti in Cisgiordania
In questo viaggio Bush ha cambiato i toni anche sulla questione della democrazia che deve mettere radici nella regione
Nel due mila e cinque il Presidente parlava della necessità di sostenere la crescita dei movimenti democratici in ciascuno Stato arabo nei fine settimana invece si è astenuto dal criticare questi stessi stati
E questo cambiamento e di tipo pragmatico Bush vuole che gli Stati arabi si uniscano al suo tentativo di isolare l'Iran
Nonostante un'offensiva di charme che proviene da Teheran è senza dubbio pensa che sia meglio evitare di irritare chi autocratica regionali
Sottolineando l'assenza di democrazia nella regione certo l'Iraq rimane la questione su cui questo viaggio non assegnato alcun cambiamento nella politica americana o almeno nella retorica di Bush scrive il Financial Times
Il suo referendum costante che l'Iran è una minaccia per la sicurezza del mondo
Ma anche in questo caso l'attuale direzione della politica americana è in movimento Busso può urlare quanto vuole contro l'Iran ma le sue mani sono legate da rapporto dell'Intelligence americana secondo cui
L'Iran ha fermato la militarizzazione del suo programma nucleare nel due mila e tre e questo rende molto più difficile per bus
Convincere gli americani di un'azione militare
Bus ha ragione però mantenere l'attenzione sulle attività dell'Iran l'Iran ora deve farsi P trasparente con l'Agenzia internazionale per l'Energia Atomica sul suo programma nucleare
Nel frattempo la comunità internazionale deve continuare a chiedere la sospensione dell'arricchimento dell'uranio
Ma il margine di manovra di Bush limitato e il presidente rischia di essere eclissato dalla contesa in corso per eleggere il suo successore
L'unico modo per rimanere al centro della politica internazionale è uno sforzo del terminato per forgiare una pace tra Israele e palestinesi questa
La convinzione
Del farà sciolta in sé a proposito di Israele e palestinesi
L'evasione ieri pubblicava un'analisi che interna ditta no la pace non è impossibile titolo e perché perché Olmert a basse Bush sono già d'accordo sulle grandi linee della soluzione cui lavorano
Gerusalemme verrebbe divisa resta aperta la questione di Gaza scrive idee tornando da Ramallah bus chiede da Gerusalemme la fine della
Dell'occupazione iniziata nel sessantasette in altre parole chiede che Israele si ritiri dalla Cisgiordania da Gerusalemme Est si tratta di una bomba
E come reagisce il Governo israeliano bisogna dire che questa soluzione sembra convenire a Gerusalemme lungi per protestare Israele non rigetta questa esigenza
Ed è una totale rivoluzione che si giustifica con la convinzione detta evidente anche una soluzione globale sarebbe possibile entro quest'anno
Il punto scrive di beni che quando i fatti sorprendono danno fastidio quando non rientrano più nelle categorie prestabilite si rifiuta di vederne l'importanza
Quindi scelti ci non fanno altro che dire
Che Bush a fine mandato che il Governo israeliano sull'orlo del collasso che Mahmoud Abbas che in Italia con conosciamo con il suo
Nome di battaglia Abu Mazen non ha poteri reali controlla solo la Cisgiordania mentre Hamas TNE Gaza
Impossibile dicono non funzionerà ma se la pace non è ancora fatta secondo diretta è indubbio che ci sono progressi evidenti
Forse il fallimento è più probabile del successo ma Olmert a basse Bush sono già d'accordo sulle grandi linee della soluzione a cui lavorano
Gerusalemme sarebbe divisa con la condizione di aggiustamenti territoriali affinché le più grandi colonia restino israeliane la Palestina avrebbe continuità territoriale i rifugiati riceverebbero compensazioni finanziarie
Ma e in un futuro Stato palestinese e non Israele che potrebbero tornare
Tutto questo bus lo ha detto giovedì scorso Olmert aveva dato il suo senso pubblico una settimana prima in una lunga intervista geloso le imposte
Resta una grande questione aperta cioè quella più difficile come applicare questo accordo se Hamas controlla Gaza
Mahmoud Abbas pensavo referendum scrive Libération
Se gli islamisti si oppongono al presidente palestinese vorrebbe mettere in casa tra parentesi
Ma gli israeliani anche provvisoriamente non vogliono tre Stati e rifiutano che la soluzione entri in vigore fino a quando la situazione non sarà cambiata nella Striscia comunque il negoziato e in corso
Ottimista dunque Bernardi da su liberazione di ieri il viaggio di Bush in Medioriente è stato contraddistinto anche
Da alcune dichiarazioni particolarmente dure nei confronti
Dell'Iran tra l'altro ieri c'è stato un attentato
In Libano contro un'automobile un'autovettura dell'ambasciata americana è un segnale che forse proviene data eran oppure da Damasco ad ogni modo il Boston Globe ieri pubblicava
Un editoriale dal titolo attorno all'Iran l'ansietà abbonda nel corso del suo tavolo giorni Medioriente il Presidente Bush ha cercato di rassicurare gli Stati arabi minacciati
Attraverso il Golfo Persico dall'Iran
E ha detto che l'America continuerà a garantire la loro sicurezza le azioni dell'Iran minacciano la sicurezza delle Nazioni Ugo in cui ha detto Bush domenica così gli Stati Uniti stanno rafforzando i loro impegni sulla sicurezza con i nostri amici nel golpe stanno
Unendo gli arabi gli amici nel mondo per confrontarsi e questo pericolo prima che sia troppo tardi queste le parole di Bush
Gli americani che temono che il Presidente voglia compra una l'azione militare contro l'Iran
Potrebbero chiedersi perché gli Stati arabi del Golfo hanno bisogno di queste rassicurazioni
Ma il punto è un altro secondo il Boston Globe questi stati hanno ragione essere incerti sulla politica americana la loro apprensione su una possibile svolta della politica
Statunitense nei confronti dell'Iran e in parte dovuta recente rapporto dei servizi di Intelligence che dice che Teheran affermato il suo programma nucleare militare nel due mila e tre vedendo vi è un segno di un cambio di posizione americana sull'Iraq
Che va di pari passo con il dialogo sull'Iraq tra diplomatici americani e con gli iraniani gli arabi del Golfo si chiedono se Bush non stia preparando un qualche tipo di accordo con Teheran
E se così non vogliono rimetterci non vogliono
Subire le conseguenze di questo accordo così riscattare invitato il Presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad Horri centro incontro del Consiglio di cooperazione del Golfo un'organizzazione fondata nel mille novecentottantuno proprio per contrarre il regime iraniano
Ahmadinejad c'è andato offeso i suoi ospiti ma è stato comunque invitato dall'Arabia Saudita come ospite d'onore per il pellegrinaggio alla Mecca
Le rassicurazioni di Bush sul rafforzamento degli impegni di sicurezza
Americani nei confronti degli amici del Golfo sono state secondo il Boston Globe il suo modo per dire di aver compreso di aver capito il messaggio questi stati hanno temuto lungo l'occupazione da parte dell'Iran di tre piccole e l'occupazione
Da parte dell'Iran di tre piccole isole appartenenti agli Emirati Arabi uniti nel settantuno potesse portare a una mossa simile contro Bahrain e questo e anche il timore attuale anzi
Alcuni responsabili israeliani hanno detto recentemente che il Bahrain con la sua maggioranza città in realtà appartiene di diritto all'Iran e commentatori arabi ripetono che uniranno armato con la bomba nucleare farebbe
Sarebbe pronto ad altre rivendicazioni di questo tipo nei confronti degli Stati arabi del Golfo
Bus nel suo successore secondo il Boston Globe devono trovare un fine equilibrio con l'Iran un'azione militare non farebbe altro che rafforzare i falchi Regnani rinvierebbe il programma nucleare di Teheran solo
Per pochi anni gli attuali colloqui sull'Iran devono essere ampliati
Gli attuali colloqui sul
Con l'Iran sull'Iraq secondo il Globe devono essere ampliati a tutte le questioni di interesse reciproco inclusa la sicurezza regionale le sanzioni finanziari e non la guerra
La giusta punizione per la mancata sospensione dell'uranio
Insomma conclude il Boston Globe gli Stati arabi del Golfo devono essere convinti
Non solo che saranno protetti dagli Stati Uniti ma anche che saranno inclusi in un gran bel anche in in un grande scambio sulla sicurezza tra Stati Uniti e Iran
Sempre a proposito di radon il
Times ieri pubblicava un'analisi tout-court briefing di Broni When Maddox lo spreco della manna petrolifera potrebbe far cadere il presidente iraniano il titolo
Scrive il quotidiano conservatore di Londra
Il petrolio a cento dollari al barile non può mantenere ma monta Ahmadinejad ancorato la Presidenza dell'Iran per sempre
Alla fine la sua pessima gestione dell'economia era ignara e lo spreco di una manna presto li farà senza precedenti potrebbero provocare la sua caduta
Sin dalla sua elezione i suoi critici pre dicono che la sua ignoranza attente dell'economia porterà alla sua fino alla sua cacciata
Finora hanno avuto torto perché i prezzi del petrolio sono stati più alti di quanto ci si aspettasse per la sua fortunata gestione della disputa nucleare con l'Occidente
Ma le elezioni parlamentari di marzo saranno il miglior testo
Sul sostegno popolare di cui gode Ahmadinejad e soprattutto sulla volontà o meno degli altri dividere Chierici italiani di cacciarlo dal potere
Nessun probabile successore sarà benevole
Come l'Occidente vorrebbe sul fronte nucleare
Ma anche se di Regnani vedono lo stallo come fonte di orgoglio nazionale riconoscono comunque di poter
Scegliere qualcuno di meglio quando Ahmadinejad è diventato presidente ricorda poi il Times
Il petrolio era sessanta dollari al barile oggi quasi il doppio pochi Presidenti sono stati così fortunati
Questo avrebbe dovuto costringere leader iraniano essere innovativo è cauto finanziariamente e invece Ahmadinejad con la sua fede peculiare la convinzione di avere un sostegno di vino
Non si è fatto problemi nei primi due anni della sua Presidenza i redditi petroliferi sono stati di centoventi miliardi di dollari più di quanto la sfoggia anni abbia incassato in otto anni come Presidente
Ma l'Amministrazione Ahmadinejad dovuta ricorrere alle riserve monetarie petrolifere d'urgenza Cres erano state create dal
Predecessore di Ahmadinejad cioè Mohammed Khatami e secondo la Banca centrale
Ahmadinejad ha ritirato da questi fondi d'emergenza trentacinque miliardi di dollari nel primo anno quarantatré miliardi nel secondo anno della sua Presidenza
Ahmadinejad ha speso questi soldi che analizzando l'in gran parte per sulle fondazioni
Religiose e verso contratti con parenti e amici
Ma il risultato prevedibili de questa spesa è stato un aumento forte dell'inflazione dal dodici al diciannove per cento molti iraniani poi hanno perso lavoro dopo la sua improvvisa decisione di aumentare il salario minimo di metà
E il massimo è stato raggiunto con l'annuncio il ventisette giugno scorso del razionamento della benzina
Per il quarto esportatore di petrolio al mondo si tratta di una vera e propria umiliazione in vista delle elezioni parlamentari di marzo ci sono stati segnali di divisione tra cui Martinez già dell'Ayatollah Alì Khamenei leader supremo da la Repubblica islamica
I critici del Presidente un tempo silenziosi ora possono parlare ad alta voce
E parlamentari dicono apertamente club disoccupazione reale vicino al venti per cento nomadi dieci come dice il regime Ahmadinejad crede di essere stato messo la presidenza per volere divino i critici pensano che sarà rimosso dall'economia
La loro profezia non si è ancora realizzata ma ci sono buone ragioni per pensare che potrebbe essere davvero così
Questa la valutazione in qualche modo ottimistica del Times dall'Iran ci spostiamo alla Russia allo scontro con il Regno Unito a proposito della chiusura di due sedi del British Council
Chiusura che è una rappresaglia rispetto alla richiesta di estradizione del principale sospettato dell'omicidio di Alexander Litvinenko
Il Guardian salutava la resistenza del Governo britannico e del
E dello stesso British Council con un editoriale
Scrive il quotidiano di aria laburista Regno Unito dopo aver fatto molti errori nei suoi rapporti con la Russia di Vladimir Putin ma
Il caso del British Council non è uno di queste
Questa organizzazione non serve per sostenere gruppi pro democratici in Russia né può essere vista dai nazionalisti russi come uno strumento di manipolazione
Guida atto dagli stranieri il British Council irrisolta si limita ad aiutare gli studenti russi nel momento in cui le relazioni politiche subiscono le conseguenze negativo dell'assassinio anti Alexander Litvinenko
Il British Council più utile che mai invece ora è finito nel vortice di questo affare il veleno dell'assassinio continua danneggiare ogni aspetto delle relazioni angolo russe gli uffici
Nel British Council in due città tra cui centro Burgo hanno sfidato un ordine di chiusura proveniente dall'autorità russe Mosca annunciato che non concederà più visti per i funzionari consolari impiegati in queste due città
Il prossimo nel mirino potrebbe essere l'ufficio del British Council a Mosca Ministro degli esteri russo ricorda
Ancora il Guardian ha detto che la mossa contro questa organizzazione una contromisura per l'espulsione
Dei
Diplomatici decisa da Londra dopo rifiuto Russo direi di estradare Andrey lungo voi il principale sospettato per la morte
Di Litvinenko
Ironia è che proprio il Ministro degli esteri russo Sergei Lavrov mandato suo figlia alla Londonio scolo fico nomi casse se l'educazione britanniche sufficientemente buona per lui perché negarla agli altri russi
Questa la domanda del Guardian va segnalato anche editoriale di ieri del Times dalla Russia con rancore
Lo strano talento del Cremlino nel far sì male da solo il quotidiano conservatore di Londra sì augura
Ma sarà difficile che il successore di Putin voglia mettere fine
All'auto lei sionismo del Cremlino abbiamo concluso da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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