Cinque SI' ai prossimi referendum: comizio del segretario PSI

Targa ricordo
All'ingegnere Corrado Ferlaino
Che
I lunghi anni alla presidenza dell'associazione sportiva calcio Napoli
Ha saputo con le rare qualità manageriali
E passione sportiva
Conquistare i più ambiti successi destinati a durare
Contribuendo a dare in Italia e nel mondo l'immagine vera di una città che tra l'altro si distingue nelle competizioni sportive
Per la correttezza è l'amicizia della sua gente
Compagnie
Compagni cittadini di Napoli
Salutiamo con particolare affetto
E con riconoscenza
Il segretario del partito compagno Bettino Craxi
Quando nella primavera scorsa richiedemmo
Di guidare la lista del partito a Napoli
Ottenemmo una piena disponibilità
Una conferma ulteriore
Dell'impegno socialista per Napoli
Quella scelta
Fu molto importante per il partito
Gli elettori hanno capito il nostro messaggio di fiducia
E hanno dimostrato con i fatti
Cioè con il voto
Di sostenere la politica riformista del Partito Socialista Italiano
E l'esperienza di governo
Ha guidato chavista
Dopo il quattordici giugno
Il partito a Napoli è cambiato
Siamo usciti da una condizione storica di sofferenza elettorale
E in città abbiamo addirittura superato la media nazionale
Si è trattato di un risultato
Di straordinaria importanza
Dal quale bisogna partire per andare ancora più avanti
Necessari oggi
Il nostro impegno oggi che esprimiamo attraverso il compagno Pietro Lezzi la guida dell'amministrazione comunale
Un gran un grande compito di responsabilità e difficoltà che porteremo avanti con tenacia e determinazione
Abbiamo chiesto voti sulla base di un programma moderno di Risanamento e di ripresa produttiva
Adeguata ma caratteristiche varie napoletana
E questo programma siamo impegnati oggi ad attuare
Al governo chiediamo più assistenza più o meno mascherata
Ma disponibilità a sostenere un progetto organico di intervento per la nostra area da queste giornate di dibattito sono emerse delle indicazioni di grande importanza per tutto il partito
La presenza vista mare del compagno Craxi ci incoraggia ad andare avanti su questa strada
Questa festa e va avanti
Il nostro giornale oggi per di più diretto da una Polesano a noi tutti caro Antonio Ghirelli
Questa non può e non deve restare un episodio isolato
Deve rappresentare invece una scadenza annuale di confronto di socialisti e partite fuori del partito quest'anno abbiamo discusso di Napoli
Il prossimo anno compagno Craxi
Vi chiederemo di poter discutere con i socialisti di tutta Italia
Organizzando qui a Napoli la festa nazionale e va avanti
Viva Napoli vivai compagno Craxi viva il partito della lista la parola accompagnò Bettino Craxi
Care compagne care compagne cari compagni di Napoli
Ecco in particolare
Piacere che io prendo la parola stamattina
A conclusione del festival dell'Avanti
è un piacere particolare perché mi dà l'occasione di esprimere
Un duplice ringrazio me
Io ricordo che qui a Napoli
Oppure tutto aprire
E chiudere nei mesi scorsi
Una campagna elettorale che è risultata vittoriosa per il partito socialista
Dura e difficile come poche
Ma che ha fatto scaturire per noi
Il risultato più importante degli ultimi trent'anni di vita politica
Eravamo lì centro
Delle polemiche dei due maggiori partiti
E non solo delle loro
Dovevamo uscirne con le ossa rotte
E siamo usciti con cinque milioni e mezzo di botti
Abbiamo raccolto
Voti progressisti
Abbiamo raccolto voti di sinistra
Abbiamo raccolto un grande numero di voti Giovanni
Anna fogli
Dove pochi anni fa
Faticava amo raccogliere i cinque per cento dei voti
In questi a siamo giunti a triplicare l'elettorato socialista superando il quindi perché
E come dicevano i giovani del Sessantotto francese non è che un inizio
O dopo le elezioni
Il giorno dopo le elezioni
Non ci siamo montati la testa
Non abbiamo brindato più che tanto
E comunque non sino al punto da perdere il controllo
Abbiamo guardato con obiettività e con grande senso di responsabilità la situazione del Paese
Abbiamo subito detto che non intendevamo
Consentire che si aprisse un vuoto politico
Se avessimo dovuto dar seguito
Alle polemiche elettorali
La situazione italiana sarebbe andata subito in grande confusione
E perciò il nostro è stato un atteggiamento di grande responsabilità abbiamo consentito la formazione del governo
Abbiamo dato al governo un apporto qualificato
Abbiamo dimostrato che non siamo un partito chiuso
Verso la società
E quindi abbiamo offerto una delegazione ministeriale della quale a fianco dei compagni Formica
Amato Vassalli
Ruffolo e Tognoli
Figura l'ex presidente della Corte costituzionale la Pergola
Il Rettore dell'Università di Roma
Roberto qui
Il Presidente del Coni Carraro
Il segretario generale del ministero degli Esteri Ruggiero
A Napoli
Consolidando rafforzando
In modo che non era uguali nessun'altra città d'Italia
Nessun'altra grande capitale italiana
Il partito
Lo abbiamo posto in una posizione centrale decisiva della vita cittadina e regionale
Ne abbiamo cresciuto le responsabilità
E sappiamo che oggi dobbiamo dirigerlo con grande impegno
Verso la realizzazione dei progetti che Marghera hanno il futuro e la rinascita di questa grande città
Io debbo un secondo ringraziamento de quello personale
Perché sono stato etto deputato per la seconda volta nella circoscrizione di Napoli e Palermo
Sono un milanese di origine siciliana che mi considero ormai napoletano ad onorare
Anzi quest'anno volevano fare un regalo oltre la targa per Marino
Questo perché io sono un vecchio tifoso del Torino
Però quest'anno ha deciso di chiedere un anno di aspettativa
Perché vorrei che Napoli vincesse il secondo spunto più
Come deputato di Napoli e presidente del consiglio dei ministri io non me ne sono stato con le mani in mano
Ingenti risorse
Molte migliaia di miliardi sono state messe a disposizione dei progetti di sviluppo della città
Ed altri
Ed altre risorse si renderanno disponibili
Ora si tratta di operare per il meglio
Perché queste risorse siano utilizzate al meglio
Perché si cammini rapidamente nell'attuazione dei progetti
Perché si recuperino molti ritardi
E lo dobbiamo fare
Imprimendo un impulso a tutta l'azione meridionalistica che ristagna
Appunto l'intervento pubblico
Che semiparalizzato
E lo dobbiamo fare perché la situazione economica e gli orizzonti della situazione economica si stanno increspato
Si va oscurando l'orizzonte dell'economia mondiale
E l'Italia deve prepararsi ad attraversare i periodi più complessi e più difficile
Guardate lo sviluppo italiano di questi anni
In cui l'economia italiana è uscita dallo sviluppo zero
Mi ha guarito un'inflazione a due cifre
Non è stata una fiammata di breve periodo
Tant'è che lo sviluppo continua
E noi dobbiamo fare in modo che questo sviluppo si mantenga alto
Che il ciclo non si interrompa
Ai primi segnali negativi che già appaiono
Bisogna saper reagire
Con coerenza
In modo che lo sviluppo possa essere tenuto alto
E possa essere corretto
Nei suoi aspetti negativi e distorsivi
E possa essere indirizzato meglio verso le due grandi questioni che stanno aperte sulla scena nazionale sul terreno della responsabilità delle forze politiche
E sono la questione dell'occupazione dell'occupazione giovanile del Mezzogiorno dell'occupazione nel Mezzogiorno
Paradossalmente ciò che non manca
Sia pure in una condizione di grave difficoltà della finanza pubblica
E di grande squilibrio
E poi di fronte a un permanere impressionante del deficit dello Stato
Che si compone ormai almeno per due terzi
Del pagamento degli interessi sulle norme debito accumulato in un lungo periodo di tempo
Ebbene nonostante questa situazione di difficoltà della finanza pubblica paradossalmente quello che manca quello che non mancano
Per lo sviluppo meridionale sono le risorse
Ci sono ingenti risorse già stanziate e disponibili
Quello che manca è la capacità di utilizzare
Che i pubblici poteri
Occorre saper introdurre
Delle procedure
Delle leggi
Bisogna far sì che esprimano una volontà politica
Che acceleri tutto
Che imprime un ritmo assolutamente diverso
A quella massa ingente di opere
Che possono essere progettate realizzate o che sono già progettate e non sono realizza
è un discorso che si allarga a tutta la situazione dello stato del nostro Paese
Una società che è molto cambiata e che sta cambiando sotto i nostri occhi
E di cui tanti sono gli artefici nel mondo dalla tecnica del lavoro dell'imprenditoria
Che stanno trasformando la società italiana ciò che è difficile trasformare lo Stato
E questo torna ad essere all'inizio di questa legislatura repubblicana un imperativo modernizzare
Erano riformare lo Stato
Avviare un processo di riforme istituzionali
Partendo
Dalla riforma del Parlamento della Repubblica
Vedete da queste riforme istituzionali che possono
Migliorare il nostro sistema politico
E di cui si fa un gran parlare
è un poco concludere
Di cui si parla un gran disputare
Mentre non si decide un bel nulla
Ebbene di queste riforme istituzionali questo processo di riforme noi non vogliamo escludere chicchessia
Vogliamo che tutti partecipino a queste decisioni
Per parte nostra non si tratta di imporre nessuna discriminazione men che meno una discriminazione Azzini
Deve concorrere a lui la responsabilità di tutti
Cioè che le istituzioni sono di tutti
Però noi abbiamo detto una cosa diversa
Abbiamo detto la maggioranza se possibile
Frigerio chi una convergenza d'una piattaforma comune
E se mi consentite abbiamo detto una cosa diversa ancora che desidero ripetere stamattina a Napoli
Per poi commentare qualche commento che adesso si è riferita
Abbiamo detto una corsa di quanto diversa ancora e cioè che per parte nostra
Noi non accetteremmo
Che le leggi significative
Possano essere approvate da una maggioranza diversa da quella di cui facciamo parte senza quei questo comporti delle conseguenze politiche
Liberi gli altri di farlo
Liberi di noi noi di comportarci come crederemo di comporta
Abbiamo aggiunto
Che le leggi elettorali
Appartengono innanzitutto alla materia politica
Vedete sarebbe una singola rischi ma pretese
Quella di avere il nostro concorso determinante
Per la vita di un governo a guida democristiana
E nel contempo ricercare l'accordo con l'opposizione per leggi elettorali dirette contro di noi o da noi non condivise
Per aver detto questo
Stamattina all'organo della democrazia cristiana il popolo scrive
Ma questi socialisti stanno diventando
Dei moderati bacchettoni perché temono mescolarsi ed entrare in contatto coi voti comuni
Roba da chiodi
Roba da chiodi basta pensare che non più tardi di qualche mese fa si sono presentati in campagna elettorale a dire che c'era il pericolo del quarantotto
Che incombeva il pericolo dei comunisti e hanno fatto il pieno dei voti di destra e a Napoli mi hanno preso una bella manciata
E in nome dell'anticomunismo hanno condotto la campagna elettorale adesso ci vengano a dire al noi che osserviamo una cosa elementare
Che non possono pensare di governare con noia di mettersi d'accordo coi comunisti sempre dei Comuni DigitPA perché non è detto
Per fare una legge elettorale che vada contro i nostri interessi o che non sia condivisa da noi su questo si sbagliano
Se ne fa un gran parlare d'altra parte io sono un attento lettore delle relazioni politiche
E della pubblicistica politica
è vero che questo progetto elettorale
è un po'come l'Araba Fenice
Di cui si diceva
Che ci sia ciascun lo dice dove sia nessun lo sa
E quindi non sappiamo esattamente dove sia e come sia questo progetto elettorale
Ma sei come pensiamo noi si tratta di un progetto elettorale per le elezioni amministrative ispirato dalla cosiddetta dottrina bipolare
E cioè fatto in modo da provocare
Una sistemazione in blocchi dell'elettorato
Mortificando le forze intermedie
Ebbene io devo dire
Con tutta franchezza e con tutta serenità
Che non appena è il progetto dovesse uscire dal caffè
Non appena dovesse essere messo all'ordine del giorno
Del dibattito politico noi ne trarremmo immediatamente le conseguenze
Naturalmente siamo un po'alle solite anche nei rapporti con i comunisti
Sento un grande rullo di tamburi di guerra
Appena ho sentito i primi annunci ho commentato sull'Avanti ma che bella novità
Un tempo avevamo un atteggiamento diverso
Eravamo preoccupati dei danni che potevamo richiede
Eravamo preoccupati delle divisioni interne che potevano provocare nel partito
Eravamo più deboli di fronte a una
Ha una forza quattro volte più porta di nove
Che organizzava le stesse forze sociali
Quindi potevamo temere l'aggressione la scomunica l'invettiva quando avveniva oggi abbiamo l'atteggiamento completamente diverso
In questa guerra dei dieci anni
è stata ripresa da quando
Io ho assunto la segreteria del partito socialista in questa guerra che è stata condotta sistematicamente contro il partito socialista e poi contro il Presidente del Consiglio socialista
La guerra dei dieci anni
Ha fatto perdere ai comunisti nove punti elettorali che ha fatto guadagnare i socialisti cinque punti elettorali
è il caso di continuarla questa guerra
Poi noi egoisticamente potremmo anche dire di sì
Noi siamo corazzati
Usciamo da una vittoria elettorale
Non temiamo degli scontri
Ma io dico che noi non siamo interessati a disco
Non siamo interessati pensiamo che alla fine prova che avrebbero conseguenze negative
Se possibile
Vorremmo evitarlo noi non siamo interessati ad un'accesa conflittualità a sinistra
Siamo interessati alla chiarificazione
Guardiamo al futuro
Cerchiamo delle convergenze possibili certo in una situazione che è complessa perché esprime una diversità di posizioni
E di collocazioni politico parlamentare
Dei socialisti e dei comunisti
E tuttavia io ripeto quello che ho già detto al congresso del partito
Noi siamo fondamentalmente interessati ad un superamento di antiche divisioni
Che hanno origini molto antiche
E che tuttavia non debbano non è nessuno ha detto e nessuno ha scritto che debbano continuare a sopravvivere per l'eternità
Stiamo interessanti
Ad una prospettiva
Riformista e socialista che possa valere per tutta la sinistra del nostro Paese
E tuttavia ci siamo trovati ancora una volta in difficoltà quasi subito
Vedete all'indomani delle elezioni dopo la sconfitta dei comunisti
Noi abbiamo favorito la elezione di un comunista alla presidenza della Camera
Se il partito socialista avesse assunto un atteggiamento diverso
La situazione sarebbe ora di verso
E questo lo sanno benissimo tutti
Per tutta risposta dopo qualche settimana abbiamo avuto l'imbroglio di Palermo
E cioè a dire l'elezione di una Giunta con il sindaco della Democrazia Cristiana
E con il vice sindaco comunista che era il capolista della lista comunista e con il gruppo comunista che votava contro
Come si dice a Napoli
Io pensavo che nel corso
Naturalmente non ci ha creduto nessuno
Nessuno ci ha creduto a un'operazione così è una contorsione così complicata
Ma la bella risposta
Poi sono esplose delle in queste settimane delle polemiche che hanno perso ogni senso della misura
Noi siamo un partito pacifico
Partito che lavora e ha lavorato sempre per la pace
E qualche volta per raggiungere la pace
Bisogna pigliare anche delle decisioni difficili
Pensate quanto fu difficile qualche anno fa la decisione
Installare sul nostro territorio dei missili nucleari
Eppure noi sapevamo che non avessimo installato i missili nucleari sul nostro territorio in Europa occidentale
Non avremmo mai potuto negoziare veramente
Con l'Unione Sovietica
Perché l'Unione Sovietica arrivasse a togliere i suoi missili
E se oggi si firma l'accordo per togliere i missili da una parte e dall'altra dell'Europa i missili sovietici e i missili americani installati anche in Italia ciò si deve alla decisione che abbiamo preso noi
Innalzando la bandiera della pace e della sicurezza
Vedete allora ci dissero
Ci dissero che eravamo dei servi degli americani
E in questo modo ostacolavano il negoziato
E loro in davamo impossibile
E che avremmo creato le condizioni perché si sarebbe scatenata in Europa una corsa al riarmo è avvenuto esattamente tutto il contrario
Il negoziato è diventato possibile
Si apre io spero una marcia verso il disarmo
E noi non siamo mai stati servi degli americani
Sono i servi che si fanno difendere
Dalle armi del padrone di solito
E noi per quale ragione avremmo dovuto far dipendere le nostre armi le nostre navi mercantili che hanno diritto ad attraversare senza essere attaccate
Le acque internazionali del Golfo Persico avremmo dovuto farci dipendere dal dagli Stati Uniti dalla Francia e dalla Gran Bretagna
Avendo i mezzi per difenderci
E per quale ragione avremmo dovuto
Presentarci come
Il principato di Monaco Editalia non è il Principato di Monaco
L'Italia è una delle grandi nazioni europee ed è una grave una delle grandi nazioni occidentali
Ha degli interessi nazionali
I difende ha dei doveri internazionali
E ad essi deve assolvere
Noi non siamo entrati in una guerra e non vogliamo entrare in una guerra
E del resto abbiamo mandato la missione militare che può solo difendere non può fare guerre
è una missione pacifica che difende il buon diritto dell'Italia
E siamo stati trattati
Come degli avventurista
Ci sono evocati
I nomi di Crispi e di Mussolini
A Crispi e Mussolini mandarono dei corpi di spedizione
A conquistare territori sottomettere popoli
A conquistare colonie
Si ingaggia ingaggiarono l'Italia in vere e proprie guerre coloniali con centinaia di migliaia di uomini
Che senso ha rapportare tutto questo ha una missione pacifica
Di una squadra navale italiana che andrà a Erba per difendere il figlio italiano
E la libertà di navigazione
Da questa esagerazione e demagogia
Sono cose che inquinano i rapporti non è una dimostrazione di serietà
Poco male
Noi continuiamo per la nostra strada
Abbiamo solo da dire nel momento in cui esprimiamo la nostra fraterna solidarietà
Il sentimento affettuoso
Verso gli equipaggi italiani che in questo momento sono in un mare
Solo in un mare così lontano dall'Italia
Possiamo solo dire che se
La decisione di ritirare le flotte da quel mare
Fosse la condizione per aprire
Un processo di pace la decisione la prenderemo immediatamente
Ma temiamo che purtroppo così non si
E quindi le nostre navi rimarranno penso per un certo periodo
Da un dato punto decideremo per quanto tempo e quando dovranno terminare la loro missione
La verità è che c'è un brutto vizio della sinistra italiana
E quello di rincorrere facilmente alla invettiva
Alla scomunica
Il vizio dell'intolleranza del settarismo
è un male antico
La verità è che non è più a sinistra chi è più duro
Non è più solido più fermo e più affidabile
Chi fa il viso dell'arme
Anche l'esercito di Franceschiello faceva la faccia feroce
E perse le battaglie di fronte ai garibaldini che erano poco più di mille
Noi non abbiamo preso la posizione sul Golfo Persico contro i comuni
L'abbiamo appresa
Perché pensavamo che questo fosse il dovere del nostro Paese
Certo poi le polemiche diventano inevitabili quando un partito è aggredito
Perché a botta c'è risposta
E quindi immediatamente si crea un ammasso era polemica
E noi non siamo
Sotto questo profilo dei disarmati
Ci è capitata un'altra polemica sull'ora di religione
Anche qui con dei toni
Da guerra di religione
Vedete non abbiamo preso una posizione che corrispondeva al buon senso e anche l'aveva alla lealtà dei rapporti tra lo Stato e la Chiesa
L'idea che l'ora di religione dove che veniva accettata dal Concordato come insegnamento
Obbligatorio nel quadro delle lezioni venisse posta sistematicamente alla prima e all'ultima ora c'era sembrata un po'una Ford sia che venisse messa alla pari con tutte le altre ore di religione con tutte le altre ore di insegnamento
Tutto questo ha scatenato una campagna a base di cappelli di Prete
Anche una mitra papale mi hanno messo in testa
Le accuse di varia natura
Allora in cantine
Dicono ho visto che è un
Un giovane comunista detto
Al direttore dell'Avanti
Che sulla questione del Golfo è un cane da guardia di Reagan
Invece l'unità pare che mi abbia detto che io sono una guardia svizzera del Vaticano sempre guardie siamo
E noi invece abbiamo fatto la guardia i buoni principi e facciamo la guardia i buoni principi
Vedete
Ed anche su questa questione dei gran porti con la Chiesa abbiamo una lunga storia di coerenza
I patti della terranno
Gli accordi tra Mussolini e la Chiesa
Non li abbiamo messi noi nella Costituzione repubblicana quarant'anni fa
Noi abbiamo messo la nostra firma
Perciò io ho messo la media sotto un concordato
Che si istituisce le due vecchie firme
E cambia anche il regime e cancella i privilegi che il concordato di Mussolini aveva dato alla Chiesa cattolica
La religione cattolica era la religione di Stato
E l'insegnamento della religione cattolica
Era obbligatorio
Il nuovo regime prevede
Che può e deve essere dato l'insegnamento
Di una pluralità di religioni per chi lo richieda
La religione cattolica non è più considerata la religione di Stato
E ogni studente libero di avvalersi o di non avvalersi dell'insegnamento religioso
Che non è più obbligatorio
Ciascuno può chiedere di averlo di non aver
E quindi un cambiamento profondo
Un cambiamento che si adatta va ad un regime di libertà e ai principi democratici
Del nostro Paese
Un cambiamento nel senso dei principi laici giacché laicismo vuol dire prima di tutto spirito di tolleranza e spirito di libertà
E la libertà è uno dei grandi valori
Che fanno parte della nostra identità
La libertà e la giustizia
La libertà la giustizia e l'eguaglianza
E per i problemi della giustizia
Si è mossa un'iniziativa referendaria importante
Che ha posto in primo piano di fronte all'attenzione alla responsabilità delle forze politiche del popolo del nostro Paese
La necessità che in Italia si attui
Un sistema di giustizia più giusto di quello
Che abbiamo oggi
Vedete non sarebbe sorta questa Spagna
Se non ci fosse stata una lunga serie di ingiustizia
Gli abusi di errore ed anche di prepotenza
E la lista è assai più lunga di quella che normalmente si conosce
Che si nascono dei casi clamorosi
Ma non si conoscono tanti casi che rimangono nell'ombra dei cittadini che non hanno neppure l'apporto neppure il coraggio di protesta
E anche di avvocati che qualche volta non hanno il coraggio di protesta
Bisogna cambiare delle cose
Se il Parlamento avesse provveduto nel corso di questi anni
A realizzare le riforme necessarie nel campo della giustizia non per intimidire i magistrati come si dice
A permetterle sì ma è in condizione di agire meglio
Con maggiori mezzi
Ed anche in una posizione di maggiore responsabilità
Se il Parlamento avesse fatto tutto questo non ci sarebbe stato bisogno di un referendum
Però il Parlamento si è mostrato insensibile
Non ha fatto le riforme che bisognava fare
Ed oggi un giudizio popolare
Sulla responsabilità civile dei giudici
Ma anche sull'insieme dallo stato della giustizia nel nostro Paese
Sarà un fattore diciamo di pressione
Assai importante
è singolare che si agitano molto parlamentari o parlamentari intellettuali uomini di diritto
Dei quali non risulta negli atti parlamentari di questi anni il Bang la benché minima traccia di un loro interessamento ai problemi della giustizia ha improvvisamente scriva un articolo al giorno
In tutti questi anni non si ha notizia che si siano occupati di problemi che riguardavano la magistratura l'ordinamento giudiziario i direi
Di leggi cavilli e ad Enzo prendono carta e penna
E si infangano e darci lezioni
A chi ha presentato in Parlamento tutte le leggi necessarie tutte le iniziative necessarie tutti i progetti necessari ivi compresi i progetti di legge riguardanti la responsabilità civile del giudizio
Io spero che il Paese abbia su questo le idee chiare
Non bisogna essere grandi competenti del diritto per capire bene la questione che sta in campo
Basta vedere
Intuito e il senso di giustizia per capire da che parte bisogna volta
Sul Reno stanche
Referendum che riguarda il nucleare il futuro energetico del Paese
Anche qui prima della grande demagogia la demagogia della cautela
Le cose non stanno così
I programmi nucleari previsti
Ove venissero realizzati per intero concorrere però
In modo marginale a risolvere il problema del fabbisogno italiano e della dipendenza energetica del Paese
In ogni caso
Saremmo un Paese dipende
E comunque per ridurre questa dipendenza occorrono un complesso di politiche
E di ricerche
Per modificare lo stato delle cose
E quindi non siamo di fronte all'alternativa
O viviamo del petrolio viviamo del nucleare
In materia nucleare c'è un'esigenza di sicurezza
Che deve essere assolutamente rafforzata noi non abbiamo cambiato posizione noi prospettiamo la posizione che prospettava agli elettori durante la campagna elettorale
Il problema della sicurezza viene prima di ogni altra cosa e se sarà necessario guadagnare periodi di tempo una moratoria perché il problema della sicurezza sia posto in modo convincente a questo si dovrà arrivare e a questo deve servire il sì nei confronti del referendum nucleare
Non voglio ripetere stamattina un po'la storia di questi martoriati Rezza
Gomma
Un po'al matrimonio di Renzo e Lucia che non dove e non s'aveva da fare
I referendum non si dovevano fare si fanno
Chi non li voleva vota sì
Meglio così
Noi non vogliamo fare polemiche
Ci preoccupiamo che giungano agli elettori almeno dei messaggi però coerenti dei messaggi che orienti lo il modo con verso il voto del sì c'è un grande schieramento a favore del sì almeno sulla carta
Noi ci auguriamo che possa prevalere
Poi ci sarà il tempo per approfondire
Per chiarire allo stato delle cose a noi interessa che questo schieramento prevalga
A noi interessa che dall'EUR escano cinque sì
Con la maggioranza che sarà
Secondo la regola della democrazia
Vede la maggioranza basta avere un voto in più
E poi se i voti saranno di più
Tanto meglio ma ciò che importa è che la maggioranza
Determini la vittoria
Dei siti questo aprirà la strada io spero e mi auguro
Ad una
Avvio di legislazione riformatrice della giustizia
E ad una revisione della impostazione della politica energetica secondo la vocazione
Che verrà espressa dal voto elettorale
Compagni
Il successo del Festival di Napoli
Di questi giorni sta a dimostrare
La vitalità del partito in questo momento noi avvertiamo
Non solo le ostilità delle quali naturalmente ci dobbiamo occupare
Ma anche l'interesse
Del quale ci dobbiamo occupare molto di più che verso di noi si dirige da tanti settori della società italiana dobbiamo guardare a un mondo giovanile
E si è accostato a noi con grande generosità
E quindi dobbiamo riflettere sulle nostre responsabilità e su ciò che dobbiamo fare
Per dare una risposta sempre più convincente a queste attese a queste speranze di partecipazione di cambiamento di prove presso
Dire informa dobbiamo promuovere una forte iniziativa politica in
Tutto il meridione del Paese
Sei
Sa che io penso che per il sud d'Italia questi sono anni decisi
Se non mettiamo a frutto anni di un ciclo espansivo dell'economia poi bisognerà attendere ancora molto tempo ed è per questo
Che gli anni che abbiamo di fronte sono decisi per il Mezzogiorno del Paese
Sui grandi obiettivi tanto nel Meridione quanto nel resto di tale
Noi cercheremo al di là delle formule delle barriere burocrati
Dei particolarismi e dei pregiudizi cercheremo di promuova
Cioè una sempre più ampia convergenza delle forze di orientamento riformista
Compagni al centro di questa situazione
Sta un partito socialista che oggi più forte che deve farsi ancora più forte più moderno
Capace di guardare molto lontana noi ci sforziamo sempre di stringere insieme
Mescolare di mantenere vivi ideale che sono antichi che sono gli ideali e gli esempi
Di una grande tradizione
Popolare e progressista
Italiana di mescolare questa tradizione con le esperienze le necessità
Le novità
Che in ogni campo si manifestano ecco e le novità verso le quali ci spinge la società moderna
Vedete centocinquant'anni fa nello spirito romantico dell'epoca
Giuseppe Garibaldi che fu tra i pionieri del socialismo italiano lanciava il motto il socialismo è il sole dell'avvenire
Nella società di oggi
Proiettata verso nuovi traguardi
E verso nuove conquiste nessuno dei grandi ideali
Di libertà di giustizia e di eguagliando
Che fanno le senza muro
Ale del socialismo poi deve essere cancellata il problema italiano delle forze del progresso
Il nostro problema è di riuscire a fare più larghe
Di un socialismo che sia all'altezza dei tempi moderno e riformatore
Leo e occidentale internazionalista e italiana
Un socialismo
Un partito
Più partiti
Sempre al servizio della pace della libertà e dell'eguaglianza