"Gaetano Salvemini" di Gaetano Quagliariello

Buon
Pomeriggio
Con grande piacere Chiodo
Oggi
Di benvenuto a tutti i nostri amici agli ospiti relatori
All'assessore alla cultura
Il Comune di Firenze Giovanni Gozzini a tutti i colleghi relatori gli ospiti degli oratori e
All'autore di Libero che oggi discutiamo
Gaetano Quagliariello
Oggi noi discutiamo come emergerà chiaro e un libro importante un libro significativo d'altra parte noi qui in istituto ci sforziamo di presentare soltanto libri significativi libri che in qualche modo segna no
Il dibattito culturale storiografico
Contemporaneo però mi permetterete di dire che non è soltanto per ragioni di come dire di rilievo scientifico ecco che noi ci compiacciamo di avere con noi stasera Gaetano Quagliariello
Ma anche perché Gaetano è
Sia posso
Dire così
è stato ed è un amico dell'Istituto italiano di scienze umane
E
Di cui ha condiviso con noi
Le vicende
Alla cui nascita ha dato un contributo importante
Qui si istituto innato e si è sviluppato e si è costruito in in mano in un arco di anni che vanno
Dal nel due mila uno due mila due fino fino al due mila cinque due mila sei
E per un tratto importante di questo periodo di gestazione di nascita Gaetano Quagliariello ha condiviso con noi questa vicenda
Devo dire insomma se in questa
In questa
Questa storia avuto a conclusioni significativa importante alla nascita al consolidamento dell'istituto
Noi lo dobbiamo anche all'anno all'attenzione all'interesse alla
Passioni e di Gaetano che ha condiviso con noi un progetto che non si è compiuto
Ma per il quale io mi sento impegnato e credo di poter dire Gaetano è impegnato accanto a noi insieme con noi e cioè
Riuscire a dare all'Italia un sistema
Una lette di istituzioni di alta formazione nel settore delle scienze umane e sociale come sapete l'Italia
Paese lo era l'unico Paese d'Europa che fino a qualche anno fa non aveva un sistema una rete di alti istituzioni di alta formazione
Nel settore delle scienze umane sociali qualche passo è stato realizzato in questi anni
E
Non siamo ancora al compimento di questo sistema la strada è ancora
Non semplice quella da percorrere è però abbiamo fatto dei passi avanti abbiamo fatto dei passi avanti e io credo che
Molto insomma una must parte significativa di questo cammino che abbiamo compiuto per il danni al Paese un sistema dell'alta formazione nelle scienze umane sociali più l'obiettivo di cui
L'Italia la formazione superiori italiana estremamente bisogno
Parte significativa di questo cammino è stato compiuto grazie dicevo all'impegno e all'intelligenza di
Di detta ma noi oggi parliamo di un libro di un suo libero di
Del suo Salvemini e naturalmente i colleghi che sono Sperti diranno del libro con una competenza che non mi appartiene e che non rivendico naturalmente ma mi limiterò soltanto a una
Brevissima qualche telegrafica notazione
Questa è la realtà anch'essi si presenta dal titolo quella biografia realtà non è una biografia
Nel senso che di come dire e tematizzato è il modo l'esperienza intellettuale di Salvemini e tematizzato in modo così forte
Da in qualche modo frantumare diciamo lo la unità biografica dentro dentro invece un percorso che vuole essere fortemente e volutamente dichiarato dichiaratamente un percorso tematico
Che poi è secondo me ma questo diranno i colleghi uno dei modi più suggestivi di farle biografia
E insomma tre punti mi sembra che emergono e che segnalano l'originalità del libro e la qualità di una riflessione su salme su Salvemini
La riflessione sulla forma partito
Partito di massa o partito tematico argomento di estrema attualità di estrema attualità sopra Lai inadeguato condire inadeguatezza alla unilateralità diciamo
Della dimensioni di massa come unica dimensione unilateralità di al dimensioni di massa come dimensioni esclusiva della forma partito è stata da Salvemini anticipata
Con grande precocità e
E del tavolo sottolinea molto quindi la riflessione sulla forma partito
La fuoriuscita
Dal socialismo dal marxismo
Negli anni precedenti alla prima guerra mondiale
Compiuta Salvemini delineando abbozzando un percorso intellettuale
Che poi sarebbe stato un impeto tutto con molte varianti sarebbe stato uno come dire delle delle forme archetipiche di di movimento intellettuale di di di percorso intellettuale nella storia dell'intellettualità europea del Novecento
è
Il tema che Gaetano adombra
Salvo che nel tratto finale del saggio finale in modo in modo più come voglio dire come posso dire più il più allusivo avevo diretto però anche questo fortemente presente il rapporto tra storiografia il politica
E tasti coreografia e scienza
Che qui minimizza assegnare alla polemica precoce di Salvemini contro cento
Almeno con il Croce della storia ridotta sotto il concetto generale gli attuali Giovanni Croce il Croce prima dell'estetica diciamo prima del mille novecentodue
La polemica di Salvemini concludo c'è anche qui anticipa
Un tema che poi sarebbe stato uno dei grandi temi del dibattito Di Gioia della storia soprattutto anche per il contributo della della
Riflessione metodologica militanti tutta la cosiddetta narrato logica della
Seconda metà
Del
Del novecento quindi storiografia scienza e anche storiografia politica qui naturalmente
Gaetano
Riflette sull'altro Gaetano sul Salvemini qualcosa Gaetano Quagliariello getta soste Gaetano Salvemini qualcosa della sua esperienza vorrei dell'esperienza di
Alcune generazioni
Per
No tre e insomma
Questo etanolo le ottime attizza come dicevo in modo più più indiretto più velato ma insomma se qualcuno avesse avuto dei dubbi basta l'epitaffio con cui libero si conclude ha chiarito a chiarire
Dove lui vuole andar via mi pare di aver detto anche troppo ma soltanto per testimoniare il mio interesse
E e come dire la curiosità più che l'attività di interesse l'attenzione insomma con cui
Io l'ho letto questo liberò
Gli onori di casa non sono miei ma sono dell'assessore alla cultura Giovanni Gozzini che sarà anche
Farà anche da da degno moderatore di questo dibattito ed io gli cedo subito la parola
Ringraziando Dio
La
Direi che rispetteremo l'ordine dei lavori che avete ricevuto nel
Nel biglietto di invito con un'unica eccezione che è quella che sto per fare dando subito la parola Leonardo Tirabassi il Presidente del
Circolo dei liberi perché è lui che insomma ha ideato e organizzato questa
Questa iniziativa quindi ringraziandolo a nome della città
Dicendo volentieri la parola
Ringrazio l'assessore
Delle parole ben per noi è un motivo nelle cifre lenire un motivo di soddisfazione
Questa presentazione perché celebriamo il primo anniversario il compleanno della nostra nascita siamo nati proprio
Un anno fa quindi tra l'altro essere ospiti di un'istituzione così prestigiosa come l'Istituto italiano di studi umane del suo Presidente professor Aldo Schiavone veramente motivo di di orgoglio
Non sono un esperto di Gaetano Salvemini quindi anch'io mi limito a sottolineare dei punti
Che mi sono apparsi che non sono in questa lettura del libro di Gaetano Quagliariello ma anche
Nella viene letture giovanili peraltro su Salvemini dei punti importanti
Il pendere circola un motivo particolare di di orgoglio anche un po'un approdo quest'anno noi dedicheremo avevano un altro tema molto importante di riflessione storico-politica fine Lara nasce
è un tipo particolare di una parte di pensiero cattolico Fiorentino e che vada alla Piro punto fino
A
Fino appunto agli ultimi alle ultime riflessioni e il cattolicesimo cioè venti metri che dedicheremo un convegno a maggio quindi fa parte della nostra direi giovane tradizione la riflessione sul pensiero
Storico e politico
Che ha segnato la riflessione politica italiana
Infatti noi siamo nati con una precisa missione riflettere pubblicamente sui grandi temi del nuovo millennio
Dalla questione antropologica ferroviere Ferrara era qui a parlare di laicità e a Porto
Alle sfide della globalizzazione compresa la questione cruciale dei rapporti tra Occidente
è mondo arabo e islamico
In questa nostra a Firenze dove spesso il conformismo culturale Mx di pensiero debole relativi ismi cascami ideologici post comunisti avevo scritto
Posso marxisti poi in realtà se non è vero perché se avessero letto perbene Marx e l'approccio a realista del pensiero marxista e non ci sarebbero questi cascanti
Ormai sono diventati grumi motivi semplice pigrizia che ha prevalso sul ragionamento
Questa nostro ripensare quindi è diretto alle nuove questioni epocale ma non come si presentassero per la prima volta nella storia nuove terre inesplorate
In esse vogliamo vedere il darsi trasformato nelle sembianze con l'aggiunta dei Contini contenuti e quindi di sfide dell'antica questione del rapporto tra tradizione e modernità identità nazionale
Convinti come siamo che per la prima volta oggi la nostra storia sia possibile tenere assieme il corni del problema senza drammatici scontri lacerazioni
D'altra parte lo snodo tra modernizzazione difesa del proprio patrimonio antropologico sociale e culturale è il tema costante che le nostre vite hanno dovuto affrontare a partire dall'unità del Risorgimento
Questo filo rosso anche leit motiv dell'opera di Gaetano Salvemini attraverso più di cinquant'anni di riflessioni dall'Italia liberale alla nascita della Repubblica
Personaggio complesso difficile anche contraddittorio ma con un indubbio Regina verità e con due grandi meriti come giustamente mette in risalto nel suo libro il senatore Quagliariello
E anzitutto la sua decisione senza tentennamenti all'ideale democratico liberali contro ogni totalitarismo
E la natura non ideologica anzi pragmatica esclusa la sua giovani l'adesione al socialismo del suo pensiero
Questa duplice natura di permise sempre di scegliere momenti politici cruciale a differenza di tanti altri intellettuali e politici la parte giusta
Magari tappa Andosilla naso come nel caso l'elezione del quarantotto e della cosiddetta legge truffa di cui si dichiaro a favore
Se senso nascesse bene confronterà a favore del
Di maggio
Ma deve lacerazione della storia italiani italiana sarebbe Ammini portava dolorosamente il marchio
Una distanza delle rette liberale dalle sensibilità popolari distanza che in alcuni momenti finiva per diventare
Non solo separazione ma addirittura opposizione ostile e a volte sprezzante
Sul piano del giudizio politico è risultato spesso era un'incomprensione del fenomeno di massa nazionali
Da comportamenti della Chiesa cattolica alla DC motivi dello stesso concordato e persino si traduceva per una difficoltà di lettura del fascismo visto proprio più si vede la crisi che la polemica con Mazara scuole
Come fatto relativo al Codice penale è attribuibile a carattere nazionale invece che nella sua originalità di regime di massa
Spesso cioè all'analisi dei fatti si sostituiva il giudizio etico con il risultato in un fondare la valutazione politica su categorie più solide
Ma forse oggi nel cinquantenario della sua morte possibile dare
Dopo la fine della guerra civile europea anche in Italia un giudizio più sereno
Che sappia valutare attentamente il suo contributo al pensiero nazionale
Io scendo ad apprezzare anche i tentativi di di Salvemini di superare quelle contrapposizioni come del caso dello sforzo di fondare una vita civile
Su di una rigorosi religiosità nonostante un anticlericalismo di stampo così civilistico ottocentesco
Quindi la qui ho concluso la la nota che faccio sul libro decretava che riesce quindi quale reato che riesce a dare
O
Fondamento a un'analisi complessa una valutazione storiografica sembra da valutazioni ideologiche mettendo in risalto come dire gli aspetti
Anche la contraddittorietà del pensiero di Salvemini ma appunto anche il tentativo di fare
Il riferimento e di confronta e di confrontarsi o le punte più alte della riflessione anche Polito logica internazionale grazie
Grazie ad una logica bassi il
Il libro di cui discutiamo
è un'occasione vittoriale importante perché li pubblichiamo
Alcuni saggi scritti da Quagliariello se non mi sbaglio tra il mille novecentonovanta nel due mila uno quindi in un arco di tempo
Che precede forse accompagna alla sua assunzione di impegni politici diretti in prima linea quindi questo era per me è un primo elemento interessante perché
Gaetano conclude la sua introduzione
Con una esplicita
Manifestazione di questo impegno politico perché lo ritiene una
Indispensabile condizione dello storico onesto queste sono proprio le parole che lui usa poi lascia gli altri e il il giudizio sul bravo storico e qui
Siamo per per discutere di questo ovviamente però è molto interessante molto importante e credo vedere questa
Coerenza analitica scientifica degli studi che non patiscono di questa assunzione di di impegni politici anzi secondo me
Se ne nutrono ci sono due saggi inediti
Che diciamo credo sostanziano questa mia affermazione
Sono dedicati ambedue
Ha due problemi molto cruciale
E anche direi di
Di stringente se volete anche scabrosa attualità perché uno è dedicato alla religiosità Salvemini
Al suo rapporto con con la Chiesa cattolica e con l'insegnamento evangelico
E l'altro è dedicato a alla galleria di giudizi
Che Salvemini riserva all'anno nascente nata democrazia italiana dei parti
E quindi
Che comprendono anche quei passaggi
Il sostegno alla proposta di riforma in senso maggioritario di Degasperi del cinquantatré che ricordava adesso Nardone evidentemente uno snodo cruciale
Devo dire che io avevo letto diciamo questi questi saggi almeno una parte di loro quando apparvero e
Non avevo colto fuori che naturalmente li leggiamo in fretta infuria nelle
Negli impegni che abbiamo la questa linea interpretativa che nel libro invece viene fuori abbastanza in maniera chiara
E coerente
Salvemini lo ricordava adesso
Leonardo è un personaggio difficilmente incasellato
Io userei un termine che di questi tempi è diventato
Come dire un po'Dina dinamitardo perché va maneggiato con capelli legittimo di laico
Intendendo per laico però un un'accezione abbastanza
Precisa e cioè di una persona che ha frequentato le chiese
Sia la Chiesa socialista che la Chiesa cattolica e che poi se ne è distaccato
Ma consumando questo distacco interamente all'interno di un percorso di un itinerario di intellettuale le e di cittadino
Metto insieme questi due termini intellettuale cittadino perché qui diciamo il parallelo tra i due Gaetani da cui partivano inizio torna di nuovo
Diciamo d'attualità quindi poi farò delle domande a Quagliariello su questo ma credo che questo sia anche una una chiave interpretativa del
Della nascita della prosecuzione di un interesse che Quagliariello lo confessa data data dalla sua prima infanzia da un libro donatore quattordici anni di età sermone
Se non mi ricordo male quindi è un percorso di vita parallele in questo senso
Il tema della forma partito
Premesso che di Quagliariello suo strobo rischi quindi questo teorico russo della forma partito la critica di Salvemini alle al partito di massa e
Ricordava Leonardo i i problemi ISMU il concretissimo queste queste parole d'ordine del saldo elimini dell'unità
Che a me sono sempre sembrati e di straordinaria pregnanza inattualità nell'epoca in cui vennero formulate
Forse direi purtroppo ancora oggi
Un approccio programmatico della politica in chiave sistemica come la definiva mitili classe l'umana cioè una politica problem solving che risolve il problema
Cioè che prende la realtà come un dato di fatto l'analizza secondo le sue leggi intrinseche e non si trova all'interno le chiavi per la soluzione dei problemi questa approcci di Salvemini
è stato straordinariamente
Inattuale marginale
Nella vita politica dell'Italia pre fascista fascista postfascista
Questa mi sembra una chiave che proporrei anche con tutta l'umiltà possibile ai nostri relatori come chiave appunto di questo nesso tra tra Salvemini l'attualità
Una inattualità di Salvemini costante quindi una sua marginalità però credo anche una suo enorme significa
Io credo che siamo ancora oggi di fronte a una politica orfana di questo approccio problemi sta concreti sta
Un saggio ogni attualmente importante quello dedicate rapporti con Guglielmo Ferrero nodo del combattenti insomma
La
La cesura della Grande Guerra come elemento cruciale nella formazione politica di questi intellettuali
Questo elemento che non va mai dimenticato la Grande Guerra resta sempre un elemento di imprinting di
Di definizione identitaria personale
Poi quindi anche collettiva di quei di questi di queste figure di intellettuali e di intellettuali con con impegno civile commi come era Salvemini una chiave di lettura molto interessante
Quagliarello proposto e questa lettura in chiave speculare dei due percorsi di vita di Salvemini di Gobetti no pure
Un liberale Gobetti che poi si avvicina al
Al movimento operaio un socialista in origine come Salvemini che poi se ne distacca
Criticamente però
In ambedue forse questo elemento di comunanza nella inattualità nella definizione da un lato etica e dall'altro invece problematica per quello che riguarda che riguarda Salvemini ecco qui diciamo idea anche del Dellai con il senso delle aver vissuto le chiese emerso essere distaccato questo era l'elemento per me di curiosità
Bene personali sono subito andato a leggermi devo confessarlo il saggio che
Inedito che Quagliariello dedica
Alla religiosità di Salvemini e devo dire che io ho trovato straordinario questi passo che l'uscita proprio l'incipit di questo di questo capitolo che è il testamento il testamento di Salvemini
Lo cito mi dovrebbe se negli ultimi momenti della mia vita un oscuramento del mio pensiero permettesse a qualcuno di farmi passare come ritornato a una fede religiosa qualsiasi
Se a mirare e cercare di seguire gli insegnamenti morali di Gesù Cristo senza curarsi se Gesù sia stato figlio di Dio o no o abbia designato dei suoi successori essere cristiano intendo morire da Christié
Come cercare di vivere senza purtroppo esserci riuscito ma cessare di essere cattolico quando avevo diciotto anni ecco il laico nel senso di essere passato poi attraverso l'esperienza di appartenenza alla Chiesa e intendo morire fuori dalla chiesa cattolica senza equivoci di sorta
Giustamente la prima osservazione De Gaetano fa a questo passò noto del testamento di Salvemini non è il testamento di ogni anticlericale impenitente rete sono sue allora io le condivido in pieno
Qui vengo e concludo al punto problematico che propongo alla discussione
Questa distinzione tra credere in Gesù Cristo e non credere nella chiesa noi la ritroviamo puntualmente in tutti i sondaggi d'opinione se voi andate mi
Nei libri di sociologia religiosa anche recenti voi trovate ampie maggioranze di italiani che rispondono positivamente la domanda credo in Dio e rispondono negativamente alla comanda credete nella chiesa
Un appunto questa approccio di Salvemini credo in Gesù Cristo ma non credo nella chiesa
Giustamente dal suo punto di vista la Chiesa
Gli ultimi due punti ficcanti ritengono questo atteggiamento un atteggiamento relativista
Cioè il frutto diciamo d'una religione bricolage una religiosità
Consumistica che si permette di scegliere no come in un supermercato dice prendo questo mi va bene c'è sul testo il Vangelo però non mi va bene il Papa non mi vanno bene dopo mi non mi vanno bene i precetti
E quindi giustamente criticate condanna questo tipo di
Atteggiamento religioso qualche punto
La mia domanda è questa non è forse questo atteggiamento però anche l'espressione di un bisogno
Di un bisogno ambi contenuti etici morali
Di indirizzi per la propria vita quotidiana questa rivendicazione della fede religiosa sganciata dalle istituzioni
A cui forse varrebbe la pena danari una risposta a una sponda positiva cioè non vedere soltanto il bicchiere mezzo vuoto e cioè appunto
Il bricolage scelte farsi la revisioni a proprio uso e consumo personale ma vederci anche una domanda una domanda che attende delle risposte
è una domanda di contenuti etici credo in Dio credo in Gesù Cristo come dice Salvemini osso mi sono sforzato di vivere coerentemente secondo quei principi
Di aiutare il prossimo di dare un indirizzo etico morale alla propria vita senza purtroppo esserci riuscito dicevo
Allora
La mia domanda forse
è ovviamente è una domanda maliziosa resta non varrebbe la pena raccogliere questo tipo di religiosità
E cercare di darvi delle risposte le nel senso che ho dimenticato voi da Salvemini ci sono altri passaggi molto interessanti c'è la lettera
Del mille novecentotrenta di Salvemini in cui questo concetto viene ribadito
E cioè diciamo piuttosto che
Come dire attivarsi sul terreno della politica la famosa triade vita dal concepimento scuola privata sostegno alla famiglia
Eh beh insomma anche recuperare questa richiesta di contenuti etici morali
Cosa vuol dire oggi fare del bene al prossimo cosa vuol dire un impegno morale dare delle risposte che vadano non a soddisfare la religiosità bricolage
Ma a cercare di rispondere a quelle domande che dietro l'aspirazione alla regina bricolage secondo mio modestissimo parere noi dobbiamo avere la forza la capacità dico
Ma è soltanto
Uno stimolo spero positiva la discussione mi taccio perché ho già ho già parlato troppo diamo l'ordine di parola nell'ordine al fa bene
Che quelle più imparziale di tutti quindi io do per primo la parola Pier Luigi Ballini ringraziandolo per essere qui con noi
La
Rilevanza di questi
Personaggio che
A prima vista
Si può riproporre eccome margini
Credo gravissimi
Del quale si sia parlato apposita
Allora
Che oggi
Quindi
Un uomo un grande intende
E immobili molto più
è stato al centro di
è stato al centro con una pornostar
Che solo superficialmente
Può essere caratterizzata dall'ANCI
Certo Salvemini è stato a
Stato antifascista
Piano
è stato anche in un certo senso antichi le
Ma devo dire che
A tutti questi momenti
Tutti questi anni
Si può accompagnare un po'
Cioè non è stata solo Lanari
Certo Santelli è stato un grande polemica senta
Una vis polemica
In tutti i suoi scritti eccezionale forza
Ma
Credo che due riflessioni
Le sue interpretazioni
Non sono mai
Chiuse
Nel perimetro di questa folle
Non sempre proposto qualcosa
In più non sempre proposto un vocabolario oltre
E questo mi sembra il dato positivo così
E
Anche per il tema che Tucci proponente
C'è una lettera Donati in
No a Ciriani in cui si parla di Donati e della
Fede religiosa di quest'altro cattolico la quale noi
Precisa
Io non ho la fede religiosa di Donato o meglio no no la stessa forma di fede religiosa
Egli ha un cristiano come te cristiano del vero cristianesimo pentito di Kristel cristianesimo della libertà per tutti della giustizia per i veicoli
Della carità per gli uomini compagni di dolore nella vita io appartengo a quella religione storica che non ha nessun dogma e nessuna speranza di vita futura
Ma comune col cristianesimo il rispetto della libertà il bisogno della giustizia l'istinto della carità umana
Ecco credo
Che parlare di Salvemini laico e di Salvemini in un certo senso cristiano si possa come per tutti gli altri temi senza perdere il filo del tempo la logica della cronologia
E Gaetano in questo belli però
è una regola che segue certo tematizzato come è stato detto
E ma senza Salvemini ma lo ripropone nelle cadenze del suo tempo
Ed ecco quindi il Salvemini che ci propone che
Milita nel partito socialista che intende il Partito socialista come una forza antisistema
Che abbandona questa posizione di critica molto intransigente al sistema capitalistico e alla società borghese del quale vuole si mettano in luce le contraddizioni anche con l'azione di partito per favorire uno sbocco
Rivoluzionario ha una visione diversa al distacco dall'ortodossia marxista anche alla critica al programma minimo che trova
Dal Novecento sempre
Caratterizzato da affermazioni troppo generale decisamente astratte ma poco legate ai bisogni delle masse poco concreta nel prospettare
Le soluzioni ai problemi reali delle grandi masse popolare idealità e
è un Salvemini molto diverso anche quello delle fa giolittiana un Salvemini appunto socialista con certe connotazioni intransigenti è un Salvemini in polemica durissima con alcuni esponenti del partito
Come con Turati
A proposito del suffragio universale e a proposito della
Questione meridionale anche a suffragio universale luglio richiede sempre lo crede è una grande occasione di cambiamento ma per il modo nel quale viene portato per il periodo nel quale
Viene realizzato e sperimentato
Non crede che possa servire a quello che pensava
Ha un profondo cambiamento del Paese perché è mancato e qui Quagliariello nota molto giustamente
Secondo Salvemini un periodo nel quale fosse possibile educare le masse all'uso di questo strumento a questa nuova forma di partecipazione insomma al passaggio
Da parte del forze operaie e contadine da una certa concezione della partecipazione politica
Per uno sbocco rivoluzionario invece ha una partecipazione del tutto diversa che punta alla conquista dall'interno dello Stato per dare una risposta reale ai problemi
è in questi anni
Che Salvemini presenta
Questa sua proposta di concretissimo anche come metodo di azione politica è il metodo che avrebbe caratterizzato questa poi ricordato alla stagione dell'unica
Ed è in questo periodo
Che Salvemini affronta alcuni dei grandi temi via incrociato nella sua vita i grandi temi del socialismo
E della
Dittatura
I temi della
Pepe della serissimo il family day del partito e della degenerazione dei partiti e dell'antipartito
Ecco questo questo tema
Il primo che lui affronta
Diciamo in polemica con quello per lo meno finora la storiografia che così ce la presenta
Conosce sosteneva che i partiti erano
Una dovevano essere una conseguenza non costituire
Una premessa Croce riteneva insomma che era meglio sarebbe stato meglio
Puntare contare suo mini capaci scriveva sul lavoratore lì consapevoli del loro dovere verso la Patria insomma connotava Lelli e sembra che ci sia una
Rottura come dire una un'antitesi fra
Conosce Salvemini ma in realtà nonostante certe differenze che erano state molto profonde molto più profonda negli anni precedenti non mancano neppure le convergenze e son quelle che il libro ci propone
Che vuol dire la non per vendita delle forme organizzative della politica
Una contingenza necessaria dei programmi e la salvaguardia dell'azione individuale
è questo tema del individuo nella lotta politica un tema che Salvemini riprende anche
Dopo la grande rivoluzione della guerra nel dopoguerra quando mutano le alleanze perché la guerra è davvero una rivoluzione in tutti i sensi
Anche il senso culturale di mentalità quando mutano le forme organizzative
E quando si compongono e scompongono i fronti quello neutra lista e quello interventi
Nella lettura di questa realtà
Mi pare che Salvemini perda
La rivista perda molta della lucidità che aveva dimostrato negli anni precedenti insomma non si comprende più il Paese
Come
è
Non se ne avverte il mutamento profondo e quindi si è anche
Incapaci a mio avviso di adeguare a questo la lotta politica ma
Credo
Che questo dipenda anche da un fatto
Cioè
Dalla contingenza che una serie di solidarietà di coerenza
Che connotava noi collaboratore le redazioni
Del rivista negli anni precedenti siano con la guerra come venuta meno
Anche di coloro che l'ha fatto parte della stessa famiglia politica con la quale Salvemini manteneva rapporti importanti come De viti De Marco anche con queste le differenze nel dopoguerra
Si notano anche su questo tema De viti De Marco sostiene che bisogna radicare partiti nel Paese al di là del perimetro parlamentare e invece Salvemini da una indiscussa centralità
Al momento parlamentare ma anche il modo nel quale si sostiene
La rappresentanza proporzionale è un modo
Molto particolare molto diverso critico verso accurati l'Associazione proporzionalista milanese insomma il sistema dei partiti che già si intravede che sarebbe stato costruito su questa prospettiva invece la visione salve emiliana
Nella quale si cerca di salvare sempre le minoranze quindi la rappresentanza proporzionale non tanto per la giustizia dei numeri
Non tanto perché il Parlamento sia specchio nel Paese ma come occasione per salvare un ente una classe dirigente
Che possa svolgere un ruolo molto importa
Ed è significativo in questo senso anche l'opposizione
Che Salvemini non nascondere al Regolamento del mille novecentoventi e della Camera dei deputati che riconosce per la prima volta
Ecco in questo c'è una lucidità nel capire le conseguenze non c'è una lucidità mi avviso nel leggere le vicende del dopoguerra ma nel leggere alcune conseguenze nel mille novecentoventi e il sistema proporzionale
Secondo me Salvemini ritrova un anno una sua lucidità
Una lucidità che
E viene meno a mio parere
Quagliarello ci ripropone molto bene
Gli iscritti che professor Vivarelli scia offerto Repubblica Andolina interpretando lì e scrivendo su quel lo stesso tempo per quanto riguarda
Che fascisti
Non c'è dubbio che c'è una lettura molto parziale del fenomeno
E che c'è una lettura parziale un'incapacità di rendersi conto della realtà che non appartiene solo a Salvemini non è questo che mi meraviglia
Ma mi meraviglia il fatto che questa incapacità di capire sia stato di un periodo lungo insomma non abbia riguardato il periodo fra ventidue ventiquattro ma abbia riguardato ancora il periodo successivo
All'assassinio di Matteotti quando scrive più pazzie Mussolini fa più presto si rovina e poi anche le lettere che furono pubblicate
Mi pare che denotano questa incapacità di
Di capire che cosa fu
Il fascismo e quindi anche di una certa debolezza dell'antifascismo di quel periodo un antifascismo scelto ma questo è tutto Salvemini che non può essere confuso con quello di altri
Quagliariello ripropone un giudizio di Valery sull'antifascismo di Gobetti e di Salvemini e
Ne rimane
Insoddisfatto
Ne rivali soddisfatto perché credo che giustamente non accetta la
Conseguenza cioè che sia semplicemente una dilatazione di un originario Antisom vittimismo
L'antifascismo di Salle femminili non fu questo e ci sono due giudizi sintetici che vengono riproposti e che mi pare siano veramente molto
Caratterizzanti molto significativi insomma ci fanno capire molto più
Di
Altre pagine che altri hanno scritto su tutte
Gobetti fascismo come autobiografia della nazione Salvemini l'Italia liberale come democrazia in cammino ecco che ci stanno le due differenze profonde nonostante la certo certe radici comuni
E poi Salvemini è stato sempre con un suo accetto molto personale come si sta
Antifascista e anticomunista
Con accenti personali perché come Sturzo ha vissuto anche un'esperienza americana che poi credo lo influenzi molto nella lettura delle vicende italiane
Nelle vicende contemporanee del periodo fra le due guerre e anche le vicende del periodo successivo alla seconda guerra mondiale quando
Critica il modo nel quale i partiti si formano
Quando critica
Un po'la struttura dei partiti del CLN
Mantenendo come dire una distinzione no di un patriota insomma che vive all'estero di una va italiano che vede le cose da fuori e che svolge una battaglia complementare a quella di
Dei fascisti manda
Oltre
Atlantic
E quindi si comprende come possa
Sottolineare il carattere artificioso dei partiti che componevano
Il CL
N che si basavano su un riconoscimento alleato piuttosto che sul consenso popolare ma
Come si faceva allora a misurare il consenso popolare credo che se una responsabilità i partiti
Lei per ore
L'amministrazione alleata non mancò di sottolinearlo per richiamare il Presidente del Consiglio con lettere molto pesanti
Fu quella del ritardo con cui si svolsero le elezioni le elezioni amministrative prima e poi le elezioni del due giugno successivamente
Quindi questa parte del del della critica
Mi pare un una critica non fondata allora la rappresentanza non poteva esprimersi che in quelle forme e nelle forme dei sei partito
Riuniti nel CLN ma forse a motivare quella ostilità e anche per la durezza dei giudizi cioè una icastica battuta come tante di Salvemini niente nuove
E qui spiega questa battuta spiega credo
La sua posizione non da sola cento
La sua posizione anticomunista e anche la sua posizione anti democristiana
Che poi verrà
Corretta rivista attenuata la Democrazia Cristiana sarà considerata
Nell'Italia del tempo come il male minore
Sul pc invece ha una continuità a mio parere
Fino dal mille novecentoquarantaquattro
C'è una lettera arrossite viene riproposta dell'inizio del quarantaquattro prima della liberazione di Roma
Molto interessante in sintesi una parte
Dice quel che sarà il partito comunista in Italia dipenderà dalla politica estera russa giacché mancati ogni auto
E siamo molto prima del compito forme delle vicende che seguiranno a quella scelta e
Alle direttive di quella
Organizzazione
Critico verso il Partito Comunista critico verso la democrazia che sta a noi fa una differenza molto netta fra Partito Popolare e Democrazia Cristiana crede che il Partito popolare abbia potuto in qualche modo mediare tra gli interessi della Chiesa
E gli interessi dello Stato la Democrazia Cristiana a suo avviso a un baricentro tutto spostato
A destra rispetto al Partito Comunista ed è rispetto a queste ideologia e contrapposte che Salvemini propose il terza pole psichismo come un obiettivo di fondo ma anche come un programma di emergenze
Nonostante queste visioni critiche della Democrazia Cristiana e senza dimenticare le divisioni profonde dei cosiddetti partiti laici le divisioni dei liberali
Fra il mille novecentoquarantasei e mille novecentocinquanta
Le divisione del Partito socialista di Saragat le scomposizioni l ricomposizione di questo partito fino al mille novecentocinquantadue e una venatura anti democristiana così violenta
Della quale io sono rimasto sorpreso leggendo nelle scorse settimane i periodici del maggio giugno del mille novecentoquarantotto talmente violenta anche da parte di filoni
Della socialdemocrazia che uno si meraviglia come sia stato possibile comporre il primo ministero Degasperi della Repubblica nel quarantotto con quelle posizioni
Così duramente
Anti democristiane e anti quindi clericale
Salvemini nonostante certe posizioni critiche che emergano nel dopoguerra
Si distingue anche nelle medici nei giudizi di trasformismo nei paragoni che vengono fatti da alcuni scrittori qui si ricorda Vinciguerra ma non è il solo fra Depretis se
E Degasperi
Crede che questi parallelismi non si possano fare
E
Precisa a suo avviso quali sono casomai le differenze fra interpreti ste e il De Gasperi le scelte di rapporti internazionali
Che Degasperi fa in quel periodo
Quando
Salvemini
Esprime diciamo giudizi di maggiore comprensione del ruolo della Democrazia Cristiana
Dopo l'inizio degli anni Cinquanta ma non tanto dopo la guerra di Corea quanto dopo le elezioni amministrative del mille novecentocinquantuno mila novecentocinquantadue quando la Democrazia Cristiana
Pasta dal circa il cinquanta per cento al trentatré per cento complessivamente considerati i risultati di quelle tornata negli
E allora lì si presenta davanti un orizzonte è quello mai Maria
Poco più di un terzo dell'elettorato alla Ricci
Un terzo alle sinistre e un terzo al restante
Frazionato è in questo momento allora che parla della proporzionale in termini critici di un sistema che rende necessarie le coalizioni ma le rende contemporaneamente
Difficili ed è in questo momento che propone una riforma elettorale non era la prima volta che si esprimeva in questi termini Gaetano ci ha consegnato anche un altro bel libro
Sulla legge truffa ma pur dichiarandosi a favore della riforma sottolinea
Un premio non alto e fu proprio l'entità del premio come sappiamo provocò dibattiti scissioni riserve e che impedì alla fine anche
Il successo di quel sistema elettorale le elezioni del mille novecento cinquantatré ed è in questo momento allora che
Salvemini si dichiara favorevole più convintamente di prima all'alleanza con la DC ripetendo che in quel contesto interno e internazionale questo è il tipo di alleanza
Come da considerarsi come un male minore
Secondo me
Non si non si sottolinea abbastanza credo per quello che conosco è provvisto Vivarelli riprenderà su questo
Con la sua altissima competente
Ma credo che Salvemini se si può parlare di sottovalutazione abbia sottovalutato in questo secondo dopoguerra alcune vicende in particolare il valore strategico dell'accettazione del Piano Marshall
Della scelta dello esce del Patto atlantico e della politica europea che vede chiaramente descritta nel mille novecentoquarantotto
Mille novecentoquarantanove inizi da De Gasperi da sforzo ecco mancò mi pare una o una valutazione adeguata di questo periodo il libro quindi corre per temi senza dimenticare la cronologia
Attraverso più di un secco
E ci consegna un Salvemini di particolare interessa di particolare interesse come storico non sto qui a parlare mancando il tempo dei ferri dello storico un altro capitolo
Di grande interesse non sto qui a parlare del tema che il libro affronta
Dei giudizi critici di Salvemini sulla pianificazione sul rischio che vede per l'esperienza legata
Alle vicende alla crisi delle democrazie dalle due guerre e della accettazione di questo criterio
Di
In politica economica di questo bisogno in quel momento di di fare dei piani ma voglio soltanto citare dei
Per concludere come Gaetano rivendica
Un titolo dicendo che è giusto lo storico onesto con una lettera che Salvemini scriveva dalle
Nel marzo del mille novecentotrentatré
La mette come epitaffio e credo che
Leggendo la
Si esprima anche
Un giudizio che accento sul suo libro scrive Salvemini
Voi siete uno storico puro io ho la sfortuna di essere per me fa uno storico e per metà un politico
Quagliariello è convinto di avere questa sfortuna nel talmente consapevole da poter scrivere sono uno storico arresti
Grazie Pierluigi Roberto Balzani
Io credo che sia un motivo di soddisfazione quello di discutere questo libro per me di doppie soddisfazione la prima naturalmente di farlo con una
A me fraterno amico Gaetano Quagliariello dall'altra l'opportunità di farlo intorno a un personaggio Gaetano Salvemini che
Per il professor vivere l'in primo luogo ma anche per altri che sono seduti a questo tavolo e forse per qualcuno che seduti in platea
Rappresentato non soltanto un oggetto di studio ma anche
Una personalità influente nel corso della propria formazione
Devo dire che condivido l'impostazione di Gaetano e la sua sensibilità nell'ippica in particolare l'idea
Che fosse in qualche modo improponibile almeno allo stato attuale una sorta di approccio biografico tagliato in un secondo un'unica
Linea proprio per la politicità della figura di Salvemini
E soprattutto la scelta di collocare Salvemini all'interno al di fuori diciamo di questo schema delle delle grandi ideologie del ventesimo secolo
Nel tentativo ora che questa ideologia e sono in qualche modo tramontate di recuperare forse un senso di quello di questa presenza Salvemini Anna del ventesimo secolo che in quel momento nel momento in cui visse pochi alla fine complessivamente hanno colto
Vorrei concentrarmi su alcuni pochissimi aspetti alcuni pochi aspetti in primo luogo l'idea
Del fallimento del socialismo come grande processo di integrazione politico sociale del nostro Paese
Col primato del suffragio universale come Gaetano mette ben in evidenza cioè il fatto che il Partito socialista non accompagna di fatto le masse all'appuntamento con suffragio universale e quindi non compie quel passaggio storico di integrazione politica all'interno dell'ostelli istituzioni liberali che avrebbe dato al Partito Socialista la legittimazione a essere la forza trainante della democrazia
Della parte diciamo di sinistra la demografia nel ventesimo secco
Questo è il grande momento di rottura tant'è vero che la famosa frase di pranzo abbondante servito alle otto di mattina di Salvemini ecco e la struttura con Turati di dice ma come adesso che abbiamo i suffragi riversare tutte nel RAI
Dal Partito Socialista sì perché abbiamo sperduto perché suffragio universale
Subito in questa maniera dal Partito socialista che non ha fatto nulla per preparare le masse occupandosi di altro è in realtà il fallimento politico del partito questo è
Un elemento importante che da una indubbio centralità a questo tema dell'integrazione politica delle masse
Come uno dei grandi filoni del pensiero Salvemini hanno che viene portato avanti nel corso di tutta la prima di tutta la sua fase attiva della politica
Il secondo punto è il rapporto anche qui sono d'accordo con Gaetano il rapporto fra
Salvemini e lei vittimismo se c'è una cosa che si può definire l'ideologia italiana
Nella all'inizio il ventesimo secolo quella le vittimismo perché ritiriamo ecco un parto della cultura italiana di fine secolo e dell'inizio del Novecento Mosca mica sparito sono italiani sono i padri di un filone di pensiero intorno al quale tutti gli uomini politici in qualche modo lo stesso Gramsci alla fine finiscono per gravità il tema del rapporto fra masse ed élite
A questa a questo tema delle élite possono essere date Bari risposte naturalmente non prende in considerazione quelle organizzative di Michelis quelli istituzionali parlamentari di
Mosca
Il nostro Salvemini dava risponda a una sorta di risposta di tipo etico dialettica nel senso che postulando l'idea che
Possa esistere una un'élite intellettuale
La quale non in maniera organica ma in una maniera di diciamo di di grande risorse
Morale a disposizione delle forze politiche possa considera possa considerarsi levatrice di una generazione
E elemento poi propulsivo per un'integrazione per il processo di integrazione politica che abbiamo detto prima il momento di verifica di questa tesi è il primo dopoguerra e tutto il dibattito che
Gaetano ricostruisce benissimo secondo me sono le fa le pagine assoluto più belle del libro
Il grande dibattito del movimento combattenti dei combattenti la grande occasione dei combattenti ridiventare sostanzialmente un partito democratico di massa liberaldemocratico di massa soprattutto nel Mezzogiorno
E questa opzione lega partito gruppo parlamentare queste sono le tre opzioni che vengono presi in considerazione in rapida successione fra il mille novecentodiciannove mila novecentoventi
Benna come dire descrivono il processi processi culturali che stanno dentro a questa visione
Del rapporto fra masse d'élite che poi nel caso di di Salvemini si chiude con una con un con il dramma della politica estera Salvemini sostanzialmente sento contrario l'avventura fiumana di fatto
è già fuori da questo dibattito da all'interno dei combattenti già da subito
Anche se diciamo il problema si ripropone il mio novecentoventi di fatto la sua posizione politica nel mille novecentodiciannove alla fine il diciannove lo rende già sostanzialmente un uomo marginale all'interno di questo movimento
Tenta terzo elemento riguarda questo tema Dellai civismo e dell'anticlericalismo ecco io qui o un un appunto che perché credo che la prima pagina quella che ha citato Giovanni
Con la la citazione del testamento di Salvemini siamo del testamento morale di Salvemini con la difficoltà la scritta può sotto da parte di Gaetano questo non si può dire il testamento anticlericale
In realtà sia diciamo smentita dalle pagine successive del saggio sulle quali concordo completamente in che senso
Nel senso che per un laico
Essere credere nei precetti della morale cristiana
Essere contro il dogmatismo delle chiese essere contro le manifestazioni superstizioso
è una cosa assolutamente norma non possiamo pensare che i laici siano
Gli atti i bestemmiatori non
Escludere in modo la stragrande maggioranza dei laici del Risorgimento per esempio movimento laico nel Risorgimento è fatto da persone che hanno nei confronti della religione un atteggiamento diciamo di approccio personali cioè una scelta personale di tipo morale l'idea che ci siano c'è una sfera della coscienza che è quella religiosa e poi c'è una sfera pubblica nella quale vige la ragione
Ma il punto non è questo il problema è che per i laici l'anticlericalismo non è un problema morale religioso è un problema politico
Questo è il punto
Ed essendo un problema politico come dimostri tu nelle pagine successive il fatto che Salvemini sia anti anticlericale all'inizio del secolo
Quando è essere anticlericali significa essere a favore dei blocchi popolari massoni CIP contro i quali ma se nel nostro Salvemini è
Assolutamente contrari
Ma poi essere anticlericali dopo il mille novecentoventinove o dopo il mio e centoquaranta non significa essere contro il carico fascismo dopo il ventinove e do contro la Democrazia Cristiana diciamo e lei
Influenza del Vaticano nella vita pubblica italiana dopo il mille novecentoquarantasei questo problema politico
Non è un problema morale non tocca la sfera morale per cui secondo me
Si può essere benissimo come tu confermo peraltro
Essere anticlericali incerte fase la propria vita in certe fasi non necessariamente per tutta la vita in certe fasi della vita politica essendo anticlericalismo un problema politico e nello stesso tempo praticare
Una sorta di adesione da laici ai precetti della morale cattolica cristiana intesa nell'assenso evangelico che poi una cosa che alcuni una
Un i normali tradizione di laici a partire da Giuseppe Mazzini tanto per dirne uno che in questa in questo filone si colloca forse fra i precursori
Ecco questo è l'unico diciamo appunto che che peraltro non è smentita è che peraltro che peraltro non significa che non sia d'accordo con la ricostruzione la ricostruzione che poi fa Gaetano è assolutamente fedele dell'anticlericalismo politico
Di Salvemini assolutamente fedele ed è assolutamente sottoscrivibile ecco su questo punto che io mi trovo in in dissonanza
Ecco detto questo non ho assolutamente nient'altro da aggiungere salvo una cosa
I temi Salvemini anni cioè la modalità di proposizione dei temi politici e civili morale di Salvemini sono come si evince anche da queste
Poche battute di dibattito di una straordinaria vitalità e attualità perché sono ad una partono da un approccio non ideologico da un approccio diciamo un
Ma hanno e razionale a volte anche fondato su una
Diciamo reazione di tipo umorale alle cose da un'indignazione possiamo dire così che non ha nulla neanche di politico per cui ci sono certe frasi di Salvemini che sono assolutamente non condivisibili
A un lettore moderno se prese come affermazioni di verità ma che sono invece il sale
Della vita dell'individuo che di fronte a determinati eventi della storia della sua vita è simile reagisce
In una maniera
Assolutamente come dire onesta esplicita a volte eccessiva della quale magari
Si pentì ira diciamo poco dopo e tutto questo ci rende appunto l'idea
Di un'intera si ficca aprile che almeno per
Per me per una parte la mia generazione e anche per il professor Quagliariello è stato un maestro CRA
Grazie Roberto permettetemi di introdurre il professor Roberto Vivarelli con un particolare calore per un doppio motivo il primo già stato ricordato ed è che
Le pensiero di Salvemini conserva una sua centralità nelle attenzioni di sedersi intellettuali dobbiamo molto robette rivederli il secondo punto è più personale perché e il professore non qui un pochino di tempo fa mi sono laureato
Premetto vivere
è un buon ultimo come me dopo appunto i precedenti relatori si trova ad avere un compito per certi aspetti più facile perché la strada è già stata aperta
Per altri aspetti un po'più difficile perché si rischia di dire cose che sono già state dette
Eccolo soltanto forse al puro senza avere stabilito tra di noi nessun accordo credo che le ripetizioni saranno io spero evitate perché io mi sono proposto
Una lettura un po'diversa da queste precedenti
Cioè mi sono proposto non tanto di esaminare puntualmente le pagine del libro di Quagliariello che ho letto con la dovuta attenzione
Ma soprattutto di esprimere le mie impressioni generali i direttori cioè che impressioni io mi sono fatto intorno al problema Salvemini attraverso la lettura di questo interessante libro di
Quagliariello
Vorrei dire intanto che questo libro si presenta con un carattere a mio parere assai particolare perché
è un libro molto personale
E questo non è un giudizio limitativo al contrario è un giudizio positivo perché credo che anche
Nel nostro mestiere anche una ricerca storica guadagna se corrisponde
A
Una questione che
L'autore sente personalmente il comune interesse proprio
E quindi si avvicina al suo tema non direi con la freddezza accademica ma anche con una partecipazione direi molto più diretta
E infatti se si dovesse dare un sottotitolo io creda questo libro io ripeterei una una specie di etichetta Gobetti anima i miei conti con Gaetano Salvemini
Attraverso approssimazioni successive perché qui ci sono appunto dei saggi che mostrano il cammino
Di legalità hanno Quagliariello il suo in questo suo percorso di definizione della del carattere del dell'opera e delle della figura di Salvemini ecco
Fare i conti con Gaetano Salvemini però è un bel effettivamente è molto difficile
Perché è molto difficile ma intanto direi per la situazione degli studi
Noi manchiamo assolutamente non è un fatto sorprendente perché i questori e avviene veramente nei nostri studi con una notevole frequenza ma manchiamo di una biografia critica
Una biografia critica di Gaetano Salvemini non esiste
L'unica biografia complessiva che io posso richiamare quella
Il abbastanza nota vero pubblicata nella collana della UTET dico da Gasparri Decaro
E insomma ha visto la luce per circostanze abbastanza particolari ma a me e alle volte rammenta sarebbe come se dessimo avessimo dato a suo tempo AUI Stone Churchill il ricarico
Perché una biografia di Bertrand Russel c'è una una tale incompatibilità cioè tra il
L'autore nella goliardia il personaggio che veramente mi riesce a un un ritratto assolutamente dico falsato assolutamente falsato
Ora questa assenza di una biografia critica guardate non lo dico per pedanteria accademica ma perché effettivamente esistono capitoli importanti della vita di Salvemini intorno ai quali noi sappiamo poco
E non soltanto ed è direi la lacuna più evidente ma tutto il periodo diciamo estero dal mille novecentoventicinque sino al rientro in Italia
Dopo la fine della seconda guerra mondiale intorno
Al quale il periodo devo dire che i documenti che porta
Alla luce Quagliariello soprattutto tratti dal nostro Ministero degli esteri sono di grande interesse quindi un contributo anche il suo diretto c'è però complessivamente
Un una una ricostruzione di questi anni anche molto importanti non ci sono
Ma anche per periodi meno difficili
Perché ad esempio Quagliariello giustamente
Insiste sull'importanza degli anni dalla fine del secolo decimo nono grossomodo
La pubblicazione del magnati o popolani e del mille ottocentonovantanove ma possiamo far risalire questo periodo di tre di tre
Di trapasso anche un pochino prima sino al mille novecento uno che poi la prolusione messinesi
Dove c'è una trasformazione direi dove si forma come cercherò di dire anche tra poco effettivamente la figura intellettuale di Salvemini magari questo passaggio lo conosciamo approssimativamente perché una ricerca precisa sui testi non è stata fatta
Quindi le è una
La cura direi abbastanza difficile
Ma oltre a questo cioè la situazione degli studi ciò che rende difficile fare i conti è la complessità della figura di Salvemini
La quale spesso viene presentata anche a seconda da reparti delle parti perché poi succede che
Ci sono state anche tante continuano ad esserci appropriazioni indebite della figura di Salvemini non di Salvemini soltanto intendiamoci
Quindi ciascuno solo prende e da di Salvemini un'immagine il più
Possibile esimere ai suoi pregiudizi ma il personaggio sfugge perché è molto più complessa molto più ricco anche molto per certi aspetti
Pieno di contraddizioni
Comunque
Facili apparenze non rendono io credo con una giustizia a quello che è stato effettivamente il carattere la figura di questo
Ecco ciò nonostante la
Questi saggi di di Quagliariello a mio parere e poi se io sbaglio Quagliariello stesso mi potrà correggere contengono una proposta di lettura
E etica è una proposta di lettura che a me sembra risulti soprattutto
Il presentare Salvemini come una un esemplare di liberaldemocratico
Mi sembra che il carattere fondamentale che emerge da queste pagine di Salvemini di Quagliariello uso Salvemini e quello di far vedere effettivamente il carattere liberaldemocratico di Salvemini
Un giudizio sul quale questo lo dico subito io convengo ma vediamo allora però in base diciamo a quali elementi quali sono gli elementi che sostengono questa proposta di lettura
Ecco
Chiediamoci prima io credo
Da un punto di vista generale se dovessimo cercare di dare una definizione per quegli elementi anche così
Se volete incerti alle volte non troppo precisi ma comunque per il segno che Salvemini ha lasciato nella vita pubblica italiana come lo dovremmo chiamare sotto quale etichetta generica
Lo dovremo catalogare
Io credo che qui riprendo un un giudizio proposta a suo tempo molto tempo fa dal gridano da Eugenio carenti
Direi che si tratta soprattutto di
Un educatore
Il la figura principale il ruolo principale che Salvemini ha esercitato nella vita pubblica è quello a mio giudizio di un educatore ma ecco in che cosa è consistita l'audizione di Gaetano Salvemini
Ecco prima di tutto credo sia importante sottolineare
Che Salvemini è stato indubbiamente in tutto il corso della sua vita un intellettuale impegnato
A questo intendiamoci io credo che qualsiasi intellettuale serio ossia
Un intellettuale impegnato
Ma non un intellettuale militante e la distinzione a mio parere è una distinzione importante perché dicono l'un intellettuale militante
Perché costanti in luglio e Quagliariello lo mette in luce molto bene anche attraverso e credo sia un pregio di quest'opera il richiamo a molti iscritti diciamo teorici
Sulla sul Cal sui caratteri della storiografia qui ci sono anche
Nell'ultimo capitolo ma non soltanto
E ci sono c'è un'analisi molto precisa di quelli che sono anche le considerazioni
Di Salvemini intorno a problemi generali di metodologia della storia e
Ma emerge comunque molto bene come
Salvemini dei rifiuti costantemente quelle gabbie
Dottrinari che poi sono
Gabbia di pregiudizi che sono le ideologie
Non c'è mai una identificazione in Salvemini con una ideologia e c'è una costante distinzione tra i fatti e le opinioni
E il grande rispetto per i fatti e l'insistenza sulla conoscenza dei fatti e al tempo stesso il rispetto per le opinioni anche per opinioni molto diverse dalle sue
Da qui penso in sostanza intanto una grande capacità che c'è sempre stata e lui di correggere se stesso di rivedere anche i giudizi precedenti posizioni precedenti per correggersi
E poi anche una estraneità ai partiti anche indipendentemente dal fatto che lui abbia militato per oltre un decennio nel Partito Socialista Italiano ma in sostanza è sempre stata una militanza molto personale
Ma non direi che ci sia mai stata una vera e propria identificazione anche di carattere ideologico
Di Gaetano Salvemini con il Partito Socialista e poiché non ci sarà mai più in tutto il corso della sua vita Salvemini Ibarra in un certo senso nonostante i tentativi poi del primo dopoguerra su cui i precedenti relatori si sono già affermati mansarda ne rimane estraneo ai partiti
E anche alle volte quando si sentono anche di recente dei degli accostamenti si pretende
Di poterlo tirare da una parte o dall'altra per rimetterlo all'interno di una formazione politica ma sono tentativi sterili perché in effetti il personaggio sfugge non è mai stato un uomo di partito
Il che significa che non fece mai quello che in genere un intellettuale militante
Finisce sempre per fare non è stato mai un propagandista
Mai
Non ha mai fatto ha sostenuto l'idea di opinioni proprie anche con molta energia ma non è mai stato un propagandista non semmai
Fatto diciamo cioè strumento voce e di una determinata parte politica per sostenerla in contrapposizione con altre parti politiche se vogliamo usare un termine è sempre stato un cane sciolto questo va sottolineato
Ora ecco quando si dice di questa
Figura di intellettuale allora che è stato Salvemini
Come si viene formando lì appunto ricordava
Anche in precedenza mi sembra che gli anni cruciali appunto sono quelli tre alla fine del sei coro gli anni intorno mila euro ottocentonovantotto novantanove
E il mille novecento uno che la data della prolusione messinese la storia considerata come scienza in cui c'è appunto l'abbandono del marxismo
E la scoperta di Cattaneo che è fondamentale
Ecco qui io vorrei ricordare
Mi permetto di fare una citazione perché un testo fra l'altro che pur edito ma come spesso succede non viene mai richiamato
E credo che non sia mai stato ripubblicato ma c'è un suo articolo sulla critica sociale quindi la rivista socialista del primo gennaio mille novecento la data importante
Di cui si legge su Carlo Cattaneo e sul suo fratello intellettuale Giuseppe Ferrari
La scienza ufficiale ha fatto finora la congiura del silenzio
Gli stessi repubblicani e democratici hanno salvo pochi studiosi lombardi dimenticato i tesori scientifici degli insegnamenti fecondi raccolti delle opere di Catania di fare grandi
E si sono perduti dietro al misticismo inconcludente di Mazzini e di Safilo
Ma la nostra democrazia appena finita di trust cullarci col Dio a cui non crede e con il popolo che non sa che cosa sia
Appena finirà di essere concreta di sognatori
Per diventare il Partito d'azione di governo dovrà necessariamente risalire scavalcando le formule mazziniani
Alla dottrina positiva e dei due preminenti discepoli Di Giandomenico Romagnosi io non credo che questo passaggio viceversa il movimento crea italiano non abbia mai fatto la democrazia ma questo è un altro discorso ora
Ecco
Tema questa forma di pensiero positiva non positivi Istica guardiamo positiva e la democrazia c'è un rapporto logico non è che sia un caso
Quindi l'empirismo come metodo scientifico che lui appunto penalità la lezione di Cattaneo si coniuga col metodo democratico
C'è un bellissimo saggio che gli adesso per ragioni di tempo non riporto di Norberto Bobbio sulla non Filosofia di Gaetano Salvemini dove mette molto bene in luce il rapporto rapporto logico
Tra appunto un atteggiamento intellettuale di empirismo
E poi l'adesione il proprio a una fede democratica perché significa in sostanza di lasciare aperto quello che è un dialogo non avere mai delle idee fisse che si ritengono appunto indubitabile
Ecco quindi
Quando si parla di Salvemini educatore io credo che si deve intendere il suo il compito che lui prevalentemente si era posto come educazione alla democrazia
E come educazione quindi a quel pensiero libero e aperto nel rispetto degli altri
E a un agile responsabile che sappia fare i conti con le cose i conti con le cose la grande lezione di Cattaneo che Salvemini appunto attento
Di portare nella vita pubblica italiana era questo fare i conti con le cose lì c'è un giudizio infatti che giustamente
Quagliariello contesta di basso
Che scrisse a proposito del distacco di Salvemini dal marxismo appunto dice
Il il socialismo gli interessavano già perché l'ho tasse per il sottile il marxismo scusatemi gli interessavano già perché lo tasse per il socialismo di domani
Ma perché l'ottava per la democrazia di oggi no io credo che sia da correggere non lottava per la democrazia di oggi lottava per la democrazia di domani
Si vendeva perfettamente conto che in Italia la democrazia non c'era e cercava di preparare il terreno perché questa democrazia ci fosse che potesse affermarsi
Ecco il in questo senso
Proprio come il tentativo di educazione politica del Paese alla democrazia
E consapevolezza di quelli che sono gli strumenti prioritariamente necessari perché una democrazia si affermi
L'esperienza più interessante è certamente quella dell'unità il settimanale che nasce appunto in occasione della guerra di Libia all'inizio del mille novecentododici
E certamente specialmente nelle sue prime annate cioè sino agli anni di guerra io credo sia una delle più belle riviste politiche che abbia proprio prodotto la vita pubblica italiana
E infatti si dette si incide finirono diciamo anche questi interventi Salvemini anni sotto il segno del conto concretissimo essi effettivamente concretissimo proprio perché
Voleva cercava di far sì che si affrontassero i gravi problemi del Paese attraverso un esame concreto dei fatti che sostanziavano questi problemi stessi
Ecco qui inizia anche in questo momento però della vita di Salvemini tra quindi la vigilia diciamo della prima guerra mondiale che il periodo successivo
Emergono ove lei che io riterrei un po'le complicazioni dell'impegno politico di Salvemini le complicazioni ecco il
è stato già ricordato da il il amico pallini
Questo epitaffio questa definizione che dà una lettera di Salvemini a tale di appunto Salvemini esteso al dato di sé spesso come non storico puro ma appunto anche politico
Io in proposito fra l'altro avrei un auspicio da trasmette all'amico Quagliariello cioè che pubblica se la corrispondenza Salvemini allegri che sarebbe effettivamente di grande interesse e di cui mi sembra che li possieda i testi ma comunque
Limitandosi a questo
Mi sembra che si avverte effettivamente costante in Salvemini una tensione
Tra la ragione e il sentimento Valiani definì Salvemini una volta un'anima di fuoco
E questo effettivamente è un e un tratto che si ritrova nel corso della sua vita e che complica spesso anche il suo impegno politico cioè l'impegno in questo senso diretto nella vita pubblica italiana
E a mio parere determina quelle che io credo sia nei momenti meno felici della biografia di Salvemini
Io credo che gli anni dalla fine della Prima Guerra mondiale cioè mille novecentodiciotto sino poi al mille novecentoventicinque al momento dell'espatrio siano effettivamente gli anni
Meno felici perché Andrea sembra lì ci sono questi due interessanti anche molto densi capitoli nel limbo di Quagliariello uno appunto sul movimento combattenti estivo di cui ha già sottolineato l'importanza
Panzane quell'altro anche sulla rapporto con Gobetti
Insomma è un momento però di disorientamento a me sembra che nonostante e liste adesso fosse stato così direttamente impegnato per favorire
L'intervento dell'Italia in guerra
Delle conseguenze poi di questo intervento è più in generale delle conseguenze della guerra mi sembra che Salvemini effettivamente non riuscisse a rendersi conto
C'è un ritardo nell'affaire Garelli queste conseguenze che interessante infatti credo che emerge molto bene dalle pagine di Quagliariello nel Congo nel confronto con allievi
Alle vi è un personaggio in questo senso di una straordinaria lucidità che riesce invece a vedere direi in modo molto precoce e quelli che sono gli effetti della prima guerra mondiale sull'insieme della vita pubblica
Europea sino poi apportare a quello che sarà uno dei suoi ultimi interventi e la definizione appunto della della lega delle tirannie
Ecco sa bene chi stenta a mettersi in sintonia diciamo con questo cambiamento
E quindi c'è questo intervento intermezzo ecco che poi direi che
Affine invece proprio non tanto con l'avvento del fascismo con la marcia su Roma nel mille novecentoventidue ma più tardi con la crisi Matteotti e poi con la crisi del mille novecentoventicinque
E l'esilio quindi Salvemini ecco una qui io vorrei brevemente ricordare che se c'è diciamo questa difficoltà a identificare il fascismo e quindi anche a definire con maggiore precisione il suo antifascismo
Ma ecco Salvemini le avviene questi abbastanza singolare
Che sono i
Sono i fascisti anti Salvemini anni prima che lui diventi antifascista
Perché la posizione che lui aveva assunto sui problemi della politica estera italiana lo avevano già posto nel mille novecentodiciannove in netto contrasto
Con tutti quei varie nazionalismi italiani che viceversa della politica estera facevano un punto fermo e lasciamo stare poi con quali conseguenze anche
Di nuovo per scarse comprensioni a mio parere
Ti Salvemini spesso dei termini del problema ma comunque Salvemini c'è sempre trovato estranei al movimento fascista anche in un momento diciamo in cui il suo giudizio a mio parere non era limpido ma certamente non è stato mai in nessun modo assimilabile a quello che un filo fascismo
Ma ecco direi però che queste stesse esperienze
Rafforzano inducono Salvemini Aprilia ripensare molto seriamente il problema della democrazia ci sono delle sue pagine sul diario degli anni appunto mille novecentoventidue ventitré e
Dove proprio propone questa rimeditazione della democrazia che sono pagine molto belle
E quindi livello opporre pagano poi a quello che sarà il suo antifascismo attivo dal mille novecentoventicinque in poi
Che è una continua e costante difesa della democrazia e che fa in questo senso di Salvemini all'interno anche del quadro delle varie componenti dell'antifascismo italiano un caso unico
Perché non esiste un altro personaggio che così coerentemente e così fermamente di fronte al fascismo difenda le posizioni della democrazia
Riconoscendo quindi in un momento in cui ricordiamocelo che viceversa i valori liberale
Democratici erano in quasi senza imparavano al tramonto e questa è una crisi europea e non soltanto italiana
Se ad anelli rimarrà fermamente fedele a quei a quei principi e continua a difendere gli affari e di essi la base del suo antifascismo
E quindi un percorso molto originale che giustamente Quagliariello richiamano pone al tempo stesso come anti fascismo e anticomunismo
E poi anche lì pone dei problemi nei rapporti come sappiamo con Carlo Rosselli e giustizia libertà perché i due rimarrà su posizioni che sono distanti per certi aspetti del tutto indipendenti
Ecco in questo in questa sua battaglia in questa sua anche lì riconfermata fede nella democrazia ha un'importanza certo non sottovalutabile quella dei Paesi anglosassoni
Perché l'esperienza di Salvemini prima in Inghilterra e poi negli Stati Uniti d'America
Lì da quella lezione delle cose di cioè di vedere effettivamente dall'interno come funziona una democrazia che in precedenza non aveva
E qui ecco c'è un documento molto interessante che giustamente Quagliariello ma ha richiamato
E la sua lettera a Francesco Luigi Ferrari del mille novecentotrenta cioè a un cattolico un cattolico democratico con cui i due aveva mantenuto ottimi rapporti come del resto con con Sturzo e condonati e con altri
Pettenò alla posizione di questi cattolici dopo il inutile novecentoventinove cioè dopo le le
E dice
è solo dopo aver vissuto in Paesi protestanti
Che io ho capito pienamente
Quale disastro morale sia per il nostro Paese
Non il cattolicesimo astratto che comprende sei mila seicentosessantasei forme possibili di cattolicesimo
Tra cui quelle di San Francesco di Gaspare ore di Savonarola e di Molina us di Santa Caterina e di Alessandro sesto
Ma quella forma di educazione morale che il clero italiano da al popolo italiano e che i patti vogliono ossia sempre data al popolo italiano
è questa esperienza dei Paesi protestanti che ha fatto di me non un anticlericale ma un anticattolico e poi sarebbe interessante se vedo aperte il testo continua ci sono delle altre considerazioni
Ecco
Qui a mio parere ecco di nuovo si riconferma quello che il uno dei punti importanti anche direi legati poi alla sua posizione il perché
L'empirismo significa anche mantenere una libertà di giudizio ma in base a cosa
In base alla propria coscienza
Ed è direi infatti la lettera a Ferrari che cosa in sostanza imputa alla Chiesa cattolica
Di abbia impedito alla formazione della coscienza e guardate non è un richiamo perché lo stesso rilievo Salvemini lo fa nei confronti dei filosofi realisti
C'è un volano e nel suo saggio del mille novecentoquarantasei che cos'è un liberale italiano nel mille novecentoquarantasei che una dura polemica contro Benedetto Croce
A che cosa di che cosa lamenta a Benedetto Croce fra la sua filosofia lamenta dal fatto appunto che dice tutto rimane
Mezzo grigio non c'è né il bianco nel nero non si sa quindi come si distingue con chiarezza il Veneto dal male quindi ancora una volta cioè un ostacolo alla formazione di una coscienza firma e precisa
E qui ecco direi queste considerazioni purtroppo così rozze così sommarie ma in un certo senso si agganciano si accompagnano al problema che è stato sollevato prima soprattutto da Gozzini
Sulla religione diciamo di Gaetano Salvemini il suo rapporto appunto col problema religioso io credo che qui però bisogna stare attenti bisognerebbe anche un po'
Periodi usare e vedere le date perché effettivamente le posizioni di Salvemini attraverso il tempo mutano anche la lettera che ha citato pallini per io mi chiedevo di che data è perché in effetti
Io ho qui presente un documento che fra l'altro ebbi la fortuna di ritrovare pubblica io per la prima volta
Ricordo l'emozione che provai quando tra le carte di Salvemini trovai manoscritto questo testo
Ed è un testo successivo al mille novecentocinquantacinque quindi considerato che morì Salvemini nel settembre del cinquantasette uno degli ultimi scritti della sua vita
E scusate ma leggo questa parte perché mi sembra che abbia un rilievo diretto anche qua Brucoli interrogativi
Esposti da Gozzini
Dice quando ero giovane mi applicati con la migliore volontà di cui fossi capace
A risolvere quei problemi tremendi che vi lasciano senza fiato quando ne scoprì se la esistenza guardate questo è un testo fatto non per pubblicazione è una carta privata quindi non è che si rivolge a un pubblico
Gli scopi dell'esistenza di io l'anima il bene il male il dovere la vita futura
Tu può essermi allungo sperduto in quella Vivinetto dovetti dire Amnesty so che il filo d'Arianna per uscirne non arrivava a trovarlo
I più grandi spiriti dell'umanità avevano discusso quei problemi per secoli e non erano mai riusciti a trovare una soluzione su cui potesse raccordarsi
Potevo io con la mia intelligenza Duomo medio risolvere i problemi più grandi di me che tanti uomini maggiori Dini avevano assalito invano
Arrivai alla conclusione che io non solo non ci capivo nulla ma dovevo rinunziare alla speranza di capirci mai nulla
Mi trovai allora sperduto nel buio e fu una impressione di speranza
Per fortuna trovai in una pagina di Biagio Pascal la via d'uscita a quella disperazione
Pascal ci presenta una vecchia e Lella la quale sa di non poter risolvere i grandi problemi di cui anche essa assenti il fascino e dice
Io non so dimostrare a me stessa che c'è un tiro e c'è un altro mondo
Ma mi leggo come se ci fosse
Perché se quell'altro mondo c'è e Dio salva i buoni e condanne i cattivi io alla mia morte mi troverò bene per avere fatto quanto poteva u per meritare mi la salvezza
E se proprio non c'è niente di niente non Ciabò perduto niente a cercare di meritarmelo salvezza comunque morirò in pace con me stessa
Quella vecchia nella continua Salvemini immensa ignora via da seguire e mi sono trovato bene a seguirla quella via
Debbo aggiungere che nel seguire quella vi ho trovato un'altra guida e mi sono trovato bene a lasciarmi nel guidare
E questa guida è stato Gesù Cristo che ha lasciato il più perfetto codice morale che l'umanità abbia mai conosciuto
Io non so se Gesù Cristo sia stato davvero il figlio di diurno come vi ho detto su un problema di questo genere io sono cerco nato
Ma se va a necessità di seguire la moralità insegnata da Gesù Cristo non ho nessun dubbio
Per le stesse ragioni empiriche per cui la vecchia è quella di Pascale ci conduceva nella ipotesi che un'altra vita e un'altra giustizia divina esistessero
Ora queste non sono le parole semplicemente di uno storico qui sono le parole di un credente che riconosce comunque il mistero della vita umana riconosce l'importanza del problema religioso come tale anche se
Poi
Ammette che sul piano nazionale una risposta finita non è possibile a darla
Ecco scusate questa parentesi ma forse non del tutto inutile per definire appunto alla figura di Salvemini brevemente mi avvio a concludere
Questa battaglia per la democrazia che mi sembra sia una costante come ho cercato sommariamente di lire continua dopo il mille novecentoquarantacinque
E continuo supposizioni c'è anche uno degli ultimi capitoli del libro di Quagliariello del resto son cose sono già stati richiamati appunto che si fermano anche sulle vicende
Il della vita pubblica italiana del resto molti di questi scritti sono stati poi raccolti nell'al cosiddetto l'Italia ha scombinato da
Un volume di saggi pubblicato da Einaudi e molti di questi disagi meriterebbero di essere ripresi e riconsiderati anche per i problemi del presente
Ma direi che questa è la mia impressione sostanzialmente questa battaglia e questo tentativo di educazione sia una battaglia
Che ha avuto un fallimento
Chi percorrerà quel grosso volume ma molto interessante del carteggio tra Salvemini ed Ernesto Rossi
Credo che vedeva la successiva diciamo lo sgomento di questi due
Amici appunto e anche in quel momento combattenti della stessa battaglia perché appunto dicono sì in Italia c'è la democrazia ma non ci sono dei democratici reale effettivamente la battaglia educativa resti proponevano anti dare ecco
Quindi
Concludendo a me sembra sì che questa
Lezione di Salvemini che così tenacemente ha cercato di dare sia stata purtroppo una lezione perduta io non condivido francamente l'opinione di
Ballerini che Salvemini oggi sia presente nella nostra vita a me sembra che sia un grande assente
E credo che il re stesse vicende politiche dei nostri giorni ci confermano quanto profondamente la lezione di Salvemini sia assente dalla nostra vita pubblica
Direi che in un certo senso anche Quagliariello quando parla di una cosiddetta vulgata
Salvemini Anna
E
Polemizza contro questa vulgata che poi era una certa lettura ma ormai di molti decenni fa
Da una prova di ottimismo perché oggi non c'è neanche la vulgata non c'è niente a me sembra che effettivamente il il
Io non è che creda molto agli anniversari intendiamoci dico ma insomma in un Paese viceversa che si distingue per le commemorazioni
è trascorso il cinquantenario della morte di Gaetano Salvemini e mi sembra che tutto sommato la vita pubblica italiana e anche la cultura italiana abbia fatto tutto men che accorgersene
In questo così in generale quindi ecco
Benvenuto questo libro di Quagliariello il quale ripropone l'importanza di questa figura né da una sua lettura critica anche così precisa e io quindi mi augurerei che avesse fortuna
Ma ecco un'ultima considerazione non ottimistica
Ma saliente ottimismo io mi son sempre considerato in fondo almeno mi hanno considerato gli altri un pessimista
E poi ho visto che il mio pessimismo era sempre inferiore a quello che succedeva nella realtà quindi è un po'difficile dare una prova di ottimismo e questo Paese ma comunque
Lasciamo stare speriamo che questo sia solo un segno
Dell'età a me sembra che proprio quel tipo di cultura positiva e non positivi Istica attenta infatti e concreta quindi nella
Studiare le cose prima
Di agire e anche questo rispetto per le opinioni al tumori questa profonda in fondo fede nella libertà che ha caratterizzato tutta l'esistenza di Salvemini
Nella nostra vita pubblica in generale nel nostro Paese a me sembra che siano completamente assenti grazie
Grazie molte grazie
Roberto Vivarelli Gaetano
No permettetemi di
Inizierei con
Dei ringraziamenti sinceri devo dire la verità insomma oggi è un giorno un po'speciale
Capisco che Giovanni la penso diversamente ma insomma da ieri ci siamo dati un peso
Davanti
Ma al al di là di questo mi sembra quasi un premio per
Per per questa conclusione nel senso che ci sono molti fattori che coniugare perché che si sono coniugati in questa occasione anzitutto
Gli organizzatori di questo evento da cui ho ricevuto
L'invito sono due istituzioni
Delle quali mi considero sinceramente amico come i loro presidenti e soprattutto
Per le quali
Ho
Fatto qualcosina veramente nei nei loro sorte non c'è niente di più gratificante che vedere delle istituzioni
Nei quali alle quali si è dato anche un minimo perché soprattutto
Per quel che riguarda il sud si tratta veramente di un minimo
Poiché a vere successo e produrre frutti positivi perché
Uno si sente gratificato e in qualche modo non ha neanche sulle spalle il peso
Che
Portare avanti un'istituzione di qualsiasi tipo soprattutto oggi un'istituzione di
Carattere culturale comporta quindi io vorrei fare un ringraziamento sincero ad alto Schiavoni a Leonardo Tirabassi non solo
Per avermi concesso diciamo questo o questo regalo oggi ma anche e soprattutto per il loro lavoro così diverso ma che poi si coniuga
Nel in un contributo che
Entrambi portano anche se appunto da angolature anche istituzionali così diverse alla cultura fiorentina e ringrazio anche Giovanni Gozzini della sua presenza che credo sia un suggello
Aveva a questa a questa realtà
Il secondo motivo di soddisfazione
Deriva un po'dal dal fatto
E per forza di cose parlando di un mio libro su Salvemini a Firenze in una città con la quale Salvemini avuto così tanto a che fare
Forse
Nonostante tutto è stata la città della sua vita perché la città dove è arrivato per studiare
Quando nell'Italia liberale il sistema delle borse di studio per i meritevoli funzionava meglio di quanto funziona oggi
E poi
E la città nella quale a
Svolto un'attività culturale importante le lettere
Con alle via del quale faceva riferimento
Il professor Vivarelli e quelle a Daniela lady sono ancora più interessanti importanti probabilmente quelle
Con e lì nascono dalla dagli ambienti culturali fiorentini negli anni immediatamente successivi
Alla all'inizio del secolo e poi è stata in qualche modo la città che l'ha costretto al fuoriusciti ISMU per le vicende che si consumarono
Intorno alla vicenda del non mollare
E poiché la città che larghi accolto nel momento nel quale e ritornato ed ha chiuso la sua
Carriera accademica per insomma questa circostanza mi porta un po'appare i conti con questa città nella quale io sono arrivato per caso grazie
Alla generosità del partito che mi ha candidato
E anche un po'di fretta prendendo
Dei treni da Roma come se si trattasse di una
Di una metropolitana mi pare appunto inc di poter dire anche perché questa esperienza si potrebbe anche concludere
Che insomma non è stato un rapporto a a senso unico questa famosa simboleggia un po'al fatto di aver dato qualcosa oltre
Che aver ricevuto tanto e poi infine la presenza
Dei colleghi che sono
Degli amici ma quando ci sono dei gli amici e colleghi che presentano un tuo libro riesci ancora a sentire
Un po'di soggezione di timore per il giudizio per daranno nonostante amici
Vuol dire
Che
Un rapporto con l'Accademia non si è
Del tutto spezzato e anche con la parte migliore della stesse
E e di questo veramente sono grato a Pierluigi a Roberto Balzani
E se mi consentite
Anche a me è una sottolineatura soprattutto a Roberto Vivarelli che anche se non è mai stato un mio maestro diretto è stato per me è sempre un punto di riferimento nella
Nel modo di interpretare
Il mestiere il mestiere di storico dirò pochissime cose perché
Mi sembra che sia stato detto tanto e c'è tanto va feriale anche di riflessione per me
E questa è una cosa
Più importante al termine di una presentazione vorrei dire che credo siano venute
Bene fuori
Da questa presentazione
Sia la chiave di lettura generale
Di questo libro ossia
La sua periodizzazione io accetto
La definizione di Salvemini come liberaldemocratico e credo che questo sia stato
Un approdo questo cercato di evidenziare
Nel nel libro piuttosto che un punto di partenza non solo perché Salvemini nasce socialista
Nella Firenze di fine secolo come tanti suoi coetanei ante
E
Diventa militante
Di questa ideologia e la liquida ad un certo punto
Qui se mi consentite solo una parentesi perché
Non c'è dubbio che
Gli studi Salvemini anni hanno avuto una flessione notevolissima negli ultimi anni
Se si prende il grande volume di Cantarelli per chiude
I i gli articoli e i libri scritti su Salvemini
E se ne facessero degli aggiornamenti si vedrebbe un po'allo stesso andamento dell'attività legislativa negli ultimi anni le gazzette ufficiali da collezione degli addetti ufficiale diventa sempre più sottile e tende quasi a scomparire
E così evidentemente sarebbe per cui sta cosa
Quello che mi colpisce e che
Soprattutto negli anni che vanno
Dalla dalla morte di Salvemini fino agli anni Ottanta
Gran parte di questa pubblicistica su Salvemini era in qualche modo guidata
Dalla da una disputa anche di carattere
Ideologico oltre che storico che cercava di definire quale fosse il Salvemini buono
Se fosse quello del periodo socialista se posso è quello del periodo interventista se fosse un antifascista l'anticomunista ogni mazziniano
E
E e così via e cioè ci c'era il tentativo di leggere
Il percorso di una persona che aveva vissuto è attraversato il secolo delle ideologie senza
Una ideologia forte di riferimento alla luce per l'appunto
Delle di quelle ideologie che lui in qualche modo aveva rigettato scegliendo l'empirismo nel momento nel quale
La pressione dell'ideologia è diminuita che c'erano tutti gli elementi per una rilettura più libera e anche per un'attualizzazione di Salvemini
E invece l'attenzione
E collaudata e questo la dice un po'lunga anche sulla nostra cultura politica
E sulla capacità di orientarsi al di fuori di quegli strumenti che sono stati propri soprattutto del dibattito culturale del secolo scorso fino agli anni Novanta
Chiudo la parentesi per dire che appunto la periodizzazione io la trovo
Tutto sommato in ben evidenziata da questo dibattito gli anni importanti sono gli anni della fine
Del secolo
E poi io credo anche il periodo che va
Dal quattordici al ventidue esattamente per quella crisi
Che è stata così ben messe in evidenza da Roberto Vivarelli e dalla quale credo che Salvemini venne fuori con un'idea
Più chiaro una definizione più chiara del suo liberal demmo della sua liberal democrazia furono fu la conseguenza di quella crisi la sua rivalutazione del parlamentarismo una rivalutazione controcorrente negli anni nei quali persino i liberali inglesi crediti credevano che il parlamentarismo fosse
In in declino
E
A quegli anni secondo me risalgono anche le sue
Prime considerazioni critiche sulla sua stessa attività politica nel periodo giolittiano
C'è una rilettura che poi
Noi ritroveremo nella famosa prefazione al libro di Salamone Chilla cui le cui la cui origine in realtà e proprio in questo periodo la formula per ricordava Pier Luigi Ballini
L'Italia come democrazia in cambino e risale non a caso proprio alla fuoriuscita
Da questa crisi che tra le altre cose è stata evidenziata benissimo in quel diario di Salvemini curato proprio dal professor Vivarelli e poi a Roberto Pella specie in una
In una in una riedizione
E poiché appunto il periodo tra le due guerre infine la stagione
Repubblicana su
Queste tra o ultimo su questa ultima scansione mi devo
Tra rom appena
Nella questione per dare le ultime risposte alle domande che mi sono venute da Roberto Balzani Eda
Giovanni Cozzi
Io
Non penso
Che forze anzi penso sicuramente che Roberto ha ragione nell'evidenziare una contraddizione in quelle due righe che
Che seguono la citazione di Salvemini se dovessi riscrivere quel capitolo quelle due lire righe le
Cambierei e le motiverà i in maniera più esauriente
Resta alcun problema però per quel che mi riguarda che anch'anche se noi accettiamo la definizione dell'anticlericalismo come
Problema eminentemente politico
Resta una valutazione da offrire sulla anticlericalismo di Salvemini che si apre per l'appunto nel mille novecentoventinove
E si apre a a fronte di una delusione cocente
Perché fino a quel momento i suoi interlocutori principali erano
Proprio
I fuoriusciti del Partito Popolare Sturzo in testa
E sui quali noi puntava non solamente in
Nella chiave di un rapporto culturale ma
Proprio più prettamente nell'ambito di un rapporto di tipo politico
Io ritengo che una rilettura a posteriori per farla breve
Sul significato storico politico del concordato del mille novecentoventinove
Ad una lettura posteriori il giudizio di Sturzo sia oggi più forte e attuale di quello
Perché invece offre Gaetano Salvemini
E da quel momento in poi la lettura del rapporto tra Chiesa il fascismo della quale certamente Salvemini toglie alcuni aspetti diventa a mio avviso
Una lettura che oggi avrebbe bisogno di una profonda revisione alla Nuccio delle conoscenze successive che gli archivi ci hanno ci hanno dato
Così come
Sono convinto che questo aspetto è un aspetto che condiziona anche la sua critica politica nel periodo del secondo dopoguerra
Qui c'è
Da tener conto di una cosa c'è da tener conto che Salvemini in questa fase forse per l'unica per la
Per per la prima volta nella sua vita
è più un intellettuale che un impegno intellettuale impegnato nel senso
Perché appunto la sua attività di polemista preminente su quel di chi interviene in prima persona
Ma non c'è dubbio che il
La tentazione
Che più volte Luisa dimettere la Democrazia Cristiana il Partito comunista contatto con la stessa categoria di totalitarismo
è una tentazione che va evidenziata come un
Errore analitico profondo lo facciamo quando troviamo queste cose negli scritti di basso o anche di Terracini non possiamo esimerci dal farlo nel momento nel quale le troviamo nei confronti di un autore
Al quale siamo molto tra virgolette più affezionato e questo aspetto è un ritardo analitico che condiziona secondo me la sua polemica sul secondo dopoguerra
Anche se c'è da dire questo è stato detto che anche in questo caso le periodizzazione debbono essere molto più precise e poi in generale bisogna dire che Salvemini
A una tendenza in questo periodo a predicare male a razzolare bene perché poi nel mille novecentoquarantotto e nel mille novecentocinquantatré
Ora qui appunto introducono nota valutativo un'ulteriore nota valutativa Matteo sommarsi trovo dalla parte
Giusta
E
E questo evidentemente
Va anche
Considerato un'ultimissima a aspetto da quello che si è detto per
Rispondere alla domanda di Giovanni su questo e su questo chiudo
Io credo che
Il problema
Con rispetto alla alle problematiche contemporanee la vicenda di Salvemini pone due problemi
Differenti
Il primo
E possibile la fondazione di un'etica
L'AICA che prescinda dal patrimonio religiosa in particolare dal patrimonio del cristianesimo
Questo credo che sia un grande tema che e sullo sfondo io sono convinto alla luce anche di quello che ci diceva
Roberto Vivarelli che Salvemini avrebbe risposto di no
Non avrebbe avuto dubbi su questo e poi c'è un'altra questione una volta accertato questo
Possiamo
Ritenere
Che
Il ruolo della religione debba essere un ruolo che si consuma all'interno della coscienza individuale e non abbia una funzione pubblica è una
Mediazione da parte della Chiesa
Ecco io anche su questo ritengo perché e ho qualche dubbio su quella che sarebbe stata la risposta di San
Altra cosa
Eccome poi la Chiesa utilizza questo spazio pubblico e il giudizio empirico che noi
Possiamo dare il suo ruolo che svolge
Ecco io penso però e questa poi una
Posizione personale da laico
Preferisco una chiesa che fa le sue battaglie in prima persona dal pulpito parlando
Chiaramente piuttosto
Che la Chiesa diciamo del periodo concordatario che trattata tra virgolette col suo braccio secolare e poi affidava adesso la risoluzione delle questioni
Delle questioni che la interessano nella spero da laico io preferisco questa chiesa o insomma la presunzione di ritenere che su questo giudizio probabilmente Salvemini la penserebbe come
Grazie vincoli cederei la parola Aldo Schiavone come padrone di casa salutare congedare gli ospiti farlo allora lo faccio io grazie a tutti
Non avevamo previsto
Ce le dissi privatamente appellasse nozze facciamo riapriamo ora il dibattito poi devono rispondere ancora loro
Ora ora se ne parla di letterine in separata sede