Riunine della corrente DC "Impegno riformista"

Io sono qua
Perché mi avete invitato
E vorrei salutarvi
Non vi farò un discorso
Perché lo spiegavo agli amici
Io ho bisogno
Intervenendo ad un convegno di capire
Di ascoltare
Per poi di dire anche la mia opinione o concorrere
Ad approfondire il di tale
E la stampa non aiuta
A capire
Perché pur avendo letto corno
Motto attenzione le cronache
Ho avuto qualche difficoltà
A mettere insieme le cose che conoscevo e le cose che sono state scritte
Del resto non succede solo per voi
Credo che succede un po'sul piano generale
Perché stamattina io aprendo i giornali
Ero curioso
Di leggere i commenti su quello che è avvenuto ieri
In sede di Consiglio dei ministri ma aspettavo che il Corriere della Sera
Che in questi giorni ha titolato in continuazione sul rischio o dell'apertura della DC dal partito comunista
Avesse sottolineato con pari evidenza l'apertura del Partito socialista al Partito comunista ieri
Invece c'è
Una interpretazione della politica molto singolare
Che non è solo disinformazione
E interpretazione della politica in maniera molto singolari
E io vorrei
Limitarmi Atreo osservazioni più come contributo alla dibattito all'interno della Democrazia Cristiana
Che come proposta risolutiva
Dei problemi che ci sono di fronte vorrei fare tre considerazioni una sulla linea politica una sul governo e un'altra sui fatti
Sulla linea politica
Mi pare che Scotti abbia
Detto una cosa giusta
Credo però e penso che
Se non facciamo insieme uno sport
Per capire le ragioni dei comportamenti politici dei partiti
Rischiamo di muoverci e di trovarci di volta in volta o sordi o eccessivamente accompagna
Io
Mi sono sforzato da tempo di qua qualche incomprensione credo anche al nostro interno
Mi sono sforzato dal tempo di rendermi conto
Del comportamento dei partiti
E la mia riflessione che da quando si sono esaurite le due grandi esperienze politica nel nostro Paese
L'ho detto anche in un'altra circostanza
Nello spazio di quarant'anni di vita democratica nel nostro Paese
Abbiamo avuto i primi venti
Dal quarantasette quarantotto al sessantotto
Legato a due straordinarie esperienze politiche quella del centrismo poi e quella del centrosinistra dopo
Che con riferimento ad un quadro politico stabile
Hanno consentito governi di coalizione ma rispetto ad un guardiano politico stabile
Che hanno portato prima alla ricostruzione del paese poi alle grandi trasformazioni del
E dal sessantotto
Uso anch'io questa data come convenzionalmente nelle cronache non è che sia una scadenza del calendario liturgico
Quindi anche se anche nel calendario liturgico qualche volta esistono discussioni e interpretazioni possibili e da allora
E che le forze politiche tutte sono a la ricerca
Di un'ipotesi di quadro politico che consenta alla paese di continuare a preferisce
E son vent'anni
Dal sessantotto a l'ottantotto
Che stiamo vivendo questa fase di ricerca
Ci manga in questa circostanza e questo secondo me
è un dato sul quale dobbiamo riflettere noi democratici cristiani
Manca in questa circostanza uno riferimento culturale forte o riferimenti culturali forti in condizione di essere l'elemento ossa al Dante la solidarietà tra forze politiche diverse
Questa congiunzione
Tra il venir meno o l'esaurirsi delle culture tradizionali
E è la crescita forte diversa degli interessi all'interno della comunità
Che di volta in volta porta o o ad un accordo semplice o ad uno scontro incontrollate
Quando
Negli anni passati
Io ho avuto con l'amico Colombo una discussione
Continue frequente su questa osservazione perché
Una mia affermazione sull'alternativa aveva creato
Un po'di equivoci dentro e fuori la Democrazia Cristiana
Di fronte a questi problemi
Io avevo immaginato e immagino
Che è la risposta politica forte assume la devo Ammendolia istituzionali quindi il rinvigorimento delle istituzioni della democrazia
Con me il riferimento forte di garanzia della continuità dei processi democratici e di insieme la condizione per consentire l'ulteriore sviluppo economico del paese
La politica non vai in vacanza inattesa che grande idee suggestive possano realizzarsi la politica è l'amministrazione del possibile
E la politica democratica è una garanzia del condizioni della sopravvivenza e della continuità dei processi il regime di libertà
La distinzione tra cultura e politica
Tra movimento politica sta qua
Guai ad immaginare che la vitalità del movimento sostituisca la politica e guai ad immaginare che la politica sia movimento
Credo che se
Sono vere queste considerazioni
Beh poi
Le nostre analisi e le nostre conclusioni o le nostre ipotesi di indicazione per uscire dalle difficoltà
Dovrebbero approvare almeno all'interno nostro minori difficoltà di comprensione e di elaborazione di proposte ora io sono convinto
Ma mi pare che
Oggi sui giornali è scritto in maniera molto aperti
I commendatori di vicende politiche
Che nei giorni passati hanno dato una spiegazione impropria delle difficoltà del rapporto politico tra democrazie cristiane da altri partiti
Stamattina teorizzano con grande disinvoltura
Che all'interno della coalizione e c'è un'attenta azione permanente da parte dei partiti di giocare non la risoluzione dei problemi perché sarebbe giusto
La competizione all'interno di una coalizione tra chi concorre a definire in maniera più duttile più efficace più rapida la risoluzione dei problemi è legittima
Ciò che rende difficile non incerta rende difficile la vita di una coalizione e l'incertezza degli obiettivi
L'assunzione dei problemi non per risolverli ma come oggetto di distinzione di occupazione di spazio da parte delle forze politiche
Mi pare che questa coalizione e viva di questa difficoltà
Cioè rispetto alle difficoltà anche il Paese affronta una nostra posizione di responsabilità che si fa carico
Dimenticare il sulle difficoltà una possibile soluzione io non credo che la nostra sia la soluzione verità ma è una soluzione
A fronte di questo nostro comportamento c'è la tentazione permanente se non con la scelta di giocare sull'occupazione di uno spazio
Beh e se i questori Verne
Immaginare che sia possibile vivere in solidarietà
Una vita di coalizione e immaginare una cosa che non c'è
Si è detto che la linea non scusa
Sia stata la linea del preambolo
L'ho sentito
Ripetere in questi giorni
In realtà non è così
I congressi della DC
Hanno votato una linea diversa
Noi abbiamo gestito una linea diversa
E se non ci rendiamo conto di questo diventa difficile capire le difficoltà e organizzare le condizioni per uscire dalle difficoltà
Perché se fosse così e qualche volta qualcuno all'interno nostro immagina che sia così
La posizione nostra dovrebbe essere di accettazione continua del movimento e dell'improvvisazione
Il che non va respinto io no no questa angoscia
Che la Democrazia Cristiana non il protagonista nella lotta politica non è protagonista chi appare nella lotta politica protagonista chi è in condizione di collegarsi agli interessi della collettività deve dar voce a questi di rappresentarle di dar risposte
E su queste esigenza amici della Democrazia cristiana e in alto si è sviluppato è stato grande protagonista il movimento dei cattolici poco
Non ricordarci questo
No Name nella condizione di questa grande esperienza e di questa grande forza può creare momenti di turbativa o di panico
Ma in realtà la politica non è fatta dai titoli dei giornali e la politica è fatta da questa grande capacità di presenza di collegamento e di rappresentare
Non si può
Non è immaginabile
Che è una coalizione viva su questa difficoltà perché se rimane su questa difficoltà
Di fronte ai problemi non è chiamata
A individuare le risposte possibili
Ma a giocare su i problemi per l'occupazione dello spazio politico più nulla
Ora io ho la sensazione amici della Democrazia Cristiana che da qualche tempo ma è un gioco politico che tocca tutti
Non tocca solo il Partito socialista tocca tutti ha toccato per primo il Partito comunista
Cioè l'illusione ne che si possa uscire dalla difficoltà prima chi era creando uno schieramento
Maggioritario alternativo e poi sullo schieramento maggioritario alternativo elaborare le risposte di programmi tentazione che per la verità sta investendo anche il nostro partito in questa vigilia congressuali
Perché le manovre ne accennerò brevemente nella terza parte per capire prima dove la maggioranza e poi dire quello che si pensa sono manovre un po'diffuse ma manubri inutili manovre senza nessun spessore e senza nessun significato politico
Ora noi dobbiamo farci carico di ridurre questa ambiguità
Quando abbiamo parlato di maggioranza politica
Non l'abbiamo fatto perché la maggioranza politica nonna contenuti programmatici
Ne abbiamo immaginato che la maggioranza politica sia un vincolo per alcuni è una condizione di libertà per altri quando parliamo di maggioranza politica intendiamo fare riferimento a duna consapevole convergenza tra forze politiche diverse
Che assumo noi i Problemi del se come un obiettivo comune
E quindi sviluppano la competizione tra le forze politiche della coalizione più per risolvere i problemi anziché per avere protagonismo sulla enunciazione dei problemi
Noi ci siamo mossi così
Semplice
E io voglio dirvi il corno franchezza perché visto che qua io non sono stato processato
O lo spazio per processare mi un po'da solo
Quindi
L'autocritica il ripensamento la riflessione è un atto di intelligenza quando è mosso da onestà di intende quando strumentale e strumentale che è inutile
Se io dovessi
Scegliere un capo d'accusa
Ma mi metto dall'altra parte io riesco a sbagliarmi
Non è che
Grazie
Con serenità ma credo che ognuno di noi quando fa l'autocritica
No no no se no se uno rimane identificato con le sue opinioni che non riesce neppure a capire quindi un po'di dialettica
Quale è stato l'errore
Sì sì qual è stato l'errore io mi sono ricordato scusate dio mio professore che era credo vostro concittadino amici di Padova lo scienziato all'Orio
Professore alla Cattolica aveva scritto un saggio su un saggio una monografia
Sullo diritto processuale tributario e si piglio un mare di critiche da tutti
Pubblico la seconda edizione rispose a tutte le critiche smontando le e poi disse ma le critiche vere sono queste che se le fece Luigi se le fece lui per
C'è altro che difficoltà ci sono state
E io lo voglio dire con grande franchezza
E che accontentandoci nel partito
Nella convinzione che volle Simo tutti la stessa cosa perché in realtà su questa maggioranza all'interno della Democrazia cristiana non ci sono state non ci sono e io non credo non ci saranno distinzione
Un po'perché vogliamo tutti la stessa cosa un po'perché siamo costretti a fare tutti la stessa cosa
La politica è necessitata anche dalle condizioni di operabilità quindi non nuovo
Ettore
Abbiamo gestito o meglio oggi vestito quindi la responsabilità Emilia
Questa linea
Consapevole che la prudenza
Forse è un veicolo tutti le a recuperare la responsabilità e la saggezza
Io sono stato accusato di aver puntato sulla staffetta
Eppure è un'invenzione
Io posso essere stata accusato di aver creduto fermamente come credo fermamente
A creare le condizioni di solidarietà politica a patto che siano con distinzioni di solidarietà politica e non il presupposto
Per la dissoluzione politico Agli memori dovremmo ricordare che avevamo proposto insieme staffette patto di legislatura e quindi non è vero nell'una e nell'altra cosa
Probabilmente cari amici dell'aria centrale
Che poi bisogna vedere dove il centro
Se non
Perché il centro e la politica
Il centro e la politica è in un momento di difficoltà
Se ci sforziamo di far politica siamo tutti al centro e convergenti e quando non facciamo più politico copiamo spazi inutilmente e mi rimaniamo bloccati quindi dirò qualcosa però anche su questo
E il non aver
Portato la struttura della Democrazia Cristiana
Ad approfondire queste difficoltà ecco un atto di grande responsabilità della dirigenza
Siccome ero io sono io la dirigenza del partito è stata questa di non aver approfondito all'interno nostro la consapevolezza di queste difficoltà e quando si dice che c'è bisogno di collegialità io immagino che la collegialità sia la elaborazione politica
Perché se qualcuno immagina come mi sembra di capire che la collegialità e il ripristino della parcellizzazione del potere anziché fare un passo avanti precipitosamente facciamo molti passi indietro
E poi io sarei divertito a capire come la collegialità possa essere recuperata se ad ogni decisione che il partito fa la frammentazione cresce
Quindi sarebbe una collegialità irrecuperabile
Perché in realtà nonno di collegialità si tratta nella elaborazione della linea politica ma dalla gestione di una politica che non c'è ed è difficile gestire una politica che non c'è ora quale la nostra posizione sento dire a tutti che siamo tutti d'accordo
Però poi discutiamo che non siamo d'accordo probabilmente a l'interno non è nostro
C'è questo è il punto da chiarire
Non lo dico a voi perché avendo letto la relazione mi pare che c'è accordo
Almeno sulla preoccupazione poi nessuno può averla presa la presunzione di prevedere il futuro l'importante capire le questioni e muoversi per poterle governare
C'è chi immagina che è l'alleanza sia più stabile attraverso una posizione non di rassegnazione che significa
Ma una posizione di accettazione di questa completo qualità da parte di alcuni
E chi come me immagina ma credo che ogni persona di buon senso pensa così
Che quando c'è un incomprensione Serassi chiarisce si recupera più facilmente la ragione dello stare insieme anziché attraverso il sistema
L'alleanza col partito socialista
Che
Dopo la crisi degli equilibri politici assegnasse spesso legittimamente
Nessuno può contestare questa ambizione al Partito socialista di essere il punto di riferimento di un alternativa alla Democrazia Cristiana
Non di un'alternativa ad altri
Ma perché non avendo ancora la possibilità di realizzare al deve avere a favore
è quindi il dialogo diventa più utile
Dal collo questa strategia che la Democrazia cristiana deve misurarsi non puoi immaginare né di esorcizzare nella nell'immaginare che non ci sia e allora quando noi noi immaginiamo
Che è la solidarietà
Delle forze di maggioranza di governo
Debbano tener conto di questa difficoltà non introduciamo elementi di conflittualità ne immaginiamo di fare scelte diverse
C'è un punto
Sul quale la nostra riflessione si è accentuata
Dopo il risultato elettorale perché il risultato elettorale
Amici della Democrazia Cristiana
Ha liberato il dibattito politico da un equivoco che c'era nella precedente legislatura
Che era quello di immaginare che esistesse nel nostro Paese culturalmente e politicamente uno schieramento laico socialista competitivo ma alleato della Democrazia Cristiana
Cioè c'è stata nella legislatura passata la sensazione che fossimo in una presenza di un coma auguro di forze competitività ma complementari alla politica della Democrazia Cristiana
Il risultato elettorale liquidando un po'
Sul piano politico questa illusione
Ha rafforzato notevolmente
Il Partito socialista ma messo io il partito socialista nella condizione di
Nuova versione
Corno o una possibilità di iniziativa maggiore con qualche spregiudicatezza maggiore sul piano della guida dell'alternativa alla democrazia
Qual è il nostro ragionamento quali le quale deve essa con riferimento a questa situazione non ad una situazione che noi immaginiamo
Avendo la consapevolezza che in questa legislatura
Ma secondo me in questo contesto politico la sola forma di equilibrio di governo possibile e quella che si fonda sulla solidarietà degli attuali partiti che compongono la maggioranza
Dini alcun pennarello nei giorni della solidarietà
Avendo noi la consapevolezza che senza gli alleati non si può governare
Ma trasmettendo con molta serenità agli alleati la consapevolezza che senza la DC non si può governare non è
Provocazione
Ma è prendere conoscenza di un dato di fatto sul quale si deve operare e la nostra proposta
Amici della Democrazia Cristiana rimane questa e questa non uno per scelte astratto non solo per stato di necessità
Ma perché voglio dirlo
Agli amici
Di questa parte della democrazia cristiana
La grande forza della DC nel dopoguerra la grande intuizione degasperiana nello dopoguerra
E stata quella di insegnarci a guidare i processi di trasformazione organizzando cosa lezioni forti tra partiti democratici la lettura della storia politica italiana
In termini contrapposti conservazione e progresso ed è una lettura falsa
è una lettura della sinistra una lettura in doppia che spiega perché dopo quarant'anni di vita democratica e in presenza di grandi processi di trasformazione dopo quarant'anni la sinistra sconfitta nel nostro Paese
Se fosse vero che la dialettica politica e la conservazione progresso beh dopo quarant'anni starei per dire non intelligenza ma per ragioni meccaniche la opposizione avrebbe aggiunto
Invece noi oggi siamo in presenza della crisi della sinistra
Quando parlo di sinistra parlo della sinistra marxista
Nel suo complesso
Rispetto ai problemi di trasformazione alla difficoltà che questa cultura di misurarsi guidare queste grandi novità all'interno della società
E allora la nostra valutazioni e che anche questi momenti le trasformazioni intervenute possono essere guidate da governi di coalizione
La stessa alternativa cioè il disegno della democrazia compiuta per usare una Termoli elogia abusata
Porrea Lizza sino a uno attraverso momenti di frattura o di compiti competizione senza obiettiva
Ma può essere raggiunta
Praticando praticando con forza la continuità di questa
E io credo e mi fermo su questa parte che se noi ragioniamo
Se noi non ci lasciamo prendere dalla tentazione di contrapporci immaginando che la politica sia sono le buone maniere
E anche
Le buone maniere quando però le buone maniere servono a gestire un nuovo processo politico ma le buone maniere sono soprattutto la convinzione che quando esistono le difficoltà a ciascuno si impone di misurarsi sulle difficoltà per poterle superato
Questo governo
Questo governo e l'abbiamo sostenuto lo voglio dire ad alcuni giornalisti mi verrebbe il gusto a volte
A gli stessi noi tristi
Di mettere insieme notte in giorni diversi
E a giorni alterni noi siamo stati gli artefici del governo noi saremmo gli antagonisti del governo noi saremmo gli affossatore del Governo la realtà è diverso
Che noi abbiamo con un corso con determinazione alla formazione del governo ma dall'inizio abbiamo la consapevolezza che il quadro politico è un quadro incerto e quindi costituisce la difficoltà per il governo
L'ho detto alla festa dell'amicizia lo ripeto qua
Almeno per quanto mi riguarda
Io credo che come democrazia cristiana potremmo avanzare la proposta non voleva essere provocatoria quindi vorrei che fosse colta
Nel senso giusto che se dipende da noi questo governo può durare tutta la legislatura in maniera che nessuno metta più indubbio la volontà e l'orientamento della Democrazia Cristiana
Quindi non si discuta più su questo parlo della formula non venga all'utente aderisco la
Stamattina ho letto su tutti i giornali una versione al solito romanzata di una vicenda
Che quella di ieri
Io non credo
Divenne rendendo al segreto istruttorio
Se vi racconto come sono andate le cose
In questi giorni
Si sta si è discusso si sta discutendo
Di due problemi
Quello di una maggiore attenzione
Alla manovra finanziaria in vista
Delle sopravvenute difficoltà insieme alle difficoltà che avevamo
E l'altra
Di una qualche attenzione
A questo processo di disordine crescente nei servizi
Come la Democrazia cristiana abbiamo seguito sia all'una che l'altra questione
Credo con molto senso di responsabilità
Con attenzione alle difficoltà con uno spirito costruttivo
Con la consapevolezza che qualunque misura sia addotti e nell'uno e nell'altra versante c'è bisogno di raccordare
Le opinioni e le proposte dei partiti che formano la maggioranza
E delle forze politiche sociali che sono presenti nello paese
Credo che oggi la questione
Che accorsi attirato l'attenzione dei giornalisti su un falso problema
Quello delle riforme istituzionali e delle forze chiamati a concorrere oggi viene ridimensionato
Perché è un falso problema
Perché è vero che un partito è tanto più una coalizione di partiti che son insieme hanno titolo per formulare una proposta
Ma è altrettanto vero che più rilevanti sono le proposte più coinvolgono l'interesse della generalità più è indispensabile cioè nei fatti il coinvolgimento di tutti
Tranne poi per a convenire che prevale l'ha opinione della maggioranza
Starei per dire che la descrizione di una cosa ovvia
E quindi non sono riuscita a capire come nei giorni passati una cosa del genere diventasse oggetto di grandi dispute con il giornalismo italiano soprattutto i titoli dei giornali tutti concentrati a spiegare questa grande controversi
Giovedì sono stato dalla Presidente del Consiglio
Non per parlare
Della legge
Sullo sciopero
Per la verità dovevamo parlare di altri problemi non si era mai riuscita a trovare una qualche ore si era convenuto di stare a colazione insieme
E abbiamo parlato di
Altri problemi soprattutto dei problemi
Che il governo ha lo studio ministro Colombo ma informati in precedenza e al ministro Colomba devo suggerito lo posso dire qua con grande serenità
Di trovare una soluzione in sede di governo di raccogliere l'adesione di tutti i partiti
Che compongono la maggioranza di governo
E noi avremmo approvato la decisione del governo guarda vede Arnaldo quanta prudenza c'è in perché
Colombo sa tenendo tenevo come poi
Qualche volta accade
Che è un'opposizione d'iniziativa della democrazia cristiana rischiava non dando di aiutare ma di compromettere il gol
E a chi all'interno della Democrazia Cristiana voleva la riunione della direzione per formalizzare gli ho detto no perché se se
Bisogna operare non è importando importante parlare abbia fatto riunioni così informali abbiamo dato adesioni
Abbiamo scambiato opinioni sapendo che poi il governo e il Governo no nella sua autonomia ma nella sua responsabilità dover proporre e vedete come la disputa dei mesi passati tra maggioranza programmatiche maggioranza politica ripropone il discorso questa volta rovesciato da parte nostra
Solo sul finire della discussione il Presidente del Consiglio mi informo che avendo raggiunto un'intesa tra i ministri
Non lo so io non voglio esprimere giudizi
Però mi preoccupo se un gruppo di ministri
Che è comporre in sede di Consiglio dei ministri a definire una proposta
Beh poi debba leggere sui giornali che hanno un'opinione diversa
No dico
Vasca mi preoccupa per le istituzioni mi preoccupa per le istituzioni
No
E mi si chiese
Come democrazia Christiès ne di esprimere
Una opinione di solidarietà
Disse che i nostri direttivi dei gruppi parlamentari si erano già pronunciati a favore di una iniziativa senza mai aver la pretesa di dire quale l'iniziativa ma
A favore di un'iniziativa che l'amico Scotti
Nelle settimane passate per la democrazia cristiana aveva dato adesione
E che noi come Democrazia Cristiana siamo consapevoli che un problema complesso perché investe interessi collettive e forze sociali
Quindi era una forma responsabile di adesione alla sollecitazione però solo la DC
Formalmente non dice niente
Ho detto beh dite fatto un comunicato che ci siamo visti e che noi siamo d'accordo quando sono uscito peccato che i giornalisti non leggano i giornali
Mi fu chiesto ma perché la Democrazia Cristiana arriva per ultimo perché erano arrivati tutti i primi
Io rispose che il problema non era di primogenitura l'importante era provvederei come provvede il governo quindi nonno una indicazione di partito sapendo
Che all'interno dello governo era maturata
Una ipotesi di intervento
Questa è la storia
Quindi il romanzo
Della iniziativa del segretario della Democrazia Cristiana che l'accordo col presidente del Consiglio decide a freddo
Beh su tutte favole
La realtà è questa io queste cose le ho volute dire non per smentire le favole
Ma perché riflettiamo un po'tutti
Sulle difficoltà su commi ci si debba muovere di fronte alle difficoltà e che cosa dobbiamo fare noi come partito di maggioranza relativa per concorrere a superarli
La nostra opinione è stata e rimane
Che di fronte a farlo sono pero nei servizi pubblici
Lo Stato non il governo
Ha il dovere di creare le regole all'interno delle quali poi questo diritto venga esercitato la confusione
Tra le regole e l'autonomia delle parti sociali
Che è molto passato ha avuto grande forza perché veniva esercitato all'interno di alcune regole oggi è saltato
E sbaglia il sindacato
Sbagliando i sindacalisti che immaginano di difendere l'autonomia del Tartini non sapendo entro quali limiti
E quali ambiti l'autonomia delle parti si eserciti non si può far confusione
Tra l'autonomia delle parti sociali esigono Dello contratto tra le parti è le condizioni le regole Visalba guardia dell'interesse della collettività che non possono non debbono identificarsi con nessuna parte
Quando questua bellissima secco esco avvenisse non saremmo più in presenza di uno Stato di diritto ma saremmo in presenza di una Giunta e i sindacati
Lo diciamo noi senza polemizzare con nessuno non sia aiuta il sindacale ha detto offrendo al sindacato con me
Con due a partita soltanto un'esca semplice
Se
Questo fenomeno che fa saltare qualunque forma di presenza organizzata all'interno della esercizio
Dei pubblici servizi il sindacato rischia di saltare insieme al disordine
Del resto amici della Democrazia Cristiana e patetica la posizione del partito comunista
Che e contro l'intervento
Ma assumendo come comportamento qualcosa di più forte
Perché dice non basta la regola è vero che non basta l'aria ciò che garantisce e la consapevolezza dei lavoratori di garantire un pubblico servizio
Mi saltando
Che questa deontologia al limite della missione non vai Condi col peccato originale e non fa i conti con la realtà
Problema creare condizioni di governo possibile su le difficoltà che ci sono questa è stata la nostra opinione noi saremo solidali con loro governo se assume una iniziativa che tenga conto di questi problemi elettrodi una soluzione una soluzione possibile
Certo mi sembra singolare
Immaginare che una proposta del governo debba confrontarsi col Parlamento non ho mai visto almeno nella nostra concezione non è stato mai così
Che il governo decida a prescindere dal Parlamento
Ma il rapporto col Parlamento sarebbe avvenuto e avverrebbe in condizioni di maggiore utilità se il Parlamento fosse posto di fronte ad una proposta da discutere ed approfondire da modificare ed eventualmente approvare la seconda questione noi siamo preoccupati siamo molto preoccupante
Della ripresa dello processo inflattivo
Che è un rischio o nonno secondario
Siamo preoccupati di ciò che sta avvenendo nel mondo
E che certamente condizioneranno un credo che non condizioni in maniera forte le condizioni della nostra stabilità della nostra ripresa sennò uno dei rischi del governo dei rischi della recessione
E quindi il governo ha la nostra solidarietà per le iniziative che assume per governare questi processi credo però che il governo non è aiutato
Il governo non ha una solidarietà reale
Se è sulle manovre che elabora per si intendano adesioni troppo semplice quando le difficoltà non ci sono e vi serve molto forti quando il Governo invece ha bisogno di solidarietà
Un'ultima considerazione
Vi chiedo scusa
Stato Forlani che mia portata a parlare di cose di governo sta scherza dicono se di governo solo partito
Io ora tentazione forte amici della Democrazia Cristiana vorrei che la con gli Este nel significato vero che ha lo dica ai giornalisti non vorrei che domani il titolo è De Mita rinuncia e pressappoco ma non è così non è così
Ho la sensazione ve lo dico perché anch'io qualche volta mi diverto non è che vi divertite solo voi
Seguendo il dibattito leggendo le dichiarazioni varie io faccio sempre una tara tra ciò che scrivono i giornali ciò che viene detto però qualcosa c'è c'è
La preoccupazione Emilia che il dibattito dopo il risultato elettorale questa è la sola
Curiosità che non riesco
A spiegarmi come mai ieri dopo il risultato elettorale che io ritengo positivo abbiamo spiegato
Non è stato negativo non abbiamo vinto ma non abbiamo neppure perso e poi non so chi avrebbe vinto in queste elezioni onestamente nonno
Il risultato che ritengo utile l'ho detto o in direzioni in Consiglio nazionale dovunque
Risultato che ritengo utile perché abbiamo registrato il recupero del retroterra del nostro partito la cosa positiva e che abbiamo ritrovato il partito nelle ultime elezioni certo che dobbiamo lavorare
E probabilmente le difficoltà rimangono intatte
Però consentitemi noi abbiamo se non la disperdiamo la possibilità di a vere uno strumento un po'più rinvigorito
E quando parlo dello strumento rinvigorito parlo del rapporto tra la Democrazia cristiana e la pubblica opinione non parlo della struttura del partito che è un problema che vien dopo e tutto da discutere in maniera seria
Però questa discussione
Che al fondo io ho un difetto di selezionare le cose vere dalle cose false che semplifica un po'troppo le questioni introduce un metodo sbagliato di moralismo
All'interno del partito si rivendica alla legalità statutaria bello Bernini sembrava un napoletano quando ci ha spiegato il rapporto tra fatti
Cambiano tentazione
La crisi del partito comunista del Partito comunista di Berlinguer a
Spiegazioni molto di fronte
Però c'è una spiegazione di comportamento che non va sottolineato
Il Partito comunista e si era illuso
Di immaginare bis superare le difficoltà denunciando le difficoltà in maniera moralistica il partito dei diversi degli onesti
Era il partito vincente rispetto a la difficoltà al vizio e per qualche momento hanno avuto la sensazione di essere vittoriosi lungo questa Spini col passar del tempo è cominciata una grossa decadenza soprattutto sul piano della virtù
Da parte del Partito Comunista non vorrei che all'interno della Democrazia Cristiana
Questo sì
E il dialogo improprio col Partito comunista non non la discussione sulla presenza del Partito comunista nel nostro Cindy Burgassi questa sensazioni in coppia siccome io voglio bene alla democrazia cristiana ritenendomi
Sia pure se in maniera originale
Soffio della democrazia cristiana
Rispetto a questo clima ho avuto spesso alla tentazione di ripetere un gioco che facevamo da ragazzini non so se a voi capitava quando rincorrendo sci c'era
Un gioco di controspinte da chi era dietro la porta e chi tentava
Di forzare per passare
Lo speech era che quando c'era l'attenzione massima si abbandonava la spinta e quelli che spingevano cadevano a terra
Io questa tentazione cielo cielo o la pratico almeno su e quindi cominciato a discutere
All'interno della Democrazia cristiana non magari magari le colpe fossero di uno pensate che posizione di forza avremmo e io quando benemerito sarei all'interno del partito perché realizzando un mio disegno
Un mio sogno che è quello di non lavorare quindi di guardare le cose avremmo risolto tutti i problemi
Per la verità i problemi ci sono e allora lo dica a tutti a tutti i democratici cristiani dal Presidente del Consiglio Nazionale all'ultimo iscritto
Noi abbiamo il dovere di discutere difatti
E sui fatti indicare delle soluzioni queste è il solo modo corretto di discutere all'interno del nostro partito
Nonno quello di avvolgere con cortine fumogene una discussione che diventa già molto complicato e molto confuso
Io ho dato una spiegazione che questi non è vero che non è stato fatto niente
Con molta onestà non è vero non è vero perché eravamo in una certa condizione nell'ottantadue e nell'ottantasette stiamo siamo in una condizione di come partito
Come presenza nella pubblica opinione come credibilità dei democratici cristiani di fronte alla pubblica opinione è merito di tutti ma questo è un fatto immaginare come qualcuno dice
Che non siamo stati mai così in basso significa che abbiamo
Una scarsa abitudine a leggere l'indice di gradimento dei democratici cristiani nella pubblica opinione
Io vado questa spiegazione la do impositive con corro amici della democrazia cristiana con grande preoccupazione ad analizzare i fatti
Credo che questa mutazione che c'è in maniera disordinata come tutti i fenomeni sociali
Non ha realizzato il nuovo e non è più il vecchio secondo me siamo in una fase di passaggio difficile probabilmente si cumulano insieme in questa fase io me ne faccio fra le aspettative di chi voleva qualcosa di più e giustamente si aspettava qualcosa di più
E chi viceversa immagine che se questa qualcosa che c'è già è qualcosa di più che deve avvenire
Be'sconvolge parecchio
Le abitudini e le regole all'interno della democrazia io do questa spiegazione oggettive
E se volete me ne sono fatto carico da solo l'ho detto già l'ho detto all'assemblea dei parlamentari e l'ho detto nel consiglio nazionale lo ripeterò all'infinito
Io mi rendo conto
Che le novità intervenute nel partito
Norme hanno realizzato insieme istituzioni regole e comportamenti
E quindi consolidato abitudini Tarelli da coinvolgere l'elettorato democratico cristiano parlo dell'elettorato non dei capi
Bisogna coinvolgere iscritti simpatizzanti alla Democrazia Cristiana
No quelli che pensano alla legalità democratica soltanto in circostanze straordinarie e voi sapete quali sono io sono preoccupati invece di questo fatto vero perché così
E così noi abbiamo avuto un momento di collegamento con la pubblica opinione che è stato fortissimo quando la motivazione culturale dell'impegno politico della Democrazia cristiana era comune a tutti
La delega data al mondo ad una persona ma la bellica era data sulla comune convinzione quindi chi gestiva la posizione siccome gestiva la nostra convinzione aveva la nostra delega la delega rimani
Questa è venuta meno questa non c'è più questa non è più così forte come una volta le strutture tradizionali del partito le gloriose correndo
Che nella storia della democrazia cristiana hanno esercitato per un periodo questa funzione sono andati in crisi e sono andati in crisi per ragioni oggettive
Lo voglio dire agli amici che vogliono fare il centro ma lei che i vostri predecessori a partita perché alcuni sopra predecessore successori quindi diventa difficile
Sì no dico
Erano cattivi e quindi si sono divisi e che sotto il successo qualcosa per cui non si è stati più insieme
Ora la mia ossessione che rimane non è che cambia
Non non cambia
E il mio impegno nel partito comunque sarà sembra è legato a questa battaglia
Certo tentando di coinvolgere il maggior numero di democristiani possibile
Quello di clonare un modo di superamento della difficoltà e insieme di organizzare organizzare delle istituzioni delle regole
Che il contingente hanno questo collegamento permanente tra i pezzi della società che noi rappresentiamo e l'impegno politico che svolge questo problema e aperto innanzi a noi e a tutti noi
Immaginare di risolverlo tornando indietro sarebbe un errore tragico
Immaginare che la collegialità sia questa pratica antica di potere e una donna che non possiamo permetterci di consentirci e lo dico a voi perché si ho ascoltato bene voi quest'errore non volete commenta
E quindi non sono venuto qua a farmi la predica sono venuto qua a dirvi che concordo su questa preoccupazione per questa preoccupazione deve essere al centro della nostra riflessione del nostro dibattito del nostro essere insieme o del distinguerci
Io lo so
Amici della Democrazia cristiana fra l'altro anche questo è singolare vedete uno
Potrebbe dire ma io ve l'avevo spiegato dieci anni fa ci avete sbagliato la colpa non è vostra quando si decise sul sistema elettorale all'interno della DC
Che è uno dei problemi il problema era riportare la DC come partito della società non era la elezione
La elezione diretta era lo strumento per rompere alcune pigrizie per aprire il partito al resto del mondo
Nella discussione io mi pronuncio I per il sistema maggioritario
Perché ritengo che la proporzionale senza opinioni sul digestive
Forti non le opinioni dei singoli i singoli le hanno le opinioni
Ma opinioni sul gestire aggreganti la proporzionale rischia di essere uno strumento perverso perché poi l'applicazione l'ala proporzionali anziché contare opinioni verde contare qualcosa
E la preoccupazione di andare al congresso cornuto quando esso adesso le aggregazioni sono infinite
E se dovesse capitare una crisi di governo prima del congresso crescerebbero perché la regola è che ogni crisi di governo le corrente si moltiplicano perché
Questo problema questo problema è un problema crescente
Io ero per il maggioritario ritenendo
Che
Il sistema costringeva a quelle che la pensavano grosso modo allo stesso modo a stare insieme
Non è che attende che quello che le indovina tutte nel partito
In quella circostanza disse
Da una catena se vogliamo eleggere De Mita bisogna conservare le elezioni in Consiglio nazionale perché io sarei stato quello se vogliamo eleggere for lemmi dobbiamo puntare sull'elezione diretta
Se invece vogliamo eleggere chi capita e disse Andreatta o Martinazzoli allora dobbiamo andare all'elezione diretta nelle sezioni
E posto così io dissi io sono per il maggioritario però se queste la condizione io sono per l'elezione diretta
E quindi si convenne sulla elezione diretta ma sapendo
Che era una scelta straordinaria in funzione
Di un concorso di cambiamento del partito non non la soluzione
Oggi si discute di questi i pentiti sanno che probabilmente i giochi diventerebbero più liberi tornando indietro
Io sono contrario a tornare in circa non per me
Ma per chi deve dirigere il partito mi batterò perché chi è investito dal Congresso
Si parla di democrazia e non riesca a capire chi è eletto dal congresso come i documenti votata dal Congresso sarebbe un corpo estraneo al partito e viceversa
Sarebbe Rila presentanti della legalità statutaria
Le vecchie tradizioni del nostro partito con uno abitudini consolidate econdo desideri personali immarcescibile
Perché poi il rinnovamento deve avvenire ma queste cose debbono essere garantite dal sistema
E allora apriamo una discussione seria nel prossimo Consiglio nazionale che deve convocare il congresso perché il Congresso si fa alla scadenza
Non consentirò a nessuno di immaginare che il segretario del partito non rispetta le scadenze io mi auguro che ci sia una discussione molto franca molto serena
Che con Bondi proposte non esprima giudizi
E che è con riferimento alla realtà coinvolga tutti i democratici cristiani
Perché le regole della convivenza all'interno di un partito sono le stesse regole della convivenza all'interno della società
Le regole debbono essere garanzie della libertà ma le regole sono forti se corrispondono all'interesse della collettività demografica
Parola e il presidente era partito l'onorevole amico Arnaldo Forlani
E poi poi parlerà
I Arnaldo chilometri
No no no no no
Aveva
No Arnaldo
Sì Arnaldo Arnaldo Forlani
E poi parleranno il ministro Colombo e concluderà Gava
Prima ancora
Do un lapsus ma
Del Bernini ma gradito però
Perché io credo che
Noi
Dobbiamo restare sempre amici
Ed avere un rapporto di grande cordialità di Rispetto e di comprensione reciproca
Anche quando dissentiamo
Io non mi farò stamattina un discorso perché ritengo che non sarebbe nemmeno corretto da parte mia non ho avuto la possibilità
Di seguire i lavori del vostro convegno
Ho letto soltanto
I riferimenti della stampa
E come il segretario politico non si stanca mai di sottolineare la stampa
Pur cercando di operare con intelligenza per capire le cose in verità spesso confuse e complesse dalla politica
Finisce non sempre per dare una immagine compiuta e precisa delle cose che avvengono al nostro interno
Adesso leggerò con attenzione la relazione
Dell'amico Scotti
E anche se ci sarà la possibilità di avere gli atti del convegno quindi ecco interventi che si sono svolti e adesso ascolterò con grande interesse le conclusioni degli amici
Che parleranno che parleranno fra poco quindi
Io voglio soltanto portarvi un saluto per
Sottolineare questa esigenza di rapporto cordiale all'interno della Democrazia Cristiana
Sì ma per fare il pompiere anche dentro il partito no io credo che non ci sia fatto questa necessità
Nelle
Voglio avere questo ruolo
Lo ha avuto per un certo tratto di strada ma all'esterno nel rapporto con altri partiti
Anche lì adesso
Forse i pompieri
Son diventati abbastanza numerosi quindi non c'è neppure questa necessità forse all'esterno non lo so ma certamente non c'è all'interno della Democrazia Cristiana
La cosa peggiore sarebbe quella di
Di impegnare ci adesso in modo eccessivo
Allora
Inventare una differenziazione di linee politiche all'interno della Democrazia Cristiana
E poiché mi pare difficile che si possano inventare delle linee politiche alternative rispetto a quella che faticosamente stiamo cercando di percorrere qual è il rischio che nella differenziazione dei gruppi nel confronto delle correnti
E delle diverse sensibilità
Arrivi nella vita del partito
Una
Un confronto con con connotazioni
Ecco che non avendo una giustificazione politica con connotazioni di tipo
Di clan o personali o da sfere ecco questo dobbiamo eliminarlo
E io per l'atmosfera che ho potuto cogliere anche per gli inviti che sono stati rivolte per la disponibilità che è stata dichiarata mi pare che il convegno si concluda bene
In una linea costruttiva
Di ricerca del collega mento e della saldatura all'interno del partito con una preoccupazione che è di sintesi e di unità questa mi pare la cosa più importante
Mi dispiace non essere stato l'altro giorno con voi
Fisicamente presente nel ricordo affettuoso dell'amico Toni Bisaglia
Io
Non voglio assolutamente fare della retorica in questo mio saluto
E specialmente nei confronti di Toni Bisaglia
Che
Era antiretorico avrà
Era scarno nelle sue espressione
Talvolta anche un pochino
Drastico
Però cosa ricordo soprattutto di Bisaglia
Ricordo che
Pur essendo stato un uomo
Di parte
Pur avendo combattuto battaglie anche decise all'interno del partito
Sapeva però mantenere se pre un rapporto di cordialità e di amicizia con tutti all'interno del partito
Questa mi pare la cosa più importante
Allora dentro al partito se la pensiamo diversamente non possiamo diventare dei
Portare con noi un senso di acredine però di asprezza nei confronti di chi non è in perfetta sintonia con Noemi ecco
Se attraverso questi numerose manifestazioni di gruppi di correnti e dice
Riusciamo ad avere un apporto positivo costruttivo però rafforzare la linea politica del partito
Ebbene questo sarà un grande vantaggio
Ma sarà ancora di più un vantaggio e un aiuto al partito se dai vari concorsi che intervengono e che interverranno riusciremo a
Consolidare nella Democrazia cristiana un rapporto di generale e solidarietà
Di vera amicizia Dio rispetto reciproco qualsiasi posizione andiamo ad assumere
E qualsiasi opinione opinione possiamo avere nei diversi passaggi diverse circostanti
Allora se la preoccupazione è quella di
A ristabilire
Un equilibrio nella vita del partito
Se la preoccupazione è quella di
A ridare un senso
Una presenza salda forte al centro nella vita del partito ecco allora io vi dico francamente che la mia opinione Cuesta un centro nel partito forte
Decisivo
è utile
Se ricerca obiettivi di sintesi e di unità
E di questo c'è bisogno
Direi quindi che la preoccupazione maggiore
La preoccupazione maggiore dovrebbe essere quella
Non tanto di ricercare ad ogni costo
Di prefigurare una maggioranza ed una minoranza
Questo potrà intervenire come è stato detto dal segretario politico sulla base di fatti
Sulla base di indicazioni programmatiche e di strategia
Ma non può essere la preoccupazione di chi parte per realizzare qualche cosa di nuovo su una linea centrale
Dissi intesi e di solidarietà nella Democrazia cristiana
Non deve essere quella la preoccupazione preminente
La nostra preoccupazione deve essere quella di rendere valida efficace la linea politica della Democrazia Cristiana
E la linea politica della Democrazia Cristiana la rendiamo efficace
Sì attorno ad essa realizziamo il massimo di consenso il massimo di unità il massimo di partecipazione
Io dovrei naturalmente sviluppare questo tema perché gli stimoli che sono venuti dall'intervento del segretario politico
Sono tali che richiederebbero da parte di ciascuno di noi una un discorso un pochino approfondito che non può essere esaurito attraverso una generica indicazione e attraverso un saluto cordiale
Però voglio dirvi con franchezza su una cosa sola
Non facciamoci illusioni
La strada sulla quale camminiamo
è difficile
E se non realizziamo il massimo di unità nella Democrazia cristiana
Attorno alla linea politica
Che abbiamo approvato insieme anche in occasione dell'ultimo Consiglio nazionale
Se non realizziamo il massimo di unità
Non riusciremo ad essere efficaci
Ne è all'interno dell'alleanza di governo
Nel rapporto con il Partito Socialista
Ne nel confronto con il Partito comunista
La condizione preliminare
Della efficacia della linea politica che vogliamo insieme portare avanti è una forte unità nella Democrazia cristiana
Quindi un largo consenso dei democratici cristiani alla linea politica che la segreteria e la direzione dovranno portare avanti
Ho ascoltato con interesse le proposte che sono emerse
Credo che su questo terreno
Alla vostra disponibilità
Corrisponderà un atteggiamento e una volontà costruttiva di tutti quelli che hanno a cuore gli interessi e le prospettive
Della democrazia cristiana
E credo che potremmo andare ad un congresso
Importante no no ad un congresso di assestamenti interni
Non ad un congresso di rissa
O di contrapposizione ad un congresso che
Dimostri davanti al Paese la consapevolezza che noi insieme abbiamo delle difficoltà che dobbiamo superare
Un congresso che rilanci in pieno la capacità di iniziativa la forza di orientamento e di direzione
Della democrazia cristiana
Quello che capita al segretario politico capita tutti quindi
A volte di non essere capiti odia essere interpretati male all'esterno non bisogna Maravela meravigliarsi di questo
Io credo che però se noi
Riusciremo a raggiungere insieme un livello adeguato di vita democratica del partito e di generale consenso
Allora anche chi è chiamato ai compiti massimi di responsabilità e di guida
Non sentirà l'amarezza della solitudine
L'angoscia di un peso
Che a volte appare veramente eccessivo in rapporto alle difficoltà e alle incomprensioni
E che si incontra
Questa però è la condizione prima sì
Non illudiamoci cioè che attraverso una impostazione schematica
Attraverso una prefigurazione rigida di maggioranze e minoranze nella vita del partito
Si raggiunge una maggiore forza di direzione una maggiore capacità di orientamento
Una maggiore possibilità di dialogo con gli altri partiti
Quindi non è caro De Mita vecchiette giustamente
Effettivamente con la stampa ma poi la leggi così assiduamente che ne sei il più fedele cultore e ed estimatore non è che queste cose capitano soltanto nei confronti di alcuni anche a me ho visto l'altro giorno a Sirmione
Che uno dei giornali più autorevoli ha riassunto praticamente il mio intervento che era piuttosto lungo non come questo che sto concludendo per
Forlani vuole ingessare il segretario Follini
No e veda lei non può crederci perché con De Mita diamo una lunga consuetudine di amicizia di rapporti
E sostanzialmente di solidarietà
Quindi lui sa che io posso volere tutto tranne che ingessare il segretario del partito
Anche perché poi tutto il mio discorso mirava a dimostrare che in realtà
In realtà e già ingessato cioè
Il segretario
No no in particolare il nostro cioè visse va discorso sottolineava così dati caratteristici della crisi generale della politica e nella crisi generale della politica c'è proprio la ingessatura dei segretari che non riescono più
Né a muoversi né a dialogare né a parlare fra loro sui temi poi decisivi della vita no ingessata anche quello anche Graissi Craxi crede di non essere ingessato
Ma il suo movimentismo è il movimentismo del convitato di pietra è ingessato anche lunghi
Anche anche lui non riesce a concludere niente sulle cose vere si si muove mai ingessato e quindi si muove come
Sui referendum su cose cioè al normale su cose che non hanno nessuna corrispondenza con i problemi veri e con la realtà del nostro Paese
Quindi
Quindi so noi cosa dobbiamo fare con il nostro congresso con il nostro dibattito interno recuperando una capacità e una forza d'iniziativa dobbiamo in realtà rimettere in movimento i partiti
Dobbiamo a ristabilire le condizioni di dialogo e di comunicabilità fra i partiti
Giustamente qui è stata sottolineata la necessità di realizzare un'alleanza vera una solidarietà assicura anche nella con responsabilità di governo
Ma come riusciremo a ristabilire le condizioni di un'alleanza vera e di una corresponsabilità
Se non toglieremo appunto il gesso ai partiti eh non restituiremo alle forze politiche una capacità di dialogo di comunicazione
Di intesa e quindi di corresponsabilità
Ecco allora amici che se i problemi
Sono di questa natura bisogna che la nostra riflessione sia seria approfondita e serena non torniamo a far prevalere nel partito
Gli elementi e di scomposizione di dissociazione ecco io questo allora accolgo questo invito cioè la necessità invece di ricercare nella Democrazia cristiana
La saldatura possibilmente di tutti ma realizzare
Una comune sensibilità un comune impegno fra quelli che partono poi dalle stesse preoccupazioni dagli stessi giudizi e indicano gli stessi obiettivi
Credo che questo atteggiamento costruttivo ci sarà
Io non
Pare a me per quello che ho potuto seguire dei convegni e delle riunioni che si vanno svolgendo pari a me
Che ci sia certamente anche un aspetto di e questo credo che il segretario politico sia l'ultima scandalizzarsi per questo
C'è una preoccupazione anche legittima
Così di non dico di difesa ma di poter concorrere e liberamente in condizioni di pari dignità alla vita del partito quindi in questi convegni energie anche questa esigenza ma al di là di questa esigenza
Che punta
A ritrovare o a trovare nel partito condizioni garanzie sicure di vita democratica c'è secondo me la preoccupazione diffusa e generale
Di non far perdere colpi alla democrazia cristiana
E vero in questi anni
Ci siamo riportati in quota la democrazia cristiana ha riaffermato una sua capacità a rappresentativa
Che dobbiamo ora consolidare e dilatare ulteriormente
Sembra a me che la preoccupazione maggiore
Anche in questi convegni ricorrente non sia una preoccupazione legata a ragioni di potere una preoccupazione prevalentemente legata alle possibilità e alle prospettive
Dice né Arale ripresa di rilancio
E di forza centrale e decisiva del partito nel sistema politico del nostro Paese quindi non ci sono
Propositi di contrapposizione cari amici
E tanto meno ci sono in me d'altronde
Ciriaco De Mita ha ricordato poco fa il Comune vicende le dispute sul sistema elettorale
Adesso non ricordo bene ma mi pare che fossimo d'accordo anche su questo
Sì ma è vero ma è vero d'altronde attento sei forse uno dei testimoni
Ecco più autorevoli no no perché vedo qui c'è dare il Biava grave sono certamente testimoni
Del fatto che ecco non ci sono mai stati propositi di contrapposizione
Anche nel momento in cui questo poteva apparire nel modo più spettacolare e drammatico all'esterno c'era la esigenza di corrispondere ad una preoccupazione che cioè
Anche avviandoci sulla via del presidenzialismo fra virgolette perché poi non di questo si tratta
Ho imboccando una strada diversa
Non si determinassero nel partito fratture incolmabili
E che tutte le parti
Potessero e in qualche modo concorrere alla vita alla linea politica e alla strategia del partito quindi anche quando all'esterno sono apparse le contrapposizione in realtà
C'era questa convergenza e questo concorso
Di volontà perché la linea politica e una e non possiamo cambiarla
E la linea che ci viene da De Gasperi in poi che è stata continuamente ribadita altro giorno Man dei Tories mai voluto riesumare il preambolo no non ho voluto riesumare il preambolo
Ho ricordato semplicemente perché tutti ne parlano e nessuno lo va a rileggere d'altra parte anche ragionevole non andare a rileggere non è che si tratti di un documento di particolari pregi letterarie
è un documento nel quale si afferma che venuta meno la solidarietà nazionale
Non per responsabilità della Democrazia Cristiana
Per il nostro partito si impone la è esigenza di privilegiare la ricerca del rapporto di collaborazione della corresponsabilità di governo con il Partito socialista con il Partito repubblicano
Con la socialdemocrazia con il partito liberale
E allora
Mettiamola come vogliamo ma attorno a questo motivo rispetto alle nostre responsabilità di governo rispetta la formula che dobbiamo realizzare
Questa affermazione è stata ripetuta nel corso degli anni e da ultimo solennemente dal segretario politico nel consiglio nazionale
Allora la linea politica c'è
Si tratta di vedere come la rendiamo coerente lineare ed efficace
Mi si potrebbe obiettare a questo punto ma se la linea politica viene meno per la responsabilità di altri
Amici miei se viene meno per la responsabilità di altri
Allora saranno gatte da pelare
E allora a maggior ragione proprio perché aumenteranno le difficoltà il confronto politico diventerà ancora più drammatico a maggior ragione sarà necessaria la forza e la unità della democrazia cristiana
Siamo al penultimo intervento
Quello dell'amico Emilio Colombo
E a pazienza poi conclude l'amico Carlo e abbiamo
Ma amici
Io mi sono domandato spesso in questi giorni
Come sono convinto che ciascuno di voi si è chiesto
Se riuniti qui facevamo qualche cosa di utile per il partito
E ho avuto sempre in mente un momento una circostanza della vita del partito che alcuni che sono qui certamente ricordano
Un discorso di Moro
Al consiglio nazionale del mille novecentosessantotto
Avevamo avuto difficoltà nelle elezioni
Si era interrotta la successione dei governi Moro
Erano cominciati dei malintesi in quella che allora era o in quello che allora era il centro del partito
E Moro si staccò da questo centro cui pure apparteneva
Lo fece con un discorso di particolarissimo vigore
Non solo per la forza che e anche per la il vigore polemico ma anche per il la stia l'altezza e il vigore politico di quel discorso che toccava i temi della contestazione che in quel momento
All'interno all'esterno caratterizzavano la vita politica e sociale
E fu in quel discorso che Moro
Però non c'ho quella fase che non credo
Egli volesse
Che poi beh se tutte le conseguenze che ha dato paludi non lo voleva cioè scomporre per ricomporre
Beh la scomposizione per segmentazioni successive
Ha generato una graduale Fragments azione del partito e soprattutto di questa Area
Centrale che come dirò poi non è un luogo ma è una luogo o uno sforzo di elaborazione politica
Nell'area centrale perdente allora la funzione di riferimento e di ancoraggio che pure aveva avuto
Ma alla perdente ebbene subito dirlo perché questo poi è il senso delle cose che io dirò
Ma non tanto per le questioni che spesso contrapposero le persone
Beh perché fu lui in quella fase che a poco a poco perdette quella funzione di iniziativa politica e di capacità di elaborazione politica che aveva avuto in passato
Noi dopo la un po'affrettata iniziativa di Sorrento
Che fece dare ad alcuni un po'maliziosi
Sappiamo da dove viene questa malizia
A quella iniziativa il nome di corrente del Golfo
Io credo che noi soprattutto qui a Padova per il modo con cui abbiamo affrontato il nostro incontro le ragioni che lo hanno determinato i fini che ci siamo dati
Noi stiamo dando un contributo alla ricomposizione interna al partito
Io che ho dovuto riconoscere non so se De Mita credo che De Mita in fondo
Un po'si riferisse a me forse non solo a me ma soprattutto a me essendo io su quel palco
Lo dice perché poi i disabili in fondo qui ci sono anche i predecessori ho indovinato offendere non i predecessori ai successori e beh io che ho dovuto via via provare la frustrazione della vita del frammento per esprimerci così
Sì vediamo quello che è stato il passato nella Democrazia Cristiana
E che avevo ha avuto sempre l'idea che ci si dovesse fare qualcosa per ritrovare assi
E l'ho detto più volte se si ricordi Arnaldo scusa se lo sa se lo ricordo qui che avendolo detto una volta a Vallombrosa in un convegno degli amici
Di Forlani mi ebbi poi da farla de la cito anche perché è bella poi questa frase che egli ha detto anche diciamo con riferimento letterario Forlanini disse che io avevo la ho nutrivo proustiana mente la Nostalgia del centro perduti del beh perché
Il tempo del centro sopra e insieme a purché allora benissimo messo tempo poi in fondo prende Edmondo grazie
Beh tutte le ore nove le io dissi sì purché non sia mi fa piacere che anche a me fa piacere privati beh io provvedo ho provato in questi giorni
Il gusto e la passione di una iniziativa che ha il senso
Il senso non di costituire un luogo di memorie
Ma lo spazio per una elaborazione
E per una presenza politica che sia poggiata soprattutto su di una esigenza e su valori di carattere forniti
Ma io io non so se voi
Vi siete accorti io ne ho provato una profonda soddisfazione in fondo a questo
è stato un incontro in cui siamo stati quasi sempre qui dentro
In tutti i momenti è la mattina e la sera
Che cosa vuol dire vuol dire che via era via è una esigenza di domanda di politica che è stata espressa nella tensione che non mai si è abbassata in nessun momento
E di una partecipazione di tanti esperienze dei predecessori ma anche di successore di Giovanni
E cioè tutti hanno sentito anche si trattava di un lavoro di ricerca e di elaborazione che non è mai caduto di Toldo
Ma è al tempo stesso vorrei rassicurare almeno per la parte che mi riguarda
Il nostro sguardo non si è mai fermato in quest'aula o in queste mura dove abbiamo abitato in questi giorni il nostro sguardo si è rivolto alla ricerca ecco perché utile al partito quello che abbiamo fatto alla ricerca di altre affinità di convergenze
E del resto io stesso come altri amici e Forlani rossa abbiamo portato a Sirmione queste nostre tesi e poi abbiamo riconfermato copia riconfermiamo in questo momento l'utilità di un rapporto di collaborazione positivo con la sinistra interno di partito ma non una rapporto subalterno
No niente un rapporto di consenso pregiudiziale attesi prefabbricate
Ma un rapporto che si costruisce sette
La politica è comune se
Unità non solo stamattina
In un rapporto di fiducia
Così come ci eravamo ritrovati al congresso e poi nel Consiglio nazionale le cose che ha detto De Mita stamattina mi pare ci trovino consenziente con una cosa in più io ho sempre criticato ma come dire ho fatto parecchie critiche in tempi successivi del Mit mi ha ricordato soprattutto uno e quella di carattere politico
Ma dal punto di vista temperamentali io gli facevo l'accusa di essere una persona tante capacità intelligente ma che non aveva il senso dello humour
E invece stamattina ho dovuto constatare che fu vendita già
E mi fa piacere vuol dire che l'atmosfera che noi abbiamo creato questa e cioè un'atmosfera che consente alle persone e agli uomini di manifestarsi poi per quello che sono nella loro realtà questo sforzo
Di ricomposizione
Non è non può essere e lo dico non per quello che abbiamo fatto qui ma per quello che dovremo fare in periferia se siamo capaci di portare avanti un impegno che grosso ed è pieno di responsabilità nella vita del partito
Non è una giustapposizione di frammenti che si sono allontanati in passato perché se fosse questa non produrrebbe nessun effetto
Ma è uno sforzo e qui vengo ad uno dei problemi dei temi già che voglio brevemente a svolgere che assenso ha un significato se si apre o meglio se si cementa prima e poi si apre alla considerazione alla valutazione e alla preparazione di risposte ai problemi nuovi del paese
Guardate
Rapporti interni collaborazione con gli altri partiti
Collaborazione Penta partiti Casini sono tutte le questioni che ci travagli hanno continuamente qualche ha volta prendono più un posto di quanto sia necessario nella nostra discussione
Ma io sono convinto che togliere il gesso per riprendere una espressione che è stata adoperata prima anche da Forlani
Superare ogni forma di ingessamento nostro e costringere gli altri a superarla eredi ripresentare noi di avere perfetta coscienza di quelli che sono i problemi del partito
Oggi anzi del Paese
E diciamo meglio e lo dirò dopo siccome è un paese che vive insieme con gli altri i grandi problemi italiani visti nel contesto internazionale per ciò noi dobbiamo essere capaci di pensare al tutto e non appiattiti sul contingente ma sui grandi temi che riguardano il presente e il futuro del Paese
Bene gli avvenimenti di questi giorni
Ne abbiamo parlato
Poco parla parte drammatica diciamo così è il crollo delle borse
Le incertezze sull'andamento del cambio la differenziazione dalla politica dei tassi d'interesse fra i vari paesi industrializzati ci hanno richiamato devono richiamarci
Alla così profonda internazionalizzazione dei problemi
Quanto più impegnativa questa considerazione rispetto alle piccole cose che spesso ci attanagliano ieri ne ha parlato nei comuni in un discorso molto interessante
Ebbene elaborato il nostro amico d'un ceppo gli altri mi pare Mazzotta hanno fatto riferimento va bene questa crisi questa
Che ancora non coinvolge le economie reali non può essere rimontati e da una rinnovata cooperazione internazionale
Da soli non ce la facciamo non ce la fanno da esso da solo nessuno dei grandi protagonisti della economia internazionale da solo non ce l'ho fatta il nemmeno lo stato leader dell'Occidente e cioè
Gli Stati Uniti le le la crisi dipende proprio da questa caduta della cooperazione internazionale
Mark e la cooperazione internazionale vengo a questo sono i grandi temi ai cui dobbiamo riferirci
E quindi la politica estera del nostro Paese un dato essenziale della nostra storia e della nostra identità di questa cosa ne parliamo talvolta molto poco
Ci fa premio spesso il contingente le cosa intende ma una grande forza politica come la Democrazia cristiana e a un incontro come questo che vuol dare alla Democrazia Cristiana il suo apporto il suo contributo
Deve situare la propria azione in questo contesto più a forse ripeto non ne abbiamo parlato abbastanza dovremo parlarne sempre di più
I cardini lungo il quale noi abbiamo impostato la nostra cooperazione internazionale restano sempre gli stessi non mutano gli scenari entro i quali devono applicarsi
Ma nessuno di essi di questi cardini pur mutando gli scenari pur mutando i rapporti diciamo e le situazioni contingenti nessuno di questi cardini può mai essere dimenticato o attenuato nell'assunzione delle nostre decisivo
E guardate che sotto questo profilo non è tuttora in questo momento ordinaria amministrazione mutano i rapporti presto Ovest in questo momento nel senso cioè che non sono più quelle della contrapposizione o dell'equilibrio degli del della forza delle forze contrapposte le intese e gli accordi leggiamo oggi sui giornali il prossimo vertice a Washington ma credete che tutto questo sia politico di rapporti di di conseguenze per quanto riguarda la posizione italiana nel contesto europeo e nel contesto
Internazionale
E la posizione dell'Europa e l'andamento della integrazione europea e il problema della difesa europea nell'ambito dall'Alleanza atlantica quando io dico pensare hanno tutto
Vuol dire Sechi abbiamo i problemi del centro e della sinistra o dei vari centri che si incontrano si scontrano all'interno del partito abbiamo il problema dei rapporti con gli altri partiti ma siamo noi
Che dobbiamo tolgono noi come partito e quindi noi come contributo alla vita del partito noi che dobbiamo porre alcuni temi essenziali rispetto ai quali tutti dobbiamo misurarci
E alle collaborazioni si misurano
A seconda che anche le altre forze politiche
Sono in grado di sentire i Problemi venderei e autentici e del partito e non in sterili essi il movimentismo che può avere una efficacia di un momento ma che non ha nessun significato
Rispetto ai grandi temi e alle responsabilità che noi diamo abbiamo nella vita interna
Nella vita
Così
Amici miei occupazione
Non è una categoria astratta
Ognuno di noi lo sa
Occupazione è il dramma esistenziale
Di milioni di ragazzi di giovani che cercano di inserirsi nella vita essa è strettamente legata ad una politica di sviluppo soprattutto in una fase di modernizzazione come si dice con un neologismo non bello e non nostro in una fase di modernizzazione
E di sviluppo che purtroppo non generano gli alti tassi di occupazione di un tempo Mattassi più basso
Ma lo sviluppo è legato soprattutto in Italia Ade i fragili equilibri
La discussione di questi giorni lo ha ricordato De Mita ne abbiamo parlato in colloqui
Fra di noi ma ne dovremo parlare ancora nelle sedi istituzionali
Come fare
Per cercare di dominare la inflazione che rinasce che risorge e al tempo stesso garantire un tasso adeguato di sviluppo
Beh
Io domando a me domando a voi a noi per la iniziativa che stiamo svolgendo e poi per quello che dovremo fare dal partito ma vorremmo proporci
Il
L'esigenza di affrontare i temi del dissesto finanziario e dei dell'indebitamento sapendo che questo è uno dei vincoli gravi
Dei vincoli grandi sullo sviluppo del paese
Vorremmo anche renderci avvertiti che una errata politica dei redditi come è stata l'anno scorso nel alla fine del mille novecento ottantasei e poi l'anno scorso
Non crea ricchezza e ci si espone immediatamente all'altro vincolo che domina il tema dello sviluppo interno e quindi domina la nostra capacità
Di igiene rare occupazione
E in questo c'è il problema ci sono tanti amici
Il nostro incontro è a Padova perché noi vogliamo e siamo presenti in tutto il paese con questa iniziativa a servizio del partito
Ma il problema degli squilibri e il problema del Mezzogiorno si le leggi speciali alcune delle quali non funzionano e bisognerà certamente modificarle questo è la mia opinione
Ma questo tema è legato alla politica nazionale che politica del Mezzogiorno volete fare adesso
Alzano i tassi di interesse perché alza l'inflazione
Cioè perché c'è poi anche siccome si manifesta l'ombra anche di una recessione internazionale
E poi finita il credito e quando tutto questo accade proprio a causa di questi squilibri nella distribuzione del reddito ma come volete realizzare non solo una politica di sviluppo ma una politica di riequilibrio nella fra le varie parti del Paese sono le responsabilità
Che noi dobbiamo
Ma insieme con gli altri senza diciamo divisioni proporre nella vita del partito e rispetto alle quali noi dobbiamo affermare la nostra identità la nostra iniziativa e poi vedranno gli altri
Va andranno agli elettori sei è più forte il gioco politico lo spettacolo politico o la responsabilità che ognuno di noi ha riproporre
I problemi del Paese glieli affronta
Profili io
Altro certo vorrei continuare si potrebbe continuare su questi temi c'è il grande tema delle istituzioni su cui non voglio fermarmi in questo momento in verità poi ieri sera quando scrivevo queste note ho detto tanto domani ne parla De Mita
L'altro De Mita invece ha fatto un accenno a questi temi non ne ha parlato molto mal a quest'ora dobbiamo chiudere non posso e non voglio parlare io ma sono temi centrali sui quali dico soltanto una cosa
Io credo anche qui
Che passando attraverso la maggioranza di governo attraverso i partiti che collaborano con lui nella Baggio Lanza di governo e poi attraverso questa andando anche ai partiti di opposizione è necessario puntare su alcune cose concreto e non solo la legge
Elettorale ma alcune cose con che N solo i regolamenti parlamentare
Vedete
La mia opinione e questo perché noi
Abbiamo avuto delle grosse difficoltà e li abbiamo Anco
Da quando sono venute meno le ragioni che tenevano uniti i partiti di centro
E poi i partiti del centrosinistra è una di queste ragioni era certamente la posizione del partito comunista nella vita del Paese
Voglio dire la sua la fedeltà piena alle sue impostazioni originarie
Noi siamo andati avanti anche attraverso una concezione nel mille novecentosettantuno settantadue dei regolamenti parlamentari
Non con il rapporto maggioranza opposizione che è la vita dei parlamenti democratici non è l'esclusione dal governo anche dall'opposizione
Si governa come governa l'opposizione di sua Maestà
Ma quando noi abbiamo attutito questa differenza ed è venuta meno questa dialettica
E i governi alla fin dei conti anche quando c'erano le separazioni tra maggioranza ed opposizione erano dei governi che governavano in modo assembleare da quel momento vi è stata fu una distorsione delle nostre istituzioni
E nessuno ha più assunto pienamente le sue responsabilità quelle che gli elettori gli avevano confida adesso
Governo del programma
Nasce quindi è nato con una debolezza politica Point l'esperienza cosa ci dice che i problemi politici vengono e beh anche un programma è un fatto politico ma poi lungo la strada avendo i problemi politici e a dire nel Golfo
E viene il tema del concordato dell'insegnamento religioso nelle scuole
E adesso viene il problema dello sciopero e quindi di una tutela dei cittadini dei consumatori rispetto anche ad una doverosa tutela
Delle libertà sindacali ma questi sono problemi politici l'esperienza dice a tutti a noi
Ma lo dice anche all'onorevole Craxi se ieri poi ha detto non sono d'accordo mentre noi avevamo avuto la sensazione che fosse d'accordo su di un intervento legislativo però l'esperienza dice
Che in un momento
Si può fare questa politica di
Mutamento o di spettacolo o di sottolineatura della importanza che può venire la propria presenza in un governo poi resta dei problemi
Sono problemi politici vanno affrontate da maggioranza che a poco a poco acquistano
Connotazioni di carattere politico
E io credo ci può essere tutto il movimentismo che si vuole
Ma tutte le forze politiche minori
Ma noi siamo su questo più indenni su questo profilo ma anche il partito socialista
Non può non ricordare che se ha avuto un tre per cento in più dagli elettori
Non so qual è la quota di questa percentuale che ha avuto il nome della del movimentismo esercitato nell'ultima fase della legislatura
Ma certo una quota la ottenuta la avuta per la sua
Degli sposi disponibilità
O la esigenza manifestata inattuata di dare
La di assicurare la cosiddetta governabilità al Paese voglio vedere che cosa il Paese dice o dirà
Quando questa pure legittima esigenza di movimento e di ricerca di raccordi con altre forze politiche o il tentativo di muoversi a sinistra per riorganizzarla
Diventi la figlia la strada attraverso la quale si mette in crisi il Paese e non si riesce attraverso maggioranze stabili a dare una risposta ai bisogni e ai grandi problemi del Paese
E questo vale anche per quanto riguarda il rapporto col Partito comunista sto finendo
Per la porta col Partito comunista
è stata un po'alterata mi pare e male interpretata la relazione del disco
Non è scritto nella relazione di Scotti ed è mia convinzione
Che è il venir meno della conventio ad excludendum di cui parla Scotti e che poi è un modo per esprimere l'attuale fase dei nostri rapporti col Partito comunista non è detto che il venir meno della conventio ad excludendum
Debba invece far sorgere una inopinata e in riflessiva conventio ante includendo un buon cioè ad un
Significhi partecipazione
Nessuno dell'Oriente nessuno di noi adopererebbe mai come una furberia
Per costringere un partito della maggioranza fare un'altra cosa di la Russa oppure ad essere più fedele alle maggioranze
Ad operare la minaccia di una conventio ad includendo per fare essere queste forze più fedeli
Alla maggioranza questa questa fedeltà nasce da una convinzione politica e non può nascere dalle furberia e non c'è questo nella relazione discoteche alle pare che è stato ingiusto aver voluto attribuire
Alla relazione di Scotti questo significa certo il grande problema uno dei grandi problemi italiani e il problema del Partito Comunista io dissi a a Sirmione l'altro giorno noi non abbiamo interesse ad un partito comunista in disgregazione
Non abbiamo interesse ad un partito comunista che viva come sta vivendo senza cercare dell'ambito democratico una sua identità abbiamo interesse ad una evoluzione di questa grande forza nell'ambito di un sistema occidentale con una chiara posizione occidentale poi si vedrà se questa posizione e accettabile da voi o non è accettabile sodo problemi
Che dovremmo
Vedere nove ebbene l'alta qualità dei temi
E l'alta qualità del dibattito che qui c'è stato e che deve proseguire dovrà proseguire
Cioè proseguirà sempre Fini si è anche insieme con gli altri in dialettica oppure anche in consonanza io credo che su questi ed altri temi non violi numerati tutti sia forte la consonanza
Beh questo può essere il massimo contributo senza chiusure che noi possiamo dare alla vita del partito ripeto in cemento che poi unirci
Deve essere uno cemento avvisi Datura politica una bassa di natura politica una capacità di riflettere una capacità di pensare
Ed inoltre a servizio del partito tutt'intero questo confrontarsi con gli altri per arrivare a quella sintesi di cui tanto
Forlani
Quanto De Mita a
Ha parlato vorrei prima di chiudere fare una piccola sottolineatura
C'è stata una relazione quella di Rigobello
Che è caduta in un momento un po'difficile dei nostri cioè insomma
Scotti aveva galvanizzato l'uditorio visto nominando tante volte scoprono Scott se ne è andato un altro quando sarà presente un altro volto non lo nomino più
Aree per quello bene dopo la relazione biscotti c'è stata la relazione sommessa di Rigobello
Rigobello è un maestro è un maestro su questi temi sui temi che ha trattato io con l'Ulivo ha consuetudine di una antica ai mici zia dai tempi di Giovanni dell'Azione cattolica
Ebbene le cose da lui dette
Devono essere alla base di questo nostro sforzo di elaborazione comune
Viviamo questa esperienza e poi portiamola intensamente nell'ambito più vasto del partito legati alle radici della nostra ispirazione cristiana coerentemente testimonia
Non la nostra laicità
Ah secolarizzazione la la laicità il politica e nella secolarizzazione che ci circonda
Possono separare Ricci
Da questa fonte di ispirazione senza farci prendere uno dei caratteri distintivi del nostro il popolarismo il popolarismo è anche questo non solo questo ma è certamente una grande forza che può deve ispirarci questa coerenza alle nostre radici e la vita nel partito
E su questo
Voglio dire solo una cosa De Mita
Vede quando ci fu l'Assemblea nazionale
Per tante cose si sanno se ricordo c'eravamo riuniti in un certo numero di amici
Per vedere come dovevamo votare a proposito della elezione del diretta del segretario nell'Assemblea
Amici
Validissimo fu rispettabilissimo non voglio nel minor citarle
Realtà che passa da tre quattro ore
Quando siamo andati all'Assemblea arriva al momento del voto e mi son trovato io solo con un altro con la cartuccella a votare contro la elezione diretta del segretario
Poi adesso è un bene o un male l'esperienza ce lo dice quello che io credo e io mi è importante
E un completamento dello statuto che noi dobbiamo fare se resta la elezione diretta del segretario noi dobbiamo trovare tutto ciò
Che in un sistema di questo genere
Può mettere insieme la responsabilità e che è propria del segretario
Con la elaborazione e la capacità di decisione che spetta a tutti gli altri organi del partito ma questo nonno De Mita io credo che possiamo assicurarlo a De Mita come nostra impostazione non perché noi in quelle sedi si voglia poi di fare attraverso la collegialità alla percentuali Zazie onde del potere
Ma perché
è la linea politica è la gestione di essa sono sempre molto importante per dare il tono di partecipazione e dice coralità amici abbiamo fatto un buon lavoro continuiamo a farlo facciamolo soprattutto alla periferia
Nessuno
Si mette i galloni alla periferia
E
No parlo i galloni non
Alla periferia
E ci assicura un c'era chi ognuno cerchi di trovare l'incontro con gli altri in una visione come quella che io spero mi pare che abbiamo trovato al centro tutto questo lavoro è utile se noi riusciamo a farlo bene lo mettiamo al servizio dal partito
Abbiamo
Abbiamo
La carissimi amici
Se fossi Fanfani
Direi non so hanno parlato quarantacinque amici
Il dibattito è durato quarantaquattro ore
Sono stati trattati tempi li elencare
E invece io concludendo desidero ringraziare tutti quanti gli amici coloro i quali sono intervenuti hanno partecipato al dibattito salutare in tanti amici autorevoli colleghi
I parlamentari nazionali e regionali
Tanti amici di reggenti di partito
Nella periferia amministratori locali
Per il contributo che hanno dato a un dibattito che si conclude mi consenta noi gli amici soprattutto De Mita e Forlani
Alla loro presenza
E io vorrei dare una prima risposta qualcuno ha detto a Chianciano si è riunita la ufficialità del partito perché lì c'erano tutte le cariche
Tranne Forlani qui
Grande folla
E noi siamo lieti di concludere questo nostro incontro alla loro presenza avendo apprezzato il contributo che hanno voluto dare al nostro incontro
E mi consenta De Mita soprattutto una corsa
Quando parlava diceva amici della Democrazia Cristiana
Con una richiamo quindi a noi
Come un fatto della Democrazia Cristiana che questo
è il primo nostro modo di essere
Potrei ricordare
Che Galloni parlando recentemente ha detto
Dobbiamo come prima cosa pensare alla sinistra
Noi invece diciamo dobbiamo come prima cosa pensare al partito
No
E perciò mi è piaciuta
Il modo di intervento dell'amico De Mitri
è difficile riassumere la serie degli interventi
Di tutti coloro che sono intervenuti e rappresenterebbe per me è un'impresa ardua il fatto
Mi limiterò quindi a raccogliere qualche spunto più significativo consentitemi però in via preliminare
Di ribadire lo hanno detto parecchi amici il perché di questo nostro incontro a Padova
E di rispondere insieme a quanti hanno voluto dare dentro e fuori dal partito una interpretazione riduttiva della nostra iniziativa politica di impegno riformista
La scelta è stata suggerita principalmente dalle ragioni del sentimento infatti sono sempre vivi e presenti in questa terra
Il ricordo di tanti democratici cristiani e distanti popolari il ricordo e la forte eredità politica dell'amico Toni Bisaglia
Ma anche
Ma anche dalla volontà di un ritorno alle radici del popolarismo cattolico
A quelle fonti religiose e civili e sociali che costituiscono per noi tutti un punto di riferimento fondamentale
Nessun'altra regione del nostro Paese più e meglio di quella veri ha testimoniato in uomini e opere dell'azione sociale dei cattolici italiani
Come dimenticare fra gli studiosi impegnati nella diffusione della dottrina sociale cattolica la figura del trevigiano Giuseppe Toniolo allievo di Luigi Luzzatti
Che ispirò
Ai parroci del Veneto le feconde iniziative delle casse rurali delle mutue delle banche popolari e dei movimenti cooperativi strisce come dimenticare l'impegno eroico del veneziano Cerruti e del trevigiano Belly of veri apostoli di questi movimenti che Storari pagarono oggi diremmo tra Cimbaro
Dal Veneto per diffondere sia anche in altre regioni d'Italia
Toniolo visse in questo fare ordito Bondo di iniziative e vi si immerse arricchendolo del metodo della ricerca scientifica
Fu in questa fucina veneta che furono elaborati quei solidi principi
A cui abbiamo dedicato i nostri primi studi Accolti poi dalla Rerum Novarum alla cui stesura lo stesso Toniolo partecipò attivamente
Dall'insieme di quei movimenti si pervenne del diciotto alla costituzione della Confederazione italiana dei lavoratori
Nella quale come dirigente si distinse la figura di un trevigiano Giuseppe Corazzini infaticabile organizzatore delle leghe bianche del Veneto
Le genti del Veneto non dimenticheranno mai
Quella quotidiana fatica per elevare la dignità umana c'è la condizione economica dei contadini specie nella Resistenza alle violenze del fascismo agrario
Ed accanto all'Hui
Ricorderanno
Biava skill angelo custode delle numerose schiere di emigrati
Don Luigi Sturzo
Fu tra i primi a raccogliere la lezione sociale che giungeva dal bene
Così anche in Sicilia furono diffuse casse rurali mutue banche popolari e cooperative
La piena maturazione politica del nostro pensiero sociale
Fu è evidente sul finire della Prima guerra mondiale e don Luigi Sturzo Pozzo seppe afferrarla subito traducendo la in pratica con tempestività
Lanciando all'Italia il diciotto aprile diciannove lo storico Appello ai liberi e forti che porta tra gli altri la firma dell'avvocato Veneto Umberto Merlin
Era nato
Il Partito Popolare fondato su tre principi la confessione Anita l'ispirazione cristiana e democratica e il riferimento al pluralismo sociale
La solida ossatura sociale del Veneto del cattolicesimo popolare
L'intensità dei rapporti umani e la ricchezza di vita comunitaria nota Rita da valori cristiani e da un cattolicesimo praticante
Hanno poi trovato autorevoli voci ed alta espressione politica a livello nazionale nel partito nelle istituzioni parlamentari e nella responsabilità degli di governo
Quel pluralismo reale
Quella periferia la quale sempre don Luigi Sturzo nella Teoria della libertà organica guardava e che per diritto naturale e precede sia la comunità nazionale sia lo stato l'unità nazionale secondo Sturzo non è un feticcio
è l'insieme di tutti i valori parla esistenti nella storia appare unitaria del nostro Paese in ogni nostrano Regione di costume di lingua di dialetto
Non ricordo chi amico ha definito il dialetto veneto una lingua mia moglie me lo racconta da trent'anni questo fatto che il dialetto veneto è una lingua ed è una verità
Perché se un veneto si incontra dinanzi allo specchio parla in dialetto con se stesso
E io ricordo questo ritorno anche collegato alla caduta del fascismo
Perché ricordo di aver visto immediatamente mio padre nel Parlamento
Mi ricordo facevano mercoledì in cui si riunivano sempre a colazione insieme
L'unità nazionale infatti la coesistenza sia più di un po'di tutti questi valori che può essere ricondotta
Senza esaurirsi attraverso quella che Sturzo definiva la reductio ad unum ad una visione comune della organizzazione dello Stato
Per tutte queste ragioni ideali legate alla storia e dall'azione politica del movimento cattolico del Partito popolare e della Democrazia Cristiana
La nostra iniziativa non poteva neppure ridursi ad una ricostituzione di una vecchia corrente con l'aggregazione di gloriosi generali o di giovani colonne
O da un semplice accostamento di facciata come ha detto Forlani a Sirmione dettato solo da interessi di botti
E sassi e fondate invece su tre ordini di consapevolezza
Siamo fin troppo consapevoli della delicatezza dell'attuale momento politico
Sia per la governabilità del Paese sia per le prospettive del nostro partito
Per correre il rischio cari amici di cadere nell'antica perversa logica di una mera tutela di posizioni personali
Logica che pure ha assegnato negativamente alcuni passaggi della vita della Democrazia Cristiana
Siamo fin troppo consapevoli che la storia della nostra componente interna è stata purtroppo
Anche la storia di divisioni non sempre motivata da vere ragioni politiche
Siamo fin troppo consapevoli infine che il futuro stesso della Democrazia Cristiana
Nel quadro generale dei complessi equilibri della vita politica nazionale
Soggetti sempre più all'iniziativa incalzante contraddittoria del Partito socialista potrebbe essere pregiudicato
Se con il tempo la nostra componente dovesse risultare depotenziato
Componente che per valori per idee per programmi per agire politico e per rappresentatività sociale dei suoi
Uomini esprime parte consistente dell'anima autenticamente popolare del nostro partito
Sulla base di queste tre consapevolezze ci siamo mossi e andremo avanti non a caso ho parlato di valori di idee e di programmi
Di agire politico e di rappresentatività sociale degli uomini
Perché i valori e le idee nella continuità della lezione Sturzo sia nei degasperiana
Sono indispensabili per interpretare con rigore il nuovo che si muove nella società e per offrire al partito proposte idonee al governo del cambiamento
Perché i programmi e l'agire politico sono necessarie ad assicurare un dialogo quotidiano con la gente comune
Per coglierne i bisogni reali e proporre soluzioni
Ed infine perché la rappresentatività sociale degli uomini costituisce un veicolo strutturale e per garantire al partito un costante riferimento di pluralismo reale nella società
Se questa è stata la forza della bici
Tale forza è venuta da quella complessità sociale che ha trovato sempre nel partito degna collocazione ed idonea rappresenta
Non siamo quindi come a qualcuno piace credere una sommatoria di espressioni geografiche o un crogiuolo di Tess
Ma quelli di Dolomiti colato di idee e di uomini di sentimenti e di rapporti umani stratificati su tutto il territorio nazionale
Ed alimentati da un continuo dialogo che sostanzia la natura popolare del nostro partito
Questa nostra convergenze per dirla in termini Sturzo si anima una coesistenza si approvi un po'del partito per quello che è
Con i suoi gli uomini e la propria rappresentanza in ogni erano realtà regionale e che vogliamo che
Conservo il vino le proprie caratteristiche
Questa nostra convergenza e quindi e sopravvivere e di migliorare di una coesistenza sia pluri Comintern il dove la reductio ad unum non è operata da una sola persona da un leader
Quando io sento le critiche a De Mita faccio una battuta
è dicono De Mita diventa guerra come Craxi ma guardate che noi di Craxi deteniamo perlomeno una dozzina all'interno del nostro partito è il nostro partito è il nostro partito non tollererebbe una gestione del genere
E il crac si si deve preoccupare se pensa di tenere sempre una gestione del genere se per caso dovesse aumentarle ulteriormente la propria forza
Da un leader ma da uno spirito collegiale che nasce il mobile ai sesta Parolo scritta da una pari dignità perché la pari dignità e quella cosa con cui ci hanno imbrogliato per cinque anni
E dalla volontà dalla volontà di lavorare in comune nelle scuole sedi nell'esclusivo interesse del partito
Per tali motivi non abbiamo inviti di adesione da rivolgere ad altri amici o componenti interni
E qui rivolgo un saluto particolare a tutti gli altri che sono intervenuti nel dibattito in modo particolare anche per il loro apporto del per la eventualità
Di convergenze gli amici Darida il pubblico
Perché consideriamo la logica dell'aggregazione o della cooptazione come una espressione di inaccettabile subordinazione
Per noi e per gli altri
Un elemento residuale del passato
Ma intendiamo rappresentare invece con lealtà e con chiarezza un'analisi politica e proposto
Sulla base di questa analisi e delle proposte aspiriamo a ricercare ulteriori convergenze interne
Per procedere e per definire insieme un contributo quanto più autorevole possibile
Per la proposta politica complessiva della Democrazia Cristiana
E in questo senso la nostra iniziativa e aperta unificante e costruttiva
Si sa cari amici che è difficile essere contemporanei di se stessi
Ma lo è un po'meno se si sai si riconosce di essere uno mini parziali
Portatori di verità parziali in un mondo e in un tempo di uomini e di verità parziali io ho timore solo degli uomini che ritengono di aprire e di possedere la verità totale
Sta qui amico Galloni la nostra diversità e forse anche un tratto della nostra identità
Nei confronti di chi si sente portatore di una superiore ed improbabile intelligenza storica
E sta qui anche caro amico Martinazzoli a cui rivolgiamo un augurio sentito per la sua salute perché possano presto riprendere l'attività
Calcoliamo il comma amico Martinazzoli
Lara nostra idea Mizia io sentita invece De Mita divideva forse mi piace assai perché mite deve essere non l'idea della politica
Se non avessimo un'idea forte della politica non saprei mobilitati del paese come ci deve essere una interpretazione Michele
Della politica che mi auguro non diventi mai una interpretazione molle della polizia
Ed è anche il modo discreto non ostentato per essere obiettori di coscienza senza divisa re rischiare di divenire testimoni di incoscienza
Ed è in questo modo discreto che proponiamo analisi politiche e proposti
Il fantasma dell'alternativa perché noi ripetiamo sempre poi slogan anche superati
Non si aggira più in nessun castello dell'Europa politica
Se con la caduta dei regimi reazionari che Spagna Portogallo e Grecia
Non vi è più nessun partito comunista fuorilegge in Europa dobbiamo pure dire che di converso non vi è alcun partito comunista al potere in Europa
Ma un partito comunista che si propone dopo le sconfitte del socialismo reale
E le delusioni di quello surreale delle terze vie delle terze coso
Deve fare i conti con quelle che non Berto Bobbio chiama alle dure repliche della storia
è un partito certamente diverso tutto da decifrare che interessa tutti e prima di tutti noi che non abbiamo problemi politici di riequilibrio a sinistra
Ma abbiamo invece i problemi permanenti dell'equilibrio democratico della repubblica
La rinuncia ad un'idea forse del forze della sua concezione il centralismo democratico che lo fece definire che che venne definito lo spirito del guardiano notturno ha fatto saltare anche la calotta dell'uniformità
Nello scontro ormai aperto tra i berlingueriani ed i miglioristi
Più che la concorrenza fra due prospettive
Si coglie il punto di crisi di una mutazione genetica che deve ancora definire la sua natura ed il suo carattere
Questo non consente ancora di definire progetti e sistemi di relazione
E vorrei ricordare che persino nel preambolo a chi si spaventa
Stava scritto all'ossa poi possibile solo quella questa collaborazione
Vorrei ricordare a quelli che si spaventano solo se ragioniamo
Non se facciamo proposte politiche
Perché io voglio ricordare all'amico Presidente Forlani che io Oggioni
Se di forza in maniera
Che non fosse possibile
Che i socialisti venissero indotti in tentazione da un risultato elettorale che avesse consentito l'alternativa di sinistra
E siccome i socialisti hanno preso meno voti di quanti ne ha persi il Partito Comunista io di questo sono profondamente biglietto che si allontana
Ma c'è da vivere con molta attenzione e molta partecipazione questo passaggio evolutivo del nostro divenire democratico specie da noi cattolici democratici che continuiamo ad essere una garanzia per il sistema anche perché contrariamente a quanto ho pensato Oh impresa agito da quelli che vengono definiti anticomunisti viscerali anticomunisti razionali
Lo scacco elettorale del Partito comunista nelle elezioni del giugno scorso
Non ha portato opera automatico effetto di trascinamento la semplificazione della lotta politica in Italia
La riduzione della cifra elettorale del PCI
Ha rimosso l'incognita dell'alternativa di sinistra
Ma l'equazione politica ha tuttora molte incognite fra queste
La presenza per la prima volta in Parlamento di ben dieci formazioni con un indice di consenso inferiore al quattro per cento
Medico o no che la conferenza dei capigruppo alla Camera è una specie di collettivo sessantottino rispetto alla presenza
Se sullo schermo elettorale dell'ottantatré
Era apparsa laggiù guanto grafia di un sistema politico incapace di raccogliere interpretare il mediare respinti antagonisti
Le variabili consumistiche e di una società ad alta conflittualità ed abbassare nazionalità complessiva
Su quello dell'ottantasette e ancora più netta la curva della centrifugazione e della depolarizzazione sociale e politica
Per cui appare ancora più acuta la difficoltà del sistema dei partiti
A selezionare e dintorni evitare domande di democrazia il restituire restasse di democrazia ordina
Su questi dati di fondo De Mita imposto la sua analisi e dai si trasse la base della sua proposta politico programmatica
E sugli uni e sugli altri si realizzò ad una quota alta della comune ricerca la nostra convergenza
Oggi si può anche cambiare idea
Solo gli imbecilli non cambiano mai idea
Ma il cambiarla non è di per sé sinonimo di intelligente
Eh io debbo parlare con chiarezza come ha parlato Follani in alcuni momenti di questi mesi della storia del nostro partito o della cronaca del nostro partito
Ho avuto la sensazione che mi si volesse arruolare ivi in un qualche
E lo dico subito con amicizia perché se vogliamo arruolarsi insieme per costruire una linea politica e qualche cosa di meglio all'interno del nostro partito
Nonostante l'età avanzata
Sono disposto ancora d'arruolamento
Ma se invece si volesse fare una cosa arruolarsi per abbattere cioè indicandoci solo la parte destruens senza essere capaci di indicare quella politica
Di una rivoluzione al contrario l'ho visto fare solo da Khomeini
Perché lì c'è il fatto religioso altre cose le rivoluzioni vani davanti se non sono restaurazione e quando sento fare nome e cognome dice mettiamoci tutti insieme così siamo maggioranza io vi dico la verità
E lo dico con simpatia
Io il Giro non lo completa sono stato amico ed avversario e siamo stati amici ed avversari di tutti quanti all'interno della democrazia cristiana nella storia
E c'è ancora qualcuno che ci vuole arruolare per fare queste cose dinanzi alle difficoltà del Paese ecco perché voglio approfondire il discorso di andare avanti
Allora la risposta ripeto fu data
Da una intesa politica sul programma e sull'organigramma dal pentapartito visto da qualcuno come bene durevole
Da qualche altro come bene di consumo se fosse un bene durevole l'avrei dovuto tassare in questi giorni perché abbiamo aumentato l'Iva sui beni durevoli
Oggi la ragion pratica del secondo semestre dell'ottantasette che sono i figli del primo semestre porta da individuare nel formuli spogli nemico da battere
Lo dice Craxi discutere di formule significa parlare del vuoto di formule vuote
E lo conferma Galloni in quella ricerca autorevole di autocoscienza collettiva tenutasi recentemente a Chianciano
Siamo quindi fuori dall'epoca del formuli scusi del pentapartito dell'alternativa della centralità e transattivamente come ricordava Colombo della conventio ad excludendum anche questo
La conventio ad excludendum noi dicemmo che non esisteva più quando abbiamo fatti Prealpi perché ricordiamoci che per giustificare a il preambolo abbiamo detto così sembra che andavo nutre perché questo accade nella storia del nostro partito quando il partito è governato da un'espressione cosiddetta moderata alzando allora quello va più a sinistra che dimostrare di essere forte popolare eccetera
Quando invece egli è il governatore ad esempio da uno come De Mita detiene il patto costituzionale delle carni da quando lo pronunciò ovviamente c'è il sospetto contrario
E quindi io per fortuna abbiamo fatto una politica giusta complessivamente
Che forse l'abbiamo potuta fare
Ma questa anch'io vorrei dire a chi inventa mediazioni segretate immediato intermediari segretarie uno di noi deve fare deve agire politicamente certo noi siamo cattolici
è interviene la grazia di Stato rispetto alla responsabilità
E quando ti fanno il richiamo a ritornare ad essere in particolare sbagliano
Perché ti vogliono sottrarre la grazia di Stato di segretario politico che esso deve essere capace di interpretare non una parte ma complessivamente il partito
Siamo nella terza fase ma non nella terza fase come la visse la pensò l'intelligenza politica di Aldo Moro
Oggi siamo nella terza fase degli anni ottanta i gli aree a ideologici a sistemici di potere economico vincente di potere politico cedente in cui sono morti due Guevara i rinvii varici
Un sistema però in cui sono in fase di riflusso i grandi interessi e le grandi idee di un tempo
Sono in fase critica i grandi soggetti collettivi classi partiti sindacati pensate al momento
E sono in via di sviluppo nuove logiche sottosistemi che e nuovi livelli decisionali
Tendono a crescere ad organizzarsi e ad autocertificare lussi nuovi soggetti nuovi tipi sociali e politici in una tale situazione
è tutto in discussione siamo tutti in discussione come è stato detto
Ma poiché la natura politica come quella fisica
Rifiuta abolisce il voto dobbiamo ricercare nuove realtà ontologiche e nuove forze gravitazionali
Il riformismo diventa quindi in tempi di caduta delle sacralità ideologiche istituzionali e politiche il tentativo per dare l'apertura di un senso di una prospettiva ad una condizione che prima di regia può finire anzi puoi finire nell'anno in cuore per tutto ciò che non ha nei fine né confini
La disputa e il confronto sul riformismo possibile e oggi la riproposizione in termini di attualità
Se non in termini evolutivi delle tre questioni democristiana socialista e comunista che formano da sempre il cerchio magico della politica italiana
E dalle quali proprio la caduta del foro bullismo tradizionale offre maggiori è meno sospette opportunità di confronto e di contatto
E anzi in modo concreto per tentare di riorganizzare
Gli interessi e le speranze della gente per dare un Piano di convergenza la lotta politica e per restituire moralità al nostro presente e alla nostra presenza
Il riformismo cioè il tentativo e la capacità legare il senso del passato con quello del futuro possibile tiene conto di una verità e di un pericolo reale
Non c'è alcun fondamentalismo nelle scienze sociali politiche ed economiche su cui basarsi e aggiungo non c'è nell'Officina Italia alcun nuovo grande fabbro della storia
Il pericolo è rappresentato dal rischio di scambiare la modernità con la mancanza di senso della storia
Il riformismo salda il dovere di ricordare con quello di prospettare
Ricordare attualizzare il passato prospettare attualizza il futuro ed entrambi colgono erano realizzano il destino comunitario del luogo
Entrare nel riformismo per uscire dal trasformismo
Può dare nuova razionalità e nuova dignità alla lotta politica e può ridurre i rischi di deviazione e di suggestione delle memorie delle antiche morì
Questo può aiutare la sinistra storica a liberarsi definitivamente dal suo doppio Complesso
Di superiorità soggettiva ricredersi cioè sempre la più avanzata la più evoluta e il top per intelligenza politica
Quello della inferiorità oggettiva perché finora non è riuscita a produrre un progetto realistico per l'avvenire e lo sviluppo del Paese
Può aiutare il partito socialista
A capire meglio la durezza e le sinergie negative
Di una situazione che non si riscatta denunciando la
E tanto meno spendendo palate di provvidenziali Isma'diffondendo la cultura dell'evento del proprio evento in un tentativo liederistico di innaturale semplificazione del problema
Può giovare a noi alla DC nel suo complesso
Ricordandole che abbiamo un solo modo per essere figli fedeli del nostro passato e padri coerenti del nostro forum futuro
Cercando di capire che la centralità non è un gioiello di famiglia che si può custodire in cassaforte
Ma è la capacità di saper entrare con tempi cibo e creatività nella dimensione del presente che poi è il solo modo per costruire il futuro può giovare anche alla nostra sinistra interni
Che è il gruppo che contiene elementi fortemente tentati
Da un ritorno alle antiche posizioni di corrente
Per riscoprire io lo posso dire con un po'di fraternità e di amicizie parlo con alcuni versi disse alcune volte mi dicono
Ma noi se governiamo non elaboriamo
E quindi questo è un male per il partito e io a qualcuno di loro dei
E va elaborata
Senta poi
Se poi governano governa però non sono soddisfatti e che sono impegnati nel governo del Paese il partito e non sono soddisfatti perché non perché non è la e poi debbo dire la verità l'ha detto se se soba scusatemi se faccio un poco
Ma io quando vide amici che quando pensano soffro
E che quando governano soffrono e non riescono ad a vere il sentimento comune di rapporto comune con la gente è questa e la grande capacità di comunicazione nostra
Sono preoccupato
Dopo aver eseguito e questi amici vanno alla ricerca di qualche cosa di diverso dell'antica sinistra
Dopo aver seguito il ventre congressi la giusta e corretta impostazione del segretario politico De Mita
Volta sulla base del comune impegno a rimuovere le anagrafe e le residenze contro correntizie così come erano io mi ricordo che uno solo ebbe l'autorizzazione alla zona franca fu Andreotti
Ma
Tante
Non so come si possa onestamente riconoscere
La caduta
Il superamento delle ideologia richiamare in vita le indica l'ideologia delle correnti
Perché la grandezza delle correnti della Democrazia Cristiana al loro nascere nell'epoca del tipo di società in cui c'erano le class
E quando sento da ragazze che parla non valgono delle forze dei sindacati
E francamente
E la memoria storica del sindacalismo del Sina
Cioè non esistono più le componenti così come sono nate anche nel nostro partito se noi facciamo questo esame rispetto al partito comunista incapace di modificarsi
Dobbiamo anche noi stare attenti dal richiamare in vita lei mi crede le micro ideologia delle corrette
E comunque lo si può anche fare
Ma non si può fare non in nome della purezza dell'ideale contrapposta alla miseria dei mercanti del tempo
Forse voi però sembrare un extraterrestre o un terrestre sfortunato
Ma nel nostro pianeta non ho ancora trovato la vigna e il condominio dove abita in splendido isolamento la famiglia dei puri e dei duri
Noi più semplicemente più modestamente ci limitiamo a dire di non essere né politicamente ne è umanamente un dato oppure il calo io gregario nella vicenda democratica del partito
Sappiamo TS Heredia vedere una robusta realtà di base questo è il titolo della nostra nobiltà che ci consente di dire
Che non siamo solo una radice ma anche uno dei semi della buona Serra della Democrazia Cristiana
Non sappiamo noi sappiamo che la cultura vera e più giusta è quella che nasce dall'attenzione
E dalla devozione al merito delle cose e della gente comune
E pensiamo che le ai io esperienze Daloui acquisite ciascuno a livello delle proprie responsabilità e più ancora la consapevolezza di non essere stati contagiati
Da quella malattia sempre pericolosa ma mortale per i politici l'usura delle speranze
Possano concorrere a trovare la giusta collocazione del partito in un momento ed un una situazione attraversati da rotte di reciproco a collisione e nel riformismo e multilaterale come multilaterale la vita
Vi è un riformismo istituzionale che ribolle e non fluidificare cioè da rimuovere e certamente l'overdose di assemblearismo figlio del decennio ideologico degli anni settanta
Che ha sconvolto la vecchia legalità repubblicana e non ne ha prodotta un'alternativa
Ma questo non può passare attraverso una revisione in chiave presidenzialisti
Che punta al potenziamento del potere esecutivo attraverso il depotenziamento di tutti gli altri poteri specialmente quello rappresentativo parlamentare
Con una manifesta volontà di superamento dello spirito e della statualità della Prima Repubblica
Il riformismo istituzionale socialista può anche arbitrare ossia contestare alla DC e allo stesso PC la costruzione o la conservazione di un sistema che secondo l'analisi di Giuliano Amato esprime insieme il massimo del consenso con il massimo della paralisi
Ma è tutto da dimostrare e comunque da noi non accettabile
La progettata evita di una costruzione e di una organizzazione del potere
Che poggi sulla compressione dell'aria del consenso popolare anche attraverso la falsificazione della trasformazione della democrazia parlamentare in democrazia plebiscitaria
Le oligarchie del potere come quelle della verità non sono mai state in nessun tempo in nessun luogo una necessità e tanto meno una provvidenza della storia
Ma oggi di esigenza di riformismo delle istituzioni
Più uno dei punti bassi è stato detto da tanti che dei punti alti del sistema pensiamo a lei Autonomie locali
C'è poi un esigenza di riformismo economico e quindi sociale che pone la diminuzione raggiunta dall'attuale struttura capitalistica e nella quale è presente il pericolo della degenerazione monopolo
Il dibattito è vivo e diffuso in Italia e in Europa
E del resto la crisi dei mercati finanziari e borsistici
Che stiamo vivendo mette in drammatico risalto i rischi planetari connessi alla mondializzazione dell'economia
C'è dunque ed è urgente un problema di riequilibrio del potere politico oggi gli polarizzato rispetto al potere economica ora che dopo i socialisti anche i comunisti
Non pensano più all'occhio fuoriuscita dal capitalismo
C'è da riflettere come riformarlo per preservare quell'equilibrio di poteri su cui vivono e mancando il quale muoiono le moderne democrazie
Cioè consentitemi di dirlo
Qui nel Veneto
Che prima
Della guerra che dopo la seconda guerra mondiale anche rappresentava per certi aspetti
La zona meridionale del no
Perché lo sviluppo dal punto di vista per la capacità imprenditoriale delle genti venete sia voluto nel secondo dopoguerra
Che io dica qui che c'è da ripensare il meridionalismo
Che il riformismo applicato non sul Mezzogiorno ma sulla coordinata maggiore dell'intera politica nazionale
Nella circoscrizione meridionale convivono due negatività una è quella del divario l'altra e quella che porta in che in grembo la cosiddetta Società dei due terzi
Due terzi dentro è un terzo fuori e il circuito del benessere
Se si accetta questo tipo di morfologia sociale si risolvono così può pensare qualcuno anche la questione meridionale e la disputa di pensiero economico e politico tra il vecchio e il nuovo meridionalismo
Il nordismo opera Istat della vecchia scolastica marxista
E il meridionalismo del vecchio ceto solidaristico cattolico hanno su che confrontarsi e su che proporre per evitare che la nuova disputa su un Sud da più marchi più articolato
E quindi meritevole di una trattazione meno globale e meno unitaria
Della intera questione meridionale posso autorizzare a legittimare nuove evasioni e nuove illusioni
E non penso avendo fatto solo accenno a questo problema di essere stato parziale
Perché furono De Gasperi prima
Quando nel primo congresso nazionale del dopoguerra a Napoli
Volle definire il problema del Mezzogiorno come problema nazionale impegno d'onore della Democrazia cristiana e successivamente Ezio Vannucchi
Eh perché se mi consentite
Richiedo questa benevolenza avevo sempre saputo di essere
Figlio di un atto nella vostra terra ma seppi solo dopo la caduta del fascismo
Leggendo
Una nota de una informativa della Prefettura di Salerno di essere figlio
Di una pericoloso profugo venne
Aggiunta
Evitò nel Salernitano
Ad organizzare su mandato di Sturzo
Le leghe bianche
E l'occupazione delle terre del grande latifondo
Questa analisi politica
Così problematica non può impedirci di formulare qualche proposta
Che investono la governabilità del Paese la vita interna del nostro partito ed infine le prospettive del solidarismo cristiano nella società dell'informazione
L'obiettivo primario che ci dobbiamo proporre come partito e quello di più solide alleanze politiche
è un obiettivo che passa attraverso il sostegno dell'attività del Governo Goria siamo rossastro guarda che più lo sosteniamo che lo mettono in difficoltà
Alcune volte se lo diciamo meno non
Siccome è una collaborazione che si costruisce ora per ora giorno peggiori già il giorno in cui non dicono che Goria una cosa diversa da De Mita lo fanno Galli veramente quindi lasciamo lite lasciamoli che ci creda
Abbiamo il dovere perciò di operare il chiarimento con i Tosi
In corso d'opera
Aiutati da un governo che si propone anche per il mandato ricevuto di agevolare la ripresa di un dialogo tra le forze della vecchia maggioranza politica
Le quali si sono incontrate intanto in una maggioranza possibile in una maggioranza di programma e questo ora secondo De Mita il governo possibile
Se la nostra strategia e questa cioè consolidare in termini politici
L'attuale maggioranza di programma non possiamo però alimentare una conflittualità con il così che rischia di portare ad una dissoluzione anche dell'attuale modesto livello di solidarietà
Sono però ben consapevole questo vorrei che lo comprende si può tutti che la nostra tratte strategia e allo Stato in collisione con la strategia del Partito Socialista Italiano chi aspira a creare le condizioni di un'alternativa di sinistra in chiave Mitterand Diana e che configura come è stato ripetuto la Democrazia Cristiana come polo conservatore
Io mi auguro che il crac così un giorno diventi metterà però metterà pure lui ci ha messo parecchio tempo e quindi
Perché ha perso parecchi elezioni prima di arrivare a fare il lavoro per azione
Che naturalmente ha dovuto compiere di grande miracolo di una riduzione del Partito comunista di Marché
Nell'ambito del dieci per cento dei voti
Ma invocare consentitemi le mani libere sulle riforme istituzionali
Come ha fatto Elia in modo particolare a Chianciano
Ha una sua logica precisa in via di principio
Come l'America ma gli elettori
In campagna elettorale Craxi diceva che voleva le mani libere per dopo
E noi dicevamo no
Noi diciamo prima agli elettori che cosa facciamo nessuna alleanza con il partito comunista nei confronti del quale ci presentiamo in termini di alternativa
Sembra ripetersi anche sul problema delle riforme istituzionali
Elia ha ragione quando discute in termini di principio se dovesse fare la sentenza la Corte costituzionale Perfect
Ma non la se mi consentite in termini strategici perché se è vero che la strategia socialista punta alla realizzazione dell'alternativa di sinistra mentre la strategia nostra punta ad un recupero dall'alleanza di programma l'alleanza politica
Ebbene ogni qual volta Craxi commette l'errore di darci una interpretazione politica e ad esempio ce la dà quando dice che dobbiamo discutere di problemi che non sono nel programma
Noi abbiamo il dovere di cercare di costruire è un problema non semplice dobbiamo capire cambiare la gomma l'automobile
In corso dobbiamo modificare in corso d'opera
Qualcuno ha solo a ha giustamente sottolineato
La contraddizione socialista fra la proposta di un governo di programma basata sulla teoria delle mani libere prima e dopo le elezioni e la esplicita minaccia di una crisi di governo
E mi fa piacere che anche Craxi debba dire no non l'ho detto a prescindere se stava su una piscina o meno
Ha dovuto anche lui vive ha dovuto anche lui vive qui sto
La contraddizione cede di palmare evidenza ma noi non conviene rilevarla per aggravare la situazione
A noi conviene piuttosto sottolineare che la reale la reazione e socialista pur contraddittoria
Attribuisce alla maggioranza di programma una forte valenza politica che può prefigurare una nuova maggioranza politica
Se siamo veramente convinti della validità della strategia della nostra strategia politica dobbiamo essere capaci con tenacia e con determinazione paziente di utilizzare ogni elemento positivo
Anche queste contraddizioni del Polo si per far crescere lievitare un nuovo rapporto di solidarietà politica Caravà vi Cipro sire i tradizionali alleati di governo
Abbandonando definitivamente una nostra antica concezione del del sistema politico per la quale i nostri alleati erano considerati hanno o i satellitari
In tal modo la nostra strategia politica potrà raggiungere i suoi obiettivi di consolidamento e di trasformazione dell'attuale alleanza in alleanza politica
Allontanare l'ipotesi di un'alternativa di sinistra e infine evitare il rischio di una schiacciato mento della Democrazia Cristiana
In una posizione così geograficamente il topo Nasica mente conservatrici
Se questa è la nostra linea bisogna affrontare compari lucidità i problemi legati alla vita interna e concludo del partito ed alla funzionalità dei suoi ricordi
Dico subito che il discorso sul partito nell'imminenza del prossimo congresso nazionale
Non si configura per lo meno una proposta definita
Ma si articola in un ragionamento ed in un interrogativo al quale insieme nel dibattito congressuale dovremo dare una risposta
Capita di sovente che qualche amico anche autoriforma in modo più o meno diplomatico a seconda della propria componente caratteriale organizzate se le cose che ha detto folla navi servizio Donat-Cattin
Accussì
Accussì segretario nazionale
Vi prego un momento di attenzione che mi riguarda
A
Può capitare dicevo di sovente che qualche amico accusi segretario nazionale di gestire il partito in modo autocratico ed arrogante
All'inizio del presidenzialismo forte dell'elezione da parte del congresso
E si mormora quotidianamente di un clan la via avellinese si che assedia il segretario
Così come devo ricordare all'epoca della segreteria Zaccagnini si mormorava della banda dei quattro di Shanghai
Io allora vi sono domandato ma secco Zaccagnini che può tutti quanti consideriamo una immagine alta del nostro partito democratica libertà
è stato accusato dopo il cinque anni ha lui non facili congressi puntualmente
Dopo cinque anni nonostante l'elezione diretta ci furono tanti fa
E veniva considerato uno arrogante per mano dei quattro piloti solito sempre si finisce per dire il capo voi non so qualcuno di voi ce l'ha segretario è sempre quello che non fa Ricimero che non va cioè non si dice mai il primo si dice sempre voli gli stanno attorno
è un modo così il nostro per dire in maniera diplomatica le corse che vorremmo dire e allora si ripete la stessa cosa anche con De Mita ma io mai domande dico
Vogliamo un po'interrogarci all'ora dicendo che il problema non è un problema di questa o di quell'altra persona
D'altro canto l'amico De Mita
Non ha mancato in più occasioni di denunciare la solitudine del segretario politico
Anche nel nostro interno quindi emerge una contraddizione per me è più apparente che reale perché De Mita si lamenta Vistarini solitudine e gli altri si lamentano che non lo incontro è che non
Perché
In questi giorni e allora vediamo come mettere vi siamo in sintonia queste cose
In questi giorni a tal proposito sono emersi anche suggerimenti con l'intento di risolvere una tale contraddizione
Lo ha fatto l'amico Forlani a Sirmione
Quando rivendicando una maggiore collegialità nella gestione del partito
Figurati
Se la collegialità la chiede il Presidente del Consiglio nazionale e figurare uno di voi che deve chiedere
Una maggiore collegialità nella gestione del partito
Ha proposto di ricostituire un ufficio politico autorevole e prestigioso che affianchi segreta
Qua e vorrei dire a consumo che in Brasile autorevole e prestigio
I vorrei fare due cose
Un Senato visto che lo mandiamo i ragazzi al Senato
Un senato della Democrazia Cristiana in cui ci siano tutti gli autorevoli e prestigiose e poi un ufficio politico che ha invia un suo reale riflesso nel congresso nazionale del partito
Perché l'abitudine che quando divenne lo dico per mila bit utile che quando diventiamo anziani guardate
Non ci rassegniamo a starci ad essere dei Consiglieri utili degli amici chiamano il partito perché ci hanno dato una vita
Intera ma vogliamo essere sempre per forza
Ecco questo è il dramma nostro ed è un dramma anche vero
No no non ho percepito consolare per amor del cielo
Tu sai bene tu sai bene Arnaldo Arnaldo tu sai bene che non c'ho chiamato Amintore quindi non fare
Allora
Certo al congresso
Può essere una soluzione ma riconduce alla logica
Delle strutture
Interni attuali diciamo desiderosi di conoscere sto
Ma io non so o come ho detto come ho detto Forlani
No no ma non voglio trova la soluzione qua figurati
Ma no non non ho ho ho detto ho formulato una proposta una preoccupazione io dall'ufficio politico ha fatto parte e non era un autorevole e prestigioso all'epoca
Quindi se mi consentite non lo sono neanche ora ma mi preoccupo che ci possa essere anche qualcuno non autorevole e prestigioso se no diventa
La democrazia la democrazia non è un fatto elitario
La democrazia sia all'esterno che all'interno è un fatto di rappresentatività popolare non un fatto elitari
Ai debbo continuare chiacchierare un minuto fa frullare invece una paginetta a Michele
A a
All'amico Lygomme indirizzando all'amico Forlani
All'amico Forlani
Alla cui personale autorevolezza si aggiunge quella di presidente del consiglio nazionale del partito
Vogliamo rivolgere un invito ad andare più avanti a formulare ci proposte concrete come noi abbiamo cercato di fare per uscire dalle denunce siate difficoltà
Conosciamo i suoi sentimenti
Dapprima e da dopo San Ginesio
Sappiamo che le sue preoccupazioni sono vere
E che in esse si dibattono sentimenti di amicizia e di apprezzamento come ha ricordato poc'anzi per il segretario politico De Mita
Con la necessità di un adeguamento sempre maggiore del partito alle esigenze del Paese
Sappiamo anche di a vere molti punti in comune di insistere nella stessa area politica
Abbiamo trascorso insieme non solo la politica del preambolo
Ma anche la gestione del partito da parte della maggioranza preambolo ma
Questa nonostante la generosità e l'impegno di piccoli fu difficile tormentata per le continue difficoltà interno
Tanto che in quella circostanza
Sul banco di lavoro come capo della segreteria di piccoli mi convinsi della necessità politica ed organizzativa
Di una gestione del partito che si fonda asse sulla collaborazione certa dell'Area Centrale con la sinistra
Se poi possiamo fare l'unità
A all'unità nella chiarezza come è stato giustamente detto della linea politica
Tale linea politica abbiamo confermato nell'ultimo Consiglio nazionale votando insieme
E io ho avuto un momento di crisi perché mi volevano favo da in un'altra maniera
E ho detto scherzosamente
Che siamo nati in Consiglio nazionale
Perché si è avuto improvvisamente la rottura delle acque consiglio nazionale quando si voleva che noi cambiassimo la nostra opposizione politica nei confronti del segretario del della maggioranza
Che avevamo scelto nell'ultimo congresso nazionale
Siccome Forlani raccoglie sempre così con molta simpatia vuole sentire comunque il suo umore fair-play
Qualcuno vuole insinuare che l'amico frullare per il sì ha portato solo per ragioni relative al proprio ruolo istituzionale nel partito
Ma questa e la valutazione stupida di ricchi non conoscevo
Se Forlani avesse avuto opinioni di merito diverse
Avrebbe lasciato piuttosto la carica di presidente per esprimere in piena libertà la propria convinzione
Questo mi fa pensare che potremo camminare insieme nera certezze nella assicurazione rispondo così ad altre insinuazioni
Che non siamo nati in vitro nella stanza del segretario politico De Mita quest'altro asso De Mita si vede si dedica
Alla
Saresti maglie napoletano che fa la fecondazione invito
Che non siamo nati in vitro nella stanza del segretario politico De Mita
Anche se rivendichiamo di essere nati a Piazza del Gesù e cioè che la Democrazia cristiana e di avere ingresso diritto di piena cittadinanza
Naturalmente per essere punto di riferimento insieme
L'aria centrale la sinistra e necessario concordare sulla linea politica e sulla gestione di esso
Come nel matrimonio
Anche se noi siamo di antico rito
Perché siamo sposati prima della modifica del Codice civile
Come nel matrimonio il rapporto dipende dalle parti e secondo il nuovo diritto familiare
Anche noi democristiani l'abbiamo montato sotto la spinta delle nostre Anselmi che saluto anche qui nel Veneto
L'abbiamo votato entrambi i coniugi devono concorrere insieme alla formazione e alla guida della famiglia
Ebbe applichiamo applichiamo nella buona e nella cattiva sorte e quando c'è stata cattiva sorte noi siamo stati tra quelli che non hanno ritenuto che si dovesse considerare il segretario politico capro espiatorio di una difficile
Ha detto
Da qualche altra sponda interna è stata avanzata l'ipotesi di ripristinare il vecchio sistema di elezione del segretario da parte del Consiglio nazionale
Tornando ai bei tempi della contrattazione permanente e della instabilità nella guida del partito
Rispetto a quest'ultima ipotesi va chiarito subito che inimmaginabile un ritorno indietro
Perché il metodo proporzionale
Provocherebbe inevitabilmente una permanente instabilità di guida e di linea politica che in un momento in cui il partito per le responsabilità che gli sono state confermate
Dagli elettori ha bisogno di una guida stabile e di una linea politica vi immaginate amici
Quanti i segretari avremmo cambiato nel corso di questi anni difficili si avessimo mantenuto il vecchio meccanismo di elezione indiretta
Forse il nostro errore è stato un altro
Di avere introdotto l'elezione diretta del segretario senza provvedere ad armonizzare l'intero sistema a partito per cui è inevitabile uno scompenso
Fra il rafforzamento dei poteri del segretario e la necessità di garantire una collegialità in chiave di collaborazione e di utilizzo di tutte le energie interno
Sono convinto che al di là delle forzature polemiche con inaccettabili similitudini storiche diciamo tutti insieme resta il secondo
Al di là delle persone è questione di metodo
Avverto infatti in pieno l'inderogabilità di una armonizzazione del sistema a partito
Su questa precisa esigenza
Colloco l'invio preannunciato interrogativo non sarebbe utile anche per contrastare l'atomizzazione che deriva dal metodo in proporzionale
Orientarci a sostituirlo con quello maggioritario
Ed è solo un interrogativo
Sul confronto protestare con Craxi che dice che non si fanno le leggi durante diciamo il Congresso quindi voi facciamo ovunque sistemi se ritenete Formigoni e e parliamo delle modificazioni che dobbiamo fare
Sul confronto tra i due grandi partiti popolari italiani la DC e il PCI consentitemi di spendere ancora una breve osservazione
Non possiamo dimenticare che quando la DC nell'Assemblea nazionale del mille novecentottantuno si pose il problema della crisi dei grandi partiti popolari rispetto alla società in trasformazione
Da parte del Partito comunista venne la orgogliosa risposta della propria diversità quasi che il più forte partito di opposizione ancorato ai miti ideologici non potesse essere sfiorato dai problemi della grande mutazione
Sono passati pochi anni dal loro
Ed il Partito comunista dopo avere abbandonato il porto sicuro di una concezione ideologica totalizzante vive in pieno un travaglio dagli sbocchi incerti verso quel travaglio noi cattolici democratici dobbiamo essere attenti nella consapevolezza però
Che gli scenari futuri della società dell'informazione che si vanno definendo metteranno sempre più a fuoco da un lato l'attualità del solidarismo cristiano
E dall'altro la inattualità di una concezione semplificatrice e totalizzante della storia
Il passaggio dalla società industriale matura alla Società dell'Informazione pone infatti complessi problemi
Problemi forse non chiaramente avvertibili oggi dalle classi politiche dirigenti ma certamente complessi e con profonde radici
La conseguenza più immediata è rappresentata dalla rottura di vecchi schemi ideologici e dalla disaggregazione delle tradizionali appartenenze sociali
La complessità di questo passaggio pone alla politica gravi problemi perché la politica a dover gestire in ogni caso questo passaggio epocale
Il problema politico della società dell'informazione è il problema politico di sempre della democrazia
Come fare crescere la ricchezza e distribuirla con equità combattendo le vecchie e le nuove povertà le vecchie e le nuove emarginazioni
La società dell'informazione e per sua natura una società solidaristico
Che valorizza i diritti dell'uomo e lo stimolo a svilupparsi in equilibrio con tutte le altre componenti della società
Le grandi linee di tendenza che si possono prefigurare nella società dell'informazione vanno verso una struttura sociale composito
Fatta di gruppi e non di classe
Fatta di medi e piccoli centri e non tanto di megalopoli megalopoli dove l'identità e il segno di appartenenza non sono stabilite dalla sola generi e non più attuale divisione fra capitale e lavoro ma attraverso più sofisticati interessi non solo economici ma anche religiosi culturali su porta