Prospettive dell'integrazione europea e dell'apporto del Made in Italy agroalimentare alla competitività dell'economia nel mercato globale

Inviterei troppo a sedersi a prendere posto perché stiamo per cominciare non va e volevano cominciare con un ritardo
Prova uno due tre prova però
Prova uno due
C'era essa non è presente uno è seduto no no no no riceve preferiamo
Capito
Se no io non assolutamente
Erano cosa
Davanti alla
Parisi no era andato uno pare di cade il segretario se no
Mi dicono che dobbiamo iniziare i lavori proprio perché siamo in ritardo ma
Innanzitutto perché è così possiamo permettere atto anche quanti intervengono di stare dopo nei tempi però io devo dare l'esempio
Lasciatemi prima di tutto darvi il mio benvenuto ad esprimere a ciascuno di voi
Il più vivo ringraziamento per aver raccolto l'invito della Coldiretti a prendere parte al foro internazionale di cultura e dell'alimentazione giunto felicemente alla sua quinta edizione è un appuntamento al quale teniamo moltissimo
E che aiuta noi e forse non solo noi a non perdere mai di vista il contesto generale italiano
Europeo e mondiale nel quale si collocano le problematiche della sicurezza alimentare ed ambientali
E quindi le politiche e che a questo obiettivo sono indirizzato
Siamo molto soddisfatti del lavoro compiuto in questi anni a Cernobbio
Dopo Chernobyl e in vista del Cernobbio successivo
Le nostre pubblicazioni testimoniano di un'attività permanente di studio di ricerca che nel forum trova il suo naturale riferimento così siamo cresciuti abbiamo ampliato i nostri orizzonti
Quegli orizzonti chiesto precludono a chi nel cosiddetto mondo agricolo pensa di potersi ancora sbarrare dietro le mura di città dell'Agricola che non solo ha fatto il suo tempo ma ha fatto anche ai suoi danni all'impresa agricola
In questo l'attività del Forum c'è aiutato grandemente è un progetto di lavoro comune che va acquistando sempre più consistenza ed autorevolezza
Il programma di quest'anno punta proprio ad una fase nuova del nostro dibattito perché si misura frontalmente con il tema della globalizzazione attraversa una serie di passaggi diretti e consequenziali
Abbiamo dunque scelto il tema Europa e ci proponiamo di affrontarlo a partire da una riflessione di carattere generale
E non a partire da un punto di vista particolare quello della politica agricola come sarebbe logico e naturale attendersi
Noi vogliamo certamente parlare di politica agricola io preferirei usare l'espressione politica agroalimentare
Ma vogliamo arrivarci dall'alto cioè da una visione generale
E questo perché abbiamo l'impressione che rischi di consolidarsi una visione minima
E minimalisti cari ciò che l'Europa può e deve essere
Diciamo subito che siamo europeisti per vocazione
E per interessa
Per vocazione culturale
E per interesse nazionali
La vocazione culturale talmente radicata nella nostra storia che forse non abbiamo neppure bisogno di sottolinearlo
Fa parte del nostro DNA
L'interesse nazionale può essere invece spiegato con una motivazione molto diretto e semplice
Senza l'Europa Italia si sarebbe perso
Ci saremo concessi molto di più avremmo continuato a navigare nei cicli economici alternando sfondamenti progressivi del debito pubblico a furbesca e svalutazioni cosiddette competitive
Avremo alternato frenate rilanci
Sviluppo e recessione incentivi e defiscalizzazione
E naturalmente casse integrazioni euro
Senza Martinez avremo una moneta piccola piccola
Facile Presa delle speculazioni monetarie e ci saremmo trovati con difficoltà ben maggiori di quelli in cui ci dibattiamo
Forse è vero che abbiamo bisogno di vincoli esterni
Il patto di stabilità sarà anche stupido e comunque per definizione non può essere troppo intelligente
Ma con venticinque Paesi in gioco l'eccessiva flessibilità rischia di diventare una categoria dello spirito in politica economica
Soprattutto per i Paesi più forti che sono anche in genere i più prepotente
Noi forse più degli altri abbiamo bisogno di vincoli esterni
Perché il vincolo interno le grandi riforme strutturali di modernizzazione del Paese
Dobbiamo essere onesti facciamo fatica a rispettare
Di solito siamo più ossequiosi verso i vincoli esterni
Soprattutto quando ne riconosciamo il carattere virtuosi
Quello che non riusciamo ad a vere e qui siamo ancora i vincoli interni cioè alle cose che dipendono da noi
è una politica economica degna di questo nome
Una politica economica che abbia respiro
Che operi su una progettualità di medio e lungo periodo che si renda conto che i vantaggi competitivi sui quali bene o male si sono costruite le fortune di tanta parte della nostra industria hanno esaurito la loro funzione
è inutile cercare di resuscitare quell'industria che ha fatto il suo tempo e rincorrere quelle che fortuna che ormai sono state procedura
Oggi abbiamo bisogno di un sistema imprenditoriale che si con questi spazi e profitti nella fascia alta del mercato
Con prodotti di qualità ad alto contenuto di innovazione e di specificità
Per intenderci l'agricoltura come noi la concepiamo
In realtà l'unica possibile ha sempre di più questa caratteristica
è un settore che trasloca dal pre-industriale per insediarsi nel post industriale
Dalla civiltà delle macchine all'era dell'informazione
Non è più il settore primario come non smettono di chiamarlo gli economisti e non produce materia prima come amano dire ai nostri amici industriale Cuno notevole sottovalutazione del prodotto agricolo
Il prodotto agricolo made in Italy e in genere è frutto di processi e di professionalità estremamente voluti
Con la qualità e il suo in corpo la conoscenza e di informazione e le mescola con le caratteristiche proprie di irripetibili di una vita non riproducibile altro
Non siamo i soli a fare questo ma è questo il modo e qui sta la cultura dalla quale apparteniamo
Ne prendono atto era perché nell'interesse comune che ciò avvenga è un interesse comune che il consumatore ha colto perfettamente e questa è una formidabile indicazione del mercato di cui è bene far tesoro
Ci sono quindi ragioni molto serie che ci spingono verso l'Europa e con l'Europa
La più importante confortante che sappiamo come cittadini e come imprenditori di poter veicolare con la forza di quella idea
Un progetto di vera integrazione regionale in grado di affrontare con notevoli probabilità di successo la sfida della globalizzazione
Sappiamo anche che senza questo progetto non abbiamo alcuna probabilità di reggere come sistema Paese l'impatto che di quella sfida
Che non è ipotetica è in atto
Non cerchiamo dunque conferme strumentalità la validità di una scelta quella della politica agricola comune che comunque impegna circa il quaranta per cento di un striminzito bilancio comunitario Cascio volta rappresenta il due per cento dell'insieme delle risorse dedicate nei venticinque Paesi europei alle politiche pubbliche
Naturalmente noi sappiamo bene che quel quaranta per cento del due per cento è in valore assoluto una cifra considerevole
Ma sappiamo anche che è una delle rarissime forme dice sessione della sovranità nazionale
A livello di governo comunitario
Di questo in genere ci si dimentica
E così capita spesso che a polemizzare con le ragioni di quella politica siano esponenti di settori economici e sociali
Che per vie nazionali talvolta in modo molto meno leggibili tra le righe del bilancio dello Stato hanno fruito e fruiscono di risorse pubbliche ben più rilevanti
Non vogliamo riaprire la polemica su questo punto
La vogliamo chiudere una volta rimandate al mittente le critiche alla politica agricola che vengono fatte per ragioni strumentali da altri punti di vista per così dire corporativi
Partiamo dai nostri doveri dalle nostre responsabilità per non confondersi con quelli che pensano ancora che di politica agricola si debba discutere con il cappello in mano
Il presupposto di questo discorso è molto chiaro vogliamo essere certi che qui e Dora che l'impresa agricola faccia un urlo socialmente rispondente all'interesse generale le risorse che va ad essa sono destinate
Quindi per prima cosa rifiutiamo e combattiamo il corporativismo agricolo e tutte le forme di consociativismo attraverso le quali continua ad esistere e a rintracciare uno sviluppo sostenibile del settore
Non accettiamo quindi il principio che in troppi ancora invocano che l'impresa agricola deve ricevere sussidi in ragione del suo essere un settore debole o addirittura declinante come lo definisce il primo ministro Tony Blair dell'economia
Così è certamente stato nel passato così è inevitabilmente per alcuni nuovi Stati membri dell'Unione europea palo dei paesi dell'est europeo
E si meritano rispetto e solidarietà perché la loro agricoltura porta il fardello di politiche industriali collettiviste che hanno puntato su improduttivi ritmo ideologico privo di ogni scrupolo
Rovinando ambiente ed equilibri territoriali e tenendo l'agricoltura in una condizione di sottosviluppo e di gravissima dipendenza dall'industria pesante
Dobbiamo farci carico dei problemi di questi Paesi appena entrati nel club europeo
Ma questa è solo una funzione la funzione residua della politica agricola comune
Non è chiaro siamo in quest'altra parte dell'Europa non possiamo più ragionare così
Tanto più che non pensiamo affatto che l'economia agricola sia un settore declinante dell'economia moderna
Siamo convinti che la ricottura nella sua versione moderna sia una grande chance dell'economia europea
E che pur nei limiti di un suo ridotto peso economico ad essa spetti un ruolo decisivo nell'indirizzare la società in cui viviamo Verso una nuova qualità della vita e dell'ambiente
Deve però misurarsi sulla dimensione imprenditoriale
E soprattutto delle con questa è la fiducia dei cittadini e quindi del mercato
Con una coraggiosa politica di rigenerazione basata rigorosamente sui principi della sicurezza alimentare e della sostenibilità ambientale
Questo discorso ha una straordinaria attualità come dimostra l'alto livello di affidamento che di fronte alla criticità come la mucca pazza o l'influenza aviaria dimostrano di avere le produzioni e l'allevamento italiano
Non sono quindi non rifiutiamo ma cerchiamo un confronto serio approfondito se necessario durò sul perché una politica pubblica in questo caso di tipo europeo abbia oggi ragione di esistere
E vogliamo dimostrare che ha ragione di esistere non perché sia una lobby a volerlo
Ma perché essa risponde davvero all'interesse generale
Per rimettere in piedi correttamente questo confronto che in Italia non trova
A livello politico l'attenzione che merita
Noi sentiamo il dovere di ripartire dall'Europa dall'idea di un progetto di integrazione che non si riduca a un deprimente gioco somma zero
Come quello che ha dato finora vita è cruciale dibattito sulla composizione e sulla dimensione del bilancio dell'Unione Europea
In questo gioco si sono distinti Paesi con Rieti contributori netti al bilancio
Gli stessi che divisi su tutto si son trovati d'accordo nel dire che comunque il prossimo Bilancio non debba in nessun modo andare oltre quel misero un per cento
Vogliono mettere poco e comunque riprendere sono integralmente
è in questa luce che va visto il grande agitarsi di Blair
Lei no per ragioni che si sono volute attribuire al modo impetuoso con cui il premier britannico ha sperato di caratterizzare il semestre di presidenza britannica e come presumibilmente cercherà di chiuderlo hanno retto ben poco
Hanno letto il tempo di un fascinoso quanto vago discorso al Parlamento europeo in cui non ha mai pronunciato la parola integrazione questa parola non gli è venuto in mente neppure nella successiva recente performance oratoria al congresso del suo partito a Brighton
Blair va rispettato perché ha sempre espresso chiaramente la sua filosofia europeista
Che le scelte politiche ed europee gli piacciono fino a quando Quinci dura con interesse la Gran Bretagna
Forse non è il solo a pensarlo e Luisa il pareggio di dirlo esplicitamente comunque in questo momento la Gran Bretagna non vuole rinunciare ai ribelli cioè al rimborso di quei due testi del contributo britannico che la Thatcher è riuscita a conquistarsi il vertice europeo nell'ottantaquattro
A meno che non li facciamo risparmiare i soldi che mette nella politica del i calcoli sono macchinosità anche sbagliati non è vero che la Gran Bretagna ci rimette però completa si può dire patti chiari ed amicizia Lu
Quindi non accettiamo di considerare Blair come nemico pubblico e l'agricoltura europea e li partecipa come molti altri Paesi non vorrei dire tutti al gioco dell'Europa minima
L'Europa dell'un per cento ed è per questo che non troviamo per nulla Pasina il discorso che pure da più parti venne fatto di passare alla formula del cofinanziamento
D'accordo tecnicamente non cambia niente ma culturalmente politicamente il cofinanziamento apre un varco e norme verso la rinazionalizzazione
E la rinazionalizzazione è un modo per riportare la politica agricola dentro il calderone delle politiche pubbliche che si danno di gomito in Parlamento e dietro le tabelle della Finanziaria
è un modo per fare un passo indietro nel processo di integrazione noi non crediamo che la politica agricola debba essere finanziata all'infinito riforma FIS
Se la si va a guardare in profondità e molto onesta da questo punto di vista accompagna l'impresa al mercato riducendo progressivamente le forme di rendita e di assistenzialismo
Noi abbiamo sostenuto la riforma fisserà per il suo equilibrio per la sua lungimiranza
è assurdo pensare di toccarla ora con interventi che andrebbero sicuramente a togliere risorse all'investimento
Invece bisogna dirci con chiarezza prima di tutto la riforma devono essere attuali per l'Italia oltretutto una grande opportunità perché ci può davvero aiutare a portare l'agricoltura definitivamente fuori dall'assistenzialismo
E questo comporta grip l'amico italiano Terlizzi via risorse dalla parte per acquisire dimensione efficienza qualità e misurarsi con la domanda del mercato
Con l'anticipazione della riforma della PAC abbiamo conquistato certezze ma dobbiamo restituirle al cittadino sotto forma di ricchezza e lo sviluppo del sistema Paese
E soprattutto di qualità e di sicurezza nei confronti del consumatore
Questa è la nostra dichiarazione di intenti
Siamo pronti a far tesoro degli autorevoli contributi che avremo nel corso del Foro abbiamo impostato il tema Europa a partire dalla sua collocazione dal ruolo attuale di prossima di prospettiva del processo di globalizzazione
Vogliamo leggere l'uomo quando il suo ruolo politico e strategico ma anche nel suo ruolo economico
Ed a partire da questa visione generale che ne vogliamo verificare la giustezza di due nostri punti fermi convincente
La prima è che questa Europa ha bisogno di un'eco di una sviluppata per essere nel suo insieme una Regione competitiva
La seconda è che analogo bisogno Alitalia per essere a sua volta competitiva nel mercato e per rafforzare la competitività nel sistema europee
Da questi presupposti partono i nostri discorsi della rigenerazione di uno sviluppo del made in Italy mentale strategicamente fondato sulla qualità del prodotto agricolo italiano e sulla valorizzazione della straordinaria potenzialità del territorio
Centrale in questo percorso la proposizione di quello che noi abbiamo chiamato il patto di filiera
L'esigenza cioè di un dialogo proficuo costruttivo lavoro rivolto al futuro tra le componenti della filiera agroalimentare
Di tutto questo il governo italiano deve tener conto negli sviluppi sia del dibattito sul bilancio europeo che in questi giorni torna ad essere di grande attualità sia nel negoziato in sede WTO
Vogliamo che Dissidia estrema consequenzialità in tutti questi passaggi e che l'imminenza dovrei dire l'incombenza della campagna elettorale non provi chi le solite amnesie nel sistema politico
Di questo potremo parlare con le personalità politiche e di governo e di opposizione che saranno nostri ospiti in questi due giorni
Del rinnovo il mio ringraziamento più vivo per aver accettato il nostro invito e formulo l'augurio che questa vostra partecipazione al Forum Ceribelli davvero fruttuosa grazie ancora
A questo punto quattro Roma all'amico gravi della luce grazie che per la quinta volta ho l'onore e il piacere di quinta succinte ovviamente di fare il chairman a queste Forum della Coldiretti lo anche esprimere la mia personale apre mio personale apprezzamento
Per la incremento continuo dico qualità e questi forum vengono a ad a vere quindi diventa fino a diventare un sorta di punto di riferimento appuntamento fisso per quelle che sono i problemi del settore in Italia e non soltanto in Italia certamente anche l'allargamento qualitativo delle degli orizzonti come sono stati testimoniati anche dalla relazione molto molto seria molto ben documentate che ha fatto presidente bidoni
Ma anche dalla interazione che ci saranno degli interventi degli ospiti non sarà più soltanto un forum legato settorialmente al problemi economici ma sarà avrà un orizzonte molto più vasto e quindi legato a quelle che sono il e come si può dire le interazioni
Di carattere politico di Carapelli politica internazionale proprio testimonianza di questo fatto e che la prima relazione sia affidata a una editorialista principe
Ex ambasciatore se si può parlare di ex negli Ambasciatori non lo so perché però la ex non dappertutto funziona nello stesso modo ma certamente una persona che a avuto una orizzonte personale vastissimo proprio non la sua esperienza diplomatica e che lo ha poi ampiamente testimoniato nei suoi libri e nei di editoriali che scrive nei vari giornali quindi do subito la parola all'ambasciatore Sergio Romano
Grazie presidente mi è stato chiesto di dare uno sguardo alla politica internazionale lo farò in venti minuti
Cercando di essere il meno frammentario possibile saltando da un paese da un continente all'altro ma cercando di
Dare uno sguardo globale
E comincerò naturalmente dall'Europa
Quando la Francia nel mille i Paesi Bassi hanno bocciato il Trattato costituzionale
Nessuno di noi è rimasto veramente sorpreso io avevo sperato fino all'ultimo momento che
Un certo numero di elettori assenteisti avrebbero deciso di andare alle urne ma si commettono sempre degli errori quando si hanno delle passioni e dei desideri io ahimè sono europeista qualche volta quando lo si è troppo si sbaglia e si commettono degli errori di analisi
Comunque non siamo stati sorpresi anche perché dalla fine degli anni Novanta noi avevamo visto crescere in tutta Europa un'ondata di sentimenti euroscettici se non addirittura
Euro forbici
Lo abbiamo constatato in tutti i Paesi europei dove sono sorti movimenti gruppi politici occorrenti all'interno di vecchi partiti
E per i quali l'Europa era un errore l'Europa era soltanto foriera di guai e di danni per le società nazionali
C'è stato un europeismo di sinistra che ha usato genericamente argomenti di tipo marxista opposto marxista
L'Europa del capitalismo l'Europa delle multinazionali e c'è stato uno europeismo di destra che sia invece soprattutto avvalso di argomenti di tipo nazionalistico localista
Ripeto non c'è Paese d'Europa in cui non si sia manifestato una forte corrente anti europea sulla destra
Come sulla sinistra questo è un fenomeno che si manifesta verso la fine degli anni novanta e che abbiamo visto crescere progressivamente
Negli anni successivi
E che cosa hanno fatto i governi i governi che erano sostanzialmente europeisti di governi hanno inevitabilmente tenuto conto di questi sentimenti di diffidenza che crescevano all'interno delle loro società nazionali
Lo hanno fatto il governo tedesco al governo francese il Governo italiano non parliamo del governo inglese su cui dirò qualche parola dopo non troppo diversa da quella che ha detto il presidente Bedoni
Comunque era evidente che di fronte a una parte della Società europea che cominciava a manifestare diffidenza nei confronti dell'Europa i governi non potevano non rizzare le orecchie
E non tenerne conto ma perché questa diffidenza nei confronti dell'Europa io credo che la diffidenza fosse la paura della modernità
L'Europa è il volto europeo della modernità l'unione europea è il volto europeo della modernità ed è per molti aspetti l'unica risposta che l'Europa può dare alle sfide di un mondo che sta rapidamente cambiando
In cui l'economia sta diventando sempre più interdipendente in cui le innovazioni tecnologiche il progresso scientifico stanno molto rapidamente modificando il nostro modo di lavorare in alcuni casi lo hanno già radicalmente modificato
Quindi questa Europa pauroso e timorosa della modernità ha avuto anche se molto probabilmente minoritaria
A mio avviso grosso modo il trenta per cento
Ma avuto un'influenza sui governi li ha condizionati e questo ha avuto un effetto micidiale sulla politica sul linguaggio sullo stile dei governi
Tutti i governi europei sono diventati schizofrenici
Se voi andate a vedere che come si comporta un primo ministro europeo a Bruxelles costate rete che quel punto mi primo ministro europeo ora più ora meno parla il linguaggio dell'Europa
Va a Bruxelles si rende conto che l'Europa è una realtà che non si può dimenticarla e voltar le spalle c'è un'agenda che occorre in qualche modo seguire a cui occorre restare fedeli e poi fa il suo mestiere modo relativamente corretto pur tenendo conto dell'interesse nazionale nel momento in cui torna in patria quello stesso primo ministro parla locale parla nazionale perché non vuole perdere di vista il proprio elettorato è una delle ragioni per cui referendum è fallito in Francia e nei Paesi Bassi
E proprio questa schizofrenia degli uomini di Governo europei i quali al momento di mobilitarsi e mobilitare perché il referendum desse un risultato positivo hanno adottato un linguaggio straordinariamente ambiguo e contraddittorio Chirac è un caso abbastanza particolare ha continuato a parlare
Della necessità di preservare i valori della socialità francese come se quei valori non fossero già stati scritti e secondo alcuni troppo iscritti nel Trattato costituzionale ma me ne parlava come se fosse una promessa contro l'Europa piuttosto che nel senso dell'Europa
Temo che il processo si sia a questo punto il processo di ratifica si sia inceppato anche se i Paesi che hanno ratificato sono tredici non sono pochi
Rappresentano pur sempre la maggioranza dell'Unione Europea
Ma ho l'impressione che il processo si sia inceppato Barroso presidente della Commissione non sembra deciso a riprendere il discorso politico istituzionale ora sembra anzi piuttosto deciso ad accantonarlo parliamo di economia la sua linea non è poi troppo lontana da quella di Toni Blair
Certamente le sue intenzioni sembrano essere quelle di lasciar dormire per così dire la il processo politico istituzionale
Finora i tempi migliori e questo significa inevitabilmente un vuoto di iniziative
Che potrebbe protrarsi ancora per qualche anno non aspettiamoci iniziative dalla Francia e della Gran Bretagna filtrare il primo ministro francese è un gollista
La Francia ha sempre avuto per così dire una corrente molto fortemente dirigista e statalista in questo momento la corrente mi sembra più forte di quanto non fosse in certi momenti del passato
Con viltà probabilmente alcuni settori dell'industria francese e verranno considerati settori protetti riserve di caccia per così dire quindi non aspettiamoci grandi iniziative di tipo politico istituzionale dalla Francia non aspettiamoci e dalla Giunta la Germania perché le elezioni tedesche non lo consentono se voi fate la somma algebrica dei voti ricevuti dai vari partiti tedeschi
Alle ultime elezioni becco lo state erette che l'unico programma realizzabile
è quello di Schroeder l'Agenda due mila dieci
La Merkel farà il cancelliere o piuttosto farà il Presidente del Consiglio dei ministri cancelliere Merkel non avrà i poteri e le competenze l'autorità dei cancellieri che l'hanno preceduta
E lo farà per realizzare non il suo programma di riforme che avrebbe probabilmente creato un maggiore dinamismo europeo lo farà paradossalmente per realizzare il programma delle riforme del cancelliere sconfitto
Sono quelle di scelte le riforme che andranno all'ordine del giorno
Inutile attendersi qualche cosa dalla Gran Bretagna
Credo che il presidente bidoni abbia perfettamente ragione la Gran Bretagna è entrata in Europa non per fare l'Europa ma per evitare che si facesse per condizionarne il percorso per tenere il piede sul freno per tenerci le briglia sul collo
Lavora con grandissima competenza professionale nel senso che quando poi le decisioni si prendono potrete certamente contare sulla Gran Bretagna e sulla sua scrupolosa osservanza delle regole
Ma le regole che non le piacciono le combatterà fino in fondo e non aspettiamoci dal semestre inglese nulla questo vuoto che in qualche modo si sta creando è gradito alla Gran Bretagna
Devo dire che gradito anche agli Stati Uniti
Ai quali probabilmente va benissimo che le cose stiano in questi termini una grande area economica di libero scambio giova a tutti giova il commercio mondiale giova agli interessi l'interscambio ma un'Europa che abbia più capacità di
Parlare politicamente fare pesare se stessa sul piano politico non piace agli Stati Uniti credo che vada inteso in questo senso tra l'altro il grande appoggio che la
Gli Stati Uniti continuano a dare hanno dato in queste ultime settimane all'ingresso della Turchia
Devo dire che l'ingresso dalla Turchia un problema difficile per tutti lo è ma per me personalmente io mi sono accorto di avere gradualmente cambiato idea sul problema della Turchia nel senso che
Ero stato molto più positivo
Continua pensare che quel Paese sia straordinario per molti aspetti ammirevoli abbia fatto dei progressi istituzionali in questi ultimi anni
Per certi aspetti miracolosi
Ma dopo quello che è accaduto in Europa con i referendum francese olandese debbo chiedermi se l'ingresso di un Paese forte grosso modo di settanta milioni di abitanti non sia destinato a creare un ulteriore col contraccolpo ulteriore da reazioni di rigetto nella società
Nella società europea e mi chiedo se il problema turco a questo punto non debba essere in qualche modo riesaminato per fortuna che c'è l'area dell'euro
Quella sì è legata da una da un dato comune forte che è la moneta unica e in qualche modo da qualche cosa che è diventato in questi ultimi anni sempre più percepibile quello che chiamerei volano europeo l'abbrivio europeo anche quando l'Europa entra in crisi la macchina non cessa di muoversi non cessa di andare avanti
Le cose realizzate hanno continuamente bisogno di aggiustamenti di adattamenti di migliorie di progressi
Insomma c'è un automatismo che grazie al cielo non si è interrotto
Agli Stati Uniti dicevo sono contenti del modo in cui stanno andando le cose in Europa anche se non si esprimeranno ma in questi termini suppongo non possono essere contente invece del modo in cui le cose stanno andando in Iraq dove la situazione ben lontano dall'essere prossima ad una qualsiasi sito soluzione politico istituzionale
Sapremo se questo referendum istituzionale iracheno è valido soltanto quando avremo conteggio completo dei voti la le regole vogliono che se tre province irachene
Rifiutano la Costituzione con una maggioranza dei due terzi il referendum non è valido e questo ripeto lo sapremo soltanto quando il conteggio dei voti
Sarà completato potrebbe essere valido anche se non fosse valido dovremmo certamente constatare che è nato un nuovo Iraq un Iraq di tipo federale è morto il vecchio Iraq creato dagli inglesi
Nel mille novecentoventuno gli il ritornò al mille novecentoventuno è importante per questa ragione gli inglesi avevano creato l'Iraq con tre gruppi etico religiosi
Che non avevano in realtà nulla da spartire sunniti sciiti curdi
E li avevano tenuti insieme soprattutto per esigenze britanniche di tipo geopolitico e petrolifero quando hanno creato lo Stato si sono rapidamente accorti che di questi due gruppi di questi tre gruppi due non erano particolarmente interessati allo Stato nazionale iracheno il core tier avevano per così dire un rapporto Esterno con le loro comunità separate in Turchia in Iran in Siria
Gli sciiti hanno sempre avuto una casa madre religiosa al di là della frontiera iraniana quindi rapidamente gli inglesi si sono accorte che il solo gruppo etnico interessato all'Iraq come Stato unitario come Stato centralizzato erano i sunniti
E si sono accorte che dirà con ritorno si governa soltanto con i sunniti
Con gli altri non sugli altri non si può fare completo
Affidamento
Lo sapevano gli inglesi lo sapeva Feisal il primo re poi il secondo lo sapeva Saddam Hussein nel quale ha avuto certamente il difetto
Di trasformare quello stato d'uno Stato tirannico e poliziesco ma una logica nella politica di Satan c'era
Quando gli americani sono arrivati in Iraq non avevano un progetto politico istituzionale
E e hanno cominciato a a pensarci soltanto nel momento in cui si sono accorti di non potere controllare la situazione si sono accorti che la situazione gli era sfuggita di mano
E allora hanno fatto un'alleanza con i due gruppi interessati allo smantellamento del regime di Saddam vale a dire con i curdi con gli sciiti
E hanno creato uno Stato federale nell'interesse dei curdi e degli sciiti
Ma se si crea uno stato federale nell'interesse dei curdi e degli sciiti che hanno un piede fuori dalla porta di casa tutti e due uno per una ragione una per l'altra
Si fa uno Stato federale che non è il limite evidentemente nell'interesse dell'unico gruppo etnico religioso che ha una sua
Forte cointeressenza l'esistenza dello Stato nazionale ed è questa la ragione per cui l'Iraq destinato a mio avviso ad essere un'aria di grande turbolenza per di più gli americani hanno anche compiuto il miracolo di creare al nemico che volevano combattere chi dichiaravano di voler combattere vale a dire il tetto del terrorismo il migliore dei campi di battaglia
Possibili un campo di battaglia in cui possono reclutare mobilitare alzare bandiere di vario genere e così via
L'effetto il gli Stati Uniti hanno prodotto con la loro politica anche tutta una serie di ricadute negative altrove
La loro presenza in Medio Oriente oggi gli Stati Uniti confinano con l'Iran
Confinano con la Siria
E questa presenza degli Stati Uniti
Nella regione mediorientale ha naturalmente preoccupato inquietato addirittura spaventato una certo numero di paesi la Russia l'Iran
La stessa Cina
E allora questi Paesi hanno cominciato a sviluppare politiche in se non di difesa ASP politiche di assicurazione di contro assicurazione abbiamo assistito
Ha un l'esplosione di una improvvisa sorprendente amicizia russo cinese
Non dimentichiamo che ancora nel mille novecentosessantanove i russi cinesi sovietici e cinesi si stavano facendo una guerra ricciola sul fiume Ussuri ma ora ne evidentemente la presenza di un potenziale avversario così forte li ha incitati a diventare amici le ultime esercitazioni militari sono stati vero salone espulso degli armamenti
Io russi hanno messo in piazza tutto ciò che possono vendere e vendono grosso modo tre miliardi di dollari di armi ogni anno alla Cina
Forse qualcuno non sa che secondo paese fornitore di armi alla Cina e Israele per un milione per un miliardo di dollari
E questo voglio dire anche abbastanza curioso e divertente
L'Iran si è sentita in qualche modo autorizzata a moltiplicare i suoi sforzi per avere non tanto delle armi nucleari e che non sono probabilmente dietro l'angolo quanto la possibilità di fabbrica
L'India è un Paese più prudente più attento più attento al proprio sviluppo che sta diventando estremamente significativo a tassi annui che non sono quelli di crescita che che non sono quelli cinesi
Fra il nove e il dieci ma che sono pur sempre fra il sei e il sette l'India sta diventando una potenza economica
Ed è molto più attenta anche ai suoi rapporti con gli Stati Uniti e in generale condannare atlantica ma anche l'India si è rappacificata con la Cina
E questo incontri fra Cina e India fra Cina e Russia sono per molti aspetti il risultato della politica estera degli Stati Uniti questo è il risultato dell'unilateralismo americana questo è il risultato prodotto
Dall'unilateralismo americani quindi potremmo sostenere per certi aspetti che il mondo e infinitamente meno o unipolare o unilaterale unilateralista un di quanto fosse quattro cinque anni fa
La gli errori della politica americana in Iraq hanno prodotto una serie di conseguenze che si è poi ripercossa sia sulla prestigio degli Stati Uniti nel mondo sia addirittura sulla situazione interna americana dove la leadership di Bush rosse non in crisi appare comunque fortemente intaccata da gli avvenimenti delle ultime settimane
Degli ultimi mis quindi il mondo dicevo e meno unipolare e questo è a mio avviso positivo credo che sia un bene che di cose vadano in quel senso
Ma l'Europa in questo mondo unipolare e ancora una voce estremamente fioca
Del grave che questo che questa sia la nostra constatazione perché per molti aspetti il mondo ha voglia di Europa ha bisogno di Europa la richiede lo desidera
Forse non ci piace troppo che il
Che Jean resa abbia deciso di trasferire le sue riserve monetarie Neuro ma ci fa piacere che la Cina abbia deciso di impiegare in euro una parte delle sue riserve monetarie
E l'Europa no ancora purtroppo una voce troppo fioca troppo deboli c'è uno straordinario paradosso con cui vorrei concludere questa questa esposizione
Le europei vibonese
Ma è stata in questi ultimi quindici anni più straordinario fattore di trasformazione di da regimi gli stati di strutture politiche nell'Europa centro orientale in Turchia
L'esempio e la voglia di entrarvi hanno messo in moto dei meccanismi che hanno profondamente trasformato quindi Paesi la Turchia moderna non è soltanto figlia di Kemal Ataturk
E anche figlia dell'unione europea grazie
Credo di no ma violare il mio ruolo di moderatore nel sottolineare la straordinaria qualità dell'intervento della Pastore Sergio Romano colgo l'occasione per dare il benvenuto al leader dell'Unione onorevole Romano Prodi che già giunge in anticipo qui da noi insieme al ex ministro dell'Agricoltura Paolo De Castro e adesso do la parola a un diciamo introducendo sempre il il tema delle delle interazione delle politiche internazionali
E parafrasando sì possibile Napoleone che diceva due secoli fa è che quando la Cina si sveglierà farà tremare il mondo
Possiamo parlare di quelle che possono essere vantaggi e rischi di questo risolve grande risveglio che la Cina sta avendo in tutto il mondo in tutti i settori con una crescita record del proprio PIL e anche come sottolineava
La pace dove Romano prima con delle interazioni anche un po'strane nel proprie relazioni interazioni economiche mondiali anche a livello di armi non solo di agricolture perciò la parola alla professor
Sei Ling vanghe non so se l'ho pronunciato esattamente professore delle gli stilisti sottoposta etologi della Georgia
Anche mesto cemento
O grazie presidente sono particolarmente onorato e lieto di essere qua affetto per visitare questo bellissimo Paese
Nei prossimi venti minuti cercherò di condividere con loro alcune cose che ho osservato rispetto alla Cina
Nonché lei opportunità che sta presentando la Cina al mondo all'Europa occidentale l'Unione europea in particolare
Tengo anche a sottolineare le incertezze e i rischi che sono comunque collegati a questa crescita della Cina
Inoltre parlerò
Delle opportunità e delle sfide che ci attendono del futuro in Cina per quanto riguarda il mondo dell'agricoltura e dell'industria agricola lei viene
In Occidente
Cominciamo col parlare della crescita della Cina
Che effettivamente una sorta di miracolo negli ultimi venticinque anni
Secondo tutti gli indicatori di l'economia cinese è andata benissimo e i cinesi hanno sostituito i giapponesi
Come creatori di record mondiali hanno polverizzato molti record
Con una performance straordinaria dal punto di vista dello sviluppo economico e del sofisticazione tecnologica
Come poi si possono vedere sullo schermo la economia cinese si è si è sviluppata molto bene e il prodotto nazionale lordo
Cresce in media dell'otto virgola tre otto nove per cento all'anno questo dagli anni ottanta
Quindi due tre volte più velocemente della crescita media in tutto il resto del mondo è tre quattro volte addirittura pro dei paesi dell'OCSE
Quindi cinesi hanno ridotto anche di molto la povertà nel loro paese le le Nazioni Unite infatti hanno già descritto il successo del cinese come la maggiore riduzione di povertà
Nella storia
Sì pesa infatti che qualcosa come cinquecento milioni di persone siano emersi dalla povertà in altre parole che adesso abbiano da mangiare e sicuramente adesso questa economia e la quinta per dimensione al mondo e secondo i parametri IPTV
Secondo e le sedie se siamo esso considerati anche secondi addirittura al mondo soltanto dopo gli Stati Uniti
E addirittura due volte più grande del Giappone che viene per terzo quindi vi rendete conto dell'importanza di questa crescita naturalmente anche questa di questi criteri vengono sottoposti a discussione ora come ora
I cinesi hanno avuto anche straordinari risultati sui mercati internazionali infatti hanno attratto grandissimi investimenti indiretti fino a quattrocentosessanta miliardi stia dollari finora
Infatti il Cina il seconda soltanto agli Stati Uniti come ricettatore di di capitali esteri grazie anche alla grande influsso di afflusso di capitali esteri e adesso la la Cina ha delle riserve di valuta estera superiori a settecento miliardi di dollari in cachet
Quindi segue soltanto il Giappone e dagli anni novanta la Cina è stata l'acquirente straniero più importante di buoni del tesoro degli Stati Uniti e quindi a a aiuta aiutato certi certamente la qualità di vita degli americani e anche il governo americano
Potrei anche parlare Pini succube
Anzi mi di altri record straordinari ma basta dirvi che il potenziale ancora enorme praticamente infinito nel futuro se vogliamo essere ottimisti sedici e vi dico perché innanzitutto il tasso di risparmio dei cinesi è straordinario dal trentotto al quarantadue per cento ecco ancora una volta siamo secondi come vedete capita spesso
Un progetto soltanto Ossimo un Paese a un tasso maggiore di risparmio Singapore Singapore però sono tre quattro milioni di persone mentre noi siamo uno virgola quattro uno virgola cinque miliardi di persone
Ci sono
La mia però la maggior parte purtroppo di questi di questo risparmio sono completamente deputati praticamente nella spazzatura da un sistema bancario inefficiente ancora in Cina
Naturalmente si parla anche della mano d'opera assai poco cara di settecentosessanta milioni di persone la mano d'opera estremamente economica sappiamo bene che un un salario Meridione in Cina è dal due al dieci per cento di Cuddy uno degli Stati Uniti o non parliamo di quelli europei
Il re e poi parliamo anche del regime autoritario e cinese che forse non è molto democratico ma che certamente molto impegnato
Nel sviluppo economico e altamente in favore del capitalismo direi addirittura che oggi Beijing più impegnato verso il capitalismo di molti e rappresentanti dei partiti democratico degli Stati Uniti
Perciò molti cominciano a speculare che la Cina potrebbe superare gli Stati Uniti come potenza economica maggiore del mondo nel giro di cinquant'anni
Questa tabella vi dimostra che cosa fanno i cinesi non possiamo Co e questa è una specie di auto classifica che loro fanno come vedete
Mettono l'Italia al decimo posto se se stessi al settimo
Comunque come vedete già si considerano il terzo potere economico che un potere terza potenza economico che portare più importante del mondo e la quarta dal punto di vista militare
Interessante perché oggi il Cina non è assolutamente trattata come tale certo non come la terza o quarta potenza più importante del mondo
Quindi evidentemente c'è un certo attivare io fra le aspettative e la realtà
Infatti i cinesi ritengono di non essere trattati nella maniera giusta nel mondo non di non fare ancora
Gran parte dei dei club più esclusivi e più importanti tuttavia si considerano fra i più importanti perciò c'è un pericolo in tutto questo parliamo naturalmente anche dei problemi che sono enormi che potrebbero distruggere il brillante futuro della Cina Suso innanzitutto un irrequieto UTIN onere qui detta sociale sempre maggiore nel due mila tre e nel due mila quattro
Mai si
Si è parlato di di centinaia di sollevazioni in Cina innanzitutto perché esistono milioni di persone sotto impiegate o disoccupate
E fra duecentocinquanta e quattrocento e perché la società è ancora molto repressiva nonostante dei tempi moderni
Il che causa l'albatro mete moltissimi conflitti c'è stata con importante fuga dei capitali nella nel nostro Paese
I cinesi stanno pagando molto caro per la loro crescita economica pensiamo al distruzione dell'ambiente
Sì non ci fosse stata questa distruzione tuttavia il tasso di crescita sarebbe stato soltanto del cinque sei per cento non certo dell'otto nove per cento
Ci sono anche altri Problemi ma mi limiterò per ragioni di tempo
Una è una mancanza di innovazione causa di sempre del regime autoritario a cui non piace l'innovazione e la libertà quindi rinnovazione e severamente illimitata
Fra tutte le grandissime esportazioni di prodotti cinesi verso il mondo intero
Inventò che sono veramente cinese cioè i cinesi fabbricano prodotti ma che vengono da altri quindi tutto questo porta anche a pagamenti di royalty eccetera che avvengono più o meno
E poi c'è anche questa mancanza di di Rizzo TG i proprietari diritti sulla terra
La terra appartiene ancora lo Stato degli agricoltori hanno semplicemente il diritto di usare questa terra non di possederla o tanto meno difenderla
Dire questo naturalmente incoraggiare i gli agricoltori a causare danni alla terra ad abusare della terra non trattarla come dovrebbe
Adesso vorrei parlare di agricoltura dato che naturalmente voi siete gli esperti non sono qui per insegnarvi a pescare ma
Mi difenderò dire tre cose innanzitutto esce un limite alla crescita la terra arabile il cinque per cento il venti per cento della popolazione si dedica questa attività ICE una naturalmente una di un bisogno di Alinghi alimenti enorme
Purtroppo l'agricoltura in Cina è ancora basata soprattutto sulle famiglie qui su piccolissimo ma scala facilissima le crisi
I cinesi utilizzano troppo esageratamente i prodotti chimici c'è un'erosione del suolo molto importante
E di si è persa anche moltissima terra in favore dello sviluppo soprattutto a Shanghai dove veramente c'è una bolla speculativa di tipo immobiliare colossale queste riconosciuto da tutti
Qui nei
Tutto ciò ha creato un grande potenziale per gli agricoltori efficienti stranieri soprattutto del Nord America dell'Europa occidentale
Soprattutto perché sta cambiando sanno cambiano che le abitudini alimentari in Cina questo a causa dell'aumento del reddito e quindi maggiori acquisti di prodotti a alimentari stranieri pur in effetti pensate che i cinesi adesso importano più c'ero mogli di soia di quanto non ne producano nel loro Paese sono importantissimi tra l'altro per nella nostra alimentazione tanto che si dice che coloro che la nostra pelle viene proprio dai germogli di soia
Però in realtà adesso come ho detto i cinesi ne producono meno di quanto non importi perché evita un ottimo esempio della potenziale per i prodotti stranieri esteri in medicina
Inoltre il Reggi il regime in passato si basava decisamente sui contadini ma oggi
Il CCP è veramente contro i contadini
Perciò i contadini cinesi si ritrovano schiacciati da moltissime nuove situazioni che li rendono estremamente insoddisfatti e questo ha delle implicazioni sociopolitiche incredibili
Qual è il futuro per la Cina
Io vorrei menzionare due fattori che possiamo riassumere in lascia o raddoppia larga Vernazza e il stabilità sociopolitica ammissibili quando abbiamo come ho detto dei contadini che sono schiacciati dal governo che vivono ancora passando la loro agricoltura Somers sulla famiglia e che sono minacciati dagli agricoltori stranieri bene tutto questo porta dei problemi di stabilità sociopolitica è importante
E ora il nostro governo non è certamente uno dei più efficienti del mondo
Quindi se vogliamo abbiamo una specie di Vulcano pronto a all'irruzione in qualunque momento e pronto a distruggere il potenziale colossale del futuro cinese
La pace esteriore altrettanto importante per Ray cinesi oggi si fonda infatti il suolo il suo siamo nel suo benessere si fonda sulle esportazioni
La produzione e Lepore intensi per come ho detto anche gravi ripercussioni sull'ambiente
Ora tutto ciò però dipende dalla buona volontà per così dire del mondo esteriore del mondo esterno cioè gli Stati Uniti
L'Unione europea e altri mercati principali del modo possono determinare il futuro della crescita economica cinese
Ci sono inoltre dei problemi perché certo c'è un problema di buona volontà ma poi c'è il problema di Taiwan che può esplodere in qualunque momento
E distruggere tutte le aspettative la Cina infatti ne avrebbe delle conseguenze terribili
Accelero no perché purtroppo sta esaurendo il tempo e naturalmente però sono disponibile per le domande più tardi
Qual è adesso provare a darmi qualche idea di quello che secondo me potrebbe essere fatto in Cina secondo me è l'Occidente altre scelte Occidente come l'iter del mondo oggi quindi
Il gli Stati Uniti l Unione europea il Giappone e gli altri le altre potenze odierna
Considerare dei Chin a Comun Nuovo leader quindi
Dato che Novoli impariamo tante cose dalla Cina e che abbiamo imparato a addirittura
La viene cucina da da da dal passato la cucina cinese dal passato anche se in realtà non abbiamo imparato poi da Marco Polo
L'importante cercare di considerare la Cina Comun Nuovo una nuova potenza centrale però bisogna vedere fino a che punto l'Occidente accetterà e darà fiducia la leadership cinese a causa del suo tipo appunto di struttura di regime
Un'altra è l'idea di aprire una specie di confronto R sottomettere il chi è riciclabile Recina in modo da essere certi che non potrà mai sostituire gli Stati Uniti o l'Unione europea o altri come grande potenza in questo si può fare in due modi quella che si chiama la guerra calda
Cosa che ripeterebbe la tragedia delle grande politiche di Potenza
Molti molti di voi purtroppo hanno assistito a a a a guerre fra potenze già esistenti potente che stavano nascendo
Situazioni terribili certamente nonché non vogliamo vedere ripetersi se non altro perché questa è l'era delle armi nucleari
E poi una guerra fredda invece come quella che c'era stata con l'Unione Sovietica ma i cinesi oggi hanno imparato dall'esperienza dell'Unione Sovietica e invece di isolarsi come fece Stalin molto stupidamente
I cinesi abbracciano il mercato internazionale per
Far sì che una guerra fredda siano soltanto inefficace ma estremamente cara in effetti oggi l'economia cinese è già molto integrata molto legata alle altre economie del mondo come già ho detto sono i cinesi ad acquistare la maggior parte dei buoni del tesoro americani
Di conseguenza è molto difficile pensare immaginare una guerra fredda contro la Cina inoltre avrebbe anche un certo peso morale perché
Sfidare praticamente il venti per cento di della popolazione mondiale in questo modo francamente un bue molto impegnativo
Ma c'è un altro modo secondo me ideale
Per affrontare la Cina l'altro mare la Cina
Cosa che aiuterebbe la Cina a ad emergere ancora di più può come già fanno gli altri continenti
La Cina non sarebbe mai capace di svilupparsi come sta facendo se non avesse i capitali degli altri e degli altri comunque le altre potenze
Tuttavia io suggerisco che le attuali potenze dovrebbero riunirsi e fare in modo che le Cina si sviluppi pacificamente
Che abbia uno sviluppo che accetti lei le regole i valori attuali che tutti noi condividiamo
In questo modo la Cina avrebbe anche liberata in un certo senso ma questo naturalmente richiede una grandissima larghissima visione abilità e leadership questa è l'opportunità secondo me vincente e secondo i miei calcoli
Abbiamo almeno cinque dieci anni per lavorare allo sviluppo della Cina se decidiamo di farlo ma se decidessimo di non farlo
Ahimè potremo forse dover affrontare la Schiffer numero uno la scelta numero due cioè o accettare il Cina come nuovo leader mondiale oppure a dover affrontare ancora una volta una guerra fredda mi sembra che la scelta sia piuttosto ovvia
Per gli agricoltori occidentali come ho già detto la Cina può rappresentare una grande opportunità ma questo non significa che dobbiamo abbandonare la speranza di trasformare la Cina dal punto di vista del del del suo Governo e del destino della sua gente
L'opportunità sono in Cina grazie
Una relazione che non ha nascosto pregi e difetti rischi e possibilità no del nuovo ruolo della della Cina
Ricordo l'occasione prima di dare la parola alla professore Guerrieri per invitare tutti quelli che vogliono inserirsi nel dibattito successivo a fare pervenire al questo tavolo già le loro iscrizioni a parlare prima circa mezz'ora di dibattito
Prima delle coffee break ed ora la parola al professor Paolo guerriere dell'Università la Sapienza di Roma
Che ci parlerà del ruolo dell'Europa nell'area euromediterranea
Grazie molte
Il mio compito è quello di guardare i rapporti tra l'Europa Unione europea era mediterranea quindi un tema di grande rilevanza soprattutto credo un tema molto rilevante per capire
Il ruolo che l'Europa svolge soprattutto potrà svolgere per quanto riguarda le relazioni in quella che abbiamo definito l'economia globale
Credo che sia innanzitutto importante sottolineare come i rapporti tra Europa e Mediterraneo siano rapporti di straordinaria importanza non solamente per i legami storici culturali
Ma anche e soprattutto per quelli il campo dalla sicurezza dell'economia
è innegabile che se i forti divari di sviluppo tra nord e sud del Mediterraneo che oggi esistono
Prenderanno in qualche modo non essere corretti ma viceversa dovessero consolidarsi questo rappresenterebbe una minaccia molto forte per la stabilità dell'intera area e in particolare anche per l'Europa
Da questo punto di vista quindi c'è una grande sfida che l'Europa deve raccogliere che è quella di in qualche modo fare in modo che questa integrazione si realizzi e quindi si possa sviluppare una sorta di circolo virtuoso l'ho chiamato basato su Investimenti basato su crescita scambi commerciali che possa in qualche modo avvicinarsi a quello che ha rappresentato che hanno rappresentato i legami tra Paesi dell'Est e Unione europea che certamente è stato una dal punto di vista economico una vicenda di grande successo e qui ovviamente credo che sia inutile sottolineare l'interesse dell'Europa
E vorrei dire interessa in particolare nel nostro Paese dell'Italia
Si potrebbe in qualche modo dire che per quanto riguarda l'Italia l'Italia è il Paese che potrebbe trarre più vantaggi da una rilancio e sviluppo di questa integrazione
E allo stesso tempo rischia si dovesse fallire questo tipo di integrazione di pagare i costi più alti
Io vorrei parlare allora brevemente del perché fino a oggi secondo me certe potenzialità non si sono realizzate che cosa si può fare perché queste parità potenzialità possono realizzarsi
E ovviamente però per parlare di questi rapporti è necessario guardare come dire in in un quadro più ampio che il quadro delle relazioni economiche tra Europa e e una vasto insieme di Are nel mondo quello che rappresenta un po'la politica economica estera dell'Europa
Da questo punto di vista l'azione dell'Europa come sappiamo si svolge a più livelli c'è una grande iniziativa all'interno che costruisce e ha costruito questo spazio economico unificato
C'è una rete di accordi regionali che in qualche modo si sta intensificando e c'è poi la partecipazione attiva dell'Europa in ambito multilaterale quindi nei grandi organismi il da brutti o il Fondo monetario e così via
Ma qui vorrei soffermarmi soprattutto su legami tra l'Europa l'Unione europea le tante regioni le tante aree del mondo sono dei legami appunto che si sviluppano a tutto campo
La partnership euro mediterranea mi fa parte ma ne fanno parte molti altri accordi
E che si sono sviluppati nel tempo per quanto riguarda ad esempio l'America latina il caso del l'America del Sud così come dei rapporti e degli accordi con Messico Cile per quanto riguarda il vasto insieme dei paesi in via di sviluppo e per quanto riguarda le relazioni che oggi stanno sempre di più legando l'Unione europea e l'Europa con l'Asia in particolare con la Cina
E c'è allora da domandarsi ovviamente che cosa so quali sono qui avete vedete una cartina che raffigura questa immensa si potrebbe dire Rete di legami che oggi unisce l'Europa con tutte queste are
Quali sono se ci chiediamo i fattori le determinanti che spingono e hanno spinto nel tempo l'Unione Europea intessere questa del vasto insieme di relazioni
Innanzitutto sono delle finalità di come chiamiamola de di politica estera l'Europa ha sempre usato
L'Unione europea ha sempre usato la politica commerciale la politica quindi dello sviluppo in qualche modo come complementare se non surrogato della degli strumenti di politica estera è sempre stato
Per quanto riguarda l'Europa molto importante sviluppare questa rete di accordi economici perché attraverso questa rete
Si poteva immaginare e pensare di terminare stabilità e di assicurare da questo punto di vista una sfera chiamiamola di influenza e quello che piene di finito il soft power in qualche modo del dell'unione e e dell'Europa ovviamente i rapporti con la Mediterraneo fanno parte di questo vasto insieme
C'è una seconda forte la seconda determinante importante che sono gli sbocchi commerciali come dire l'accesso ai mercati a cui sono interessati ovviamente i paesi e le imprese europee da questo punto di vista tuttavia c'è da dire che la gran parte dei reali delle relazioni commerciali d'Europa poi si svolge con Paesi con cui l'Europa pochi se non nessun raccordo quindi da questo punto di vista si potrebbe in qualche modo guardare ad una non eccessiva efficacia per quanto riguarda questo motivazione degli sbocchi commerciali
Vi è un terzo ordine di fattori
Che riguarda gli obiettivi che l'Europa persegue di promozione dello sviluppo di molte aree di molti Paesi
Non è non c'è ovviamente il tempo qui c'è una letteratura è un dibattito infiniti per quanto riguarda l'efficacia o meno di questo
Di questa di questi studi questo strumento e quindi di questa finalità
Vi è poi un ultimo ordine di motivi che è un moto una un è un è una un fattore che si è sempre di più accentuato negli ultimi anni
Una volta l'Europa era come dire l'attore per eccellenza che sviluppava questi rapporti regionali oggi sempre di più in impegnato in questo del tipo di relazioni sono anche gli Stati Uniti
Quindi c'è una sorta di competizione chiamiamola così oggi tra Europa e Stati Uniti per quanto riguarda la possibilità di sottoscrivere questi accordi che ha un una una sua importanza ad esempio
Oggi ha una una una negoziazione in corso tra Europa e America latina Mercosur che risente molto di quello che poi è l'azione
De che allo stesso tempo gli Stati Uniti stanno conducendo quindi questa competizione sta sempre di più intensificando un'azione di relazioni per quanto riguarda i rapporti tra Europa e il resto del mondo
Ecco visto questo insieme ci si si potrebbe pensare che dietro questo insieme di relazioni ci sia allora una strategia come dire a tutto campo relativamente efficacia coesa con finalità determinate
Non credo che sia invece è questo il caso nel senso che per cui se si va poi a leggere nel suo insieme questa fitta rete di relazioni l'immagine che se ne trae invece di una strategia diciamo così ancora molto in forme relativamente la definirei confusa tra virgolette perché la somma di queste relazioni
Difficilmente può essere riportata a finalità in qualche modo
Tra loro coerenti e complementari e questo perché la spinta ancora molto forte viene da interessi in qualche modo contrastanti dal punto di vista geopolitico dei paesi che fanno parte dell'Unione Europea
E direi che è anche importante sottolineare che per quanto riguarda questi rapporti in molti casi come dire questi rapporti hanno tenuto fuori e tengono fuori
Settori e aree importanti
Il caso dell'agricoltura e il più emblematico per quanto riguarda questi esempi così come in aline in diversi casi questi accordi come dire prevedono una serie di iniziative che rimangono però in molti casi sulla carta che non sono attuate
E quindi che lasciano incompiute queste finalità
Da questo punto di vista quindi si può parlare di una strategia che a potenzialità di essere migliorata e soprattutto a cui va data una sua maggiore coerenza una sua maggiore capacità di sviluppare obiettivi in qualche modo collegati e qui vengo allora alle i temi più specifici del Mediterraneo che ovviamente riflettono in molti casi queste ombre queste luci che ho voluto poi a riassumere per quanto riguarda i rapporti più complessivi
I rapporti con il Mediterraneo ovviamente hanno di fronte tre grandi ordini di problemi da affrontare per quanto riguarda quest'area che definirei in senso allargato come l'area del Nordafrica e del Medioriente allo stesso tempo c'è un problema enorme che riguarda il fatto delle dinamiche di crescita di questi Paesi
Devono sostanzialmente aumentare perché c'è una demografia che in qualche modo riverserà nei prossimi anni un enorme numero di giovani alla ricerca del del di di di di di occasioni di lavoro
La crescita sta aumentando perché questo dopo ci verrò tra un attimo è un periodo relativamente favorevole per l'area ma questa crescita non è ancora sufficiente in prospettiva
A assorbire questo enorme numero di nuovi diciamo potenziali lavoratori che si riverseranno per quanto riguarda molti di questi Paesi sui mercati del lavoro
Il secondo ordine di problema riguarda il fatto di aumentare le capacità di finanziare la crescita e soprattutto gli investimenti nell'area del Mediterraneo
Che sono rimasti molto al di sotto degli investimenti ad esempio nell'Asia da un lato ma anche nell'Est Europa
Questo è un'altra grande ordine di problemi da affrontare e il terzo ovviamente riguarda le riforme socio economiche di questi Paesi
Qui vedete ad esempio in questo grafico la la la come dire istogrammi più elevati riguardano l'area del Medioriente del Nordafrica la disoccupazione più elevata fra tutte le aree emergenti riguarda proprio quest'area
E in quest'altro grafico e proiettato quella che sarà e quella che oggi è potenzialmente la disoccupazione giovanile in molti di questi Paesi è enorme ed è un problema ovviamente di straordinaria importanza da questo punto di vista allora che cosa fare come in qualche modo affrontare io credo che sia importante proprio porsi un problema di come rilanciare quello che è stato un grande disegno ed è un grande disegno dell'Europa che è il partenariato euro-mediterraneo quest'anno ricorre come dire i dieci anni il decennale
Negli accordi che sono stati siglati nel mille novecentonovantacinque
Io credo che sia molto importante partire dal fatto che questi accordi hanno prodotto alcuni risultati rilevanti parlo ad esempio della positiva intelaiatura istituzionale di rapporti istituzionali tra questi Paesi
Ma molti altri risultati non sono stati soddisfacenti
Se non se non meno se non altro sono molto inferiori a quelle che erano le attese che in qualche modo si affacciavano per quanto riguarda quest'area
Quindi c'è molto da fare per rilanciare in qualche modo queste relazioni e c'è molto da fare perché quello che e viene sottolineato dei più l'Unione europea ha un peso di straordinaria rilevanza per questi Paesi vedete da questa da questo grafico nell'area delle urla
Messo in risalto come la gran parte delle relazioni commerciali di investimento di questi Paesi e con l'Europa con i Paesi europei circa la metà di tutti questi delle dei dei rapporti che legano questi Paesi con il resto del mondo
C'è allora da porsi un problema importante come rilanciare il partenariato quali nuovi contenuti in qualche modo assegnare a questo accordo
E qui vorrei sottolineare due come dire circostanze che possono rendere molto favorevole e in questo momento e nei prossimi anni questo rilancio uno l'ho già citata c'è un periodo favorevoli di crescita in quest'area stimolato ovviamente dai paesi produttori di petrolio che fanno parte come sappiamo a a a gran titolo di quest'area ma non solo perché il la crescita dei Paesi petroliferi si sta riversando favorevolmente anche sui Paesi del Mediterraneo che non sono produttori quindi c'è da cogliere un'opportunità inserirsi
In un trend di crescita che sta aumentando seconda grande opportunità
Il riassetto delle grandi correnti di traffico commerciale internazionale
Lo sviluppo dell'Asia come sappiamo significa soprattutto commercio internazionale investimenti internazionali e quindi sta arrivi lanciando il riposizionando in Mediterraneo
Al centro di quello che rappresenterà in futuro sempre di più un asse fondamentale per quanto riguarda i rapporti tra le grandi aree
E attenzione che quello che sta avvenendo e che questi Paesi oltre a vendere stanno acquistando molto per quanto riguarda l'Asia e stanno investendo e cominciando a investire
Allora il Mediterraneo ha una grande opportunità e carta da giocare che cosa fare per poter in qualche modo fare in modo che questa opportunità sia colta
E venga esaltata dalla dal dai dai mutamenti per quanto riguarda i contenuti soprattutto delle politiche che sono state sviluppate ovviamente non abbiamo tempo per cui io qui mi limiterei da un lato a sottolineare un fatto
Bisogna cambiare la natura dei rapporti economici tra Europa e area del Mediterraneo
In questo grafico vedete che mentre i rapporti tra Europa
E esportazioni delle altre aree a dei prodotti industriali dei manufatti una grande volano di crescita nei rapporti con l'area del Nordafrica delle Medioriente
Questo tipo di scambi ancora molto tradizionale basato su esportazioni di materie prime per quanto riguarda questi Paesi e su esportazioni di manufatti per l'Europa
Questo è un contenuto di integrazione che ricalca in qualche modo vecchi schemi
Non è in linea con quelle che poi sono le correnti più dinamiche del commercio internazionale degli investimenti quindi un tema molto importante come rilanciare questo tipo di integrazione cercando di e soprattutto consolidare questo aspetto regolato alla produzione agli scambi Alinghi
Riprendiamo i nostri lavori do subito la parola al l'onorevole Romano Prodi leader dell'Unione già presidente della Commissione europea che parlerà sul tema Europa agricoltura e competitività
Anche già presente in consiglio dei ministri ricerca Roberto Saviano il tema degli ex settentrionale nevicate avvocato
A pene d'anteguerra primi
Dunque il produttore ringrazio davvero di questo diritto
Mi fa molto piacere essere qui tra l'altro
L'agricoltura italiana ha proprio bisogno di un punto di riferimento ogni anno come emendato questo appuntamento
Speriamo che l'intervento mio non abbassi il livello generale e poi andiamo avanti
Il tema che mi è stato dato inserire
Le procedure d'Europa nel quadro naturale che era già stato tracciato con
Con grandissima
Intelligenza dalla natura ambasciatore avevano
Quale ritrova perfettamente d'accordo su tutti i punti che io forse dobbiamo aggiungere il quadro di riferimento all'agricoltura italiana anche qualche osservazione sulla Russia
Che
Potrebbe aiutare il completamento anche nella della quadro di riferimento che noi abbiamo e anche completare quarantuno non solo riguarda gli Stati Uniti più diciamo infatti che non che hanno tipo la aree io correggono un po'questo aspetto lo stanno ancora in un mondo multipolare che tende ha voluto provare morì fretta
Cioè in questo momento stanno i delicato momento in cui ancora che Stati Uniti
Ma avevano dominante nel mondo in cui stanno facendo lo sforzo dell'Iraq verità dell'Iran per mantenere questo questa caratteristica nel mondo unipolare
Ma la avere alta e l'abbiamo vista anche dalla spesso delle persone grande AST cambiando in un modo eccezionale il mondo
Perché
Creando il grande interesse era tra l'altro il discorso che ha fatto il suo dovere avvicinamento fra la Cina evolversi ma non non prestare come questioni dei paesi abbiano dal punto di vista della non ha finito le caratteristiche futuro tra loro struttura interna un'esplosione
Emendamenti che più posta in una situazione del genere allo sciagurato di un grandissimo economico ma tutto sulla esportazione indichi Mergellina e invece una crisi demografica esperito sa a osserviamo adesso centocinquanta milioni di abitanti circa centoquaranta cinquantacinque insomma e di cui quarantacinque cinquanta dei naturali e cento adeguate all'ora le proprie opinioni per i due mila quaranta prevede non meno di cento milioni da mettere al centro tra loro sia di cui solo il venti anche materie orali
E con la mortalità ma soprattutto maschile estremamente bassa umano sviluppo sociale che non proprio di che in arretramento e soprattutto immaginate minori il quadro mondiale io non esiterei a anzi o perché se è vero che la voce di natura più grande territorio del mondo con venti milioni di abitanti un piccolo show un mercante d'armi
Parlo di trecento milioni di cinesi che corrono quindi in questo rapporto Cina Russia e certamente delle cose
Nomino stamane
Che si possa pensare
Al mondo ma le osservazioni che riguarda il completo ritiro situazione che riguarda la Cina
Anche un altro aspetto che in euro con cui dovrei cominciare il discorso europeo l'avrei cominciare da una parte mezzogiorno e quindi
La Cina alle caratteristiche che possono anche ha detto chiaramente prima ma dal punto di vista dalla rapporti economici con in una fase di profondo cambiamento
Avuto soltanto tre fasi storiche con una rapidità impressionante la prima la Cina oggetto della più grande se l'investimento nella storia dell'umanità investimenti europei americani in Cina sono stati quanti tutti ugualmente enormemente superiori ai megastore gli investimenti dove Stati Uniti ed Europa
L'anno scorso c'è astratto dal pronunciamento unanime lo fa c'è stato un fase due investimenti cinesi in Africa e in Asia per Energia
E per a materie prime agricole e non si applica materie greco America Latina
Allo stato naturale aggiungendo immagino
Usciva mentre uscivano e rientravano ministri africani sudando eccetera ma tutti per petrolio dopo gli orari incontrati cosa facevi ma e ma si trattava di petrolio sopra il Salone interessarmi grande problema
Che riteneva rispecchiato prima con il discorso grande importatore disordine del mondo ma con investimenti all'estero per quello che so io è una presenza ormai i mercati indiani in modo attivo
Adesso sta cominciando e ci sono già i primi segnali una terza fase investimenti cinesi in Europa e negli Stati Uniti per accompagnare le esportazioni come sempre in questi casi e allora e chiaro che si pone il problema del Mediterraneo prima di andare un altro discorso emicrania questi aspetti rimetteranno in non solo Saturno un mondo il momento più delicato che la nostra politicamente anche
Anche quello che sarà soggetto più oggetto e soggetto di cambiamenti per effetto dalla dovranno sviluppa asiatico buttato fuori una centralità del mondo alla scoperta dell'America
Rientrato stare entrando adesso con la scoperta dell'Asia questo è il quadro sintetico
Rossi
Ci sono illustri per la nostra cultura
La prima
La ragionevole uscirebbero mediorientale
Prevenuto Moreno di questo grande annotano Investimenti il rimedio provocatoria al primo ministro cinese in modo provocatorio anche divertente protetta ma rovesciando la storia europee ad avere concessioni in Cina lavoriamo prevede commissioni cinesi in Europa in modo che ci si intende allora sarebbe la terza fase di cui ha parlato il professore o anche in modo progressivo
Far coincidere la terza con la prima fase euro al netto dell'effetto favorevole per se vi ricordate lo schema che ha fatto intanto primi prego anch'ecco allora ce l'aveva una lunghissima occasione che ritrae a perché è chiaro quanto diceva diceva prenderlo giornaliere benissimo che il Mediterraneo diventato per verificare ecco rispetto alla politica europea diventato per effetto dei casi vaste aree applicative c'è stato l'allargamento a Est recuperarne oppure con io credo sopra lo strato protagonista attivo
Che noleggiano a cui non si poteva assolutamente non rispondere ma nello stesso tempo è stato per me difficilissimo apre le porte alla politica verso il Mediterraneo
Soprattutto mi sono
Dedicato alla due proposte precise una grande e una piccola la piccola andati in porto la Fondazione per il mio contro il premier runner ma una piccola cosa grande la banca per Netanyahu coi la nomination del Mediterraneo si doveva creare una struttura in cui dei forse paventando decisioni questo non c'è stato non c'è stato verso non non ha avuto nessuna adesione possibile dall'Europeo quindi a Barcellona Lehman uno schema istituzionale interessantissimo ma orrenda torniamo con interventi forti con interventi col Polo check oppure avendo sempre il discorso che tutti gli egoismi Beltrame mi hanno fatto precedente voi avete pensato soltanto all'esterno e non ci pensa nessuno riesce quando aveva portato investimenti personalmente con la persona sotto il siamo a livello di un accento ciò perché proprio non esiste negli anni devono fare una politica forte
è chiaro che proprio tenendo conto di quanto ha detto preparano all'Europa Gandolfo concreto che è chiaro che a questo punto tra questo se davvero ci avevano governato deve proporre la Banca del Mediterraneo con il Paese rivieraschi permetteranno con chi ci sta
Anche aprendo a questa frase il nuovo protocollo per Europafin passa e abbiamo sentito prima e sui quali non voglio deve tempo descrive un uomo da questo impasto bisogna che la politica europea prosegua
Con le le corporazioni e vorremmo sa cioè nomine interne annunciano con chi ci sta con coloro che hanno la possibilità di fare queste chiedo elitarie Brad segua una politica mediterranea tranne un accenno di corresponsabilità direttamente al CIPE questo approdo nell'economia perché evidentemente non è che l'investimento eccetera comunque nota protrusione del Colle di qualità rosolato anche un capitolo M verrà perché è un capitolo che andavano ad aprile vennero maggiore
Sì gli osservatori gli osservatori cinesi che analizzando questi problemi
Avevo non sono molto che conoscono restando in particolare buttano subito ad un altro dei problemi importanza straordinaria
Non verranno criminalità
L'interrogatorio che c'è un esponente nove e ha premuto per sono pervenuti bresciano dove in anticipo quindi e se vogliamo rovesciare la storia rovesciano stando a lungo e mentre intercettano investimenti in termini assoluti col nostro Paese perduto perché invitando pure era andato in crisi perché a buon mercato ma uno strumento per per colpa nostra
Gli strumenti operativi per colpa nostra c'è una consolidata nella nostra storia nonché un'altra storia ne possiamo prendere all'onorevole Umberto Eco nel bagno
Cioè dell'incontro a queste necessità
Eppure quelli fanno politica e di preparazione e di offerta del nostro Paese verso queste ho avuto precederlo il discorso aperto il discorso dell'acqua del Mediterraneo perché nel limitato per lungo tempo volevo arrivare
Ad alcune cose che Campana addosso all'Italia e e decideranno se l'Italia ce la farà nemmeno a riprende sono i genitori CIPE nell'ambito europeo su ottantotto novantuno sono questioni mediterranee Tone vocazioni seria nell'occasione
Marginale proprio perché il Mediterraneo ripeto sta ritornando al centro al centro per mondo al centro del mondo delle sulla
Sulla politica europea in particolare è chiaro che terminata una fase
Terminata la fase della
Dall'allargamento anche se non è terminata in tutti i suoi programmi però è stata definito dieci premi sono entrato è stato ognuno succeso storico senza precedenti siano stati ritorno economico
Gli amici veri esportatori di democrazia nel mondo perché la democrazia non si esporta con la convenzione si esporta con avrà il dialogo si esporta con le proposte concrete e non si esporta ma anche ora con le armi se può esser costretti in un momento a fare argine ed emergenze ma non non si esporta stabilmente democrazia dove si esporta con la Pro i ticket l'Europa è stato il più grande esportatore di democrazia del della donna contemporanea l'allargamento sta regalandoci con grande concesso e naturalmente è chiaro che la bocciatura della Costituzione elettorale nell'analisi è perfettamente in linea con quello che tuttora vanno quindi non grandi opere pittoriche cosiddette
Per questo non può certo nella Costituzione c'è obbliga
Organizzare una politica per il futuro diverso da quella che non aveva programmato intendiamoci nulla e tragico comune e irreversibile perché già allora quanto identici a quelli quando dubbi ha lasciato la seduta nulla per tutti graffi unica e siccome urtato più molto più arretrato duttile aggressioni e intimidazioni sembrava veramente davvero finita
E non è finita
Quando la signora Thatcher ornavano il Maribor idea erano in un'affinità per adesso siamo in una di queste frasi
è chiaro che
E qui felicemente l'analisi fatta sembra proprio per permette di fronte un atteggiamento britannico come quello perfettamente descritta Sergio Romano gran problema d'Europa extra Gran Bretagna perché a ho detto che non sono ancor ora finito europee ancora alternativi all'Europa che ne porta avanti con intelligenza e una capacità che ha descritto più in precedenza l'ambasciatore di fronte a questa situazione dicevo allora evidentemente ritroviamo va elaborando in una politica e tenga conto di questo fatto le corporazioni fra apprese sono quello che sarà la via due uscito nel prossimo futuro
In questi mesi io personalmente immagino per tante altre decine di persone che hanno avuto una responsabilità europea stiamo tessendo tre parlando col
Né con gli altri da input politici per lasciati a me ancora autorevole come come a coloro che l'auto responsabilità
Con la Costituzione come Giscard d'Estaing con cui mi son sentito anche stamattina proprio per vedere di andare avanti con alcuni che
Possiamo fare uscire dall'impasse e queste soprattutto legate ai problemi economici e finanziari e indubbiamente legate ai dodici Paesi dell'euro perché tutti siano coscienti significa sono in Europa che lo possiamo pure una contravvenzione di avere una moneta e comuni e politiche economiche divergenti sapeva benissimo che questo ci può portare un giorno all'altro a qualche rischio ed ha qualche problema gravissimo se ne promettono economiche nepalesi
Perdono ottobre due mila tre misura venduto questo Moretti canta in cui noi troveremo in cui noi troveremo degli atti accordi con faremo proposte comincia stiamo lavorando per il quartiere appunto uscire noto attivo da questi in taxi poi un giorno un altro si riprenderà
Il cammino europeo anche perché non c'ero avrà capacità ad un gesto in Iraq è stata presa dove proprio in questi anni potrà poi andare molto più calma in futuro
Perché nel programma provocherebbe abbiamo soltanto soltanto ci fa perdere ma i Paesi dei Balcani perché la Romania e Bulgaria sono già ormai nella nella fase più avanzato cammino verso verso l'entrata in Europa raggiungerà il dominus et mezzo miliardo circa ad entrare in più riapriamo i Paesi dei Balcani che sono non sopporto Europa non sono la soluzione al grande problema
E non solo finanziariamente un problema perché come tutti hanno meno del due per cento in quel anzi perché meno poco più dell'uno per cento del prodotto nazionale lordo europeo anche chi chi amatori sono servite a questi Paesi
Siamo sempre a un livello assolutamente marginale è alla nostra portata nove disconosce come con la Turchia dicono una riflessione che ha fatto l'ambasciatore è perfetta
Nel senso che noi spesso nel rapporto che ho fatto ormai si allineano soprattutto grandemente la Turchia ad Antonio Nanni come sciogliere anche la il progresso della legislazione e anche invece l'arretratezza dell'applicazione di questa legislazione in tante aree del paese resa sintetico Berruguete gel che proibiscono la tortura qualche problema nelle questore periferiche del Paese dove la attaccano ancora e tutto questo clima più ma è una bocciatura costituzione apportato il problema dentro all'Europa
Cioè tanti politici che lavorato per la costituzione in favore dell'entrata del della della Turchia hanno cominciato a lavorare con estrema prudenza e quindi sarà un lavoro di lungo periodo
Per il resto d'Europa costruito attorno a sé il famoso anello degli amici che vale per il Mediterraneo
E qui è molto più forte di Barcellona si sarà implementato dalla Commissione europea che l'ha fatto però proprio e quindi io credo lo implementerà in cui ciascun paese dalla Russia fino al Marocco io se vuole
Costume con l'Europa dei rapporti dentro il porto il competitor tutto tranne le istituzioni cioè tre anni l'essere membro del Parlamento europeo o della commissione questo è un quadro che estremamente che in anni ecco ma che per e The Paris solo perché il proprio lavoro in questo periodo di riflessione decurioni abbiamo bisogno dopo questo creando il passo in avanti che è stato Lajolo l'aveva l'avvento e poi questa difficoltà dalla Costituzione questo è il più grande quanto un riferimento o cinquanta i suoi conti voglio fare alcune riflessioni sull'agricoltura
Cultura intubato in questi giorni la procedura di cultura mi sembra un po'postmoderno perché e del commissario Mendelssohn
Non tiene conto di tutto quello che è stato fatto negli anni scorsi da principe
E sembra che l'Europa abbia la stessa politica agricola che aveva invece anni fa
E invece è stato fatto un conto Kappler incontro innovazioni che sono state fatte il professor un progresso estremamente forte e ci sono non per commedia
Già in atti da tutto il mondo che sia chiaro alcune province ad esempio più nessuno torneo su altre cose avrebbero dovuto essere fatti e non si sono fatti soltanto perché qualche Paese sia secondo me completamente opposto preoccupato delle frumento è un quadro di un'Europa che capito che l'agricoltura deve angolo dove mi devo rispondono alle sensibilità dei cittadini deve essere pagate finanziata anche per le funzioni interesse che compie e dev'esser fatto in modo da turbare il meno possibile il commercio internazionale di aiuto allo sviluppo nel Terzo Mondo ma questo e già profondamente il contenuto nella dottore in nella dottrina della riforma Fischler la mia Commissione ha fatto Conticello a procedere in questa direzione
E andare avanti ma senza senza fanatismi
Tra
Che sembra che si possono fare in questa in questa situazione invece sono possibili da Luciano possibile a colpire questi strappi
Ecco allora
Una ma una evoluzione dello cioè gli ha preso il io credo che una rinazionalizzazione delle politiche agricole quello propone pronto dei problemi scompensi enormi cioè ci riporterebbe indietro parecchio produrre e continua culturalmente rimanere uno dei pilastri fondamentali
Politica europea veramente perché sarebbe a questo punto estremamente interessante vedere la strategia all'interno del pericolo per più euro consumi sempre più utile per l'Italia ma purtroppo sarà ha lasciato allora ben più elevata sorgesse un oratore che erano troppo grazie
Grazie presidente grazie anche per essere stato nei tempi cosa che mi politici è particolarmente apprezzata in quanto molto rara in generale corso ancora ancora più rara allora ancora più rara
Del e la parola allora va al vediamo se queste sta nei tempi il professor Giovanni Anania dell'Università della Calabria che parlerà verso Hong Kong negoziato agricolo nel dato aiuti io e nuovo assetto delle relazioni internazionali
Grazie Direttore vorrei cominciare il mio intervento tranquillizzando mi non parlerò di nessuna formula non parlano di scatole non vi darò nessuna percentuale anche perché non so come abbia fatto Coldiretti ma voi vi trovate distribuito un documento che sostanzialmente riesce a raccontarvi le cose che non succedesse fino a tre o quattro giorni fa e questo naturalmente mi aiuta
Allora la ministeriale ha disegnato le vorrei brevemente a ripercorrere prima di parlare di a un Congo come arriviamo a un comma perché questo ci aiuta a capire e quello che potrebbe succedere
La vita di Seattle nel novantanove avrebbe dovuto lanciare il round la ministeriale come sappiamo si è chiusa con un fallimento
I negoziati sull'agricoltura formalmente parte subito dopo Seattle perché era già previsto nell'accordo dell'Uruguay Round Rabei novantaquattro
Tra Seattle ella ministero successiva di Doha Van succede sostanzialmente nulla
Cosa succede do ad hoc abbiamo un accordo per l'avvio di un nuovo ramo
Con un'agenda negoziale a sostegno dello sviluppo dei Paesi più poveri
E questo è un elemento per me è importante da ricordare vorrei leggere con voi uno alcuni pezzi della Dichiarazione di Doha
Il commercio internazionale può giocare un ruolo importante per lo sviluppo economico e la riduzione della povertà
La maggioranza dei Paesi membri da beauty io sono paesi in via di sviluppo vogliamo porre i loro bisogni ed i loro interessi al centro del programma di lavoro perché i suoi con questa dichiarazione per me questo è un testo forte pecco per comprendere lo dobbiamo anche tener presente che la ministeriale dei loro è avvenuta due mesi dopo l'undici settembre
è ovviamente legittimo chiedersi se il questo testo
Sia
Se questo testo
Grazie sale se dietro questo testo che sia la l'usura la retorica dei paesi sviluppati o senso costituisca invece la presa d'atto della necessità di assumersi responsabilità concrete a sostegno dello sviluppo dei Paesi più poveri
La mia opinione è che tra queste due posizioni estreme e l'Unione Europea si trovi rispetto ad altri paesi sviluppate in parte tanti molto più vicina a una posizione in cui si ci si rende conto che è necessario fare qualcosa veramente per aiutare lo sviluppo dei Paesi più poveri
Dopo dopo a che cosa succede Fabio e Cancun la anche qui parte effettivamente la negoziazione non succede granché
Da questo punto di vista forse la cosa più rilevante e la riforma Fischler della PAC del giugno del due mila e tre perché perché la riforma Fischler consente di cominciare a negoziare veramente in agricoltura perché è una cosa importante l'Unione europea diventa in grado di negoziare assumersi intere
Arriviamo a Cancun hanno sappiamo che quella ministeriale fallisce
I fallimenti non sono una novità nella rosa dell'obiezione di per sé non sono neanche un problema fanno parte di un processo quindi non è quella la questione
La questione che Cancun però è stato un fallimento diverso da quello precedente per la prima volta i paesi in via di sviluppo hanno esercitato un ruolo da protagonisti
Dimostrando che le questioni che verrà sollevano non possono più essere ignorata se si vuole raggiungere un accordo
Ma non solo questa volta il conflitto non è soltanto tra i Paesi sviluppati ma un conflitto tra i paesi sviluppati è i paesi in via di sviluppo
Cosa è successo a Cancun bei paesi in via di sviluppo hanno visto il Black se mi passate il termine dei paesi sviluppati sul fatto che si tratti di una per lo sviluppo
E hanno messo sul tavolo richiesta e che andavano molto più in là di quanto ci si poteva aspettare i paesi sviluppati fossero disponibili ad accettare questo è chiaro
Non solo hanno assunto un atteggiamento negoziale richiesto orari dico non vuol dire mai
Al contrario i paesi in via di sviluppo hanno hanno assunto una posizione negoziale estremamente lucida
Che succede dopo Cancun come vediamo da Cancun ad è un conto per molto invece non è successo assolutamente nulla
Poi probabilmente il fatto più importante è stata la lettera di la mia Fischler del maggio del due mila e quattro in cui l'Unione europea
Ha dichiarato la sua disponibilità a cancellare i sussidi all'esportazione a condizione che anche gli altri sussidi diretti da parte degli altri paesi fossero cancellati
E arriviamo ad agosto dell'anno scorso a un accordo questa coda un accordo debole non è un accordo che determina prese decisioni che di per sé determinano costi e benefici che potrebbero era l'accordo
La cosa più importante è il fatto che si sia raggiunto un accordo di terze indipendentemente dal suo contenuto perché
Pura nei termini tecnici delle modalità dell'accordo così com'era stato previsto nell'Accordo di Ginevra dell'anno prima non solo ma drosera ha dovuto ammettere che negoziato sull'agricoltura era in una posizione di Stato
Una questione rilevante la quale non si parla molto sono i legami tra il negoziato in corso nel nel round è il processo di risoluzione delle dispute queste invece una questione rilevante da più punti di vista
La il processo di risoluzione della disputa effetti rilevanti sia per il negoziato e per la definizione delle politiche interne dei paesi ci sono almeno tre disputa che sono secondo me e semplificatrice di che cosa intendo dire
Cotone
Gli Stati Uniti hanno perso questa disputa tra le altre cose perché per ricevere sussidi legati al cotone gli agricoltori potevano utilizzare le loro superfici per produrre qualsiasi cosa tranne ortofrutta
Questo chiaramente vi fa venire immediatamente in mente immagino vi fa sudare un po'freddi relativamente a le condizioni che vengono imposte dall'Unione Europea per il pagamento per la l'accesso a pagamento unico disaccoppiato
Zucchero berlo Zug nello zucchero che una disputa che noi abbiamo perso abbiamo perso tra le altre cose anche per una nota a piè di pagina scritta male
Per errore o come risultato di una negoziazione questo a questo punto è rilevante nella descrizione dei nostri impegna allegate al testo dell'accordo finale dell'Uruguay
Che cosa che cosa vuol dire tutto questo vuol dire che a seconda dei paesi quello che è successo nel processo di risoluzione delle dispute rende più o meno pressante la necessità l'esigenza di raggiungere un accordo rapidamente
Perché
Perché diventa più pressante per Paesi come noi come l'Unione Europea che pensano di poter perdere dispute importanti sulla base delle regole attuali ed hanno bisogno di un nuovo accordo Carey sistemi la regola evitando questo rischio
Per essere espliciti l'Unione Europea sicuramente porrà nel nelle fasi definizione dei dettagli una modifica la scatola verde che ci metta al sicuro dalla possibilità di disputa sul pagamento singolo disaccoppiato pagamento azienda
In più la spatola di paté scaduta nessuno sta utilizzando questa opportunità ma è sicuramente abbiamo bisogno di di proteggere le nostre politiche nella misura in cui sono conformi alla regola dell'accordo sull'agricoltura che verrà per chi ha meno pressante arrivare al più presto a una corda meno pressante per quei Paesi esportatori che garantiscono un sostegno limitato i loro produttori e che pensano di poter ottenere benefici rilevanti
Come è successo nel caso lo zoccolo del cotone attraverso appunto il processo di risoluzione delle dispute in più per quello che diceva la pienamente dallo zucchero l'effetto sul negoziato che rende definisce la struttura del testo più salata stare molto più attenti che non in passato ai dettagli contenute nel terzo
Relativamente agli altri tavoli negoziali vado rapidamente perché non vorrei vorrei riuscire a smentire direttore del Nord sul fatto che professori costano nei tempi l'unica cosa che vorrei dire ci sono altre negoziati
Queste in questi negoziati sono bloccati oggi dal fatto che l'agricoltura non si muove
Dobbiamo tener presente nel valutare quello che succederà il fatto che all'interno di tutti i paesi sviluppati esistono pressioni dagli interessi non agricoli ma legate agli altri negoziati acché l'agricoltura chiuda e consenta di poter avere accesso ai benefici che verranno dalla chiusura degli altri negoziato
E questo non è non è un elemento banale
Rapidamente gli attori se pensiamo agli Stati Uniti
C'è una prima questione che vale per loro come per noi nessun Paese sviluppato importante firmerà mai un accordo che non sia compatibile con le politiche esistenti al momento la firma
Il fardello sicuramente non si scrive a Ginevra per essere chiari
Senta il caso l'accordo finale non l'accordo di oncologo se per caso la conta finale fosse un accordo forte ci vorrà più tempo per raggiungerlo ci vorrà tutto il tempo necessario a che il Paese decida di effettuare dei cambiamenti nelle sue politiche e le realizzi questo vuol dire che a Hong Kong un paese come gli Stati Uniti dovrà valutare la forza dell'accordo sul tavolo del negoziato che gli viene richiesto di soldi di sottoscrivere rispetto all'eventuale costo del fallimento la ministeriale
A questo punto molti di voi stanno chiedendo ma come professor Ranieri dice che nessuno sottoscriverà mai un accordo che non sia compatibile con le politiche che era vale la proposta del dieci ottobre che viene da tutti sottolineata come una proposta di larghissima liberalizzazione
Beh la mia opinione è che quella proposta un bluff se si guarda ai dettagli è una proposta è un bluff condito con molto fumo e poco arrosto non solo un'altra cosa che bisogna tenere in mente che a questo punto tutti i Paesi c'hanno un problema legato alla strategia del charity
Cioè l'eventualità che la ministeriale via un commi si chiuda con un fallimento
Trenta per tutti quanti anche il problema se questo avvenisse di non rimanere con il cerino spento in marmo di non poter essere assicura a sansa cast più scusate mi accusate di essere i responsabili del fallimento
L'Unione europea di nuovo la stessa cosa vale per noi
Nessuno sottoscriverà mai un accordo che non sia compatibile con la PAC posto riforme finisce col la parte non si scrive a Ginevra
Riforme perché perché se è vero che ci tornerò fra un attimo a Hong Kong nessuno si potrà permettere di sottoscrivere un accordo che non sia compatibile con le politiche oggi attive nell'Unione
Da qui alla fine dal negoziato ci sono altre cose che potrebbero entrare in gioco e che verranno prese in esame che sono la riforma dello zucchero le riforme per l'ortofrutta per il vino anche se dal punto di vista delle loro dimensioni poco toccheranno rispetto alla nostro margine negoziale indoor
Le possibile implicazione dell'allargamento a Romania e Bulgaria sulla politica agricola comune ovviamente le eventuali implicazioni che la risoluzione del dibattito sul velluto sul bilancio di cui Fabrizio De Filippis parlerà fra un po'avranno sulla PAC
Perché egli sono così convinto che nessuno firmerà mai un accordo a un conte non sia compatibile che vada di un millimetro più avanti dalla PAC di oggi
Beh sia perché così è e sia perché questo è il gioco che si sta in questo momento giocando tra lei e l'altra le capitali e Brussel nei confronti di Mandelson lo sapete tutti che il sette ottobre quindici ministri l'agricoltura compreso il ministro Alemanno
Hanno scritto una durissima annota al commissario Fischer Boel ma era una nota sostanzialmente indirizzata al commissario Mendelsohn ricordando che nessuno ha nessun margine per andare un po'più in là
Di un mandato negoziale che
Blocca la gruppone quello della rappresentanza della Commissione nel da beauty io a un accordò che sia compatibile con le politiche attuali il la la nota valletta secondo me
Come una giocare d'anticipo rispetto al fatto che ci sono preoccupazioni col commissario Mandelson si possa prendere qualche libertà che non si può e non si sorprende
Se l'accordo finale fosse forte anche per noi farebbe la stessa cosa detta per gli Stati Uniti ci vuole più tempo per raggiungere
E anche per voi vale la preoccupante per noi dalla preoccupazione di comunque da qui Agon Kongo di stare attenti a non rimanere con il cerino spento in mano rispetto alle responsabilità
Della dell'eventuale fallimento
Sarebbe sbagliato pensare soltanto a Stati Uniti e l'Unione europea quando si parla dei paesi sviluppati il gruppo del G dieci e un gruppo o di Paesi sviluppati importatori netti con alti livelli di produzione loro agricolture a livello di produzione ben più alti di quelli nostrani
Ma la pena di ricordare che Cancun è fallita anche per la presa di posizione intransigente del Giappone sulle invece Singapore issues anche se le valutazioni dei più sono che si è bloccato sulle Singapore issues anche per la posizione del Giappone ma la preoccupazione il Giappone era sull'agricoltura
Non solo e bisogna tener presente che eventuali proposte di accordo compatibili con la politica attuale di Stati Uniti e Unione europea potrebbero non esserlo con il livello di protezione di sostegno di alcuni di questi Paesi
E anche per questi Paesi vale l'idea che non firmeranno ma è un accordo che non sia compatibile con Ronconi passando ai paesi in via di sviluppo naturalmente la la la prima considerazione ai Paesi del G venti vi ricordo che si tratta di un paese un gruppo di Paesi in via di sviluppo molto diversi tra di loro per dimensioni e di interessi
Cina e l'India da una parte i paesi più piccoli dall'altra la maggior parte sono Paesi esportatori netti di alimenti Malindi è un importatore netto di alimenti con alti livelli di protezione cui sicuramente non vuole rinunciare
Contrariamente alle aspettative di Monti non si sono disintegrato dopo con Cuba primo elemento secondo elemento non solo ma hanno anche mostrato di essere in grado di mediare al loro interno tra i diversi interessi e di produrre proposte negoziali credibili
L'esempio più ovvio è quello che di Deiana la ministeriale in Cina di luglio in cui hanno tirato fuori una proposta sull'accesso al mercato che è diventata il punto di riferimento per il proseguire la realizzazione
Anche per loro il problema sarà quello di valutare un accordo che riterranno relativamente debole rispetto al costo o di un fallimento da ministeriale
D'altro canto questi Paesi hanno già dimostrato di non avere alcuna paura se necessario se decideranno che vale la pena di far fallire una voce
Anche qui pensare solo ai G venti quando si pensa ai paesi in via di sviluppo è o sarebbe un errore anche i paesi in via di sviluppo più poveri possono avere un ruolo Congo
Sin qui bene no no no no non farci illusioni sin qui sono rimaste ai margini al negoziato
Ma potrebbero decidere di non sottoscrivere un accordo che non tenga conto delle loro esigenze
Anche qui Cancun è fallita perché il conflitto alla fine era fra Giappone e Corea da un lato i paesi dell'Africa Union un gruppo di Paesi africani tra i più poveri del mondo che si sono che non hanno trovato tutti e due si sono intestati sulle Singapore issues
Quali sono le questioni sui quali loro potrebbero trovare ragionevole nonno sottoscrive un accordo il prima il cotone
Burkina Faso beneficia del Mali a Cancun hanno posto con forza l'esigenza dell'eliminazione delle politiche nei paesi sviluppati che distorcono il mercato non devo dar conto
Sin qui a parte il linguaggio dell'accordo di un anno fa è stato fatto ben poco per rispondere a questa domanda dovranno decidere se si accontenteranno di un po'di aiuti allo sviluppo del settore in quel Paese o se vogliono di più
L'altra questione di cui si parla poco che invece potrebbe uscir fuori con grande forza e quello delle banane
Se l'arbitrato se gli arbitri mercoledì prossimo decidessero che l'Unione europea perde questo arbitrato e i paesi in via di sviluppo porranno questo dossier era sul tavolo dia un conto in questo caso le cose sono complicate anche dal fatto dell'esistenza di un conflitto tra Paesi in via di sviluppo i Paesi dell'America latina da un lato ai Paesi ACP dalla
Arriviamo così Agon Kongo
Che cosa potrebbe succedere la mia valutazione che so quattro alternative sono possibili
La prima alternativa è quella ottimistica tutti i Paesi farne qualche passo indietro è un consiglio aggiunge un accordo su tutti gli elementi o quasi d'accordo sull'agricoltura consentendo la chiusura del ramo nel due mila sei
La seconda alternativa è quella che adontarsi scopre che trovare un accordo su tutti gli elementi o molti elementi dell'accordo impossibile
E si riesce però a trovare un accordo forte
Cioè un accordo che fissa alcuni degli elementi ma questi elementi sono elementi in grado da solo di indipendentemente da quello che si negozia dopo di determinare la capacità costi e benefici fa poi la capacità liberalizzatrice nell'accordo finale
Se questo avvenisse dopo un congruo negoziato procederebbe sugli altri elementi e si concluderebbe se non esistono emergessero intoppi rilevante alla fine del due mila e sei o più probabilmente nel due mila sette
Pensa alternativa a trovare un accordo su tutti gli elementi dell'accordo sull'agricoltura o anche su un accordo parziale ma forte risulta impossibile
E se riesce a trovare soltanto un accordo debole cioè un accordo che fissa alcuni dettagli dall'accordo finale che però di per sé in assenza di decisioni su altri elementi di fatto non dicono nulla sulla capacità liberalizzatrice d'accordo
L'accordo quindi un accordo che decide ben poco ma consente a tutti di tornare a casa sostenendo che la ministeriale è stato un successo
E in questo caso dopo un conto la strada verso l'accordo finale resterebbe però lunga e molto difficile perché non l'accordo non sorgerebbe nessuno dei nodi tutta prenderebbe tempo sostanzialmente l'ultima alternativa è trovare un accordo anche debole risulta impossibile e la ministeriale si chiude senza un accordo
Per quanto perché questo può avvenire rispetto alla a terza terzo scenari di cui parlavo poco fa perché uno o più Paesi decidono che piuttosto che nell'accordo debole e meglio per loro la conclusione ad effetto
Come a Cancun una conclusione che enfatizza il conflitto è faccia emergere le ragioni la responsabilità del fallimento
Questa è la mia ultima slide la prima alternativa quella ottimistica accordo su tutto o quasi ed era lunga almeno posso probabile
La quarta alternativa quella che noi ci ritroviamo nuova un Cancun è più probabile di quanti secondo me molti credono o possono ammettere prego prego
La seconda alternativa la possibilità di raggiungere un accordo forte è possibile ma visti i tempi ristretti e problemi rilevanti da risolvere secondo me è molto difficile
Questo ci lascia con la terza alternativa quella di un accordo debole che secondo me è la più probabile
Gli avevo detto che avrei osato i numeri invece vedo dei numeri giusto qui per darvi un'idea di secondo me è che cosa vuol dire probabilmente probabile un cinquanta per cento di possibilità alla chiusura di un accordo ma debole
E un fallimento o un accordo relativamente forte torno chance alla pari
Per ragionare su che cosa succederà naturalmente dobbiamo tener presente il fatto che quello che in discussione non è soltanto l'accordo sull'agricoltura quello che è in discussione ha un conto è un passo importante nella ridefinizione della distribuzione
Del potere nelle relazioni internazionali tra i paesi sviluppati e tra i paesi sviluppati è i più ricchi tra i Paesi poveri grazie
Crediamo che gongola iniziata laddove cona Paolo De Castro eravamo insieme continua ad aleggiare su qualunque ipotesi di raccordo di settore anche con prospettive abbastanza pessimistiche gli accordi più globali il anche nelle prossime tappe quindi mia mancanza di accordi planetari limitiamoci a parlare del contributo del sistema agricolo alla competitività dell'Europa che il tema delle tuo intervento presidente ed elabora ma questo punto diciamo anche ex ministro delle Politiche agricole visto che gli ex voglio essere evocati come tali
Grazie cercherò anch'io di stare nei tempi rispettare i venti minuti sarò la mia sarà una relazione è un po'diversa dal solito dei nostri Forum qui a Cernobbio mi è stato chiesto di cercare di fornire oggi alcuni elementi di riflessione su quello che e l'agricoltura e come contribuisce l'agricoltura nella competitività a livello europeo siamo in un'epoca Stato richiamato molto bene da chi mi ha preceduto in un'epoca in cui dobbiamo difendere con le unghie e con i denti aggiungono in considerazione anche di questa visioni nord europee che possono alla fine avere la meglio su un approccio che è stato poi quello de la riforma Fischer del due mila e tre un approccio nuovo di una politica agricola che va nella direzione di riconoscere all'agricoltura la capacità di rispondere alle nuove sensibilità dei consumatori
Allora incominciamo a vedere un po'intanto i sistemi economici globali devono affrontare la sfida dello sviluppo attraverso due assi competitività e sostenibilità
Il tema è in tutte le grandi economie avanzate l'agricoltura ricopre un ruolo strategico perché incide su entrambi questi due aspetti allora proviamo a fare un po'riferimento a quanto anche abbiamo sentito prima abbiamo bisogno di più Europa nel mondo quali sono le priorità il disegno politico ed economico proprio punta a consolidare attraverso le strategie di Lisbona le nuove prospettive finanziarie un ruolo centrale dell'Europa nel nuovo Secchieri globale quindi se queste sono le priorità dell'Europa prosperità e sviluppo economico sostenibilità Europa partner mondiale sicurezza quali sono il contributo che su queste priorità potrà andare il settore agricolo
Prevediamo di fare anche qualche riflessione con dei numeri innanzitutto l'agricoltura lo sappiamo dal punto di vista del peso sul prodotto interno lordo realizza oggi a livello europeo Europa venticinque circa l'uno virgola sei per cento della ricchezza del PIL
Da qui questa immagine che spesso viene richiamata anche oggi abbiamo più volte sentito l'approccio del premier inglese
In fondo l'agricoltura un settore marginale un settore che chi declina un settore che ha troppe risorse della della politica europea sono destinate alla PAC oltre il cinquanta per cento dobbiamo in qualche modo a riequilibrare queste risorse toglierle alla politica agricola comune per metterle in altri assi di intervento dalla politica europea proprio perché l'agricoltura è un settore in declino mentre dobbiamo investire di più e impegnarci di più sugli obiettivi
Di Lisbona per esempio cioè crescere nella innovazione nella ricerca
L'agricoltura intanto interviene su almeno questi cinque aspetti
Attività indotte collegate all'agricoltura ha e lo vedremo tra poco con alcuni numeri credo battutista europeo inediti a un provoca un indotto a livello economico che è significativamente più alto degli altri settori
L'agricoltura riveste un ruolo fondamentale nel commercio internazionale sappiamo che praticamente nel mondo dopo il petrolio e e l'agricoltura che ha la maggior peso a livello di commercio internazionale l'agricoltura come capacità di innovazione anche qui Remo alcuni elementi che mettono in evidenza come può essere drammaticamente pericoloso il binomio togliere i soldi alla parte per darli all'innovazione e ricerca come se fosse in qualche modo un settore che non innova un settore vecchio che non ha diciamo una capacità di produrre innovazione dunque bisogna togliere le risorse permettere dove l'Europa invece ha più bisogno che sappiamo che l'Europa investe poco
In innovazione ricerca e quindi dobbiamo raggiungere livelli degli Stati Uniti e del Giappone che sono vicini a quel tre per cento del PIL che poi anche in Europa è diventato un po'l'obiettivo di Lisbona il rapporto con i cittadini di nuovo la capacità dell'agricoltura di rispondere alle nuove esigenze di cittadini tutta la riforma della PAC inutile che lo ripetiamo perché i nostri Forum ogni anno abbiamo in qualche modo dato questa lettura che la lettura
Diciamo la premessa la riforma del due mila e tre la riforma Fischler e cioè che l'agricoltura non è la politica agricola non è soltanto una risposta ai alla agli agricoltori in quanto il quale aggredire gli agricoltori ma è una risposta ai quattrocento milioni di cittadini europei perché va nella direzione di raccogliere questa nuove sensibilità ambiente anima Guelfa
E soprattutto una rapporto col territorio territorio e sostenibilità i cominciamo a vederne ciascuno con alcuni
Bray flash
Innanzitutto agricolture attivazione economica ecco non dimentichiamocelo è che sia un fatto nuovo
Forse il numero può essere considerato nuovo mai assolutamente noto a tutti che l'agricoltura ha una capacità di attivare nell'economia un un attivazione sensibilmente più alte gli altri settori dell'economia un miliardo di euro di prodotto agricolo realizzato nell'Unione Europea il sistema economico beneficia di un incremento complessivo di circa uno virgola ottantacinque uno virgola novanta miliardi che vuol dire
Che rispetto agli altri settori dell'economia il cui indice intorno a uno e uno uno e due ogni miliardo della di valore aggiunto nel settore agricolo a un'incidenza perché attiva molta più molto più economia di quanto non faccia molto più pile di quanto lo faccio gli altri settori
Complessivamente il PIL generato e all'Unione Europea venticinque i circa cinquecento cinquecentocinquanta miliardi di euro che siamo a circa il cinque per cento del prodotto interno lordo dell'unione a venticinque
Agricoltura e commercio ecco qui più volte siamo ritornati su questa differenziazione tra il commercio che vede la presenza dell'Europa nella grandi flussi internazionali dal punto di vista delle commodity cioè dei prodotti indifferenziati che evidentemente soffre di una globalizzazione che vede sempre più protagonisti i paesi del mondo che hanno risorse naturali
De di Australia Nordamerica Sudamerica o costi dei fattori produttivi molto più bassi dell'Europa evidente per questo che la competitività dell'Europa sul lato
Delle commodity una competitività difficile lo stiamo vedendo drammaticamente nell'attualità della riforma dell'OCM zucchero dove il confronto ahimè con Paesi come il Brasile dove produrre zucchero a centottanta duecento euro tonnellata è una cosa assolutamente non solo possibile ma che crea profitti a quelle imprese
Le nostre imprese hanno larghe difficoltà a stare nei seicento
Euro tonnellata che il prezzo di oggi e quindi non c'è dubbio che ci sarà una drammaticità nell'applicazione di questa riforma se non si riuscirà a dare almeno una gradualità applicativa
Ma questo è il problema della globalizzazione d'altra parte questi numeri mostrano però che c'è stata una crescita significativa della quota dell'industria alimentare cioè di prodotti se vogliamo con trasformati a più alto valore aggiunto
In questo senso questo numero lo fa vedere ancora di più seguendo una parte che sovvenziona meno le commodity il sistema Sirio orientato trovando spazi e competitività nello scacchiere globale infatti negli ultimi tre anni
Scusate qui c'è un refuso negli ultimi tre anni aumenti del ruolo dell'export di prodotti di qualità qui prodotti di qualità sono cani trasformate olio di oliva formaggi vini derivati dei cereali
Quindi il totale agroalimentare questo totale di qualità di diciamo qualità distintiva non sono prodotti DOP IGP e questo è tutto ciò che ha una sua distintività sul mercato internazionale significa mente cresciuto rispetto a una sostanziale stabilità nelle commodity in alcuni casi invece anche una riduzione dunque un riorientamento del sistema agroalimentare europeo
Verso una maggiore ruolo dell'Europa nel mondo sui prodotti di qualità
Ecco questo numero che ancora potrebbe suscitare qualche interesse spesso è stato lo stesso ancora una volta lo stesso premier inglese
A sottolineare questa scarsa capacità innovativa nel settore agricolo tale per cui la necessità di ridurre la spesa per la politica agricola spostandola a lato della ricerca dell'innovazione beh qui c'è una una una piccola ricerca che abbiamo svolto sui dati della European patent office cioè il numero sostanzialmente dei brevetti registrati
A livello europeo e si vede come l'incidenza dei brevetti agroalimentare e quindi la capacità innovativa espressa come numero di brevetti sul totale dei brevetti registrati l'agroalimentare in Europa pesa il cinque virgola uno per cento il che vuol dire che a un peso tre volte superiore
Rispetto al peso esercitato in termini di prodotto interno lordo la cosa ancora più interessante che l'Italia rispetto all'Europa a un peso superiori sei virgola cinque su cinque virgola uno beh questo vorrebbe dire cosa ben vuol dire innanzitutto che la capacità innovativa di questo settore assolutamente al pari degli altri proprio molto in alcuni casi superiore agli altri settori dell'economia verrebbe da dire rovesciando un po'il discorso che si fa
Ottica fa affatto spesso il premier inglese che sarà la parte di speso in ricerca e innovazione che andrà in qualche modo investita in un settore che dà una risposta in termini di capacità innovativa maggiore e questo è un dato che credo può lasciare a molti anche qualche qualche sorpresa Italia il sei virgola due per cento e periti agricoli l'undici uno due per cento di profitti legati alle fasi successive e quindi non c'è dubbio che la capacità innovativa tutto ciò naturalmente nonostante sappiamo quanto si investe in termini assoluti anche percentuali d'Italia è fanalino di coda in euro europei fanalino di coda nel mondo e l'Italia fanalino di coda in Europa perché non arriviamo alla due per cento del PIL investito in ricerca sui poi c'è il rapporto con l'ambiente il territorio non lo devo sottolineare io l'agricoltura gestisce a livello europeo quasi il novanta per cento del territorio dell'unione centosessantacinque milioni di ettari e evidente quindi il rapporto con il territorio europeo
Le nuove sensibilità cittadini sicurezza abbiamo detto più volte il ruolo di questa parte che cerca di spostare l'angolo di attenzione
Dalla sostegno e stabilizzazione dei redditi degli agricoltori agli aiuti sui comportamenti degli agricoltori badate che forse per noi addetti ai lavori è una cosa abbastanza come dire ce l'abbiamo
Chiara tutti non è così non è così oggi nel dibattito pubblico a volte ce ne siamo a corto anche leggendo qualche importante quotidiano a livello nazionale e anche internazionale questo continuo richiamo di una politica agricola che distorce i prezzi sui mercati e che i cittadini pagano prezzi assai più elevati causa della politica agricola comune
E un fatto che solitamente lo leggiamo anche se sappiamo che già dal novantadue dalla riforma Mac Sherry quindi non è una decisione fatta adesso adesso abbiamo avviato l'importante riforma che fa un ulteriore importante passo avanti con il disaccoppiamento ma la politica dei prezzi l'avevamo abbandonato già nel novantadue quasi tutti con qualche eccezione per carità ma quasi tutti i prezzi dei prodotti agricoli dell'Europeo ci sono in linea con i livello dei prezzi internazionali non c'è da questo punto di vista nessun prezzo che parlavo più consumatori europei a causa della PAC
Seconda seconda sottolineatura che spesso purtroppo dobbiamo in qualche modo non per avere un un approccio partigiani ma perché la realtà dei fatti
L'Europa che non non favorisce le esportazioni di prodotti agricoli da Paesi in via di sviluppo secondo dato assolutamente non non vero sappiamo che il farvi l'americano riesce molto di più di quanto non riesca la parte in Europa a come dire scoraggiare le importazioni degli Stati Uniti rispetto alle importazioni in Europa l'Europa da sola da sola l'Europa importa più prodotti agricoli dal resto del mondo di quanto non faccia Stati Uniti Canada e Giappone Australia Nuova Zelanda messi assieme
Questi sono dati alla commissione lo Barry è indubbio che la politica agricola comune e meno meno protettiva delle frontiere di quanto non sia farvi l'americano
Così come il terzo punto anch'esso molto spesso richiamato anche ovviamente in maniera strumentale dagli amici
Dagli amici americani e che l'Europa spende troppo per la politica agricola comune
Non lo sappiamo che non è così i cinquanta miliardi circa che vengono destinati dalla bilancio dell'Unione sono perfettamente comparabili ai settanta circa miliardi di dollari che spendono gli Stati Uniti per i loro farvi il dunque si tratta semmai di vedere quali saranno i passi avanti che farà gli Stati Uniti speriamo anche come ci diceva
Bene Anania a livello della prossima ministeriale anche perché l'Europa una una la sua parte l'ha già fatta in questo senso mi auguro ce lo auguriamo tutti che Mendelsohn comprenda che il gioco degli americani a direbbe adesso è arrivato il momento di ridurre il sostegno interno è arrivato il momento di ridurre gli aiuti all'export beh la risposta dovrebbe essere bene noi abbiamo fatto la nostra parte l'abbiamo fatto col programma Eba non dimentichiamolo di decisione unilaterale dell'Europa
Di ridurre di ridurre di eliminare totalmente ogni forma di protezione tariffaria dei quarantanove Paesi più poveri del mondo per tutti i prodotti e poi c'abbiamo avuto la riforma la riformatrice del due mila e tre che ripeto adesso in un momento di difficoltà potrebbe anche essere
In qualche modo additata come la causa di questa crisi non c'entra assolutamente nulla la crisi che purtroppo quella cioè quella è vera si registra basta andare un po'in giro per il nostro Paese per accorgersi che dalla dallo zucchero che citavamo ma dall'ortofrutta della Romagna per scendere anche i grandi ai grandi prodotti quelli che fanno grande la nostra agricoltura nostra nostro agroalimentare pensate grandi formaggi sono i prezzi del Parmigiano Reggiano mai sono stati come si passa i come adesso è così
Potrei fare gli esempi di prodotti calabresi o sardi tutti in una grande difficoltà non è causa la politica agricola comune
Di questa crisi e una crisi di mercato che si evidentemente da una parte certamente figlia di quella globalizzazione che più volte oggi abbiamo chiamata e dall'altra parte anche dovrebbe stimolare ci ad avviare quelle riorganizzazione delle filiere che probabilmente sono alla base di una gestione del mercato in maniera diversa
Auguriamoci che almeno per quanto riguarda i formaggi stagionati
Questo parere positivo dell'Antitrust che tutti abbiamo accolto con grande entusiasmo circa la possibilità di governare l'offerta da parte dei Consorzi di tutela
Possa effettivamente essere una strada importante che ci mette al pari degli altri paesi europei anche qui non facciamo discorsi protezionistici che sono esattamente ciò che non dobbiamo fare per cercare di far stare l'agricoltura al centro dell'economia ma semplicemente perché gli altri Paesi Francia in testa Germania hanno legislazioni che consentono questi questi questi questi diciamo gestione dell'Offerta così come consentono anche la crescita dimensionale di molte imprese da noi si sta discutendo
Della di Granarolo Parmalat eccetera già qualcuno evoca problematiche Antitrust by però in Francia abbiamo aziende decisamente più grandi e non mi pare che l'Antitrust francese abbia mai sollevato dubbi dunque regole uguali questo credo che sia
Un po'l'obiettivo
Che noi abbiamo bisogno di sottolineare regole uguali in più importante tema su quale probabilmente anche da brutti otre va per tornarci non è soltanto una questione di difesa dei nostri prodotti
Legati al territorio dei prodotti a denominazione d'origine che certamente un capitolo che Giovanelli non ha citato il capitolo Trips ma che purtroppo riteniamo che abbia pochissime chance di trovare un accordo la difesa cioè l'estensione degli strumenti di di difesa dei prodotti a denominazione d'origine fuori dai confini dell'europea anche se non abbiamo posto più volte come obiettivo prioritario uno degli obiettivi prioritari dell'agenda
Di on conga ma certamente non sarà facile dunque conclusioni
L'agricoltura svolge funzioni strategiche per l'Europa la PAC lo strumento che ora orientato l'agricoltura questi obiettivi dunque
La parte non è uno strumento per l'agricoltura e gli agricoltori ma un contenitore di politiche per i bisogni dell'Europa
Che vengono attuati attraverso il ruolo espressero esercitato nel territorio per il territorio dagli agricoltori attenzione al cambiamento epocale che va spiegato va raccontato bisogna che noi facciamo questo lavoro anche al di fuori del nostro mondo
Perché altrimenti non ci deve meravigliare negli approcci di Toni Blair
E neanche tanti approcci simili
Anche nel nostro Paese è che hanno salutato con entusiasmo l'approccio inglese quindi ci hanno spiegato la oggi la pacchia e una politica con questa riforma ovviamente molto di più che va ben al di là dall'aspetto produttivo in senso stretto che rimane evidentemente è una componente fondamentale ma non è L'Unità questa è la caratteristica di fondo che distingue l'Europa delle altre potenze economiche comunque investono grandi risorse nelle politiche per gli agricoltori
è un modello che trova anche ragioni storiche di tipo il territorio di prodotti di cultura alimentare che abbiamo questa specificità va difesa perché un fattore di competitività
E questo ce ne stiamo accorgendo con quei dati al commercio che richiamavo prima
Oggi il settore agroalimentare lo vediamo anche momenti di difficoltà i primi dati
I primi sette mesi del due mila e cinque sull'esportazioni per esempio divino che pure è un settore che anche esso sta soffrendo momento di difficoltà per la e la crisi dei consumi interni ebbene sono cresciute le esportazioni italiani divino nei primi sette mesi due mila e cinque proprio nel mercato degli Stati Uniti
Dove pure il cambio col dollaro non ci facilità e questo è il la chiara dimostrazione che in quella direzione nella direzione della capacità distintiva di un'organizzazione commerciale può nel settore agroalimentare e dare un contributo significativo nella globalizzazione
Cosa che magari altri settori dell'economia tessile abbigliamento e calzaturiero per fare un esempio di un di drammatiche difficoltà che stanno vivendo questi settori a a fa a fatica riesce a convivere con la globalizzazione l'agroalimentare si porta dietro una capacità distintiva che altri settori non hanno questo può essere fattore di sviluppo essere una capacità per l'Europa di essere più competitiva nel mondo
Infine
L'ultima diapositiva questo ruolo che deve ancora trovare il suo assetto stabile definitivo non dobbiamo aspettarci che la politica agricola comune data la riforma due mila e tre riforma che ci ha messo nelle condizioni evidentemente di guardare alle difficoltà di oggi con una certa relativa serenità almeno dal punto di vista delle risorse finanziarie così ce l'auguriamo ovviamente è stato una sfida quella che lancio Fischler evidente che se quella riforma non l'avesse fatta beh probabilmente oggi con questi gli attacchi che la politica agricola subisce sai difficilmente potremmo immaginare di avere certezze finanziarie
Ma certamente altri passi dovranno essere fatti quindi ci dobbiamo attendere ulteriori cambiamenti cambiamenti che probabilmente qui c'è uno sforzo e concludo che vada nella direzione di guardare dentro i capitoli di bilancio la PAC comunque rimane una fiche finanziaria rilevante
Evidente che in questo quadro di globalizzazione dobbiamo spingere le prossime riforme a partire dalla revisione di metà percorso nel due mila otto di questa importante riforma è stata fatta il due mila e tre
Ciò che l'Europa può fare per rafforzare la competitività del sistema agricolo europeo competitività che probabilmente va nella direzione proprio di sostenere quella tipo di di prodotti agricoli quel tipo di alimentare che hanno le maggiori possibilità di successo in una globalizzazione in cui evidentemente vincere una competizione solo sui costi renderà assai difficile la presenza e l'Europa ma forse vincere la competizione
Sulla capacità distintive organizzativa nostre funzioni ci lascia uno spazio importante non è soltanto voler a tutti i costi essere ottimista ma guardando i numeri questi numeri ci dicono che l'agricoltura l'agroalimentare questi spazi di può fare
Bisogna che affrontiamo però anche con un po'più di propositività di innovazione
Lo spazio che rimane da qui ad affrontare questa sfida così difficile grazie
Il dibattito che prima non si era praticamente aperto potrebbe apre sì adesso ci sono delle domande premono disposizione circa una ventina di minuti si è solamente chi vuole parlare è pregato di dire a il suo nome è anche titolo di professionale di appartenenza perché da questa posizione del tavolo non posso identificare tutti vedo la mano alzata prego
Turno Renzo Piraccini direttore che poi fu volevo chiedere fare una domanda relativamente alle problematiche fitosanitarie
Noi per mentre per quanto riguarda l'importazione le diciamo in Europa i vari paesi negoziano le condizioni con l'Europa
Quindici ottimistici ottengono dei contingenti del aperture generali d'Europa dall'altra parte della PG tredici
Per quanto riguarda la sporto per i prodotti europei in particolare italiani
Ogni Paese deve aprire diciamo un tossiche col Paese esportatore
Questo ritengo sia assolutamente una politica suicida che fa sì che oggi ad esempio i nostri principali prodotti ortofrutticoli mi riferisco al Chirivì
Dove siamo leader mondiali dove potremmo esportare il nostro chili in tutto il mondo oggi siamo impediti per problematiche Fitto sanitarie mentre principali Paesi del far East che ci pongono con i loro prodotti
Che sono il Giappone la Cina la Corea
Ritenete che sia possibile o auspicabile o che tempi posso vedere questo approccio un po'più realistico dell'Europa che negò assi in maniera chiedendo a questi Paesi una reciprocità di comportamenti
Chi vuole rispondere
Ma Renzo Piraccini è evidente che se guardiamo al confronto con gli Stati Uniti ancora una volta dobbiamo mettere in evidenza una una assoluto linearità no agli Stati Uniti sappiamo bene che per poter esportare in quel Paese bisogna prima di tutto dimostrare di rispettare le regole vigenti in quel Paese
Sarebbe auspicabile che anche l'Europa in qualche modo in maniera più più più diretta più evidente perché già si fa e non dimentichiamo che comunque il sistema di controllo alle frontiere funzione che noi abbiamo una importazione lasciata allo sbando qui poi c'è la dottoressa Testori che non vedono da qualche parte c'è potrebbe essere più precisa di me da questo su questo punto ma certamente però un sistema di reciprocità di regole va imposto innanzitutto incominciamo parlarne visto che oggi spesso si parla di competitività di globalizzazione guardando solo il lato dei dazi soldato delle protezioni e non guardando il sistema di regole che ci sentono
Compete io non lo so se è vero che in Cina si utilizzano prodotti antiparassitari chiedano e sono vietati non lo so non ho prove per poterlo dimostrare ma se fosse vero è evidente che bisognerebbe trovare un modo di mettere nostra impresa in una competizione leale e non sleale cioè le regole che noi rispettiamo per la sicurezza alimentare per il benessere degli animali per la per l'ambiente bisogna che siano rispettate anche per gli imprenditori che esportano in Europa
Per questo probabilmente c'è da fare di più
Franco sorte Università politecnica delle Marche io credo adesso intervengo sulla giusta cosa che diceva De Castro io credo che però se vogliamo difendere la Bach o in qualche modo difendere
La politica agricola dovremmo un po'distinguere non possiamo parlare genericamente di altri cuore dell'agricoltura ruolo degli agricoltori
Ci sono due interessi molto contrapposti che secondo me Coldiretti ha molto chiaramente messo in evidenza la scelta imprenditori o vendita questa è la questione su cui bisogna essere estremamente chiari
Perché gli interessi sono decisamente contrapposti e in gran parte secondo me la politica agricola ancora questa politica agricola premi alla rendita e penalizza gli imprenditori
Generando costi che che si scaricano sui comportamenti dico questi qualcuno concludo subito
Dicendo che secondo me non tutto insieme come giusti firmeremo noi fra qualche anno i pagamenti disaccoppiati a chi non farà più agricoltura perché avendo scelto di fare il disaccoppiamento totale
Diamo l'allevatore che chiude continueremo a dare degli dei finanziamenti quella rendita pura è sostanzialmente il riconoscimento di uno status del passato siccome nel Duemila facevi l'allevatore soldi e che di fatto diventa un una un Osto su chi invece vorrà farlo nel futuro ecco quindi io sosterrei che noi dovremmo essere molto più espliciti in quella direzione punto De Castro sosteneva
Di dover di scegliere politiche che premia i comportamenti premino i progetti e penalizzino i soggetti penalizzino come dire i diritti di status
Basta grazie
Sono perfettamente perfettamente d'accordo è evidente che una parte importante di questa riforma si misurerà sulla capacità di verificare se i comportamenti sono poi effettivamente quelli cui ci si aspetta è chiaro che se abbiamo detto che il paradigma è totalmente cambiato dal due mila e tre premio a chi produce premio a chi segue determinati comportamenti bisognerà che in qualche modo dimostriamo alla collettività che questi effettivi comportamenti ci siano tutto il tema dell'auditor e ancora una un capitolo da esplorare
Della riforma e comunque non c'è dubbio che se non troviamo uno strumento di legittimazione della spesa questa riforma va in quella direzione tentare di dare una legittimità alla spesa
Non stiamo pagando gli agricoltori per una rendita ma li stiamo dando un aiuto perché abbiano comportamenti
In rispetto alle norme alle norme europee questo è un passaggio che dobbiamo nel tempo essere capaci di dimostrarlo altrimenti si casca in quello che dicevi tu
Suggerisco al presidente che l'arte storia alzava la mano visto che proverà vent'anni era stato segnalato infatti le do subito la parola signora Testori poi a lei successivamente
Grazie voleva confermare quanto il protesto De Castro ha detto è chiaro che noi in Europa dobbiamo cercare di esportare il nostro modello di sicurezza e che ne abbiamo un modello di sicurezza alimentare chi è il più alto al mondo
E noi cerchiamo di esportarlo nella Commissione europea facciamo di grossi sforzi perché i nostri standard europei possono venire anche accolte River internazionale attraverso quel attenersi quegli organismi codex la moglie cioè quindi lo sforzo c'è è vero che in nelle altre parti del mondo non senta rispetta i nostri Standa
Ma niente o ER quando un prodotto viene importato un prodotto vegetale un po'd'animali noi pretendiamo che le nostre regole quando arriva la frontiera siano rispettate
è chiaro che come dico in teoria e che poi non possiamo andare in Cina o andare negli altri paesi Indonesia vedere quali sono i pesticidi noi pretendiamo che quando il prodotto vegetali impegno a per lo meno non ci siano residui quindi che siano rispettati quelle regole di sicurezza
Invariata è anche un altro ed è quella di importante a livello politico sollevare l'Unione europea e molto aggressiva come politica commerciale in termini di liberalizzazione del mercato interno noi diamo un commissario britannico Mandelson che come detto anche professore Anania
Già nel David io a volte perde un paio diciamo e i ministeri Contu hanno dovuto richiamarlo all'ordine perché non faccia dei passi al di là di quello che la politica agricola ovvero la Commissione europea una politica commerciale in qua per quanto riguarda per fare entrare i prodotti esiste in Europa molto aggressiva
Invece non abbiamo un'altrettanta politica aggressiva per difendere i nostri esportazioni cosa che invece gli Stati Uniti fanno appena una va negoziata in America la prima cosa che dicono è guardiamo le cifre dell'export e dell'importante
Nessuno dei nostri commissari europei che sono indicati lo fa quindi è importante che questo messaggio venga dai governi quella lettera che hanno scritto i ministeri misteri cultura che i governi dicano chiaramente alla commissione ci va bene a politiche di realizzazione ma noi vogliamo anche che si tenga conto del nostro export verso i paesi terzi grazie
Profitto per ricordare il suo titolo che il direttore sicurezza alimentare dell'Unione Europea prego
Si sono oltre seguiti Federconsumatori volevo fare una domanda soprattutto che ci dovrà governare
Rispetto a questo se da questa questione ora più a sud concordo pienamente che dalle cose dette dai relatori
Soprattutto in relazione alle questioni dell'innovazione della qualità e quindi di essere competitivi sui mercati internazionali per la qualità delle produzioni
Allora mi domando anche alla luce di problemi che sono avvenute ultimamente rispetto a la diciamo così le risorse che si spengono in Europa per il sostegno alla PAC ecco la domanda è questa
Anche per dare una risposta non solamente a quel problema anche al problema che i consumatori che hanno di cosa si vuole fare terra razionalizzazione dell'intera filiera dalla produzione al dettaglio ovviamente spostando così io la penso risorse verso la produzione per permettere quindi da un lato da un lato di poter avere risorse che possono essere utili per l'innovazione necessaria per essere maggiormente competitivi in una competizione sempre più agguerrita
E dall'altro lato poter dare alcuna risposta a chi ritiene che i sostegni dall'attacca siano sostenute poi ricadono esclusivamente sui cittadini e sui consumatori grazie
Sì grazie dottor Del Noce sono Paolo Bruni e son presidente di Fedagri-Confcooperative quindi rappresento
Ma larga parte direi io di quelle aziende che producono come ricordava qui Presidente Bedoni quei prodotti di qualità ad alto contenuto innovativo
E di alta specificità
Ciò nonostante la ricordato poco fa anche il professor De Castro le questioni in questo momento stanno andando particolarmente male segno evidente che il nostro Paese si entrato nell'euro e qui concordo pienamente con quanto diceva il professor Prodi prima circa questo grande risultato ma è un Paese che rischia di uscire dalla competitività allora ciò premesso vorrei raccordare una domanda se volete un po'provocatoria ma sarei veramente desideroso risentirne la risposta non so se Rivolta professore Anania
Per la parte che ha dedicato al Doha Round e al WTO
E la e mi chiedo questo
Il i centoquarantotto Paesi che si stanno racchiudendo in questo tentativo di negoziato finale di dicembre
E vi è una parte che sono i Paesi poveri che chiedono a Unione Europea USA e Giappone di abbattere i loro sussidi all'agricoltura per permettere che le le loro produzioni a quel punto possono entrare in modo competitivo sui nostri mercati
Dall'altra parte chi sono i Paesi industrializzati che chiedono a Cina e India di poter portare con la i loro prodotti industriali e i loro servizi finanziari e anche questo mi è chiaro
Quello che non mi è chiarissimo e nel caso in cui quell'uno per cento perché lei attribuiva alla possibilità del negoziato un uno per cento
Nel caso che questo negoziato vada a buon fine che quindi tutto accada secondo le migliori aspettative di un negoziato
Posto che l'agro alimentare qui uso il termine che piaceva prima presidente Belloni che io condivido cioè non si parla e inutile continua a parlare solo di politica agricola già parla di politica agroalimentare sono pienamente d'accordo
E allora all'agroalimentare inteso nel suo nella sua ampia accezione
Quale il risultato positivo si ottiene se il negoziato va a buon fine per il nostro Paese
Posto che una delle condizioni che per anni ci siamo raccontati che doveva essere una una posizione di raggiungimento importante quella di riuscire a tutelare nell'ambito degli accordi internazionali
Le nostre produzioni tipiche anche fuori dai confini europei e quella era la reciprocità che noi portavamo a casa dall'abbattimento e dalla liberalizzazione
Se questo diamo già per scontato che non sarà
Comma sei il risultato positivo di un eventuale accordo che vada a buon fine per il settore agroalimentare europeo e in particolare Italia
Grazie alla domanda che tra l'altro mi consente di dire qualche cosa su quello che sta succedendo anche sulle denominazioni di origine
La risposta a alla sua domanda sta nel fatto che la probabilità che si raggiunga un accordo davvero forte l'un per cento ottimisticamente l'un per cento perché l'unica possibilità
Per raggiungere un accordo fra fra due mesi ad Hong Kong l'unica possibilità è che si raggiunga un accordo che no cambi nulla c'è un accordo che preveda informalmente
Delle riduzioni del della protezione alla bella frontiera l'eliminazione ostile all'esportazione
La riduzione sostegno interno senza che questo eterno legame geopolitica e questo è quello che oggi non alla fine del del Bronx quello è quello che oggi i Paesi potrebbe essere sposa sottoscrivere ma non ci stanno
Ma non ci stanno i paesi che chiedono una riduzione del sostegno riduzione delle risorse al momento al dell'accesso al mercato quindi la risposta è
Se ci fosse quell'accordo non ci guadagneremmo nulla ma quell'accordo non può esistere perché c'è uno elevato numero di paese che alcun accordo di così basso profilo oggi non ci sta
Torniamo invece la domanda ma voi almeno ci possiamo portarla fuori qualche cosa in termini di tutela delle denominazioni in giro per il mondo
Qui sono io su questo se vi ricordate sono stato sempre molto pessimista in questo caso ha una posizione un po'diverso da quello di Paolo De Castro
Se io parlo con o qualche collega che gira per le delegazioni degli altri paesi Aldo abluzione
Loro tutti quanti riguardano gli occhi e mi dicono
Oggi la denominazione di origine sono diventate per la delegazione dell'Unione Europea una incomprensibile ossessione
Cioè mentre per un po'le denominazioni di origine era uscito fuori da un tavolo adesso e devo dire grazie anche all'impegno del ministro Alemanno e di chi ha convinto la delegazione italiana premere di più di quanto non avesse fatto prima su questa questione
Nella negoziazione agricola l'Unione Europea sta sostenendo o la denominazione di origine fanno parte di un accordo anche a un convegno oppure voi scordatevi che noi firmiamo qualche cosa noi abbiamo già dato su una serie di cose questo è ovvio gli altri ci chiedono di fare di più oggi la denominazione di origine sono al centro dell'agenda per poter consentire una chiusura del del di un accordo anche a Ronco
Giorgio Morini presidente della consorzio agrario Lombardo-Veneto una domanda per professor Prodi
Ha fatto la relazione molto ampia insoddisfacente direi su quello che lo scenario europeo e internazionale
Purtroppo non per colpa sua ma interno ma per colpa del tempo se è inchiodato poi su quella che era chiamiamo la sua ricetta per il nostro Paese quindi mi piacerebbe
Potesse approfondire quello che è l'aspetto che non ha fatto in un primo momento e cioè quale ritiene possano essere i punti cardini sui quali l'agricoltura italiana
Si dovrà muovere in futuro per riuscire a superare un momento di crisi ma anche di tante opportunità
Professore non si è mai ex
Ma
Veramente io mi sono fermato dove il titolo della relazione voleva che blister Massimo
Però
Vada avanti molto volentieri no cioè cosa sottintende devono cioè che
La politica agricola europea
Entra tra nella fase che ho descritto
Ed è capre inutile
Tutto questo la diminuzione della
Del Budget no l'agricoltura elevata
Da gettare in colture sceso dal cinquanta tu lo sai nel cinquantatré cinquantaquattro per cento quarant'al quarantatré sottoporlo poi scenderà ancora
Poi tolto dalla
Dal legame con la con la quantità prodotta cioè siamo entrati in una nuova agricoltura insomma in cui il l'agricoltore viene aiutato in quanto Coglitore non in quanto produttore del film prodotto
Allora questo ci obbliga secondo me a una revisione completa sulla nostra politica agricola ma soprattutto dal nostro politica commerciale
Allora io credo che sia arrivata la a la a
Stagione di proposte specifiche
Con nuovi strumenti non possiamo usare gli strumenti del passato per una politica agricola nuova e avviare nelle filiere in cui l'Italia e relativamente forte una serie di progetti concreti
Che possano essere Riva
Nella in alcuni che capitoli fondamentali ed era
Agricoltura italiana
Spiegatemi voi perché dobbiamo importare il cinquanta per cento di grano duro
Spiegate che voi perché nell'ortofrutta noi abbiamo perso quote di mercato destro in modo impressionante
Ma no per i i propri produttivi perché la buona ugola la produciamo e la buttiamo sistematicamente via perché non conviene raccoglie quello che è successo quest'anno in Puglia
Facendo può intervenire gli organi locali facendo
Poi obbligandolo degli interventi all'ultimo momento è un fatto abbiamo fatto assolutamente secondo me fuori da ogni da ogni
Ogni ragione allora è chiaro cosa vuol dire un piano ortofrutta portiere comunale costruzione di una struttura di commercializzazione
Con larghezza di mezzi e capacità d'intervento e norme
Vuol dire legame speciale con catene d'acquisto vuol dire acquisto depositi nei grandi mercati sport frutticole all'estero come ha fatto gli spagnoli vuol dire veramente prendere questa catena come fatto particolare
Lo stesso può essere sul discorso ma Energia più complicato perché è chiaro che senza sussidi l'agricoltura per l'energia non si legge
Però abbiamo negli altri paesi europei che sfruttando gli incentivi ripeto sfruttando gli incentivi perché ancora siamo in questa fase nonostante gli alti prezzi del petrolio ma con i Citifin molto più bassi per effetto dei prezzi petroliferi o altri e altri Paesi europei stanno lavorando su un milione di ettari un milione un milione e mezzo di ettari di Francia e Germania nello spazio di cinque anni quindi un discorso di trasformazione estremamente forte ed estremamente importante che altro discorso un un progetto di rilancio te la zootecnia da carne
Con ma annessi e connessi ma ha ripetuto tutti in tutti i casi un discorso di ripresa del rapporto con la grande distribuzione qui si apre un capitolo devi cattivissimo
Perché l'Italia sta perdendo la grande distribuzione
Non è fattualmente legato alla questa perdita la perdita di mercato
Ma c'è una certa correlazione in tutti i casi cioè la distribuzione francese è chiaro che compra prodotti italiani quando conviene ma il termine con cui viene giudicata la convenienza e da una prospettiva francese il che col dire che siano differenze piccola si preferisce prodotto francese quindi questo è un altro discorso creda affrontato con la regia in questi giorni sui giornali abbiamo visto che una delle poche cattedre rimaste
Italiane Esselunga in vendita
Abbiamo un problema quindi è anche urgente di fare una politica commerciale ma questi sono gli interventi che bisogna fare in modo più urgente non è il problema in molti casi intenda qualità della produzioni non lo è anche ma è un problema proprio di una filiera sistema che non che non funziona erano emersi inerente allora io quello che ho nella mia testa
Questi italiani di filiera
Ma con l'Energia che hanno usato gli spagnoli quando hanno cominciato a lavorare in questa direzione questo è quello che e io ho freddo lo vedo come drammaticamente urgente l'ortofrutta
Però lo vede venire e in tutti gli altri settori lo vedo venire con problemi che mi sembrano a poi precipitare anche in questo caso con una politica che non tiene conto degli squilibri che avevamo preso nella scorsa nella scorsa in commissione lo vede precipitare nello zucchero
Cui
Si sono affrettati
Determinati cambiamenti
Noi avevamo voluto iniziare perché bisogna farlo ma dando la prospettiva di tempo che oggi ci viene a mancare quindi attenzione queste ad esempio il discorso di studiare a fondo un piano di fusione di Energia
Urgente proprio perché ci stanno venendo meno determinate produzioni sulle quali contavamo per il prossimo futuro
Grazie no direi che siccome dobbiamo ha esaurito il tempo del dibattito e mi sembra che avvenuto in una partecipazione direi molto attiva questa volta rispetto a prima ma abbiamo ancora venti minuti di dibattito in chiusura le domande successive possono essere fatte nella parte finale andrei avanti invece con le relazioni quindi se lei vuole mantenere la sua prenotazione darò la parola immediatamente alla apertura del prossimo sessione di dibattito
Adesso la parola e al professor Fabrizio De Filippis dell'Università degli studi di Roma Tre che parlerà sempre sul tema delle Europa agricoltura e sviluppo delle prospettive finanziarie per gli anni due mila e sette due mila e tredici
Sì grazie dottor Del Noce parliamo appunto del prospettive finanziarie della europea due mila sette due mila tredici e quindi qualche numero sarò costretto a darlo differenza di quanto fatto giovane
In cominciano però rapidamente con qualche
Definizione le prospettive finanziarie non sono altro che una sorta di bilancio pluriennale indicativo un documento programmatico di riferimento per i bilanci annuali delle europea
Un documento che fissa alcuni paletti
Il periodo di programmazione quello attuale e ancora di sette anni poi sarà di cinque anni le rubriche ossia i capitoli di spesa del bilancio le direttrici ossia i massimali di spesa per ogni rubrica e il massimale complessivo di spesa espresso in percentuale del reddito nazionale lordo
Le entrate del bilancio dell'europea sono regolate dal cosiddetto sistema delle risorse proprie ovvero dazi doganali una certa percentuale del prelievo dell'IVA contributi diretti soprattutto degli Stati membri è un sistema un po'complicato
Ma in ogni caso è congegnato in modo che ciascun Paese grossomodo contribuisce in proporzione al bilancio in proporzione al proprio peso in termini di reddito nazionale lordo
Le uscite del bilancio ovviamente dipendono dalle spese che sono attivate
Attraverso le politiche delle opere ore e una europea e ovviamente i flussi sono tali che alcuni Paesi ricevono di più altri di meno di quanto danno alla cassa alla cassa comune
E proprio la distribuzione dei saldi netti tra Stati membri e il tema dominante del dibattito sulle prospettive finanziarie non è una novità
Anche se non fa molto onore per la verità lo spirito europeo diciamo questa bassa cucina della piccola contabilità nazionale sui saldi netti finisce col prevalere sulla discussione degli obiettivi comuni
Strategici d'altra parte questa pratica fu istituzionalizzata nel mille novecentottantaquattro è stato ricordato quando su richiesta della signora Thatcher in deroga al principio di solidarietà finanziaria
Si decise un rimborso a favore degli Stati membri con un deficit di bilancio eccessivo rispetto la prova prosperità relativa questa è la formula utilizzata nella decisione ma in realtà il sistema fu utilizzato solo per il Regno Unito a cui viene concesso un rimborso annuale ad hoc pagato da tutti gli altri Stati membri è pari a due terzi del suo destino viaggio tale rimborso però che oggi diventato
Insostenibile sia perché oggi il Regno Unito è molto più prospero di quanto non fosse nell'ottantaquattro angolo chiese l'ottenne e sia per l'emergere di pesanti deficit di altri stati membri ma vediamo chi lo paga questo rimborso al Regno Unito con delle cifre
Riportate da stime della Commissione rispetto a quelle che erano le proposte di bilancio del fatte nel due mila quattro
Vedete sono sette quasi sette miliardi di euro che annualmente il Regno Unito a come rimborso dall'Unione Europea
Di cui praticamente il cinquanta per cento e pagato dalla Francia e dell'Italia
Poi c'è la Spagna e poi via via gli altri Paesi da notare che Paesi come Germania Svezia
Olanda pagano relativamente poco predisse perché gli è stato concesso uno sconto la loro quota in quanto sono paesi che hanno allora volta deficit di bilancio maggiori del del Regno Unito
Addirittura anche la Polonia addirittura anche i nuovi Stati membri devono mettere mano al portafoglio per rimborsare
L'unica la l'indice
Tornando al squilibri finanziari ovviamente qui hanno due cause delle quali solo una si può considerare realmente fisiologica
La cosa fisiologica degli squilibri e che alcune politiche dell'europea hanno una esplicita finalità redistributiva come per esempio quelle a favore delle Regioni ritardo pure della questione
Sulle quali è ovvio che gli Stati più ricchi che hanno meno regioni ritardo paghino di più di quanto ricevono dal bilancio incoerenza appunto un obiettivo solidaristico la seconda causa degli squilibri politicamente più controversa
Perché riguarda le politiche di settore che hanno anche se effetti distributivi a volte pesanti sotto il profilo finanziario è questo il caso della PAC
Dove non c'è coincidenza è questo il punto tra la fetta di spesa che ogni Paese cattura attraverso la PAC che legata ovviamente al peso della sua agricoltura sul complesso dell'UE e la quota che invece il Paese deve versare per finanziare la pax chissà che invece proporzionale al suo peso sul reddito nazionale lordo dell'unione europea
E questi diciamo la tabella ben nota agli addetti ai lavori si può guardare solamente l'ultima colonna questo è quello che accade sul fronte dei principali squilibri dovuti alla politica agricola la Germania l'Olanda
Pagano diciamo uno squilibrio a favore di Spagna e Francia il Regno Unito abbattuto dal dal rimborso l'Italia pure versa diciamo un lamenta un deficit
Ma vediamo invece quali sono gli squilibri finanziari in complesso che ovviamente ingloba no anche quelli anche quelli agricoli
Nella seconda colonna ci sono gli squilibri espressi in percentuale del reddito nazionale lordo che vedete vanno da un meno zero quarantatré per cento in Olanda meno zero trentasei per Svezia Germania fino addirittura indice al più due e virgola ventidue
Della Grecia fin qui tutto bene quando si tratta di Paesi più ricchi
Sono in deficit i Paesi più poveri sono in surplus però per esempio l'Irlanda che ormai un Paese ricco molto più ricco nella media e in forte surplus la Germania e l'Italia che sono paesi un po'al di sotto della media comunitaria come reddito pro capite sono in in
In deficit il Regno Unito che un Paese assai più ricco delle media comunitaria ha un deficit ridotto appunto dal suo molto ridotto dal suo rimborso
In questo quadro vediamo il negoziato sulle nuove prospettive finanziarie che come certamente molti dove di voi sanno è stato innescato con le proposte presentate all'inizio del due mila e quattro dalla commissione presieduta dal da Romano Prodi e poi inseguito fatte proprie dalla Commissione Barroso i punti qualificanti di queste proposte sono altrettanto noti sono la strategia Lisbona e di cose Borussia grande enfasi sulla competitività sulla ricerca sull'innovazione e sullo sviluppo sostenibile
Stanziamenti per impegno pari a circa mille miliardi di euro corrispondenti a novecentoventotto miliardi di euro di pagamenti o massimale quindi degli stanziamenti fissato all'uno e ventiquattro per cento del reddito nazionale lordo
Per una spesa media effettiva pari all'uno e quattordici per cento del reddito nazionale lordo
Vediamo come si distribuiscono come si distribuivano nelle proposte tra le vecchie rubriche del bilancio di nuove rubriche del bilancio
La prima nuova rubrica la uno e la cosiddetta crescita sostenibile che poi a sua volta si divide in competitività che sarebbe il capitolo di Lisbona sostanzialmente e la vecchia politica di coesione che prende diciamo dalle vecchie che sostituisce le rubriche due-tre azioni strutturali politiche intento
Poi abbiamo la vecchia rubrica Agricoltura che si chiama appunto agricoltura che oggi invece significativamente su questo ritornerò alla fine c'ha un altro nome si chiama gestione sostenibile delle risorse naturali
E contiene Capac soprattutto lo sviluppo rurale un po'di pesca un po'di ambiente e poi ci sono le altre rubriche cittadinanza libertà sicurezza giustizia l'UE come parte mondiale e infine una rubrica relativa all'amministrazione
Qual è il peso di queste nuove di queste nuove rubriche è stato già in parte
Ho detto
Nelle proposte della commissione non nel compromesso che è stato fatto recentemente ma nelle proposte iniziali della Commissione
La crescita sostenibile dovrà passare dal trentanove quattro per cento del due mila e sei queste un due mila e sei ricalcolato con le nuove rubriche per confronto
Al quarantotto cinque del due mila tredici quindi una forte crescita quasi tutta dovuta alla fa doppio più che raddoppio del capitolo sulla competitività cioè appunto il capitolo qualificante della strategia di Lisbona al sette al sedici per cento
Un
Amare un assestamento della spesa per la questione al trentatré percento e la cosa significativa indice la gestione sospinge protezione di risorse naturali la ex agricoltura sostanzialmente come pure è stato accennato pochi minuti fa
Avrebbe sperimentato un declino dal quarantasei per cento al trentasei per cento con un declino ancora più vistoso per la componente relativa la PAC dal trentasei al ventisei per cento tutti
I voi se voi tutti sapete che la spesa relativa alla PAC e tua fondata diciamo blindata da un altro punto di vista dal dal compromesso di Bruxelles del due mila e due che dice che dovrà aumentare non più dell'uno per cento in termini nominali rispetto
Al suo livello del due mila e sei
Dato che si inserisce in un bilancio che è proposto info in in aumento questo significherebbe un declino consistente della peso della della PAC lo sviluppo rurale si assisterebbe sull'otto nove per cento le altre rubriche su circa il quindici per cento
Quali sono i problemi sul tappeto di negoziato che è molto difficile beh nel dicembre due mila e chi addirittura un attimo prima che la commissione prendessi pubblica avrebbe proposte sei Paesi cioè Francia Germania Regno Unito Olanda Svezia e Austria ossia i contribuenti contribuenti netti al bilancio con l'esclusione di Italia Belgio e Lussemburgo
Si sono dichiarati contrari a un massimale di spesa due superiore all'uno per cento del reddito nazionale lordo
Sono Paesi si è detto anche con interessi molto diversi più o meno europeisti più o meno euroscettici ma accomunati dalla volontà di far pesare la propria posizione di principali finanziatori principali pagatori del bilancio dell'Unione Europea
Dunque una cozzato fin dall'inizio tutto in salita e con molti nodi difficili da sciogliere squilibri finanziari tra Paesi li abbiamo ricordati
Il problema della riduzione del rimborso al Regno Unito
Su eventuale sostituzione con un nuovo sistema di rimborso generalizzato più equo ma soprattutto la necessità di rientrare in una minore spesa complessiva risparmi rispetto a quanto era stato proposto dalla Commissione ma il problema politico e che nella prospettiva appunto di forti tagli di spesa le politiche più a rischio sono proprio quelle più strategiche per l'agenda di Lisbona e dico sia la competitività la ricerca la coesione lo sviluppo rurale
Infatti per mantenere gli impegni di spesa entro l'uno a zero sei per cento e la spesa effettiva dentro il fatidico uno per cento il compromesso della presidenza lussemburghese dello scorso giugno preventiva i seguenti punti
Un drastico drastico taglio rispetto alle proposte dalla commissione alla spesa per competitività e ricerca e una sensibile riduzione del fondo per la questione
Una sostanziale conferma della direttrice di spesa per la pacca quella decisa dall'accordo di Berlino di Bruxelles alla corte di borse nel due mila e due
Dal da successiva riforma Fischer ma una riduzione per lo sviluppo rurale
E infine un la proposta di congelamento del rimborso al Regno Unito al suo livello nominale dei sei anni precedenti l'allargamento con ulteriore riduzione dei contributi a questo rimborso di Germania Olanda Svezia
Nella fase finale delle consigliato sul bilancio anche questo è stato ricordato la vittoria dei no ai referendum di ratifica alla Costituzione europea in Francia Olanda anche se ti tecnicamente non c'è alcun legame tra il dibattito sulla Costituzione e quello sul bilancio ovviamente è stata una vittoria degli euroscettici e nel consiglio del sedici diciassette giugno scorso l'ultimo sotto la presidenza lussemburghese la firma opposizione
Del Regno Unito e per la verità anche dell'Olanda riso impossibile raggiungere
Un accordo in particolare sappiamo Blair si è rifiutato di ridiscutere il Patto del mille novecentottantaquattro sul rimborso al Regno Unito
Senza la parallela revisione del patto del due mila e due relativo alla dotazione finanziaria della pacca messo le due cose in contrapposizione sostanzialmente
Subito dopo nel discorso di insediamento appresi alla sua presidenza di turno
Dell'UE Blair ha sferrato un durissimo attacco la PAC la cultura sì da finanziare empi diritte
La crescita di politiche innovative
E allora
Le due mine vaganti
Almeno secondo Blair del dibattito sul bilancio UE sono da un lato la spesa della PAC dall'altro il rimborso al Regno Unito
Recentemente il Center for European Policy Studies ha proposto un ipotetico sistema per tentare di disinnescare entrambe contemporaneamente
Queste due mine con facendo il seguente ragionamento
Poiché il rimborso al Regno Unito si giustifica con l'esigenza di compensare il Regno Unito del fatto che con la PAC l'Unione spende molto in un settore di scarso peso nell'economia britannica
Beh allora la proposta di scambiare l'abolizione del rimborso Regno Unito con un nuovo sistema di finanziamento della PAC basato su contributi nazionali che siano proporzionali al peso di ciascun Paese sul valore aggiunto agricolo dell'Unione Europea anziché sul reddito nazionale lordo complessivo
Si dice sostanzialmente essendo questa una politica settoriale non la politica redistributiva tutto sommato potrebbe anche avere senso quella di farla pagare proporzionalmente ai Paesi in ragione dell'importanza di questo settore nella loro economia in una tale ipotesi appunto ovviamente i paesi più agricoli pagherebbero di più per la PAC ma guadagnerebbero per la cancellazione della loro quota di rimborso Regno Unito ricordate quella tabellina
Il Regno Unito dal canto suo perderebbe ovviamente il rimborso ma guadagnerebbe in termini di minore contributo che dovrebbe dare per l'agricoltura mentre ovviamente gli altri paesi poco agricoli
Guadagnerebbero doppiamente
E vediamo che cosa accade diciamo da questo o da questo conto che ovviamente puramente accademico non si tratta di una proposta politica
Concreta bella sorpresa e che la Francia perderebbe relativamente poco dovete guardare la terza colonna quella delle feto totale che Go conglobati diciamo sia l'effetto abolizione rimborso che l'effetto cambio di chi di finanziamento
La sorpresa è che la Francia perderebbe relativamente poco circa cinquecento milioni di euro mentre l'Italia addirittura ci guadagnerebbe
E ciò ovviamente si deve a quello che abbiamo visto prima cioè al fatto che abolendo rimborso il Regno Unito Francia e Italia che lo pagano del cinquanta per cento guadagnerebbero parecchio Germania Svezia guadagnerebbero moltissimo
Sì è in assoluto che in termini percentuali sul reddito nazionale lordo il Regno Unito perderebbe molto più del doppio della Francia e questo è interessante perché in un certo senso mostra un po'di altarini
Cioè mosse il fatto che oggi il Regno Unito guadagna dal rimborso molto più di quello che perde sul versante della PAC
Il che
Potrebbe maliziosamente suggerire l'idea che gli attacchi di bere la pax in parti strumentali e che il vero interesse inglese sia de Gondi conservare il più possibile il sistema di rimborso ad hoc nel complesso il sistema proposto ridurrebbe comunque sensibilmente gli squilibri anche se rimarrebbero dei problemi perché per esempio alcuni Paesi
Da più poveri più agricoli sarebbero sarebbero penalizzati
Ovviamente ripeto non si tratta di una proposta concreta ma di un esercizio mentale che fa capire parte degli interessi che sono dietro
Che sono dietro le posizioni quali sono gli sviluppi successivi da giugno a ieri tutto è rimasto fermo in un clima di incertezza che sconta la fase di assenza di una leadership di stampo europeista purtroppo infatti
Il leader politico attualmente più forte Blair ha una visione riduttiva che considera l'Unione europea poco più di un'area di libero scambio tra Stati nazionali la Francia
E in difficoltà la Germania dopo il pareggio relezione ha bisogno di un po'di tempo l'Italia è sembrata fin qui poco interessata a quanto avveniva a livello web ha condotto il negoziato in modo poco autorevole e poco visibile e comunque è una posizione di grande debolezza
Quali sono le prospettive a breve o medio termine difficile a mio avviso che Blair riesca a chiudere un accordo forte sul bilancio entro dicembre sia per il poco tempo che per la dura posizione che probabilmente incontrerete soprattutto da parte della Francia
Il gruppo dei sei Paesi quei dell'uno per cento si è di fatto di sotto e forse solo Svezia e Olanda sarebbero disposti a seguire fino in fondo il premier inglese in una visione profonda in tempi brevi dell'impianto delle politiche dell'UE
Una larga maggioranza di Paesi sembra invece pronta a chiudere sulla base del pacchetto giunga di di giugno con piccole modifiche magari con una revisione di metà percorso e forse lo stesso Blair sotto sotto punta a un compromesso provvisorio che rinvii di qualche anno la discussione sul rimborso britannico dunque a mio avviso l'evento più probabile un accordo di basso profilo anche in questo caso come nel WTO
Vicino al pacchetto giunga di giugno da chiudere probabilmente sotto la presidenza ossia che entro i primi mesi del due mila e sei
L'accordo stesso potrebbe prevedere un appuntamento intermedio dopo l'entrata di Romania e Bulgaria per affrontare i nodi strutturali squilibri finanziari spesa PAC rimborso generalizzato
Insomma un rinvio della riflessione se si preferisce un rinvio della resa dei conti sull'Europa del futuro aspettando forse di capire
Quale leadership sarà in grado di guida
Nel frattempo ieri e questo mi ha costretto stanotte a scrivere due slide che non avevo preparato si è mosso Barroso per tentare di promuovere un compromesso e forse per dare una mano a Blair a sblocca are il negoziato
Due cose due diciamo punti di questo accordo da un lato l'accordo subito entro dicembre sulle prospettive finanziarie due mila sette due mila tredici possibilmente con qualche risorsa in più rispetto al compromesso di giugno in linea con l'artista della maggioranza dei Paesi dall'altra
Concedendo a Blair un impegno di lungo periodo a una profonda revisione del bilancio dell'UE in termini di struttura dispensa e di sistema di finanziamento in linea appunto con quanto richiesto dal Blair nel suo discorso di insediamento
Quali che cosa dice Barroso ha diciamo per cercare di inserire in un accordo dei punti qualificanti dice un terzo del bilancio dovrebbe andare a crescita occupazione con almeno il sessanta per cento dei fondi per la coesione da dedicare agli obiettivi di Lisbona
Poi vorrebbe un fondo per ammortizzare gli shock della globalizzazione con un fondo appunto per riqualificazione professionale riconversione eccetera
Poi è questo che è molto importante dice consolidare la riforma della PAC
Nel pieno rispetto dell'accordo del due mila e due della riforma Fischler fino al due mila tredici Barroso chiede un punto percentuali in più di modulazione
A dal primo pilastro al secondo pilastro a partire dal due mila e nove per sostenere la crescita e l'occupazione nelle aree rurali poi promette una roadmap per la riforma a lungo termine del bilancio in particolare la presentazione di un libro bianco nel due mila e nove
E infine chiede più controllo democratico e coerenza nell'azione esterna attraverso un aumento del fondo europeo di sviluppo e il suo inglobamento nel bilancio generale dell'Unione Europea
Che cosa ci aspetta in questa prospettiva
Vedremo che cosa accadrà nei prossimi mesi che potrebbero essere molto intensi ci sono due consigli e soprattutto l'ultimo quello di dicembre in cui verificheremo se ci sarà o meno un accordo all'interno della della del semestre di presidenza di purtroppo però credo che il sogno europeo quello che forse domani di cui forse domani ci parlerà Gerini rischiano dovrà andare per un po'in lista di attesa
Perché con una spesa dell'uno per cento del reddito nazionale lordo o poco più difficilmente l'Unione europea diventerà l'economia più dinamica innovativa e sostenibile del pianeta come indicato dalle agende dispone di Göteborg
E questo credo sia una lezione molto importante su cui meditare per il futuro soprattutto da parte di chi come credo mutino in questa sala
Vogliono più Europa
Credo che chi punta sull'Europa deve chiedere ad essa e ai propri governi non solo agenti ambiziose come quella di Lisbona ma anche risorse adeguate perché una irresponsabile o per professione senza strumenti produce come infatti è avvenuto delusione e rafforza pur rafforzare le posizioni euroscettiche purtroppo neo diciamo avuto poco tempo per analizzarli i cinque punti di Barroso rischiano di ripetere questo errore perché mi sembra ripropongano una un'agenda ambiziosa ma anche un po'velleitaria con pochissimi con pochissimi strumenti cioè all'interno del compromesso giunga che dal punto di vista finanziario rimane sull'uno per cento del reddito nazionale un'ultima slide sul futuro della pacca di cui si è parlato molto e quindi di Rho pochissimo
Nonostante gli attacchi di Blair e non solo di Blair io credo davvero che lo smantellamento della PAC non è all'ordine del giorno e non è dietro l'angolo ed è anche a mio avviso improbabile un suo significativo ridimensionamento a breve termine
Se ne riparlerà tra qualche anno più probabilmente dopo il due mila tredici
Però da oggi all'ora la riforma Fischler va applicata in modo più incisivo di quanto fatto finora sia in Europa che in Italia
La modulazione deve essere può essere più aggressiva lo stesso presidente Barroso lo ha chiesto
La condizionalità meno annacquata le misure più selettive
Si potrebbe per esempio rispolverare il tetto massimo degli aiuti
Diretti per singolo beneficiario bisognerebbe eludere la componente eredità dei trenta degli aiuti anche questo è stato detto poco fa
Bisognerebbe dirottare gli aiuti verso ledere impresse e anche questo è stato detto per premiare
Comportamenti virtuosi sul terreno della qualità dell'ambiente e ciò va fatto ma l'ha fatto sul serio perché il sostegno agli agricoltori sia sempre più in linea con quello per cui la società è disposta a pagare
E perché il cambio di nome della rubrica di spesa
Da agricoltura a gestione sostenibile delle risorse naturali non sia solo come dire un fatto cosmetico ma corrisponda effettivamente ad una rigenerazione delle politiche agricole grazie
Il congresso di quest'anno è anche evidenziato dalla perfetta tempistica con cui al limite del secondo tutti i relatori sul trono proprio tempo ma non usurpato al tempo degli altri
Adesso la parola al l'ex ministro delle politiche agricole attuale presidente della Federazione dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio
Grazie
Ma io credo che la chiusura dell'intervento di prima quando chiede che la rubrica dispersa definita agricoltura non prima definita agricolture oggi gestione sostenibile risorse naturali non sia un fatto solamente cosmetico
Mi dà un buona avvio
Per dire che quando nel novantasei abbiamo iniziato con la gli amici la Coldiretti nel novantasei e le altre associazioni agricole
A porre il tema di come l'evoluzione dell'agricoltura in chiave di funzione ambientale
Era una risorsa importante sembrava un'improvvisazione io ero il presidente la Commissione agricoltura sembrava strano che si potesse realizzare quella che poi è diventata stabilmente una sorta di alleanza sui temi sia del patto con i consumatori che voi avete come dire evidenziato sia di quale prospettiva darebbe al settore dell'agricoltura e credo che dal dibattito che è venuto anche oggi
Emerge che l'unica modalità per difendere la PAC e per sostenere gli investimenti in questo settore e dato non a caso dalla necessità di cambiare le diciture in gestione sostenibile risorse naturali
Cioè nel fare in modo che il mondo dell'agricoltura offra non solo produzioni ma manutenzione e gestione del territorio qualità e sicurezza alimentare
E devo dire sono stati persi molti anni sul fronte della sicurezza alimentare
Sono stati persi molti anni né oggi ci ritroviamo nella vicenda influenza aviaria
E ci ritroviamo nonostante tutte le discussioni fatte sull'authority europea solo l'Authority italiana sulla necessità della tracciabilità e io sento discorsi che già quando ero ministro quattro anni fa in mezzo
E prima ancora quando come i Colucci sei come vergine sostenevamo che il tema degli allevamenti intensivi il tema la tracciabilità questi temi andavano affrontati con capacità di previsione
Oggi avendo se avessimo fatto partire la tracciabilità prima oggi il nostro settore dell'allevamento che in realtà ha fatto da badato atto dei passi avanti notevoli spetta ad altri settori sul tema del benessere animale per esempio non avrebbe da affrontare una crisi che è dovuta dal fatto che non si riesce a comunicare e nella generica città genericità del messaggio gli allevamenti dalla Thailandia o della Cina o di dei paesi dell'est europeo vengono considerate alla stregua dei nostri che sicuramente pure possono fare ulteriori passi avanti ma obiettivamente cioè livello di Ferré
Allora credo che uno dei temi forti sarà quello di sviluppare davvero l'innovazione di cui si parla tanto ma di cui poi ci sono molto spesso più temi di convegnistica che provvedimenti concreti
Le stesse riforme dell'agricoltura che abbiamo varato nel due mila e uno solo in gran parte inattuate
Questa è la realtà
E secondo me sono contento che c'è qui Romano Prodi perché uno dei temi della sfida del prossimo governo non potrà che essere quello di considerare la risorsa sperando di vincere ovviamente perché non aveva un bel vince comunque in ogni caso l'impegno di utilizzare e consegna l'agricoltura non un peso un problema ma una risorsa per il rilancio dell'economia del nostro Paese questo
E lo è
E lo è
Perché il tema dell'ortofrutta anche qui citato parlo da romano prima ed altri operatori ne siamo un grande paese con la grande capacità produttiva e subiamo la concorrenza non della Cina
Ma abbiamo subito la coerenza e la Spagna
L'ho fatto in Sicilia a come dire vedere come finalmente si riusciva a riprendere un'esportazione di arance dalla Sicilia verso la Spagna quando ha la Sicilia investito sul biologico e la Spagna assente in quello meno avanzata c'è stata esiste un'esportazione l'unico settore in cui ne esportiamo arance in Spagna ma perché sto da uguale biologiche per il resto nel nella nel perché perché lì è un'innovazione perché è una e è un marketing avanzato diciamo sostanza allora noi secondo me abbiamo energie a sufficienza
Dobbiamo avere una maggiore capacità di fare come dire di di avere una rete e una capacità di organizzazione soffriamo sicuramente sulla grande distribuzione che Préval metta violentemente straniera non è italiana
Credo che avremo bisogno anche qua di creare una sorta di legge sul diritto a sorta di diritto di scaffale bisogna gran questo testo il detto di scaffale perché se i prodotti non hanno l'accesso alla visibilità e al consumatore
Sostanzialmente sono emarginati non perché non sono di qualità o non sono efficaci ma perché non riescono a stare allo scaffale
Ora questo è un tema adesso vedremo come quando organizzarlo
Ma è un tema che c'è il diritto di essere di arrivare abbiamo parla di marketing
E di coordinare le nostre politiche di comunicazione di messaggio perché questo è un Paese che fa tante campagne differenziale tra Comuni Province Regioni istituti nazionali molte volte non coordinate e credo che nei da questo punto di vista abbiamo da utilizzare anche la riforma della PAC nel modo più innovativo possibili da questo punto di vista devo dire le conclusioni del relatore è preceduto
Mi evitano una parte del discorso che avrei fatto perché è esattamente questo che va fatto
L'uso più aggressivo la capacità di limitare il fatto che a tutt'oggi con la politica agricola ci sono realtà che pendono tanti soldi che non sono giustificati dalla qualità dell'innovazione ed a lavoro fatto ci sono realtà che fanno qualità soprattutto i giovani che non ricevono una capacità adeguata di sostegno aggiungo un altro tema che voleva affrontare quello del da vecchio
Io credo che l'Italia non fa una politica efficace guardate che la vicenda del di avere nel darvi titolari con il riconoscimento dei denominazione di origine protetta importante ed è utile
Ma l'altra grande frontiera che risponde anche io credo l'appello che il professor Huang faceva prima allora il tema della Cina
E dire
A parte che era simpatico l'intervento perché insomma che la Cina sia il Paese comunista che fa la formula capitalistica più come dire aggressiva è una delle contraddizioni come dire evidenti del nostro tempo
Ma se la richieste come i paesi occidentali aiutano anche a creare dei ciò un minimo di diritti sociali maggiori anche in un Paese come quello non abbiamo il tema da affrontare
Che ho visto analizzato anche dello studio che Bedoni ha dato insieme a Mannheim stamattina
E quello che in gergo viene chiamato commercio equo e solidale
E che deve uscire dalla logica delle nicchie
Noi dovremmo farci paladini del fatto dimettere dazio zero
Ma solo a partire dai Comuni dei prodotti del commercio equo e solidale
Cioè lo dobbiamo cambiare e lavorare al dub litio per dire
Iniziamo a creare un meccanismo virtuoso per cui se la Cina o altri Paesi rispettano dei parametri minimi ambientali e sociali io iniziamo a porre dazio zero ai prodotti che importiamo del commercio equo e solidale
Lo dico perché uno dei temi che anche Blair usa per dire che non si devono dare i contributi al mondo agricolo
E che dice non possiamo affamare i popoli degli altri paesi
Allora non è così perché lo sappiamo che molte volte la liberalizzazione delle del delle frontiere nel nostro Paese mi in Europa non è che aiuta i poveri di questi Paesi aiuta
Le grandi multinazionali del cibo aiuta le grandi operazioni di accumulazione di grandi profitti
Se a contarne oggi avessimo il coraggio di dire Dazzi o zero o non so che in box insomma vogliamo usare per tutti i prodotti del commercio equo e solidale cioè tutti i prodotti che nel mondo rispetta no i parametri ambientali e sociali questo significa che una parte di queste risorse vanno agli agricoltori davvero dei Paesi più poveri che la stessa Cina può essere stimolata ad applicare dei minimi parametri che non significa agli stessi salari dell'Occidente ma significano comunque dei livelli minimi
Di regole e non secondo me dobbiamo farci promotori a livello di organizzazione mondiale del commercio esattamente di questo
Dire non c'è un prema di protezionismo c'è un problema di più globalizzazione nondimeno globalizzazione globalizzazione anche dei diritti globalizzazione delle regole ambientali globalizzazione delle regole sociali non è
Ed è una fondamentale scelta perché questo dà il contenuto politico per difendere la PAC per difendere il sostegno agli agricoltori che fanno qualità e fanno innovazione fanno cose
Utile a noi tutti io credo che noi dobbiamo essere capaci di utilizzare questo ambito del commercio equo e solidale per aiutare i Paesi emergenti
A migliorare gli standard sociali ambientali delle loro produzioni credo e questa è l'altra grande sfida
Che noi dobbiamo realizzare perché l'obiettivo di non lasciare la Cina come caso emblematico ma anche altri Paesi
In una condizione e come dire in qualche modo di capitalismo selvaggio perché questo il problema stiamo trasferendo su scala planetaria un meccanismo per cui abbiamo in molti paesi dei lavoratori che fanno gli schiavi non fanno i lavoratori fanno gli schiavi
E l'abbiamo fatto battaglie di civiltà in Europa per evitare come dire che ci fossero queste differenze oggi si va a porre un problema a livello planetario che se no continuando a delocalizzare in quei Paesi delle aziende anche europee che tengono gli schiavi
Non creiamo dei danni enormi
Agli imprenditori e lavoratori nel nome nei nostri paesi e nello stesso tempo legittimiamo un sistema di aumento degli squilibri livello planetario credo che da questo punto di vista la grande sfida che paghi il mondo agricolo può impugnare
E quello di dire dazio zero e apertura dei mercati subito a tutti i prodotti del commercio equo e solidale ma nello stesso tempo questo permette di dire manteniamo i dazi
E lì legittimiamo per quei prodotti che invece non seguono regole ambientali e sociali adeguate
Grazie
Siamo arrivati verso gli ultimi due interventi poi avremo ancora un breve dibattito adesso la parola e al
Professore Fabrizio Barbato direttore generale per l'allargamento della Commissione europea che parlerà proprio sul processo dell'allargamento
Grazie presidente prima di tutto vorrei ringraziare presidente Bedoni la Coldiretti perché hanno sempre questa bussola europea al centro delle loro riflessioni trovo che in questo modo valorizzare una una dimensione che e spesso trascurata e questo vale anche per l'allargamento basti pensare che all'indomani
Del straordinaria ricongiungimento dell'Unione europea il primo maggio dell'anno scorso hanno subito organizzato un convegno a Bruxelles ha che ha avuto grande successo sulle riflessioni conseguenze dall'allargamento
Oggi vorrei parlarvi di quello che sta per accadere il il il ventotto ottobre alla riunione dei capi di Stato e di governo il Consiglio informale organizzato da Blair
E vedere in in che misura la la politica e l'allargamento alla politica agricola comune
Contribuiscono al mantenimento rafforzamento del modello sociale europeo perché al centro dei dibattiti dei capi di stato di governo c'è il modello sociale europeo ai tempi della globalizzazione
Che cos'è questo modello sociale europeo
è un modello unico perché e costituito da valori e da principi comuni
Questi valori li trovate in parte nel Trattato sull'Unione Europea nella carta dei diritti fondamentali sono i valori della democrazia i diritti fondamentali la libertà di espressione per esempio
Sono i valori legati alla rispetto della diversità alla non discriminazione ma c'è anche un altro un altro gruppo di valori
Perché sono complementari e che costituiscono il modello sociale europeo per esempio la good governance il buon governo
Qui il presidente Prodi che appena appena lasciato il tavolo dei relatori aveva lanciato una riflessione a livello europeo all'inizio della sua presidenza su come o c'è stato un libro bianco punto su come rafforzare il buon governo in Europa
Altri due valori importanti sono quelli della protezione alti standard di protezione ambientale che ha già ricordato l'ex ministro Pecoraro Scanio
E quello della alti standard di protezione sociale e qui vorrei darvi una cifra molto significativa
L'Europa in media spende ventisette per cento del prodotto nazionale lordo per la protezione sociale gli Stati Uniti ne spendono il quindici per cento il Giappone il diciassette per cento
Questo modello unico europeo perché si basa su valori comuni
Trova la sua realizzazione in sistemi socio economici
Che divergono da un paese all'altro quindi l'unicità deriva dei valori comuni ma l'applicazione differente secondo i vari Paesi
E in fondo che cos'è questo processo che chiamiamo impropriamente allargamento ma che è un processo di adesione di Paesi che non fanno parte del Europa ancora al modello sociale al modello europeo cioè questo modello costituisce un'attrattiva
Tale per questi Paesi che è stato capace di progressivamente incorporare un un numero sempre crescente siamo passati da sei a venticinque
E tra l'altro anche nella fase più complessa che passata l'Europa passati in quindici anni da dodici a venticinque Paesi è stato possibile continuare lo sviluppo parallelo delle politiche dell'Unione Europea
E molte hanno avuto grande successo in questa fase quindi in questo allora passi differenza dagli Stati Uniti gli Stati Uniti nella fase finale da loro processo di integrazione hanno spinto con le buone o con le cattive maniere Paesi che ancora non facevano parte dell'Unione aveva già entrare
Nel nel negli Stati Uniti noi usiamo un altro metodo il metodo è quello della Offerta di valori comuni stai Paesi decidere se vogliono condividerli o no
E quindi è un processo come è stato ricordato prima dal professor Prodi è un processo volontario spontaneo che viene innestato da questi Paesi che liberamente decidono di partecipare al progetto di costruzione europea
E questo progetto in termini economici adatto di buoni risultati se voi
Guardate indietro vedete che l'Europa ha potuto beneficiare di un
Concreto efficace processo di crescita sostenibile accompagnato da coesione sociale che è un po'la base del della ricetta della stabilità europea
E noi vorremmo cercare di creare le condizioni per mantenere questo processo e questa prospettiva anche agli altri paesi che in futuro vorranno aderire all'Unione Europea
Io so benissimo che oggi la situazione è più complessa l'Europa dovrebbe rispondere alle grandi sfide è già stata ricordata quella della globalizzazione ma c'è anche la sfida delle invecchiamento demografico c'è la sfida della capacità già ricordata di adattarsi alla rapidità dello sviluppo tecnologico sono tutte sfide a cui oggi siamo confrontati che richiede una risposta comune
La politica agricola europea che era presente in media è stato detto poco fa uno virgola sei per cento del prodotto nazionale lordo svolge un ruolo ha un peso economico molto più importante nei paesi che hanno deciso di aderire recentemente l'Unione europea o quelli che stanno ancora dietro la porta per entrare in questi Paesi quindi la popolazione attiva nel mondo agricolo nell'attività rurali è molto più importante di quella che oggi nell'Unione europea e anche la la parte del prodotto nazionale lordo
E questa si accompagna con delle diffide delle lacune delle dei ritardi strutturali che si trovano nelle ecco nelle aziende di sussistenza di semi sussistenza che sono estremamente diffuso in questi Paesi che quindi sono molto meno competitive delle nostre ecco perché il negoziato con questi paesi è stato negoziato complessa difficile e alla fine sia risolto grazie al processo di riforma interna grazie al disaccoppiamento che è stato realizzato in materia di sostegno in Europa si è passati dal sostegno al mercato sostegno al reddito e perché sia dato sempre più importanza al lo sviluppo rurale di questi Paesi creando quindi le condizioni della trasformazione delle aziende agricole della ristrutturazione dello sviluppo in questi paesi che hanno raggiunto l'unione europea e il nostro bilancio un anno e mezzo dell'allargamento a un anno e mezzo del seminario della Coldiretti a Bruxelles e che gli aspetti positive sono più significativi di quelle negative cioè la valutazione globale e positive
Questi Paesi hanno saputo cogliere le opportunità non ci sono stati gravi crisi alimentari
Si sono adattati a degli standard che come ha ricordato poco fa la la dottoressa Testori sono standard di sicurezza alimentare Stendhal veterinari estremamente elevati
E anche nel recentissima gestione del dell'influenza aviaria si è visto che la collaborazione che hanno offerto alla Commissione europea agli altri Paesi i servizi competenti di due Paesi che sono Paesi candidati all'ingresso e Unione europea
La Romania e la Turchia è stata estremamente efficiente esternamente
Cooperativa il che dimostra che questo circuito questo circuito della adesione è un circuito virtuoso che può promuovere comportamenti conformi agli interessi dei consumatori e dei cittadini europea
Con questo non voglio negare che ci sia un i problemi le avevo vista l'annata storica dei cereali
Il e il in in Ungheria che ha creato problemi dei meccanismi d'intervento che non hanno funzionato particolarmente bene ma globalmente la valutazione rimane positivo
Commercio si è incrementato questi paesi esportano di più e importano di più da parte dei dei nostri quindi c'è stato un un un vantaggio reciproco intermedi integrazione commerciale
E altro importante fattore quello della crescita del reddito agricolo in questi Paesi è cresciuto del cinquanta per cento
I prezzi alla produzione sono saliti sono incrementati come sapete bene gli aiuti al reddito
Per otto globalmente i prezzi al consumo sono rimasti assai stabili ci sono stati degli aumenti per lo zucchero per la carne porcino alla carne bovina però ci sono state anche della diminuzione come nel settore lattiero-casearia
Ecco perché si spiega perché l'atteggiamento estremamente negativo se lo ricordate del agricoltori polacchi quali si opponevano con forza all'ipotesi del dell'adesione del loro Paese
Nel giro di un anno e mezzo si è trasformato in un sostegno entusiasta all'adesione perché le loro tasche si sono Rin pinzate di
Di soldi provenienti dai dai crediti che sono cresciuti quindi da un lato questi questi agricoltori hanno ottenuto un beneficio personale e dall'altro hanno contribuito a a un processo molto rapido di ammodernamento e di ristrutturazione la loro le loro industrie agro alimentari
Che ha quindi innestato anche di un un processo virtuoso di produzione eviti esportazione questo è stato favorito dall'atteggiamento delle banche perché le banche hanno percepito dopo l'adesione il rischio del produttore con un rischio meno serio di quello che c'era prima dell'adesione e quindi hanno fatto prova di maggiore flessibilità nel l'accesso al al credito e hanno messo anche in opere dei schemi di credito specifici che sono legati alla partecipazione ai programmi di sviluppo rurali
Se passiamo ai due Paesi che stanno per raggiungere l'Unione Europea la Bulgaria e la Romania vediamo che la strategia e globalmente la stessa però qui l'importanza l'agricoltura è ancora più elevata allo stesso tempo il gatto di produttività e ancora più importante
Se pensate che in Romania un terzo della popolazione attiva e nel settore agricolo
In Bulgaria un quarto è in in tram dei paesi l'agricoltura rappresenta dodici per cento del prodotto nazionale lordo cioè e dieci volte di più della media comunitaria però e molto poco rispetto al numero degli addetti
E questo è dovuto essenzialmente appunto delle condizioni di competitività che sono largamente inferiori alle nostre e qui l'Unione europea cerca di intervenire attraverso i fondi che conoscete bene fare essa parte
E con un bilancio abbastanza sostanzioso sono stati previsti cinque virgola cinque miliardi di euro per i prossimi tre anni a partire dall'adesione per questi Paesi di cui la metà saranno destinati al sviluppo rurale
Ma quello che conta anche qui è la capacità di attirare investimenti privati e vorrei ricordare che nel giro di di dodici anni cioè dal novantatré al due mila cinque ci sono stati nei Paesi europei centrale e orientale circa centocinquanta miliardi di euro di investimenti ottanta per cento a partire dai paesi dell'Unione Europea cioè l'Unione Europea anni investito l'Unione europea paese ignora per investito molto
Ai Paesi Europa centrale e orientale e hanno anche esportato molto e le esportazioni sono state si sono moltiplicate per quattro nel giro di questi dodici anni il che vuol dire che attraverso queste esportazioni si è creata ricchezze si sono creati posti di lavoro anche in Europa un aspetto che spesso si dimentica
Quando per si esprimano preoccupazione legate al processo di allargamento visto che siamo in questa fase finale di adesione per la Romania e la Bulgaria la commissione ha messo in piedi un sistema di monitoraggio estremamente serio e rigoroso faremo un rapporto martedì prossimo al Parlamento e Consiglio
Con lo Stato dell'arte in questi Paesi
Una delle constatazioni più preoccupante il ritardo nel campo relativa all'adattamento alla legislazione nel settore agricola nel settore veterinario nel settore di protezione
Della salute e qui appunto a li abbiamo stiamo spingendo questi Paesi ha rapidamente allinearsi con agli standard europee il seno altrimenti rischierebbero un ritardo di una non nell'ingresso
All'Unione Europea quindi sta a loro organizzarsi per cercare di nel giro di pochissimo tempo porre rimedio alle lacune che saranno constatate martedì prossimo
Una parola sulla Turchia perché è un Paese molto importante il corso Roma ma
L'ambasciatore Romano che ha già fatto parte del delle sue osservazioni io ritengo che in ragione degli impegni che i capi di Stato edito da nell'Unione Europea hanno preso nei confronti di questi Paesi
Secondo me almeno dieci volte tra il mille novecento interne mille novecentonovantanove nel due mila cinque
Condizionando allora Accord aprire negoziati
Alla messa in opera da parte della Turchia che a un certo numero di riforme visto che queste riforme sono state realizzate non era possibile rifiutare ai turchi l'apertura del negoziato ma si è deciso di aprire un negoziato che ha come obiettivo quello dell'adesione
Ma è chiaro che Turchia potrà aderire solo nel momento in cui sarà in grado di allineare totalmente la sua legislazione è il modo di applicare le registrazioni comportamenti della pubblica amministrazione dei giudici
E ed i poliziotti a quelli dei paesi ignaro europea quindi una Turchia che non sia in grado di esprimere lo stesso tipo lo stesso livello di comportamenti democratici del Paese l'Unione europea non potrà aderire se la Turchia sarà profondamente trasformato raggiungerà gli standard equivalenti ai nostri potrà entrare al momento in cui sarà pronta entrare settore agricolo in tutti estremamente importante
Anche qui circa un terzo degli operatori sono attivi nel nel mondo rurale dodici circa dodici per cento del prodotto nazionale lordo tre milioni di aziende agricole in alcuni settori la Turchia e già competitiva come dotto frutta Lenoci certi aspetti il cotone eccetera in altri c'è bisogno di ristrutturazione di riforma di riorientare il sostegno per cercare di raggiungere livelli compiti vita competitività analoghe a quelli dell'unione europea
Comunque il futuro dell'allargamento come il futuro nella politica agricola sono legati quello che ha detto poco fa il professore Fabrizio De Filippis cioè alla definizione di un quadro di bilancio che permetta di mantenere l'orientamento delle riforme c'è il processo di riforma è legato alla capacità di dotarsi delle risorse finanziarie sufficienti e necessarie raggiungere gli scopi
Dell'Unione Europea in in assenza di questo è chiaro che si subiranno dei rallentamenti importanti quando il consiglio degli affari esteri del dell'unione europea
Si è espresso il tre ottobre scorso ricordando reiterando l'importanza del criterio della capacità di assorbimento dell'Unione europea dei nuovi Paesi voleva esprimere proprio la necessità che l'Unione europea
Nel momento in cui accetta che un Paese nuovo si aggiunga ai Paesi insistente deve valutare che queste non metta in pericolo
Il Fuzio rammento spesso delle istituzioni e delle politiche e ha lo stesso tempo che disponga delle risorse necessarie per far fronte ai bisogni di questi Paesi quindi c'è una maggiore attenzione nel contesto politico nuovo
A questa capacità dell'Unione di continuare da un lato il processo di allargamento che è stato fonte di ricchezza ma allo stesso tempo quell'approfondimento interno che vuol dire all'adattamento delle politiche a un'Europa allargata e mantenimento del processo di integrazione
E questo vale e varrà anche per i i Paesi dei Balcani paese balcanico termini economici non rappresentano un rischio importante l'ha ricordato il presidente ma rispetto ai Balcani la strategia è una sola vogliamo esportare noi stessi la la stabilità incorporando questi Paesi o vogliamo importare sta instabilità lasciandoli al di fuori col rischio che questi Paesi continuano a produrre
Rischi per la sicurezza dei dei nostri cittadini dei nostri per si
è stato già ricordato che al momento del dei due riferenti negativi sul costituzione una parte della responsabilità è stata attribuita al al processo di allargamento qualcuno ha ritenuto che allargamento
Ad esse comportato un'accelerazione eccessiva altri hanno detto no e la Turchia il lo spauracchio dell'Unione Europea perché la maggior parte dei cittadini europei non è pronta a ad accettare la Turchia come Stato membro
Ritengo che questo andrebbe un pochino ridimensionato analizzando sia le ragioni concrete per cui le i gli elettori francesi e olandesi sono espresse su questo
E poi analizzando anche i risultati delle elezioni tedesche dove sapete che il partito di Schroeder sosteneva la candidatura turca il CSU CTU erano nettamente opposti quello che è chiaro che si entrati in una fase in cui bisogna procedere con maggiore prudenza bisogna spiegare meglio i vantaggi di benefici per l'avviamento allo stesso tempo
Cercare di coinvolgere di più la società civile ecco perché io non posso che applaudire questa questa attenzione del della Coldiretti e che certe organizzazioni agricole sindacali a una parte del del delle professioni eccetera quando innestano un processo virtuoso di di riflessione per cercare di far passare di messaggi che sono positive per l'insieme del cittadino e Unione europea
Noi riteniamo che attraverso l'allargamento non si creino dei problemi ma un'Europa che più forte un apporto un'Europa che più coesa è un'Europa che più stabile può contribuire meglio a gestire le sfide della globalizzazione
E creando prosperità all'interno e l'esterno a voi non potete affrontare i problemi della salute pubblica ai problemi dell'ambiente i problemi del terrorismo i problemi del del crimine organizzato
A livello regionale a livello locale neppure a livello nazionale la dimensione europea e probabilmente una dimensione appropriata per affrontare con coesione queste sfide globali grazie
Last but not least siamo arrivati al l'ultima relazione che pomeriggio prima del dell'ultimo dibattito
E il direttore generale aggiunto per le politiche regionali della Commissione europea Michele Pasca Raimondo parlerà sullo sviluppo rurale e politiche regionali
Grazie
Gli amici di Coldiretti mi hanno chiesto di parlare di due delle politiche che sono più importanti direi po'difficile farlo nel termine dei venti minuti cercherò di farlo scivolando si sarebbe sarebbe un'eccezione ma insomma
Volando un po'a volo d'uccello senza apportare influenza in questo caso e cercando di andare velocemente
Poi ho scelto di partire dalla definizione di zona rurale esistono due di frizioni di zona rurale un anno definizione comunitaria si riferisce
A una zona di livello non stretch Abelardo ampiezza circa in una provincia italiana la cui densità di popolazione inferiore a cento abitanti per chilometro quadrato
Per ed è la anche la dizione che noi continuiamo avere regolamenti che sono in discussione al Consiglio e in cui prevediamo per le zone a debole debolissimo intensità di popolazione addirittura un cofinanziamento superiore quindi per esempio la Italia sono poche ma sono nelle zone di montagna essenzialmente invece l'OCSE a un'altra definizione si basa sui Comuni rurali e questi comuni rurali vengono distinti a seconda che l'attività rurale sia inferiore al quindici fra il quindici e cinquantotto superiore al cinquanta molti in sala conoscono questa definizione
Secondo Lascala europea queste sono le zone rurali suo cioè sono un po'abbastanza numerose secondo l'OCSE sono forse anche un pochino di più perché l'OCSE tira via con la storia dei comuni rurali tutte le il peso delle grandi città tutte le grandi agglomerazioni cosa significa questo Deportes qui il punto cui voleva arrivare
Che mediamente le zone rurali nell'Europa dei venticinque rappresentano l'ottantasette per cento del territorio cinquantasette la popolazione e invece in Italia ce ne molte di meno
Cinquantatré per cento la cifra corrispondente alla primo box un secondo box quello dell'OCSE
Cento cinquantatré per cento cinquanta quattrocento la superficie e il ventuno per cento dalla popolazione cosa vuol dire perché sono arrivato fin qui saliva fin qui per dire che l'Italia possiede una rete di piccole e medie città che è molto più estesa
Di qualunque altro Paese comunitario vedremo poi a quando andiamo a risolvere i problemi nessuno delle zone rurali queste fondamentale
Queste zone hanno beneficiato
Totti in totale di un sostegno comunitario nel due mila due mila sei hanno beneficiato è previsto che benefici
Di un totale di circa trentuno miliardi di euro e non trentuno milioni di euro più una parte del sostegno generale delle grandi opere si è fatto un'autostrada non sappiamo fino a che ve ne beneficino alle zone rurali ma certo le zone rurali che hanno un casello prossimità ne beneficiano
Se andiamo ancora avanti e vediamo un po'l'evoluzione delle specie lo sviluppo rurale del soprattutto lo sviluppo del secondo pilastro nell'Unione questo è un pilastro che si è sviluppato fortemente durante gli ultimi due periodi di programmazione
Qua c'è proprio tutta la storia
Della cosiddetta politica di orientamento e voi vedete che siamo assaliti ben otto i il libero molto incerte di sette miliardi di euro l'anno
Cosa succederà in futuro
Scusate c'è un scriva il Santa ecco
In futuro si prevede di continuare ad avere delle azioni di sviluppo rurale
Sono concepite su tre assi il primo asse sono gli investimenti nel settore agroalimentare perché prenderlo forte dinamico attraverso la ristrutturazione innovazione e il trasferimento di tecnologia
Con un particolare
Con una particolare attenzione per gli investimenti nel capitale fisico e umano
L'asse due ha come obiettivo di preservare l'alto valore ambientale dei sistemi agricoli e forestali europee la loro biodiversità il paesaggio e di contribuire problemi globali del clima e dell'acqua
E l'asse tre intende stimolare la diversificazione delle attività economiche migliorare l'occupazione delle zone rurali e migliorare anche la qualità della vita
Vi è il metodo partecipativo oggi si parla tanto di governance in realtà si tratta più che altro secondo me di autodeterminazione proprio futuro dei territori rurali e quindi si possono Smith svolge le azioni
Di tipo concertato a livello territoriale viene fatto una forte semplificazione e c'è un errore nell'asse due il minimo e il venticinque per cento mi accorgo che c'è un errore
Cosa succederà in futuro
Questo è un grafico che rapportarli la proposta della commissione che la riga in viola e la critica tratteggiata in blu e il progetto di compromesso dalla presidenza inglese
Bring no scusa la presidenza lussemburghese quindi del diciassette giugno scorso
Cosa possiamo vedere
L'elemento fondamentale tra il due mila sei e il due mila sette è il la piena partecipazione a politiche di sviluppo rurale dei dieci nuovi Stati membri l'adesione di Bulgaria Romania che anch'nel due mila sette ancora però un effetto finanziario abbastanza bassa
Vediamo che è stato ridotto di oltre il venti per cento il necessario
Anche se calcoliamo che circa una metà un po'meno di una metallo recuperiamo attraverso la famosa modulazione cioè il trasferimento di fondi dai premi di di mercato verso i premi persona sviluppo rurale
Sicuramente da questo ne scaturisce che globalmente ci mancherà grosso modo un dieci per cento dei fondi vediamo poi chi mancherà il dieci e chi manca il dodici e ci mancherà l'otto a questa è ancora una decisione dev'essere presa
Vorrei passare un secondo alla politica regionale la politica regionale è una politica che non è una politica di supporto a un'altra politica ma grossa politica
Sociale
Una politica solidale e di ridistribuzione
Intende ridare ridurre il divario economico fra le regioni europee se possibile anche all'interno delle regioni sostenere la competitività dei territori di fronte uno economia globalizzata da una spezzo Tundo un aspetto economico quindi qui si tratta di sostenere ricerca sviluppo tecnologico innovazioni reti di un dell'informazione tutti tutte le strutture di supporto al piccola e media impresa ivi compresa la formazione a un elemento fosso scialle importante anche qui c'è la formazione in parte l'occupazione e la salute l'invecchiamento la lotta contro la povertà e l'esclusione sociale e a un anche il lei un aspetto ambientale
Tende a proteggere le risorse non naturale biodiversità prevenire catastrofi naturali contribuire problemi anche qui del clima e allacci particolare l'accessibilità delle regioni Roma
Infine a un terzo obiettivo molto più piccolo esiste e quello di migliorare la cooperazione fra le Regioni europee transfrontalieri a livello transnazionale transfrontaliero e attraverso reti transnazionali
Ho detto che è una politica ridistribuiti IVA adesso in questo grafico che
Voi potete vedere
Il reddito per per pro-capite
Rispetto alla media europea di dei vari Paesi dei venticinque più Romania Bulgaria che sono in fondo
Vedete che l'Italia l'ultimo dei previsti ricchi cioè l'ultimo dei paesi sopra il cento
Il cento per cento diciamo così
E la Spagna forse il primo dei poveri e che tutti i nuovi paesi si trovano molto in fondo ancora peggio se andiamo a vedere per regione
Gli ho messo le dieci prime regioni
Le ultime dieci regioni allora le prime dieci regioni la Grande Londra Bruxelles capitale Lussemburgo Amburgo l'Île de France Vienna fin qui non ci sono regioni queste realtà sono città quindi sono molto ricche normale che siano ricchi non c'è territorio
Sono regioni senza territorio rurale
Poi cominciare esserci qualche regione con territorio rurale e
Al terzo posto in realtà al quarto posto delle regioni vere scusate tanto se dico così una delle regioni che sono hanno un grosso territorio un numero importante abitanti c'erano Bardi
Immediatamente quasi sotto la barriera abbiamo tutta una serie di regioni italiane indicato solo le italiane e gli ha indicato l'ultima la Calabria voi avete la prima colonna il numero d'ordine quindi sulle duecentocinquantasei regioni dei
Dodici stati membri nei venticinque Stati membri scusate
Al due centoseiesimo posto c'è la Calabria che solo qualche posto più in alto dell'ultima regione continentale dell'Europa dei quindici che la Grecia la regione greca che al Nord vicino alla Macedonia
Poi subito dopo c'è la Guiana che questo territorio d'oltremare e poi cominciano tutte quasi tutte le regioni dei nuovi Stati membri le ultime dieci regioni voi avete sei regioni ungheresi due
No sei regioni polacche due ungheresi una regione slovacca e la nel
Lettonia
Questo vuol dire che
Siccome non non è aumentato il bilancio in maniera proporzionale in maniera dei bisogni attualmente noi assistiamo fortemente le regioni in rosso in questa cartina nella politica coesione due mila due mila sei
La proposta della commissione si basa su una media degli anni due mila due mila uno due mila due e porta a una riduzione del numero delle regioni assistite vedremo poi che nel sia eliminato lo Zona Angelo dell'ex Obiettivo due e che quindi
In queste regioni sarà possibile fare degli aiuti ma di un intensità più bassa
E se prendiamo l'ultima fotografia che abbiamo quella del due mila due
Vediamo una cosa molto interessante cioè che SISTAN marginalizzato sempre più ai bordi nei nuovi Stati membri soprattutto Portogallo alcune regioni del sud della Spagna qualche Regione
In Grecia in Italia l'area della più forte assistenza
Cosa vuol dire questo vuol dire che l'Italia a un grandissimo divario interno perché da una parte a delle regioni che si trovano veramente non hanno dato molti segni e disegni di essersi risvegliato dal punto di vista economico
Dall'altro se vedete nella cartina in verde sono le regioni che hanno più del centoventicinque per cento ai una e il Paese che ha più territorio
E anche più abitanti nelle regioni le più ricche quindi e altissimo il divario interno italiano rispetto a qualunque altro Paese se prendete la Francia che un Paese grande come l'Italia tranne la zona immediatamente intorno a Parigi
Voi vedete che c'è una uniformità molto maggiore
Cosa significa questo senza ripetere quello che ha detto Fabrizio De Filippis poco fa avevamo proposto una somma di trecentoquaranta miliardi per l'assistenza regionale sono stati ridotti del dieci per cento trecentonove miliardi
Ma la riduzione non è stata fatta in maniera lineare è stato ridotto essenzialmente
Quelle regioni che hanno perso le visibilità per ragioni statistiche cioè per via dell'allargamento e le regioni del del vecchio Obiettivo due cioè le Regioni che non ricadono più nell'Obiettivo futuro di convergenza
è stato ridotto fortemente anche la parte transnazionale a Non lasciatevi ingannare sono
Sono pochi soldi e d'altra parte dove è stato aumentato è stato aumentato da uno a due milioni di di uno hardcore miliardi di Euro quel novanta per cento
Cosa vuol dire
Che di fronte a queste
Questa situazione noi dobbiamo prendere
Direi delle un certo tipo di decisione
Quale
è il futuro del territorio agricolo
Vorrei premettere che l'attività agricola in questi territori costituisce la base insostituibile l'attività economica se la gente oggi prendesse i suoi aiuti ad ettaro non perché andasse niente se mi mandasse abitare da un'altra parte non si sarebbe futuro per questo territorio
E i problemi sono senza mentre due il primo come trattenere o attirare la popolazione nelle aree rurali
Perché la popolazione fattore di sviluppo
E il secondo come diversificare l'attività economica nelle zone rurali questi sono i due grandi problemi che abbiamo nelle aree rurali
Sono importanti in Italia sono importanti e quindi ma sono ancora più importanti nei dieci perché nei dieci si sta beneficiando come ha detto poco fa Fabrizio bar baso visto senso
Fabrizi è è Krizia restano tre
Dunque vuol dire che attualmente ne produttore polacco assai benissimo che beneficerà costantemente fino al due mila tredici l'aumento degli aiuti del sette otto per cento l'anno
Cioè a una prospettiva rispetto a un
A un produttore comunitario di avere un un aumento del reddito totale comunitari invece Coppola fondi Berlino sa benissimo che il suo reddito non aumenterà di una lira
A livello di aiuti
Come possiamo risolvere questi problemi il primo problema
Il territorio rurali non sono attrattivi perché il il servì il livello di servizi non è
Uniforme a questo livello
Quindi bisogna assolutamente anche con i fondi comunitari
Promuovere i servizi di interesse generale in senso lato non solo i servizi essenziali
Ma anche
Tutti quei servizi che sono norme normali e dove si deve svolge un'attività economica presente i servizi di tipo ambientale oppure servizi di prossimità
Direi che è estremamente importante
Per queste zone avere questa possibilità
Solo così ne possiamo avere coesione territoriale cioè vuol dire che tutti i territori hanno le stesse capacità di svilupparsi quindi pari opportunità dei territori solo così chi vive nelle zone rurali può avere le stesse chance delitti della gente che non vive in queste zone
Per quanto riguarda la diversificazione la la ricetta potrebbe essere
Direi parallela quella che abbiamo visto nel caso dello sviluppo rurale
Si tratta di sviluppare tutte quelle filiere più vicina al mondo della produzione si tratta di allargare gli ambiti meno tradizionale il turismo rurale il patrimonio culturale locale la commercializzazione a distanza
Si tratta anche di esplorare nuovi a nuovi ambiti uno punto promettente del la serie salute benessere esposto turismo termale per esempio non cosa che sta funzionando molto bene in tutti i Paesi europei
C'è bisogno di svago non si capisce perché sono tutti depressi mando tutti vanno poi durante il week-end in campagna insomma non ci sono soldi da superò guardate caso provate andare in un centro termale durante il weekend non trovate Prost
Bisogna aumentare i servizi orari prezzi Mita proprio perché è una questione di
Direi di attrattività del territorio e c'è il problema fondamentale come dicevo spetta e soprattutto in Italia del creare nelle tre categorie di azioni una necessaria integrazione fra lo sviluppo rurale lo sviluppo urbano bisogna traversa azioni particolari assolutamente andare incontro a queste carenze
Che sono delle carenze di ordine generale tenete presente non sono dei carenze dei servizi del territorio rurale
Se noi oggi abbiamo scarso livello di servizio non è solo il territorio rurale in realtà in Europa
C'è una scarsa concorrenza nel settore dei servizi ci sono soggetti ex monopolisti che fanno sì che per esempio alcuni costi sono estremamente alta
Ci sono anche stati membri che non rispondono agli obblighi di servizio universale redento che non sono perseguiti forse con la da noi
Quindi sono il primo accusati con la necessaria
Durezza e poi c'è un problema anche di inerzia del sistema del credito
Questo è anche un sì ma qualcosa che contrariamente ai Paesi dell'est né quindici è abbastanza evidente
Quindi bisogna cercare di ridurre rivitalizzare questa che
Qualcuno mi dirà ma in fondo
Sia il fondi di sviluppo regionale che i fondi di sviluppo rurale fanno le stesse cose effettivamente dalla tabella che vi presento fanno le più o meno le stesse cose evidentemente lo sviluppo rurale sarà più in asse
Con direi le attività più vicino all'agricoltura mentre il fondo di sviluppo regionale sarà più in asse con le attività di diversificazione tuttavia devo dire che non c'è pericolo che si spendano troppi soldi perché
Vi ho detto prima le foto il
I fondi si sviluppo rurale diminuiscono poi vedremo diminuiscono anche quelli abbiamo già vista di Mirko anche quelli dello sviluppo regionale
Si rischia anche di spenderli male questi soldi bisogna dare una svolta strategica la spesa bisogna evitare delle misure tampone per dare degli aiuti sparsi che poi non ha mentre all'efficienza del del
Dell'impresa questo soprattutto nello sviluppo rurale
Non concentrare troppo la spesa di questi soldi supremi annuale
Per esempio nel nel FEOGA nel scusate nella nel fondo di sviluppo regionale bisogna assolutamente avere una concentrazione
Del delle attività e non avviene delle degli aiuti a pioggia che poi diventano aiuti di sopravvivenza piccola e media impresa
Se vogliamo vedere un attimo
Tu e conclusioni quali sono gli affetti gli ho già detto lo sviluppo rurale leggera riduzione grazie la modulazione che ha detto dell'ordine del dieci per cento
Per l'Obiettivo uno per le quattro regioni che restano Puglia Calabria
Sicilia Campania ci sarà anche lì una leggera riduzione Sempre dell'ordine intorno al dieci per cento
Per Sardegna Basilicata sarà più importante perché loro per la lo statuto di ragione Obiettivo due escono qui le riduzioni sono nell'ordine quaranta e sessanta per cento più o meno rispetto alla dotazione due mila due mila sei
Per quanto riguarda l'Obiettivo due la riduzione come avete visto a seguito del compromesso se non sarà mantenuto questo compromesso dovrebbe essere più significativa
Direi dell'ordine del venticinque per cento dei fondi
Nell'Obiettivo due non è Bruxelles che decide della ripartizione dei fondi ma sono le autorità nazionale ne diamo solo delle indicazioni quindi può essere che qualcuno perda il venticinque qualcuno il ventisette qualcuno al ventitré questo noi non lo sappiamo è una decisione autonoma dello stato membro
Quindi in entrambi i fondi c'è scarsità di mezzi finanziari e questo ci obbligherà a concentrarci sulla qualità della spesa
Selezionando gli interventi al più grande valore aggiunto e con maggiore effetto leva
Facciamo dei due programmi
Un unico
Piano strategico facciamo un'unica analisi ex ante se possibile e cerchiamo di far funzionare insieme i due fondi se possibile
Fin una conclusione finale che ci riporta un po'a quanto ha detto all'inizio Romano
La politica di coesione alla politica di sviluppo rurale hanno una caratteristica di diversità rispetto alle altre politiche
Non no non danno obblighi
Non danno direttive
Non mi impongono rigore economico
Non devo dire non non sono noiose
Sono delle politiche invece aiutano esistono delle politiche non vengono decise a Bruxelles ma che vengono essenzialmente decise nei territori beneficiari sono gli organismi di programmazione che decidono come usare questi soldi
Quindi è un valore aggiunto non trascurabile
Un valore positivo e uno del sono le due politica che hanno direi insieme all'aiuto umanitario la maggiore visibilità per il cittadino comune e sono quelle che aiutano la costruzione europea un'Europa che ancora alla ricerca di una sua identità
Quindi
Un po'sulla linea e quello che diceva Fabrizio De Filippis poco fa il confronto sul finanziamento dell'Unione per il periodo due mila sette due mila tredici non è
Un mero esercizio contabile ma far parte della lotta
Per sapere verso quale Europa
Noi stiamo andando quale Europa vogliamo costruire
E effettivamente se
Sarà ulteriormente ridotto l'importo finanziario di queste due politiche sappiamo verso quale Europa ci stiamo dirigendo un'Europa di libero scambio d'Europa di L'Unità in Europa direi all'inglese
Grazie
In finale riprendendo ai fini dell'ambasciatore novantotto senso proprio rotondo questa sessione che mi sembra che è stata molto molto molto fattiva molto ricca ecco più delle altre che l'hanno preceduta quindi sono segno di progresso sia numerico che qualitativo di questo forma ecco arrivare uno spazio prima della cena uno spazio qualche domanda in teoria potrebbe avere un quarto d'ora venti minuti di domande se qualcuno vuole ovviamente iscriversi a parlare credo che possono partecipare anche è coloro che ascoltano ma dalle altre sale quindi credono tecnicamente sia possibile la scorsi lo era quindi lo sarebbe se ci sono domande ecco vi do una mano al salto no
Sono stanchi
Certo è stata una cosa praticamente senza interruzioni quindi se non ci saranno domande vorrà dire che il tutto sarà rimandato a a domani
Quindi non concludiamo qua
Credo che possiamo accogliere la silenziosi invito a passare direttamente alla cena grazie stimolanti grazie relatori