Sono stati discussi i seguenti argomenti: Antiproibizionisti, Droga, Tossicodipendenti.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 2 minuti.
Rubrica
09:30
9:03 - CAMERA
10:05 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:30 - Camera dei Deputati
8:30 - Camera dei Deputati
8:45 - Camera dei Deputati
9:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
10:00 - Camera dei Deputati
Lunedì ventotto gennaio del due mila otto un saluto da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del notiziario antiproibizionista di Radio Radicale oggi di l'eremo di riduzione dei danni correlate al consumo di droghe di politiche di riduzione del danno riduzione dei rischi e dei danni nel nostro Paese
Lo faccia e lo faremo tornando a una conferenza internazionale che si è svolta alla fine di novembre il dal ventinove novembre al primo dicembre a Milano la quarta Conferenza latina sulla riduzione dei danni
Di cui vi abbiamo già qua che si chiama linfa a fatto ascoltare un alcuni interventi abbiamo cominciato un po'a proporvi
Alcuni degli interventi una selezione di mentre dei tre giorni di lavori così continueremo a fare anche nelle nei prossimi nei prossimi mesi anche perché è stato un appuntamento molto molto importante
Prima di questo però vogliamo parlare voglio parlare di un
Di un caso che successo nei giorni scorsi che come dire in qualche modo
Dà conto anche del clima politico che purtroppo questo Paese vive
Ormai da diversi anni venerdì scorso il Presidente La Repubblica celebrato solennemente alla Camera il sessantesimo anniversario della Costituzione
La nostra Costituzione tra l'altro ribadisce l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e la funzione rieducativa del carcere della pena detentiva
Lo stesso giorno un'istituzione della Repubblica la Provincia di Lodi ha deciso di compiere nei confronti di una cittadina italiana un vero e proprio atto di persecuzione inizia così una dichiarazione
Rilasciata appunto il ventiquattro gennaio
Da Rita Bernardini Marco Pannella Marco Cappato Sergio D'Elia Bruno Mellano Sergio Stanzani Giulio Manfredi di che cosa stiamo parlando il Corriere della sera del ventidue gennaio ha pubblicato un articolo intitolato fondi al Progetto dell'ex BR bufera sulla Provincia di Lodi
In verità l'questa bufera ancora non era non era scoppiata ma è stata provocata dall'articolo nel quale attraverso l'intervista a un rappresentante dell'Associazione vittime del terrorismo si si diceva
Che questa notizia la notizia appunto di dei fondi di questo di questo progetto del progetto dell'ex BR è una nuova offesa e un'ulteriore sofferenza per tutti noi
Oggetto insomma di di della della polemica Susanna Ronconi Susanna Ronconi è stata appunto esponente di di prima linea
E è stata condannata per una serie di reati già che ha commesso da molti anni si occupa di politica sulle droghe di politica
Sul in particolare di riduzione dei danni ha lavorato col con il gruppo Abele e a questo questo passato
Annessa dunque questa notizia sul Corriere della Sera così viene viene titolato questo rappresentante dell'Associazione vittime del terrorismo lo dice appunto che questa notizia non nuovo offesa un'ulteriore sofferenza per tutti noi la Ronconi stata fatto uscire dalla porta per farla rientrare dalla finestra
Il caso scoppiato per così dire e c'è stato anche un è stato promosso un appello in sostegno di Susanna Ronconi perché
Perché come si legge appunto nel caso dell'appello il riferimento che viene fatto appunto a la Ronconi che esce dalla porta entra la finestra è ha fatto alle dimissioni che lo scorso anno sono Ronconi è stata costretta a dare
Dopo una virulenta campagna politico mediatica dalla Consulta nazionale sulle tossicodipendenze
Ma rispetto tornando alla notizia punto che riguarda la Provincia di Lodi ha scritto il quotidiano con i soldi sessanta mila euro della Regione Lombardia di centrodestra la Provincia di Lodi di centrosinistra affiderà
All'ex terrorista Susanna Ronconi Brigate Rosse prima linea il Progetto lavoro debole per l'inserimento nel mondo del lavoro di detenuti ed ex detenuti
Presenti sul territorio Lodigiano
In realtà
Spiega l'appello il progetto non è stato affidato a Susanna Ronconi ma vede come titolari una rete di associazioni e cooperative sociali Susanna Ronconi
Collabora nella veste di esperto e consulente con una di queste cooperative associazioni sociali dalla prima tranche del Progetto per il suo lavoro durato un anno e mezzo ha ricevuto dalla cooperativa sociale
Sette mila cinquecento euro lordi
Questa dicono i promotori del del di questo appello la realtà delle cose che però è stata sottaciuta dal quotidiano del suo articolo subito dopo il subito può farla articolo è cominciato un triste scaricabarile tra assessori
Sino a una dichiarazione della Provincia di Lodi di non assumere altri Nietzsche a iniziative che vedono coinvolti ex terroristi
Se questa decisione si confermasse si introdurrebbe così un gravissimo incredibile precedente in base al quale l'ente pubblico si potrà arrogare il diritto di sindacare
Sui dipendenti o collaboratori di qualsiasi azienda o appunto associazioni cooperative intrattenga rapporti economici con esso
Fatto che dubitiamo possa considerarsi legale e che a questo punto potrebbe estendersi nei confronti di chiunque delle centinaia di ex terroristi
Che scontata la condanna lavorano in vari ambiti compreso il terzo settore che ovviamente intrattiene rapporti anche economici con enti pubblici fornendo servizi occupandosi di welfare
Alla faccia delle leggi della costituzioni
Dunque grazie alla bufera sollevata ADarte Ronconi ha perso o comunque rischia concretamente di perdere la possibilità di lavorare
Alla seconda tranche del Progetto Lodigiano
Ma è facile prevedere che tale accanimento nei suoi confronti produrrà effetti ancora più drastici allargati duraturi infatti chi si azzarderà in futuro a proporre a proporre un qualsiasi lavoro con la certezza del pubblico linciaggio
Così la prima parte della dell'appello che riguarda il caso Ronconi ora chi vi parla ha perfettamente presente il il passato di Susanna zona Ronconi
E però come dice come dicono anche l'estensore di questo appello sull'insanabile dolore sulle ragioni dei parenti delle vittime non si discute
Ma qui pare esseri in atto una vera e propria persecuzione proprio su questa vicenda un autorevole giornalista che in questi anni ha scritto diversi libri con i familiari delle vittime per dare loro visibilità voce e sostegno
Nel suo blog ha censurato gli attacchi a Susanna Ronconi parlando esplicitamente di caccia all'uomo
In questo caso peraltro si casa si tratta di caccia alla donna elemento che forse c'entra qualcosa con il particolare ricorrente accanimento proprio nei suoi confronti
Negli anni scorsi numerose opinionisti ed esponenti di partiti avevano sostenuto che gli ex terroristi andavano di Sua ASI dal parlare scrivere presenziare occuparsi di politica essere impiegati in enti pubblici e istituzioni ora con la vicenda di Lodi
Pare che pare essere stata introdotta una predizione extra legem ancora più drastica degli ex terroristi non devono tout cour più poter lavorare
Noi pensiamo che ciò non sia né giusto né accettabile in uno Stato democratico e di diritto a distanza di oltre trent'anni non si riesce ancora a voltare la dono la dolorosa pagina dei conflitti armati degli anni Settanta
Io ogni tentativo di storicizzazione riconciliazione rimasto arenate bloccato dei contrasti dall'invio pie e anche dalle strumentalizzazioni politiche per ricomporre quelle fratture e per quanto possibile sanare quelle differente quelle sofferenze
E probabilmente troppo presto oppure troppo tardi ma non possiamo rassegnarci alla vendetta senza fine all'imbarbarimento di regole e sentimenti pubblici
Insomma abbiamo letto praticamente integralmente questo appello che vede come tra i primi firmatari don Luigi Ciotti Presidente nel gruppo Abele
Il Presidente dell'ARCI Paolo beni
Lucio Balbo il Babolin del Presidente del Coordinamento nazionale le comunità di accoglienza Patrizia Patrizio Gonnella scusate Presidente di Antigone padre Camillo De piazza Franco Corleone segretari forum droghe e la direttrice di fuori luogo Grazia zuffa
Sulla vicenda sono intervenuti anche come diciamo la segretaria di radicali Rita Bernardini Siena Marco Pannella segretario dell'associazione Coscioni Marco Cappato a Sergio D'Elia parlamentare radicale
Che ha come sapete un dei un passato di esponente di primo piano di di prima linea
E poi il per un altro parlamentare radicale Bruno Mellano Sergio Stanzani Presidente aperto radicale e Giulio Manfredi della Giunta di segreteria di radicali italiani che dicono
Che fanno notare come non sia stata contestata alla Ronconi nessuna inadeguatezza professionale nel condurre la propria opera di consulenza che tra l'altro svolgeva già da un anno e mezzo non è stato tenuto minimamente in considerazione il fatto che Susanna Ronconi
Ha pagato da oltre vent'anni il proprio debito con la giustizia e ha dimostrato non solo a parole
Ma nelle opere di tutti i giorni di ripudiare per sempre la lotta armata e la violenza tutto questo è stato fatto solamente sull'onda di un articolo di stampa e per timore degli strepiti della lega Nord
Hanno fatto benissimo gli estensori dell'appello ad affrontare di petto la questione oltre a contestare il diritto degli ex terroristi a parlare si vuole ora mentre in discussione il loro diritto a lavorare
Accanendosi su una donna che forse al grave torto di non avere mai rinunciato esprimere la propria autorevole opinione nel campo delle politiche sulle dipendenze
E sulla riduzione del danno senza paraocchi e senza autocensure
Così gli esponenti radicali o ecco mi sembrava giusto iniziare appunto la trasmissione di oggi dandola questa notizia e anche leggendo di questo appello
Io personalmente mi sento di appoggiare di sostenere questo questo appello naturalmente è una mia posizione personale che non impegna minimamente lamenta Radio Radicale
Penso che chi chi imbastita queste e chi vi parla pensa di avere ben presente appunto come dicono anche gli Assessori dell'appello
Il dolore insanabile delle vittime del terrorismo e e anche alcuni eccessi che ci sono stati in questi anni effettivamente da parte degli ex terroristi ma detto questo nutrienti tenendo presente questo
Io penso che chi è responsabile di questo accanimento di questa persecuzione nei confronti per esempio di una persona come Susanna Ronconi non renda un buon servizio
Nemmeno I ai parenti delle vittime alle vittime del del terrorismo in questo Paese avrebbe bisogno non di imbarbarimento ulteriormente ma di trovare una strada di di una riconciliazione
Lo hanno fatto in Sudafrica lo stanno facendo il Sudafrica l'hanno fatto in altri Paesi del mondo Paesi che hanno riletto rivissuto cercato di elaborare passati tragici pensate solamente alla Germania questo hai trascorsi del Novecento
E evidentemente questo Paese non riesce a riflettere tranquillamente tranquillamente magari no ma insomma a riflettere a fare i conti con la con la propria storia e questo non rende un buon servizio a veramente a nessuno secondo secondo me
Va bene vediamo allora alla tema centrale della della puntata di questa puntata dello tesserati per edizioni sta la parliamo di riduzione dei dei danni dei rischi di danni correlati al consumo di droghe lo facciamo proponendovi alcuni altri interventi dalla Quarta conferenza latina sulla riduzione dei danni che come vi dicevamo
Si è svolta a Milano dal ventinove novembre al primo dicembre
E la quarta perché la prima si svolse a Barcellona nel novembre del due mila e uno ci furono poi altri altri altri incontri in Francia in in Spagna e questa la Conferenza latina è diventato un appuntamento biennale
E il rispetto però alle precedenti edizioni la conferenza che si è svolta a Milano a aveva un aveva una una diversità che già
Era indicata dal titolo il titolo della della Conferenza reca era infatti due decadi di riduzione del danno dall'emergenza i DS ad un modello innovativo di politiche pubbliche e per la prima volta infatti la Conferenza a ha voluto essere uno spazio di riflessione e di confronto di dibattito proprio per discutere l'impatto che la che le politiche di riduzione del danno hanno avuto sulle politiche pubbliche in vari Paesi
Da dopo più di quindici anni dall'introduzione delle politiche di riduzione del danno in Italia
Che si sono qualificate come come forme innovative e anche efficaci per interventi di prevenzione del di malattia relazione tempio alla dipendenza da droghe
Questa conferenza appunto avuto un momento anche è stata anche molto importante proprio per riflettere
L'impatto e l'evoluzione delle politiche pubbliche in Italia ed è proprio quello di cui vogliamo la l'aspetto di cui vogliamo occuparci oggi qualche settimana fa ne abbiamo fatto sentire due interventi introduttivi all'alla Conferenza abbiamo ascoltato quello di leopoldo grosso che fa parte della Consulta
Del tossicodipendenze del Ministero al Ministero per la solidarietà sociale e poi diamo ascoltato l'intervento di Pato Marche uno dei fondatori della dell'International Fund reduction Association
Oggi invece ci spostiamo in più che ha fatto un discorso più generale su quello che sono stati questi vent'anni di riduzione del danno di politica a livello mondiale oggi vogliamo invece concentrarci più
Poi sulla situazione italiana vi proponiamo tre
Interventi
Cambiando leggermente l'ordine con cui si va in realtà hanno preso la parola il loro il loro estensori
E quindi cominciamo ad ascoltare l'intervento del dottor Stefano vecchio che lavora alla a Napoli nei servizi pubblici di Napoli e fa parte del Comites Comitato scientifico del Ministero della solidarietà sociale
Vorrei fare soltanto una premessa molto veloce
Ed è questo il salvamento abbastanza scivoloso regionali è stato proposto a quale non mi sottraggo naturalmente
Ma considerare come dire alla come una posizione parziale via perché
Diciamo nel corso dell'organizzazione la conferenza è stata discussione abbastanza animata soprattutto
Tra gli operatori pubblici io non ho nessuna pretesa di
Diciamo coprire uno spazio che probabilmente rimarrà aperto alla discussione ma solo di proporre diciamo un punto di vista andò molto velocemente quindi leggerò tendono a leggere un po'le slide saltando un po'delle slide vi chiedo soltanto di
Poiché molte delle cose sono state già dette anche molto approfondire dico di incontro soprattutto diciamo la connessione che ho provato a fare tra
Alcuni elementi che io ritengo che siano costitutivi di una
Diciamo concezione del pubblico e la riduzione del danno
Allora quindi la riduzione del
Del danno come paradigma le prove di Repubblica di rilancio del welfare verso il primo punto che io vorrei sottolineare come è una sfida per la politica le istituzioni e gli operatori qui tutti i nuovi servizi pubblici e il terzo settore
Io proverò a delineare un po'i contorni sfumati di questa sfida
Ha trasmesso tutte una serie di tracce e tracce infinite che più o meno anche stamattina ha parlato peccato che faccio insomma che se n'è parlato che le pratiche riduzione del danno esplicite e implicite spesso ritardi non implicite hanno lasciato e continuamente in prima no
Quindi la riduzione del danno intesa come paradigma di politica pubblica attraversa di connotare concezione delle pratiche della cura e la socializzazione la prevenzione sul primo punto fondamentale
Si definisce moltiplica sia di lavoro e tipologie di azione
Contribuisce a garantire definire i diritti di cittadinanza interviene per modificare l'opinione pubblica verso i consumatori di droghe fondata sul modello morale securitaria
Esprimo dello partecipato per la costruzione sociale del fenomeno che coinvolge il consumatore cittadini quando in qualche modo un metro per la ricostruzione sociale
Riconosce il consumatore come cittadino valorizza risorse e competenze dei consumatori
Coinvolge i consumatori una valutazione degli interventi riconosce la partecipazione e l'autonomia dei consumatori
Come elementi costitutivi e per la programmazione del sito innovazione comete io naturalmente dando un po'a unificare ma questo è un tentativo di guardare anche un po'trasversalmente no alle tristi del pubblico
Siamo questo a specie di contrappunto dal pubblico riduzione del danno
Il processo quindi in qualche modo comprovato a delineare quello di lì visitare ridisegnare le politiche pubbliche se c'è questa possibilità almeno
Come sia citazione secondo la prospettiva della riduzione della
Qui secondo questa prospettiva la riduzione del danno non connota solo alcune specifiche e non si esprime attraverso delle specificazione delle tecniche
Ma
Diciamo si riferisce all'insieme ampie plurale di azioni e servizi e dei modelli organizzativi rossi di riferimento
Quindi danni un punto di vista universalistico che un po'come dire il
Il centro della della
Riflessione no della della lo Statuto delle del pubblico e quindi la rottura e l'abbassamento le soglie di accesso a rottura con qualunque paradigma riduzioni sia semplificatorio morale biomedico psicopatologico seguita
Promuove in generale un concetto di accoglienza di presa in carico il divo universalistico quindi divo pubblico
Quindi la la riduzione del danno innova strutturalmente la nozione di azioni pubblica
Che non si esaurisce alle pratiche di presa in carico
No va ben oltre quindi le comprende male supera verso o meglio deve articolarsi
Verso azioni di strada di messa in sicurezza dei contesti del consumo di coinvolgimento del supporto da parte
E prevede una pluralità di ferie iniziale di tipologie di azioni in grado di rispondere misurarsi intercettare confrontarsi con tutta l'ampiezza delle professioni e delle domande
Che nascono nel mondo dei consumi tale dipendenze poli console consueto penali sui così infine consumi controllati
Quindi costituisce una strategia forte ed incisiva di attuazione di politiche pubbliche di sicurezza come è stato già detto e rimarcato migliora la convivenza rinforzi legami sociali era presente unificare credibile alternativa alla logica dell'ordine pubblico
Passiamo velocemente le questioni italiane le politiche le caratteristiche delle politiche italiane che in qualche modo dal mio punto di vista hanno determinato un po'a non posso sfocato o hanno ostacolato la all'esperienza dei poli di riduzione del danno
Non si servizi sono sempre stati segnati la logica dell'emergenza oggi vivono ancora l'emergenza che di fatti nella realtà non c'è
Paladini morali e segretari li tuziorismo biomedico
Le politiche italiane verso i consumatori di droghe
Sono stati inquadrati fuori del welfare come politica fuori welfare in quanto attinenti più alla sfera morale dell'ordine pubblico e così quindi servizi delle dipendenze con rischi in modo analogo sono stati considerati fuori sistema sanitario e socio sanitario
E quindi con fatica assimilati arresto dei servizi e spesso la polizia di scarsa autonomia di marginalità così come le comunità terapeutiche sono costati considerate più luoghi per una terapia morale piuttosto che servizi alle persone
E quindi chi va non ha avuto una funzione al pari di altri servizi che pure erano servizi pur debole pensare alla psichiatria le politiche specifiche diciamo Lentate presso la psichiatria salute mentale allo sono state politiche che hanno devo più piano
Ok prima
Le politiche pubbliche
Rivolta ad altre fasce deboli come la psichiatria ad esempio specifiche hanno
In qualche modo diciamo potenziato penso questo sistema mentre nostre politiche specifiche hanno teso a differenziare l'assistente dal resto del delle politiche perché si riferiva ad allo stereotipo del tossicodipendente
Quindi per questi motivi le politiche per i consumi dove sono state prevalentemente specifiche ed isolate dal resto delle politiche sociali
E hanno quindi conferito uno studio debolezza anche non è un caso che le normative specifiche gli atti indizi già si è detto erano sono state poco attuate ma comunque non è normative deboli no delle
E quindi debolezze costituzionale viene insegna nei confronti per esempio deserta in modo particolare perché risorse scarse
Scarsità di personale scarsità di strutture
Scarsa autonomia progettuale negoziale il modello organizzativo e di tipo ospedaliero e comunque le aziende sanitarie locali privilegio del modello il diciamo il circuito ospedaliera i Dipartimenti sono stati poco riconosciute rispetto ad altri
E quindi più complessivamente una situazione di precarietà nel mandare avanti velocemente se
Particolarmente quindi o dobbiamo considerare che
La precarizzazione aumenta in corrispondenza delle innovazioni c'è più si innova con i servizi più
Vie precarizzazione
Alcuni nodi problematici
Diciamo che le politiche per la riduzione del danno anche se in Italia sono state caratterizzate da una serie di esperienze molto ricche prevalentemente diciamo Centro-Nord con qualche io sono nel sud lo dobbiamo dire che
Sono politiche ancora minoritarie
Anche se sopore lì sono state realizzate nei servizi pubblici al terzo settore e anche spesso in
In integrazione
Si è già detto come complessivamente il mondo politico non solo la legislazione nazionali in controtendenza rispetto alle esperienze innovative la diffusione delle esperienze innovative nostre ma si le Regioni che gli enti locali hanno
In qualche modo come dire
Sottovalutato la possibilità di poter realizzare delle politiche locali regionali e comunali in controtendenza
Si è già detto come io credo che vie un problema che noi operatori vado velocemente alla conclusione
Che che
Si detto come sui sono proprio per autori pubblici aveva difficoltà
Da parte degli operatori pubblici a confrontarsi con questa tematica anche con anche nell'incontro che spesso servizi pubblici invece
Sulla sanità e servizi penalistici che realizzano queste io credo che noi dovremmo confrontarci di più con alcuni paradigmi di riferimento che oggi tendono sempre di più a diffondersi come i paradigmi di diciamo organizzativi e culturali come quello biomedico
Se sia perché a mio parere in questo momento condizionano fortemente
L'orientamento dei servizi
Io credo che la dobbiamo andare verso un modello di di sistema a rete aperto e flessibile che sia in grado di governare questo insieme di processi e che mette insieme le ASL e gli enti locali e il terzo settore di una strategia di forte
Come dire integrazione e di forte accordo in una logica che mette insieme i servizi precostituiti e flessibili servizi sedentaria e servizi nomadi
Vado verso la fine in quell'ambito di questa strategia io a un ultimo punto è questo
La sua degenerazione del danno è una strategia che rivolta al controllo del consumo e se questo è il punto di riferimento diceva Di Grazia zuffa precedentemente questo secondo me e ciò che e lo spartiacque tra chi
Diciamo ritiene che la riduzione del danno sia in qualche modo o compatibile concerti vari tipi come quello biomedico e morale e chi invece ritiene come mi che sia non siano compatibili
Questo si vede i servizi in qualche modo costruiscono le setting legali
In qualche modo dai setta fino all'unità di strada fino agli interventi sulla sicurezza licenziarsi setting regali in qua all'interno dei quali
è possibile e controllare i consumi questo è possibile
Realizzano ripetuta e sette fino a interventi di strada
Io credo infine che noi operatori del mondo in un confrontarci su una serie di questioni modelli organizzativi i diversi e significati che attribuiamo alla riduzione del danno
I paradigmi riduzioni stessi con i quali ci confrontiamo e che per spesso Tinazzi attraverso e la persistenza di modelli lavoro Standa
In qualche modo dovremmo pentito provare a ricomporre i fili delle tracce disperse diciamo delle nostre esperienze tra servizi pubblici del terzo settore e i movimenti condividere i conflitti o spostarli all'esterno
Ho iniziato con con la possibilità e concludo con con questa citazioni grazie
Così dunque il dottor Stefano vecchio mi ero dimenticato di dirvi chiedo scusa che il tema del suo intervento era l'impatto della riduzione del danno sul servizio pubblico OP da un po'cambiato l'ordine d'alta Stefano vecchio interveniva a dopo per esempio Grazia zuffa il cui intervento sentiremo
Sentiremo tra poco però abbiamo diciamo così un po'seguito un'altra un'altra
Alto senso diciamo per
Proporvi i tre i tre interventi dalla Quarta conferenza latina sulla riduzione dei danni che si è svolta a Milano dal ventinove novembre al primo dicembre
Dunque il vecchio ponte consulente del che è membro del Comitato scientifico del Ministro della solidarietà sociale parlava appunto
Delle all'impatto della riduzione del danno nel servizio pubblico uno delle delle questioni che si è
Di cui si è discusso a Milano e che in qualche modo ha portato anche a Milano la quarta Conferenza latina era anche quello
Della necessità di conferire alla politica di riduzione del danno una una dignità la dignità che merita all'interno
Della dell'organizzazione della pianificazione delle politiche sociali applicando per esempio le strategie della riduzione del danno
A queste politiche sociali
E non solo in ambiti che sono legati per forza di cose al consumo di sostanze psicoattive
Illegali ma per esempio anche ad altri ad altri ambiti come per esempio il consumo di alcol il consumo di alcol e la guida di veicoli il carcere le questioni legate a
Alla condizione giovanile la questione delle periferie la questione anche delle delle migrazioni oppure
Del gioco d'azzardo compulsivo quindi
In realtà la riduzione del danno una
è una politica è una è una un sistema di di di interventi un approccio se volete a a non solamente alla questione
Strettamente legata al consumo di droghe con diciamo così ma può può invece essere allargata può diventare
Oserei dire quasi una filosofia di intervento in in altri in altri ambiti
E in indi questo Pava parlato anche tra l'altro Ricardo Facci responsabile nazionale per le tossicodipendenze del CNCA il coordinamento nazionale comunità di accoglienza
Di cui vi proponiamo adesso il suo intervento che era sul tema la riduzione del danno nel sistema Italia vent'anni d'intervento innovazione integrazione
Credo che questa sia un'occasione per molti di noi per provare a riscrivere presso le stesse parole
Che forse la stessa termine riduzione del danno l'elemento che nessuno vuole lasciare
Per il suo valore anche simbolico ma assolutamente credo che ci stia impegnando a riscrivere delle nuove parole
Io vengo anche da una iniziativa dove molti di noi erano di quattro settimane fa tre settimane fa in cui mille operatori a Cagliari hanno parlato proprio in un convegno che si chiamava strada facendo
E quindi lungo la strada hanno parlato in un gruppo di lavoro insieme ad altri proprio del tema prossimità e sicurezza di come i nostri servizi
Hanno un compito una richiesta una obiettivo anche di sicurezza dei propri territori
E come questo deve essere un elemento da urlare da difendere da esplicitare con grande coraggio di fronte a politiche securitaria assolutamente invece che varia direzione completamente diversa
Perché parto da questo proprio perché e qui cito per gli italiani mentre l'anno due cose ho preso un un grande scrittore italiano
Perché io credo che le basi su cui stiamo riscrivendo la riduzione del danno stiano dentro nella cultura italiana
Con la cultura italiana di solidarietà che parla di strada da molto tempo che parla di prossimità che parla di di di salute pubblica che parla di un diverso concetto di sicurezza negato all'accoglienza
In questo senso quindi io rileggo culturalmente la riduzione del danno al di là di dire qual è la città che noi abbiamo come modello nella nostra scelta di stare in quei luoghi della città perché nessuno le venga cancellato
Cancellato e la l'emarginazione la cancellata della morte
E quindi io leggo nelle nostre culture le chiamo lattine chiamo italiani richiamo spagnole una profonda bisogno di di di
Che va a me viene da dire oltre la riduzione del danno ma ce lo dicono anche per dare una Flash veloce per italiani ho provato a fare i conti
Allora attualmente in Italia non è vero che non esistono servizi
Ispirati dalla riduzione del danno in questi diciotto vent'anni quindici anni la calcolate che ci sono almeno cinquanta servizi sulla riduzione del danno e della prossimità rispetto al mondo delle tossicodipendenze che sono unità mobili troppi in soprattutto per tossicodipendenti da eroina
No calcolate però per fare un esempio della grande contraddizione cito quello milanese alcuni operatori sono qui ma potrei citare Torino Roma eccetera
Che le sono sistema delle due unità mobile del troppi intimi danno che ha circa quaranta mila contatti in un anno
Attualmente viene negato nelle filosofie dalla città di Milano che ne era titolare
Che ne era titolare mandavano da un punto di vista dei numeri e delle prestazioni
Che sono assolutamente innegabili perché non sono solo si rinvia sono anche contatti beni di prima necessità invia il dormitorio i servizi eccetera ma da un puro preconcetto di tipo ideologico
E per cui il sì nuovo Sindaco di Milano che rinuncia a un servizio ma non dice di chiuderlo nono passa all'ASL no ma passa al servizio sanitario perché non ha il coraggio ideale
Ma non ha neanche la capacità nel teorica né di poter cancellare questi elementi
Ad esempio noi abbiamo almeno una trentina disservizi che io chiamo di prossimità legati al tema della prostituzione della tratta e dell'immigrazione fortemente ispirati dalla riduzione del danno
In cui quel preservativo è diventata relazione e con un elemento io credo innovativo siamo l'unico Paese in Italia che a partire da questi servizi prossimità
Io credo che questa sia una profonda lettura legislativa della riduzione del danno offre a chi vuole uscire dalla situazione distrutta ma tutto alla prostituta rivoli uscire la possibilità di un percorso legale di normalizzazione di diritto di cittadinanza
Che quindi crea un'alleanza con la persona che in quel momento è trattata contro
Il le situazioni di sfruttamento e quindi una rottura di un patto criminale
Noi viviamo questo come un patto legale ma fortemente ispirato dalla riduzione del danno che non giudica ma offre percorsi anche se diventa accoglienza
Ma non solo la riduzione del danno dopo un grande la difficoltà degli anni Novanta entrata fortemente molti degli interventi noi richiamiamo di prima soglia
Molti dei nostri dormitorio non sono così più ad escludere contro i tossicodipendenti o le poi gli alcolisti ma incominciano eventualmente a costruire dormitori specifici aree certo c'è un rischio di segregazione
Però intanto un'accoglienza esiste
è un'accoglienza che a questo punto prova sull'almeno un centinaio da questo punto di vista i servizi e io credo che su questo dobbiamo anche riconoscerci con tutti i limiti che sappiamo la fatica di ogni giorno ma io qui vorrei ragionare non logica di prospettiva
Di come la possibilità di una prima accoglienza
Incondizionata cioè anche per le persone che si fanno durante il giorno
E quindi che la sera possono dormire in un luogo essere accolti avere un letto per un certo numero di giorni è diventato in alcune regioni servizi di accoglienza strutturata sulle dipendenze sono dentro nella legge italiana
Abbia in alcune regioni i servizi di prima accoglienza sono servizi accreditati quindici anni fa sarebbe stato impossibile
Perché c'era il famoso toccare il fondo non solo un altro elemento siccome ne parleranno sono almeno oltre una trentina trenta gli interventi di unità mobile Giovanni
Che a partire proprio da quella filosofia di prossimità sui contesti del consumo problematico
Stanno iniziando a intervenire usando etilometri sul tema dell'arco narcotest utilizzando interventi di vicinanza in quei luoghi di prossimità che siano i grandi eventi da quest'anno Italia Wade un questo grande evento
Dove la realtà prioritaria è calata di Firenze insieme ad altre cinque sei realtà quest'anno sono passati circa trecento mila persone vado a spanne quando qualcuno degli operatori
Erano presenti quasi una ventina di operatori che lavoravano o come elemento distanze ci l'auto o momenti di di di informazione eccetera allora la riduzione del danno che sta diventando politica di prossimità
Che va assolutamente difesa in questo senso
In questo senso qui io voglio anche rivendicare essendo in questo caso
Io lavoro con trecento realtà sono referente di trecento realtà che siamo ma soprattutto di accoglienza che poi sono state le prime insieme al servizio pubblico a costruire le unità mobili doppino eccetera ad alcune sensibilità
Di dire come quell'anno riduzione del danno
è nata su quei servizi e di lavoro di strada che per noi erano normali
All'interno del negli anni ottanta legati alla cultura italiana della prossimità il lavoro di strada e lavoro io addirittura vado rispetto i maestri di tratta i preti di strada i canzonieri sa la nostra cultura in Italia era legata alla strada come elemento di vicinanza di relazione
Dio accompagnamento
In questo senso poi un altro elemento importantissimo che io credo sia importante per poterlo riprendere anche le prime esperienze di luce dal danno non si sono insediate le situazioni dove non avevamo nulla
Voglio soltanto qui citare tutta una serie di interventi tra gli anni Settanta Ottanta ristretto all'impegno su tale sul tema della delle dipendenze proprio come elemento di accoglienza inc non valutativa da un potestà molare morale
La mia realtà ma comunico dividevano molti di voi addirittura ragionava sul cittadino volontario rispetto a questi temi ma non solo le realtà romana e l'impegno politico e sociale
I collettivi politici e sociali contro la droga del nord leale di Medicina Democratica che insieme hanno trovato poi non a caso nei servizi di riduzione del danno percorsi
Ma tutta la sperimentazione che stiamo dimenticando dei medici di base consultazione della morfina negli anni ottanta
Con denunce con però qualcuno ha fatto una scelta che nella prossimità nell'ascolto nella vicinanza usano la professionalità per costruire alternativa
Questo ci ha portato poi da quell'accoglienza già potranno costruire comunità ma anche servizi di prossimità centri di ascolto e qui citiamo dalla Croce Rossa la Lila San Giuliano una serie di interventi
E qui vale qual è l'altro elemento che io però voglio dobbiamo difendere ancora di più
Il fatto che questo elemento della riduzione del danno ha esplicitato lei filosofie ha io credo profondamente antagoniste non come diceva patto avendo un libro tra la comunità e la strada
Ma tra un concetto di intervento sul tema dell'alterità della differenza che tra le altre cose
E io che ho dovremmo vergognarci né in Italia ma nessuno ha detto nulla e alla fine degli anni ottanta un magistrato italiano riuscì da giustificare le catene in una comunità italiana dove erano stati trovate persone in cantierate in porcilaia
No perché era nell'interesse superiore di questa persona
E questo l'ha detto un magistrato rispetto a una grande comunità che ancora cerca di fare politica delle droghe
Allora la riduzione del danno non è solo schieramento negato agli strumenti è una filosofia che ci sta attraversando ci ha portato a parlare in comunità di cosa che punto è un percorso non può non andare bene
Che forse non salviamo tutti che forse curarsi non evento di alleanza in questo senso quindi ci ha permesso di schierare e io credo con troppa timidezza da parte di molte comunità ma di schierare due filosofie della vicinanza ed è la prossimità all'altro
In questo senso vado
Vado veramente in approntando vi alcuni elementi per dire quali sono le direzioni dove siamo attualmente beh sicuramente quella volo sulla tossicodipendenza ci ha portato a riflettere sui consumi problematici i giovani eccetera
La diffusione della Candy le malattie presero sessuale ci ha portato lavorare molto sulla sessualità giovanile
Sul tema dell'omosessualità un rapporto diverso con questo percorso tutto il tema da prostituzione di strada l'impatto migratorio abbiamo detto una legge che io credo però la Val di cui una volta tanto ci possiamo vantare
I senza FIT fissa dimora le marginalità estreme i fenomeni di sfruttamento minorile
E quindi come poter stare qui io introduco tutto il tema della l'alcol di strada la cocaina di strada il gioco d'azzardo
Chiudendo sono moltissime debba per questo dicevo è cambiato il popolo della strada
E stiamo cambiando lo insieme a loro non posso e non possiamo stare solo
A come dire ancorati a quello strumento cambia un cambiamento di domande e deve essere anche un cambiamento di risposte di politica
Cambia anche gli approcci dall'assistenzialismo al protagonismo
Voglio ricordare tutto al coordinamento in prima persona di cui alcuni sono qui presenti tutto lavoro dei piemontesi su questi temi dal protagonismo allo individuale a quello collettivo da una contrapposizione per sul territorio alla presa in carico
Di una serie di domande di paura di quel territorio io posso dire esplicitare attualmente in Italia a rischio in questa culturale che sicuri Italia che faccia più paura il tossicodipendente che si fa dello spacciatore
Perché lui è evidente perché vi si vede perché lui mi spaventa lo spacciatore in falda trovato forme meno
Plateali di lavorare ci rendiamo conto dell'estrema contraddizione l'autista dalla politica in questo senso
Tutto il tema lavorare quindi dalla riduzione del danno l'abbiamo imparato tutto il tema dell'intercettare il sommerso
Che ci deve interrogare attualmente rispetto al tema della cocaina
Tutto il tema verso gli elementi di prima aggancio i bisogni primari il mutuo aiuto e quindi funzioni molto diverse in cui come vedete c'è una tutela socio sanitaria collegamento importante
Ma non meno importante di altri in questo vado davvero verso la chiusura con
Due-tre flash uno quindi una riduzione del danno che vada sanitario sociale
E che insieme in una forte integrazione tra professionalità e servizi diversi non esiste hai ragione
Tutto il tema della dalla tossicodipendenza la marginalità la differenziazione dei servizi la discontinuità tra i progetti servizi prevedranno e probabilmente tutto il tema della sicurezza in questo senso io tempo penso
Che parlare di riduzione del danno di prossimità si sia
Si
Vuol dire riscrivere
Anche un patto con la città rispetto al tema di una città sicura
Una città che per noi vuol dire che sicura si prende cura di no chiudo con quelli che sono sono tantissime il lavoro scusate ecco
Due fra il suolo uno quali sono i servizi
Erogati da questi questo fa parte di una ricerca ci viene chiesto assi ci sicuramente anche un supporto alle farmaco terapie in alcuni momenti in rapporto con i servizi ma molto ascolto dormitori mense orientamento accoglienza
E per chiudere scusate
Adesso sono andato troppo in là
L'elementi della contraddizione di cui parleremo l'analisi delle sostanze abbiamo una legge che punisce il possessore e quindi
Occorre immediatamente potremo fare tutti i discorsi che vogliamo ma la politica in questo momento deve schierarsi
Le stanze di alta somministrazione c'è un divieto di drogarsi nei luoghi pubblici
E quindi qualsiasi operatore
Fosse presente rischierebbe la denuncia rispetto a questo elemento anche qui la politica
Somministrazione controllata di eroina de permettetemi probabilmente c'è un'ispirazione di riduzione del danno ma c'è sicuramente anche un un tutta una riflessione rispetto al trattamento ispirato alla e quindi l'altissima soglia di un servizio come questo
Tutto il tema della legalità e l'abbiamo detto tutto il tema del cocaina del P.O. di consumo e tutto il tema
Dei della riduzione dei rischi in questo senso un altro elemento di scommessa quanti di noi
In questo momento sono disposti in Italia ma nella logica di Michele in Europa ad esempio a farsi carico del fatto che le unità mobile troppi in attualmente in Italia per una legge dello Stato potrebbero essere accreditate
Cioè potrebbero diventare servizio stabile alla pari delle comunità e delle varie situazioni perché l'atto di intesa del due del novantanove loro lo ha lo ha ratificato
Attualmente la cosa pesante e che l'unica Regione credo siano due le Regioni che hanno scritto questi atti
E in parte la Toscana ci sta lavorando ne parleremo a dicembre ma l'unica che ha fatto un atto formale e la Regione più di destra di tutta Italia che la Lombardia
Capite allora come forse non è più un problema di politiche di schieramento ma di politiche sociali e di prossimità con i bisogni
Era Riccardo De Facci responsabile nazionale per le tossicodipendenze del CNCA il coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza un intervento
Molto interessante mi permetto solamente due due piccoli appunti
Il primo riguarda la questione del che nessuno disse nulla fece nulla quando appunto un giudice giustificò i tossicodipendenti tenuti incatenati di una porcilaia
La comunità terapeutica in questione era se non ricordo male andiamo indietro più molti anni era quella di San Patrignano i suoi ai suoi inizi e non è detto non è vero che non non fu detto e non li non non fu fatto nulla sicuramente fu
Ci furono moltissime polemiche in uno spunto unisono scontro politico per un altro fatto tragico che parto con la comunità di San Patrignano
Anche se sostanzialmente qua il discorso di di di facili condivisibile l'altro piccolo appunto che che era sulla questione delle stanze del consumo
Secondo De Facci non sarà possibile alla legislazione vigente aprirle
I pareri del dei promotori dell'iniziativa di Torino sono diversi anche quelle di diversi magistrati che invece nella legge attuale è possibile anche a legge vigente
Aprire che un servizio pubblico apre una stanza al consumo perché non si tratterebbe di un locale pubblico in cui avviene spaccio di sostanze illegali ma si tratterebbe invece di una struttura socio sanitaria e quindi la questione un'alta mentre per avviare un un programma di somministrazione sotto controllo medico di dieci Tel morfina vale a dire di eroina farmacologica le il PD si vorrebbe si un provvedimento
Un provvedimento
Da parte del del Governo ma comunque questo erano due piccoli appunti era molto interessante secondo me questo intervento di di De Facci l'ultimo l'ultimo intervento che vi voglio proporre
Da questa prima giornata della Quarta conferenza lattina sulla riduzione dei danni correlate consumo di droghe stiamo parlando del ventinove novembre scorso a Milano è quello di Grazia zuffa
Che fa parte del comitato scientifico sulle dipendenze e dirige fuori luogo il mensile del Forum droghe
E un suo intervento che aveva il titolo la riduzione del danno in Italia modelli storici emergenti ma del quale Grazia zuffa
A posto l'accento sulla dimensione politica della questione riduzione del danno e non solo ovviamente
Ma
Mi sforzo di essere molto breve e di fare riferimento
Al dibattito che c'è già stato come mi sembra giusto
Mi rifaccio proprio all'ultimo intervento di Riccardo di farci
Il quale giustamente ci ha presentato come dire insomma un panorama interessante importante di esperienze italiane di riduzione del danno
La domanda però che dobbiamo porci
Anche rispetto al particolare intervento politico che non è solamente italiano pensiamo alla rappresentazione che ci ha dato il collega svizzero eh
Quale il Pisu politico hanno queste esperienze
Descritte così bene da Riccardo De Facci in altri termini
Quanto possono influire sulle politiche pubbliche sulle droghe sull'impostazione generale delle politiche pubbliche perché mi sembra che questo sia oggi il problema
Io non sono d'accordo con molte delle cose che ho sentito dire
O perlomeno sono in parziale disaccordo per esempio non sono d'accordo che
Il la riduzione della danno nasca come strategia sanitaria
E che quindi il salto di qualità sia di
Diventare una su come di una strategia anche sociale
Per la semplicissima ragione che origine se lo andiamo alle origini della riduzione del danno noi vediamo che la riduzione del danno ha già in sé
L'ambizione di essere un modello di interpretazione dei consumi di politiche pubbliche dobbiamo ripubblicato per l'occasione
Voi capite un Bonanni di un testo scritto nel mille novecentonovantaquattro da alcuni
Delle derivi personaggi che stamattina patto e ci faceva vedere da all'ex Moldavia a leggermi stimi storna Peter Cohen e se voi lo leggete viene molto chiaro che la riduzione del danno fissi certo che nasce su un'emergenza politica è che in quel momento era l'emergenza e DS
Ma si presenta come un
Modello di interpretazione dei consumi
Quali sono le conseguenze ecco le conseguenze sono
Come dire estremamente innovative perché giustappunto questa potenzialità della riduzione del danno per ragioni di mediazione politica non è mai stata
Praticata fino in fondo se non è ora la pratichiamo noi vediamo che intanto per cominciare non è solo riduzione del danno ma riduzione dei rischi questo è un modello che
Vale non solo per i consumi problematici vale per i consumi sul terreno delle politiche pubbliche significa che il primo obiettivo per esempio della prevenzione
è la riduzione dei rischi no non l'eliminazione del consumo
Questo significa uno spot in altri termini significa che la riduzione del danno significa che
Il modello diciamo di contenimento appunto dei le problematiche
Delle deroghe
Sì allinea alle droghe legali per la con il primo obiettivo non è l'eliminazione del consumo ma è la riduzione dei rischi del consumo
Allora
Io credo che questo non solo ma ci sono delle conseguenze anche per quanto riguarda i trattamenti
Io voglio porre il problema qui di come mai io vedo molte persone che lavorano nella bassa soglia
E lavora hanno lavorato ma vedo abbastanza poche persone che invece lavorano nei servizi pubblici e anche qui perché e noi ci siamo fermati lo diceva stamattina grosso
A per ragioni diciamo sempre politiche che forse avranno anche comprensibili allora io non voglio dire di no perché si trattava allora agli inizi degli anni Novanta di portare avanti un modello diciamo di politiche pubbliche che era
Fortemente in contrasto con il modello morale che allora era prevalente quindi io posso anche capire che non si sia cercato un terreno di mediazione politica ma dobbiamo sapere che è stato un terreno di mediazione politica
Allora se noi invece vogliamo portare fino in fondo diciamo e e sfruttare dice
Come dire gli strumenti anche teorici e culturali che ci dà la riduzione del danno noi dobbiamo dire che
Non solo la riduzione del danno non è
Non si oppone ai trattamenti ma dobbiamo anche dire che non solo alla riduzione del danno non è
Ausiliariato i trattamenti
Cioè non è la Cenerentola dei trattamenti non è semplicemente il modo per convincere i consumatori ad andare in trattamento
Che sono i trattamenti che devono più ispirarsi alla riduzione del danno per esempio sono i trattamenti i quali devono
Come dire considerare che ci può essere anche come obiettivo quello della diminuzione del consumo senza andare all'eliminazione questa è la diminuzione e qua lo che insomma gli anglosassoni chiamano lo step down badate che non me lo sono inventato io è questo lo dicono anche
Diciamo settore abbastanza importanti
Di mondo americano di mondo americano ecco di mondo a me io vi sto riportando ora questo
Seconda questione
Per ciò che riguarda l'approccio diciamo
Penale è il rapporto fra approccio penale e approccio di riduzione del danno anche qui scusate ma
Vogliamo sì è vero che per molto tempo si è detto che la riduzione del danno era fondamentalmente una strategia sanitari ma vivaddio stamattina è stata detta una cosa importante e l'ha detta Patri come ha detto
Noi ci siamo agganciati alla riduzione del danno come strategia sanitaria perché in quel momento era un modo
Per come dire insomma per guadagnarci un mondo pasto in qualche modo di alleanze e perché è anche vero che ci sono dei contesti come dire di di forte anche
Repressione comunque diciamo di in forte impatto ideologico in cui anche i listelli lavorare per ridurre i danni dei consumatori
Ma da questo a dire che la riduzione del danno è indifferente all'approccio penale c'è un salto logico e politico
Che in parte è stato fatto nel passato e questo è e secondo me un errore che ha indebolito se non torniamo indietro in qualche modo mi pareva forse che nel
Della presentazioni forse le collega svizzero si vedeva bene
Si vede che il
Come dire il punto politico da cui nascono originariamente già alla fine degli anni Ottanta all'inizio degli anni Novanta nelle città nelle città del nord Europa
Come dire e la constatazione del fallimento dell'approccio riflessivo lì io son d'accordo con quello che veniva detto cioè
E esimente il come dire l'accento si sposta sul sociale che si danno investimenti sul sociale e si aprono le siepi getti ronde eccetera
Ma è una politica complessiva in cui le città rinunciare o quanto meno cercano di contenere l'approccio repressivo perché è un approccio che esaspera e conflitti non risolve i conflitti
E cerca invece un appoggio più di mediazione fra di stili di vita e la comunità dei consumatori e gli stili di vita e la comunità dell'insieme della cittadinanza nel
Nella ricerca su proprio droghe città e sicurezza badanti quanto è attuale questo
Fatta da Susanna Ronconi e Monica Brando ricche io vi invito caldamente a leggere questo aspetto diciamo di approccio politico complessivo viene fuori con molta chiarezza
E dobbiamo chiederci come mai oggi quando anche nelle città governate da dalla sinistra per non dire di quelle con quindi diciamo in generale come approccio delle città
Viene fuori invece l'equazione sicurezza uguale l'espressione
Come mai non abbiamo la capacità di mettere in campo un modello alternativo di mediazione dei conflitti sul territorio quale e quello che il ha già allora Cera nella riduzione del danno
Allora io lo dico in maniera molto chiara e molto netta secondo me riduzione del danno non solo in Italia più venuti in Italia diciamo è un punto particolarmente caldo
Ma è a un bivio
O siamo capaci di rilanciarla semplicemente come dire sfruttando anche le teorizzazione che appunto che abbiamo e ci sto ci sono anche all'inizio
Oppure la riduzione del danno è destinata al declino è destinata al declino perché come spinta dal basso
Va bene non ce la può più fare rispetto a diciamo degli indirizzi politici così precise ultima cosa e ho finito
Torniamo di nuovo alla spinta degli operatori che sono molto d'accordo quello che diceva stamattina grosso c'è un enorme patrimonio di esperienze
Di esperienze di operatori di esperienze di operatori pari e quindi c'è una grande un grande patrimonio di valorizzazione dei saperi dei consumatori perché anche questo aspetto della riduzione del danno non c'è modo
Diciamo di farlo venire fuori politicamente per quello che
Compito ed è in realtà invece è un pilastro della riduzione del danno è
Questo patrimonio però
E insomma non è ma è stato valorizzato come tale non è mai stato valorizzato come conoscenze come scienza ma quando mai quando mai c'è stato un sostegno pubblico nei confronti diciamo di
Nei casi come dire non
Solo delle esperienze ma della formalizzazione del sapere di queste quindi nella forma in ricerca ed è quindi in generale diciamo più nella formalizzazione di questi saperi
E il problema è che di fronte all'indirizzo culturale che oggi prevale che è quello del
Riduzioni ISMU biologico più pesce però vi assicuro più becero che discenti etico non abbiente ma che viene presentato come l'ha scienza
Dei nuovo noi siamo come dire inermi perché non possiamo in qualche modo non rubo non riusciamo a far valere questo ecco allora questo secondo me è un punto politico da discutere perché
Può darsi che diciamo nell'immediato non ci si faccia politica mente no come dire a riprendere a riprendere quota ma consolidare almeno questo aspetto culturale politico culturale io credo anche per una battaglia di lunga gittata viene a essere estremamente importante
E questo era l'intervento di grazia Zuffada direttore direttrice del la mensile fuori luogo il mensile delle forme droghe componente del Comitato scientifico dipendenze l'accenno la questione nell'uso del danno messa sotto la ceto politico e a mere questo intervento di casa devo farmi fa venire in mente quello che dicevano i radicali all'inizio degli anni novanta subito dopo il referendum del mille novecentonovantatré
Il i radicali pay allora esisteva il coordinamento radicati per edizioni sta ebbero il merito il fu anche riconosciuto pubblicamente
Di essere stata la prima organizzazione ad aver posto la questione della riduzione dei del danno in termini politici quindi di modifica delle politiche sulle droghe
Dopo il referendum non dopo che in qualche modo la politica riduzione del danno che ha cominciato a farsi strada anche in Italia pur con tutte le difficoltà i radicali dissero appunto attenzione
La riduzione del danno l'insieme di politiche di misure sociali e sanitarie non solo naturalmente ma è una politica
Che Po A B ottenere ottimi risultati e non a caso punti radicali si impegnare lottare non molto per avviare anche in Italia le esportare in Italia l'esperienza che già erano in corso all'estero ma diceva i radicali attenzione
Qua la riduzione del danno può andare benissimo anche in un regime proibizionista si può adattare a un regime previste mista come dimostrano tra l'altro anche l'esperienza all'estero anche la l'esperienza olandese il problema è a alla radice
Bisogna cambiare le politica sulle droghe mi sembra che
Magari sbaglia ma mi sembra che questo intervento di
E Grazia zuffa in magari non ha in altro modo ma dica più o meno la stessa cosa attenzione l'acqua lari politica di riduzione del danno comunque non è separata dalle politiche complessive che si fanno in materia di deroghe
E dunque non si può
Non si può prescindere dalla questione del cambiamento di quelle di quelle mondi quelle politiche e dal cambiamento di un regime di proibizione
Ci fermiamo qui però oggi ma torneremo sulla quarta Conferenza lattina delle riduzioni sulla riduzione dei danni perché ha puntato un appuntamento molto importante che si è svolto dal ventinove novembre al primo dicembre a Milano
E quindi avremo altri interventi altro materiale da farmi sentire nelle puntate le prossime puntate del notizia antiproibizionista intanto mancano ventitré giorni e poco meno di di dieci ore
Al secondo compleanno della legge Fini-Giovanardi Prodi e il caso di dire sulle droghe ricorderete era il ventun febbraio del due mila e sei quando il Parlamento
Erano gli ultime settimane di governo Berlusconi in Parlamento con la maggioranza di centrodestra approvò la legge di riforma sulle tossicodipendenze da una serie di articoli
E che fermerà inseriti in un decreto legge né in fase di conversione di un decreto legge che riguardava il finanziamento comunque il corretto svolgimento dell'impiego invernali di Torino l'opposizione di centrosinistra in Parlamento fece fece molti interventi gli ascoltammo alcuni di questi abbiamo utilizzati anche per molto tempo come sigla di questa trasmissione
Quando voi però il centrosinistra è diventato maggioranza governato l'Italia pur avendo messo
Nel suo programma l'intenzione di abrogare quella legge e andare a toccare anche la legislazione del novanta quindi rivedere anche la politica complessiva tutto si è arenato
E appunto siamo a quasi a secondo compleanno della della legge Fini-Giovanardi adesso si è arenato anche il Governo e dunque dunque vedremo che cosa che cosa succederà
Vogliamo però segnalare anche una
Notizia comunque che ha qualche aspetto positivo la Conferenza Unificata infatti ha dato parere favorevole all'accordo tra Governo Regioni
Province autonome di Trento e Bolzano ed enti locali sul Piano italiano d'azione sulle droghe che era stato elaborato negli ultimi mesi ultime settimane del due mila e sette dal Ministro Ferrero
Lo schema di questo piano con il quale l'Italia tra l'altro si adegua alle iniziative analoghe degli degli Stati membri dell'Unione europea l'Italia era uno dei pochi Stati
Insieme sono a Malta se non sbaglio non aveva ancora adottato questo questo schema di piano è stato elaborato da un gruppo di lavoro composto da rappresentanti di varie Amministrazioni centrali nonché da Regioni Province autonome associazioni Comuni d'Italia
L'Unione delle province italiane il documento si sostanzia in una serie di tabelle che contengono in forma sintetica sessantasei azioni da realizzare in materia di droghe nel corso del due mila otto dal coordinamento alla riduzione della domanda dalla riduzione dell'offerta l'informazione
Sì è stato dato parere favorevole rischia questo questo piano d'azione in questo schema di restare per il momento nel libro dei sogni come è rimasto nel libro dei sogni o meglio è rimasta nel programma dell'Unione
Il l'idea di cambiare la legge Fini-Giovanardi
Va bene ci fermiamo qui però oggi con il lottizzanti previste lista non ci saremo lunedì prossimo quindi torneremo sentirci fra due settimane come sempre alle tredici grazie per l'ascolto un saluto da Roberto spagnoli
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